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                                                                  RASSEGNA STAMPA      L'ANGOLO DI PIETRO

    

 L'ANGOLO DI PIETRO in ordine cronologico

 From December 8, 2013

to .........................

 

3.2.2014

Mobilitazione generale dei Pennivendoli

Le firme più note del giornalismo di regime sono state mobilitate per una organizzata aggressione a Cinque Stelle ed al suo fondatore Beppe Grillo. Gianni Riotta su La Stampa, Curzio Maltese su Repubblica, Giuliano Ferrara sul Foglio e tutti gli altri di quasi tutta la stampa italiana compreso il Manifesto eccezione fatta per il Foglio che dà voce ad un deputato di Cinque Stelle.
Ferrara scrive " Grillo Kaput" e paragona i grillini ai nazisti ubriachi delle birrerie di Monaco.
Alti lai e strilli per la "spazzatura sessista" che si è rovesciata sul blog di Grillo a seguito della sua provocatoria proposta riguardante la Boldrini e l'auto.
In effetti Grillo poteva evitare questa pesante forma di ironia sulla Boldrini. Ha sbagliato ed ha rischiato di fare passare per vittima colei che ha contribuito più di ogni altra persona a regalare alle banche oltre otto miliardi di euro ed a fare perdere all'Italia il controllo di quella che è stata la sua Banca Centrale per oltre un secolo.
Naturalmente i pennivendoli che stamane digrignano i denti ed chiedono che il movimento cinque stelle venga messo fuori legge
ignorano l'aggressione che la deputata Loredana Lupo ha subito da parte di un questore della Camera, un questore che è anche un magistrato e come tale credo che fosse molto consapevole della gravità delle offese fisiche che stava mettendo in essere.
Insomma oggi è la giornata della grande ira di tutta la batteria massmediatica contro Grillo e Cinque Stelle. Solo a sentire la lettura di alcuni pezzi che faceva stamane Radio Radicale c'era da fare rizzare i capelli in testa.
Certo bisognerebbe bandire il sessismo. Non c'è bisogno di aggredire con volgarità sessiste la presidente della Camera o altre deputate. Basta attaccarle per il loro comportamento politico che è quello di persone che stanno portando l'Italia alla rovina assecondando le scelte di questo governo che è uno dei più duri verso la popolazione dopo quello di Monti.
Questi giornalisti che si scandalizzano e chiedono praticamente la chiusura del blog di Cinque Stelle però non hanno avuto niente da dare sul bordello che il Capo del Governo Berlusconi ha tenuto e probabilmente continua a tenere in Sardegna nella quale soltanto attraverso le foto di un coraggioso giornalista locale abbiamo visto scene degne di Decameron e Boccaccio con financo un Primo Ministro della Cechia che passeggiava tra donne nude con il pene in erezione.
Questo non ha scandalizzato la stampa italiana come neppure la ricerca di femminielli di donne con pene di travestiti dell'ex presidente della Regione Lazio oggi tornato nel gregge del giornalismo italiano.-
L'attacco a Cinque Stelle è generale rumoroso gridato allarmistico..
Forse siamo in presenza di una manovra allarmistica di chi vuole tappare la bocca ed i movimenti all'unica opposizione esistente in Italia. Si vuole che la legge elettorale concordata tra Berlusconi e Renzi non abbia troppi intralci in Parlamento e si sta facendo azione di intimidazione preventiva per mettere il boccaglio ai deputati e senatori della opposizione.
L'attacco che è stato sferrato a Cinque Stelle è eversivo e prelude ad una torsione della democrazia italiana. Il Potere non sembra in grado di sopportare critiche ed opposizioni. Vuole andare avanti indisturbato e magari farci accettare senza battere ciglio la soppressione dei pochi ammortizzatori sociali ancora esistenti come la CIG mentre Napolitano fa comprare alla presidenza della repubblica un lussuosissimo yacht già proprietà di un miliardario russo.-

 

1.2.2014

 lettera a Corrado Augias

Caro Augias,

ho assistito con quasi doloroso stupore e rabbia alla sua performance alle "Invasioni Barbariche" di ieri sera. E' stato pesante molto molto pesante contro il ragazzo di Cinque Stelle dalla faccia pulita e sorridente che sta facendo assieme ad altri ragazzi come lui battaglie generosissime in Parlamento contro una maggioranza fatta di berlusconiani e pd ed altre destre. Il ragazzo aveva lottato per salvare la sovranità italiana sulla BancaItalia che il governo Letta ha regalato ai privati alle banche e forse anche alle assicurazioni (Unipol Sai). Una battaglia sfortunata stroncata anzi ghigliottinata dalla presidente della Camera. Operazione banca d'Italia circondata da silenzio mafioso da Letta da Saccomanni e dalla stampa italiana fatta quasi tutta di pennivendoli venduti al regime.
Lei è stato collocato dalla ineffabile Bignardi subito dopo Di Battista ed ha usato la sua enorme esperienza di vecchia volpaccia dei massmedia per stroncare in tutte le maniere per immiserire per dare dello squadrista al giovane Di battista che non si è potuto difendere dalla sue accuse prive totalmente di senso e che sembravano dettate dallo odio dei servitori della dittatura della maggioranza.
Lei è ancora più vecchio di me essendo del 35. Da vecchi bisogna rimettere a posto le proprie carte e non continuare ad odiare colui che si crede essere il nemico. Lei è pieno di rancore e di odio verso quanti non la pensano come lei e non stanno nella sua stessa barca e questo non sta bene a chi tra non molto chiuderà i suoi conti con il mondo. Anche se è ateo come me ha il dovere di non essere più fazioso e della peggiore faziosità: quella dei potere e dei potenti. Faccia la pace con la giustizia e la verità,
I giovani di Cinque Stelle hanno fatto e faranno ancora battaglie che lei non digerisce. Specialmente quella che si apre adesso contro la legge truffa.
Si penta e si ravveda se è possibile. Ricordo di lei i suoi pregiudizi sui napoletani e sui meridionali. Cancelli anche questi.
Pietro Ancona



Contro la dittatura della maggioranza

Per c hi volesse sfruculiare preciso che io non sono di Cinque Stelle. Io sono socialista lombardiano che si è convinto del fatto che il socialismo democratico non è in grado di correggere come è sempre stata sua illusione la società capitalistica. Il mercato non si lascia domare che dalla sua stessa logica interna che lo porta allo oligopolismo ed alla dittatura delle multinazionali. Quindi il sistema va negato radicalmente e bisogna cambiare lo scopo della economia dalla produzione di merci per il mercato alla produzione di beni per la società. Per questo ci vuole il comunismo e solo il comunismo.
Ciò detto rilevo che il gruppo Cinque Stelle sta facendo battaglie memorabili capaci di spaventare i poteri forti, la Oligarchia Massonica che si è impadronita dell'Italia. I poteri forti faranno di tutto per distruggere Cinque Stelle perchè il Sistema non sopporta Opposizioni. E' la sua enorme forza è legata al Pensiero Unico. Un Pensiero Alternativo non può essere sopportato dal sistema. Quindi mentre approvo la battaglia parlamentare sulla Banca d'Italia non approvo la partecipazione alla delegazione che si è recata in India non per parlare e consolare le famiglie dei due pescatori uccisi ma per rassicurare i due militari che l'Italia è tutta dalla loro parte.
Ora Cinque Stelle si prepara alla grande battaglia per la riforma elettorale. Io starò dalla sua parte che è la parte della civiltà e della democrazia. La legge elettorale proposta dai Due Grandi Banditi Berlusconi e Renzi è la fine della democrazia. La dittatura della maggioranza.


I forconi e le anime belle che li temevano!

I forconi sono scomparsi dalle cronache sociali italiane. Non esistono più. Quanti temevano la loro natura fascista e pericolos per la democrazia possono dormire sogni tranquilli. Non ci sono più!!! Forse c'è ancora qualcosa in FB andrò a vedere. Il Governo ha usato con loro la tecnica che usa da sempre con CGIL CISL UIL.:la conquista o meglio la cattura consenziente dei gruppi dirigenti. Sentite per strada lavoratori che protestano per i bassi salari o per le precarie condizioni delle loro famiglie? NO!! Sentite proteste per il precariato diventato maggioritario? Non sono sulle piazze perchè i gruppi dirigenti CGIL-CISL-UIL si guardano bene dal portarveli e sostengono il governo ed il padronato dai l quali hanno certamente un qualche "compenso".
Dal momento che la denunzia della crisi del ceto medio produttivo era di una condizione insostenibile e non è migliorata dalle misure del governo che invece l'hanno aggravata suppongo che sia stata una scelta dei gruppi dirigenti a mettere il silenziatore ed a bloccare il movimento!
Evviva l'Italia di Machiavelli e di Maramaldo. La mancanza in Italia di un Partito Comunista forte si paga con la tristissima condizione non solo dei lavoratori ma anche dei ceti medi produttivi.

22.1.2014

Centenario della nascita del PCI

Il PCI è nato in anni di tragedia. La tragedia ha segnato per molti molti anni la sua storia, la sua temperie culturale e sociale. Nasce per scissione dal PSI nel quale la sinistra non poteva più stare per l'eccesso di realismo e di collaborazionismo con il governo dei riformisti che ne avevano il controllo. Anche la Confederazione del Lavoro era della partita e Rigola, il segretario generale della Confederazione del Lavoro aveva fatto un accordo con il governo con il quale sconfessava l'esperienza dei Consigli di Fabbrica. Gli operai subivano nelle fabbriche il contraccolpo del fallimento della linea rivoluzionaria che ebbe anche momenti di autogestione della produzione alla Fiat. Nel Paese dilagavano le squadracce fasciste che distruggevano e devastavano le Camere del Lavoro, le Cooperative, le Case del Popolo. Non sarebbero passati due anni ed avremmo avuto la marcia su Roma e la presa di potere di Mussolini per volontà della monarchia e di quelli che oggi si chiamerebbero poteri forti. Nel mondo crescevano le tensioni sociali e politiche conseguenti alla fine della prima guerra mondiale ed alle sue terribili distruzioni di risorse umane e civili. In Germania l'esperienza spartachista di Rosa Luxemburg era stata sconfitta dal governo socialdemocratico. Rosa fu imprigionata dal Ministro socialdemocratico degli interni ed uccisa a colpi di calci di fucile in testa testa. Il suo corpo fu straziato per le vie di Berlino.. Il movimento comunista a cui aveva dato vita decimato. I capi gli attivisti uccisi o imprigionati per molti anni di galera. La Russia rivoluzionaria dell'ottobre 1917 era diventata URSS ma era ancora invasa da oltre un milione di soldati di tutti i paesi capitalistici compresa l'Italia. Solo dopo anni di durissima guerra il Partito Bolscevico riuscì a recuperare l'integrità della Patria. Il contesto giustificava pienamente la nascita del PCI come partito della classe operaia alternativo alla classe borghese ed al suo potere di classe. Non c'era nessuna speranza di condizionare dall'interno il PSI come oggi non c'è nessuna speranza nel PD di condizionare dall'interno Renzi e la sua maggioranza.La deriva a destra del PSI di allora sebbene contrasta con una corrente massimalistica era nelle cose. ...
Il destino del gruppo dirigente comunista eletto a Livorno fu molto duro. A cominciare da Gramsci avrebbero subito le sentenze del tribunale speciale, il carcere.Molti sarebbero stati costretti all'esilio altri il confino.Anni ed anni di prigione sarebbero stati scontati da persone come Terracini, Amendola e tantissimi altri.
Il PCI mantenne viva la fiaccola della libertà durante tutto il periodo fascista. Avrebbe continuato la sua attività, avrebbe collaborato con la terza internazionale, non avrebbe mai piegato la testa davanti la dittatura,. In Italia durante il ventennio visse una vita sotterranea e ci furono anni di consenso popolare al fascismo che facevano sembrare ancora più duro o addirittura inutile il sacrificio della galera o del confino.
Fino al ventesimo congresso del 1956 il PCI è stato un partito capace di esprimere una giusta politica comunista a livello internazionale ed interno. Dopo il ventesimo congresso il tarlo del dubbio relativo al comunismo realizzato da Lenin e sopratutto da Stalin è diventato revisionismo. Il revisionismo ha avuto la sua massima espressione politico-ideologica in Enrico Berlinguer che con la teoria del compromesso storico e dell'esaurimento della spinta propulsiva del socialismo avrebbe dirottato un grande partito di due milioni di iscritti e dieci milioni di elettori, il più grande partito dell'Occidente, sulla strada senza ritorno non della socialdemocrazia ma della negazione di se stesso e della stessa radice comunista della sua storia.
Da Berlinguer siamo giunti a Renzi. Un grande partito che aveva dalla sua parte la classe operaia più colta del mondo che aveva detenuto per anni una grande egemonia sulla cultura italiana che era l'essenza stessa della democrazia praticata in migliaia e migliaia di sezioni che erano fucina di civiltà democratica vera ora è ridotto al sostegno di governi antioperai. E' diventato assai peggiore dei riformisti socialisti dai quali si staccò nel 1921, ha tolto ai lavoratori tutti i diritti conquistati negli anni della grande riscossa sindacale ed operaia, è assolutamente incapace di sostenere non solo i diritti sociali ma anche quelli civili. Insomma il PD di oggi è una mera agglomerazione elettorale vagamente democratica e disponibile pur di stare al governo di inghiottire senza battere ciglio qualsiasi rospo. Credo che andrò avanti con Renzi verso la negazione totale della sua identità che oramai non c'è piu'
Il tempo che stiamo vivendo non ha le connotazioni tragiche degli anni venti ma è inquietante per lo squilibrio che si è creato nel mondo a vantaggio dell'imperialismo USA che fomenta guerra ed aggressioni e tragedie. Non sappiamo che cosa succederà ma è certo che il potere dei banchieri di WallStreet è diventato enorme e che interi popoli vengono dato un pasto ai Roschshild ed ai Rochefeller. L'Italia non è mai stata tanto sottomessa allo straniero. Come si avessimo perduto una guerra. Abbiamo perso sovranità monetaria, militare ed etica. Ma il PD non è impegnato a recuperare l'autonomia e la sovranità dell'Italia. Ha perduto se stesso nella retorica europeista ed atlantista,. Non è più niente e certamente viene disprezzato da coloro che ieri temevano il PCI italiano...
http://it.wikipedia.org/wiki/Biennio_rosso

 

 

Ieri sera a Ballarò, davanti ad una folla molto elegante,  molto benestante  e visibilmente allegra di politici, Crozza si è lanciato in un pesantissimo affondo contro Gianni Cuperlo definendolo una comparsa. Ha letteralmente detto: " E' come se nel corso di un'opera sparisse una comparsa che fa l'armigero. Chi se ne accorgerebbe?". Tra le risate divertite di Floris e degli altri è andato avanti
in una opera di demolizione per parecchi minuti.
 Insomma la stroncato Cuperlo allo stesso modo come aveva stroncato qualche tempo fa Ingroia.
  Radio tre fa la killler del Regime e si occupa di dipingere come persone strambe ed inconsistenti coloro che si oppongono alla deriva fascista dell'Italia. Deriva fascista perchè l'accordo Berlusconi-Renzi sulle riforme-spazzatura e sulla manipolazione della legge elettorale è puro fascismo dal momento che si propone di continuare a privare l'elettorato del diritto alla preferenza e di rubare alla minoranza qualcosa come centotrentadeputati.
  Io ieri sera non ho visto Ballarò. Ho visto la performance di Crozza mentre aspettavo che cominciasse il film  "Un uomo tranquillo" con Savino. 
  L'Italia è diventata un paese popolato di mostri in cui si mettono alla berlina persone che disinteressatamente e per il bene comune mettono a repentaglio se stesse  come ha fatto Ingroia ed oggi Cuperlo seppur in situazioni diverse.
  Anche se non c'è stata la marcia su Roma nr.2 è possibile l'uso della televisione non per fare la satira ma per deridire e ridere i pochissimi avversari che ancora resistono all'onda della omologazione nella cultura del dileggio delle persone perbene creata nel ventennio berlusconiano.
 Ricordo le offese gratuite e maschiliste dki Berlusconi alla Rosy Bindi.
  Gente come Floris e come Crozza guadagnano naturalmente quattrini a palate per fare il loro sporco lavoro. Quattrini a palate prese a gente che fa la fila per pagare le tasse alla Dittatura Fiscale degli Oligarchi

https://www.facebook.com/pietro.ancona.3/posts/602583616484469?notif_t=like   

16.01.2014

Un chiacchierone imboccato come una Oca da Serra ed altri.

Le grandi riforme minacciate da Renzi come la quintessenza della sua discesa in campo sono tre: una contro i diritti dei lavoratori impostagli dalla lobby di miliardari imprenditori e finanzieri che ha raccolto i soldi per portarlo al successo nella pagliacciata delle primarie; la seconda è la riforma elettorale per la quale fa il gioco delle tre carte come certi loschi frequentatori dei mercatini delle stazioni; la terza riguarda soltanto l'oligarchia: vuole sostituire il Senato con un Caravanserraglio fatto di oligarchetti regionali e comunali.....
Secondo Renzi queste riforme sono essenziali per l'Italia. Io penso che siano soltanto sfasci che si aggiungono.....
Dimenticavo: vuole riformare di nuovo il capo cinque della Costituzione. Non dice come e perchè.....
Dei milioni di disoccupati che allietano le piazze italiane non dice niente. Se ne parla è per dire che magari è colpa dell'art.18!


Un matrimonio

La RaiTv siciliana ha mandato in onda un servizio che mi ha davvero emozionato. Ha mostrato il matrimonio di una coppia di persone senza casa, persone che non hanno nessuno e che vivono proprio per strada. Non possiedono niente, proprio niente.
Vivono in una delle città più antiche e più belle: Siracusa. hanno deciso coraggiosamente di sposarsi ed hanno affrontato l'evento e l'incontro con la stampa con grande composta serena dignità.
Entrambi sono giovani ma sembrano più vecchi della loro età. Lui penso che avrà una quarantina d'anni ma come si fa a dirlo. Era proprio vestito e pettinato da giorno delle nozze. Con un vestito scuro, i capelli tirati strettissimi all'indietro raccolti sulla nuca.
Lei vestita da sposa con un'aureola di capelli sotto il velo della sposa. Entrambi vestiti appunto da matrimonio. Riuscivano a stonare un poco nei vestiti nuovi e di festa. Le loro facce segnate dalle privazioni dagli stenti, facce di chi passa notti e notti nel buio della strada, riflettevano il grigiore ed il logoramento della esistenza sui loro vestiti che non riuscivano a nascondere la verità tristissima delle persone che li indossavano.
Alla intervista ha risposto lui con pacatezza e dignità. Ha detto che è un operaio specializzato che ha perso il lavoro la casa e tutto da molto tempo. Lei ascoltava in silenzio. Hanno detto che la Caritas per una settimana li ospiterà. Una settimana al riparo di un tetto per loro è un regalo straordinario.
Confesso che non sono riuscito a trattenere le lacrime. Ho pensato che non sono stato buono a nulla, ho fatto sindacato e politica tutta la vita ma non sono riuscito a cambiare niente ed anti tutto peggiora ancora di giorno in giorno..

 

 

3.01.2014
                     

Gli acuti del nuovo tenore

La cosa che interessa di più la Casta che ora ha trovato un nuovo tenore in Matteo Renzi è se stessa e la sua riproduzione dopo la sentenza della Consulta che tutto sommato non le ha creato problemi enormi dal momento che senza bisogno di fare nessuna nuova legge si può andare a votare con una legge che ancora conservava qualche traccia di giustizia quale era il mattarellum.
Ma il mattarellum non conviene perchè non dà premi sufficienti a garantire la "governabilità". Quella della governabilità è una menzogna dal momento che non basta l'alleanza di partiti che hanno oltre i due terzi del parlamento uno dei quali con oltre cento deputati in più come premio di maggioranza per garantirne il buon funzionamento,. Il ricorso al voto di fiducia è diventato normale dal momento che la maggioranza non si fida più dei suoi deputati e dei suoi senatori. Con una nuova legge questa situazione non cambierà perchè una terribile crisi politica non si può fronteggiare con un marchingegno elettorale.
Dei problemi dell'Italia non si interessa nessuno. I deputati ed i senatori, i partiti italiani, sanno di non contare proprio niente di essere del tutto inutili da quando hanno dato tutto il potere a Bruxelles e non debbono fare altro che limitarsi ad eseguire.
Soltanto l'applicazione del proporzionale e la restituzione del diritto alle preferenze potrebbe restituire alla democrazia italiana la salute. Una salute che non verrà negando il diritto alla gente di avere una rappresentanza non edulcorata.
 

La Fiat, gli USA, l'Europa

a quanti stamane hanno lodato ed ancora lodato la maestria del condottiero della Fiat il grande Marchionne che ha conquistato l'intera Chrysler ricordo che questa farà concorrenza alla industria europea dagli USA e che i suoi profitti ed i suoi successi non saranno profitti e successi italiani o europei ma USA. Non crescerà il PIL italiano con la Chrysler-Fiat ma il PIL USA.

L'Italia diventa più piccola ed insignificante perchè l'operazione della Fiat in USA non la riguarda. Anche l'Europa non ricava alcun beneficio dalla nuova dislocazione Fiat e semmai potrebbe avere qualche motivo di preoccupazione..

Posso dire che provo ribrezzo per i commenti di Squinzi e di Camusso?


Tutte le leggi elettorali che si preparano con premi di maggioranza sono fasciste e prevaricatrici.

 Il premio di maggioranza riduce lo spazio della minoranza e toglie deputati legittimamente conquistati dalle minoranze.
Solo il proporzionale puro è rispettoso della giustizia e pertanto della Costituzione Italiana che è ispirata da principi di giustizia.
Il boss di firenze che vuole il premio di maggioranza è perchè si serve del PD per creare una maggioranza schiacciante e che schiaccia le minoranze, E' fascista e sono fascisti tutti coloro che condividono il Premio di Maggioranza. Insomma si sentono UNTI dal Signore come e più di Berlusconi e tutti gli altri.

l premio di maggioranza rafforza il più forte.

Basterebbe questo per non concederlo dal momento che il Parlamento serve a temperare il potere dei più forti piuttosto che esaltarlo. Questa è la democrazia parlamentare. Una forza che contempera il potere dei più forti. Se io do in nome della governabilità più forza (novantadue deputati) ai più forti schiaccio la minoranza e riduco le elezioni ad una farsa.

I boiardi della politica italiana si sono messi d'accordo per un premio di maggioranza del 15 per cento pari a novantadue deputati. Insomma si aumenta il potere della maggioranza per schiacciare le minoranze. Il premio di maggioranza è fascismo allo stato puro....

 

29.12.2013

Cannibali all'opera
Renzi sbava e sbuffa per sedere al più presto a Palazzo Chigi al posto dall'algido ma coriaceo e resistente Letta. Manda avanti i suoi scagnozzi ad intimare al Capo del Governo di sgombrare il campo. Non si era mai visto neppure ai tempi della DC un segretario di partito che agisse per cacciare via il capo del governo del suo stesso partito .... http://www.corriere.it/politica/13_dicembre_28/renziano-faraone-letta-o-si-cambia-o-si-muore-b597069e-6fcd-11e3-9ff7-0d2561b96aeb.shtml

28.12.2013

Il contratto unico è la semplificazione della dittatura del capitale sul lavoro. Ti pago una mercede e quello che sei e quella che è l'arte che eserciti non contano niente. Ogni contratto di lavoro rappresenta un pezzo della storia industriale ed artigiana d'Italia. E' una specificità che se viene soppressa banalizza il prodotto. Tutto questo avviene alle spalle di milioni di persone abusando della fiducia che hanno avuto nelle loro organizzazioni e nei loro dirigenti che oggi tradiscono e non sembri eccessivo e drammatico il verbo. http://www.repubblica.it/politica/2013/12/28/news/renzi_e_i_sindacati_prove_di_sintonia_landini_apre_al_leader_pd_sul_contratto_unico_e_bonanni_interessante_novit-74651133/?ref=HREA-1

L'agenda di Renzi

Quella che conta è l'agenda. Landini ha accettato l'agenda della yob act presentata da Renzi che sostanzialmente raschia il fondo del barile dell'art.18 e del diritto al lavoro. Accettando di discutere sulla sostituzione della CGIL con il sussidio di disoccupazioneaccetta il principio della licenziabilità anche in caso di crisi aziendali limitate nel tempo. L'accanimento di Renzi sull'art.18 è un segnale di assalto a Cipputi che si dà al padronato italiano. Alfano vuole essere della partita e propone l'abolizione del contratto di lavoro.

Landini e la CGIL avrebbero dovuto essere loro a propore una agenda di discussione al governo fatta di abrogazione legge Biagi, abrogazione legge Fornero, aumento generalizzato dei salari. Ma si guardano bene dal chiedere qualcosa. Il Sindacato serve non a chiedere ma a dare quello appartiene ai lavoratori.

Con la performance nella squadra di Renzi di Landini oramai il processo aperto dal pensionamento forzato di Giorgio Cremaschi si è concluso. La CGIL e la Fiom sono strumenti della politica di potere del PD.Intanto l'Unipol diventa la più potente compagnia di assicurazione italiana e così la trasmigrazione dalla cooperazione di Prampolini all'ipercapitalismo finanziario è compiuta.

Si mettono d'accordo per peggiorare la condizione dei lavoratori!
Paese stranissimo questo in cui il capo di un mitico sindacato che fece il 68 e l'ultima escrezione della bolognina si mettono d'accordo per togliere qualcosa ai lavoratori per ridurre la quantità di aria che respirano magari senza soffocarli del tutto perchè.....servono. Repubblica applaude compiaciuta......Questo avviene non in uno scenario di prosperità e di benessere ma nell'Italia in cui ogni giorno qualcuno si toglie la vita per disperazione. http://www.repubblica.it/politica/2013/12/28/news/renzi_e_i_sindacati_prove_di_sintonia_landini_apre_al_leader_pd_sul_contratto_unico_e_bonanni_interessante_novit-74651133/?ref=HREA-1

27.12.2013

La mafia ha "posato" Berlusconi

 Il Cavaliere sta zitto e si fa piccolo piccolo per non farsi vedere da coloro che lo arresteranno. Non ho prove certe ma sono sicuro che la mafia che lo ha sostenuto per molti anni successivi all'incendio della Standa di Catania ed alla assunzione dello stalliere ad Arcore lo ha mollato. Alfano si vantava oggi di averlo lasciato definitivamente. Anche Schifano non lo appoggia più per non parlare della P2 rappresentata da Cicchitto. In quanto alle sue condanne credo che la magistratura sia stata durissima con lui. La condanna a quattro anni come si è lasciato sfuggire in un lamento l'avvocato Coppi poteva essere punita con una forte contravvenzione. In fondo è a capo di una conglomerata economica che è la prima contribuente d'Italia e fa vivere quarantamila famiglie di dipendenti. A differenza di altri miliardari come Pietro Ferrero che si sono fatta la residenza all'estero e di mali contribuenti come Marchionne che abita in un villaggio dove non si pagano tasse. Quanto paga Ferrero s.p.a. all'Italia su un reddito annuo di 17 miliardi di euro? La condanna a sette anni per il bunga bunga è ridicola. Una magistratura che assolve un vecchio sorpreso a letto con una bambina di undici anni ma che condanna Berlusconi non è credibile. Mi fermo qui perchè se no qualcuno dice che sono berlusconiano. Non lo sono e l'ho combattuto ma coloro che lo hanno combattuto ad hanno vinto si servono della vittoria per calpestare e massacrare i lavoratori italiani e tra questi i nostri figli i quali diventeranno schiavi dei "padroni". Come al tempo della capanna dello zio Tom. L'esordio di Renzi sull'art.18 fa di lui non un nemico ma Il Nemico della civiltà sociale di questo disgraziato paese sempre pronto dietro ai suoi nemici ed ai lestofanti.

Mi sento un povero disgraziato che ha fatto per venti anni la guerra a Berlusconi per poi portare al potere Renzi ed un partito che pugnalano alla schiena i nostri figli con l'aiuto dell'ex cameriere del Cavaliere...

http://www.ilgiornale.it/news/interni/mediaset-primo-contribuente-ogni-giorno-750mila-euro-fisco-850280.html   

 
  • Stalin grande maestro del pensiero e della storia umana!

    Obama non ha la millesima parte della cultura che aveva Stalin.. Stalin aveva cultura e creava cultura. Era grande pensatore, filosofo e statista. Obama compila le kill list per fare ammazzare la gente che potrebbe nuocere al suo paese e non è stato capace di fare una riforma sanitaria decente. I lavoratori americani pagano il trenta per cento di tasse mentre i miliardari pagano solo il dodici per cento. Cinquanta milioni di americani patiscono la fame e seimila ex soldati all'anno si tolgono la vita.....
    commenti:
Giuseppina Ficarra
"In difesa di Stalin, i marxisti leninisti dovrebbero tradurre e pubblicare integralmente - sarebbe la prima volta in Italia - i Processi di Mosca del 1936-37 e 38 (che Feltrinelli ebbe il grande merito di stampare in "reprint", in versione francese) editi, in lingue estere all'indomani stesso dei Processi, a cura del Ministero di Grazia e giustizia dell'Urss. Finora, ne sono sempre apparsi stralci, frutto di arbitrarie nonché ignominiose manipolazioni (tali quelle di Silvio Pons e di Pierluigi Contessi) al fine di dimostrare l'indimostrabile: che cioè quei processi sarebbero stati di dubbia veridicità e dunque storicamente del tutto inattendibili. Questi reprint Feltrinelli si trovano nelle principali Biblioteche Nazionali e Universitarie del nostro Paese. E -ripeto- se noi marxisti leninisti ci assumessimo il compito di tradurli e pubblicarli, oltre a dare un solenne ceffone alla cultura trotskista che ha ancora una certa influenza in Italia, renderemmo un grande e meritevole servigio alla Verità storica dell'Urss di Stalin. Se non fossero stati pubblicati integralmente quei processi, e fossero stati conservati negli archivi segreti (dove giace ancora il processo a Tukacewski che non è consultabile perché ancora sotto vincolo del segreto di Stato), probabilmente quegli atti sarebbero stati distrutti."
http://www.resistenze.org/sito/te/pe/dt/pedtdd03-012603.htm
 
Giuseppina Ficarra
Al fine di ricostruire la verità storica, Ludo Martens, nel suo libro "Stalin un altro punto di vista" si propone di affrontare e confutare «gli attacchi contro Stalin ai quali siamo più abituati: il "testamento di Lenin", la collettivizzazione imposta, l'industrializzazione forzata, la burocrazia soffocante, lo sterminio della vecchia guardia bolscevica, le grandi purghe, la collusione di Stalin con Hitler, l'incompetenza di Stalin nella guerra...»
http://www.pickline.it/2013/03/16/stalin-un-altro-punto-di-vista-sintesi-del-libro-di-ludo-martens/5001

 

Giornalismo disonesto, informazione infame!!

Il sistema massmediatico celebra oggi due generi di eroine. Le PussPuss che attaccano Putin ed invitano a boicottare le Olimpiadi e sputano veleno ed odio contro la Russia. Sicuramente su indicazione di Soros e della Ned dai quali sono finanziate nel quadro di un programma di isolamento psicologico e diffamazione del Presidente Russo.Un programa assai simile a quello svolto dal Dalai Lama per conto della Cia alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino. Insomma gli USA non gradiscono che Mosca o Pechino facciano le Olimpiadi e non lo nascondono...

L'altra eroina del giorno è la miliardaria del Kazakistan ritornata in Italia con tutti gli onori dopo esserne stata espulsa. Il marito, un noto delinquente finanziario che abita a Londra, ha sottratto al suo paese non si sa quanti miliardi. Ma è uomo sul quale puntano Obama e la Nato in sostituzione dell'attuale presidente del Kazakistan ritenuto filo russo. Sofri è stato della partita come nei casi in coi sono in gioco rilevanti interessi occidentali che impegnano la Cia.

Questo è il giornalismo disonesto infame e guerrafondaio che dovremmo difendere dagli atta cchi di Grillo!!
 

Niente contratti, niente CIG

Due sciacalli alla testa dei maggiori partiti al governo scelti dagli italiani: Lo sciacallo figlio degenere di Berlusconi propone l'abolizione dei contratti di lavoro e cioè la cancellazione di una norma sociale che conta centinaia forse migliaia di anni e che risale al tempo della costruzione delle Piramidi d'Egitto dove per contratto venivano garantite alcune cose fondamentali ai lavoratori: Ad Alfano si affianca lo scroccone di Firenze, il panciutello Renzi uomo di Serra, che propone di abolire la CIG e quanto residua dell'art.18. Ma questi due sciacallli sono sostenuti da due partiti che consapevolmente condividono le loro idee: Il Nuovo Centro Destra e PD. I votanti agiati di questi due partiti credono di scaricare la crisi solo sul lavoro dipendente e sui pensionati per salvare il loro culo ben nutrito. Sono di gran lunga peggiori di Berlusconi che almeno sapeva a che punto frenarsi e se non lo faceva era perchè Bersani e soci gli facevano concorrenza da destra....

Socialdemocrazia e comunismo

C'è una cosa che stiamo imparando da liberismo post Friedman ed è che la opzione-socialdemocrazia è stata la prima ad essere spazzata via. Non esiste alternativa sociale alla crescente schjiavizzazione lasciando intatti i meccanismo del mercato. La socialdemocrazia è morta e dovunque esiste è costretta a fare la politica della destra o a collaborare con essa come avviene in Germania ed in Francia. Solo la fuoriuscita dal sistema può liberare l'umanità dalla notte piena di angoscia che sta attraversando. Per questo ci vuole il comunismo alla maniera di Stalin. Le merci prodotte debbono diventare beni. Il mercato deve essere abolito a vantaggio di una distribuzione pianificate delle risorse.

 

Niente contratti, niente CIG

Due sciacalli alla testa dei maggiori partiti al governo scelti dagli italiani: Lo sciacallo figlio degenere di Berlusconi propone l'abolizione dei contratti di lavoro e cioè la cancellazione di una norma sociale che conta centinaia forse migliaia di anni e che risale al tempo della costruzione delle Piramidi d'Egitto dove per contratto venivano garantite alcune cose fondamentali ai lavoratori: Ad Alfano si affianca lo scroccone di Firenze, il panciutello Renzi uomo di Serra, che propone di abolire la CIG e quanto residua dell'art.18. Ma questi due sciacallli sono sostenuti da due partiti che consapevolmente condividono le loro idee: Il Nuovo Centro Destra e PD. I votanti agiati di questi due partiti credono di scaricare la crisi solo sul lavoro dipendente e sui pensionati per salvare il loro culo ben nutrito. Sono di gran lunga peggiori di Berlusconi che almeno sapeva a che punto frenarsi e se non lo faceva era perchè Bersani e soci gli facevano concorrenza da destra....

 

Fascismo sociale

Non ho alcun dubbio che il PD seguirà fedelmente Renzi nella sua campagna di odio e di demolizione delle "conquiste" dei lavoratori. Il grande potere occulto che guida i passi di Renzi di Letta e dei loro collaboratori ha deciso che il licenziamento debba essere assolutamente libero e senza possibilità alcuna di ritorno. Il cassintegrato diventa sussidiato e finito il sussidio va a cercarsi un altro lavoro. Se l'azienda lo riprende lo riprende da zero come se la sua vita lavorativa precedente non fosse mai esistita. Per questa acquiescenza del PD alla linea del Capo credo che siamo di fronte ad un grande fenomeno di fascisnmo politico e sociale. I militanti ed i votanti del PD condividono le scelte anti art.18 ed anti CIG di Renzi-Serra-Letta sia pure passivamente. Se parlate con qualcuno dei militanti pd vedrete com e sono capaci di fare muro di gomma. L'asocialità verso la classe lavoratrice è diventata fenomeno di massa. Dieci milioni di PD e dieci milioni di FI e NCD la condividono. Questa è la prova di come la cosidetta democrazia sia il sistema politico più manipolatorio delle masse che esista. Assai di più di una dittatura.

Socialdemocrazia e comunismo

C'è una cosa che stiamo imparando da liberismo post Friedman ed è che la opzione-socialdemocrazia è stata la prima ad essere spazzata via. Non esiste alternativa sociale alla crescente schjiavizzazione lasciando intatti i meccanismo del mercato. La socialdemocrazia è morta e dovunque esiste è costretta a fare la politica della destra o a collaborare con essa come avviene in Germania ed in Francia. Solo la fuoriuscita dal sistema può liberare l'umanità dalla notte piena di angoscia che sta attraversando. Per questo ci vuole il comunismo alla maniera di Stalin. Le merci prodotte debbono diventare beni. Il mercato deve essere abolito a vantaggio di una distribuzione pianificate delle risorse.

 

23.12.2013

L'altra porcata di Renzi accolta con entusiasmo da Letta.

La CIG che ha finora garantito alle imprese di riprendere fiato ed ai lavoratori il diritto di tornare ad occupare il loro posto di lavoro viene abolita e sostituita con un brutale sussidio di disoccupazione. Il sussidio rescinde il rapporto con l'impresa dal momento che bisogna essere appunto disoccupati per percepirlo. La vulgata demagogica è che toccherebbe anche ai biagizzati e non solo ai lavoratori a tempo indeterminato. In verità assieme alla abolizione dell'art.18 è la totale distruzione di ogni speranza del lavoratore di tornare a lavorare nella propria azienda,.
Questa è la linea di fuoco del nuovo Caudillo italiano, dal magliaro che si unisce all'algido pesce morto che dirige il governo per sfogare insieme tutto il loro odio verso il mondo del lavoro dal quale potrebbe rinascere il socialismo del quale loro si sono spretati.

Mi auguro che il Movimento Cinque Stelle quando i decreti di questi signori giungeranno alle Camera faccia a pezzi questi signori e questa maggioranza. E' l'unica speranza che abbiamo dal momento che la CGIL e la Fiom non difenderanno i diritti dei lavoratori. CGIL e Fiom faranno soltanto finta di difendere i diriti delle persone per conservare i loro iscritti e continuare a far credere di essere sindacati onesti.

Che la cassa integrazione guadagni fosse nel mirino dei banchieri ed industriali italiani si sapeva. Non è farina del sacco di Renzi e di Letta. Già mesi orsono i conduttori dei Talk show avevano avuto la dritta di parlare male della CIG e dei Cassi Integrati diffamando e mettendo in cattiva luce i disgraziati che vi finiscono dentro.
Il sussidio di disoccupazione sprancheràper sempre i cancelli delle aziende ai lavoratori che dovranno trovarsi una nuova occupazione. Anche se hanno cinquanta anni o altre età non gradite dai negrieri del collocamento e dagli sciacalli del loro interinale.
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/renzi-il-piano-lavoro-articolo-18-dopo-3-anni-cig-addio-sussidio-per-tutti-1751310/   

 

Di corsa, a passo di bersagliere!

Detto fatto. L'uomo del banchiere Serra e di altri squali della finanza Matteo Renzi ha compiuto il suo primo atto di segretario del maggior partito italiano naturalmente senza consultarlo e senza tenere conto delle perplessità esistenti nel suo ventre: ha presentato a Letta ed alla Confindustria il suo progetto di azzeramento dei residui diritti dei lavoratori ricevendone subito entusiastica adesione. La CGIL dice di no ma si sa che è si. Non c'è alcuna necessità economica che giustifica un fatto così grave, una scelta tanto scellerata a danno del povero Cipputi preso a calci in culo ed ora messo completamente nelle mani della imprenditoria più feroce e più ingorda esistente in Europa. Potrà essere licenziato e non potrà fare nulla per recuperare il suo posto di lavoro.
Corresponsabile di questo gesto di guerra e di rottura sociale sono i quasi tre milioni di italiani che si sono recati alle primarie ed hanno danno tanto potere a questo volgare e disonesto signorotto che inaugura la sua attività di segretario con un atto di ostilità verso venti milioni di lavoratori che in Italia non contano più quasi niente.
Non contano niente perchè la CGIL è della partita e come ieri ha fatto da complice alla Fornero domani farà da complice a Letta ed a Renzi. Naturalmente per ora dice di no ma di no in no fino a quando diventerà ni e poi si non farà serie difficoltà al dicktat di Renzi e di Letta.
Se il no della Camusso fosse sincero sarebbe accompagnato da una dichiarazione di sciopero generale. Ma questo non ci sarà. D'altro canto tutti gli addetti ai lavori sanno che se la CGIL fosse davvero contraria Renzi non avrebbe presentato il piano a Letta.
Il paradosso italiano continua. Nel paese con dieci milioni di iscritti alle confederazioni sindacaliIl governo Letta continua la politica di Monti contro i lavoratori. Perchè i sindacati sono asserviti al Potere. Non c'è naturalmente niente altro che odio ideologico verso i lavoratori. La licenziabilità assoluta non attirerà nuovi investimenti e non produrrà nuovo lavoro. Avrà l'effetto di abbassare ulteriormente il valore del lavoro perchè nel terrore di perderlo i lavoratori si faranno mettere i piedi sulla faccia dai padroni. Dico padroni e non imprenditori perchè in Italia sono padroni brutali e basta.
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/23/news/disco_verde_anche_da_palazzo_chigi_ma_nessuno_ha_la_bacchetta_magica-74304121/?ref=HREC1-3

 

22.12.2013

 La discarica umana. La "riforma" di Renzi vale 2 milioni di persone

Gli Usa hanno da anni una discarica umana dove finiscono le vittime del sistema : cinquanta milioni di persone che soffrono la fame ed ogni sorta di stenti. L'Europa si è creata una prima grande discarica continentale nella Grecia colpita dalla Grande Delinquenza della BCE e della Germania. In Italia si sta creando una discarica umana di almeno dieci milioni di persone. Moltissime di loro vivono già in strada o al massimo dentro auto di cui non possono pagare più neppure il bollo. Non ci sarà mai nessuna politica di questo Parlamento che porterà sollievo ai disgraziati del Bel Paese. Dentro il sistema liberista non c'è niente da fare. Bisogna cambiare sistema economico recuperando prima di tutto la sovranità monetaria. Renzi ha avuto l'incarico dai banditi che lo hanno portato al potere di rottamare e discaricare nella fogna della società italiana almeno altri due milioni di persone. Questo significa l'attacco che gli è stato commissionato per l'articolo 18.

Il suo datore di lavoro potrà guardare mio figlio in faccia e dirgli: Sei licenziato. Senza giusta causa! Senza nessuna causa. Una volta Camusso si lasciò scappare che questo era incivile,. Credo che ora sia appattata con Renzi e con Letta per derubare mio figlio del diritto di invocare una giusta causa anche se in un art.18 già manomesso dalla Fornero e dalla stessa Camusso.

 

 Landini scivola verso Renzi

Ho sentito ieri sera Landini che si faceva intervistare da Fazio. Fazio gli ha fatto una intervista molto benevola, molto complice. Debbo dire che non solo non mi ha convinto ma mi ha allarmato. Ho avuto l'impressione che fosse già d'accordo con Renzi e quindi con Letta e la Camusso sulla modifica dello art.18. Ha parlato di un allungamento di sei mesi del periodo di prova e del contratto a tempo indeterminato. Sono rimasticature di proposte fatte a suo tempo da Ichino per trovare un cavallo di Troia per espugnare l'articolo 18 che non hanno mai convinto i giuslavoristi democratici che sono sempre stati dalla parte dei lavoratori. Questo Landini va sostituendo con il volume sempre piùà alto della voce la debolezza dei suoi ragionamenti che sono sempre più ammiccanti e sempre più propensi a trovare un accordo con i Palazzi. Magari è stato per questo che la Fiom ha costretto Giorgio Cremaschi ad andare in pensione cosa che la CGIL non fa nei confronti di moltissimi pensionati che continuano a lavorare nel sindacato anche dopo il pensionamento. Ricordo per tutti Bruno Trentin che non andò mai via della CGIL. Insomma quando si darà l'ultimo violento colpo di spugna all'art.18 Landini sarà della partita. I sindacalisti della CGIL e della Fiom non rinunziano a favorire il governo ed il PD perchè la particolare struttura della legittimazione viene loro appunto dal PD. I funzionari della CGIL sono nel pacchetto azionario del PD e quelli che ne vengono espulsi se la passano proprio male!

L'egemonia USA disgrazia per l'umanità intera

La politica del salame che gli USA praticano da sempre per dividere le nazioni continua a produrre i suoi letali effetti. Il Sudan del Sud con dieci milioni di abitanti è stato staccato dal Sudan (capitale la mitica Kartoom) attraverso lunghissime guerre civili durate anni ed anni e che hanno prodotto cinque milioni di morti ed altrettanti profughi miseria desolazione e sfascio. Inutile dire che il Sudan secessionista è quello con il petrolio e che la secessione è protetta e patrocinata dagli USA nascosti dentro la missione dell'ONU che si presta da sempre alle operazioni più sporche dello zio Sam. Una nazione di trenta milioni di abitanti non può certo rinunziare alla sua zona petrolifera anche se a suo tempo ha dovuto accondiscendere al referendum separatista. Si è creata una opposizione armata nel Sudan del Sud che ieri è riuscita a mettere paura ad aerei americani. Mettete in fila le fette di salame prodotte dagli USA: Corea, Vietnam, Yemen, Sudan ovunque la stessa operazione politica per la quale gli USA sono specializzati. In altri paesi come in Irak ha creato e continua a fomentare disordini mortali per poterlo dividere in due on in tre tronconi e non sappiamo se medita di fare lo stesso con l'Afghanistan. Di certo la Libia dopo l'omicidio di Gheddafi è un inferno in corso di disintegrazione. Non è escluso che la Cirenaica si stacchi dalla Tripolitania. L'egemonia americana sul mondo è una terribile sciagura per l'umanità intera. A cominciare dagli stessi States in cui un sesto della popolazione (cinquanta milioni) soffre la fame per finanziare le guerre con 700 miliardi di dollari annui... http://www.lastampa.it/2013/12/21/esteri/sud-sudan-attaccati-gli-aerei-usa-f5MZrnizvuZqJlL1Y5yjJK/pagina.html   

 

21.12.2013

La posizione più giusta sui Forconi è quella dei Comunisti-Sinistra Popolare

su i Forconi da: DOCUMENTI CONGRESSUALI CSP-PARTITO COMUNISTA. ROMA 17.18.19 GENNAIO 2014 http://www.comunistisinistrapopolare.com/2013/10/29/documenti-congressuali-csp-partito-comunista-roma-17-18-19-gennaio-2014/ "A fare il mercato ovviamente è la grande distribuzione, spesso in mano o a capitali "oscuri" o a grandi multinazionali. In Sicilia e in Sardegna abbiamo assistito a un fenomeno di ribellione che ha saldato classi e interessi eterogenei: i pastori sardi, i contadini, i pescatori e gli autotrasportatori siciliani. Occorre riconoscere che solo i primi si sono saldati stabilmente alle lotte operaie in difesa del posto di lavoro e hanno davvero avuto la unanime solidarietà del popolo sardo. Invece più variegato è il panorama in Sicilia. Il nostro Partito ha espresso una chiara posizione, respingendo le accuse di "mafiosità" indiscriminata di cui i rappresentanti dei capitalisti hanno bollato queste lotte. Se all'interno del movimento dei forconi ci sono parole d'ordine che - pur nella limitatezza dello spontaneismo - hanno dato voce alle istanze dei braccianti agricoli e giuste accuse e meritate ingiurie indirizzate ai rappresentanti politici locali e nazionali, dall'altro lato occorre ricordare che questi strati sociali fino a ieri godevano della mediazione politica delle destre. In realtà è proprio questa mediazione politica che è saltata col governo Monti, un governo che, contrariamente al precedente, è completamente impermeabile alle istanze del ceto medio. Il crollo della mediazione 54 politica può aprire notevoli spazi di manovra per i comunisti, solo se essi sapranno esprimere una voce di opposizione di classe che leghi innanzitutto gli sfruttati contro il sistema capitalistico e quindi realizzi le giuste alleanze con gli altri ceti produttivi."

Commento

La sinistra nel suo complesso ha avuto atteggiamenti di incomprensione o pregiudiziali o comunque sbagliati sul movimento dei "forconi". Ferrero solo il 15 dicembre scorso ha redatto un elaborato documento che in qualche misura analizza il movimento e lo tratta con il rispetto che si deve avere verso quanto si muove nel profondo anzi nel ventre della società civile. Comunque la posizione di Ferrero non è quella dei militanti e degli intellettuali che si richiamano a Rifondazione comunista che si ostinano a criminalizzare, a volte in forma anche becera, i Forconi. Una bella posizione ha avuto Marco Revelli, una posizione che richiama il dovere dei comunisti di essere là dove la vita scorre e la società manifesta le sue dolorose ed anche terribili contraddizioni. Per quanto poco io possa rappresentare ho sempre tenuto un atteggiamento positivo ed ho lavorato per l'unificazione dei ceti medi produttivi travolti dalla crisi e la classe operaia svenduta dal PD e dalla CGIL alla Confindustria ed alla Triade. Questo documento dei comunisti-sinistra popolare è quanto di meglio si sia espresso a sinistra tra le forze comuniste organizzate. Fa una analisi profonda che contraddice alla radice certe affermazioni della sinistra salottiera o in malafede e pertanto vogliosa di collaborare con la gente come Letta. Dice che la profonda crisi dei ceti medi produttivi discende dalla fine della mediazione politica della destra tra loro e le istituzioni imposta dai governi rigorosamente liberisti che hanno abbandonato al loro destino contadini, agricoltori, artigiani, trasportatori, pastori, pescatori. I liberisti di Berlusconi e poi di Monti e poi di Letta hanno scelto la grande distribuzione e la grande industria ma sopratuttto le Banche la grande finanza . Monti e poi Letta sono intervenuti a favore degli industriali dell'ILVA di Taranto ma non hanno degnato di uno sguardo i pastori sardi e gli altri. Quando questi si sono mossi e hanno cercato di raggiungere Roma per manifestare davanti ai Palazzi hanno trovato la polizia ad aspettarli a Civitavecchia ed hanno dovuto ritornarsene. Il fallimento della mediazione della destra non è stato colmato da un atteggiamento positivo e collaborativo della sinistra e del PD che per vecchi ideologismi la prima e per malafede occhiuta il secondo hanno tentato una grossa campagna massmediatica per squalificare i Forconi e per sporcarne l'immagine. I loro pennivendoli sono stati mobilitati per fare le pulci al capopopolo che si presenta con la yaguar oppure per insinuare elementi di mafiosità tra gli autotrasportatori. In ogni caso, sebbene l'azione demolitrice del governo del PD e l'ostilità della CGIL hanno fermato il movimento e sono riusciti a dividerlo nella manifestazione di Roma non hanno comunque raggiunto l'obiettivo di disgregarlo. Il movimento c'è ancora è forte perchè forte è la sofferenza sociale che lo genera e che non viene meno. Non ha un gruppo dirigente unitario e spesso annaspa o si fa impaurire. Tuttavia noto che le persone che lo dirigono stanno crescendo politicamente e sono in grado di reggere sempre meglio l'impatto massmediatico. Speriamo che non si facciano corompere dal Potere dal momento che questi dirigenti sono personalmente afflitti da gravi problemi finanziari del tutto simili a quelli delle persone che sono riusciti a mettere insieme. Io spero di no. C'è una crescita di consapevolezza che è davvero assai lontana dalle opzioni fasciste anche se Casa Pound sta tentando in tutti i modi di inserirsi anche se non hanno cercato finora di mettere il cappello su tutto tenendosi in disparte ma sempre presenti. Suggerisco la lettura di questo documento alle compagne ed ai compagni. Suggerisco anche la lettura di tutto il documento precongressuale del partito di Marco Rizzo che troveranno anche in FB. Credo che tutte le posizioni finora assunte o suggerite dal movimento dei Comunisti Sinistra Popolare meritano grande considerazione perchè sono sicuramente le migliori che io abbia visto in circolazione nel dibattito a sinistra.

 

Alcuni numeri degli USA di Obama

Trenta milioni di americani soffrono la fame. Molti di loro si nutrono di scatolame per cani o rimestano nei cassettoni delle immondizie. Tre milioni non hanno casa e vivono per strada in mezzo al ghiaccio. Circa sette milioni sono o in galera o agli arresti domiciliari (come se l'Italia avesse in galera non sessanta mila ma seicentomila carcerati!!). Venti milioni di veterani della varie guerre sono abbandonati e privi di assistenza sanitaria. Non hanno pensioni e molti si suicidano. Qualcuno cerca di sopravvivere in Messico. Questo è il modello che si è imposto a tutto il mondo occidentale e che si vuole imporre al mondo intero Russia e Cina compresi. Le nazioni che sono di cultura diversa se sono piccole e non in grado di difendersi adeguatamente vengono massacrate come l'Irak, la Libia, La Somalia, la Siria l'Afghanistan...

Parlare dell'Impero del Male non è davvero eccessivo.

Crescono PIL e debito negli USA. La fame a New York

Obama si pavoneggia della crescita del 4 per cento del Pil americano. Sembra questa la conseguenza della decisione di stampare e mettere a disposizione dello Stato 80 miliardi di dollari al mese. Gli USA, a differenza dell'Italia e dei 28 paesi dell'Euro , sono uno stato sovrano e possono stampare tutta la carta moneta che vogliono naturalmente magari rischiando di avvitarsi in una spirale inflazionistica. La crescita degli USA è attesa in Europa perchè si spera che ne possa diventare la locomotiva di traino. Forse si e forse no, non lo sa nessuno! Gli USA continuano a spendere 700 miliardi di dollari all'anno per il mantenimento delle loro forze armate. Nel corso degli ultimi anni hanno ridotto in macerie diverse nazioni del mondo: la libia, l'irak, la Somalia, la Siria. Per quest'ultima non sono intervenuti direttamente ma con eserciti mercenari reclutati da Stati asserviti alla politica militare USA come l'Arabia Saudita. Migliaia di persone da tutto il mondo che hanno deciso di vivere facendo i guerriglieri confluiscono nell'aggressione alla Siria. Sono contractors pagati molto bene ed addestrati da ufficiali occidentali o israeliani. Intanto solo a New York oltre un milione di persone soffre la fame ed i senza tetto sono oltre centomila. Tra questi famiglie intere. Molti senza tetto provengono da quartieri popolari che vengono demoliti per fare posto ad edifici di lusso dai quali il Comune ricava maggiori tasse. Le città appartengono sempre meno alle loro popolazioni e sempre di più alle multinazionali ed ai palazzinari. Si usano i sistemi più violenti per costringere gli abitanti di un quartiere a scappare dalla introduzione di migliaia di topi al danneggiamento delle auto parcheggiate alle aggressioni fisiche vere e proprie. Dai quartieri sgomberati con la violenza affluiscono alla strada ed alla vita da homeless famiglie al completo. Altri sono veterani dalle tante guerre a cominciare da quella con il Vietnam. I veterani sono oltre venti milioni negli USA e molti di loro sono seriamente malati o mutilati. Molti si uccidono per sfuggire ad una vita di stenti e di umiliazioni. Gli USA non provano vergogna di avere tanta popolazione povera o poverissima della quale si disinteressano e che trattano con disprezzo. Fingono di credere che chi è povero è tale per sua responsabilità o perchè Dio abbia deciso di punirlo e che soltanto i ricchi siano virtuosi perchè hanno saputo procurarsi la ricchezza. Un servizio del settimanale TG7 di canale 1 trasmesso ieri notte parlava proprio del milione di persone che soffrono la fame e che vengono assistite soltanto da organizzazioni umanitarie che tentano in qualche modo di procurare cibo ed indumenti Il servizio ha mostrato i corpi affidati alla strada nel gelo di New York di tante persone. L'inverno di New York è molto rigido ed umido. Che la più grande e potente nazione del mondo abbia dentro di se tanta sofferenza e sia così crudele con i suoi cittadini meno fortunati è una cosa che suscita indignazione ma che non fa nè caldo nè freddo ai suoi dirigenti. Stiamo parlando degli USA che sono l'incarnazione dell'ideologia capitalistica. Il capitalismo è una religione che viene osservata a cominciare dalla sua prima regola: nessuna solidarietà, i rapporti tra gli esseri umani debbono essere soltanto utilitaristici. Non c'è niente di meno cristiano del capitalismo c he tuttavia è stato contrapposto al socialismo per una presunta superiorità morale. Ricordate che cosa scrivevano anche da noi i libri di storia sul materialismo del pensiero marxista: considera l'uomo un tubo digerente! Proprio così, un tubo digerente! Ed io mi chiedo come considera l'uomo il capitalismo se lo espone a vivere per la strada ed a farlo mangiare soltanto se qualcuno gli fa l'elemosina. In che cosa consista la cosidetta superiorità valoriale dell'Occidente e dalla sua capitale imperiale quando si vive secondo le leggi della giungla come se lo Stato non esistesse e non avesse una Storia. L'imposizione financo con la forza di questo modello genera dappertutto violenza e lutti. In Italia siamo sulla strada di americanizzarci ed ogni legge di stabilità, ieri si chiamava finanziaria, ci avvicina a grandi passi allo standard USA. Proprio ieri l'algido presidente del Consiglio Enrico Letta ricordava agli italiani di non essere Babbo Natale! Certo che no, Letta non è il Babbo Natale degli italiani ma lo è certamente di coloro che lucrano dalla nazione di che vivere nel lusso a spese di coloro che magari decidono di suicidarsi perchè non riescono più a vivere con dignità del loro lavoro.

19.12.2013


 Un documento stimolante sui forconi di Paolo Ferrero
 
 Ho letto con molto interesse la nota scritta da Paolo Ferrero sul movimento dei forconi pubblicato il 14 dicembre scorso. E' la riflessione più seria ed organica che sia stata prodotta dalla politica italiana sul fenomeno che con troppa leggerezza viene demonizzato dalla batteria massmediale e che risulta particolarmente inviso al PD ed al governo Letta che  manifesta tutto il suo distacco ed il suo disprezzo razzistico verso di esso. Il documento di Ferrero è una analisi che va approfondita della nuova fase della lotta di classe in Italia nell'era della globalizzazione e della grande crisi dei ceti medi produttivi e della classe operaia. Una analisi in cui la contrapposizione al liberismo è nettissima, proprio quel liberismo che è si è incarnato nel PD e nel fenomeno Renzi. Il documento di Ferrero si soffernma ad analizzare i molteplici  aspetti del movimento qualificandolo come espressione di un "ceto medio in via di impoverimento " e si interroga sulle sue culture politiche . Propone di analizzarlo "senza puzza sotto il naso" ed analizza in modo affascinante il tentativo dei fascisti di egemonizzare l'opposizione al liberismo ed all'europeismo, egemonia che deve essere invece rivendicata e conquistata dalla sinistra sul campo di battaglia e non con le condanne ideologiche anzi  paleoideologiche che identificano i fascisti con il blocco conservatore. Gli obiettivi dei fascisti di oggi non sono certamente questi ma una uscita dal liberismo con il loro modello culturale. Scrive testualmente Ferrero: "i fascisti con cui ci troviamo a fare i conti non sono caratterizzati da una cultura nostalgica, ma si autodescrivono come rivoluzionari, per la precisione come rivoluzionari conservatori. I loro miti affondano le radici nella destra radicale della Repubblica di Weimar, etc...etc...."
Il punto cruciale di questa parte dell'analisi di Ferrero è lo stesso che io avevo proposto nel mio scritto dal titolo "Casa Pound" (https://www.facebook.com/pietro.ancona.3/posts/586001884809309). Dice Ferrero: "sono inutili le denunce moraliste perchè il terreno dello scontro è quello della egemonia nel campo della oppozione. Per battere il fascismo risorgente non c'è altra strada che essere più efficaci di loro..."  etc... Poi denunzia la inutilità dei fronti antifascisti che abbiano al loro interno liberisti ed antiliberisti.
   Invito la sinistra militante e quella dei cani sciolti alla quale io appartengo a studiare il documento prodotto da Ferrero che pur contenendo aspetti non condivisibili, (quale ad esempio considerare Casa Pound come un elemento strutturale del movimento dei Forconi), è caratterizzato da una vigorosa e forte analisi aperta sul futuro capace di aprire nuove strade al movimento operaio italiano.
   Se c'è una grande lacuna in questa nota è quella di una mancata analisi del ruolo dei partiti e specialmente di un partito comunista nelle istituzioni italiane. Non coglie Ferrero la gravità del fallimento della democrazia italiana testimoniata dal fatto che molti gruppi politici regionali sono veri è proprie consorterie di ladri e di profittatori di regime. Non tiene conto Ferrero del fatto eclatante che la politica non è più soltanto stanca ma è morta e che il riciclaggio tentato dal PD con Renzi  è destinato a fallire dal momento che non apre nessuna comunicazione tra la sfera politica e quella sociale. Come hanno assunto con coraggio la bandiera dell'antieuropeismo, i comunisti dovrebbero assumere la bandiera dello antiregionalismo. Bisognerebbe chiedere la chiusura delle Regioni e l'assoluta gratuità delle cariche politiche. Capire che voltare la testa dall'altra parte è un suicidio ed il tema della liberazione dell'Italia da venti staterelli  è essenziale per una fase nuova in cui nordismo e meridionalismo cedono il passo ad una  visione della realtà che per la sinistra deve essere sempre locale ma anche internazionale.
Pietro Ancona
 

 http://www2.rifondazione.it/primapagina/?p=9635

 
 

 

Il flop dei forconi non è un flop

il circo massmediatico italiano ma anche i dirigenti della sinistra si sono compiaciuti per quello che loro considerano un fallimento. La piazza semivuota di Roma disertata da spezzoni del movimento dei forconi. Mariano Ferro che si era dissociato a tempo debito dicendo di temere infiltrazioni violente e fasciste si prepara a fare domenica prossima una manifestazione in una diversa piazza di Roma dopo essere stato con i suoi a piazza San Pietro ad assistere ad un discorso del Papa. Una cosa che mi pare un ingenuo tentativo di farsi accettare attraverso la legittimazione della fede cattolica apostolica romana. Credo che Mariano Ferro abbia compiuto un errore ed indebolito il movimento non partecipando alla manifestazione di ieri. In ogni caso questa divergenza di strategie è la prova che il movimento obbedisce a logiche e pulsioni che non sono certo quelle di una macchinazione fascista per abbattere la Repubblica. Per quanto mi riguarda credo che ieri non si sia trattato di un flop, ma di un successo per coloro che hanno fatto la scelta di recarsi a Roma. Perchè un successo? Perche tre mila o cinquemila persone che si spostano da ogni città d'Italia a proprie spese senza il cestino viaggio ed il biglietto pagato dal PD significa che esiste il bisogno di esprimersi, di manifestare la propria sofferenza sociale, di essere disponibile a fare qualcosa per cambiare la stagnante soffocante Italia del governo Letta e di Equitalia. Se nelle condizioni difficilissime di un movimento spaccato c'è tanta gente disposta a mobilitarsi è segno che il movimento riscuote un consenso certamente assai maggiore dei convenuti nella città dei Palazzi del Potere. Non si trattava certo di una folla fascista ma di una folla addirittura impaurita e timorosa che si è trovata con tremila poliziotti in assetto di guerra pronti a manganellarli a dovere ed ad arrestare gli attivisti (che certamente sono schedati da un pezzo nelle patrie Questure ). Una folla di morti di fame, di persone che non hanno i soldi per comprarsi le sigarette e per spendere in questa vigilia natalizia qualcosa per portare un regalo ai figli o alla moglie rimasta a casa. Una folla che è stata descritta egregiamente dal professore Marco Revelli che insegna sociologia alla unniversità di Torino e che non si è è prestato per onestà intellettuale alla campagna di demonizzazione organizzata da un arco di forze che va dal governo Letta alla sinistra comunista espulsa dal Parlamento del Maggioritario. Apro parentesi: nonostante la sentenza della Consulta il PD ed il Presidente della Repubblica hanno deciso di affossare per sempre il proporzionale voluto dalla Costituzione e vogliono un premio di maggioranza di almeno il venticinque per cento!!! Renzi dichiara che chi vince governa come se si trattasse di una lotteria o di una partita a poker. La democrazia semplificata a "chi vince governa" non è più tale ma è una dittatura "fascista" della maggioranza peraltro gonfiata dal premio Acerbo. Non solo la destra moderata che sta al governo ma anche la sinistra lavora e spera nel fallimento del movimento dei forconi. Io credo che si tratti di un errore strategico: la spazio che oggi è occupato dai forconi sarà occupato da qualcun altro tipo Alba Dorata. Posizionarsi davanti ai milioni di italiani rovinati dalla crisi criminalizzando i Forconi significa non riconoscere la gravità della crisi oppure calcolare che i ceti medi produttivi impoveriti dalla crisi debbano essere abbandonati al loro destino come è stato fatto dal PD e dalla CGIL per la classe operaia e per i giovani che sono stati biagizzati con il concorso della CISL di Bonanni che si è vantata di avere partecipato alla stesura della legge trenta. Gridare al lupo al lupo davanti a Ferro o Calvani è ridicolo ed è un errore che potrebbe essere tragico. L'Italia non può continuare ad essere oberata di tasse per foraggiare i privilegi della signora Boldrini e degli oligarchi che ostentano i loro vestiti sempre nuovi di zecca ed inappuntabili in TV ed altrove. Arriveremo alla frattura sociale con o senza i Forconi dal momento che la direzione di marcia che si è dato il nuovo Caudillo Italiano è proprio quella dell'azzeramento dei pochi diritti che ancora restano ai lavoratori e del disprezzo delle ragioni dei ceti medi impoveriti dalla crisi. La frattura ci sarà, ma dal momento che non c'è nessunp che elabora un progetto sociale che possa far tornare coesa la popolazione italiana è possibile che sarà una tragedia che genererà governi ancora più a destra del governo Letta... https://www.facebook.com/pietro.ancona.3/posts/586016311474533   

17.12.2013

Una persona mediocre per una Italia mediocre

Abbiamo tutti sentito il mediocrissimo discorso pronunziato da Renzi a Milano. Discorso che inaugura la sua segreteria politica, una segreteria che segna una rottura con il gruppo dirigente oramai scompaginato e sconfitto forse per sempre, ottenuta con la violenza delle primarie che hanno dato un ruolo fondamentale alla piazza sconosciuta e massmedializzata. Il discorso di Renzi è fuori dalla tradizione dal linguaggio dai valori non solo del socialismo italiano ma anche della sinistra democratica. Non propone nessun obiettivo di miglioramento della condizione dei lavoratori italiani e dell'Italia e rinunzia a qualsiasi idea o progetto di politica estera. Renzi ha trattato da bottegaio la questione del governo e dei suoi rapporti con Letta. Riflettiamo. Dal momento che Matteo Renzi ha avuto l'abilità di sconfiggere un gruppo dirigente importante della politica italiana praticamente senza sbagliare una mossa dallo annuncio della rottamazione ad oggi in un processo politico durato mesi e mesi debbo desumere che sia manovrato da menti raffinatissime capaci di far fuori personaggi come D'Alema, Veltroni, Bersani e di rivoluzionare completamente la dirigenza del Partito. Menti raffinatissime che restano ignote e che forse fanno capo al gruppo di banchieri e di industriali che sempre a Milano mesi orsono hanno deciso di sponsorizzarlo. Ma quando Renzi deve mostrare che cosa è e quali sono le sue qualità politiche come è successo a Milano e come succederà ancora nei prossimi giorni viene fuori la sua vera "sostanza" che è quella rappresentata dalla pochezza della proposta dello scambio stupido e sconcertante con 5 Stelle della rinunzia ai finanziamenti in cambio di una legge elettorale, una cosa che ha suscitato perplessità e che, come abbiamo visto dai talk show è stata bocciata dalla maggioranza degli elettori del PD. Insomma l'incantesimo che aveva creato attorno a se si è rotto non appena ha fatto un passo da solo. Il personaggio ha una grande parlantina, è un politico politicante, ma non è animato dal progetto di grande respiro di cui abbisogna l'Italia, non è in grado di ergersi di un solo centimetro al disopra della rissa di potere tra i partiti che si contendono l'elettorato italiano. I grandi temi del risanamento della società italiana nel tempo della globalizzazione e della dittatura europea restano fuori dal suo orizzonte. Dubito molto che gli interessino. Sembrerà paradossale quello che scrivo ma dubito molto che la politica che non sia quella della gestione bottegaia del potere gli interessi. Non penso proprio che abbia interessi politici profondi. Per questo è il prodotto di una lunga fase di crisi della politica italiana ritiratasi nel fortino della gestione delle istituzioni come massaria. L'Italia non è una massaria e non ha bisogno di un soprastante ma di una dirigenza capace di comprendere la complessità dei problemi e di assicurarle una prospettiva di recupero e di rilancio. Ma la cosa che mi ha davvero disturbato della riunione di Milano non è stato il discorso di Renzi quanto gli applausi che ne sottolineavano i passaggi più banali e le sparate demagogiche e davvero populistiche. Il PD è il primo partito italiano, ha oltre il trenta per cento dei voti e si trova nella felice posizione di non avere nessuna concorrenza da sinistra e nessun partito presente in Parlamento che incarni gli ideali del socialismo. La destra italiana si è spaccata in tre o quattro pezzi. Insomma il PD ha una responsabilità che nessun partito ha mai avuto nel corso della storia d'Italia. E' praticamente solo. Ma non riesce ad essere diverso dai suoi competitori ed ad innalzarsi dal livello di mediocrità in cui stagna la politica italiana politica che si è ridotta alla guerra tra due galli in un pollaio popolato da altri volatili. L'assemblea di Milano rappresenta una discontinuità con la storia e la cultura dalle quali viene il PD e questo non è per niente un fatto positivo. Fare tabula rasa della propria identità e del proprio passato non è sicuramente la scelta migliore anche se l'ansia di farsi perdonare il comunismo ha preso il sopravvento su ogni altra cosa. Non è vero che il Novecento è tutto da cancellare ed anche se lo volessimo resta li. Il Novecento era un PCI grande motore culturale che aveva fatto di dieci milioni di elettori una forza culturalmente consapevole ed impegnata, una cosa che non si era mai vista in quella dimensione nella storia d'Italia. Il PCI aveva fatto assieme al PSI la più grande opera di acculturazione delle masse operaie e contadine. Aveva fatto della politica qualcosa di veramente grande, alto e sublime illuminata dalle grandi figure dei suoi dirigenti e dei suoi intellettuali a cominciare da Gramsci.

8.12.2013

Un golpe anticomunista in corso in Ucraina. Minacciato il Presidente della Repubblica e la sua famiglia dai killers della Cia

L'abbattimento della statua di Lenin in Ucraina ad opera di facinorosi pagati da Soros per costringerla ad entrare nella Unione Europea e diventare ostile alla Russia è un atto di guerra. A quanto pare gli americani premono per una resa dei conti con la Russia della quale non tollerano l'indipendenza ed il fatto che le loro multinazionali non vi hanno accesso in molti settori. La Unione Europea è strumento di guerra degli USA anche contro i suoi stessi interessi che la porterebbero ad un rapporto più sereno e pacifico con la Russia. Non credo che nel popolo ucraino ci sia tutta questa voglia di venire a fare lo schiavo in Europa. l'Ucraina è stata florida ricca e felice nella grande URSS....

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/12/08/Ucraina-abbattuta-statua-Lenin-Kiev_9747049.html

Ma che paese disgraziato!

Ma che paese disgraziato! Ma che sinistra jellata! Pensavamo di avere dalla nostra parte due fenomenali costituzionalisti Zegrebescki e Rodotà ed entrambi sono possibuilisti che questo Parlamento illegittimo possa partorire una legge elettorale per negare la sentenza della Consulta. Pensavamo di avere un Presidente della repubblica garante della Costituzione ed invece è garante soltanto della alleanza PD PDL. Pensavamo di avere Landini ed una fiom ancora liberi ed indipendenti dalla CGIL compromessa con il governo ed invece non è così. Ma come si può essere così scarognati! Ma che cosa ha questo paese che spinge la sua classe dirigente verso il fascismo compresi gli insospettabili.....

 

 Forconi e poliziotti 10.12.2013

Non so se sia vera oppure se è una bufala come è stato scritto la notizia dei poliziotti che ieri a Torino quasi alla fine di una durissima giornata di scontro con i forconi si sono tolti il casco in segno di distensione e di rispetto. Qualcuno ha voluto parlare di condivisione delle ragioni degli scioperanti, ma questa interpretazione viene rifiutata dai poliziotti che certamente hanno una funzione di mantenimento di ordine pubblico che però il Potere e cioè il Ministero degli Interni tende a caricare di un significato intimidatorio aggressivo e violento. I poliziotti, anche se non sono lo Stato che rappresentano, hanno compiuto l'unico gesto ragionevole e sensato che lo Stato potesse compiere nella ottusa giornata di ieri con una stampa scatenata da un lato alla ricerca dell'incidente e della violenza nei cortei e dall'altro a stare in ginocchio davanti al grande successo di Renzi definito un evento storico destinato a cambiare l'Italia. L'atteggiamento del Governo, dei partiti, del Parlamento, dei sindacati, del Presidente della Repubblica che si preoccupa molto del suo beniamino a Palazzo Chigi ma non di quello che sta accadendo nel profondo del Paese, è di fastidio di indifferenza spesso di ostilità. La cosidetta sinistra diffida di un movimento fatto di piccoli agricoltori, artigiani, autotrasportatori, commercianti insomma del cosidetto ceto medio produttivo e non si rende conto che questo attira forze dai cassintegrati , disoccupati, pensionati cioè dalla grande disperazione sociale in cui sta sprofondando il Paese.

Forconi che sono stati sfortunati dalla coincidenza della loro protesta con la giornata della incoronazione del reuccio, del nuovo caudillo che si aggiunge a Berlusconi per poi sostituirlo. L'Italia incivile antidemocratica di "uno solo al comando" che si è riunita nei gazebo ed ha dato vita ad un plebiscitarismo che è tanto piaciuto ai post-comunisti che sono diventati anche post-democratici e che agognano e sbavano per essere soggiogati da qualcuno con uno staffile in mano ma dotato di fenomenali attributi priapei veri o soltanto immaginati.

I poveri forconi, demonizzati soprattutto dalla "sinistra", corrono il rischio di vedere morire la loro protesta. Proprio come l'altra volta. Il potere volta la faccia dall'altra parte ed i suoi ruffiani nei massmedia si occupano di altro oppure li criminalizzano. Per loro non c'è speranza. Equitalia continuerà a sequestrare le loro proprietà per svenderle agli amici degli amici. Molti di loro sono destinati a finire sotto i ponti. Il ceto medio produtttivo spina dorsale assieme ai lavoratori dell'Italia prospera e felice degli anni settanta deve cedere il passo alla economia corsara dei Tir che riempiono i magazzini dei commercianti di prosciutti fasulli. Il made in Italy che dava da mangiare a milioni di persone ed aveva creato una prospera benestante piccola e media industria se c'è ancora è manipolato e gestito dai tedeschi o dagli olandesi.
 

 Mandela cavaliere dell'ordine di Malta

Ad un certo punto il potere mondiale che aveva grossissimi interessi in Sud Africa si pose il problema di catturare Mandela in un modo diverso da quello del carcere dove lo teneva da oltre un quarto di secolo. Mandela è diventato Cavaliere dell'Ordine di Malta una delle organizzazioni massoniche più importanti, forse la più importante esistente al mondo. Il Sud Africa ebbe una rivoluzione senza rivoluzione, una bellissima Costituzione che non ha inciso per niente sulla realtà del Sud Africa, una Costituzione che ha creato un Parlamento ed un Governo che si sono limitati a togliere i reticolati dai quartieri dell'apartheid lasciando tutto il resto intatto e di ammettere alle possibilità di arricchimento i gruppi dirigenti dell'ANC qualcuno dei quali è diventato davvero ricco. Insomma Mandela come Garibaldi. Garibaldi conquista il regno delle due sicilie e lo consegna ai Savoia piemontesi. Mandela non tocca neppure con un dito lo strepitoso potere economico dei bianchi di Pretoria....

12.12.2013

Le lacrime degli operai

Non avevo mai visto tanta gente piangere in televisione come da quando questo Paese ha conquistato il suo posto al sole della democrazia scacciando i comunisti dal Parlamento e criminalizzandone il ruolo filosofico politico e sociale. Ieri sera a "La Gabbia" di la7 mi ha fatto impressione e turbato profondamente vedere un operaio grande e grosso con la faccia smarrita mettersi improvvisamente a piangere. Sono mesi che non prende più il salario con il quale tirava avanti con la famiglia. Tre milioni (sarà vero) di italiani che si recano a votare per eleggere il segretario di un partito mentre il paese sprofonda nella più cupa disperazione sono il segno di una frattura avvenuta tra il ceto medio agiato benestante "salvato" e lo sterminato mondo dei sommersi. Il PD ed il suo elettorato se ne fottono della sofferenza del Paese. Si sta facendo l'ompossibile per fare tralignare la rabbia e la sofferenza del Paese in rivolta aperta. Il PD scherza con il fuoco. Il Potere Massonico Europeo scherza con il fuoco.

16.12.2013

Due pianeti diversi
La politica come regno della contentezza

Guardavo ieri l'assemblea affollata del PD riunita a Milano. Ma quanti sono? La platea era stipata. Seppur attraverso lo schermo televisivo si sentiva aleggiare su quella gente un'aria di serenità, di soddisfazione, di godimento, di benessere. Si, di benessere! Benessere perchè era radunata una folla di privilegiati, di parlamentari, di dirigenti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e padronali, insomma l'avanguardia ben nutrita di quel milione di famiglie che vivono in Italia di politica e di mediazione sociale. Gente assai benvestita che indossa camicie che come si può notare da quanti di loro arrivano in tv sembrano appena tolte dalla scatola con cellofan ed indossate. Molte camicie bianche che molti di noi non indossano più da anni e si limitano a mettere soltanto nei giorni di festa di un matrimonio o di una cresima.....
Confrontavo questa assemblea di contenti arringati da uno sbruffone che li intratteneva come un magliaro del mercatino rionale e che ha l'obiettivo personale di arrivare subito il più in alto possibile con quello che vedo ogni giorno uscendo di casa, con il numero davvero eccessivo di mendicanti che mi chiedono qualche soldo, con il fatto che molti di questi sono miei concittadini. Mi capita anche di vedere stendere la mano a qualche donna decentemente anche se poveramente vestita, madre di famiglia il cui marito ha perso il lavoro da mesi ed ha esaurito la CIG, che ha a casa due o tre bambini da sfamare e che coraggiosamente mette da parte l'orgoglio e cerca di raggranellare qualcosa.
Ripensavo alla descrizione della folla dei "forconi" di Torino fatta dal professore Marco Revelli ed a quello che vedo e come li conosco io. All'artigiano indoratore finissimo che da mesi e mesi non è più chiamato a rinfrescare un appartamento perchè le famiglie preferiscono tenerselo così com'è ed usare il denaro per priorità diverse, al piccolo commerciante che è già finito dagli usurai dopo che la banca gli ha negato una possibilità di sopravvivenza, ai giovani che dopo la laurea hanno avuto le ali spezzate dal primo lavoro precario con la legge Biagi, alle vittime della grande carnefice del governo Monti che con la complicità della Camusso ha creato gli esodati, persone che dopo quaranta anni di lavoro si trovano improvvisamente senza niente, pensavo ai nostri ragazzi che sopravvivono con l'aiuto dei genitori che pensavano di fare una vecchiaia serena ed invece debbono contare il centesimo e limitare financon consumi indispensabili perchè quello che era di due deve bastare a quattro o a cinque...
Insomma il mondo della politica e delle istituzioni è un mondo di persone felici e sazie che possono permettersi un pranzo da cento e più euro in un ristorante alla moda di Milano o di Roma tanto hanno il rimborso spese. Un mondo in cui non c'è alcuna comunicazione con il pianeta nel quale viviamo e quello in cui loro parlano delle loro cose. Pensate alla proposta di Renzi a Grillo: rinunzio ai rimborsi elettorali se tu cambi idea sulla legge elettorale. Il cretinetti non si rende conto che la frase si può leggere in un altro modo e cioè che il rimborso elettorale è il privilegio che può essere barattato con un altro privilegio e non per i bisogni della comunità.
Per ora il problema che hanno questi signori è quanta corda da il PD a Letta e quando tempo ci mette Renzi a togliergli la sedia sotto il culo. L'altro problema che li angoscia è la legge elettorale sebbene non c e ne sia alcun bisogno e basta applicare la sentenza della Consulta. Ma come si fa a rinunziare alla possibilità di avere cento deputati eletti per uno scarto della percentuale, come si fa?

 

La faccia a cucchiareddu..... Milano, assemblea PD

è una espressione siciliana che indica il momento in cui un bambino sta per scoppiare in lacrime......Gli occhi gli si riempiono di lacrime e la faccia gli si allunga appunto come un cucchiaio.... Aveva la faccia a cucchiareddu il povero Bersani che mi sembrano straniato nella assemblea milanese del PD di oggi, una platea piena di una umanità assolutamente diversa da quella che lui aveva conosciuto per quasi mezzo secolo. Ma chi sono questi? Ma chi li ha mai visto? A momenti gli tremava la voce mentre si sforzava di fare buon viso al giornalista che gli scrutava con la cinepresa la faccia e tutte le rughe!!

Un'altro che mi dava l'impressione di un alieno che masticava fiele era D'Alema. L'ho visto circondato da due o tre fedelissimi, passare con la testa quasi bassa, assente, al lato di una platea enorme di gente che lo ignorava. Ricordo. Ho delle reminiscenze, Mi pare di avere avuto la stessa impressione provata da De Martino ed altri dirigenti del PSi al momento in cui a Torino Bettino Craxi si impadronì del Partito e mise tutti di fronte al nuovo simbolo del Garofano che nessuno aveva visto. Garofano al posto della Falce Martello Libro e Sole Nascente! C'è stata la sceneggiata Cuperlo-Renzi. Mi ha tanto ricordato quella tra Craxi e Claudio Signorile. Non dubito che ci sarà quella con Enrico Manca, pardon con Civati. Il giornalista della TV quasi in ginocchio, strisciando e con sorriso accattivante, intervistava qualcuno dei delegati della platea. Incredibili ovvietà prive di qualsiasi contenuto, anzi polivalenze valide in tutte le direzioni, per spiegare che si tutto andrà bene e che con Renzi il PD andrà avanti. Un sopravvissuto è Letta che tuttavia va lodato perchè è un grande incassatore, un dissimulatore dai nervi di ghiaccio. Sa bene che molte minacce di Matteo sono bluff e che difficilmente potrà essere rovesciato almeno prima della presidenza italiana della Unione Europea. Letta spera di arrivarci. Pensa: se ci arrivo, sono salvo.

PIETRO SU INGROIA

 

Pietro su Ingroia

 

Falcone ed Ingroia

Oggi anniversario della strage di Capaci. Ieri sera TG1 ha trasmesso un film che ricostruisce in modo coinvolgente la tragica parabola del magistrato, della moglie e dei tre agenti della scorta ed ha rievocato la morte dell'agente Zucchetto e di Ninni Cassarà ucciso sotto gli occhi della moglie e della figlioletta. Nel film viene richiamata pure la morte di coloro che io considero pionieri della lotta senza quartiere alla mafia, il giudice Rocco Chinnici ed il giudice Costa. La lotta alla mafia è stata una lunga striscia di sangue in cui hanno perso la vita magistrati e poliziotti investigatori o di scorta per affermare il primato della legge e dello Stato su quello della criminalità. Ad un certo punto nella fiction Borsellino chiede sconsolato a Falcone se ne vale davvero la pena, se è giusto vivere come morti viventi. Naturalmente la risposta che si danno è che continuano ad andare avanti con il loro impegno. Ne vale la pena? Questo Stato vale il sacrificio di vite umane che c'è stato? Dentro questo Stato è cambiata qualcosa? Oggi credo che la lotta alla mafia sia arrivata ad un capolinea con il pronunciamento della Corte Costituzionale voluto da Napolitano, il tentativo di Antonio Ingroia di proseguire in Parlamento la lotta alla Mafia-Stato isolato e sconfitto. Ingroia è stato confinato ad Aosta. Se Falcone non fosse stato ucciso sarebbe stato trattato come Ingroia. Isolato sbeffeggiato dal Crozza-giullare del Regime, accusato di protagonismo. Anche Falcone ad un certo punto, come Ingroia, capì che doveva tentare una via diversa di lotta alla mafia ed accettò la proposta di Martelli di trasferirsi al Ministero e mettere in piedi la Procura Nazionale Antimafia. Non credo proprio che Ingroia abbia fatto più interviste di quanto ne ha fatto Falcone. Eppure è stato calunniato senza sosta come persona malata di protagonismo. Comunque, nonostante la manifestazione di oggi, la lotta alla mafia credo che si possa considerare conclusa con questo quadro politico e con l'alleanza di governo PDL-PD. Gli studenti che con due navi arrivano a Palermo e si raccolgono sotto l'albero di Falcone forse soltanto quando saranno adulti assisteranno ad una ripresa dello impegno che fu di Falcone e di tanti altri valorosi servitori dello Stato nella lotta alla mafia. Per ora ci dovremmo acconciare ad andare al voto con una legge mafiosa che assegna oltre la metà del Parlamento al partito che prende più voti senza alcun rispetto della democrazia. Provenzano fu latitante per 43 anni. Il suo successore è latitante non so da quanti anni. Come per Provenzano non esiste una sua foto recente. Quando sarà catturato sapremo se esiste ancora un impegno a combattere la mafia. Allo stato possiamo dire che l'Italia è forse l'unico paese al mondo in cui i capi della criminalità organizzata hanno lunghissime latitanze e continuano dalla clandestinità a gestire i loro sporchi affari. Credo che la latitanza di Messina Denaro possa essere considerata la prova regina di un rapporto Stato-Mafia che va estirpato. Se la mafia è assenza di democrazia e di libertà, l'Italia di oggi è un paese mafioso che si accinge con "riforme" concertate tra i maggiori partiti a diventarlo ancora di più. Pietro Ancona

 

Ingroia al Confino

L'odio che si è scatenato contro Ingroia è terribile! E' l'odio dei maramaldi che si scatena contro i perdenti e purtroppo Ingroia ha perso le elezioni. Il Potere non aveva gradito la sua discesa in politica ed ha mobilitato tutti i suoi strumenti compresso il pagliaccio Crozza per distruggerlo! Che cosa aveva fatto di tanto male Ingroia da dovere essere sottoposto oggi a due distinti procedimenti disciplinari uno del CSM e l'altro della ineffabile signora Severino? Con la inchiesta su Mafia-Stato si è affacciato fino alla stanza dove è nascosta agli occhi di tutti la verità sul rapporto Stato-Mafia. Ha avuto la sfortuna di incagliare in intercettazioni telefoniche riguardanti Mancino e Napolitano. Il ricorso di Napolitano ha provocato una pronunzia della Consulta che non poteva essere diversa perchè avrebbe aperto una crisi gravissima ai vertici dello Stato. Con la lista Rivoluzione Civile-Ingroia ha imbarcato i comunisti in un momento in cui la stessa parola comunismo è un crimine e chi si mette con i comunisti è criminale come loro. Non si sopporta che abbia aperto una via di rottura all'isolamento di Ferrero e di Di Liberto. Costoro debbono restare nei sotterranei e non debbono mai più tornare alla luce del sole. Ingroia si è permesso di non provare raccapriccio e di volerli con se in Parlamento. Gravissimo delitto! L'argomentazione del CSM sulla assegnazione di Aosta è speciosa e ridicola. E' l'unica circoscrizione elettorale in cui Ingroia non si è candidato. In effetti la candidatura nelle altre circoscrizioni di Ingroia è un fatto puramente politico e tecnico. Si può capire il divieto di non tornare a fare il Magistrato a Palermo. Ma non farlo a Reggioo Calabria o a Reggio Emilia è una forzatura della cogenza formale della legge! Mentre Ingroia fa la sua via crucis, Grasso diventa senatore, presidente del Senato e si candida a tutto. Grasso rappresenta l'Italia vincente! Ma io sto con Ingroia e con l'Italia perdente! Non mi piace più · · Condividi · 24 marzo alle ore 14.19 ·


Sono molto dispiaciuto che Antonio Ingroia
sia stato costretto a lasciare la Magistratura. Credo che alttri Magistrati impegnati come lui a scoprire i misteri di Stato-Mafia faranno una pessima fine. Lo Stato controllato da PDL e PD è più amico della mafia che dei suoi magistrati onesti.

 

non credo in una Magistratura che ha spinto Ingroia alle dimissioni. Penso che se Falcone e Borsellino non fossero stati uccisi avrebbero avuto lo stesso trattamento di Ingroia. Penso che non avere mai perseguito in forma organica gli abusi della legge Biagi non sia una pagine onorevole per il Terzo Potere.

 

Immenso successo dello Stato della Costituzione sullo Stato-Mafia: Mancino imputato nello stesso processo con Bagarella Reina e generali dei carabinieri indiziati di avere favorito la latitanza dei boss e di trattare con la mafia. Ricordiamo in questo momento colui che sta pagando la vendetta dello Stato-Mafia per avere portato avanti lo Stato-Costituzione: Antonio Ingroia confinato ad Aosta (quasi in Francia), nome impronunciabile e discriminato da tutti i benpensanti del Pdl e del PD. Grazie Ingroia!

 

Aggiungo che ricordo con molto disagio le pesantissime ed ingiustificate accuse della Boccassini al giudice Ingroia accusato di essersi paragonato a Falcone.

Gratitudine per Ingroia

Ingroia si è presentato al confino ha firmato ed attende l'esito del ricorso fatto al Tar. Ha fatto bene a restare in Magistratura anche se è stato strattonato in modo davvero pesante dal CSM. L'esilio di Ingroia ad Aosta ha una motivazione speciosa. Va ad Aosta perchè è l'unica circoscrizione elettorale nella quale non era candidato. E se si fosse candidato anche ad Aosta avrebbe comportato che non sarebbe più potuto rientrare in Magistratura???Io non sono giurista ma l'interpretazione che è stata data alla legge dal CSM mi pare formalistica e forzata. Posso capire una incompatibilità per la sede di Palermo (e fino ad un certo punto) ma potevano destinarlo in un'area adiacente come Catania o Messina. Se Ingroia avesse scelto di candidarsi con il PD o avesse scelto la desistenza non sarebbe stato isolato ed abbandonato. Ma Ingroia ha scelto di fare una battaglia politica con il ragionamento idealistico che non è stato un calcolo politico. Idealismo e radicalita della scelta che sta pagando carissimo. La cosa amara è l'incomprensione la freddezza, la non vicinanza di parte del fronte antimafia. Proprio ieri sera leggevo il suo bel libro: "Nel labirinto degli Dei", Ingroia nonostante abbia perduto tutto e sta vedendo i suoi guai professionali è una persona alla quale la Sicilia e l'Italia debbono gratitudine. Gratitudine per avere contribuito a lottare la mafia, per avere scoperto l'esistenza dell'accordo Stato. Mafia. Io non parlerei di trattativa Stato-Mafia ma di accordo tuttora vigente e testimoniato dalla latitanza di Messina Denaro che non viene acciuffato e che non lo sarà fino a quando non si metteranno d'accordo sulla sua successione. Suggerisco ai giovani di leggere i libri di Ingroia. C'è molto da imparare.

Peppino Impastato 35 anni dopo

di Pietro Ancona

[.......] Nel 35 anniversario della morte di Peppino le cose non volgono verso il meglio. Sul rapporto Stato-Mafia non sarà possibile saperne di più di quello che sappiamo e di quello che intuiamo.
La distruzione delle intercettazioni ha messo una pietra tombale. Antonio Ingroia è stato esiliato ad Aosta e la latitanza del capo della mafia, Matteo Messina Denaro, ci dice che, come i suoi predecessori, non sarà trovato fin quando la Mafia non deciderà di farlo trovare. Ciò vuol dire che il rapporto Stato-Mafia è ancora ben saldo.

Un arbitrio si è consumato!!

Si chiude per sempre, diventa un mucchietto di cenere, la possibile presunta prova delle preoccupazioni dell'ex ministro Mancino per le indagini della procura della Repubblica di Palermo sui rapporti Stato-Mafia. Non sapremo mai che cosa si siano detti Napolitano e Mancino. La cosa certa è che il documento è stato distrutto e che Ingroia è stato esiliato ad Aosta mentre non camminano tra rose e fiori quanti si sono occupati giudiziariamente di Mafia e Stato. La distruzione delle intercettazioni ordinate dalla Corte Costituzionale è stata il più grosso arbitrio contro la giustizia che si sia fatto in Italia. La Corte Costituzionale non aveva alcun potere di ordinare la distruzione di documenti riguardanti un processo penale e la sicurezza stesso dello Stato. Non avrebbe mai dovuto ordinarne la distruzione. Poteva forse apporvi il segreto di Stato. Ma anche questo sarebbe stato un arbitrio.

 

. La rottura tra Napolitano e la Procura di Palermo e l'esilio ad Aosta di Ingroia sono stati un primo pezzo della riconciliazione con Berlusconi dopo il golpe del governo "tecnico".

Antimafia isolata, isolata....

Di Matteo è solo come lo è solo solissimo Ingroia. Altri magistrati esposti da sempre sul fronte antimafia sono rimasti soli. L'Associazione Nazionale Magistrati ha cambiato linea. Sette anni di cerchiobottismo di Napolitano l'hanno rieducata al doroteismo di sempre ad essere parte integrante della classe dirigente italiana in senso conservatore reazionario e se del caso disimpegnato dalla lotta contro la criminalità che lambisce anche vertici dello Stato. Le uniche azioni che ancora godono dell'appoggio della ANM sono quelle della Procura di Milano contro Berlusconi. Ma le saracinesche sono state abbassate davanti a tutti i magistrati antimafia. Questa è la mia sensazione. Può darsi che sia sbagliata ma non credo. Credo che Travaglio denunzi il vero. Spero che accada qualcosa, una presa di posizione della ANM che mi faccia ricredere..

Non meno di cinque milioni di voti provenienti dal PD e dalla sinistra italiana sono stati inghiottiti da Beppe Grillo e hanno disdegnato la scelta di Rivoluzione Civile-Ingroia che era pur sempre una scelta di sinistra c he avrebbe riportato i comunisti e la vera antimafia in Parlamento a difesa dei lavoratori. Ora su Ingroia si accanisce la vendetta del sistema ed i comunisti presto saremo fuori legge come in Ungheria e negli USA dove chi è comunista praticante non trova di che vivere perchè nessuno si vuole compromettere a dargli lavoro.

Grasso è una versione della lotta alla mafia che io considero distante da Falcone Borsellino. Ha aggredito Ingroia e si è schierato con Napolitano sulla questione Stato-Mafia. Insomma entrambe le scelte non sono innocenti, nuove, fresche. Sono di due persone abbastanza "scafate" facenti parte o compatibili con la volontà di dominio e di sopraffazione degli USA e dell'Occidente. Insomma, per quanto si è fatto non mi sento di dire che ci sia una discontinuità con il passato.

4.3.2013

Dalla parte dei perdenti ora e sempre

Sono contento di non avere votato Grillo, Pd o Pdl e di avere dato il mio voto ad un perdente alla testa di una raggruppamento di perdenti. Gli italiani non amano i perdenti, li annusano da molto lontano come fanno certi orsi ed avevano capito che su Ingroia e sui comunisti ed i verdi le forze che contano avevano fatto pollice verso. Ingroia e Di Pietro hanno subito un incessante mobbing dall'inizio alla fine della campagna elettorale ed anche oltre. Su Ferrero si è fatta la congiura del silenzio. Semplicemente non è esistito Gli italiani si sono riversati su coloro che li hanno denudati e privati dei loro diritti oppure hanno votato per Grillo che ha un programma psichedelico come le luci di certi locali notturni. 170 persone sono state miracolate e sono sbarcate in Parlamento.E' come avessero vinto l'Enalotto anzi molto di più dell'Enalotto. Dicono che vogliono scoperchiare Montecitorio e Palazzo Madama come scatole di sardine ed intanto fanno riunioni segrete ed a porte chiuse.... Senza comunisti in Parlamento potrà accadere di tutto. Anche la sospensione della pensione o il sequestro dei conti correnti. La libertà è in pericolo a cominciare dalla libertà di usare moneta contante.

 Hanno scoperto come distruggere i dipendenti pubblici ed i pensionati manovrando i giovani disoccupati e promettendo loro i soldi che saranno tolti ai pensionati ed ai lavoratori. Per questo è necessario riorganizzare subito un forte Partito Comunista e recuperare l'esperienza positiva di Antonio Ingroia criminalizzata dal Regime e dai suoi massmedia e Buffoni.

 

Pro e contro la Magistratura il 23 marzo

Due manifestazioni contrapposte contro e per la magistratura. Stiamo proprio raschiando il fondo del barile della democrazia italiana. Mi sentirei di partecipare alla manifestazione per la difesa della Magistratura se non avessi avvertito la profonda involuzione politica da cui è dominata negli ultimi anni. Avere lasciato solo Ingroia durante il gigantesco conflitto istituzionale con la Presidenza della Repubblica non è stato proprio quello che molte persone che da tanti anni siamo schierati dalla parte dei giudici antimafia ci aspettavamo; avere aperto un procedimento disciplinare per Ingroia neppure questo mi è piaciuto

 

Il peso della sconfitta di RC sull'Italia.

[.....]  Il Parlamento italiano sconta la sconfitta della sinistra di RC ed Ingroia. La presenza di Ingroia dei comunisti dei verdi e di idv avrebbe consentito la difesa degli interessi che sono stati lesi dalle leggi del governo Berlusconi prima e del governo Monti dopo. Non solo RC non è in Parlamento ma viene maramaldeggiato da un gruppo di rancorosi ed avvelenati intellettuali di area di sinistra. Il fuoco "amico" è assai più micidiale e distruttivo del fuoco dei nemici. Scrive un articolo pieno di fiele sul "Manifesto" Guido Viale. Un articolo scritto in certe sue parti in forma anche equivoca. Al suo inizio pare come se la trattativa stato-mafia sia stata interrotta precocemente per consentire lo scambio arresto di Rina in cambio della consegna del suo archivio a Provenzano. Chi avrebbe fatto questo scambio? Caselli, Ingroia che non viene nominato, o lo Stato? A leggere sembrerebbe Caselli il quale sarebbe l'ispiratore della lista RC-Ingroia. L'articolo di Viale è pieno di odio verso i quattro partiti che partecipano alla lista. Definisce dinosauri i segretari di questi che si sarebbero nascosto sotto le toghe per occultare la loro fallimentare presenza. Vengono attaccati poi alcuni candidati della lista ed in particolare Di Pietro. Di Di Pietro non si raccontano le battaglie che ha fatto a Montecitorio supplendo l'assenza dei comunisti in Parlamento. La lotta per l'art.18 e contro le leggi finanziarie imposte da Monti. Si citano a suo disdoro tre deputati finiti con Berlusconi come se fosse stato Di Pietro a mandarceli A leggere Viale la lista RC era composta da teorici della tortura e della repressione poliziesca e da depistatori delle inchieste di mafia. Una cosa tanto vile e piena di odio non l'avevo mai letta!

Guido Viale maramaldeggia contro la sconfitta Rivoluzione Civile-Ingroia.
 Scrive "sotto la toga niente". Si dovrebbe vergognare di attaccare il giudice antimafia più coraggioso d'Italia, l'erede di Borsellino e Falcone, l'uomo che non si è fermato neppure davanti la Presidenza della Repubblica che lo ha stroncato provocando un giudizio scontato e di parte della Corte Costituzionale. Non c'è cosa peggiore degli intellettuali di sinistra che non hanno l'umiltà di tenere a bada il loro smisurato ego e non hanno riconoscenza per quei pezzi della borghesia progressista che sono venuti in aiuto del movimento comunista e verde come ha fatto Ingroia.

 

Gli italiani non hanno fatto un buon affare ad impedire a RC ed ad Ingroia di entrare il Parlamento. Questa esclusione rafforza la mafia e la mafia-stato ed in parlamento non ci sarà più nessuno a lottare per l'art.18 e le pensioni a 60 anni e contro la schiavistica legge Biagi tanto amata da Napolitano.

Mascalzonata Rai3

Maramaldo- Crozza. Ultima vigliaccata del killer del voto utile Crozza contro Ingroia. Ieri sera si è lasciato andare ad una vomitevole sconcica di Ingroia. Ingroia è stata la persona più civile, più gentile, più motivata di questa lurida campagna elettorale fatta sotto il ricatto dei tedeschi e degli americani. E' atto di mera disonestà quello compiuto ieri sera da Rai 3. E' la prova che hanno paura di Ingroia anche se sconfitto e cacciato fuori dal ring. E' la prova che Ingroia deve essere distrutto non solo come capo di RC ma per quello che è ed è stato. Non vogliono nessuna testimonianza di sinistra in questo disgraziato e ricattato Paese.Non vogliono nessuna vera lotta alla mafia ed ai suoi complici nello Stato.

 

26.2.2013

Non sempre l'elettorato, il popolo, ha ragione. RC-Ingroia meritava di entrare in Parlamento. Ingroia a vrebbe dovuto ricevere ringraziamenti dall'Italia per quanto ha fatto contro le mafie e contro l'infeudamento mafioso dello Stato. Invece ha subito un vero e proprio mobbing basato sul pregiudizio che da magistrato non doveva impegnarsi in politica. E' stato anche diffamato e dileggiato (Crozza) sulla questione Guatemala. Nella lista RC stavano verdi, comunisti e Di Pietro che hanno combattuto per l'art.18. Di Pietro ha fatto battaglie straordinaria in Parlamento contro le leggi Monti che PD PDL e UDC hanno approvato. Non credo proprio che il movimento cinque stelle potrà supplire l'assenza di Ingroia e della sinistra in Parlamento. Il mobbing che il PD ha fatto ad Ingroia è stata una manifestazione di fascismo, di intollerenza di chi ha un atteggiamento padronale verso le istituzioni. Nessuno si illuda, con la sconfitta di RC è sconfitta la linea di recupero dello art,18, del lavoro a tempo indeterminato, della pensione a sessanta anni. Nessuno se ne occuperà. Si farà qualcosa per il reddito di cittadinanza e niente per il salario minimo garantito che esiste in molti paesi capitalistici. In USA è di 7,2 dollari l'ora. Tutte le leggi che hanno demolito il diritto al lavoro e nel lavoro saranno mantenute.

Articolo 18 muore con la sconfitta di RC

Il significato sociale della sconfitta di Rivoluzione Civile può essere davvero allarmante. Rivoluzione Civile era la forza che con maggiore coerenza portava avanti la lotta per la difesa dell'art.18, contro la riforma delle pensioni, contro la legge Biagi. Di Pietro aveva fatto della lotta per l'art.18 una bandiera e si era battuto in Parlamento. Aveva anche raccolto le firme per un referendum Sconfitta Rivoluzione Civile metteremo una pietra tombale sullo art.18 e sulla difesa del contratto di lavoro. I sindacati non faranno niente per recuperare le cose che i lavoratori hanno perduto con la legge Fornero. L'ultimo treno per recuperare è passato e non è stato preso.

 

 

Morte di Moro, il giudice Imposimato: “Vi spiego il complotto”

 Morte di Moro, il giudice Imposimato: “Vi spiego il complotto”

di Michael Pontrelli
Ferdinando Imposimato è stato il giudice istruttore del caso Moro di cui ha condotto i primi tre processi. Tra i tanti casi importanti seguiti nel corso della sua lunga carriera quello del rapimento e dell’uccisione del leader democristiano lo ha segnato particolarmente. A distanza di oltre 30 anni, ha fatto riaprire il fascicolo presso la Procura di Roma ed ha raccontato la sua testimonianza nel libro “I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia” pubblicato da Newton Compton Editori
Iniziamo dal sottotitolo del suo libro. Perché Aldo Moro doveva morire?
“Perché c’erano diversi moventi contro di lui. Prima di tutto le ambizioni politiche e private dei suoi compagni di partito tra cui Giulio Andreotti e Francesco Cossiga i quali intervennero, secondo le dichiarazioni di un testimone che saranno accertate dalla magistratura di Roma, per indurre il generale Dalla Chiesa a desistere dall’operazione militare di salvataggio”.
Quindi un movente di antagonismo intermo alla Democrazia Cristiana.
“Esatto, come del resto aveva capito già da tempo lo stesso Aldo Moro il quale disse che all’interno del suo partito c’era un gruppo di destra coinvolto nella strategia della tensione”.
Gli altri moventi?
“Due fattori internazionali. Uno che faceva capo agli Stati Uniti e ad altri paesi dell’occidente come Inghilterra e Germania e un altro che faceva capo all’Unione Sovietica. I servizi segreti di questi Stati hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda". 
Perché l’America aveva interesse ad eliminare Moro?
“Per impedire il compromesso storico. Per gli Stati Uniti era inaccettabile il peso del Partito Comunista nel più importante paese del Mediterraneo. Questo fatto costituiva una spina nel cuore dell’apparato difensivo occidentale in quanto all’epoca si pensava che il Pci fosse legato a Mosca”.
La posizione degli Stati Uniti non desta particolare sorpresa. E’ meno facile invece comprendere la contrarietà dell’Unione Sovietica a Moro.
“Anche la Russia vedeva nel compromesso storico una minaccia e questa posizione è confermata dall’offensiva scatenata da Mosca anche nei confronti di Enrico Berlinguer. Nel libro cito un episodio del 1973 che è stato scoperto solamente 18 anni dopo. Si tratta di un attentato organizzato dal Kgb contro il segretario del Pci durante una visita in Bulgaria che si salvò da un incidente stradale simulato solo per puro miracolo. Fu lo stesso Berlinguer a volere che il fatto non venisse divulgato”.
Molti aspetti di questa triste pagina della storia italiana si stanno chiarendo dopo più di 30 anni. Lei è stato il giudice istruttore del caso. Se fosse possibile tornare indietro farebbe le stesse cose di allora? Sarebbe stato possibile far emergere la verità da subito?
“No, non sarebbe stato possibile. Il coinvolgimento dei servizi segreti occidentali e russi cambia lo scenario ma non dal punto di vista esecutivo e organizzativo. Le Brigate rosse hanno materialmente eseguito la strage di via Fani e il sequestro e omicidio di Aldo Moro. La sentenza di condanna delle Br rispecchia i fatti. Quello che io non sapevo all’epoca, e che è emerso solo successivamente, è che la prigione del presidente della Dc era stata trovata da organismi dello Stato e quindi che sarebbe stato possibile evitare la sua morte”.
Possibile che niente facesse pensare fin da allora che qualcosa non tornava?
“All’epoca non c’era il minimo indizio che potesse far credere ad un comportamento simile da parte dello Stato. Quando qualcuno faceva delle ipotesi in questa direzione io addirittura respingevo con sdegno tali affermazioni, ovviamente sbagliando”.

Un certo Nino Arconte ha sostenuto di essere un ex agente dei servizi segreti italiani e di averle dato copia di documenti importanti per fare luce sulla vicenda. Conferma?
“Si confermo pienamente”.
Lei ha fatto riaprire un fascicolo sul caso Moro. Perché a distanza di così tanti anni è importante per l’Italia fare luce su questo episodio?
“Perché come insegnava Tucidide bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro. Dalla morte di Moro, il più grande statista che ha avuto l’Italia dalla nascita della Repubblica, è iniziata una parabola discendente del nostro Paese dalla quale non ci siamo ancora ripresi. Purtroppo sono andati al potere quelli che io ritengo i responsabili della sua morte”.
A chi si riferisce in particolare?
“Ad Andreotti e a Cossiga”.
Oggi l’Italia è guidata dal governo delle larghe intese. Che differenza c’è tra l’attuale fase politica e il compromesso storico?
“C’è un abisso. Il compromesso storico era il frutto di un accordo che puntava alla tutela del lavoro. Le larghe intese invece hanno come preoccupazione principale la salvaguardia degli interessi della finanza e dei politici di assalto”.

http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/13/06/intervista_imposimato_caso_moro.html   

 

 

Mobilitazione generale dei Pennivendoli

Lettera a Corrado Augias