RASSEGNA STAMPA |
Alessandro Orsini
LA GUERRA IN UCRAINA. PERCHE’ PUTIN NON
ACCETTERA’ LA PROPOSTA DELLA NATO
23 Maggio 2022 - 08:57
Il ministero della Difesa russo mostra le immagini dei prigionieri del Battaglione Azov, accusato di simpatie neonaziste. Abbiamo analizzato i tatuaggi dei militari ucraini: cosa rappresentano https://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecco-cosa-nascondono-i-tatuaggi-battaglione-azov-2036447.html
Il fatto quotifdiano Discorso di Putin sulla guerra
MESSAGGIO INTEGRALE AI RUSSI DEL PRESIDENTE PUTIN
Marinella Mondaini CRIMEA "Il folle clown, traditore, diventato nazista e assassino del suo popolo QUI
LETTERA DI PUTIN AGLI OLIGARCHISU
FB
La guerra è alle porte
La Russia deve occupare l'Ucraina e riportarla nella madre patria.
In
atto l'Ucraina è governata dai nazisti e dalla Cia.
La Russia non può dare all'Europa ed agli USA il tempo di fare della
Ucraina la testa di ponte della invasione di Mosca.
Purtroppo l'Europa ha messo la Russia con le spalle al muro. Se cede e
se fa la pacifica perde tutto subito. Intanto si avvicina a grandi passi
lo scontro con la Russia la quale non può certo sopportare di essere
molestata da un governo nazista installato in Ucraina dagli USA e dalla
UE.
PAPA FRANCESCO: a proposito deLL'ABBAIARE DELLA NATO
ALLE PORTE DELLA RUSSIA
E sono sicura
che Pietro condividerebbe questo commento di Giovanni Alcini ad un post di Fulvio
Grimaldi:
“LA
RUSSIA STA COMBATTENDO UNA GUERRA PATRIOTTICA CONTRO L'OFFENSIVA IMPERIALISTA
AMERICANA (leggasi nato) che usa l'Ucraina per i suoi interessi egemonici
sostenendo non il popolo ucraino che è fortemente legato al popolo russo ma gli
esaltati delle milizie neonaziste del battaglione Azov”. (https://www.facebook.com/fulvio.grimaldi/posts/10223638432922711
)
Lo
condivido io per lui.
PUTINI IL MONDO CAPIRA'
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GLI ANTIFASCISTI DEL DONBASS CE LI SIAMO DIMENTICATI?
Amedeo Curatoli "LA STAMPA IMPERIALISTA OCCIDENTALE (CON IN TESTA GLI USA) CAPOVOLGENDO LA VERITÀ DEI FATTI CHE STANNO ACCADENDO SOTTO I NOSTRI OCCHI, MIRA A FARE DI PUTIN E NON GIÀ DELLA REPELLENTE FIGURA DI ZELENSKI, IL RESPONSABILE DI QUELLO CHE STA ACCADENDO IN UCRAINA. " i
VINICIO BERNARDINI I cittadini ukraini delle zone liberate incontrano i loro liberatori russi
MONDO - 7 APRILE 2022 Guerra in Ucraina, a Bucha non solo vittime civili: in un video i soldati di Kiev giustiziano i militari russi catturati
La fiction NATO must go ondi Sara Reginella
Marco e
Andrea Sceresini, Il Manifesto commenti di G:Ficarra
DRAGHI TRASCINA L'ITALIA DENTRO L'INFERNO DELLA GUERRA PER ASSECONDARE I
DESIDERI DI BIDEN E DEI GLOBALISMI.anche
QUI
MOSCA: L’UCRAINA STAVA LAVORANDO SEGRETAMENTE ALLA CREAZIONE DI ARMI
ATOMICHE.
Londra: “invieremo truppe a Kiev”. Mosca: “non provocate una potenza nucleare” qui
Il Punto di
Giulietto Chiesa Il riarmo di Kiev e la fine di Gaza.
31 luglio 2014
anche
qui e
qui
Gli USA hanno fatto
dell'Ucraina un loro avamposto di guerra contro la Russia. Uffici della Cia
e del dipartimento di Stato pieni di centinaia di "specialisti" USA sono a
Kiev ed Obama ha la faccia tosta di accusare la Russia di invadere
l'Ucraina.
Tutto quello che sta accadendo in Ucraina comprese le stragi di civili è
opera degli USA e della Unione Europea. La Russia si sta soltanto difendendo
e difende i cittadini filorussi che sono circa dieci milioni dalla violenza
nazista.
l'ucraina è Russia. La Russia è nata a Kiev mille anni fa. L'Ucraina è
diventata indipendente dopo la disgregazione dell'URSS a condizione che
restasse almeno neutrale e non difendazsse una testa di ponte per
l'invasione di Mosca. Ma la Unione Europea per ordine USA ha imposto alla
Ucraina di aderire. Insomma ne ha chiesto l'annessione nel blocco
occidentale e per raggiungere questo obiettivo si serve dei nazisti locali.
ORA STIAMO
GUARDANDO L’OCCIDENTE FAVORIRE UN ALTRO REGIME NAZISTA RAPPRESENTATO DALLA
GIUNTA DI KIEV ......
https://www.facebook.com/giuseppina.ficarra/posts/10204563656841676
I denti del drago stanno per essere
piantati di nuovo in tutta Europa
http://www.resistenze.org/sito/os/ep/osepei17-015009.htm
Cos’hanno in comune le guerre in Ucraina, Gaza, Iraq, Siria e Libia?
di Alfredo Jalife-Rahme
COLD WAR II DI GIULIETTO CHIESA
La crisi ucraina accelera la ristrutturazione del mondo di Pierre Charasse Mexico (Mexique) 30 aprile 2014
A proposito della questione Crimea sarebbe bene ricordare come si comportava il grande Stalin
Una Ciambella riuscita senza buco di Pietro Ancona su facebook ***
«Hanno privato l'Ucraina della sovranità» Liberazione - 20.2.14 su facebook
http://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/23603-hanno-privato-lucraina-della-sovranita.htmlDopo la Jugoslavia, l’Ucraina? di Thierry Meyssan su facebook
Campane a morto per l'Ucraina di Pietro Ancona su facebook
Ucraina fuori controllo allarme della diplomazia russa, che accusa l'Ue anche qui
Saviano che si commuove per un neo-nazista ucraino Perchè gli Usa odiano tanto Putin?
Campane a morto per l'Ucraina di Pietro Ancona
Il tristo lugubre filosofo Henri Lewy Strauss che abbiamo incontrato in tutte le campagne di odio verso l'Islam assieme a Oriana Fallaci ed ai neocon USA e che assieme a Sarcozy e Cameron abbiamo visto prendere possesso della Libia dilaniata ed insanguinata dalla Nato oggi chiede misure propagandistiche contro la Russia come il ritiro dei campioni occidentali dalle Olimpiadi e l'invasione della Ucraina.
Obama ha sentenziato contro il governo ucraino del Presidente Janukovihy quasi con le stesse parole con le quali ha sentenziato contro Gheddafi ed Assad. Intanto tre ministri europei oggi saranno a Kiev per intimare la resa a Kiev. Non è casuale il fatto che ci siano il ministro tedesco e quello polacco entrambi nemici da sempre della Russia. I tedeschi nel 1941 assieme ai loro complici nazisti ucraini misero a ferro e fuoco la regione massacrandone la popolazione russa. I polacchi da sempre avanzano rivendicazioni territoriali. Già nel 1920 avevano invaso l'Ucraina profittando delle gravissime difficoltà che incontrava il governo sovietico appena instaurato e con il territorio invaso da oltre un milione di soldati occidentali.
Il copione della vicenda ucraina è già scritto e si può leggere in Libia in Siria in Iraq. La novità che ha rispetto le tragedie di questi popoli sono due: un aumento della aggressività e della iniziativa in campo dell'Europa che si compromette apertamente e non solo come Nato. La Nato si schiera contro l'Ucraina che è un suo membro. Questa è la prova della natura imperialistica ed occidentalistica della Nato che calpestando trattati e principi non esita ad intervenire contro un suo membro se questo è nei piani strategici e militari degli USA. L'altra novità è costituita dal fatto che la Russia è minacciata direttamente in casa. L'Ucraina da sempre è parte della Madre Russia e soltanto lo spezzettamento imposto da Etlsin complice degli USA ne ha fatto una regione sovrana. Sovranità che la Russia ha sempre rispettato ed agevolato con aiuti di vario genere a cominciare da forniture di petrolio.
La Russia è sempre stata più saggia dell'Occidente ed è sempre stata forza di pace specialmente quando fu URSS- Ma Obama sta spingendo troppo e la sta mettendo con le spalle al muro. Non credo che possa cedere sulla Ucraina e poi magari domani sulla Bielorussia. Gli americani usano il denaro e la disinformazione per creare situazioni di disagio. Come possiamo escludere che subito dopo l'Ucraina anche in Bielorussia non arrivino fiumi di dollari e poi istruttori militari di guerriglia urbana dagli USA? Solo un cambio di orientamento degli USA potrà evitare la guerra mondiale. Ma su questo sono molto scettico. I Presidenti americani passano la conquista della egemonia del mondo si proietta attraverso i decenni.
Dopo la Jugoslavia, l’Ucraina? di Thierry Meyssan
Intellettuale
francese, presidente-fondatore del Rete Voltaire e della conferenza Axis for
Peace.
E’ sbagliato che l’opinione pubblica europea
occidentale veda nella crisi ucraina una rivalità tra occidentali e russi.
In realtà, Washington non cerca di far entrare il Paese nell’Unione europea,
ma di privare la Russia dei suoi partner storici. Per farlo, gli Stati Uniti
sono pronti a iniziare una nuova guerra civile nel continente.
Dopo aver smembrato la Jugoslavia durante la guerra
civile dei dieci anni (1990-1999), gli Stati Uniti hanno deciso di
distruggere in modo identico l’Ucraina? Questo è ciò che suggeriscono le
manovre che l’opposizione si prepara ad eseguire durante i Giochi Olimpici
di Sochi.
L’Ucraina è storicamente divisa tra l’occidente, con
una popolazione volta verso l’Unione europea, e l’Oriente, con una
popolazione volta verso la Russia, oltre a una piccola minoranza musulmana
in Crimea. Dall’indipendenza, il governo è progressivamente collassato.
Approfittando della confusione, gli Stati Uniti hanno organizzato la
“rivoluzione arancione” (2004) [1], portando al potere un clan mafioso
pro-atlantista. Mosca ha risposto annullando le sovvenzioni ai prezzi del
gas, ma il governo arancione non poteva contare sui suoi alleati occidentali
per poterlo pagare al prezzo di mercato. In definitiva, perse le elezioni
presidenziali del 2010 a favore di Viktor Janukovich, un politico corrotto e
talvolta filo-russo.
Il 21 novembre 2013, il governo rinuncia ai negoziati per un accordo di
associazione con l’Unione europea. L’opposizione risponde con proteste a
Kiev e nella parte occidentale del Paese, che ben presto assumono aspetti
insurrezionali. Chiede elezioni presidenziali e legislative anticipate e
rifiuta di formare un governo quando il Presidente Janukovich glielo propone
e il Primo ministro si dimette. Gli eventi vengono battezzati da Radio Free
Europe (radio del dipartimento di Stato USA) Euromaidan e poi
Eurorivoluzione.
La stampa atlantista parteggia per la causa dell’”opposizione democratica” e
condanna l’influenza russa. I VIP atlantisti forniscono il loro sostegno ai
manifestanti, tra cui Victoria Nuland (assistente del segretario di Stato ed
ex-ambasciatrice alla NATO) e John McCain (Presidente del ramo repubblicano
del NED). Invece, la stampa russa denuncia i manifestanti che vogliono
rovesciare le istituzioni democraticamente elette.
Inizialmente, il movimento sembra essere un tentativo
di riavviare la “rivoluzione arancione”. Ma il potere sulle piazze cambia
di mano il 1° gennaio 2014. Il partito nazista “Libertà” organizza una
fiaccolata di 15000 persone in memoria di Stepan Bandera (1909-1959) il
leader nazionalista alleatosi ai nazisti contro i sovietici. Da allora la
capitale viene coperta di scritte antisemite e persone sono aggredite per
strada perché ebree.
L’opposizione filo-europea è composta da tre partiti:
- L’Unione pan-ucraina “Patria” (Batkivshna), dell’oligarca ed ex-premier
Julija Tymoshenko (attualmente in carcere dopo la condanna per
appropriazione indebita), ora guidata dall’avvocato ed ex-presidente del
parlamento Arsenij Jatsenjuk. Difende la proprietà privata e il modello
liberale occidentale. Ha avuto il 25,57% dei voti alle elezioni parlamentari
del 2012.
- L’Alleanza democratica per la riforma ucraina (Udar), dell’ex-campione del
mondo di pugilato Vitalij Klishko. Sostiene di essere democristiana ed ha
ottenuto il 13,98% dei voti alle elezioni del 2012.
- L’Unione pan-Ucraina per la libertà (Svoboda), del chirurgo Oleg
Tjagnibok. Questa formazione proviene dal Partito Nazionalsocialista
d’Ucraina. Supporta la denaturalizzazione degli ebrei ucraini. Ha avuto il
10,45% dei voti alle elezioni parlamentari del 2012.
Questi partiti parlamentari sono sostenuti da:
- Congresso dei nazionalisti ucraini, un gruppo nazista nato dalle
vecchie reti stay-behind della NATO nel blocco orientale [2]. Sionista,
sostiene la denaturazione e la deportazione degli ebrei ucraini in Israele.
Ha ricevuto l’1,11% dei voti nel 2012.
- Autodifesa ucraina, un gruppo nazionalista che ha inviato i membri a
combattere contro i russi in Cecenia e Ossezia durante il conflitto
georgiano. Ha ricevuto lo 0,08% dei voti nel 2012.
Inoltre, l’opposizione riceve il sostegno della
Chiesa ortodossa ucraina, in rivolta contro il Patriarcato di Mosca.
Da quando il partito nazista ha occupato le piazze, molti manifestanti
indossano caschi e uniformi paramilitari, erigono barricate e attaccano
edifici governativi. Alcuni elementi delle forze di polizia dimostrano gravi
brutalità torturando dei detenuti. Una decina di manifestanti è stata
uccisa e quasi 2000 feriti. I disordini si diffondono nelle province
occidentali.
Secondo le nostre informazioni, l’opposizione ucraina
cerca di procurarsi materiale bellico sui mercati paralleli. Non è
ovviamente possibile comprare armi in Europa occidentale e trasportarle
senza il consenso della NATO.
La strategia di Washington in Ucraina sembra un
miscuglio di “rivoluzioni colorate” collaudate e dalle più recenti
sviluppatesi durante la “Primavera araba” [3]. Gli Stati Uniti, inoltre, non
si nascondono: hanno inviato due funzionari, Victoria Nuland (vice di John
Kerry) e John McCain (che non è solo un senatore repubblicano, ma anche
presidente dell’IRI, ramo repubblicano della NED [4]) a sostenere i
manifestanti. A differenza di Libia e Siria, Washington non può contare sui
jihadisti per seminare il caos (tranne gli estremisti Tartari, ma solo in
Crimea). Pertanto ha deciso di affidarsi ai nazisti con cui il dipartimento
di Stato ha collaborato contro i sovietici e ne aveva organizzato i partiti
politici dopo l’indipendenza.
Un neofita sarebbe scioccato nel vedere l’alleanza tra l’amministrazione
Obama e nazisti. Tuttavia, si ricordi che i nazisti ucraini furono
pubblicamente onorati alla Casa Bianca dal presidente Reagan, che Jaroslav
Stetsko, primo ministro dell’Ucraina sotto il Terzo Reich, divenne il leader
del movimento del Blocco delle nazioni anti-bolsceviche e membro della Lega
anti-comunista mondiale
[5]. Uno dei suoi vice, Lev Dobrianski, fu ambasciatore degli Stati Uniti
alle Bahamas, mentre la figlia Paula Dobrianski fu sottosegretaria di Stato
per la democrazia (sic) nell’amministrazione di George W. Bush. Si tratta
della Dobrianski che ha finanziato per dieci anni studi per far dimenticare
che l’Holodomor, la carestia che colpì l’Ucraina nel 1932-33, aveva anche
devastato la Russia e il Kazakhstan per far credere che Stalin avesse deciso
di eliminare il popolo ucraino [6].
In realtà Washington, che aveva sostenuto il partito
nazista tedesco fino al 1939 e continuato a fare affari con la Germania
nazista fino alla fine del 1941, non ha mai avuto problemi morali con il
nazismo, né con il sostegno militare al jihadismo oggi in Siria.
Le élites dell’Europa occidentale, che usano come
pretesto i nazisti per perseguitare i guastafeste, come si vede sulla
polemica della quenelle di Dieudonné M’Bala M’Bala [7], dimenticano la
realtà. Nel 2005 chiusero gli occhi sulla riabilitazione del nazismo da
parte del presidente della Lettonia, Vaira Vike-Freiberga, come se fosse
irrilevante [8]. Sulla semplice base delle dichiarazioni a favore
dell’Unione europea e del loro atlantismo compiaciuto, ora supportano il
loro peggior nemico. La guerra civile potrebbe iniziare in Ucraina durante i
Giochi Olimpici di Sochi.
Thierry Meyssan
Traduzione di Alessandro Lattanzio (SitoAurora)
[1] “Washington et Moscou se livrent bataille en
Ukraine“, Emilia Nazarenko e redazione, Réseau Voltaire, 1er novembre 2004.
[2] E’ da tale vivaio che proviene anche il leader
della “rivoluzione arancione”. Cfr. “La biographie cachée du père du
président ukrainien“, Réseau Voltaire, 18 aprile 2008.
[3] “Le printemps arabe frappe à la porte de
l’Europe“, Andrew Korybko, traduzione di Gérard Jeannesson, Oriental Review,
Réseau Voltaire, 3 febbraio 2014.
[4] “La NED, vetrina legale della CIA“, Thierry
Meyssan, Odnako, Réseau Voltaire, 6 ottobre 2010.
[5] “La Ligue anti-communiste mondiale, une
internationale du crime“, Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 12 maggio 2004.
[6] Vedasi L’Holodomor, nouvel avatar de
l’anticommunisme “européen”, della professoressa Annie Lacroix-Riz, 2008.
[7] “La Bête Noire de l’establishment français“,
Diana Johnstone, traduzione Djazaïri, Counterpunch, Réseau Voltaire, 5
gennaio 2014.
[8] “La présidente de la Lettonie réhabilite le
nazisme“, Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 16 marzo 2005.
Thierry Meyssan
Intervista con il Segretario Generale del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, per il giornale del PCPE
SYRIZA si va
trasformando a un ritmo vertiginoso in una socialdemocrazia contemporanea. E' un
partito apologeta dell'UE, dello sfruttamento capitalista in generale. Afferma
che, nel quadro del capitalismo è possibile convincere i monopoli ad accettare
di andare contro i propri interessi e ridistribuire la loro ricchezza tra i
lavoratori. La stessa esperienza popolare in condizioni di crisi del capitalismo
li ha smentiti. L'aggressività del capitale, che toglie tutto ai lavoratori,
annulla qualsiasi illusione alimentata da SYRIZA sui presunti "capitalisti sani
che rispettano le leggi", cioè, tutto l'arsenale anti-operaio che è già stato
utilizzato in Grecia in questi ultimi anni. L'effetto di SYRIZA all'interno
della plutocrazia greca non è un caso. Il suo "radicalismo utile", come ha
menzionato proprio il Presidente degli Industriali Greci nell'accogliere il
presidente di SYRIZA nella loro assise, dimostra come alla borghesia in Grecia
convenga un partito che, in condizioni di crisi, alimenta un clima di consenso e
di cooperazione di classe, assicurando il tempo necessario per far approvare
ulteriori misure anti-operaie. Per questo è infondato il "siamo tutti sulla
stessa barca" per alleviare il popolo.
http://www.resistenze.org/sito/te/pe/mc/pemcdi10-013267.htm
Ucraina fuori controllo allarme della diplomazia russa, che accusa l'Ue
La situazione in Ucraina sta sfuggendo di mano, dice l'influente ministro degli Esteri Lavrov, l'uomo dell'intesa sulla Siria che di fatto ha salvato Assad. «Ritengo che gli appelli alla calma lanciati da leader dell'opposizione, come Vitali Klitschko, dimostrino che la situazione sta sfuggendo ad ogni controllo», ha detto Lavrov, commentando le violenze a Kiev tra polizia e manifestanti in atto da domenica.
Si sono intanto fermati, almeno per ora, gli scontri tra polizia e manifestanti antigovernativi a Kiev dopo quasi 48 ore di violenze ininterrotte, riporta l'Ansa. Quattro preti si trovano tra agenti e dimostranti e chiedono la fine delle violenze. Con loro anche delle donne religiose con delle icone sacre in mano che cercano di dialogare sia con i poliziotti che con gli insorti. Nella notte la polizia ha abbattuto parte delle barricate erette dai manifestanti e ha distrutto la loro catapulta.
È salito a 120 il numero dei poliziotti ucraini feriti negli scontri con i manifestanti antigovernativi che continuano senza sosta a Kiev dal primo pomeriggio di domenica. Lo fa sapere il ministero dell'Interno ucraino, specificando che 80 agenti sono stati ricoverati in ospedale.
In Ucraina è entrata in vigore oggi la controversa legge che limita le proteste di piazza, con Kiev trasformata in un campo di battaglia dagli scontri di domenica e lunedì fino a tarda sera tra la polizia e più di 10.000 manifestanti pro-Ue. La nuova normativa, firmata venerdì scorso dal presidente Viktor Yanukovich, é stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale, nonostante gli appelli dell'opposizione filo-europea e dell'Occidente per un suo ritiro. La legge proibisce, tra l'altro, di erigere barricate, di entrare in massa in luoghi pubblici, di formare cortei con più di cinque veicoli, di allestire tende e palchi e di distribuire ai manifestanti materiali come i caschi protettivi e i megafoni. È previsto l'arresto per chi si copre il volto con un fazzoletto o un casco. Per i trasgressori sono previste multe e in alcuni casi anche il carcere, fino a cinque anni per chi occupa un edificio pubblico. A rischio anche l'immunità dei parlamentari che potrebbero essere processati con il via libera di una commissione indipendente.
Commenti:l'UE soffia sul fuoco ucraino con parole, opere e intromissioni.
Cosi' come senza soldi non si canta messa, cosi' ogni "rivoluzione popolare" sorge e si concretizza unicamente grazie a munifici finanziatori internazionali.
La UE finisca di finanziare quella ucraina, perchè queste cose si sà come iniziano, ma (vedi Libia e Siria) non come finiscono.
E questo non è che un piccolo esempio di cosa questa "democrazia del popolo" potrebbe fare una volta che sia entrata in Europa. Bisogna dire le cose come stanno. Dispiace perchè non tutti gli Ucraini sono dei delinquenti, ma quelli che vogliono entrare in Europa lo fanno sopratutto per poter fare quello che vogliono, ben sapendo che eventuali pene le sconterebbero in ben altre "prigioni" che le loro. La nuova Mafia Russa, con gli annessi e connessi é la prima sponsor di questa "ribellione civile". Non dico che tutti siano delinquenti. Semplicemente per loro il concetto di "democrazia" é mooolto diverso dal nostro. Libertá è intesa con "libertà di fare quello che ci pare". Mi dispiace ma l'Ucraina non é matura ancora e ci creerebbe moltissimi problemi.
«Hanno privato l'Ucraina della sovranità»
«Il fallimento delle speranze dell'Unione Europea e degli Stati Uniti della firma, oggettivamente sfavorevole e discriminatorio per l'Ucraina, dell'accordo di associazione e per una zona di libero scambio con l'UE, ha fatto infuriare i "falchi" politici europei e americani». Lo ha dichiarato il leader del Partito Comunista d'Ucraina Petro Simonenko. Simonenko ha sottolineato che gli avvenimenti che si sono susseguiti in Ucraina sono stati promossi da emissari della NATO e dagli "eurodemocratici", ben addestrati nello scenario del Nord Africa e della Siria: protesta pacifica - provocazione - prime vittime della "rivoluzione" - "sbarco democratico" dell'Unione Europea e gli Stati Uniti - scontri armati e occupazione degli edifici amministrativi - formazione di governi paralleli - guerra civile - instaurazione di regimi fantoccio.
«Questi eventi sono stati accompagnati e seguiti da viaggi regolari sul Majdan di funzionari europei di ogni colore e grado, senatori USA e funzionari del Dipartimento di Stato, ministri dei paesi dell'UE. Costoro tuttavia non nascondono nulla. Ad esempio, nelle parole della Sig.ra Ashton - alto rappresentante dell'UE in materia di sicurezza: applicazione nei confronti dell'Ucraina di «tutte le pressioni possibili» e sostegno finanziario e politico alla cosiddetta opposizione. E tutto per far sedere sulla sedia presidenziale e capo del governo i loro scagnozzi», ha detto Petro Simonenko. Il leader del Partito Comunista ha ricordato come sia diventata di dominio pubblico una recente conversazione telefonica tra l'assistente del Segretario di Stato USA, Nuland, e l'ambasciatore in Ucraina Payette, durante la quale la Nuland ha chiaramente detto chi deve entrare nel governo ucraino e chi no.
E anche sulla posizione dell'occidente, presentata alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha dichiarato esplicitamente che il nuovo governo non dovrebbe appellarsi al popolo ucraino, ma al Fondo Monetario Internazionale. «Inoltre - ha detto Simonenko - non si ferma la pressione sull'Ucraina del FMI, che sta sfruttando la sempre più complessa situazione, per imporre con la forza inique condizioni sui prestiti ordinari, obbligandoci ad aumentare i prezzi e le tariffe per i servizi pubblici, a portare a termine micidiali riforme sulle pensioni e sulla sanità, ad adottare un codice del lavoro e norme sugli alloggi di tipo schiavistico, che trasformeranno i lavoratori in nuovi schiavi e lasceranno decine di migliaia di famiglie senza casa».
Il leader dei comunisti ucraini ha sottolineato che uno dei ruoli principali nell'escalation delle tensioni politiche e nell'attuazione della strategia degli Stati Uniti di «separare» l'Ucraina dalla Russia e di coinvolgerla, attraverso la firma dell'accordo di associazione con l'UE, nella NATO, è stato assegnato ai «mangiasovvenzioni» - cioè le organizzazioni no-profit. Le quali, secondo la stessa signora Nuland, dal 1991 hanno ricevuto per questo scopo più di cinque miliardi di dollari USA di sovvenzioni estere. «Non è sorprendente che le ONG, organizzazioni no-profit, sono state le prime ad abbaiare quando il Parlamento ha approvato una legge che le obbliga ad essere correttamente registrate e a fornire tutte le informazioni riguardanti le necessità e gli scopi per cui viene speso il denaro ricevuto dagli sponsor stranieri.
Chiaramente, in questo modo la maggioranza delle ONG avrebbe dovuto
ammettere di essere direttamente coinvolta nella formazione e nel supporto
informativo ai militanti del Maidan e di agire come "quinta colonna"
dell'Occidente», ha detto il leader del Partito Comunista. Petro Simonenko ha
anche osservato che l'attuale crisi politica è in gran parte il risultato del
rifiuto del potere oligarchico e della pseudo-opposizione di attuare il
referendum promosso dal Partito Comunista sul tema dell'integrazione economica
estera. «Rifiutando la soluzione democratica 134900dei problemi legati alla
scelta del vettore di integrazione economica estera, evitando congiuntamente il
referendum nazionale sulla questione, l'oligarchia e la cosiddetta
opposizione nazionalista hanno acuito la spaccatura nella società ucraina e
hanno portato il paese sull'orlo della guerra civile - ha detto Petro Simonenko
-
Questo ha provocato anche pretese territoriali da parte dei politici e dei media
di diversi paesi, in particolare Romania, Ungheria, Turchia, Polonia, sui
territori ucraini. Fino a dichiarare la possibilità di un intervento militare
per "proteggere i compatrioti che vivono lì". In questo modo, nella lotta per la
presidenza, il potere oligarchico, i radicali-neonazisti, l'"opposizione"
nazionalista, sostenuta dall'Occidente, mettendo in moto il conflitto civile, di
fatto hanno privato il paese e il popolo ucraino della sovranità politica ed
economica. Hanno trasformato l'Ucraina in un campo di battaglia per gli
interessi geopolitici degli Stati Uniti, della NATO e dell'UE», ha concluso il
leader del Partito Comunista Petro Simonenko.
da www.kpu.ua - (traduzione da marx21.it) Liberazione - 20.2.14
febbraio 28,2014
Danny HaiphongGlobal Research, 26 febbraio 2014
In ogni parte del globo, nazioni sovranesubiscono l’ira del declinante sistema imperialista degli Stati Uniti.L’imperialismo USA perde la presa quale economia capitalista dominante nelpianeta. Per conciliare l’umiliazione e mantenere il predominio economico incaduta, l’imperialismo degli Stati Uniti ha fatto ricorso alla costruzione diun vasto impero militare all’estero, per schiacciare gli Stati indipendenti.
Dal 1945, passando per l’appello di GW Bushper il “New
American Century”, il rovesciamento di governi
democraticamenteeletti e palesi atti di guerra ebbero il consenso
popolare negli Stati Unitiprima o furono segretamente eseguiti dalla
CIA.
Ora, con l’economia capitalista globale in crisi permanente, gli
Stati Unitie i loro alleati sponsorizzano i cosiddetti “movimenti di
protesta” egruppi “d’opposizione” per scatenare guerre che la
maggioranza deglistatunitensi non supporta più. In nessunluogo
ciò è più chiaro che in Venezuela, Corea democratica e Ucraina. Come
inLibia e Siria, Venezuela e Ucraina lottano contro i gruppi
d’”opposizione” diWashington, che tentano d’installare regimi
filo-USA.
- Al governo democraticamente eletto delVenezuela non è mai
stato perdonato di aver tradito la volontàdell’oligarchia
neo-coloniale e di voler riformare completamente la baseelettorale
ed economica allineandosi agli interessi della maggioranza poveradel
Venezuela.
- Il governo bolivariano ha compiutonotevoli progressi riducendo
la povertà e nell’assistenza sanitaria,nell’alfabetizzazione e
nell’istruzione. Ma i media aziendali e i leaderpolitici
statunitensi vogliono far credere che i
manifestanti“antigovernativi”, finanziati ogni anno con 5 milioni di
dollari dal governodegli Stati Uniti, rappresentino gli interessi
della maggioranza venezuelana.Indubbiamente, l’oligarchia
venezuelana e i loro padrini di Washington sonoirritati dai loro
rappresentanti, che hanno perso oltre il 70 per cento deicomuni
nelle elezioni locali e non sono riusciti ad andare al governo in
quelloche Jimmy Carter, nel 2012, definì il più democratico processo
elettoralepresidenziale nel mondo.
In Ucraina, un movimento fascista di“protesta” armato è allevato da NATO e Stati Uniti. Questi“manifestanti”, pesantemente armati e inalberanti svastiche, chiedono che ilgoverno ucraino apra le relazioni con l’UE consentendo che l’economia diventipossesso del capitale finanziario. Ilgoverno ucraino ha sfidato le pretese dei fascisti e dei loro alleatioccidentali, volgendosi alla Russia. L’alleanza USA-NATO-UE consideral’Ucraina futura base militare della NATO e risorsa economica per affrontarel’austerità e la crisi che sconvolge l’ordine capitalista europeo. Solo uncolpo di Stato, a questo punto, poteva raggiungere tali obiettivi. Lasostituzione del Presidente Janukovich con un governo filo-UE esacerba ledifficoltà economiche e respinge la speranze di Russia ed alleati per un ordineglobale multipolare economico e militare.
A livello di soft power, un nuovo rapporto èemerso alle Nazioni Unite, sulla base di interviste a esuli residenti inoccidente e Sud Corea. La relazione conclude che il leader della Coreademocratica Kim Jong Un, dovrebbe essere deferito alla Corte penaleinternazionale per “crimini contro l’umanità.” Ipocrisia totale del rapporto. Gli Stati Uniti non hanno maiconcluso la guerra contro la Corea, firmando solo un armistizio nel 1953, che tiene ilPaese diviso tra RPDC socialista e la neo-colonia Corea del sud. Gli Stati Uniti non sono mai stati processatida un qualsiasi organismo internazionale per i loro crimini di guerra, e tantomeno per i bombardamenti terrificanti che lasciarono in rovina la Corea con migliaia di morti e profughi. Né ilrapporto delle Nazioni Unite ammette che le sanzioni USA alla Coreademocratica, imposte dopo la caduta dell’Unione Sovietica, sono un palese attodi guerra. Gli Stati Uniti, non la Corea democratica, usano “il cibo come arma” contro il popolodella Corea democratica, bloccando l’accesso dall’estero delle risorsenecessarie per incrementare la produzione alimentare. Infine, l’ONU tace suicrimini del governo sudcoreano, che accresce le masse impoverite e imprigiona idissidenti del suo regime fascista. L’ONU e il suo sovrano, gli Stati Uniti,non criticano le operazioni militari della Corea del Sud, che violano lasovranità della Corea democratica. Infatti, il rapporto delle Nazioni Unite èstato stilato al solo scopo di giustificare un ulteriore interventostatunitense contro la Coreademocratica, per imporre il predominio geopolitico.
La realtà è che il sistema imperialista degli Stati Uniti è
in un così terribilestato economico che deve contare sulla guerra in
ogni angolo del globo permantenere la propria rilevanza.
L’imperialismo degli Stati Uniti non puòpiù condurre ampi
bombardamenti o rovesciare impunemente governidemocraticamente
eletti con la CIA.
Per bypassare la Russia e la Cina alle Nazioni
Unite,l’imperialismo statunitense deve ricorrere alla manipolazione
di massaattraverso i media e la rete di agenzied’intelligence,
militari privati e nazioni alleate nelle organizzazioniimperialiste
come la NATO,per addestrare e finanziare i cosiddetti “movimenti di
protesta” e “gruppid’opposizione”. Venezuela, Ucraina e Corea
democratica sono vittimedell’inganno mediatico e del terrorismo
mercenario sponsorizzato dall’alleanzaUSA-occidente governata da
Wall Street.
Gli antimperialisti negli Stati Uniti devonodifendere il diritto
alla sovranità di questi Paesi e organizzare la resistenzainterna
all’imperialismo degli Stati Uniti. Inoltre, gli antimperialisti
negliStati Uniti devono spiegare ai cittadini il legame tra
l’imperialismo USAall’estero e la maggiore austerità, povertà,
razzismo, le grandi prigioni e lostato di polizia interni.
Danny Haiphongè un attivista della Grande Boston.
Copyright ©2014 Global Research
Traduzione diAlessandro Lattanzio – Sito Aurora
La posizione dei partiti comunisti sull'Ucraina sembra scritta dall'ufficio propaganda del Pentagono. E' assurda ed anche scorretta dal punto di vista dell'informazione. Non esistono due imperialismi: uno americano e l'altro russo. l'Imperialismo è soltanto uno ed è quello americano che dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi ha acceso diecine di focolai di guerra in tutto il mondo provocando milioni di morti, distruzione, soffere nze inaudite. Non esiste a fronte di questa una sola iniziativa della Russia che non fosse quella di proteggersi al suo interno dalle infiltrazioni del terrorismo Usa come è avvenuto in Cecenia. Non è stata la Russia a mettere in discussione la sovranità della Ucraina ma l'Unione Europea che ne pretende l'annessione. Annessione che è stata negata dal Parlamento ucraino e dal governo Janukoscy che proprio per questo è stato rovesciato dai nazisti. Gli USA hanno fatto un grosso investimento nella opposizione nazionalista e nazista ucraina alla quale hanno fatto arrivare l'aiuto di migliaia di contractors da tutto il mondo come oramai sono usi fare e come hanno fatto in Siria ed in Libia. In ogni caso l'annessione dell'Ucraina alla UE è un atto di guerra. La Russia non può avere i missili americani dentro casa. L'Ucraina è Russia. la Russia è nata a Kiev. L'Ucraina ha fatto parte della URSS che ne aveva rispettato sempre l'autonomia. Nel 1954 l'URSS donava ala Ucraina la penisola di Crimea. Concludo questa nota con una battuta. Cavour mandò in Crimea quindicimila bersaglieri al servizio della Inghilterra della Francia e dello Impero ottomano alleati contro la Russia. Spero che Renzi non voglia seguirne le orme a mandare i pistoleros italiani come i Marò a combattere per gli USA ed il Quarto Reich. (parentesi: dei quindimila bersaglieri non abbiamo mai saputo in quanti hanno fatto ritorno a casa. Pare molto pochi perchè furono decimati dal colera compreso il comandante generale La Marmorahttp://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_di_Crimea Guerra di Crimea - Wikipedia La guerra di Crimea fu un conflitto combattuto dal 4 ottobre 1853 al 1º febbraio 1856 fra l'Impero russo da un lato e un'alleanza composta da Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna dall'altro.
Oligarchi ucraini da fucilare Pietro Ancona 8.3.2014
L'Ucraina che ha un territorio due volte l'Italia e la terra più
fertile del mondo è una delle nazioni più povere e disgraziate a
causa della appropriazione feroce che i cosiddetti oligarchi fanno
delle sue ricchezze. Meritano di essere tutti fucilati per le
sofferenze che hanno inflitto al popolo ucraino. Trecento mila
bambini vagano nelle foreste e si sono inselvatichiti come animali
mentre altri vengono dati in adozione o fanno una brutta fine
venduti da delinquenti a pedofili o procacciatori di organi. Le
donne sono in vendite ed internet è pieno di offerte di ragazze
ucraine in matrimonio con occidentali. Non solo i bambini ma anche
le donne sono diventate merci che si possono acquistare a vil
prezzo. Quanti possono sono in Europa dell'est a fare i servi o i
badanti.
Non è l'adesione alla Europa che salverà l'Ucraina quando una forte
rivoluzione sociale interna che faccia fuori i nazisti al servizio
dello imperialismo occidentale e degli oligarchi. L'adesione alla
Europa rafforzerà la tirannia degli oligarchi.
L'Unione Europea che viene presentata agli ucraini come il paradiso
terrestre è dalla parte solo e soltanto degli oligarchi e dei loro
sporchi interessi.
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Londra: “invieremo truppe a Kiev”. Mosca: “non provocate una potenza nucleare”
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=74606=====================================================
Il Cremlino è stato costretto a reagire all'intesa tra Ucraina e Unione europea: rischiava di perdere corridoi energetici e approdi nel Mar Nero. La minaccia Usa
Gian Micalessin - Mar, 02/09/2014
Uno scacco matto al più abile giocatore di scacchi della scena internazionale. Dietro il tentativo di Stati Uniti ed Unione Europea di scippare a Vladimir Putin il controllo sull'Ucraina si celava quest'azzardo. L'azzardo prende il via lo scorso autunno quando l'Unione Europea cerca di far firmare all'allora presidente ucraino Viktor Yanukovich un accordo di libero scambio.
Dietro quell'accordo si celano intese economiche, politiche e strategiche che puntano, di fatto, a ridimensionare l'influenza internazionale della Russia e spostare verso oriente il raggio d'influenza dell'Alleanza Atlantica.
Un tentativo davanti al quale un giocatore di scacchi come Putin non può far a meno di reagire. Per almeno 10 ottimi motivi.
A Il capitolo politico dell'«Accordo di Associazione tra Kiev e Unione Europea» proposto da Bruxelles e firmato il 27 giugno dal presidente ucraino Petro Poroshenko, nascondeva il tentativo di far entrare l'Ucraina nella Nato. A Putin non erano sfuggiti i punti in cui si accennava alla necessità di «approfondire la cooperazione tra le parti nei campi della sicurezza e della difesa» e «promuovere una graduale convergenza in materia di politica estera e sicurezza, con lo scopo di un coinvolgimento sempre più profondo dell'Ucraina nell'area di sicurezza europea». Come dire strappare Kiev a Mosca e regalarla all'Alleanza Atlantica.
B Accogliendo l'Ucraina la Nato avrebbero potuto chiedere a Kiev di partecipare al progetto dello Scudo Spaziale Europeo e di accettare, come ha già fatto la Polonia, lo schieramento sul proprio territorio di sistemi radar e missili statunitensi con una portata di circa 3000 chilometri. Il progetto, presentato come un sistema per neutralizzare attacchi iraniani con missili di lungo raggio, punta, in verità a tenere sotto tiro Mosca e a bloccare eventuali sue mosse a danno di quei paesi dell'Europa orientale, ex membri del Patto di Varsavia, diventati parte integrante del sistema di difesa atlantico.
C Firmando l'accordo di partenariato propostole dall'Unione Europea Kiev avrebbe potuto cancellare i trattati di lungo termine che garantiscono alla Marina Militare russa di affittare e utilizzare Sebastopoli e gli altri porti sul Mar Mero. Senza quei porti la flotta del Mar Nero non avrebbe più potuto accedere al Mediterraneo e al cruciale scalo di Tartus in territorio siriano, una base navale fondamentale per consentire a Mosca di continuare ad esercitare il suo ruolo da grande potenza in Medio Oriente. Per questo ora, dopo essersi annessa la Crimea, Putin potrebbe prendersi anche Odessa.
D L' Ucraina è uno dei principali corridoi energetici, uno snodo cruciale per il passaggio delle tubature che portano in Europa il petrolio e il gas del Caucaso. Il 30% del gas consumato dall'Europa proviene dalla Russia. L'Ucraina stessa non può sopravvivere per ora senza il gas russo. La rottura tra Bruxelles e Mosca potrebbe spingere le nazioni europee a cercare altre rotte di approvvigionamento. Perdendo il controllo sull'Ucraina la Russia rischia dunque di perdere la cruciale partita che ha come obbiettivo il controllo dei mercati dell'energia nei prossimi venti trenta anni.
E In Ucraina hanno sede almeno 50 aziende che producono componenti e parti di ricambio fondamentali per l'industria militare russa. La sospensione delle forniture decretata da Kiev minaccia la produzione degli aerei Antonov, degli elicotteri d'assalto Mi 26 e degli Mi8 ed Mi17. A rischio anche gli aerei antisommergibile Albatross e le componenti fondamentali per la guida dei missili balistici. Senza i 400 motori per elicotteri acquistati ogni anno dalla «Motor Sich» e senza i sistemi geostazionari della «Zorya Mashproekt» Putin rischia di veder compromesso il proprio potenziale militare.
F La crisi dell'industria bellica, causata dal blocco delle forniture ucraine, rischia non solo d'indebolire militarmente la potenza russa, ma anche di causare un'impareggiabile danno economico. La produzione di elicotteri rischia di risultare compromessa per i prossimi 5 anni. Oltre a dover rinunciare alle entrate per oltre un miliardo di euro annui garantite dalle esportazione di armi Putin dovrà spendere quasi un miliardo e mezzo di euro all'anno per adeguare l'apparato industriale e metterlo in grado di sfornare le componenti prodotte fin qui dall'Ucraina.
G La perdita dell'Ucraina rischia di compromettere il più ambizioso progetto geopolitico di Vladimir Putin, ovvero la nascita nel 2015 dell'Unione Economica dell'Eurasia a cui aderiscono Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghisia. Il nuovo colosso, considerato una riproposizione dell'Unione Sovietica, rappresenta già ora un mercato da 171 milioni di consumatori con un prodotto interno lordo da 2 trilioni e mezzo di euro. Ma nei piani di Putin solo l'Ucraina con i suoi 46 milioni di abitanti e la sua produzione agricola e industriale consentirà all'«Eurasia» di contrapporsi a Stati Uniti, Europa e Cina.
H L'Ucraina e la sua capitale furono il fulcro di quel regno conosciuto con il nome di «Russia di Kiev» che nell'XI secolo, all'apice della sua potenza, si estendeva dai Carpazi a sudovest fino alla confluenza tra la Volga e il fiume Oka a nordest, toccando - a nordovest - il mar Baltico e seguendo - al confine sudorientale - il corso del Volga. Per questo per molti nazionalisti russi e per lo stesso Vladimir Putin, Kiev e i suoi territori restano storicamente parte integrante dei territori di Mosca.
I Il riconoscimento dell'indipendenza di Kiev da parte della Russia arriva solo dopo la fine dell'Unione Sovietica nel 1991. Per 900 anni dall'invasione mongola alla fine dell'impero austro ungarico non è mai esistito uno stato chiamato Ucraina. La Repubblica Nazionale dell'Ucraina Occidentale e quella Popolare, sorte nel 1918, vennero in breve assorbite da Polonia e Urss. Nel 2009 lo stesso Putin liquidò l'Ucraina con l'antico termine di «piccola Russia».
J Rinunciando al controllo su un'Ucraina considerata storicamente parte integrante della «grande Russia» Vladimir Putin teme di venir percepito dalla propria opinione pubblica come un nuovo Mikhail Gorbaciov. Il presidente che decretò la fine dell'Unione Sovietica è considerato da gran parte dei russi un inetto, responsabile del collasso della grande crisi economica e politica attraversata dalla Russia negli anni Novanta.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ecco-i-dieci-motivi-che-danno-ragione-zar-putin-1048406.html
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La Linea diretta è durata più di 4 ore. Putin ha risposto a diverse decine di domande. Ne sono arrivate 1 milione e mezzo! Il presidente pian piano le esaminerà, ai problemi evidenziati verranno prese le dovute misure e risposte per risolverli.
Non tutto dipende da Putin, ci sono i governatori e dirigenti locali nelle repubbliche, regioni, città e villaggi che poi devono applicare le direttive e governare al meglio, cosa che a volte non riesce. Ma questo contatto diretto tra Putin e il popolo russo è fondamentale e importantissimo, perché il presidente ha il polso della situazione a livello capillare in un paese enorme dai confini infiniti, con condizioni climatiche pesanti. Con le sue annuali Linee dirette con la popolazione russa, Putin ha fatto in modo che il potere delle autorità in Russia è diventato aperto.
Putin ha risposto con con umiltà e pazienza, scusandosi dopo 4 ore passate di non riuscire a rispondere a tutti in sala.
Riporto alcune risposte date alle domande, cominciando dalle "uova", problema che la zelante Castelletti, inviata in Russia (!!) de La Repubblica enfatizza nella sua propaganda anti russa :
"Ho discusso col Ministro dell'Agricoltura il problema delle uova, la situazione dei prezzi migliorerà presto, le decisioni sono state prese per risolvere il problema che è dipeso dal fatto che le autorità russe non hanno aperto in tempo l'importazione delle uova, e i prezzi sono aumentati perché è aumentata la domanda, ma la produzione no. A mio parere è stato un fallo del governo".
Sull'Ucraina Putin ha risposto: "L'intero sud-est dell'Ucraina è sempre stato pro-russo, perché è un territorio storico russo. In Turchia sanno bene che tutto il territorio sopra il Mar Nero come risultato delle guerre russo-turche è andato alla Russia. Cosa c'entra l'Ucraina? L'Ucraina non ha nulla a che fare con queste terre (il sud-est ucraino. nota mia) c'entra niente con la Crimea, con le terre attorno al Mar Nero. Così come Odessa, che è una città russa. Noi lo sappiamo. Tutti lo sanno bene.Ma loro si sono voluti inventare ogni sorta di sciocchezza storica", ha detto Putin, rispondendo a una domanda di un giornalista della TASS.
Ma in Italia, i pennivendoli - grandi "conoscitori" di storia dell'Ucraina, ma soprattutto servi dei padroni americani che dettano cosa scrivere sui giornali italiani, non sono d'accordo con Putin. Uno dei corifei della fabbrica di russofobia Agliastro, ha scritto: "ora Putin rivendica anche Odessa: “È russa”. Il capo del Cremlino parla per la prima volta da quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina nel febbraio del 2022"
Per prima cosa Putin non ha rivendicato assolutamente nulla, come si può vedere dalla sua precisa, letterale mia traduzione della sua risposta, Putin ha solo detto che Odessa è una città russa e questa è una verità storica, o vogliamo mettere in discussione anche questo?? Odessa è stata fondata nel 1794 da Caterina La Grande, faceva parte della Novorossja, quando ancora di Ucraina NON c'era ombra! Quindi Odessa è stata fondata dai russi, è davvero una città russa fino al midollo; e non è nemmeno "una città ucraina fondata dagli italiani", secondo un'altra sciocchezza messa in circolazione da pseudostorici, gli italiani c'erano sì, come tanti altri stranieri, i greci per esempio, che arrivarono prima degli italiani, poi i tedeschi, polacchi, francesi ecc.
Poi riguardo la domanda su quando arriverà la pace in Ucraina, Putin ha risposto: " la pace arriverà quando saranno ottenuti tutti gli scopi che ci siamo prefissi con l'Operazione Militare Speciale: denazificazione, demilitarizzazione e neutralità dell'Ucraina. La denazificazione è necessaria quando il capo dell'Ucraina applaude in piedi a un nazista nel Parlamento del canada, quando il nazista Bandera è stato fatto diventare "eroe dell'Ucraina"
Inoltre Putin in altre parole ha detto che dopo che Lenin durante la formazione dell'Unione Sovietica ha inserito le terre russe nella Repubblica Socialista Sovietica, la Russia ha accettato l'Ucraina come Stato indipendente dopo il crollo dell'URSS, la Russia si è rassegnata a questa realtà ed era pronta a vivere in questo paradigma. Putin ha detto: "il sud-est ucraino è filorusso e questo per noi era importante. I residenti di questi territori hanno sempre votato per coloro che “hanno seguito gli slogan filo-russi della politica interna ed estera dell’Ucraina” e, in generale, “alla Russia andava bene così. Ma dopo il colpo di stato del 2014 ci è diventato chiaro che non ci sarebbe stato permesso […] di costruire relazioni normali con l’Ucraina”.
Rispondendo alla domanda di uno dei combattenti delle compagnie militari private, a cui è stato negato il certificato di veterano di combattimento dall'ufficio di registrazione e arruolamento militare e dalla Fondazione Difensori della Patria, Putin ha detto: "il problema esiste. E penso che sia una lacuna che non avrebbe dovuto essere consentita dal Ministero della Difesa". Il presidente ha ricordato che "nella Russia non ci sono formalmente e legalmente compagnie militari private, non sono previste dalla legge. Questo è il problema. Inoltre i contratti tra i partecipanti alle operazioni militari nell'ambito delle compagnie militari private e lo Stato non sono stati stipulati e questo è il problema principale. Con lo Stato avevano vari tipi di rapporti i comandanti di queste compagnie militari private. Purtroppo, anche i pagamenti erano in contanti. Ciò costituisce un grosso problema. Ora è molto difficile ripristinare anche solo l'organico di base di queste compagnie militari, di queste unità militari", ha concluso il presidente Putin.
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Putin si ricandida alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno a marzo 2024. Lo ha detto durante un colloquio informale, rispondendo a una domanda, anzi direi una supplica, da parte dell’eroe della repubblica di Doneck, Artëm Žoga, (comandante del leggendario battaglione “Sparta”, a cui i nazisti ucraini hanno assassinato il figlio Vladimir in un atto terroristico il 5 marzo 2022 mentre evacuava i civili da Volnovacha) che a nome del Donbass ha chiesto a Putin di prendere parte alle elezioni presidenziali con queste motivazioni: “perché c’è ancora molto lavoro da fare, grazie a Lei, alle Sue azioni, alla Sua decisione, noi abbiamo ricevuto la libertà, il diritto di scegliere. Lei è il nostro presidente, c’è ancora molto lavoro da fare per l’integrazione, per il sociale, per garantire alla fin fine la vita pacifica. Noi vorremmo fare tutto questo sotto la Sua direzione. Noi abbiamo bisogno di Lei, come come la Russia ha bisogno di Lei”. La risposta di Putin: “Non nascondo che in momenti vari, ho avuto pensieri diversi, ma Lei ha ragione, ora i tempi lo richiedono: mi candiderò alle elezioni”
Ora vedrete l’odio uscire insieme alla bava dalle bocche-penne malefiche dei pennivendoli occidentali e italiani sulle pattumiere che dovrebbero informare invece di demonizzare e instillare l’odio contro Putin. Gli inviati italiani a Mosca dovrebbero ringraziarlo invece di chiamarlo “Zar” e definire la Russia “democratura”, perché se fosse tale, se al posto di Putin ci fosse un altro presidente, sarebbero stati da un pezzo presi a calci nel sedere e buttati fuori per le menzogne che scrivono, così come fanno in Occidente con i russi, diplomatici e ambasciate. I russi non rispondono con le stesse bassezze dell’’Unione Europea, Gran Bretagna-Usa che vietano ai giornalisti russi di fare il loro lavoro, cacciandoli dal paese o negando loro il visto, vietando e chiudendo i canali d’informazione russi (o il volo degli aerei russi) sul territorio dell’Ue.
Alessandro Orsini
LA GUERRA IN UCRAINA. PERCHE’ PUTIN NON ACCETTERA’ LA PROPOSTA DELLA NATO
L’apertura alla diplomazia arriva
dal capo di gabinetto del segre-
tario generale della Nato, che di-
chiara: “Penso che una soluzio-
ne potrebbe essere che l’Uc ra i n a
rinunci al territorio e ottenga in
cambio l’adesione alla Nato”. Biden si predi-
spone a trattare soltanto ora perché la guerra
ha esaurito le funzioni fondamentali per gli
interessi americani, ovvero: 1) separazione
della Russia dall’Europa; 2) ampliamento
della Nato da 30 a 32 membri scaricando su-
gli ucraini il costo della nuova espansione ai
confini con la Russia; 3) indebolimento della
Russia. Le ragioni per cui Putin non può ac-
cettare la proposta sono numerose. Data la
complessità della materia, procederò per
punti. Primo: Putin potrebbe marciare su
Kiev e rovesciare Zelensky. È falso che Putin
non assedi Kiev per mancanza di forze. Se-
condo: quando Corriere, Repubblica e La
S ta m p a sostengono l’ingresso dell’Uc ra in a
nella Nato come base di una trattativa, dimo-
strano di non conoscere le basi della diplo-
mazia in guerra. Nessuno Stato accetta come
offerta una minaccia esistenziale che può
scacciare con la forza. Accettando l’Uc ra i n a
nella Nato, Putin autorizzerebbe gli Usa a
riempire Zelensky di armi impressionanti:
oggi gli F-16 che caricano testate nucleari e
domani chissà cosa. Con l’Ucraina nella Na-
to, la sicurezza della Russia si troverebbe in
una condizione peggiore di quella iniziale
giacché un membro della Nato può ospitare
le testate nucleari americane. La frase: “Ma
l’Ucraina non invaderebbe mai la Russia!” è
la più stupida della guerra per l’i g n o ra n z a
che rivela in tutti i campi del sape-
re. Ancora una volta, mancano le
basi: il primo dovere di un capo di
Stato non è eliminare le minacce
esistenziali, bensì stroncarle sul
nascere. Gli Stati Uniti non hanno
atteso un attentato a New York per
bombardare l’Isis in Siria. Era una
minaccia potenziale e Obama l’ha
schiacciata. L’Iran non ha inten-
zione di colpire Israele con le bom-
be atomiche, ma gli israeliani uc-
cidono ugualmente gli ingegneri
nucleari iraniani.
Terzo: sebbene Corriere, Repubblica e La
Stampa abbiano iniziato a ripetere le analisi
che questa rubrica sviluppava all’inizio della
guerra, continuano a non comprendere i
principi basilari della sicurezza internazio-
nale ruminando fantasie irrealistiche. La
minaccia esistenziale che la Nato in Ucraina
pone alla Russia è maggiore di quella posta
agli Stati Uniti da al Qaeda in Afghanistan, Dove gli americani sono rimasti vent’an ni .
Gli F-16 a Zelensky dimostrano che Biden
decide quali armi possa avere l’Ucraina. Im-
maginiamo un Messico ferocemente anti-a-
mericano. Biden accetterebbe che sia arma-
to dalla Cina a piacimento? Biden ha preteso
che Meloni non rinnovasse gli accordi com-
merciali con la Cina perché li con-
sidera una minaccia agli interessi
americani. Se Biden non accetta il
5G cinese in Italia, potrebbe accet-
tare i caccia cinesi in Messico?
Quarto: l’ingresso di un Paese nel-
la Nato non elimina il pericolo del-
la guerra con la Russia. Se la Fi-
nlandia si armerà al punto da mi-
nacciare la sicurezza nazionale
della Russia, la Russia avendo le
forze necessarie attaccherà la Fi-
nlandia anche se fa parte della Na-
to. L’idea che un Paese diventi inat-
taccabile quando entra nella Nato è una fan-
tasia infantile onnipotente. Peraltro la Nato
sta già applicando l’articolo 5 all’Ucraina che
cade ugualmente a pezzi. Per capire come u-
scire da una guerra occorre capire perché sia
scoppiata (spiegazione causale), quale sia la
sua funzione (spiegazione funzionale) e qua-
le sia il suo fine (spiegazione teleologica). I
giornaloni brancolano nel buio.