ARCHIVIO STAMPA |
Fermiamo i ladri di mare
Riprendiamoci almeno i nostri
5 metri di spiaggia
promotori Giuseppina Ficarra e Pietro Ancona e giovani rappresentanti di Isolepedonali, Rete dei beni comuni, Fascio e martello
Finanziaria 2007: libero l'accesso al mare
La legge 296/2006 sancisce l'obbligo
per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso
e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area
ricompresa nella concessione, anche al fine di
balneazione.
La norma, testualmente recata dall'articolo 1, comma 251 della "Legge
Finanziaria 2007", appare in linea con il consolidato solco
giurisprudenziale che ha rinvenuto
nel diritto soggettivo di godere dell'ambiente marino un interesse pubblico
primario non comprimibile da interessi commerciali privati.
Tra le pronunce in materia, si ricorda tra tutte la sentenza del Consiglio
di Stato 31 maggio 2006, n. 3315, con la quale il Giudice amministrativo ha
confermato la legittimità del diniego opposto da una
Amministrazione marittima alla richiesta della concessione demaniale per
l'installazione di un nuovo stabilimento balneare proprio in sede di
bilanciamento degli opposti interessi in questione
manifestazione a Mondello 22-07-2007
Lettera alla Capitaneria di Porto
COMUNICATO STAMPA 27 LUGLIO 2007
lettera alla giornalista Brunetto 29.07.2007
OGGI 22 a Mondello 2007/07/22 17:21
Carissimi,
oggi a Mondello ci siamo ritrovati un un gruppo da isole pedonali,www.spazioamico,
cobas, pdci. Non eravamo in molti ma abbiamo fatto per cento!! Pietro è stato
una forza della natura!! Io con la mia stampella era come se gambe ne avessi più
... di due! C'era Claudio,Gimmi, Manuzza, Ravazzata Alessandro D'Alessandro e..
non ho ancora memorizzato i nomi. Con il volantino sul petto abbiamo attirato
subito l'attenzione delle persone e dei carabinieri presenti.Sono venute due
giornaliste della Repubblica di Palermo e della Sicilia di Catania che ci hanno
intervistato e fotografato..e partecipato alla manifestazione. Tutti assieme poi
muniti di metro ci siamo spostati sulla spiaggia dove abbiamo dialogato con i
bagnanti, misurato e fotografato tratti di spiaggia addirittura inferiori a tre
metri dalla battigia; abbiamo ricevuto solidarietà anche da molti affittuari
delle baracche della società italo-belga.
La prossima tappa sarà un sit-in di fronte la capitaneria di porto per indurla a
fare rimuovere due file di baracche per garantire i cinque metri regolamentari.
Concorderemo la data.
Giuseppina
Articolo di Sonia Papuzza su La
Repubblica 24-07-2007
l' iniziativa
Repubblica — 24 luglio 2007 pagina 7 sezione: PALERMO
«Lo stabilimento ruba pezzi di spiaggia ai palermitani». A dirlo sono i creatori
di spazioamico. it, insieme ad alcuni sostenitori, dopo avere misurato domenica
mattina la battigia libera a Mondello. Una manifestazione che però alla fine ha
radunato solo pochi coraggiosi, che hanno sfidato il caldo torrido pur di
misurare con precisione la distanza fra capanne e mare. Lo scopo: dimostrare che
i cinque metri minimi che l' ordinanza dell' Ufficio circondariale marittimo di
Palermo prescrive come liberi, sono invece occupati in alcuni punti dalle cabine
azzurre. Riprendersi la spiaggia, insomma. La notizia dell' appuntamento è
rimbalzata da un sito Internet all' altro per giorni, i forum di discussione
erano zeppi di frasi di incoraggiamento e di sostegno, da tutti piena
disponibilità a lottare per riconquistare il diritto a stendere il proprio
asciugamano e prendere il sole. Appuntamento alle 10.30 davanti all' entrata per
il pubblico a Valdesi. I primi ad arrivare sono stati, ovviamente, i
promotori, Giuseppina Ficarra e Pietro Ancona, coniugi settantenni e
combattivi. Lei camminava aiutata da un bastone, lui ancora con la febbre
addosso: la notte prima la temperatura non era scesa sotto i 39 gradi. Ma voleva
esserci comunque. Alle 11,30 i presenti erano una decina di persone, non di più.
Sono i rappresentanti di alcuni degli enti che appoggiano l' iniziativa:
Isolepedonali, Rete dei beni comuni, Fascio e martello. Le firme per l'
abolizione delle cabine a Mondello, nella petizione promossa dalle medesime
associazioni, sono intanto arrivate a quota 3.484. Ma il fatto non sembra
demoralizzare gli organizzatori. «Non mi lamento dello scarso numero dei
partecipanti - ha detto Giuseppina Ficarra - Non siamo una grande associazione,
solo pochi volenterosi che vogliono cambiare le cose». E sotto un sole cocente
il piccolo gruppo ha camminato fra i teli della gente, sulla sabbia arroventata,
distribuendo volantini e intrattenendo discussioni con gli affittuari delle
capanne, alcuni dei quali convinti che il reclamo fosse una sorta di offesa
personale. Alcune misurazioni, prese fra le voci contrastanti di alcuni bagnanti
che sostenevano che tutta la spiaggia, compresa la battigia, dovrebbe essere
affidata alla società Italo-Belga, e altri che invece incoraggiavano l' impresa,
hanno dimostrato che in alcuni punti la distanza fra la battigia e le capanne è
di gran lunga inferiore ai cinque metri minimi previsti dall' ordinanza. La più
bassa, appena due metri, lo spazio di una sdraio. «Il prossimo appuntamento -
promette Giuseppina Ficarra - sarà sotto la prefettura, dove porteremo questi
dati». Sonia Papuzza
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Fermiamo i ladri di mare
Santa Rosalia Libera Mondello dalla peste della baraccopoli.
Ridacci la nostra
spiaggia |
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Non si può ignorare un problema così grave che crea tanto disagio ai cittadini di Palermo come l'occupazione della spiaggia di Mondello fino a pochi metri, in certi punti meno di due,dalla battigia. Un provvedimento si può prendere subito: PRETENDERE CHE VENGANO RISPETTATI I 5 METRI DALLA BATTIGIA PER LA LIBERA BALNEAZIONE
L’ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palermo
N° 31/07 del 30.04.07 all’ Art. 9 - PRESCRIZIONI SULL’USO DELLE SPIAGGE al punto 6 recita: è vietata
l’occupazione comunque effettuata, in modo da impedirne l’uso pubblico, della striscia di arenile larga cinque metri lungo la battigia del mare
Lo spazio riservato alla libera balneazione è veramente ridicolo, inferiore anche ai regolamentari cinque metri dalla battigia e spesso costituito da sabbia bagnata dal mare. E' urgente provvedere a spostare almeno la prima fila di cabine verso il mare per recuperare lo spazio regolamentare! E' possibile che una città con quasi un milione di abitanti venga costretta ad affollarsi in una zona cosi limitata?
Una petizione va benissimo, ma non possiamo aspettare che scada il contratto con la compagnia Italo-Belga nel 2011 senza fare niente. Da subito dobbiamo almeno reclamare il nostro diritto ai 5 metri di spiaggia dalla battigia e tutti possono constatare che, nei punti dove va bene, ci sono al massimo 3 metri! In alcuni punti meno di due!! Muniti ciascuno di una cordicella lunga 5 metri, prendiamo le misure dalla battigia e sistemiamoci dentro i cortili delle cabine di legno. Stendiamoci sulle nostre stuoie e facciamo resistenza passiva.Ecco cosa bisogna fare
L'unione fa la forza. Forse riusciremo a smuovere le acque! Intanto se vogliamo affiancare a questa iniziativa una petizione va benissimo. Per firmare la petizione http://www.petitiononline.com/mond07/
Riprendiamoci almeno i nostri 5 metri di spiaggia
Domenica 22 Luglio alle ore 10.30 appuntamento
a Mondello Valdesi di fronte all’ ex Ristorante Bar La Sirenetta . Venite muniti
di costume teli e soprattutto di rulline metriche di almeno 5 Mt. Sarà invitata
la stampa
Lettera alla capitaneria di porto
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La spiaggia di Palermo è quasi completamente occupata dalla baraccopoli della compagnia italo-belga il cui contratto scade nel 2011. Sarebbe però assurdo aspettare fino ad allora per risolvere problemi improrogabili.
Non si può infatti ignorare ancora oltre un problema così grave che crea tanto disagio ai cittadini di Palermo come l'occupazione della spiaggia di Mondello fino a pochi metri, in certi punti meno di due,dalla battigia. Un provvedimento si può prendere subito:
PRETENDERE CHE VENGANO RISPETTATI I 5 METRI DALLA BATTIGIA PER LA LIBERA BALNEAZIONE
L’ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palermo
N° 31/07 del 30.04.07 all’ Art. 9 - PRESCRIZIONI SULL’USO DELLE SPIAGGE al punto 6 recita: è vietata
l’occupazione comunque effettuata, in modo da impedirne l’uso pubblico, della striscia di arenile larga cinque metri lungo la battigia del mare
Da un sopralluogo effettuato domenica 22 da un gruppo di spazioamico, Isolepedonali, Rete dei beni comuni, Fascio e Martello etc. e con la partecipazione di rappresentanti della stampa per misurare con precisione la distanza tra capanne e mare è risultato in modo inequivocabile che la regolamentare distanza di 5 metri non solo non c’è, ma in certi punti raggiunge a stento i due mt.!!!
La situazione si è aggravata quando la compagnia italo-belga invece di rimuovere e basta le capanne lungo il viale che impedivano la vista del mare ha semplicemente spostato dette capanne sul mare aggiungendo un’altra fila. I cittadini il mare ora lo possono solo….. vedere!!!!!!!!!
La costrizione di un numero cosi alto di persone in uno spazio tanto limitato può generare problemi di sicurezza e di ordine pubblico oltre ad infliggere una condizione di sofferenza a chi vorrebbe trascorre una giornata serena.
CHIEDIAMO
A codesta Capitaneria di Porto che si attivi immediatamente affinchè
VENGANO RISPETTATI I 5 METRI DALLA BATTIGIA PER LA LIBERA BALNEAZIONE
E questo in attesa e nella speranza che non venga più rinnovato il contratto alla compagnia italo-belga per potere provvedere ad un utilizzo della meravigliosa spiaggia di Mondello più razionale ed efficiente.
Lo spazio attualmente occupato in modo irrazionale dalle baracche potrebbe essere liberato e servito da strutture più efficienti come armadietti con chiave per conservare gli effetti personali, spogliatoi, docce , bagni etc.
COMUNICATO STAMPA 27 LUGLIO 2007
l'Incontro è stato deludente ed anche irritante dal momento che l'Ammiraglio ha negato che molti tratti della spiaggia libera non superano i due tre metri di larghezza, che esistano nuove file di capanne nel lato mare e, quando proprio non poteva negare l'evidenza, sosteneva che bisogna tenere conto dell'opera di erosione delle mareggiate.
Intanto non è vero che la baia sia sottoposta ad un processo di erosione anzi arriva nuova sabbia dal largo e di anno in anno il mare si abbassa sensibilmente.
Considerato che non dobbiamo aspettarci alcun intervento da parte della Capitaneria di Porto per la quale tutto è a posto ci rivolgeremo al Ministero della Marina Mercantile, alla Guardia di Finanza ed al Prefetto di Palermo sperando in una maggiore consapevolezza della portata del problema ed una sensibilità sociale che purtroppo non abbiamo riscontrato nei dirigenti della Capitaneria.
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Lettera a Repubblica
Prendere coscienza di un diritto
I Palermitani amanti del mare prendono coscienza dei loro diritti e invadono i cortili della B A R A C C O P O L I
La repubblica Palermo di sabato 18 agosto a pag.VII in
Mondello, l’assalto dei ventimila
leggiamo:
«Le cabine, semmai, sono abusive — dice DomenicoPane, studente di Giurisprudenza — la società che gestisce l’arenile dovrebbe lasciare almeno 5 metri liberi per la fruizione vicino al mare ma lo spazio per i
cittadini è ridicolo: solo una striscia di sabbia. A questo punto, non ci
rimane che invadere i cortili».
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La deturpante baraccopoli
Nel prendere atto con soddisfazione della notizia di una sia pure parziale riduzione della baraccopoli che ha imbruttito e sequestrato alla cittadinanza il lido di Mondello, desideriamo esprimere le nostre vive preoccupazioni sul piano di ristrutturazione presentato ed in particolare sull' assenza di ogni sia pur minimo accenno alla destinazione di una parte della baia alla libera balneazione ed al rispetto dei cinque metri di battigia asciutta.
Cinque metri di battigia asciutta non ci sono mai stati nonostante le proteste della cittadinanza e di questa associazione alla quale è stato risposto che la colpa è delle mareggiate (!!!). La zona da destinare alla libera balneazione non deve essere allocata nelle fasce terminali di Sirenetta e Valdesi ma al centro degli arenili concessi alla società siculo-belga, cosi come previsto dalla legge. La società siculo-belga deve potere offrire i suoi servizi senza ledere i diritto alla cittadinanza di potere fruire del mare e della spiaggia senza pagare pedaggio alcuno. Invitiamo le autorità ad esaminare il piano di ristrutturazione presentato alla luce del rispetto dei diritti di libera balneazione. Nel caso questi diritti non fossero tutelati con chiarezza, preghiamo di non approvare il piano.