RASSEGNA STAMPA |
Giuseppe Casarrubea su Facebook
sempre acute e obiettive le tue analisi, Pietro. Forse è giunto
il momento che qualcuno faccia una storia critica della Cgil.
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Da
NOTEBLOCK
È stato in passato il
segretario della Cgil siciliana, oggi continua ad essere una delle poche voci
critiche della sinistra dell’isola, capace di mettere in discussione la
tradizione e di misurarsi con le nuove questioni che insorgono nel conflitto
capitale/lavoro. Con le sue “noticine”, con la verve del buon sindacalista di
razza, interviene sui temi dell’attualità che attraversano in questi giorni il
dibattito politico: il riposizionamento del leader della sinistra istituzionale
– il governatore pugliese- e la contestazione dei leaders sindacali in quel di
Taranto, nel corso della manifestazione degli operai-ILVA
----- Original Message ----- From: <info@giuliettochiesa.it> To: <pietroancona@tin.it> Sent: Tuesday, July 27, 2010 3:01 PM Subject: Re: Fiat, Torino, riunione dei "complici" con palo.
Caro Pietro, è proprio per questi motivi che ho deciso di rompere gl'indugi e tentare di cominciare la costruzione di un nuovo soggetto politico che, semplicemente, cominci a dire la verità.
Ti seguo comunque in quello che scrivi. E, nei limiti delle mie possibilità intendo diffonderlo.
Cari saluti
giulietto
Цитирую pietroancona@tin.it:
Caro Giulietto, grazie! Sentivo stamane a radio radicale la Bonino che concionava ex cattedra sugli operai e sulla Fiom che dovrebbero accettare le condizioni di Marchionne. Pena il trasferimento all'estero degli impianti e disoccupazione. Prima di lei, ieri sera a TG3, lo spregevole Ichino spiegava come e qualmente bisogna recedere dai ccnl come cosa scontata da fare subito se non vogliamo irritare i nostri imprenditori e scoraggiare gli investimenti esteri. Anche Boeri batte sullo stesso tasto per non parlare di Bossi, D'Alema, Chiamparino etc..etcc.. Mi domando: a che serve la politica? A che serve la nazione? Insomma siamo nel far west in cui lo sceriffo sta dalla parte dei prepotenti che si impossessano della terra? Dove è lo Stato? Il Parlamento serve ancora a qualcosa? Napolitano non ha niente da dire? Pietro ----- Original Message ----- From: info@giuliettochiesa.it To: pinocabras@yahoo.it Cc: pietroancona@tin.it Sent: Monday, July 26, 2010 9:28 PM Subject: Fwd: Fiat, Torino, riunione dei "complici" con palo. Caro Pietro, ottimo articolo, che Megachip pubblicherà con piacere. Grazie per il contributo. Giulietto
AUTOBIOGRAFIA
Caro Chierici,
sono un suo vecchio estimatore. Mi ha segnalato il suoi articoli, allora sull'Unità, mio cognato Luigi Ficarra. Ricordo un suo scritto molto bello del 2003 (se non sbaglio) sul Cile.
Sono nato ad Agrigento nel 36. Ho fatto tutta la gavetta del sindacato a cominciare dalla organizzazione degli edili che venivano ingaggiati a Porta di Ponte (si chiamava così uno degli punti di ingresso alla città)
spesso per il lavoro di un solo giorno come "buttare" la soletta che era uno dei più pesanti dal momento che si impastava tutto a mano e non bisognava dare tempo al cemento di rapprentersi. Ci alzavamo alle tre del mattino per andarli ad assistere al momento dell'ingaggio. Cosa non gradita dai padroni e neppure tanto dalla Questura.
Ero ancora ragazzo quandosono occupato dei vecchi senza pensione che erano tantissimi. Una povera umanità fatta spesso di anziani rattrappiti spesso piegati in due che avevano sgobbato duramente tutta la vita senza
"marche" e quindi senza diritto alla pensione. La mattina salivano in processione dalla periferia verso una mensa dell'ECA, un fila enorme di nonni vestiti di scuro, che si recavano a mangiare una ministra spesso biancheggiante di vermi della processionaria. Un deputato comunista di Raffadali, Domenico Cuffaro, propose e fece una appassionata campagna per l'assegnazione di un vitalizio ai tanti vecchi (spesso contadini) senza pensione. Ci riuscimmo con la Regione ma poi intervenne lo Stato perchè i governi democristiani di allora avevano un'apertura sociale che i partiti di oggi neppure se la sognano. Venne la pensione sociale e anche le pensioni di invalidità furono ancorate al dato socio-economico. Questo salvò generazioni di anziani del Mezzogiorno dal morire letteralmente di fame e consenti l'aiuto a quel minimo di sussistenza per galleggiare seppur ai margini del processo di modernizzazione che investì l'Italia. Cristo non si fermò ad Eboli ed il Sud fermo dal tempo dalle stragi e devastazione dell'invasione piemontese ricominciò a camminare.
Presto divenni Segretario della Camera del Lavoro di Agrigento e nel 62 Pio La Torre mi volle nella segretaria regionale della CGIL al posto del candidato ufficiale del PSI. Io ero e sono socialista della sinistra lombardiana e collaboravo con Fernando Santi, Mario Didò, Piero Boni Silvano Verzelli, Fernando Montagnani,
nella corrente socialista della CGIL che De Martino ad un certo punto, dopo il varo del governo di centro-sinistra, voleva scindere dalla CGIL pèr fare un sindacato socialista. Progetto non riuscito per l'opposizione della intera corrente. Ma la resistenza non doveva essere cieca e, consigliatosi con noi e con Novella, Fernando Santi, una delle anime più grandi del socialismo italiano, decise di dimettersi
e di cedere il posto ad un uomo di fiducia dei demartiani tale Giovanni Mosca che poi divenne celebre per una famosa legge di recupero dei contributi non versati da sindacati e partiti.
Se dovessi raccontarti tutto fino alla mia uscita dal PSI nel 1987 in rottura con il craxismo non basterebbero diverse pagine. Mi fermo qui, Fa parte della mia biografia il mio scandalo per ciò che è diventata la CGIL oggi, una organizzazione paragovernativa nelle mani del PD ( Ichino,Bersani,.,) che asseconda i giochi sporchi della spoliazione operaia di tutti i diritti ed ora, anche della dignità di esseri umani. La mia CGIL, la CGIL di Lama, Scheda, Giunti, Garavini,e tantissimi altri ed i miei compagni socialisti era qualcosa di veramente bello, esaltante, un luogo di grandi sentimenti e di grande passione per la giustizia sociale. Ora non più specie dopo gli ultimi terribili accordo del 2007 con il governo Prodi che sanzionano la legge trenta ed altre vergogne.
Pietro
----- Переправленое сообщение от pietroancona@tin.it ----- Дата:Mon, 26 Jul 2010 19:08:06 +0200 От кого:pietroancona@tin.it Ответитьpietroancona@tin.it Тема: Fiat, Torino, riunione dei "complici" con palo. Кому:"Undisclosed-Recipient:;"@ leggi: FIAT. Torino, riunione dei "complici" con palo.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=40336
Non so quale sia la posizione di Vendola e Di Pietro, so quali sono quelli di Bersani e di Casini, per cui anche il csx non potrà opporsi alle richieste della BCE, salvo fare un po' di propaganda antiberlusconiana senza senso. Pietro Ancona che leggo spesso su FB e che considero una delle persone migliori che ci sono adesso in Italia pone la questione in modo semplice ma non banale. E' evidente, o almeno dovrebbe essere evidente a tutti che per salvarci, perchè si tratta di salvarci, non abbiamo che da percorrere l'unica strada possibile e cioè il ritorno alla sovranità nazionale e alla sovranità monetaria. Fermo restando che nessuna forza dell'attuale parlamento o, meglio, delle attuali coalizioni, imboccherà mai questa strada occorre chiedersi, e questa volta una volta per tutte, cosa vogliamo fare? Se vogliamo continuare a litigare tra di noi tra chi è di destra o chi è di sinistra, tra chi è fascista, chi è antifascista, chi è afascita, chi è anti-antifascista, chi è comunista o chi è socialista, o se vogliamo finalmente, una volta per tutte, metterci assieme su questo semplicissimo programma che prevede l'uscita dall'euro e dalla UE. Si tratta di un programma che sarà fatto di lacrime e sangue, per qualche decina di anni gli italiani dovranno mettersi in mente che la "bella vita" è finita, ma se vogliamo avere un futuro e vorremo conservare, anzi se vorremo ritornare ad avere quei diritti che abbiamo avuto nel passato e che ci hanno oramai tolto, dovremo passare inevitabilmente da questa stretta via dolorosa. Ripeto non sarà facile, ma è l'unica strada e abbiamo tutti il dovere, quantomeno, di provarci. Solo così potremo guardare in faccia i nostri figli. Però dobbiamo agire subito, domani è già troppo tardi.
Giancarlo54
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Giancarlo54 Pietro Ancona dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, di essere uno dei pochi pensatori validi rimasti a sinistra. Ha detto chiaramente quello che molti, anche della "sinistra antagonista" non hanno ancora capito e cioè che insistere sulla patrimoniale vuol dire insistere UNICAMENTE sulla tassazione della I° casa, tassazione che avrà un effetto dirompente sulle classi lavoratrici e sulla bassa-borghesia in procinto di ridiventare, quest'ultima, proletariato (per usare un termine desueto).
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Giampaolo Faustini 16 marzo alle ore 17.38 Ciao Giuseppina. Sono lieto e fiero della Tua amicizia, soprattutto perchè sei la moglie di un grande condottiero e compagno. Un uomo, una bandiera candida dell'organizzazione sindacale. Un "faro" che per tanti di noi, rimarrà sempre un punto fisso per quanto ha fatto nel sindacato, per la sua cultura, per la sapienza, e per la lungimiranza, sprone alla volontà ad oltrepassare il limite che si pongono i vinti, sprone alla risolutezza per arginare e affrontare le nuove battaglie. Un caro e riconoscente saluto