vedi
Lettere su
Lavoro e sindacati
di Pietro Ancona (da l'angolo di Pietro)
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, June 24, 2010 10:04 AM
Subject: movida ed Ostalghia
Movida ed Ostalghia
La reazione di Marchionne e della Confindustria alla pesante sconfitta
subita a Pomigliano è di stampo fascista. Marchionne dopo aver fatto sapere
di essere "irritato" e di considerare l'ipotesi di ritirare
l'investimento, di fare la Panda in Polonia ed anche di voler costituire
quella che si chiama "newco", cioè di cambiare nome allo stabilimento "giovan
battista Vico" per potere azzerare tutto ed assumere soltanto chi è disposto
a tutto pur di portare a casa un pezzo di pane, ha fatto sapere che
collaborerà con i sindacati che sono d'accordo con la Fiat e soltanto con
loro. La Fiom (dei cobas non se ne parla nemmeno) viene esclusa da ogni
possibile contatto e trattativa.
In effetti Marchionne ha motivo di essere deluso del referendum che ha
voluto ad ogni costo sperando in un plebiscito che umiliasse la Fiom.
"Prendere o lasciare" aveva detto. "Se non approvate il piano A, ho pronto
il piano B." Insomma se non accetterete la mia proposta chiudo Pomigliano
così come sto chiudendo Termini Imerese. Chi è andato a votare sapeva che la
bocciatura del decreto Marchionne avrebbe comportato non una apertura del
confronto ed un accordo diverso ma il licenziamento. Eppure il quaranta per
cento ha detto no ed il sessanta per cento ha detto si soltanto perchè
stretto per la gola e minacciato. La depressione sociale di Napoli e della
Campania è stata usata per terrorizzare i votanti. Chi ha votato sapeva di
non avere alternativa di un lavoro diverso. Il lavoro non c'è e quello che
c'è ha il colore nero.
E' quindi eccezionale il valore ed il significato del voto espresso. Un
valore inestimabile di resistenza democratica ad un progetto di
schiavizzazione appoggiato dalle Confederazioni Sindacali, dalla
Confindustria, dal Governo, dal PD, dalle istituzioni locali ed osteggiato
soltanto dalla Fiom e dai Cobas, dalla sinistra comunista e dallo idv. Gli
interventi a sostegno del progetto Marchionne sono stati numerosi,
insistenti, martellanti. Sacconi, Tremonti, D'Alema, Bersani, i grossi
papaveri della Confindustria, si sono esibiti più volte senza mai farsi
carico di una sola delle tante giuste ragioni di opposizione della Fiom. Il
sessanta per cento dei si al piano Marchionne è stato raccolto sotto ricatto
e quindi non ha lo stesso peso del quaranta per cento di no. Ha voglia di
dire Bonanni che due terzi sono di più di un terzo. Il terzo ha votato anche
per i due terzi nel senso che ha avuto coraggio per tutti. Non credo che
nessuna persona civile, in condizioni di libertà, accetterebbe otto ore di
lavoro a digiuno e con un controllo WMC che lo riduce a mero macchinario
vivente.
Quanti già cantavano vittoria e pregustavano l'esportazione del modello
Modigliano a tutto il mercato del lavoro italiano ieri hanno masticato amaro
e hanno dato stura all'odio profondo verso la Fiom e quanti si oppongono
all'idea di fare dell'Italia la Cina d'Europa.
Ieri pomeriggio Radio 24 della Confindustria ha fatto una astiosa analisi
del voto. Ha scoperto che
mentre hanno votato si gli operai anziani provenienti dall'Alfa i giovani
hanno votato no perchè culturalmente meno consapevoli delle loro
responsabilità e sopratutto perchè non hanno inteso rinunziare alla movida,
al sabato notte di divertimento. Radio 24 era scandalizzata di aver fatto
questa scoperta e si è lasciata andare a sociologismi d'accatto sulle nuove
generazioni come se non fosse un diritto dei giovani operai avere un poco di
ricreazione a fine settimana magari contentandosi di una povera pizza ed una
birra non potendo disporre come Briatore del panfilo e della discuteca di
lusso in luoghi riservati alla grassa e corrotta borghesia gaudente
italiana.
Che peccato questi ragazzi che non vogliono cedere tutta la loro vita alla
fabbrica del signor Marchionne e che continuano a credere di aver diritto ad
una notte di svago piuttosto che passarla alla catena di montaggio con il
cronometrista che ti controlla!
E' iniziato l'assedio della Fiom che dovrà cedere ad ogni costo. Deve
consentire quella che Sacconi chiama la svolta storica del mercato del
lavoro italiano. L'assedio è terribile perchè la situazione italiana è
anomala. Le forze politiche presenti in Parlamento sono quasi tutte con la
Confindustria. La Fiom dovrà fare i conti con una CGIL che vuole accordarsi
come a suo tempo si accordò per l'Alitalia. Mentre Marchionne chiude la
Fiom in un lazzaretto si lavora intensamente dietro le quinte
per estorcere il consenso mancante o sostiturlo con un surrogato che
coinvolga la CGIL e magari la minoranza della Fiom. Si arriva a tacciare di
antipatriottismo i dissidenti. Il potere vuole che tutte le forze
"istituzionali" note collaborino alla soluzione Marchionne. Non gli importa
molto se Ferrero, Vendola o Di Liberto o i Cobas si oppongono. Vuole che
tutto il mondo delle istituzioni politiche e sindacali sia dalla sua parte
perchè non è in grado di reggere ad una opposizione che si saldi con il
terribile disagio e la crescente collera che dilagano nella società.
Ieri sera, rai-storia ha trasmesso un reportage dedicato alla nostalgia dei
tedeschi dell'est per quello che ricordano come il loro paradiso perduto: la
RDT. Unisco a questo scritto il reportage perchè vale la pena vedere in un
documento della televisione italiana che cosa è stato il comunismo nei
paesi dell'est. Qualche tempo fa hanno trasmesso un ampio documentario sulla
vita in fabbrica nell'URSS
una fabbrica a misura d'uomo in cui i lavoratori venivano rispettati nella
loro dignità e nei loro bisogni. Hanno mostrato come ogni luogo di lavoro
era dotato di locali destinati alla ristorazione fisica e psichica dei
lavoratori. Nel reportage di ieri, dopo aver ricordato le certezze che il
comunismo dava alla gente cha dalla culla alla tomba godeva di eccellenti
servizi di welfare confrontandole alle angosce
della società liberista ha messo l'accento sul rimpianto più grande del
passato "regime": la solidarietà e la coesione umana dovuta alla mancanza di
grandi differenze salariali tra le persone. Non c'era quasi differenza tra
il dirigente e l'operaio ed il denaro non aveva molto valore.
Mi è venuto da pensare all'operaio che guadagna quindicimila euro l'anno a
fronte dei cinque milioni di euro di Marchionne. Perchè Marchionne deve
guadagnare quanto trecento o quattrocento suoi dipendenti? Una società che
mercifica le persone e le seleziona per redditi non ha alcuna
giustificazione naturale. Il nuovo medioevo sociale governato da un Olimpo
di alcune migliaia di persone che da sole si impossessano della maggioranza
delle risorse è ingiusta, contraria alla ragione,
specialmente quanto la maggioranza delle persone, indipendentemente dai
meriti di ognuno, viene affamata e privata della speranza di un futuro.
La borghesia italiana farà di tutto per sconfiggere la resistenza della
classe operaia a Pomigliano ed in Italia. Forzerà la situazione per piegarla
ai suoi interessi. A sentire l'intervista di Epifani di oggi anche la CGIL
parteciperà alla forzatura. Lo sciopero di domani della Cgil ignora la
questione esplosa a Pomigliano e sarà soltanto un supporto molto ben
misurato e blando alla blanda e misurata "opposizione" PD alla manovra.
Pietro Ancona
http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Focus economia
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=438
http://news.google.it/news/search?aq=0&pz=1&cf=all&ned=it&hl=it&q=pomigliano
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--- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Friday, June 25, 2010 9:58 AM
Subject: CGIL: terzo sciopero generale sprecato
Cgil: terzo sciopero generale sprecato
Oggi la CGIL chiama allo sciopero generale i lavoratori italiani per
protestare contro la manovra del governo. E' il terzo sciopero generale
indetto dalla Confederazione in meno di due anni che dovrebbe fare valere le
ragioni dei penalizzati dalla crisi e dall'offensiva congiunta
padronato-governo contro i diritti ed il welfare. Come i due scioperi
precedenti, sarà una grande fiammata della protesta e dello sdegno di
milioni di persone che mai, come oggi, si sono sentite tanto sole,
abbandonate ed in balia di un tritacarne sociale che può colpire chiunque .
Ma l'interprezione e la traduzione in atti concreti della protesta dei
lavoratori giungerà nella alte stanze del potere edulcorata e sbiadita o
non giungerà del tutto. L'intervista rilasciata da Susanna Camusso al
Manifesto è assai istruttiva a proposito. La CGIL sostanzialmente non chiede
niente. Si limita a commentare negativamente la "manovra" ed ad aggiungersi
alle proteste del PD e delle Regioni che rimproverano al Governo
rispettivamente di non sapere fare bene il suo mestiere e di tagliare i
trasferimenti alle Regioni per i servizi. E' significativo che la Camusso
attribuisca alla manovra il disagio dei precari senza mettere in discussione
la legge Biagi che il ddl Nerozzi-Marini vorrebbe integrare con scelte
respinte in Francia da un vigoroso e vittorioso sciopero. A proposito della
Francia proprio ieri si è scioperato contro il progetto di portare a 62
anni l'età pensionabile. In Italia, con un minuetto messo in piedi con l'UE,
il governo ha portato il pensionamento delle donne a 65 anni, senza
registrare la benchè minima reazione delle nostre confederazioni che
vantano oltre dieci milioni di iscritti e dovrebbero poter influire sulle
scelte
di questioni essenziali per la vita delle persone come le pensioni.
La CGIL si presenta allo sciopero di oggi con una posizione reticente e
discutibile sulla vicenda di Pomigliano d'Arco nella quale ha isolato la
Fiom nella sua lotta contro il decreto Marchionne di soppressione dei
diritti costituzionali e di riduzione dei metalmeccanici a macchinario
vivente (WMC).
La CGIL non ha neppure le carte in regola in materia di difesa del ccnl
perchè è firmataria degli accordi Alitalia e, secondo Bonanni, di numerosi
altri accordi aziendali di deroga al ribasso che riguarderebbe decine di
migliaia di persone. Partecipa alla contrapposizione lavoro-diritti quando
insiste perchè la Fiat realizzi comunque il suo investimento. Non considera
che la Fiat gioca a carte coperte e che ha strumentalizzato l'esito del
referendum per forzare la situazione a scelte ancora più gravose e pesanti.
Si ha l'impressione che gli obiettivi del successore di Valletta siano
diversi da quelli strombazzati come una delocalizzazione all'incontrario per
raccogliere consensi ed applausi dei benpensanti.
Lo sciopero di oggi non intercetta la vittoriosa strategia confindustriale
di uscita dalla crisi. Oggi la Confindustria comunica la fine della
recessione che seppur a prezzo di altri 260 mila licenziamenti
approderà ad una ricrescita del PIL nel 2011. Una strategia basata sulla
riduzione dei sindacati a pesci pilota (naucrates ductor) degli squali del
capitalismo italiano che ridurrà in miseria e con meno diritti venti
milioni di famiglie di lavoratori dipendenti e porterà alla cessione di
un'altra fetta consistente del reddito nazionale al capitale ed alle banche.
Il piagnucolio del documento che indice lo sciopero della CGIL non servirà a
niente. Non esiste capitalismo compassionevole disposto a frenarsi
ed ad avere un po' di riguardo per chi affonda nella crisi ed è anche
inseguito dall'aumento di tutti i servizi che servono a foraggiare le
privatizzazioni e l'Oligarchia politica che sta divorando l'Italia. Il
padronato italiano alza il tiro e vuole mettere al riparo di possibili
sentenze della Corte Costituzionali le deroghe ai diritti estorte nelle
aziende ed anche con leggi dello Stato. Vuole l'abolizione dell'art.41 della
Costituzione per svincolare l'Azienda dagli obblighi sociali. Non pare che
su questo punto incontri grandi resistenze in Parlamento. Nel PD si è creato
un fortissimo partito confindustrialista ed iperliberista. Soltanto Rosy
Bindi ha speso qualche parola in difesa dei diritti dei lavoratori di
Pomigliano d'Arco. Tutti gli altri hanno isolato la Fiom ed appoggiato
spudoratamente le pretese di Marchionne.
Sbaglia la sinistra a dare adesione acritica allo sciopero indetto dalla
CGIL. Certo bisogna sostenere
i lavoratori nella loro lotta di oggi ma bisogna dire nello stesso tempo che
la piattaforma rivendicativa della CGIL non cambia di una virgola la
situazione attuale. Non basta lamentarsi che la manovra abbasserà il PIL.
Bisogna aggiungere una richiesta di aumento generalizzato dei salari e delle
pensioni
e la riconversione di grande parte della spesa pubblica dal parassitismo
agli investimenti sociali. Diminuire di almeno il cinquanta per cento il
costo della politica e destinare i cinquanta e più miliardi di ricavo al
sostegno della ricostruzione delle zone terremotate ed a programmi di
bonifica sociale nelle regioni del mezzogiorno o deindustrializzate.
Chiedere norme che scoraggiano la fuga all'estero delle imprese. L'ultima
moda è rappresentata dalla Tunisia che offre salari mensili a 125 euro. La
CGIL dovrebbe inoltre abbandonare l'inerte provincialismo e chiedere la
convocazione di una assemblea internazionale per il Salario Minimo Garantito
e per un decalogo dei diritti che bandisca il sistema WMC causa di suicidi.
L'operaio non è macchinario vivente, è un essere umano che, come dicono i
credenti, è fatto ad immagine di Dio. Bisogna liberare Cristo nelle
fabbriche lagers di tutto il mondo e riscoprire l'utopia internazionalista
del movimento operaio e socialista. C'è una fortissima ideologia classista
nell'internazionalismo dei liberisti che punta alla distruzione del ceto
medio e sta omologando il welfare dell'Occidente al livello americano, il
più basso. Bisogna contrapporre una strategia dei diritti che unisca
l'operaio polacco a quello cinese a quello italiano.
La CGIL dovrebbe chiedere al Parlamento italiano di vietare l'introduzione
della WMC nelle aziende italiane perchè lesiva della salute e dei diritti
delle persone.
La CGIL accetta le scelte del capitalismo come leggi generali
dell'economia. Sbaglia di grosso e danneggia il suo grande popolo di oltre
cinquemilioni di lavoratori e pensionati che vorrebbero combattere piuttosto
che inghiottire fiele e subire la prepotenza di gente come Marchionne da
cinque milioni di euro l'anno...
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Saturday, June 26, 2010 8:44 AM
Subject: L'aggressione diventata rissa
L'aggressione diventata rissa
Colpisce il comportamento della stampa italiana quando si occupa di
questioni riguardanti gli ebrei o Israele. La verità viene subito manipolata
e, quando non si può stravolgere del tutto, immediatamente si derubrica o
si definisce diversamente il fatto come è accaduto ieri: una aggressione
organizzata da un gruppo appartenente alla comunità ebraica di Roma è stata
riportato come "rissa".
Secondo il nostro Codice Penale la rissa è un reato punibile dall'art.588
con una multa ed il carcere fino a cinque anni. Nella rissa le
responsabilità sono di tutti i partecipanti e non può essere invocata la
provocazione. Come nella notte tutti i gatti diventano neri così, così le
responsabilità di quanto è accaduto ieri a Roma non sono attribuibili
soltanto allo squadrismo di quegli ebrei romani che hanno fatto una
spedizione punitiva contro i pacifisti colpevoli di voler ricordare
accanto al soldato israeliano anche gli undicimila palestinesi chiusi nelle
carceri da anni e dimenticati dall'opinione pubblica mondiale. Ricordo che
tra queste undicimila persone che soffrono e spesso vengono torturate nelle
carceri di Israele ci sono centinaia e centinaia di bambini.
Tra i pacifisti aggrediti un giovane è stato ricoverato all'ospedale per
le percorse subite forse non a mani nude.
La Comunità Ebraica di Roma non è nuova ad episodi di squadrismo. Nel
maggio del 2007 organizzò una spedizione punitiva a Teramo contro i
professori Faurisson e Moffa . I due professori furono aggrediti in piazza,
insolentiti, strattonati e picchiati. La loro colpa è stata quella di voler
intervenire nel dibattito sui lagers nazisti e sull'Olocausto.
Sono stati subito criminalizzati dalla lobby ebraica che è assai influente
in Italia. E' stato loro impedito di parlare e poi sono stati malmenati.
L'anziano professore Faurisson ha subito un colpo al collo infertogli da un
aggressore esperto di arti marziali.
L'episodio di ieri a Roma si inquadra nel clima di intolleranza e di
violenza che si è incrudelito dopo la elezione di Alemanno a Sindaco. Roma è
diventata teatro di violenze contro rom, omosessuali, extracomunitari.
Insomma contro coloro che da sempre i fascisti considerano "diversi" da
eliminare per ripulire la città dalla loro presenza. Anche i pacifisti
sembrano ora rientrare nella categorie dei "diversi". Alemanno è stato
recentemente in Israele a ritirare il premio istituito da un imprenditore di
Tel Aviv. Israele non tollera neppure la più piccola critica del suo
operato e concede alla sua amicizia soltanto a coloro che accettano senza
discutere la sua politica militare. Quindi Alemanno è engageè e non è
una cosa buona nè per Roma nè per l'Italia che dovrebbero sostenere le
ragioni della pace e del rispetto della integrità fisica e della dignità
umana di tutti. Sopratutto per i milioni di palestinesi che oggi vivono
reclusi e privati di tutto a cominciare dall'acqua da bere. Israele si è
infatti impossessata dei due terzi dei pozzi esistenti in Gisgiordania ed
a Gaza lasciando a milioni di palestinesi soltanto quelli peggiori e di
acqua salmastra.
La comunità ebraica dovrebbe riflettere su posizioni sempre più aggressive
ed intolleranti di coloro che ne monopolizzano la rappresentanza. Ricordo
con vero rammarico la stima ed anche l'affetto che
figure come Toaff e Zevi, che per moltissimi anni ne furono i portavoce,
sapevano suscitare. Ora il tratto prevalente è l'intolleranza, lo
squadrismo. Sono certo che non tutti gli ebrei italiani condividono la
politica del governo di Israele e la crescente aggressività verso tutti
coloro che si compenetrano nella infelice condizione dei palestinesi. Ma
anche la stampa italiana che oggi protesta per la legge bavaglio dovrebbe
riflettere sulla propria responsabilità nell'occultare la verità e nel
criminalizzare ed isolare quanti difendono una popolazione oppressa dal
militarismo colonialista israeliano.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, June 27, 2010 9:05 AM
Subject: Ill G20 per i miliardari
Il G20 per i miliardari
Effetto positivo dello scatenamento degli animals spirits del
capitalismo che usano finanza, commercio e guerre per fare arricchire a
dismisura la casta dei miliardari è la riscoperta del marxismo, del
socialismo ed anche delle esperienze concrete del comunismo nei paesi nei
quali si è realizzato. Il G20 riunito in Canada ed isolato dal mondo da uno
scandaloso apparato di sicurezza costato oltre un miliardo di dollari ci fa
sapere che nei prossimi due anni (?) si dovranno dimezzare i deficit
statali, che la guerra in Afghanistan potrà durare altri cinque anni, che è
assai probabile una aggressione di Israele all'Iran e che nessuna misura
seria sarà presa per tagliare gli artigli agli speculatori della finanza, ai
pirati che hanno messo in ginocchio il mondo intero inondandolo di titoli
fasulli per migliaia di miliardi di euro. In quanto al disastro ecologico
planetario provocato dalla multinazionale BP nel Golfo del Messico se n'é
occupata una Corte di Giustizia che ha annullato il modestissimo intervento
di Obama per una sospensiva di sei mesi delle perforazioni sottomarine. Non
sia mai che i petrolieri non possano fare i loro comodi! I diritti del
capitale valgono assai di più della buona salute del pianeta e dei suoi
abitanti!
Per nostra disgrazia Russia e Cina si sono omologate al modello liberista
e sono diventate collaborazioniste sia pure passive dei progetti aggressivi
degli Usa. Hanno commesso l'errore di isolare l'iniziativa di Turchia e
Brasile sul nucleare iraniano scoraggiando una possibile diplomazia di pace
alternativa ai diktat USA.
Si illudono che i loro interessi possono essere meglio tutelati
compiacendo il padrone americano che, però, è insaziabile e, mentre chiede
il loro apporto per isolare l'Iran, prepara le sue pedine per insidiare la
loro stessa sovranità con un enorme reticolo di basi militari e
missilistiche attorno alla Russia e l'uso demagogico e distruttivo
dell'indipendentismo dei monaci per il Tibet.
La riunione degli spocchiosi governi riuniti a Toronto è stata preceduta
dall'allarme lanciato dal FMI per possibili trenta milioni di nuovi
disoccupati. Il terrorismo del FMI serve a giustificare l'abbassamento del
tenore di vita delle masse popolari, ad una americanizzazione di tutto
l'Occidente con la dismissione dei tratti della civiltà europea dati dal
welfare conquistato dalle socialdemocrazie nel secolo scorso. Nelle riunioni
del gruppo di Bildelberg si erano tracciate le linee ideologiche e le scelte
che saranno assunte dal G20. Attacco al ceto medio e guerre. Le enormi spese
militari del G20 che sottraggono immense risorse alla gente non vengono
neppure menzionate.
Il liberismo viene spinto al parossismo per produrre oggetti inquinanti
che consumano una enorme quantità di energia. L'obiettivo di produrre una
auto al minuto presuppone un mercato infinito di vendite contraddittorio ad
una realtà di impoverimento e di crisi dei ceti medi. In ogni caso si
prevede un futuro che riduce i consumi collettivi a vantaggio di quelli
individuali, di distruzione della natura, di regimi fiscali sempre più
oppressivi, di squilibri abissali tra gli esseri umani.
In questo scenario, soltanto alcune scelte del socialismo potrebbero
salvare l'umanità. Oggi un famoso economista proponeva la nazionalizzazione
delle banche ed il controllo della finanza mondiale. Certo non è possibile
che gruppi di speculatori mettano in crisi le Nazioni come è successo con i
titoli tossici e con le manovre contro i Pigs a cominciare dalla Grecia. Ma
oltre alla banche c'è anche il problema delle merci che vengono prodotte.
L'industria automobilistica ha bisogno di un piano a lunga scadenza per la
sua riconversione. La corsa a produrre auto a costi sempre più contenuti non
servirà a molto. Il costo della manodopera incide soltanto per il tre per
cento del prodotto. Quanto potrà ancora essere compresso e spremuto il
salario dell'operaio-robot? Quante auto potrà assorbire il mercato?
Il liberismo sta attaccando il ceto medio oltre che naturalmente la classe
operaia. L'attacco alla scuola, alle università, agli statali, la
sottomissione colonialista dell'agricoltura alle multinazionali della
distribuzione, la distruzione dell'artigianato stanno producendo un disagio
sociale sempre più esteso che potrebbe tradursi in conflitto liberatorio se
la sinistra ritrovasse la sua anima ed avesse il coraggio di sostenere il
socialismo come necessità assoluta dell'umanità.
Il G20 ha avuto qualche parola di comprensione e di compassione per
l'Africa. Non è in grado di capire che questo approccio neocolonialista è
offensivo e controproducente. Gli aiuti stanziati servono sopratutto alle
aziende che saranno beneficiate e che si libereranno dei loro fondi di
magazzino spesso scadute. Anche il ruolo delle ONG è tutto da discutere. I
poveri del mondo si aiutano non sfruttandoli ed associandoli al commercio e
sopratutto rivalutando il prezzo dei prodotti agricoli e liberando gli
agricoltori dalla miseria che spesso li spinge al suicidio.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: primapagina@rai.it
Sent: Monday, June 28, 2010 8:45 AM
Subject: obiettività
Caro conduttore Campi,
lei si è mostrato scandalizzato per la profanazione delle tombe dei vescovi
ed ha attribuito all'antipapismo della cultura protestante questo gesto.
Naturalmente non gliene frega niente della profanazione dei corpi e della
psiche dei bambini e delle bambine che sono stati violati in quantità
industriali dai preti.
Inoltre dovrebbe avere rispetto per la cultura protestante che non è
l'anacronistica religione-stato
che ci opprime in Italia.
Inoltre ha avuto parole sprezzanti per l'Iran che Israele si accinge a
bombardare. L'Iran non ha mai aggredito nessuno e semmai è stato vittima per
istigazione di Israele e degli USA della guerra mossagli dall'Iraq. l'Iran
ha diritto alla bomba atomica perché Israele ne ha un arsenale. Solo la
bomba atomica iraniana potrà fare deterrenza di pace inducendo la bellicosa
Israele a lasciare in pace i suoi vicini. Le ricordo il bombardamento di
gaza e la distruzione del Libano.
Lei è giornalista embedded e lavora per un editore che è bene ammanigliato
nel sistema di potere e di appalti italiani
Non condivido le cose dette da Roberto Saviano alla giornalista di
El Pais. Ha dichiarato che l'Italia è un paese feroce dal quale vorrebbe
andarsene. E' vero che l'Italia è un paese feroce. Certo ognuno ha il
diritto di pensare ad una vita diversa, non blindata, non oppressa dalle
restrizioni imposte dalle minacce e dalla persecuzione della
criminalità. Ricordo una malinconica fotografia di Giovanni Falcone
affacciato alla finestra del retro
della sua abitazione dalla quale non poteva uscire se non protetto
dalla scorta. Scorta che a volte non voleva disturbare per i suoi
spostamenti non legati al suo ufficio. La vita blindata è dura,
durissima specialmente quando si hanno meno di trenta anni e si ha
diritto naturale alla più assoluta libertà. Certo l'Italia è un paese in
gran parte controllato dalle mafie che hanno avuto e continuano ad avere
tanto potere perchè complici ed alleate a grossi pezzi dello Stato. Nel
governo italiano siede un sottosegretario inseguito da un mandato di
cattura per collaborazione con la camorra che il Presidente del
Consiglio appoggia ed un Parlamento protegge dall'arresto. Ed è anche
vero che in Italia non c'è ricambio delle classi dirigenti come in altre
democrazie. Ma questo perchè l'Italia non è più da molto tempo una
democrazia. E' una Oligarchia controllata da un ceto di professionisti
della politica che si è impadronito di tutte le cariche istituzionali
ricavandone di che vivere lautamente. Tutte le amministrazioni
pubbliche, dai consigli di quartiere al Senato, sono gestite da un ceto
politico stipendiato e ricco di privilegi. Migliaia e migliaia di famuli
di questo ceto sono diventati amministratori di società create ad hoc
per loro o consulenti. Il peso del ceto politico e parapolitico
sull'erario italiano è enorme ed aumenterà ancora con il federalismo.
Inoltre ed è cosa che Saviano non rileva e forse non gli interessa
l'Italia è nelle mani di una Confindustria che con la complicità dei
sindacati ha spogliato i lavoratori di quasi tutti i loro diritti ed a
Pomigliano voleva inaugurare l'era dell'operaio-mulo ridotto a
macchinario vivente. L'Italia ha la legge Biagi per la quale sei milioni
di giovani sono stati condannati alla infelicità del precariato e di
bassi salari. Salari bassi fino all'infamia di pagare ad un giovane
ingegnere o avvocato o meccanico salari di 400 euro al mese. Trattamenti
che gridano vendette come dover lavorare a cottimo in un call center che
è diventato il mattatoio di tante speranze giovanili e di tanti studi
fatti con entusiasmo ora amaramente spento.
L'analisi che fa Saviano della realtà italiana è parziale, ma non
importa. Ha dato un contributo importante diventando l'icona della lotta
alla camorra. Proprio per questo, per il fatto di essere diventato una
star massmediatica a livello mondiale , non ha il diritto di esprimersi
come ha fatto con El Pais. Se vuole andarsene dall'Italia, vada pure
ma senza annunziarlo a tutte le agenzia di stampa ed alle televisioni.
Se ne vada in silenzio, sparisca dalla circolazione. Non lanci un
messaggio di irredimibilità del Paese. Altri resteranno a fare
battaglie. Tanti altri bravi e valorosi come lui ma senza i riflettori
che lui ha quasi monopolizzato.
E' di questi giorni il coraggioso libro "Agenda Nera" di Vittorio
Lo Bianco e Sandra Rizza che
esplora circostanze del perverso intreccio Mafia-Stato facendo nomi e
cognomi. Nomi e cognomi che non si leggono in nessuna pagina del
fortunatissimo romanzo "Gomorra". Una cosa è fare la guerra alla mafia
ben altra cosa è fare la guerra al mafioso. La guerra al mafioso è
sempre cruenta. La guerra alla mafia a volte si ed a volte no.
A nessuno si può chiedere di diventare eroe. Ma vorrei ricordare il
martirio di giornalisti come
Giuseppe Fava, Giuseppe Impastato, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani,
Beppe Alfano. Tantissimi altri sono caduti per avere testimoniato la
verità e lottato per una Italia libera dalla oppressione mafiosa.
Questi martiri per una Italia civile e libera che ancora non c'è
hanno avuto il coraggio di intervenire su interessi specifici del potere
mafioso! Non vorrei che per trattenere Roberto Saviano in Italia
dobbiamo fare di lui un uomo politico. Magari per attivare il ricambio
di classe dirigente che ha reclamato nell'intervista ad El Pais.
Vorrei chiudere ricordando la vita blindata di Roberto Scarpinato e
di quanti assieme a lui conducono una lotta mortale alla mafia. Invito a
leggere il suo bellissimo ed istruttivo libro "Il ritorno del principe"
nel quale viene spiegato perché l'Italia é quella dalla quale oggi
Saviano vorrebbe fuggire.
----- Original Message -----
From: Giuseppina Ficarra
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Tuesday, June 29, 2010 3:26 PM
Subject: Una sentenza di assoluzione
Una sentenza di assoluzione
Il senatore Dell'Utri è stato condannato a sette anni di carcere per la sua
collaborazione alla mafia precedente al 1992, anno fatidico e spartiacque
politico della storia d'Italia. Dal 1992 inizia il ciclo di Forza Italia e
del Berlusconismo che avrebbe rivoltato l'Italia "come un calzino" promessa
fatta dal
grande leader e puntualmente mantenuta. In effetti, l'Italia è stata
rivoltata, resa irriconoscibile: è oramai un immenso cimitero di rovine di
ciò che fu una nazione con grandi tratti di civiltà e di modernità, seppur
con le sue tare e le sue zone oscure. Ora siamo una una Repubblica
controllata da un proprietario di televisioni come lo fu per qualche anno la
città di Taranto, poi fallita, nella mani di un tale Giancarlo Cito, poi
condannato a quattro anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Non
è da escludere che l'Italia, come Taranto, finisca con il fallire dopo
essere stata depredata del suo patrimonio come sta avvenendo con il
trasferimento alle Regioni dei suoi beni con il cosidetto federalismo
demaniale. Intanto, una grossa corrente di destra alimentata dalle
associazioni del padronato, è impegnata in una opera di demolizione della
Costituzione e dei diritti dei lavoratori e delle persone ed una grassa
Oligarchia bipartisan fatta da migliaia e migliaia di professionisti della
politica e dai loro famuli divora fette sempre più grosse delle risorse del
Paese e vive di privilegi inaccettabili.
In effetti si tratta di una assoluzione del Dell'Utri politico, fondatore
di Forza Italia, referente della mafia e difensore dell'eroico stalliere di
Arcore. Quello che ha fatto prima del 1992 può riguardare la giustizia e la
cronaca giudiziaria. Non ci interessa se non come cronaca nera. Trattasi di
relazioni di un cittadino qualsiasi, seppur influente, con la potente mafia
siciliana. Interessa invece e moltissimo al Paese che cosa è stato Dell'Utri
dal 1992 in poi e stabilire se è vero o no che alla base della formazione di
Forza Italia ci sia stata una trattativa che avrebbe chiuso
il periodo stragista culminato nell'assassinio di Borsellino e Falcone e gli
attentati al patrimonio artistico italiano. La sentenza ritiene il
Senatore Dell'Utri innocente per quanto ha fatto nel corso degli ultimi
venti anni che sono stati gli anni del grande potere berlusconiano. Insomma,
non c'è niente di malavitoso e di mafioso nella sostanza del potere politico
del ventennio trascorso e tutto va spiegato in chiave diversa
di come l'avevamo immaginato e, con buone ragioni, sospettato..
Ricordo la letizia della avvocatessa Bongiorno, oggi pezzo grosso del PDL
e Presidente della Commissione Giustizia della Camera, nell'annunziare al
senatore Andreotti l'esito del suo processo. Andreotti era stato condannato
ma prescritto per le sue frequentazioni malavitose fino al 1982 ed assolto
per tutto il periodo successivo. Anche Dell'Utri, come Andreotti, viene
liberato dall'accusa che grava su di lui per tutta la sua lunga militanza
politica. Non andrà mai in galera e non si unirà ai settantamila infelici e
disgraziati ristretti in carceri abominevoli che possono contenerne la metà.
Non conoscerà mai questa terribile stazione del calvario di tante persone.
A quanti a sinistra sperano in un ribaltamento della sentenza in
Cassazione osservo che trovo inaccettabile una giustizia con tre gradi di
giudizio che possono esprimere tre sentenze diverse. Quello che conta è la
constatazione di un sistema giudiziario in preda a spinte e pulsioni diverse
e spesso opposte che non garantisce nessuno e che degrada a vista d'occhio e
non solo per gli attacchi quasi quotidiani di Berlusconi e della destra.
Prendiamo atto che con la sentenza di oggi è stato mondato da ogni
sospetto di radicamento nella mafia il movimento berlusconiano. Questo
movimento da oggi è ancora di più legittimato a stravolgere quello che resta
dell'ordinamento costituzionale italiano. Legittimato da una certificazione
antimafia rilasciata dalla Corte di Appello di Palermo.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Wednesday, June 30, 2010 12:33 PM
Subject: Una sentenza politica
Una sentenza politica
E' vero che il processo riguarda soltanto il suo oggetto e cioè la
persona o le persone che vengono chiamate a rispondere alla giustizia di
loro atti. Ma se il processo riguarda una persona
pubblica, un senatore della Repubblica, il fondatore di una formazione
politica che da quasi venti anni
è al potere in Italia, uno tra i massimi collaboratori del Presidente del
Consiglio l'oggetto del processo ci riguarda ed interviene nella nostra vita
nazionale. La storia d'Italia è costellata da processi e sentenze che hanno
influito sulla vita pubblica. Ricordo per tutti il processo Notarbartolo e
quello ai dirigenti dei Fasci Siciliani. Aveva ragione il procuratore
Gatto a sottolineare la valenza storica della sentenza. Ma la Corte di
Appello di Palermo gli ha dato una risposta negativa che indebolisce il
prosieguo della lotta alla mafia perchè non contribuisce a fare chiarezza
su quanto è accaduto in Italia dopo la stagione stragista. La limitazione
allo spartiacque del 1992 del comparaggio di Dell'Utri con la mafia
escluderebbe che la fondazione di Forza Italia sia avvenuta con il concorso
di questa. Ma come si fa a stabilire se una persona cessa di essere
nell'orbita della mafia ad una precisa data? E' la stessa domanda che ci
eravamo posti per la sentenza Andreotti. Non viene spiegato come il
soggetto cessa di essere invischiato con la criminalità. Che cosa è successo
? Quale è stato l'evento che ha convinto i giudici della fuoriuscita di
Dell'Utri dalla orbita mafiosa? Quali atti, quali documenti, testimoniano
di questa svolta nella sua vita?
La sentenza di ieri produce effetti negativi sulle indagini e sulla
ricostruzione di quanto è accaduto tra il 1992 ed il 1994. Non suffraga le
rivelazioni del pentito Spatuzza che sono state ritenute attendibili da
tanti magistrati e sono state riscontrate. Se Dell'Utri non ha rapporti con
la mafia dal 92 in poi tutto il capitolo di investigazioni faticosamente
fatte nel corso di questi ultimi anni riguardanti la trattativa Stato-Mafia,
responsabilità di servizi segreti e quant'altro stava emergendo dal mistero
fondativo della Seconda Repubblica, viene indebolito. Ma, sebbene la
sentenza abbia lanciato segnali di questo segno, io sono portato a
condividere l'affermazione di Ingroia che prevede una continuazione delle
indagini che non possono essere chiuse dalla lettura assolutoria che la
sentenza ha fatto del post 1992.
Colpisce la spocchia, l'arroganza dell'atteggiamento di Dell'Utri a
commento della sentenza. Ha mandato le sue "condoglianze" al procuratore
Gatto. Ha espresso giudizi sulla Corte che a suo parere sarebbe stata onesta
ma pavida ed ha glorificato la figura del mafioso Mangano, stalliere di
Arcore, che da vero "omo di panza" non ha parlato e non ha raccontato nulla
che potesse nuocere a lui o a Berlusconi. Questa esaltazione del silenzio
omertoso del mafioso è una implicita condanna dei pentiti
che non sarebbero "eroi" come Mangano ma "infami" perchè collaborano con i
magistrati.
Ma domani è un altro giorno. Dopo la sentenza Andreotti la lotta alla
mafia non perse vigore e recuperò terreno. Spero che succeda lo stesso dopo
la sentenza Dell'Utri. Lo Stato deve essere liberato dalla mafia. L'impresa
non è facile e l'Italia di oggi non dà molto sostegno a quanti la
combattono.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: Pietro Ancona
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, July 01, 2010 9:57 AM
Subject: La sentenza Dell'Utri e Pisanu
La sentenza Dell'Utri ed il Sen.Pisanu
La relazione Pisanu ha gelato quanti si erano gettati a capofitto sulla
sentenza Dell'Utri per mondare la nascita di Forza Italia da ogni possibile
sospetto di incubazione e partecipazione mafiosa. La pirandelliana sentenza
della Corte di Appello di Palermo aveva decretato che Dell'Utri era stato
amico e sodale della mafia fino al 1992. Da quella data in poi avrebbe
chiuso con le sue frequentazioni di cattive compagnie, avrebbe cominciato
una nuova e virtuosa vita dedicandosi alla costruzione del partito di
Berlusconi e conquistandosi una vittoriosa carriera politica. La sentenza ha
messo in dubbio la trattativa Stato-Mafia e un tentativo di fare luce sulle
stragi e sugli attentati del periodo 92/94 e slegato la fine dello stragismo
dal fortunato esordio del nuovo Partito in grado di riempire il vuoto creato
da tangentopoli e dalla fine della Prima Repubblica. La sentenza Dell'Utri
fa una periodizzazione di un prima e di un dopo 1992 che sembra una
forzatura come fu una forzatura quella creata con la sentenza Andreotti.
Perchè questa periodizzazione? Evidentemente per sganciare Forza Italia da
ogni sospetto di essere in qualche modo un partito della mafia. Se Dell'Utri
dopo il 1992 non è più uomo di collegamento della mafia con il mondo degli
affari e delle professioni è conseguente che il partito di cui è cofondatore
è pulito e deriva da altro e da altre cause.
Il senatore Pisanu, Presidente della Antimafia, riapre la discussione su
quegli anni che la sentenza avrebbe voluto chiudere per affermare non solo
che la trattativa Mafia-Stato ci fu, ma anche che la mafia non ha mai
dismesso di occuparsi di politica. Certo non lega la nascita di Forza Italia
alla mafia ma chiede un approfondimento di quanto è successo allora. Che
forze dello Stato abbiano contribuito alle stragi sembra oramai quasi
acclarato. La luce che si è fatta su un importante personaggio della
Questura di Palermo, capo della mobile ed uomo dei servizi segreti è uno dei
tanti tasselli che confermano una convergenza Stato-Mafia in determinati
obiettivi e quanto è stato raccontato da Massimo Ciancimino e dal pentito
Spatuzza.
Perchè Pisanu riaccredita una interpretazione dei fatti che i maggiorenti
del suo Partito si erano affrettati a smentire? Perchè interviene in un
massiccio bombardamento massmediatico volto a fare della sentenza di Palermo
la negazione di quanto scoperto o intuito o scritto sul biennio 1992/94 uno
dei più terribili della storia patria? Perchè probabilmente prevale in lui
l'uomo di Stato su l'uomo di Partito. E' di provenienza DC e nella DC
personaggi devoti allo Stato più che al Partito ne abbiamo conosciuti:
Fanfani, Moro, Andreatta e molti altri. Inoltre la sua relazione è un
prodotto collegiale del Parlamento e come tale credo che abbia molta più
importanza politica di una sentenza che potrebbe essere capovolta o smentita
dalla Cassazione e che comunque riguarda un collegio limitato di persone.
In ogni caso l'intervento di Pisanu è stato tempista, opportuno e
provvidenziale. Ha tagliato le gambe subito a coloro che vorrebbero oscurare
un periodo terribile della nostra storia, il periodo al quale è seguito lo
sfascio del Paese, la sua perdita di identità democratica, la sua frattura
interna, la sua svendita attraverso il federalismo, le cartolarizzazioni e
le privatizzazioni. Sbaglia, a mio parere, il Procuratore Grasso quando dice
che ci vogliono le "prove". Innanzitutto le prove dovrebbe essere lui a
cercarle ed a procurarle. In ogni caso anche se ancora non esiste una prova
di tutto, esistono prove di tanti singoli eventi. L'uccisione degli eroici
poliziotti Di Piazza e Agostino che salvarono la vita di Falcone all'Addaura
è una. La condanna di Contrada è un'altra......I processi a carico del
generale Mori, la villa di Riina lasciata incustodita e di fatto affidata
alla mafia etc..etc...etc...
Condivido quindi la dichiarazione di Rita Borsellino che afferma. ''Le
parole di Pisanu smentiscono palesemente chi appena ieri, con ragionamenti
paradossali, ha cercato di leggere, nella pesante condanna inflitta al
senatore Dell'Utri, la negazione della trattativa tra Stato e mafia".
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Friday, July 02, 2010 8:01 AM
Subject: Il PD assedia la Fiom
Il PD assedia la Fiom
Domani si svolgerà a Pomigliano un Convegno del PD per discutere la
situazione determinatasi dopo il referendum dei lavoratori che pur dando la
maggioranza dei voti al "si" non è stato sufficiente a convincere la Fiat ad
andare avanti con l'investimento. Investimento che resta avvolto nelle
nebbie. Non si capisce perchè la Fiat vorrebbe spostare a Pomigliano la
produzione della Panda mentre afferma che lo stabilimento polacco è in grado
di fornire auto di grande qualità a costi assai più contenuti di quelli
italiani. La Fiat pretendeva un grado di adesione più alto al suo progetto
già condiviso da Cisl ed Uil. Il 61% non gli è bastato e non vorrebbe
avventurarsi con una opposizione tanto forte tra i lavoratori.
Singolare modo di concepire la maggioranza. Non si voleva un referendum con
libertà di adesione ma una accettazione di tutti o quasi tutti per potere
giustificare il regime di ferro e di oppressione che il successore di
Valletta vorrebbe instaurare, un regime ancora più rigido di quello di Melfi
e di introduzione in Italia del sistema WMC che riduce i dipendenti a muli
da fatica, a macchinario vivente.
Perchè il PD, che si è distinto per la sua latitanza da tutte le grandi
vertenze che si sono sviluppate nel nostro Paese negli ultimi anni,
interviene a Pomigliano con una iniziativa ufficiale dopo un referendum che
in qualche modo costituisce l'inizio di una resistenza attiva e di una
riscossa dei lavoratori e del sindacalismo non servile del nostro Paese? C'è
stata la grande vicenda della Scuola in cui sono stati licenziati e sono
ancora in discussione diecine di migliaia di licenziamenti ed il PD non si è
fatto vivo tranne che per qualche comparsata nelle manifestazioni più
eclatanti. C'è stata la fioritura (chiamamola così) degli stiliti, delle
proteste operaie in cima ai tetti e si è visto soltanto Franceschini quando
era in corsa per la segreteria ma soltanto per farsi un pochino di
propaganda. All'Isola dei Cassiintegrati ed in Sardegna dove si è creato un
enorme bacino di sofferenza o nelle vicende di Termini Imeresi non si può
dire che il PD abbia brillato per la sua partecipazione, per avere dato un
aiuto ai lavoratori ed alle loro famiglie. Insomma, centinaia di migliaia di
lavoratori italiani travolti dalla crisi non sono stati assistiti dal PD se
non con qualche distratto comunicato.
Ora a Pomigliano D'Arco si fa un Convegno non certo per rafforzare la
posizione della FIOM che ieri ha ribadito il suo no all'accordo e riproposto
le sue condizioni (rispetto delle leggi e del contratto),
ma appunto per dare a Cisl ed UIL la cornice di un sostegno politico alle
loro posizioni e sostenere la CGIL che vorrebbe aggiungere la sua firma a
quella di Bonanni ed Angeletti.
La riunione di domani dovrebbe sottolineare l'isolamento della Fiom ed
indurne il gruppo dirigente
a soddisfare le pretese di Marchionne.
E' possibile che il PD si presenti a Pomigliano d'Arco con qualcosa in
tasca. E' possibile che abbia ottenuto da Marchionne il ritiro dei punti del
suo decreto che violano la legge e che comunque non potrebbero reggere ad un
ricorso al Magistrato. Ma, per tutto il resto, tira la volata alla Fiat nel
suo progetto, sostenuto dalla Confindustria e dal Governo, di totale
cancellazione di ogni diritto e di riduzione delle fabbriche e dei posti di
lavoro a vere e proprie caserme militari in cui il peso della gerarchia sia
schiacciante. Il PD dice si al sistema WMC ed accetta l'idea dello scambio
diritti contro lavoro.
Sarà dunque ancora più difficile per la Fiom continuare a resistere.. Il
peso del PD interviene nella vicenda non più con il pronunciamento di
singoli dirigenti ma con una decisione ufficiale. Un Partito che di schiera
apertamente dalla parte della Fiat e delle sue pretese e ricatta i
lavoratori: se non accettate resterete senza lavoro. La certificazione del
più grande partito di opposizione di una volontà aziendale che non si può
rifiutare.
L'intervento del PD stronca anche il ritorno della speranza a possibili
alternative ad una crisi che viene pagata dai lavoratori. Il voto di
Pomigliano aveva detto che i lavoratori continuavano a difendere i loro
diritti anche nelle condizioni più gravi, anche se l'alternativa è la
disoccupazione. Questa posizione di fiducia in se stessi e nella possibilità
di una strada diversa da quella imposta dal padronato aveva incoraggiato i
lavoratori italiani e li aveva indotti ad alzare la testa. Il PD interviene
per dire che nessuno si faccia illusione. Dalla crisi si esce come vogliono
i padroni ed alle loro condizioni. Meno diritti, meno salari, meno welfare.
Naturalmente gli Oligarchi del PD a cominciare da coloro che hanno rovinato
Pomigliano e la Campania con venti anni di sperperi della gestione Bassolino
continueranno a fare parte dell'establiscement, a godere dei loro privilegi
ed a bacchettare coloro che si permettono di non ubbidire con immediatezza
agli ordini dei Marchionne.
Pietro Ancona
Subject: luciano romagnoli ed i ragazzi con le magliette a
strisce
In occasione del cinquantesimo
anniversario del luglio che salvò la democrazia italiana vi
invito a ricordare Luciano Romagnoli, mitico dirigente della
CGIL scomparso anzitempo, che io ricordo
in una riunione della Camera del Lavoro di Palermo nell'autunno
del 1960, in cui ci spiegava che cosa era il movimento dei
ragazzi delle magliette a strisce, la rivolta dei poverissimi
delle pèriferie urbane contro una vita diventa insopportabile
mentre la prosperità irrompeva in tutto l'Occidente e come il
sindacato di classe doveva interpretare e tradurre in
rivendicazioni concrete l'ansia di libertà e di giustizia di
centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi diseredati.
Un dirigente del popolo strappatoci quasi subito dalla morte
che sarebbe stato un grande capo di una CGIL
madre dei lavoratori e del popolo italiano.Una CGIL assai
diversa di quella che conosciamo in questi giorni di nostro
scontento.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, July 04, 2010 8:10 PM
Subject: I cialtroni
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: img press
Sent: Sunday, July 04, 2010 4:56 PM
Subject: I cialtroni
I cialtroni
Sono molto offesi con Tremonti i Vicerè delle Regioni meridionali
accusati di cialtroneria per non aver saputo spendere i soldi della Unione
Europea ma sopratutto perchè si oppongono alla manovra
governativa che vorrebbe privarli di cinque miliardi di euro. Ha sicuramente
sbagliato il Ministro Tremonti a compiacere i suoi amici leghisti
prendendosela con i meridionali non solo fannulloni ma anche inefficienti ed
incapaci di usare i mezzi messi a loro disposizione. Ma lo sbaglio consiste
nell'avere qualificato cialtroni soltanto gli Oligarchi del Sud. Non c'è
Regione d'Italia che si salvi e che possa affermare di essere "virtuosa".
C'è chi ritiene di essere virtuoso perchè ha messo i bilanci a posto senza
però dirci come ha fatto e di quanto si è indebitato. I consiglieri del
Veneto si fanno pagare le spese mortuarie dalla Regione anche se l'infausto
evento avviene a venti anni di distanza dal loro mandato. Il Presidente
Formigoni ha creato una fitta rete di "ambasciate" nelle capitali del mondo
con personale addetto superstipendiato. Ogni volta che si reca in visita
all'estero si muove un apparato paragonabile a quello di un Capo di Stato.
Ho letto di migliaia di consulenze stipulate dalla Provincia di Bolzano....
Le Regioni fanno muro contro il Governo assieme ai Comuni che piangono
miseria ma non rinunziano alle follie delle Notti Bianche, delle Feste e dei
Festini. La città di Palermo non ha i soldi per pagare la refezione ai
bambini, ma non vuole rinunziare al Festino di Santa Rosalia. Cammarata non
rinunzia ed intanto aumenta del 55 per cento la tassa per il servizio di
nettezza urbana. Soltanto il Presidente della Regione Sarda ha espresso la
volontà di sopprimere le province e tante inutili società pubblico-private
create per dare stipendi da favola ad amministratori famuli e azionisti dei
partiti. Ma vedrete che non se ne farà niente.
Lo faranno saltare in aria come hanno fatto i Pd con Soru che si era
permesso di impedire la speculazione edilizia fino a 500 metri dal mare.
Le Regioni sono palle di piombo sempre più grosse che faranno presto
affondare l'Italia. Sono vicereami lussuosi abitati da oligarchie
equiparate a senatori e con gruppi di dirigenti che nuotano nell'oro.
Un tizio è andato in pensione in Sicilia con un assegno di quasi 1500 euro
al giorno che è scandaloso anche se si fosse trattato di un genio. Mentre la
manina di Sacconi tenta di sottrarre in modo fraudolento ("refuso") la
tredicesima ai pubblici dipendenti tutta l'area del personale politico e
dell'alta dirigenza
si concede trattamenti sempre più elevati.
Molto più dei 25 miliardi della manovra potrebbero essere recuperati dalla
soppressione di società inutili e di consulenze fatte per favorire amici
degli amministratori. Quante sono le consulenze delle Regioni e dei Comuni
italiani? E' vero che superano il milione? Quanto costa mediamente una
consulenza? Eppoi: quanti sono gli amministratori creati con l'introduzione
delle privatizzazioni? Perchè quasi tutti i servizi comunali e regionali
sono stati sottratti al controllo della Corte dei Conti?
Colpisce il perfetto allineamento del PD al PdL nella demagogica protesta
di Oligarchi regionali e Comunali contro lo Stato. Il PD non ha avuto quasi
nulla da dire per la devastazione della Scuola e per il degrado del sistema
pensionistico. Non ha nulla da dire contro l' abbassamento dei salari e
l'aumento dello sfruttamento dei lavoratori nelle fabbriche. Ma vuole che i
privilegi dei Vice Reami
restino intatti e sottratti a qualsiasi controllo.
Il PD avrebbe potuto mettere in campo una proposta di partecipazione
delle Regioni e dei Comuni
alla manovra economica del Governo. Si è guardato bene dal farla. Ernani,
Formigoni, Rossi e quanti altri parlano tutti la stessa lingua...
Ora con il federalismo demaniale si venderanno i beni che riceveranno
dallo Stato. L'Italia non sarà più "nostra" ma di coloro che la compreranno.
Con il federalismo fiscale creeranno altri cespiti di entrate a danno dei
contribuenti per finanziare oligarchie politiche elette con una legge che è
quanto di più cervellotico ed antidemocratico si potesse immaginare.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, July 05, 2010 12:16 PM
Subject: Un accordo da non fare
Un accordo da non fare
Il gioco di sponda del PD con la Fiat ha finito con il produrre i suoi
nefasti risultati. Il maggiore partito di opposizione quasi del tutto
disinteressato del terremoto sociale che ha investito i lavoratori italiani
limitandosi a proporre qualche panacea di capitalismo compassionevole è
intervenuto con i suoi maggiori calibri. D'Alema, Fassino, il Sindaco di
Torino, Veltroni, Letta, Bersani, tutti latitanti davanti ai licenziamenti
dei professori o al disastro sociale della Sardegna od al fenomeno degli
stiliti e dei trasferimenti allo estero dei nostri impianti industriali, si
sono sentiti in dovere di intervenire, rilasciare dichiarazioni, organizzare
un Convegno a Pomigliano per schierare tutte le batterie contro i resistenti
e per inglobare la Fiom tra le truppe di ascari a sostegno di Marchionne. Il
PD si è confermato il più importante partito Fiat. Ha presentato le sue
credenziali a Marchionne ed alla Confindustria per convincerli che è più
bravo di Berlusconi nel fare i loro interessi. Ha confermato la sua
propensione confindustrialista già manifestata con la elezione a deputati di
autorevoli esponenti del padronato. Le ragioni addotte per indurre la Fiom a
firmare sono tante. Si sostiene che il modello Pomigliano non sarà esportato
nel sistema delle relazioni . Resterà un caso isolato. Trattasi di una
menzogna smentita dal morboso interesse della Marcegaglia e della
Confindustria, che in passato non si erano mai spese moltissimo per la Fiat,
alla stipula di un accordo che introduce deroghe al regime contrattuale che
finiranno con l' abolirne le regole generali . Ogni realtà si comporterà
secondo la possibilità delle aziende di forzare le situazioni magari
aiutandosi con la minaccia della disoccupazione. Si chiede alla Fiom di
conservare il bene dell'unità sindacale. L'unità è stata certamente un bene
decenni fa quando la Fim era diretta da Carniti
e l'autunno del "salario variabile indipendente" segnò una civilizzazione
dei rapporti di lavoro. Da moltissimi anni l'unità sindacale è un disvalore,
qualcosa che funziona contro i diritti dei lavoratori. Se analizziamo gli
accordi unitari stipulati nell'ultimo ventennio ci rendiamo conto che si è
sempre trattato di togliere qualcosa ai lavoratori e di aumentare il potere
ed i diritti delle imprese. Verso lo Stato, l'unità ha funzionato cedendo
moltissimo sul sistema pensionistico, sul collocamento, sulla stabilità del
posto di lavoro. I lavoratori sono diventati più ricattabili per gli accordi
stipulati da sindacati che, unici al mondo dopo quelli americani, sono
strumenti di abbassamento dei salari e delle tutele.
Se la Fiat ha deciso davvero di fare la Panda a Pomigliano d'Arco ( cosa
della quale continuo a dubitare) credo che farà l'accordo con la Fiom.
L'accordo si baserà sulla rinunzia alla lesione dei diritti costituzionali:
sciopero e tutela della malattia ma sarà pesantissimo per i lavoratori,
assai più pesante di quello di Melfi che ha già logorato parecchio la salute
fisico-psichica dei lavoratori. I pronunciamenti di Landini ed il documento
della Fiom danno per scontata l'accettazione di tredici dei quindici punti
del decreto Marchionne. La Panda sarà fatta con turni senza interruzione e
si lavorerà giorno e notte per produrla a condizioni che richiedono la
spremitura di tutte le energie fisiche e mentali.
Anche emendato dei due punti controversi e anticostituzionali, l'accordo
sarà terribile. Per un pezzo di pane, per un salario modesto, si dovrà
sottostare a condizioni al limite della sopportabilità del corpo umano. Se
la Fiom finirà con il sottoscrivere queste condizioni di riduzione degli
operai a macchinario vivente, a utensili umani, come temo ma non mi auguro,
uscirà ideologicamente e culturalmente sconfitta e trasformata. Questo
contratto sarà l'equivalente di un Congresso. Quello che conterà dal giorno
dopo sarà soltanto l'interesse della azienda a produrre di più sempre di più
alla condizione di estremo rendimento della manodopera. Il lavoro degli
operai che costruirono le Piramidi d'Egitto o degli schiavi che realizzarono
gli acquedotti romani al confronto con ciò che si chiede ai metalmeccanici
sarà di umanità e di rispetto. Lo staffile tecnologico sarà più doloroso di
quello di cuoio.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Friday, July 09, 2010 4:49 PM
Subject: La lettera di Marchionne
LA LETTERA DI MARCHIONNE
Due atti significativi danno il via all'attuazione del progetto Fiat a
Pomigliano d'Arco. La riconferma a Torino degli accordi stipulati con le
organizzazioni consenzienti alla presenza dei segretari confederali Bonanni
ed Angeletti ed una lettera di Marchionne inviata a tutti gli operai di
Pomigliano d'Arco con la quale spiega le ragioni dell' inedito nazionalismo
della multinazionale. La Fiat ha stabilimenti in Polonia, in Brasile, ha
fatto importanti accordi negli Usa, ha tenuto la spada di Damocle di una
possibile riconferma in Polonia della Panda, ma oggi si cinge del
tricolore e scrive che bisogna combattere la concorrenza straniera e magari
indurre investitori esteri a venire in Italia. Parla della debolezza
strutturale del sistema industriale italiano e spiega che le misure che ha
proposto e che sono state accettate da alcuni sindacati sono una scelta,
una risposta a questa debolezza. La ricetta è semplice: aumentare la
produttività e diminuire il costo. Non ha ritenuto di prendere atto delle
ragioni sostenute da tanta parte dei lavoratori nel referendum. Non ha
invitato la Fiom né il sindacato di base e non ha voluto spostare di una
sola virgola il testo degli accordi già siglati da Cisl ed Uil.
La lettera, con tutto il suo paternalismo da fratello maggiore che racconta
di se e del suo rapporto con Fiat e si compiace di condividere con le
maestranze la salvezza dell'azienda nel 2004 in procinto di fallire, nega
che i diritti costituzionali siano messi in discussione o addirittura
sospesi. Tutto va bene, tutto è in ordine, si può e si deve partire.
A questa rinnovata sfida ai lavoratori del gruppo Fiat, alla minaccia che si
fa a tutti i lavoratori italiani
che dovranno cooperare come quelli della Fiat per guarire la debolezza
strutturale dell'industria, si dovrebbe rispondere in modo adeguato e
sviluppando le critiche che sono già state fatte al contratto di Pomigliano.
Certo la situazione è penosa dal momento che due confederazioni nazionali e
due sindacati aziendali condividono la linea di Marchionne. Tuttavia è
inaccettabile una svolta così radicale nella condizione dei lavoratori, una
svolta che fa regredire allo stato precontrattuale il rapporto di lavoro che
da ora in poi sarà disciplinato unilateralmente dall'azienda. In fondo,
anche i sindacati firmatari a Pomigliano non hanno modificato di una sola
virgola il testo dell'accordo. Si sono limitati educatamente ad inserire una
norma di raffreddamento della procedura in fondo di nessuna importanza.
Temo molto la qualità della opposizione che sarà messa in campo dalla CGIL
e dalla Fiom. La CGIL dovrebbe essere contraria all'accordo come la FIOM dal
momento che i due punti che aveva sollevato non sono stati accolti e che
quindi persiste la lesione dei diritti costituzionali di sciopero e di
malattia. La Fiom dovrebbe fare valere la sua difesa del ccnl. Ma è
possibile che la diplomazia segreta
svolta in questi giorni che hanno visto una massiccia ed a volte financo
affannosa mobilitazione dei massimi leaders del PD che si sono spesi in
ripetute esortazioni alla capitolazione della Fiom abbia prodotto i suoi
risultati. Fiat non sarà disturbata realmente nei suoi piani. L'opposizione
persisterà ma non ostacolerà in alcun modo il manovratore che potrà fare
quello che vorrà. Naturalmente lo stabilimento di Termini Imerese resterà
chiuso.
Pietro Ancona
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=754150&lang=it
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: fiom.webmaster@sicilia.cgil.it
Sent: Thursday, July 15, 2010 6:03 AM
Subject: Indecent work
Impugnare davanti al Giudice l'indecent work di Pomigliano e di Torino
L'accordo di Pomigliano è un concentrato di illegalità ed un vero e proprio
attentato alla salute psico-fisica dei lavoratori tutelata dalla
Costituzione, dal Codice Civile, dalla legge 626 sulla sicurezza, dall'OIL.
Non si possono trasformare esseri umani in macchinario vivente sottoposti ad
un regime lavorativo regolato dal sistema WMC ed Ergo Uas, Dice
testualmente l'accordo: "
5) Organizzazione del lavoro
Per riportare il sistema produttivo dello stabilimento Giambattista Vico
alle migliori condizioni degli standard internazionali di competitività, si
opererà, da un lato, sulle tecnologie e sul prodotto e, dall'altro lato, sul
miglioramento dei livelli di prestazione lavorativa con le modalità previste
dal sistema WCM e dal sistema Ergo-UAS.
Le soluzioni ergonomiche migliorative, derivanti dall'applicazione del
sistema Ergo-UAS, permettono, sulle linee a trazione meccanizzata con
scocche in movimento continuo, un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna,
fruite in modo collettivo, nell'arco del turno di lavoro, che sostituiscono
le attuali due pause di 20 minuti ciascuna. Sui tratti di linea meccanizzata
denominati 'passo - passo', in cui l'avanzamento è determinato dai
lavoratori mediante il cosiddetto 'pulsante di consenso', le soluzioni
ergonomiche migliorative permettono un regime di tre pause di 10 minuti
ciascuna, fruite in modo collettivo o individuale a scorrimento sulla base
delle condizioni tecnico-organizzative, che sostituiscono le attuali due
pause di 20 minuti ciascuna. Per tutti i restanti lavoratori diretti e
collegati al ciclo produttivo le soluzioni ergonomiche migliorative
permettono la conferma della pausa di 20 minuti, da fruire anche in due
pause di 10 minuti ciascuna in modo collettivo o individuale a scorrimento.
Con l'avvio del nuovo regime di pause, i 10 minuti di incremento della
prestazione lavorativa nell'arco del turno, per gli addetti alle linee a
trazione meccanizzata con scocche in movimento continuo e per gli addetti
alle linee 'passo-passo' a trazione meccanizzata con 'pulsante di consenso',
saranno monetizzati in una voce retributiva specifica denominata 'indennità
di prestazione collegata alla presenza'.
L'importo forfetario, da corrispondere solo per le ore di effettiva
prestazione lavorativa, con esclusione tra l'altro delle ore di inattività,
della mezz'ora di mensa e delle assenze la cui copertura retributiva è per
legge e/o contratto parificata alla prestazione lavorativa, per tutti gli
aventi diritto, in misura di 0,1813 euro lordi ora. Tale importo è
onnicomprensivo ed è escluso dal TFR, dal momento che, in sede di
quantificazione, si è tenuto conto di ogni incidenza sugli istituti legali
e/o contrattuali e pertanto il suddetto importo forfetario orario è
comprensivo di tutti gli istituti legali e/o contrattuali. "
La prestazione lavorativa pretesa dalla Fiat è incompatibile con la tutela
della integrità psico-fisica dei lavoratori. Non si possono obbligare
persone a lavorare per un intero turno a digiuno ed a ridurre le pause
soltanto a due di dieci minuti ciascuno. Bisogna poi vedere la qualità della
prestazione che si pretende e che potrebbe causare seri disturbi alla
struttura scheletrica, muscolare e nervosa del lavoratore. Non si tratta di
picchi di prestazione pretesi una tantum quanto di un regime che deve essere
sostenuto per tutti i giorni dell'anno senza alcuna variazione. Credo che
l'applicazione del sistema WMC e del sistema Erga Uas pretesi dalla Fiat
debbano essere impugnati davanti al Magistrato italiano e davanti agli
organismi preposti alla sicurezza del lavoro in Italia e nel mondo.
L'organizzazione del lavoro proposta dalla Fiat va impugnata perchè
causerà conseguenze sulla salute dei lavoratori. I sistemi proposti debbono
essere banditi dagli stabilimenti perchè fortemente usuranti e possibile
causa anche di seri disturbi psichici e fisici.
Credo che si dovrebbe produrre subito un testo di impugnativa dell'accordo
di Pomigliano davanti al Giudice per prevenire i danni che potrebbero
derivarne dal momento che il lavoratore è costretto alla prestazione perchè
non ha alternative e dal momento che l'incauta firma delle organizzazioni
sindacali e la negazione delle ragioni addotte dalla Fiom lo hanno
privato di una possibilità di difesa e di mediazione
Pietro Ancona
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http://www.corriere.it/economia/10_giugno_15/testo-accordo-pomigliano-fiat_76d59230-78ab-11df-9d05-00144f02aabe.shtml
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From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, July 18, 2010 4:22 PM
Subject: Difendere la libertà operaia per difendere la Costituzione
Difendere la libertà operaia per difendere la Costituzione
E' singolare constatare come difronte ad un involgarimento brutale
dell'atteggiamento del padronato e della destra la reazione del leader della
CGIL, il sindacato per antonomasia degli italiani, sia di attenuazione dei
toni, soft, gentile, direi quasi delicata. Epifani dice che la Fiat
"sbaglia" a licenziare i quattro operai Fiom, che questo licenziamento
riscalderà gli animi e produrrà una "radicalizzazione".
Intanto non si può dire che abbia radicalizzato la sua posizione. Il
segretario della CGIL si limita ad invitare la Fiat alla riflessione. Questo
dichiarare il licenziamento che è sempre un estremo atto di rottura un
"errore" mi ha fatto ricordare la polemica di parte della sinistra con i
cosidetti "compagni che sbagliano". Certo si trattava di cose molto diverse
ma mi è venuto il dubbio che immedesimandosi nell'ottica aziendale della
Fiat Epifani abbia appunto voluto indicare un errore di comportamento che
renderà più difficile la realizzazione del progetto di "nuova fabbrica" che
potrebbe essere attuato appunto se Marchionne non renderà imbarazzante la
manovra del sindacato per fare accettare e digerire senza grossi scandali la
nuova organizzazione del lavoro WMC. Un buffetto simile era stato dato a
Marchionne da Bonanni che, a fronte della scomposta e nervosa reazione del
capo della Fiat, lo aveva invitato alla prudenza, ad aspettare che, pressati
dall'incubo della disoccupazione, i lavoratori di Pomigliano venissero a più
miti consigli....
La Fiat non tornerà indietro. I quattro lavoratori potranno avere giustizia
dal Giudice se e quando l'avranno e sempre che, nel frattempo, con la
complicità dei sindacati, non verrà approvato l'allegato lavoro che rende
assai difficoltosa la vita dell'art.18 e sempre che non verranno limitati i
poteri del Magistrato ed il diritto al ricorso dei lavoratori. C'è in corso,
con la collaborazione di autorevoli parlamentari del PD, uno smantellamento
delle norme che tutelano i diritti dei lavoratori. Non è da escludere che il
Parlamento, con la finta opposizione del PD, non pervenga a modifiche che si
limiteranno al semplice indennizzo del licenziamento. Intanto Sacconi riesce
ad infilare "refusi" nelle leggi che vengono approvate per la direttissima
del voto di fiducia come quello che riduce le pensioni del sei per cento e
aumenta fino a 42 anni di anzianità la soglia per mettersi in quiescenza.
I toni degli esponenti del padronato diventano di giorno in giorno sempre
più pesanti, aggressivi, offensivi. La Presidente della Confindustria si è
spinta fino alle accuse di sabotaggio, accuse assai pesanti degne di essere
querelate perchè costituiscono grave calunnia e diffamazione. I lavoratori
vengono esposti tutti i giorni sulla colonna infame ed additati al ludibrio
pubblico. E' stata fatta ed è in corso una scientifica campagna di
denigrazione e di criminalizzazione che ha toccato il suo acme
nelle scomposte performance di Brunetta.
Questa campagna è funzionale ad un radicale rivoluzionamento della
condizione del lavoro in Italia
che dovrebbe perdere la dignità che gli è garantita dalla Costituzione
collocandolo a base della Repubblica. Il lavoro deve essere totalmente
deregolamentato e sopratutto deve perdere ogni carattere
di accordo bilaterale contrattato tra impresa e sindacati. Le condizioni
saranno stabilite soltanto dalla Impresa ed i lavoratori dovranno soltanto
adeguarvisi. Prendere o lasciare! E' la vecchia idea liberista di Pannella
del contratto individuale che viene offerto e che può essere accettato o
rifiutato. Idea basata sulla menzogna di una parità di condizione tra
imprenditore e lavoratore bisbigliata anche dal Ministro Sacconi. Il
Sindacato perde la sua funzione di rappresentanza che ha avuto per oltre un
secolo e si avvia verso altri interessi legati alla gestione di fondi e di
enti bilaterali o trilaterali. I lavoratori italiani resteranno sempre venti
milioni ma socialmente sarà come se non esistessero. Non viene forse da anni
predicata fino alla nausea la scomparsa della "classe operaia"? A fronte di
questa
enorme operazione di "bonifica" reazionaria del teatro sociale abbiamo un
rafforzamento del ruolo
delle associazioni imprenditoriali che diventano sempre più importanti nelle
scelte del governo. Non è stata forse la Marcegaglia a dare lo sta bene alla
"manovra" di Berlusconi?
Giunge notizia di una iniziativa della CGIL di Potenza di creare un fondo
di resistenza per sostenere
i lavoratori licenziati fino al giudizio. Condivido l'iniziativa e spero che
venga presto attuata.
Solleva un problema esistente ed acuto, il problema di Confederazioni
Sindacali forti di oltre dieci milioni di iscritti paganti per delega che
non destinano un solo euro alla assistenza dei lavoratori e delle loro
famiglie. Un fondo per sostenere i licenziati dovrebbe essere istituito
nazionalmente e dovrebbe servire anche per altre finalità sociali connesse
al benessere dei lavoratori.
Ma in Italia il Sindacato non dà niente e dobbiamo augurarci che non si
incontri mai con il padronato e con il governo. Ad ogni incontro sottrae
sempre qualcosa ai suoi rappresentati!!
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Thursday, July 22, 2010 7:49 PM
Subject: I licenziati in borsa e l'osceno sindacalismo italiano
I licenziati in Borsa e l'osceno sindacalismo italiano
La Fiat ha avuto uno strepitoso successo in borsa. Il titolo è aumentato
del 6,41 per cento dopo la
comunicazione del buon andamento del trimestre e della scissione in due
della Impresa. La Fiat auto prosegue la sua marcia nella globalizzazione
verso una produzione di sei milioni di auto ritenuta la sola vincente nella
competizione attuale.
Questo brillante successo borsistico è stato preparato meticolosamente con
alcune operazioni
aggressive rivolte a neutralizzare l'insuccesso di Marchionne nel referendum
di Pomigliano. Gli azionisti danno le pagelle sul conflitto sociale, sui
diritti, sulla forza del sindacato.La Fiat doveva rassicurarli di avere un
mano un nodoso bastone e di tenere l'ordine. Cinque lavoratori sono stati
licenziati. Scelti tra gli aderenti o esponenti della Fiom e dello SliCobas
che sono
i sindacati che continuano a restare tali e cioè a svolgere le funzioni di
tutela dei lavoratori che Cisl UIL ed altri sindacati gialli hanno dismesso
da un pezzo. Marchionne in persona è intervenuto su "Repubblica di oggi" sul
licenziamento di uno degli operai. Ha testualmente detto: "perchè si deve
tollerare che uno dice di portare il figlio dal medico e poi va a
scioperare?" Qualcuno dovrebbe fargli osservare che non c'è proporzione tra
il "delitto" commesso e la pena inflitta. In secondo luogo il licenziato
potrebbe benissimo aver portato il figlio dal medico ed utilizzato il resto
del tempo per partecipare alla manifestazione con i suoi compagni di lavoro.
In terzo luogo, partecipare ad una manifestazione per difendere i diritti
e la dignità messi in pericolo dalla introduzione di sistemi WMC ha una
valenza morale che non può essere disconosciuta. I licenziamenti sono
stati una fredda e per certi versi maramaldesca risposta all'insuccesso
della pretesa mafiosa di condivisione di una riorganizzazione della
produzione basata sullo sfruttamento intensivo del lavoro con accordi
illegali ed anticostituzionali che sono già stati denunziati alla
magistratura ed all'Inail con un esposto che evidenzia le gravi patologie
scheletrico-muscolari-nervose alle quali andranno incontro i lavoratori.
Marchionne ci fa sapere che produrrà in Serbia la manovolume che "con
sindacati più seri" si faceva a Mirafiori. La "serietà " alla quale allude
Marchionne è quella fin qui dimostratagli da Cisl ed Uil ma che
evidentemente non gli basta per stare tranquillo. La Fiom e la stessa CGIL
non sarebbero "seri" e pertanto vengono additati come responsabili del
trasferimento all'estero dell'impianto. Insomma chi difende i diritti è
responsabile della fuga all'estero delle aziende. Anche il meschino e
tartufista quadro politico italiano interviene per lamentarsi dell'
estremismo della FIOM e dei Cobas che metterebbero a repentaglio
l'occupazione. Ma la Fiat si trasferisce all'estero perchè la povera
Serbia, assetata dal bisogno di creare occupazione, pagherà quasi per intero
lo stabilmento. Cosa che a suo tempo è successa a Termini Imerese. I paesi
poveri e bisognosi di lavoro sono disposti a pagare coloro i quali si
degnano di impiantarvelo. La Fiat quindi avrà contributi dallo Stato serbo e
potrà avere a disposizione una manodopera da pagare meno della metà di
quella italiana. Questo problema delle disuguaglianze salariali dentro
l'Unione Europea sta diventando allarmante: c'è una formidabile spinta al
livellamento verso il basso e di sottrazione di diritti da una
imprenditoria cinica, irresponsabile, alla ricerca di profitti "mordi e
fuggi" e di zone nelle quali si possono permettere di inquinare senza grossi
problemi. Ne sappiamo qualcosa per quanto è accaduto in Sicilia negli anni
sessanta nei poli siracusano e gelese della petrolchimica. Se la
globalizzazione abbisogna di regole lo stesso dicasi
dell'area della Unione Europea dentro la quale i paesi dell'Est sono
diventati una vasta area per la delocalizzazione di impianti provenienti da
democrazie economiche e sociali più mature ed avanzate.
Sindacati e sinistra non fanno nulla per fronteggiare questa terribile
deriva verso l'inabissamento dei diritti e del welfare in Europa. Non esiste
una linea di fronteggiamento dei salari e dei diritti dall'attacco
padronale. Bisognerebbe chiedere il Salario Minimo Garantito in tutta la
Unione Europea ed avviare
la contrattazione europea. Potrebbero iniziare i metalmeccanici con la
presentazione di un progetto di
Contratto Collettivo Europeo di Lavoro che potrebbe ribaltare la tendenza
alla decontrattualizzazione sostenuta dalla Confindustria ed appoggiata in
Italia da Cisl ed Uil.
Ma le scelte che stanno compiendo sindacati italiani come la Cisl e l'UIL
sono davvero oscene. Bonanni ha elogiato "l'accordo" di Pomigliano e ne fa
un modello da estendere a tutte le imprese italiane. Insomma è d'accordo con
la Marcegaglia, Sacconi e con Marchionne: bisogna dare una forte sterzata
e cambiare le regole ed i contenuti del lavoro riportandolo agli estremi
parametri indicati per il massimo sfruttamento della prestazione umana. E'
immorale, è osceno che coloro i quali sono preposti alla difesa dei diritti
dei lavoratori si facciano portavoce della ideologia del padronato. Se
padronato e sindacato parlano lo stesso linguaggio e condividono le stesse
cose i lavoratori si ritroveranno nella solitudine di chi è costretto a
chinare la testa o a cercare una via di salvezza diversa da quella che
finora era assicurata da una normale dialettica del conflitto sociale.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Saturday, July 24, 2010 1:03 PM
Subject: la truffa newco e l'attacco al ccnl
La truffa Newco
Sembrerebbe che la Fiat abbia allo studio il progetto di inventarsi una
newco a Pomigliano per riassumere, alle sue condizioni, il personale che le
farà comodo, punire con il licenziamento il quaranta per cento che ha osato
sfidare il Divino A.d. Marchionne, creare una realtà ab novo simile a quella
Alitalia. Il caso Alitalia viene studiato attentamente ed assunto a modello
per la nuova società.
Per quanto i giuristi della Fiat possano essere di altissimo livello e di
grande abilità non potranno tuttavia ignorare che c'è una differenza
insuperabile tra la situazione Fiat Stabilimento G.B.Vico e
l'Alitalia. La cordata di imprenditori che ha dato vita alla Kai era
costituito di persone fisiche e giuridiche diverse da quelle che
costituivano l'Alitalia. Nel caso della Newco di Pomigliano sarebbe la Fiat
che succederebbe a se stessa, Marchionne a Marchionne, la famiglia Agnelli
alla famiglia Agnelli.
Quindi si tratterebbe di una operazione che simulerebbe un cambiamento di
ragione sociale che in effetti non c'è. Una truffa!
C'è una volontà del padronato italiano di sciogliersi dai vincoli della
legalità, di profittare del proprio potere per rovesciare il tavolo e
riportare a condizioni premoderne le regole del lavoro. La Fiat sembra
pronta a non iscriversi alla Confindustria per non avere obbligazioni
contrattuali. Vorrebbe fuoriuscire dal sistema contrattuale che sente troppo
stretto ed inadatto alla realizzazione delle sue voglie di dominio e di
profitto.
Per quanto la posizione della Marcegaglia sia apparsa di freno a quella di
Marchionne non credo che ci sia un reale dissenso nel campo padronale.
Emerge con sempre maggiore chiarezza la voglia di ribaltare ogni accordo e
di organizzare un regime in cui alla bilateralità degli accordi subentrerà
subito
la unilateralità della volontà padronale già apparsa a Pomigliano. "Queste
sono le condizioni! Prendere o lasciare". Naturalmente si sa che il
"lasciare" è del tutto retorico dal momento che i lavoratori non hanno
alternativa. Hanno bisogno di lavorare per vivere e potrebbero, in caso di
necessità, acconciarsi anche alle condizioni più umilianti e più dure.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, July 26, 2010 7:05 PM
Subject: Fiat, Torino, riunione dei "complici" con palo.
FIAT. Torino, riunione dei "complici" con palo.
Si apre una settimana cruciale per lo sviluppo del colpo di stato sociale
che la Confindustria ed in particolare la Fiat stanno realizzando in Italia
con l'aiuto di Sindacati fedigrafi e politici ruffiani.
Si riunisce a Torino e non a Roma, al Ministero del Lavoro, una riunione
convocata da Sacconi con Marchionne, Cisl ed Uil, Cgil, il sindaco di
Torino ed il Presidente della regione Cota. Si dovrebbe scongiurare il
trasferimento della produzione da Torino alla Serbia. La povera Serbia
accetterebbe di farsi spolpare fino all'osso accollandosi la costruzione di
grande parte dello stabilimento ed assicurando condizioni fiscali di
coloniale favore ivi compresa una zona franca fiat. Inoltre consegnerebbe
al Gran Visir degli Agnelli gli operai ben selezionati a prezzi stracciati,
ultradisciplinati, disponibili a qualsiasi sacrificio pur di portare a casa
un pezzo di pane: quattrocento euro al mese. .Insomma più o meno alle
condizioni degli schiavi che costruirono le Piramidi. Sono gli stessi
operai che avevano dato vita alla Jugoslavia del Presidente Tito, una grande
civiltà del lavoro e del socialismo distrutta dai bombardamenti Nato.Peccato
che la Serbia non li possa militarizzare come fece Mussolini durante le
guerre africane. Allora gli operai se "indisciplinati" su segnalazione
della Fiat potevano finire difronte al tribunale Militare di Guerra e
rischiavano anche la condanna a morte oppure a lunghissimi e durissimi
periodi di detenzione.
Argomento della riunione con i "complici" (Sacconi così definisce il
rapporto confindustria-governo-sindacati) alla presenza confermata del Palo
(la CGIL che non se la sente di aderire al club dei complici ufficialmente
ma è costretta a colpi di sperone dal PD, da Chiamparino, da Letta, da
Veltroni etc..a stare alle condizioni che pone la Fiat) è la cosidetta
"affidabilità" che dovrebbe essere garantita, si dice, dai sindacati ma si
intende dalla Fiom. Dei sindacati di base, che pure hanno una loro
significativa eroica presenza tra i lavoratori, non si parla nemmeno. Basta
cancellarli con un trattino di penna ed ogni tanto decimarli con qualche
licenziamento ben mirato! I giornali e le Tv sanno che debbono ignorarli
oppure, quando proprio non se ne può fare a meno di parlarne definirli
estremisti, pericolosi fondamentalisti, teste calde, antipatriottici.
Dopo la vicenda di Pomigliano seguita dai licenziamenti di rappresaglia
quotati in borsa sono portato a credere che abbia davvero ragione Eugenio
Scalfari a dubitare della consistenza dei programmi e delle prospettive
reali della Fiat. Scalfari dice che la Fiat si è salvata aggrappandosi alla
Chrysler e facendosi finanziare da Obama e dal Sindacato Uaw e che
l'investimento in Serbia avviene a condizioni specialissime ad esborso quasi
zero della Fiat. Insomma, osserva in controluce e senza concedere molto
credito il radioso cammino di Marchionne che riesce a scippare il malloppo
soltanto sfruttando lo stato di bisogno e la crisi altrui. In effetti, se si
seguono i movimenti di Marchionne si ha l'impressione di trovarsi difronte
ad un giocoliere, al napoletano con compare che fa il gioco delle tre carte
e ti invita ad indovinare quella vincente: Qual'è la carta vincente della
Fiat?
Il lugubre Bossi, unendosi ad una lamentazione di prefiche maledicenti la
Fiom che metterebbe in pericolo l'occupazione, dice: "Senza lavoro non ci
sono diritti". Per sottointendere: prendiamoci il lavoro ed ai diritti
penseremo un'altra volta...
La riunione di Torino presieduta da un Ministro del Lavoro che sarebbe
meglio chiamare degli Industriali si propone lo scopo di ottenere nuove e
significative concessioni dai Sindacati e dalla pubblica amministrazione. I
sindacati dovrebbero garantire la cancellazione de facto di diritti
garantiti dal ccnl, dalle leggi e dalla Costituzione e fare anche da
mazzieri del padrone come i sindacati americani mafiosi che piacciono tanto
a Marchionne. Dovrebbero tenere l'ordine, incitare i lavoratori a fare fino
in fondo il loro dovere di macchinari viventi, isolare le teste calde,
segnalarle all'ufficio risorse, accettare il loro confino nei reparti più
duri. E' cambiata qualcosa dalla Fiat di Valletta che confinava gli operai
comunisti e della Cgil nei reparti dove si moriva prima come la verniciatura
di una volta?
A Torino si farà un altro passo avanti, un'altra stazione di via crucis
lungo la strada apertasi venti anni fa con l'abolizione della scala mobile e
lastricata di diritti perduti fino ai "refusi" fatti in malafede da Sacconi
con il consenso dei "complici". Venti milioni di italiani che vivono di
lavoro dipendente sono sottoposti ad un attacco che non ha precedenti.
L'obiettivo è la cancellazione della libertà e delle sue regole nei posti di
lavoro. Un obiettivo al quale lavorano in molti delle maggioranza e della
opposizione parlamentare. C'è più opposizione nella cultura giuridica e
sociologica che tra partiti e sindacati che una volta erano dalla parte dei
lavoratori.
Pietro Ancona
http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=206&artsuite=4
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To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Wednesday, July 28, 2010 6:00 PM
Subject: Serbia Zastava: bombardamenti ed affari
Serbia-Zastava: bombardamenti ed affari
L'Italia ha partecipato attivamente ai bombardamenti della Serbia del 1999.
Belgrado fu sottoposta per settantasette giorni a spaventose incursioni
aeree della Nato che non si limitavano a distruggere ma hanno anche
avvelenato l'ambiente e le persone. Non sappiamo quante centinaia di
migliaia di persone siano morte dopo la guerra. Se esiste una statistica
viene tenuta celata per via di interessi a non dispiacere l'UE e la Nato.
La grande fabbrica Zastava fondata nel 1853 marchio di una affermata
automobile fu devastata. I suoi 36 mila operai persero il lavoro. Il governo
D'Alema fu molto attivo e scrupoloso nella realizzazione dei piani di
bombardamento. L'apparato industriale della Serbia, eredità del glorioso
comunismo di Tito che dava lavoro e sicurezza a milioni di lavoratori, fu
annientato. Il Danubio fu inquinato da una onda di cianuro che ne distrusse
ogni forma di vita. I lavoratori addetti allo sgombero delle macerie ed alla
ricostruzione della Zastavo sono morti quasi tutti di cancro. Molti
conducono una desolata esistenza di malati terminali. Ma, nonostante abbiano
usato terribili armi cancerogene all'uranio ed al fosforo ed ancora
continuano ad usarle, l'Italia e l'Occidente si ritengono una civiltà
superiore che diffonde nel mondo valori di libertà e di democrazia.
Ora la Fiat di Marchionne, per un accordo-capestro estorto due anni orsono
al governo della Serbia che ha un disperato bisogno di uscire
dall'isolamento e dalla discriminazione della Nato e dell'Unione Europea
(che hanno riconosciuto il Kossovo come Stato indipendente e sovrano
strappandolo dalla viva carne della nazione), ristrutturerà e rilancerà la
fabbrica occupando una modesta parte dei lavoratori anteguerra. Riceverà in
dono 150 ettari di terreno, diecimila euro per ogni occupato, esenzioni ed
agevolazioni fiscali, tutte le infrastrutture necessarie e financo una zona
franca per la Fiat per l'importazione di prodotti semilavorati. Un ben di
Dio, una vera e propria cornucopia di beneficts, ai quali vanno aggiunti i
finanziamenti della Banca Europea degli investimenti.
Gli operai avranno una paga massima di quattrocento euro mensili che sono
pochi anche per la povera Serbia. Inoltre gli operai saranno praticamente
militarizzati, dovranno sottostare a condizioni di lavoro disumane
riducendosi a vero e proprio macchinario vivente, non dovranno fiatare e
sottoposti ad un regime di spionaggio poliziesco del quale la Fiat ha una
antica e ricca esperienza risalente al ventennio fascista e proseguita con
il professore Valletta inventore dei famigerati reparti confino e delle
schedature dei lavoratori e delle loro famiglie.
La Serbia stringe i denti ed accetta anche le condizioni più dure. Si è già
prestata a qualsiasi richiesta avanzata dalle multinazionali che si sono
insediate nel suo territorio. Temo che non starà molto attenta ai problemi
di inquinamento delle acque e del territorio. Forse noi siciliani siamo
stati attenti allo impatto ecologico creati dalla Montedison e dall'Eni a
Gela e Siracusa? Abbiamo cominciato a parlarne soltanto dopo l'evacuazione
di un intero paese e la nascita dei bambini deformi. Pur di avere un lavoro
ci si è sottoposti ad ogni pericolo. Lo stesso accadrà alla
reindustrializzazione serba ad opera di capitalisti stranieri e
multinazionali.
I lavoratori serbi che ne hanno ancora memoria rimpiangeranno il socialismo
della Repubblica presieduta da Tito garante di mezzo secolo di pace e di
prosperità. Ora sono ridotti ad accettare qualsiasi condizione senza quella
libertà predicata dall'Occidente. Se si azzardano a parlare male dei
dirigenti della Fiat verranno immediatamente espulsi dalla fabbrica e
condannati alla disoccupazione con le loro famiglie.
La Serbia dovrebbe essere risarcita a miliardi di euro per i danni subiti
dai bombardamenti Nato. Ma
la regola dei rapporti di forza vuole che invece pagherà per tornare ad
avere industrie e lavoro.
La classe operaia italiana non deve accettare l'indicazione strategica di
Marchionne e della Confindustria: tutti uniti come italiani contro gli
altri. E' menzognera l'affermazione secondo la quale nella globalizzazione
gli interessi nazionali vanno difesi da un fronte unico fatto di governo,
industriali e sindacati. Se questa affermazione fosse vera il comportamento
della Fiat dovrebbe privilegiare in primo luogo gli interessi del territorio
nazionale. Non è così. La Fiat si serve del basso costo di lavoro che può
avere all'estero per ricattare ed abbassare la condizione di vita dei suoi
dipendenti in Italia. Se proprio non può fare a meno di trasferirsi.
Per questo ritengo importante la internazionalizzazione della lotta dei
lavoratori sulla base di obiettivi comuni da sostenere in Europa: Salario
Minimo Garantito, Contratto Unico Europeo, settimana lavorativa di 35 ore,
umanizzazione della catena di montaggio, bando dei sistemi WMC e
simili.....Revisione radicale dei parametri iperliberisti di mastricth e di
Lisbona..
Nello scontro nazionalistico o campanilistico i lavoratori saranno sempre
perdenti. Ci sarà sempre un posto in cui la manodopera costerà di meno. Il
lavoratore italiano deve essere fratello di quello polacco o serbo.
Oggi l'Europa dell'Est è diventata il laboratorio della destra economica e
sociale per l'abbassamento del tenore di vita delle persone e l'abbrutimento
del lavoro. Ma la stessa Europa è stata testimone della grande civiltà del
socialismo che portava i lavoratori in palma di mano. La fabbrica comunista
era a misura di uomo. I diritti nelle fabbrica e nella società venivano
rispettati ed ognuno aveva la sicurezza
di vivere senza l'angoscia di perdere tutto con la disoccupazione e di
dovere espatriare.
Il socialismo, attraverso i Marchionne e la loro folle voglia di ridurre le
persone a schiavi tremebondi,
ritornerà di grande attualità. Tornerà ad essere la speranza dell'umanità
spaventata dalla barbarie del liberismo.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: segreteria@cgilcampania.it
Sent: Friday, July 30, 2010 2:27 AM
Subject: la polonia in italia
La Polonia in Italia
Con una operazione truffaldina fatta alla luce del sole Marchionne si
sottrae alle leggi ed ai contratti
vigenti in Italia. Va da un notaio e con l'aiuto di alcuni legulei del
diritto costituisce una società Fiat che subentra alla Fiat. Lo
stabilimento Giovanbattista Vico forse sarà chiamato diversamente e sarà
giuridicamente appartenente ad una nuova entità ma tuttavia è una
clonazione della Fiat, partorita dentro il corpo e con la stessa proprietà.
Gli Agnelli succedono a se stessi. Si limitano a cambiare ragione sociale
al solo scopo di truffare i lavoratori, sciogliersi da ogni obbligo,
scegliersi la mano d'opera disponibile alle condizioni che Marchionne si
degnerà di dettare e ridettare e che magari saranno ancora più dure ed
opprimenti di quelle già firmate qualche giorno fa a Pomigliano e poi a
Torino.
Al fine di disattendere agli obblighi di rispettare il contratto di lavoro
a Marchionne è stato suggerito, magari dai "complici" di Sacconi, di non
fare iscrivere la newco alla Unione degli Industriali di Napoli. Non so
quali legulei abbiano suggerito i due escamotages (newco e non iscrizione)
che fanno acqua da tutte le parti. In primo luogo è chiarissimo che si sta
compiendo un falso. Tutti sappiamo che la newco non è affatto newco ma la
Fiat travestita. L'operazione Alitalia non è evocabile dal momento che la
cordata della Cai era costituita da persone fisiche e giuridiche diverse da
quelle dell'Alitalia. In secondo luogo, secondo la generale interpretazione
delle norme che regolano il passaggio delle società queste avvengono sempre
rispettando i vincoli e le obbligazioni da parte della società subentrante.
Non credo che il signor Marchionne che ha concepito o fatta propria questa
spregevole e furbastra soluzione per evadere gli obblighi di un contratto di
lavoro che non è tra i migliori d'Europa perchè concede ai metalmeccanici
italiani il quaranta per cento in meno di quello tedesco e di quello
francese possa azzerare tutto, ricominciare da capo, fare come se la storia
cominciasse ora. Che farà delle anzianità maturate dai dipendenti? Che farà
la nuova società delle obbligazioni contratte dalla Fiat Pomigliano?
Anche la cancellazione dalla Confindustria non gli servirà a molto. Il
contratto è legittimato dalla sua
stessa applicazione. Non credo che ci sarà magistrato che potrà accettare
per buono il nuovo contratto della Newco. Il principio erga omnes, nella sua
logica lettura giuridica, esclude che una furbata possa danneggiare
interessi vitali ed essenziali delle persone legate al diritto di avere un
trattamento equo e rispondente ai principi della Costituzione.
Marchionne ritiene di potere trasferire le condizioni che detta in Polonia
in Italia. Ritiene che con
due mosse da azzeccagarbugli possa fare i suoi comodi. Fare il manager in
questo modo annullando le leggi ed i regolamenti che si ritengono di
impedimente è davvero da volgare scippatore. L'industria automobilistica
tedesca o francese che paga salari migliori di quelli italiani non ricorre
ai trucchi che questo signore sfoggia in Italia. Purtroppo abbiamo un
governo indecente moralmente e politicamente incapace di esercitare la sua
autorità per impedire questo squallido traccheggio.
La Fiat si conferma per quella che è sempre stata nella storia d'Italia fin
da quando un Agnelli riuscì a fare fuori i veri soci fondatori dello
stabilimento ed impossessarsene. E' sempre vissuta appoggiandosi al potere
politico ed anche militare quando è stato il caso per pagare bassissimi
salari ed imporre condizioni da caserma. Allo Stato italiano ha succhiato
risorse immense. I lavoratori sono talmente poveri da non potere resistere
un mese senza salario ma gli Agnelli hanno una cassaforte munita e
presidiata che li fa ricchissimi. Ora si vuole imporre una sovversione
dell'ordine sociale cancellando i contratti e per fare questo con l'aiuto di
qualcuno costruisce carte false.
Mi chiedo quale dignità abbiamo le istituzioni italiane a subire tutto
questo, a farsi trattare da colonia
dal signor Marchionne. Anche un Governo di destra dovrebbe avere la dignità
di reagire e di tutelare l'ordinamento dal sovversivismo di una industria
che oltretutto non gioca a carte scoperte e chissà quali altre amare
sorprese ci riserva. Il Parlamento che tace e gira la testa da un'altra
parte ne esce assai male. I mille oligarchi che lo compongono sono soltanto
dei privilegiati a cui non importa il decoro che l'operazione Marchionne
spazza via. Si torna all'era delle caverne.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Friday, July 30, 2010 6:19 PM
Subject: Fini: effetti collaterali sul PD
Fini: effetti collaterali su PD
Nel paese orribile in cui la gente si uccide nelle carceri, in cui si può
essere detenuti a vita nei manicomi criminali e lasciati legati ad un letto
di contenzione per venti anni, in cui una bambina viene tolta alla madre
perchè guadagna troppo poco ed un'altra bambina viene tolta ai genitori
perchè abitavano una casa fatiscente, in cui altri bambini vengono lasciati
digiuni da un Sindaco che, tuttavia, continua a percepire la sua lauta
prebenda
e magari presto l'aumenterà come hanno fatto altri suoi colleghi politicanti
di professione, in un paese in cui succedono queste e tante altre orribili
cose, la rottura di Fini e del suo gruppo con Berlusconi
e la sua destra corrotta avida ed insaziabile, è un segnale di speranza, una
piccola luce che si accende
nel buio di una deriva autoritaria fondata sull'odio sociale e
sull'accaparramento delle risorse.
Possiamo essere certi che Fini è una persona onesta. Se non lo fosse, i
mastini ed i molossi di Berlusconi che ha certamente fatto setacciare
accuratamente la sua vita lo avrebbero già sbranato. E' importante, molto
importante che alla base della rottura tra Fini e Berlusconi ci siano valori
etici, sia stata posta una questione morale e si siano sollevati problemi
fondamentali di difesa dello spirito della Costituzione a cominciare dai
diritti civili.
Il campo di battaglia sul quale si è combattuta l'ultima battaglia dentro
il centro-destra è la cosidetta legge-bavaglio, bloccata per una
mobilitazione della opinione pubblica che ha inciso profondamente e che è
riuscita anche ad attirare l'attenzione internazionale sull'Italia. Ma
sappiamo bene che non è soltanto questa la causa della frattura di una
collaborazione che ha coagulato una forte maggioranza di destra che ha
cambiato radicalmente il paese. Il razzismo leghista era diventato troppo
pesante ed arrogante negli ultimi due anni di governo. Si può dire che le
due fondamentali leggi sulla sicurezza che hanno fatto scoppiare le carceri
per i reati inventati a carico dei migranti siano state volute da Bossi e
dai suoi. Anche il federalismo demaniale che sta impoverendo il patrimonio
dello Stato e che arricchirà tanti speculatori privati è stato fatto sotto
spinta leghista e porta il suo marchio.
Fini ed i suoi portano la grave responsabilità di avere condiviso finora
tutte le scelte del centro destra anche le più infami contro i diritti umani
e civili. Portano la responsabilità di un totale oblio della questione
meridionale dove classi dirigenti fatte di politicanti ingordi si
accaparrano e distruggono le poche risorse disponibili senza dare uno sbocco
alla grave crisi sociale. La Sicilia di Termini Imerese,
la Sardegna dell'Isola dei Cassintegrati, la Calabria della oligarchia di
Loiero e dei suoi successori, la Campania di Bassolino ed ora di Cosentino e
Caldoro, sono diventati luoghi di grande sofferenza sociale e disperazione.
La demolizione della scuola e della università aggiungono difficoltà e
privano
di uno sbocco di occupazione i nostri professori. Quando sta accadendo alla
Fiat e nel mondo del lavoro per l'eversione degli industriali che fanno
carta straccia delle leggi e dei contratti incupisce di molto il mondo in
cui viviamo. Su scuola, università, lavoro la voce di Fini non si è sentita
come non si è sentita quella della "opposizione"- Eppure, la sua resistenza
caparbia al berlusconismo produrrà effetti positivi e di sinistra. Blocca
la calamitazione verso il grande buco nero della democrazia italiana del più
grande partito dell'opposizione parlamentare.
Fini è uomo di destra che ha scelto di spendersi per una politica basata
sulla civiltà e sul rispetto della Costituzione e delle regole della
democrazia. Non dobbiamo aspettarci da lui più di quello che può dare ed è
già tantissimo. Intanto mette un argine alla continua degenerazione
autoritaria del potere
ed alla guerra tra le grandi forze della democrazia italiana: parlamento,
magistratura, informazione.
Ma la sua coraggiosa e ferma iniziativa ha un effetto collaterale assai
importante: blocca lo smottamento a destra del PD, blocca la ulteriore
reticolazione del rapporto malsano bipartisan tra parti essenziali del PD ed
il Governo Berlusconi.
L'Italia ha bisogno di una opposizione basata sui valori e sugli interessi
di una parte cospicua della popolazione vessata dal potere e dalle scelte
della maggioranza. Il PD era diventato assai somigliante
al Pdl specialmente nelle questioni essenziali di governo dell'economia e
nella collocazione con il padronato. Niente distingueva più il PD dal Pdl
sulle privatizzazioni a cominciare dalla questione della acqua e sulla
gestione dei servizi comunali. Sui temi della pace e della guerra, il PD è
da molto tempo schierato con l'atlantismo più ottuso e servile. Ha tirato la
volata a Marchionne nell'attacco più grave che sia mai stato compiuto in
Italia ai diritti giuridici e civili dei lavoratori.
Il Parlamento italiano è stato finora sbilanciato a destra in quasi tutti
i suoi settori. Il Partito che Fini
creerà oggi introdurrà una nota dialettica positiva, bloccherà il
deragliamento a destra, riaprirà il dibattito sulle questioni davvero
importanti che il paese deve risolvere.
Il PD non è stato finora all'altezza dei problemi posti dalla secessione di
Fini ed ha reagito da bottegaio che teme di non potere più fare i suoi buoni
affari. Ora sarà costretto a riflettere su se stesso e sul suo ruolo in
Parlamento e nel Paese. Dovrà decidere quale crisalide dovrà uscire dal
bozzolo dell'incocervo che tiene in ostaggio dieci milioni di elettori di
sinistra. Può il PD essere un Partito di destra quando Fini ne ha foggiato
con le sue iniziative e lotte politiche uno moderno, civile,
bene accetto alla gente?
Pietro Ancona
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Niki Vendola
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Saturday, August 07, 2010 5:16 PM
Subject: l'errore fatale di Niki Vendola
L'errore fatale di Vendola
Nel mare pieno di detriti della politica italiana, la candidatura di
Vendola ha suscitato interesse fino a coinvolgere gruppi entusiasti di
giovani e di militanti della sinistra delusi ed irritati dalle debolezze e
contraddizioni del PD e dal catacombismo di molta parte dei comunisti da
tempo desaparecidos o unteground. Frequento internet e mi capita di
incontrare compagni che si battono per sostenere la candidatura di Niki. La
sua stella brilla non solo nell'emisfero sinistro della politica italiana ma
anche
in diversi ambienti della borghesia già berlusconiana e stanca e schifata
dal Cavaliere. Il mio farmacista che era stato candidato alle comunali di
Palermo per il PDL mi ha detto, con un sorriso, che le sue simpatie per
Vendola aumentavano e che probabilmente lo avrebbe votato alla prima
occasione utile.
Il fenomeno Vendola nasce dalla profonda delusione e dallo smarrimento del
popolo di sinistra sempre più perplesso di fronte ai comportamenti a volte
sconcertanti del PD. La recente infelice
dichiarazione a favore di un governo Tremonti è stata la goccia che ha fatto
traboccare il carico di
insoddisfazioni che Bersani ha sollevato durante tutta la sua gestione
politica del partito. I gruppi
dei comunisti divisi tra seguaci di Ferrero, Rizzo, Di Liberto, Ferrando si
guardano in cagnesco e non riescono ad attuare una politica di emersione dal
sottosuolo e di ricomposizione in un unico grande partito di classe. La
federazione della sinistra non decolla. In breve viviamo in un Paese che ha
il Parlamento più di destra che si possa immaginare. I programmi del Pdl e
del PD quasi coincidono in tutto. Anche IDV possiamo considerarlo un partito
populista di destra anche se ha salvato un poco di decoro all'opposizione.
Insomma, in questa palude fangosa spunta come un fiore splendido questo
politico, questa persona onesta, militante dell'antimafia ed amministratore
capace che ,contro i mammasantissima di D'Alema e di Fitto, ha vinto in
Puglia facendo della regione una Istituzione
popolare tra gli abitanti. fenomeno raro in Italia in cui le regioni sono
vissute come sanguisughe di risorse e luoghi del privilegio dei politici e
dei loro famuli e compari di merende.
Non ho dubbi che se Vendola arriverà a candidarsi alle primarie del PD ( se
mai si faranno) le vincerà
e si consacrerà leader dell'alternativa a Berlusconi per una nuova stagione
del centro-sinistra che molti già chiamano di sinistra-centro.
Ma io considero perdente ed anacronistica la coalizione del
centro-sinistra. Prima di tutto perchè non è più l'Ulivo, non è animata da
nobili ideali che diedero vita al primo governo Prodi. Oggi le pulsioni
liberiste ed antioperaie sono fortissime al suo interno: Letta, Ichino,
Bersani, Fassino tra Marchionne e
i metalmeccanici hanno scelto Marchionne. La Confindustria li interessa
molto di più dei carcerati della Isola dei Cassiintegrati. Condividono fino
in fondo ed ancora di più il feroce liberismo che sta sconvolgendo ed
immiserendo venti milioni di lavoratori dipendenti italiani. Il PD è per le
privatizzazioni e per il federalismo ed ha accordi sottobanco con La Lega
per buoni rapporti nel Nord del Paese. L'europeismo del PD è di tipo
iperliberista ed atlantico. D'Alema ha bombardato Belgrado senza farsene
tanti scrupoli. Fassino ed i suoi pari si sono schierati con Israele contro
i pacifisti della striscia di Gaza e sostengono le guerre coloniali
dell'Impero.
Il centro-sinistra di Vendola dovrà rinnovare tacitamente o apertamente la
conventio ad excludendum verso la sinistra comunista decretata da Veltroni
dopo il noto accordo elettorale con Berlusconi. Gli sarà imposto da Bersani,
Franceschini, Fioroni...
Se Vendola vorrà il consenso di queste persone dovrà adeguarsi alle loro
idee. Non potrà mettersi in conflitto sostenendo cose diverse. Se farà
questo non sarà più Vendola ma un'altra cosa diversa da quella che la gente
crede di identificare.
Per quanto la sinistra comunista sia divisa e sotterranea è la sola che
sostiene la causa dei lavoratori e della pace e si oppone alla svolta
fascista e militarista della Confindustria. Vendola fa finta di non vederla
ed è a disagio. Non sa come regolarsi e si limita a non respingere l'aiuto
che gli viene offerto da Ferrero o altri.
Ma l'errore fatale di Vendola è quello di accettare il meccanismo delle
primarie e della finta democrazia del bipolarismo italiano. Le primarie sono
riservate a persone che hanno raggiunto una visibilità massmediatica forte.
I massmedia sono fondamentali al successo di un candidato. Non a caso le
primarie vengono dalla cosidetta democrazia americana dove la lotta avviene
tra miliardari o candidati di gruppi potenti dell'economia e della finanza.
Ma la popolarità di una persona non basta
per avere la nostra fiducia. Berlusconi è popolarissimo e riuscirebbe primo
in tante primarie. Ma questo non fa di lui il dirigente, lo statista di cui
l'Italia ha bisogno.
Al meccanismo del bipolarismo e delle primarie bisogna sostituire il
ritorno alla proporzionale ed alle preferenze. Un Presidente eletto dal
Parlamento è preferibile ad un Presidente o Governatore o Sindaco che per
la legge attuale hanno un terribile potere di ricatto sulle assemblee
elettive. " Se cado io, voi cadrete con me". La paradossale legge elettorale
italiana che mette il potere legislativo nelle mani di una sola persona è
inaccettabile e va cambiata.
Altro errore di Vendola è quello di schierarsi, acriticamente, dalla parte
delle Regioni così come sono
nella loro rivendicazione contro i tagli di Tremonti. Le Regioni hanno un
costo della politica diventato insopportabile, hanno migliaia di consulenti
di cui non c'è alcun bisogno, hanno privatizzato ed appaltato quasi tutto
riducendosi a terminali erogatori di favori a cricche o a cordate di
imprenditori che hanno scoperto il denaro pubblico come lubrificante delle
loro imprese. Le Regioni italiane vanno
chiuse. Ha ragione Giorgio Ruffolo a proporre due maxiregioni federate in
sostituzione dei venti statarelli che stanno dissanguando gli italiani. Due
maxi-regioni e Comuni riformati come voleva Carlo Pisacane.
Per questo e molte altre cose credo che il problema non sia quello di fare
il tifo per Vendola incentivando il suo naturale accondiscendente tartufismo.
Dobbiamo chiedere a Vendola di costruire un movimento non per vincere le
elezioni ma per dare un partito ai lavoratori che da anni non l'hanno più e
non hanno più neppure sindacato. La CGIL è stata sequestrata da Bersani come
suo "capitale" nei negoziati per i voti dell'imprenditoria italiana. Sono
anni che invece di conquistare diritti ne toglie assieme a Cisl ed Uil
oppure limitandosi a fare il convitato di pietra o il palo o il complice
silente.
Venti milioni di lavoratori che hanno subito un vero e proprio colpo di
Stato ed hanno avuto decurtato il loro reddito del cinquanta per cento, che
dalla legge Biagi hanno visto i loro figli diventare precari a vita e
schiavi per pochi spiccioli, con le pensioni saccheggiate pur essendo l'Inps
attiva, hanno bisogno di un Partito di un movimento che li difende. Non si
può vincere senza di loro o, peggio, contro di loro. Il problema
dell'Italia è ridare sicurezza a tutte queste persone, a quanti sono
minacciate dai licenziamenti e dalla perdita dei loro diritti. Fare vincere
una Oligarchia, seppure guidata da un leader onesto e brillante, non il
nostro obiettivo, Dobbiamo fare vincere i diritti e una idea di società
solidale ed antimalthusiana. Con la ricostruzione dei diritti e della
sicurezza dei lavoratori ricostruiremo l'Italia civile e solidale come è
stata nei momenti più alti della sua vita politica.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, August 09, 2010 5:18 PM
Subject: elogio della politica anonima ed acefala
Elogio della politica anonima ed acefala
Mi sono domandato del perchè e del come si sia creata una profonda e
trasversale (almeno nei vari comparti della sinistra) corrente favorevole
alla candidatura di Nichi Vendola alla guida del centro-sinistra o del
sinistra-centro come gli entusiasti fautori denominano la coalizione
vendoliana in competizione con il centro-destra. Questa candidatura nasce
dalla voglia di avere una personalità che abbia una grande visibilità nel
mercato politico e che possa competere con Berlusconi e sconfiggere il
centro-destra. Una personalità sperimentata in Puglia sul terreno della
gestione amministrativa positivamente. Infatti si dice: "pugliamo
l'Italia!!" che si adatterebbe benissimo alle trasformazioni che la politica
italiana ha subito nel corso degli ultimi venti anni e che hanno inciso
profondamente nel sistema istituzionale. I Sindaci, i Presidenti delle
Province, i "Governatori" vengono eletti direttamente dal popolo ed
addirittura le assemblee elettive che dovrebbero controllarli decadono in
caso di loro indisponibilità per malattia, per arresto, per dimissioni. Sono
quindi obbligate ad essere accondiscendenti e collaboranti e addirittura a
vigilare sulla loro buona salute. Al Congresso di Torino del 1976 i
socialisti scelsero la strada della soppressione del Comitato Centrale e
della nomina di un Consiglio nazionale da affiancare al leader Bettino
Craxi. Il craxismo ha dato vita al leaderismo ed ha contaminato di questa
"novità" tutto il quadro politico. Il PCI ha cercato di adeguarsi sia pure
con le difficoltà di un partito "pesante" che però presto sarebbe stato
messo fuori gioco con la chiusura della maggioranza delle sue sezioni e la
crescita del peso dei gruppi parlamentari o elettivi e degli amministratori
sui dirigenti veri e propri delle Federazioni e della Direzione. IL giovane
e disinvolto sindaco di Firenze Renzi e l'europarlamentare dalla lingua
puntuta Debora Serracchiani sono la personificazione di questa "sinistra"
senza comunismo. Il processo si è accelerato dopo la crisi di tangentopoli e
per l'emergere di una nuova classe di imprenditori rivoltosi verso la
vecchia Confindustria degli Agnelli, dei Pirelli e delle grandi famiglie del
capitalismo italiano. Berlusconi ed i suoi amici milanesi e del Nord est non
hanno fatto mistero della loro insofferenza verso il vecchio assetto del
potere industriale e finanziario e, forti di montagne di denaro guadagnate
nel terziario e nel sistema della media industria, hanno dato la scalata al
potere politico.
Compiacenti scienziati della politica intanto inventavano un nuovo
alfabeto in cui la parola chiave era
"modernità" e la cosidetta società liquida in cui possono navigare soltanto
partiti liquidi. Il tutto condito di belle parole e profonde concetti che io
traduco così: il contenitore è uno ed uno soltanto: il liberismo. I partiti
debbono adattarsi a questo contenitore come un guanto si deve adattare alla
mano.
Pensiero unico e partiti che competono per contendersene il servizio. Tutto
il sistema massmediatico
è funzionale a questo schema. In TV vediamo e chissà ancora per quanto tempo
vedremo sempre le stesse persone che ripetono sino alla noia, alla
saturazione, le stesse cose. In tutto si tratta al massimo
di una ventina di "politici" che gli spettatori debbono identificare con i
partiti o i movimenti che rappresentano.
Ma perchè la personalità del leader diventa così importante, così decisiva?
Perchè nel bipolarismo delle cosidette democrazie occidentali i programmi
delle maggioranze o delle opposizioni non sono mai davvero alternativi. C'è
differenza tra Bush ed Obama? Si tratta di sfumature o di articolazioni a
volte importanti ma interne ad una sola scelta di fondo. A volte si tratta
di contrasti radicali, fondamentali, come quelle che in Italia dividono il
PD dal PDL sulla questione morale, sull'uso delle risorse pubbliche, sul
ruolo della Magistratura. Ma la politica estera e la politica sociale sono
sostanzialmente identiche. Sulla linea Marchionne non c'è differenza tra Pdl
e PD. Sull'Afghanistan idem.
In sostanza la opzione leaderistica a sinistra è surrogatoria di un
programma alternativo a quello delle classi dominanti. Vendola diventerebbe
la bandiera di una gestione onesta e pulita delle stesse scelte fatte dal
centro-destra. Non passa per la mente di nessuno che è invece venuto il
momento di fermare
questa involuzione personalistica e liberistica della politica italiana e
ridare voce alla classe operaia ed a tutte le forze che si richiamano alla
sua affermazione come classe dirigente ed egemonica della cultura e della
politica del Paese.
Riflettevo sul fatto che l'Europa ha conosciuto decenni di guida politica
socialdemocratica in Germania, in Francia, nei paesi scandinavi, nella
stessa Inghilterra Blair escluso (questi non è mai stato socialista). In
questi decenni che hanno fatto civile l'Europa ed hanno creato un ceto medio
di centinaia di milioni di persone assistito da un welfare di straordinario
valore sociale il ruolo delle persone è sempre stato secondario quasi
invisibile rispetto a quello dei partiti. Abbiamo conosciuto
statisti illustri come Oscar Palme, Willy Brandt, Francois Mitterand quando
sono diventati governanti
ma il socialismo europeo è stato fatto dai partiti "pesanti" e dai
programmi. La gestione della politica non è mai stata personalistica ma
espressione della scelta, della volontà collettiva, delle organizzazioni
politiche e sindacali del blocco sociale di riferimento. Queste
socialdemocrazie si sono avviate ad un malinconico tramonto quando hanno
attenuato la loro identità di classe ed hanno sposato gli interessi generali
del capitalismo rinunziando a condizionarne la funzione.
Ora, in Italia, questo blocco sociale di riferimento è stato "posato" dal
PD e dal Sindacato. Le altre strutture sociali come la Cooperazione sono
diventate a tutti gli effetti imprese capitalistiche e multinazionali. I
lavoratori sono stati abbandonati come e con Cassiintegrati dell'isola
dell'Asinara. Vendola o Bersani o Veltroni o altri potranno vincere sul
piano elettorale Berlusconi o Fini o Bossi ma soltanto ingraziandosi parte
dello elettorato di questi e per fare la loro stessa politica. Ma noi che
interesse abbiamo a ciò? L'Italia che cosa ne ricaverebbe?
Per questo credo che l'Italia diventerebbe un paese civile, politicamente
maturo, quando alla rissa dei galli che si beccano in TV, si sostituiranno
partiti forti e programmi alternativi, quando ci avvieremo ad una fase
politica anonima ed acefala ma ricca di idee, programmi, proposte,
realizzazioni, scelte alternative.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Friday, August 13, 2010 8:43 PM
Subject: ad continendos homines, non ad puniendos
ad continendos homines, non ad puniendos.
Al contrario di quanto costituiva la filosofia della carcerazione
nell'antichità, il carcere oggi ha un carattere fortemente afflittivo, non
rieducativo come prescrive la Costituzione, è un luogo di vendetta dello
Stato nei confronti di quanti considera suoi nemici o soltanto sue mele
marce che bisogna isolare dal corpo "sano" della Nazione. Scriveva nel suo
decreto il Granduca di Toscana a proposito del carcere: "la possibile
speranza di veder tornare alla Società un Cittadino utile e corretto; "
dichiarando il recupero sociale la più importante finalità della pena .
Questa finalità
è stata contestata da assordanti campagne propagandistiche nelle quali si
sono
distinti la Lega e la destra e che hanno aumentato a dismisura la
sensazione
di insicurezza della cittadinanza al fine di aizzarla ad una concezione
punitiva e vendicativa. La destra al governo ha dato vita ad una
legislazione sulla "sicurezza" che ha riempito fino quasi a fare scoppiare
le carceri italiane con la criminalizzazione di comportamenti che potrebbero
essere soltanto contravvenzionati o che addirittura non costituiscono reato.
Essere sanspapiers aumenta la pena di un terzo e costituisce
una discriminazione che nessuna Costituzione di un paese civile potrebbe
tollerare.
Il carcere è luogo di afflizione e di pena dei poveri puniti per reati che
raramente pongono grossi problemi di allarme sociale. Personaggi come
Previti, Dell'Utri, Balducci, Tanzi, ed altri squali della stessa stazza non
finiscono in carcere. Se vi finiscono ci stanno poco tempo e godono di
particolari privilegi.
Ottaviano Del Turco fece un mese di detenzione mantenendosi rigorosamente
distante dalla popolazione carceraria di Sulmona. I potenti erano in fila
per essere ricevuti nella sua cella dove venivano ammessi come alla presenza
di un illustre dignitario. I grandi reati finanziari dei colletti bianchi
restano quasi sempre impuniti anche se hanno provocato danni immensi a volte
a centinaia di migliaia di persone o ad intere
Nazioni. I responsabili della bolla immobiliare USA che hanno truffato
milioni
di persone nell'acquisto facilitato delle case che poi non hanno potuto
pagare perchè rincarate ed hanno dovuto abbandonare perdendo tutto non sono
stati puniti. Quanti hanno inondato il pianeta di titoli falsi si sono poi
liquidati benefict
scandalosi di milioni di dollari. Soltanto uno di loro è finito in galera
mentre
il furto in un supermercato viene punito con carcerazione che, a seconda
della condizione dell'imputato, può anche essere ergastolo.
Il Partito Radicale quest'anno come l'anno scorso ha assunto l'iniziativa
di visitare le carceri italiane il giorno di ferragosto. Iniziativa ben
progettata dal punto di vista propagandistico come sono soliti
fare i radicali, maestri nell'arte della comunicazione. Le conferenze stampa
di Pannella e dei suoi sodali saranno l'unica attività politica di un giorno
destinato al relax totale dagli italiani. L'indomani della conferenza stampa
che denuncerà le gravissimi intollerabili condizioni constatate dai nostri
eroi sarà presentata una interrogazione, si farà uno o più digiuni e tutto
tornerà come prima. In effetti la proposta radicale è per una amnestia o un
indulto.
Sono convinto che l'inerzia del governo, che dopo aver promesso un anno fa
17 mila nuovi posti
carcere non ha fatto, niente tranne che commissariare per sfuggire ai
controlli, vuole provocare una questione umanitaria nelle carceri
per convincere il Parlamento al varo di misure di indulto ed amnistia che
servono i grandi profittatori di regime, le cricche. La sofferenza dei
reclusi viene strumentalizzata ed usata per i potenti. In effetti la
situazione carceraria è diventata tragica. L'Italia è sempre stata
particolarmente feroce con i suoi
prigionieri e con quanti ha avuto in dominio nei lagers. Già nel 1861 il
neonato stato di Cavour e dei Savoia rinchiudeva nel terribile Forte
Fenestrelle diecine di migliaia di soldati napoletani e meridionali
per condannarli a morire di fame e di freddo. I loro corpi venivano
squagliati nella calce viva. Carmine Crozza, capo popolare della rivolta
antisavoia, veniva sottoposto a crudeli trattamenti che durarono
fino alla sua morte in carcere. Lo stesso avveniva per Giovanni Passannante
che aveva attentato alla vita di Umberto primo chiuso per dieci anni in
isolamento assoluto in una cella sotto il livello del mare,costretto a
mangiare i suoi escrementi. La pena per Carmine Crozza e Giovanni
Passannante è proseguita oltre la loro morte. Le loro teste furono tagliate,
studiate da lombrosiani e conservate in un museo di Torino dove sono esposte
assieme ad altri anonimi resti di condannati per un qualche reato.
L'opinione pubblica è stata avvelenata dai massmedia della destra con
martellanti campagne contro
i reclusi attuali. La gente è stata indotta a disprezzare ed odiare i
detenuti. Anche persone di orientamento democratico e di sinistra sono state
attirate in questo vortice di odio violento del securitarismo. Sindaci di
centro-sinistra si sono lasciati andare a misure antiumanitarie contro i
migranti ed i senza tetto. I barboni vengono schedati da Maroni. Non avere
casa è diventato indizio di asocialità criminale.
Basterebbero alcune modeste e ragionevoli delegiferazioni per ridurre la
popolazione carceraria. Mi riferisco alla legge Fini-Giovanardi sulla droga
ed alle leggi sulla sicurezza. Inoltre bisognerebbe
modificare profondamente i regolamenti carcerari e le normative che graduano
i penitenziari in tanti gironi di inferno. Non si possono trattenere persone
in galera per anni dopo avere scontato
la pena inflitta dal Magistrato. Si debbono abolire il 41 bis e tutte le
norme di appesantimento oggi previste. Il carcere deve essere il luogo in
cui si sconta la pena inflitta dal Giudice senza varianti che finiscono per
diventare una seconda e più pesante condanna.
Ma si farà un gran baccano soltanto per l'amnistia e l'indulto. E' quanto
interessa il senatore Dell'Utri
che domani sarà accanto a Pannella nello spettacolo allestito per dopo la
visita. Indulto ed amnistia che interessano appunto Dell'Utri e molti altri
della Oligarchia.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: repubblicawww@repubblica.it ; Repubblica
Sent: Friday, August 20, 2010 11:58 AM
Subject: Ritiro truppe Usa dall'Iraq
Caro Direttore,
avete dedicato tre pagine per raccontare il ritiro dei soldati americani
dall'Irak. Rampini ha puntugliosamente citato il numero di soldati morti in
sette anni di occupazione militare (4475)
Non avete dedicato un solo rigo ai morti irakeni a centinaia di migliaia,
causati dai bombardamenti e dai killers USA, alle case distrutte, alla
violenza subita dal popolo irakeno. Come se non fossero esseri umani, come
se non ne valesse neppure la pena di parlarne.
Voi siete un giornale democratico e liberal? Non lo siete! Siete un giornale
della colonia Italia al servizio dell'Impero e dei colonizzatori.
E' una vergogna che non vi chiediate neppure il senso di questa lunga ed
orribile guerra alla quale segue quella dell'Afghanistan e poi quella
dell'Iran e poi..., ci sarà altro perchè bisogna dare da fare alla macchina
finanziaria ed industriale USA.
Rampini è perfettamente embedded. Anche di scaltra scrittura.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, August 23, 2010 6:03 PM
Subject: Arroganza del PD
Arroganza del PD
Fa bene Franceschini a dire di non temere le elezioni e di pensare di
poterle vincere. Il ricatto dello scioglimento delle Camere deve essere
respinto. Sono convinto che non ci sarà un plebiscito per riportare la
Cricca P3 ed il suo Capo al governo! Sono anche dell'opinione che non
dobbiamo aspettarci dai prossimi tre anni che disgrazie violenze e sfascio
dell'ordinamento costituzionale dello Stato ed altri sfasci nel sistema
economico. Tutto sommato, anche se il voto è una sorta di salto nel buio è
meglio che assistere all'agonia dello Stato e della sua Costituzione.
La situazione sociale è diventata davvero critica mentre il mare antistante
Villa Certosa è popolato di panfili di lusso sfacciato della imprenditoria
ladrona e scroccona.
Le privatizzazioni volute bipartisan hanno aumentato i costi di tutti i
servizi e spesso hanno mancato
i loro obiettivi. Dovunque i privati si sono inseriti nella gestione
dell'acqua o della nettezza urbana le tariffe sono diventate insopportabili,
esosissime ed i servizi sono peggiorati. Le privatizzazioni del sistema di
notificazione e riscossione delle imposte ha portato agghiaccianti ed
inaccettabili vessazioni per chi ha avuto la disgrazia di saltare qualche
pagamento. Casa e beni ipotecati. Ganasce alle auto o alle moto. La
devastazione dei licenziamenti per chiusura o delocalizzazione degli
impianti (che sembra non interessare nessuno neppure i sindacati) ha creato
una compressione dei salari durissima che ha effetti sui consumi. Solo i
negozi di lusso non subiscono crisi. Ma i grandi empori popolari registrano
le difficoltà di una clientela impoverita che forse entra nei supermercati
solo per godersi il fresco o fare compere rituali come la famiglia del
Marcovaldo di Calvino. La scuola è stata sfasciata dalla signora Gelmini
assistita all'uopo da un micidiale "genio" di guastatori, conoscitore
profondo della foresta quasi impenetrabile degli insegnanti. Non avevo mai
visto piangere un professore. L'ho visto oggi, a Palermo, dove sono stati
fatti saltare seimila posti di lavoro. Gente che da venti anni non ha fatto
altro che insegnare dove potremmo occuparla? Di che cosa camperanno le loro
famiglie? Che cosa sta diventando la scuola italiana? Il panico si è
impadronito di migliaia di famiglie che non sanno cosa faranno a ottobre.
Anche la Sanità corre i suoi grossi rischi ma la tengono in vita perchè
nutre i nuovi imperi economici della scroccona e ricchissima borghesia
italiana capace di esportare trecento miliardi di euro in grande parte
sottratti ai loro dipendenti ed allo Stato. L'impero di Ajello a Palermo,
quello degli Angelucci nel Lazio e altrove, la fantastica e quasi
miracolistica opera di Don Verzè in Lombardia. In abruzzo abbiamo avuto le
mirabolanti vicende di Del Turco ed Angelini. Insomma, la sanità fornisce il
carburante ad un sistema di cliniche convenzionate che non durerebbe due
giorni se dovesse reggersi da solo. Nel mezzogiorno d'Italia stanno bene
soltanto coloro che si sono ammanigliati alle Regioni. Migliaia e migliaia
di persone vivono di politica accanto agli Oligarchi superpagati e
superprivilegiati mentre attorno a loro si fa il deserto. Il Sud aveva una
sua risorsa sin dalla fondazione della Repubblica nella pubblica
amministrazione: forniva quadri alla magistratura, alla scuola,
all'esercito. L'attacco al welfare ha chiuso questo vitale sbocco ai figli
della media borghesia e del ceto popolare. Una ragione della unità d'Italia
sta venendo meno e un'area grande quando il Regno delle Due Sicilie è stata
spinta alla disperazione. Quanto tempo potranno resistere ancora i
cassintegrati dell'Asinara giunti al 173° giorno senza che l'Eni, una
multinazionale tra le più potenti del mondo di proprietà dello Stato , li
abbia degnati di uno sguardo? Nei prossimi quattro mesi conteremo le macerie
di quel che resta del sistema industriale meridionale.
Sei milioni di giovani vivono dei contratti-truffa inventati dalla Legge
Biagi. Guadagnano la metà dei minimi salariali e galleggiano per la
ciambella di salvataggio delle famiglie dove le pensioni ancora decenti dei
loro genitori integrano il meschinissimo reddito cocopro o partita iva o
interinale o altro.
Questi sono alcuni tratti della realtà del lavoro italiano. Eppure l'Italia
è la settima potenza industriale del mondo per PIL. Ma è al trentesimo posto
dell'OCSE per salari. Anche i diritti cominciano ad essere seriamente
intaccati.
Ora al PD di Franceschini e dei suoi colleghi questa situazione che ho
accennato non sembra interessare. Nessuno dei problemi che ho evocato è
nella loro agenda.
L'unica scienza della quale si occupano è la politologia.Con arroganza
eguale a quella di Berlusconi
chiedono a tutte le opposizioni di unirsi a loro per abbattere Berlusconi.
Ma non dicono la verità e cioè che la loro vera intenzione è quella di avere
con loro Casini dal momento che il loro programma è simile a quello del
centro-destra. Pare che continuino a pensare ad una sorta di conventio ad
excludendum per i comunisti ed i verdi rimasti fuori dal Parlamento dopo
essere stati dissanguati dal sostegno al governo Prodi. Hanno ancora qualche
esitazione su Vendola e sul suo raggruppamento ma non intendono cedergli la
leadership del centro-sinistra.
L'Italia è tra l'incudine ed il martello. Il PD sta con Marchionne e la
Marcegaglia e fa prediche "moderniste" ai metalmeccanici e la Fiom. Nessuna
condanna per Marchionne da parte del Pd e della CGIL. Solo una tiratina
d'orecchie da Epifani che lo accusa di "non fare gli interessi della Fiat!"
E' impressionante notare nel successore di Di Vittorio come il suo
ragionamento riguardi soltanto l'azienda e la sua strategia che - consiglia
- dovrebbe essere più scaltra. I consigli che rivolge non sono di cambiare
linea ma di essere più prudente per non creare imbarazzi negli amici
sindacalisti. . Il sindacato italiano non è ancora al livello dei Kapò
americani che spiano e controllano il rendimento degli operai e quanti
minuti si prendono per fare la pipì ma è sulla buona strada...
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Thursday, August 26, 2010 4:25 PM
Subject: Attacco al diritto alla vita
Attacco al diritto alla vita
Tremonti ha sferrato un attacco frontale alla legge 626 che protegge,
parzialmente, la sicurezza dei lavoratori. L'ha definita sprezzantemente
"una roba", un lusso che l'Italia non può permettersi. Parla dell'Italia che
destina una montagna di soldi all'Oligarchia politica la più privilegiata
esistente al mondo e che ha ridotto la fetta di reddito del lavoro
dipendente di quindici punti negli ultimi dieci anni. Lo stipendio di
Tremonti ministro è maggiore di quello percepito dal presidente degli USA.
Non credo che abbia le carte in regola per chiedere al Paese di risparmiare
sulla tutela della vita dei lavoratori con una improntitudine e la superbia
di chi ha la certezza di non essere contraddetto da sindacati felloni
e da una "sinistra"che non è più tale e pietisce la benevolenza dei ricconi
italiani.
L'attacco di Tremonti è generale ed è rivolto a tutta la legge ma credo
che punti subito a sollevare le aziende dall'obbligo del pagamento dei
salari nei tre giorni cosidetti di carenza in caso di infortunio e
probabilmente si propone l'obiettivo di una privatizzazione dell'Inail. Oggi
il lavoratore viene curato ed indennizzato ed è possibile che Tremonti pensi
ad un regime in cui se un operaio si rompe un braccio o una gamba dovrebbe
sbrigarsela da solo. D'altronde la stessa 626 in caso di morte del
lavoratore non prevede alcun indennizzo per le famiglie che, per ottenerlo,
debbono instaurare una difficile e costosa e magari ventennale causa
civile. Può darsi che Tremonti pensa di estendere questa grave inadempienza
agli infortuni non mortali. Si tratta di una massa enorme di assistiti.
Da quando il Presidente della Repubblica è intervenuto dando una risposta
che non senza escludere le ragioni della Fiat ha indicato nel rispetto
della sentenza del Giudice e nel reintegro dei lavoratori la strada maestra
da seguire c'è stato un gioco pirotecnico di dichiarazioni di segno opposto.
La Marcegaglia è intervenuta per reclamare i diritti della Azienda che per
lei sono naturalmente prioritari su quelli dei lavoratori che addirittura
andrebbero cancellati. La signora Gelmini, Ministro come Tremonti, ha
spezzato la sua lancia a favore della Fiat collocandosi tra i falchi
dell'ala destra berlusconiana e preparandosi alla successione secondo il
piano da lei stipulato a Siracusa con le altre due sue colleghe di
governo.Tremonti che in questi giorni gode della cottura a fuoco lento di
Berlusconi e freme per prenderne il posto al più presto non poteva restare
indietro. Ha alzato il tiro rispetto la sua collega concorrente e propone
addirittura la smobilitazione di una legge che in qualche modo ha ridotto il
mostruoso andamento degli infortuni mortali e gravi che avvengono
quotidianamente nel lavoro italiano. Siccome è uomo di legge ed è stato
per anni commercialista ed estensore materiale della dichiarazione dei
redditi delle elites della borghesia padana, non ignora che la 626 recepisce
in grande parte normative ineludibili della Unione Europea e per questo
naturalmente ha chiesto la sua messa in discussione non soltanto in Italia
ma anche in Europa. Il colbertista all'occasione diventa superfalco!
Ricordo che il varo dei decreti delegati della 626 fu assai faticoso. Il
governo Prodi ci mise molto tempo e tanti contorcimenti prima di vararli. La
Confindustria non li firmò ma ottenne l'abbassamento della pena per i
responsabili di infortuni mortali da due anni ad un anno e sei mesi. Ricordo
perfettamente che la Cisl ebbe molte esitazioni prima di accettare il testo
proponendo diversi emendamenti di alleggerimento delle penali. Inoltre, la
legge che Tremonti vorrebbe abrogare, prevede penalità inferiori ai costi
che le aziende dovrebbero sopportare per mettersi in regola. Potete
immaginare quello che succede nella maggioranza dei casi.....
A distanza di quasi un giorno dalla strabiliante e grave sortita di
Tremonti, non ci sono reazioni ufficiali della Cisl e della UIL. La CGIl si
è fatta viva, dopo molte ore, con la dichiarazione di una dirigente di
secondo piano addetta al settore sicurezza. Ha detto cose giuste e
condivisibili ma che tuttavia non costituiscono una reazione adeguata ad un
Ministro che è certamente il più importante del governo Berlusconi.
E' come vedere scorrere la storia all'indietro. Altro che le picconate di
Cossiga! Ogni giorno c'è qualcosa di fondamentale del nostro ordine civile e
democratico che viene aggredito. Dal diritto dei lavoratori di non stare
digiuni per otto ore secondo il modulo wmc della fabbrica Italia alla
sicurezza stessa della vita dei lavoratori. Chi se ne frega! Importante che
le sorti magnifiche e progressive
della ricca e feroce borghesia italiana vengano salvaguardate!
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, August 28, 2010 10:48 AM
Subject: Il vero problema è la confindustria
Il vero problema è la Confindustria
E se il problema dell'Italia, delle sue difficoltà che la fanno annaspare
non fossero le resistenze frapposte dalla Fiom all'editto Marchionne, ma la
Confindustria e la sua incapacità ad indicare una linea di sviluppo e di
produzione di profitti che non sia quella dell'assistenzialismo e dei bassi
salari?
La Confindustria tedesca credo che abbia molto da insegnare ai sempre più
lividi portavoce degli industriali italiani. L'industria tedesca regge con
salari quasi doppi di quelli italiani. L'economia generale del Paese è
armoniosa ed i negozi non sono deserti come avviene da noi dove la gente non
ha più soldi da spendere oltre quelli necessari alla mera sopravvivenza,.
I sindacati tedeschi assolvono ad un ruolo di responsabilità con la
pratica della codecisione.
Ma i loro lavoratori non sono disperati e ridotti alla fame come quelli
iscritti ai sindacati italiani di Bonanni, Angeletti ed Epifani che dal 1993
ad oggi tengono i salari fermi e cedono consistenti quote di diritti e di
welfare ogni volta che si incontrano con Governo ed Imprenditori. La
codecisione tedesca in Italia si traduce in una mera presa d'atto delle
decisioni unilaterali delle imprese.
Mettete in fila le dichiarazioni della Marcegaglia ed i documenti di
Confindustria degli ultimi venti anni. Un piagnucolio senza fine per
chiedere soldi, soldi, soldi (di quelli buoni diceva la Marcegaglia). La
Marcegaglia che oramai sfiora la volgarità con la brutalità e le bassezze
delle sue accuse verso i lavoratori con accenti sempre più queruli ed
isterici chiede favori fiscali per le imprese, sempre meno welfare e
sopratutto la riduzione al silenzio dei sindacati di lavoratori che ancora
si ostinano a essere tali.
Tutto quello che ha ottenuto non basta mai. Vuole ancora di più, sempre di
più. L'ideale è portare il lavoratore italiano allo stesso livello di quello
polacco o, meglio, di quello tunisimo. Azzerare quasi il costo della
manodopera anche se questo incide sempre di meno sui costi di produzione
anche nella industria manifatturiera. Azzerare la spesa sociale dello Stato.
La scuola italiana sta per essere ridotta in maceria dalla drastica cura
dimagrante della Gelmini. Una scuola al livello della peggiore scuola
pubblica delle periferie americane con programmi sempre più dequalificati.
Ora l'abbattimento dei salari già ultimi tra i paesi OCSE non basta più.
Tremonti propone anche di evitare i costi per la sicurezza del lavoro. La
difettosa ed insufficiente legge italiana gli sembra "un lusso" e pensa di
mettere le mani sull'Inail e sull'INPS magari per sfasciarli
privatizzandoli. Sembra attirato dalla buona salute finanziaria di cui
godono due istituzioni importanti del welfare italiano.
Marchionne si è unito ai pellegrini che ogni anno si recano a Rimini al
"famoso" meeting di Comunione e Liberazione, una organizzazione che in
Italia svolge il ruolo di certe associazioni fondamentaliste della destra
statunitense che gli italiani conoscono per le sue intolleranti convinzioni
neocon e non per quella che è: un enorme parassita che ha creato un impero
economico con appalti si servizi e forniture dalla pubblica amministrazione,
con la cosidetta sussidiarietà, i bassissimi salari che corrisponde alle
persone che lavorano alle sue dipendenze. Ogni anno l'appuntamento al
meeting di CL, come la relazione del governatore della banca d'Utalia, come
il Convegno di Cernobbio, scandisce il calendario politico. Gli Oligarchi
della politica italiana smaniano per un invito che viene
accordato soltanto a coloro che si distinguono nella lotta contro la classe
lavoratrice e la sinistra.
Sarebbe opportuno un approfondimento di CL , un esame dei bilanci della
Compagnia delle Opere,
e magari scopriremmo quanto è bello, quanto è redditizio e facile, gridare
contro lo statalismo e profittare a piene mani delle sue risorse.
L'idea di usare la globalizzazione per ridurre l'Italia al livello
dell'Egitto o della Polonia di oggi rottamando i diritti delle persone,
distruggendo la scuola e la sanità, svendendo il patrimonio dello Stato ai
privati, ha fatto in Italia troppa strada. L'idea di considerare la lotta di
classe un reperto del passato è autolesionistica. Il conflitto sociale è
l'unico regolatore bilaterale o multilaterale dei rapporti interni alla
società. La dialettica del conflitto sociale produce progresso. Stimola le
imprese verso le innovazioni. Quando le imprese risolvono i problemi
riducendo i salari o i diritti invecchiano e vengono superate e diventano
presto fuori mercato. La fiat, scaricando da sempre sui salari e sullo Stato
le sue difficoltà, produce auto poco competitive e meno buone e solide di
quelle della concorrenza. Perde quota e deve produrre in Serbia per
competere con coloro che producono auto in Germania o in Francia pagando
alti salari e rispettando contratti e leggi sociali che Marchionne vorrebbe
stracciare.
Pietro Ancona
Il peso di tasse e contributi sui salari, il cosiddetto cuneo fiscale, è in
Italia al 46,5%. Nella classifica dei maggiori trenta Paesi, aggiornata al
2009, l’Italia è al sesto posto per tassazione sugli stipendi, dopo Belgio
(55,2%), Ungheria (53,4%), Germania (50,9%), Francia (49,2%), Austria
(47,9%). Il peso di imposte e contributi sui salari in Italia è rimasto
stabile dal 2008 al 2009, registrando solo un lieve calo (-0,03%).
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From: Pietro Ancona
To: micromega
Sent: Tuesday, August 31, 2010 8:22 AM
Subject: Rispettare Gheddafi
Rispettare Gheddafi
L'Italietta con forti pulsioni razziste si è lasciata andare a sfottò,
frizzi e lazzi, commenti volgari ed offensivi verso Gheddafi. Le divise
sfoggiate dal Colonnello non gli sono piaciute, sono state oggetto di
scherno e tantissimi si sono sentiti disturbati dalla sua presenza in Italia
e dal risalto che il Governo ha dato a questo evento. Hanno avuto da ridire
sui trecento cavalli berberi che si sono esibiti assieme ai carabinieri a
cavallo in una caserma di Roma ed hanno naturalmente criticato tutto quello
che Gheddafi ha detto e fatto.Questa campagna di respingimento e di
denigrazione è stata orchestrata dai maggiori giornali italiani che
obbediscono ad un forte riflesso condizionato dell'Occidente, in primo luogo
degli americani, contro la Libia ed il suo Presidente. Non dimentichiamo
che Reagan fece bombardare la tenda di Gheddafi riuscendo quasi ad ucciderlo
assieme ai suoi familiari e massacrando una delle sue nipote. Motivo di
tanto livore è probabilmente il fatto che il Colonnello, nonostante sia
ritenuto una specie di buffone da circo, per quaranta anni ha preservato la
libertà della Libia riuscendo a mantenere il controllo sulle sue immense
ricchezze di petrolio. Quando parliamo della Libia teniamo presente le
disgrazie che incombono sull'Irak e sull'Afghanistan e l'artiglio
occidentale che si minaccia di ghermire l'Iran .
Repubblica fa da capofila a questa batteria massmediatica. L'opposizione
parlamentare si sta comportando in modo irresponsabile e grottesco. Bersani
ha mostrato di essere un politicante di poco spessore e Fini, Presidente
della Camera, che si è recato qualche tempo fa in Israele per farsi
sdoganare e che non dice una sola parola sul martirio del popolo palestinese
storce il naso e disapprova gli onori che il governo Berlusconi sta rendendo
al suo ospite.
Ma come ha ricordato Berlusconi la visita ed i festeggiamenti
dell'anniversario del patto con l'Italia chiudono una ferita che risale al
1911. L'Italia ha occupato per moltissimi anni la Libia. Il suo dominio è
stato di una ferocia apocalittica. Il generale Magliocco si divertiva a
gasare la popolazione civile irrorandola di iprite dai suoi aerei
appositamente adattati. Migliaia e migliaia di libici finirono impiccati,
impalati o mitragliati. Le migliore terre furono assegnate dal fascismo a
coloni italiani strappandole ai
loro legittimi proprietari. Bisogna rileggere Del Boca per avere una idea
della crudeltà insensata e della violenza senza fine che hanno fatto degli
italiani un incubo terribile per le popolazioni libiche.
L'Italia ha imparato dagli USA a chiedere diritti umani senza rispettarli.
L'Italia delle pulizie etniche che distrugge le povere abitazioni dei rom,
l'Italia dei respingimenti che hanno causato migliaia di morti nel
Mediterraneo, delle carceri stracolme di essere umani allucinati, delle
caserme in cui non sono rari le uccisioni di persone arrestate, indica in
Gheddafi un tiranno torturatore dopo avere stipulato con lui accordi per la
repressione.
La pulsione razzista e colonialista ha il sopravvento anche sugli interessi
economici e sulle urgenze dell'Italia che sono ben più gravi di quelle della
Libia. Come nota oggi il Professore Gallino l'Italia ha perso quasi tutto il
suo patrimonio industriale. La stessa Fiat, ridimensionata e costretta a
cercare luoghi di produzione a costo bassissimo all'estero, non sembra
avere un grande futuro. La terziarizzazione dell'economia italiana è
diventata quasi patologica e dipendiamo sempre di più dai paesi
industrializzati.
Ebbene gli accordi con la Libia danno una grande boccata d'ossigeno.
Basterebbe questo a indurre
alla prudenza gli isterici ed irresponsabili politicanti e pennivendoli che
da giorni martellano di commenti offensivi ed ingiuriosi il colonnello
Gheddafi.
Qualcuno non ha perduto la testa e non si è abbandonato a questa ridicola
ed autolesionistica campagna antilibica. Valentino Parlato che ho sentito
ieri sera a Rai24new non si è unito al coro della diffamazione.
Provo ad immaginare che cosa succedebbe se venisse in Italia il Presidente
Ahmadinjed specialmente dopo la campagna per la lapidazione mai avvenuta
ddlla signora Sakineh. Anche qui scatta un pregiudizio, un riflesso razzista
e colonialista ed una grande voglia a fare da ascari agli USA
trascurando gli interessi veri per compiacere l'Imperatore di oltre oceano.
Eppure Iran e Libia sono stati vitali e continuano ad esserlo per la nostra
prosperità.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Thursday, September 02, 2010 10:33 PM
Subject: Le Icone dell' Impero
Le Icone dell'Impero
La potenza della macchina propagandistica dell'Impero è davvero
impressionante. Non credo molto alla esistenza dei messaggi subliminali ma
certamente è davvero strepitoso come pur sapendo tutti che la signora
Sakineh non sarà lapidata si continuino a fare manifestazioni ed a
raccogliere firme contro la lapidazione. La macchina della menzogna è in
grado di travolgere la verità. E' molto difficile resistere quando tutti i
telegiornali, tutte le radio, tutta la carta stampata portano l'immagine di
una bella donna con il capo coperto da un velo nero e si fa appello al
nostro buon cuore, ai sentimenti, alle nostre profonde convinzioni
umanitarie: siete favorevoli o contrari alla pena di morte? Se siete
contrari aderite, firmate questo appello. Financo Dario Fo e Franca Rame si
sono arruolati a questa campagna che sta umiliando l'onore la dignità
dell'Iran come Stato e che, in definitiva, è una campagna di odio, di
scientifica denigrazione, per preparare l'opinione pubblica mondiale a
quanto stanno tramando gli USA ed Israele che hanno navi, aerei, truppe
acquartierate ai margini dell'Iran e pronte a sferrare un attacco mortale
pari a quello sferrato contro l'Irak due volte e contro l'Afghanistan.
La confezione del falso è financo rudimentale. Non ci vuole molto per
comprendere che si tratta di un marchingegno preparato nel laboratorio della
controinformazione Cia: la vicenda di Sakineh è quella di una persona che
viene usata per una colossale campagna denigratoria contro l'Islam come
religione e contro l'Iran come nazione. Nei giorni scorsi è stata
orrendamente lapidata una giovane donna in Irak ma non se ne è occupato
quasi nessuno. La lapidazione è avvenuto in un paese "liberato"
dall'Occidente. Altre lapidazioni sono avvenute in varie parti del mondo
delle quali quasi non si è data notizia. Certo lapidazione ed infibulazione
sono pratiche barbariche che vanno abolite.
Ma il problema oggi non è questo. La lapidazione fa comodo alla propaganda
imperiale. Bisogna liberare l'Iran dai preti come si è liberato ieri l'Irak
da Sadam Hussein impiccato dopo essere stato vilipeso in mondovisione. Mi
aspetto domani di vedere la testa di Ahmadinjed penzolare da una forca
magari con la signora Sakineh che aiuta il boia.
L'Impero per giustificare le sue guerre di aggressione, per spingersi
sulla strada del dominio del mondo ha bisogno di crearsi delle icone, delle
figure che materializzano l'idea di ciò che bisogna difendere e di ciò che
bisogna combattere e diventino eroine della grande battaglia di "valori".
Ieri l'Icona dell'Iran era Neda, la ragazza uccisa durante una rivolta
contro il Governo. Sulla sua morte ancora oggi, nonostante è stato provato
da eminenti scienziati che il sangue che ne copriva la faccia non poteva
essere vero, si continua a parlarne come di una martire. Questa icona viene
sostituita oggi dalla signora Sakineh che viene griffata con uno slogan di
grandissimo impatto: no alla lapidazione. Che cosa può suscitare in noi
raccapriccio maggiore della lapidazione? Nonostante
l'impupata storia faccia acqua da tutte le parti si continua imperterriti
ad andare avanti. Chi se ne frega? Come dice Berlusconi, la verità è ciò
che afferma la televisione!!
In quanto ad Icone la storia è vecchia: si tratta di un trucco usato almeno
da cinquanta anni. Si cominciò con la figlia di Stalin, Svetlana, che nel
1966 "scappò" da Mosca in Florida per respirare la libertà che mancava
nella URSS del padre, sebbene defunto di anni. La sorella di Fidel Castro fu
arruolata dalla Cia e trasferita pure lei in Florida dove organizza la
Resistenza dei cubani anticastristi. Anche la signora San Suu Kuy candidata
alla Presidenza della Birmania è una sorta di santino per ora tenuta in
riserva. Si parlò di lei l'ultima volta l'anno scorso. Evidentemente gli USA
non hanno urgenze particolari sulla Birmania anche se non saranno
soddisfatti se non dopo avervi installato una base militare. Anche della
signora Betancoort già prigioniera delle Farc e liberata dai militari
colombiani proposta per il premio Nobel per la pace non si tiene gran conto.
Evidentemente Obama si è acconciato molto bene con il regime colombiano e
per il momento non abbisogna di una eroina.
Altre icone sono i monaci buddisti. Mi riferisco al Dalai Lama ed al
Grande Capo del Vietnam Tich Nhat Hanh. In questo momento non sono molto
attivi, sono dormienti. Evidentemente la Cina ed il Vietnam del Nord non
sono prioritari. Oggi è prioritario nei piani militari l'Iran!
Queste eroine hanno una caratteristica in comune: sono piazzate in posti
dove ancora l'influenza dell'Impero non è arrivata. Birmania, Cuba, Iran
sono fuori dall'area di influenza e di condizionamento degli USA e delle
multinazionali. Debbono essere "normalizzate" al più presto. L'impero deve
aggiungere altre basi militari alle mille che ha sparse in un reticolato
enorme in tutto il mondo.
E' desolante l'adesione acritica della sinistra europea a tutte,
indistintamente tutte le campagne organizzate dagli USA attorno a questi
Santini, a queste Icone. La sinistra europea è interna agli interessi del
capitalismo euroatlantico ed in qualche modo si è schierato contro se stessa
e contro quanto nel pianeta é nei piani di annessione e di sottomissione
degli USA. Non é una novità! Al dunque l'internazione Socialista ha sempre
votato i crediti di guerra e si è sempre schierata dalla parte del
colonialismo. Durante tutto il Novecento se non vi sembra poco!
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Friday, September 03, 2010 8:57 AM
Subject: Sciopero generale per la Scuola e contro la Fabbrica Italia
Sciopero generale per la Scuola e contro la Fabbrica Italia
La questione della scuola creata dalla riforma Gelmini merita la massima
attenzione ed il massimo impegno della CGIL. E' una questione che non
riguarda soltanto i precari come si vorrebbe far credere, ma tutta la scuola
e le famiglie dei lavoratori italiani, di tutti coloro che non debbono
subire la dequalificazione della scuola che procede speditamente assieme
alla dequalificazione della sanità, del sistema pensionistico, del contratto
e del salario. Siamo di fronte ad un passaggio cruciale. Ieri Gelmini ha
scaricato sul passato la responsabilità di avere creato duecentomila
precari. Ha detto che le assunzioni non erano necessarie ed erano spesso
clientelari.
Ha ribadito il suo proclama di guerra: "la Scuola non potrà assorbirli".
Poco prima che la sentissi al TG Sicilia era stata intervistata la Preside
di una Scuola del quartiere Zen di Palermo. Aveva denunziato di avere avuto
assegnati tre insegnanti per 95 alunni! Questo Governo di destra marcia con
lucida visione di classe (quella che manca alla cosidetta sinistra) verso
un drastico ridimensionamento del servizio scolastico nazionale. Solo i
rampolli delle famiglie della borghesia imprenditora e delle professioni
potranno godere di una scuola al livello dei licei classici pubblici o
scientifici e di quella che è stata la grande scuola elementare italiana.
Esattamente come in USA: i collegi per coloro che possono pagare da trenta a
cento mila dollari l'anno. Il resto in scuole degradate con professori
precarizzati organicamente che vengono assunti di anno in anno dai direttori
o dai presidi sulla base delle disponibilità che hanno avuto dal bilancio
annuale della contea.
La Gelmini nel denunziare l'eccesso di precari accumulato negli ultimi
decenni dalla scuola italiana non ha tenuto conto del fatto che la
precarietà della condizione dei lavoratori non era derivante dalla
precarietà del posto. Il posto era organico, stabile, fissato nella realtà
dell'istituzione e del quartiere. Precaria era soltanto la condizione umana
ed esistenziale dell'insegnante. Insegnanti precari venivano utilizzati
nelle scuole e seguivano gli alunni per tutto il corso di studi. La causa
della precarietà non è nell'eccesso di insegnanti rispetto la necessità. E'
vero invece che i professori subivano una violenza giuridica che per anni ed
anni li ha privati della certezza del futuro esattamente come oggi i giovani
rovinati dalla legge Biagi subiscono il destino di essere precari e
sottopagati in posti assolutamente stabili e sicuri.
L'innalzamento del numero di alunni per classe, la soppressione di materie
di insegnamento con il malvagio obiettivo di ridurre la cultura che si
impartisce nella scuola pubblica, rendono ora davvero precaria la posizione
di una parte di insegnanti. Bisogna reagire con l'abrogazione della legge
Gelmini, il ripristino delle normative precedenti, l' aumento delle materie
di insegnamento nelle scuole ed il miglioramento della loro fruizione con la
creazione di laboratori, dalla linguistica alla informatica, dappertutto.
Lo Stato deve fare un grosso investimento nella pubblica istruzione. Deve
recuperare la priorità della istruzione pubblica su ogni altra forma di
istruzione. Deve ridare alle famiglie italiane che hanno fatto laureare i
figli, spesso con sacrifici inenarrabili, lo sbocco del concorso e della
sistemazione nella scuola pubblica. La laurea deve tornare ad avere il suo
valore di passaporto per la vita, di promozione sociale. Gli stipendi degli
insegnanti e del personale scolastico debbono essere aumentati e portati al
livello di quelli tedeschi o francesi. Non siamo forse per Pil la settima
potenza del mondo occidentale?
Ho notato e non mi piace come si comportano i sindacati nella pesante
vicenda che si è aperta. Stanno dalla parte dei precari ma si limitano ad
assisterli nelle loro lotte e quasi subiscono le iniziative spontanee di
denunzia che vengono messe in campo: sciopero della fame, uomini e donne
stiliti, sitin di protesta. Non basta. Questa conduzione della vicenda farà
inghiottire dalle sabbie mobili la causa dei docenti. E' giunto il momento
della proclamazione di uno sciopero generale per la scuola e contro il
progetto di Fabbrica Italia di Marchionne e Marcegaglia.
Lo sciopero generale deve essere fatto subito e deve essere se del caso
ripetuto. La CGIL come Confederazione deve assumersi la responsabilità
della vertenza che non è settoriale o categoriale ma riguarda un punto
essenziale della crisi italiana. Se passa la linea Gelmini nella scuola e la
linea Marchione nelle aziende il declino dell'Italia sarà segnato per
sempre. L'Italia diventerà una terra in cui staranno bene soltanto i ricchi,
i benestanti. La coesione sociale della nazione non ci sarà più.
Non si dedeve parlare solo di precari che quasi elemosinano la loro vita,
di essere graziati dalla mannaia del boia.
La CGIL deve subito lanciare il suo proclama di lotta. I professori sanno
che se combatteranno la loro battaglia per la vita soltanto come "precari"
perderanno. Si potrà salvare qualcuno di loro. A fronte di cinquemila
licenziamenti in Sicilia la Gelmini ha "graziato" un centinaio di persone.
Subito lo sciopero generale indetto dalla CGIL!
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Saturday, September 04, 2010 11:54 AM
Subject: Il modello tedesco
Il modello tedesco
Il Presidente della Repubblica ed il Governatore della Banca d'Italia sono
intervenuti in diverse occasioni per suggerire all'Italia il modello della
Germania che è diventata una locomotiva non solo per l'Europa ma per il
mondo. La Germania cresce con il passo sicuro del maratoneta che sa di dover
fare tanto cammino, non ha sprints di accelerazione particolari ma procede
possente e sicuro per la sua strada.
I pennivendoli dell'economicismo della destra italiana ed anche lo stesso
giornale della Confindustria tendono a ridurre lo stacco tra Italia e
Germania ad una questione di produttività e di competitività. La ricetta che
ne consegue è facile facile: facciamo la Fabbrica Italia, cambiamo dalle
fondamenta i rapporti di lavoro, decontrattualizziamo. Riduciamo la spesa
pubblica magari licenziando duecentomila professori, privatizziamo la terra
il cielo ed ora il mare (tirrenia), riduciamo quasi ad una elemosina da
quarto mondo le pensioni, abbassiamo tutte le prestazioni di welfare e così
facendo prendiamo la ricorsa per avvicinarci alla Germania.
Questa ricetta adoperata da quasi un ventennio è proprio la causa che ci
ha ridotto in rovina.
Oggi l'Italia appare un paese con "eccellenze" retributive e rendite
mostruose ed inaccettabili che sovrastano una palude di infelici a redditi
bassi. Lo Stato è aggredito da nugoli di cavallette, imprenditori o pseudo
tali, che hanno scoperto il business delle privatizzazioni ed è appesantito
da oneri derivanti dal costo delle oligarchie politiche. Pensate quanto
costa da sola la Nomenclatura della Lega costituita da migliaia e migliaia
di amministratori tutti stipendiati dai contribuenti. Quanto costano i 350
Sindaci ed amministratori della Lega? Unite a questo segmento di spesa il
costo di tutti gli altri partiti e avremo una cifra pari a quasi duecento
miliardi di euro annui.
Vorrei elencare alcuni punti di differenza tra Italia e Germania:
1) Il Governo tedesco amministra tenendo conto degli interessi generali
della nazione. Non è lardellato da Cricche che sequestrano per se e per i
loro amici gli appalti. Un fenomeno Bertolaso che amministra negli anni
qualcosa come dieci miliardi di euro sottratti al controllo della Corte dei
Conti non sarebbe pensabile. Il Governo tedesco, pur essendo di destra, non
ha inciso profondamente nel welfare delle classi lavoratrici. Lo ha
garantito seppur ridimensionandolo rispetto a quello dei governi
socialdemocratici.
2) l'opposizione. La socialdemocrazia tedesca, erede di una grande cultura
socialista ed umanitaria che ha impregnato di sè lo Stato e l'Europa non
rincorre e non adula l'elettorato di Angela Merkel. Non si sbraca rispetto
gli interessi della destra economica. Per quanto abbia attenuato il suo
programma che non è più neppure quello di Bad Godesberg conserva la sua
identità ed il riferimento
alle classi popolari. La scissione che ha subito le è stata salutare dal
momento che ogni suo spostamento a destra farebbe guadagnare consensi alla
Linke. In Italia il PD insegue il peggio delle voglie della destra, aspira a
rappresentarla, ha posato i lavoratori, condiziona negativamente la CGIL,
attacca la Fiom., si schiera con Marchionne......
3) La Confindustria. Gli industriali tedeschi non sono nell'anticamera del
governo a piagnucolare ed a chiedere soldi, soldi, soldi (quelli buoni
diceva in una occasione la Marcegaglia). Hanno un rapporto con governo e
sindacati "corretto". Non hanno chiesto ed ottenuto favori come quello della
Maddalena. Hanno puntato molto sulla qualità e sulla solidità dei loro
prodotti. Il prodotto tedesco è accurato, ben fatto, curatissimo nei
particolari. Magari meno fantasioso del nostro ma più resistente e più
conveniente.
4) I sindacati. I sindacati tedeschi da quasi cinquanta anni praticano la
politica della codecisione. Gli scioperi sono rari ma non perchè il
sindacato è inetto o venduto ma perchè gestisce contratti tra i migliori del
mondo. I lavoratori tedeschi sono al quarto posto della tabelle Ocse con un
salario medio di 27 mila euro. Gli italiani sono al diciottesimo posto con
19 mila euro. Ma in effetti stanno assai peggio perchè la tabella non
calcola i seimila precari biagizzati che guadagnano in media la metà dei
minimi contrattuali. Insomma siamo in fondo, in fondo alla classifica e con
una media che non supera di 13 mila euro annuali.
Per rincorrere la Germania dovremmo aumentare i salari di almeno il trenta
per cento subito per tonificare in modo radicale l'economia, rianimare il
commercio, alleggerire il peso della famiglia in cui i figli sopravvivono
attingendo alle pensioni dei genitori. Inoltre é necessario ridurre il peso
delle Oligarchie, dei consulenti, dei servizi appaltati. La sottrazione
alla Corte dei Conti dei servizi delle municipalizzate è costata un aumento
delle tariffe, un appesantimento delle bollette e questo per mantenere un
nuovo magnacciato pubblico fatto di amministratori pagati con emolumenti
scandalosi.
Si possono aumentare i salari di almeno il trenta per cento. Si può
perchè l'incidenza del salario sui costi di produzione non è rilevante
neppure nella industria manifatturiera e perchè si potrebbero innalzare con
l'introduzione del SMG (salario minimo garantito) che aiuterebbe moltissimo
i precari.
L'estensione del contratto a tempo indeterminato a tutti darebbe un
elemento di sicurezza non solo ai lavoratori ma all'intero sistema
economico.
In conclusione bisognerebbe cancellare la "anormalità" italiana dovuta a
governi che fanno interessi di parte, a sindacati che da due decenni cedono
uno dopo l'altro i diritti conquistati dalle generazioni precedenti dei
lavoratori, ad una confindustria assistenzialistica, ad una opposizione che
ha perso la sua identità e si sforza di clonare la maggioranza.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, September 06, 2010 10:12 AM
Subject: Le tre voci di Cernobbio
Le tre voci di Cernobbio
A Cernobbio la grande borghesia italiana dell'industria e degli affari si
riunisce anche anno per aggiustare la sua strategia di egemonia sociale e
politica. Un appuntamento nel quale si scoprono le novità, gli orientamenti
che saranno suggeriti alla classe politica di destra e non solo. La sinistra
non ha niente di simile. Non riunisce mai i suoi stati generali della
politica e del sindacato e di quelle che una volta si chiamavano
organizzazioni di massa e che oramai da tempo sono diventate organiche alla
destra (la cooperazione, l'artigianato, gli agricoltori). La sinistra non ha
niente da proporre. Accetta le indicazioni e fa proprie gli imput della
destra liberista italiana la più retriva ed infrequentabile della Unione
Europea.
A Draghi che con una qualche ingenuità e sincerità di servitore dello Stato
proponeva il modello tedesco il Ministro Tremonti ha risposto schernendolo
che "è roba da bambini": l'Italia non ha bisogno di imitare il modello
tedesco, andrà avanti per la sua strada.
In effetti l'Italia creata da Berlusconi da Tremonti dalla Confindustria
con la servile collaborazione del PD e dei sindacati confederali è
profondamente diversa dalla Germania. Non si propone il bene di tutti ma
identifica nel bene del padronato il bene di tutti, il Dio Moloch al quale
sacrificare ogni cosa.
La borghesia italiana ha trovato la sua Germania nella spoliazione
sistematica di venti milioni di lavoratori dipendenti. La fetta di PIL fatta
di salari è stata drasticamente ridotta fino quasi a diventare trasparente.
Un enorme massa di miliardi di euro sono transitati dal lavoro dipendente a
quello autonomo e delle professioni, al capitale ed alla finanza. Questa
enorme massa di denaro alimenta il benessere delle classi possidenti che
sono in grado di risparmiare ed occultare all'estero almeno duecento
miliardi come abbiamo visto con il cosidetto scudo fiscale.
L'altra Germania della borghesia italiana è il welfare. La scuola viene
sottoposta ad una spaventosa cura dimagrante che la dequalificherà per
sempre e le vengono sottratte qualcosa come nove miliardi di euro, una
sottrazione che dovrebbe essere ottenuta dal licenziamento di duecento mila
professori.
La sanità viene colpita per cinque miliardi di euro che nella migliore
delle ipotesi dovranno essere presi dalla fiscalità generale cioè in
grandissima parte dai lavoratori dipendenti (quasi gli unici a pagare fino
all'ultimo centesimo le tasse).
Ma, oltre a queste due Germanie, Tremonti ne ha altre: il blocco degli
investimenti nel Sud, le privatizzazioni che dovunque realizzate sono state
deleterie per i servizi e per le tariffe imposte......
Ma la vera Germania di Tremonti sta nella canina disponibilità dei
Sindacati Confederali non solo ad accettare i dicktat dei Marchionne ma,
come certi servizievoli ascari, ad indovinare la volontà del padrone. Ed
ecco la proposta di Bonanni di riservare gli scioperi e le manifestazioni
soltanto al sabato per non danneggiare le imprese. (ma se lo sciopero non
danneggia la produzione a che cosa serve?)
Questo Ministro del Tesoro che, a tempo perso usa come acchiappacitrulli
citazioni di Marx, parla
a favore del posto fisso salvo a mantenere nello Stato italiano una immensa
quantità di precari biagizzati, gode della stima e della simpatia di una
opposizione che lo vedrebbe volentieri come Primo Ministro al posto di
Berlusconi.
Il vero volto di questo signore ogni tanto appare dietro la cortina
fumogena e la prosopopea del grande salvatore delle finanze italiane. Sembra
quasi sempre sul punto di affermare che senza di lui l'Italia affonderebbe
subito peggio della Grecia. Il vero volto è quello mostrato sulla legge per
la sicurezza del lavoro. Anche questa una "roba", un "lusso" che l'Italia
non può permettersi!
Ma la situazione italiana è angosciante non soltanto per le enormi pompe
che il governo ha attivato sul monte salari e sul welfare ma anche e
sopratutto per l'accelerazione del processo di destrificazione
della opposizione italiana. La Marcegaglia ha chiesto ieri a Cernobbio un
nuovo patto sociale. Non è mai sazia e quanto è riuscita ad incassare dai
sindacati negli ultimi venti anni non le basta. Vuole ancora di più, di
più.... Il nuovo patto sociale è basato sulla abolizione dei contratti
nazionali di lavoro e sulla introduzione di sistemi di sfruttamento del
lavoro sempre più sofisticati a volte oltre il limite della sopportazione
fisica. La stagione autunnale si apre con l'agenda proposta a Cernobbio e
prima ancora a Pomigliano d'Arco. I lavoratori debbono cedere tutto!!
La Marcegaglia ha lodato Susanna Camusso. Non dubita che sarà una fedele e
diligente collaboratrice per il successo dei suoi programmi.
Questa fiducia della Marcegaglia è ben riposta. Il PD al quale fa
riferimento la Camusso e che controlla la CGIL propone una stretta sul
diritto di sciopero, l'abolizione dell'art.18, la decontrattualizzazione, il
mantenimento e l'aggravamento del precariato, la riduzione ai mini termini
del welfare. Non si limita a questo: attacca gli ultimi fortini di
resistenza. Alla Fiom D'Alema e Damiano hanno ingiunto di "inghiottire il
rospo".
L'Italia che esce dalla somma, dalla convergenza di queste linee, è un
ammasso di rovine umane e sociali. Una sofferenza sociale che sta
raggiungendo quasi tutti i venti milioni di lavoratori dipendenti e le loro
famiglie. L'Italia come la Polonia, la Serbia, la Tunisia. La differenza sta
nella ricchezza delle classi privilegiate. In Serbia o in Polonia nessuno è
ricco quanto la Marcegaglia e Berlusconi.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Wednesday, September 08, 2010 9:31 AM
Subject: Eleggere Segretario della CGIL il Segretario della FIOM
Eleggere segretario della CGIL il Segretario della Fiom
La federmeccanica ha spiegato molto bene il senso della invocazione di
un nuovo patto sociale chiesto dalla Marcegaglia a Cernobbio. Un patto
sociale in cui industriali e sindacati "complici" azzerino quanto resta
della civiltà giuridica e contrattuale del lavoro abbattendone il pilastro:
il contratto collettivo nazionale di lavoro.
Quanto vogliono gli industriali non rientra nella sfera delle cose
ragionevoli ed è pericoloso per la coesione e pace sociale del Paese. La
Fiom a Pomigliano aveva aderito a tutte le richieste di Marchionne tranne
due che, come aveva precisato Epifani, non sono nella disponibilità del
sindacato essendo regolate da leggi e non da contratti: il diritto di
sciopero e la tutela in caso di malattia. La Fiom non è un sindacato
estremista, non aveva fatto barricate, aveva accettato una organizzazione
del lavoro (WMC) che i Cobas hanno denunziato con un esposto alla
Magistratura ed all'Inal perchè pericoloso per la salute dei lavoratori.
Aveva accettato turni di lavoro di otto ore senza pausa pranzo. Dalle sei
del mattino alle due del pomeriggio digiuni davanti alla propria postazione
studiata da un ergonomista padronale giapponese in modo da fare muovere il
meno possibile l'operaio facendone una sorta di macchinario vivente. Vedevo
l'altra sera in TV "la patata bollente" in bel film di Steno con Renato
Pozzetto ambientato in una fabbrica nella quale i lavoratori all'ora di
pranzo
si ritrovavano in una grande sala per consumare il loro pasto caldo e mi
veniva da pensare alla "fabbrica Italia" di Marchionne in cui il lavoratore
deve solo stare in silenzio ed accudire la macchina.
Credo che questa ossessione per spremere da ogni essere umano il massimo di
produttività occupando tutti i minuti della sua vita in azienda costituisca
una pericolosa involuzione, una disumanizzazione del lavoro intollerabile.
Nonostante la moderazione della Fiom, all'indomani di Pomigliano e del
referendum voluto dalla Fiat per mortificare la Fiom, è cominciata la grande
repressione nelle fabbriche Fiat e poi anche altrove. Essere delegato
aziendale Fiom è diventata ragione non solo di
isolamento nei reparti confino come avveniva all'epoca di Valletta, ma di
licenziamento.
Il livore di Marchionne si è spinto fino al respingimento della sentenza di
un tribunale. I tre operai di Melfi non sono stati reintegrati nonostante
l'intervento del Presidente della Repubblica. Gli industriali italiani si
ritengono al disopra della legge e rispettano le istituzioni soltanto se
dicono o agiscono per la loro convenienza.
Con la complicità di Cisl ed Uil che oramai sono apertamente dalla parte
della Confindustria e l'avallo e forse anche il consiglio del Governo la
Federmeccanica ha disdetto il contratto di lavoro firmato dalla Fiom
lasciando in vigore quello firmato soltanto da Cisl ed Uil. Un gesto di
rottura forse irreparabile dal momento che Sacconi ha già fatto sapere di
approvarlo. Non ci sono sedi di mediazioni. La scontro sarà diretto e
deciso solo dai rapporti di forza.
Estromettere la Fiom dal contratto di lavoro ha molte conseguenze
giuridiche che dovranno essere analizzate. La sua condizione diventa simile
a quella dei Cobas. Pur essendo il sindacato più rappresentativo dei
lavoratori viene scacciato ed emarginato. Non credo che questo si possa fare
e non dubito che in sede giudiziaria la questione verrà risolta in favore
della Fiom. Resta tutto il significato politico del gesto che appare il
compimento di una congiura, una cospirazione messa in atto per fare saltare
il punto di resistenza maggiore dei lavoratori e l'ultimo fortilizio di
sindacalismo di classe. Qualche giorno fa Damiano aveva accennato ad una
congiura. Non pensavo che ne facesse parte dal momento che poi ha invitato
la Fiom ad "inghiottire il rospo". Anche D'Alema era intervenuto con
pesantezza sul gruppo dirigente della Fiom.
Sono convinto che la Federmeccanica non si sarebbe spinta tanto avanti se
non avesse avuto anche la copertura del PD che, del resto, annovera tra i
suoi parlamentari autorevoli esponenti del padronato come Caliaro, Merloni,
Colaninno nonchè personaggi come Ichino, Letta, Treu che danno le munizioni
al mitragliamento dei diritti della gente.
In queste condizioni e mentre il Paese si contorce in preda ad una crisi
occupazionale assai pesante la mossa della Confindustria avvia una nuova
fase dei rapporti sociali che vuole fare dell'Italia la Tunisia d'Europa.
Il fatto che i salari italiani siano bassissimi non le basta più.
La signora Marcegaglia mentre chiedeva a Cernobbio una nuova e definitiva
capitolazione dei sindacati aggiungeva parole di elogio per la nuova
segretaria della CGIL in pectore Susanna Camusso. Elogio che aggrava i
sospetti su una involuzione in corso da tempo della CGIL, che si è
accentuata con la gestione di Guglielmo Epifani e che oggi rischia di
sfociare in un aperto accodamento alla Cisl ed all'Uil che hanno una idea di
sindacato che gestisce, non lotta, collabora con il padronato. Proprio ieri
Bonanni, facendo eco ad Ichino, ha proposto di limitare lo sciopero soltanto
al sabato per evitare di "danneggiare la produzione". Ma lo sciopero è
l'unica arma di difesa dei lavoratori e se non blocca la produzione è del
tutto inefficace, pleonastico, persino ridicolo!
Una risposta a questo processo involutivo potrebbe venire proprio dal
prossimo Comitato Direttivo della CGIL con la elezione di un esponente della
Fiom a Segretario Generale della CGIL. Scegliere tra i dirigenti dei
meccanici italiani il segretario della CGIL sarebbe una forte, motivata
risposta alle pretese del padronato italiano e trasfonderebbe al vertice
della CGIL quello spirito combattivo ed autonomo che manca da un pezzo. Oggi
le maggiori vicende della lotta sociale sono affidate alle categorie e
gestite con molto distacco dalla CGIL. Sulla scuola sarebbe necessaria la
nazionalizzazione confederale della lotta oggi confinata ad una questione
di precari che sarà perdente. Infatti le duecentomila vittime sacrificali
di Gelmini sono abbandonate a se stesse ed al massimo hanno l'aiuto dei loro
sindacati di categoria. La sottrazione di otto miliardi di euro alla scuola
riguarda tutto il Paese! La CGIL non può assistere come un cronista allo
svolgimento della crisi sociale. Vi deve intervenire con un proprio progetto
a cominciare dalla abolizione del precariato e dall'aumento dei salari dei
lavoratori oggi tra i più bassi dell'OCSE. Deve alzare barricate attorno
alla scuola.
Deve rompere con Cisl ed UIL ed allearsi con il sindacalismo di base. Per
quanto queste scelte possano sembrare gravi esse sono la sola strada di
salvezza per venti milioni di lavoratori e per le loro famiglie.
Mi auguro una forte mobilitazione, una spinta popolare per sorreggere la
candidatura del Segretario della FIOM a segretario generale della CGIL.
Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo nazionale CGIL
già membro del CNEL
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: rettore Università palermo
Sent: Thursday, September 09, 2010 7:19 PM
Subject: Gigantografie
Illustre Magnifico Rettore,
vedo che ha esposto dal balcone centrale di Palazzo Steri la gigantografia
di Sakineh la donna iraniana condannata alla lapidazione per avere ucciso,
con la complicità dell'amante, il marito. La pena è stata commutata in pena
di morte, poi sospesa, il nove luglio scorso come è stato pubblicato da
molti giornali (Corriere della sera, Unità e da Nessuno tocchi Caino,
l'agenzia radicale specializzata per questo genere di affari). Nei due mesi
successivi alla commutazione della pena, il pressing del mondo occidentale è
continuato e si è intensificato, sorretto da una possente organizzazione.
Come se la lapidazione dovesse avvenire da un momento all'altro. Non è un
caso che gigantografie come quella che lei ha fatto esporre sono state
esibite contemporaneamente dal Comune di Roma, da quello di Napoli e in
diecine di altri posti.
Si è insistito sulla propagazione della notizia falsa della lapidazione
mentre tre portaerei e diverse navi da guerra si appostavano nel mare
antistante l'Iran ed imponenti preparativi militari sono in corso per una
aggressione all'Iran da parte di Israele e della Nato.
Sakineh è diventata l'Icona di una campagna di odio e di morte contro il
popolo iraniano.
Ho pensato, dopo aver letto le motivazioni umanitarie del gesto dell'Ateneo
di suggerirle l'esposizione di una gigantografia contenente questa immagine
di uno dei tanti bambini nati in Irak, in Afghanistan, in Kossovo o a
Belgrado dopo i bombardamenti all'uranio. Ci furono altre campagne di odio
contro
Milosevic, Sadam Hussein o i Talebani, in speciale quella del BurKa, che poi
sfociarono in questi risultati scandalosi per l'umanità.
Eccole la foto
http://www.spazioamico.it/speciale%20Iraq%202.htm#bambino
Migliaia di bambini come questo sono già nati, altri ne nasceranno in Iran
se subirà la sorte dei paesi già aggrediti ed occupati.
Cordiali saluti.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Friday, September 10, 2010 8:58 AM
Subject: il nipote del Gran Visir
Il nipote del Gran Visir
La cosa che mi ha colpito della contestazione a Bonanni è stata la faccia e
la gesticolazione di Enrico Letta, Vice segretario del PD, nipote di Gianni
Letta il gran Visir di Berlusconi, una parentela che è anche politica. Zio
e nipote fanno parte dello stesso establishment sebbene dislocati in due
partiti diversi ma entrambi di governo ed entrambi saldamente schierati con
la borghesia italiana. La faccia di Letta era piena di odio, di rancore, era
livida, minacciosa, con gli occhi lampeggianti pieni di voglia di fare del
male. La sua gesticolazione era aggressiva, il braccio era teso e la mano
chiusa con un dito puntato sui malcapitati ragazzi del Centro Sociale che
avevano avuto l'idea di prendersi la scena nella grande e terribile stagione
sociale che si è aperta. Oggi la loro azione è al vaglio della polizia. Non
dubito che erano già stati schedati dalla Digos. Penso che il loro centro
sociale Ashatasuna sarà proposto per la chiusura e che molti di loro saranno
denunziati. Una opera di disinfestazione sociale sarà presto realizzata e
questi giovani saranno dispersi e stritolati dalla macchina della
repressione e della emarginazione sociale.
Tutta l'Oligarchia politica compresi Di Pietro e la Rosy Bindi si è
affrettata a prendere le distanza dai giovani ed a solidarizzare con Bonanni.
Da questi e dagli Oligarchi vengono parole impregnate di odio destinato ad
aggravare di molto la situazione italiana. Bonanni invita
paternalisticamente la ragazza che l'ha quasi colpito con il fumogeno a non
ascoltare i cattivi maestri e nello stesso tempo indica nella Fiom la
centrale eversiva dell'odio e della sovversione sociale. Farebbe carte false
per liberare il campo dalla Fiom che raccoglie la maggioranza assoluta dei
metalmeccanici e gli impedisce di pavoneggiarsi e essere qualcosa di più
che un servizievole amico della Confindustria e di Marchionne. Pierluigi
Bersani, senza avere alcun rispetto per le proporzioni e per la verità,
parla di "squadristi". Gli squadristi erano coloro che fecero la marcia su
Roma dopo avere incendiato e devastato le Camere del Lavoro e le sedi del
PSI. Bersani irresponsabilmente paragona i ragazzi di Torino a queste
terribili e squallide figure della nostra storia! Sacconi, Cicchitto,
Brunetta e quasi tutti gli attori del tragico e grottesco teatro politico
italiano si sono slanciati in una gara a chi la sparava più grossa. Si usano
cannoni enormi per sparare contro minuscoli uccellini! Il richiamo alla
polizia è stato forte, molto forte. Non dubito che da ora in poi non solo i
politici italiani continueranno ad essere blindati e a dare l'immagine al
mondo di una classe dirigente "terrorizzata" che vive dentro un muro di
vigilantes ma anche le loro feste, questo meschino e costoso surrogato della
democrazia che è l'unico canale di comunicazione concesso dai partiti alla
loro base e che sono come la tv strumenti di passivizzazione della
cittadinanza politica.
Cicchitto ha collocato Bonanni nella galleria del martirologio di Dell'Utri
e Schifani. Schifani, Presidente del Senato nonostante le accuse che pendono
sul suo capo. Dell'Utri, deputato condannato a sette anni per contiguità
alla mafia, ma in Parlamento, in un paese in cui la Fiat disattende la
richiesta del Capo dello Stato di reintegrare i tre lavoratori licenziati da
Marchionne. Un Bonanni che difatto avalla i licenziamenti ed aizza la gente
contro la Fiom insultandola.
Si è saputo chi è stata l'autrice del lancio del fumogeno. Si chiama Rubina
Affronte. Subito si è fatto sapere che è figlia di un PM badate la finezza
della comunicazione: non di un magistrato ma di un Pubblico Ministero,
categoria bollata da Berlusconi come di malati mentali , additata all'odio
di tutte le Cricche, messa nel tritacarne di vari disegni di legge del
guardiano del sigillo del Capo, il Ministro Angelino Alfano.
Bonanni ha fatto sapere che "poteva morire". Sta drammatizzando e creando
il copione di un Martirio magari per incrudelire il fio della colpa che
comunque la ragazza dovrà pagare.
Si è fatto sapere a tutti che trattasi di una "pregiudicata". Altra
"finezza" dei nostri pennivendoli; si scrive che è stata condannata in
passato per "occupazione di terreni e di edifici". Non si specifica quali
terreni e quali edifici magari per non ricordare il movente morale e
politico del "reato commesso". Non ha certamente rubato soldi ai terremotati
dell'Aquila come tanti amici dell'inossidabile Zio, il Gran Visir di
Berlusconi, e la superinquisita classe di politici che ha in mano il Paese e
lo usa come sua proprietà privata.
L'autunno caldo, secondo gli Oligarchi ed i loro pennivendoli, non
verrebbe dal licenziamento di duecentomila professori, dalla smobilitazione
di parte dell'industria italiana che si trasferisce all'estero, dal
fallimento dei prodotti della Fiat che non riescono a piazzarsi senza il
supporto della rottamazione, da sei milioni di ragazzi che stanno
incanutendo da precari. No! Verrebbe dal petardo che la nostra cara e
generosa Rubina avrebbe fatto scoppiare nel teatro della finta democrazia di
Torino.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Saturday, September 11, 2010 9:52 AM
Subject: Il PD e la destra
Il PD e la destra
La faccia contratta dall'odio di Enrico Letta, l'aggressione di Bersani ai
giovani che hanno contestato Bonanni definiti "squadristi"costituiscono un
punto derimente della politica italiana e segnano il definitivo passaggio
del PD all'area "moderata" e cioè di destra. L'area che sostiene Marchionne
nella sua opera di cancellazione dei diritti dei lavoratori nelle fabbriche
italiane, che non ha alzato un dito per lo storno di otto miliardi di euro
dalla istruzione alle spese di guerra, che accetta l'oligarchismo di una
classe di politici gaudente, elegante, frequentatrice di ristoranti di
lusso, dedita al consumismo ed appena tornata dalle vacanze tutta pimpante
ed abbronzata.
Bersani ha gettato le carte in tavola. Ha detto chi è e che cosa vuole
essere: il suo modello è Blair, il PD dovrà essere come il New Labourist che
gettò alle ortiche il socialismo, posò la classe operaia e la sua maledetta
abitudine di pretendere il the alle cinque come i gentiluomini inglesi.
Speriamo che come Tony Blair non finisca alcoolista per i rimorsi della
guerra scatenata in Iraq.
La Fiom è la testa di turco di Bersani. Strapazzandola e criticandola
mostra alla signora Marcegaglia quando è bravo a contenere le pretese dei
metalmeccanici. Nello stesso tempo mostra alla signora il suo carniere con
dentro la CGIL che non ha fatto niente di importante sul licenziamento di
duecentomila professori della scuola italiana, che non ha agito contro le
deroghe al ccnl sottoscritte da Cisl ed Uil.
Il progetto del gruppo dirigente del PD è di sostituirsi alla destra di
Berlusconi e Bossi mantenendo inalterate le garanzie che questa ha offerto
alla imprenditoria ed alla borghesia parassitaria. Dentro il PD non esiste
una sola corrente di sinistra. La stessa Rosy Bindi che sembrava la più
sensibile ai problemi dei lavoratori e della sofferenza sociale non fa
niente di diverso dei suoi colleghi del gruppo dirigente. Dentro il PD
diverse destre si combattono tra di loro per la conquista del controllo del
partito. Veltroni, Letta, D'Alema, Bersani, Franceschini fanno a gara a chi
conquista per primo le posizioni più gradite all'elettorato di destra .
L'involuzione del PD fa del Parlamento italiano l'unica assemblea
legislativa del mondo in cui sono presenti soltanto rappresentanze di
destra. Questo fa dell'Italia un regime. Se Berlusconi e Bossi fossero
fronteggiati da un grande partito socialdemocratico o socialista non
avrebbero la libertà con la quale stanno sfasciando la Costituzione e la
coesione sociale. Mentre i professori vengono licenziati Bossi fa concedere
un contributo di ottocentomila euro alla scuola leghista della moglie e la
giunta di centro-sinistra di Pesaro pensa di stanziare un milione di euro
per la scuola privata. Sul fronte dei diritti dei lavoratori non c'è
differenza tra le posizioni di Sacconi e Cazzola e quelle di Ichino e Letta.
La difesa della pace è stata abbandonata da molto tempo anche dalle
componenti cattoliche del PD. Noglobal è diventato per il PD quasi sinonimo
di terrorismo. I sindaci di centro-sinistra gareggiano con Alemanno e con i
leghisti nella persecuzione dei rom che vengono scacciati dai loro campi e
criminalizzati. Nessun interesse viene mostrato per la gravissima situazione
delle carceri italiane.
Se il PD è questo non capisco la voglia di Vendola di concorrervi per le
primarie. Ammesso che Vendola li vinca e diventi il candidato del PD potrà
forse cambiare la natura del PD? Non credo proprio! Inoltre mi sembrano
assolutamente suicide per la sinistra le offerte di Ferrero o di altri per
un Nuovo Ulivo. Il centro-sinistra non offre alcuna possibilità di apertura
verso le istanze della sinistra cosidetta radicale che poi tanto radicale
non è.
La sinistra dovrebbe abbandonare l'ossessione elettorale e
parlamentaristica. Il problema non è quello di portare qualcuno in
Parlamento ma di ricostruire un forte movimento sociale, un nuovo sindacato,
un nuovo partito dei lavoratori che deve essere davvero "vetero" come
spregiativamente dicono i nuovisti alla Letta, cioè impregnato di ideali di
giustizia, libertà, democrazia e sopratutto eguaglianza.
L'Italia è diventato un paese di diseguali fatto da gente che si sollazza
in panfili da venti milioni nel mare antistante Villa Certosa e da chi,
come la madre di Trento, viene privata del figlio perchè guadagna soltanto
cinquecento euro al mese. A questa Italia di diseguali si è votato il PD. Ma
nel Paese cresce l'insofferenza verso questa Oligarchia stupida e priva di
prospettive per il futuro. In una Italia in cui i lavoratori sono sempre più
poveri ed infelici, in cui viene demolito il welfare, in una Italia
asservita agli USA il ricordo del ruolo del movimento operaio e socialista
torna alla memoria degli anziani e viene riscoperto dai giovani. La
criminalizzazione di Rubina Affronte che ha avuto il coraggio di contestare
Bonanni non porterà il PD molto lontano....
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: CircoloPasoliniICampari
Sent: Sunday, September 12, 2010 10:15 AM
Subject: operaio usa e getta
Operaio usa e getta
Ha ragione Tremonti: la sicurezza del lavoro è un lusso che l'Italia non
può permettersi! Si tratta naturalmente dell'Italia dei ricconi, di coloro
che occultano duecento miliardi nei paradisi fiscali realizzati lesinando
salario, diritti e sicurezza. Questi signori, questa Italia, si rifiuta di
lucrare di meno.
L'indignazione del Presidente della Repubblica per un Paese che marcia a
mille e più morti sul lavoro l'anno e quasi un milione di infortuni spesso
gravi e con conseguenze di invalidità fisica permanenti non serve a niente
se lo stesso Presidente partecipa ogni anno al ricordo dell'ispiratore
della legge trenta, scritta in collaborazione tra Sacconi e Bonanni, che
introduce innumerevoli possibilità di precarizzare il lavoro. L'operaio è
diventato usa e getta e l'organizzazione del lavoro prescinde sempre di più
dalla esperienza e dalla competenza. Molte attività vengono subappaltate ed
affidate a sub dei sub appaltatori. I quali non hanno alcuna cultura
industriale e si servono di disoccupati pronti ad accettare qualsiasi
cosa pur di portare cinquanta euro a casa. Per pulire una cisterna chi fa
materialmente il lavoro perdendoci magari la vita guadagna una piccola parte
di quanto avrà ricevuto il suo datore di lavoro e, spesso, chi assegna e
passa il lavoro lucra senza fare materialmente niente.
Altre volte ho citato l'esempio della costruzione della Torre Eiffel
realizzata nel corso di due anni in condizioni eccezionali al limite di
tutto per il caldo, il freddo, l'altezza fino ad oltre trecento metri in cui
si lavorava. Non c'è stato un solo infortunio mortale. Se fosse in
costruzione oggi chissà quanto sangue e quanto dolore! La sicurezza del
lavoro sta nella sua organizzazione e nella competenza dei suoi addetti
dall'ingegnere al caposquadra al carpentiere. Sta nell'esperienza maturata,
custodita e trasmessa. Sta anche nell'affiatamento della squadra, nella sua
coesione. Spesso accade invece che tre o più persone si incontrino per stare
insieme un giorno e basta. Spesso accade che si tratti di lavoratori forniti
di competenze generiche ma usati perchè costano poco, molto poco e si
acconciano a qualsiasi cosa.
Su lavoro si muore subito ma anche lentamente accumulando veleni o
logorandosi i nervi ed i muscoli. Il sistema WMC che Marchionne usa alla
Fiat produce gravissimi danni al sistema nervoso e psichico del lavoratore
ridotto a vero e proprio macchinario vivente. Soltanto il sindacato di base
slai ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica ed all'Inail.
Non mi risulta che analoghe iniziative siano state assunte dalle
organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Le poche ed insufficienti norme introdotte in quella che si chiama
impropriamente 626 sono state malviste dagli imprenditori e da parte dei
sindacati. Ricordo che i decreti tardarono già con il governo Prodi e che
Bonanni intervenne per ridurre le sanzioni. Tuttora grande parte della legge
deve essere attuata e non dubito che Sacconi farà di tutto per ridurne
l'efficacia e la portata protettiva.
L'Italia è piena di orfani di lavoratori. I benefici concessi dalla legge
per la loro sopravvivenza fino al raggiungimento della maggiore età sono
quasi inesistenti: il venti per cento della paga del genitore morto. Su che
cosa e come viene calcolato questo venti per cento è un altro capitolo da
riguardare. Basti dire che in media un orfano ricevo circa dieci euro al
giorno e la vedova venti.
Ipocrita ed insincera è la commozione dell'Italia politica per la lunga
interminabile catena di tragedie. L'obiettivo verso cui sono orientati i
politici è opposto a quello della sicurezza. Si punta alla deregolation,
all'inasprimento della pesantezza e dei ritmi dei carichi di lavoro, al turn
over sempre più frequente ed irresponsabile, alla volatilità dei rapporti.
Ipocrite ed insincere anche le lamentazioni dei sindacati. Si acconciano
a condizioni sempre più dure e non discutono il precariato. Hanno
praticamente rinunciato ad ogni richiesta che possa costare qualcosa alle
imprese o allo Stato. La parola d'ordine di tutti è soltanto: produrre,
produrre, produrre a qualsiasi costo, a qualsiasi condizione!
Quel poco che resta di sicurezza sarà smantellato. Non dubito che l'Inail
sia oggetto di attenzioni di privati in cerca di lucro. Non dubito che
destra e PD si accorderanno per spartirsene le spoglie.
L'Italia è diventata zona franca del padronato: può fare ai lavoratori
tutto quello che vuole con la complicità di sindacalisti che se vengono
contestati vengono difesi da tutta l'Oligarchia politica e dai suoi
pennivendoli.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: CircoloPasoliniICampari
Sent: Tuesday, September 14, 2010 11:30 AM
Subject: La Cgil manipolata dal PD
La Cgil manipolata dal PD
La CGIL indice il suo terzo (o quarto) sciopero generale sul fisco
accodandosi ad una decisione separata di Cisl ed Uil. Vuole ottenere qualche
spiccioletto da dare ai lavoratori ed ai pensionati. Qualcosa come la
iperbolica cifra di cinquanta o sessanta euro annui più una grossa elemosina
subito. Pare che anche la Cisl e l'UIL sciopereranno per la stessa
rivendicazione. Nello stesso tempo la CGIL rende nota una inchiesta sui
salari in Italia non rendendosi conto di ridicolizzare la ragione dello
sciopero. Rende noto che un quarto dei lavoratori italiani ha un salario
compreso tra i 500 ed i 1000 euro e che i lavoratori atipici (sei milioni)
e quelli a tempo indeterminato hanno rispettivamente il 39 ed il 28 per
cento in meno di retribuzione.
Particolarità agghiacciante il due per cento del campione intervistato
percepisce meno di 500 euro al giorno. Insomma venti milioni di lavoratori e
le loro famiglie vivono male e tra questi circa la metà vive malissimo.
La CGIL ha incluso anche la questione del collegato lavoro in via di
approvazione alla Camera. Trattasi di risipiscenza tardiva e fatta di
malavoglia ottenuta per lo scandalo e lo sconcerto generato
tra i lavoratori della sua precedente approvazione ottenuta nel silenzio
delle opposizioni poi rinviata alle Camere dal Presidente della Repubblica.
La proclamazione di questa ennesima ginnastica motoria fatta per procurare
un pubblico ai comizianti, per stampare qualche manifesto e fare un pochino
di attivismo da boy scout del tutto innocente, si cala in uno scenario cupo,
cupissimo, dominato da due vicende terribili: il licenziamento di
duecentomila professori definiti inutili e frutto di assunzioni clientelari
e quasi criminalizzati dalla Gelmini e la pretesa della Confindustria e
della Fiom di militarizzare le fabbriche italiane dopo aver disdetto il
contratto, fatto alcuni licenziamenti per diffondere un clima di terrore e
di intimidazione e dopo la vanteria dei ministri Tremonti e Sacconi di avere
ottenuto, con il silenzio complice dei sindacati, una ulteriore "riforma"
delle pensioni, un innalzamento dell'età pensionabile ottenuto con
un vile e truffaldino "refuso".
Lo sciopero di Epifani non chiede il Salario Minimo Garantito per impedire
la schiavizzazione dei biagizzati e degli immigrati pagati molto al disotto
dei minimi contrattuali, non chiede l'abrogazione della legge Gelmini e
della legge sulle pensioni con revoca immediata dei licenziamenti dei
professori e ripristino del sistema di calcolo antecedente la riforma Dini,
non chiede la applicazione dell'art.36 della Costituzione e dell'arti 39
dello Statuto dei Diritti di tutti i contratti esistenti per impedirne la
manipolazione ed anche la revoca. Sarebbe necessario chiedere una norma di
legge o un pronunciamento che vieti le deroghe ai contratti nazionali di
lavoro. Queste introducono differenziazioni salariali e normative tra le
imprese producendo fenomeni di concorrenza sleale a carico delle imprese che
rispettano i contratti nazionali.
Non chiede neppure il completamento delle normative della cosidetta legge
626 dopo l'atroce morte
dei lavoratori di Capua e neppure una diversa normativa per i subappalti
oggi strumenti di arricchimento delle mafie e di sfruttamento dei
lavoratori.
Il PD è intervenuto a più riprese per condizionare e neutralizzare
l'azione della CGIL o renderla addirittura favorevole agli interessi della
Confindustria. Ha ammonito la FIOM a non essere "estremista" insomma
accettare le condizioni imposte da Marchionne e dalla Marcegaglia e
condivise da Bonanni ed Angeletti.
Non dubito che, dietro questa limitazione della "piattaforma " dello
sciopero alla questione fiscale ed al collegato lavoro (ma la soluzione pd e
cgil sull'art.18 è insoddisfacente) ci siano Bersani con Ichino e Letta
che si rendono conto del clima inquieto ed angosciato del Paese e della
necessità della CGIL di muoversi, di fare qualcosa. A tavolino, lontano
mille miglie dai bisogni della gente, delimitano la richiesta dello sciopero
in qualcosa che è accettato e sostenuto dalla Confindustria. Per la destra e
la Confindustria ogni riduzione di tasse è stata sempre bene accetto. Per la
sinistra le tasse sono sempre state alla base del welfare. Il problema è la
loro equità e la loro proporzionalità che la destra vorrebbe abolire.
Berlusconi sostiene che i ricconi non dovrebbero pagare più di un terzo del
loro reddito!
Suggerisco ai lavoratori ed alle lavoratrici di partecipare allo sciopero
ma con cartelloni e manifesti
per il Salario Minimo Garantito, l'abrogazione delle leggi sulla scuola, sui
precari e sulle pensioni, nuove leggi sulla sicurezza, la richiesta della
reintegrazione degli operai licenziati. Fare sentire alta, possente la
richiesta di un sindacato di classe, combattivo, non strumentalizzato dalle
voglie governativiste del PD, il sindacato di Di Vittorio e di Luciano Lama.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, September 16, 2010 9:36 AM
Subject: Italietta vile e feroce
L'Italietta vile e feroce
I commenti sulla sparatoria dei libici sul peschereccio italiano sono
impregnati di un risentimento razzista che sale dal ventre di una nazione
che per moltissimi anni, assai più di quelli che i tedeschi hanno avuto a
disposizione per le loro orrende imprese, è stata l'incubo della popolazione
libica e dell'africa settentrionale: gli uomini venivano impalati ai lati
delle strade, i maggiorenti delle comunità impiccati e sui villaggi si
spargeva l'iprite che spegneva ogni forma di vita. Non c'è in Italia alcun
rimorso per il male che abbiamo fatto per molti e molti anni. C'è invece una
sorta di odio quasi irrazionale e lamentele davvero incredibili come quella
relativa all'autostrada che sarà costruita da Bengasi a Tripoli o la
motovedetta della quale qualcuno si spinge fino a chiederne la restituzione.
Questo è quanto emerge dalla lettura dei giornali. Non dubito che i
sentimenti che ho
notato siano della proprietà dei giornali e della oligarchia politica.
Forse gli italiani non hanno il dente così avvelenato contro la Libia.
Resta tuttavia il fatto che il livello del dibattito è basso, volgare,
inconcludente e rabbioso.
Sono rimasto scioccato per le dichiarazioni del finanziere rilasciate a
"Repubblica": il finanziere ha descritto una situazione di prepotenze subite
dai nostri militari dai libici
ed ha avuto parole di pietà che lo onorano per i migranti e la loro
tragedia. Tuttavia resta il fatto che per circa un'ora sono state sparate
contro il peschereccio mazarese oltre cento colpi di mitra senza un
intervento risoluto dei militari italiani a bordo della motovedetta libica
per fare cessare il fuoco. Non ci sono stati morti ma potevano esserci. Il
non intervento dei finanzieri è inaccettabile a meno che la verità sia
un'altra e ci venga nascosta. E se avessero applicato un protocollo, una
sorta di regola di ingaggio valevole per la caccia ai migranti? Dobbiamo
pensare che in altre circostanze i libici hanno sparato sui migranti con la
passiva complicità dei nostri militari?
E ' assai sospetta la fretta delle autorità italiane di chiudere la
vicenda. Maroni e Frattini hanno subito derubricato la sparatoria in
"incidente". Il lancio del fumogeno di Rubina a Bonanni era stato valutato
con estrema severità dal Ministro dell'Interno che aveva parlato di "tentato
omicidio" e il Ministro Sacconi aveva chiesto l'arresto per la nostra
ragazza. Qui si sparano proiettili veri e mortali e si insegue un nostro
equipaggio che sfugge miracolosamente alla morte e questo sarebbe
soltanto un "incidente"!!
Da questo episodio Gheddafi e la Libia non ne escono bene ma per ragioni
opposte a quelle che vengono agitate dai pennivendoli della destra. Ha
sbagliato Gheddafi a consentire nel testo di un trattato il veleno di un
accordo antimigrazione che a quanto pare è assai più pesante di quanto si
sapesse. Maroni ha detto tradendosi: "hanno sparato perchè pensavano si
trattasse di migranti". Un pattugliamento del Canale di Sicilia congiunto
italo-libico con i libici che sparano ed uccidono è indegno di un Paese
civile e fa di Gheddafi un killer dell'Occidente, un traditore della causa
dei popoli poveri del mondo, un abietto complice di Berlusconi e di Bossi,
mandanti ed organizzatori dei massacri.
La Libia ha infangato la memoria dei suoi morti martirizzati dagli
italiani prestandosi a fare da feroce poliziotto dell'occidente. Magari è
per questo che viene lasciata in pace e non ha subito la sorte dei paesi
che hanno il petrolio che l'Occidente vuole.
Ma è anche possibile che non ci sia stata raccontata tutta la verità e
forse la sparatoria è stata voluta dal Governo libico per provocare un
incidente e sganciarsi da un accordo su cui ha riflettuto dopo la cattiva
accoglienza ricevuta in Italia da Gheddafi. Può anche darsi che stiano
emergendo nuovi interessi in un'area del mediterraneo ieri quasi morta ed
oggi diventata una delle zone nevralgiche del commercio mondiale Può darsi
che interessi come quelli legati al petrolio offshore o alla coltivazione
del prezioso tonno rosso abbiano reso meno significativo ed importante per
Gheddafi l'accordo con l'Italia.
Certo, il governo italiano ne esce malissimo ed anche la sua opposizione
che agita un patriottismo di maniera e non va oltre l'invettiva razzista
contro la Libia. C'è da rimpiangere la politica estera della vecchia DC.
Pietro Ancona
****
----- Original
Message -----
From: Giuseppina Ficarra
Sent: Saturday, September 18, 2010 10:27 AM
Subject: La 28° nazione della Unione Europea: la nazione Rom
La 28° nazione della Unione Europea: la nazione Rom
Sarkozy ha avuto grosse difficoltà con lo scandalo degli illeciti
finanziamenti. La procura ha aperto una inchiesta e sappiamo che in Francia
anche personaggi assai più grossi di lui hanno avuto grattacapi seri per
faccende del genere. Possiamo considerare questa la causa scatenante della
persecuzione dei Rom e della loro deportazione nei cosidetti "paesi di
origine" dai quali si erano spostati spinti dalla necessità e, in molti
casi, anche dalla fame. Sarkozy è riuscito ad occultare le sue difficoltà
giudiziarie deviando l'attenzione dei massmedia e concentrandola su una
operazione di pulizia etnica spettacolarizzata da tutti i telegiornali, una
operazione del tutto anormale ed illegale perchè i Rom per la loro
provenienza sono cittadini europei.
E' tipico dei tiranni trovarsi delle teste di turco, delle persone odiate
da una parte della popolazione ed organizzare il crucifige, una sorta di
Colosseo con i Romani a fare pollice verso. Da Nerone a Sarkozy non è
cambiata per niente la tecnica del potere. Aizzare la folla e farla
diventare razzista spingendola contro una comunità diffamata e
criminalizzata come responsabile della insicurezza in cui viviamo.
Ora Sarkozy attacca la Commissaria alla Giustizia Viviana Reding che ha
minacciato l'apertura di una procedura di infrazione contro la Francia.
Sarkozy è spalleggiato da Berlusconi e da Bossi e, sostiene, da tutti gli
altri paesi europei. Il Presidente della Commissione è intervenuto a
sostegno dell'opera della sua Commissaria come da galateo istituzionale ma
non dubito che, alla fine, farà svanire come una bolla di sapone
l'importante e significativa posizione antirazzista della UE ed accetterà la
continuazione, seppur in modo meno scandaloso, delle pulizie etniche.
Perchè ho questa sfiducia, perchè non sono ottimista sulla reale volontà di
integrazione
della Unione Europea? Perchè questa Europa è profondamente diversa da quella
di Prodi e dei suoi predecessori: era una sorta di parametro di civiltà, di
progresso, di coesione. L'Europa oggi sta sviluppando il trattato di
Maastrict alla luce del trattato di Lisbona su una linea di feroce
liberismo, di veloce degrado dei valori legati al lavoro ed ai diritti dei
lavoratori, per americanizzare i rapporti sociali, fare dei sindacati
guardia spalle del padronato, ridurre al minimo il costo economico e sociale
del lavoro. Questo degrado è avanzatissimo in Italia, ma non ancora nelle
nazioni che in Europa contano davvero come la Germania e la Francia, sebbene
in questa il fenomeno dei suicidi alla telecom ed in altre aziende è assai
inquietante e segnala qualcosa di molto pesante, un macigno enorme che si
sta abbattendo sulle persone che vivono di lavoro e che sono avviate verso
un periodo di grande precarietà.
L' Europa di Maastrict e di Lisbona non tollera il werlfare che ha
ereditato dalle socialdemocrazie e dai successi del movimento sindacale. Il
suo nuovo modello è dato dagli USA dove la gente non ha diritto a niente e
si deve arrangiare soltanto con il salario con il quale deve pagare tutto ed
accantonare qualcosa per la vecchiaia. L'ideologia liberista sta impregnando
la legislazione europea sul lavoro e sui diritti fin quasi a sfigurarla. In
questo contesto, con questa linea di assoggettamento della classe
lavoratrice alle esigenze del capitalismo continentale, la questione dei Rom
viene declassata e vista come un fastidio, un costo sociale da eliminare al
più presto. Più l'Europa diventa antioperaia ed antiwelfare e più diventa
razzista ed avara verso gli emarginati.
Sarkozy e la Merckel sono entrambi di destra. Ma la Merckel non ha
ritenuto di smontare completamente il welfare e le relazioni sindacali
ereditate dai governi tedeschi, da una politica che ha garantito prosperità
e forza alla Germania. Sarkozy e Berlusconi vogliono
l'azzeramento di ogni cosa. La loro Europa è quella della diseguaglianza
crescente ed inarrestabile tra ricchi e poveri.
La sinistra europea che recentemente ha dato vita ad una grande
manifestazione a Parigi in difesa del Rom dovrebbe alzare gli obiettivi che
oggi abbisognano di nuove conquiste.
Dovrebbe chiedere il riconoscimento dei Rom come nazione senza territorio
da aggiungere come ventottesima all'Europa. Riconoscere i dodici milioni di
Rom come nazione con diritti eguali a quelle di tutte le altre compreso il
diritto di avere un proprio Commissario nella UE. Inoltre si dovrebbe
affrontare la questione dell'Olocausto e del suo indennizzo. Mentre gli
ebrei nel 1947 ottennero uno Stato e sono stati risarciti per le vittime dei
lagers i Rom che hanno subito la stessa sorte con oltre un milione di
vittime del porrajmos (olocausto) vengono spesso financo dimenticati nelle
commemorazioni.
Bisognerebbe inoltre riprendere la proposta di Moni Ovadia di conferimento
al popolo nomade del Premio Nobel per la Pace. Il popolo rom non ha mai
fatto la guerra, non si è mai macchiato le mani di sangue, non ha mai
aggredito o ucciso nessuno. Ha soltanto subito persecuzioni durante tutta la
sua storia, è stato vittima del rifiuto e dell'ignoranza.
E' stato guardato con orrore e sospetto come gli Untori di Manzoni.
Per questo credo che sia giunto il momentodi intervenire riconoscendolo
come nazione ed accettando il suo nomadismo o stimolando la volontà di
integrazione. Gli esseri umani debbono essere lasciati liberi di decidere
della loro vita. Non possono essere discriminati o incarcerati o deportati o
uccisi in ragione del colore della loro pelle o della comunità in cui sono
nati.
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Sunday, September 19, 2010 9:17 PM
Subject: Il xx settembre del cardinale bertone
Il XX settembre del cardinale Bertone
L'Uar, associazione degli atei ed agnostici italiani, sostiene che domani
la Chiesa andrà a Canossa. Sarà lo Stato ad andare a Canossa come del resto
fece con Enrico IV. Il cardinale Bertone sarà a Porta Pia con il Capo dello
Stato e ricorderanno la breccia con la quale i bersaglieri entrarono in
Roma per farne capitale del nuovo Stato sabaudo, ma liberale. L'Uar paragona
la presenza di Bertone a quella della Merkel in Normandia, come il
riconoscimento di una sconfitta e l'adesione ai valori dei vincitori. Non
riesco a condividere l'ottimismo di questa interpretazione dell'Uar. In
effetti, se è vero che la breccia di Porta Pia registrò la sconfitta del
potere temporale della Chiesa, questa non ha diminuito la sua presa sulla
popolazione italiana e, nel 1929 ritornò ad essere Stato. Nel 1984 il
rinnovo dei patti lateranensi accrebbe il potere della Chiesa sull'Italia
che confermò la sua natura di stato concordatario e non sovrano riconoscendo
una specialità alla Chiesa ribadita dagli art.7 ed 8 della Costituzione. Nel
corso degli ultimi venti anni dai governi di centro-sinistra e poi da quelli
di centro destra presieduti da Berlusconi il Vaticano ha ottenuto privilegi
strepitosi. Riceve finanziamenti da tutte le amministrazioni pubbliche a
cominciare dallo Stato e con i proventi dell'otto per mille calcolati
truffaldinamente finanzia i suoi programmi di espansione e di creazione di
enclavi cattoliche nel mondo come quelle di Timor, del Sudan, del Ruanda che
hanno provocato milioni di morti. La religione cattolica è l'unica al mondo
che è anche Stato. Una monarchia assoluta che unifica nel Pontefice i tre
poteri legislativo, esecutivo e giudiziario e che non ha mai riconosciuto la
Dichiarazione dei Diritti dell'uomo. Una Monarchia ricca di risorse
illimitate e finanziata da leggi che riescono a rendere quasi automatica la
contribuzione come la trattenuta ai lavoratori tedeschi e altre.
Mentre con la legge Gelmini lo Stato italiano riduce di circa duecentomila
insegnanti
la scuola pubblica, gli insegnanti di religione nominati e controllati dai
vescovi crescono di numero e sono ormai circa ventiseimila. Il Parlamento
italiano è controllato strettamente dalla Chiesa. Un cardinale è incaricato
di orientarlo in tutte le questioni di diritti civili come la fecondazione
assistita, l'aborto, le unioni gay, la contraccezione...
Tre personaggi della storia d'Italia hanno contribuito al trionfo della
Chiesa ed alla sua riconquista di quello che fu il suo potere temporale
oggi esteso all'intera nazione: Mussolini, Craxi e Berlusconi. Mentre la
Chiesa non fu affatto grata a Craxi e lo mollò alla prima occasione, il suo
rapporto con Berlusconi e la destra italiana è stato organico nel corso
degli ultimi venti anni. Il Cardinale Ruini è stato l'artefice di un potere
che non è solo di influenza religiosa, di moral persuasion, ma di concreti e
ricchi privilegi fiscali.
La breccia di Porta Pia consente l'irruzione ed il dilagare del
clericalismo nello Stato italiano. Clericalismo che fu tenuto a bada da
grandi laici cattolici come De Gasperi e quasi tutto il gruppo dirigente
della DC che difesero la laicità dello Stato assai più di quanto abbiano
fatto i comunisti. Proprio ieri la giunta di centro-sinistra di Pesaro ha
destinato un milione di euro alla scuola privata a riprova di una deriva
confessionalista che
sta alterando le connotazioni costituzionali dello Stato. Non abbiamo più
uomini come Spadolini e storici cattolici di grande spessore ed
intelligenza laica come Carlo Arturo Iemolo. La vicenda del crocifisso è la
prova di una umiliante resa incondizionata dello Stato la cui autonomia e
libertà è stata difesa da poche illuminate persone come il magistrato Luigi
Tosti che comunque hanno pagato di persona ed assai duramente la loro
fede nello Stato liberale che voleva Cavour: "Libera Chiesa in Libero
Stato". Gli uomini politici di oggi sono servizievoli quinte colonne della
ideologia sanfedista: basta pensare al fatto che è consentito dalla legge
l'obiezione di coscienza dei medici ospedalieri sull'aborto, una infamia
giuridica che rende difficilissima e financo pericolosa la vita delle donne
come abbiamo visto nel recente caso dell'aborto in un cesso del Policlinico
di Messina.
Domani quindi avremo la rappresentazione plastica della sconfitta dello
Stato Laico con la presenza del Cardinale Bertone e del Presidente
Napolitano. Il Sindaco di Roma ha riconosciuto la prevalenza cattolica in
Roma capitale e non dubito che Napolitano, nel corso del suo intervento, ci
spiegherà come è esaltante e bella la condivisione dei valori cattolici
che, manco a dirlo, anche se non li condividiamo, ci vengono imposti per
legge.
Non è un caso che questo trionfo, questo ribaltamento del corso della
storia, avviene durante la preminenza della ideologia della destra. Non a
caso Ratzinger ha minimizzato i danni morali e sociali del precariato in
perfetta sintonia con la legge trenta: "Il posto fisso non fa la felicità,
meglio credere in Dio" e l'Osservatore Romano appoggia l'avventura coloniale
contro i popoli che hanno la disgrazia di abitare luoghi con giacimenti
petroliferi.
In perfetta sintonia con la demagogia della riconciliazione che mette
partigiani e fascisti di Salò sullo stesso piano, domani si ricorderanno i
soldati papalini con i bersaglieri morti. Bipartisan sarà il ricordo che li
unirà in un evento storico violentato nei suoi contenuti, svuotato come si
vuole svuotare la resistenza italiana e la lotta di liberazione.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Wednesday, September 22, 2010 10:06 AM
Subject: Il Trono l'Altare e l'Uaar
La storia italiana corre all'impazzata all'indietro seminando sconcerto
in quanti, come me, si erano illusi di un suo percorso ascensionale sempre
verso il meglio, verso il progresso. Il Cardinale Bertone si è presentato da
vincitore alla breccia di Porta Pia soddisfatto per gli innumerevoli lacci e
laccioli clericali imposti allo Stato laico voluto dall'odiatissimo Cavour.
Non solo siamo al blocco delle leggi sui diritti civili ma il Parlamento è
commissariato dal cardinale Bagnasco e dalla Cei che si occupano
minuziosamente di tutto e stringono d'assedio le riforme che in periodi
migliori di questo per la laicità ed i diritti l'Italia era riuscita a
darsi. L'aborto viene reso difficile negli ospedali pubblici da una
quantità indecente di obiettori di coscienza, le proposte di legge sul
testamento biologico, sulle coppie gay, sulla fecondazione assistita, sono
diventate tutte occasioni di ribaltamento dei loro contenuti. Costrizioni e
limitazioni grottesche vengono votate al posto delle liberalizzazioni
proposte. Il Parlamento italiano non ha alcun ritegno a diventare il più
reazionario e sanfedista d'Europa. Il Governo ha proposto ricorso contro la
decisione della Corte di Giustizia sul Crocifisso ed il Ministro Gelmini
propone l'introduzione dello studio della Bibbia nelle scuole. Tutta la
pubblica amministrazione viene torchiata e spremuta di risorse a vantaggio
della Chiesa.
Ha fatto bene quindi Ratzinger a farsi fotografare con il cappello dei
bersaglieri. Da Porta Pia ha fatto irruzione il potere della Chiesa sullo
Stato italiano che, ad opera di Mussolini e di Craxi ha perso la sua
sovranità per diventare Stato concordatario con diritti limitati ed ha
consentito alla Chiesa di ripristinare in forme nuove il suo Stato. Il
cattolicesimo è l'unica religione al mondo che dispone di uno Stato e che
intrattiene rapporti diplomatici con le nazioni. Uno Stato al servizio di un
espansionismo, di una "evangelizzazione" causa di
terribili conflitti e tantissime sofferenze, perchè ovunque si formi una
forte comunità cattolica si mette subito in atto un progetto di secessione
come è accaduto in Indonesia ed ora sta accadendo in Sudan.
A Porta Pia lo Stato italiano si è umiliato accettando senza contraddirla
l'affermazione di Bertone sui soldati italiani e papalini caduti. Una sorta
di refrain della tesi della destra sulla Resistenza e sulla Repubblica di
Salò e sulla conciliazione e condivisione dei valori applicata ai
Bersaglieri ed agli Zuavi e Dragoni.
Di grande valore simbolico della discesa agli inferi della storia
italiana, della sua svolta
reazionaria è il trattamento inflitto alla delegazione dell'Uaar. E' stata
tenuta a distanza
e sotto stretta sorveglianza da Bertone e Napolitano. I componenti della
delegazione sono stati tutti identificati. I loro documenti sono stati
sequestrati e restituiti soltanto dopo la fine della manifestazione.
Trattasi di un insopportabile abuso, di una misura liberticida
consumata ai danni di un gruppo di benemeriti cittadini, di difensori della
laicità delle Istituzioni dello Stato. Non risulta che le stesse misure
siano state prese a carico dei rappresentanti delle organizzazioni di destra
o cattoliche presenti in piazza. Si è trattato di un attacco mirato a
colpire e scoraggiare quanti continuano a difendere la libertà dagli
attacchi sanfedisti della destra di governo.
Nella giornata di ieri è scoppiato lo scandalo dello Ior, il discusso e
tenebroso istituto finanziario del Vaticano. Magistrati italiani lo
sospettano di riciclare denaro sporco e stanno seguendo una pista che finora
ha portato alla scoperta di 23 milioni di euro i cui passaggi debbono essere
chiariti. La reazione del Vaticano è stata di attacco ai Magistrati. Le
parole e gli aggettivi usati sembravano prelevati da una delle dichiarazioni
di Berlusconi contro i giudici. Non dubito che nelle alte sfere del Potere
si siano già attivati per mettere la cosa a tacere o per farla quanto meno
sparire dalle prime pagine dei giornali e delle televisioni.
Ma la grande sconvolgente vittoria del Papato sullo Stato è nel Parlamento
Italiano, nella sua composizione. Maggioranza ed opposizione sono in gara
per accaparrarsi la benevolenza della Chiesa. Nessuno è disponibile a dare
un voto che possa suscitare la contrarietà dei cardinali. Questa
sottomissione, questo allineamento alla Gerarchia contribuisce non poco a
soffocare l'insoddisfazione di tantissimi cattolici per la politica di
questo Papato sulla pace, sui diritti civili, sul lavoro. Il Trono e
l'Altare sono uniti in un quadro di restaurazione preconciliare e di
condizionamento dello Stato. La responsabilità di quella che una volta era
la sinistra parlamentare è enorme. Il PD tira la volata ad un incrocio
sempre più osceno tra destra e religione. La latitudine di questo incrocio
arriva fino alla xenofobia da un lato ed alla persecuzione delle coppie gay
dall'altro.
Mi auguro che il prossimo XX Settembre non venga preceduto dall'arresto
precauzionale degli atei come si usava fare durante il fascismo in occasione
delle ricorrenze e della presenza del Duce. Certo è sconsolante lo scarso
rilievo che la stampa italiana ha dato a questo inqualificabile episodio di
polizia ancora più grave perchè perpetrato alla presenza del Presidente
della Repubblica massimo garante dei diritti garantiti dalla Costituzione,.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Friday, September 24, 2010 6:27 PM
Subject: l'aspettazione del Messia
L'aspettazione del Messia. Il popolo di sinistra disorientato, disperso,
frastornato, avvilito, impaurito e frustrato aspetta l'arrivo di un Messia
Liberatore. Ma non si rende conto che il problema è ritrovare l'anima,
l'identità, i valori del socialismo. Mettiamo che Vendola vince le primarie.
Come farà a stare in un coacervo nel quale c'è una rincorsa a destra di vari
gruppi? Veltroni elegge Ichino a suo guru di politica sindacale. Letta lo
sfida a destra, sempre più a destra. E così tutti gli altri. Lo stesso
Ferrero si unisce all'atlantismo pro Sakineh e non fa niente per Teresa. E
allora?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, September 26, 2010 10:08 AM
Subject: Un PD tutto Chiesa e Confindustria
Un PD tutto Chiesa e Confindustria
Il labour Party cerca di cambiare strada dopo il decennio di Blair che
lo ha sfigurato privandolo dell'anima e facendone uno strumento docile del
capitalismo feroce e asociale. Blair è stato per il socialismo inglese
quello che Craxi è stato per l'Italia: una forza devastatrice della sua
identità.
La elezione di Miliband potrebbe ricondurre il Labour alla sua naturale
missione politica e storica: rappresentare e difendere le classi lavoratrici
in una visione della vita e del mondo
legata alla solidarietà del socialismo.
In Francia il Partito Socialista è diretto da Martine Aubry, l'autrice
della legge sulle 35 ore ed è impegnato nelle lotte sindacali per la difesa
delle pensioni e della scuola. La tendenza rappresentata da Segolene Rojal è
stata messa in minoranza ed il socialismo francese non corre il rischio di
deragliare e diventare liberista.
In Germania la socialdemocrazia si lecca le ferite dopo il governo di unità
nazionale con la Merkel, una scelta che le è costata la scissione e la
formazione della Linke alla sua sinistra.
Ma non si può dire che abbia un programma di adulterazione di sè stesso.
L'Italia vive una condizione anomala: lo spazio parlamentare è occupato dal
PD, un partito che non vuole essere di sinistra, non vuole allearsi o essere
condizionato dalla sinistra comunista che ha contribuito a lasciare fuori
dal Parlamento, ha un programma che potremmo definire tutto Chiesa e
Confindustria.
L'anomalia italiana ha anche un pesantissimo risvolto sociale. La CGIL, da
sempre identificata dai lavoratori come il loro sindacato, asseconda la
politica del PD di conquista dei ceti imprenditoriali oggi in grande parte
radunati attorno a Berlusconi. Nonostante i lavoratori italiani siano i
peggio pagati dell'Occidente ed abbiano perso grande parte dei diritti, la
CGIL si accinge a cedere ancora alla Confindustria il ccnl, strumento
essenziale di difesa specialmente in tutto il Mezzogiorno, la scuola e la
sanità, mentre per le pensioni ha già praticamente ceduto tutto specialmente
a seguito delle ultime norme sulle "finestre mobili" che hanno alzato l'età
pensionabile ad oltre settanta anni..
Nel PD non esiste una corrente di sinistra. I vari gruppi che si danno
battaglia per il controllo del Partito sono tutti di destra e si scavalcano
reciprocamente a destra. Il documento dei 75 presentato da Veltroni è
ispirato, nella sua parte sociale, da Ichino un giuslavorista che vorrebbe i
lavoratori senza tutele e che teorizza l'abolizione del sussidio di
disoccupazione perchè li "impoltronisce"!!! Il gruppo del rampante Enrico
Letta ha
proclamato l'estraneità del PD dai giovani che si battono contro la legge
Biagi e che contestano la Cisl di Bonanni. Non c'è una sola area, un solo
uomo nel PD che sia ancora socialista o cattolico progressista. Tutto il
gruppo dirigente è liberista e tutte le organizzazioni che un tempo si
definivano "democratiche" della cooperazione, dell'agricoltura e
dell'artigianato sono ferreamente allineate con la Confindustria e la
Confagricoltura. Nel PCI erano assai importanti gli amministratori locali
perchè potevano dar luogo, utilizzando le autonomie territoriali, a modelli
di vita sociale più progrediti socialmente di quelli garantiti dal Governo.
Ricordiamo l'Emilia per anni simbolo di una idea progressista di pubblica
amministrazione. Ebbene, gli amministratori locali hanno attuato programmi
di privatizzazione selvaggia dei servizi, propendono financo per la
privatizzazione dell'acqua e si sono allineati alla Lega con politiche
repressive verso i Rom ed i poveri.
PD e CGIL non partecipano alle lotte contro lo smantellamento della scuola
pubblica
e la sanità. Non si propongono di rimettere in discussione il sistema
pensionistico.Teorizzano il precariato in sintonia con la Chiesa che invita
i giovani a non
sperare nel posto fisso. In sostanza, rincorrono a destra il Pdl la Cisl e
l'Uil.
La scomparsa del socialismo dal Parlamento italiano, la perdurante
divisione dei pochi spezzoni sopravvissuti ma esiliati dalla politica, ha
impoverito enormemente le classi lavoratrici e la stessa Italia che è
diventata una nazione di infelici sgovernata da una destra corrotta priva
financo dell'idea di Stato. Venti milioni di lavoratori italiani vivono,
tranne una piccola parte, con un reddito inferiore a mille euro mensili
mentre la pensione media non supera i seicento euro. Questo terribile
disagio di massa è contrappuntato dagli iperbolici stipendi dei managers e
della oligarchia politica. La diseguaglianza sociale è diventata enorme e
priva il Paese della coesione necessaria per andare avanti.
Dagli accordi che saranno stipulati tra il PD e la Confindustria i
lavoratori italiani perderanno ancora, aumenterà la loro povertà e saranno
consegnati spogliati da ogni diritto
nelle mani delle classi possidenti. L'Italia diventa come Panama e le
Repubbliche povere
del Sud America. Il processo di deindustrializzazione cancellerà gli ultimi
nuclei di resistenza. I chimici dell'Isola dei Cassiintegrati dell'Asinara,
ricevuti dopo 213 giorni di
autosegregazione da Berlusconi che li accoglie a Palazzo Chigi raccontando
barzellette,
difficilmente recupereranno le produzioni che l'ENI ha deciso di comprarsi
all'estero. Sembra che il capitalismo italiano non abbia più voglia di
investire nelle industrie, almeno in Italia.
Bisognerà vedere se la gente, da sola, senza guida di sindacati e partiti,
riuscirà a reagire a tutto questo, a darsi una alternativa, una prospettiva
diversa.
Soltanto la nascita di un grande radicale partito socialista può far
risalire i lavoratori dal pozzo in cui giacciono e restituire prosperità
all'Italia.
Ma un partito non un messia o un papa straniero.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Tuesday, September 28, 2010 10:25 AM
Subject: Il flirt
IL flirt
Mentre l'Italia del lavoro diventa un campo di macerie, il segretario
della CGIL è in pieno flirt con la Presidente della Confindustria con la
quale scambia baci e sorrisi e si accinge a restituire quanto resta dei
diritti mentre il Parlamento, con la finta opposizione del PD sta per
demolire per sempre lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori ed in particolare
l'art.18. Mentre flirta con la Marcegaglia, dopo l'incontro di Genova
preceduto da una intensa diplomazia sotterranea del PD che vorrebbe
accreditarsi partito che tutelerà "con serietà" gli interessi
confindustriali, Epifani finge di non vedere la sofferenza di circa sei
milioni di precari condannati a meschine retribuzioni inferiori oltre il
quaranta per cento dei minimi contrattuali e presenta le sue credenziali
alla Confindustria: una perdita secca di circa 5 mila euro l'anno dei
lavoratori dovuta a diversi fattori (parametri per i rinnovi contrattuali,
fiscal drag, niente scala mobile), perdita maggiore di quella denunziata dal
centro studi della CGIL se si tiene conto dei salari di fatto nella piccola
e media azienda, negli studi professionali, nell'agricoltura, nel piccolo
commercio. Vedete come siamo stati bravi a contenere il costo del lavoro!
L'obiettivo che si è proposto la Confindustria è la sterilizzazione del
ccnl attraverso deroghe. La strada è stata indicata con violenza da
Marchionne il quale vorrebbe produrre in Europa a costi inferiori di tutti
gli altri. Ma la deroga avrebbe effetti devastanti in tutto il Mezzogiorno
d'Italia dove non esiste contrattazione articolata per settori o per
territori e l'unico punto di riferimento legale è il contratto nazionale.
Introduce un principio di derogabilità dai minimi nazionali che non
costituiranno più un punto di riferimento. Non ho dubbi che l'ottimismo ed i
larghi sorrisi di Guglielmo Epifani e di Emma Marcegaglia sono segno di una
intesa già raggiunta. Questa intesa demolirà la regola che ancora mantiene
un certo ordine ed una certa legalità nei posti di lavoro. Poi non ci sarà
più niente. Il salario sarà quello imposto dal datore di lavoro e dipenderà
dal suo buon cuore e dalle sue convenienze.
L'Italia è un paese anomalo da tanti punti di vista. Ha un Parlamento
tutto di destra con una opposizione che pur avendo un esteso elettorato
popolare rappresenta interessi padronali al pari del centro-destra; ha
sindacati che a differenza di altri sindacati europei
non danno e non garantiscono niente ai lavoratori ma tolgono diritti
conquistati o garantiti dalla legge.
L'età pensionabile è stata innalzata ad oltre i settanta anni con una
truffaldina trovata inserita in una finanziaria. Questa trovata è stata una
idea geniale del governo ma è stata concordata con le tre confederazioni che
hanno fatto finta di non vedere come peraltro hanno fatto in tante altre
occasioni del genere. A differenza di Sacconi che si limita a parlare
genericamente di "complicità sindacali", Tremonti ha voluto informare il
mondo intero di quanto sono fessi ed autolesionisti i sindacati italiani!
Non ho dubbi che la vicenda dei licenziamenti dei professori "precari" non
troverà soluzioni nonostante il patetico appello del Presidente della
repubblica, il pianto di tanti insegnanti privati del loro lavoro perduto
magari dopo venti anni, le agitazioni, gli stiliti e quant'altro. La CGIL
tranne che in Sicilia non ha alzato un dito in loro favore derubricando la
questione in una mera vertenza di categoria. Ma la devastazione gelminiana
della scuola italiana è una questione generale che riguarda il welfare, la
libertà e la democrazia degli italiani. La CGIL avrebbe dovuto organizzare
uno sciopero generale per la scuola come hanno fatto i sindacati francesi.
Ma non lo ha fatto e non lo farà. Lo stesso atteggiamento mantiene per la
sanità che oramai è diventata uno strumento per il finanziamento delle
cliniche private e con una crescente insolente privatizzazione della
attività dei medici. Con i soldi pubblici del servizio sanitario si sono
costituiti imperi economici in tante regioni d'Italia. Imperi che attraverso
i loro giornali spesso scandalistici
ed aggressivi condizionano la politica italiana.
In sostanza diritti, salari, scuola, sanità e pensioni sono in un
tritacarne. Inoltre crescono le distanze sociali e le ingiustizie di un
Paese che registra centinaia di migliaia di mutilati del lavoro, migliaia di
morti, e che ha un sistema penitenziario nel quale si suicidano o vengono
suicidati diecine e diecine di detenuti all'anno.
Considero eversiva per la Costituzione e l'equilibrio democratico del Paese
l'azione del PD e delle Confederazioni Sindacali. La dialettica politica e
sindacale è stata da sempre garanzia di equilibrio e di coesione sociale.
Ora che tutto il Parlamento e tutto il Sindacato si spostano a destra non
c'è più equilibrio in un paese in cui il risentimento sociale diventa
acutissimo ma senza vie di sbocco.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, September 30, 2010 9:54 AM
Subject: Politicantismo miope di Fini
Politicantismo miope di Fini.
Ieri, l'unica persona vera che è intervenuta in Parlamento dicendo delle
cose vere. comprensibili, con un senso, è stato l'Onle Di Pietro, il quale
ha trattato il Primo Ministro per quello che è e per l'enorme danno che ha
procurato all'Italia nel corso di tutti gli anni in cui ha avuto il potere ,
invitandolo alle dimissioni. In Fini e nei finiani ha prevalso il
politicantismo, il calcolo di non provocare lo scioglimento anticipato delle
Camere al quale non si sentono preparati e forse anche il fatto che non
tutti i trentacinque deputati di "futuro e libertà" erano disponibili a
negare la fiducia a Berlusconi. Il discorso dell'on.le Bocchino è stato
semplicemente meschino! Non ha mai parlato della campagna scandalistica
orchestrata ed in corso da mesi contro il Presidente della Camera e la sua
famiglia dai giornali del Presidente del Consiglio, nè dell'ingaggio di
personaggi incaricati di attingere o creare notizie atte a nuocere.
I giornalisti della stampa estera hanno avuto difficoltà a spiegare nei
loro servizi il voto di fiducia dato dai finiani al Presidente del
Consiglio. Voto che avrebbe avuto un senso se ci fossero state le scuse di
Berlusconi o quanto meno una dichiarazione di stima e di fiducia
per il Presidente della Camera. Non c'è stato niente di tutto questo. Sullo
sfondo resta aperta la squallida storia della casa di Montecarlo che doveva
fungere come una sorta di
scandalo della collana che squalificò Maria Antonietta ed accelerò la fine
dell'ancien regime. Naturalmente non ha destato alcuna emozione l'uso di
società off shore per eludere il fisco italiano e dissimulare le proprietà
al quale un partito politico ha fatto ricorso per la vendita di un suo bene,
nè la denunzia in aula fatta da Di Pietro di ben ottantantaquattro società
off shore con le quali il Presidente del Consiglio evade le tasse ed occulta
nei paradisi fiscali le sue immense ricchezze. Il Parlamento sembra
mitridatizzato alla corruzione e niente lo scuote dal suo tirare a campare.
Oggi i giornali si affannano tutti a pronosticare imminenti elezioni
politiche perchè, fatti i conti, il governo senza i finiani e senza il
gruppo di Lombardo non raggiungerebbe più i fatidici 316 voti. Fini avrebbe
fatto il capolavoro politico di dimostrare a Berlusconi la sua forza, di
essere essenziale per la sopravvivenza del Governo. La Lega che secondo i
suoi calcoli vincerebbe le elezioni si è affrettata a fare sapere
addirittura attraverso il Ministro degli Interni che a marzo 2011 si vota.
Ieri si è scritta una delle pagine più oscure ed inquietanti della morente
democrazia italiana. Il calcolo politico dei politicanti ha avuto la meglio
sul dovere di verità e di giustizia.
Il Presidente della Camera avrebbe avuto il dovere di difendere se stesso
e la sua famiglia dagli attacchi del Capo del Governo che, oltretutto, lo ha
invitato ripetutamente a sgombrare, a lasciare l'incarico. Ha dato invece la
sensazione di possedere un enorme apparato digerente, di poter ignorare ed
inghiottire l'accusa di avere usato per la sua famiglia un bene del suo
Partito, accusa mossagli da un Presidente del Consiglio che mentre la
maggioranza degli italiani si impoverisce ha appena acquistato un castello
alle porte di Roma e si accinge ad una ulteriore colonizzazione della
Sardegna con l'acquisto di una seconda enorme villa da affiancare a Villa
Certosa. Intanto un panfilo da venti milioni di euro viene aggiunto da uno
dei suoi figli alle altre "barche" di famiglia.
Ieri Fini avrebbe dato una occasione di recupero alla democrazia italiana ,
di liberazione
dal dominio berlusconiano e dal suo enorme conflitto di interessi. Fini ha
negato questa occasione forse perchè convinto che non tutti i suoi seguaci
lo avrebbero assecondato.
Del fatto che a conti fatti si sia dimostrato che è determinante per la
sopravvivenza del governo non credo possa interessare nessuno. Il calcolo di
Palazzo ha preso il sopravvento
sulla etica della politica. Non credo che Fini abbia più nulla da darci.
Le elezioni anticipate che Fini voleva evitare con il suo furbissimo
glissare su tutta la materia da contendere con Berlusconi ci saranno lo
stesso. Da qui ad allora la democrazia italiana continuerà ad affondare ed a
perdere del tutto l'identità che le era stata data dalla Costituzione.
Pietro Ancona
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---- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: CircoloPasoliniICampari
Sent: Saturday, October 02, 2010 5:12 PM
Subject: le vittime della Cisl
Le vittime della Cisl
Le parole più pesanti sono quelle dell'Avvenire, quotidiano cattolico
portavoce dei vescovi che parla di sede Cisl "assaltata" da "un manipolo di
facinorosi " e di guerriglia a senso unico. Una vera e propria manipolazione
della verità perchè la sede Cisl di Livorno non è stata assaltata ma
soltanto fatta segno ad un serrato lancio di uova e di palloncini pieni di
acqua colorata. Qualcuno aggiunge le pietre ma la presenza di queste deve
essere provata . Non c'erano pietre!
In Sicilia si dice che quando qualcuno "avi u carboni vagnatu", ha la
coscienza sporca si aspetta davvero il peggio e grida fingendosi spaventato
anche dinanzi a innocue manifestazioni di dissenso. Per il petardo tirato da
Rubina a Bonanni si è parlato di intenzione di uccidere, il leader della
Cisl ha detto di aver temuto per la sua vita, il ministro Sacconi ha
mugugnato per il mancato arresto della giovane contestatrice e tuttora si
lamenta del "perdonismo". Non bisogna perdonare niente a nessuno! Bisogna
essere durissimi con tutti specialmente con coloro che contestano gli
Oligarchi e le istituzioni che
galleggiano ed ingrassano in una realtà sociale intrisa di disperazione, di
infelicità, di terrore per un futuro sempre più incerto. Oggi tutta la
stampa italiana grida scandalizzata contro i metalmeccanici di Livorno che
hanno protestato contro un abuso di potere. Un accordo che li priva di
diritti e salario perpetrato in un ambigua temperie giuridica senza certezza
di regole. Gli obiettivi dei lai e degli alti strilli dei pennivendoli sono
orientati ad un tentativo di criminalizzazione della Fiom (la stampa di
Torino), di richiesta di ulteriori prese di distanza della CGIL dai reprobi
massimalisti, di un baubau di terrorismo prossimo venturo.
E qui la storia di Livorno si congiunge con quella del direttore di
"Libero". Maroni dichiara che si aspetta il peggio, che avremo altri
tentativi di omicidio di esponenti della Nomenclatura, ed ha già provveduto
a rafforzare la scorta a BelPietro. L'Italia è un paese in cui la polizia
viene usata alla grande per la protezione di personaggi dell'establischment-.Non
c'è paese in Europa in cui si vedano i politici con le ridicole folle
accanto di agenti di protezione. Una classe dirigente che ostenta la scorta
come status simbol e se ne serve come barriera di separazione dalla gente
comune. Siamo alla Milano di Manzoni in cui ogni Don Rodrigo ha un gruppo di
bravi che bivacca nella corte di casa. Solo che qui i Don Rodrigo sono
davvero diventati tanti e tutto il mondo guarda stupefatto il Bel Paese
in cui sfrecciano cortei di lussuosissime automobili blindate piene di
agenti al seguito dei potenti politici. Lo Stato è una specie di massaria
al servizio degli Oligarchi e le guardie sono i loro campieri. .
In effetti, i metalmeccanici di Livorno ed i loro colleghi di tutta Italia
sono vittime della Cisl e dell'Uil, vittime di una prepotenza mafiosa: la
firma di un contratto di lavoro che non è valido soltanto per gli aderenti
alla Cisl ed Uil (che sono una minoranza)ma vige per tutta la categoria per
i quasi due milioni di metalmeccanici. Questo contratto è stato firmato ed
imposto senza un referendum di coloro ai quali verrà imposto. La
Confindustria e la Fiat che sono stati tanto solerti ad imporre il
referendum a Pomigliano d'Arco sperando in un plebiscito in loro favore, si
guardano bene dal sottoporre questo contratto a verifica. Esercitano una
violenza mafiosa che produce un terribile danno morale, economico e
giuridico ai lavoratori. Questi non hanno alcun modo di reagire anche perchè
il governo che dovrebbe garantire l'imparzialità
e dovrebbe impedire le forzature sta dalla parte della Confindustria e della
Cisl ed Uil. Ha elaborato la teoria della complicità delle sigle ai danni
dei lavoratori e di chi non ci sta. Chi si oppone è estremista e non è
patriottico. In Parlamento non esiste un solo gruppo disposto a stare dalla
parte della ragione e dei lavoratori. L'opposizione del PD è
confindustrialista e patriottica disposta solo a rimproverare chi protesta.
" Ma che andate cercando con questi chiari di luna"? "Non sapete che il
vostro comportamento scoraggia gli investitori stranieri e nostrani che
preferiscono la Serbia o la Tunisia"?Anche gli Oligarchi del PD pressano la
Fiom e vorrebbero che accettasse le deroghe al ccnl e che rinunziasse ai
grilli che ha per la testa.....
Colpisce l'attiva partecipazione della Chiesa al processo sempre più
veloce di riduzione dei diritti dei lavoratori italiani. Il Papa in persona
avevano esortato i giovani a non pensare al posto fisso ma a cercare in Dio
la consolazione della loro vita. A Genova il Cardinale Bagnasco ha benedetto
l'accordo tra la Confindustria e la CGIL per un recupero dell'unità
sindacale e della collaborazione con il padronato così come oggi vuole il
governo. Insomma una adesione della CGIL alla dottrina della complicità
antioperaia che Sacconi ha portato avanti con Cisl ed Uil e che avrà un
momento significativo nel prossimo accordo che sostituirà lo Statuto dei
Lavoratori con una roba gradita al padronato italiano.
E' vero che in Italia c'è molta violenza. E' la stessa che ha spinto
Vincenzo a suicidarsi a Castellamare dopo mesi di mancanza di reddito, dopo
aver lasciato a casa i figli digiuni. E' la violenza di Berlusconi e della
destra italiana contro i professori messi sulla colonna infame del
parassitismo e del clientelismo
e licenziati a diecine di migliaia. E' la violenza del miserabile reddito di
quindici milioni di famiglie a meno di mille euro mensili. E' la violenza di
ritmi di sfruttamento cheproducano quattro morti al giorno ed una quantità
infinita di feriti, mutilati, malati. E' la violenza di un fascismo sociale
al quale partecipano quasi tutti i sindacati che impone giorno dopo giorno,
accordo dopo accordo la rinunzia a diritti conquistati o dovuti per legge.
Lavoro contro Diritti! Se vuoi guadagnarti il pane devi sottostare alle
condizioni che decidiamo noi!
La CGIL dovrebbe riflettere sulla sortita della parte più combattiva del
corteo di Livorno
e capire che la sua adesione al collaborazionismo filopadronale farà
contento Bersani e Letta ma crea un vuoto pericoloso. La gente si sente sola
senza sindacato e senza partito.
Si sente in balia di una realtà sempre più dura ed infame. Mentre in
Francia, in Spagna ed in Grecia i lavoratori combattono inquadrati dai loro
sindacati, in Italia sono costretti a staccarsi da un corteo per fare
giungere ai giornali la loro protesta contro l'aggressione sociale che
stanno subendo. Giornali che li mettono subito in graticola e ne fanno
potenziali terroristi di domani.Quando a sinistra si crea un vuoto, nel
vuoto si sviluppa una spirale di disperazione e di odio. Io spero che si
sviluppi un sindacato del tutto nuovo ma che sia la copia esatta di ciò che
era la CGIL di Di Vittorio, Novella, Santi, Foa. Io spero che questi
sindacati felloni e complici del padronato vengano ripudiati e privati
della fiducia che i lavoratori hanno avuto per loro.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: barbara spinelli
Sent: Sunday, October 03, 2010 9:27 AM
Subject: la forza degli sconfitti
Cara Dottoressa,
l'Europa ha dentro di sè il cancro della sua stessa distruzione. Le misure
proposte dalla merckel che lei oggi commenta con favore sono una
accelerazione verso la totale americanizzazione. Saranno cancellati welfare
e le fabbriche saranno quelle di Marchionne penitenziari per uomini
trasformati in macchinario vivente. L'Europa si avvia verso un fascismo
sociale sotto la spinta di Mastricth, di Lisbona ed ora della grande
Germania.
Lei crede che la gente potrà accettare di vivere in una caserma sociale, con
pochi mezzi?
L'avidità del capitalismo non temperata e non tenuta a freno ci spingerà a
chiedere la separazione piuttosto che andare avanti in questo modo. Lo sa
che si torna a parlare di settimana lavorativa di sessantatreore e di
giornata lavorativa di tredici ore?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Tuesday, October 05, 2010 10:10 AM
Subject: Un summit di complici
Un summit di complici
In una giornata segnata in nero dal suicidio del giovane laureato pugliese
lasciatosi andare dal treno in corsa oppresso da una invincibile
disperazione, nello scenario di un paese devastato dalla crisi e da violente
ingiurie lanciate contro i lavoratori da Berlusconi e Marchionne, gli
uomini più potenti della politica e dell'imprenditoria, si è riunito il
summit voluto dalla Marcegaglia
per aggregare sindacati e forze imprenditoriali e finanziarie al suo
progetto.
Epifani ha sfoggiato uno scilinguagnolo che non gli è abituale per
condannare i lavoratori di Livorno e Treviglio ma non ha trovato niente da
ridire sulla inaccettabile frase di Marchionne delle bestie fuggite dallo
zoo o sull'attacco di Berlusconi ai professori licenziati dalla scuola..
La riunione è stata fatta sull'agenda proposta dalla Confindustria e
definisce un progetto conveniente al padronato di cui sono vittima i
lavoratori che vengono adescati da qualche piccolo miglioramento fiscale e
degli ammortizzatori sociali ma dovranno sudare sangue per salari sempre
più bassi e senza speranza di aumento e fruire di un welfare sempre più
scadente di scuola, sanità e pensioni. La parola d'ordine è produttività e
competitività per le imprese mentre lo Stato deve liberarsi del suo debito
riducendo la spesa sociale per rientrare nei parametri proposti dall'UE.
La linea "lavoro in cambio di diritti" trova nuovo alimento nell'accordo
messo a punto ieri in un summit mafioso preparato senza alcuna
consultazione dei lavoratori che non sono soggetti della trattativa ma
oggetto passivo di un accordo che ridurrà il loro peso sociale, le loro
difese giuridiche, la loro condizione civile. Lavoratori italiani tra i
peggio pagati dello Ocse, con un salario medio di appena mille euro mensili,
che dovranno a parità di retribuzione produrre di più . Una scelta di
politica economica e sociale che spreme il possibile ai venti milioni di
lavoratori dipendenti ed alle loro famiglie lasciando inalterati i redditi
del manageriato e dell'oligarchia politica, le rendite quasi non tassate, i
profitti delle imprese e della finanza, i patrimoni, le ricchezze.
Si tratta di una linea che solleva perplessità dentro la stessa destra
liberista che capisce come un regime di basse retribuzioni inchioda i
consumi e deprime la produzione. L'Italia
avrebbe bisogno di un innalzamento considerevole dei consumi interni
possibile soltanto attraverso un cospicuo aumento delle retribuzioni. Ma
questa linea viene esclusa categoricamente per ragioni politiche legate agli
interessi degli esportatori e della Fiat che prevalgono sui bisogni della
generalità delle piccole e medie industrie e dello stesso sistema Paese.
La riunione di ieri è parte dell'anomalia italiana di organizzazioni
sindacali e padronali legati da un groviglio di interessi e da una
burocrazia che arriva financo a contrapporre gli interessi dei lavoratori
iscritti a quelli dei loro sindacati. Le aziende raccolgono e provvedono a
trattenere ai dipendenti per versarli ai loro sindacati le quote di
contribuzione. Anche l'Inps e le amministrazioni dello Stato sono preposte
allo stesso compito. Inoltre, per accordi contrattuali, quote consistenti di
salario vengono gestite da enti bilaterali come la Cassa Edile. Non si
tratta in generale di organismi che esaltano l'autogestione di servizi e
forme di sussidiarietà autonome ma di superfetazioni burocratiche che i
lavoratori subiscono e sentono spesso estranee. Il devastato campo del Tfr
ha dato vita a finanziarie che sono di gran lunga meno convenienti
dell'accantonamento delle imprese. Insomma enormi interessi economici e
sociali uniscono e rendono "complici" le rappresentanze sindacali dei
lavoratori e del padronato e ne tracciano una dinamica di relazioni che
prescinde del tutto dalla condizione reale del lavoro italiano.
Non ho dubbi che il bilancio conclusivo degli accordi che si aprono oggi
sarà di peggioramento dello stato attuale che è pur il peggiore degli ultimi
trenta anni. Aumentano precarizzazione e svalutazione della prestazione
lavorativa. Il lavoro non è più un diritto garantito dalla Costituzione ma
una merce il cui valore varia a seconda del mercato politico in cui si
svolge. Il contratto nazionale, fondamentale istituzione che ha garantito
diritti in una realtà in cui la contrattazione aziendale o integrativa
praticamente non esiste, viene sbriciolato dalle deroghe. Milioni di
lavoratori italiani non avranno più un contratto nazionale!!!
Ancora non abbiamo in Italia il Sindacato americano sospirato da
Marchionne fatto di
guardiaspalle più o meno brutali dell'ufficio risorse delle aziende che
controllano il rendimento dei loro colleghi e denunziano coloro che restano
dietro o si rivoltano contro le forme più umilianti ed eccessive di
sfruttamento. Ma in compenso abbiamo confederazioni sindacali potenti, forti
di milioni di deleghe, che con una loro firma cambiano la vita ai milioni
di persone senza neppure sentirle oppure facendo finta di sentirle come è
stato per il taroccatissimo referendum del 2007 sugli accordi Prodi.
In questi ultimi tempi la Cisl e l'Uil hanno partecipato attivamente al
banchetto dei padroni mentre la CGIL si è limitata a fare da palo, da ospite
in piedi ed a tenere d'occhio la Fiom
contenendone le spinte più genuine. Ma non sempre la CGIL ha fatto da palo.
Ha partecipato attivamente agli accordi Alitalia che hanno aperto l'era
della deregolation e dei nuovi obblighi che stiamo vivendo. Ora si accinge
a "sanare" le sue divergenze con Cisl ed Uil dovute alla resistenza della
sua combattiva motivata e culturalmente elevata base sociale.
La democrazia scompare anche ad opera delle istituzioni e delle strutture
a cui ha dato vita il cui ruolo traligna e diventa veleno sociale. Mentre
in Francia, in Spagna, in Grecia i sindacati continuano ad esserne
strumenti dei lavoratori nel conflitto sociale in Italia non è così e non
basta neppure la truffa del "refuso" di Sacconi che porta la pensione oltre
i settanta anni per scuoterli dalla nicchia filogovernativa e
filoconfindustrialista che si sono scavati.
Le porte del fascismo sociale sono state aperte dai sorrisi e dall'aria
soddisfatta di Epifani e della Marcegaglia incuranti della crescente
infelicità e della disperazione di tanta parte della nostra gente. La
Fabbrica Italia lavorerà a pieno ritmo ma la devastazione dei diritti alla
fine screditerà il sistema italiana. Una nazione non può vivere a lungo
sulla sofferenza della sua forza produttiva. Bassi salari, orari di lavoro
estenuanti, impoverimento materiale e sociale di milioni di persone avrà un
effetto depressivo che si riverbererà negativamente sul prossimo futuro.
Futuro già negato a sei milioni di biagizzati che continueranno a
sopravvivverà fino a quando i loro vecchi genitori che li mantengono
vivranno. Ma non oltre.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: CircoloPasoliniICampari
Sent: Friday, October 08, 2010 9:23 AM
Subject: il prof.Claudio Moffa e l'Olocausto
Subject: il prof.Claudio Moffa e l'Olocausto
Il prof.Claudio Moffa e l'Olocausto
La stampa italiana è tutta mobilitata oggi a chiedere dure misure
repressive nei confronti del Professore Moffa definito "negazionista" per i
suoi studi sull'Olocausto..Credo che il Professor Moffa abbia il diritto di
esprimere le sue opinioni senza essere criminalizzato e trattato come un
delinquente. Non è giusto che ci siano argomenti tabù dei quali è vietato
parlare. Quanti ritengono le tesi del professore Moffa sbagliate lo
smentiscano nel merito citando le loro fonti e dicendo le loro cose. La
"soluzione finale" dei nazisti per gli ebrei c'è stata e non solo per loro
ma anche per i rom, per tanti soldati italiani, per i comunisti, gli
omosessuali, e tanti tanti altri. Non si parla quasi mai delle vittime non
ebree di Hitler ed i rom continuano ad essere deportati e perseguitati in
Europa. Ma io sono convinto che l'uccisione di un milione o di sei
milioni di esseri umani non attenua nè l'orrore nè la responsabilità dei
criminali che l'hanno perpetrata. Per questo non mi sento molto interessato
alla guerra di cifre sull'Olocausto. Ma nessuno ha il diritto di
imbavagliare chi ritiene inattendibile la versione sostenuta da
Israele.oggi a Roma maratoria oratoria pro-coloni Israele che debbono
continuare a costruire in gisgiordania previa demolizione delle case dei
palestinesi, sdradicamento di ulivi, disseccamento dei pozzi. Con licenza di
uccidere. In Israele migliaia di prigionieri palestinesi, donne e bambini in
carcere con semplice misure amministrative. Questo nelle Università non
viene detto e neppure dai grandi giornali come "Repubblica".Il prof.Moffa
non insegna l'odio come dice la Gelmini. Questo paese vive immerso
nell'odio contro tutte le dissidenze ed il Potere ha una grande voglia di
repressione. Nel momento in cui si scatena la persecuzione ed il crucifige,
esprimo solidarietà al Professore Moffa e spero che continui il libero
insegnamento nella scuola italiana garantito dalla Costituzione.Soero che la
testa del Professore Moffa non sia fatta rotolare e che non subisca danni
per la campagna di odio e di intolleranza che si è scatenata contro di lui.
Spero che continuiamo ad essere un paese civile capace di accettare
laicamente anche chi non la pensa come tanti altri e fa controcorrente.
.Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, October 10, 2010 8:14 AM
Subject: la retorica del dolore e la pace
La retorica del dolore e la pace
L'Italia, Presidente della Repubblica in testa, si unisce nella retorica
del dolore. Meno di altre volte perchè la verità, nascosta da un fitto velo
dai pennivendoli embedded dell'ascarismo filoamericano, comincia a filtrare,
comincia a mostrarci una realtà durissima ed atroce di una guerra di
conquista combattuta nell'interesse geostrategico ed economico degli USA
alla quale partecipiamo per non essere puniti dal nostro prepotente e grosso
"alleato" ed essere catalogati in uno dei vari gruppi della sua lavagna che
si conclude con quello degli "stati canaglia". Siamo in Afghanistan per
combattere, siamo integrati in una macchina di morte che ha finora prodotto
centinaia di migliaia di vittime in una popolazione praticamente inerme. I
patrioti che ci combattono sono armati da mine rudimentali costruite in
cantina e da vecchi fucili kalashikov, ma sopratutto hanno l'arma vincente:
sono motivati! La motivazione che manca ai nostri "cari ragazzi" che sono in
Afghanistan perchè membri di un esercito di professionisti in una trasferta
importante non solo per i soldi ma anche per fare carriera. Se stai in un
esercito di professionisti devi qualificarti come combattente!|
Io non mi unisco alla retorica del dolore. La retorica del dolore, oramai
collaudata dai tanti morti che finora abbiamo riportato a casa, è parte
integrante di un meccanismo di riproduzione e di sostegno dell'impegno
militare. Meccanismo che si basa anche sulla cancellazione del dolore
altrui. Nessuno è indotto a chiedersi se ci sono madri afghane che piangono
i loro figli morti, la loro casa demolita dai bombardamenti, la loro vita
sconvolta da dieci anni di guerra che hanno trasformato l'Afghanistan in un
inferno controllato da truppe di occupazione ed anche da enormi quantita di
killers contractors che stanno assumendo ogni giorno un ruolo sempre più
importante fino a quando diventeranno anche essi il nuovo esercito
dell'Occidente, gestito da SPA, sottratto ad ogni controllo democratico, in
grado di condizionare e di svuotare la democrazia e le sue istituzioni. Il
peso dei privati nell'organizzazione militare è crescente in tutto il mondo
occidentale. La guerra non è più soltanto il grande affare dei fabbricanti
di cannone, ma anche e sopratutto il nuovo capitalismo che investe non solo
in armi ma in tantissime altre cose a cominciare dai soldati. L'investimento
negli eserciti militari, nel loro approvvigionamento, nella loro
organizzazione, nell'addestramento ed arruolamento di uomini, sta diventando
sempre più importante. Finirà con il cambiare i connotati delle democrazie.
Il peso dei generali e dei loro affari diventerà sempre più importante.
Sempre meno controllabile diventerà l'operato degli eserciti che, una volta
costituiti, come ogni impianto industriale debbono funzionare a pieno
ritmo. Si faranno guerre perchè non si potranno smobilitare gli eserciti
senza provocare terribili shok economici e sociali e crisi.
Siamo giunti a questo punto e siamo impantanati in una guerra senza
prospettive anche per responsabilità della sinistra europea che ha votato
nei Parlamenti le spese militari ed autorizzato le "missioni". Anche i
cattolici sono responsabili. L'avvenire e l'osservatore romano hanno
condiviso le guerre per ragioni ideologiche di contrasto alla religione
islamica e per allineamento del Vaticano alla strategia planetaria degli
USA. Ho sentito con le mie orecchie il Direttore dell'Osservatore Romano
giustificare la guerra in nome di interessi finalistici dell'Occidente e
della sua "cultura". Questa posizione dei cattolici e della sinistra
europea hanno spento il movimento per la pace che ebbe le sue ultime
manifestazioni di vita nel 2003. Il disorientamento della sinistra comunista
e radicale è stato terribile. La senatrice Lidia Menapace, durante il
governo Prodi, polemizzava con Alex Zanotelli in difesa degli enormi
stanziamenti militari approvati dal Senato. Gran parte di quella che una
volta era la sinistra italiana con il PD si è sempre di più orientata al
sostegno senza se e senza ma di Israele, un sostegno che accetta la
filosofia della strategia sterminazionistica verso i palestinesi e la
ostilità verso l'Iran. Quando si sceglie di stare con Israele e gli USA
tutto il resto è conseguenziale. Si diventa parte di un blocco politico di
appoggio alle avventure coloniali e non ci si ferma a riflettere sui
terribili danni che esse producono. Avevamo un Irak prospero unito e libero
con Sadam Hussein. Ora abbiamo un pezzo di geografia fratturato in tre o
quattro pezzi violentato dagli invasori che vi hanno installato una base
militare nucleare nel cuore di Bagdad e cinquantamila soldati e forse il
doppio di contractors.
Oggi L'Avvenire, giornale della Cee, é in prima linea nella menzogna
bellicista: parla di morte di "costruttori di pace" quando é oramai arcinota
la funzione bellica dei nostri militari. Se i cattolici progressisti e la
sinistra non rivedono le loro posizioni non sarà possibile una ripresa della
lotta per la Pace. Soltanto un movimento esteso, forte, motivato, può
impedire nuovi lutti in Italia e sopratutto la carneficina di popoli che non
ci hanno mai fatto niente di male anche se, per colpevolizzarli in quale
modo, la propaganda Cia parla di possibili attentati terroristici
all'Europa, alla torre Eiffel. Intanto i drone di Obama ogni giorno
bombardano con effetti criminali anche sul futuro i villaggi afghani dove
cominciano a nascere bambini deformi a causa del fosforo e dell'uranio
impiegato.
Agli americani non interessa moltissimo vincere. Sanno che non hanno mai
vinto una sola guerra dalla fine della seconda guerra mondiale. Sanno di non
avere la motivazione da offrire ai marines per tornare a casa vittoriosi.
Hanno in casa un milione di veterani, molti mutilati, molti impazziti, con
un altissimo tasso di suicidi. Ma i milioni di combattenti ed il milione di
veterani americani sono in grande parte appartenenti agli strati poveri
della popolazione bianca o nera. Un esercito permeato da una fortissima
ideologia imperiale e fascista legato alle multinazionali delle armi e del
petrolio usa i suoi poveri soldati in guerre assurde solo per giustificare
la sua esistenza. Non credo che il Governo Usa abbia interesse ad una
sistemazione geostrategica dei territori occupati. Credo che abbia interesse
soltanto alla destabilizzazione permanente. Non ha voglia nè idea di pace e
non fa niente. Ieri ha spostato il grosso delle truppe dall'Irak all'Alfghanistan,
domani li sposta in Pakistan o in Sudan. Importante che la macchina da
guerra giri sempre e che gli Stati di cultura non liberista siano nei guai.
Non importa altro ed è terribile che a differenza dei grandi statisti
che diedero vita all'equilibrio del mondo che ci ha governato per tanti
anni, i potenti di oggi non hanno un progetto di pace.
Spero che la sinistra italiana riveda profondamente le sue posizioni sulla
guerra ed elabori un manifesto capace di decifrare la realtà di oggi e gli
obiettivi che il movimento per la pace dovrebbe darsi al più presto.
Pietro Ancona
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, October 17.10, 2010
La classe operaia è viva
Corradino Mineo aveva preannunziato stamane la diretta su Rainew24 della
manifestazione della FIOM. La manifestazione non è stata soltanto dei
metalmeccanici ma ha trascinato con se tanta parte del mondo del lavoroa
cominciare dai professori e dai disoccupati e dell'intellighenzia italiana
turbata dal declino e dall'incupimento del nostro Paese, intellighenzia che
è stata svillaneggiata, come oggi purtroppo si usa fare, da un esponente del
PD, un tale Boccia sconfitto da Niki Vendola in Puglia e da allora con il
dente avvelenato per tutto quello che sta alla sua sinistra. Mi sono messo
comodo davanti la TV sin dalle due e mezzo e per un paio d'ore non mi è mai
capitato di vedere i cortei che attraversavano Roma. C'erano soltanto
interviste e venivano inquadrati al massimo due personaggi. Inoltre la
trasmissione si spostava ogni dieci minuti su Torino per riferire di non so
quale iniziativa pubblicizzata nei giorni scorsi da un sacerdote di non so
quale mirabolante contenuto. Il giornalista che intervistava qualcuno dei
partecipanti di Torino si sforzava anche di mettere in contrapposizione i
"giovani" sereni e pacifici di quella riunione differenti dai convenuti a
Roma. Non diceva "violenti" e pronti a menare le mani ma lo lasciava capire.
Esasperato e deluso per non aver visto quasi niente per un evidente
oscuramento ho acceso il computer e finalmente ho potuto seguire dal sito di
"Repubblica" la manifestazione ed ho potuto vedere la grandissima
straordinaria umanità che riempiva lo schermo. Mi sono commosso fino alle
lacrime. E' stato come ritrovare me stesso, la mia storia, la storia del
movimento operaio italiano e della sua straordinaria civile combattività
dopo anni di smarrimento, di sofferenza, di sconfitte. Allora non è vero che
la classe operaia è scomparsa! Non è vero che non esisteva più, non aveva
più identità, non era più la classe generale di cui parlavano i nostri padri
capaci di guidare un movimento non solo di lotte di resistenza ma anche di
trasformazione della società in senso socialista.... La classe operaia
esiste e rivendica i suoi diritti. Non è ancora ridotta a subire le
condizioni imposte dal "padrone".Ed è questa la ragione per la quale
l'obiettivo di Confindustria e dei suoi gregari Cisl ed UIL con l'assenso
del PD è l'abolizione del contratto nazionale di lavoro, strumento
fondamentale identitario e collettivo che fa dei dipendenti di una azienda
un gruppo culturalmente e politicamente vivo ed agente. Certo, i lavoratori
e le migliaia di professori, di giovani studenti, disoccupati, ragazzi dei
centri sociali criminalizzati dal poliziotto Maroni ma che io amo e rispetto
per quello che fanno nei quartieri dai quali si tenta di sfrattarli, non
sono più come i loro padri. I loro padri stavano meglio, molto meglio. Un
metalmeccanico italiano riusciva a mantenere dignitosamente la famiglia e
magari, con molti sacrifici, a laureare un figlio. Ora la sua paga non basta
alla sopravvivenza della famiglia. Il metalmeccanico di ieri si concedeva un
poco di ferie, qualche gita fuori porta. Ogni tanto qualche fetta di carne
buona. Ora non ha i soldi per comprare il giornale e per prendere un caffè
al bar se deve comprare la merendina per il suo bambino. La classe operaia
di oggi è sotto attacco. Viene brutalizzata da esponenti del governo e del
padronato. Brunetta e la Marcegaglia si uniscono nell'insulto e Marchionne
vorrebbe in Italia i sindacati guardiaspalle USA che spiano i lavoratori.
Sacconi odia la CGIL ed ancora di più la Fiom. Si era lasciato andare, dopo
la manifestazione Cisl ed UIL a considerare queste il nuovo primo sindacato
italiano. Non aveva visto il fiume di esseri umani della Fiom e cioè della
sinistra italiana confluire verso la grande piazza del comizio. Mastica
amaro e da domani organizzerà, magari con l’aiuto di Ichino, la sua vendetta
alla Camera dei Deputati con il varo del collegato lavoro che vorrebbe
distruggere lo Statuto dei Diritti ed inibire ai lavoratori di ricorrere al
giudice ed allo stesso giudice di intervenire anche in presenza di enormi
violazioni del diritto. Dalla classe operaia di oggi (che per me comprende
tutti anche i professori e gli ingegneri e gli scienziati che si vorrebbe
umiliare nelle Università italiane) è venuta una reazione al processo di
disgregazione dei diritti, all'impoverimento forzato di generazioni di
precari della malvagia legge Biagi. L'Italia rifiuta di ridursi come la
Tunisia , come la Serbia , come la Romania. Vuole raggiungere la Germania ,
lasciare il fanalino di coda dei salari OCSE. Mi hanno commosso e coinvolto
emotivamente gli interventi sulla scuola, sull'acqua, sulla pace della
figlia di Gino Strada, l'intervento di Paolo Flores D'Arcais che ha capito
il legame che c’è tra fascismo nelle fabbriche, fascismo nella società e
berlusconismo, l'intervento di Maurizio Landini che lo ha oggi laureato
dirigente di spessore nazionale, un dirigente capace, prudente, deciso ed
appassionato. Come si diceva una volta, "un compagno quadrato".
Contrariamente a quanto ha velenosamente chiosato Sacconi la manifestazione
di oggi non è uscita dagli anni settanta. Viene dal futuro! Un futuro in cui
il lavoro in tutto l'Occidente è sottratto al processo di sfruttamento ed
alla crescente sperequazione con le rendite e le retribuzioni dei dirigenti
tutte nell'ordine di milioni di euro a fronte della media di quindicimila
euro della maggior parte delle famiglie italiane. Ma la manifestazione ha
bisogno di avere una CGIL che ritrovi se stessa e che non sia quella di
Epifani che rinvia a dicembre uno sciopero indispensabile subito e un grande
partito socialista che costituisca il suo referente in Parlamento. Il PD non
è il referente della classe lavoratrice anche se gran parte di questa lo
vota. Ha la testa altrove, vorrebbe conquistare il blocco sociale moderato e
fascisteggiante di Berlusconi. Non escludo che cercherà un compromesso sul
collegato lavoro e che tornerà ad insistere sulla FIOM perché accetti le
condizioni del nuovo padrone delle ferriere. Nelle prossime settimane
comprenderemo se sarà possibile tradurre in risultati politici e sociali la
grandissima giornata che ci ha regalato la generosa classe lavoratrice
italiana. La classe operaia è viva, più viva che mai ed ha bisogno di un suo
partito che ne rappresenti gli interessi in Parlamento. Il grande lascito
del Socialismo del Novecento non è morto! Pietro Ancona http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Subject: Ingabbiare dentro una lampada il genio della Fiom
INGABBIARE DENTRO UNA LAMPADA IL GENIO DELLA FIOM
I dirigenti del PD hanno maneggiato l'esito della manifestazione del 16
come dinamite o roba da trattare stando attenti a non scottarsi le dita, a
non farsi contaminare. La parola d'ordine dei maggiori boss da Bersani a
D'Alema è : bisogna ascoltare quella piazza. Ma questa attenzione, questo
ascolto non mi sembrano benevoli. La preoccupazione maggiore mi sembra
quella di neutralizzare, disinnescare la carica democratica positiva dei
cortei romani. Il 16 Maggio è stato come se un decennio di destrutturazione
ideologica e politica del movimento operaio non ci fossero stati e fossimo
tornati al suo punto di forza ascensionale degli anni delle grandi lotte per
le riforme e per il socialismo. Si è riaperto uno scenario che molti
speravano non dovesse mai più ritornare: il ritorno della classe e della sua
lotta di classe! Il PD sembra a disagio a scegliere tra la Fiom e la CGIL,
tra la CGIL e la Cisl e l'Uil, ma in definitiva ha scelto da un pezzo da che
parte stare: sta dalla parte della Cisl e dell'UIL che a loro volta stanno
dalla parte di Marchionne. Cisl e dell'UIL al loro corteo hanno gridato:
dieci, cento, mille Pomigliano e cioè massima disponibilità masochistica per
lo scambio lavoro-diritti. <<Fateci lavorare e noi siamo pronti a farlo a
qualsiasi condizione perché abbiamo famiglia, un mutuo da pagare, dei figli
da mandare a scuola.>> Un ricatto! La Confindustria cavalca la crisi che il
capitalismo ha generato per distruggere il ceto medio e fare una immensa
classe di infelici precari e disperati nelle fabbriche, nelle scuole, negli
uffici mentre i suoi cavalieri di ventura, i suoi managers guadagnano
cinquecento, settecento volte la paga dei loro dipendenti e si liquidano di
tanto in tanto tangenti sostanziosissime con le quali comprare panfili di
lusso o le ville che Berlusconi tratta nelle isole dei mari del paradiso di
Antigua dei Caraibi. Insomma quello che una volta, con nome e politiche
diverse, era il grande partito della classe operaia, il partito di Gramsci e
di Berlinguer, ora quasi si mette in ombra per barcamenarsi. Sta con
Marchionne e la Marcegaglia, ma non vorrebbe prendere posizione apertamente
contro la grande richiesta di giustizia sociale e di libertà che ha preso
corpo e slancio il 16 a Roma e che ha portato con sé una parte importante
della intellighentia italiana, quella che non si è fatta corrompere
ideologicamente e culturalmente dalla sbornia liberista e dal modernismo di
coloro che vorrebbero tornare ai primordi della industrializzazione (sic!)-
La CGIL si è lasciata andare ad una ambigua e stentata promessa di sciopero
generale "se non ci saranno risposte". Ma quali risposte ci debbono essere
se non chiede niente e ci si lamenta della Fiat che non ha accettato la
disponibilità ad accettare 13 punti su 15? Chiede forse la CGIL
l'abrogazione della legge Biagi per combattere il precariato? Chiede forse
una revisione del sistema pensionistico giunto all'estremo della negazione
di se stesso se è vero che molti non avranno mai la pensione? Chiede forse
un aumento generalizzato dei salari? O la restituzione degli otto miliardi
sottratti alla scuola che si sta facendo deperire per mancanza di professori
e di cura degli edifici? Quante scuole stanno chiudendo come lo storico ed
ultimo superstite Istituto d’arte della Sicilia, quello di Monreale? Quali
risposte la Cgil aspetta da questo governo per fare lo sciopero? Sono
malpensante se penso che implora Tremonti per una piccola mancia di sgravio
fiscale alla quale aggrapparsi per incitare i lavoratori ad essere grati e
patriottici, ad accettare di stare tutti nella stessa barca (non certo nello
stesso panfilo) e remare per fare uscire l'Italia dalla crisi con un
fortissimo incremento di produttività e di competitività. Ma la crisi non
finirà mai dal momento che fa comodo al padronato occidentale che sta
drenando risorse dal lavoro al profitto come mai era riuscito a fare. La
crisi è il nuovo modo di essere del capitalismo che usa e getta le risorse
umane viste soltanto come ingranaggi del proprio lucro. Domani sapremo fino
a che punto il PD ha ascoltato e come ha ascoltato piazza San Giovanni. Si
apre la discussione finale sul collegato lavoro che non risponde bene ai
rilievi del Presidente della Repubblica ed inoltre rende difficile l'accesso
ad un giudice. Il mugnaio di Dresda disse al suo Re: ci deve essere pure un
Giudice a Berlino! Il collegato lavoro cancella il giudice di Berlino. Un
arbitrato a pagamento interverrà nelle vicende del lavoro e Lo Statuto dei
diritti viene in parte cancellato. Il giudice sarà obbligato a considerare
la giusta causa alla luce di nuovi fattori che vengono introdotti
surrettiziamente. Se il PD farà una seria opposizione al varo di questa
terribile spoliazione di diritti lo vedremo nei prossimi giorni. Io ne
dubito molto. Penso che si accontenterà di cambiare qualche virgoletta per
tutelare meglio interessi di bottega sollevati da Damiano come la
composizione delle commissioni. Farà una mera lotta di potere che ignora gli
interessi dei lavoratori e di tutti coloro che non hanno sindacati ai quali
rivolgersi. Intanto, per ingabbiare dentro una lampada il genio della Fiom e
tenerlo prigioniero per sempre costruiranno al più presto un sindacato
unitario sulla base della dottrina Bonanni-Ichino della totale deregolazione
dei rapporti di produzione e di lavoro. Aboliranno come propongono Bonanni e
Ichino il diritto di sciopero come diritto costituzionale ed individuale. Si
potrà manifestare e scioperare soltanto di sabato. Poi verrà il resto che io
immagino nella privatizzazione dell'Inps e dell'Inail. Esiste ed è ancora
intatta una immensa forza di classe nella classe lavoratrice. Basta
assecondarla. Bisognerebbe che la FIOM ed i sindacati di base dessero il via
ad un processo di unificazione dei lavoratori e per i lavoratori in
contrapposizione all'unificazione delle Confederazioni fatto nell'interesse
della Confindustria e del governativismo del PD. Pietro Ancona già
sindacalista CGIL già membro del CNEL
Il 16 ottobre la classe operaia italiana ha dato vita ad una delle più
grandi manifestazioni degli ultimi anni paragonabile soltanto a quella
organizzata dalla CGIL di Cofferati in difesa dell'art.18 durante il governo
D'Alema nel 2002. Lavoro, diritti e democrazia sono state al centro della
mobilitazione suscitata dagli attacchi anche sul piano morale che la destra
al governo e la Confindustria hanno portato alla condizione salariale e
giuridica dei lavoratori. Il retroterra della manifestazione è stato
costituito da centinaia e centinaia di scioperi ed agitazioni legate ai
licenziamenti nella scuola e nelle industria. I lavoratori sono stati
tacciati dai lividi ministri del governo Berlusconi come "fannulloni" e la
stessa signora Marcegaglia si è unita ai latrati ingiuriando a suo volta,
assieme a Marchionne ed altri illustri capitani d'industria, i lavoratori.
Esemplare al riguardo la reazione di Marchionne deluso dai risultati del
referendum di Pomigliano che avrebbe voluto plebiscitari. Non si aspettava
che difronte al suo ricatto il quaranta per cento delle maestranze avrebbe
risposto di no e si è lasciato andare a violenze verbali contro gli
irresponsabili che non capiscono la grande modernità delle sue idee! La
"piazza" del 16 ottobre ha chiesto a gran voce lo sciopero generale. La
risposta di Epifani è stata reticente e scoraggiante: lo sciopero si farà se
le risposte del governo saranno insufficienti! Non si capisce di quale
risposte parli dal momento che non esistono richieste della CGIL tranne
quella di una manciata di spiccioli e di una tantum per il fisco. In ogni
caso non sarà la scelta dello sciopero generale in sè che deciderà. Altri
tre scioperi generali sono stati indetti e realizzati dalla CGIL durante gli
ultimi due anni con richieste insignificanti al governo e nessuna al
padronato italiano! Bisognerebbe che la CGIL decidesse di affrontare alcune
fondamentali questioni con rivendicazioni precise. Abrogazione della legge
Biagi, abrogazione delle leggi sulle pensioni a cominciare dalla legge Dini,
restituzione alla scuola degli otto miliardi sottratti dalla Gelmini,
aumento generalizzato dei salari, istituzione del Salario Minimo Garantito.
Ma la CGIL se farà uno sciopero generale si limiterà a chiedere assieme alla
Confindustria una politica economica più adatta a fronteggiare la crisi e la
riforma fiscale. Tre giorni dopo il 16 ottobre una pesantissima randellata è
stata data dal Parlamento ai lavoratori con il varo definitivo, dopo due
anni di incubazione, del collegato lavoro. Una legge che introduce
l'arbitrato e riduce i poteri del giudice in caso di licenziamento.Il
giudice dovrà tenere conto di una serie di cose che non hanno niente a che
fare con la giusta causa e che praticamente lo guidano a riconoscere le
ragioni del datore di lavoro! Dalla giusta causa dei lavoratori alla giusta
causa dei padroni! Basta leggere la legge approvata per rendersi conto
dell'odio di classe verso i lavoratori che la impregna dalla primo
all'ultimo capoverso. Sarà difficile per quello che il giuslavorismo
riconosceva come la parte debole far valere i suoi diritti e dovrà avere una
assistenza legale che pochissimi si possono permettere. Basti pensare a
quanto costerà la semplice redazione di un ricorso contro un licenziamento
da depositare in Tribunale. Il collegato lavoro dà al governo una serie di
deleghe che saranno usate contro gli impiegati pubblici ed il "riordino"
degli enti previdenziali. Non dubito che si va verso la privatizzazione di
Inps ed Inail enti che da tempo fanno gola alla imprenditoria italiana per
le riserve finanziarie consistenti di cui dispongono. Questa terribile
mazzata che spezza per sempre le reni dei lavoratori, (non dubito che se il
centro-sinistra vincerà le elezioni confermerà tutto come ha fatto in
passato di tutte le leggi dei governi di destra), è stata possibile per
l'atteggiamento di vera e propria complicità della CGIL e del PD. La CGIL
durante i due anni di incubazione del provvedimento si è limitata a qualche
flebile lamento "dopo" l'approvazione nei vari passaggi camera-senato. Ha
ritrovato voce dopo il blocco del Capo dello Stato e poi ha organizzato di
malavoglia un paio di sitin davanti al Parlamento. Il PD è stato molto
collaborativo. In due giorni la Camera dei Deputati ha approvato tutto certo
con il voto contrario del PD ma si tratta di una opposizione del tutto
formale e dovuta che non ha neppure cercato di ritardare il varo del
micidiale provvedimento. Questo è stato "l'ascolto" di Bersani che promette
barricate contro la legge scudo di Berlusconi. La "sinistra" strilla per le
difficoltà che la Rai frappone agli emolumenti richiesti da Saviano Benigni
ed altri. Trattasi di centinaia di migliaia di euro, cifre che sarebbero
giustificate dagli incassi della pubblicità ma che suonano mostruose alle
orecchie di chi guadagna meno di mille euro al mese e si tratta di milioni e
milioni di famiglie. La CGIL e neppure la Fiom non potranno fare più niente
contro il collegato lavoro tranne che ricorrere alla Corte Costituzionale.
Ci dovevano pensare prima e organizzare una lotta adeguata. La Corte è sotto
assedio da anni e non riesce più a difendere la Costituzione da un assalto
sempre più violento e travolgente. Nei periodi di crisi si possono cedere
quote di salario ma non si debbono mai cedere diritti. La cessione di
diritti indebolisce le classi lavoratrici moralmente e crea una situazione
sociale di squilibrio non solo economico ma anche di cittadinanza. I
cittadini operai conteranno molto meno e non potranno far valere le loro
ragioni. Non saranno più eguali a tutti gli altri. Se un giudice volesse
intervenire in loro soccorso, la legge glielo impedisce! Non si è esitato a
limitare i poteri della magistratura del lavoro. Se questo è quanto ci
portiamo a casa dopo il 16 ottobre c'è davvero da disperare sul futuro a
cominciare dai prossimi giorni! Avevo scritto nei giorni scorsi, dopo la
grande manifestazione del 16, che la classe operaia é viva. E' vero, ma non
conta proprio niente!
Pietro Ancona http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Terribile confronto con il passato ieri sera a Rai Storia. Il programma
crash (che sarà replicato il 24 ottobre prossimo alle ore 19) ha mostrato
cittadini ucraini che si vendono come schiavi in Italia dietro un filo
bianco e le loro qualifiche personali lauree o altro senza alcun valore per
gli acquirenti e le bellissime immagini di Soci, Ialta ed altre località
della Crimea piene di villeggianti felici dell'era della gloriosa Unione
Sovietica che garantiva a tutti in primo luogo dignità e rispetto e poi
tutti i diritti di una società che distribuiva le sue risorse tra tutti i
suoi cittadini... http://www.crash.rai.it/ Mostra tutto
www.crash.rai.it
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, October 29, 2010 7:04 PM
Subject: Lo sciopero generale diventa patto sociale con bunga bunga
Lo sciopero generale diventa patto sociale con bunga bunga
Ad un mese dall'intesa di massima fatta a Genova tra una Marcegaglia
raggiante ed un Epifani su di giri, ieri è stata comunicata la conclusione
di una prima fase di accordi per il Patto Sociale. Si tratta di un
miglioramento degli ammortizzatori sociali, di interventi per il sud e
l'innovazione (soldi alle imprese) della semplificazione della pa. Una
intesa è stata raggiunta anche per una riforma dell'apprendistato che, non
dubito, considererà "minorenni" ed in formazione persone fino a ventinove
anni di età. Un escamotage giuridico per giustificare decurtazioni di
salario e di diritti.
Questa intesa comunicata con toni trionfalistici e con accenti di grande
positività alla stampa interviene all'indomani dell'annunzio del Ministro
Brunetta della soppressione di trecento mila posti nella pubblica
amministrazione e del varo della legge sul collegato lavoro , durante le
agitazioni dei lavoratori della scuola minacciati di licenziamento, subito
dopo le pesanti ed urtanti dichiarazioni di Marchionne sulla Fiat e sulla
Fabbrica Italia, nello scenario desolato della crisi che ha falcidiato
l'occupazione in diverse regioni d'Italia con punte di estrema pesantezza
in Sardegna ed in genere nel Sud.
L'influenza dei lavoratori italiani nel Patto già siglato dalle
Confederazioni è eguale a zero. Nessun miglioramento della condizione dei
precari magari con una limitazione del ventaglio delle possibilità di
elusione offerte dalla legge Biagi al padronato, nessuno accenno al
miglioramento necessario dei salari e delle pensioni richiesto financo dal
governatore della Banca d'Italia che vengono congelati a tempo indefinito,
nessun alt al processo di cancellazione rapida dei diritti specialmente per
i nuovi assunti. Per i lavoratori stranieri presenti in Italia e trattati
come bestiame umano nessuna misura di salvaguardia, nessun intervento per
assicurare a loro ed ai loro disgraziati fratelli italiani del precariato,
il rispetto dei ccnl. Nessun accenno e nessuna voglia di istituire il
Salario Minimo Garantito e di rivedere il sistema pensionistico dimagrito
dalle leggi da Dini a Berlusconi fino a diventare quasi inconsistente e
specchio di una popolazione impoverita e ridotta in miseria che è stata
condannata a vivere una vecchiaia di stenti ed in certi casi anche di fame.
Il Patto Sociale si realizza tra soggetti ed organizzazioni (banche,
associazioni imprenditoriali e di lavoratori, governo) che si rifiutano di
registrare esprimere e rappresentare il conflitto sociale e le profonde
insoddisfazioni che percorrono il Paese.
All'indomani della vibrante manifestazione dei meccanici del 16 ottobre che
proponeva lo stato di insoddisfazione di collera e di disperazione dei
lavoratori italiani, la risposta sta in un insieme di atti condivisi o
tacitamente accettati dalla Cgil e dal PD che accelerano la disintegrazione
del mondo del lavoro attaccato nei suoi diritti e nella sua stessa
consistenza fisica. I trecento mila posti di lavoro che vengono soppressi
nella pubblica amministrazione chiudono la speranza ad altrettanti giovani
ed alle loro famiglie senza alcun beneficio per lo Stato. Non ci sarà una
diminuzione proporzionale dei costi dal momento che molti dei servizi
verranno privatizzati ad amici della cricca che sta al governo e si
introdurranno altre figure di managers e di dirigenti con un costo per
ognuna pari a quello di molti posti soppressi.
Mi domando come la CGIL non provi vergogna, in questo contesto sociale, di
stipulare un patto che accredita questo Governo in Europa e nel mondo
proprio nel momento in cui infligge durissimi colpi ai lavoratori che non
esita a diffamare assieme a Marchionne ed alla Marcegaglia ed a privare di
diritti e di decenti condizioni di vita.
Questo Patto sociale serve subito ad una cosa sola: a dare una base per i
soldi che la Confindustria spillerà al governo. Servirà anche a chiudere per
sempre la stagione delle lotte e degli scioperi. Come potrà la CGIL fare uno
sciopero contro un Governo ed un Padronato con i quali ha stipulato il patto
sociale che i sindacati europei non concessero mai neppure ai governi
socialdemocratici?
Bisogna dire che Berlusconi è fortunato. Sarkozy masticherà amaro dopo le
dure proteste che ha dovuto subire. Non credo che ci sia qualcuno in Europa
che come Berlusconi possa vantare un successo così grande. Ad ogni colpo
di staffile che il suo governo infligge ai lavoratori i sindacati rispondono
con grandi salamelecchi. Più picchia e più consenso e sottomissione
ottiene!! Mussolini si liberò delle Camere del Lavoro che fece incendiare
dalle sue squadracce prima di costruire il suo modello di Stato Corporativo.
Berlusconi non ha bisogno di ridurre alla ragione nessuno. Bonanni,
Angelletti ed ora Epifani sono pronti a seguirlo dappertutto, anche in capo
al mondo....I sindacati servono, come in USA, da campieri del padrone e del
governo.
La manifestazione che la CGIL ha indetto a Roma per il 27 novembre sarà una
rassegna
di forze per mostrare il peso e l'influenza della CGIL. Lo sciopero che
Landini continua a chiedere appare, come dice Sacconi, una richiesta
"anacronistica, uscita dagli anni settanta". Gli anni dei diritti e della
ascesa sociale della classe operaia.
Ed è vero. Non siamo più in una democrazia nella quale i sindacati
rappresentano i lavoratori, ma in un regime in cui i sindacati rappresentano
propri interessi che non coincidono più con quelli dei loro iscritti. Come
in USA.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: CircoloPasoliniICampari
Sent: Saturday, October 30, 2010 12:21 AM
Subject: tristezza ed allegria della destra e della sinistra
Stasera da Lilly Gruber a La 7, un tale Ciccioli, deputato marchigiano del
PDL e psichiatra, in discussione con il professore Rodotà sul caso Ruby, la
minorenne coinvolta in un giro di "feste" nelle fastosissime ville di
Berlusconi, contrapponeva l'allegria, la gioia di vivere, la propensione al
divertimento della destra italiana alla tristezza, alla noia, al grigiore
della sinistra. Mi domando se è davvero così e in che cosa consiste
l'allegria di Berlusconi. Sembra che un vegliardo ottantenne suo
procacciatore di donne e donnine che si appoggia ad una agenzia in bilico
tra le attricette e le accompagnatrici gli procuri una quantità enorme di
ragazzine disposte alla prostituzione a farsi smaneggiare o a copulare nel
lettone di Putin o in altre alcove dopo la visualizzazione di filmini sulle
attività del Capo, importante uomo politico e statista di livello
mondiale.Mi domando quanta allegria e gioia di vivere ci possa essere nel
sesso a pagamento in una persona che usa una quantità davvero industriale di
donne attratte dal suo enorme potere e della sua immensa ricchezza e che
agognano di essere collocate in una delle sue TV pubbliche e private Diceva
stasera Berlusconi: io amo la vita e mi piace rilassarmi un poco dopo avere
tanto lavorato Ma andare con la D'Addario ed altre escort o prostitute o
professioniste del sesso è davvero amore per la vita? Non è invece un
surrogato, una sorta di droga, qualcosa che si fa per non stare un minuto
solo con se stesso, per non prendere atto di una solitudine e di un deserto
morale e sentimentale senza limiti?
Usare questa enorme quantità di donne disponibili a fare sesso o magari
soltanto a sentire le sue barzellette a pagamento spinte dalla molla del
bisogno o del desiderio di fare carriera o di avere comunque un posticino
ha molto in comune con la quantità enorme di residenze sparse per l'Italia
ed il mondo. Ha detto di avere venti case. Venti immense ville, piene di
mobili e quadri preziose che tuttavia non sembra facciano una sola casa, il
rifugio che ognuno di noi ha su questa terra, anche il più povero, il luogo
dove si ritorna da qualsiasi punto del mondo, l'Itaca di Ulisse o il povero
basso sognato dall'emigrante napoletano in America, o la terra degli ulivi
di cui parla un personaggio di Rocco ed i suoi fratelli< Lo psichiatra
deputato del PD ha tentato, dopo avere dipinto la sinistra come i piagnoni
seguaci di Savanarola o una compagnia di sfigati angosciati, catastrofisti,
noiosi, moralisti, incapaci di godersi la vita come fanno Berlusconi,
Bertolaso e tanti altri della destra, di depistarci. Ha assimilato il modus
vivendi di Berlusconi a quello di Clinton e di Togliatti. Togliatti sarebbe
stato un libertino perchè "conviveva " con Nilde Jotti pur essendo sposato
ad altra donna. Ora il paragone oltre che non reggere è offensivo per la
comune intelligenza della gente e per la memoria di Togliatti e di Nilde
Jotti che non era una escort ma una forte e grande donna della resistenza e
del movimento comunista, ricca di valori morali profondamente radicati nella
tradizione della famiglia e dell'Italia dei forti sentimenti che non ha
nulla a che spartire con i postriboli lussuosissimi e squallidi di
Berlusconi di Arcore, Villa certosa e Palazzo Grazioli e poi l'altro
'argomento del Ciccioli, frutto di evidente ignoranza è : ma voi sinistra
che avete fatto il 68 ed avete predicato il libero amore perchè vi stupite
di quello che fa Berlusconi con Ruby, con Noemi, e con le centinaia di
professioniste del sesso o aspiranti alla ricchezza o solo ad una
opportunità che lo circuiscono e gli tengono compagnia nei dopocena? Non
credo proprio che l'idea dell'amore scaturito dal 68 possa essere usato dal
Ciccioli o da altri per dimostrare la presunta incoerenza della sinistra.
L'idea dell'amore del 68 è basata sulla parità scaturita dalla
emancipazione della donna, si nutre di motivi del movimento femminista (una
delle più grandi rivoluzioni del Novecento e della storia della società
umana), che fa del rapporto amoroso e sessuale tra due esseri non l'uso di
uno sull'altra che può arrivare ad essere financo a pagamento come succede a
Berlusconi ma una simbiosi. L'idea dell'amore della sinistra è della piena
comunione fisica e mentale tra due persone che prima di tutto si rispettano
e non si considerano oggetti l'uno dell'altro Io credo profondamente che non
sia la sinistra ad essere triste e noiosa se si accosta con serietà,
consapevolezza, rispetto ai rapporti interpersonali. Quando Berlusconi ha
pagato cinque mila euro una ragazzina per vederla nuda o averla nel letto
per ritrovarsi solo con l'odore lasciato nelle lenzuola da una estranea che
magari non rivedrà domani perchè vorrà provarne un'altra e poi ancora
un'altra non sarà più felice di un ragazzo dei centri sociali che ha grandi
difficoltà a sopravvivvere ma che ha la ricchezza sconfinata l'amore della
sua ragazza. Insomma, la sinistra non è triste. E' soltanto seria e
continua a credere nei sentimenti. C'è tantissima allegria e gioia in quello
che alla destra sembra tristezza. E' triste la destra che riduce tutto a
merce e che mercifica tutto quello che tocca e che scambia lo sfrenato
consumo sessuale delle orge di palazzo come gioia di vivere!
Pietro
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, October 31, 2010 7:04 PM
Subject: Il partito del Sud
Il partito del Sud
Nascono iniziative "sudiste" di diversi tipi suscitate dallo sdegno
che la lega Nord ha provocato nell'animo dei meridionali per il
secessionismo motivato dalla necessità di restituire ai "padani" le
loro risorse saccheggiate da Roma Ladrona e dal Sud fannullone e
mafioso. Ci sono iniziative legate all'anniversario dell'unità d'Italia
che vogliono mettere in luce una controstoria del Risorgimento che, nel
sud, sarebbe stato sopratutto occupazione coloniale con massacri
spaventosi occultati dalla storiografia ufficiale. Una parte di queste
iniziative sono legate ad una rivalutazione del Regno Borbonico che
viene descritto come
migliore ed assai più ricco del Piemonte dei Savoia. A parte la
nostalgia per Re Ferdinando e per la sua corte discutibile almeno per
l'analfabetismo e la miseria a cui i feudi della nobiltà condannavano la
popolazione quasi tutta contadina, questo movimento ha il grande merito
di porre il problema della riscrittura della storia d'Italia e della
volontà di rimuovere il pregiudizio di una inferiorità della popolazione
del Sud ancora largamente diffusa nel Nord. E non mi riferisco soltanto
ai leghisti ma anche ad progressisti come Corrado Augias che non molto
tempo fa citava Leopardi che attribuiva i difetti dei napoletani al
clima, una tesi questa inventata dagli illuministi che ritenevano le
popolazioni del sud preda dell'indolenza a causa del caldo. Un po' lo
stereotipo del messicano in perenne sonno sotto un sombrero grandissimo
che lo ripara e quasi gli fa da tetto. La descrizione dei meridionali
come subumani ignoranti ed asociali serviva agli ufficiali dei Savoia
per spingere i bersaglieri a massacrare
uomini,donne e bambini durante le loro scorrerie rivolte ad
assicurare il monopolio del potere del nuovo Stato unitario contro il
"brigantaggio" e le continue rivolte. Se chi si uccide appartiene a
qualcosa di infimo di inferiore non si prova rimorso e meno che mai
dolore.
Le altre iniziative "separatiste" c he vorrebbero creare ed hanno
già creato un partito come l'MPA nascono all'interno del ceto politico
governativo della destra ed esprimono malcontento o calcolo per come
sono andate le cose. Berlusconi ha privilegiato l'asse con Bossi ed
attraverso Tremonti ha bloccato ogni aiuto al Sud tranne quello
assicurato dalla UE. Un membro del governo Berlusconi come Miccichè ha
fondato un Partito del Sud radunando i rappresentanti del blocco sociale
dei "moderati" e della destra siciliana e spingendoli a distinguersi dal
PDL nel PDL. Allo stato e fino a quando Berlusconi sarà in sella questa
iniziativa non sarà molto di più di una distinzione nell'ambito della
stessa fede politica. Una scimmiottatura della DC bavarese. Intanto dopo
Lombardo anche Miccichè ha messo il cappello sul progetto di un partito
per il sud che diventi speculare alla lega Nord.
Personaggi politici come Miccichè (che si vanta di avere assicurato
a Berlusconi 61 seggi su 61 lasciando fuori l'opposizione) e Lombardo
non hanno una parola di autocritica per la loro ventennale
partecipazione di primo piano a centro destra nazionale di cui portano
tutte le responsabilità politiche. Inoltre non dicono una parola sul
come è stata amministrata la Sicilia e sul fallimento finanziario della
regione.
Non si deve e non si può prescindere dallo stato di terribile
prostrazione della Sicilia a causa del concorso della fine del welfare e
dello sperpero delle risorse locali. La Sicilia ha avuto disponibilità
finanziarie enormi che sono state tutte inghiottite dall'ameba del
blocco sociale di centrodestra. Ora è indebitata ed amministrata da un
Governo e da una Assemblea che costano in modo scandaloso. Tutto quello
che possiede la Sicilia è diviso tra una Oligarchia Politica voracissima
e le sue cortigianerie che hanno privatizzato ed ingessato la regione.
Lo scandalo di una regione sommersa dalle immondezze deriva da scelte di
gestione che ne hanno affidato ai privati la gestione.
Il fallimento della Sicilia non è un fatto isolato: fa parte del
fallimento di tutte le esperienze regionalistiche avviate oggi
irresponsabilmente al federalismo. Fino a quando ci saranno queste
regioni non ci sarà benessere e sviluppo nel sud. La prima cosa che un
movimento progressista dovrebbe proporsi è una drastica riforma della
politica e l'abolizione di queste regioni che ne mantengono un ceto
indecente per privilegi ed incapacità.
Purtroppo i meridionali sono stretti in una morsa: non hanno alcun
riferimento serio nei partiti e nei movimenti nazionali e non possono
contare su regioni come punti di aggregazione e di sviluppo di una nuova
fase che porti a migliorare lo stato delle cose.
Lo sfascio del welfare che in qualche modo garantiva qualche sbocco
la soppressione di trecentomila posti di lavoro nella pubblica
amministrazione, i licenziamenti nella scuola, la fine dei contratti di
lavoro che garantivano minimi salariali, la privatizzazione dei servizi
, aggravano la situazione attuale e incubano un malessere sociale che
nessuno però è in grado di incanalare verso sbocchi accettabili.
Ma il Partito proposto da Miccichè non riguarda la "nazione"
meridionale ma soltanto le clientele scontente del berlusconismo e che
si agitano nel tentativo di acchiappare ancora qualcosa o di imbarcarsi
in una impresa più redditizia.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, November 02, 2010 5:46 PM
Subject: Gli anni della spoliazione
Gli anni della spoliazione
Finisce l'era di Guglielmo Epifani alla CGIL e si apre quella di
Susanna Camusso che, da un paio d'anni, è stata quasi ospite fissa dei
Talk Show dove si è distinta per una esposizione soft delle sue ragioni
e per l'accortezza nell'evitare lo scontro o le situazioni sgradevoli.
La ribalta televisiva le ha permesso di distanziarsi enormemente da
tutti i possibili concorrenti.
E' paradossale ma è così : il lascito di Epifani è di una CGIL più
forte ma abitata da milioni di lavoratori e pensionati più poveri,
socialmente in difficoltà, indeboliti dal continuo ossessivo salasso di
diritti. Come si spiega il rafforzamento della organizzazione e
l'impoverimento dei suoi iscritti? Epifani è stato scaltro, molto
scaltro, nell'oggettivazione delle sconfitte, nel farle derivare o da un
cambiamento naturale ed irresistibile della situazione (globalizzazione,
crisi industriale..) oppure da una condizione socio-politica sfavorevole
(governo di centro-destra) e mai da responsabilità soggettive della CGIL
. Il dogma dell'unità sindacale è servito allo scopo. . Il mito della
CGIL di Di Vittorio nel cuore dei lavoratori ha fatto il resto. I
lavoratori non vogliono ancora credere o riconoscere che la CGIL possa
fare qualcosa che non sia a loro favore. Temono di dover constatare di
essere soli, di non avere nessuno che li difenda.
In effetti, l'impoverimento e la perdita di peso dei lavoratori è
legata alla vittoria del centro destra ma anche alla conversione al
liberismo del PD e della stessa CGIL. In qualche modo la CGIL è stata
la "dote" che il PD ha portato e porta alla Confindustria per il
sostegno che questa vorrà accordargli nel dopo Berlusconi. C'è stata
molto sincronia tra PD e CGIL nella inesorabile opera di demolizione dei
presidi fondamentali del diritto al lavoro ed al welfare. Gli accordi
con il governo Prodi sul precariato e sulle pensioni poi ancora ribaditi
con questo governo hanno ridotto di molto i diritti e svuotato la
pensione. La riduzione di trecentomila dipendenti dalla pubblica
amministrazione non è stata contrastata dal PD e neppure dalla CGIL in
nome della efficienza, della produttività e della modernizzazione
dell'apparato pubblico. Il licenziamento di duecentomila precari dalla
scuola non ha turbato molto né Epifani né Bersani. Certo, gli scioperi
ci sono stati ma non sono mai diventati né mai hanno assunto il
carattere di una vera difesa della scuola pubblica come é accaduto ed
accade in Francia. Il PD ha votato contro il collegato lavoro che riduce
a malpartito lo Statuto dei diritti e privatizza la giustizia del
lavoro. Ma non ha fatto le barricate che Bersani promette contro il lodo
Alfano! La CGIL ha lasciato fare, ha commentato negativamente il testo
di legge, ma in due anni di sua permanenza in Parlamento non ha mai
fatto realmente nulla di significativoo e di utile per fermarne
l'approvazione nonostante i giudizi scandalizzati dei giuslavoristi
italiani! Il PD vuole che
la CGIL ritorni all'ovile dopo l'accordo separato Cisl ed UIL sul
contratto di lavoro e sulle deroghe. In effetti, la CGIL non ha firmato
ma ha pretesto di assistere alla firma (sic!). Ha fatto da palo e poi ha
fatto filtrare l'accordo separato attraverso le categorie. Dopo il 16
ottobre si è affrettata a fare l'accordo di Genova e poi a firmare un
Patto Sociale non solo con Confindustria ma anche con il Governo (se
questo non tira le cuoia prima del tempo).
Il regno di Epifani ha registrato l'avvento della legge Biagi e poi la
sua estensione praticamente a tutti i nuovi assunti. Milioni di giovani
lavoratori sono stati precarizzati e ridotti in miseria da paghe
inferiori ai minimi salariali anche del quaranta per cento. La legge
Biagi è applicata all'interno della CGIL a migliaia di suoi dipendenti
del cosidetto "apparato tecnico". L'ossatura organizzativa della CGIL e
delle sue categorie. Conosco casi di giovani magari con due lauree
utilizzati dalla CGIL con 700 euro al mese in incarichi di delicata
responsabilità esecutiva. Mai assunti direttamente dalla CGIL ma da
compiacenti altri organismi che poi li distaccano. Questa realtà dei
salari dei nuovi assunti ha calmierato al ribasso tutta la massa
salariale italiana come riconosce la stessa CGIL . Nel decennio
2000/2010 si calcola una perdita di circa 5500 euro sui salari anni, una
perdita che ha reso difficile la vita delle famiglie e depresso
l'economia italiana.
I lavoratori hanno perso molti dei loro diritti e sono tra i più
poveri dell'OCSE. In quanto a diritti oramai siamo in fondo a tutte le
classifiche, credo che il diritto del lavoro serbo o
polacco sia già migliore del nostro. A questo bisogna aggiungere il
peggioramento dei servizi esterni ed il loro rincaro dovuto in grande
parte alle privatizzazioni alle quali la CGIL non si è opposta perchè
sostenute anche dal PD. Il grande sindacato che fu di Di Vittorio ha
assistito quasi inerte alla riduzione in schiavitù di milioni di
immigrati specialmente nelle campagne dove le loro condizioni di vita
sono state e sono davvero disumane.
Non ho dubbi che la spoliazione continuerà e si intensificherà con
Susanna Camusso. Il diritto di sciopero è nel mirino di personaggi come
Bonanni ed Ichino che ne reclamano una regolamentazione che di fatto lo
abolisce come diritto individuale. Il fatto che gli scioperi generali
sono sostituiti da manifestazioni nazionali che si svolgono solo di
sabato
(anche quella recente della Fiom) fa temere di una sorta di tacito
accordo di autolimitazione. Continuerà il processo di demolizione del
contratto collettivo di lavoro e non a favore di contratti di area
europea che pure sarebbero indispensabili per fronteggiare le
delocalizzazioni ma di accordi personali o locali tipo Pomigliano.
Arriveranno anche sorprese sgradevoli dall'INPS e dall'INAIL per l'uso
che farà il governo delle deleghe ottenute con la 1441(collegato
lavoro). Cambieranno natura giuridica ed i privati aumenteranno il loro
peso.
Naturalmente, negli anni di Epifani la CGIL si è gradualmente ma
definitivamente "liberata" della sua cultura pacifista ed
antiimperialista. Non partecipa da un pezzo, come il PD, alle
manifestazioni per la pace tranne quella del tutto anodina della marcia
di Assisi. Ha ridotto il suo impegno a favore della Palestina al
sostegno di Abu Mazen ma per il resto è diventata assai filoisraeliana.
Si è distanziata di molto dalla esperienza dei no global e dei centri
sociali che sono ignorati oppure osservati con diffidenza. E' diventata
molto filooccidentale. Sostiene la campagna per la liberazione di
Sakineh ma non ha speso una parola per l'uccisione di Teresa Lewis e la
prossima esecuzione di altre cinquantadue donne negli USA.
La CGIL non ha alcun rapporto con il sindacalismo di base che pur ha
natura profondamente classista e di sinistra ed è costituito da
dirigenti che provengono in gran parte dal suo stesso seno.
Oramai è stretta in un reticolo di accordi e di interessi con Cisl UIl
ed associazioni padronali. La politica anticlassista della sussidiarietà
la sta ponendo gradualmente ma inesorabilmente in una sfera in cui i
suoi interessi non coincidono più con quelli dei suoi iscritti.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, November 05, 2010 10:18 AM
Subject: lo schiaffo di Marchionne
Lo schiaffo di Marchionne
Marchionne si è incontrato con il neoministro dell'industria ed a quanto
pare ne ha ricavato quello che voleva. Uscendo ha avuto la grande generosità
di dire che la Fiat non lascerà l'Italia ed ha negato di averlo minacciato
prima . Ha detto che il mercato non deve essere drogato (sic!) dagli
incentivi per la rottamazione. Segno evidentissimo che ha ottenuto i soldi
in altro modo anche se non sappiamo ancora quale. Ha confermato la scelta
dello stabilimento a Pomigliano d'Arco che darà lavoro a cinquemila persone.
Naturalmente, per sfuggire ai pochi obblighi di legge che ancora restano in
piedi dopo il collegato lavoro, la fabbrica di Pomigliano sarà una Newco,
una Fiat che giuridicamente ha un altro vestito per non pagare dazio ed
azzerare quanto non le conviene.
Dopo l'incontro con il Ministro, Marchionne si è riunito con Bonanni ed
Angeletti ed hanno confabulato da "complici" come vuole Sacconi su come
meglio affrontare il dissenso Fiom visto che i licenziamenti e le tante
indimidazioni messe in atto da qualche tempo a questa parte non hanno
sortito l'effetto di terrorizzarne i dirigenti operai ed indurli
a più miti consigli.
Questo incontro è uno schiaffo in piena faccia a Susanna Camusso. Uno
schiaffo che ha accolto con una discriminazione la segretaria della Cgil
appena eletta.
La mancanza di galateo di Marchionne risulta incomprensibile dopo le
accoglienze positive tributate alla Camusso dalla Confindustria, dal mondo
imprenditoriale, dai giornali e dallo stesso ministro del lavoro che spera
in una "maggiore disponibilità". Anche Cisl ed UIL avrebbero potuto evitare
l'incontro separato per non pregiudicare subito i rapporti con la nuova
segretaria.
Ma forse la Camusso era stata avvertita e consultata ed aveva deciso di non
partecipare. L'incontro separato esercita una pressione forte sulle
resistenze della Fiom che vede proseguire ed andare avanti la trattativa
senza che si tenga in nessun conto le sue ragioni e la sua proposta.
Potrebbe quindi essere usato nel rapporto Cgil-Fiom per indurre quest'ultima
a smussare ancora la sua opposizione. Ecco quindi che la mancata presenza
della CGIL non sarà drammatizzata e non costituirà motivo per mettere in
discussione l'unità sindacale riconfermata dalla Camusso nonostante tutto.
L'incontro separato di ieri viene dopo la firma della prima parte del
Patto Sociale. Quattro punti sono stati siglati da CGIL assieme alla Cisl ed
all'UIl e presentati al governo che parteciperà alla grande intesa. Non è
contraddittorio l'incontro separato di Cisl ed Uil con la Fiat dopo la firma
comune del Patto Sociale? Oppure il Patto Sociale appartiene alla linea
Marcegaglia che non vuole rompere con la CGIL e la considera il suo alleato
migliore?
Tra parentesi: come fa la CGILa firmare un Patto Sociale dopo
l'approvazione della legge 1141 (collegato lavoro), l'annunzio della
soppressione di trecentomila posti di lavoro nella pubblica amministrazione,
il diniego del governo di rivedere la legge Gelmini?
Come mai nel Patto Sociale non c'è un richiamo alla dolorosa questione
della delocalizzazione delle imprese che angustia intere regioni del Paese?
Sono davvero accettabili e senza rimedio il caso OMSA, il caso Bialetti, i
tantissimi casi che stanno facendo delle zone industriali un deserto di
capannoni abbandonati?
La linea "lavoro contro diritti" sarà portata avanti con forza e
determinazione dal padronato italiano e dal governo. Non incontra grandi
resistenze nel PD che è sempre disponibile a dare una mano per convincere la
gente della scoperta del secolo e cioè che senza lavoro non ci sono diritti
e che quindi è meglio il lavoro senza alcuna condizione che almeno ci
permette di non morire di fame assieme ai nostri figli.
Se la segreteria della CGIL, come pare, si costituirà con i soli
rappresentanti della maggioranza commetterà un errore. Si dirà ai lavoratori
che non c'è speranza di un accoglimento delle loro istanze e dei loro
interessi e che si andrà avanti per la sua strada collaborazionista con
il padronato. La CGIL sbaglia perchè la presenza della minoranza di
Rinaldini e degli altri blocca lo smottamento e la disgregazione della sua
base sociale sempre più delusa, inquieta, arrabbiata. La sinistra CGIL ha
evitato una emorragia di iscritti ma non può essere discriminata e
sopratutto ignorata nelle sue ragioni. Non potrà assistere impotente allo
sviluppo della più grande ristrutturazione mai fatta nell'economia italiana:
quella dei diritti delle persone.
La società italiana è preda di malessere legato alle stolte politiche
della destra liberista realizzate nelle leggi e nei contratti con la
collaborazione di giuslavoristi del tutto al servizio del padronato. La
legge Biagi, la riforma delle pensioni, il collegato lavoro, le deroghe
contrattuali e la politica delle newco,l'attacco al welfare ed alla
occupazione nella pubblica amministrazione hanno fatto dell'Italia un
paese-incubo per chi ha bisogno di lavorare per vivere.
Pare che si perseveri su questa strada. I benpensanti a pancia piena sono
tutti convinti che i lavoratori debbono cedere per il bene della Patria...
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Sunday, November 07, 2010 9:54 AM
Subject: Il sindacato di Caino
Il sindacato di Caino
Le cose dette dal governatore della banca d'Italia sul precariato e sugli
effetti nefasti che produce sull'economia sono state impacchettate dai
giornalisti embedded della destra italiana dentro "interpretazioni" che
spiegano la loro non contraddizione con la legge trenta (sic!) o addirittura
con i progetti di Ichino. Il governatore ha detto con grande chiarezza che
il precariato diminuisce il valore di quello che chiama "capitale umano",
incide negativamente sulla produttività del sistema, costituisce un grave
attentato al futuro che sarà impoverito e disgregato. L'Italia dei precari
sarà più debole, più povera, più fragile dell'Italia del posto fisso che
abbiamo ereditato.
In effetti il precariato agisce dentro un quadro di peggioramento delle
condizioni
complessive del Paese. I salari sono bassi e le condizioni normative dei
lavoratori dentro e fuori dei posti di lavoro sono state peggiorate da leggi
(1441 alias collegato lavoro) che riducono i diritti di cittadini
obbligandoli a subire una giustizia privata e vietando alla magistratura di
intervenire. I dipendenti pubblici dopo essere stati calunniati dal loro
Ministro saranno falcidiati di trecentomila posti di lavoro ai quali bisogna
sommare i duecentomila insegnanti tagliati dalla Gelmini. Le pensioni
saranno precluse ai precari ed agli altri saranno erogate in misura quasi
caritatevole. Già oggi la media delle pensioni italiane è una delle più
basse dell'OCSE. In sostanza i tre momenti fondamentali della vita
lavorativa assunzione, lavoro, pensione sono stati profondamente
peggiorati. Non tengono in nessun conto il precetto della Costituzione sul
lavoro e hanno creato una massa di infelici senza futuro che da
protagonisti del processo produttivo e sociale ne sono diventati vittime.
L'incattivimento e la inaccettabilità delle regole del mondo del lavoro non
hanno conosciuto momenti di discontinuità o di contraddizione tra i governi
di centro-sinistra e di centro-destra. Questi hanno sempre agito con la
piena collaborazione delle Confederazioni sindacali che con gli accordi del
23 luglio 2007 hanno condiviso e sottoscritto la legge sul precariato e
peggiorato le pensioni. Da allora ad oggi, senza mai fermarsi a considerare
ed analizzare l'enorme grumo di dolore costituito da tre milioni di precari
sotto ricatto e pagati la metà del minimo contrattuale e privato con
sotterfugi vari dei diritti alla malattia alle ferie alla tredicesima alla
pensione, i sindacati hanno proseguito assieme a Confindustria e Governo
sulla strada della smobilitazione di ogni diritto. La responsabilità dei
Sindacati Confederali e di quello che fu il maggiore partito di riferimento
dei lavoratori nel degrado del precariato e di tutto il resto sono enormi.
Le stesse Confederazioni Sindacali applicano al loro interno per le migliaia
di loro dipendenti la legge Biagi e questo costituisce prova della loro
complicità, del loro interesse a lasciare le cose come stanno o addirittura
a peggiorarle. Bonanni si è addirittura vantato di esserne estensore assieme
a Maroni. Altra responsabilità grave ricade sui giuslavoristi che hanno
creato il cosidetto pacchetto Treu e tutte le successive normative dal
lavoro interinale fino al collegato lavoro. In sostanza, la drammatica
denunzia del governatore della banca d'Italia è destinata a restare senza
alcuna eco e senza produrre alcun beneficio per i precari. La CGIL non la
raccoglie e l'interesse della preservazione del "capitale umano" non
interessa l'imprenditoria italiana che è sempre più modellata sul mordi e
fuggi piuttosto che su programmi a lunga scadenza.
L'agenda delle trattative interconfederali continuerà ad essere scritta
dalla Confindustria. Il patto sociale in corso di gestazione riguarda
esclusivamente questioni che interessano il padronato ed indebolirà ancora
la condizione dei lavoratori. Il cosidetto capitolo della produttività che
dovrà essere scritto sarà impregnato dalla dottrina Marchionne ed alla
insegna di "lavoro contro diritti". Il massimo che sarà concesso ai
lavoratori sarà qualche spicciolo di riduzione fiscale. CGIL-CISL-UIL
saranno confortati non solo dalla approvazione della destra al governo ma
anche del PD che si accinge a fare una manifestazione contro Berlusconi che
ha tra i suoi slogans anche il lavoro ma che tira la volata a Marchionne ed
agli imprenditori italiani cercando di dimostrare di essere più scaltri nel
servirli di Sacconi e di altri.
In conclusione il sindacato che è deputato per sua stessa natura alla
difesa dei lavoratori in Italia è il loro Caino, il migliore alleato degli
sfruttatori. Caino in un paese in cui oltre mille persone all'anno cadono
nei luoghi di lavoro che a volte sono veri e propri inferni come la fabbrica
chimica esplosa a Milano. Altri mille lavoratori muoiono ogni anno in
conseguenza di gravi malattie professionali. Centinaia di migliaia sono i
mutilati. Questo
per la politica del massimo profitto subito! Non si investe sul capitale
umano e neppure
su una impresa concepita per durare nel tempo.
La manifestazione che la CGIL ha previsto per il 27 novembre glisserà le
questioni fondamentali poste dal 16 ottobre da una classe operaia sempre più
vessata e ricattata. Chi darà voce alla gente eviterà accuratamente si
assumere impegni di lotta su precariato, salario, pensioni e si dedicherà ad
esercitazioni "patriottiche" su sviluppo, investimenti ed altre baggianerie
del genere.
Mentre la destra attraverso il progetto FINI tende a governare il Paese
per i prossimi venti anni, il PD e la CGIL si ingegnano ad ingraziarsi il
suo elettorato, a copiarli...Questa è l'anomalia italiana. Una "sinistra"
che vuole essere sempre più destra (pd) ed una CGIL che gli tiene bordone
ieri con Epifani oggi con la signora Camusso.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, November 09, 2010 9:49 AM
Subject: Falcone, Saviano e la macchina del fango
Falcone, Saviano e la macchina del fango
Sebbene Leoluca Orlando abbia commesso errori gravissimi di giudizio su
Falcone con il quale ebbe dissensi a proposito di Andreotti e nutrì sospetti
per l'incarico ricevuto da Martelli fino a denunziarlo al CSM di tenere nel
cassetto inchieste scottanti non si può fare di lui il regista della
macchina del fango che avrebbe travolto Giovanni Falcone. In primo luogo
perchè Giovanni Falcone non fu travolto dalla macchina del fango ma ucciso
dalla mafia nel contesto di una guerra in cui questa era alleata con lo
Stato. In secondo luogo perchè le critiche di leoluca Orlando seppure
pesanti ed inaccettabili provenivano da ambienti della antimafia e non della
zona grigia ed oscura né paramafiosa che effettivamente usava la
diffamazione contro il grande Magistrato. Erano critiche sbagliate e basta.
In sostanza quello che si chiama "fuoco amico" fatto alla luce del sole e
con pubbliche e roventi polemiche. Non erano le lettere anonime del Corvo
che fecero del Palazzo di Giustizia di Palermo un luogo di tragedie in cui
si tramavano intrighi spaventosi contro Falcone e quanti come lui volevano
davvero lottare la mafia. Fare di tutto un mazzo come ha fatto ieri sera
Saviano, sommare le critiche sbagliate di Orlando e Della Chiesa o Galasso a
quella del "Corvo" e dei tanti che lottarono Falcone con mezzi subdoli è
sbagliato ed inaccettabile.
Giustamente Giovanni Falcone definì le critiche di Leoluca Orlando "komeiniste".
Ma si trattava di critiche provenienti dagli ambienti palermitani impegnati
nella lotta contro la mafia che erano basate su un tragico errore di
valutazione dovuto al fatto che Falcone sosteneva che il cosidetto terzo
livello non esiste e che la mafia non aveva mandanti ma era un potere in sé.
Affermazione che oggi possiamo ritenere valida proprio nel momento in cui
emergono gravi complicità tra Stato e Mafia che hanno le stesse
responsabilità nel processo decisionale come possiamo constatare leggendo le
confessioni di Massimo Ciancimino. Falcone sostenne di non poter tenere
conto delle dichiarazioni di un pentito contro Andreotti perchè calunniose
cosa questa imperdonabile per Leoluca Orlando che fece della lotta ad
Andreotti ed al suo potere politico in Sicilia una bandiera. Ed ancora
destava sospetti negli ambienti komeinisti della antimafia siciliana che
comprendeva esponenti del PCI e del mondo cattolico il fatto che il
socialista craxiano Martelli lo chiamasse al Ministero. Falcone accettò
l'incarico e questo fu visto come una fuga dalla prinma linea della lotta
alla mafia. Non fu così perchè tutti gli strumenti giuridici e le strutture
organizzative della lotta alla mafia di oggi sono state studiate e proposte
da Giovani Falcone proprio durante la sua direzione al Ministero della
Giustizia.
E' un giudizio storicamente e politicamente sbagliato quello di Saviano.
Falcone fu indebolito dalle critiche ingiuste di Leoluca Orlando, ma la sua
terribile morte non può essere attribuita a quelle critiche ma al tumore
maligno che cresceva dentro lo Stato e che ancora oggi seppur individuato
probabilmente continua a crescere.
La macchina del fango è quella che si è messa in moto contro Fini per mesi
sottoposto ad un vero e proprio linciaggio mediatico per la casa di
Montecarlo. E' quella che si era cominciata a muovere contro la Marcegaglia
dopo le sue critiche al governo. E' l'uso combinato del dossieraggio e
dell'attacco di spregiudicati cinici e prezzolati giornalisti che disonorano
la professione. E' certamente anche quella che si è mossa dentro lo Stato
contro Falcone ostacolandolo nella carriera di magistrato. Ha ragione
Saviano nel ritenere la democrazia in pericolo per l'uso appunto della
"macchina del fango" contro tutti i possibili critici o avversari di
Berlusconi. Ma questo deriva dal fatto che lo Stato è diventato possesso
privato di una persona ricchissima e potentissima che lo usa nella lotta
contro i suoi avversari politici e non. Deriva dallo indebolimento della
Costituzione e dalla crescente differenziazione tra la Giustizia per i
potenti e quella per i poveri e la gente comune che emerge dai pacchetti
sicurezza. Dall'indebolimento della società civile e dei lavoratori a cui
vengono sottratti diritti con ogni legge prodotta durante questa
legislatura. La macchina del fango è possibile quando lo Stato non è più lo
Stato di Diritto ma lo strumento con il quale una parte della società
opprime l'altra, la più debole.
Pietro Ancona
****
Varie Pietro su fb
lunedì 15 novembre 2010
15 ore fa ·
Tornatore e Placido Rizzotto "comunista" !!!
Tornatore sarà stato indetto in errore dal libro biografico su Rizzotto
pubblicato da Dino Paternostro di Corleone segretario della locale
camera
del lavoro in cui l'identità socialista di Placido Rizzotto viene
oscurata.
Purtroppo i socialisti siciliani abbiamo sempre scritto poco e lasciato
che
i comunisti che sono più diligenti di noi lasciassero da soli tracce
della
storia del movimento operaio siciliano nelle quali veniamo ignorati.
Questo
"odio" dei comunisti nei nostri confronti risale a prima del craxismo ed
in
certo qual modo ne è stato anche causa provocando un risentimento
anticomunista che non è mai stato del tutto superato.
Sul perchè i dirigenti sindacali uccisi fossero quasi tutti socialisti
(Carnevale, Rizzotto, Li Puma, Cangelosi, Battaglia etc...) si sono
fatte
varie supposizioni sulle quali sarebbe opportuno un approfondimento.
Resta
il fatto che i socialisti siciliani sono gli autentici eredi nel
dopoguerra
dei fasci siciliani e della loro gloriosa storia
scritta alla fine dell'ottocento.Negli anni quaranta e cinquanta
scrissero
una terribile pagina di martirio e di sangue che viene ignominiosamente
dimenticata.
L'opera di appropriazione dei comunisti dalla storia sindacale e sociale
siciliana è ancora in corso in occasione delle ricorrenze del 1 maggio a
portella della ginestra. Da quando esiste la commemorazione non è mai
stato
permesso ad un sindacalista socialista di celebrarla. Sono sempre stati
solo
e soltanto comunisti della CGIL. Anche ora che i comunisti sono
diventati PD
continuano nell'accaparramento
Troverete soltanto sindacalisti cgil pd a commemorare portella.
L'anima dei socialisti che si è persa col craxismo
per recuperare l'identità o meglio l'anima persa dei socialisti bisogna
retrocedere a prima dell'avvento del potere di Craxi il famoso Comitato
Centrale del Midas in cui alleandosi con la sinistra e con l'aiuto di
jago
Enrico Manca fece fuori il buon ed inerme segretario del Partito
Francesco
De Martino.
Ho letto lo scritto "il corpo mistico del PSI." Un lungo esame della
crisi
socialista che invoca nel modello del socialismo europeo una sorta di
strada
per recuperare il PSI.
La cosa non è così semplice in primo luogo perchè il socialismo europeo
non
esiste ma esistono tanti socialismi molti dei quali in grande crisi. Chi
sta
meno peggio di tutti è il socialismo francese nelle mani di una energica
compagna che lo lega saldamente alle lotte dei lavoratori.
Bisogna ripartire da noi stessi liberandoci innanzittuto dalla
ossessione
delle alleanza per ritornare SUBITO al governo.E' ridicolo e indecoroso
avere un segretario che fa l'assessore regionale in Toscana. E' suicida
frequentare il centro-sinistra oramai dato e controllato dal PD che con
la
sinistra non ha più niente
a che spartire. Si dovrebbe ricominciare da soli ripartendo dai valori e
dai
principi. Ma questo mi pare francamente difficilissimo perchè i
socialisti
oramai sono soltanto una incarnazione della politica di governo
italiana.
Condividono tutte le scelte fatte dal PD e dalla destra italiana come il
precariato, le guerre coloniali, i bassi salari dei lavoratori, il
federalismo e non hanno nessuna voglia ad intaccare il potere
dell'Oligarchia politica che consuma ogni anni oltre cento miliardi di
euro
mantenendo oltre un milione di addetti alla politica.Mostra tutto
una variante della rivoluzione "colorata" della Cia. Al posto di un
colore
un fiore. Ma il profumo resta quello della Cia, della gente che opprime
il
mondo insanguinandolo e che oggi vorrebbe mettere le mani sulla Cambogia
installarvi una base nucleare minacciare la Cina
sfruttare il petrolio ed il gas!!!
La signora Aung ed i monaci buddisti sono agenti di questo progetto!
Fiducia che il socialismo salverà l'umanità
dovrebbe tornare ad avere fiducia nel socialismo che è il solo capace di
salvare l'umanità dalla fine prossima ventura decretata dal capitalismo
che
ora si è allargato alla Cina, alla Russia, ai paesi ex comunisti.
Quanti incontro di europei dell'est nei giardinetti nei tristi pomeriggi
dei
domenica nei quali sono liberi dal lavoro di schiavi-badanti rimpiangono
il
comunismo che garantiva loro dignità che è alla base di ogni libertà.
Non
c'è libertà senza dignità per le persone.
La signora Aung è una icona fabbricata dagli USA i quali faranno
scorrere il
sangue per impadronirsi della Birmania per loro essenziale in quanto
confinante con Cina ed Asia. Gli USA hanno reticolato il mondo di oltre
mille basi militare nel loro folle e nazista iimpulso di comando. Anche
l'Italia è lardellata di basi militari e nucleari USA. La signora Aung
ed i
monaci buddisti sono agenti di questi signori.
Non c'è libertàò senza socialismo. Veda che cosa succede a Brescia dove
quattro schiavi da anni operai specializzati in Italia sono stati
ridotti
alla condizione di essere incarcerati come clandestini e perdere libertà
e
famiglia.
Scrivo a Silvana....
Pietro Ancona 14 novembre alle ore 15.02
Cara Silvana, dobbiamo rivolgere le nostre energie morali verso un mondo
in
cui socialismo e decrescita stiano insieme per garantire alla umanità i
beni
che oggi vengono accaparrati dal dieci per cento di essa. A proposito
del
comunismo, io che non sono comunista o sono socialista anarchico
libertario
ho riflettuto vedendo gli archivi del cremlino che vengono trasmesso da
rai
storia in questi giorni che se un regime è stato capace di avere dopo
stalin
un congresso che ne ha denunziato gli eccessi totalitari ebbene questo
regime da dentro di se una grande etica, una grande capacità di rimorso
e di
correzione che nessun altro regime ha avuto nella storia umana
dobbiamo rivolgere le nostre energie morali verso un mondo in cui
socialismo
e decrescita stiano insieme per garantire alla umanità i beni che oggi
vengono accaparrati dal dieci per cento di essa. A proposito del
comunismo,
io che non sono comunista o sono socialista anarchico libertario ho
riflettuto vedendo gli archivi del cremlino che vengono trasmesso da rai
storia in questi giorni che se un regime è stato capace di avere dopo
stalin
un congresso che ne ha denunziato gli eccessi totalitari ebbene questo
regime da dentro di se una grande etica, una grande capacità di rimorso
e di
correzione che nessun altro regime ha avuto nella storia umana.
La gru dove è morta la coscienza dell'Italia
Sarebbe stato un grande evento democratico e civilissimo se la signora
Susanna Camusso si fosse portata ai piedi della gru di Brescia per
esprimere
il sostegno della CGIL di Di Vittorio ai fratelli emigrati che lottano
per
il loro diritto alla libertà ed alla famiglia che andrebbe a pezzi se
dovessero essere arrestati sulla base di una legge infame ed
incostituzionale che li ha esclusi dalla sanatoria. Ma la CGIL da anni è
dimentica di sè stessa, della sua storia dei suoi valori ed ha orecchie
soltanto per quello che dice la Marcegaglia...
Pietro Ancona
Pubblicato da pietro a 12:13 0 commenti
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, November 09, 2010 9:49 AM
Subject: Falcone, Saviano e la macchina del fango
Falcone, Saviano e la macchina del fango
Sebbene Leoluca Orlando abbia commesso errori gravissimi di
giudizio su Falcone con il quale ebbe dissensi a proposito
di Andreotti e nutrì sospetti per l'incarico ricevuto da
Martelli fino a denunziarlo al CSM di tenere nel cassetto
inchieste scottanti non si può fare di lui il regista della
macchina del fango che avrebbe travolto Giovanni Falcone. In
primo luogo perchè Giovanni Falcone non fu travolto dalla
macchina del fango ma ucciso dalla mafia nel contesto di una
guerra in cui questa era alleata con lo Stato. In secondo
luogo perchè le critiche di leoluca Orlando seppure pesanti
ed inaccettabili provenivano da ambienti della antimafia e
non della zona grigia ed oscura né paramafiosa che
effettivamente usava la diffamazione contro il grande
Magistrato. Erano critiche sbagliate e basta. In sostanza
quello che si chiama "fuoco amico" fatto alla luce del sole
e con pubbliche e roventi polemiche. Non erano le lettere
anonime del Corvo che fecero del Palazzo di Giustizia di
Palermo un luogo di tragedie in cui si tramavano intrighi
spaventosi contro Falcone e quanti come lui volevano davvero
lottare la mafia. Fare di tutto un mazzo come ha fatto ieri
sera Saviano, sommare le critiche sbagliate di Orlando e
Della Chiesa o Galasso a quella del "Corvo" e dei tanti che
lottarono Falcone con mezzi subdoli è sbagliato ed
inaccettabile.
Giustamente Giovanni Falcone definì le critiche di Leoluca
Orlando "komeiniste". Ma si trattava di critiche provenienti
dagli ambienti palermitani impegnati nella lotta contro la
mafia che erano basate su un tragico errore di valutazione
dovuto al fatto che Falcone sosteneva che il cosidetto terzo
livello non esiste e che la mafia non aveva mandanti ma era
un potere in sé. Affermazione che oggi possiamo ritenere
valida proprio nel momento in cui emergono gravi complicità
tra Stato e Mafia che hanno le stesse responsabilità nel
processo decisionale come possiamo constatare leggendo le
confessioni di Massimo Ciancimino. Falcone sostenne di
non poter tenere conto delle dichiarazioni di un pentito
contro Andreotti perchè calunniose cosa questa imperdonabile
per Leoluca Orlando che fece della lotta ad Andreotti ed al
suo potere politico in Sicilia una bandiera. Ed ancora
destava sospetti negli ambienti komeinisti della antimafia
siciliana che comprendeva esponenti del PCI e del mondo
cattolico il fatto che il socialista craxiano Martelli lo
chiamasse al Ministero. Falcone accettò l'incarico e questo
fu visto come una fuga dalla prinma linea della lotta alla
mafia. Non fu così perchè tutti gli strumenti giuridici e le
strutture organizzative della lotta alla mafia di oggi sono
state studiate e proposte da Giovani Falcone proprio durante
la sua direzione al Ministero della Giustizia.
E' un giudizio storicamente e politicamente sbagliato
quello di Saviano. Falcone fu indebolito dalle critiche
ingiuste di Leoluca Orlando, ma la sua terribile morte non
può essere attribuita a quelle critiche ma al tumore maligno
che cresceva dentro lo Stato e che ancora oggi seppur
individuato probabilmente continua a crescere.
La macchina del fango è quella che si è messa in moto
contro Fini per mesi sottoposto ad un vero e proprio
linciaggio mediatico per la casa di Montecarlo. E' quella
che si era cominciata a muovere contro la Marcegaglia dopo
le sue critiche al governo. E' l'uso combinato del
dossieraggio e dell'attacco di spregiudicati cinici e
prezzolati giornalisti che disonorano la professione. E'
certamente anche quella che si è mossa dentro lo Stato
contro Falcone ostacolandolo nella carriera di magistrato.
Ha ragione Saviano nel ritenere la democrazia in pericolo
per l'uso appunto della "macchina del fango" contro tutti i
possibili critici o avversari di Berlusconi. Ma questo
deriva dal fatto che lo Stato è diventato possesso privato
di una persona ricchissima e potentissima che lo usa nella
lotta contro i suoi avversari politici e non. Deriva dallo
indebolimento della Costituzione e dalla crescente
differenziazione tra la Giustizia per i potenti e quella per
i poveri e la gente comune che emerge dai pacchetti
sicurezza. Dall'indebolimento della società civile e dei
lavoratori a cui vengono sottratti diritti con ogni legge
prodotta durante questa legislatura. La macchina del fango è
possibile quando lo Stato non è più lo Stato di Diritto ma
lo strumento con il quale una parte della società opprime
l'altra, la più debole.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Thursday, November 18, 2010 4:57 PM
Subject: Un incontro a porte chiuse
Un incontro a porte chiuse
Il segretario del PD ha incontrato i rappresentanti delle maggiori
organizzazioni economiche finanziarie e sindacali per discutere e trovare
l'intesa su un progetto di condivisione e capace di rimettere in corsa
l'economia italiana. In effetti i soggetti convocati da Bersani avevano già
discusso ed approvato quasi tutto un Patto Sociale che avevano cominciato ad
elaborare a Genova e che avevano (hanno?) intenzione di fare sottoscrivere
al governo Berlusconi. Su quattro punti era stata raggiunta l'intesa:
ammortizzatori sociali, semplificazione amministrativa, Mezzogiorno, ricerca
ed innovazione. Si doveva ancora discutere di produttività. Che cosa è la
produttività e come si deve realizzare l'aveva e continua a spiegarla bene
Marchionne a Pomigliano d'Arco e non solo. Intensificazione del controllo
sulla prestazione lavorativa fino al decimo di secondo secondo il metodo
Toyota di Hajime Yamashina inventore del wmc e revoca del diritto di
sciopero e della tutela di malattia. Nell'incontro con Bersani l'agenda
riguarda essenzialmente gli interessi delle imprese ed ai lavoratori è
concessa soltanto qualche piccola mancia: si vorrebbe scoraggiare il
precariato aumentando il valore dell'ora di prestazione che oggi è della
metà ed a volte meno dei minimi contrattuali. Per il resto verrebbe
confermato quanto previsto dalla legge Biagi ribadito e precisato dagli
accordi del 23 luglio 2007 con Prodi e dal collegato lavoro approvato nel
mese scorso. SBersani ha proposto di introdurre in Italia il Salario Minimo
Garantito ma non si è detto in che cosa consisterà e comunque i sindacati
hanno fatto cadere la proposta. Si discute di un miglioramento degli
ammortizzatori sociali dal momento che la crisi ha già consumato quelli in
corso di erogazione e c'è drammatica urgenza di mettere in quarantena il
terribile focolaio di tensione che si crea con centinaia di migliaia di
famiglia senza alcun reddito seppur minimo. Tutto il grosso dell'agenda
riguarda interessi degli imprenditori che come aveva una volta detto la
Mercegaglia a berlusconi vogliono subito "soldi veri", aiuti ed incentivi
e sgravi. Le recenti alluvioni della valle padana non mancheranno di
aggiungere un tocco di urgenza ansiosa e drammatica alle richieste degli
imprenditori.
Colpisce in modo straordinaria l'assenza della realtà, dello scenario
sociale, degli avvenimenti in questo genere di riunioni. Chi ne leggesse
gli argomenti che vi si discutono da un altro paese non si renderebbe conto
assolutamente della situazione che affrontano. L'Italia è il paese a più
alto tasso di precariato dell'OCSE. Nessuno ha tanti precari quanti ne
abbiamo noi e così mal trattati; l'Italia è nella fase terminale di un lungo
processo di soppressione dei diritti del lavoro che ha avuto una stazione
importante nell'approvazione della legge 1441 e culminerà prossimamente
nella sostituzione dello Statuto dei lavoratori con lo Statuto dei Lavori;
l'Italia si è costituita una riserva di quattro e più milioni di lavoratori
stranieri-schiavi ricattati da leggi che li riducono in prigione e ne
disgregano le famiglie se perdono il posto di lavoro; la scuola ha perduto
otto miliardi di finanziamenti e dovrà essere decimata di 200 mila posti di
lavoro. La pubblica amministrazione non farà turnover per circa trecentomila
dipendenti. Il Sud dell'Italia
registra la più alta disoccupazione degli ultimi trenta anni... Tutto questo
viene ignorato
dal summit da Bersani e parti sociali che si accingono a continuare sulla
strada di una feroce pressione sui lavoratori e sui ceti deboli del Paese
nella illusione di fare ripartire
l'economia. Una visione miope, miserabile, che condanna venti milioni di
lavoratori e le loro famiglie a vivere nella povertà di oggi e magari a
scenderne ancora di qualche gradino verso il basso per lubrificare e fare
funzionare una ma cchina che abbisognerebbe di cure ed attenzioni opposte. I
lavoratori come gli slavi per i tedeschi di Hitler!
Economisti della scuola liberista meno sanguinaria come Draghi sostengono
che il lavoratore è un capitale umano che il precariato deprezza e condanna
a non avere futuro nè per sè nè per l'Italia: altri sostengono - come certi
consiglieri di Obama- che un aumento dei salari può riattivare la ripresa
rilanciando i consumi ed il commercio. Ma a quanto pare
in Italia tutti i protagonisti dell'economia sono concordi nel caricare la
soma della crisi sulle spalle del lavoro dipendente ed a fare risparmi
riducendo il welfare alle famiglie non .abbienti. Segnalo all'attenzione
di chi legge la singolarità di un pacchetto di proposte che viene
presentato con la stessa naturalezza a Berlusconi ed a Bersani. Come se
non ci fosse alcuna differenza di visione politico-sociale e di interessi
tra il centro-destra ed il centro-sinistra. Nell'uno e nell'altro governo
il conto viene fatto pagare soltanto ai lavoratori che vengono maneggiati ed
usati
da confederazioni sindacali che sembra abbiano perso ogni interesse al
loro benessere.
Da summit come questo mi aspetto il peggio. Il ritorno della pecora nera
CGIL all'ovile con l'accettazione di tutti gli accordi separati fin qui
stipulati da Cisl ed Uil naturalmente previa "normalizzazione" della Fiom
alla quale si chiede di essere più malleabile e dolc e con Marchionne per il
bene della Patria. Come dice Bonanni: Non ci sono diritti senza lavoro. Ma
c'è lavoro senza diritti!
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: barbara spinelli
Sent: Thursday, November 25, 2010 9:00 AM
Subject: abolire la negoziazione dei titoli di Stato! Salvare l'umanità
dagli sciacalli
abolire la negoziazione dei titoli di Stato! Salvare l'umanità dagli
sciacalli!
Non capisco perchè viene concesso ad un pugno di criminali finanziari che
si chiamano Mercato di attentare alla sicurezza al benessere alla vita di
centinaia di milioni di persone e di Stato Sovrani. Si sospenda la
negoziazione dei titoli dando agli stessi un rendimento fisso stabilito una
volta per tutte e basta! Sospendere anche le pagelle delle società di rating
fatte da compari dei criminali di cui sopra Il lavoro di milioni di persone
non può essere distrutto dai ladri del Capitalismo!
Senza dire che ci può essere un disegno organico per escludere il Pigs,
maiale dei paesi marginali Spagna, Irlanda, Grecia e Portogallo e poi magari
anche l'Italia specialmente se mostra di volere sottrarsi dalla morsa
liberista e ridurre l'Europa soltanto ai paesi continentali ricchi ed alle
loro riserve indiane dell'est.
Mai il capitalismo è stato nemico dell'umanità come oggi!
Le felloni sinistre europee ed i sindacati asserviti alla Confindustria si
ravvedano! Non si può rovinare la vita ai popoli europei
e farli regredire ad una condizione di diffusa povertà per fare accumulare
altre montagne di ricchezze a coloro che ci hanno già rovinato con i titoli
fasulli. Basta con questo sistema bancario e finanziario!
Pietro Ancona
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-25/irlanda-austerity-fino-2014-063501.shtml?uuid=AYrW2SmC
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, November 26, 2010 9:36 AM
Subject: La CGIL del silenzio
La Cgil del Silenzio
Domani si svolgerà a Roma la manifestazione della CGIL dal titolo "Il
futuro è dei giovani e del lavoro"(?) deliberata dal Comitato Direttivo
della Confederazione il 17 settembre scorso. La manifestazione è l'evento
sindacale più importante dopo quella dei metalmeccanici del 16 ottobre
scorso che era riuscita a strappare ad Epifani la promessa di uno sciopero
generale che non si farà e, se si farà, sarà fuori tempo massimo a giochi
già fatti.
Osservo innanzitutto la distanza tra l'annunzio della iniziativa e la sua
realizzazione: più di due mesi! Non discuto il fatto che essendo la CGIL una
organizzazione complessa, elefantiaca, ha bisogno di tempo per mobilitare le
persone e portarle a Roma. Ma settanta giorni diventano un fatto politico
che svilisce l'iniziativa e ne fa un mero evento burocratico, un
adempimento che consentirà alla nuova segretaria di fare il suo battesimo di
folla in un comizio che sarà certamente affollato dal momento che la gente
sente il bisogno imperioso di esprimere la propria protesta, la rabbia per
come si sta degradando la sua condizione esistenziale.
Osservo ancora che non si tratta di uno sciopero generale ma di un
"comizio" nazionale realizzato di sabato il giorno indicato da Bonanni per
gli "scioperi". Sospetto l'esistenza di un patto "parasociale" che
accompagna il patto sociale tra sindacati e padronato italiano di vera e
propria abrogazione dello sciopero generale. Negli ultimi drammatici due
mesi, a differenza della silenziosa Italia, la Francia, la Spagna, la
Grecia, il Portogallo hanno dato vita ad uno o più scioperi generali per
difendere i salari ed il welfare minacciato dalle "crisi" provocate per
costringere l'Europa ad americanizzarsi rinunziando alla civiltà del suo
sistema di protezione e sicurezza sociale. L'Italia ha registrato una
offensiva contro il welfare e la condizione dei lavoratori e delle loro
famiglie davvero pesante e molto erosiva non solo di salario ma anche di
diritti. Al pari della Gran Bretagna di Cameron perderà nel giro dei
prossimi tre anni mezzo milione di posti nella scuola e nella pubblica
amministrazione e per sempre. Con la complicità delle parti sociali ha
peggiorato il suo sistema pensionistico notevolmente innalzando l'età di
godimento ed escludendone i precari. Di questo si è vantato Tremonti in
Europa sostenendo che l'Italia è stata l'unica nazione a fare una riforma
strutturale della sua previdenza senza scioperi!! Il Parlamento ha approvato
in via definitiva il cosidetto collegato lavoro (1441) studiato da legulei
del padronato per rendere difficile la difesa dei lavoratori nel contenzioso
ed introdurre il cosidetto arbitrato che apre la via alla privatizzazione
della giustizia e riduce la sfera di intervento del Magistrato.
Dopo aver lasciato passare la legge Gelmini sulla scuola limitandosi a dare
una qualche assistenza alle lotte dei precari senza mai dare loro la dignità
di una vertenza nazionale e politica, in polemica con la Fiom spesso
richiamata all'ordine , CGIL spalleggiata dal PD,
ora insiste sulla cosidetta "produttività" che in soldoni significa
accogliere le richieste
di Marchionne e della Marcegaglia sulla cosidetta fabbrica Italia.
La manifestazione di domani si presenta ai giovani con uno slogan
pubblicitario vuoto di proposte e che non toccherà per niente e non inciderà
sul processo di precarizzazione della occupazione. Il lavoro precario è già
diventato maggioranza su quello a tempo indeterminato ed i meccanismi sono
tali che nel giro di qualche anno il lavoro a tempo indeterminato finirà con
lo scomparire quasi del tutto. Al lavoro precario si unisce sempre il
sottosalario e la negazione dei diritti (ferie, tredicesima, malattia). Si
calcola che circa sei milioni di precari guadagnino meno della metà delle
tabelle contrattuali delle categorie di riferimento. Ebbene la proposta
della CGIL si limita a chiedere l'introduzione ed il miglioramento del
miserabile ammortizzatore sociale introdotto recentemente e che non supera i
200 euro mensili e solo per pochi mesi! Che magnifico futuro per i giovani e
per il lavoro!
La Camusso chiede un cambio di agenda. Intanto fa uno sciopero che conviene
sopratutto alla Confindustria perchè chiede due cose che gli industriali
vorrebbero come l'aumento degli ammortizzatori sociali e lo sgravio fiscale
e poi chiede investimenti nel Sud che sono graditi agli imprenditori come
inceneritori e rigassificatori e qualche opera pubblica. Il cambio di agenda
non viene chiesto.
La Cgil asseconda la manovra del governo resistendo soltanto dove non le è
consentito di
"trattare" come nella questione universitaria e, finora, la questione
operaia dove però il grosso della pretesa padronale è già passato in
centinaia di deroghe dai contratti ottenuti nella contrattazione diffusa nel
territorio.
Che cosa avrebbe potuto e dovuto chiedere la CGIl organizzando una lotta
vera al posto del comizio di sabato? L'abrogazione della legge Biagi, la
revisione del sistema pensionistico, il ripristino del turnover nella
pubblica amministrazione, l'abrogazione della legge Gelmini, l'abrogazione
del collegato lavoro, la riconquista del valore pieno e non derogabile del
contratto di lavoro, la fine delle privatizzazioni e delle
esternalizzazioni,
miglioramenti dei salari..... Non si tratta di un piattaforma utopistica o
addirittura provocatoria, ma del dovere minimo di un Sindacato degno di
questo nome e della sua tradizione i cui valori stanno scomparendo
nell'azione di oggi. Dovrebbe anche insistere per l'stituzione del Salario
Minimo Garantito e per una Europa opposta a quella che si sta delineando
sotto la spinta ricattatoria di WallStreet che mira alla distruzione del
ceto medio e della società solidale.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, November 28, 2010 9:42 AM
Subject: una CGIL irriconoscibile
Una CGIL irriconoscibile
Si canta Bella Ciao che è certamente una bellissima canzone
dell'antifascismo che unisce, ma le note dell'Internazionale e dell'Inno
dei Lavoratori che hanno accompagnato per tutto il Novecento il movimento
operaio e che sono parte della nostra stessa identità non si sentono. Le
nuove generazioni rischiano di non conoscerle. Eppure in quelle note sono
riassunti gli ideali del socialismo e del sindacalismo di emancipazione,
autonomo e conflittuale con governo e padronato. La folla convenuta al
comizio convocato dalla CGIL è numerosa ma non è certamente né felice né
allegra. In grande parte è costituita da cassintegrati o licenziati dalla
Gelmini, da pensionati e da studenti in lotta contro la controriforma
universitaria. Sono la espressione di un paese in grande sofferenza,
impoverito, umiliato dalla continua sottrazione di diritti, senza futuro, un
paese che si aspetta una parola di chiarezza dalla sua più grande
organizzazione, parola che non verrà dallo sfuggente ed equivoco discorso di
Susanna Camusso.
Colpisce la distanza tra la voglia di liberazione della folla sgomentata
da una crisi pilotata da forze che puntano al suo annientamento sociale,
alla sua sottomissione, a tutte le umiliazioni che Marchionne e la
Marcegaglia avranno il piacere di infliggerle e le risposte, le indicazioni
che vengono dal discorso della segretaria della CGIL assai circospette,
scaltre, misurate per non dispiacere molto la Marcegaglia e non mettere in
imbarazzo il PD che tira la volata alla Fiat ed alla Coop e non ha voglia di
impegnarsi.
Cinquecentomila posti di lavoro vengono falcidiati da una misura
amministrativa di Brunetta sul turnover nella pubblica amministrazione e dal
licenziamento di duecentomila insegnanti. Questo mezzo milione di persone
prima di essere liquidato è stato diffamato a lungo dai governanti come ora
le libere università italiane vengono diffamate riducendole soltanto ad un
fenomeno di baroni e di privilegi familistici prima di essere liquidate
martedì prossimo da una legge alla quale Fini ha garantito il suo appoggio
nonostante i suoi contrasti con Berlusconi.
Viene ricordata dalla Camusso la crudele legge 1441 (collegato lavoro)
senza una parola di autocritica, senza dire che la CGIL ha avuto due anni di
tempo per combatterla e non lo ha mai fatto tranne qualche piccola ed
insignificante protesta nei passaggi più cruciali ma sempre a cose fatte.
Una legge fatta per impedire con lacci e laccioli ai lavoratori di ricorrere
al giudice e, se riescono a farlo, di riceverne giustizia.
Mi ha colpito la grettezza burocratica e la meschina visione
provincialistica della Camusso. L'Europa è in fiamme sotto l'attacco della
speculazione finanziaria e le spinte dei governi di destra per ridurre i
salari ed i diritti dei lavoratori dappertutto ed impoverire le loro
famiglie con meno welfare: Francia, Irlanda, Grecia, Portogallo hanno
registrato grandi e ripetuti scioperi generali per la scuola, le pensioni,
i posti di lavoro. Questo scenario europeo non viene mai citato, ma Sacconi
e Tremonti hanno avuto modo di pavoneggiarsi con i loro colleghi europei per
avere ottenuto una "riforma delle pensioni" senza una sola ora di
agitazione. La via di una iniziativa internazionalista della CGIL non viene
mai indicata ed il sindacato italiano si limita a tentare di gestire le
conseguenze di quanto avviene.
La manifestazione era dedicata ai giovani ed al loro futuro. Ma la Camusso
si è guardata bene dal mettere in discussione la legge trenta ed a chiedere
per i giovani e quanti non sono protetti dal contratto il Salario Minimo
Garantito che scoraggerebbe la continua discesa delle retribuzioni.
Le parole del Governatore della banca d'Italia, il liberista Draghi,
contro il precariato che depaupera il capitale umano e priva di futuro la
nazione risultano assai più vicine ai bisogni dei giovani della meschina
apertura della Camusso che si limita a denunziare la questione dei sessanta
giorni posta dalla 1441 ed a chiedere una riduzione del ventaglio di
elusioni contrattuali previste dalla Biagi. Non mi aspettavo proprio che la
CGIL si mettesse dalla parte meno illuminata del pensiero liberistico.
Tutto il resto del comizio è stato misurato per non dispiacere troppo
Sacconi che oggi ricorda alla CGIL che in regime bipolare il sindacato non
deve essere all'opposizione del governo e della Confindustria se non vuole
essere escluso dal "tavolo" (sic!!!)
La deriva a destra di questo Paese riceve dalla manifestazione del 27 una
accelerazione dal momento che nessun freno è stato posto all'iniziativa
della destra devastatrice dei diritti Il Parlamento è tutto schierato con
il blocco sociale che esclude i lavoratori e che continua a trasferire
risorse dai loro redditi a vantaggio dei ceti imprenditoriali. Con una CGIL
inerte alle voglie del padronato e del governo
l'Italia si squilibrerà ancora di più ed il vuoto che si apre a sinistra
rischia di generare tensioni insostenibili.
Viene meno il ruolo di reiquilibrio sociale e politico che veniva assolto
dal sindacato conflittuale e che si traduceva in un bene per l'intero Paese.
Tutto rotola verso il peggio.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, December 05, 2010 10:37 AM
Subject: Una finta trattativa
Una finta trattativa
Marchionne fa lo spaccone ed il duro ed interrompe la trattativa. Vuole
l'azzeramento di tutto. Mirafiori non esiste più come Fiat ma diventa una
Newco. Quindi si pretende l'azzeramento del contratto di lavoro e la firma
di un contratto aziendale da parte di ogni singolo lavoratore. Marchionne
chiede anche un referendum e conta sulla
gravità della situazione sociale di Torino per piegare i lavoratori ad
accettare qualsiasi condizione compresa quella di diventare bestiame umano,
macchinario vivente,
schiavi in fabbrica senza diritti e che debbono evitare assolutamente di
ammalarsi, di prendere una influenza, perchè la loro vita dipenderà dal
fatto di avere o non avere una salute di ferro.
Non provano nessuna vergogna la Fiat, il Ministro del lavoro, i tanti fans
di Marchionne come Fassino, Chiamparino, praticamente tutto il PD ad
accettare, a dare per scontata una truffa giuridica equivalente al gioco
delle tre carte che fanno certi lestofanti come la costituzione di una Newco.
Mirafiori non c'è più e al suo posto, cucù, appare una nuova società.
Sappiamo tutti che trattasi di un sotterfugio, di uno escamotage per
spogliare i lavoratori di ogni loro diritto acquisito, della loro identità.
Da quando questo mezzo di coercizione e di forzatura è stato usato con
l'Alitalia pare sia diventato essenziale per gli imprenditori italiani. Ma
per l'Alitalia la proprietà è cambiata. Qui si tratta sempre degli stessi
proprietari che denominano diversamente quanto già possedevano.
La Newco dovrebbe fare Suv, un macchinone odioso ed inquinante sfoggiato
spocchiosamente dai prepotenti nel traffico cittadino, spesso seconda o
terza auto per il suo acquirente, insomma un prodotto che socialmente è
dannoso, puro consumismo e pura distruzione di risorse. Questo prodotto
dovrebbe essere venduto per metà negli USA e non si capisce perchè dovrebbe
essere fatto in Italia.....dove sta la ratio di questa scelta? Insomma la
Fiat si fa due newco una a Pomigliano per fare una auto senza alcun futuro
come la Panda e destinata ad un pubblico povero e l'altra a Torino per
produrre un mostro ecologico dal costo elevato che sarà acquistato da una
fascia di consumatori che non ha problemi di far quadrare il bilancio a fine
mese... Ma che comunque non sono tantissimi. Due scelte ad occhio e croce
perdenti nel medio e nel lungo periodo offerte da Marchionne come fossero
veri e propri miracoli della sua capacità di condottiero....
Il comportamento dei sindacati al tavolo della trattativa è davvero di una
arrendevolezza straordinaria! Non possono inghiottire il rospo della
fuoriuscita dal contratto nazionale che legittima la loro stessa esistenza,
ma non vogliono dispiacersi Marchionne e tutto l'establiscement politico
italiano che gli tira la volata. La Camusso è stata cautissima nelle parole
e chiede l'intercessione della Marcegaglia ed intanto lavora per aumentare
dentro la Fiom l'opposizione a Landini e Cremaschi e si è già visto con
talune dichiarazioni dei torinesi. E' difficile per la Fiom conservare la
sua combattiva identità restando dentro la CGIL. La confederazione ha una
influenza politica ed un potere organizzativo nel territorio che finisce
sempre con il prevalere. La Camusso prende tempo. Sa che la crisi lavora in
suo favore e ridurrà alla "ragione" altri dirigenti della Fiom. E' solo
questione di avere pazienza e continuare a lanciare segnali. D'altro canto
l'intreccio degli interessi tra i sindacati e tra questi e la confindustria
è tale da condizionare ed omologare i loro comportamenti sempre di più a
quelli voluti dalla vulgata della competitività. I meccanici torinesi come
tutti i lavoratori italiani sono messi dinanzi il ricatto della crisi. O
lavoro senza diritti o disoccupazione! Una crisi che ogni giorno che passa
appare sempre più una politica voluta dai ceti dominanti dell' Occidente per
togliere al più presto quanto si è conquistato in un intero secolo e
tornare alla barbarie precivile e pregiuridica che pensavamo di non dover
conoscere mai più.
Ma è anche possibile che Marchionne ponga condizioni inaccettabili sapendo
che non possono essere accettate nonostante l'accondiscendenza della maggior
parte dei sindacati. Insomma per scaricare su altri la responsabilità di
investimenti che non vuole fare e che agita solo ai fini delle quotazioni in
borsa..
Può darsi che non abbia nessun piano industriale degno di questo nome e che
i suoi interessi siano più finanziari e che produttivi. La flessione delle
vendite di auto Fiat dovrebbe allarmare il governo ed i sindacati italiani e
magari far capire che questo interlocutore è poco credibile e le sue
provocazioni vere e proprie recite teatrali.
Penso che la Fiom dovrebbe cambiare politica verso i Cobas ed in genere i
sindacati di base e con questi costituire una massa critica più valida nella
difesa dei diritti dei lavoratori insidiati non solo dal padronato ma anche
dai comportamenti di Cisl ed Uil e della destra politica che in Italia ha
estensioni enormi. Fiom e sindacati di base potrebbero contare su un'area
di milioni di lavoratori sempre più delusi dal sindacalismo di regime e
dalla stessa CGIL che ha lasciato passare senza reagire importanti fatti
come il collegato lavoro, la legge Gelmini, la legge Biagi.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, December 12, 2010 11:17 AM
Subject: Leonardo Sciascia ed i comunisti
Leonardo Sciascia ed i comunisti
Serata di grande cultura civile ieri allo Steri di Palermo. Si presentava
il libro di Emanuele Macaluso "Leonardo Sciascia ed i comunisti". Lo
illustravano, oltre che l'autore, Peppino Di Lello, Michele Figurelli,
Gioacchino Lanza Tomasi. Presenti le figlie di Sciascia e tanti "compagni"
in parte canuti e quasi nessun giovane come se la "discontinuità"
proclamata da Occhetto alla Bolognina abbia occluso ogni comunicazione tra
passato e presente, abbia cancellato o addirittura colpevolizzato il
passato. Oggi viviamo in un tempo-non tempo che non ha radici, non ha
storia, non produce storia e non sembra avere un futuro. La fine delle
ideologie e cioè l'adesione della sinistra italiana al pensiero unico del
capitalismo ha privato ognuno di noi e l'Italia stessa della sua identità.
Per questo sento gratitudine profonda per la ricostruzione-rievocazione che
Macaluso ha fatto nel suo libro della storia della sinistra siciliana e
della vicenda nazionale come la storia di noi quando c'eravamo ed eravamo
vivi. La Bolognina per i comunisti ed il craxismo per i socialisti sono
stati causa di due guerre perdute quasi per sempre dalla sinistra e dalla
cultura italiana ed oggi viviamo in una palude mefitica e siamo nelle mani
di personaggi come Marchionne, la Marcegaglia, Berlusconi, Fini....
Macaluso ha scritto un libro sul grande eretico pervaso di nostalgia e
commozione. Nostalgia per una stagione della nostra vita in cui si è
combattuto il fascismo e si è lottato nella zolfara e nel feudo per
riscattare non solo minatori e braccianti ma il popolo siciliano
Sciascia ed i valori di cui era portatore intransigente vengono recuperati
pienamente uno ad uno, polemica per polemica. Ne viene fuori la
straordinaria attualità di un maestro di libertà e di laicità. Le polemiche
di Arlacchi, Cammilleri, Amendola, del Comitato Antimafia vengono tutte
contestate ad una ad una e la "verità" sostenuta da Sciascia sulla politica,
sul compromesso storico, sulla magistratura, sul caso Moro, sulla scomparsa
di Majorana viene non solo recuperata ma difesa. Macaluso è stato uno dei
più importanti dirigenti del PCI. E' stato nella segreteria con Palmiro
Togliatti. Anche se era a sua volta eretico non mi aspettavo da lui una
adesione così ragionata, così convincente alle battaglie a suo tempo
combattute da Sciascia. Il suo riconoscimento dell'opera di Sciascia è
stato accompagnato da una affettività ed una sorta di gratitudine
commoventi.
Il punto essenziale di conflitto tra Sciascia e il PCI è stato il
compromesso storico inventato da Berlinguer in uno sviluppo particolare del
pensiero togliattiano. Il compromesso storico ancor prima della Bolognina è
stato causa del disarmo ideologico culturale e alla fine anche morale del
partito comunista italiano ancora prima della fine della URSS accettata
acriticamente come "fallimento" del comunismo. Il compromesso storico
scaturito da una riflessione sul Cile è la dichiarazione di resa del
socialismo: non si può governare senza la borghesia. Oggi, nell'era della
globalizzazione, sappiamo bene che cosa è la borghesia in quanto classe e di
quanto sangue e di quante lacrime sono intrisi i cosidetti valori
occidentali che scacciarono il comunismo ed il comunitarismo.
Ecco: sono della opinione che dobbiamo giungere ad una netta nostra
separazione dal compromesso storico e dalla Bolognina e naturalmente dal
craxismo oggi degenerato in berlusconismo e nell'infame degradazione del
sistema politico italiano. Recuperare le ragioni non solo di Marx ma della
esperienza del comunismo nel mondo..
Spero che ci si voglia dedicare anche a questo. Una rottura con la
discontinuità, un recupero pieno dei fili della nostra storia, della nostra
identità, del nostro passato che è il nostro solo possibile futuro se
vogliamo continuare a credere in un destino migliore dell'umanità.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Tuesday, December 28, 2010 3:24 PM
Subject: : Una citazione a sproposito della signora Camusso
Una citazione a sproposito della signora Camusso.
Per suffragare con una autorità moralmente indiscussa il suo attacco alla
Fiom la signora Camusso cita Giuseppe Di Vittorio che avrebbe affermato:
Quando c'è una sconfitta non possono non essere stati commessi degli errori.
Nessuna grande sconfitta è figlia solo della controparte."
Non credo che Giuseppe Di Vittorio abbia mai fatto simile affermazione ed in
ogni caso bisogna leggerla nel contesto in cui è stata scritta. Ma ammesso
che Di Vittorio l'abbia mai pronunziata non è detto che sia vera e che sia
giusta. La sconfitta può essere il portato di una serie infinita di
variabili e metto tra queste l'isolamento della Fiom dovuto ad un
atteggiamento anormale della sua stessa Confederazione ed al passaggio di
quello che dovrebbe essere il partito di opposizione parlamentare dalla
difesa operaia alla destra al campo della Confindustria e di Marchionne in
particolare. Purtroppo il PD è erede del PCI che fu autonomo dalla Fiat fino
a Berlinguer. Se oggi la Fiom è sola a fronteggiare l'attacco della tigre
confindustriale fiancheggiata da numerosi sciacalli che sperano di spolpare
qualcosa della sua carcassa certo questo non è addebitabile a suoi errori
quanto alla sua coerenza e fedeltà agli interessi non solo dei
metalmeccanici ma di tutti i lavoratori italiani.
Forse la signora Camusso non sa o finge di non sapere che la CGIL non è
nuova a processi degenerativi che dal riformismo padano l'hanno condotta
all'apostasia degli ideali fondativi che l'hanno animata. A causa di uno di
questi processi Giuseppe Di Vittorio uscì dalla CGIL per fondare una nuova
organizzazione sindacale l'USI su posizioni di autentica difesa dei
lavoratori italiani. Di Vittorio era riformista e rivoluzionario. Difese
con le armi la Camera del Lavoro di Bari assediata dai fascisti. Il suo
riformismo era liberazione dei lavoratori dalle catene dello sfruttamento
con ferma e costante gradualità senza mai cedere sui contenuti essenziali
della libertà e della dignità. La stessa cosa non si può dire del
"riformismo" della Camusso e del PD che è proteso alla cancellazione di
tutte le conquiste realizzate nel corso del novecento.
Ieri la CGIL si è collocata apparentemente in una posizione terza tra la
Fiom e la Fiat. Ha attaccato come autoritario Marchionne ma ha addebitato
alla Fiom la fattura della sconfitta subita prima a Pomigliano e poi a
Mirafiori e non dubito che ne esigerà il pagamento nelle prossime
settimane. In effetti mi aspetto una sorta di pogrom del gruppo dirigente
"ribelle"
della Fiom mentre andrà avanti la realizzazione di una parte importante del
Piano Rinascita di Gelli e dei piani concordati a Bildelberg di spoliazione
dei lavoratori di ogni loro diritto
fino a cambiare il giuslavorismo da garante di diritti a summa di obblighi
imposti ai prestatori d'opera.
Non si farà lo sciopero generale chiesto dalla Fiom anche se Sacconi indica
il carattere generale valevole per tutta l'industria italiana degli accordi
fatti a Torino. Lo sciopero generale non si farà perchè ci sono patti
parasociali al patto sociale stipulato a partire dagli incontri Marcegaglia-
Epifani di Genova che lo vietano. Infatti la Camusso ha programmato una
serie di ridicole e grottesche marcette per il lavoro di carattere
territoriale per dare sfogo a quanti chiedono che si faccia qualcosa contro
la crisi e contro l'attacco ai diritti.
Ha ragione Cremaschi a paragonare quanto sta succedendo in Fiat agli eventi
del 1925 che cancellarono il sindacato in fabbrica a vantaggio del
corporativismo padronale sostenuto da Mussolini. Ma c'è di più e di peggio.
C'è la truffa della newco e cioè della Fiat che cambia pelle come un
serpente e si sostituisce a se stessa con altro nome per sfuggire agli
obblighi
assunti appunto come Fiat. Trattasi di un fumus, di una truffa realizzata
sotto gli occhi di tutti con la complicità del mondo politico e
confindustriale che ne ricava un esempio per fare altrettanto quando gli
farà comodo. Ed anche della truffa del contratto aziendale, una invenzione
da legulei per danneggiare i lavoratori ed imporre loro, nella continuità
vera della impresa con denominazione diversa e con contratto diverso,
condizioni financo anticostituzionali e del tutto illegali. La CGIL avrebbe
potuto impugnare legalmente questa
truffa che non bisogna essere dimostrata perchè è palese al pubblico. Se
fosse ancora un Sindacato dei lavoratori avrebbe dovuto non riconoscere le
newco della fiat come entità
legittime. Ma nè la CGIL nè il PD si sognano di fare qualcosa del genere dal
momento che sono inglobati sia pure con qualche apparente maldipancia nel
gruppo che sta cambiando radicalmente la costituzione materiale ed il
diritto del lavoro a vantaggio della imprenditoria che si è dato un
programma che sta realizzando a tappe forzate dalla legge Biagi al collegato
lavoro allo scippo pensionistico alla riforma della contrattazione.
Perchè la CGIL fa tutto questo? Perchè ormai non è più se stessa. Ora è una
holding, una conglomerata di partecipazioni societarie a centinaia e
centinaia di enti bilaterali che gestiscono un badget di miliardi di euro e
dispongono di migliaia di dipendenti molti dei quali ingaggiati con la legge
Biagi. Gli interessi della CGIL sono oramai simili ed omologati a quelli
della Confindustria e sono entrati in conflitto con quelli dei lavoratori.
La dottrina dietro la quale si nasconde questa tumorale degenerazione è
quella della sussidarietà che per prosperare ha bisogno di crisi sempre più
acute del welfare. Ecco quindi che il conflitto si estende financo allo
Stato sociale.
Questa è la grande patologia italiana: Sindacati che sono compromessi con
il padronato con legami assai forti in centinaia e centinaia di enti
bilaterali ed un Parlamento fatto tutto di partiti favorevoli o strumenti
della Confindustria. Nel mondo, ad eccezione degli USA, non è così: i
sindacati stanno dalla parte dei lavoratori ed in Parlamento c'è quasi
dappertutto un partito socialista o socialdemocratico o comunista che non
tiene il sacco alla destra al potere.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, January 05, 2011 9:36 AM
Subject: La posta in gioco per venti milioni di lavoratori
La posta in gioco per venti milioni di lavoratori
La posizione della CGIL ha indebolito la lotta della Fiom per salvare il
diritto al contratto collettivo di lavoro ed alla sua negoziazione. Se
vincerà come purtroppo è presumibile la linea Marchionne venti milioni di
lavoratori italiani non avranno più diritto a discutere e concorrere
attraverso i propri sindacati alla definizione delle regole dentro le quali
svolgere la loro attività lavorativa. Dovranno accettare le regole imposte
dai datori di lavoro o rinunziare a guadagnarsi il pane quotidiano. Veltroni
sbaglia di grosso ad avallare l'idea del contratto aziendale. Il contratto
aziendale introdurrà fortissimi elementi di concorrenza tra le aziende oltre
umiliare i lavoratori e modificare negativamente la funzione dei loro
sindacati. Non solo la Confindustria ma tutto il padronato italiano
aspettano l'esito del braccio di ferro in corso con l'acqualina in bocca per
lo sterminato potere che ne conseguirà per le aziende da una vittoria del
contratto che Marchionne ha proposto e firmato con Cisl Uil a Pomigliano
D'Arco e Torino.
Vincerà anche la linea truffaldina delle NEWCO. Cambiare denominazione alla
propria azienda sarà operazione diffusa tra quanti vorranno azzerare
situazioni delle quali non sono soddisfatti e rinegoziare le condizioni dei
propri dipendenti. Mi meraviglio molto che non ci siano ricorsi alla
Magistratura sulle operazioni NEWCO neppure da parte della Fiom. Eppure si
tratta del caposaldo più importante di tutta l'operazione di
ristrutturazione dei rapporti messa in vita dalla Fiat.
Nel merito del contratto le condizioni poste dalla Fiat siano
incostituzionali per quanto riguarda la tutela della sicurezza e della
salute psico-fisica dei lavoratori. Il sistema WMC sottopone il fisico degli
operai ad un carico al limite della sopportabilità dell'apparato
scheletrico-muscolare e neurologico. Eppure questo aspetto non sembra
preoccupare la maggioranza di coloro che discutono la vicenda Fiat. Soltanto
lo SlaiCobas di Melfi ha fatto ricorso al Magistrato ed allo Inail
denunziando i danni psico-fisici per i lavoratori senza averne avuto finora
alcun esito.
L'operazione Fiat non è un fatto isolato scaturente da particolari
difficoltà di mercato che impongono sacrifici speciali ai lavoratori. Fa
parte di una politica di peggioramento generale delle condizioni dei
lavoratori che ha un centro di direzione nel Governo e nello stesso
Parlamento oltre che naturalmente nella Confindustria: il cosidetto
collegato lavoro, il peggioramento delle pensioni, la legge trenta, le leggi
Gelmini sulla Scuola e l'Università e la crescente privatizzazione della
Sanità sono parti di una strategia di umiliazione di quanti vivono del
proprio lavoro per arricchire banche ed industriali e sopratutto per dare a
questi un peso preponderante nella società italiana. Dal referendum Fiat o
come diavolo si chiama ora in poi
in Italia non saremo più gli stessi ed una parte degli italianai avrà un
potere di ricatto sull'altra terribile, antidemocratica, precostituzionale.
Osservo con amarezza che la CGIL non è nuova a scivolamenti come quello di
oggi. I suoi due primi segretari Rigola e D'Aragona che la governarono per
venti anni fino a scioglierla nelle mani di Mussolini ed ad avallare gli
accordi di Palazzo Vidoni furono sempre in conflitto cone molte camere del
lavoro. Non condivisero l'occupazione delle fabbriche e lo sciopero generale
di Milano e furono gelidi e distanti dalla resistenza al fascismo anche
quando bruciavano le camere del Lavoro e le sedi dei giornali socialisti e
sindacali. Questo mentre Di Vittorio, scissionista dalla CGIL fin dal 1911,
si barricava e difendeva con il fucile in pugno la Camera del Lavoro di
Bari.
Epifani ieri e Camusso oggi sono come Rigola e D'Aragona. C'è un patto
che lega la CGIL a Confindustria, Cisl ed Uil e credo anche a Sacconi,
l'ideologo più velenoso e livido della destra italiana in quanto al lavoro.
Spero che oltre ai pensionati altre categorie della CGIL scendano in
soccorso ai metalmeccanici Aiutando Landini e Cremaschi si aiuta la
democrazia italiana a sopravvivere all'offensiva liberista e si salvano le
basi sociali del patto costituzionale.
Spero anche che tutto il sindacalismo di base che ha sofferto le
discriminazioni che oggi si vorrebbero imporre alla Fiom sia della partita e
che si crei una forte intesa da Fiom e Cobas.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, January 05, 2011 7:50 PM
Subject: Caso Battisti: una ritorsione sionista ed Usa contro il Brasile
Il Brasile e la Turchia due immense nazioni di grande prestigio e ricca
e significativa storia
aventi nel loro ricordo la memoria di fulgidi statisti Simon Bolivar e
Mustafa Kemal Ataturk, in impetuosa crescita economica e pieno progresso
sociale( con welfare che gli USA di Obama manco se lo sognano) nel maggio
scorso invitarono l'Iran ad un incontro che ebbe l'effetto benefico di
spezzare la spirale fomentata da Israele per una guerra di distruzione
dell'occidente che riducesse in cenere l'Iran ed i suoi settanta milioni di
abitanti in grandissima parte giovani.
L'incontro non fu visto bene dagli USA e da Israele che si ritengono i
padroni del mondo e non gradiscano che si muova una foglia sul piano
internazionale senza la loro autorizzazione preventiva.Le tre Nazioni
indicarono una strada diversa per la soluzione della questione nucleare.
L'Iran ha pieno diritto di farsi una industria nucleare ed io credo, dal
momento che Israele ha un grosso arsenale nucleare e si ritiene in guerra
con tutti i suoi vicini, ha anche diritto a farsi la bomba atomica.
L'atomica israeliana sarebbe un deterrente enorme per Israele come
l'armamento atomico intercontinentale della Urss impedì agli USA di usare
le sue atomiche per risolvere la guerra fredda a suo vantaggio come fece con
il Giappone incenerendo Hiroshima e Nagasaki.
L'incontro triangolare suscitò reazioni rabbiose negli USA. La Casa Bianca
e la stampa americana espressero pesanti giudizi nei confronti di Lula e di
Erdogan per essersi riuniti con l'odiatissimo Ahmadinejad. Ma nè Lula nè
Erdogan fecero l'autocritica richiesta e l'iniziativa triangolare ebbe
effetti distensivi su un clima internazionale che si stava arroventando La
rabbia è stata quasi isterica dal momento che è difficile anche per gli USA
iscrivere Brasile e Turchia tra gli stati canaglia.
Israele ha trovato subito la maniera per vendicarsi della Turchia. Appena
otto giorni dopo il summit dei tre una nave di pacifisti fu arrembata al
largo di Gaza e nove attivisti rurchi furono trucidati all'istante mentre
gli altri subirono il dirottamento coatto e la prigione.
Ora la questione della estradizione di Cesare Battisti, negata con un
provvedimento assai civile del Presidente Lula, ha fornito l'argomento per
una aggressione politica di dimensione internazionale fatta attraverso il
killeraggio del governo di destra italiano che si è spinto fino
all'organizzazione delle manifestazioni con ministri davanti l'Ambasciata
brasiliana di Roma e davanti ai consolati di Milano, Firenze . Questa
iniziativa provocatoria del governo italiano è stata purtroppo sostenuta da
una opposizione atlantista, filoamericana, controllata dai sionisti.
L'Italia vuole portare la sua protesta per la mancata estradizione a livello
europeo. Come per Sakineh ci fu una mobilitazione organizzata con migliaia
di gigantografie esposte davanti gli edifici pubblici di tutta Italia, così
ora si espone la carrozzella di Torrigiani al quale Berlusconi in persona ha
garantito una conferenza stampa a livello europeo magari lasciando credere
che la paralisi del giovane sia stata causata da Battisti e non dal
proiettile sparato da Torrigiani padre che per una tragica fatalità colpì
il figlio, proiettile sparato in un ristorante. Insomma si sta tentando, a
mio parere senza grandissimo successo, di montare un incidente di dimensioni
internazionali e di fare apparire il Brasile come protettore di un
pericolosissimo terrorista.
La memoria dell'Impero è molto lunga. La vendetta per i reprobi Turchia e
Brasile non tarderà ad arricchirsi di nuovi
contenuti. Naturalmente il fatto che gli USA ci abbiano negato con la
complicità di Berlusconi e Fini il rimpatrio dello assassino di Calipari non
conta, non ha alcuna importanza!!! Quello che conta oggi e sempre è che la
dominazione USA-Israeliana sul mondo non deve essere in nessun modo
ostacolata e che i piani di guerra e di morte si debbono realizzare senza
difficoltà di nessun genere. La diplomazia mondiale è morta e vive soltanto
delle cose che vogliono gli usa. Del resto l'ostilità degli USA per i
rapporti che l'Italia intrattiene con la Russia e con la Libia dovrebbe
insegnare qualcosa a tutti.
Pietro Ancona http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/31/dirette/israele_assalta_navi_pacifiste_almeno_10_morti_proteste-4453375/
http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/nucleare-iran-clinton-critica-mediazione-brasile-turchia-396264/
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, January 06, 2011 10:13 AM
Subject: La regressione della CGIL
Per sfortuna di coloro che lo vorrebbero dipingere come un esagitato
estremista Maurizio Landini buca lo schermo alla grande, lo riempie tutto
della sua figura e comunica con una semplicità ed una capacità di
convincimento degne del migliore showman. Ieri sera Corradino Mineo gli ha
fatto sentire un pezzo del discorso del Presidente Napolitano sulla
"produttività" e la sua risposta è stata fulminea, diretta, senza tanti giri
di parole. Ha detto che l'operaio tedesco che produce una BMV immette sul
mercato un oggetto che vale assai di più dell'operaio italiano che produce
una Panda e questo a parità di applicazione sul lavoro di entrambi. La
produttività non è quindi da cercare nel minore rendimento del lavoratore
italiano e sfruttarlo di più portando al confine estremo della
sopportabilità muscolare e neurologica la sua prestazione come fa la Fiat e
vorrebbe fare ancora di più ma nel valore del prodotto e nella quantirà di
innovazione scientifica e tecnologia che riesce ad incorporare.
La Fiom sta resistendo alla grande all'accerchiamento ed ai bombardamenti
ai quali è sottoposta. Bonanni si è spinto a chiederne l'espulsione dalla
CGIL ed i grossi calibri del PD sono quasi tutti impegnati a fare campagna
elettorale per far vincere il referendum a Marchionne. Non ho dubbi che se
la CGIL aveva deciso di sostenere fino in fondo le ragioni della Fiom
nonostante il ricatto di Marchionne (o vinco io o me ne vado) la battaglia
sarebbe stata vinta dei lavoratori e Marchionne costretto a più miti
consigli. I lavoratori andranno a votare sapendo che i soli contrari
all'accordo capestro della Fiat sono i metalmccanici e che non solo Cisl Uil
ma anche la CGIL ed il PD non sostengono la resistenza e la linea della
Fiom.
Questa situazione è scandalosa e può determinare la sconfitta dei
lavoratori. Il commento di una lavoratrice davanti i cancelli di Mirafiori è
stato: ci propongono una carognata, un giro di vite quasi insopportabile ma
che possiamo fare? Che alternativa abbiamo? Dobbiamo pur vivere....
Come un grande esercito lascia una sua divisione a combattere da sola una
battaglia decisiva così la CGIL ha lasciato la Fiom a reggere da sola
all'urto di una questione che rischia di schiacciarla pur sapendo benissimo
che si stanno difendendo principi e valori generali che, se perduti, sarà
difficile anzi impossibile recuperare per tutti i lavoratori italiani.
La cosa più sconcertante è che non è detto che questa capitolazione della
CGIL salverà l'occupazione degli stabilimenti Fiat in Italia. Intanto
dovrebbe allarmare il fatto che Pomigliano e Mirafiori inizieranno a
produrre tra due anni. Si tratta di due prodotti di cui uno con scarso
valore aggiunto e l'altro di grande asocialità e contraddittorio alle linee
del trasporto urbano che reclamano auto meno ingombranti e con minori
consumi. Il crollo delle vendite della Fiat in Europa dovrebbe indurre a
qualche riflessione, ad allungare lo sguardo su un periodo più lungo. Forse
è il caso di cominciare a pensare a linee diverse dalla motorizzazione
individuale che asfissia oramai il territorio ed induce costi sociali
crescenti
anche dal punto di vista sanitario per l'aumento delle malattie da
inquinamento Inoltre la competizione nel settore è troppo intensa e tende ad
aumentare. La tendenza all'oligopolio produttivo a creare multinazionali
attestate a sei milioni di auto non basta a salvare l'esistente come abbiamo
visto con il declino di Detroit. A grandissime aziende potrebbero anche
corrispondere grandissimi disastri.
La CGIL si è messa nella posizione di chi aspetta al varco la Fiom. Il
varco è il risultato del referendum. Se vince Marchionne la CGIL vorrà la
firma "tecnica" della Fiom cioè la sua resa incondizionata. Se vince la
Fiom il ricatto di Marchionne sarà scaricato addosso a Landini e Cremaschi.
Una canea di pennivendoli e di Oligarchi politici anche del PD li
indicherà come responsabili della fuga della Fiat e si aprirà uno scenario
incredibile in cui le parti saranno invertite e coloro che oggi difendono
con il cuore l'intelligenza la passione i lavoratori verranno colpevolizzati
da una classe politica e sindacale che non esito a definire infame. Colpisce
il silenzio delle federazioni di categoria della CGIL su questa cruciale
vicenda. Soltanto il Sindacato dei Pensionati ha detto qualc osa ma tacciono
coloro i quali verranno investiti della tempesta: gli edili, i professori, i
chimici, e quanti altri possibile che non si sentano interessati da quanto
sta accadendo?
Non c'è dubbio che la CGIL che uscirà da questa vicenda non sarà più
quella che non ricordiamo. E' già diventata del tutto simile alla Cisl ed
all'UIl ed è legata da migliaia e migliaia di interessi negli enti
bilaterali con il padronato. La sua politica non sarà mai più la gestione
degli interessi dei lavoratori ma la sussidiarietà. Diventa una sorta di
organizzazione paragovernativa e paraindustriale. Assisterà i lavoratori
nelle cose esistenti ed in ciò che sarà loro ancora concesso dal governo e
dal padronato, Niente di più di questo.
Credo che non ci siano più le condizioni perchè la fiom resti dentro la
CGIL. O se ne va con le sue gambe o sarà espulsa e sostituita da una
organizzazione più arrendevole.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, January 12, 2011 10:41 AM
Subject: L'OPA della Camusso
L'OPA della Camusso
Corradino Mineo è giornalista di razza. Proviene dal laboratorio
siciliano de "l'Ora" dal quale sono uscite personalità importanti sparse in
molte testate con posizioni di primo piano. Stamane, nel commentare
l'attacco di Susanna Camusso a Marchionne, si è lasciato sfuggire una
opinione assai acuta di persona che capisce il sottofondo delle cose. Ha
detto che la Camusso ha lanciato una opa sulla vertenza che la Fiom ha con
la Fiat. In sostanza tenta di impadronirsene e lo fa nel modo più scaltro,
più demagogico, più "italiano": attaccando Marchionne del quale, come
sappiamo, ha mostrato di volerne assecondare le scelte fin da Pomigliano
d'Arco. Il tentativo è di rubare la scena a Landini ed estrometterlo o
gregarizzarlo.
L'attacco della Camusso a Marchionne, mediaticamente strepitoso e
supertitolato da tutta l'informazione nazionale, è la prosecuzione del
tentativo di scippo fatto domenica scorsa dalla segreteria della CGIL: mira
a sottrarre alla Fiom la vertenza che la CGIL vorrebbe gestire direttamente,
escludendo la Fiom, come gestisce direttamente la questione delle pensioni
escludendone da sempre il sindacato pensionati pur essendo questo da solo la
metà di tutta la forza della CGIL. Sappiamo la terribile fine fatta dal
sistema pensionistico italiano. Perchè vuole sottrarre alla Fiom la
vertenza in corso? Perchè la CGIL ha cambiato nel profondo la sua stessa
identità: è legata al PD di cui costituisce la dote nell'offerta che questo
fa a Confindustria. E' legata a Cisl, Uil e Confindustria in migliaia di
enti bilaterali che costituiscono una grossa realtà nel campo della
cosidetta sussidiarietà. Cgil, Cisl,UIL ed associazioni padronali sono
diventati delle grandi corporations che gestiscono servizi ed offrono
prodotti finanziari o di integrazione previdenziale. Queste realtà hanno
legato indissolubilmente i sindacati al padronato italiano creando una
mostruosa anomalia. I sindacati italiani sono diversi da quelli di tutti gli
altri. Siamo al conflitto di interesse tra Sindacati e lavoratori. Gli
interessi dei sindacati tendono a confliggere sempre di più con quelli dei
lavoratori i quali sono stati passivizzati e non sono che la base sfruttata
con la trattenuta sindacale e con le cessioni che vengono imposte dai
contratti. Dentro le Confederazioni non contano più niente.
La Camusso non dice le cose che direbbe se fosse in buona fede e se il
suo scopo non fosse quello di fare subire ai metalmeccanici le scelte della
Fiat. Dovrebbe annunziare lo sciopero generale dei lavoratori italiani in
difesa del contratto di lavoro non solo per i meccanici ma per tutte le
categorie e sopratutto dovrebbe chiedere l'annullamento del referendum che
non è altro che terrorismo padronale contro gli operai. "Se non fate come
dico io me ne vado." Dovrebbe ricordare che la Fiat è anche proprietà dei
suoi operai che l'hanno salvata dai nazisti. La Fiat per cento anni si è
nutrita del sangue e del sudore dei suoi lavoratori ed ha arricchito la
famiglia Agnelli, una famiglia alla quale bisognerebbe togliere la
cittadinanza italiana, che oggi se ne sta acquattata ad aspettare che gli
operai spinti dalla disperazione cedano al ricatto del sovrastante
Marchionne,.
Esistono dubbi legittimi sulla volontà reale della Fiat di spendere
venti miliardi in Italia. L'unica cosa certa è che avremo ancora due anni di
cassa integrazione e che non si sa niente del piano di sviluppo. Il progetto
di fare Suv a Torino per venderli negli USA importando a Torino motori dagli
USA appare quanto meno singolare. Forse tutto il gioco di annunzi e di
silenzi, di investimenti e di aggressioni ai lavoratori è un teatro
allestito per la Borsa e per la speculazione finanziaria. Marchionne dice
che vuole affidamenti a scatola chiusa dagli operai italiani imprigionandoli
in una rete di regole da caserma. Ma è proprio lui ad essere inaffidabile.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, January 14, 2011 10:36 AM
Subject: la crisi del PD
La crisi del PD
Nel giorno del referendum sull'ultimatum di Marchionne ai lavoratori della
Fiat e della sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento,
il PD si spacca ed accelera la sua crisi verso il disfacimento. L'anomalia
della politica italiana si aggrava: il maggiore partito di opposizione non
riesce a darsi una linea diversa e di reale alternativa al blocco di
centro-destra ma anzi di contorce in se stesso. Se il centro-destra dovesse
avere altre crisi dopo quella che ha portato alla secessione del gruppo di
Fini, il PD non sarebbe in grado di offrire al Paese un progetto, un
governo.
La crisi deriva dall'allontanamento delle forze fondatrici del PD dalle
radici che un tempo diedero vita all'esperimento dell'Ulivo che fu
impregnato di un progressismo moderato che aveva una sua dignità ed era
capace di essere un ethos per un elettorato civile e democratico. La deriva
del PD verso la sua decomposizione, la sua insignificanza politica èsi è
sviluppata dalla vittoria del centro-sinistra che diede vita al Governo
Prodi. Questi era incalzato da destra dal partito guidato da Veltroni e
faceva a gara a chi la sparava più a destra tra partito e governo. Questa
tensione di destra mise in grandissima difficoltà la sinistra radicale che
per paura di essere accusata di mettere in crisi il governo (cosa che è poi
comunque avvenuta) si è disintegrata accettando tutte le scelte di destra
del governo in politica estera accettando
le guerre coloniali e sostenendole in politica sociale subendo gli accordi
del 23 luglio 2007 tra Prodi e le Confederazioni Sindacali che rovinavano il
sistema pensionistico, trasformavano il lavoro in precariato,
universalizzavano le privatizzazioni presentandole come panacea di
efficientismo e produttività.
Oggi il PD non ha più niente che ricordi i grandi movimenti politici dei
quali è l'epigono infelice. E' stato contaminato dalla lue del pensiero
liberista e non riesce più a vedere al centro della sua politica nè l'uomo
della Rerum Novarum nè del Manifesto dei Comunisti; vede solo l'Impresa ed
è ossessionato da "riforme" che la destra ha imposto alle Oligarchie della
politica, riforme che hanno snaturato il senso stesso della parola per
diventare opere di restauro dell'ancien regime in una visione che è non solo
precostituzionale ma, per certi versi, anche prerisorgimentale. Il
federalismo di Bossi non è certamente quello di Cattaneo e applicato alla
realtà dei venti staterelli che sono diventati le regioni italiane sarà
causa di una sicura crisi fiscale e finanziaria non potendo la gente
sopportarne il peso. Le riforme della scuola e delle università degradano
la qualità della istruzione pubblica ed impediscono l'accesso agli studi
superiori dei figli dei lavoratori e di parte del ceto medio. La Sanità è
diventata e sarà sempre di più una fonte di arricchimento dell'industria
privata della salute e continuerà a fare arricchire gente come Angelucci.
Ma queste "riforme" sono tutte indiscusse nel PD che le ha fatto proprie
anche se a volte a dovuto nascondere la manina per non sconcertare troppo il
suo elettorato.
Insomma il PD è una sorta di clone, di doppione del Partito di Berlusconi.
La sua politica suicida è quella di non tenere in nessun conto gli interessi
di venti milioni di lavoratori italiani ma di agognare a conquistare
l'elettorato della destra ed i cosidetti "poteri forti". Non ha un programma
socialista o di solidarismo cattolico. Gli strati più profondi del suo
elettorato ne sono ogni giorno traumatizzati e vivono la contraddizione tra
ciò che erano, ciò che sono diventati ed una politica in cui non si
riconoscono e che li sconcerta. Per quanto tempo i "fidelizzati" del PD
potranno continuare a votarlo turandosi il naso?
Ora la rottura avviene da una brusca accelerazione impressa dal gruppo che
fa capo a Veltroni, un personaggio responsabile insieme a D'Alema ed a Craxi
delle maggiori disgrazie della sinistra italiana. Veltroni vorrebbe subito
una scelta a favore di Casini e contro tutta la sinistra a cominciare da
Vendola. Vorrebbe un "pronunciamiento" a favore di Marchionne e del suo
modello di fabbrica. Assieme a Chiamparino, Fassino, Ichino, Letta, Fioroni
appoggia spudoratamente ed a scatola chiusa il progetto Fiat e la sua
estensione a tutta la classe lavoratrice italiana. Si inventa improbabili
teorie sulla obsolescenza del contratto nazionale di lavoro. Fassino si
spinge fino a dire, con faccia dura e livida, che l'organizzazione del
lavoro non fa parte dei diritti e che appartiene soltanto al padrone
stabilire come e quanto devi lavorare.
Non penso di esagerare se dico che lo smottamento a destra di Veltroni
arriva financo a comprendere una partecipazione al governo con Berlusconi.
Bersani tenta disperatamente
di salvare il partito con cedimenti continui alle ingiunzioni sempre più
perentorie della destra. Ma è difficile salvare ciò che si è perduto per
sempre della propria identità. Il PD ha perso definitivamente se stesso
quando è diventato apostata della sinistra e del socialismo. La sua natura
di ibrido, di ircocervo lo ha destinato sin dalla nascita alle scissioni di
Oligarchi. Scissioni che avvengono tra Oligarchi e dentro i Palazzi e non
sono certamente quelle che hanno fatto la storia della sinistra italiana.
Il PD è morto nel momento stesso in cui Veltroni ed altri hanno imbarcato
Colannino, Calearo, Merloni ed altri esponenti o servitori del padronato
italiano.Il suo disastro si ingigantisce e diventa epocale quando offre una
CGIL docile alle voglie della Confindustria a garanzia della sua defintiva
conversione all'Occidente.
Si è creato un vuoto terribile che può essere colmato soltanto dalla
ricostituzione di un forte partito comunista. Oggi il comunismo è diventato
una necessità imposta dalla storia. Venti anni dopo la caduta del Muro di
Berlino, il progetto capitalista di pauperizzazione del ceto medio e dei
lavoratori di tutto il mondo, ne ripropongono la superiorità, la grandezza e
ne fanno l'unica possibilità dell'umanità.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, January 16, 2011 1:51 PM
Subject: "Sergio" e Susanna
Sergio e Susanna
Ieri il Direttivo della CGIL si è riunito per valutare l'esito del
referendum a Mirafiori e trarne le doverose indicazioni politiche. La
signora Camusso ha invitato i presenti a tributare un applauso alla Fiom
come premio della sua valorosa ed efficace resistenza nella battaglia
campale di Torino. L'applauso c'è stato ed è stato seguito da una
dichiarazione della segretaria della CGIL rivolta familiarmente a Sergio (il
negriero Marchionne) ricordandogli che con l'autoritarismo non si governano
le fabbriche ed ad una richiesta alla Fiom di concordare il "rientro" in
fabbrica. In quanto allo sciopero generale chiesto a gran voce e non solo
dai meccanici neppure a parlarne: la CGIL si limiterà a scioperare "con la
fiom"e cioè avremo un comizio della Camusso e di altri dirigenti confederali
da qualche parte che certamente insisteranno sulla necessità di risolvere il
problema della rappresentanza in fabbrica come se questo fosse il solo
problema posto dall'usake della Fiat. Insomma, la signora Camusso ha fatto
una operazione maquillage scaltra e rapida sulla sua immagine per fruire del
capitale di simpatia e di consensi che la Fiom ha creato sopratutto con la
sempre chiara, limpida, efficace incontrovertibile esposizione che Maurizio
Landini ha fatto ripetutamente della ragioni del No al piano Fiat.
Mentre la CGIL continua a lasciare sola la Fiom pur applaudendola Sacconi
per conto del Potere di destra suona il corno di caccia ed apre la grande
partita della generalizzazione dei principi di Mirafiori a tutti i
lavoratori italiani. I lavoratori italiani da questo momento sono braccati
diventano selvaggina. La CGIL finge di non vedere e di non sentire e lascia
fare secondo una tecnica collaudata che ha portato negli ultimi anni alla
perdita di diritti e di salario. La Marcegaglia annunzia che la Fiat
rientrerà presto in Confindustria perchè gli industriali hanno una altissima
coscienza di classe ed una ideologia che non ammette sfarinamenti.
Resteranno uniti e si scateneranno nella caccia ai diritti favorita dalle
disgraziate condizioni economiche e sociali della popolazione. Nelle loro
aziende saranno ammessi soltanto sindacati "gialli" disposti a fare da
sorveglianti da kapò.
Il modello Mirafiori sarà diffuso ed imposto. Ha ragione Marchionne a
brindare con il rampollo degli Agnelli sul successo del referendum. E'
davvero una svolta storica. Nelle condizioni di oggi si ripete Palazzo
Vidoni con Berlusconi al posto di Mussolini e la Camusso al posto di
D'Aragona. Non è vero che la storia ripete la tragedia come farsa. Quasi
sempre la tragedia viene ripetuta come tragedia. Lo scaltro capitalismo
italiano si mette alla testa della linea di pauperizzazione della classe
operaia e del ceto medio europeo
ritenendo di sopportare la concorrenza cinese e dei paesi emergenti con la
regressione alla barbarie della Manchester dei tempi di Marx.
Non tutto è scontato e non è detto che le ciambelle della destra riescano
tutte con il buco.
Intanto il 28 gennaio allo sciopero partecipano anche i Cobas i sindacati di
base che da quasi venti anni soffrono nelle aziende le condizioni di
esclusione e di emarginazione che si sono inflitte alla Fiom. Auspico una
revisione autocritica forte del comportamento che i sindacati della CGIL
hanno tenuto in questi anni nei confronti dei Cobas che speso sono diventati
la punta di diamante della resistenza alla violenza padronale. Molti
dirigenti dei cobas hanno pagato con il licenziamento la loro indomabile
resistenza. Il 46 per cento di Mirafiori è anche frutto della appassionata
lotta dei cobas che nella RSU vi contano per il sette per cento. Attorno
alla Fiom ed ai Cobas si può rifondare una CGIL davvero dei lavoratori e per
i lavoratori come si rifondò nel 1926 con Bruno Buozzi e dal 1930 in poi con
Giuseppe Di Vittorio.
Pietro Ancona
ps: sembra che tutti i numeri dati da Marchionne per Mirafiori siano
sballati. Bonanni chiede che gli investimenti partano entro sei mesi. Ma
perchè sei mesi? Non esiste un mercato per assorbire 280 mila Suv.
Marchionne, ovvero il bluff del SUV
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: domenico lo surdo
Sent: Wednesday, January 19, 2011 1:46 PM
Subject: La profezia di Leonardo Sciascia
La profezia di Leonardo Sciascia
Un recente libro di Macaluso che ha tutta l'aria di essere una commossa
riconciliazione postuma con Leonardo Sciascia ha riproposto con forza la
critica che il grande eretico racalmutese fece al PCI e cioè quella di non
voler essere partito di opposizione, di volere il compromesso storico e,
come si chiamavano, "le larghe intese," insomma di rinunziare ad essere
alternativa radicale alla DC ed ai suoi alleati di governo.
Questa critica di Leonardo Sciascia è portata alle sue estreme
conseguenze nel libro del 1971 " Il contesto" che è una condanna ante
litteram del "compromesso storico",
la linea elaborata da Enrico Berlinguer dopo l'11 settembre del 1973 cileno,
l'uccisione di Salvatore Allende e l'instaurazione di una dittatura
militare che è durata quindici lunghissimi interminabili anni.
Nel "contesto" emerge una compartecipazione del partito di opposizione
alle scelte omicide del partito di maggioranza e l'idea che il potere è
soltanto uno, è sempre imprescrutabile e mostruoso e che tutto viene
sacrificato alla sua conservazione a cominciare dalla verità e dai valori
morali.
Il "contesto" fece divampare una furiosa polemica tra l'intellighentia
comunista e lo scrittore siciliano. Dirigenti politici di primissimo piano
come Amendola intervennero per condannare la metafora che Sciascia aveva
costruito attorno alla "politica delle larghe intese". Uno dei più duri fu
Lucio Lombardo Radice che espresse pesanti apprezzamenti. La critica di
Guttuso fu la meno intransigente ed in qualche modo prendeva le distanze
senza emettere i pesanti giudizi della inquisizione comunista.
In sostanza, come aveva intuito Guttuso, Leonardo Sciascia chiedeva al PCI
soltanto di essere se stesso e di essere partito di opposizione e di
alternativa. Riteneva dannosa ed incomprensibile la politica di
collaborazionismo che riduceva la vocazione maggioritaria e governativa del
PCI a supporto della continuità del potere esistente.
Credo che oggi siamo in grado di valutare in tutta la sua portata la verità
contenuta nella critica di Sciascia. Il PCI non esiste più e si è fuso con
la DC creando un ircocervo politico che per esplicita dichiarazione di
Veltroni ha una vocazione governativa e tutto subordina a questa. La
politica di compromesso storico è stata usata da Moro per catturare il più
grande partito di opposizione nella ameba del blocco sociale dominante e
farne un puntello. All'Italia è venuta a mancare la cosa essenziale di ogni
democrazia: la dialettica tra maggioranza ed opposizione. Il consociativismo
è diventato dominante non solo nelle relazioni politiche ma anche in quelle
sociali e tutto questo a discapito dei valori e degli interessi che il PCI
rappresentava, ma dai quali si è staccato nel corso di un lungo processo
di progressiva cancellazione della sua identità storica, culturale,
dottrinaria.
Possiamo considerare la moribonda democrazia italiana il prodotto della
politica berlingueriana del compromesso storico. Una dialettica "normale"
tra maggioranza ed opposizione, una alternanza senza il timore di incorrere
nei fulmini dello zio Sam, avrebbe fatto sviluppare meglio il percorso della
vita civile e politica. Invece la politica italiana è stata impestata. Si è
ammalata e la malattia è degenerata fino a creare il caudillo che ci
governa.
Ieri si è svolto un incontro tra Bersani, Marcegaglia e Camusso. Il
compromesso storico è stato portato a livello sociale. Ma mentre nella sua
ispirazione originaria il compromesso storico serviva ad assicurare regole
di libertà e di democrazia e diritti per tutti oggi le intese tra Bersani la
Confindustria e la CGIL sono tutte contrassegnate dalla capitolazione di
tutti i diritti conquistati nel Novecento alla classe padronale. La classe
operaia è stata abbandonata dal suo maggiore partito di riferimento e dal
suo sindacato che è oramai organismo incapace di appoggiare le lotte che
divampano spontaneamente nel paese e di tutelare i diritti dei lavoratori.
La Fiom è stata lasciata sola a sostenere l'impatto di un terribile braccio
di ferro con La Fiat conclusasi a vantaggio di questa. La resistenza
mostrata dagli operai di Pomigliano e di Mirafiori sembra essere un fastidio
per i dirigenti della CGIL e per Bersani.
Il lungo colpo di stato contro i diritti continua. Sacconi annunzia il
rilancio del patto sociale che è un elenco di obblighi imposti ai lavoratori
e la fine dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori. La CGIL ed il PD di
Bersani sono all'interno di questo programma di devastazione sociale, lo
appoggiano come del resto appoggiano il precariato e le scelte di
Marchionne.
La realtà ha superato la immaginazione di Leonardo Sciascia. Il compromesso
che si è realizzato non è neppure "compromesso" ma soltanto adesione a volte
anche fanatica (Ichino) al pensiero unico e riduzione della classe
lavoratrice ad una massa di persone che deve pensare soltanto alla propria
sopravvivenza fisica senza aver tempo nè possibilità di pensare ad altro.
Ma forse la profezia di Leonardo Sciascia trova il suo elemento più
significativo di riscontro a livello planetario. Oggi, la Cina è diretta da
un partito comunista che ha fatto del liberismo la sua dottrina. La Cina
finanzia con le immense risorse ricavate dal lavoro di centinaia di milioni
di operai ridotti in schiavitù gli USA. Senza l'enorme quantità di Buoni di
tesoro americano acquistati dal governo cinese oggi gli USA non sarebbero in
grado di finanziare l'enorme apparato supertecnologico e nucleare con il
quale tengono il mondo in pugno. Del comunismo cinese è rimasta soltanto la
struttura autoritaria del potere che contiene il massimo di capitalismo che
sia mai stato concepito. In fondo la sconfitta della banda dei quattro in
Cina è stata l'equivalente della sconfitta dell'idea di comunismo in Italia.
Berlinguer disse che non si poteva governare con il 51 per cento e senza
l'ombrello della Nato. La Cina ha del tutto cancellato il comunismo ed usato
un miliardo di esseri umani per finanziare una mostruosa fase di sviluppo
capitalistico nel mondo.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietro ancona
Sent: Friday, January 28, 2011 11:39 AM
Subject: La lotta della Fiom e dei Cobas ha bisogno di una sponda politica e
di un nuovo Sindacato
La lotta della Fiom e dei Cobas ha bisogno di una sponda politica e di un
nuovo Sindacato
Ieri abbiamo avuto a Bologna una anticipazione dello sciopero generale dei
meccanici e dei cobas. E' stato un grande successo come lo sarà oggi. La
partecipazione dei lavoratori è enorme ed è vibrante nonostante le maggiori
difficoltà che si incontrano per la crescente povertà del lavoro dipendente
ed il continuo aumento dei costi della vita indotti da un uso delle
istituzioni sempre più asociale e sempre più oligarchico. Il costo della
vita aumenterà con il federalismo fiscale che per mantenere i privilegi del
ceto politico locale imporrà addizionali iperf e nuove i terribili tasse
mentre i costi dei servizi, gestiti dai famuli e dai complici di questo
ceto, aumentano di giorno in giorno e sono sempre più scadenti.
L'altro ieri ho sentito una intervista in TV del Presidente della
Cooperazione di area PD. A proposito del contratto aziendale si dichiarava
entusiasta fino al punto di dire che la competizione tra le aziende sarà una
gara tra contratti e parlava senza alcun ritegno di contratti esistenti di
640 euro mensili. La cooperazione italiana è prospera, ricchissima, ha
mezzi finanziari enormi ma non c'entra più niente con l'idea e l'esperienza
della cooperazione prampoliana rivolta a migliorare la condizione dei
produttori, a socializzare gli utili, a reinvestirli per il miglioramento
delle condizioni di vita degli associati. Oggi la cooperazione si muove come
un perfetto meccanismo capitalistico: sfrutta i produttori riducendoli alla
disperazione tenendo artatamente bassi i prezzi dei prodotti agricoli dal
frumento alla carne, sfrutta i dipendenti applicando contratti derivanti
dalla legge Biagi, usa i proventi per finanziare la sua espansione ed il
benessere dei suoi dirigenti. Sfrutta i consumatori ai quali non concede
assolutamente niente di più di quanto da il "mercato".
Il peso della Cooperazione sul PD è enorme e ne condiziona le scelte di
politica economica e sociale. Anche la Confindustria ha un enorme peso sul
PD per ciò che sarà il dopo Berlusconi data l'inadeguatezza culturale di
questo governo a reggere la situazione. Non basta la capacità di Tremonti
di non fare fallire l'Italia con i cosidetti tagli orizzontali.
L'Italia rischia di morire soffocata lo stesso senza l' ossigeno per
riprendere il cammino della produzione e dei consumi.
Per questo la Marcegaglia ha fatto accordi con il PD che coinvolgono la
CGIL con la quale ha stipulato un patto sociale che esclude lo sciopero
generale.
Insomma l'immensa forza sprigionata dallo sciopero di oggi non trova
ascolto politico. Tutti i gruppi dirigenti della politica in gara tra di
loro a chi è più a destra è con Marchionne, non difenderà il contratto
nazionale di lavoro, non difenderà i salari che scendono di giorno in
giorno. La forza della FIOM non è sufficiente, non basta a bloccare
l'espansione dei contratti aziendali che saranno agevolati da CGIL, Cisl ed
UIl. Il grosso delle categorie affiliate alla CGIL non farà niente
per contrastare l'avvento dei nuovi contratti. Dopo i contratti aziendali
dal momento che al peggio non c'è mai fine, avremo gli accordi individuali
comunicati dalla azienda ai lavoratori. "Prendere o lasciare". Tutto il
sistema contrattuale italiano è destinato ad essere travolto. Non saremo
molto di più della Serbia o della Polonia o della Romania, ma con costi
della vita immensamente maggiori.
Lo sciopero di oggi per essere produttivo di effetti dovrebbe darsi un
cammino politico per la costruzione di una nuova Confederazione di
Lavoratori in grado di bilanciare il peso di Cgil,,Cisl,,Uil, obiettivo
possibile. Dovrebbe dare vita ad una forza del socialismo capace di tornare
in Parlamento ed occupare il suo posto di rappresentanza del lavoro
dipendente.
La Fiom dentro la CGIL è destinata a capitolare, ad essere una mera
testimonianza del malessere operaio. Il sindacalismo italiano ha bisogno di
una riforma radicale che può avvenire soltanto con la nascita di una nuova
forza. Se le cose restano come sono oggi, anche la FIOM è destinata al ruolo
subalterno già accettato da CGIL,,CISL ed UIL.
Bandiera del nuovo Sindacato dovrebbe essere il Salario Minimo Garantito,
l'abrogazione della Legge Biagi, l'abrogazione del collegato lavoro e delle
leggi sulla scuola e università, un nuovo internazionalismo, la lotta a
tutte le privatizzazioni dei servizi pubblici a cominciare da quelli
comunali.
pietro ancona
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----- Original Message -----
From: Pietro Ancona
To: micromega
Sent: Friday, February 04, 2011 1:12 PM
Subject: Le bandiere che non vengono bruciate
Uno dei più autorevoli giornali statunitensi, il Washington post, si domanda
sconcertato e indispettito perchè mai nelle piazze che sono state
infiammate dalla rivoluzione araba in Tunisia, in Egitto, nello Yemen, in
Giordania, in Algeria i manifestanti non ripetano il rito di bruciare la
bandiera a stella e strisce. Ne deduce da questo una diminuzione
dell'influenza politica degli States sull'area medioorientale e
mediterranea e si chiede come è possibile che questo sia accaduto.
In effetti, i regimi tirannici messi in discussione dalle folle in rivolta
hanno tutti un comune denominatore: sono sostenuti dall'Occidente e spesso
sono stati e sono attivi nello svolgimento della politica occidentale o,
meglio, imperialistica. Hanno avuto una funzione di contrasto ed addirittura
di gendarmeria verso i popoli oppressi e ribelli, contro i palestinesi o
l'Iran o quanti sono in disgrazia presso lo zio Sam. L'Egitto da trenta anni
assolve al ruolo di Stato-Gendarme che Kissinger aveva inventato a suo tempo
per l'Iran dello Scià. Partecipa alla costruzione del mostruoso muro di
acciaio, finanziato anche dall'Europa che per trenta metri è sotterraneo e
congegnato per l'emissione di gas velenosi capaci di uccidere i malcapitati
che tentassero di uscire da Gaza. Le sue forze armate sono integrate con
quelle americane ed israeliane e lo stesso dicasi dei servizi segreti. Se si
analizzano le situazioni della Tunisia o dello Yemen si scoprono più o meno
le stesse cose. I blocchi sociali che hanno sostenuto le tirannidi di
Mubarak, di Ben Alì e degli altri sono costituiti dalla borghesia
parassitaria imprenditora e mercantile in ottimi rapporti con le
multinazionali europee e con le banche occidentali. Insomma, i regimi che
oggi sono nella tempesta della contestazione sono organici agli USA e
ricavano gran parte della loro forza dal loro appoggio. Perchè quindi non
vengono chiamati in causa? Perchè le bandiere non vengono bruciate?
E' difficile dare una risposta a questo interrogativo. Non credo che si
tratti tuttavia del segno di un declino dell'influenza yanchee. Si possono
cominciare ad azzardare alcune spiegazioni che tuttavia non sono esaurienti.
Innanzitutto è scomparsa dalla zona l'influenza ideologica che per molti
decenni è stata esercitata dai palestinesi. Il mito di Arafat era un sicuro
punto ideologico e politico di riferimento per tutte la masse araba e per la
loro intellighentia democratica. Ora la questione palestinese è ridotta ad
un grosso problema umanitario di due milioni di persone rinchiuse nel lager
di Gaza mentre il partito di Abu Mazen è oramai la legione straniera di
Israele, qualcosa di più e di peggio dell'ascarismo che gli italiani creammo
in Etiopia. Anni ed anni di persecuzioni, omicidi, carcerazioni hanno reso
quasi clandestino ed assai cauto il partito dei fratelli musulmani. In ogni
caso, non c'è una possibilità di leadership religiosa in nazioni che sono
state spinte alla rivolta dagli effetti feroci della globalizzazione del
capitalismo, dalla fame, dalla disoc cupazione di massa. L'Iran non è in
grado di influenzare un vasto movimento rivoluzionario dal momento che il
komeinismo appare oggi una opzione assurda presente soltanto nella
propaganda della Cia e del Mossad. I partiti comunisti dell'area non sono in
grado di esercitare un ruolo, una egemonia. L'antiamericanismo da sempre
presente nella area non risorge ed i movimenti in corso appaiono tutti
concentrati a contestare la tirannia dei governanti quasi monarchi ed a
rivendicare diritti civili e cambio di regime.
In sostanza i movimenti appaiono acefali e coloro che si offrono di
rappresentarli sono membri dell'establiscement graditi all'Occidente come il
premio nobel El Baradei che si premura rassicurare Israele che non gli è
ostile. Una offerta del tutto insignificante dal momento che Israele è assai
garantita nel governo Mubarak, da Omar Soleiman e dal rapporto con le forze
armate egiziane.
In sostanza non c'è antiamericanismo nelle rivoluzioni non certo per
quello che pensa l'indispettito Washington Post e cioè del declino politico
ed ideologico degli USA che non li farebbe più percepire come nemici ma
soltanto perchè il movimento che si è creato non va lontano dalla
rivendicazione di diritti civili e di un miglioramento delle condizioni
economiche. Non ha un progetto politico ed è composto da milioni di giovani
in gran parte laureati, colti, destinati ad espatriare come schiavi in
Europa, ma che non si rendono conto che il buon governo che auspicano non
risolverà alla radice il loro problema e non li grazierà dalla condanna alla
disoccupazione perpetua ed alla delusione esistenziale. Giovani che non si
identificano nel fondamentalismo islamico, che peraltro esiste solo nella
fantasia dei cultori dello scontro di civiltà, ma che non hanno ancora
elaborato un progetto socialista di uso diverso delle risorse della loro
terra e di affrancamento dal dominio del capitalismo mondiale.
Per questo cambieranno i Governi ma non si volterà pagina. Il Bilderbeg può
stare ancora tranquillo per qualche tempo. Anche senza bandiere bruciate,
Rochfeller e i suoi colleghi banchieri e militari continueranno a
spadroneggiare sul mondo. La nefasta influenza USA continuerà.
Pietro Ancon a http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2011/02/03/AR2011020306882.html?hpid=topnews
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Sunday, February 06, 2011 4:29 PM
Subject: la rivoluzione sconfitta dal tempo e dalla mancanza di un
progetto
La rivoluzione dovrà accontentarsi di una maquillage del regime. Il
blocco sociale che reggeva al potere Mubarak resta saldo in sella e il
regime attenuerà alcune delle sue fattezze più impresentabili. Da
Mubarak a Sulemein per Israele non cambia niente. E neppure per la
funzione di Gendarme dell'Imperialismo riservata all'Egitto. C'è un
rafforzamento dell'influenza nazi-sionista sul vertice con l'avvento di
Sulemein rispetto il quale la candidatura di AlBaradei e degli altri
pretendenti liberalborghesi appare patetica. Il tempo ha funzionato
bene contro la piazza dei dimostranti. La gente deve continuare a vivere
e tredici giorni sono tanti, tantissimi. Non ci sarà nessun cambiamento
come non ci sarà nessun cambiamento in Tunisia. I reclusi di Gaza
faranno in tempo a morire nel lager prima che le cose cambino davvero.
Quattrocento morti e migliaia di feriti e di prigionieri sono stati
sacrificati quasi per niente. La rivoluzione deve avere una Ideologia,
una Direzione e deve essere armata oppure soccombe
Pietro Ancona
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/06/visualizza_new.html_1591472429.html
Subject: lettera a Napolitano sugli incidenti di Arcore
lettera a Napolitano sugli "incidenti" di Arcore
Illustre Presidente,
sugli incidenti accaduti ad Arcore La prego vivamente di
documentarsi. Esistono una grande quantità di filmati che
testimoniano inoppugnabilmente quanto è avvenuto. I ragazzi
sono stati caricati, malmenati, picchiati previa provocazione.
Sono stato dirigente sindacale tutto la vita e so per
esperienza che se non è la polizia a provocare la piazza non
succede assolutamente niente.,
Ad Arcore si può vedere un ragazzo già a terra e
manganellato duramente ed a lungo.
Quando la massima Magistratura dello Stato interviene in
situazioni cos' scottanti è giusto che riceva le informazioni
giuste dai suoi collaboratori per non criminalizzare gli
innocenti ed assolvere i violenti.
Le ricordo infine che questi valorosi giovani accorsi ad
Arcore a salvare la decenza dell'Italia dalla Pornografia su
basi industriali sfornata dalle residenze del Presidente del
Consiglio, hanno avuto il futuro cancellato dalla legge Biagi.
Al massimo qualcuno di loro dispone di un contratto a progetto
sempre sotto molto sotto i mille euro al mese. Eppure si
battono per una Italia pulita, civile, non pornografica.
Pietro Ancona
già sindacalista della CGIL e già membro del CNEL
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, February 10, 2011 3:36 AM
Subject: Federalismo
L'incontro Napolitano-Bossi e lo scambio processo breve-federalismo
Napolitano si illude che cedendo al federalismo della Lega in qualche modo
si recupera consenso allo Stato unitario ed alla sua messa in sic urezza e
prosecuzione nella storia futura. Il federalismo della Lega, fatto proprio
dall'opposizione e non combattuto da nessuna delle forze politiche italiane
compresi i comunisti, è nato in un clima di rivolta e di odio razzista
contro Roma e contro il Mezzogiorno d'Italia tuttora svillaneggiati ad ogni
piè sospinto nonostante la polenta e la coda alla vaccinara consumate dalla
vorace oligarchia leghista e post fascista in piazza Montecitorio. Non
passa giorno che dal profondo Nord e dai Leghisti non giungano attacchi a
quanto ha a che fare con l'Unità Nazionale. Ultimi in ordine di tempo, le
dichiarazioni del Presidente della provincia di Bolzano che si dichiara
"minoranza austriaca" e sputa contro la enorme montagna di soldi che ha
finora ricevuto in virtù della specialità della condizione riconosciuta alla
sua regione e le polemiche, in verità aperte dalla Confindustria, contro la
festa dell'Unità d'Italia prevista per il 17 marzo che ora impegnano tutto
l'establiscement della Lega.
Non si può trasformare una cosa cattiva e piena di odio in una c osa buona
capace di migliorare il nostro futuro. Il federalismo nasce come fratello
gemello del secessionismo e come sua fase propedeutica." Oggi il
Federalismo, domani potremmo anche andarcene per i fatti nostri". La crisi
finanziaria che colpisce la Catalogna e che rimette in discussione gli
impianti strutturali di una gestione federale di una Regione, non sembra
scoraggiare la squadra guidata da Bossi. In effetti il loro federalismo ha
per obiettivo la grande Padania una regione che potrebbe comprendere anche
l'Emilia Romagna e parte della Toscana e che avrebbe in dotazione originaria
gran parte del PIL oggi prodotto dal Paese.( Faccio una parentesi che è una
curiosità storica: il termine Padania e l'idea di questa maxiregione viene
dal PCI emiliano che negli anni ottanta vi dedicò un grosso dibattito di cui
resta traccia nell'Unità e nello archivio della Direzione del Partito).
Ora, come il federalismo ha già generato i suoi frutti velenosi nel
cosidetto federalismo municipale che, come sappiamo, aumenterà in modo
allarmante la potestà fiscale del Comune dall'addizionale Irpef alla tassa
di scopo, altri frutti ancora più indigesti e dolorosi per la popolazione
saranno prodotti dalla creazione di nuove Regioni e di nuove province. Già
si parla di Regione Dolomitica, di Principato di Salerno e di Lunezia e di
tante altre regioni. Nell'elenco che ho postato sotto
non sono comprese le tre regioni che potrebbero crearsi in Sicilia al posto
dell'attuale. Perchè catanesi, messinesi e palermitani che non si sono mai
amati dovrebbero continuare a stare insieme? Si potrebbero creare le regioni
della Val Demone, della Val di Noto e della Val di Mazara, secondo la
vecchia geografia araba! Mi è sembrato di capire, da recenti dichiarazioni
di Napolitano, che le province non sarebbero più in discussione e questo non
eviterà in futuro una loro moltiplicazione ulteriore. Ora le ragioni non
sono soltanto territoriali..Si possono creare province magari adducendo
pretesti di carattere culturale o vocazionale. Gli italiani non mancano
certo di fantasia! Questo fervore regionalistico e federalistico non nasce
da una esperienza positiva fin qui realizzata dalle Regioni che sono tutte
indebitate con banche estere non si sa per quanti miliardi di euro, che
hanno irrigidito e congelato la loro possibilità di servire il territorio
con le privatizzazioni che di fatto ne hanno fatto stazioni appaltanti di
gestioni che si spingono fino alla amministrazione dei beni culturali. Entro
dieci anni il patrimonio demaniale e le proprietà delle regioni saranno
tutte vendute per fare fronte alle cartolarizzazioni. Per il futuro, la
provvidenza farà qualcosa.L'unico affare con il federalismo regionale e
comunale sarà fatto dalle oligarchie politiche che si moltiplicheranno e
peseranno ancora di più sulle popolazioni. Che cosa potrà impedire di
equiparare lo stipendio di un assessore locale ad un managers? Non è forse
manageriale la responsabilità del pubblico amministratore? Ragionando così
avremo stipendi pubblici di milioni di euro che da qualche parte dovranno
essere ricavati! Questo spiega l'adesione generale di tutte le forze
politiche al federalismo: la prospettiva di un arricchimento delle loro
oligarchie di politici professionisti. La creazione di una nuova classe che
avrà caratteristiche di una grande burocrazia da socialismo reale unita ad
una ideologia ed ad un funzionamento iperliberistico ed iperprivatistico
della pubblica amministrazione.
Il federalismo regionale scatenerà ancora di più la megalomania dei ducetti
che oggi dirigono le Regioni sostenuti da assembleee "legislative" che
dipendendono unicamente dai loro capricci. Se un Presidente di regione si
dimette o viene arrestato (cosa in Italia all'ordine del giorno) decade
tutta l'assemblea regionale e questo la dice lunga sullo scopo meramente
ornamentale ed oligarchico di questo organismo che non ha alcun potere di
controllo e deterrenza sull'esecutivo. La Regione Lombardia, famosa per le
sue ambasciate ubicate nelle strade più costose delle capitali estere, si
accinge ad inaugurare una sua nuova sede, un grattacielo assai più alto del
Pirellone, alto 161 metri! Formigoni si avvicina a Dio da quel buon
cattolico di Comunione e Liberazione che è. Una sede del tutto faraonica ed
inutile che costerà enormemente per la sua manutenzione. Certo i suoi 161
metri di altezza dovranno essere riempiti di managers, direttori, dirigenti,
impiegati.....
Credo che a questo punto, sarebbe saggio soprassedere sull'idea del
federalismo e sulla celebrazione del 150 anniversario dell'Unità.
L'anniversario è un protesto per chiunque voglia oggi esprimersi contro! Il
federalismo preme tanto a Bossi che lo scambierà con il processo breve che
interessa Berlusconi. Bersani ha provato a strizzare l'occhio alla lega
proponendo uno scambio federalismo - distacco da Berlusconi. Trattasi di due
cose oscene dal punto di vista politico e morale che coinvolgo purtroppo
anche il PD.
Ci vuole una pausa di riflessione che possa portare ad un abbandono della
idea del federalismo prima che sia troppo tardi. L'Italia non può sopportare
un sistema amministrativo a scatole cinesi che si sviluppa iperbolicamente
proprio mentre viene negata funzione alla pubblica amministrazione e si
proclama la egemonia della dottrina reaganiana della "uccisione della
bestia". Si moltiplicano le amministrazioni e si aumentano i loro poteri
mentre si delega il massimo al cosidetto sussidiarismo ed alle
privatizzazioni. Una miscela davvero mortale che non darà futuro- Il
federalismo è un tumore procurato all'Italia che contribuirà a distruggerla
assieme alla scomparsa del welfare che finora ne è stato il più importante
cemento nazionale!
Pietro Ancona
http://it.wikipedia.org/wiki/Regioni_italiane_in_progetto
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: niki vendola
Sent: Friday, February 11, 2011 10:44 AM
Subject: precariato
Caro Vendola,
dal momento che sei la speranza per una vittoriosa alternativa di sinistra
e democratica al PD credo sia importante che chiarisca meglio di come hai
fatto ieri sera da Santoro in contraddittorio con la "economista" signora
non ricordo come si chiama la questione del precariato che non è uno stato
d'animo, qualcosa di impalpabile, ma una tortura vera inventata dai sadici
sociologi giuslavoristi dell'Occidente. Innanzitutto bisogna precisare che
il posto di lavoro precario non esiste: esiste il posto di lavoro fisso che
viene assegnato in forma precaria. Questo è provato dal fatto che se davvero
esistessero quattro milioni di posti di lavoro precari la variabilità del
ciclo economico italiano dovrebbe essere da circo equestre. Se si esamina un
campione di posti di lavoro dati a precariato si scopre che nessuno di essi
è destinato a scomparire con il lavoratore che lo occupa.
Bisogna chiedere senza se e senza ma l'abrogazione della legge Biagi fonte
della infelicità e della insicurezza inflitta a tutti i lavoratori assunti
dopo la sua approvazione. Lo stesso governatore della Banca d'Italia Draghi
ha fatto dichiarazioni sul precariato che dovrebbero essere iscritti nel
libro d'oro dei progressisti. Ha detto che impoverisce il "capitale umano"
del Paese e oscura il futuro. In quanto alla CGIL era contro la legge Biagi
fino a quando non ha firmato con Cisl ed uil i famigerati accordi del luglio
2007 c on Prodi. La CGIL tira la volata al PD di Ichino che vorrebbe farne
un partito confindustriale riuscendoci.
Con grande simpatia e tanti auguri per il successo della battaglia
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, February 12, 2011 11:22 AM
Subject: Il cappello di Obama
Il Cappello di Obama
Obama si è affrettato a mettere il cappello dell'America sulla
rivoluzione egiziana. Si è rifornito di tutti gli aggettivi del repertorio
della retorica per fare capire quanto è vicino al popolo egiziano ed ai
valori che lo hanno spinto ad assediare per quasi tre settimane il Faraone e
costringerlo alla abdicazione, alla fuga dalla Capitale. Ma, nonostante
l'appoggio all'unisono di tutta la batteria massmediatica dell'Occidente
che sta montando la menzogna della rivoluzione egiziana come un successo
di Obama, la sua performarce non riesce convincente. Il fermento
rivoluzionario dei paesi alleati degli USA nel Nord Africa lo ha colto di
sorpresa. Bel Alì e Mubarak da trenta lunghissimi anni hanno fruito
dell'appoggio incondizionato e dei finanziamenti dell'Occidente. Questo
appoggio è stato evidente fino a ieri e addirittura nel corso stesso della
crisi. I blocchi sociali, gli establishement, le forze armate della
Tunisia e dell'Egitto sono stati e sono tuttora profondamente integrati con
le dirigenze degli USA e dell'Europa. Fittissimi rapporti d'affari e sociali
intrecciano i ricconi di questi paesi con le banche e le borghesie
dell'Occidente. I rampolli dei detentori del potere egiziano o tunisino
studiano nelle più prestigiose Università USA o inglesi. L'Occidente non ha
influenzato con le sue idee la rivoluzione in corso. Ha tentato diverse
volte di usare la rivendicazione dei diritti civili nei confronti dell'Iran
per rovesciarne il regime che, rispetto quello egiziano e tunisino, è fatto
di persone oneste che non hanno sottratto miliardi di dollari ai loro
popoli. L'Iran ha un servizio sanitario nazionale e un welfare tra i
migliori del mondo e certamente superiore a quello americano. Gli iraniani
non vivono con due dollari al giorno come la maggioranza degli ottanta
milioni di egiziani.
Gli USA e l'Occidente non hanno mai sollevato in questi trenta anni la
questione della libertà e della democrazia in Egitto ed in Tunisia e
continuano a non sollevarla nei confronti del regime feudatario e
carcerario dell'Arabia Saudita. Tutte le loro attenzioni sono state
dedicate all'abbattimento di Ahmadinjed, a Sakineh, a criminalizzare Hamas,
ad esaltare i valori della "unica democrazia" del Medio Oriente, Israele,
che è un regime nazi-sionista che pratica da sempre il terrorismo di Stato e
l'omicidio "preventivo" come normale ed usuale comportamento per decapitare
i palestinesi della loro classe dirigente.
Il Faraone è caduto non solo per la tirannia oppressiva verso il suo
popolo e per la quale dovrebbe essere processato, ma anche per la sua
complicità con la politica israeliana di segregazione e distruzione della
nazione palestinese. La pace Israele-Egitto che era nata come fattore
positivo di stabilità della Regione é diventata complicità nella
repressione del popolo palestinese. Non mi riferisco soltanto al muro di
acciaio che l'Egitto sta costruendo per carcerare la popolazione di Gaza,
ma anche all'appoggio a tutte le scelte della escalation israeliana.
Appoggio che va dalla moltiplicazione delle colonizzazioni alla pretesa di
fare di Gerusalemme città soltanto degli ebrei e per gli ebrei,
al terribile silenzio osservato per i bombardamenti di Gaza e per
l'invasione del Libano.
Il popolo egiziano è insorto contro la ingiustizia del suo stato di
semiprigionia e di sospensione dei diritti ma anche per la crescente
tragedia dei palestinesi diventati sagome per il tiro a segno dei cecchini
israeliani, vittime predestinate di un genocidio a bassa intensità, di
crudeltà inaudite specie verso i bambini carcerati .
E' possibile immaginare un Egitto libero e democratico accanto ad una
Palestina sofferente e sempre di più ridotta a lager da Israele? Io credo
di no e credo che l'appoggio di Obama e dell'Occidente ad Israele
provocherà altri sommovimenti nella regione.
Onore al popolo egiziano per la sua rivoluzione vittoriosa! Ancora oggi
moltissimi giovani festeggiano in Piazza Tahir. Ma la gestione della
rivoluzione è nelle mani dei militari che sono complici da sempre del regime
di Mubarak. Si è creata la stranissima e surreale situazione di una
rivoluzione che festeggia un colpo di Stato militare del quale non sappiamo
quasi niente. Certo è importante che il potere non sia stato trasferito a
Omar Suleiman, ma l'esercito non è certo depositario e garante delle ragioni
della rivolta.
La delegittimazione del movimento dei fratelli musulmani e del partito
comunista hanno decapitato la rivoluzione del suo centro laico democratico e
popolare. La rivoluzione non ha un suo gruppo dirigente e non ha in mano
niente.
Si può sperare in scelte giuste da parte di un potere misterioso e
gerarchico distante dal popolo quanto lo era Mubarak, integrato con il
Pentagono e con Israele? Queste scelte "giuste" non ci saranno fino a
quando non cambierà la politica dell'Impero che oggi, pur essendo in crisi
ed in grave declino, continua ad insistere nella imposizione del suo ordine
mondiale.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, February 14, 2011 11:12 AM
Subject: elogio della Ghigliottina
Elogio della ghigliottina
Stamane i telegiornali hanno mostrato la lussuosissima clinica
tedesca nella quale assai probabilmente si trasferirà Mubarak dalla sua
"faraonica" villa di
Sharm El Sheikh. Si dice che abbia accumulato in trenta anni qualcosa come
sessanta o settanta miliardi di euro che ha investito in immobili ed altre
proprietà da ricconi in diversi paesi dell'Occidente. Soltanto la Svizzera
ad oggi ha dichiarato il congelamento dei suoi depositi bancari. Annunzio
non sappiamo se veritiero in tutto o in parte. La Svizzera da sempre è la
cassaforte dei potenti del mondo e vorrà sicuramente continuare ad esserlo e
per questo dubito fortemente di questo " tempestivo" annuncio. Si dice che
diciannove aerei pieni di ogni ben di Dio siano decollati nei giorni scorsi
dall'Egitto verso l'ospitale Arabia Saudita per mettere al sicuro gli
immensi patrimoni accumulati dalla cricca di cortigiani che ha circondato il
Faraone e la sua famiglia.
Nei giorni scorsi, un altro tiranno, il Presidente tunisino Ben Alì è
fuggito con le casseforti piene di tutti i tesori di Ali Babà dopo la
rocambolesca messa in scena dell'aereo atterrato in Sardegna per depistare
possibili "giustizieri". Naturalmente non c'era nessun giustiziere ma
l'episodio la dice lunga sulla cattiva coscienza e sugli incubi dei tiranni!
La moglie di Ben Alì ha avuto la tracotanza di presentarsi alla Banca di
Tunisi poco prima di scappare, con le valigie già in auto, e pretendere la
consegna di millecinquecento chili di oro che un mite (o complice)
funzionario le ha consegnato. Questo oro è andato ad aggiungersi ai venti
miliardi di dollari che il marito aveva già messo al sicuro all'estero.
Mentre i popoli egiziani e tunisino che hanno pagato con il sangue e con
sofferenze immense la trentennale dittatura di questi due Satrapi degli USA
e dell'Occidente, dovranno affrontare i problemi gravissimi dei loro paesi
che non sono stati affatto liberati dal sistema e dal blocco sociale di
potere che li ha impoveriti, i due tiranni e le loro famiglie godranno di
agi inimmaginabili di ricchezze sottratte con la violenza e spesso anche con
l'omicidio. Quanto costa un giorno di permanenza nella clinica tedesca? E'
giusto che mentre la stragrande maggioranza della popolazione egiziana e
tunisina vive al confine con la fame questi criminali se la spassino? C'è
giustizia in tutto questo?
Gli USA si sono affrettati a fare impiccare il Presidente Sadam Hussein che
tuttavia non aveva commesso alcun crimine verso il suo popolo, ne aveva
assicurato la prosperità per tantissimi anni fino alla sciagurata guerra con
l'Iran suggerita dal Pentagono, ma aveva la colpa di essere ostile nei
confronti dell'impero USA. Hanno anche preteso che l'impiccagione di Sadam
fosse trasmessa in mondovisione con le orribili offese al suo cadavere
inflitte dai suoi nemici.
Ma ora proteggono la fuga di due tiranni e nessun tribunale internazionale
o interno farà luce su trenta anni di orribili maltrattamenti inflitti a
quanti ritenuti nemici dei regimi. I militari egiziani e coloro che hanno
preso il potere in Tunisia non faranno niente per rendere giustizia alle
migliaia o centinaia di migliaia di vittime nel corso di trenta lunghissimi
anni di terrore. La signora Angela Merkel, immemore della richiesta tedesca
di processo al Presidente della RDT Honneker, sembra volere proteggere il
tiranno egiziano per i servizi che ha reso al sadico regime nazisionista di
Israele.
Per questo io resto convinto della bontà delle rivoluzioni armate e della
ghigliottina. La ghigliottina contribuì alla fondazione della Francia
moderna e la soppressione dello Zar è stato uno spartiacque tra la Russia
medioevale e la Rivoluzione Comunista.
Mubarak ha fatto uccidere nei venti giorni della rivoluzione pacifica
oltre trecento persone. Non pagherà niente per questo. Non pagherà niente
neppure Ben Alì per i suoi delitti. Questa impunità peserà sul futuro dei
due paesi e lascerà una ombra di equivoco sui diritti rivendicati dalle
popolazioni.
Insomma la mancata incarcerazione, il mancato processo e se il caso
impiccagione dei due e dei loro complici riduce la rivoluzione ad un
riassestamento dei rapporti all'interno degli stessi gruppi di potere magari
con altri protagonisti. Manca la spada di Alessandro che recide il nodo di
Gordio
Pietro Ancona
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---- Original Message -----
From:
pietroancona@tin.it
Sent:
Tuesday, February 15, 2011 10:32 AM
Subject:
Patto federalista PD-Lega
Patto federalista PD-Lega
I comunisti di un tempo dai quali discende l'on.Bersani
erano famosi per il realismo, la real politik per cui Togliatti
giunto a Salerno non mise in discussione la monarchia e
sopratutto votò l'inserimento nella Costituzione
dell'art.7 che riconosceva gli accordi mussoliniani con la Chiesa
Cattolica che riducevano l'Italia ad uno Stato parzialmente sovrano,
uno Stato Concordatario. Ma la real politik dei comunisti è sempre stata
concepita negli interessi del PCI in quanto partito in marcia per la
conquista del potere e che sacrifica a questo obiettivo qualsiasi cosa.
Questo machiavellismo ha avuto la conseguenza
di ingessare lo sviluppo culturale dell'Italia impedendole di diventare
un paese laico come era stato prima del fascismo per quasi settanta
anni. La conferma dei patti lateranensi poi ribadita ed aggravata dagli
accordi craxiani del 1984 hanno congelato l'evoluzione in senso laico
della legislazione e consegnato il Parlamento nelle mani di emissari del
Vaticano che ne bloccano ogni possibile scelta di segno laico e quindi
civile e moderno.
Un Cardinale del Vaticano è difatto
commissario del Parlamento: Monsignor Leuzzi fermissimo oppostore del
matrimonio omosessuale e già amico della signora Oliana Fallaci a suo
tempo propagandista dello scontro di civiltà .
Basti ricordare le gravissime limitazioni
contenute nella legge sull'aborto, la legge 40, il divieto di morire con
dignità, la discriminazione perdurante verso i gay....
Ora non c'è più il PCI ma il PD che è un
ircocervo nato dalla sua unione con la sinistra democristiana. Ma il PD
di oggi è lontanissimo dall'afflato sociale politico ed umano dei due
grandi raggruppamenti politici che lo hanno originato ed hanno una
storia positiva di lotte per una migliore socialità, la libertà e la
democrazia. Il PD di oggi sembra avere ereditato il machiavellismo della
nomenclatura comunista ed il gesuitismo della democristianeria. Il
potere conta assai di più dei contenuti morali e civili della politica!
La proposta di Bersani a Bossi di un accordo
"popolare" tra i due partiti sul federalismo appartiene appunto alla
real politik delle politiche di palazzo rivolte alla creazione di intese
"politiche" che sono utili soltanto nello scacchiere politico: in questo
caso spingere la Lega ad abbandonare Berlusconi, proporre alla Lega un
alleato che non ha le difficoltà che ha oggi l'attuale centro-destra e
che può quindi realizzare il sogno di un federalismo che giunge
finalmente al suo traguardo finale.
La proposta di Bersani non tiene in giusto
conto l'effetto galvanizzante che questa intesa ha già avuto ed avrà
ancora sul corpo elettorale leghista il cui secessionismo viene
incentivato e legittimato dal riconoscimento del maggiore partito di
opposizione. Ma, a quando pare, il PD come del resto ha fatto finora il
PDL, si è rassegnato ad accettare la leadership del leghismo in tutto
il Nord. Ne abbiamo avuto segnali ad abbundantiam con la rinunzia a
lottare legalmente per la Regione Piemonte conquistata dalla lega con i
brogli e dai comportamenti di quasi tutte le amministrazioni locali pd
nel Nord dal taglio delle panchine di Padova al finanziamento delle
ronde della Provincia di Milano diretta da Penati.
Bersani sa o dovrebbe sapere che la legge sul
federalismo renderebbe quasi irreversibile il controllo leghista del
Nord e lo spingerebbe ancora di più verso lo scopo finale della
secessione specialmente a fronte della certezza di un aggravamento del
debito pubblico nazionale.
Che cosa è il federalismo per la lega ed i
leghisti? Da quanto abbiamo visto finora uno strumento per dare più
soldi e più potere alle amministrazioni locali: libertà per addizionale
irpef, tassa di scopo, tassa IMU, aumento del costo dei servizi di
certificazioni, libertà nelle privatizzazioni, poteri di polizia ai
Sindaci, etc. Il federalismo è niente altro che la riproduzione dello
Stato in cellule più piccole. Sul cittadino e sul contribuente
graverebbero Tre entità amministrative, tutte e tre dotate di poteri
fiscali e giuridici nei suoi confronti. Il risultato sarà catastrofico e
produrrà una servitù fiscale e giuridica senza precedenti nella storia
di questo Paese. Una volta si pagava dazio da una città all'altra. Ora
si pagherà dazio, sempre restando nella stessa città, a tutti.
Nasceranno molte altre società pubblico-private per la gestione dei
servizi ed anche queste faranno parte della soma che sarà caricata sulle
spalle dei cittadini.
Il PD non tiene conto della cultura leghista
dalla quale è nato il federalismo, cosa del tutto estranea alla
Costituzione , federalismo che non è neppure quello di Gioberti che lo
voleva per fare del Papa il Sovrano d'Italia, una cultura razzista,
antimeridionalistica ed antiumanitaria piena di ignorante disprezzo per
il Sud, che spinge gli amministratori del Nord a negare la mensa ai
bambini di genitori stranieri che usano chiamare "di colore". Una
cultura di destra che ha dato luogo a due leggi sulla sicurezza che sono
basate sulla discriminazione e sulla xenofobia.
Non so se Bossi e la Lega accetteranno la
proposta di Bersani. In ogni caso incassano subito un grosso successo
politico: la legittimazione dell'orrore anticostituzionale del
federalismo, la legittimazione della cultura "politica" della Lega che
non mancherà di compiacersi del corteggiamento e delle proposte che sono
state fatte.
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: segreteria@cgil.it ; organizzazione@fiom.it
Sent: Wednesday, February 16, 2011 6:20 PM
Subject: Perchè in Italia non si fa lo sciopero generale?
Perchè in Italia non si fa lo sciopero generale?
L'interessante e stimolante Haaretz, organo della intellighentia
israeliana davvero liberal ed assai più onesto di giornali di sinistra
europei come l'Unità, si domanda oggi perchè, nonostante il
peggioramento delle condizioni di vita e la sempre minore tutela di
diritti civili e sociali, la popolazione israeliana non scende in
piazza, non combatte per difendere le sue conquiste, non si contrappone
ad un governo che spende tutte le sue risorse al mantenimento di un
potere militare sempre più pesante, sempre più esigente. Alla domanda si
risponde lo stesso autore dell'articolo, Michele Merav, con queste
parole:
“Le organizzazioni sociali per il cambiamento hanno dei limiti
intrinseci. Esse operano dall'esterno, e così non possono produrre dei
cambiamenti. Nella loro esistenza svolgono la funzione di valvole di
sfogo e, cosa più importante, ricevono fondi dal governo ed uomini
ricchi. -i cui scopi e attività sono in contraddizione con le finalità
sociali e politiche delle organizzazioni. Così in maniera indiretta le
organizzazioni (sociali) sono in realtà parte del sistema che rafforza
ricchi e potenti.”
Con queste parole ha descritto senza volerlo anche la nostra realtà
nella quale le organizzazioni confederali dei lavoratori fortissime di
oltre dieci milioni di associati che conferiscono ad esse anche una
solidissima stabilità economica non alzano un dito a difendere le
urgenze dei propri rappresentati. Nei mesi scorsi, moltissimi lavoratori
europei sono scesi in piazza in Francia, in Portogallo, in Grecia, in
Gran Bretagna, in Spagna con imponenti scioperi generali, a volte
ripetuti, rivolti a frenare il progetto dei loro governi di far pagare
soltanto al lavoro dipendente ed al welfare i costi della "crisi"
indotta dalla truffa finanziaria di wallstreet e dalle strabordanti
spese militari USA di fatto addossate a tutto il pianeta. Si sono
realizzati molti scioperi generali. In Francia uno di questi scioperi è
stato dedicato alla riforma Sarcozy delle pensioni. In Italia,
nonostante ripetute sollecitazioni legate al tanto malessere diffuso tra
i lavoratori, non si è mai fatto un solo sciopero generale. Tremonti si
è vantato in UE di avere fatto una riforma fondamentale delle pensioni
che ne ha innalzato la soglia a settanta anni senza una sola ora di
sciopero dei pensionati e dei lavoratori italiani. Ora, tutto il Magreeb,
molta parte del mondo arabo dal Marocco allo Yemen è in lotta contro
tirannidi che hanno fatto i bagordi a spese di bassissimi salari,
disoccupazione, fame dei loro popoli. In Egitto, in Tunisia ed altrove
la lotta contro i regimi è stata alimentata in grandissima parte da un
proletariato poverissimo che pretende salari migliori.
Insomma, nonostante l'Italia sia circondata da un cerchio di fuoco di
lotte e di rivendicazioni, non si muove ed anzi lascia languire fino
alla estinzione la lotta organizzata da categorie come gli studenti ed i
professori o da sindacati liberi come i cobas.
Eppure in Italia la situazione economica e sociale è gravissima e volge
a vera e propria crisi per l'aggravarsi del debito pubblico e la netta
diminuzione del potere di acquisto delle masse. Si stanno licenziando
oltre centomila professori e, con il mancato turn over, la pubblica
amministrazione perderà cinquecentomila posti di lavoro (tanti quanti ne
ha tagliato Cameron in Inghilterra). Il contratto di lavoro è stato
aggredito dalla Fiat e dalla Confindustria e tende ad essere escluso in
zone sempre più ampie del Paese, la legge Biagi
ha tagliato le ali a milioni di ragazze e ragazzi ridotti al supplizio
di un precariato inventato appunto per schiavizzarli, la scuola,
l'università e la sanità sono state ristrutturate per fornire servizi
dequalificati che costringono a ticket ed esborsi sempre più pesanti,
c'è in corso una terziarizzazione ed una finanziarizzazione senza
sviluppo del sistema economico con la scomparsa, dopo l'industria
pesante di base, della grande industria manifatturiera ed i tre
bronzei mandarini del sindacalismo confederale, Bonanni, Angeletti e
Camusso, assistono imperterriti, lasciano fare. Si può dire che non solo
non hanno fatto una reale opposizione alle scelte più dure del governo
(collegato lavoro) e del padronato italiano (Pomigliano e Mirafiori), ma
ne sono stati complici attivi o soltanto passivi.. La richiesta dello
sciopero generale chiesta dalla Fiom fin dal 16 ottobre scorso a Epifani
e richiesta alla signora Camusso dal poderoso sciopero sempre della fiom
del 28 gennaio non è stata accolta dalla CGIL e dal momento che anche
il tempo è un fattore politico di primario valore indire uno sciopero
generale oggi o tra un mese non avrà più il valore e la capacità di
influire sugli eventi che avrebbe avuto sei mesi fa. In Sicilia si dice:
"minestra quadiata". Una cosa fuori tempo massimo invecchiata e resa
inutile dal suo anacronismo che potrebbe essere riscattata, e non lo
sarà, da richieste precise che non saranno avanzate sul precariato, le
pensioni, i salari, i contratti. Dal che è lecito il sospetto che ci sia
una sorta di patto segreto, parasociale, nel patto sociale stipulato dai
tre sindacati e le associazioni padronali. Patto sostenuto non solo da
Sacconi e dal Governo ma anche dal PD che vorrebbe realizzare la stessa
politica liberista del centro-destra succedendo al governo del
postribolare Berlusconi oramai bruciato a livello internazionale e
destinato a cedere il posto a Bersani o chi per lui.
Insomma, l'Italia non si muove perchè le maggiori organizzazioni
sociali che dovrebbero organizzare la protesta sono legate ad interessi
con il padronato ed il governo che li portano ad esprimere interessi che
sono addirittura confliggenti con quelli dei loro "rappresentati". Il
legame aureo si chiama sussidiarietà e si concretizza negli enti
bilaterali e nella legislazione paragovernativistica. Le organizzazioni
di base che si mobilitano riescono a realizzare manifestazioni imponenti
ed assai sentite che tuttavia vengono deliberatamente ignorate dai
massmedia, dal Parlamento e dai Partiti che le considerano poco meno che
espressioni di un sovversivismo sociale da controllare e considerare
meri problemi di ordine pubblico.
La situazione dell'Italia degrada. Stiamo diventando la Tunisia
d'Europa. Un Paese per turisti e come diceva sprezzantemente un vecchio
operaista che ho tanto stimato "un paese di camerieri". Marchionne si
permette di sfottere il Parlamento raccontandogli la favoletta di una
Fiat che ha il "cuore" in Italia anche se porta "il cervello" a Detroit
o New York. Oggi sentivo un senatore in TV che gli dava ragione,
sostenendo che la logica multinazionale non può essere evitata e la Fiat
deve fare la sua strada. Il Parlamento ha ascoltato facendo finta di
credervi le barzellette di una utilizzazione al quaranta per cento degli
impianti che potrebbe essere raddoppiata all'ottanta per cento se gli
operai decidono di farsi mettere la cavezza, di non scalciare, di stare
dieci ore a digiuno compiendo in tutte le ore sempre lo stesso numero di
movimenti programmati dal sadico inventore del WCM.
I politici italiani hanno fatto finta di credere alle mirabolanti e
sarcastiche proposte di Marchionne. Anche le tre Confederazioni.
Naturalmente, non ci sarà alcuna reazione tranne quella inevitabili dei
lavoratori che di volta in volta sono vittime designate dei progetti
aziendali.
In Italia cova un terribile malessere, una collera sociale che può
diventare spaventosa. Nanni Moretti dice che questo non è paese da
insurrezioni. Ma la manifestazione delle donne " se non ora quando" ha
messo in luce una corda quasi lesionata, quasi rotta. La gente reagisce
al precariato, alle privatizzazioni, ai bassissimi salari, alla
prospettiva di non avere mai una pensione.... Cgil, Cisl, Uil, il PD, il
Parlamento, il Governo fanno da tappo
ed impediscono l'organizzazione di una dura protesta. Ma la molla non
può essere tenuta compressa troppo a lungo e prima o poi scapperà di
mano ai giudiziosi collaborazionisti
con la pancia piena che il Regime riempie di medaglie ma che non
incantano più nessuno perchè non hanno più il monopolio della
comunicazione.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, February 20, 2011 5:14 PM
Subject: Lo sciopero che non ci sarà
Lo sciopero che non ci sarà
Siamo al venti febbraio e lo sciopero generale richiesto a gran voce
dalla Fiom sin dal 16 ottobre dell'anno scorso non è stato ancora
proclamato e probabilmente non lo sarà mai.. Ammesso che oggi la CGIL
decida di metterlo in calendario dovrebbe passare almeno due mesi di
tempo per la sua preparazione e realizzazione. Si dovrebbe riunire il
Comitato Direttivo e tra questa riunione e lo sciopero ci vorrà un lasso
di tempo. Arriveremmo a maggio, oltre un anno dopo gli scioperi generali
che si sono avuti in Europa, dalla Grecia alla Spagna alla Francia al
Portogallo all'Irlanda alla stessa Inghilterra che ha avuto anche dure
manifestazioni di protesta degli studenti contro l'aumento delle tasse
universitarie che escludono dagli studi superiori la classe operaia e
gran parte del ceto medio. Non siamo saliti sul carro della protesta
contro la "crisi" che la stretta liberista ha
scatenato in tutto l'occidente allo scopo di realizzare la liquidazione
del ceto medio attraverso la sua pauperizzazione, di cancellare la
civiltà del welfare, di ridurre alla fame "la bestia" (così la Tatcher e
Reagan chiamavano lo Stato) licenziando milioni di persone e di avviare
una nuova società fatta da ricchi e ricchissimi da un lato in numero
limitato in mezzo ad una popolazione impoverita. Tremonti e Sacconi si
sono vantati in Europa di avere fatto una fondamentale "riforma" delle
pensioni senza alcun dibattito parlamentare
e con l'assenso dei sindacati. Anche l'ondata delle manifestazioni che
stanno investendo tutto il mondo arabo sembrano lasciare del tutto
indifferente la CGIL che non se ne occupa. Eppure, alla base dei moti
che hanno portato e stanno portando alla fine delle dittature c'è un
enorme problema di salari ed anche di fame, un bisogno di pane e lavoro
che si è unito alla richiesta di vivere con dignità e diritti di
cittadini e non da sudditi.
Lo sciopero generale quindi risulterebbe anacronistico. Tutti i giochi
si sono fatti alcuni con la collaborazione della Cisl e dell'Uil. La
CGIL è sembrata frenata soltanto dalla esigenza di non perdere la
faccia. Se non fosse stato per questo avrebbe aderito volentieri agli
accordi stipulati dagli altri. Il sistema dei diritti sociali e
sindacali dei lavoratori è stato gravemente indebolito da scelte
governative e legislative che lo hanno pesantemente invalidato senza
registrare niente di più di qualche flebile lamento. Mentre lo scontro
si inaspriva nelle fabbriche ed il Parlamento varava il famigerato
"collegato" lavoro, la CGIL
firmava il patto sociale per almeno quattro punti. Non ha firmato il
quinto dedicato alla produttività e vi traccheggia attorno in attesa di
spegnere l'ira dei metalmeccanici che con i decreti Marchionne di
Pomigliano e di Mirafiori dovranno adattarsi, se vogliono portare a casa
un pezzo di pane, alla vita della fabbrica italia, una fabbrica-caserma
nella quale sono stati militarizzati. La Fiat non è del resto nuovo a
queste parentesi fasciste nelle sue fabbriche. Magari si rammarica oggi
di non potere applicare agli operai il Codice Militare di Guerra a suo
tempo usato. La questione della scuola è stata chiusa con il
licenziamento di 120 mila professori e maestri e la dequalificazione del
servizio con classi superaffollate assistite da meno insegnanti e con
meno materie. Anche la cosidetta riforma universitaria è stata
congegnata per renderne più difficile l'accesso e per avviare gli atenei
verso gestioni sempre più condizionate dai privati. Le assunzioni si
fanno anche nella pubblica amministrazione in forma precaria. La legge
Biagi che ha già spezzato le ali alle nuove generazioni che ne vengono
schiavizzate e costrette a basse remunerazioni spesso quasi ridicole, è
diventata la forma quasi esclusiva di assunzione. Il posto a tempo
indeterminato è diventato una rarità tanto da indurre la televisione La7
ad organizzare una trasmissione in cui si avrà per premio un posto a
tempo indeterminato. Hanno voglia Draghi e Ferrarotti a denunziare il
precariato, a invitare (ferrarotti, monicelli) i giovani a ribellarsi
alla legge Biagi. La signora Camusso fa finta di non sentire, il suo
orecchio è sintonizzato sul PD che vuole il precariato perchè fa comodo
alle Cooperative ed alle associazioni padronali che
vorrebbe conquistare e farsi appoggiare per sostituire il centro destra
senza cambiarne le scelte politiche,.
La vicenda Fiat si è conclusa con la presa d'atto prima del Governo e
poi del Parlamento della linea Marchionne che ha comunicato le
intenzioni della multinazionale di trasferire il suo cervello da Torino
a Detroit o New York lasciando in Italia, bontà e sentimentalismo
di uno che ha la residenza fiscale in Svizzera, il "cuore"...Il cuore
sarebbe costituito da alcuni stabilimenti che con un fumus giuridico
appartengono a Newco e che l'unica cosa certa è che sono stati
trasformati in una sorta di penitenziari, di lavori forzati, per gente
che deve sudare sangue per portare a casa 1200 euro. I rpogrammi Fiat
per l'Italia sono coperti da un grande segreto che probabilmente
nasconde il vuoto totale. L'unica cosa certa è che avremo almeno un anno
di cassa integrazione. Poi si vedrà. Alla Jeep torinese fanno finta di
crederci in tanti a cominciare dal sindaco Chiapparino, ma molti sono a
ragione scettici e dubitano che si farà mai.... In quanto ai piani di
riconversione di Termini Imerese che godono in un patrimonio di 450
milioni di euro di denaro pubblico il pessimismo è d'obbligo. Forse gli
unici che ne ricaveranno davvero qualcosa sono gli investitori
presentati dal Ministro Romano e dal Presidente Lombardo.
Tutte le vicende che sono state segnalate drammaticamente all'opinione
pubblica dagli operai stiliti o autocarcerati come quelli dell'Asinara
restano aperte ed insolute. Il governo osserva il principio liberista "lasseir
faire, laissez passer", principio emulato dal PD e dai suoi nuovi
giuslavoristi Ichino, Letta, Treu, Colannino e quindi coinvolgente la
CGIL che si limita a dare una assistenza per i singoli casi giocando di
rimessa e limitandosi a qualche modesta richiesta di carattere
assistenzialistica.
Intanto il mondo del lavoro italiano è in piena rivoluzione padronale.
Si stipulano soltanto accordi in deroga ed i ccnl di fatto sono stati
stracciati. Oramai sono obsoleti. La "modernità", nuovo Molok dei neocon
bipartisan italiani, esige per ora i contratti aziendali. Domani magari
avremo soltanto il contrattino individuale preparato dall'ufficio
risorse umane delle aziende che i singoli lavoratori potranno soltanto
firmare. Tacere, obbedire e versare il sangue alla catena di montaggio o
nei cantieri! I sindacati che si oppongono a questa svolta appoggiata
dal novanta per cento del parlamento italiano non sono patriottici e
saranno isolati senza alcuno scampo dall'establishment dei palazzi
della politica, considerati quasi eversivi e vicini ai centri sociali
che nel gergo della destra italiana significa "terroristi".
Il contesto politico in cui si sviluppa questa martellante offensiva
contro la classe operaia italiana è quella di un Parlamento in crisi
morale spaventosa con deputati che ogni giorno raggiungono la
maggioranza di Berlusconi nonostante questo sia divenuto persona
scandalosa in tutto il mondo per le sue frequentazioni con prostitute.
Questo signore, seduto su una montagna di miliardi di euro guadagnati
con il monopolio della pubblicità
ora attacca la Corte Costituzionale, la Magistratura e, tutte le volte
che può, il Presidente della Repubblica. La corruzione del Parlamento
serve a fare leggi di stravolgimento della Costituzione. La CGIL non si
fa carico dei pericoli che incombono sulla libertà e neppure per questa
gravissima ragione si decide a chiamare alla lotta.
Pietro Ancona
A scorrere oggi le immagini delle televisioni, a
leggere i giornali compresi quelli di "sinistra" si rivede lo stesso
film dei dittatori cattivissimi che opprimono i loro popoli e si
dedicano a sadici spargimenti di sangue. Questo film l'abbiamo visto
prima e durante la prima guerra dell'Irak (Desert Storm), della guerra
per il Kossovo e per la disintegrazione della Jugoslavia, della seconda
guerra contro l'Irak alla ricerca di armi di distruzione di massa che
non si trovarono mai, della guerra contro l'Afghanistan alla ricerca di
Bin Laden e dei terroristi che avrebbero fatto crollare le Torri
gemelle, delle manifestazioni in Iran contro Ahmadinjed. C'è una novità
importante: alla batteria massmediatica occidentale si sono unite le due
emittenti televisive arabe AlJazeera e Al Arabia che hanno assunto il
monopolio della informazione di quanto avviene da quelle parti tutto
rigorosamente nello interesse dei plurimiliardari feudatari dell'Arabia
Saudita e della nuova borghesia "liberista" che in tutto il Nord Africa
e nella penisola arabica vorrebbe fare affari con gli occidentali,
arricchirsi e che è sempre più insofferente per le quote di reddito che
in Iran ed in Libia sono assorbite dal welfare, dai salari e dagli
investimenti sociali.
Altre informazioni non possiamo averne. Abbiamo già
visto nel 2003 le cannonate del carro armato americano contro le
finestre del decimo piano dell'Hotel Palestine Ginevra abitato da
giornalisti. Abbiamo visto il terrore sul viso di Giuliana Sgrena ferita
e salvata dalla morte dall'eroico Calipari. Ad oggi 400 giornalisti sono
stati uccisi nelle zone di guerra. I pochi che riescono a seguire il
fronte o lavorano nelle zone occupate debbono essere autorizzati dai
Comandi Militari USA ed i loro servizi vengono rigorosamente censurati.-
Tutto quello che abbiamo saputo o che sappiamo
delle zone "calde" del pianeta dove gli americani portano la loro "pace"
assieme a pacchetti di "diritti umani" viene filtrato dai servizi di
informazione. I servizi ammettono soltanto giornalismo "embedded",
militante anzi....militarizzato.
Oggi la Stampa di Torino portava a grandissimi
titoli questa dichiarazione di Gheddafi: "Chi non è con me deve morire!"
frase smentita ieri sera da un giornalista di rai new24 attribuendola ad
un errore di traduzione. In effetti Gheddafi ha detto: " Se il popolo
non mi vuole, merito di morire!. Nonostante la correzione la frase
manomessa è stata riportata da tutta la stampa italiana e credo mondiale
e l'intervento di correzione è stato ignorato. Montagna di menzogne si
sommano a montagne di menzogne. Alcune di queste sono anche grossolane e
ridicole come quella delle fosse comuni che non erano altro che immagini
vecchie di un anno del cimitero di Tripoli. Ma la scienza della
disinformazione non bada a queste quisquilie. Anche se la notizie è
falsa in modo strepitoso viene messa in circolo lo stesso sulla base di
un principio di sedimentazione di un linguaggio, di una cultura
dell'avvenimento che qui sarebbe troppo lungo discutere. Insomma anche
se falsa si incide nella memoria del pubblico.
La rivolta popolare o meglio il golpe contro il
despota Gheddavi, è mossa dalle stesse forze che si agitano contro
Ahmadinjed e ne reclamano la morte; è la borghesia che vorrebbe fare
affari con l'Occidente, arricchirsi e che non sopporta il monopolio
statale
sul petrolio e sul metano e vorrebbe che i proventi
non fossero tutti investiti in sanità, pensioni, opere pubbliche,
salari, scuola...La Libia ha dato sicurezza e benessere a tutti i suoi
abitanti e per quaranta anni ha assorbito per quasi la metà della sua
popolazione immigrati dai paesi poveri dell'africa. Anche centinaia di
migliaia di egiziani lavorano in Libia. E' stato ricordato che il
reddito procapite è il più alto dell'Africa, la vita media è di 77 anni
pari a tre volte quella africana ed il livello di scolarizzazione assai
alto.
Alla insofferenza della borghesia che vorrebbe
arricchirsi subito bisogna sommare un dato
regionale e tribale. La Libia è l'unione di tre
regioni. La Cirenaica, la Tripolitania ed il Fezzan. La Cirenaica è
luogo in cui era radicata la monarchia e non ha mai accettato del tutto
di essere governata da Tripoli. Sul risentimento dei cirenaici e sulle
pretese della borghesia si è costruito il blocco di forze, sostenuto
dagli USA, che forse sta per abbattere Gheddafi.
Purtroppo il regime non ha tenuto conto che 42 anni
sono tanti, tantissimi e che il potere si corrompe ed invecchia. Lo
stesso Gheddafi è molto invecchiato. Fa impressione vedere che il
secondo uomo della Libia è uno dei figli di Gheddafi e che non si vede
non emerge un gruppo dirigente che pure c'è stato se ha fatto moderna e
forte la Nazione. Oggi il regime non ha una classe dirigente in grado di
proporsi e di cimentarsi con il futuro. Questo pesa, pesa l'idea di
Gheddafi di sentirsi eterno ed insostituibile se non con qualcuno del
suo stesso sangue. Ma i suoi oppositori sono una pure e semplice
riedizione del colonialismo e dei suoi ascari che Gheddafi scacciò con
la rivoluzione indolore di quaranta anni fa. La libia peggiorerebbe se
passasse dalla gestione arcaica del potere di Gheddafi a quella del
principe ereditario di re idris e dei petrolieri e generali USA che gli
stanno dietro.
Può darsi che diventi un protettorato USA come
l'Irak.
Pietro Ancona
****
venerdì 25 febbraio 2011
ricordo di luigi granata
Luigi Granata
E' mancato all'affetto della famiglia, degli amici
e dei socialisti siciliani Luigi Granata.
E' stato per anni esponente di rilievo del PSI,
deputato all'Ars , segretario regionale del Partito e assessore
all'industria del governo siciliano. Fu sempre dalla parte dei
lavoratori e della Sicilia. Nel governo siciliano si distinse per
l'attenzione ai problemi della industrializzazione e fu legato alle
lotte dei minatori e dei contadini.
Attento alla memoria del movimento operaio
dell'Isola organizzò ad Agrigento, nel 1975, un convegno di studi
storici e politici sui Fasci Siciliani
con la collaborazione del professore Giuseppe
Giarrizzo ed altri eminenti storici. Il recupero della esperienza dei
Fasci, fino ad allora ignorato dalla storiografia come tante cose che
riguardano il Mezzogiorno degli anni successivi il Risorgimento,
contribuì alla delineazione della identità socialista radicandone il
pensiero nella memoria
di una assai intensa stagione di lotte e di
elaborazione ideologica che portò il gruppo dirigente socialista
siciliano al livello della socialdemocrazia europea e dei sindacati
francesi.
Fu attento alla storia del socialismo agrigentino.
Si occupò in particolare della memoria di Giosuè Fiorentino, eminente
socialista di Palma di Montechiaro, punto di riferimento dei braccianti
poveri del suo paese che il PSI amministrò per tantissimi anni eleggendo
a Sindaco Domenico Aquilino, maestro di scuola e uomo integerrimo.
Sono stato con lui e con Fausto D'Alessandro
consigliere comunale di Agrigento. Fummo eletti tutti e tre sconfiggendo
la vecchia guardia rappresentata dal professore Antonino Bosco che fu
Vice Sindaco della città e che dovrebbe essere ricordato come persona di
grande umanesimo socialista.
Nonostante invitati da Vincenzo Foti, Sindaco della
città a fare una riedizione del centro-sinistra ci rifiutammo sempre e
restammo alla opposizione. Pensavamo che avendo la DC
più di 21 Consiglieri su 40 il potere nostro di
condizionamento sarebbe stato nullo. Argomento vero e non vero dal
momento che la DC era spaccata in due gruppi tra bonfigliani e
laloggiani. Ma eravamo "afflitti" da un inguaribile idealismo ed oggi
saremmo stati additati come fondamentalisti.
Gli fui compagno di scuola alle secondarie.
Naturalmente era il più bravo della classe.
Spero che un giorno possa rinascere il grande
partito socialista impregnato di cultura, di idealità, di fervore che
abbiamo conosciuto negli anni della nostra giovinezza.
Pietro Ancona
****
giovedì 24 febbraio 2011
fidel castro interviene sulla crisi libica
Il petrolio si è trasformato nella principale
ricchezza nelle mani delle transnazionali yankee; attraverso questa
fonte di energia hanno potuto disporre di uno strumento che ha
accresciuto considerevolmente il loro potere politico nel mondo. Fu la
loro principale arma quando decisero di liquidare con facilità la
Rivoluzione Cubana non appena vennero promulgate le prime leggi giuste e
sovrane nella nostra patria: privarla del petrolio.
Su questa fonte di energia si è sviluppata la
civiltà attuale. Il Venezuela è stata la nazione di questo emisfero a
pagarne il maggior prezzo. Gli Stati Uniti si fecero padroni degli
enormi giacimenti di cui la natura aveva dotato questo paese fratello.
Alla fine dell'ultima Guerra Mondiale si iniziò ad
estrarre dai giacimenti dell'Iran, come pure da quelli dell'Arabia
Saudita, dell'Iraq e dei paesi arabi situati vicino a quelli, sempre più
rilevanti quantità di petrolio. Il consumo mondiale è aumentato
progressivamente fino alla favolosa cifra di circa 80 milioni di barili
al giorno, compresi quelli che si estraggono nel territorio degli Stati
Uniti, a cui si sono ulteriormente sommati il gas, l'energia idraulica e
quella nucleare. Fino all'inizio del XX secolo il carbone era stato la
fonte fondamentale di energia che aveva reso possibile lo sviluppo
industriale, prima che si producessero migliaia di milioni di automobili
e motori consumatori di combustibile liquido.
I rifiuti del petrolio e del gas sono associati a
una delle maggiori tragedie, assolutamente non risolta, che soffre
l'umanità: il cambiamento climatico.
Quando la nostra Rivoluzione vide la luce,
l'Algeria, la Libia e l'Egitto non erano ancora produttori di petrolio e
gran parte delle sostanziose riserve di Arabia Saudita, Iraq, Iran ed
Emirati Arabi dovevano ancora essere scoperte.
Nel dicembre del 1951 la Libia si trasforma nel
primo paese africano a conquistare l'indipendenza dopo la Seconda Guerra
Mondiale, in cui il suo territorio fu scenario di importanti
combattimenti tra le truppe tedesche e quelle del Regno Unito, che
diedero fama ai generali Erwin Rommel e Bernard L. Montgomery.
Il 95% del suo territorio è totalmente desertico.
La tecnologia ha permesso di scoprire importanti giacimenti di petrolio
leggero di eccellente qualità che oggi raggiungono un milione 800 mila
barili al giorno e abbondanti depositi di gas naturale. Tale ricchezza
le ha permesso di ottenere un'aspettativa di vita che raggiunge quasi i
75 anni, e le più alte entrate pro capite dell'Africa. Il suo arido
deserto è ubicato su un enorme lago di acqua fossile, equivalente a più
di tre volte la superficie di Cuba, che le ha reso possibile costruire
un ampia rete di tubature di acqua dolce che si estende per tutto il
paese.
La Libia, che aveva un milione di abitanti al
momento dell'indipendenza, ne conta oggi più di 6 milioni.
La Rivoluzione Libica avvenne nel mese di settembre
del 1968. Il suo principale dirigente era Muammar-al-Gheddafi, militare
di origine beduina, che nella sua prima gioventù si ispirava alle idee
del leader egiziano Gamal Abdel Nasser. Non c'è dubbio che molte delle
sue decisioni siano da collegarsi ai cambiamenti che si produssero
quando, come in Egitto, una monarchia debole e corrotta venne rovesciata
in Libia.
Gli abitanti di questo paese hanno millenarie
tradizioni guerriere. Si dice che gli antichi libici facevano parte
dell'esercito di Annibale quando fu sul punto di liquidare l'antica Roma
con la forza che attraversò le Alpi.
Si potrà essere o no d'accordo con Gheddafi. Il
mondo è stato invaso da ogni tipo di notizia, specialmente con l'impiego
dei mezzi di informazione di massa. Si dovrà aspettare il tempo
necessario per conoscere in modo rigoroso quanto ci sia di verità o di
menzogna, o il groviglio dei fatti di ogni tipo che, in mezzo al caos,
si sono prodotti in Libia. Ciò che per me è assolutamente evidente è che
il governo degli Stati Uniti non è assolutamente preoccupato per la pace
in Libia, e non esiterà a dare alla NATO l'ordine di invadere questo
ricco paese, forse nel giro di poche ore o di pochissimi giorni.
Coloro che con perfide intenzioni hanno inventato
la menzogna secondo cui Gheddafi si sarebbe diretto in Venezuela, come
hanno fatto la sera di domenica 20 febbraio, hanno ricevuto oggi una
degna risposta dal Ministro delle Relazioni Estere del Venezuela,
Nicolas Maduro, quando ha dichiarato testualmente che esprimeva
“l'auspicio che il popolo libico trovi, nell'esercizio della sua
sovranità, una soluzione pacifica alle sue difficoltà, che preservi
l'integrità del popolo e della nazione libica, senza l'ingerenza
dell'imperialismo...”
Per parte mia, non immagino il presidente libico
che abbandona il paese, eludendo le responsabilità che gli vengono
addossate, siano o no false in parte o nella loro totalità.
Una persona onesta sarà sempre contro qualsiasi
ingiustizia venga commessa con qualsiasi popolo del mondo, e la
peggiore, in questo momento, sarebbe quella di stare in silenzio davanti
al crimine che la NATO si prepara a commettere contro il popolo libico.
La dirigenza di questa organizzazione bellicista ha
fretta di compierlo. E' doveroso denunciarlo!
****
21 febbraio 2011
Dalla Libia un duro colpo all'Italia
Una intensa e martellante campagna propagandistica
sta accreditando la menzogna di un leader che massacra il suo popolo con
una repressione feroce fatta anche di bombardamenti aerei. Si parla di
diecimila morti che naturalmente si attribuiscono a responsabilità di
Gheddafi e del suo governo. Una potente e quasi impenetrabile cortina
fumogena si è alzata sugli avvenimenti. Filtrano solo le "notizie"
confezionate dalla batteria massmediatica occidentale. Gheddafi si trova
nella condizione in cui venne a trovarsi Milosovic durante la crisi del
Kossovo nella quale fu fatto credere all'opinione pubblica mondiale un
genocidio a danno degli albanesi quando invece erano i serbi ad essere
rastrellati, uccisi o costretti a scappare dalle loro case. I massmedia
arabi più importanti di proprietà dell'Arabia Saudita forniscono la
versione quotidiana degli avvenimenti e partecipano attivamente alla
congiura mediatica. Gli insorti vengono fatti passare per inermi
cittadini amanti della libertà e della democrazia e non viene spiegato
come abbiano fatto a conquistare militarmente tante città. Si tratta di
un colpo di Stato con epicentro in Cirenaica che è stato minuziosamente
preparato dagli USA e da Israele che in questo modo regolano i conti con
una realtà nazionale da sempre autonoma e non asservita come la Tunisia,
l'Egitto, il Marocco, lo Yemen, la Giordania, agli interessi coloniali e
geostrategici dell'Occidente. La posta in gioco è una profonda
modificazione degli equilibri politici che non mette in discussione il
lager di Gaza e che probabilmente si estenderà al controllo di tutto il
Libano. Da questa crisi abilmente manovrata dagli USA esce anche una
Italia più debole che dovrà rinegoziare gli accordi sugli
approvvigionamenti di gas e di petrolio con i nuovi padroni americani ed
i loro prestanomi. L'Italia e la Libia hanno realizzato per tantissimi
anni una politica di pace e di cooperazione basata sulla esistenza del
metanodotto ideato e concepito in Sicilia dall'Ente Minerario Siciliano
a suo tempo proposto come alternativa vincente al trasporto del gas con
navi. E' un durissimo colpo alla economia italiana ed alla sua sicurezza
energetica. L'Italia uscirà da questa crisi con le ossa rotte. Questa
crisi si sommerà alle tante altre che riguardano la nostra industria
manifatturiera a cominciare dalla Fiat e renderà assai difficile e
problematico il recupero. I guai non arrivano mai da soli!
Non sappiamo quale sarà il destino della Libia e se
resterà unita o si frammenterà in due o tre staterelli secondo la
tecnica del salame affettato che gli USA praticano con successo da anni
a cominciare dalla Corea. Può darsi che Gheddafi non sarà in grado di
continuare a controllare la Tripolitania anche perchè ha gestito il
governo soltanto in termini familistici e senza proporsi la costruzione
di un gruppo dirigente forte e preparato per lo Stato. Gheddafi è
anziano e non ha successione dentro l'attuale dirigenza. Ha fatto una
politica che ha garantito ricchezza ed indipendenza alla Libia ma non ha
curato lo Stato che è sempre stato una specie di masseria. Ma certamente
le condizioni del suo popolo sono migliori di quelle che hanno portato
alla rivolta i tunisini e gli egiziani. La Libia ha sempre avuto un
grande numero di lavoratori stranieri ai quali ha dato da mangiare per
tanti decenni ed il reddito dei suoi sei milioni di abitanti è stato di
15 mila dollari contro gli 8 mila della Tunisia, i 4.300 del Marocco ed
i 5000 mila dell'Egitto. Certamente ci sono problemi di diseguale
distribuzione del reddito e di riforme ma non si può dire che la
popolazione libica non abbia fruito dei proventi del petrolio in misura
certamente maggiore di quella che gli USA concedono in Iraq. La fine
della Libia indipendente si rifletterà sull'Europa che dovrà fare i
conti con una nuova situazione per gli approvvigionamenti energetici dal
Sud e non è detto che gli USA non preparino un colpo per spezzare le
reni alla Russia che non ha voluto fare gestire agli oligarchi integrati
nelle multinazionali di Wall Street le sue risorse petrolifere ed i suoi
gasdotti.
Tutte le pedine che gli USA muovono sullo
scacchiere mondiale sono finalizzate agli interessi particolari del suo
imperialismo. Sono tutte pedine.
Non c'è e non ci sarà mai una politica di pace ed
Obama non solo non è diverso da Bush nel suprematismo a stelle e strisce
ma è ancora più pericoloso per la capacità di manipolazione. Ricordate
che fece credere di essere con il Presidente dell'Honduras nello stesso
giorno in cui questi veniva rapito da un aereo militare americano!
Continua una guerra senza fine in Afghanistan ed a diffondere la favole
di AlQaeda e del terrorismo per giustificare il lager e le torture di
Guantanamo.
Pietro Ancona
****
mercoledì 23 febbraio 2011
la rottura dello Stato Libico, la secessione della
Cirenaica
Giusto piangere i morti libici. Giusta
l'esecrazione del tiranno e della sua famiglia di spocchiosi
dissipatori. Ma tutto l'Occidente oggi in gramaglie non versò una sola
lacrimuccia per le centinaia di morti egiziani e neppure per tutti gli
altri che hanno pagato con la vita la richiesta di pane e giustizia
La rivolta libica è diversa: è una secessione
tribale sollecitata da forze straniere legate al controllo del
petrolio.La secessione della Cirenaica nè è una prova.... Ha ragione
Berlusconi ad avvertire sui pericoli del dopo Gheddafi. L'Italia rischia
di essere trascinata nell'abisso e non solo per i pericoli delle ondate
migratorie ma per gli interessi energetici e commerciali...
Non ho dubbi che il prossimo colpo sarà sferrato
contro la Russia. La cupola criminale delle multinazionali con sede a
Wall Street ha deciso di fare fuori l'Eni e l'Italia e farà di tutto per
sfasciare la Russia dopo il fallimento del suo tentativo di impadronirsi
del gas con l'Oligarca che Putin tiene giustamente in galera...
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Pietro Ancona
Pubblicato da pietro a 07:08 0 commenti
Emanuele Macaluso ricorda Mimì La Cavera
La scomparsa di Mimì La Cavera
di Alessia Bivona
Macaluso ricorda La Cavera. La legge per
l’industrializzazione della Sicilia, la rottura con la Confindustria
nazionale e la destra Dc, fino al sostegno alla svolta anti-racket di Lo
Bello.
Il patriarca dell’industrializzazione in Sicilia,
il grande vecchio dell’economia nell’isola, l’uomo delle battaglie per
portare l’Eni di Enrico Mattei in Sicilia, il padre nobile del
milazzismo, l’industriale con il sogno dello sviluppo della Sicilia se
n’è andato ieri, alle 7.30 del mattino nell’attico di via Libertà dove,
dopo tanti anni vissuti a Roma, era tornato ad abitare con la compagna
Eleonora Rossi Drago, la celebre attrice scomparsa quattro anni fa.
L’ingegnere Domenico La Cavera, per gli amici Mimì,
aveva 95 anni e l’inusuale talento di una straordinaria lungimiranza.
Per il suo novantesimo compleanno era arrivato a Palermo a festeggiarlo
l’allora presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. «Un
uomo tutto d’un pezzo, che ha combattuto sempre per lo sviluppo della
Sicilia. Uno che non si è mai arreso, e non si è mai venduto ai
padroni». La voce al telefono è di un commosso Emanuele Macaluso, tra i
più vicini testimoni della vita e dell’impegno di La Cavera.
Macaluso, avete attraversato insieme le più grandi
trasformazioni sociali del Paese e della Sicilia.
Conoscevo Mimì da 65 anni, da quando io, allora
23enne, ero segretario della Cgil e lui presidente degli industriali. Da
sempre il nostro è stato un rapporto di leale contrapposizione anche
nelle stagioni di lotte aspre, di occupazioni dei siti industriali.C’era
un fronte comune per sostenere lo sviluppo di una classe imprenditoriale
siciliana. Eravamo alleati in questa battaglia, gli industriali
siciliani e il sindacato, e avevamo l’appoggio politico di Alessi,
Milazzo e degli sturziani. Mimì riteneva, con l’ambizione tipicamente
lacaveriana, che questa legge sarebbe stata una importante leva per la
trasformazione della classe dirigente. Al posto di una tramontata
aristocrazia legata al latifondo poteva subentrare nei nuovi scenari
politici una borghesia legata all’industria.
L'affermazione di una classe imprenditrice locale
diventò poi un tema politico.
Il disegno di Mimì fu avversato dalla destra Dc di
Giuseppe La Loggia e dai poteri forti che avrebbero preferito che la
Sicilia restasse terra di colonizzazioni. Mimì ruppe il monopolio del
petrolio nell’Isola, affiancando a GulfOil l’Eni di Mattei. Causò una
frattura fra Sturzo e Alessi, ruppe con la Confindustria nazionale, con
il partito liberale. Finì al centro di uno scontro non solo economico,
ma anche politico. E la sua figura non fu più quella di un
rappresentante di una categoria produttiva, ma assunse le dimensioni e i
contorni di un soggetto politico.
Siamo nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Nasce il governo Milazzo, sostenuto tra gli altri sia dal Pci che
dall’Msi. Un embrione di federalismo.
Milazzo prende le redini nel ‘58. La Malfa benedice
l’operazione. E’ l’inizio di uno scontro detonante all’interno della
destra, di una profonda frattura col governo nazionale. Il sicilianismo
resta uno dei principi più solidi delle vedute di La Cavera. Anche dopo
la crisi del milazzismo. Lui dirige la Sofis. Passa alla Cassa del
Mezzogiorno. Poi alla Svimez, e la sua azione politica si distingue
sempre per lo spiccato impegno a favore del Sud e della Sicilia.
La Cavera è stato meridionalista prima ancora che
si parlasse di federalismo.
Mimì La Cavera non si è mai venduto ai padroni.
Parole come queste oggi suonano strane. Non ha mai cambiato una casacca
per convenienza politica o economica, né per convenienza di posizione
personale. La fermezza della sua linea è uno dei motivi per cui è
diventato nel corso dei decenni uno dei principali punti di riferimento
nel panorama economico, politico e culturale. Il suo valore, la sua
coerenza sono stati sempre riconosciuti. La stessa Confindustria
siciliana gli ha riconosciuto la presidenza onoraria per chiudere un
passato di rapporti travagliati. Negli ultimi anni Mimì ha sostenuto
l’impegno antimafia di Ivan Lo Bello.
Per lei non era solo un co-protagonista di molte
battaglie, era anche un amico.
Da un rapporto di lealtà, di stima reciproca, di
collaborazione è nata poi una grande amicizia. Che si è consolidata sui
grandi temi e nella unione di vedute, ma si è consolidata poi nei gesti
quotidiani. Mimì da trent’anni ogni giorno mi telefonava alle 7.30. Era
una delle prime chiamate della giornata, chiacchieravamo della
situazione politica, economica. Dei fatti nazionali e delle storie
siciliane. E’ difficile pensare a una quotidianità senza le sue
sfuriate, le sue battaglie, senza i suoi strali contro la malapolitica.
L’Italia ha perso un grande uomo.
****
martedì 22 febbraio 2011
E' l'ENI l'obiettivo della insurrezione contro
Gheddafi?
Bisogna capire bene da che cosa è fatta
l'insurrezione contro Gheddafi in Libia, quanto c'è di sofferenza
popolare e giovanile e quanto di interessi tribali che si sono
aggrovigliati con quelli USA e delle multinazionali dell'Energia.
Quello che è certo è che il metanodotto che porta
il gas dall'Algeria alla Libia alla Sicilia è fermo. Non escludo che una
vittima designata di questa rivolta sia l'Eni e comunque la politica
commerciale autonoma dell'Italia che gli USA hanno "subito" con molti
mal di pancia. Il PD maramaldesco farebbe bene a stare più accorto nelle
critiche ed a distinguere l'Italia da Berlusconi e la Libia da Gheddafi
La grandiosa opera di pace del metanodotto,
estranea agli interessi delle Sette Sorelle, garantisce energie e
benessere da trenta anni all'Italia, all'Algeria, alla Libia. Gli Usa
sono stati ostili da sempre.
La politica fatta dal governo italiano nei
confronti della Libia e della Russia è la meno berlusconiana fatta dal
Governo Berlusconi. Viene da molto lontano, dalla illuminata apertura
terzamondista e pacifista di La Pira e Moro, di Nenni e di Fanfani.
Gli obiettivi dei rivoluzionari in Libia non sono
chiari, non sono stati espressi. L'anelito di libertà e di democrazia si
esprime in modi diversi.
Non difendo il regime di Gheddafi ma vorrei capire
chi lo sta demolendo.
L'Italia rischia di essere travolta non solo da una
ondata emigratoria ma dal crollo di suoi fondamentali interessi
economici rollo che va a sommarsi alla crisi ed al trasferimento della
Fiat in USA ed alla scomparsa della sua industria di base e
manifatturiera.
Anche la pace potrebbe essere travolta da una crisi
di tutta l'area del Mediterraneo dentro la quale mimetizzare l'attacco e
l'incenerimento dell'Iran e la fine della Palestina.
Pietro Ancona
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la vendetta dell'Impero del KKK: Gheddafi via dalla
Libiapubblicata
domenica 27 febbraio 2011
Il tiranno del mondo che impone a tutti gli Stati di parlare una sola
lingua (la sua) si vendica della Libia che è riuscita a non farsi
scippare il petrolio per quaranta anni. Reagan tentò di uccidere
Gheddafi nell'86 con una incursione aerea su Tripoli. Ora si distrugge
la nazione e si sconvolge il mediterraneo con milioni di sbandati
disperati. Se Gheddafi non sarà ucciso dai killer della Shell sarà
comunque um morto vivente come Arafat negli ultimi anni della sua vita.
Non si può dire che l'Impero del KKK abbia la saggezza che aveva
Roma. Governo minacciando e con una rete di mille basi militari nucleari
che intimidiscono i popoli e li costringono a deliberazioni disoneste ed
opportuniste quando votano all'ONU. Anche l'Italia che esce con le ossa
rotte dallo sconvolgimento libico con la perdita di un importante
polmone energetico e commerciale che si tradurrà in una perdita secca
del PIL per le conseguenze che ne avranno ENI FinMeccanica e altre
fondamentali imprese è costretto a sospendere il trattato di amicizia
con laLibia ed allinearsi agli ordini. Non è detto che la faccia franca.
Dobbiamo ancora pagare il conto per Putin.
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, February 28, 2011 9:05 AM
Subject: l'invidia di Gianni De Michelis
L'invidia di Gianni De Michelis
Gianni De Michelis, il dioscuro rampante che con Martelli, negli
anni della rifondazione socialista del Garofano si assunse il compito
di svellere le radici del socialismo e farne un moderna arma per una
politica corsara al servizio di Ghino di Tacco in guerra continua con
l'alleato dc ed il nemico pci, ieri parlava della fortuna che sarebbe
toccata a Berlusconi che, come a suo tempo D'Alema, si trova nella
condizione di arrecare servizi preziosi agli USA. D'Alema ebbe la
opportunità di offrire basi militari ed aerei per bombardare Belgrado e
quindi essere iscritto nell'albo degli amici della Casa Bianca.
Berlusconi ha le stesse opportunità riferite alla Libia, nel caso che
Gheddafi non accettasse l'esilio impostogli da Obama e decidesse di
resistere e magari di farsi uccidere nella difesa della Libia.
Questa singolare uscita di De Michelis è davvero strabiliante! Il
cinismo politico di cui
è frutto porta ad ignorare gli interessi dell'Italia per la quale la
caduta rovinosa di Gheddafi é una disgrazia con conseguenze pesanti sul
piano economico e sociale. Che fine farà l'interscambio commerciale per
miliardi di euro tra l'Italia e la Libia? Che cosa succederà al
metanodotto? Quanto pagheremo il petrolio ed il gas? Quante migliaia di
lavoratori occupati nelle aziende italiane in Libia resteranno senza
lavoro? Quanti dei tre milioni di lavoratori stranieri che vivono da
decenni in Libia si riverseranno verso il nostro Paese?
De Michelis sa benissimo che gli USA hanno fatto una doppietta con la
messa in crisi di Gheddafi: hanno abolito la sovranità della Libia ed
inferto un colpo durissimo all'Eni al quale fanno la posta da sempre,
fin dalla uccisione di Mattei. Ma questo a lui ed alla ipocrita e
disonesta casta politica italiana attenta soltanto alla carriera non
importa proprio niente.
Il pavido governo italiano è costretto a fare finta di niente. La
sua meschina opposizione lo incalza per la cancellazione del trattato
italo-libico. Berlusconi dovrà stare in riga e fornire il supporto
militare se si deciderà di bombardare Tripoli al fine di spaccare in due
od in tre la Libia oppure di mettere al potere la tribù fedele
all'Occidente dell'ex re Idriss. Il benessere della Libia sarà un
ricordo del passato come quello dell'Iraq di Sadam Hussein che era
diventato lo Stato più moderno industrializzato e colto tra i paesi
arabi. Gli USA non sopportano la crescita di civiltà diverse da quella
del suo capitalismo. Anche l'Iran dovrà essere schiacciata e riportata
all'età della pietra. Tutta la polemica contro l'Islam ed il
fondamentalismo islamico, contro il terrorismo, non è altro che il
manifesto ideologico di un Impero che non accetta di convivere con
entità autonome e culture diverse dalla sua. In lista di attesa per
essere omologata con le buone o le cattive sta la Russia. Farebbe bene
Berlusconi, prima che Obama decida di tirargli il collo e di ordinare ai
suoi "fedeli" in Italia di rivedere tutto, a rivedere, se può, le sue
posizioni verso Putin.
Intanto dalla Libia giunge un pesante silenzio. Tutto si è fermato
come se la macchina del tempo si fosse inceppata. Che fine hanno fatto i
rivoluzionari? Che cosa ne è del tiranno Gheddafi chiuso nel suo bunker
come Hitler secondo la descrizione della batteria massmediatica?
Persone provenienti da Tripoli intervistate da rai news 24 hanno detto
che niente di quanto raccontato dalle televisioni e dalla stampa è vero.
Tripoli è tranquilla e la vita vi scorre normalmente. E allora? Che cosa
sta accadendo?
Sta accadendo che le orde monarchiche manovrate da Obama e dalla Clinton
hanno avuto l'ordine di congelare la "rivoluzione" in attesa dei
negoziati con Gheddafi e la sua famiglia. Se questi accetterà di
andarsene dal paese dove è nato e dove ha governato per quaranta anni
non ci sarà bisogno dell'assalto finale al Palazzo d'Inverno. Se
Gheddafi resisterà la Libia farà la fine dell'Irak e dell'Afghanistan:
sarà invasa da truppe che qualcuno nella sinistra fariseica italiana
chiama "umanitarie". Vedremo in diretta lo spettacolo pirotecnico delle
bombe al fosforo che illuminano il cielo di Tripoli. Lo stesso
spettacolo che abbiamo visto sul cielo di Bagdad.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, March 04, 2011 10:05 AM
Subject: Scala mobile e salario minimo garantito
La crisi libica ha infiammato l'inflazione per il rincaro della
energia a causa di una velocissima manovra sui prezzi in cui è anche
forte una componente di speculazione e di vera e propria rapina.
L'effetto è immediato intanto sul costo dei carburanti che grava sui
lavoratori che nella loro grande maggioranza usano il mezzo privato per
raggiungere le aziende e sui costi di produzione di generi alimentari
che rincareranno tutti. Insomma tutto costerà da subito più caro. Altro
effetto negativo sarà prodotto dal federalismo municipale che aumenta
le tasse e dai rincari dei servizi delle ex municipalizzate. Insomma i
salari e le pensioni già abbastanza rinsecchiti corrono il rischio di
diventare evanescenti anche perchè sono fermi da circa venti anni. Dalla
abolizione della scala mobile avvenuta il 21 luglio 1992 e dagli accordi
di concertazione del 23 luglio 1993 ad oggi c'è stata una inesorabile
progressiva svalutazione dei salari costretti quasi alla immobilità
mentre tutto il resto è andato avanti secondo le leggi del mercato.
Salari e pensioni basse hanno contribuito
a non fare impennare di molto i prezzi data la minore possibilità di
consumi di lavoratori e pensionati come dire che la povertà del popolo è
servita a tenere in equilibrio il sistema. Ma è catastrofica la
situazione dei redditi fissi. Il 17 % dei pensionati di vecchiaia
riceve un assegno inferiore a 500 euro mensili. Il 6 % dei lavoratori
riceve un "salario" inferiore a 500 euro al mese ed il 25 % sotto i
1000 euro.
Questa situazione angoscia sopratutto i pensionati che non solo non
hanno mezzi di difesa, ma sono stati criminalizzati dal regime che li
vuole vampiri delle risorse che spetterebbero ai giovani, propaganda
alimentata anche da autorevoli economisti e professoroni come Monti, non
promette niente di buono ed evolve verso il peggio. Diventeranno i
pensionati italiani come i russi dopo la caduta dell'URSS costretti a
mendicare per le strade ed a morire di freddo e di fame? Grave è la
condizione dei lavoratori e delle loro famiglie. Sebbene l'economia
italiana sembri in ripresa moltissime sono le ore di CIG. La
contrattazione in deroga abbassa i minimi salariali ed i contratti in
regime di precariato addirittura li dimezzano. Insomma la situazione si
sta facendo assai critica per la sopravvivenza. Il liberismo ha imposto
regole che vanno ben oltre la legge bronzea dei salari di Ricardo. Non
solo il salario non va oltre la sussistenza dei prestatori d'opera ma é
spesso largamente al disotto. Si sopravvive con l'aiuto delle famiglie
fino a quando questo sarà possibile. Tutti i milioni di giovani
biagizzati sopravvivono con l'aiuto dei genitori e spesso anche dei
nonni. Nessuno è in grado di reggersi da solo e non basta neppure
l'aiuto dello stipendio della compagna, se precaria.
In queste condizioni diventa indispensabile il ripristino della scala
mobile, di un meccanismo di indicizzazione dei salari e delle pensioni.
La scala mobile può essere congegnata per evitare taluni effetti
negativi che le sono stati attribuiti. Non è vero che favorisce
l'inflazione se scatta soltanto un paio di volte l'anno e sempre dopo
la registrazione dell'andamento dei prezzi. Può addirittura essere uno
strumento di contenimento di questi, perchè le aziende e lo Stato
aumentando prezzi e tariffe dovranno tenere conto delle ripercussioni.
L'istituzione del Salario Minimo Garantito si rende indispensabile per
tutta l'area del precariato e del lavoro immigrato. Ma farà bene a
tutti bloccare la tendenza allo scivolamento verso il basso dei salari.
Sarà un fatto di civiltà e di rispetto della dignità.
Eviterà l'imbarbarimento di una società che si spacca in due, da un
lato i managers ed i politici che godono di retribuzioni scandalose e
dall'altro i reietti che la morale liberista vorrebbe fare sentire
falliti. Non è un fallito un giovane che dopo essersi laureato magari
con tanto entusiasmo è costretto a servire in un ufficio per
quattrocento euro al mese ma solo una vittima di un sistema che deve
essere cambiato subito prima che sia troppo tardi.
Si potrebbe rivendicare anche un tetto per gli amministratori ed i
managers. Cosa giusta specialmente nella pubblica amministrazione dopo
la scandalosa riforma Bassanini.
Lo sciopero del 6 maggio prossimo affronta la questione salariale e
delle pensioni? E' una domanda che mi pongo dal momento che mi pare
prioritario mettere qualche cosa in più nelle tasche vuote dei
lavoratori e dei pensionati.
Pietro Ancona
---- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: redazione@ilmanifesto.it
Sent: Sunday, March 06, 2011 10:44 AM
Subject: Fw: tristezze . Lettera a Valentino Parlato
Caro Parlato,
innanzitutto mi permetto correggere un suo impreciso ricordo: non è
stato Bush a volere uccidere Gheddafi nell'86 ma Reagan. La casa
bombardata è in Libia monumento nazionale a testimonianza di una
violenza subita dall'Impero e che si può ripetere ed infatti si sta
ripetendo. In secondo luogo mi permetto di osservare la mancanza di
respiro politico del suo articolo di oggi "ipotesi sulla crisi libica"
che vuole fare entrare, come si dice in Sicilia. " u sceccu pa cuda" (
il somaro per la coda) facendone una variante della grande rivolta
giovanile che scuote l'Africa e la penisola arabica. Lei parla di una
gioventù libica "mobilitata" contro il regime nientedimeno con le stesse
parole d'ordine del libro verde di Gheddafi. Non mi pare che le facce
patibolari e vissute del cosidetto consiglio rivoluzionario che siede a
Bengasi e si proclama unico rappresentante della Libia sia proprio fatto
da facce giovanili. A me sembrano vecchi arnesi che inalberano la
bandiera della monarchia di Idris e che, con un colpo di stato
lungamente preparato con l'aiuto degli anglosassoni e di Israele, si
sono impadroniti per prima cosa degli impianti petroliferi, degli
aeroporti e dei porti per potere ricevere gli aiuti in armi e
contractors dall'Occidente e che, solo per finta, non chiedono
l'intervento dei bombardamenti navali o aerei dello Occidente (che ci
saranno e magari si dirà che erano chirurgici, mirati a non colpire la
popolazione ma soltanto i "mercenari" dell'odiato tiranno.).
Mi consenta ancora di osservare che la sua definizione di Gheddafi "
beduino colto" è razzista e sembra fuoriuscita dal ventre colonialista
della borghesia italiana che mandava Graziani ad impiccare i libici e
gasare le popolazioni dei villaggi. Che significa "beduino colto"? Che
normalmente i beduini non lo sono? E secondo quali criteri non sono
colti, forse perchè non hanno mai letto San Tomaso d'Aquino come lei?
Osservo ancora che non ha detto una sola parola sulla catastrofe
umanitaria provocata dalla insurrezione. Tre milioni di lavoratori
stranieri sono accalcati come mandrie ai confini della Libia e vengono
fatti passare con un filtro spaventosamente piccolo. Scene dei tanti
giovani che svenivano per gli strapazzi dentro una folla allucinante
dovrebbero provocare rimorsi in quanti lodano la rivolta anti Gheddafi
che è la rivolta contro la libertà e l'indipendenza della Libia.
Anche l'Italia uscirà con le ossa rotte dal marasma che prenderà il
posto della Libia. Una mazzata micidiale è stata assestata alla testa
dell'Eni da sempre invidiata dalle sette sorelle per il metanodotto e
per i rapporti privilegiati con la Libia. Venti miliardi di interscambio
con un paese che è stato finora la Svizzera opulente dell'Africa.
Migliaia di lavoratori italiani resteranno disoccupati.
Infine mi permetta di osservare che la visita di Gheddafi a Roma non è
stata una pagliacciata. Il gesto di Berlusconi di baciargli non so se la
mano o l'anello avrebbe dovuto compierlo anni orsono il governo di
centro-sinistra. Esso corrisponde al gesto di Willy Brandt al ghetto di
Varsavia. Chiedere perdono per la feroce e prolungata presenza coloniale
dell'Italia è un gesto da grandi statisti. Peccato che lo abbia fatto
Berlusconi ma è sempre una cosa buona per l'Italia.-
Pietro Ancona
Non condivido chi dice che gli USA sono stati sorpresi dagli
avvenimenti che hanno scosso e continuano a scuotere quella che
alcuni, con locuzione colonialista, chiamano quarta sponda del
Mediterrano e la penisola arabica. Non credo proprio. Credo che la
rivolta del pezzo di classe dirigente libica che si è impadronita
subito della zona dei pozzi petroliferi sia stata lungamente e
minuziosamente preparata anche negli uffici delle grandi compagnie
petrolifere e naturalmente dal Pentagono. Non so se la Nato ne fosse
al corrente ma non dubito che i fratelli inglesi siano stati della
partita. Si tratta della più grande rapina organizzata dagli
anglosassoni dopo lo spaccio dei derivati fasulli. La Libia ha già
avuto sequestrati 70 miliardi di dollari di fondi sovrani e credo
che ci sia un piano di spartizione delle immense straordinarie
risorse petrolifere attuali e quelle avvistate nel golfo della
Sirte. I dirigenti del Comitato dei Rivoltosi che siede a Bengasi si
muovono negli uffici della Unione Europea, della Nato e dell'ONU con
la naturalezza di chi è conosciuto da tempo ed è stato riconosciuto
ancora prima di avere strappato il potere al colonnello Gheddafi.
Ci sono tante riflessioni da fare sulle " rivoluzioni" della
Tunisia, dell'Egitto, dello Yemen, del Behrein. Intanto,
all'indomani della rivoluzione vittoriosa in Tunisia i giovani che
l'hanno fatta scappano verso l'Europa a migliaia e migliaia. Ma
come! non dovrebbero essere i complici di BenAlì a scappare come
questi e la consorte hanno fatto
portandosi dietro 1500 chili di oro in lingotti ed avendo già
all'estero trenta miliardi di euro che non risulta siano stati
sequestrati dal solerti governi occidentali? Che ne è stato di Ben
Alì e di Mubarak.? Del primo ci è stata raccontata la storia che è
morto proprio allo indomani dell'espatrio e di Mubarak non sappiamo
più niente. Ci hanno raccontato che è malato e non ci dicono niente
ma proprio niente dei 50 miliardi di euro che questi ha depositato
all'estero. Il refugium peccatorum dei tiranni è l'Arabia Saudita
che con le sue televisioni scrive le veline a tutta la stampa
occidentale raccontando balle colossali che vengono accettate
nella colta Europa come notizie vere. L'ultima balla è la richiesta
di Gheddafi al Comitato Monarchico di Bengasi di trattare in cambio
di un salvacondotto per se, per la famiglia e per i suoi soldi......
Non credo proprio che quanto stia accadendo non sia stato
programmato. L'Impero studia i suoi piani e non sono mai piani di
pace, ma di arricchimento della cupola mafiosa delle multinazionali
e del pentagono a spese del mondo. Si rifanno delle perdite che il
sistema finanziario ha subito e che vengono recuperate spremendo i
popoli attraverso il FMI, costringendo l'Europa ad un welfare sempre
più povero, abbassando i salari dei lavoratori e riducendo quasi ad
elemosine le pensioni e con le guerre di rapina. Nel caso della
Libia ci sono in gioco tutta la ricchezza che è stata accumulata
negli anni dalla geniale lungimirante e saggia gestione di Gheddafi
e le risorse petrolifere. Inoltre, con la Libia si colpisce quasi a
morte l'Italia. Che fine farà la vituperata ENI a cui le Sette
Sorelle danno la caccia fin dall'assassinio di Enrico Mattei?
Cesserà l'interscambio di venti miliardi di euro annui tra Italia e
Libia e una grande pacifica cooperazione economica e culturale
entrerà in crisi forse per sempre. Con l'aggressione alla Libia c'è
anche un attacco sferrato all'Italia ed all'Europa. Non è forse
casuale la fuga dei buoi dalla stalla. Perchè la Fiat si trasferisce
negli USA? Perchè Bulgari si mette sotto l'ala della Francia?
Insomma, perchè c'è un fuggi fuggi delle maggiori imprese
dall'Italia? Si tratta solo di delocalizzazione oppure c'è
all'orizzonte un periodo difficile per il nostro Paese? Credo che si
stia programmando la retrocessione dell'Italia assieme a quella dei
paesi del Pigs....Per retrocedere l'Italia bisognava assestarle un
colpo mortale. Il colpo mortale arriva attraverso la Libia.
In fondo i potenti di sempre hanno sempre avuto disprezzo per il
nostro Paese. Non disse Metternick al Congresso di Vienna del 1815
che l'Italia era " una espressione geografica"?
Kissinger e le teste d'uovo dei neocon al potere non la pensano
diversamente. Senza Eni e Finmeccanica, senza il grande polmone
libico, diventeremo più piccoli e più poveri. Ci resta il rapporto
con la Russia. Ma anche di questo il Capo Mafia della casa Bianca
presto ci chiederà il conto....
Tutto il Mediterraneo risulterà diverso dopo la guerra alla Libia e
diventerà una sorta di lago americano. Alle importanti basi militari
USA di Napoli e Catania si sommerà il presidio del Nord Africa di
forti postazioni USA.
Per tutto questo e non solo per questo faccio il tifo per il
colonnello Gheddafi e la sua Libia. Ma è assai difficile resistere
ai progetti dell'Impero.-
Ieri sono state rese note le statistiche dell'Afghanistan relative
al 2010: 2800 morti in grande parte donne e bambini. Non sappiamo
quanti feriti, mutilati, malati... Non importa niente a nessuno.
Santoro non dedicherà a questi un numero di Anno Zero. In fondo si
tratta soltanto di una statistica di persone che scompaiono lontano
dalla nostra vista.
Pietro Ancona
****
La Liberazione
della Libia e
dell'Italia
"Ma mi ricordo che anche noi abbiamo avuto bisogno degli "alleati" per liberarci dal fascismo. Sì, Gheddafi......" Sono parole scritte da Rossana Rossanda, una stella del gruppo del Manifesto, una gloria della cultura italiana comunista.
Intanto il popolo libico non ha chiesto di essere liberato da Gheddafi con il quale stava benissimo in quella che è la Nazione può avanzata nella soddisfazione di bisogni primari e secondari dell'Africa e non solo. Ricordo per tutti la realizzazione di un acquedotto che cammina per migliaia di chilometri sotto il Sahara e porta l'acqua a tutte le città della Jamaria. Ricordo il metanodotto italo-algerino che da trenta anni svolge il ruolo di ponte di pace fra l'Africa e l'Europa, opera grandiosa di pace realizzata su progetto dell'Ente Minerario Siciliano di cui facevo parte. Il Libia c'è in atto una dolorosa frattura provocata da un pezzo del vecchio establiscement che si muove più o meno come la dissidenza iraniana nell'orbita delle multinazionali del petrolio. Ma vorrei tornare a questa storia di noi italiani aiutati nella liberazione dal fascismo dagli "alleati".
E' vero che gli USA sono intervenuti nella seconda guerra mondiale. Eserciti USA hanno attraversato l'Italia che veniva bombardata preventivamente da immensi stormi di fortezze volanti. L'Italia liberata fu un mucchio di rovine. Per ricostruirla furono necessari dieci anni di durissimo lavoro. Ma non è vero che fu liberata- Quando gli alleati giunsero in Italia questa era già stata liberata da Napoli (settembre 1943 a Milano 25 arile 1945). Gli alleati non fecero altro che attraversare le città liberate distribuendo caramelle , gomma da masticare chewing gum" e sigarette Camel. Questa storia della liberazione dal nazismo e dal fascismo fatta da marines che in parte erano nipoti dei nostri emigranti in USA è stata per cinquanta anni una leggenda alimentata da arte dai nostri governi per non mettere in discussione l'occupazione manu militari che gli USA hanno fatto e fanno della nostra patria, per alimentare sensi di colpa per essere stati fascisti e dalla parte di Hitler. Non c'è dubbio: la causa dei fascismi era profondamente sbagliata ed il nazismo è stato un Mostro scaturito dal cuore dell'Europa. Ma il nazismo è nato per responsabilità degli anglosassoni
che avevano costretto la Germania al pagamento di debiti di guerra pazzeschi. Il mostro nazista fu inseminato a Versailles. Tutto il popolo tedesco doveva lavorare soltanto per pagare i risarcimenti pretesi dagli americani e dai loro alleati. Soltanto l'anno scorso la Germania ha saldato i debiti che gli furono accollati specialmente dalla Francia. Dopo ben 92 anni! Poi si fece di tutto per fare fallire la Repubblica di Weimar che costituiva l'alternativa socialdemocratica e democratica ai movimenti fascisti che nascevano all'inizio degli anni venti.
La seconda guerra mondiale è finita dal 1945 con la terribile rivelazione di Hiroshima e Nagasaki, esibizione di un potere terroristico che ci avrebbe da allora accompagnato per sempre. Da allora gli USA sono praticamente padroni dell'Italia dove hanno oltre cento siti e basi militari che usano come enclavi USA nella nostra patria. Da Trapani a Vicenza siamo presidiati. Come noi sono presidiati soltanto i tedeschi. Insomma siamo considerati scon fitti e non alleati.
Nel 150 dell'Unità, l'Italia è una colonia degli USA che oggi diventa avamposto nel Mediterraneo nuovo mare magnum delle flotte civili e militari USA.
Caterina
Arena
oh, finalmente
un articolo che
contesta il mito
americani brava
gente che viene
a salvarci dai
nazisti...
visione che con
la storia non
c'entra proprio
un tubo ma che
viene sdoganata
perecchio, in
questo
periodo...
Ivan Rade
Jacenich
gente
intelligente chi
ha scritto l'
articolo! 10 e
lode!
Armata Rossa
ottimo Pietro
11 aprile alle
ore 16.39
Salvatore Vaiana
La tua analisi
antimperialistica
è condivisibile
e il tuo impegno
di
controinformazione
su fb lodevole.
Entrambe
troverebbero più
sostenitori se
dimostrassi ai
tuoi lettori con
dati
inconfutabili e
non funzionali
alla tua
comunque seria
ana...lisi che
la Libia è un
paese
democratico, il
popolo libico
sta
economicamente
bene, Gheddafi è
un semplice capo
di Stato e non
un dittatore
"familista".A
pugno chiuso,
anche se démodé!
Pietro Ancona
La Libia è un
paese
ultrademocratico.
Cose per le
quali in Italia
la gente spasima
e soffre in
Libia da
quaranta anni
sono nella
comune
disponibilità:
casa, acqua,
pane,
energia,sanità,
cultura . La
gente sta meglio
a tripoli che ad
Agrigen...to, Se
poi pensi che è
bene essere
liberi come ad
Haiti ma con la
pancia vuota o
piena di
vermi...
Bisognerebbe poi
avere un
approccio più
consapevole ed
avvertito con la
jamaria che non
è familismo, è
una forma di
organizzazione
del potere
democratico
diverso dal
nostro,. Oppure
va bene soltanto
il modello
occidentale che
favorisce
soltanto ed
esclusivamente
Berlusconi e gli
squali come lui?
Salvatore Vaiana
Lascia stare
Haiti e
Berlusconi sui
quali non ci
sarebbe tra noi
due dialettica
di opinioni,
suggerisci
piuttosto a me e
ai tuoi lettori
link e
riferimenti
bibliografici
(non di parte)
per dimostrare
inconfutabilmente
ciò di cui
sopra.
Armata Rossa
Porta anche tu
Salvatore alcune
prove che non
siano però le
solite fregnacce
che hanno
riempito le
pagine di
rotocalchi della
disinformazione
di stampo
imperialista...Non
c'è giorno che
non vengano
sgretolati quei
castelli
menzogne
costruit...i ad
arte nelle
ultime
settimane, dalle
false fossi
comuni, alle
bombe nelle
piazze, ai
mercenari pagati
da Gheddafi.
Ormai anche i
ragazzini
dell'asilo hanno
ben inquadrato
le bufale
montate contro
Gheddafi. Prova
a comporre su
google le
fatidiche parole
"La libia che
non si legge sui
giornali" e
troverai
documenti in
quantità
industriale sul
tenore di vita
libico e quello
che il
colonnello ha
dato al suo
popolo. C'è
anche una
lettera
dell'ingegnere
Eni guido Nardo
molto
interessante che
ti consiglierei
di leggere
attentamente...
Giuseppina
Ficarra
Ti suggerisco di
leggerti un paio
di schede sulla
Libia e
sull'interscambio
italo-libico e
la relazione
dell'ONU che
indica nella
Libia un paese
ad alto rispetto
dei diritti
umani. Per
articoli non di
parte che
intendi? Molti
articoli "di
p...arte"
comunista li
trovi qui:
http://www.spazioamico.it/Egitto,_Tunisia_Libia.htm
Sono articoli
ben argomentati
e documentati a
differenza
dell'analisi
dogmatica e
frettolosa fatta
da Fabio Amato
responsabile
della politica
estera di
Liberazione che
già il
23/02/2011 aveva
capito tutto ma
senza dimostrare
"inconfutabilmente"
proprio niente.
Giuseppina
Ficarra
Libia: parla l'All
African People’s
Revolutionary
Party pubblicata
da Gabriele
Repaci il giorno
lunedì 11 aprile
2011 alle ore
14.45
Marco Monari
'azz.. o pietro
non sbagli un
colpo... Bravo a
te e a
Giuseppina...
Ciao
Sara Dipasquale
condivido parola
per parola,
virgola per
virgola. A chi
in buona fede
rimane incerto
di fronte a
certe
affermazioni,
suggerisco di
prendere in mano
un buon libro di
storia, anche di
scuola
secondaria,
troverà tutti i
riscontri. A
quelli in
...malafede, o
che sono
insofferenti
allo studio e
preferiscono la
melassa
mediatica, dico
solo che mi
spiace per loro.
E per i loro
figli, se ne
hanno. Questo
commento l'avevo
già scritto, ma
stranamente era
sparito. Vediamo
se adesso
rimane.
10/12/2014
Maria
Felicia
Crapisi
Pietro
Ancona, con
questa sua
pagina, dà
una chiara
prova di
possedere
una profonda
intelligenza
dei fatti
storici.
Merita
un'aperta
lode.
Maria
Felicia
Crapisi
Il Nazismo
nacque come
reazione dei
Tedeschi, al
progetto dei
cosiddetti
STATI
DEMOCRATICI,
che, dopo la
fine della
prima guerra
mondiale,
volevano
rendere la
Germania una
TERRA
TOTALMENTE E
DEFINITIVAMENTE
BRUCIATA :
condivido
pienamente
questa
indicazione
di Pietro
Ancona.
Vedi anche
Gheddafi: ci rendiamo
conto che non esiste un Parlamento in Italia... Solo l'amico popolo italiano
vuole la pace.
nota
di Giuseppina Ficarra
Subject: Tripoli, bel suol d’amore: italiani feroci e
traditori, la Libia sa bene chi siamo
Tripoli, bel suol d’amore: italiani feroci e
traditori, la Libia sa bene chi siamo
Nel centenario (1911) dell’occupazione coloniale dell’Italia (di
Giolitti) alla Libia seguita da trenta anni di ferocia fascista ma anche
dopo quaranta anni di bella e pacifica cooperazione, abbiamo di nuovo
tradito il popolo libico. Lo ha ricordato Gheddafi junior minacciando
vendette. In ogni caso di vittoria o sconfitta di Gheddafi, l’Italia ha
perso tutto: la dignità e trenta miliardi di interscambio commerciale! Ecco
come sono continuate le “prodezze” italiane. Su un’oasi dove si pensava
fossero ancora i ribelli, che si concentrò l’attenzione italiana. Il 31
luglio 1930 quattro aerei al comando del tenente colonnello Roberto Lordi
partono da Gialo con l’ordine di distruggere Taizerbo. Vengono lanciate 24
bombe da 21 chili caricate a iprite e 12 bombe da 12 chili e 320 da 2 chili
con esplosivo convenzionale.
Anche Cufra, città santa dei senussiti nella Libia sudorientale, dove
intanto si erano ritirate le bande ribelli di Abd el Gelli Sef en-Nasser e
Saleh el Atèusc, subì un attacco dal cielo prima di essere presa nel gennaio
del 1931 da una colonna di “meharisti”, mercenari libici su cammelli e
autocarri.
I guerriglieri sopravvissuti fuggirono con le proprie famiglie ma i reparti
cammellati e l’aviazione li inseguirono per vari giorni fino ad annientarli
in gran parte: tra le vittime anche donne e bambini.
Cufra fu sottoposta a tre giorni di saccheggi e violenze: 17 capi senussiti
furono impiccati, 35 indigeni evirati e lasciati morire dissanguati, 50
donne stuprate; si registrarono anche 50 fucilazioni e 40 esecuzioni con
ascia, baionette e sciabole. Le nostre truppe vittoriose si abbandonarono a
ogni atrocità: alle donne incinte venne squartato il ventre e i feti
infilzati, giovani donne violentate e sodomizzate con le candele, teste e
testicoli dei loro compagni mozzati portati in giro come trofei, tre bambini
immersi in calderoni di acqua bollente, ad alcuni vecchi vennero estirpate
le unghie prima di essere accecati.
****
Original Message -----
From: Pietro Ancona
Sent: Wednesday, March 14, 2011 4:17 PM
Subject: Le rivoluzioni scippate ed addomesticate
Le rivoluzioni scippate ed addomesticate
La signora Clinton che fa come le due signore che l'hanno preceduta
nell'importante incarico di Segretario di Stato Madeleine Albright e
Condolence Rice il lavoro "sporco" dell'Impero, si recherà nei prossimi
giorni in Egitto ed in Tunisia per incontrare i governi scaturiti dalle
rivoluzioni
contro Mubarack e Ben Alì. Questi due governi non hanno però nessun
rappresentante dei giovani di piazza Tahrir e di Tunisi. E neppure dei
personaggi che si erano proposti come alternativa come Mussa e Baradei Sono
ferreamente ancorati al passato ed al blocco sociale affaristico militare e
mafioso che si è arricchito in trenta anni di dittatura tutt'altro che
pacifica. Basti pensare che in Egitto lo stato d'assedio non è mai stato
revocato dal 1980 e non lo è tuttora. In Tunisia affari e proprietà sono dei
mafiosi siciliani Proprietà immobiliari notevoli sono delle cosche mafiose
trapanesi che considerano da sempre la Tunisia la loro Svizzera a due passi
da casa.
Non c'è dubbio che i due governi stiano aiutando in tutti i modi i rivoltosi
di Bengasi.
Bengasi è alle spalle dell'Egitto che ha fornito ai rivoltosi armi in
quantità enormi, mezzi, informazioni, contractors, specialisti ed aiuti
provenienti dagli USA e dalla Nato. Insomma
aiutano un colpo di Stato che vorrebbe trasferire il controllo sul petrolio
da Gheddafi ad altre persone che a quanto pare godono di accrediti in
Occidente fortissimi. Sono stati immediatamente riconosciuti da Sarkozy e
ricevuti dalla Comunità Europea. Il portavoce di questi loschi individui che
si muovono come l'UGK in Kossovo ha minacciato Cina e Russia che non avranno
petrolio libico se nella sede dell'ONU non voteranno a loro sostegno. Per
questa ragione la Clinton li raggiunge per impartire disposizioni sul
prosieguo della guerra a Gheddafi ed alla Libia (Gheddafi è la Libia)
La sinistra europea ha commesso un grosso errore di semplificazione
assimilando la situazione libica a quella di tutta l'area in movimento nel
Nord Africa e nella penisola arabica. In effetti trattasi di movimenti del
tutto diversi. In Libia si tratta di gruppi armati che hanno fatto
prigioniere le popolazioni di Bengasi e degli altri centri catturati ed
hanno trincerato le città contro l'esercito dello Stato. In Egitto ed in
Tunisia si è trattato di movimenti con radici profondissime nel disagio,
nella fame, nella disoccupazione di milioni di giovani che hanno anche dato
un tributo di sangue (cinquecento uccisi in Egitto di cui non si parla mai)
ma che sono stati manipolati ed asserviti da una operazione di maquillage
del regime. Sono anche stranissime la morte di BenAlì all'indomani del suo
trasferimento in Arabia Saudita e la malattia di Mubarak. Di questa gente,
che non viene bandita dal mondo come accade a Gheddafi, i beni non vengono
sequestrati e la stampa occidentale è molto parca di notizie. Non si sa
quasi niente.
Insomma queste rivoluzioni che cosa hanno prodotto? Due regimi che
continuano a sparare sulla folla e che appoggiano e coprono i rivoltosi di
Bengasi. Il fatto che le rivoluzioni non avessero parole d'ordine
antiamericane ed antiisraeliane non è naturale, non si tratta di un processo
di deideologizzazione delle masse che sono diventate empiriche e che anelano
ai valori dell'occidente, ma di una direzione delle sollevazioni molto ben
edotta dei suoi scopi. Forse gli USA ed Israele da trenta anni non erano i
tutori di Mubarak e di ben Alì? Perchè non sono mai stati chiamati in causa?
Farebbe bene la sinistra a riflettere sullo stato dell'arte del movimento
"rivoluzionario" del nord africa senza abbandonarsi alla retorica immotivata
ed estetizzante di quanto è bella la rivoluzione araba e di quanto è bella
la gioventù rivoluzionaria. Come mai la gioventù all'indomani della cacciata
di Ben Alì scappa verso Lampedusa? Non dovrebbe realizzare la rivoluzione in
patria? E come mai nessuno di piazza Tahrir è nel governo di Il Cairo?
Si ha quasi l'impressione che la destra abbia utilizzato l'immensa forza di
cambiamento delle masse per aggiustare i suoi assetti di potere sia a
livello locale che internazionale. Certo la signora Clinton si reca a Tunisi
ed in Egitto con la certezza di trovare interlocutori da lungo tempi usi a
riverirla ed a servirla. E' questa la rivoluzione araba?
Il tema che si dovrebbe porre la sinistra, a mio parere, è il seguente: Se
rivoluzioni di milioni di persone come quelle che abbiamo visto nascere
sviluppare e finire possono essere manipolate dall'Impero nei contenuti, nel
progetto, nella loro risoluzione, che cosa c'è che non va? Possibile che al
posto di idee di libertà, socialismo, eguaglianza, democrazia, ci sia
soltanto una immensa lavagna dove scrivono soltanto la Clinton, Obama, i
neocon? Allora è preferibile di gran lunga il fondamentalismo islamico e
meglio ancora il socialismo ad un tsunami della storia che finisce con
depurare le stesse acque e servirle in bicchieri diversi....
Si possono scippare i popoli anche delle loro rivoluzioni? A quanto pare
questo è il capolavoro della strategia del duo Obama-Clinton. Fare delle
rivoluzioni un mezzo per rinnovare il feroce potere degli USA sul mondo,
assorbire la pressione sociale per non cambiare niente dei blocchi di potere
delle classi dominanti, sostituire qualche vecchio arnese con nuovi rampanti
"rinnovatori".
Pietro Ancona
http://www.globalproject.info/it/mondi/Rivolta-in-Egitto-risposte-ad-alc.
****
Fare la guerra con Gheddafi non contro Gheddafi
pubblicata da
Pietro Ancona
il giorno martedì 22 marzo 2011 alle ore 12.58
Fare la guerra con Gheddafi e non
contro Gheddafi
Ci sono
cose che riscattano un uomo di tante sue colpe e di tante suoi piccoli o
grandi vizi. Mi hanno molto colpito le parole di Berlusconi dedicate a
Gheddafi. " Sono molto addolorato per lui, quanto succede in Libia mi
colpisce personalmente." Naturalmente per avere detto questo sarà morsicato
ai polpacci dai tanti sciacalli e sciacalletti della politica italiana,
pieni di veleno razzista contro colui che chiamano spregiativamente raiss.
Berlusconi ha avuto la debolezza di avere aderito alla risoluzione dell'ONU
anche se lo ha fatto masticando amaro. Non era in condizioni di contrapporsi
nettamente alla Casa Bianca ed ai suoi voleri che sono legge in tutto
l'Occidente ed anche all'ONU diventato un ufficio ratifica delle
deliberazioni degli USA. Tuttavia sa bene come sanno tutti che la sconfitta
di Gheddafi sarà la sconfitta stessa dell'Italia che finora ha goduto di
straordinari privilegi politici ed economici in Libia. La Francia ha sempre
invidiato il ruolo dell'Eni e della Finmeccanica e l'interscambio
italo-libico di quasi trenta miliardi di euro l'anno. Sarkozy scalpita e
sgomita dentro l'alleanza del branco di squali accampato nel golfo della
Sirte per farci fuori al più presto e mettere il rubinetto anche al
metanodotto che ci porta da trenta anni il prezioso gas dalla Algeria. In
quanto agli USA che mostrano l'onnipotenza del loro esercito e non si
vergognano di infierire contro un piccolo popolo hanno inaugurato una
politica che vorrebbero spacciare di prudenza e di saggezza. . Obama parla
poco e si mostra quasi "coinvolto" più che artefice della aggressione
colonialista alla Libia. Dice da sempre che Gheddafi se ne deve andare e
nello stesso tempo ha ottenuto il suo deferimento al tribunale dei Crimini
di Guerra che gli USA ritengono di non riconoscere per loro. Nel primo
giorno di assedio alla Libia ha scaraventato una apocalittica quantità di
missili sulle infrastrutture civili e militari secondo la tecnica di ridurre
all'età della pietra quanto di civile si trova nel raggio di questi
terribili ordigni. Solo questo lancio è costato oltre cento milioni di
dollari. I missili sono tutti armati di uranio impoverito al fine di
diffondere il cancro nella popolazione e di manomettere le generazioni
future. Nasceranno mostriciattoli al posto dei bellissimi bambini berberi o
beduini di oggi! Obama è intervenuto in Libia ed ha orchestrato tutto
perchè
non ha mai gradito il rapporto privilegiato tra Italia-Libia e Russia che
avrebbe dato vita ad un progetto grandioso di oleodotti e metanodotti con il
gravissimo difetto di essere estraneo ed indipendente dai progetti
americani<L'opinione pubblica occidentale, avvelenata da massmedia embedded
che da sempre da quanto Gheddafi ha visitato l'Italia manifesta intolleranza
e disprezzo razzistico, è stata assunta per far credere che la rivolta
armata, il golpe partito da Bengasi fosse opera di un gruppo di puri
difensori della libertà e della democrazia. Sappiamo tutti che si tratta di
contractors libici arruolati dalla Cia e dal Mossad che non esitano ad
abbandonarsi anche al saccheggio, allo stupro, al delitto. Rimproverano a
Berlusconi di avere baciato la mano a coloro che chiamano spregiativamente "raiss"
un gesto che è stato di grande nobiltà e che ha rafforzato un clima di
amicizia e di superamento dei trenta anni di atroci delitti compiuti
dall'Italia nella Libia giolittiana e fascista. Molti considerano Gheddafi
un pagliaccio, un eccentrico perchè non ha mai indossato gli abiti grigi
della borghesia, la giacca e cravatta
dell'establiscement
occidentali. Ma i vestiti di Gheddafi hanno tutti un grande valore simbolico
come la tuta mimetica di Fidel Castro ed il camiciotto azzurro di Mao.
Sottolineano il carattere eversivo e rivoluzionario dell'uomo che li
indossa.. La Libia di Gheddafi è passato da un milione di abitanti del 1969
ai sei milioni di oggi, la vita media è di 77 anni, la mortalità infantile
bassa forse migliore di quella USA, il reddito procapite di 17 mila dollari,
il welfare tra i migliori del mondo. A questo è servito il petrolio: a
migliorare la condizione di sei milioni di persone che danno pane e lavoro a
tre milioni di stranieri come se l'Italia desse lavoro a trenta milioni di
immigrati!!
Dopo
questa guerra non ci sarà più niente di tutto questo e milioni di persone
dovranno decidere se morire di fame o tentare l'avventura
dell'attraversamento del mare.Il Nord Africa privato del centro di forza
economica e di stabilità della Libia diventerà un inferno come si vede
dall'esodo continuo dei tunisini verso l'Italia. Irak docet!</span>
L'opposizione italiana piuttosto che farsi carico di una analisi corretta
di quanto sta accadendo e di prendere le misure necessarie non trova di
meglio che criticare Berlusconi secondo strizzando l'occhio agli Usa come a
dire "vedete, se ci fossimo noi saremmo più attenti alle vostre direttive."
Napolitano si comporta come garante dell'atlantismo più becero dei sepolcri
imbiancati della guerra fredda. Per lui la cosa più importante è uscire da
questa vicenda senza fare arrabbiare gli USA. IL resto non conta!
Insomma, spero che il governo trovi modo di sganciarsi da questa sporca
avventura di petrolio e di sangue e, una volta tanto nella storia di questo
Paese, di non essere Maramaldo, voltagabbana, specialmente quanto i mafiosi
occidentali ci vogliono con loro togliendoci anche il pane di bocca.
Pietro
Ancona
Scambio
di opinioni con il Prof.Flores D'Arcais di Micromega
di Pietro Ancona March 26, 2011
Palermo, 25 marz0 2011
Caro Flores
D'Arcais,
lei che non è pacifista ma
interventista mi vuole spiegare quali
sono gli interessi che muovono la
Francia e l'Inghilterra in questa loro
generosissima campagna d'Africa contro
il feroce dittatore Gheddafi?
Non crede che la Shell, la Total e la
multinazionale dell'acqua Suez c'entrino
qualcosa?
Li conosce gli interessi dell'Italia,
interessi di civiltà perchè trattasi di
commerci ed imprese che radicano la pace
ed il benessere, che verranno spazzati
via dalla vittoria della coalizione del
"volenterosi"?
Li conosce i dati della Libia del
Colonnello Gheddafi? Età media 77 anni,
mortalità infantile bassa, cultura,
salari, pensioni e sicurezza sociale
reddito medio 17 mila dollari e su sei
milioni di abitanti tre milioni di
immigrati. Lo sa che tutto questo non ci
sarà più dopo il passaggio della signora
Guerra e della Signora Morte e che la
Libia sarà ridotta alla stregua
dell'Iraq e della Somalia?
In ogni caso la guerra è la
sconfitta della ragione e la vittoria
dell'istinto belluino peraltro non di
tutte le razze animali.
Se questo è il girotondismo siete
anche peggiori di Berlusconi.
Se c'è da stare da una parte è quella
dei popoli oppressi dal colonialismo. A
Gheddafi fanno pagare quaranta anni dopo
la estromissione degli inglesi e degli
USA dalla Libia. Voi partecipate alla
vendetta ammantandola di ragioni
"umanitarie".
Pietro Ancona
Sono certamente interessi abietti,
l'ho scritto e riscritto, ma lei
evidentemente non legge i miei articoli.
Altrimenti saprebbe che il mio criterio
è semplice: sono con la rivolta, in
Libia come in Egitto e in Tunisia, e ora
in Siria e in Giordania, con i giovani
di queste rivolte, acculturati, laici e
disoccupati. Con la rivolta che a
Bengasi stava per essere schiacciata in
un bagno di sangue. Se Sarkozy per
motivi abietti impedisce che la rivolta
venga schiacciata, e garantisce
indirettamente la salvezza dei rivoltosi
e il possibile futuro della rivolta,
ciò è per me infinitamente più
importante dei motivi abietti di Sarkozy.
Piuttosto: lei è contro l'intervento,
magari scenderà anche in piazza per
chiedere che i raid aerei e ogni altra
forma di intervento occidentale finisca.
Se questo obiettivo dovesse essere
raggiunto, magari mentre è ancora in
piazza, la piazza dovrebbe esplodere di
gioia. Ma quanti in coscienza potrebbero
gioire, visto che tutti sanno, lei
compreso, che finiti i raid Gheddafi
occuperebbe tutto il paese in 48 ore,
con i massacri e la vendetta contro i
rivoltosi che ne seguirebbero? E vada
poi a raccontare ai giovani in rivolta
che saranno massacrati che chi ha
chiesto la fine dei raid non è
moralmente responsabile del loro
destino!
un cordiale saluto
Paolo Flores d'Arcais
Egregio Professore Floris D'Arcais,
credo che lei sia in malafede nel
sostenere le cose che scrive. In Libia,
pur trattandosi di un regime diverso da
quello italiano, non esiste niente,
proprio niente, che possa assomigliare a
quanto è successo a Tunisi, al Cairo, e
sta succedendo in tanti paesi. La
rivolta libica è capitanata da
personaggi che sono come Mousavi e
Rafsaniani in Iran interessati a
dividere con le multinazionali del
petrolio le risorse che oggi Libia ed
Iran dedicano al welfare dei loro
popoli. Stanno venendo in luce tutti gli
sporchi retroscena di questa
provocazione. Si rilegga o si legga i
dati sui fondamentali della economia e
della società libica di Gheddafi. Uno
dei paesi più avanzati del mondo per
reddito procapite, mortalità infantile,
welfare. La gente sta assai meglio dei
poveri degli USA dove possono anche
crepare delle malattie più banali se non
hanno i soldi.
Lei avrebbe dovuto fare qualche
conto prima di pronunziarsi a favore di
qualcosa che sconvolgerà per sempre
l'equilibrio del Mediterraneo a
vantaggio della Francia e degli
americani. L'Italia uscirà povera e
pazza da questo conflitto perdendo un
fondamentale e sicuro mercato per i suoi
imvestimenti ed il lavoro. Da quaranta
anni diecine di migliaia di nostri
tecnici ed imprenditori lavorano in
Libia. La Libia inoltre dava lavoro a
tre milioni di africani che sono stati
improvvisamente ridotti a sbandati
disperati. Trenta miliardi di
interscambio, un metanodotto, una fonte
continua di prosperità e di pace finita
per sempre.
La sua commozione per i rivoltosi
armati fino ai denti che verranno
schiacciati è ipocrita e pelosa. Perchè
non ha scritto una sola parola per i
cinquecento morti di Mubarak che erano
giovani inermi armati soltanto della
fede nella libertà?Perchè non si occupa
del Bahrein e della Siria e della
Giordania..e di tutto il resto?
Il suo interventismo è davvero
raccapricciante proveniente da una zona
della sinistra democratica e liberal
che io amo e che viene sfigurata per
sempre da questa scelta. Lei inoltre
dovrebbe sapere bene che i missili e le
bombe che vengono sganciate sulla Libia
sono caricate ad uranio impoverito che
diffonderà il cancro e farà nascere
mostriciattoli al posto dei bellissimi
bambini berberi o beduini.
Ma sono africani e olivastri di
colore. Chi se ne frega? Viva la razza
bianca e la sua primazia sul mondo.
Pietro Ancona
Ps: si documenti anche sull'acqua che
a miliardi di metri cubi è sotto il
Sahara e sugli interessi della
multinazionale Suez e su quello che i
francesi in questo campo combinano nel
mondo che non è meno criminale di quanto
non si faccia per il petrolio
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, March 27, 2011 11:41 AM
Subject: La sconfitta dell'Italia in Libia
La sconfitta dell'Italia in Libia
Bisognerebbe cominciare a fare qualche riflessione sulla "campagna" di
Libia intrapresa con impressionante mobilitazione di mezzi aerei e navali
dall'Occidente che è sempre capeggiato dagli USA anche se il ridicolo e
pericoloso capo dell'Eliseo si scalmana e vorrebbe farne una guerra tutta
sua, una vendetta personale per le centrali nucleari che Gheddafi non gli ha
fatto costruire in Libia e per la enorme commessa di aerei che non sarebbe
stata onorata. Gheddafi ha preferito continuare a fare affari e stringere
accordi con l'Italia che gli ha salvato la vita sopra i cieli di Ustica e
che da quaranta anni è presente in Libia con migliaia e migliaia di
ingegneri, tecnici, imprenditori, artigiani. Dalla Libia si diparte il
metanodotto, una grandiosa opera di pace che attraversa il Canale di Sicilia
e da decenni rifornisce l'Italia del prezioso gas algerino. Sarkozy era ed è
furioso per il quasi monopolio italiano di tantissime attività
imprenditoriali di stampo non colonialistico: ha invidia per l'Eni che
vorrebbe sostituire con la Total e della Finmeccanica e di tutta la miriade
di imprenditori che si occupano di tantissime aspetti della vita economica
del piccolo ma ricco e prospero paese: sei milioni di abitanti e tre milioni
di stranieri occupati, una iperoccupazione dovuta al genio di Gheddafi e
della sua amministrazione che ha fatto fare passi di gigante alla Libia
mentre il resto dell'Africa boccheggia e si contorce in preda a spaventosi
problemi anche di fame e mentre la Tunisia e l'Egitto offrono ai loro
cittadini soltanto la via della fuga in Europa.
La prima riflessione riguarda l'Italia ed i suoi servizi segreti. L'Italia è
stata colta di sorpresa mentre Usa, GB e Francia organizzavano da mesi
l'insurrezione ed avevano già elaborato piani esecutivi dettagliati.
L'Italia è stata esclusa da ogni informazione. Il progetto "insurrezionale"
si è sviluppato con la precisione di un meccanismo ben congegnato.
Da Bengasi l'insurrezione è dilagata in tutta la Cirenaica ed ha colto di
sorpresa il governo. Non ho dubbi che per realizzare questi risultati tutte
le persone leali con Gheddafi della Cirenaica siano state trucidate per fare
una sorta di pulizia etnica. Quando i rivoltosi parlano di diecimila morti a
Bengasi attribuite a Gheddafi penso che si tratti di loro vittime
sacrificate per rendere sicuro il loro controllo del governo che si sono
affrettati ad insediare e che a quanto pare era già stato riconosciuto
dall'Occidente.
La seconda riflessione riguarda il gruppo dirigente italiano. Ieri sera
Fabrizio Cicchitto riconosceva il carattere coloniale ed antiitaliano della
guerra a Gheddafi. Il governo ha sbandato e pur essendo irritato per essere
stato messo di fronte a fatti "epocali" e comprendendo il reale significato
della iniziativa francese non ha avuto il coraggio di schierarsi accanto
alla Merkel o addirittura di assumere una posizione ancora più chiara di
difesa della integrità dello Stato libico e del suo diritto di regolare le
sue questioni senza interferenze esterne. Anche se il governo avesse voluto
assumere un atteggiamento più consono alla tutela dei nostri interessi e
della pace nel Mediterraneo non avrebbe potuto con una opposizione che fa
sciacallaggio, che rimprovera a Berlusconi di avere baciato la mano di
Gheddafi e che fa di tutto per segnalarsi agli USA come più fedele
esecutrice della volontà imperiale. Ricordate il bombardamento di Belgrado
ad opera del governo D'Alema? Il governo si è trovato stretto tra la
pressione dell'Occidente e il tallonamento della sua opposizione. Ha
sbandato, continua a sbandare. Intanto c'è chi ha pensato di tenerlo
occupato e sotto pressione inviando in Italia migliaia e migliaia di
tunisini che, all'indomani di una "rivoluzione" che defenestra BenAlì
"decidono" di venire tutti in Italia.
Sembra chiaro un obiettivo strategico che la Corte Imperiale di Obama si è
data: distruggere Gheddafi e l'autonomia della Libia, vendicarsi delle basi
militari USA ed inglesi che Gheddafi estromise quaranta anni fa. L'Impero ha
la memoria di un elefante. Non dimentica. E' chiaro che il dopo Gheddafi
sarà molto americano, molto inglese e molto francese. Il popolo libico
tornerà alla povertà antecedente il lungo regno della Yamarihiya. Sarà
ridotto in miseria come è accaduto agli irakeni dopo l'omicidio di Sadam
Hussein e l'instaurazione di un governo petainista. Il simbolo della nuova
era è dato dalla presenza di una immensa base militare USA grande quanto il
Vaticano che troneggia e deturpa il centro storico di Bagdad.
Ieri l'ineffabile premio Nobel per la pace Obama ha dichiarato la sua
menzogna davanti al mondo: ha detto che l'intervento degli alleati ha
salvato tante vite umane. Non è vero! I missili scagliati sulla Libia hanno
ucciso migliaia di persone ed altre ne ucciderà l'uranio impoverito di cui
sono stati caricati. Tripoli, come Kabul, come Beirut, come Belgrado,
come Bagdad, come Mogadiscio, è ridotta ad un cumulo di macerie. Tutte le
infrastrutture civili sono state demolite. La ricostruzione servirà per fare
arricchire le imprese che saranno scelte dagli USA. Gli inglesi finalmente
potranno tornare a spadroneggiare in Libia dalla quale il coraggioso e
valoroso Gheddafi li aveva cacciati via.
Il piano italo-tedesco annunziato da Frattini, ammesso che esista, non
funzionerà. Arriva fuori tempo massimo. L'Italia si è squalificata per non
avere saputo difendere la libertà della Libia ed i suoi vitali interessi nel
mediterraneo. Si farà quello che è già stato deciso alla Casa Bianca.
Viviamo in un mondo in cui, con cadenza quasi biennale, un piccolo Stato di
cultura diversa da quella occidentale viene preso in pugno e stritolato.
L'Impero come Polifemo ad uno ad uno uccide e divora i compagni di Ulisse.
Oggi è la volta della Libia che scompare dalla carta geografica e torna ad
essere un segno geometrico tracciato sulla carta dell'Africa. Domani a chi
toccherà? Sarà la volta del Venezuela o dell'Iran? Oppure della Birmania
dove una cattivissima giunta militare tiene sotto controllo la signora Aung
e si rifiuta di fare installare le basi militare e nucleari che servono agli
USA per minacciare da presso la Cina? Succederà qualcosa in Tibet? La guerra
permamente al pianeta terra è la politica degli USA. Protetti da due oceani
e mai bombardati non conoscono sulla propria carne gli orrori della guerra
che fanno conoscere alle loro vittime. Usano soldati professionisti
reclutati nelle zone di disoccupazione del paese molti dei quali finiscono
suicidi o in grandissima miseria quando ritornano in "patria". Ma le
multinazionali e le banche accumulano potere e tanto tanto denaro.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, March 29, 2011 10:59 AM
Subject: Surreale masochismo in lingua inglese,
Surreale masochismo in lingua inglese
Il segretario dell'ONU Ban Chi Moon ha presentato Napolitano all'Assemblea
dell'ONU come " il grande saggio d'Europa, l'incarnazione della storia
italiana.... " Lo ha anche definito "una leggenda vivente".
Può fare piacere sentire questi apprezzamenti da una autorità mondiale come
il segretario dell'ONU se non facessero sorgere il dubbio che si tratti
della esagerazione di una cortesia rivolta ad una persona anziana arrivata
all'ONU per ricordare i 150 anni della storia d'Italia
Nelle stesse ore in cui Napolitano parlava all'ONU si riunivano inglesi,
francesi ed americani con l'aggiunta della Merkel per decidere le quote del
loro bottino di guerra in Libia. Gli USA hanno fatto sapere di avere speso
finora 600 milioni di dollari in missili e ore di volo e naturalmente si
aspettano di essere rimborsati e compensati adeguatamente.
Quindi all'apprezzamento per Napolitano non corrisponde un adeguata
considerazione della Italia e del suo ruolo. Non capisco poi perchè
Napolitano sia una "leggenda". La sua carriera si è svolta tutta
rigorosamente dentro i Palazzi del Potere. Il suo antifascismo non è stato
tale da procurargli il carcere o l'esilio come è successo a tantissimi altri
come Pertini, Saragat, Nenni, Terracini. E' stato eletto nel 1953 alla
Camera dei deputati e da allora è sempre stato rieletto fino alla nomina di
senatore a vita e poi di Presidente della Repubblica.
Il suo discorso di ieri è stato pronunziato in lingua inglese. Certo è la
lingua più conosciuta nel pianeta per via dell'espansionismo militare degli
USA e della loro presenza anche nei punti più lontani dall'Occidente con
basi militari. Ma credo che avrebbe fatto assai meglio se avesse parlato in
lingua italiana proprio nel giorno in cui presentava il 150° anniversario
della nascita della Nazione. Non è un bel vedere il Presidente di uno Stato
che parla una lingua che non è la sua e neppure della Unione Europea alla
quale appartiene..
Il contenuto del suo discorso è stato del tutto inaccettabile intessuto di
menzogne date per
verità dogmatiche a cominciare dalla accusa a Gheddafi di massacrare il suo
popolo..Gheddafi ha dovuto fronteggiare una rivolta armata di bande
criminali organizzate dai francesi che a Bengasi hanno trucidato la
popolazione civile rimasta fedele alla
Jamaria. Le bande criminali vengono salutate da Napolitano come il solo e
vero governo della Libia attraverso la stretta di mano all'ex ambasciatore
della Libia all'ONU. Una scelta che non è stata autorizzata dal Parlamento
italiano e che è estranea alle norme del diritto internazionale.
Napolitano ha anche in qualche modo accettata la dottrina neocon della
esportazione della "democrazia" sostenendo che non si può restare
insensibili al dolore di chi soffre sotto le tirannie. In verità, in
quaranta anni di jamaria presieduta da Gheddafi non abbiamo mai avuto
sentore di "dolore" del popolo libico. Il popolo libico è stato il più
prospero di tutta l'Africa ed ha dato da mangiare per decenni ad un gran
numero di immigrati. In quanto ai diritti civili lo stesso ONU nel quale
parlava Napolitano ha certificato per la Libia una situazione sicuramente
migliore di quella di tutti gli Stati con i quali confina.
Ma il dato sconcertante della posizione di Napolitano è la legittimazione
di un intervento militare che è chiaramente rivolto non solo contro la Libia
ma anche contro l'Italia che perde una zona di investimenti e di
interscambio di grande vitalità e consistenza economica. Una zona di
straordinaria importanza geopolitica. Ogni missile lanciato contro Gheddafi
è lanciato contro l'Italia la quale ha avuto finora in Libia una posizione
superprivilegiata ma non colonialista di dominanza economica attraverso
l'Eni la Finmeccanica e le sue più grandi aziende.
L'Italia avrebbe dovuto evitare la guerra. Una volta scoppiata si doveva
schierare con la Libia se avesse avuto un minimo di discernimento, di amore
proprio, se non fosse una "espressione geografica" in cui la classe
dirigente viene legittimata dagli USA e quindi
deve inghiottire rospi enormi facendo finta di essere d'accordo. Ora non
solo l'Italia dovrà assistere alla spartizione dei beni della Libia che sono
anche i suoi beni, ma dovrà anche fare finta di essere d'accordo. L'ondata
di ritorno della guerra sta arrivando con lo sbarco di migliaia di profughi
organizzata dal governo tunisino per tenerci occupati e lontano dal teatro
degli avvenimenti e giungerà con i profughi libici che per la prima volta
dopo quaranta anni di serena prosperità in patria saranno costretti a
varcare il Canale di Sicilia (che diventerà Canale Anglo franco americano).
In Italia, la sola forza politica di governo che aveva descritto la
questione libica per quella che era, è la Lega appunto perchè Bossi non
viene legittimato dall'Ambasciatore USA come la maggioranza dei suoi
colleghi di governo e di opposizione. Ma, per meschinissimi calcoli interni,
non ha insistito e si è limitata a fare il solito piagnucolio sugli
immigrati chiedendo sfragelli che non ci saranno.
Il surreale discorso di Napolitano all'ONU non potrà nascondere la tragedia
della perdita della indipendenza della Libia e la sventura dell'Italia che
uscirà da questa terribile tragedia povera e pazza.
Pietro Ancona
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, March 31, 2011 4:23 PM
Subject: Fora de ball
"Fora de ball"
Non ci poteva essere più disgraziata celebrazione del 150 dell'Unità
d'Italia della guerra di Libia e del marasma che ci avrebbe investito. E'
come se fossimo stati colpiti a tradimento da una grossa randellata sulla
testa, tanto grossa che ancora barcolliamo e non sappiamo come tenerci in
piedi. Usa, Francia, Inghilterra preparavano da mesi la ribellione armata
dei banditi libici tenendo contatti intensi con i rivoltosi sia in Libia
come a Parigi o Londra. Non ne abbiamo saputo niente. Di quanto bolliva in
pentola siamo stati tenuti all'oscuro dai servizi segreti del nostro
Esercito che probabilmente si sente molto "americano" e molto "Nato" ed
assai poco patriottico e dai servizi della Farnesina e della Presidenza del
Consiglio. Quando l'attacco alla Libia era questione di ore non abbiamo
saputo che cosa fare e non abbiamo saputo e potuto fare l'unica cosa giusta
: dire no alla guerra, negare le basi militari, impedire l' aggressione
alla Libia. Cosa realistica perchè senza l'Italia gli alleati non avrebbero
potuto fare molto. Ma la preoccupazione dei nostri governanti e della
opposizione non è stata quella di combattere la guerra e tutelare gli
interessi della pace in una zona geostrategica per la nostra sic urezza ma
di farci perdonare i nostri trascorsi con Gheddafi ed unirci in qualche modo
alla spedizione coloniale che si approntava nelle anticamere della Casa
Bianca. Un disastro terribile dal momento che abbiamo in Libia interessi
colossali essenziali per la tenuta dell'Italia e che avremmo dovuto
sopportare l'immigrazione in Italia alimentata da una base di tre milioni di
africani fino ad oggi immigrati in Libia. Avendo mostrato viltà e
debolezza ora siamo invisi a Dio ed ai nemici suoi. Gheddafi ci considera
traditori, gli americani masticano amaro e si vendicano dei nostri rapporti
triangolari con la Libia e la Russia, i francesi vogliono accaparrarsi del
nostro posto in Libia e gli inglesi sono pronti a ripristinare la base
militare che Gheddafi ha smantellato quarantadue anni orsono. Lampedusa
viene presa d'assalto da migliaia di tunisini Berlusconi si dedica ad uno
dei suoi show preferiti. Si reca a Lampedusa, compra un villone per
accattivarsi la concittadinanza, promette che smaltirà al più presto
l'enorme ammasso di tunisini che vaga per l'Isola. Intanto alla camera dei
deputati si scrivono le pagine più nere però di un altro pianeta che non
c'entra niente con quello che accade alle porte dell'Italia: il Ministro La
Russa aggredisce il Presidente Fini con linguaggio volgarissimo e scoppiano
tumulti per il cosidetto "processo breve" che Berlusconi vuole per farla
franca con il processo Mills- Su rainew24 si trasmette la conferenza stampa
in diretta di Maroni. Il Viminale ha fatto una ripartizione dei tunisini in
alcune regioni d'Italia tutte centro-meridionali ad eccezione della Liguria.
A seguito delle veementi proteste decide di individuare altre sette
tendopoli nel Nord finora escluso anche per obbedire all'editto di Bossi:
"fora e ball" rivolto ai migranti. I quali migranti scappano da Manduria,
attraversano l'Italia, giungono a Ventimiglia ma la Francia blocca il
valico. I migranti improvvisano cortei di protesta. Tornano indietro. Non
sanno dove stare. Un casino di cui nessuno riesce più a dipanarne la matassa
aggrovigliata.
Spettacolo inverecondo offerto dal Governo vile e piagnucoloso, dal
Parlamento che infierisce sulle ferite dell'Italia piuttosto che dichiarare
l'Italia zona di pace chiudendo le basi militari alla Nato ed anche dalle
Regioni che giocano tutte a rimpiattino con il Governo e tra di loro al
fine di scaricare al più fesso (nel caso Vendola per Manduria o Lombardo per
la Sicilia) l'arrivo e la sistemazione dei migranti. C'è intanto un enorme
girotondo di navi, di aerei, di pulman di gente che va e gente che
viene.....
Non siamo nè uno Stato nè una Nazione. Il governo non difende gli
interessi nazionali
ma si preoccupa di non essere "posato" dalla signora Clinton e dal signor
Obama. Cosa che questi signori hanno fatto, tanto fatto da ringraziare
l'Italia per l'aiuto offerto agli alleati.
Non credo che USA, Gran Bretagna e Francia si ringraziino tra di loro. Si
ringrazia l'Italia come la cameriera che è tanto tanto servizievole e brava
e tanto masochista da spararsi sui piedi...
La prosperità della Libia ha impedito finora l'afflusso di migranti in
Italia. La Libia ha assorbito inoltre migliaia e migliaia di nostri tecnici,
ingegneri, specialisti che sono già tornati in Italia e sarà difficile
trovare per loro del lavoro. Ora l'Italia sarà sommersa da una valanga
umana. Il Canale di Sicilia sarà traversato da quanti cercheranno di
sfuggire al dopo Gheddafi e quanti sono stati truffati dalle rivoluzioni con
conclusione controrivoluzionaria della Tunisia e dell'Egitto. L'Italia
potrebbe sfasciarsi sulla questione immigrazione assai di più che sul
federalismo o altre cose. Intanto sebbene i discorsi di Napolitano all'ONU
ed agli italo-americani vorrebbero dimostrare il contrario, l'Italia sta
tornando ad essere una mera "espressione geografica".
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, April 02, 2011 5:37 PM
Subject: disarmo ideologico e cerchiobottismo
Sarebbe interessante per un sociologo analizzare i cortei per la pace che
si svolgeranno oggi in alcune città italiane. Oramai è chiaro che il colore
prevalente non è più nè il rosso nè l'arcobaleno . Arcobaleno distrutto da
quasi un decennio di polemiche contro i "pacifinti", la diserzione della
CGIL, delle organizzazioni cattoliche e del PD. L'ultimo corteo pacifista fu
raggiunto a metà percorso da Fassino il quale marciò per un po' di strada e
poi si ritirò per non parteciparvi mai più. Era il 2004. Il PD si porta a
casa oggi la condanna di Gheddafi che costituisce il suo grande regalo
agli americani. In futuro forse qualcuno del PD parteciperà ancora a
cortei di pacifisti, forse alla marcia Assise-Perugia, oramai entrata tra le
"feste comandate" della Repubblica, costruita attorno ad un cosidetto tavolo
della pace al quale fanno capo i volontari di Santo Egidio che non
disdegnano tuttavia donazioni, se del caso, anche da fabbricanti di armi.
Il corteo di oggi sarà disertato da alcuni degli esponenti più autorevoli
del PD che non vogliono destare sospetti all'Ambasciata USA proprio mentre
lavorano per approntare una alternativa di governo al centro-destra
italiano. Nel PD si è sollevato un vespaio di polemiche. Moltissimi non ci
saranno e coloro che andranno al corteo vi daranno una connotazione
"gentile", alcune parole non ci saranno più, tra queste: guerrafondai,
imperialismo, colonialismo, capitalismo..parole oramai obsolete e
veterotutto.
Per una sorta di follia della politica le parole colonialismo ed
imperialismo vengono bandite anche dai comunisti del Manifesto. Dice la
Rossanda che la guerra contro Gheddafi non è stata fatta per il petrolio o
la posizione geostrategica della Libia, non ha motivazioni imperialiste o
neocolonialiste. La guerra è fatta perchè Sarkozy non vuole perdere le
elezioni in Francia e Camerun vuole stornare l'attenzione dalle sue scelte
che suscitano ire sempre più furibonde tra gli studenti, gli statali, i
pensionati... Insomma, la categoria per capire quanto sta accadendo nel
quadrante mediterraneo, non è quella dell'analisi "marxiana" dell'economia e
della politica ! Ciò non spiega lo straordinario spiegamento di forze
statunitensi nel Mediterraneo e l'impiego di centinaia di grandi missili
caricati ad uranio impoverito per uccidere subito ed in futuro. Ma pare che
questo particolare non interessi. Naturalmente il corteo è pervaso tutto da
profonda antipatia per Gheddafi. Non gli si perdona di essere stato amico di
Berlusconi ed a questi di avergli baciato l'anello (o la mano) non ho capito
bene! Non gli si perdona di avere tenuto una lezione di islamismo a
cinquecento ragazze italiane e di avere portato in Italia un campionario di
focosi cavallini arabi. Non gli si perdona ancora l'esibizione degli aerei
italiani sul cielo di Tripoli che, tuttavia, patriotticamente tracciarono un
tricolore e non il verde della jamaria come richiesto dal Colonnello. Questo
disprezzo per il Colonnello è stato alimentato da settimane di attacchi e di
sfottò praticato dalla stampa nazionale e da una casta di oligarchi della
politica che si sono divertiti a lungo attorno al Colonnello. Anche la
Lizzizzetto si è lasciata andare a schernire il vestiario di Gheddafi.
Questo sentimento di antipatia è sovrastante su tutto. Non credo che ci sia
molta pietà o alcuna commozione per la piccola nazione di appena sei
milioni di persone devastata dal più possente esercito alleato del mondo. Ed
è, senza saperlo, un sentimento profondamente autolesionistico e masochista.
La guerra contro Gheddafi è guerra contro l'Italia! Perderemo tutto. La
Libia è stata rapinata dei fondi sovrani. Circa cento miliardi di dollari
proprietà del popolo che sono stati incassati dalle banche USA ed europee.
L'Italia perderà il suo piedistallo economico e sociale che gli dà
prosperità da quaranta anni. Si tratta di qualcosa come trenta miliardi di
euro di esport-import e del pane di migliaia e migliaia di operai, tecnici,
ingegneri italiani. Quando gli ultimi fumi delle cannonate saranno svaniti
ci troveremo più poveri, più piccoli, senza sapere dove sbattere la
testa....
Il corteo vivrà di un sentimento che non promana da se stesso ma dai
ricordi della gente che vi partecipa. La gente, ricordando di essere stata
pacifista, no global, antinuclearista, per il lavoro, per i diritti crederà
di essere sempre dentro la stessa onda emotiva e politica della sua storia.
Ma le cose non stanno così. La contraddizione del corteo per la pace ma
anche contro Gheddafi che oggi è il punto della lotta antimperialistica da
difendere con maggiore forza c'è e resta. Resta anche odio ed antipatia nei
suoi confronti. Odio ed antipatia del tutto immotivati che in parte vengono
dal substrato culturale razzista della Italia di Graziani e Magliocco che
per trenta anni uccise, squartò, impalò i libici. Il corteo dirà no alla
guerra ma il risultato sarà eguale a zero perchè dirà no anche a Gheddafi
cioè alla libertà ed alla indipendenza della Libia. Si sa benissimo che gli
insorti sono una specie di UCK di Bengasi e che i tre che si spartiranno le
spoglie di uno Stato finora prospero e felice saranno gli USA, la Gran
Bretagna e la Francia.
Cortei sempre meno colorati, sempre più educati, gentili, giudiziosi,
animati da palloncini e striscioni con colori leggeri in cui vengono scritte
paroline gradevoli.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, April 07, 2011 10:08 AM
Subject: siamo tutti portoghesi
Siamo tutti portoghesi
Il Portogallo ha deciso di piegarsi alle frustate sempre più ravvicinate
che il "sistema" gli sta infliggendo, per ultima la svalutazione della
Agenzia Standard e Poor's che agisce come un cane da caccia ben addestrato
che ad un certo momento punta la sua preda indicandola ai cacciatori. Uno
di questi, il FMI, immediatamente interviene per proporsi di intervenire
prestando, naturalmente a interessi salati, i soldi necessari a salvare le
banche del disgraziato paese caduto nell'ultima battuta di caccia di
WallStreet. Se non il FMI, interviene la Unione Europea che ha costituito un
fondo apposta per queste evenienze. La prossima prevista sarà la Spagna. E
poi probabilmente l'Italia quando si saranno fatti sentire nel Bel Paese gli
effetti devastanti della crisi libica (venti miliardi in meno di
interscambio ed effetti della immigrazione).
Le condizioni per i portoghesi saranno durissime e del tutto simili a
quelle che hanno dovuto subire gli irlandesi ed i greci. Dovranno avere
sempre meno welfare per tutti i servizi sociali e per le pensioni. Ridurre i
salari specialmente quelli pubblici. Insomma impoverirsi e fare la corsa
all'indietro: il progresso è diventato soltanto regresso, la marcia del
gambero, un ritrovarsi sempre più poveri e pazzi nonostante il
miglioramento della produzione, delle esportazioni di tutto.
Si ha l'impressione sgradevole ed allarmante che queste crisi finanziarie
siano programmate e che si facciano scoppiare al momento più acconcio. In
effetti è da tempo che si parla di PIGS e qualcuno propone una revisione
dell'Europa facendone due o tre a "velocità" diverse". Le misure finora
proposte dai governi europei per stabilizzare il sistema sono tutte
insufficienti e non tolgono il pallino dalle mani degli speculatori.
Bisognerebbe vietare la negoziazione dei titoli di Stato assicurandone un
rendimento costante e fisso. Abolire le agenzie di rating che hanno assunto
un ruolo di killeraggio troppo evidente negli ultimi anni. Nazionalizzare il
sistema bancario e vietare la vendita dei derivati. Insomma evitare tutta la
speculazione cartacea sulla moneta. Disincentivare gli operatori di banca
dalla speculazione su titoli di depositi o altro.
A volte si ha l'impressione che ci troviamo difronte ad una sorta di
caccia grossa agli Stati fatta con strumenti diversi: l'Irak, l'Afghanistan,
il Pakistan, la Libia, la Costa d'Avorio, la Somalia vengono "trattate" con
bombardamenti ed occupazioni militari; Irlanda, Portogallo, Grecia con il
fallimento finanziario. L'Irak e la Libia sono state depredate delle loro
ricchezze valutarie e le loro risorse energetiche messe sotto controllo.
L'Unione Europea alla quale si sottraggono molte politiche di Francia,
Inghilterra e Germania, sta diventando sempre di più una trappola. La regola
di Maastricht è diventata un cappio al collo che non si può evitare soltanto
con deroghe all'indebitamento. La regola di Maastrict è la causa della
crescente asocialità delle politiche europee che caricano sul lavoro
dipendente, sulla regressione giuridica dei lavoratori e sullo
impoverimento della qualità della vita sociale il peso degli arricchimenti
delle classi dominanti e proprietarie fatte non solo di imprenditori ma di
dirigenti che guadagnano stipendi strepitosi come Marchionne o Geronzi.
Questa Europa piace sempre meno e sta diventando ossessiva ed oppressiva.
Aderisce ad un organismo come la Nato che agisce sempre di più come
strumento di aggressione e di imposizione della pax mafiosa degli USA; non
ha al suo interno regole che consentano investimenti ed una politica di
crescita equilibrata delle zone meno sviluppate. Ha fatto della Polonia,
della Romania, e di tutti i paesi provenienti dal Comecon colonie per la
delocalizzazione delle industrie decotte dell'Ovest e dove praticare salari
di fame. Le forze del lavoro europeo sono state usate come masse di manovra
per indebolirne la dignità giuridica e sociale. La sinistra non c'è più e
quando c'è, come in Francia, presenta programmi che non si contrappongono al
fanatismo liberista imperante.
La meta prossima della regola liberista imperante in Europa è la
proletarizzazione di mezzo miliardo di cittadini ridotti al livello medio
degli USA che oggi è più o meno povero come negli anni trenta. Questa regola
liberista distrugge la mobilità sociale verso l'alto e nel stabilisce una
soltanto verso l'inferno della miseria. Serve a creare una casta di
supermiliardari capaci di controllare le istituzioni della democrazia. Il
mercato sopra di tutti. Basti vedere l'insistenza con la quale si va avanti
sulla strada della privatizzazione della acqua per comprendere come la
resistenza delle democrazie al potere economico si riduce sempre di più.
Abbiamo bisogno di recuperare al controllo pubblico le banche e settori
fondamentali della industria. Il capitalismo è nemico del bene comune.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, April 08, 2011 4:54 PM
Subject: il manifesto dei Masochisti del 9 aprile.
Il Manifesto dei
Masochisti del 9
Aprile. Non chiedono
abrogazione legge
Biagi e Salario
Minimo Garantito
"il nostro tempo è
adesso", "non c'è
più tempo per
l'attesa", "siamo la
grande risorsa di
questo paese",
"siamo una
generazione
precaria", "vogliamo
tutti un altro paese
" non siamo più
disposti ad
aspettare", "non è
più tempo solo di
resistere ma di
passare all'azione",
siamo stanchi di
resistere ma non c'è
ne andiamo ".......
Ho trascritto i
titoli delle
proposizioni che
compongono l'appello
della manifestazione
del 9 aprile dei
precari alla quale
partecipano numerose
associazioni ma il
motore è la CGIL che
ne fa un momento
preparatorio dello
sciopero generale
nazionale del 6
Maggio.
Si tratta di una
manifestazione
puramente motoria,
un qualche segnale
di mobilitazione
lanciato a sei
milioni di persone
in grave sofferenza
e disperate per il
futuro che non c'è,
una manifestazione a
cui la CGIL ha
mozzato il capo. Non
ci sono richieste nè
per il Parlamento nè
per il Governo nè
per il padronato.
Niente di niente! Si
descrive la
tristissima ed
insopportabile
condizione dei
precari ma non si
dice niente, non si
indica un percorso,
non si chiede niente
per il suo
superamento.
Non si capisce
neppure perchè
questa
manifestazione viene
fatta. Forse si vuol
fare sapere che in
Italia abbiamo i
precari? Ma questo
si sa e come. Non
c'è famiglia
italiana che non sia
toccata da questo
problema. Che i
giovani sono stanchi
di aspettare? Che
vogliono che le cose
cambino? Tutte cose
scontate. Il punto è
un altro: che cosa
bisogna chiedere,
come chiedere,
quando e quanto
chiedere.
Qui casca l'asino.
La CGIL pratica il
precariato tra i
suoi dipendenti e
non ha alcuna
intenzione di
cambiare regime. La
stragrande
maggioranza dei
quadri "tecnici"
della CGIL (non i
sindacalisti) sono
assunti con uno dei
vari regimi previsti
dalla legge Biagi.
Negli accordi con il
governo Prodi del
luglio 2007 la CGIL
sottoscrisse
contenuti specifici
della Legge Biagi
che aveva negato
fino a qualche tempo
prima. Lo stesso
Prodi aveva vinto le
elezioni promettendo
ai giovani la lotta
al precariato ma si
rimangiò tutto nella
sadica gara a destra
ingaggiata con
Veltroni tra chi
sparava meglio nel
mucchio dei diritti
dei lavoratori.
Anche il PD che, con
la dichiarazione di
Fassina, appoggia la
manifestazione è per
il precariato che
viene praticato tra
i suoi dipendenti e
nel sistema della
cooperazione e delle
imprese controllate
dal PD. Inoltre
condivide le
posizioni di Cisl ed
Uil ed ha indotto la
CGIL a farle
proprie, "unitarie".
Oggi 8 Aprile, alla
vigilia delle
manifestazioni, il
cardinale Bagnasco,
bontà sua, afferma
che il precariato
deve avere un
termine, non può
essere a
vita.....Peccato che
la stragrande
maggioranza
dell'associazionismo
cattolico e le
imprese di Comunione
e Liberazione lo
pratichino con
grande
spregiudicatezza.
Ogni tanto si sente
qualche voce che
sembra ultramondana
ai giovani a
settecento euro ed a
partita iva come
fossero
professionisti come
quella del
governatore della
Banca d'Italia o del
Ministro Tremonti
che fanno sapere
come il posto fisso
sia superiore come
produttività
sicurezza sociale e
prospettiva e come
sarà deleteria per
l'Italia una
generazione che non
sarà mai
stabilizzata ed
attraverserà il
futuro senza averlo.
Ma trattasi di voci
che diventano puri
fumi accademici e
che possono essere
come tanti altri,
esempio la
rarefazione delle
materie prime, il
prezzo dei
carburanti....
Basterebbe due
richieste per dare
consistenza e valore
risolvente alla
manifestazione:
Abrogazione legge
Biagi e divieto di
tutte le sue forme
giuridiche
contrattuali ed
istituzione Salario
Minimo Garantito per
impedire alla
disonesta classe
imprenditoriale
italiana ed alla
stessa pubblica
amministrazione di
umiliare il lavoro
dei giovani.
Ma queste semplici
rivendicazioni non
ci saranno per il
semplice scopo che
la CGIL il PD ed i
loro alleati si
limitano a prendere
in giro i precari.
Non alzano un dito
in loro soccorso se
non per arrecare
qualche debole
miglioramento
assistenzialistico.
Sarebbe quindi utile
che le associazioni
che vogliono davvero
combattere il
precariato si
dissocino da questa
truffa.
Pietro Ancona
****
----- Original
Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Sunday, April
10, 2011 9:15 AM
Subject: ruolo della
cultura
universitaria
Carissimi di
Micromega,
sentivo stamane a
Prima Pagina con
vero e quasi fisico
disgusto leggere le
parole del Prof.
Deaglio sul
precariato, ripetere
per l'ennesima volta
da questo signore la
vulgata del
precariato
indispensabile per
tenere l'Italia sul
mercato ed anche
volgarissime e vili
insinuazioni contro
i pensionati che
sottrarrebbero
risorse ai giovani (
cosa questa non
vera, sono stato
consigliere
nazionale dell'inps
e assicuro che il
fondo pensioni è
sempre stato attivo
nella sua storia e
non ha mai tolto
niente a nessuno)
non tenendo conto
che i nostri figli
campano perchè
cediamo una parte
della pensione
altrimenti
affonderebbero
Mi sono messo a
pensare alla
responsabilità di
professori
universitari come
questo, Boeri,
Ichino, quelli della
Voce e tantissimi
altri che hanno
sospinto
ideologicamente e
dottrinalmente il
fronte
imprenditoriale
verso la demolizione
del rapporto di
lavoro riducendolo
da fatto inmportante
di civiltà giuridica
ad asservimento
schiavistico.
Molte di queste
persone si sono
fatta fama e ci
hanno guadagnato. Mi
è capitato di vedere
casualmente il
reddito di uno di
questi, mi pare il
prof.Boeri, circa
ottocentomila euro
l'anno e mi sono
chiesto quanto
rendano certe idee
confacenti ad
interessi precisi,
Tuttora questa
gente tiene banco.
Nessuno chiede
apertamente
l'abolizione della
loro costruzione
mostruosa: la legge
Biagi. Neppure le
stesse vittime
ridotte ad
elemosinare un
qualche lenimento
assistenzialistico
tramite la volpigna
posizione della
signora Camusso.
Soltanto il
Governatore della
banca d'Italia ha
avuto parole
allarmanti sul
precariato quando in
un discorso fatto se
nelle Marche se non
erro ha detto che il
paese si impoverisce
con il precariato e
si preclude il
futuro.
Mi domando come
mai il campo della
sinistra democratica
e liberal non prenda
posizione contro la
prostituzione
dell'insegnamento e
del prestigio
universitario agli
interessi padronali
attaccando questi
signori per la loro
subalternità e
collaborazionismo
alle mene più
asociali
dell'imprenditoria e
del "nuovo Stato"
ultrareazionario.
Pietro Ancona
****
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, April 14, 2011 11:56 AM
Subject: La democrazia di Rigoletto-Crozza?
La democrazia di Rigoletto-Crozza?
Il professor Asor Rosa interviene con una ingenuità disarmante nel
dibattito in corso sulla democrazia. Sostiene che Polizia e Carabinieri
dovrebbero fare un golpe (al posto di forze democratiche deboli o
inesistenti) e correggere le gambe ai cani. Richiama lontani episodi del
passato che evocano il fascismo ed Hitler per dire che se fosse
intervenuta la Casa Savoia e dato ordine di fermare la marcia su Roma forse
questa non si sarebbe fatta. Bah! Dice cose simili per Hitler. Se Hindeburg
gli avesse negato l'incarico non avremmo avuto il nazismo.
Ma è proprio così? L'Europa ha conosciuto venti anni di orrori per le
decisioni sbagliate di due persone ? Mi pare del tutto fuori dalla ragione
ritenere che il Re ed Hindeburg abbiamo agito prescindendo dagli interessi
presenti e futuri del blocco sociale che garantivano. Del resto, il fascismo
è dilagato quasi dappertutto in Europa con colori più o meno macabri e le
"democrazie" non riuscirono a gestire il potere dove l'avevano come in
Francia ed in Germania mentre in Spagna venivano sloggiate dal governo a
cannonate.
A parte la vocazione di salvatori della democrazia che io nego a Polizia e
Carabinieri bisognerebbe tenere conto di un altro dato: le forze armate
italiane dipendono quasi disciplinariamente dalle Forze Armate USA. Non si
muove foglia senza l'autorizzazione dei Comandi Nato (che poi sono comandi
USA). Ora gli americani darebbero via libera soltanto nel caso che avessero
deciso di liquidare Berlusconi cosa non del tutto fuori dalle ipotesi
possibili dal momento che il nostro è inviso a Washington per i suoi
rapporti pregressi con Gheddafi e Putin, rapporti giusti ed importanti dal
punto di vista dell'Italia che aveva creato un polo energetico di
importanza mondiale sottratto al controllo delle multinazionali e degli
interessi geostrategici degli USA.
Berlusconi ha osato troppo a sfidare le infernali regole dell'Impero.
Sebbene non abbia difeso Gheddafi e stia collaborando alla aggressione della
Libia oramai è nel libro nero che la Clinton tiene ed aggiorna
periodicamente.
Ma esiste davvero una "anormalità" della democrazia italiana rispetto ai
paesi occidentali?
Bisognerebbe approfondire la questione, scavare fino in fondo. La crisi
della democrazia in Italia non è molto diversa da quella che ha portato al
potere Sarcozy in Francia e che ha condannato alla sconfitta l'esperienza
socialista di Zapatero. Questo noi possiamo valutarlo se prendiamo in esame
le leggi in due fondamentali settori: il lavoro dipendente e l'ordine
pubblico. Per il resto l'unificazione legislativa e l'omologazione dei
comportamenti è già avvenuto. Noi abbiamo in comune con le democrazie
occidentali assai più cose. Il processo degenerativo delle tutele del lavoro
è avvenuto più o meno contemporanamente dappertutto. Il bipolarismo ha agito
come collante, ha unito maggioranza ed opposizione. L'opposizione strilla
per ora contro il processo breve. Ma non ha alzato un dito a difesa dei
lavoratori privati di giustizia dal collegato lavoro. Per due anni ha
collaborato alla stesura di una legge orribile ma della quale si mostrano
compiaciuti Sacconi, Letta e Treu. L'opposizione approva la legge Biagi.
Anche Napolitano approva la legge Biagi e incita l'Italia alla guerra
"democratica" contro la Libia. Le leggi elettorali funzionali al
bipolarismo sono state approvate da tutti e si basano sullo stravolgimento
del principio aureo della democrazia della tripartizione dei poteri. Se un
Presidente Regionale o un Sindaco si dimette dovrà rinnovarsi l'intero
Consiglio e questo è un deterrente enorme per la critica al potere
esecutivo. C'è una sostanziale unificazione "antropologica" del personale
politico italiano. Cetto la Qualunque è la maschera del politico italiano
come oggi viene percepito dalla gente "comune". Pulcinella rappresentativo
del ceto politico che ci sovrasta.
Debbo dire che la democrazia che si vorrebbe salvare è sguaiata e
stomachevole. Dobbiamo salvare la libertà di stampa quando questa di fatto
non esiste perchè finanziata dai governi e perchè influenzata dalla "velina"
che da la stessa versione degli avvenimenti internazionali. Dovrei salvare
la libertà della TV che ha dato meno dell'uno per cento alle ragioni di
Gheddafi e della Libia ed il 99 per cento alle ragioni dei contractors
cirenaici imbrogliandoci tutti i giorni ed istigando all'odio contro il
"tiranno"? Sono forse democratiche le corrispondenze della signora Bottari
dagli USA e della signora Coracci da Bengasi? Non sono embededd?
Causa della crisi della democrazia non è solo il conflitto di interessi o
la pretesa di Berlusconi di unire tutto il potere in uno come fece a suo
tempo Mussolini. E' anche l'adesione della opposizione alla politica di
"uccidi la bestia", cioè di riduzione dello Stato
a mera stazione appaltante piena di tesori e tesoretti per i privati.
Le politiche delle privatizzazioni, l'adesione alle regole del liberismo
interno ed internazionale hanno come effetto l'indebolimento progressivo
della democrazia fino alla sua scomparsa. Se un giovane infermiere o un
medico per lavorare si debbono rivolgere ad una "cooperativa" gestita da un
prestanome di Cetto la Qualunque che lo avvia al lavoro in un ospedale con
un salario del quaranta o cinquanta per cento inferiore al normale, credete
che avranno la percezione di vivere in uno stato democratico?
Sono anche stufo della democrazia dei talk show di Santoro, Floris, Gad
Lerner. Il giullare Rigoletto Crozza che interloquisce con i potenti in
poltrona che ridacchiano in continuazione facendo una satira che è quella
permessa dal Duca di Mantova mi risulta
insopportabile. Credo che anche i talk show hanno dato una mano alla
degenerazione italiana imponendoci gli stessi sepolcri imbiancati di sempre.
Il tumore che non fa capire più che cosa succede in Italia ad Asor Rosa non
si può baypassare con un golpe democratico. Bisognerebbe riflettere su ciò
che sosteneva Mario Monicelli quando incitava i giovani alla ribellione. Ma
oggi siamo nel punto più profondo di un pozzo senza luce.
Pietro Ancona
Il mondo è nelle mani di Mostri che usano la loro forza malvagia per
uccidere e distruggere quanto ritengono magari soltanto diverso dalla loro
idea di civiltà e di democrazia. Stamani i Mostri più grossi ed ingordi
hanno scritto una lettera a tre mani pubblicata sui capofila della loro
batteria massmedica New York Times, Times e FIgarò con la quale dichiarano
che è inimmaginabile il futuro della Libia con Gheddafi e che questo si deve
togliere di mezzo, se ne deve andare. Una ingiunzione mafiosa basata sulla
menzogna, menzogna che peraltro viene ostentata come a significare che
questi signori non hanno bisogno di spiegare le loro azioni. Sarcozy,
Cameron ed il premio Nobel per la Pace Obama si debbono rifare della
umiliazione che Gheddafi ha inflitto all'Occidente mezzo secolo fa
ingiungendo alle loro basi militari di sloggiare, la BP si deve rifare delle
perdite subite con Golfo del Messico e Sarkozy deve sfogare la sua immensa
invidia collerica contro l'Italia alla quale Gheddafi aveva concesso il
grosso del suo esport-import e relazioni quasi di appartenenti allo stesso
Paese. Ma Gheddafi resiste ed ieri si è mostrato in un raid automobilistico
al centro di Tripoli. Incoraggia il suo popolo alla resistenza. Il popolo
libico credo sappia che la fine di Gheddafi sarà la fine di un periodo
lunghissimo di prosperità pace cultura diritti sociali.Resiste assieme e con
lui.
Ma ieri è stato giorno di lutto per l'umanità e per ciò che ci rende umani e
ci fa sperare
in un futuro governato dalla ragione in cui i soldi si spendono per dare da
mangiare agli affamati e da bere agli assetati e non per ordigni bellici di
potenza spaventosa. Ieri è stata stroncata la vita di un giovane che fa
onore all'Italia ed al mondo intero: Vittorio Arrigoni attivista dei diritti
umani che ci ha permesso di sapere che cosa sono stati questi terribili anni
di assedio israeliano di Gaza, le persone morte come topi nei cunicoli
scavati per portare qualcosa da mangiare e qualche medicina a due milioni di
persone chiuse come bestiame in una città-trappola sottoposta a genocidio
permanente e dalla quale non possono andarsene. Questo avviene sotto gli
occhi dell'ONU una organizzazione da tempo squalificata e compromessa con il
potere imperiale, pavida e meschina contro Israele per quanto è baldanzosa e
dura contro la Libia.
Vittorio Arrigoni è stato ucciso in modo orribile. Picchiato a morte e poi
impiccato. Una modalità non frequente di dare la morte in questi lugubri
scenari di guerra. E' stato ucciso probabilmente quasi subito dopo il
rapimento magari perchè, essendo del posto, aveva riconosciuto le persone
che lo avevano sequestrato oppure perchè l'ordine era quello di farlo fuori.
Vittorio è una icona, un testimonial troppo sgradito ai signori di Israele
vogliono azzerare e stanno azzerando la civiltà palestinese . Il delitto è
firmato. Rivendicato da Alqaeda che come sappiamo è una cellula creata dalla
Cia per creare un movimento terroristico mondiale che potesse servire da
giustificazione per le nefandezze dell'Occidente verso i popoli arabi.
Nefandezze compiute con la complicità di grossi intellettuali che hanno
orientato e dato il materiale di lavoro alla propaganda antiaraba.
Vittorio mi ha ricordato un'altro martirio: quello di Rachele Corrie che si
era posta contro la ruspa del soldato israeliano per difendere la casa
palestinese dove aveva preso il te con la famiglia che l'abitava. Un odio
cieco ed un disprezzo assoluto per la vita umana di coloro che si
frappongono ai progetti di annientamento palestinese per fare nascere dove
questi abitano da millenni una società razzista fondata sul sangue ebreo,
uno Stato che viene spacciato nel mondo come "l'unica" democrazia del Medio
Oriente ma che in effetti è soltanto uno stato apartheid e discriminatorio
per quandi non sono di sangue ebreo.
Vittorio Arrigoni e Rachela Corrie: due giovani occidentali che hanno dato
la loro giovane e bella vita alla causa dell'umanità. Spero che il libro di
Vittorio Arrigoni: "Restiamo Umani" venga letto ed adottato in tutte le
scuole. E' un raggio di sole nel buoi della tristissima epoca che stiamo
attraverso la tristissima epoca che stiamo attraversando, era di violenza c
he purtroppo non viene ancora bloccata di coloro che potrebbero farlo se
volessero: Russia, Cina, India, Brasile, SudAfrica.
---- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Saturday, April 16, 2011 9:27 AM
Subject: Una grande sentenza
Una grande sentenza
Il 4 ottobre del 1969 mi trovavo ad Enna per presiedere una riunione del
Comitato Direttivo di quella Camera del Lavoro. Mentre ero riunito entrò in
sala il mio compagno ed amico Turi Zinna il quale mi disse che avrei dovuto
recarmi subito a Ragusa perchè mio fratello si era sentito male.
Nell'interminabile viaggio da Enna a Ragusa volevo assolutamente convincermi
che non era successo niente di irreparabile. Alle porte di Ragusa Vincenzo
Messana, l'amico che mi accompagnava, fermò l'auto e mi disse di prepararmi
ad un brutto evento. Non avrei trovato in vita mio fratello Fortunato.
Infatti, lo trovai dentro una rudimentale bara. Era di colore blu. Sembrava
ancora spaventato come a chiedere aiuto. Era stato ucciso da una scarica di
ventimila volt mentre si accingeva a riparare un filo spezzato da un
fulmine. Era rimasto appeso per il gancio che lo assicurava al palo almeno
per un paio d'ore, a testa in giù.
Era sposato da un mese. Aveva 26 anni ed era davvero un bel ragazzo. Il
processo andò per le lunghe e le condanne furono irrisorie. Nessuno andò in
carcere e la mortalità
nei posti di lavoro da allora è sempre cresciuta. L'Italia è piena di orfani
di caduti sul lavoro: ogni anno più di mille persone non tornano a casa e,
cosa della quale non si parla, l'Italia è piena anche di mutilati e malati,
persone che sono state spremute e praticamente consumate in lavori che li
hanno messo a contatto con sostanze maligne oppure hanno perso soltanto un
braccio, una gamba, qualche dito, un occhio....
Quando ieri il Tribunale di Torino ha condannato per omicidio il dirigente
della Thissen ed i suoi collaboratori affermando per la prima volta la
responsabilità penale per dolo per morte sul lavoro, ho provato il
sentimento di chi riceve finalmente giustizia e mi sono sentito ottavo
accanto ai parenti delle sette vittime. Le parole del magistrato di
grandissimo equilibrio ed umanità mi hanno reso rispettoso di una giustizia
che finalmente sembra esistere anche per i lavoratori specialmente quando ha
detto che la sentenza è epocale perchè da ora in poi la cultura della
sicurezza del lavoro dovrà entrare nei posti di lavoro e restarci. Ha dato
alla sentenza la valenza di uno spartiacque tra ieri e domani. Sarà così
anche se i condannati nei vari gradi di giudizi riusciranno ad evitare la
galera. E' difficile tornare indietro anche se l'esercito dei guastatori è
già in moto e non escludo financo interventi legislativi per cambiare il
contesto. Ho letto l'intervista della segretaria della CGIL Susanna Camusso.
Ha detto molte cose condivisibili tranne quando ha affermato di non sapere
se la sentenza ha un valore storico. Ha anche omesso di chiamare in causa le
responsabilità del sindacato che in molti casi è stato più attento alla
produzione che alla sicurezza.
Ho ancora davanti gli occhi l'immagine blu del mio povero fratellino e
quella di uno degli operai morti ripreso mentre, seduto a terra appoggiato
ad un barile, era in preda agli spasimi dell'agonia e sobbalzava come se
ricevesse continue scariche elettriche. E' importante recuperare il rispetto
per la vita dei lavoratori, rispetto che non c'è e che non si ha soltanto
con una legislazione più severa della sicurezza, ma cambiando atteggiamento
culturale e politico verso i lavoratori. Il punto di degrado è tale che è
diventata vera e propria violenza fisica e giuridica. E' violenza la legge
Biagi che consente
di stracciare il valore della prestazione rendendola precaria e pagandola
pochi centesimi. E' violenza il collegato lavoro che nega il diritto al
giudice e rende labirintica la ricerca di giustizia. E' violenza la
negazione della pensione ed il suo ritardo oramai quasi sine die.
E' violenza l'applicazione di metodi lavorativi che non uccidono ma
producono danni irreparabili allo scheletro, all'apparato muscolare e
nervoso come quelli applicati alla Fiat ed in gran parte degli stabilimenti
tessili ed in moltissime aziende in cui la tecnologia ultramoderna non tiene
conto che le persone sono fatte di carne ed ossa.
Ma, da questo punto di vista, il raggio di luce che viene dalla magistratura
torinese può restare un episodio che rischia di restare isolato. Il
padronato italiano, con la collaborazione di sindacati che hanno stabilito
che i diritti vanno sacrificati al lavoro e in questo hanno l'appoggio di un
Parlamento di oligarchi che vive distante dalla vita della gente, va in
direzione diametralmente opposta a quella che guida ed illumina la sentenza.
Sarà difficile passare dall'egemonia dell'azienda all'egemonia del lavoro.
Pietro Ancona
****
Esibizione del Duo Veltroni-Pisanu
Veltroni per almeno un paio di volte ha quasi convinto della sua
voglia di lasciare la politica magari per andare in Africa e
dedicarsi ad opere di bene come certe vecchie zie che si dedicano
alla beneficenza ed alla casa della ragazza abbandonata. In effetti
non riesce a starci fuori neppure per qualche minuto perchè come
tutti sappiamo la politica è una passione travolgente, una malattia
dalla quale non si guarisce mai, perchè ha a che fare con il potere
in senso lato a differenza di tutte le altre attività umane in cui
il potere è limitato ed è settoriale o finanziario o scientifico o
imprenditoriale o professionale. Non è un caso infatti se persone
che si sono realizzate in un campo come imprenditori o magistrati e
che hanno poteri rilevanti come quelli di assumere o licenziare mano
d'opera o condannare o assolvere imputati scalpitano e fanno carte
false per "entrare" in politica.
Basta con la digressione ed occupiamoci del Nostro che ha l'occhio
acuto e che dentro il pollaio vociante e starnazzante della
Oligarchia del PD con tanti che si dimenano per farsi largo con i
gomiti, stringere Bersani fino a non farlo neppure respirare, e
cercare una "sponda" per distaccare tutti gli altri pretendenti .
Naturalmente la
"sponda" non può che essere la cosa che conta di più nella
politica dei palazzi: un passaggio per il governo. Per questo
Veltroni che è tipino sveglio fin da quando aveva i calzoni corti
ed assieme a D'Alema aspettava una sorta di benedizione, di
battesimo politico nel camper che Bettino Craxi teneva alle spalle
del Congresso e dove riceveva i postulanti, ha osservato nel campo
di Agramante-Berlusconi con il quale ha a lungo civettato ed ha
scoperto il reperto
"particolare"- Trattasi di Giuseppe Pisanu personaggio di
lunghissimo corso proveniente dalla grande DC, ultrasettantenne,
dai numerosi incarichi ministeriali e già Ministro degli Interni,
uomo espertissimo che si rende conto della crisi morale e politica
del berlusconismo e che, come Fini, pensa di dargli una soluzione
che si ricongiunga alla vecchia politica italiana, almeno al meglio
di questa.
La proposta è quella di un governo di decantazione nazionale per la
gestione del dopo Berlusconi dato da molti oramai ad un rapido
tramonto pieno di sussulti, di rantoli, di colpi di coda contro la
democrazia. Proposta subito bocciata dai concorrenti lasciati al
palo da Veltroni dentro il PD, approvata da Fini, ribocciata da
Schifani e da altri autorevoli esponenti del Pdl.
Comunque vada, il tandem Veltroni-Pisanu ha fatto la sua
apparizione sul teatrino, ha detto le sue battute e male che vada
resterà qualcosa almeno sul piano della "visibilità" dei personaggi.
E domani è un altro giorno.
Colpisce di questa uscita di Veltroni la sua machiavellica
collocazione dentro la macchina della politica dei palazzi e la sua
persistente intenzione di raggiungere il potere senza curarsi dei
suoi contenuti, attenendosi rigorosamente alla vulgata atlantista e
liberista. Veltroni è per la guerra in Libia (Pisanu forse un
pochino meno), è per la fabbrica di Marchionne cioè senza pausa
pranzo per gli operai, vorrebb unificare il lavoro riducendo tutti
alla condizione dei precari con un solo contratto praticamente privo
di diritti, propone una patrimoniale che in tre anni dovrebbe
ridurre il debito pubblico all'ottanta per cento del Pil (oggi siamo
oltre il 120%), proposta che sembra rivolta al dieci per cento dei
contribuenti insomma i più ricchi ma che poi, se mai si dovesse
fare, probabilmente si fermerebbe soltanto a loro. Propone anche di
ridurre dell'1% la spesa pubblica che oggi è falcidiata da ripetute
falciature tremontiane che tuttavia non toccano mai le sue zone
apicali.
Insomma, una risposta emergenziale all'Italia in eterna emergenza
in quella che lo stesso Veltroni definisce agitatissimo immobilismo.
In effetti non c'è nessun immobilismo perchè Berlusconi e la sua
destra è il gruppo ideologicamente più coerente e duro che l'Italia
abbia mai avuto e porta avanti una politica di destra organica
consistente in meno Stato welfare, più Stato stazione appaltante di
privatizzazioni a catena, politiche finanziarie e politiche del
lavoro e della occupazione che hanno avuto il potere di ridurre del
quaranta per cento i salari italiani, di cinquecentomila persone la
pubblica amministrazione, di azzerare quasi le pensioni inps ed oggi
si parla se mantenere o togliere il più grande ammortizzatore
sociale che il mezzogiorno ha avuto dal dopoguerra: la pensione
sociale concessa spesso a persone che puer avendo a volte lavorato
tutta la vita non avevano "marche" come non ne avranno i milioni di
precari biagizzati e condannati alla fame della legge Biagi.
In effetti la ragione della crisi attuale è da ricercarsi non
nella mancanza di convergenza sui programmi economico-sociali ed in
parte su quelli di revisione costituzionale. Sono anche tutti
d'accordo nella conventio ad excludendum della sinistra comunista
già condannata da Veltroni e Berlusconi a restare fuori dal
Parlamento se non supera la soglia del quattro per cento e comunque
anche se dovesse passare questa soglia avrebbe davanti una
discriminazione permanente appunto perchè comunista.
Ma nè questa proposta Veltroni-Pisanu, nè quella di Fini che
sembrava anche più innovativa e rinnovatrice della destra, nè
quante altre potranno farsi nei palazzi romani pieni di oligarchi
agiati, ben nutriti, frequentatori degli stessi ambienti lussuosi e
confortevoli e lontanissimi oramai dai problemi della gente, daranno
una risposta ad una crisi che rischia di incattivirsi, di diventare
maligna e di trascinarci nel pozzo senza fine di una lunga
instabilità. Specialmente dopo la guerra libica perduta dall'Italia.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: redazione@arabmonitor.info
Sent: Friday, April 22, 2011 2:03 AM
Subject: lettera a Napolitano
Illustre Presidente,
mi consenta di annotare negativamente la sua assenza all'arrivo della salma
di Vittorio Arrigoni, morto per la causa della pace e della libertà della
popolazione di gaza per la quale Lei che sempre richiama i valori civili di
libertà non hja mai alzato un dito. Lei ha ricevuto all'aeroporto le salme
dei nostri soldati che non erano affatto in missione di pace ma negli
eserciti che occupano dIraq ed Afghanistan. Avrebbe dovuto dire qualcosa di
più della deprecazione della barbarie della morte di Vittorio.
Il fatto che Lei e le istituzioni italiane si siano defilate dal prendere
posizione sulla morte di Vittorio peserà sul futuro dell'Italia.
Nello stesso tempo lei autorizza l'intervento nella guerra di Libia e
riceve il Capo dei Congiurati di Bengasi che con Francia ed Inghilterra
hanno orchestrato la distruzione della Libia per occupare interessi che
l'Italia ha finora curato con onore con trenta miliardi di interscambio ed
il lavoro di migliaia di ingegneri e tecnici ed altro. Non avete onorato il
trattato di Pace con la Libia e state trattando Gheddafi con mentalità
razzista ottocentesca e non di rendete conto che vi trovate di fronte ad un
geniale Statista che per quaranta anni ha assicurato la pace nel
Mediterraneo.
Tanto le dovevo per rappresentarle sentimenti ed umori esistenti nel Paese
e che qualcuno si illude di ritenere siano soltanto di una galassa
minoritaria e disperata,
Vittorio Utopia Arrigoni è il nuovo San Francesco italiano., E' anche, in
questa settimana pasquale, Cristo risorto in Palestina per condividerne il
dolore a fronte della ferocia sionista.
Con stima i miei ossequi
Pietro Ancona
già membro del CNEL, già dirigente della CGIL
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: primapagina@rai.it
Sent: Friday, April 22, 2011 8:39 AM
Subject: Gheddafi e lei
Caro Imarisio,
Gheddafi è un geniale statista. Si vada a studiare le opere che ha
realizzato nei quaranta anni di sua pacifica, prospera, civilissima gestione
di un paese preso dopo un secolo di colonialismo sanguinario , con una
popolazione portata da un milione di abitanti a sei milioni con in più tre o
quattro milioni di stranieri. Vada a vedersi la realizzazione dello
acquedotto più grande del mondo. Si legga le statistiche sui fondamentali
salute case etc..
Lei è in malafede quando dice che Gheddafi è stato attaccato perchè
sanguinario dittatore,. Fino a ieri era ricevuto dai potenti di tutto
l'Occidente e nessuno ha fatto una piega. Lei sa bene che trattasi di guerra
di rapina organizzata dai banchieri di wallstreet con la collaborazione di
Inghilterra e Francia e di guerra all'Italia che perderà moltissimo con la
caduta di Gheddafi.
Questi signori insorti sono contractors, squadroni della morte addestrati
dalla legione stranieri e dagli egiziani, gente che ha massacrato la
popolazione di Bengasi per non avere testimoni, gente che per prima cosa ha
pensato a farsi una Banca Centrale ,
E' vergognoso il livello di disinformazione al quale è giunto il
giornalismo occidentale
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: barbara spinelli
Sent: Friday, April 22, 2011 9:11 PM
Subject: : basta con i Talk show della sinistra per finta
Ieri sera, facendomi forza ho visto fino alla fine la puntata del Bunga
Bunga di Santoro. La qualità dei talk show è decaduta di molto ed è
diventato insopportabilmente insulso questo modo di fare sinistra in tv dei
Santoro, dei Travaglio, dei Floris, della Dandini, di Fazio, tutti oramai
fotocopia di un sarcasmo su berlusconismo senza alcuna novità, proposta,
senza niente,. che galleggia nel vuoto mentre Crozza continua a fare il
giullare, il Rigoletto dei potenti che partecipano ai salotti di mamma Rai.
Mi sono chiesto perchè è così decaduta la critica giornalistica di
sinistra al regime ed ho trovato la risposta che è una sorta di uovo di
colombo. Il PD condivide l'ideologia e la politica liberista del centro
destra, condivide la politica estera di atlantismo asinino, condivide molte
paure della lega sulla immigrazione. Non è in grado di criticare le
privatizzazioni, la legge biagi con peste annessa di contratti atipici, la
demolizione del sistema pensionistico, gli errori italiani nella questione
Libia (potevamo evitare la guerra).
IL centro-sinistra fa la posta a Berlusconi soltanto per dimostrare
all'Ambasciata USA di essere più affidabile di Lui ed alla Condindustria di
essere più bravo a randellare i lavoratori (vedi vicenda Marchionne
Fassino,Veltroni,D'Alema,Letta et)
I nostri valorosi conduttori di Talk Shaw non possono affrontare i
problemi che ho sopra enunziati perchè non possono mettere in imbarazzo
Bersani e soci. Ecco quindi la insulsaggine del bunga bunga e del
guardonismo italico che viene stimolato da varie interviste e raccontini di
ragazze coinvolte nell'immenso traffico di femmine del Berlusconi.
pietro ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: Segretaria@cgil.it ; rassegna sindacale
Sent: Saturday, April 23, 2011 6:21 AM
Subject: funerali Vittorio Arrigoni
Cara Segretaria Dr.ssa Susanna Camusso
Domani si svolgeranno i funerali di Vittorio Utopia Arrigoni, attivista per
i diritti umani nella striscia di Gaza prigione spaventosa a cielo aperto
per quasi due milioni di palestinesi soggetti a vessazioni di ogni sorta
dallo stato di Israele che spesso bombarda con aerei e carri armati la
popolazione civile per tenerla in stato di genocidio a bassa intensità.
Vittorio è Cristo risorto in Palestina per condividerne il dolore ed
asciugarne le lacrime.
L'Italia ha accolto la salma con freddezza e senza gli onori conferiti ai
caduti militari all'estero. Soltanto i suoi amici e le persone che ci
riconosciamo nella sua opera lo abbiamo pianto.
Spero che lei, rappresentante di una organizzazione che ha gloriose
tradizioni pacifiste
(io stesso, nella qualità di rappresentante della CGIL ho partecipato a
Tripoli ad una conferenza per la Palestina e la Namibia negli anni ottanta)
vorrà essere presente ai funerali e di conforto alla madre ed a quanto
vollero bene a Vittorio.
Intanto le auguro Buona Pasqua.
Pietro Ancona
già segretario generale CGiL sicilia e membro del CNEL
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, April 24, 2011 8:28 PM
Subject: i funerali
I funerali
Scrivo questo articolo sui funerali di Vittorio Arrigoni. Sono le ore 20
e su internet ho letto tutte le notizie che arrivano da Bulgiaco dove oggi
pomeriggio si sono svolti . Sono centinaia i siti ed i giornali che se ne
occupano ma, come se si fossero messi tutti d'accordo, non si superano le
trenta righe. Una particolare notizia è stata data soltanto da uno o due dei
siti e riguarda la concelebrazione della messa da parte di Monsignor
Capucci, arcivescovo di Cesarea della chiesa ortodossa, persona che ha
impegnato la sua vita nella lotta per la liberazione del popolo palestinese.
Un prelato di 90 anni che si è sottoposto agli strapazzi di un lungo e
difficoltoso viaggio per salutare Vittorio e dirgli che è morto da santo, da
eroe, da martire.
La parola d'ordina velinata che ha mosso il gregge dei giornalisti che hanno
steso i pezzi evidentemente è stata quella di non aggredire di fare un
racconto breve di quello che è accaduto di dire quante persone c'erano
(alcuni scrivono due mila, altri alcune centinaia)
di essere se non proprio riguardosi soft politicamente corretti..
Anche questo taglio dato dalla disinformazione massmediatica ha dato il suo
contributo al silenziamento della vita, della storia, delle opere di
Vittorio del perchè è morto e di chi lo ha ucciso. Non crederò mai che si
tratta di una scelta di un gruppo di arrabbiati. Cui prodest la morte?
Prodest ad Israele che a giorni dovrà affrontare un nuovo tentativo dei
pacifisti europei di raggiungere Gaza e che ha interesse a distruggere ogni
possibile testimonianza che non sia embedded come certi servizi di rai3.
Non ho letto commenti dei nostri famosi opinionisti. Mi pare che il veleno
della destra è già stato schizzato dai giornali del Cavaliere e dello
ineffabile Angelucci miliardario che deve le sue fortune alla sanità
pubblica spolpata dal di dentro come da un terribile verme tenia. Vedremo se
nei prossimi giorni torneranno a parlarne ma ne dubito. La parola d'ordine è
un'altra.
Ho letto che l'unica corona di fiori è stata inviata dal Manifesto. Non è
stata data notizia di altri omaggi floreali provenienti dallo establiscemen
politico e sindacale italiano. Avevo chiesto alla signora Camusso di
partecipare ai funerali ma i giornali non ne danno conto. Non danno conto
neppure della presenza dei leaders della sinistra comunista. Bah!
Insomma il funerale ha dato una rappresentazione veritiera dello stato
dell'arte in Italia. Una militanza generosa ed appassionata, colta ed
impegnata che si estende dai cristiani ai comunisti agli anarchici. Una
galassia che il potere e non solo il potere ma anche l'opposizione tendono a
circoscrivere, isolare e magari criminalizzare.
L'assenza delle istituzioni e del Presidente della repubblica fanno
compiere un passo avanti verso la postdemocrazia e l'appiattimento totale
alle posizioni degli USA e di Israele. Forse è stato scelto di essere
assenti magari per essere più presenti altrove ad esempio nei bombardamenti
in Libia dove abbiamo vigliaccamente inviato gente dello Stato e forse
delle milizie private dei contractors ai quali apparteneva, ricordate?,
Fabrizio Quattrocchi.
Ieri a tarda notte ho visto un documentario trasmesso da rainew24. Una
intervista a Vittorio che colpisce per la pacatezza, per il tono sottovoce
con cui parla delle tragedie palestinesi, un tono che non diminuisce ma dà
maggiore forza alla sua militanza.
E' chiaro che oggi a Bulgiaco si è approfondita una frattura tra l'Italia
resistenziale ed umanitaria e le istituzioni. Ma forse si è preso atto di
un'altra frattura tra il movimento in qualche modo espresso da Vittorio e la
sinistra esistente che si contorce in gravissime contraddizioni e, per non
pagare dazio, si è inventata una differenza tra lotta di classe e
geopolitica (sic!). Ma forse Vittorio non è espressione di una minoranza
disperata ma di una Italia che comincia da Gobetti e dai fratelli Rosselli
che è viva e pulsa nelle arterie della cultura e della storia italiana.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, April 26, 2011 7:54 AM
Subject: una decisione orribile
Una orribile decisione
L'Italia, dopo tanti tira e molla di Berlusconi e Frattini, ha deciso di
partecipare al massacro della popolazione e delle città della Libia leali a
Gheddafi dopo il golpe dei gruppi cirenaici sostenuto dalla Francia ed ora
da tutto l'Occidente. La Francia, invidiosa della intensità delle relazioni
commerciali ed industriali tra Libia e Italia che dura da quaranta anni e
che produce un esport-import di oltre venti miliardi di euro l'anno e dà
lavoro in Libia a diecine di migliaia di ingegneri tecnici imprenditori
italiani, è stata la più baldanzosa della Triade con USA e Gran Bretagna
nell'assalto a Gheddafi. Il Capo della Libia è stato ricevuto poco tempo
fa in Eliseo e niente lasciava presagire l'odio di Sarcozy che sarebbe da
li a poco traboccato. Gheddafi è stato corteggiato da tutto l'Occidente per
le enormi disponibilità finanziarie della Libia alle quali attinge per aiuti
fin dai tempi di Agnelli e della sua partecipazione al capitale della Fiat.
La guerra contro la Libia ha consentito all'Europa ed all'USA di sequestrare
i fondi sovrani e questo è servito assai probabilmente a mettere una pezza
alla crisi finanziaria dell'Occidente. Una vera e propria rapina a mano
armata.
Nel quarantennio di governo di Gheddafi la Libia ha conosciuto il più
lungo periodo di prosperità della sua storia. Si è affrancata dal
colonialismo italiano iniziato dal 1911 con Giolitti e proseguito fino a
tutto il periodo fascista. Ha saputo costruire con l'Italia un rapporto
positivo e quasi di vicinanza che ha voltato pagina sul terribile passato di
atrocità e sofferenze inflitte alla sua popolazione. Questo rapporto
positivo è continuato nel tempo ed ha impegnato tutti i governi da Andreotti
in poi. Soltanto nell'ultimo decennio sono stati firmati dall'Italia tre
trattati da Giuliano Amato nel 2002, da Prodi nel 2007 e da Berlusconi nel
2009. L'Italia ha ricavato grandi frutti da questa politica di pace che l'ha
caratterizzata suscitando molte simpatie nel mondo arabo. Ora si scopre
improvvisamente che Gheddafi è un sanguinario tiranno che massacra il suo
popolo. L'aggressione alla Libia é stata concepita in Francia, in
Inghilterra ed in Usa per colpire assieme alla Libia anche l'Italia
mostratasi indisciplinata nella politica energetica con gli accordi
triangolari Libia-Italia-Russia.
Sgomenta la decisione del PD di aderire ai bombardamenti. Perchè lo fa?
Perchè è preminente nel PD il problema del ritorno al governo rispetto agli
interessi della pace e dell'Italia. Il PD fa da sponda agli USA e preclude a
Berlusconi di fare una politica diversa dai diktat che arrivano da
Washington. La Lega, che non ha mai avuto il problema della legittimazione
oltreatlantica del suo gruppo dirigente, si schiera decisamente contro la
guerra. Ma anche i suoi spazi sono limitati dallo sbarramento guerrafondaio
del PD ed alla fine dovrà acconciarsi.
Questa decisione dell'Italia è orribile se pensiamo che l'interesse
nazionale era ed è non solo di non partecipare alla guerra, ma addirittura
di impedirla. Ma non c'è niente da fare. Siamo una colonia con 113 basi
militari USA nel nostro territorio che servono assai più contro di noi che
contro ipotetici nemici che non esistono dopo la caduta dell'URSS avvenuta
venti anni orsono.
Con i bombardamenti l'Italia interrompe il quarantennio e ritorna al
colonialismo feroce del fascismo che usava gli aerei del generale Magliocco
per gasare la popolazione. Ora i nostri aerei lanceranno bombe all'uranio
che faranno morire diversamente la popolazione che subito non viene uccisa
con le radiazioni ed infine con le nascite di bambini deformi.
L'Italia stiracchia quanto più è possibile la decisione dell'ONU che
prevedeva soltanto la fly zone. Ma l'ONU, massimo ruffiano degli USA,
chiuderà un occhio e semmai si prepara ad assecondare lo sporco gioco in
corso contro la Siria.
Il PD con la decisione di bombardare chiude con il pacifismo e diventa
organico alla ideologia militarista del liberismo neocon. Purtroppo anche l'
ANPI, la gloriosa associazione dei partigiani recentemente colonizzata dal
PD, si è pronunziata e sostiene la guerra. Questo nella giornata
anniversario della guerra di Liberazione e della Resistenza.
La soddisfazione mostrata dai rivoltosi per la decisione dell'Italia è la
conferma del suo errore. L'errore di giocare alla roulette della morte in
una avventuristica e rischiosa decisione che cambia il destino del
Mediterraneo.
L'Italia, salvando la Resistenza, ha una storia orribile scritta dalle
sue classi dirigenti. Ricordo per tutte l'8 settembre quando si comunica
l'armistizio e si annunzia che la guerra continua senza dire contro chi.
Pietro Ancona
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Sent: Wednesday, April 27, 2011 7:33 PM
Subject: Una giornata nera per berlusconi e per l'Italia
Una giornata nera per Berlusconi e per l'Italia
L'incontro di ieri con Sarkozy a Berlusconi (ed all'Italia) è andato
così male che ho quasi riluttanza a parlarne. Nel momento in cui si
riunivano una multinazionale francese lanciava una Opa ostile sulla
Parmalat per impossessarsene. La Francia ha recentemente assorbito
Bulgari ed è in caccia dei nostri gioielli. Chissà se acquisterà da
Marchionne la nostra Ferrari, la Maserati... Su questo punto il
maligno Sarkozy ha persino schernito Berlusconi quando ha lodato
l'Italia per le sue piccole e medie industrie. Come dire: noi siamo
più grossi e non tarderemo ad inghiottirvi! Poi la soddisfazione
del francese era alle stelle e trapelava financo dalle sue grandi
orecchie da topone sulla questione libica nella quale l'Italia,
facendo l'ennesima giravolta, dovrà partecipare con bombardamenti
"mascherati" da precise operazioni chirurgiche all'uranio impoverito
fornito dagli USA. Non solo la Francia, in segreto accordo con gli
USA e Gran Bretagna, ha organizzato il golpe e poi l'intervento in
Libia per sottrarla alla enorme influenza italiana e rapinarla dei
suoi fondi sovrani e delle riserve auree di 150 mila tonnellate di
oro,
(lo Stato libico è ricchissimo di soldi e di oro e di opere
pubbliche realizzate ma ora distrutte), ma ci costringe a
partecipare all'assalto magari per poi lasciarci a bocca asciutta.
Berlusconi ha tentato di parare la botta facendosi telefonare da
Obama il giorno prima, ma si tratta di un mortificante espediente
che non cambia la sostanza dei fatti. Ne ricaverà danno in Italia
perchè la Lega, che non dipende dalla benevolenza USA come
Berlusconi ed il PD, si dichiara pubblicamente contro la guerra
aumentando il mal di pancia
dell'elettorato cattolico della destra. Un disastro! Infine un
accordo infame sulla circolazione delle persone prevista
dall'accordo di Schengen consistente in una noticina inviata alla
UE che potrebbe avere financo esito negativo. Bossi che è il
politico più scaltro che abbia la maggioranza è fuori dalla grazia
di Dio e minaccia . Magari alla fine si ritirerà, ma dopo avere
ottenuto sostanziose contropartite di potere a cominciare dalle
nomine importantissime in enti che dovrebbero farsi oggi.
Il ruolo dell'opposizione si potrebbe definire distruttivo e
canagliesco. Anzicchè ancorare l'Italia alla politica di pace
respingendo la barbarie della guerra che è il sonno della ragione e
cancella i tratti umani degli uomini, appoggiata da Napolitano al
quale fa di sponda, sfotte il governo per le sue contraddizioni e
debolezze e gonfia il petto davanti gli americani per mostrare la
loro superiorità "professionale" nel servire gli USA. L'opposizione
non si chiede che cosa ne sarà del metanodotto e degli immensi
interessi italiani in Libia, non si chiede quale destino avranno le
migliaia di ingegneri, tecnici, imprenditori, commercianti che da
quaranta anni forniamo alla Libia in un soddisfacente rapporto di
affari non colonialistico e si preoccupa soltanto di rilevare
l'insufficienza del governo nel servire la comunità internazionale
che appoggia l'aggressione. Comunità internazionale che è soltanto
una minoranza del genere umano essendo Cina, Russia, India, America
Latina, Sud Africa quattro miliardi di esseri umani contrari ai
bombardamenti.
A coronare la giornata nera del nostro Presidente del Consiglio la
enorme gaffe sulla questione del nucleare con la confessione
pubblica della temporaneità della rinunzia alla costruzione di
atomiche. Questo detto in faccia a Sarkozy il quale ci vende le sue
centrali obsolete e ridacchia fregandosi le mani alle nostre spalle.
Con la certezza che il dopo Berlusconi se sarà di centro-sinistra
sarà magari peggiore e ci regalerà amarezze e restrizioni avviamoci
a celebrare un 1° Maggio patriottico nel quale l'amore di patria
dovrebbe sostituire il lavoro che manca e riempirci la pancia.
Accanto a Berlusconi dobbiamo mettere Bersani e la Camusso assistiti
da Ichino. Anche questo fa parte della stagione del nostro
scontento che continuiamo a vivere con pochi barlumi di luce.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, April 28, 2011 4:43 PM
Subject: : Le nozze del secolo
Le nozze del secolo
"Dopo cinque minuti il via della ''sfilata'' degli aerei della Royal Air
Force che sfrecceranno su Buckingham Palace in omaggio alla coppia."
(http://www.asca.it/news-)
Saranno distolti per qualche ora dai bombardamenti in Libia, in Afghanistan
ed in altri posti dove massacrano dall'alto con bombe all'uranio la
popolazione terrorizzata.
I massmedia stanno impazzendo in un crescendo quasi isterico di notizie e
si sbizzariscono a descrivere i particolari di tutti gli oggetti, di tutti
gli ingredianti di quello che definiscono " il matrimonio del secolo".
Dovrebbe oscurare quello dei genitori del futuro re, per queste occasioni
chiamato soltanto Willians. Qualcuno sta facendo i conti di quanti milioni
di sterline verranno spesi. Sono comunque della opinione che saranno a
carico del popolo britannico e che questa famiglia secondo le tradizioni di
scrocconaggio che caratterizza l'altissima nobiltà britannica è anche capace
di avere programmato un guadagno facendo la cresta ai vari momenti dello
sfarzoso avvenimento. Ai giovani inglesi viene negato il diritto
all'istruzione superiore con tasse universitarie pesantissime fatte solo
per costituire una porta massiccia ed inespugnabile alle classi di ceto
popolare. Cinquecentomila impiegati pubblici hanno già perso il lavoro. Il
precariato sta riducendo in schiavitù le nuove generazioni di lavoratori e
poi meno sanità e meno scuola e meno pensioni per tutti. Ai popoli che hanno
la disgrazia di avere il petrolio sangue dolore e lutti da parte della
Regina Elisabetta che continua la tradizione della sua illustre ava che fece
le fortune della famelica e morta di fame nobiltà inglese con la pirateria
e la tratta degli schiavi.-
L'opinione pubblica europea sarà drogata dai massmedia ed influenzata
verso
il modello imperiale. Potrà la sartina inglese disporre di tre abiti da
sposa come Katia? Non potrà e forse non avrà i soldi per sposarsi e per
mettere su famiglia perchè il suo ragazzo guadagna qualcosa saltuariamente.
Ma non importa: si sta organizzando un trasfert strepitoso dalla novella
futura Regina alle ragazze della Gran Bretagna. Intanto dalle macerie della
Libia in fiamme aggredita senza ragione e dagli altri teatri delle criminali
imprese anglosassoni si alzano fumi neri, di un nero terribile, il nero
della morte delle bombe all'uranio ed al fosforo. Migliaia di madri piangono
i figli perduti mentre Londra si esibisce nello sfarzo della potenza
esibita e nei saloni di Palazzo Buckingham
si brinda e i ricconi blasonati si sollazzano e fanno la ruota dei tacchini.
All'ambasciatore siriano, in omaggio ai principi dell'umanitarismo
atlantico, é stato prima mandato e poi ritirato l'invito per sottolineare il
rifiuto morale della real casa per il popolo siriano attualmente sottoposto
a gravissime provocazioni fomentate dagli alleati.
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, April 28, 2011 6:36 AM
Subject: assalto al 1 maggio
Assalto al 1 Maggio
L'assalto alla Festa del 1 maggio attuato da numerosi Sindaci e dalla destra
italiana che vorrebbero i negozi aperti si inscrive in una linea di
desacralizzazione di una data finora rispettata dalle democrazie in omaggio
al lavoro ed alla sua fondamentale importanza. Non è un caso che gli USA il
Paese ideologicamente alla guida del capitalismo e che ha represso alla fine
dello ottocento con il sangue dei sindacalisti e dei lavoratori il loro
diritto ad esistere come classe non celebra il 1 Maggio che è una giornata
feriale come tutte le altre. Coloro i quali vogliono abolire la festa
affermano l'idea che quello che conta non è il lavoratore ma la sua
prestazione ed il valore di questa prestazione vogliono essere soltanto loro
a determinarla. Vuole cancellare il lavoratore come soggetto sociale
titolare di diritti e ridurre la sua funzione a quella di mero strumento da
impiegare per realizzare profitti.
Credo che in qualche modo l'iniziativa del sindaco pd di Firenze e del
sindaco di destra di Roma avrà un risultato. Il 1 Maggio comincerà ad essere
per i dipendenti del commercio una giornata di lavoro come tutte le altre.
Dal commercio si passerà presto a tutti gli altri settori. Questa tendenza
non è sufficientemente contrastata da tutti i sindacati e dalla opinione
liberal e di sinistra. Si inscrive in una linea di riduzione del ruolo
sociale e della funzione politica dei lavoratori che ha fatto grandi passi
in avanti in Italia segnando lo sgretolamento dello Statuto dei Diritti e
delle indicazioni della stessa Costituzione che mette il lavoro a
fondamento della Repubblica. Lavorare il giorno che celebra il riscatto del
lavoro è coerente con la legge Biagi, con il collegato lavoro, con la fine
del sistema pensionistico. E' un messaggio con il quale si rafforza
l'offensiva contro le classi lavoratrici per segnarne la sconfitta
definitiva.
Se la CGIL è davvero a difesa della festa del 1 Maggio dovrebbe
organizzare la contestazione dei negozi che alzano le serrande ed inviare
gruppi di sostegno a sostegno ai lavoratori del commercio spesso non in
condizioni di difendersi e che sono pagati malissimo con uno sfruttamento
"industriale" della legge Biagi che ne ha garantito la precarizzazione
diffusa. Dovrebbe dichiarare di considerarein sciopero itutte le aziende
commerciali che restano aperte e chiedere l'intervento degli ispettori del
lavoro per bonificare il lavoro nero che è assai diffuso Contrapporre
consumatori ai lavoratori è un gioco spesso aiutato da un giornalismo miope
o embedded e da partiti che strizzano l'occhio ai bottegai ed ai
supermercati. I lavoratori sono anche consumatori e non hanno meno diritti
di altri.
Non sottovalutare la guerra dei negozi aperti sarebbe opportuno per le
organizzazioni sindacali e la sinistra italiana. Ma viviamo in tempo di
frastornamento e forse ci si lascerà trascinare dalla corrente avversa.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, April 29, 2011 7:46 AM
Subject: Gli epigoni di Pio La Torre
Gli epigoni di Pio La Torre
Domani ricorre il ventinovesimo anniversario della morte di Pio La Torre
che fu segretario del PCI siciliano durante una delle più terribili
recrudescenze del dominio mafioso. Non è la prima volta che lo rievoco e
continuerò a farlo perchè il suo ricordo racchiude molte cose che hanno a
che fare con l'onestà, la pulizia morale e politica, la passione, la
dedizione ad un ideale in cui il partito diventa strumento non di scopi che
lo riguardano ma di interessi generali della popolazione e della società. Lo
ricordo con affetto perchè ebbi l'onore di collaborare con lui da segretario
generale della CGIL siciliana e di rendere possibile l'attuazione di tanti
dei momenti di lotta che programmava e realizzava con tenacia ed entusiasmo
quasi fanciullesco. Mi riferisco alla lotta per la pace e contro i missili a
Comiso. Ricordo che mi sostenne tutte le volte che la corrente comunista
poneva il problema della mia estromissione dalla direzione della CGIL. Io
ero (e sono) socialista . Ero unitario con i comunisti, ma ad alcuni non
andavo bene perchè ritenuto, come una volta ebbe a dirmi scherzosamente
Luigi Colaianni, "unitario ma egemonico".
Un gruppo di estimati dirigenti comunisti anni orsono creò il Centro Pio
La Torre che svolge una importante azione di sostegno alla lotta alla mafia
curando in particolare l'educazione delle nuove generazioni. Ma è il solo
punto nella politica e nella società siciliana in cui la figura di Pio
viene rievocata e diventa fonte di ispirazione e di azione didattica verso
le nuove generazioni nell'ambito del PD.
Il Partito di Pio La Torre non c'è più da anni così come non c'è più il
Partito di Piersanti Mattarella altro caduto sul fronte della mafia perchè
da Presidente della Regione pensava di fare qualcosa di buono, di liberare
l'amministrazione regionale dalla soggezione e dalla penetrazione mafiosa.
Il partito che ha raccolto la DC di Mattarella ed il PCI di La Torre è il
PD che è in atto impegnato in una difficile ed assai discussa collaborazione
con un massimo esponente dell'MPA, un movimento autonomista chiacchierato ed
indagato dalla Procura della Repubblica. Ne ha percorso di mala strada il
PD per arrivare dopo trentanni alla collaborazione con ciò che sarebbe
stato aborrito da Pio. In trenta anni la Sicilia che aveva tante speranze e
prospettive si è ridotta ad una Assemblea Regionale che vive guardandosi
l'ombelico e nutrendosi di velleitarismi dopo una manomissione dello Statuto
originario che l'ha messa nelle mani del Presidente della Giunta ed una
Regione piena di debiti alla quale non bastano le enormi entrate che ricava
dal suo Statuto speciale e che nel giro dei prossimi cinque anni avrà
svenduto grande parte del suo magnifico e ricco patrimonio demaniale per
pagare una pletora di consulenti, managers, appaltatori, dirigenti che come
pirana la divorano e la spolpano senza alcun ritegno. La spesa corrente
assorbe
e supera le entrate quando trenta anni fa si limitava ad essere il quaranta
per cento del bilancio regionale.
Gli epigoni di La Torre hanno dato vita assieme ad altri ad un partito che
non si propone nessuno dei tre grandi obiettivi di Pio La Torre: lotta alla
mafia, sviluppo, pace e dal punto di vista della sua cultura interna
soltanto i più anziani sono ancora legati a valori di trasformazione
socialista della Regione e di riforme sociali per fare entrare di più e
meglio le masse popolari dell'Isola in una società con meno disuguaglianze e
squilibri. La Torre fece grandissime manifestazioni a Comiso per la Pace.
Oggi assistiamo al via vai di aerei da bombardamento dall'aeroporto di
Trapani che portano il loro carico orribile di morte ai nostri fratelli
libici e nessuno alza un dito. Il PD siciliano appoggia la linea nazionale
del Partito per l'intervento armato contro la Libia che mai ci ha fatto
qualcosa di male. Pio La Torre, ne sono certo, non avrebbe permesso che
questo avvenisse ed avrebbe organizzato l'occupazione dello aeroporto di
Trapani. Pensava alla Sicilia come ad una grande piattaforma di pace per il
Mediterraneo non certo come base per aggredire i nostri vicini.
La cultura del PD è fatta di pragmatica adesione alla gestione del potere
così come esso è ed è tale da stroncare ogni tentativo di fare della
politica una missione, qualcosa di utile di buono e di giusto per tutti. Si
propone insomma di amministrare meglio e con più efficienza un potere che la
destra usa soltanto per il suo blocco sociale che esclude i lavoratori e non
li riconosce come classe sociale.
Il PDI è cosa profondamente diversa dal PCI di Pio La Torre che era lo
stesso PCI di Mommo Li Causi e l'erede dei fasci siciliani che ebbero in
Bernardino Verro, in Nicola Barbato, in Garibaldi Bosco ed altri grandi
apostoli i dirigenti di un movimento per la liberazione delle masse popolari
siciliane.
L'iniziativa di un gruppo di giovani capeggiati da Davide Faraone di fare
uno "strappo" a questo PD a cominciare dalla pulizia della lapide di Pio e
di Rosario di Salvo dalle sterpaglie che la ricoprono è un conato di
rifiuto verso ciò che è il PD oggi. Ma se si limita a togliere soltanto
sterpaglie senza recuperare i valori della ideologia e della tradizione del
movimento comunista e socialista siciliano, sarà soltanto una azione buona
per esssere raccontata dai giornali.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: info-ambasciata@amb-libia.it
Sent: Saturday, April 30, 2011 8:17 AM
Subject: ammirazione per il Presidente Gheddafi
Esprimo grande ammirazione per il comportamento sereno, coraggioso,
dignitoso, giusto tenuto sotto i bombardamenti dal Presidente Gheddafi che
nonostante l'aggressione sia totalmente ingiustificata propone tuttavia di
trattare con la Nato rivendicando il diritto sacrosanto di non lasciare il
suo Paese che ha arricchito immensamente in quaranta anni di sapiente
oculata amministrazione che ha fatto anche la fortuna dell'Italia.
Spero per la sua salute e che non venga ucciso come usano fare i barbari
dell'Occidente verso coloro che ritengono di dovere punire quasi sempre
ingiustamente.
Pietro Ancona
ex consigliere CNEL
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, April 30, 2011 7:25 AM
Subject: Domani è il primo maggio
Domani è il primo maggio
Domani primo maggio festa del lavoro Non sappiamo se la ricorrenza che
simboleggia valori di libertà ed eguaglianza dei lavoratori e del loro
movimento di emancipazione sarà rispettata dappertutto. Il sindaco di
Firenze, mediocre successore di Giorgio La Pira, ha deciso di consentire
ai commercianti l'apertura dei negozi.. Vedremo quindi nel giorno sacro al
riposo dei lavoratori le commesse ed i commessi, le persone peggio pagate e
più sfruttate alle quali non si applica che raramente il contratto di
lavoro, stare dietro ai banchi o, come pretendono alcuni sadici
imprenditori, a fare da "statuine", in piedi per otto ore in atteggiamento
gradevole ma all'impiedi dal quale possono sciogliersi soltanto per servire
i clienti. Il fascista in doppio petto sindaco di Roma, il famoso Alemanno
che guida la città più violenta contro gli immigrati, i diversi, i rom si è
subito unito alla decisione del rampante giovanotto toscano che piace tanto
a Berlusconi. Anche Milano e Bologna sono della partita. Spiegava stamane un
signore al conduttore Mascini di prima pagina che sosteneva la tesi dei
negozi aperti come dal punto di vista economico e degli interessi delle
aziende, l'apertura per il primo maggio è del tutto inutile. Le famiglie da
molto tempo si sono fatte un budget di spesa dal quale è difficile
decampare. Non è quindi con un giorno di apertura in più che si spenderà di
più e, alla fine, l'apertura dei negozi è una perdita in termini di energia
consumata ed oneri da sopportare ivi compresi lo straordinario del
personale. Gli incassi del primo maggio non si sommano agli incassi di
tutti i giorni dell'anno. Difficilmente sono un di più. Perchè allora c'è
una campagna martellante, incensante, che coinvolge le "migliori penne" dei
grandi giornali? Sicuramente per motivi ideologici e politici. Lavoratori
senza il primo maggio festivo sono lavoratori più sconfitti ed umiliati. Si
tratta quindi di un tassello da aggiungere al lavoro nero, alla precarietà,
ai bassi infimi salari, alla incessante campagna sempre in corso per la
riduzione fino all'annichilimento dei diritti della classe lavoratrice. In
effetti, nel quadro generale della deregolation dei diritti sindacali a
cominciare dal ccnl la persistenza della festa del primo maggio rappresenta
una contraddizione, una colonna che resta in piedi circondata da macerie e
che va anche esse abbattuta.
Ho letto che il 1 maggio sarà ricordato dalle tre maggiori
confederazioni sindacali in moltissime località d'Italia dopo un anno di
polemiche non risolte. In effetti questa unità sindacale ostentata è una
sovrastruttura surreale di profonde divisioni. Da molto tempo non è più
possibile fare uno sciopero generale unitario e le ragioni delle divisioni
sono gravi: riguardano la Fiat, le deroghe contrattuali, l'adesione di Cisl
ed Uil al patto dei "complici" di Sacconi. Riguardano anche la scuola e si
allargano a tanti altri campi. Perchè allora si continua a stare insieme
dando all'Italia una rappresentazione bugiarda della realtà? Perchè nella
CGIL c'è una forzatura che viene dal vertice confederale e dal PD suo
partito di riferimento per realizzare l'unità ed alle condizioni dettate
dalla Cisl di Bonanni. In fondo la CGIL avrebbe firmato gli accordi di
Pomigliano e di Mirafiori ma ha dovuto astenersi per la vivace opposizione
della Fiom titolare sgradita alla Camussi della trattativa. In altre cose
la CGIL ha soltanto finto di essere in disaccordo con il governo: mi
riferisco alla "riforma delle pensioni", al collegato lavoro e sopratutto al
precariato che ha condiviso con gli accordi del 27 luglio 2007 firmati con
Prodi.
Il disagio per una celebrazione unitaria è dovuto essenzialmente alle
mancate risposte "unitarie" al profondo malessere dei lavoratori che si è
espresso anche in forme di disperazione come l'ondata di neostiliti e
l'Isola dei Cassi Integrati o con i pietosi suicidi registrati nel corso
dell'anno.
Cinquecentomila lavoratori pubblici perdono il posto di lavoro e tra questi
oltre centomila insegnanti. Il precariato sta diventando maggioritario e
presto sarà l'unica forma di lavoro dipendente. Questo genera disagio rabbia
rancore collera in milioni di persone che non possono ipotizzare il loro
futuro, ma il vertice della CGIL insiste nella sua politica unitaria fondata
sull'accettazione dei dicktat Cisl e Confindustria. Firma a Genova un "patto
sociale" con Confindustria su quattro punti cruciali e non non sottoscrive
in pieno gli accordi con Confindustria e Governo sui temi della
"produttività" ancora in discussione non perchè contrario ma per motivi di
opportunità e di gestione della sua base sociale. La Cgil vorrebbe smottare
a destra senza pagare dazio, in modo soft indolore.
L'unità sindacale presentata il 1° maggio è piena di contenuti contrari
agli interessi dei lavoratori. Realizziamo in Italia la contraddizione delle
contraddizioni: sindacati forti di oltre undici milioni di iscritti tra i
maggiori del mondo occidentale che gestiscono iscritti impoveriti e con
processi di impoverimento salariale e giuridico in corso assai pesanti!
Sindacati ricchi e potenti e loro iscritti che vivono la vita di fabbrica
quasi con terrore ed umiliati dalle minacce di licenziamento o di riduzione
coatta del salario. Quindi bisognerebbe che la CGIL convochi un Congresso
straordinario per una riflessione radicale sulla linea di politica sindacale
oppure che si cominci a pensare ad una nuova Confederazione che unisca il
dissenso interno alla CGIL alla militanza del sindacalismo di base. Insomma
fare una nuova Confederazione capace di riscoprire e difendere gli interessi
dei lavoratori nel solco della tradizione del movimento operaio italiano
anteriore alla fase della concertazione (1992).
Forse la Cgil è riformabile? E' riconducibile alla sua natura di sindacato
di classe e non di conglomerata di servizi? Questo è molto dubbio. Bruno
Buozzi e poi Giuseppe Di Vittorio dopo la capitolazione di Rigola e
D'Aragona, i due primi segretari generali della CGIL (1906/1926), al Patto
di Palazzo Vidoni imposto da Mussolini, ci misero tantissimo lavoro per
recuperare la CGIL dalla perdita di se stessa e della sua identità profonda
di strumento del movimento operaio. Ma questo ora è quasi impossibile
perchè la CGIL ha una forte maggioranza di destra e perchè i partiti del
socialismo pci e psi non ci sono più ed i loro epigoni sono liberisti e
confindustrialisti. Nei partiti quello che resta fuori dal PD è un
pulviscolo che tarda ad aggregarsi. Inoltre la stessa sinistra "radicale"
non è tutta assente da processi di ammaloramento politico. Il Sel di Vendola
aspira a congiungersi con il PD e PRC stenta a spiccare un nuovo volo
assieme agli altri frammenti del comunismo italiano. Per avere un segnale
di cambiamento di linea serio la CGIL
dovrebbe abrogare i contratti atipici applicati al suo personale tecnico
ed amministrativo ed al personale delle sue conglomerate. Sarebbe
interessante sapere come viene assunto il personale del Caf e come viene
retribuito. Quali cambiamenti sono avvenuti nel trattamento del valoroso
personale dell'Inca da quanto è stata varata la legge Biagi. Bisognerebbe
inoltre convincere la CGIL a fare la grande guerra al precariato ed a
rinunziare alla concertazione disdicendo gli accordi firmati nel 1993 da
Bruno Trentin. Combattere e non assecondare la cosidetta contrattazione di
secondo livello se questa diventa sostitutiva del ccnl. Recuperare
tantissimi temi della sua storia sempre validi e sempre attuali. Non c'è
niente di obsoleto in ciò che faceva prospera l'Italia. Le politiche
liberiste jugulatorie di oggi fanno infelici i lavoratori e rovinano
l'Italia come ha rilevato allarmato Draghi. Nel fallimento di CGIL CISL UIL
c'è anche il fallimento della Confindustria trattata a pesci in faccia dalla
Fiat ed insidiata da vicino dalla sua consorella francese che ha steso una
Opa gigantesca non soltanto su Parmalat, ma su quanto resta dei gioielli
della nostra media industria.
L'abbandono della CGIL del campo antimperialistico e della pace genera
sbandamenti come l'adesione o il silenzio sui bombardamenti dei nostri
fratelli e delle nostre sorelle libiche. Non credo proprio che la CGIL di Di
Vittorio o di Lama o di Vittorio Foa avrebbe mai ammainato le sue bandiere
ed appoggiato i raid aerei e le tante guerre ascare al servizio delle
multinazionali USA. La scelta della pace senza se e senza ma deve tornare ad
essere un punto fondamentale di rifondazione della nuova CGIL. Ma forse il
gruppo dirigente centrale soffocherà ogni tentativo in questa direzione e
continuarà a trasformarsi in sindacato di servizi e poi sindacato
imprenditore.
Inni e bandiere sono simboli dell'identità, della storia, della cultura
delle organizzazioni. Al tremendo concertone di Roma che si ripete da anni e
che vive di una sua vita staccata dalla realtà del Paese non si suoneranno
l'inno dei lavoratori e l'internazionale. Si suoneranno invece al loro
posto "va pensiero" e l'inno di Mameli. Una scelta nazionalistica contraria
alla tradizione internazionalista. Non capisco il "Va pensiero" se non come
omaggio agli ebrei che piangono la patria perduta. In effetti la patria
perduta la piangono oggi i Palestinesi ed in quel poco che è loro rimasta ci
vivono prigionieri. In moltissime manifestazioni non si intoneranno gli inni
proletari. E' molto triste quanto accade ed è segno non di una linea
sindacale che cambia e diventa più "moderna", ma di una forza che smarrisce
la coscienza di sè, la coscienza di essere un grande corpo collettivo
dotato di intelligenza sociale. I lavoratori rischiano di restare soli, e in
parte già lo sono, di fronte a coloro dai quali dipende la loro vita.
Non va bene, non va proprio bene. E' una regressione dallo spirito di
appartenza alla classe operaia che ci riporta all'epoca pre moderna degli "spirits
anemals" del capitalismo che ritornano alla grande.
Pietro Ancona
già membro del CNEL già segretario regionale della Cgil sicilia.
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 03, 2011 1:54 PM
Subject: Obama e l'imbarbarimento dopo Bush
Obama e l'imbarbarimento dopo Bush
Da ieri i massmedia ci martellano senza tregua raccontandoci l'omicidio di
Bin Laden spesso ingarbugliandosi e contraddicendosi per la necessità di
ammettere alcuni falsi clamorosi come la foto del povero morto con gli occhi
cavati che ha fatto il giro di tutte le prime pagine. Il quarto potere è da
tempo al servizio del potere economico e politico e la libertà di stampa
viene negata dalla pratica del velinaggio.
Colpisce molto il ruolo servile, acritico, inginocchiato davanti
all'Occidente, della stampa. Giornali con testate autorevoli, alcune
gloriose come il Washington Post, dal New York Times a Repubblica che hanno
sparato titoloni, sono impegnate al massimo per la versione data dalla casa
Bianca. Nel tentativo di montare il più possibile l'indignazione dei lettori
verso i terroristi ed acquisire come dato tacito ed indiscutibile l'omicidio
di Bin Laden hanno riesumato gli spot dell'11 settembre e mostrato ancora
una volta con crudeltà il film di Sadam Hussein a cui un marines fruga tra i
capelli ed in bocca. Una scena che mette grande disagio nelle persone che
hanno una normale umanità alla quale ha fatto seguito la scena del cappio al
collo, dell'impiccagione dello stesso Sadam e del vilipendio del suo
cadavere. Qualcosa di peggio di Piazzale Loreto dove
la barbarie verso Mussolini e Claretta Petacci a testa in giù fu consumata
nel fuoco delle passioni e delle sofferenze di una lunga guerra civile. Qui
si è trattato di un prigioniero di guerra sconfitto dagli americani e la cui
patria è stata ed è tuttora invasa da truppe ed basi militari USA.
Il direttore di Rai New 24 ha mostrato con un sorriso furbetto la scena
in un aeroporto di Obama che con fare circospetto ma tale da attirare
l'attenzione di tutti prende dalla tasca si mette in mano e poi si passa in
un'altra mano un bigliettino che poi consegna ad uno dei generali che sono
ad aspettarlo. Corradino Mineo ha fatto intendere che poteva trattarsi dello
ordine di uccisione di Bin Laden, del via libera alla operazione. Obama a me
è apparso mafioso tanto quanto Provenzano che usava i pizzini per
trasmettere i suoi ordini. In ogni caso, il Capo della più potente nazione
del pianeta alla guida dell'Occidente e del mondo anglosassone, agisce con
le maniere spicce di un boss ritenendosi arbitro della vita altrui al
disopra dello Stato di Diritto e di ogni legge e di ogni organismo
legislativo o parlamentare. Ha compiuto un gesto di enorme brutalità contro
il diritto e contro le istituzioni internazionali e del suo stesso paese.
Mi ha molto colpito la scena di Obama e della Clinton attorniati da una
diecina di alti papaveri della amministrazione che sembrano assistere in
diretta all'omicidio di Bin Laden. Mi ha ricordato che gli USA sono il
paese della pena di morte che viene eseguita in modo crudelissimo davanti ai
parenti del condannato. Giustizia è fatta! Hanno assistito in diretta ( a
fingono di assistere) all'omicidio in diretta di Bin Laden. Vogliono
sembrare i parenti più stretti degli USA colpiti dal cattivissimo con
l'incendio delle Torri Gemelle!!
Sgomenta il fatto che Obama esibisca fatti e gesti che avvengono al di
fuori delle regole delle legge e dei principi fondamentali di tutte le Carte
dei Diritti a cominciare dalla Dichiarazione Universale dei diritti
dell'uomo. Per gli USA l'obiettivo di morte che si prefiggono supera tutte
le resistenze dell'etica e dei diritti. E' il soldato blu che taglia la gola
al pellirossa che oppone resistenza e non vuole andare via dalla sua terra.
E' la Giustizia a difesa di un ordine sociale e politico che non ammette
contraddizioni e diversità.
Riflettevo che in fondo tutto quello che sappiamo di Bin Laden, a parte
le sue apparizioni sospettate di essere funzionali alle politiche USA, ci
sono state dette soltanto dagli americani. Lo stesso dicasi per i
prigionieri di Guantanamo. Nessuno sa con esattezza di che cosa sono rei.
Sappiamo che sono sospettati di terrorismo. Ma non abbiamo mai potuto
sentire la loro difesa. Sono in galera senza quel minimo di diritti che i
siracusani attribuivano ai prigionieri ateniesi chiusi nelle latomie.
Obama vuole abituare il mondo alla sua barbarie. Dovremmo essere
amministrati tutti da Lui che stabilisce di volta in volta che cosa ci vuole
per noi. Ha detto: "il mondo deve parlare una sola voce". Una dichiarazione
di enorme e pericolosa megalomania perchè mai il mondo ha parlato una sola
voce nella sua lunga storia. Non ai tempi dei Romani e dei Persiani o dei
Cinesi. Sta andando molto oltre il bushismo e sarebbe ora che ammetta un
contraddittorio sulla questione del terrorismo. Termine usato e stiracchiato
per consentirgli di fare le cose anche le più sporche come il bombardamento
con 130 missili Cruise della Libia che viene distrutta e riportata al
tempo della dominazione coloniale.
In un solo caso Obama e gli USA potrebbero essere credibili: nel caso che
le Torri Gemelle fossero state abbattute dai terroristi di Bin Laden. Ma
sappiamo tutti e lo stesso Obama sa che l'abbattimento delle torri Gemelle
è opera degli stessi USA e che mai e poi mai sarebbero potute cadere
all'impatto degli aerei se non fossero stati minuziosamente minati prima.
Il martellamento dei massmedia sull'omicidio di Bin Laden sta crescendo
di volume e di intensità. A che cosa mira? A che serve questa imposizione
di un false flag sempre pià ridicolo e fragile ? La coppia Obama Clinton
dove va a parare? Che cosa vogliono dal mondo che tengono in stato di
agitazione continua?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: Nico Valerio Salon Voltaire Valerio
Sent: Tuesday, May 03, 2011 11:39 PM
Subject: Wojtyla ed il potere della Chiesa
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, May 02, 2011 8:27 AM Subject: Wojtyla ed il potere della Chiesa
Wojtyla ed il potere della Chiesa
Una scenografia da fare invidia ai migliori professionisti di Holliwood ha
fatto da sfondo alla lunghissima, estenuante cerimonia di beatificazione di
Papa Woitila. Una folla enorme, il gregge di Dio, ha resistito per ore ed
ore stretta in piedi in piazza San Pietro e nelle vie e piazze circostanti
quasi nessuno era in grado di vedere o sentire qualcosa a parte i suoi
vicini. Una folla convenuta da tutti i continenti per partecipare all'evento
e raccontare poi si esserci stata. Qualcosa di Simile a quanto si vede in
Arabia Saudita per il pellegrinaggio alla Mecca senza i giri concentrici
attorno alla pietra nera reliquia del Profeta. Le religioni hanno bisogno di
reliquie e di luoghi sacri. La reliquia scelta per Papa Woitila sarà una
ampolla del suo sangue conservato miracolosamente per tanti anni ora chiusa
in un prezioso oggetto simile a quello che racchiude il sangue di San
Gennaro. Tra i convenuti anche sedici Capi di Stato e tanti tanti politici
italiani desiderosi di farsi vedere e notare.
Il Papa sfoggiava paramenti e vesti sicuramente assai più lussuosi di quelli
lussuosi che normalmente indossa. Una manifestazione di potenza della
Religione-Stato voluta il giorno del 1 Maggio in cui i lavoratori di tutto
il mondo ricordano i loro martiri e fanno bilanci delle loro lotte. Debbo
dire che ho sempre provato un senso di grande fastidio tutte le domeniche
nel vedere la folla di Piazza san Pietro anche se abbiamo notizie certe di
un calo della religiosità in tutto l'Occidente. Ancora di più ne ho provato
per questa manifestazione nella quale più di un milione di persone, di cui
bisogna rispettare il sentimento di fede, convengono a Roma fornendo un
pubblico enorme ad un Papa e alla sua corte schierata in ordine di
importanza, distinta financo per colori, che svolge un rito quasi esoterico
di concelebrazione di se stessi e del proprio potere. Napolitano e
Berlusconi erano tra la folla dei fedeli seppur nella zoma riservata ai
potenti e francamente non ho provato piacere a vederli li, nella veste di
fedeli, in posizione certamente di soggezione difronte al Papa Monarca che
li dominava dall'alto della sua pretesa di rappresentare Dio in terra. E'
stata quella di ieri una delle più alte manifestazioni di potere della
Chiesa Cattolica che ha voluto aumentare la sua presa e la sua importanza
nel gioco dei potenti del mondo. La figura stessa del Papa scelta per la
beatificazione è un messaggio di ciò che la Chiesa è diventata e vuole
sempre di più diventare: una entità non di fede religiosa ma di potenza
della fede religiosa. Una operazione di marketing per lanciare con forme
nuove e sempre più esigenti il vecchio prodotto del potere temporale della
Chiesa che nel corso di molti secoli di storia ha fatto e disfatto Stati e
Governanti come oggi gli USA fanno e disfanno bombardando o invadendo le
nazioni. Basti ricordare la lunghissima notte europea della lotta tra Papato
ed Impero, delle lotte alle dissidenze interne come quella dei Catari, della
guerra contro i protestanti. Papa Wotila è stato scelto perchè il più
"temporale" dei papi moderni, colui che ha partecipato all'assalto ed alla
conquista dell'URSS e del comunismo europeo, che ha sostenuto le dittature
di destra dell'america latina, che ha represso i movimenti progressisti
cattolici, come quello della teologia della Liberazione e dei preti operai,
tacciandoli di marxismo, che ha dato un assetto di centro-destra al corpo
del Vaticano non consentendo alcuno spazio se non alle correnti integriste
dei cattolici come Comunione e Liberazione e sopratutto l'Opus Dei, la
struttura più misteriosa rivolta all'alta borghesia mondiale ed ai suoi
interessi terreni nella finanza e nel controllo degli Stati.
Mentre il Governo appare sempre più debole e confuso cresce l'influenza
clericale sulla Italia ad opera di cardinali come Bagnasco Bertone Ruini ed
altri abili e grossi personaggi assai scaltri. L'influenza della Chiesa
sulla politica italiana è diventata tale che i laici che hanno sempre
sollecitato leggi per realizzare libertà essenziali sono diventati timorosi
di proporle dal momento che oramai il Parlamento ne promuove del tutto
opposte alle loro speranze giungendo financo ad imporre gravissime
limitazioni ai diritti della persona come la legge sul diritto di disporre
della propria vita. Siamo al punto che si afferma essere la vita umana non
nella nostra disponibilità ma soltanto di Dio e cioè della Chiesa che ne può
disporre a piacere.
Credo che con la esibizione di potenza di ieri crescerà in Italia molto
l'influenza della Chiesa anche se non cresce e non si diffonde la fede e c'è
addirittura una crisi di vocazioni e di frequentazione delle parrocchie.
Berlusconi sospettoso degli USA che non sembrano gradirlo come una volta si
appoggia sempre di più alla Cei ed a questo Papa che non hanno nei suoi
confronti alcuna remora di natura morale o di scandalo per il suo
libertinaggio. Con il centro destra sempre meno laico e disponibile avremo
leggi sempre più oscurantiste e un potere della Chiesa sullo Stato sempre
più evidente. Lo sapremo presto a cominciare dalle nomine del nuovo
direttore della Rai e dei suoi massimi collaboratori.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 03, 2011 7:06 AM
Subject: 6 maggio CGIL
6 Maggio CGIL: diamo proposte forti ad uno sciopero forte
Diamo proposte forti ad uno sciopero che sarà forte
La sciopero del 6 maggio sarà forte perchè lo stato di insofferenza dei
lavoratori, dei precari, dei disoccupati e delle famiglie è diventato quasi
insostenibile. I salari tendono a precipitare spinti dalle retribuzioni
ridicole dei precari che variano dai quattrocento agli ottocento euro al
mese. Milioni di lavoratori che sono stati assunti negli ultimi anni
regolati da contratti atipici con retribuzioni scandalosamente infime e e
negazione d tutti i diritti, a cominciare dallo stesso status di lavoratore
dipendente. Ho un'amica laureata in economia con specializzazione equina.
Insomma lavora con i cavalli E' a prestazione professionale e non ha
diritto a niente. Per ora è infortunata per una caduta. Si è rotta di brutto
una costola. Non ha diritto a niente e potrà avere qualcosa solo da una
assicurazione privata che si paga con il suo modesto stipendio. Questa
condizione esistenziale non è una eccezione. Abbiamo anche centinaia di
migliaia di lavoratori a progetto. Ma quanti progetti ci sono in Italia? Ci
sono tante altre situazioni di gravissimo fumus giuridico bordline. Ci
sono i lavoratori invisibili. Conosco infermieri che lavorano negli
ospedali ma la loro presenza è regolata da agenzie dai quali dipendono.
Ricevono in media il trenta per cento in meno dei loro colleghi e con
cadenza spesso irregolare. Debbono stare attenti a non protestare perchè
altrimenti "l'interinale" o la cooperativa non li chiamano più. Credo che si
stia toccando il massimo della alienazione e della umiliazione. Se queste
condizioni durassero poco la gente se ne farebbe una ragione. Ma sono
programmate a durare a lungo. Infatti il lavoro precario non esiste, esiste
il lavoratore precario. Lo stesso posto può essere riassegnato allo stesso
lavoratore tante volte fino a quando conviene al datore di lavoro oppure
concesso ad un altro. La maggioranza dei precari vive la sua condizione
anche da un decennio e non sanno ancora come finirà-
Ora, questa condizione non solo deve essere denunziata come fa la CGIL ma
rimossa. Come? Rivendicando l'abrogazione della famigerata legge Biagi o
legge trenta che è la madre di tutte le nefandezze ed ingiustizie perchè è
lo scudo che copre il padronato e legittima le sue scelte . La legge Biagi
è un bazar in cui gli imprenditori si possono sbizzarrire a cercare e
trovare la cosa più acconcia per mettere un cappio al collo ai loro
disgraziati dipendenti.
Ebbene lo sciopero del 6 gennaio non pone il problema della rimozione della
causa del precariato ma si limita a denunziarne l'infelicità ed a chiedere
qualche modesto e miserabile ammortizzatore sociale. Epifani era riuscito ad
ottenere qualcosa dal micragnoso Sacconi e dal governo ma non superava i
2500 euro annui e non per tutti. Una cosa mostruosa giuridicamente che
differenzia e limita i trattamenti di integrazione salariale e
disoccupazione senza fissare un minimo sotto il quale è indecente e non si
deve andare. Fuori da ogni idea di diritto sociale.
Questione fondamentale per bloccare e mettere un off limits in basso ai
salari è il Minimo Salariale Garantito che esiste in moltissimi paesi del
mondo. Si tratta di una legge da fare che proibisce di corrispondere al
lavoratore meno di quanto indica la Costituzione per la tutela sua dignità
e per la sua sopravvivenza. Diciamo 1000 euro al mese. Questa
rivendicazione mette il dito nella piaga della precarietà che viene
praticata per ridurre le paghe a livelli di fame. E' il cuneo che bisogna
inserire nella gigantesca ruota della ruspa che sta schiacciando e riducendo
proprio male tutti. I precari che stanno diventando maggioranza come invoca
un giorno si e uno no dal corriere della Sere De Vico sgretolano le
condizioni dei "garantiti" e cioè il lavoro contrattualizzato secondo le
regole appunto per la grande attrattativa che il padronato ha dei bassissimi
salari. Bisogna non piagnucolare "se non ora quando" ma dire che cosa si
deve fare ora.
Altri punti importanti sono la qualità del lavoro in fabbrica e della sua
libertà. C'è un processo di militarizzazione del lavoro operaio robotizzato
senza alcun riguardo per la salute. I sistemi che la Fiat ha introdotto nei
suoi stabilimenti condannano con certezza ad una serie di patologie nervose
scheletriche e psichiche dalle quali sarà difficile sfuggire,. Provate a
chiedere quanti casi di tunnel carpale si hanno alla catena di montaggio.
L'operaio non può continuare ad essere un "usa e getta". Siamo giù assai
costernati per la ecatombe di morti per amianto ed altre porcherie
chimiche.
Sollevo la questione del recupero generalizzato dei salari che dovrebbe
essere di almeno il venti per cento e di tornare ad un sistema di protezione
dagli incrementi del costo della vita che potrebbe essere una nuova forma di
scala mobile. Se viviamo in libero mercato perchè tutti i fattori vengono
lasciati liberi ed a briglia sciolta tranne il salario?
Dobbiamo essere chiari con noi stessi e con la gente. Chiedere il recupero
senza se e senza ma dei cinquecentomila dipendenti pubblici e tra questi
oltre centomila insegnanti che si sono in grande parte licenziati. Non è
vero che sono un più ma vittime sacrificate alle privatizzazioni con le
quali lo Stato spenderà assai di più di quanto spende ora. Le
privatizzazioni nel solo settore della sanità hanno rincarato i costi del
servizio e messo in crisi molte regioni. Ma si sono creati imperi
miliardari privati come quelli di Angelucci e di Don Verzè capaci di
mantenere anche giornali spesso di ricatto verso i politici ed il governo.
Riassumendo : la piattaforma rivendicativa della CGIL si può dire che va
bene ma è lontana dalla sensibilità attuale della classe lavoratrice che
sprofonda nelle sabbie mobili della miseria e della depressione. Lo sciopero
generale non è solo un momento bello da celebrare con i suoi sentimenti, le
passioni, i colori delle bandiere, la cultura. Ogni sciopero ha una sua
cultura una sua identità. Quello del 6 maggio potrebbe essere della
chiarezza dei no e dei si; no al precariato, no alle leggi Gelmini e
Brunetta,no alle privatizzazioni, si al SMG, alla scala mobile, a pensioni
più eque. Non possiamo rimestere sempre le stesse cose generiche,. Facciamo
chiarezza con richieste nette. Quando la CGIL si darà semplici parole
d'ordine si riguadagnerà la strada per uscire dal pozzo.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, May 05, 2011 12:29 PM
Subject: Uno sciopero due linguaggi
Uno sciopero due linguaggi
Lo sciopero di domani sarà certamente forte, combattivo perchè nutrito
da una protesta che prevale ancora sulla rassegnazione. Rassegnazione
al ricatto ed al violenza illiberale della Fiat che organizza referendum
sui suoi diktat additando nella Fiom il nemico e annunziando che va via
se i lavoratori dovessero decidere per il no. Si tratta di forzature e
di vere e proprie estorsioni di consenso già perpetrate a Pomigliano ed
a Torino e bisognerebbe trovare un modo per impedire queste plateali
manifestazioni di dominanza padronale nelle quali si cerca l'isolamento
della Fiom e dei sindacati di base e si istiga la pressione dei
lavoratori preoccupati su di essa e sui suoi dirigenti. Ieri lo sciopero
ha avuto il peggior viatico possibile dalla segretaria della CGIL la
quale si è schierata con la RSU contro la Fiom. Bonanni gongola e grida
di gioia che la Camusso la pensa come lui e che finalmente si potrà
fare a meno della influenza della Fiom. In effetti quasi tutti i
lavoratori della ex Bertone hanno votato per il si ma è un voto dettato
dallo stato di necessità che non ci sarebbe stato certamente se non ci
fosse stato il ricatto di non recuperare lo stabilimento dopo sei anni
di cassa integrazione. Non è soltanto l'azienda a premere sui lavoratori
ma anche i sindacati confederali ed il sindacato giallo della Fiat.Credo
che abbia fatto bene il gruppo dirigente nazionale della Fiom a non
firmare il contratto restando coerente alle critiche fatte alla proposta
Fiat che riguardano questioni essenziali della libertà e del lavoro in
fabbrica.
Lo sciopero di domani sarà forte e si nutrirà della larga opposizione
dei lavoratori al peggioramento delle loro condizioni salariali e di
vita. Ma la piattaforma rivendicativa dello sciopero è generica e si
occupa di alcune cose certamente importanti ma che lasciano intatto ed
irrisolto il focus della protesta. Si chiedono investimenti ed un piano
di sviluppo industriale, l'attuazione dei referendum ed un piano
energetico nazionale, si parla della emigrazione e dei conti pubblici
dello Stato. Si chiede l'imposizione di una patrimoniale sul 5% dei
contribuenti più ricchi del Paese che darebbe 18 miliardi di euro da
impiegare utilmente a sostegno della occupazione. Insomma si chiedono
cose giuste ma assai generiche e che sono distantissime dai problemi
scottanti che assillano la gente e che richiederebbero un aumento
generalizzato dei salari, la abrogazione della Legge Biagi per
cancellare la madre di tutte le precarietà, l'istituzione del SMG
(salario minimo garantito) a 1000 euro mensili, una immediata e drastica
revisione della normativa pensionistica che è diventata assurda, il
blocco delle privatizzazioni nella pubblica amministrazione.
Queste rivendicazioni che io ho sommariamente richiamato corrispondono
ai bisogni profondi dei lavoratori. Metterebbero un blocco allo
smottamento a destra che, aiutato da una inflazione crescente e non
contrastata da nessuno strumento, espone a impoverimenti ulteriori la
massa salariale del paese già salassata da livelli bassi di retribuzione
e dal profondo avvallamento di esse nel crescente precariato. Quasi un
terzo dei lavoratori italiani guadagna meno di mille euro al mese e
questa condizione non è più sostenibile.
Lo sciopero parlerà due linguaggi. Quello del gruppo dirigente della
CGIL sarà evasivo e poco propenso ad impegnarsi in proposte concrete.
Quello dei lavoratori sarà di forte contestazione e chiederà il
cambiamento.
Ma lo vedremo domani. Gli scioperi vivono sempre di una loro propria
vita che a volte travolge i paletti che qualcuno vorrebbe porre. Credo
che la Camusso non veda l'ora che sia finito e di chiudere il suo
fascicolo. Già lo sciopero arriva con un ritardo di almeno un anno. Ha
saltato il momento dei grandi scioperi europei contro la stretta
economica e per la scuola di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia,
Irlanda.......ed è confinato a valle di tante cose che si sarebbero
dovuto combattere fino in fondo come le leggi Gelmini ed il collegato
lavoro e l'attacco di Brunetta e Tremonti ai pubblici dipendenti.
Insomma interviene quando i buoi sono fuggiti dalla stalla ed i giochi
sono stati fatti. Tuttavia è possibile recuperare su qualche punto. Ma
non credo che il 7 maggio si andrà avanti e forse tutto peggiorerà. CGIl
ha come referente politico principale il PD che da molto tempo non ama
più la classe operaia e preferisce la Confindustria. Il PD frena i punti
del movimento che sono di reale alternativa alla camicia di forza che
governo e confindustria hanno messo
alla realtà italiana.
Ma, come dicevo, lo sciopero potrebbe forzare la mano ai suoi
avversari ed aprire una strada nuova. Bisogna tentare. Bisogna
partecipare.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: sindacale@fiom.cgil.it
Sent: Thursday, May 05, 2011 1:32 AM
Subject: dalla parte di landini
Dalla parte di Landini
Ci sono sciacalli della politica e della lotta sociale italiana che
gioiscono della sconfitta della Fiom nella faccenda Bertone. La Fiom
sarebbe stata sconfitta dalla sua stessa rappresentanza operaia che ha
in maggioranza ha votato il si allo scellerato referendum imposto da
Marchionne e si sarebbe avviluppata in un mare di contraddizioni da
Pomigliano a Mirafiori alla Bertone oggi, avrebbe tenuto comportamenti
dissimili e tali da fare dubitare della saldezza della sua impostazione
dell'azione e delle scelte.
Io credo invece che la Fiom si sia comportata benissimo in tutti e tre
le situazioni e che per quanto a qualcuno possa sembrare paradossale
anche hanno scelto bene i delegati aziendali a invitare a votare se. La
situazione in uno stabilimento chiuso da anni non aveva alternativa:
"scegliere tra la fine della fabbrica annunziata dal padrone o
continuare a testimoniare diritti che si ritengono inalienabili. La
scelta, in un contesto dominato da continue minacce alla occupazione e
da processi di degrado di interi distretti industriali, non poteva che
essere obbligata: si sceglie il lavoro. Questa è la scelta operaia e non
è contraddetta dalla Fiom che dice no e dice che i diritti non si
debbono manomettere.
Turba molto l'assedio che continua ad essere posto alla Fiom quando la
considerazione che bisogna fare è se è compatibile con la libertà e la
democrazia il potere enorme che Marchionne ha avuto in tutte le vicende
Fiat e se non sarebbe giusto sollevare il problema nelle sedi
istituzionali e politiche di una limitazione appunto di questo potere a
norma della Costituzione repubblicana che parla di diritti ed anche di
funzione sociale dell'impresa che non è un luogo in cui si possono
manomettere diritti conquistati e confermati dall'ordinamento
costituzionale dello Stato.
Debbono stare molto attenti CGIL e PD a non schierarsi dalla parte di
Landini il quale non è un "duro" estremista ma un dirigente appartenente
alla tradizione riformistica del sindacalismo italiano che comprende
anche Vittorio Foa e una cultura di intransigentismo per quanto riguarda
i diritti e di flessibilità per quanto riguarda i rapporti di lavoro.
Il mio maestro di sindacalismo Peppe Grado mi insegnò una massima che
all'apparenza è banale: diritti e doveri. L'operaio deve collaborare al
successo della impresa che è anche la sua impresa ma deve avere fino
all'ultimo centesimo di quello che gli spetta eed essere tutelato nella
sua salute e nei diritti che derivano dal lavoro: ferie, malattia e
quanto altro.
Chi pone in alternativa diritti e lavoro è fascista e vorrebbe
precipitare l'Italia in un lager di operai disperati che si affannano
come scimmie impazzite in fabbriche spinte al massimo della cosidetta
produttività e che sfruttano l'energia umana delle persone senza
ritegno. La fabbrica non può e non deve diventare un lager come vorrebbe
Marchionne. L'elogio che spesso Marchionne fa agli operai che vivono
nella spettrale Detroit e sono disposti a tutto pur di avere un tozzo di
pane e dei sindacalisti americani che sono kapò è inaccettabile e
dovrebbe essere respinto dalle forze politiche che credono nella
democrazia. Quando sparisce il diritto in fabbrica presto sparisce anche
nella società. Sparisce il diritto dell'operaio alla pausa ed il diritto
del magistrato ad esercitare in autonomia la sua professione.
Per questo bisogna sostenere la Fiom con tutte le sue contraddizioni.
La Fiom vive immersa nella cultura della CGIL che è diventata
iperrealista verso il padronato e che ha rapporti con Cisl ed Uil che
sono oramai apertamente dalla parte della Confindustria. Questa cultura
genera contraddizioni. E' un problema della democrazia italiana non
piegare e "recuperare" Landini alla realtà della Confindustria ma
recuperare tutta la CGIL alla resistenza ed al contrattacco della
sconfitta operaia subita,
Pietro Ancona
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May 07, 2011 1:11 AM
Subject: Dopo lo sciopero della CGIL
Dopo lo sciopero della CGIL di Pietro Ancona Scrive Giorgio Cremaschi che lo sciopero è riuscito e che la CGIL deve
andare avanti senza Cisl e senza Uil. Io aggiungo: aprendosi molto al
sindacalismo di base dal quale raccogliere una profonda carica di
insoddisfazione e di critica del capitalismo ed autonomia nei posti di
lavoro. Oggi abbiamo avuto conferma di una CGIL nella quale i lavoratori,
pur non condividendone la condotta degli ultimi anni, la considerano sempre
il loro sindacato e partecipano alla sua chiamata di lotta anche se
anacronistica e tardiva . Il messaggio che viene dallo sciopero è dato dal
dualismo del linguaggio di netta denunzia della condizione umana del lavoro
e di richiesta di rapidi e radicali cambiamenti dei partecipanti e dal
discorso di Susanna Camusso che interpreta assai poco questa spinta ed è
oppressa da un senso di responsabilità sbagliato e ripete burocraticamente
inviti a Cisl ed Uil ad una impossibile azione comune. La Segretaria ha
anche rivolto addirittura un appello alla Confindustria aspettandosi chissà
che cosa da una assise del padronato italiano che comincia ad essere
perplesso verso la destra ma non per questo meno aggressivo verso i
lavoratori. Insomma la CGIL della Camusso vorrebbe quadrare una impossibile
intesa con Cisl Uil e Confindustria voluta fortemente dal PD. Ma questa
intesa può avvenire soltanto alle condizioni dettate dalla Marcegaglia e
questo confligge con la spinta popolare dello sciopero. La CGIL si deve
riproporre come il grande sindacato riformista e progressista di Giuseppe Di
Vittorio, di Fernando Santi ma anche dell'intransigentismo radicale di
Vittorio Foa che riusciva a coniugare contenuti profondamente liberatori ed
innovativi della condizione umana con la necessità di far crescere e
salvaguardare lo sviluppo della fabbrica. Oggi siamo di fronte alla proposta
inaccettabile di uno sviluppo della fabbrica e della economia a costo di una
profonda e radicale cessione di diritti e della salute stessa dei
lavoratori. Aggiungo che il venire meno del sindacalismo di matrice
cattolica e socialista della Cisl e dell'UIL alle sue grandi tradizioni ed
all'azione come Pastore Carniti e Storti e per l'Uil dello stesso Benvenuto
attore della stagione delle riforme e la riduzione di Cisl ed UIL a
collaboratori subalterni di Confindustria e Governo non riesce ad isolare la
CGIL che è sempre il sindacato per antonomasia. Sacconi ha tentato con la
cordata dei "complici" e con l'ostracismo a metterla in un angolo ma senza
riuscirci.
Ma la CGIL nell'ultimo decennio ha subito molto il processo degradante della
cultura unitaria. Al suo interno pratica la legge Biagi e questo è
inaccettabile e tende a diventare una conglomerata di servizi e di enti
bilaterali. Bonanni teorizza la sussidiarietà ed il rafforzamento degli enti
bilaterali in un nuovo corporativismo in cui alla lotta di classe si
sostituisce il servizio. Credo che bisognerà fare chiarezza su questo punto
essenziale e sciogliere la CGIL- movimento dalla CGIL- servizi staccandosi
dagli enormi interessi che si gestiscono insieme a Cisl ed Uil ma anche al
padronato italiano.
La sciopero ha legittimato l'autonomia della politica sindacale della CGIL
ed il valore sociale enorme del suo disconoscimento degli accordi separati.
La Fiom ha fatto molto per questa nuova condizione opponendosi fieramente
alle scelte liberticide e disumane della Fiat a Napoli, a Torino, a Milano.
Non deve essere emarginata in una sorta di ghetto dei rivoltosi.
Due giornalisti di Rai New 24 commentando oggi pomeriggio l'esito dello
sciopero parlavano di una CGIL che continua ad essere la "grande
organizzazione". Ne avevano ammirazione. Io ne ho ammirazione e rabbia.
Rabbia per l'influenza negativa che le politiche capitolarde del PD vi
esercitano, rabbia per l'assenza di una piattaforma chiara sul salario, sul
precariato, sulle pensioni. Vorrei che la CGIL chiedesse l'abrogazione della
legge Biagi e lottasse con molto più vigore la politica antiwelfare delle
privatizzazioni e dello splafonamento verso il basso dei salari con una
legge per il Salario Minimo Garantito. Insomma piuttosto che proporre un
iperealismo rivolto ad accettare il peggio delle politiche padronali e
governative rilanciare il realismo della prosperità legata ai processi di
miglioramento. Come ha notato il Governatore della Banca d'Italia a
proposito del precariato, l'Italia non starà affatto bene se non investirà
in certezze lavorative ed esistenziali. L'Italia del precariato e dei
contratti derogati per degradare e sfruttare la gente è infelice e povera ed
alla lunga porta indietro anche le altre classi sociali che non si salvano
affondando la classe operaia.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Sunday, May 08, 2011 10:17 PM
Subject: Gli Stati Generali della Confindustria
Gli Stati Generali della Confindustria
Lo sciopero generale della CGIL, riuscito e non troppo criticato dalla
stampa embedded del regime che ha un occhio di riguardo per la Camusso ma
nessuna simpatia per la Fiom è già nel passato che, non si sa come, sembra
che si allontani a velocità straordinaria. La scena è stata riempita dagli
"stati generali della confindustria" di Bergamo, titolo enfatico per un
raduno di circa seimila imprenditori, che si riuscono addirittura a porte
chiuse, lontani dai giornalisti lasciati fuori ad aspettare la velina o
l'intervista della Marcegaglia. Per caricare di pathos e quasi di un tocco
di drammaticità e di eccezionalità l'evento si lascia capire che le
decisioni assunte sono state e sono di carattere davvero speciale se non
proprio epocale.
Invece le cose non sembra sia andate diversamente da tutti gli altri
pronunziamenti degli industriali italiani nel corso degli ultimi cinquanta
anni e cioè da una richiesta di sussidi che però vengono chiamati "riforme".
Si critica il governo di non fare abbastanza. Pare che gli industriali
abbiamo il verme tenia: sono insaziabili e sempre scontenti di quanto
ottengono. L'ultimo regalo di Tremonti e Berlusconi è la privatizzazione
delle spiagge italiane ed i grossi ostacoli frapposti ai referendum per il
nucleare e per l'acqua che interessano moltissimo i convenuti di Bergamo.
Gli industriali italiani sono davvero ingenerosi verso il loro governo.
Nella storia della Repubblica non c'è mai stato un governo più squilibrato
ideologicamente e politicamente verso la Confindustria: il collegato lavoro
ed la politica sindacale di Sacconi non possono certamente dare agli
industriali di più di quanto non sia stato finora dato. La scuola è stata
letteralmente svuotata e la pubblica amministrazione perde cinquecentomila
dipendenti e diventa un campo di sfruttamento con le privatizzazioni in
tutti i settori. Financo il Ministero della Difesa è diventato SPA.
Lo Stato è stato sottomesso completamente ai privati anche se ogni tanto
Tremonti si concede la civetteria di qualche uscita di "sinistra" sul posto
fisso o altre velleità che subito rientrano. Credo che resti ben poco che lo
Stato possa ancora concedere alla Marcegaglia. Tutto è stato già traslato
dal pubblico al privato e si è accentuato lo squilibrio tra le classi
sociali.
La classe operaia è stata fottuta a vantaggio delle altre classi sociali
in particolare della borghesia delle professioni. La quota parte di Pil data
dalla massa salariale del lavoro dipendente ed dalle pensioni, è stata
ridotta di almeno dieci punti a favore dei profitti e non potrà essere
recuperata dal momento che sembra essere diventato tabù la richiesta di
miglioramenti salariali alle aziende e di ritocchi alle pensioni.
Da Bergamo non è giunto alcun segnale di apertura verso i lavoratori e
la linea delle deroghe ai contratti è stata confermata. L'unico punto di
convergenza con la CGIL sembra quello fiscale. Non c'è altro. L'ostilità
verso i diritti viene confermata dalla discriminazione della Fiom vissuta
come sindacato comunista.
La Confindustria non offre molte opportunità alla CGIL e non risponde
neppure alle generiche e miti richieste del suo sciopero generale. Non ci
sarà una schiarita mentre si spera che la vicenda ex Bertone diventi una
mina che esploda dentro la Fiom. E così l'Italia avrà perso due importanti
occasioni per tentare una coesione sociale, una intesa per un generalizzato
aumento dei salari e per la eliminazione del precariato. L'Italia ha bisogno
di avere i suoi ventiduemilioni di lavoratori e le loro famiglie uscire dal
bordline della mera sopravvivenza. Solo questo miglioramento aiuterebbe e
darebbe slancio al recupero, al ritorno alla normalità ed alla luce.
L'idea che migliorando la condizione di quanti oggi stanno male si aiuta
il Paese ad uscire dalla crisi non viene accettata e molti sperano, a
cominciare da Marchionne e dalla Marcegaglia di prosperare sempre di più
affondando la classe operaia.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, May 09, 2011 9:35 AM
Subject: la partita dentro la CGIL
La partita dentro la CGIL
Prosegue l'assedio alla Fiom. Tutto il moderatismo italiano (che per me è
estremismo di destra) si muove per espugnare la fortezza Fiom e cerca di
buttare dalla torre il suo segretario Landini, compagno di grande spessore
morale , coraggioso, capace di andare controcorrente non per ostinazione ma
per difesa di principi che non debbono essere abbandonati. La Marcegaglia
attacca a testa bassa dopo avere applaudito quelli della Tyssen e
Marchionne. La partita che si incrocia attorno alla Fiom riguarda il futuro
del sindacalismo italiano tout court che ora deve trovare la forza di
sottrarsi ai ricatti dei "modernisti" di coloro che propongono lavoro senza
diritti e senza rispetto per la persona umana dei lavoratori e per quello
che rappresentano le loro organizzazioni. Hanno tentato il colpo grosso
contrapponendo la decisione del si della RSU della ex Bertone al no secco
sereno e ragionato della Fiom. Gli operai ex Bertoni hanno votato si in
stato di necessità. Erano stati avvertiti che sono non avessero votato si la
Fiat non avrebbe investito i 55 milioni necessari. E' referendum questo? E'
democrazia questa? Quale margine di scelta è stata concessa al 1100 operai?
Mi chiedo anche: sono legittimi questi referendum-truffa fatti per estorcere
il si ai lavoratori e contrapporli ai loro sindacati? Non potevano che
accettare gli operai ed hanno agito secondo coscienza e da buoni padri di
famiglia. Ha fatto bene la Fiom a non firmare il contratto dal momento che
ha scelto la via difficile della difesa intransigente di diritti
inalienabili che non possono essere svenduti. Il no della Fiom è condiviso
nel cuore da tutti gli operai che hanno votato si!!! Alla ex Bertone non c'è
stata contrapposizione sostanziale tra Fiom e fabbrica e questo dovrebbe
fare riflettere chi nella CGIL lavora per un cambiamento "culturale" della
coscienza operaia. Trovo invece inquietante la lettera della rsu di Melfi
che rimprovera alla Fiom di non cedere alle pretese di Marchionne sostenute
da Cisl ed Uil. Inquietante perchè a differenza della ex Bertone mostra un
cambiamento culturale che potrebbe essere allarmante, il segno di una resa
definitiva, di una capitolazione al lavoro regolato e stimato soltanto dal
padrone. Questa posizione assunta a Melfi dove tanti lavoratori sommano alle
otto ore di lavoro altre cinque o sei di viaggio giornalieri per una paga
modesta per la quale sono soggetti ad una catena di montaggio sempre più
disumana e fonte di malattie nervose e muscolari è frutto di timore di fare
la fine di Termini Imerese. Ora l'assedio alla Fiom riguarda la CGIL, in
grande parte è opera della CGIL che condiziona il comportamento di tante
strutture fiom locali. La natura penetrante ed invasiva della confederalità
CGIL, un tempo ritenuta un valore, fa vivere la Fiom dentro la sua cultura.
La resistenza ideologica ed organizzativa della Fiom non può andare oltre
certi limiti e questo lo sa bene la Camusso quando manovra per l'isolamento
del suo gruppo dirigente Ma il futuro del sindacalismo italiano non è
nello pseudo riformismo della CGIL della Camusso ma nella capacità del
gruppo dirigente di Fiom di tenere alte le bandiere della autonomia della
classe operaia e del suo sindacato. Ai valori della Fiom si ispirano le
parti più combattive del movimento dei lavoratori e degli studenti. Se cade
la Fiom la CGIL si ricongiungerà alla Cisl ed all'Uil in una linea
paraconfindustrialista che tuttavia piace tanto al PD.
Credo che la Fiom dovrebbe tuttavia aprirsi al sindacalismo autonomo che è
assai più forte benchè emarginato di quanto si vorrebbe far credere e
dovrebbe sopratutto rilanciare, non giocare di rimessa. Proporsi come
l'altro sindacato generale come è avvenuto nel corso dello sciopero del 9
ottobre al quale hanno aderito tantissime altre categorie, i precari, gli
studenti.
Pietro Ancona
già dirigente CGIL e membro del CNEL
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 10, 2011 6:34 AM
Subject: una brutta novità
Una brutta novità
Il Comitato Centrale della Fiom ha registrato una brutta novità: la
maggioranza si è divisa sulla valutazione della "complessa" posizione
assunta dall'organizzazione all'ex Bertone dove i delegati aziendali hanno
votato si a fronte della minaccia di chiusura dello stabilimento mentre la
Fiom nazionale ha mantenuto la sua linea di opposizione ai decreti della
Fiat. Il gruppo che si richiama a Giorgio Cremaschi ha ritenuto sbagliata la
posizione assunta dai delegati aziendali e concordata con la segreteria
nazionale e non ha approvato la relazione di Landini che ha ottenuto
soltanto il 70 per cento dei voti. La minoranza della Fiom ha mantenuto il
suo venti per cento e ,forte dell'appoggio della CGIL, ha invitato al
"realismo" insomma ad una riconciliazione con la Cisl e l'UIL. Credo che sia
un momento triste non solo per la Fiom ma per il sindacalismo italiano. La
frattura nella maggioranza con l'astensione di un gruppo di compagni vicini
a Giorgio Cremaschi deve rientrare al più presto specialmente difronte alla
sfida della chiusura dello stabilimento di Termini Imerese già decisa e
programmata entro il 2011.Forse sarebbe stato meglio evitare l'astensione
di Cremaschi che si riduce ad una mera testimonianza di un dissenso che
potrebbe anche essere giusto ma che si poteva esprimere diversamente senza
intaccare la maggioranza.. Landini esce dal Comitato Centrale certamente con
una larga maggioranza ma indebolito. . Non ho dubbi che il padronato
italiano tenterà di usare questo indebolimento per travolgere la linea di
resistenza al suo progetto organico di mimimizzazione del contratto di
lavoro e del ruolo del sindacato in fabbrica. Tutte le forze democratiche
del Paese sono interessate allo immediato superamento di questo momento di
crisi. Se così non sarà continuerà lo smottamento a destra della CGIL e
la impossibilità a contenerlo ed a proporre ai lavoratori ed all'Italia
qualcosa di diverso dal "realismo" della presa d'atto passiva e consenziente
delle posizioni del padronato. Passa la linea lavoro senza diritti
Sarebbe sbagliato dividersi in sostenitori di Landini o di Cremaschi. La
classe operaia italiana ha bisogno di entrambi ed i i due generosi
dirigenti della sinistra sindacale debbono subito tornare ad essere uniti
per fare passare la lunga nottata che incombe dopo gli stati generali della
Confindustria e dopo l'affossamento nel dimenticatoio del grande sciopero
generale della CGIL. Il gruppo di compagni che ha votato con Cremaschi non
deve essere isolato a vantaggio di un nuovo equilibrio tra la maggioranza di
Landini e la minoranza di Durante che sarà tentata dalla CGIL. Non si deve
cambiare linea anche se il padronato è riuscito ad infilarsi come il diavolo
nel nostro schieramento. Non sarà facile reggere tutto il peso di una linea
difficile nelle difficoltà dell'isolamento dell'embargo imposto da Cisl ed
Uil.Bisogna aprire subito al sindacalismo di base per una forte alleanza dei
diritti e del lavoro.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, May 11, 2011 8:09 AM
Subject: l'anomalia italiana
L’anomalia italiana
Pietro Ancona
L'anomalia italiana non è costituita soltanto da Berlusconi, dal suo enorme
conflitto di interessi e dai suoi ripetuti attacchi alle Magistrature dello
Stato ed alla Costituzione. Fosse soltanto questo potremmo liberarcene alla
prossima o ad una delle prossime elezioni. L'anomalia è strutturale e
riguarda questioni fondamentali del funzionamento della Repubblica e della
legittimazione della sua classe politica. Concentrare tutta l'attenzione sul
personaggio Berlusconi che da venti anni imperversa sull'Italia è sbagliato
e fuorviante. La sconfitta di Berlusconi non recupererà la nostra democrazia
azzoppata.
La
prima anomalia è legata alla legittimazione della classe dirigente di
governo. Quanti aspirano a governare l'Italia si preoccupano in primo luogo
di avere la benevolenza degli USA e del Vaticano. L'Italia è trattata dagli
USA come nazione perdente la seconda guerra mondiale. L'Italia e la Germania
sono le due nazioni europee con maggiore quantità di basi militari (113 in
Italia!). I gruppi politici di maggioranza e di opposizione sgomitano per
accreditarsi presso gli USA come i più fedeli esecutori dei loro ordini.
Questa sudditanza agli USA dei gruppi dirigenti è tale da sacrificare gli
interessi dell'Italia. Esemplare è la questione libica. L'Italia avrebbe
dovuto opporsi alla guerra a Gheddafi perchè contraria ai suoi interessi ed
alla pace del Mediterraneo. L'Italia al limite avrebbe dovuto intervenire a
fianco di Gheddafi e non contro di lui. Come sappiamo l'Italia partecipa
all'aggressione non tenendo conto dei suoi immensi interessi costituiti da
trenta miliardi di interscambio e da ragioni geostrategiche essenziali. Le
opposizioni non rimproverano questa partecipazione ma sono parecchio
arcigne nel verificare la perfetta aderenza del Governo agli ordini degli
USA e della Nato. Tentano di scavalcare il governo in servilismo verso
l'Impero. La prima anomalia italiana è dunque nella ricerca di
legittimazione dei suoi gruppi dirigenti nella investitura USA.
L'altra anomalia è data dalla legge elettorale che priva i cittadini del
diritto di scegliersi i parlamentari e stabilisce un forzato bipolarismo. Le
"riforme" fatte alle leggi elettorali per le Regioni e gli enti locali
stravolgono i principi essenziali della tripartizione dei poteri. Le
assemblee vengono sciolte in caso di impedimento o dimissioni del sindaco o
del "governatore" e questo vanifica il loro potere sugli esecutivi..
Il
trattamento economico che gli oligarchi della politica si sono attribuiti è
causa di disgregazione morale. La politica costa in Italia una cifra enorme
qualcosa come cento miliardi di euro (non tenendo conto di tutta la
parapolitica dei consulenti e degli impiegati) Anche i partiti ed i giornali
sono costosissimi e la libertà di stampa non viene garantita da giornali
finanziati dallo Stato.
Legittimazione "imperiale", legge elettorale e privilegi della oligarchia
sono gran parte dell'anomalia italiana. Rimuovere Berlusconi senza
sdradicare questi "mali" dalla Repubblica non cambierà di molto la nostra
condizione. La cosa più difficile da fare è liberarsi dalla pesante
dipendenza degli USA. Soltanto La Lega allo stato sembra non dipendere
dall'Ambasciatore USA. Non sarà facile recuperare all'Italia una condizione
di minore servaggio dagli USA. Ma l'involuzione della "sinistra" e la sua
voglia morbosa di governo sono difficili da rimuovere.
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, May 13, 2011 7:46 AM
Subject: Fw: Libia. collateralismo della CGIL al PD
Libia: collateralismo della CGIL al PD
Il Direttivo della CGIL ha rifiutato l'approvazione di un ordine del giorno
contro i bombardamenti in Libia. In questo rifiuto c'è solo un ottuso
allineamento al PD, il neo collateralismo iniziato dopo Cofferati dalla
gestione Epifani ed ora accentuato ultra petita dalla segretaria Camusso che
si sta dimostrando persona attentissima sopratutto al teatro o teatrino
della politica. Cofferati è stato davvero l'ultimo segretario della CGIL nel
senso che ne esprimeva la volontà e che non aveva timore a collidere con la
linea del PD quando era necessario.
Questo silenzio imposto sui bombardamenti che hanno già sconvolto e
continuano a seminare morte e distruzione a pochi chilometri dai nostri
confini sembra una reazione rabbiosa al trattato di pace che c hiudeva il
doloroso capitolo del colonialismo italiano in Libia . Dal 1911 e fino alla
seconda guerra mondiale è durato il regime di occupazione militare italiana
che ha inflitto sofferenze inenarrabili alla popolazione come gasamenti con
iprite e gas nervini, impalamenti, impiccagioni, decimazioni, espropri
forzati. Non credo che la CGIL rifiutandosi di chiedere la fine dei
bombardamenti (ieri l'ONU ha chiesto un cessato il fuoco) abbia onorato il
suo buon nome e la sua grande tradizione di lotta per la pace e contro
l'imperialismo fin dalle guerre di Corea e sopratutto del Vietnam.
Un rifiuto che è anche approvazione dell'intervento militare dell'Italia
contro la Libia
che fino a ieri era in pace con noi, una pace durata quaranta anni e che era
stata feconda di prosperità per l'Italia che intratteneva uno scambio
commerciale annuale di trenta miliardi di euro ed occupava in Libia diecine
di migliaia di lavoratori, tecnici, professionisti, ingegneri, imprenditori
grandi e piccoli. Basti pensare per tutti agli interessi dell'Eni e della
Finmeccanica. Basti pensare al metanodotto. La guerra contro la Libia anche
se condotta dall'Italia è guerra contro l'Italia ed a vantaggio del
neocolonialismo della triade USA, Gran Bretagna e Francia. La Francia aspira
a sostituirci in Libia.
E' talmente grave la decisione della CGIL, l'inqualificabile disonore della
approvazione dell'assassinio di massa con armi caricate all'uranio
impoverito che avranno effetti spaventosi anche sulle future generazioni dei
libici, da reclamare decisioni di disobbidienza da parte delle migliaia e
migliaia di organizzazioni che fanno capo alla CGIL. Spero che a cominciare
dalla Fiom si firmino ordini del giorno di solidarietà con la Libia e per la
salvezza della vita di Gheddafi. L'omicidio di Gheddafi è la ragione dei
bombardamenti. L'Occidente sa che Gheddafi rappresenta la Libia autonoma,
indipendente, sovrana. Uccidendo Gheddafi si vuole uccidere la Libia moderna
e farla regredire all'epoca del colonialismo italiano o inglese.
Il collateralismo al PD della CGIL è parte dell'anomalia italiana. Oggi si
sviluppa all'interno del moderatismo e questo confligge con gli interessi
rappresentati dalla stessa CGIL. Ma questo non sembra essere di freno alla
segreteria della CGIL. Il peggioramento delle condizioni generali delle
classi lavoratrici italiane conseguenza delle scelte di moderatismo non
sembra frenare il gruppo dirigente CGIL che traduce burocraticamente ed
ottusamente le volontà del partito di riferimento: il PD.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, May 13, 2011
Subject: Fw: Trigesimo della morte di Vittorio
Trigesimo della morte di
Vittorio
Trenta giorni fa veniva rapito ed
ucciso a Gaza Vittorio Arrigoni. E' stato
ucciso subito dopo il rapimento forse
strangolato, forse soffocato in una busta di
plastica, forse con un colpo netto che gli
ha rotto l'osso del collo. La foto che è
stata mostrata dagli assassini ritrae la
testa di Vittorio sorretta da mano cpme
a volerne impedire il penzolamento. Si è
voluto far credere che la morte di Arrigoni
sia dovuta ad un gruppo di fondamentalisti
salafiti per punirlo della introduzione di
corruttela occidentale dei costumi e delle
idee. Tutti e tre i rapitori sono stati
uccisi e non sapremo mai la verità. Di certo
è da escludere che Vittorio potesse urtare
la sensibilità palestinese con modi e
comportamenti e liberalità occidentali.
Vittorio viveva a Gaza da anni e si era
adeguato completamente alla cultura degli
abitanti del luogo dai quali era molto amato
specialmente dai bambini dai contadini e dai
pescatori che cercava di proteggere dal
genocidio a bassa intensità israeliano.
Vittorio non esitava a fare scudo del suo
corpo ai bambini quando li accompagnava
a scuola o ai contadini quando andavano
a lavorare la terra a ridosso del muro.
Quindi la causa della morte non può essere
stata la sua diversità, una diversità che
Vittorio aveva quasi del tutto annullato
comportandosi in ogni circostanza come
palestinese.Di certo la morte priva Gaza di
un testimone eccezionale che proprio
domani avrebbe potuto redigere servizi sulla
Flottilla 2 che vorrebbe rompere
l'isolamento criminale della striscia di
Gaza. Vittorio è morto come Enzo Baldoni. La
causa è sempre la stessa: giornalismo non
embedded di Israele la stessa per la quale
stava per essere uccisa in Irak Giuliana
Grena. Israele e gli USA non sopportano
testimoni nei luoghi dei loro misfatti.
Ricordate il carro armato USA che sparò
cannonate contro la stanza del decimo piano
dell'Hotel Palestina a Bagdad? Ed il
fotografo italiano ucciso a Ramallah? Nel
caso di Vittorio poi non si trattava di un
giornalista testimone occasionale ma di
persona impegnata a condividere le ragioni
dei palestinesi in un blog che costituisce
un impressionante affresco del genocio
palestinese ad opera degli israeliani.
Sono convinto che i tre siano meri
esecutori del delitto e che i mandanti si
trovino in Israele che, in molte occasioni
aveva mostrato ostilità per Vittorio e lo
aveva anche bastonato. E sono anche convinto
che si tratta di una vendetta e di un
delitto preventivo. Una vendetta per una
persona che aveva elencato scrupolosamente
tutte le crudeltà israeliane e ne aveva
scritto, un delitto preventivo allo scopo di
cancellare un possibile autorevole e
coraggioso testimone dei prossimi eventi
palestinesi.
Ma con il martirio Vittorio è diventato
testimone di verità ed esempio per migliaia
di giovani di tutto il mondo. La sua storia
ispirerà l'impegno di tanti giovani che
accorreranno dovunque si difende la causa
della giustizia e della pace. Il sangue
versato feconda un impegno morale che può
diventare quello di una generazione che
nell'era del massimo dominio mondiale degli
israeliani e degli americani trovino la
strada per presentare la loro alternativa.
"Restiamo umani" non incattiviamoci per la
loro cattiveria, non diventantiamo come loro
qualunque cosa ci facciano o ci hanno già
fatto. La strada del futuro si apre da
questo rifiuto a diventare come i predatori
dell'umanità. Vittorio, come Cristo,
condivideva le pene le sofferenze del popolo
palestinese. Era in mezzo ai palestinesi per
aiutarli a resistere, per incoraggiarli a
continua a credere nel futuro.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, May 13, 2011 12:48 AM
Subject: Politicantismo della CGIL
Politicantismo della CGIL,
all'indomani dello sciopero generale assai riuscito, vibrante di sentimenti
e di rivendicazioni di libertà e di giustizia sociale che avrebbero dovuto
essere raccolti e tradotti in precise richieste al padronato ed al governo,
il Direttivo della CGIL si riunisce per assumere la decisione politica di
ignorare lo sciopero. Lo sciopero è stato infatti ignorato come fatto
successo che ha impegnato milioni di uomini e di donne e che momento di
forte richiesta di cambiamento e come evento capace di influire sulla scelta
della CGIL. E' come se non fosse mai accaduto e l'agenda che la CGIL
continua a svolgere è quella concordata con Confindustria e Cisl ed Uil. Lo
sciopero generale è diventato passato, un passato che rischia di diventare
remoto ed addirittura estraneo al linguaggio ed alla vita della CGIL di
oggi. Di che cosa si occupa il Direttivo della CGIL? Di soddisfare la
pretesa della Confindustria e del moderatismo italiano di un indebolimento
del contratto nazionale di lavoro a vantaggio di un secondo livello che in
Italia se esiste è assai problematico. Si afferma di essere contro la
derogabilità dei contratti ed in effetti si propone la deroga incorporata
nella contrattazione. Si fa senza bisogna di derogare. Ma la sostanza è
giocare al ribasso degli interessi salariali e contrattuali dei lavoratori.
Il Direttivo si è anche occupato dei problemi della rappresentatività che
tuttavia tratta e rappresenta in modo mafioso. Non si capisce perchè le tre
confederazioni debbono avere dei seggi fissi nelle RSU anche se non
esistono nel posto di lavoro.
La decisione del Comitato Direttivo della CGIL dimostra come non si sia
alcun reale rapporto tra la sua dirigenza costituita quasi tutta da
funzionari a tempo pieno la cui legittimazione avviene in primo luogo
attraverso il PD ed i milioni di iscritti della CGIL che possono si
scioperare (e non molto)ma non determinare l'orientamento politico della
Confederazione,. All'indomani dello sciopero generale abbiamo avuto gli
stati generali della Confindustria con i relativi applausi per gli assassini
della TyssenKrupp e la pretesa di ottenere ancora ed ancora altri privilegi
dal Governo. La Confindustria ha fatto anche pesanti incursioni contro la
Fiom. Sulle questioni sollevate dallo sciopero la Confindustria ha risposto
arroccandosi ma anche il Direttivo della CGIL le lascia cadere per approvare
un documento che accetta l'idea che per sbloccare il paese bisogna
fluidificare la contrattazione e spostarla a livelli sempre più bassi. "Dove
vai? Porto pesci". Insomma si ignora lo sciopero ed il suo immenso carico di
speranze e di proposte per recuperare un posto nella negoziazione di vertice
che si fa nelle stanze del Potere alle spalle e contro i lavoratori
italiani. Il basso livello di salari, il precariato che oramai riguarda
tutti i nuovi assunti, le pensioni quasi del tutto scomparse, il
licenziamento di mezzo milione di persone nella pubblica amministrazione, le
privatizzazioni e quant'altro costituiscono fattori di debolezza e di
ingiustizia crescente della società italiana vengono ignorati. Continua
l'assedio alla Fiom e si usa il ricatto del lavoro contro diritti
approvandolo apertamente all'ex Bertone ed usandolo contro una Fiom che
vorrebbe continuare a difendere i diritti.
Insomma, la CGIL va per la sua strada in compagnia di Bersani che la spinge
tra le braccia di Bonanni e della Marcegaglia. Lo sciopero generale è stato
un dente che la Camusso si è strappato ma che non ne condizionerà nè
l'agenda nè i suoi contenuti. I poteri forti della Confindustria e del PD
contano assai di più dei lavoratori nella CGIL. Sarà molto difficile, ma
assai difficile che la CGIL di Camusso convochi un altro sciopero generale.
Non lo farà neppure se si creerà una condizione simile a quella greca.
Come sempre mi ero fatto delle illusioni. Avevo sperato che la CGIL
ritrovasse se stessa in simbiosi con la sua base. Mi sono ingannato ancora
una volta. La forza di trascinazione del motore della destra è assai più
forte di uno sciopero generale o della sofferenza di dieci milioni di
precari. Vince l'ideologia della destra che è sempre la più forte, tanto
forte da suggerire attraverso l'OCSE l'escamotage per evitare il referendum
sull'acqua con la istituzione di una Autority che appunto serve a questo a
dare una risposta fasulla ma "efficace "al grave problema che le
privatizzazioni pongono alla libertà e democrazia. C'entra questo con il
Direttivo della Cgil? C'entra, c'entra...
Pietro Ancona
http://www.rassegna.it/articoli/2011/05/12/74227/contratti-ecco-la-proposta-della-cgil
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----- Original Message -----
From: Pietro Ancona
Sent: Saturday, May 14, 2011 8:20 AM
Subject: Rifondare la CGIL
Rifondare la CGIL
La riunione del Direttivo della CGIL dei giorni scorsi che apre la strada
ad un forte ridimensionamento dei contratti collettivi ha chiuso ogni
speranza di recupero della grande organizzazione che fu di Di Vittorio ad
una linea di coerente difesa dei lavoratori. Inoltre sanziona lo smottamento
a destra della sua collocazione internazionale. La CGIL è per i
bombardamenti in Libia, condivide le "missioni militari" italiane
all'estero, ha ribaltato le alleanze dai palestinesi ad Israele, non mette
in discussione Mastricth e Lisbona e cioè l'assetto liberistico dell'Europa.
E' uscita dal movimento pacifista. Non intende assumere una posizione
contraria alla Legge Biagi e si limita a chiedere qualche elemosina di
ammortizzatore sociale non arrivando neppure a proporre la flexisecurity. Ha
accettato la demolizione del sistema pensionistico e la sua riduzione a
prestazioni scadenti che faranno fare la fame ed innalzato anche in modo
fraudolento (se n'è vantato Tremonti a Bruxelles). Ha cinto di assedio la
Fiom appoggiando apertamente l'opposizione interna e suggerendo l'adesione
alle proposte di Marchionne. Ha spinto la sua iniziativa contro la Fiom fino
al sostegno della ribellione di esponenti delle RSU alla linea nazionale. La
CGIL aderisce alla linea lavoro senza diritti ed avrebbe firmato gli accordi
di Pomigliano, Mirafiori e ex Bertone.
Il governo ha varato un programma di riduzione di cinquecentomila dipendenti
statali attraverso i tagli alla scuola ed alla università ed il turnover
senza opposizione sociale. Gli insegnanti sono stati lasciati soli e la CGIL
si è sempre rifiutata di organizzare una azione di sostegno con lo sciopero
generale come è stato fatto in Francia ed altrove. Sostiene la linea delle
privatizzazioni o al massimo si limita a non approvarle ma senza osteggiarle
davvero.
Non c'è un solo punto del conflitto sociale in cui la CGIL abbia una
posizione chiara. Tutta la vicenda della crisi occupazionale è gestita nel
quadro delle convenienze confindustriali e gli stessi ammortizzatori sociali
sono rimasti quelli di venti anni fa insufficienti e paternalistici ed
arbitrari come avviene per la CIG.
Con il collegato lavoro che è stato fatto passare, con il consenso del PD,
l'arbitrato che peggiora la condizione dei più deboli e cioè dei lavoratori
e la loro possibilità di avere giustizia.
Questo e altro costituisce la lista delle doglianze da rivolgere alla CGIL.
Bisogna aggiungere ad essa le questioni riguardanti l'organizzazione, il
ricorso sistematico alla legge Biagi per il personale tecnico ed
amministrativo della CGIL, i legami sempre più importanti con il padronato,
la Cisl e l'Uil attraverso la cosidetta sussidiarietà e l'esistenza di
migliaia di enti bilaterali.
La CGIL, pur essendo un sindacato fiorente ricco di quasi sei milioni di
iscritti che pagano regolarmente le quote, non destina niente per il
sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie. Non una iniziativa per i
figli dei disoccupati e dei cassi integrati, non un sostegno per le
situazioni occupazionali di emergenza. Niente di niente.
Credo che sia necessario abbandonare questa organizzazione oramai incapace
di essere di aiuto ai lavoratori per andare a ricostituire la CGIL da
un'altra parte, magari con il sindacalismo di base. Fare quello che fece Di
Vittorio nel 1911: andarsene. La gestione Camusso ha tratti drammaticamente
in comune con quella D'Aragona che nel 1926 si sciolse nelle mani di
Mussolini dopo avere approvare il Patto di Palazzo Vidoni. Allora Bruno
Buozzi la ricostruiì da un'altra parte. Con questa CGIL, con la sua
subalternità agli interessi del PD, con i suoi rapporti con la
Confindustria e con Cisl ed UIL, i lavoratori italiani cesseranno di essere
protagonisti della loro storia. Viene disconosciuta la loro funzione di
classe sociale e con la fine del contratto collettivo nazionale si vuole
concludere anche la storia del movimento operaio italiano. Niente più azioni
collettive, niente più scioperi generali. Il sindacato come ausilio
dell'ufficio risorse umane.
I lavoratori italiani hanno bisogno di un sindacato autonomo dai partiti e
dai governi, un forte coraggioso prudente sindacato non riformista e non
massimalista che li difenda davvero in una linea di pieno riconoscimento del
loro ruolo sociale e dei loro diritti contrattuali e di cittadinanza.
E non abbiamo molto tempo davanti. Bisogna fare presto. Bisogna andarsene da
un'altra parte.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, May 16, 2011 3:18 PM
Subject: l'errore suicida della CGIL
L'errore suicida della CGIL
Quando facevo l'attivista sindacale CGIL ad Agrigento il mio strumento di
lavoro era il contratto di lavoro. Che cosa spiegavo ai muratori alle
quattro del mattino a Porta di Ponte che era il luogo in cui venivano
ingaggiati a giornata? Spiegavo i loro diritti scritti nel contratto di
lavoro. Il contratto di lavoro è il libro fondamentale di ogni sindacalista
e di ogni lavoratore. Se questo libro viene ridotto nelle sue pagine perchè
i suoi contenuti diminuiscono o perchè verrebbero trasferiti ad un "secondo
livello" la sua funzione di scudo si indebolisce. Pensate a tutti gli edili
del Sud d'Italia, ai braccianti agricoli, alle commesse dei negozi ed a
quanti non hanno tutele giuridiche forti come i pubblici dipendenti. Milioni
di lavoratrici e di lavoratori specialmente del Sud non hanno null'altro
che il contratto di lavoro. Deroghe o contrattazione di secondo livello non
possono che peggiorare la loro condizione. Ecco: lo scopo della deroga o del
secondo livello è soltanto il peggioramento. Ma allora perchè la CGIL si sta
avviando verso questa prospettiva?
Nelle gelide mattinate d'inverno i disoccupati della mia città si riunivano
come ho ricordato a Porta di Ponte in attesa di venire ingaggiati oppure di
tornare a casa delusi infreddoliti e con le guance arrossate dal gelo come
mi capitava di vedere tornare il mio povero fratello Fortunato in famiglia
(chiamato affettuosamente Fufù) che era uscito con il buio in cerca di un
lavoro anche duro, durissimo, come era quello di "ittare a soletta" (buttare
la soletta) una sorta di gara di velocità con il rapprendimento del cemento
quando non venivano usate impastatrici. Da allora ad oggi le condizioni sono
migliorate per gli edili e per tante categorie di lavoratori. Ma ora c'è una
grande voglia di tornare indietro. Ricordo che il padronato era duro, ma
oggi è duro e spietato. Al miglioramento dei contratti non è intervenuto un
miglioramento dei rapporti umani, delle relazioni sociali.
E questo perchè i lavoratori sono soli. Non hanno più i grandi partiti della
classe operaia a proteggerli, il pci ed il psi. I sindacati sono fortissimi
ma non li rappresentano più se non in qualche vertenza, per fare il 730, per
una pratica all'Inca o per una questione di lavoro in azienda. La forza dei
sindacati si è spostata dalla parte della Confindustria. Da molti anni le
Confederazioni CGIL Cisl UIL firmano accordi o approvano leggi che ogni
volta tolgono qualcosa ai lavoratori.
Ora la CGIL, in una surreale riunione del suo Direttivo che ignora lo
sciopero generale appena fatto, vara un documento che avvia un processo di
smantellamento del ccnl. Una presa di posizione che da un lato riapre i
giochi di palazzo con i "complici" di Sacconi e dall'altra chiude per sempre
la speranza di un recupero della CGIL ad un sindacalismo autonomo dalle
debilitanti influenze del PD e davvero espressivo degli interessi non solo
contingenti ma anche di lungo periodo e storici della classe operaia.
La CGIL non tiene conto, quando accetta l'idea della contrattazione
articolata, della dimensione pulviscolare delle aziende italiane che sono
per tre milioni con meno di 5 dipendenti, l'85 per cento del totale ed un
terzo del totale dei lavoratori occupati. Pensare che in queste aziende
possa aver luogo una qualche trattativa è soltanto grottesco. Finora l'
'unico punto di riferimento di queste aziende è il contratto nazionale. Mi
domando perchè la CGIL che certamente non agisce per motivi ignobili, per
corruzione o politiche di scambio, si comporta in questo modo, non ascolta
la voce della sua base di milioni di uomini e donne e li lascia urlare alla
luna e nel deserto? La risposta è nella politica e sopratutto nelle scelte
liberiste ed occidentaliste compiute dal PD che è il partito di riferimento
di tutta la struttura organizzativa e gerarchica della CGIL. Come il PD la
CGIL è per la legge Biagi, come il PD è per i bombardamenti in Libia, come
il PD è per pensioni sempre più leggere., per le privatizzazioni, per le
riforme del welfare.Finora il grado di condizionamento del PD è stato forte
ma in qualche misura è stato bilanciato. Cofferati ha resistito alle
richieste del PD per l'art.18. Ma la grande muraglia che Cofferati ha eretto
attorno all'art.18 è stato il canto del cigno, l'ultima manifestazione di
autonomia della CGIL.
Ora il progetto della CGIL è tutto interno al Palazzo. Fare un patto
sociale con Confindustria Cisl ed Uil, essere la versione sindacale del PD,
rientrare nel gioco decisionale di un'agenda politica dettata dal padronato.
Più o meno il sindacato che Mussolini proponeva a Palazzo Vidoni e che fu
accettato da Rigola e D'Aragona che sciolsero la CGIL. Ma Bruno Buozzi, capo
dei meccanici ed artefice della occupazione delle fabbriche, ricostituì la
CGIL da un'altra parte. Ed è quello che qualcuno della
sinistra della CGIL dovrebbe fare quasi un secolo dopo.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 17, 2011 6:24 AM
Subject: Primo commento di contentezza al voto
Primo commento di contentezza al voto
Alcuni pennivendoli della destra governativista attribuiscono la sconfitta
eclattante di Berlusconi e del centro destra ad errori di comunicazione e di
percezione di umori negativi della pubblica opinione. Insomma ad un difetto
tecnico che non riguarda la sostanza del centro destra, le sue politiche, il
modo come amministra e per chì amministra. Non è così. La condanna è
radicale per le politiche praticate. Il centro destra è noto per le sue
cricche e per le sue politiche di parte dovunque sia arrivato al potere in
Italia. Ha quasi azzerato il procedimento amministrativo controllato
abusando di procedure di emergenza diventate la normalità dell'intervento
con Bertolaso. Ha fatto della Protezione Civile un pericolo per la
democrazia italiana. Bertolaso ha speso oltre dieci miliardi di euro senza
alcun controllo godendo financo di regalie sessuali per la sua compiacenza
alla solita cricca di amici. A Milano la petroliera Moratti e soci perdono
anche perchè il loro blocco sociale si è frantumato nella "sciarra "furiosa
per il controllo degli appalti di Expo e per la fruizione degli espropri di
ettari di terreno edificabile in città. La figura di Li Gresti si staglia
dietro la testa della Moratti ed incombe sul destino di una città che ha
conosciuto tempi migliori e che, se è stata la culla del fascismo e del
berlusconismo, lo è stata anche del socialismo umanitario e delle
amministrazioni pubbliche vocate al bene della popolazione specialmente
della meno fortunata. Sono venti anni che la destra spolpa lo Stato in tutte
le sue articolazioni sulla base della teoria reaganiana di "uccidere la
bestia" oppure ridurla in servitù. Una quantità enorme di risorse è volata
dal pubblico verso il privato con le privatizzazioni che non hanno dato
buoni servizi ma hanno peggiorato e reso esoso i servizi esistenti.
Arricchendo i privati specialmente nella sanità. Comunione e Liberazione è
diventata un impero economico enorme succhiando sangue dagli enti pubblici.
Per giudicare una città basta guardarne le periferie. Le periferie di Milano
sono "coree" inabitali, mostruose, flagellate da ratti enormi e da fognature
a cielo aperto.
Il PD fruisce dell'ondata antiberlusconiana dell'elettorato italiano. Il PD
non merita la strepitosa vittoria politica perchè a Torino si è schierato
con Marchionne e dappertutto non è contrario alla privatizzazione
dell'acqua. Non ha lottato con convinzione contro la smobilitazione del
welfare ed adotta per sè taluni dei moduli più odiosi e asociali del
liberismo. La sinistra non riesce a recuperare il suo vero spazio politica e
si ferma a percentuali ancora molto basse ma sono significative le vittorie
di De Magistris a Napoli e di Pisapia a Milano in segno discontinuo con il
bassolinismo e con il destrismo dei pd milanesi. Se si fanno i referendum
sull'acqua e sul nucleare e li vinciamo la sconfitta della destra italiana
sarà fatale e dovrà abbandonare finalmente il potere al quale è aggrappata
con tutte le sue forze. Ma l'elettorato ha usato gli strumenti che la
opposizione gli ha fornito. La vittoria del PD non vuol dire molto di
diverso da ciò che fa il partito di Berlusconi oggi tranne che sul piano
morale se consideriamo Napoli ed il bassolinismo una esperienza a parte. La
Lega, nonostante abbia avuto regalato dal PD il Piemonte con la sostanziale
rinunzia a ricorsi fondatissimi, boccheggia. Il suo messaggio pieno di
ignoranza e presunzione contro il Mezzogiorno è stato respinto. Anche
Tremonti esce ridimensionato dal voto. Ma il PD fa male ad assecondare il
federalismo facendo a gara con la Lega a chi è il più federalista. Il
federalismo è una spada di Damocle terribile che pesa sui contribuenti
italiani che saranno falcidiati e spremuti come limoni e finiranno con il
ribellarsi alla novella schiavitù della oligarchia. La oligarchia
superstipendiata dei politici resta un enorme problema etico e sociale da
risolvere. Più di un milione di famiglie campano lautamente con il
parassitismo della politica professionistica. Anche i partiti ed i giornali
lucrano troppo da una Nazione stremata dalla crisi.
La vittoria diffusa in tutto il Paese dei partiti di opposizione indica un
cambiamento di tendenza dell'Italia sull'orlo del baratro. Alla vigilia di
sconvolgimenti traumatici della Costituzione l'Italia ha innestato la
retromarcia ed ora Berlusconi ha perso tutta la magia del suo potere di
investito dal popolo. Ha preso manciate di voti a Milano. Berlusconi dovrà
rassegnarsi ad essere un cittadino come gli altri e fino a quando resta al
Governo un Primo Ministro con poteri "normali". Insomma dalla tornata
elettorale è venuto molto di più di un raggio di sole. Si profila una
splendida giornata a ricominciare dalla democrazia che riprende il suo
spazio garantito dalla Costituzione e dalla volontà dei cittadini.
Bisognerebbe avere anche tanta giustizia sociale ma questa l'avremo quando
l'opposizione deciderà di affondare la legge Biagi ed il liberismo
sindacale.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, May 18, 2011 12:05 PM
Subject: Perché la Lega perde voti
Perché la Lega perde voti
La lega scarica il suo insuccesso elettorale sull'imbarazzante alleato
Berlusconi e sugli errori di comunicazione commessi dal PDL in campagna
elettorale dalla gaffe della Moratti contro Pisapia alle intemperanze oscene
della Santanchè ai comizi del lunedì antiprocura dello stesso Berlusconi. Ed
in effetti non si può dire che il centro-destra abbia fatto una buona
campagna elettorale. E' stato sempre dominato dal nervosismo e dalla voglia
di brutalizzare gli avversari politici.
Eppure non credo che sia stata questa la causa della perdita rilevante di
consensi della Lega. Faremo conti dettagliati quanto saranno resi noti i
risultati dal Ministero degli Interni. Ma sappiamo che c'è una indubbia
perdita di consensi. E' vero che la Lega spunta miracolosamente a Bologna ma
nei suoi tradizionali domini perde voti. Perchè?
La prima causa è il federalismo. La lega si è caratterizzata come il
partito federale caricando questa scelta di un significato quasi
separatistico di autonomia e di sovranità. Calderoli ha svolto un duro e
sudato lavoro per varare con successo il federalismo demaniale, poi quello
comunale e poi ancora il federalismo fiscale. Mano a mano che i contenuti
dei decreti giungevano a conoscenza dell'elettorato leghista veniva fuori
una realtà sgradevole: il Nord avrebbe pagato più tasse pur liberandosi dei
pesi di solidarietà con il Sud. Queste tasse sarebbero state pagate ad una
Oligarchia locale distribuita tra Regione Province e Comuni che non avrebbe
avuto alcun freno o limite sia nella imposizione dei balzelli sia nella
deliberazione dei propri trattamenti economici e normativi. Già i
consiglieri regionali sono equiparati ai senatori. La professionalizzazione
della politica ha ricevuto un impulso decisivo. La Lega ha prodotto una
classe di politici che grava per intero sui contribuenti. Trattasi di
migliaia e migliaia di persone delle quali sarà possibile fare un conto. Gli
enti locali riformati dalla legge sul federalismo diventano mere stazioni
appaltanti di servizi a privati. I servizi saranno tutti appaltati agli
amici ed ai famuli dei partiti che governano. Tra tutte brilla la
privatizzazione dell'acqua e dei trasporti. Tutto più caro. La
privatizzazione delle spiagge imposta da Tremonti avrà tra gli altri effetti
quello di privare le famiglie povere ed i lavoratori dell'accesso gratuito
alla spiaggia. Famiglie di operai che facevano le ferie al mare saranno
costrette a rinunziarvi. Tutto questo a causa dell'ossessione privatistica
del centro-destra.
La gente comincia ad allarmarsi seriamente per gli effetti del federalismo
e questo mette in crisi tutto l'impianto ideologico e politico della Lega.
Potrà mai realizzare un federalismo a costo zero? No.
Il malcontento è destinato ad aumentare in tutto il Nord ed aumenteranno
le difficoltà della Lega che non ha davvero grandi prospettive. La Regione
Piemonte è stata, più che conquistata elettoralmente, una regalia del PD che
magari ha ora ottenuto un aiuto per la elezione di Fassino a Torino. La
Bresso aveva vinto le elezioni regionali ed anche il ricorso al Tar. Ci
furono proteste e minacce della Lega e non so che altro c'è stato. Cota fa
il presidente della Regione ed è uomo di punta nei talk show televisivi e
Fassino si insedia a Torino in un clima cittadino di embrasse nous. Stento a
credere che gli operai della Fiat siano con Fassino che sta dalla parte di
Marchionne come il suo predecessore. Insomma credo che la campagna
elettorale torinese sia stata vinta da Fassino con intese di buoni rapporti
con Cota e Bossi. Non ho alcuna prova di questo ma credo che ci sia stata
una grande battaglia politica a Torino.
In sostanza, sono convinto che le perdite elettorali della Lega siano
imputabili alle tante crepe dell'ideologia federalista. Ora piuttosto che
scaldare il cuore dei padani li riempie di paure per i gravami fiscali che
annunzia e per la dipendenza politica dagli oligarchetti locali che
comporta. La sinistra dovrebbe fare una grande battaglia contro il
federalismo e per l'abrogazione dei decreti già fatti.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, May 19, 2011 4:28 PM
Subject: la doppia doppietta della Francia
Doppia doppietta della Francia
Alla fine le cose sono sempre molto più semplici e chiare di quanto
riusciamo ad immaginare. Con la violenta uscita di scena di Strauss-Kahn, il
Presidente francese fa una doppietta: si libera di un pericolosissimo
concorrente per le imminenti elezioni presidenziali e piazza il suo Ministro
delle Finanze al Fondo Monetario Internazionale la signora Lagarde.
Complimenti! Questa doppietta si somma all'altra in corso di realizzazione
in Africa: la cattura di Gboba presidente della Costa d'Avorio dopo più di
dieci anni di guerra e l'assoggettamento dell'importante paese alla Francia
e la guerra contro la Libia che scompagina e distrugge gli interessi
italiani in quel paese a cominciare da quelli dell'Eni . Intanto ha luogo
la rapina di mille miliardi di fondi sovrani e beni vari del popolo libico
"congelati" in Europa in attesa della loro spartizione banda bassotto Obama,
Cameron e Sarcozy medesimo. Mizzica! L'azione a volte è più veloce della sua
ideazione! Il ritmo degli avvenimenti è quasi frenetico illuminato dai
bagliori delle terribili bombe da oltre una tonnellata piene di uranio che
vengono gettate su Tripoli in numero impressionante. Presto ci saranno più
bombe che edifici.
L'attivismo dell'Occidente guidato dalla triade quasi giovanile è davvero
mirabolante. La Grecia viene spinta sull'orlo del fallimento. Per salvarsi
deve accollarsi debito con interessi usurai ed imporre ai suoi cittadini un
regime a pane ed acqua e nient'altro. La Spagna ed il Portogallo sono in
lista per pagare il loro pegno. Se vogliono continuare a stare inEuropa se
non vogliono affrontare il disonore del fallimento si debbono privare del
welfare e ridurre drasticamente il loro tenore di vita. Il fatto che grande
parte del loro debito è costituto da interessi non viene preso in
considerazione,. Eppure ci troviamo nella condizione di quell'esercizio
commerciale che oppresso dal debito mafioso non è in grado di fare fronte
alla moltiplicazione degli interessi passivi. Il FMI, la Banca Mondiale, la
UE si comportano come il mafioso verso il commerciante che è riuscito a
sottomettere con il pizzo.
Intanto i giovani spagnoli stanno dando vita ad una grande manifestazione
di protesta contro il precariato e la disoccupazione. In Spagna come in
Italia le Confindustrie ed i Governi hanno puntato sul drastico abbassamento
delle condizioni dei lavoratori per sopravvivere alle crisi e transitare
verso la ripresa. Ma la crisi non si supera mai perchè è una politica del
capitalismo per tenere sotto scacco la classe operaia. La crisi viene
fomentata e reinventata quanto langue. In Italia la Marcegaglia pretende
di superare le difficoltà portandosi dietro l'enorma palla di piombo di
dieci milioni di precari e di venti milioni di lavoratori con una massa
salariale degradata a meno di mille euro operaio.
Non è detto che le ricette salvifiche siano quelle di Trichet e degli
altri pescicani liberisti.
Può darsi che una operazione "rivoluzionaria" di separazione del debito
dagli interessi maturati possa rimettere in cammino i paesi del PIGS che si
vorrebbero affossare dopo averli spremuti e che l'abolizione del precariato
in tutta l'area europea e la fissazione di un minimo salariale garantito
possano portare una nota di slancio e di entusiasmo ad una economia
altrimenti cupa e pessimista. Qualcosa del genere ha proposto recentemente
Draghi ma dubito che oggi si voglia esporre ancora sostenendo il posto fisso
e salari più alti.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, May 20, 2011 9:12 AM
Subject: Il mondo libero è un regime
Il mondo libero è un regime
Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale probabilmente vivremmo in
un sistema totalitario basato sulla dominanza della razza ariana di ceppo
germanico e su vari gradi o livelli di sottomissione dei popoli sconfitti.
La seconda guerra mondiale è stata vinta dagli "alleati" ed in particolare
dagli USA che, a distanza poi di settanta anni facevano saltare in aria il
sistema socialista del loro principale alleato la grande URSS. Ora gli
anglosassoni sono i padroni dell'Occidente e, sebbene non siano crudeli e
totalitari come il nazismo dentro i loro confini (sono crudelissimi con i
popoli ai quali fanno la guerra) tuttavia esercitano una pesante tirannia
attraverso gli strumenti militari, finanziari e della comunicazione. Non
sappiamo cosa sarebbe stato il nazismo anche se lo immaginiano attraverso
quanto abbiamo scoperto ad Auschwitz. Ma i nuovi padroni del mondo, del
cosidetto mondo libero, hanno Guantanamo e Gaza e tengono sotto costante
ricatto i loro alleati come usava fare Atene con la Confederazione di Delo.
La Germania e l'Italia sembrano nazioni libere e non lo sono: sono
lardellate da centinaia di basi militari USA. Nonostante l'intervento della
Resistenza che liberò le principali città italiane dai nazisti prima
dell'arrivo degli alleati, l'Italia è costretta ad umilianti episodi di
sottomissione come l'allargamento della base militare di Vicenza o il
dovere, contro i suoi interessi, di impugnare le armi contro la Libia con
cui era legata da quaranta anni di felice collaborazione e diversi trattati
di pace.
Il sistema della comunicazione garantisce una opinione pubblica sempre più
malleabile. Non esiste un solo giornale in tutto l'Occidente che sia in
grado di sostenere apertamente una tesi diversa da quelle delle veline USA e
di Israele. Prendete il caso Gheddafi e della guerra libica: è stata diffusa
la notizia di orribili massacri "contro il suo stesso popolo" perpetrati da
Gheddafi come verità sacrosanta e si tratta di una bugia mediatica. In
questi giorni abbiamo il caso del Direttore del Fondo Monetario Internazione
arrestato e sbattuto come mostro il prima pagina. Non abbiamo mai visto la
donna che lo accusa del terribile crimine di stupro e credo non la vedremo
mai ammesso che non si volatilizzi senza lasciare tracce di se. Strauss-Kahn
è accusato di violenza sessuale. Mi sono chiesto come si può usare violenza
in un rapporto sessuale orale quando la persona non consenziente può
staccare il pene dello stupratore con un morso. E' chiaro che si è trattato
di un rapporto con persona consenziente che viene manovrata da forze
potentissime contro il "pollo" caduto nel trappolone. Cui prodest? Gli USA
ci guadagnano la conservazione del FMI cosi com'è senza "le riforme"
proposte da DSK e che sarebbero state sostenute dal Bric ed altri Stati che
gemono sotto la dittatura finanziaria di Wall Street; Sarkozy fa un doppio
guadagno liberandosi di un pericolosissimo concorrente per l'Eliseo e
piazzando la sua amica Lagarde al posto di DSK. Il povero malcapitato non
potrà contare su una corrente massmediatica a lui favorevole e dovrà
togliersi dalla scena al più presto possibile se non vorrà passare il resto
della sua vita in galera.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla messa in scena dell'omicidio di
Bin Laden rivendicato da Obama che si è sollazzato a mostrarsi assieme alla
Clinton ed una diecina di collaboratori mentre assistono a un diretta della
cattura ed uccisione dell'inerme capo di Al Qaeda. Tutta la batteria
massmediatica dell'Occidente ha dato per verissime e per scontate le favole
raccontate. Ci è stato financo riservato il seguito del morto che parla, di
una cassetta preregistrata da Bin Laden con la quale si annunziano altre
minacce e sfragelli che non sono mai accaduti. L'unico sfragello accaduto è
l'11 settembre ma si tratta di un colossale false flag che ci si ostina a
ritenere vero al cento per cento.
La libertà di stampa era una sorta di tabù ed era financo diventato un mito
negli anni del Watergate e del Washington-Post. Ora, ammesso che anche
quella storia sia stata davvero opera spontanea ed autonoma di giornalismo
investigativo, tutto è cambiato. La stampa in occidente è al servizio dei
governi e delle maggiori società industriali o finanziarie. Un centinaio di
giornalisti, alcuni di grossi calibro, dal NYT a La Repubblica cucinano
giornalmente la stessa velina. Anche le agenzie di stampa sono rigorosamente
embedded e difficilmente filtrano notizie provenienti da ambienti come la
Russia, il Brasile, la Cina.
Nel mondo della comunicazione il potere delle società editrici sulla carta
stampata e sulla televisione condiziona la nostra vita. Vivere in Occidente
è vivere in un regime. Se prendete in mano due giornali uno nordamericano e
l'altro francese o tedesco vi accorgerete che dicono esattamente le stesse
cose, quasi con le stesse parole. Ci sono poi una trentina di opinionisti
che danno la "interpretazione" dei fatti e ne forniscono la vulgata
politica. Non sapremo mai realmente cosa sta accadendo a Tripoli e quante
bombe all'uranio sono state sganciate sulla popolazione civile. Non c'è un
solo giornale, un solo giornalista che sia in grado di scriverlo. D'altronde
l'uccisione di quasi quattrocento giornalisti nei teatri di guerra ultimo
dei quali Vittorio Arrigoni che forniva nel suo blog un diario del genocidio
a bassa intensità ma continuo della popolazione ci dicono quanto importanza
annetta l'Impero alla comunicazione.
Il mondo "libero" in cui viviamo è in verità un regime. L'opinione pubblica
non esiste perchè viene manipolata da una stampa asservita. Provate a
chiedere a dieci persone che incontrate per strada del perchè della guerra
libica. Vi risponderanno tutte perchè Gheddavi stava massacrando il suo
popolo! Il fatto che la notizia sia una menzogna non ha alcuna importanza.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, May 23, 2011 6:43 AM
Subject: Il Dr.Stranamore alla casa Bianca
Il Dr.Stranamore alla Casa Bianca
Non riesco proprio a capire le ragioni per le quali una parte della sinistra
italiana , seppur con timidezza e con gli occhi bassi, continui a sostenere
Obama. Ha aggredito assieme a Cameron e Sarkozy la Libia senza tentare un
minimo di discussione con Gheddafi al quale ha intimato subito di andarsene
dal suo paese oppure di morire sotto le macerie dei bombardamenti. La
ragione dell'assalto alla Libia è stata che Gheddafi sparava al "suo stesso
popolo". Una menzogna. Non si resiste per mesi all'aggressione degli
eserciti della Nato senza il sostegno della popolazione. Gheddafi ha il
sostegno del suo popolo mentre non si può escludere che i "rivoltosi",
riconosciuti dal mondo occidentale fino allo scandalo della signora Ashton
che vuole aprire la rappresentanza diplomatica europea a Bengasi, non solo
sparano contro il loro popolo ma invocano l'invasione di terra degli
alleati pur di distruggere Gheddafi e con lui lo stato libico.
Ora Obama si inventa (dopo dieci anni) che Iran ed Hezbollah sono i
responsabili degli attentati dell'11 settembre. Bisognava prima far morire
Bin Laden per aprire questo inaspettato scenario su uno dei più gravi fatti
della storia moderna che ha già causato milioni di morti in Afghanistan ed
in Iraq. Un fatto che è difficile accettarlo come attentato terroristico
perchè è un colossale false flag. Basterebbe pensare che se i grattacieli
non fossero stati minuziosamente minati da qualcuno ci avrebbero messo
giorni prima di cadere in polvere. Da aggiungere che tracce di esplosivo
sono state trovate nelle macerie. Gli Hezbollah sono una forza regionale,
l'unica che ha inflitto ad Israele l'umiliazione di una sconfitta e tuttora
sono un cuneo tra Israele e le sue mire espansionistiche sul Libano. L'Iran
è la più popolosa nazione del medio oriente non infiltrata da basi militari
americane e perseguitata con discriminazioni dalla cosidetta "comunità"
internazionale su istigazione degli Usa. Obama si dichiara disponibile a
fare uccidere un presunto capo terrorista anche violando la sovranità di una
nazione come è stato fatto in Pakistan ritenendo suo dovere primario
rassicurare gli USA. Dichiara pericolosa per la pace nel medio oriente
l'unità del popolo palestinese. Minaccia la Siria. La pagliacciata delle
occhiatacce a Netanjau sui confini del 67 è durata meno di ventiquattrore.
All'incontro con una potente lobby ebraica si è rimangiato tutto.
Insomma, il Capo della Casa Bianca tiene il tempio di Giano con le porte
sempre spalancate e sembra alla ricerca costante di cani ai quali
raddrizzare le zampe. Mentre gli antichi romani si dedicavano alle conquiste
di popoli che poi univano all'impero assicurando la pace, le guerre degli
USA di oggi non sempre hanno una logica e servono soltanto a giustificare il
loro immenso apparato militare che costa milioni di dollari al giorno.
Dopo dieci anni di guerra in Iraq che cosa hanno ottenuto gli Usa? Non certo
il sostegno del popolo irakeno ma soltanto una immensa base militare di
cemento armato costruita nel cuore della millenaria Bagdad. Tutte le guerre
USA appaiono illogiche, ingiustificate se non come preparazione alla grande
guerra contro la Cina e la Russia. Il progetto USA è la dominazione del
mondo e non è molto dissimile nelle motivazioni da quello di Hitler.
C'è anche da temere l'uso di bombe atomiche "tattiche", intanto tutti i
proiettili finora sparati in tutti i teatri di guerra contengono uranio
impoverito diffusore di cancro tra la popolazione e di malformazioni
genetiche gravissime a coloro che ancora debbono nascere.
Anche gli strumenti finanziari sono usati per tenere in tensione ansiosa
il mondo. Basta pensare alle ricorrenti campagne contro i paesi del
cosidetto PIGS. La Grecia ridotta a pane ed acqua per pagare interessi
usurai agli organismi internazionali controllati dagli USA.
La resistenza di Cina, Brasile, India, Russia è ancora troppo debole. Pur
rappresentando la maggioranza del genere umano il Bric non sembra in grado
finora di frenare l'iniziativa belligerante degli USA e dei loro alleati
Nato, né di impedire i massacri e la distruzione di tanti beni.
Colpisce il fatto che dentro gli USA non ci siano movimenti di opposizione
alla guerra ed anche alle politiche di immiserimento praticate da Barak
Obama. Questi sottrae fondi al welfare per destinarle ai progetti folli dei
generali del pentagono. La sua riforma sanitaria è stata una pagliacciata
che ha procurato enormi vantaggi alle assicurazioni che hanno in mano la
salute degli americani.
E' come se la vita civile dentro gli USA si fosse spenta e tutti sono
dietro ad agitare bandierine di carta a stelle e strisce ed a versare
lacrime estorte da una emotività artificiale creata dai massmedia
sull'undici settembre.
Sembra che la profezia di Stanley Kubrik si sia avverata: il Dr.Stranamore
è arrivato alla Casa Bianca. Negli USA non ci sono più resistenze capaci di
fare da antidoto alla folle avventura di guerre continue. La democrazia
americana è morta da tempo. Gli unici movimenti sono quelli contro i diritti
delle persone del cosidetto thea. La cultura,
gli intellettuali liberal i movimenti liberal sono scomparsi. Dominano
soltanto le Lobby degli ebrei e delle armi. I neocon hanno conquistato
l'Impero.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 24, 2011 7:36 PM
Subject: Non basta sconfiggere Berlusconi
Non basta sconfiggere Berlusconi
Numerosi sono i commenti al rapporto Istat 2010 che descrive una Italia in
declino ed in certi settori addirittura boccheggiante. La presentazione del
rapporto ha coinciso con una relazione della Corte dei Conti che diffida
dalla riduzione del carico fiscale almeno per i prossimi dieci anni e con
gravi notizie che giungono dalla cantieristica italiana con la proposta di
smobilitazione dei cantieri di Castellammare e Genova.
Molti si affrettano ad attribuire la responsabilità del disastro soltanto al
governo Berlusconi ed alla linea di rigore acefalo del Ministro Tremonti. Ma
input notevoli all'impoverimento del paese giungono da organismi
internazionali come l'Ocse, il FMI e la stessa UE che sembrano ossessionati
del conseguimento di obiettivi di riduzione della spesa pubblica e dei
salari. C'è sempre un enorme dito dietro l'Italia che le intima a non fare
la fine della Grecia ed il peso sulle scelte economiche nazionali di
Mastricth e di Lisbona sta diventando davvero opprimente. Inoltre altre
responsabilità sono legate alla egemonia della ideologia liberista sia nel
governo come nell'opposizione che ha creato una situazione per certi versi
surreale e grottesca: l'opposizione non rimprovera al governo di essere
liberista ma di applicare male il liberismo proponendosi come migliore
esecutrice dei dettati che imperano nell'Occidente e che stanno creando
problemi gravi a centinaia di milioni di lavoratori e di appartenenti al
ceto medio. Bersani non rimprovera a Berlusconi le liberalizzazioni, ma la
loro cattiva realizzazione. L'opposizione non si rende conto che l'Italia ha
bisogno di fare stare relativamente bene tutta la sua popolazione e che la
spinta feroce della dottrina "l'uomo vale quello che produce" può anche
abbassare i costi alla Fiat ma tutta Pomigliano d'Arco e Torino vivranno
peggio con meno operai e pagati male. Esiste una economia complessiva da
alimentare. Si possono avere aziende ricche in un paese poverissimo e
maltrattato. E' questo c he vogliamo? Vogliamo una Suv costosa ma
competitiva realizzata da operai a 1100 euro al mese? Non sarebbe meglio
produrre cose accessibili a tutti pagando meglio i lavoratori che le
producono?
La responsabilità del declino italiano è anche da attribuire alla voglia
dei comunisti di farsi perdonare di essere tali. Dopo la caduta del muro di
Berlino e l'abiura della Bolognina del gruppo dirigente nazionale c'è stata
una corsa febbrile alla smobilitazione del cardine fondamentale del
benessere italiano: l'industria pubblica. I maggiori economisti del PCI
hanno teorizzato le privatizzazioni. Inoltre Prodi ha liquidato grande
parte del patrimonio pubblico in pochi mesi. Molti settori sono quasi
spariti del tutto come l'acciaio e la chimica ed il sistema delle
Partecipazioni Statali criminalizzato e sfottuto come quello dei panettoni
di Stato è stato smantellato. Una enorme capacità scientifica ed economica è
andata perduta. Ora ci restano soltanto l'ENI e la Finmeccanica ma la guerra
di Libia forse le ridurranno a pezzi.
Gli accordi di concertazione del 93 con la triangolazione
sindacati-governo-padronato hanno rovinato venticinque milioni di lavoratori
che, dopo avere perduto la scala mobile, sono obbligati a chiedere aumenti
salariali soltanto dentro i margini della "inflazione programmata". Dal 93
ad oggi questo infernale marchingegno ha ribassato di almeno il quaranta per
cento la massa salariale italiana che è passata dal 68 per cento del PIL al
56 per cento ed ora è di nuovo in picchiata dopo la crisi del ccnl e la
pratica delle deroghe.
Cgil Cisl UIL condividono responsabilità gravissime nel precariato imposto
a sei milioni di giovani ed ora esteso a tutti i nuovi assunti. Hanno anche
la faccia di bronzo di celebrare una volta l'anno i padri della precarietà
come D'Antona o Biagi.
Per rovesciare la situazione non basta mandare a casa il governo
Berlusconi. Bisogna abbracciare una nuova dottrina che abbia molti elementi
di socialismo e che sia capace di strutturare azioni di alta utilità
sociale. Bisogna abrogare la legge Biagi, fissare un Minimo Salariale
Garantito, ripubblicizzare subito settori essenziali come le ferrovie e le
comunicazioni. Ma il PD ed i suoi alleati sono ora e sempre iperliberisti!!!
Il programma elaborato dalla Plaza de Sol spagnola, a differenza di quelli
del popolo viola e della meschinella opposizione italiana, contiene elementi
di grande interesse e che riguardano anche il sistema politico. Liberismo e
bipolarismo sono inscindibili. Se si vuole democrazia economica ci vuole un
sistema elettorale proporzionale. Gli spagnoli hanno capito un nesso
fondamentale della modernità.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, May 27, 2011 3:35 PM
Subject: la legge trenta: una legge per violare la legge.
La legge trenta: una legge per violare la legge
Anche il Papa ha ritenuto di spendersi contro il
precariato che "sottrae futuro e serenità ai giovani." Sono oramai in
molti ad esprimersi contro i guasti provocati dalla legge Biagi ma
nessuno azzarda un gesto concreto, la proposta della sua abrogazione.
Per liberare dalle catene della schiavitù milioni di persone costrette
nelle gabbie del precariato basterebbero due cose: abrogare la legge
Biagi e fissare a 1000 euro il Salario Minimo Garantito. Stabilire
inoltre che nessun lavoratore a qualsiasi titolo può essere privato dei
diritti garantiti dalla Costituzione come il riposo, le ferie, la
remunerazione dei giorni di malattia, la pensione, gli assegni
familiari. Ma questa "riforma" non sarà mai fatta dal governo Berlusconi
il cui Ministro del Welfare è un killer del padronato nè potrà essere
fatta da un eventuale governo di centro-sinistra in gara con la destra
per acquisire i favori della Confindustria. Il PD condivide la legge
Biagi ed ha costretto la CGIL a firmarla con gli accordi del 20 luglio
2007 con il governo Prodi. A parte qualche lacrimuccia di circostanza
che Napolitano ed altri notabili del Regime versano per la condizione di
tantissimi giovani, non esiste una sola iniziativa per liberare l'Italia
della legge Biagi e semmai viene agevolata la tendenza a farne la legge
universale per l'avviamento al lavoro. Non è casuale il fatto che ogni
anno Napolitano e l'oligarchia sindacale ricordino Marco Biagi con
sollenne lectio magistralis in Università.
Per rimuovere questo grimaldello della giustizia sociale
italiana ci vorrebbe o una rivolta cruenta dei biagizzati e degli
studenti italiani in grado di spaventare l'establiscement e costringerlo
a riprendere comportamenti umani, o una iniziativa della magistratura
che impugni la totale illegalità delle normative e delle opzioni
previste. La CGIL non alzerà mai un dito perchè essa stessa applica il
precariato con i suoi dipendenti. La Cisl si vanta con Bonanni di avere
addirittura immaginato e creato la legge nel 2003 con Maroni ministro
del welfare. I partiti politici, le cooperative, i sindacati, le
associazioni di produttori, gli enti bilaterali, migliaia e migliaia di
enti applicano il precariato al loro personale e non faranno mai niente
per sostituirlo con qualcosa di decente.
Il precariato è un flagello di tutte le famiglie ed in
particolare di quelle della classe operaia. E' un vero e proprio choc
per quanti, conseguita la laurea magari con ottimi voti, si vendono
costretti a svendersi per pochi soldi e nessun diritto. Ne restano con
le ali spezzate e l'amaro in bocca. Viene raccontata la favola di un
mutamento intervenuto nel profondo dell'economia che incide sul mercato
del lavoro. Non è vero: i posti di lavoro sono sempre quasi tutti
stabili e fissi; cambia la loro erogazione che viene ora assegnata ad
una manodopera a bassissimo costo e che deve essere ricattata. La
condizione del lavoro precario è orami diffusa e penetrata in tutto il
mondo del lavoro e tende a pervaderlo tutto. Il lavoro a tempo
indeterminato è influenzato dal precariato dal momento che non ci vuole
molto al padronato per inventarsi una ristrutturazione dalla quale fare
uscire con le ossa rotta i dipendenti costretti ad accettare una nuova
condizione precarizzata e deprezzata, prendere lo lasciare.
Nonostante tutto questo il padronato italiano continua
a dichiararsi insoddisfatto. Vuole ancora di più. Il Presidente della
Fiat il giovane Elkan ha oggi rimproverato la Confindustria di non fare
abbastanza per avere ancora più "flessibilità". La Marcegaglia ha
attaccato il governo dichiarandosi insoddisfatta degli ultimi dieci anni
italiani. Avrebbe voluto di più. Forse i lavori forzati? Naturalmente
Bersani è pronto a strizzare l'occhio alla Marcegaglia e fargli
intendere che se al governo arriva lui ed il suo partito le condizioni
per gli industriali saranno migliori. Più flessibilità, flessibilità ed
ancora flessibilità.
Forse è necessario una manifestazione come quella
spagnola di Puerta del Sol e forse bisognerà andare oltre verso un
conflitto sociale di nuovo tipo. Uno scontro davvero duro. La crisi
dichiarata nella cantieristica ed il trasferimento della Fiat negli USA
lasciano intendere che l'Italia, nella divisione internazionale del
lavoro è stata destinata a perdere la manifattura pesante e l'industria
di base. L'Italia viene immaginata dal capitalismo globalizzato come
un'area senza aziende importanti, senza leggi, senza diritti, dove fare
investimenti mordi e fuggi, dove sfruttare eserciti di persone
sottopagate. L'Italia ha bisogno di fuoriuscire da questa oramai finta
democrazia governata dal bipolarismo e darsi un nuovo assetto. Dopo la
guerra di Libia niente sarà più come prima. L'alternativa alla rivolta
è una condizione di perdita del futuro e della stessa possibilità di
sopravvivenza. E' fatale la prospettiva della rottura sociale. La vile e
mostruosa borghesia italiana non lascia alternative. E' certamente la
peggiore d'Europa. In Germania ed in Francia le classi imprenditoriali
hanno avuto la mano più leggera. In Italia si è giunti all'assurdo di
giovani costretti a pagare per lavorare...Non si può più continuare
così.
Pietro Ancona
già segretario della CGIL siciliana e membro del CNEL
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, May 30, 2011 7:14 PM
Subject: Vince l'alternatività
Vince l'alternatività
Un primo sommario esame del risultato elettorale - uno squarcio di luce
nella tetra involuta inquietante situazione italiana - mette in risalto
novità importanti che potranno guidare la politica della sinistra nei
prossimi mesi.
In primo luogo vince l'idea del rinnovamento sui vecchi oligarchi della
politica. Il PD in parte per forza maggiore trascinato dalle primarie in
parte per il buon senso di Bersani che preferisce vincere senza essere il
protagonista principale piuttosto che perdere essendolo ha compiuto una
operazione politica di leale collaborazione con i candidati Pisapia e De
Magistris (anche quando questo ne ha rifiutato l'apparentamento) e con gli
altri candidati del Sel o dell'Italia dei Valori. Si è mostrato saggio ed
ha mostrato la saggezza dei forti.
I risultati elettorali dimostrano che i moderati possono trovarsi
benissimo a sostenere la radicalità di scelte politiche. Non è vero che i
moderati votano soltanto programmi moderati. Votano per scelte
programmatiche e politiche di convincente buon senso legate e rispettose
dello spirito e della lettera della Costituzione. Pisapia e De Magistris
incarnano
l'idea di una borghesia fatta di buon senso che non vuole stare bene dentro
una popolazione che sta male, che è illuminata dalla voglia di fare della
pubblica amministrazione una leva per il miglioramento delle condizioni di
vita della gente.
I risultati dimostrano quindi che vince l'alternatività alla brutalità ed
alla violenza delle scelte della destra sulla scuola, sui servizi sociali,
sulle privatizzazioni, sull'integrazione interetnica, sull'acqua, sulla
gestione delle municipalizzate, sulla rarefazione dell'assistenza sociale.
Adeguarsi alla cupa e asociale idea liberista di meno pubblico e più privato
non rende e la sinistra credo abbia capito che debba allontanarsi il più
distante possibile da certe tentazioni liberiste.
Molto importante la vittoria di Napoli con quasi il settanta per cento dei
voti. E' una vittoria contro il centro-destra ma anche contro il
centro-sinistra, contro il bassolinismo, contro una idea di condivisione con
la destra di scelte scellerate come quelle degli inceneritori o dei
gasificatori.
Un contributo importante alla vittoria è stato dato dalla federazione della
Sinistra e farebbe bene il PD a riconoscerlo ( e forse anche il Sel). I
militanti comunisti hanno dato alla campagna elettorale il loro generoso
contributo arricchendola dei temi del lavoro e della giustizia sociale e
della lotta contro il precariato.
Se l'elettorato avesse avuto più tempo per rendersi conto della asocialità
dei decreti sul federalismo la sconfitta della Lega nel Nord sarebbe stata
bruciante. I decreti aumentano le tasse ed il potere dei signorotti locali
in modo intollerabile.
Questo risultato da una fortissima indicazione a favore di un ritorno alla
democrazia vera, quella del proporzionale. Il proporzionale può consentire
ad una sinistra di esprimersi oltre il PD ed a questi di stipulare alleanze
sociali e politiche senza confondere le sue caratteristiche di partito di
centro-sinistra.
Insomma il risultato c'è stato, è incoraggiante, dimostra che sbagliano
coloro che immaginano una vocazione di destra al popolo italiano. L'Italia
ha una destra ma ha anche una borghesia progressista ed una classe operaia
che alleate possono sconfiggerla.
L'Italia non è berlusconiana ed in queste elezioni si è mostrata stufa
della volgarità e della corruzione della sua idea di politica.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 31, 2011 8:50 PM
Subject: La Relazione del Governatore
La relazione del Governatore
Il discorso tanto atteso del governatore della Banca d'Italia è stato
"giudizioso" secondo il costume dell'establiscement mondiale, "politicamente
corretto", adatto a persona che si accinge a ricoprire la responsabilità di
Governatore della Banca Europea e che quindi diventerà uno degli esecutori
più importanti, forse il più importante, della filosofia di Maastricht e di
Lisbona. Naturalmente non deve pestare i calli a quelli di WallStreet nè
esprimere alcuna critica per il modo come diverse nazioni europee vengono
messe alla gogna dai sicari delle agenzie di rating e poi ghigliottinate con
prestiti usurai a condizione di ridurre le loro classi lavoratrici a pane ed
acqua.
L'Italia ha (aveva) un interscambio commerciale di oltre venti miliardi di
euro con la Libia alla quale era unita da un metanodotto ed una quantità
enorme di affari riguardanti migliaia di operatori economici grandi,
piccoli, piccolissimi. Stupisce l'assenza di riferimento alla guerra di
Libia dalla relazione come se si trattasse di un evento che non avrà alcuna
ripercussione sui dati macroeconomici analizzati.
La Fiat ha deciso di investire i suoi capitali negli USA e praticamente di
americanizzarsi. Si può dire che si potrebbe chiamare benissimo Chrisler e
non più Fiat. L'investimento è di 10 miliardi di euro che saranno sottratte
alle aziende italiane che vengono ridimensionate o chiuse (termini imerese).
C'è un fenomeno esteso di deindustrializzazione dei distretti economici più
importanti. La cantieristica decide di chiudere.Sembra che l'Italia debba
cessare di essere un paese industrializzato che partecipa con settori
fondamentali alla divisione internazionale del lavoro. Ebbene tutto questo
viene ignorato o soltanto accennato senza però alcuna enfasi e senza la
giusta drammatizzazione che alcuni fenomeni richiedono.
Si accenna alla questione della concorrenza senza dire che le
liberalizzazioni seppur timidissime fatte dal Ministro Bersani sono state
presto trascurate e che non esiste alcuna concorrenza in settori essenziali
come l'energia, i medicinali, le assicurazioni, le spese di notariato. Tutto
avviene in regime di monopolio e le privatizzazioni si limitano a
privatizzare servizi che agiranno in regime di monopolio con semplice
passaggio di gestione dal pubblico alla speculazione privata.
In un discorso tenuto qualche tempo fa in una Università delle Marche il
Governatore aveva detto cose gravissime sul precariato e sulle sue
conseguenze nefaste sul futuro della Italia. Questo tema ritorna nella
relazione con timidezza sub specie flessibilità che non viene contestata e
che quindi riscuote l'apprezzamento positivo della Confindustria.
Si dice che il declino per l'Italia non è inevitabile. Ma il declino c'è
già per venti milioni di lavoratori le cui condizioni sono diventate
premoderne e pesantissime e che guadagnano meno di quanto hanno bisogno per
vivere. Soltanto sommando più salari in una famiglia è possibile vivere come
un metalmeccanico tedesco con il suo solo salario.
Non aggiungo altro su questa relazione fatta per i notabili della Penisola
con l'occhio al possibile commento del Financial Times. Una delle relazioni
più omissive che si siano lette in questi ultimi anni. Non dubito che il
Governo ne sarà contento.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, June 02, 2011 10:31 AM
Subject: La Festa di Napolitano
La Festa di Napolitano
Mentre i nostri aerei bombardano Tripoli seminando dolore e morte nella
capitale di uno Stato che, nonostante i nostri trascorsi di seviziatori
coloniali, per quaranta anni ci è stato amico ed ha contribuito in modo
incisivo sul nostro benessere, altri aerei volteggeranno sul cielo di Roma
per festeggiare l'avvento della Repubblica e, quest'anno, anche il 150°
anniversario dell'unità d'Italia.
I festeggiamenti sono particolarmente pomposi: sono stati invitati una
ottantina di Capi di Stato con le loro consorti che saranno ospiti illustri
del nostro Presidente della Repubblica e, naturalmente, dell'impresentabile
Berlusconi che farà gli onori di casa. Non avrà consorte da presentare
essendone stato ripudiato e certo non potrà presentare la "fidanzatina" che
afferma di avere e che qualcuno ha cercato di scoprire tra le decine di
divette ed escort che hanno frequentato le sue ville tiberiane.
Non potremo presentarci ai numerosi illustri invitati come la patria del
calcio mondiale. Proprio oggi il nostro sport nazionale viene squassato da
uno scandalo enorme. Le partite giocate sono state spesso "aggiustate" per
favorire scommesse e vittorie immeritate. La ragione è sempre la stessa:
soldi, affari, affari e soldi.....
L'Italia che Napolitano presenta pomposamente all'estero assomiglia intanto
sempre di più al regime mussoliniano almeno per quanto riguarda i suoi
potenti: i capi del partito di governo sono sempre di più gerarchi
inamovibili: ieri si doveva nominare il segretario del Partito al posto dei
tre Coordinatori ed invece avremo i tre Coordinatori più il segretario del
Partito: Bondi, Verdini e La Russa sembrano inamovibili ed Angelino Alfano
appare come il quarto quadrunviro alla testa di un partito sempre più diviso
ed in preda a processi di crisi sempre più diffusi.
Il neo segretario del Partito vanta come titoli di merito una fedeltà
canina al suo padrone. Ha approntato gruppi di volenterosi "giuristi" che
gli hanno preparato le varie proposte con le quali Berlusconi ha ridotto il
Parlamento ad un organismo preposto a votare leggi per salvarlo dai processi
e dalla prigione. Ma Bondi, Verdini e La Russa non erano fedeli al Capo
quanto Angelino Alfano? Forse a noi poveri mortali qualcosa sfugge....
Diverse volte, dopo l'esito infausto per il suo governo delle elezioni
amministrative, Berlusconi ha tentato di fare uscire allo scoperto
Tremonti, il suo enigmatico Ministro che gli nega i soldi per fare tutti i
giorni campagna elettorale con il pubblico denaro. Ma Tremonti resta muto
come una tomba e si limita ad aspettare un'altra rovinosa caduta del
Cavaliere che potrebbe essere la perdita dei referendum sull'acqua, sul
nucleare e sul legittimo impedimento (fatto su misura per il Cavaliere).
L'opposizione, forte dello esito delle amministrative, dice che i referendum
non sono contro il governo. La lega sembra gradirne qualcuno. Ma, nonostante
questo, il raggiungimento del quorum se ci sarà sarà un ceffone madornale
per il Cavaliere che aveva tentato financo un trucco per evitarli.
L'Italia che festeggia con un ricevimento imperiale di non si sa quanta
gente non è la Repubblica voluta dalla maggioranza democratica creatasi dopo
la guerra di Liberazione.
Moltissima gente sta male. Tutto il lavoro dipendente è sotto il torchio
di Confindustria che ne ha ridotto i salari ed i diritti. E' impegnata
all'estero in varie missioni colonialiste come ascara degli Stati Uniti, un
impero belligerante che non vuole assicurare la pace al mondo ed è sempre a
caccia di qualche nemico da distruggere in nome della democrazia.
Otto milioni di giovani vivono una magra vita da precari sostenuti dai
nonni o dai genitori e la prospettiva di chi studia è il precariato. I
diritti dei lavoratori sono stati cancellati dalla Costituzione materiale
del Paese.
La parata militare che costituirà il punto spettacolare della festa
celebra una Italia militarista che la retorica nazionalista del 150°
alimenta. Celebrare le armi che servono non più per la difesa della patria
ma per uccidere massacrare ferire altri popoli a cominciare dai fratelli
libici ed afghani non è proprio corrispondente alle corde profonde di una
popolazione che forse vorrebbe vivere un po' meglio e senza uccidere
nessuno.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, June 11, 2011 5:17 AM
Subject: Amarezza dopo la gioia della vittoria
Amarezza dopo la gioia della vittoria
Le prime mosse politiche del sindaco Pisapia e del PD a Milano suscitano
amarezza dopo la gioia provata per la vittoria elettorale sul centro-destra
nella città chiave della politica e dell'economia italiana. Berlusconi vi si
era candidato e aveva legato molte cose all'esito della battaglia di Milano.
Sono deluso per le scuse chieste al giornalista di TG1 che aveva fatto una
domanda provocatoria ed impertinente alla quale il pubblico presente in sala
aveva risposto rumoreggiando giustamente. Il giornalista voleva sapere cosa
Pisapia pensasse della mancata estradizione di Cesare Battisti in Italia
tema sul quale il governo italiano strilla e si dimena contro il Brasile in
maniera sproporzionata ed indecente. Ebbene chiedere scusa non è un atto di
cortesia istituzionale ma di sottomissione ad una cultura forcaiola e di
parte per la quale si affiggono le gigantografie di Sakineh in odio al
governo iraniano, si disprezza Gheddafi mentre si uccidono i suoi familiari
e la popolazione ed i valorosi soldati libici, con la quale si sceglie
Israele mentre i palestinesi continuano ad essere martoriati.
Sono molto deluso ed amareggiato per la esclusione della sinistra dal
governo della città. in obbedienza al dicktat che a suo tempo Veltroni ha
scagliato contro di essa dopo averla dissanguata e messa in gravissima
difficoltà nel governo Prodi, condannandola all'isolamento. Veltroni poi ha
avuto la disonestà di invitare al "voto utile" convincendo gli elettori
comunisti a votare per lui appunto per non "disperdere" il voto che
rischiava molto con il vergognoso ed antidemocratico sbarramento del 4 per
cento.
"Conventio ad excludendum è una locuzione latina con la quale si intende
definire un accordo esplicito o una tacita intesa tra alcune parti sociali,
economiche o politiche, che abbia come fine l'esclusione di una determinata
parte terza da certe forme di alleanza, partecipazione o collaborazione.L'espressione,
molto usata nel linguaggio politico italiano, venne coniata negli anni
settanta da Enrico Berlinguer, "il quale denunziava le forze del
pentapartito di praticarla contro il PCI. Ora, segno della involuzione e del
cammino all'indietro percorso dalla politica italiana, la conventio viene
praticata per isolare la Federazione della Sinistra e come pegno di
moderatismo di un atto o di una scelta politica. Oggi bisogna dimostrare di
essere per l'appunto moderati e cioè di considerare possibile ed ammissibile
qualsiasi spostamento a destra e di aborrire la comunicazione con la
sinistra radicale.
Nella giunta di Milano entra Tabacci, intelligente personaggio dell'UDC
milanese, espressione di ambienti della finanza e dell'economia delusi dalla
gestione berlusconiana della borghesia italiana e viene tagliata fuori la
rappresentanza della sinistra. La scelta compiuta è politicamente assai
grave perchè indica una strada che sarà seguita in Italia dal partito di
Vendola per quanto riguarda il dopo Berlusconi. C'è in questa scelta un
messaggio preciso di rassicurazione al cosidetto "centro" cioè alla
borghesia italiana che in questi giorni manda i suoi grandi emissari a Saint
Tropez alla riunione segreta del gruppo di Bilderberg Gli interessi
rappresentati dalla Fds e che sono quelli dei lavoratori del welfare di una
politica estera dell'Italia meno servile verso gli USA non diventeranno mai
parte di un programma di governo. Il massimo "rivoluzionario" al quale ci si
spingerà sarà il capitalismo compassionale largamente rappresentato nella
giunta Pisapia. Non diritti ma assistenza, non un corso diverso della
politica dei salari, della casa, dei trasporti, ma al massimo sussidiarietà.
Una versione non violenta ma financo inclusiva del rapporto con la classe
operaia che tuttavia deve restare fuori dalla stanza dei bottoni e dal cuore
delle alleanze della nuova maggioranza italiana. Pisapia è una persona
intelligente ed occulterà questo dato . Ma la realtà è questa. Vendola si
sbilancia per una alternativa che non è di sinistra ma interna al blocco
sociale della borghesia italiana.
La Camera del Lavoro di Milano dominata dagli interessi politici del PD
applaude le scelte di Pisapia. La delimitazione a sinistra si estende dal
partito al sindacato confederale.
Si tratta di una scelta che indebolisce il potere sociale dei lavoratori e
la possibilità di un miglioramento delle loro condizioni di vita e di
lavoro. I lavoratori milanesi non avranno nella giunta della città un punto
di forza nella loro lotta contro l'aggressione confindustriale ai contratti
di lavoro ed alla stabilità del posto.
Osservo che la scelta di Pisapia anche se formalmente legittima è
antidemocratica. Non tiene conto dei sentimenti prevalenti nella voglia di
cambiamento espressi dall'elettorato milanese. Questi sentimenti non vengono
raccolti ed rappresentati correttamente in una giunta ideologicamente
centrista e che ha il suo uomo-simbolo in Tabacci. E' evidente che l'inverno
del nostro scontento è destinato a durare ancora a lungo e che dobbiamo
immaginarci un coacervo che va dal terzo polo al pd al Sel. Gli "estremisti"
come Ferrero dovranno restare fuori. Ma dubito molto che questo fronte sarà
in grado di fronteggiare la protesta sociale e politica che viene da
condizioni di vita di venti milioni di lavoratori sempre meno accettabili.
In Italia non si può sopprimere il socialismo e la lotta di classe con i
giochi della politica. Mi auguro che la Fds faccia valere con fermezza e
serenità le sue ragioni non pietendo un posto a tavola ma rappresentando
l'antidemocraticità di uno schieramento che vuole essere espressivo soltanto
del blocco sociale borghese.
pietro ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, June 13, 2011 8:33 PM
Subject: Il referendum quotato in borsa
Il referendum quotato in borsa
Ho sentito in auto un pezzo di una trasmissione di Radio 24 che
riportava i riflessi in borsa dei risultati del referendum. I titoli delle
società che si occupano di energie rinnovabili hanno fatto un balzo in
avanti del 12 per cento distanziandosi da tutti gli altri. I titoli legati
alla privatizzazione dell'acqua hanno avuto un cedimento notevole di circa
il sei per cento. Questo commento del mondo degli affari è assai eloquente.
Gli investimenti nelle energie rinnovabili ne sono incoraggiati e può darsi
che ne scaturirà una spinta alla crescita produttiva in un settore
avveniristico che può trovare in Italia un ambiente migliore di quello
tedesco. Bisognerà fare molta ricerca per averne molta innovazione.
L'altro commento del referendum è stato dato dagli italiani che si sono
riuniti spontaneamente nelle piazze per gioire insieme, per ridere, per
dichiarare la propria soddisfazione. E' come se una cappa plumbea si fosse
sciolta. Ci sentiamo tutti più liberi. La democrazia è fatta di
partecipazione e la partecipazione è libertà e liberazione. Una democrazia
basata sulla passivizzazione delle masse private dai partiti del diritto
financo di scegliersi i propri rappresentanti, fatta di telespettatori
chiamati solo ad assistere alle finte lotte tra Rinaldo ed Orlando non è
vera è oligarchia, telecrazia, è autoritarismo in cui una parte della
società opprime l'altra, quella più debole.
Ho assistito a parte dello svolgimento del voto referendario nelle sezioni
della scuola del mio quartiere a Palermo. La gente giungeva alla
spicciolata, ad ondate, per famiglie, per gruppi e si infilava con molta
decisione nelle sedi di voto. Usciva con le facce raggianti, sorridenti,
come chi era sicuro di avere avuto finalmente in mano uno strumento per
punire colui che ci ha umiliato per anni, per esprimere una voglia di
rinnovamento che aveva già avuto modo di manifestarsi in occasione delle
amministrative. Non avevo mai visto gente tanto contenta all'uscita dei
seggi. Come se avesse vinto un terno al lotto.
Ma l'esito elettorale di ventiseimilioni di persone che dicono decisamente
no alla privatizzazione dell'acqua e dei servizi cozza con interessi dei
partiti che si sono consolidati lontano dalle aspettative popolari e spesso
contro di loro. Il PD ha recuperato schierando la sua enorme organizzazione
per i quattro SI, ma non dimentichiamo che si ritirò dal gruppo
referendario, criticò Di Pietro, promise e non so se fece la presentazione
di un disegno di legge di iniziativa popolare alternativo al referendum. Il
tempo e notevoli sensori sugli orientamenti della pubblica opinione lo hanno
ricondotto sulla retta via. Ma un grande contributo è stato dato da
migliaia di organizzazioni volontaristiche, dalla nascita di un grande
sentimento popolare di rivolta contro tutto quello che le privatizzazioni
rappresentano a cominciare dalle bollette dell'acqua, ma non solo, di tutte
le angherie alle quali la società liberista, ma profondamente autoritaria,
ha inflitto ai cittadini utenti o consumatori comprese le ganasce ed i
pignoramenti per le rate insolute spesso per una manciata di euro.
Non c'è in Italia una sola privatizzazione che non sia diventata una soma
pesante sulle spalle delle famiglie. Il mercato in Italia non esiste.
L'acqua avrebbe avuto nella privatizzazione un monopolio angarioso di un
privato come avviene per le poste per le telecomunicazioni per le ferrovie.
Ma il referendum è stato soprattutto un atto di separazione dell'Italia da
Berlusconi e dalla sua consorteria. La borghesia violenta ed intollerante
del berlusconismo è stata sconfitta da una borghesia liberale e civile
alleata alla classe operaia per una gestione corretta dello Stato.-
Spero tanto che si organizzino referendum per l'abrogazione della legge
Biagi e delle leggi sulle pensioni. Bisogna liberare i giovani ed i
pensionati dalle terribili tagliole di Sacconi e Tremonti. Bisogna anche
abrogare i decreti sul federalismo che danno poteri eccessivi ai signorotti
locali ed aumentano le tasse.
Spero che cessi la conventio ad excludendum verso la federazione della
sinistra e che si il popolo del PD che ha sentimenti socialisti e
democratici si trovi a condurre battaglie unitarie per la classe operaia,
per i salari, per pensioni giuste. Spero in una scuola pubblica forte e
sostenuta da leggi che ne facciano un motore per la prosperità del Paese.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: Giuseppina
Sent: Saturday, June 18, 2011 12:29 PM
Subject: La distanza abissale tra Bologna e genova
La distanza abissale tra Bologna e Genova
Nella giornata di ieri due manifestazioni hanno animato la politica
italiana: la conferenza del pd a Genova sul lavoro e la celebrazione del 110
anniversario della Fiom a Bologna che ha mobilitato la squadra di Santoro
più Benigni più Teresa De Sio. Il successo della manifestazione della Fiom è
stato enorme e reca il segno poderoso incisovi da Maurizio Landini che ha
parlato come usava parlare Di Vittorio alla sua gente, ai lavoratori, al
popolo. Mentre questa manifestazione suonava in piena armonia con la svolta
avvenuta nella società italiana con le elezioni amministrative e sopratutto
con i referendum la Conferenza di Genova è apparsa anacronistica, pensata
per rassicurare il capitalismo italiano e convincerlo ad optare per il
centro-sinistra. Si è parlato di un patto politico e sociale. In sostanza il
PD forte della sua influenza decisiva sulla CGIL ma anche sulla Cisl e
sulla Uil garantisce al capitalismo italiano che avrà la piena
collaborazione dei sindacati per la realizzazione degli obiettivi di
competitività e di flessibilità che costituiscono le paroline magiche che
coprono una regressione all'era precontrattuale dell'economia italiana.
Mentre la piazza di Bologna vibrava delle voci dei precari e di tanti
rappresentanti della sofferenza sociale italiana (colpiva l'intervento sulle
periferie milanesi e del movimento dei pastori sardi), a Bologna ci si
rifugiava nelle stratosfere della macroeconomia e delle macropolitiche e si
designava un approccio alla globalizzazione basato esclusivamente sulla
mobilità e sui bassi salari e sulla cancellazione del welfare. Nessuna
richiesta è stata fatta per la cancellazione della legge madre del
precariato, la legge trenta o Biagi e la questione salariale ha avuto un
approccio dal lato fiscale e basta come se fossero sufficienti i quattro
spiccioli che si ricaverebbero da una riformicchia per sanare una situazione
di salari che per venti milioni di lavoratori difficilmente superano la
media di 1000 euro. Il PD si disegna come partito confindustrialista e non
interclassista come era la vecchia DC o classista come il vecchio PCI. Il
suo riferimento non è il lavoratore ma il lavoro. Una scelta equivoca dove
per lavoro si intende tutto ma sopratutto l'impresa ed i suoi interessi che
diventano interessi generali. L'operazione ideologica compiuta dal PD è
davvero copernicana: non più la classe operaia come classe generale
espressiva di interessi totalizzanti ma l'impresa. L'impresa diventa il
centro dell'universo politico e gli industriali la nuova classe generale
alla quale sono affidati i destini di tutti e della nazione.
Si tratta di una linea che giunge in ritardo ed in controcorrente con la
spinta di rinnovamento che viene dalla Fiom, una linea anacronistica che
tuttavia coincide con il disegno del potere capitalistico mondiale che usa
il ricatto delle declassazioni delle agenzie di rating per spingere a pane
ed acqua le classi lavoratrici e le popolazioni dell'intera Europa.
E' una linea perdente che punta alla buona salute delle aziende a costo
della depressione dei lavoratori e delle loro famiglie e dello
smantellamento dello stato sociale. Che vale se l'auto che si produce è
competitiva se il prezzo è un operaio sfruttato come un limone, maltrattato
nei diritti e con un salario con il quale non può campare la famiglia,
mandare un figlio alla università, offrire un gelato alla famiglia la
domenica?
Eppure questa linea liquidazionistica del patrimonio del movimento operaio
italiano sembra ancora non sufficiente a gente come Ichino, Morandi ed altri
che si riuniscono in un documento nel quale mostrano di essere più realisti
del re, di chiedere più della stessa Confindustria.
Alla Conferenza del Lavoro di Genova naturalmente è stato suonato soltanto
l'inno di Mameli. Potevano suonare l'Inno dei Lavoratori ad una assemblea
partecipata da Confindustria, UGl, Cisl ed Uil? Non potevano!
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, June 21, 2011 8:53 PM
Subject: precari d'italia
Collocamento pubblico, abrogazione
legge Biagi e SMG (Salario Minimo
Garantito)
La cattiveria
profonda di una certa Italia che ha spesso
la prevalenza sull'altra o sulle altre
affiora prepotente nella questione del
precariato. Ieri "la Repubblica" pubblicava
in prima pagina la foto di un ragazzo con
una maschera di gesso bianco ed un
cartellone in mano in cui era scritto: "Sono
il fantasma del precario"! Il giornale ha
dedicato tre intere pagine ricche di
testimonianze e di servizi a questo
dramma tipico delle generazioni che hanno
completato gli studi dopo l'approvazione del
pacchetto Treu e della legge Biagi.
Generazioni a cui sono state spezzate le
ali, fatte da ragazze e ragazzi che
laureati, spesso hanno due lauree, hanno
dei masters, corsi di specializzazione,
insomma superqualificati che vengono
traumatizzati da un mercato del lavoro che
indica loro la via dell'incertezza e da
salari a volte talmente umilianti da essere
incredibili. Non è soltanto "La Repubblica"
a fare simili denunzie e non solo da ora.
Ricordo che questo importante giornale
liberal raccolse migliaia e migliaia di
lettere di precari nei primi anni di
applicazione della legge trenta. Anche
Liberazione, il Fatto, il Manifesto, tutta
la stampa italiana descrivono in termini di
grande allarme sociale il fenomeno. Ma se
andiamo a vedere le redazioni di questi
giornali esse sono gremite da precari che ne
garantiscono i servizi da fantasmi. Nel
giornalismo come in tutte le altre
professioni si è creato un lumpenproletariat
magari dotato degli stessi titoli e
provvisto delle stesse qualità professionali
dei "normali" giornalisti o dipendenti o
professionisti ma asserviti da una
condizione di lavoro infinitamente peggiore.
Conosco giornalisti pagati a 30 euro il
pezzo e a mesi di distanza dalla sua
consegna. Anche negli studi legali o di
architetti o di ingegneri accade lo stesso.
Sostanzialmente il solo che ha la
possibilità di accedere alla titolarità
dello studio è il figlio del proprietario.
La borghesia si trasmette per via parentale
e chiude la porta in faccia a quanti
ritenevano di potere accedere alla
professione soltanto attraverso in corso
onorevole di studi. E' davvero stupefacente
che il giornale che denunzia il precariato
come male sociale lo pratica
abbondantemente e direi spietatamente con
molti suoi dipendenti. Questa scissione
delle redazioni in un gruppo di "normali"
circondati da molti moltissimi ed
intercambiali provvisori ha portato il
giornalismo professionista ad essere sempre
più conservatore e financo reazionario.
Pochi di noi rammentano le memorabili
riunioni delle redazioni per stabilire la
linea redazionale o esprimere il consenso
alla scelta del Direttore indicata dalla
Proprietà. Ora se ne stanno tutti con due
piedi in una scarpa! Il precariato di
tantissimi bravi colleghi è sempre sotto i
loro occhi a testimoniare la condizione che
li attende se tirano troppo la corda con gli
editori!
Oramai tutta la generazione dei
biagizzati è vicina ai quaranta anni o li
ha superati. Molti sono precari nello stesso
posto di lavoro da anni. Perchè in
effettivi posti di lavoro davvero precari
non ne esistono. Esistono posti di lavoro
stabili occupati da precari!
Nei confronti dei precari il
Potere fa muro di gomma. Il Papa depreca la
loro condizione ma le attività commerciali
ed industriali di tutte le organizzazioni
che fanno capo alla Chiesa si servono senza
alcuno scrupolo dei precari ed anche di un
uso disinvolto delle ONLUS. Comunione e
Liberazione ha un impero economico in cui
soltanto una piccola parte di dipendenti non
è precaria. Lo stesso dicasi delle
organizzazioni sindacali che hanno diecine
di migliaia di dipendenti cocopro e precari
di tutte le varietà. Anche i partiti e le
associazioni professionali e di categoria.
Infine lo Stato si serve del precariato in
un sistema integrato con le
esternalizzazioni, i sub appalti e tutte le
diavolerie inventate dai privati per
spolpare al meglio la pubblica
amministrazione.
Lo stesso Presidente della
Repubblica non è esenta da questa
schizzofrenia: è solidale con i giovani
privi di futuro ma ogni anno celebra con
riti solenni carichi di significati
simbolici le figure di Marco Biagi e di
D'Antona che furono tra i
massimi manipolatori del diritto alla
stabilità del lavoro.
Il precariato è diventata una
piaga sociale che per essere guarita
abbisogna di cure drastiche. La prima cura
è l'abrogazione della legge Biagi e di tutte
le leggi e leggine che lo hanno reso legale.
Su questo punto l'attuale Parlamento e quasi
tutti i partiti ed i sindacati sono
contrari. Si accontentano di qualche
spicciolo di ammortizzatore sociale e di
qualche piccola attenuazione. La seconda
cura è il ripristino della legge sul
collocamento la 264 del 1949 che faceva
obbligo ai datori di lavoro di chiedere agli
uffici di collocamento la mano dopera da
assumere e soltanto in termini numerici e
non nominativi.La terza cura è l'istituzione
di un Salario Minimo Garantito ad almeno
1000 euro mensili con pesanti sanzioni per
coloro che non lo rispettassero.
Abrogazione legge biagi,
ripristino legge sul collocamento pubblico e
abolizione delle agenzie interinali e
salario minimo garantito sono le tre
rivendicazioni che potrebbero cambiare la
situazione. Ma bisogna avere una immensa
forza politica e sociale per realizzarle!
Bisogna che la deriva liberista della
società italiana venga bloccata da movimenti
simili a quelli che si stanno verificando in
Spagna ed in Grecia che si sono già visti
in Francia ed in Inghilterra e che presto
torneranno ad infiammare l'Europa attaccata
dai killers di Bilderberg. Ma non è detto
che il vento gentile del referendum non
diventi un tempestoso vento di scirocco atto
a cancellare la ingiustizia di milioni di
persone private del loro stesso futuro!
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, June 29, 2011 9:36 PM
Subject: Note su un accordo
Note su un accordo
Preceduto da incontri di una diplomazia segreta che ha preso slancio da
quando si è capito che il centro-destra non sarà riconfermato alle elezioni
del 2013, ci è stato spiattellato oggi l'ultimo dei tanti accordi
interconfederali dettato dalla Confindustria e materialmente scritto dal suo
ufficio studi. L'accordo va letto assieme ai suoi precedenti, al dibattito
che si è sviluppato su Pomigliano e su Torino ed è frutto ideologico e
politico della voglia del centro-sinistra di mostrarsi più scaltro e più
dotato di mezzi nella gestione delle politiche imposte dalla Unione Europea.
L'accordo farà trovare il grosso del lavoro sporco già fatto alla compagine
che si installerà a Palazzo Chigi al posto di Berlusconi e Tremonti. Questo
accordo come alcuni di quelli che lo hanno preceduto compie una operazione
giuridica e politica di enorme portata: sposta la soggettività contrattuale
dai lavoratori ai "sindacati" e non a tutti, soltanto a quelli ammessi nel
cerchio magico della legittimità anticomunista. Gli accordi non vanno
approvati dai lavoratori ma dal sindacato per almeno il 50 per cento dei
rappresentati della RSU, una percentuale che non ha alcuna importanza dal
momento che i tre stammo assumendo tante di quelle affinità elettive da
poter presto fondersi in un unico supersindacato a cui vengono assegnati
quasi d'ufficio dodici milioni di iscritti. E' un processo giuridico e
giuslavoristico guidato da menti raffinatissime che porta genericamente il
titolo di sussidiarietà e che prevede la privatizzazione della giustizia,
del lavoro ed il graduale quasi impercettibile spostamento del sindacato da
rappresentante dei lavoratori o del lavoratore (se è il caso) a soggetto che
agisce con una propria autonomia ed un proprio potere di somministrazione di
diritti rispetto il quale il lavoratore viene del tutto passivizzato in una
figura che da sola non conta più assolutamente niente. E' quello che è
accaduto nel sindacalismo americano di stampo neoliberistico. Tutto il
gruppo dirigente del PD è impegnato con Confindustria e con i superpoteri
europei a realizzare il disegno che ha trovato oggi un suo momento
importante nell'accordo stipulato. In sostanza si realizza un momento di una
manovra che in Grecia sta costando quasi una rivoluzione per mettere insieme
quello che in modo silenzioso e con una perfetta triangolazione con il
governo in Italia si sta realizzando senza che le classi dirigenti ne
paghino dazio: quaranta miliardi di tagli pagati per il 95 per cento dai
redditi di lavoro e di pensione e strumenti al padronato per una gestione
totalitaria delle aziende. Tutto quello che si fa a livello istituzionale e
delle grandi organizzazioni sociali contraddice le spinte profonde che sono
venute dal referendum contro il nucleare e la privatizzazione. Il PD sembra
sospinto a destra piuttosto che a sinistra dal sentimento popolare che si
innalza dal paese. E' diventato sordo, sordissimo alle migliaia di proteste
dei precari, della scuola, degli operai e tira avanti per la sua strada che
è la stessa dei governi di centro-destra e socialisti europei. L'obiezione
all'accordo è venuto da Cremaschi e da Landini. Obiezione data per scontata
e tuttavia terribile nel suo isolamento politico e sociale. Pur rispondendo
ad interessi fondamentali ed irrinunziabili dei lavoratori italiani, le
gravissime denunzie scivolano senza lasciare profonde tracce nel corpo
enorme dei gruppi dirigenti delle tante categorie che fanno capo alla CGIL.
La logica che prevale in questo corpo è quella di un centralismo autoritario
dal quale bisogna avere fegato per dissentire specialmente per chi ha scelto
di fare il funzionario sindacale a tempo pieno. Come ha giustamente detto
oggi Susanna Camusso l'accordo di oggi chiude un periodo e ne apre uno
nuovo. La CGIL non è più in bilico tra moderatismo ed autonomia di classe.
Ha scelto per sempre il moderatismo e di stare con Bonanni e con Angelletti.
Bonanni è il vero leader della nuova fase unitaria. Napolitano ne è l'alto
patrocinatore. Che importa se i lavoratori ne ricaveranno soltanto amarezze
delusioni disagi e povertà? Se si leggono gli atti fondamentali del fascismo
dal 1926 al 1938 si scopre una somiglianza impressionante con gli accordi
dei tre con la Confindustria e con il Governo di oggi. Ma il processo di
deidentificazione della classe lavoratrice non era sollecitato ed attuato
con forme così penetranti come quelle di oggi. Pietro Ancona
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----- Original Message ------
From: pietroancona@tin.it
To: Alberto Lombardo
Sent: Thursday, July 14, 2011 7:42 PM
Subject: La Francia e l'Occidente tradiscono la Rivoluzione dell'89
Oggi si ricorda la presa della Bastiglia simbolo del potere della
aristocrazia e avvio della rivoluzione francese che avrebbe sconvolto
l'Europa riorganizzando il patto sociale basato sui principi che ancora
impregnano largamente la legislazione delle cosidette democrazie
occidentali. I principi di eguaglianza, libertà, fraternità che tuttavia
non vengono rispettati nè dentro le democrazie nè nei rapporti tra queste ed
il resto del mondo.
Mentre a Parigi i francesi si raccolgono nella piazza che fu della
Bastiglia, un possente dispositivo militare fatto di portaerei,
sommergibili, navi, aerei, elicotteri da guerra è spiegato sul mare
antistante la Libia per conculcarne la libertà, distruggerla come nazione,
depredarla. Appena ieri la Costa d'Avorio è stata massacrata dai francesi
per portare al potere un loro uomo disponibile all'uso coloniale delle
risorse della sua terra. Le potenze che si ispirano alla democrazia sono
tutte unite in una alleanza controllata dagli USA ed occupano militarmente
nazioni come l'Irak e l'Afghanistan, tengono sotto tiro il Pakistan e si
accingono ad aggredire la Siria e l'Iran. La Francia e gli USA hanno
provocato in Siria un vero e proprio tumore fatto di rivoltosi che
vorrebbero farne il cortile di casa di Israele e distruggerne la cultura e
la sovranità. Non è possibile fregiarsi dei valori dell'89 per negarli con
la violenza agli altri popoli che si vorrebbero sottomettere. La libertà e
l'eguaglianza e la fraternità sono indivisibili dalla pace. Nessun popolo ha
diritto di opprimere un altro popolo nè di insediarne la prosperità come sta
accadendo con i paesi sottoposti alla speculazione finanziaria dei signori
di Wall Street. Oggi i valori della Rivoluzione francese e della stessa
Costituzione americana sono incarnati dalla resistenza dei popoli al
colonialismo. Hanno un loro alfiere in Gheddafi, nei rivoluzionari egiziani,
tunisini, palestinesi ed i loro eroi in martiri come Lumumba, nelle classi
lavoratrici e nei partiti comunisti che lottano in Europa contro la
regressione delle condizioni di civiltà conquistate con lunghi anni di
lotte. Il capitalismo si è separato dalla democrazia e dai valori
provenienti dalla rivoluzione dell'89. Non vuole libertà, eguaglianza e
fraternità ma potere per se e nuova diseguaglianza dei ceti, una
diseguaglianza pari a quella dei popolani parigini con i nobili
dell'aristocrazia. Oggi tra il precario ed il suo datore di lavoro
intercorre la differenza che c'era tra il contadino ed il suo nobile
proprietario terriero. Una nuova rivoluzione è necessaria per inverare le
aspirazioni dell'89.
Oggi se vogliamo davvero l'affermazione dei diritti individuali e
collettivi voluti dalla Rivoluzione dobbiamo riferirci al pensiero di due
grandissimi europei: Carlo Marx ed Emanuele Kant. Il diritto sociale che
scaturisce dall'opera di Marx e quello delle nazioni e sulla pace di Kant
dovrebbero essere il riferimento di una nuova sinistra progressista.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, July 17, 2011 5:10 PM
Subject: la sentenza di Torino
La sentenza di Torino
Landini ha espresso soddisfazione per la sentenza di Torino che riconosce
alla Fiom il diritto di stare in fabbrica seppur non firmataria degli
accordi aziendali. In effetti mi pare che starà in fabbrica come un coniuge
separato che avrà alcuni diritti ma non potrà essere partecipe dei processi
decisionali riservati ai firmatari degli accordi. Su questo ha influito
certamente l'accordo interconfederale che la CGIL assieme a Cisl ed Uil
hanno firmato il 28 giugno scorso con la Confindustruia accordo che sembra
avere ispirato la soluzione trovata dal giudice.
Inoltre la Fiom ha perso la causa nel suo focus più significativo
riguardante il riconoscimento della Newco. E' stato c hiaro a tutti e sotto
la luce del sole che la Newco viene costituita per azzerare lo stato delle
relazioni interne alla fabbrica per danneggiare i diritti dei lavoratori che
vi prestano attività. Ma la NEWCO per essere tale deve avere proprietà,
capitali e ragione sociale davvero diversi da quelli di prima (come nel caso
Alitalia) Qui la proprietà era Fiat e Fiat rimane, si producevano automobili
e si produrranno automobili, niente viene modificato rispetto a prima. Si
tratta di una operazione camaleontica di una mera sostituzione della insegna
allo ingresso dello stabilimento. Perchè il giudice accetta una così
plateale truffa ai danni dei dipendenti? Si è aperta la strada a quanti
vorranno liberarsi dei gravami che maturano in anni di attività nei
confronti di terzi e di metterli davanti all'alternativa di accettare una
conditio ex novo o di andarsene a casa. Come se un operaio che ha
quarantacinque anni e che da venti lavora in fabbrica possa tornare alla
condizione iniziale della sua occupazione,alle nuove condizioni dettate dal
datore di lavoro.
I giudici non vivono dentro una torre eburnea separati e distanti dalla
società in cui esercitano la magistratura. Il giudice di Torino e prima di
lui quello di Melfi sanno che il vento spira per spogliare i lavoratori di
ogni loro diritto. Sanno che la CGIL ha mal visto e tollerato appena
l'intransigenza della FIOM . Sanno che l'accordo del 28 giugno è stato
incubato maturato e scritto per favorire un riferimento interconfederale
alle ragioni della Fiat. Sanno che la Camusso ha posizionato il Direttivo
della CGIL con 117 voti contro 21 per la logica che sottosta alla sentenza
del Giudice. Perchè il Giudice dovrebbe dare ragione alla FIOM e
scontentare la Fiat e con essa la CGIL, il PD, il Sindaco di Torino ?
e tutto l'establiscement italiano? Lo avrebbe dovuto fare per ragioni di
giustizia, per scrivere una pagina liberale nella storia della magistratura
del lavoro. Non ha voluto farlo ed ha cercato e trovato una mediazione
opportunistica squilibrata a vantaggio della Fiat. Il giudice ha sentito
che il giuslavorismo della Bocconi di Ichino di Boeri oggi è suffragato
dagli orientamenti della CGIL, del PD, di parte della sinistra italiana e sa
che le prossime leggi di questo Parlamento saranno in coerenza con le scelte
generali di politica economica che hanno devastato il welfare italiano. Una
fabbrica organizzata in coerenza con le scelte liberiste che postulano un
impoverimento dei produttori a vantaggio dei proprietari e degli
imprenditori. Una fabbrica meno libera con salari insufficienti in un Paese
impoverito ed angosciato dai messaggi terroristici che arrivano dal potere
sulla stabilità finanziaria e sullo stesso valore dell'euro.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, August 03, 2011 8:30 PM
Subject: art.18 e la crisi
L'art.18 e la crisi
L'ultima seduta della Camera dei Deputati si è conclusa con il dibattito
sulla relazione di Berlusconi sullo stato dell'Italia.Da domani la Camera
dei Deputati sarà chiusa fino al 6 settembre un mese cruciale per la sorte
del nostro Paese che possiamo immaginarci come una nave in mezzo ad una
spaventosa tempesta. La relazione di Berlusconi è stata come doveva essere:
concepita e svolta da chi sa che ogni parola sarà soppesata dai centri
europei ed internazionali che contano e dai cosidetti "mercati". Berlusconi
ha negato con molta forza e solide inattaccabili argomentazioni ogni
giustificazione all'attacco rivolto ai nostri titoli di Stato che,
all'indomani della manovra finanziaria per circa ottanta miliardi varata dal
governo, sono caduti rovinosamente. Berlusconi non ha mai pronunziato la
parola "speculazione" ma non c'è dubbio che ha difeso l'Italia da un attacco
che non ha basi vere e che sembra un'aggressione "politica" di poteri
internazionali che vogliono che la disgrazia cada sul nostro Paese.
Sarebbe stato utile all'Italia , patriottico e giusto, che i "fondamentali"
difesi da Berlusconi fossero difesi da tutto il Parlamento. Così non è
stato. La prima smentita al nostro Governo è venuta dal suo stesso
Parlamento. Domani "il mercato" ci farà a pezzi.
Il discorso di Bersani è stato quanto di più maramaldesco si potesse
immaginare. Ha rimproverato a Berlusconi di essere stato trascurato nel
corso di questi anni ed ha in effetti avvalorato le tesi della speculazione
internazionale contro l'Italia. Ha detto in sostanza che la crisi l'abbiamo
davvero e che il "mercato" ha ragione di criticarci e di attaccarci. Inoltre
ha detto che è disposto a collaborare per creare una via d'uscita dalla
"crisi" a condizione che Berlusconi si dimetta. "Se Berlusconi fa un passo
indietro, noi faremo un passo avanti".Quasi in contemporanea con Bersani,
l'ineffabile Marchionne chiedeva un nuovo leader per l'Italia e annunziava
che nel 2015 lascerà la Fiat provocando una piccola crisi in borsa.
La seconda parte del discorso di Berlusconi è stata di apertura ai partiti
ed al parlamento per creare un fronte di lotta alla crisi. Tra i punti che
ha enunziato per rassicurare i mercati c'è l'abolizione dello Statuto dei
Diritti dei Lavoratori naturalmente con l'art.18 compreso. Insomma la
vecchia fallimentare logora ricetta di spoliazione dei diritti dei
lavoratori come toccasana per attirare investimenti in Italia. Berlusconi
non si sarebbe esposto ad una proposta così grave se non avesse su questo
punto assicurazioni precise dal PD e dalla CGIL. Sono tutti d'accordo a
presentarsi al mondo con una classe lavoratrice umiliata e priva di tutele.
Da domani tutti in vacanza. Tutti coloro che se lo possono permettere e
tra questi certamente gli oligarchi ed i miliardari che affolleranno la baia
antistante villa certosa con le loro "barche" sempre più moderne,
avveniristiche e lussuose.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, August 09, 2011 5:29 PM
Subject: cgil, cisl ed uil non difendono l'art.18
CGIL,CISL ed UIL non difendono l'art.18
Privatizzazioni, mercato del lavoro, pensioni. Sono queste le indicazioni
perentorie date all'Italia che sarebbe commissariata per fare cose che sono
nel programma del suo governo ed anche della sua opposizione da sempre. Il
"commissariamento" europeo è una messa in scena per fare passare come fatale
e non rifiutabile la macelleria sociale che viene imposta. Vendere i beni
ed i servizi di proprietà dello Stato per destinarne il ricavato al
risanamento del debito. Non è detto che la vendita apporti i benefici che
vengono fatti balenare: uno Stato che vende parte del suo patrimonio diventa
più povero, più "leggero". E' quello che predicano i neocons che considerano
lo Stato una bestia da affamare e da fare dimagrire fino quasi alla morte.
E' l'anarchia dei ceti ricchi, l'ideologia del the party che sembra oggi
guidare la cultura politica dell'Occidente. Una ideologia per la quale lo
Stato della California vede bruciare le sue foreste senza poter intervenire
efficacemente perchè non ha i mezzi per mantenere una adeguata rete di
protezione civile. Ed i mezzi mancano perchè le migliaia di miliardari
californiani considerano un attentato alla loro libertà ed alla Costituzione
americana dovere pagare le tasse.
La richiesta riguardante le pensioni è sfacciata, indecente. L'Italia ha
modificato in peggio il suo sistema pensionistico fino quasi a renderlo
inaccessibile alle nuove generazioni precarie. Ma l'Inps ha un tesoro di
alcuni miliardi di euro che fa gola e che probabilmente sarà espugnato.
Anche il tesoro dell'INAIL è nel mirino di chi sta facendo l'inventario
delle risorse. Credo che l'estensione alle lavoratrici private della regola
della pensione a 65 anni sarà una delle cose che saranno deliberate assieme
alla quasi abolizione della pensione di anzianità.
Ma il punto di attacco più duro sarà l'abolizione dell'art.18 e lo
svuotamento dello Statuto dei Lavoratori. Milioni di lavoratori con
contratto sono stati finora protetti dai licenziamenti arbitrari, senza
giusta causa, dall'art.18. La norma ha consentito la preservazione nelle
aziende di un corpo di lavoratori che ha maturato diritti connessi
all'anzianità riguardanti il loro stato contrattuale. Ebbene, si vorrebbe
realizzare la cosidetta "flessibilità in uscita", licenziamenti senza
giustificazione per sostituire l'attuale classe operaia con nuovi assunti
magari attraverso le agenzie interinali e la legge Biagi. Realizzare la
precarizzazione di tutti i lavoratori. La totale mercificazione della
prestazione realizzata in una condizione di altissima ricattabilità.
Ho maturato la convinzione che a CGIL, Cisl ed UIL non dispiacerebbe una
drastica riduzione dei diritti dei lavoratori, della loro condizione
giuridica. Da tempo i sindacati gestiscono un potere nella contrattazione
che viene imposto a coloro che dovranno rispettarlo. Le rare consultazioni
con referendum e con pronunziamenti degli organismi avvengono tutti a
posteriori, a cose già fatte. Il sindacato non è più di classe ma un
organismo di regolazione ademocratico. Lavoratori licenziabili senza giusta
causa sono ricattabili non solo dal padronato. Diventano più vulnerabili e
meno forti nel rapporto con le loro strutture sindacali . Insomma, come in
USA! Nella fabbrica il sindacato diventa una sorta di collaboratore
dell'ufficio risorse umane ed il lavoratore come individualità deve stare
attento a come parla ed a quello che fa se non vuole perdere il suo pane
quotidiano. Ecco: sindacati collaborazionisti preferiscono lavoratori con
poco o nullo peso giuridico. Una merce che può essere cambiata se non sta
al gioco della nuova fabbrica marchionniana.
Per questo credo che l'art.18 diventerà presto un ricordo di una epoca
diversa.
Pietro Ancona
****
Lettera a Repubblica su
Corrao, Gibellina e la Venere di
Morgantina
pubblicata da
Pietro Ancona il giorno domenica 14
agosto 2011 alle ore 17.25
Caro Direttore,
lei ha permesso la pubblicazione,
nella prima pagina di Repubblica, di un
grottesco articolo dal titolo " Ma l'utopia
di Gibellina è un disastro spettrale" del
signor Francesco Merlo.
Questo barocco giornalista che
è a quanto pare di origini siciliane nutre
rancore verso la sua terra di origine, una
sindrome questa comune a molti costretti a
sdradicarsi e trasferirsi al Nord. Non è la
prima volta che peschiamo il signor Merlo
con le mani nel sacco di un viscerale odio
pieno di stupidi pregiudizi antisiciliani. A
proposito della delinquenza araba c he non
si manifesta in Sicilia ebbe a scrivere "
Niuro cu niuro un tinge". Per dire che siamo
talmen te delinquenti da integrare senza
traumi l'immigrazione a differenza di quanto
accade nel Nord. (Nero con nero non tinge)
Ora scrive su Gibellina
nuova voluta da Ludovico Corrao come di un
luogo i cui la cultura italiana ha
violentato la storia, la natura, le
tradizioni, l'integrità di una comunità
contadina costretta ora a subire i monumenti
di Pomodoro o di Consagra. Ha dimenticato di
ricordare che Gibellina nuova è stata
edificata a seguito di un referendum dei
suoi abitanti a differenza degli esiliati
aquilani.
Non c ondividiamo il suo
giudizio su Gibellina e farebbe bene il
nostro Merlo ad occuparsi della nuova
L'Aquila questa si davvero spettrale e
allucina nte.
Infine quando dice che la
Venere di Morgantina sarebbe stata assai
meglio a Los Angeles si esprime in perfetto
stile coloniale razzista come quegli inglesi
che ancora oggi non restituiscono alla
Grecia i fregi e le metope del Partenone
ritenendoli più degnamente custoditi nei
loro musei.
Pietro Ancona
****
----- Original Message -----
From: Pietro Ancona
Sent: Saturday, August 13, 2011 6:33 PM
Subject: spigolature sulla manovra
Il 1 Maggio va celebrato il 1 Maggio, il 25 aprile va celebrato il 25
aprile, il 2 giugno va celebrato il 2 giugno. Lavoro, Resistenza e
Costituzione non sono postergabili al lunedì successivo. Postergare equivale
a sopprimere. Il recupero in termini di produttività se c i fosse non paga
la perdita in termini di disonore e perdita di identità dell'Italia.
Disonestà del governo. Sacconi manipola l'art.18 rendendolo revocabile con
una mostruosità giuridica, un inganno dentro l'altro inganno dell'erga omnes
dei contratti aziendali, e nega di averlo toccato. Vigliaccheria di chi è
consapevole di fare del male ai lavoratori. Presto comincerà la grande
ristrutturazione delle aziende basate sulla perdita di tutela dell'art.18.
Saranno colpiti sopratutto coloro che hanno una età media di 45 anni
Non ho dubbi che Sacconi si sia fatto richiedere dalla BCE l'abolizione
dell'art.18. La linea del governo ha complici in basso tra i servili
collaborazionisti dei sindacati confederali ed in alto, nelle alte sfere
della Cupola Mafiosa del Liberismo europeo che con il terrore, minacciando
default, sta plasmando le legislazioni degli stati europei in senso
premoderno e fortemente classista anticeti medi ed operai.-
La manovra non risolve la "crisi" perchè lo stato di crisi è una scelta
permanente del capitalismo oc cidentale per finanziarsi spremendo il ceto
medio e la classe operaia, riducendo al minimo le pensioni ed il welfare.
Entro sei mesi ci diranno che sono necessarie altre misure magari
proporranno la giornata lavorativa di 12 ore e l'abolizione delle ferie. E
poi ci chiederanno altro e altro ancora
Salari alti, una moderata dose di assenteismo , sicurezza del futuro, orari
flessibili inferiori alle quaranta ore settimanali, welfare elevato e
capillare, rendono assai più produttive le aziende ed il Paese. C'è una
produttività generale che viene dal buon funzionamento dei pubblici servizi
ed aiuta il sistema economico. Privatizzazioni, bassi salari, terrorismo
padronale, rendono il c ontesto mefitico ed improduttivo
L'estensione erga omnes degli accordi aziendali è una contraddizione in
termini che svela la menzogna padronale e del governo : un contratto è
aziendali perchè riferito ad una realtà particolare. Se diventa erga omnes
non si capisce più perchè è stato stipulato se ne abbiamo uno nazionale.
1 maggio, festa del lavoro, 2 giugno festa della repubblica e 25 aprile
festa della Resistenza sono state soppresse. Si dice per ragioni di
produttività ma in effetti perchè sono tre ricorrenze invise ed odiate da
sempre dalla destra italiana. Berlusconi solo recentemente ha accettato di
ricordare il 25 aprile. Questa soppressione è un atto di odio verso i
lavoratori e verso la democrazia e la resistenza.
Se sciopero ci sarà (e della sola CGIL) sarà a cose fatte e soltanto per
registrare una protesta e non per segnalare una vera volontà di cambiamento
della manovra.In fondo le libertà che vengono concesse al padronato per
legge erano state già annunziate dagli accordi del 28 giugno e dalla
sostanziale adesione di Camusso agli accordi di Pomigliano.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, August 14, 2011 3:27 PM
Subject: fari trasiri u sceccu pa cuda. (fare entrare l'asino per la coda)
Erga Omnes
Ezio Vigorelli, Ministro del Lavoro
Fari trasiri u sceccu pa cada (fare entrare l'asino per la coda"- Erga Omnes
Modo di dire siciliano per esprimere meraviglia per qualcosa di forzato, di
sbagliato, di contrario al buon senso. L'asino si fa entrare in stalla
accompagnandolo per la cavezza e non certo prendendolo per la coda. Mi sono
ricordato di questo modo di dire leggendo la levantina norma del decreto
sulla manovra, decreto approvato da Napolitano a tamburo battente come il
nostro Presidente usa fare quando vuole lanciare un forte segnale di
appoggio incondizionato al governo. La norma che mi ha fatto trasecolare è
la possibilità di fare diventare "erga omnes" (valido per tutti) i contratti
aziendali. Dentro questa mostruosità giuridica se ne scopre un'altra: la
negoziabilità a livello aziendale dell'art.18 dello Statuto. Le parti in
azienda possono fare un accordo in deroga al contratto collettivo nazionale
di lavoro ed in questo accordo inserire una norma con la quale si abroga
l'art.18. Estendendo questo accordo a livello nazionale con il meccanismo
erga omnes si estende automaticamente anche l'abrogazione dell'art.18 per
tutti i lavoratori interessati. Quale finissimo capolavoro di logica
giuridica! Quali mente volpine, quali legulei topi di tribunali del lavoro
hanno assistito il Ministro Sacconi nella sua missione di lotta senza
quartiere ai diritti dei lavoratori! Ministro Sacconi che negli anni in cui
si è occupato del lavoro italiano ha fatto di tutto per trasformare la
razionale costruzione del diritto del lavoro fatto da grandi maestri come
Donat Cattin e Gino Giugno in un labirinto in cui i lavoratori per
cavarsela senza troppi danni dovrebbero essere assistiti da stuoli di fior
fiore di giuristi.
Ministro Sacconi che usa agire dietro l'angolo, a tradimento, come ha fatto
quando ha modificato le pensioni assieme ai "complici" nel silenzio generale
e come ha sempre fatto introducendo peggioramenti ed ostacoli all'accesso
alla giustizia per i lavoratori n elle finanziarie o nel cosidetto collegato
lavoro nascondendo il veleno e le trappole nel mare magnum di normative le
più diverse.
Osservo prima di tutto che un contratto aziendale non può derogare in
pejus dal contratto nazionale. Il contratto aziendale non può essere esteso
a tutti i lavoratori del settore appunto per la sua natura particolaristica
e non universalistica. Le condizioni dalle quali scaturisce il contratto
aziendale non sono eguali e quelle in cui operano quanti agiscono nel
settore fuori da quella specifica azienda. C'è quindi una contraddizione tra
la natura dalla quale nasce la contrattazione aziendale e la sua
applicabilità e validità generale.
Osservo ancora che la legge erga omnes è stata dichiarata
anticostituzionale sin dal 1960. La legge erga omnes nacque in un momento di
grande civiltà giuridica dei governi e del Parlamento italiano e voleva
assegnare a milioni di lavoratori sprovvisti di contratto per ragioni legate
alla storia economica e sociale del territorio un diritto aggiuntivo a
quello riconosciuto dalla Costituzione. La finalità della erga omnes era
elevatissima e faceva parte di quella cultura della coesione e della
solidarietà che univa cattolici a comunisti. Ezio Vigorelli fu un grande
ministro del Lavoro, socialdemocratico, uomo della resistenza.
Ma la Corte Costituzionale bocciò la proposta erga omnes perchè in carenza
dell'applicazione dell'art.39 della Costituzione (tuttora carente)-
Ma ora il Ministro Sacconi, indecente epigone di una tradizione illustre
che ha onorato il Ministero del Lavoro, vorrebbe usare l'erga omnes per
colpire non per migliorare la condizione dei lavoratori: Il contratto
aziendale erga omnes diventerebbe un contratto "nazionale" e ne usurperebbe
la funzione, il dominio. Una cosa grottesca scaturita da menti avvelenate
dall'odio di classe che pensano soltanto per danneggiare e non per
migliorare la civiltà di questo paese.
Napolitano conosce la storia dell'erga omnes perchè in politica attiva
durante il Ministero Vigorelli. Si è esposto alla brutta figura di approvare
un decreto che,nella parte che ho richiamato, è illegale, è grottesco.
Non ho dubbi che Napolitano farà pressioni sulla CGIL perchè non faccia lo
sciopero generale. Queste pressioni sarànno forse condivise dal PD il quale
vorrebbe incassare il lavoro sporco fatto dal governo Berlusconi e
succedergli. Sono certo che Cisl ed Uil non faranno una sola ora di
sciopero. Tuttavia credo non si possa fare rivivere dopo mezzo secolo l'erga
omnes allo scopo truffaldino di abolire l'art.18 che non si vuole affrontare
a viso scoperto. Spero che qualcuno faccia sapere alle alte sfere del potere
che non tutto si può manipolare nonostante squadre di "giuristi" si
prestino a fare da guastatori al servizio di Sacconi e della Marcegaglia.
Chi lo ricorda alla signora Camusso che l'erga omnes è incostituzionale?
Pietro Ancona
lei ha permesso la pubblicazione, nella prima pagina di Repubblica, di un
grottesco articolo dal titolo " Ma l'utopia di Gibellina è un disastro
spettrale" del signor Francesco Merlo.
Questo barocco giornalista che è a quanto pare di origini siciliane nutre
rancore verso la sua terra di origine, una sindrome questa comune a molti
costretti a sdradicarsi e trasferirsi al Nord. Non è la prima volta che
peschiamo il signor Merlo con le mani nel sacco di un viscerale odio pieno
di stupidi pregiudizi antisiciliani. A proposito della delinquenza araba c
he non si manifesta in Sicilia ebbe a scrivere " Niuro cu niuro un tinge".
Per dire che siamo talmen te delinquenti da integrare senza traumi
l'immigrazione a differenza di quanto accade nel Nord. (Nero con nero non
tinge)
Ora scrive su Gibellina nuova voluta da Ludovico Corrao come di un
luogo i cui la cultura italiana ha violentato la storia, la natura, le
tradizioni, l'integrità di una comunità contadina costretta ora a subire i
monumenti di Pomodoro o di Consagra. Ha dimenticato di ricordare che
Gibellina nuova è stata edificata a seguito di un referendum dei suoi
abitanti a differenza degli esiliati aquilani.
Non c ondividiamo il suo giudizio su Gibellina e farebbe bene il nostro
Merlo ad occuparsi della nuova L'Aquila questa si davvero spettrale e
allucina nte.
Infine quando dice che la Venere di Morgantina sarebbe stata assai
meglio a Los Angeles si esprime in perfetto stile coloniale razzista come
quegli inglesi che ancora oggi non restituiscono alla Grecia i fregi e le
metope del Partenone ritenendoli più degnamente custoditi nei loro musei.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, August 27, 2011 9:02 PM
Subject: Un Ministro "intellettuale"
Un Ministro "intellettuale"
Oggi il Ministro Tremonti, come tanti altri a cominciare dal Presidente
Napolitano, si è portato in pellegrinaggio a Rimini per rendere omaggio a
Comunione e Liberazione. Trattasi come è noto di una Corporation di
conglomerate ideologico affaristica che maneggia miliardi di euro in genere
di provenienza pubblica in servizi ed altre cose per le quali impiega
personale "volontario" a costi stracciati che induce ad fanatismo
allucinante non inferiore a quello delle sette.
Ebbene Tremonti dopo avere fatto una enorme ruota da tacchino ed avere
gonfiati i bargigli fino ad un rosso vermiglio accecante ci ha spiegato la
sua politica di Grande Ministro della Economia che ha dedicato tutto se
stesso alla creazione degli Eurobond.
Ha spiegato la storia europea contemporanea ricorrendo a tre eventi
emblematici: Waterloo, Westfalia e Versailles che non c'entrano per niente
con le cose che voleva dire ma che hanno fatto tanto tanto "cultura". Per
Tremonti Waterloo è il fallimento della globalizzazione napoleonica (sic!),
Westfalia il trionfo dei nazionalismi religiosi e Versailles i patti leonini
imposti ai perdenti della storia. Il tutto per dire alla Germania che deve
stare attenta a non mollare l'Italia ed i paesi del PIGS dal momento che
esporta in questi oltre cento miliardi di merci. Insomma il tedesco non può
essere attento soltanto alle sue esportazioni ma deve badare ad altro ed
assolvere ad obblighi di europeismo.
Infine ha parlato degli Eurobond di cui si è proclamato profeta fin dal
1995 come ha ricordato con modestia. Ne ha parlato come di una necessità
immanente che prima o poi deve essere soddisfatta. Ne ha parlato con il tono
di chi indica la strada della salvezza che deve essere per forza imboccata.
Mi permetto umilmente di pensare che se si faranno gli Eurobond sarà per
gli italiani una randellata peggiore dell'euro. Quanti Bot ci vorranno per
fare un Eurobond? Ricordate che per fare Un euro i tedeschi ci misero
soltanto un Marco un marco. Noi la bellezza di quasi duemila lire. Sarà una
tassa straordinaria per la stabilità del trenta o del quaranta per cento del
valore dei nostri titoli di Stato? L'operazione Eurobond potrà essere la più
grande svalutazione della moneta italiana dopo quella dello scambio
lira-euro.
Tremonti si è anche compiaciuto di denunziare lo spaventoso ruolo delle
istituzioni finanziarie sulle economie reali. A sentirlo sembrava fresco di
letture di Carlo Marx e di Lenin. Ma è stato soltanto un vezzo da
"intellettuale" della politica. Un discorso da salotti perchè il lavoro vero
è un altro. Mizzica! Abbiamo un Ministro colto e filosofo di sinistra. Ma
soltanto per il tempo del discorso fatto a Rimini. Per il resto è autore di
una Manovra che dimagrirà molto l'Italia che lavora ed è autore di "manovre"
precedente tutte impregnate ad un rigoroso liberismo ideologico. Il suo
lavoro è demolire il welfare e privatizzare cioè impoverire lo Stato. Il suo
collega ed amico Sacconi si dedica a demolire i diritti dei lavoratori.
Dopo aver fatto il suo discorso alla Germania ed ai doveri della
Cancelliera poteva dirci qualcosa sulle catastrofiche conseguenze
sull'economia italiana della disintegrazione della Libia e del suo passaggio
nella sfera di influenza francese ed anglosassone. Ma su questo non ha detto
una parola.
Pietro Ancona
Bagno di sangue e orrori in Libia nel silenzio dei massmedia occidentali
e
del giornalismo prezzolato embedded
Nota pubblicata da Pietro Ancona il giorno lunedì 5 settembre 2011
La carneficina pianificata giorno dopo giorno in Libia con migliaia di
bombardamenti mirati e rastrellamenti organizzati dagli specialisti
anglosassoni e francesi che guidano gli "insorti" banditi criminali,
genocidi di tutte le persone di colore nero che vedono ed alle quali sparano
a vista,.
Il settantenne Gheddafi come l'eroe che lo ha preceduto, il grande Omar
Leone del Deserto, resisterà dando prova di coraggio di patriottismo ed
anche di genio militare. Per sei mesi è sfuggito ai tradimenti ed alle bombe
di profondità ed ai gas usati per catturarlo "vivo o morto". E'
indubbiamente uno Statista più grande del torvo e miserabile Obama e dei
suoi compari mafiosi Sarkozy e Cameron. Obama è un fallito perchè, mentre
Gheddafi anche se sarà sconfitto ed ucciso ha dato quaranta anni di pace e
prosperità al popolo libico ed a tanti africani, Obama non è riuscito a
tenere a bada i nuovi ed insaziabili mostri dell'egoismo e del militarismo
che gli USA hanno nel ventre. Anche noi italiani sianmo stati nutriti dalla
cooperazione economica con la Libia ché è stata imponente (trenta miliardi
esport-import). Gheddafi sarà ucciso ma Obama non sarà rieletto e sarà
dimenticato. Gheddafi entrerà nella storia della Libia e della Liberazione
africana!
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, September 05, 2011 9:06 AM
Subject: lo sciopero "dopo" la sconfitta
Lo sciopero arriva a giochi fatti e con i lavoratori già spogliati di tutto
La vendetta del padronato italiano sulla classe lavoratrice che era
riuscita a conquistare diritti di livello europeo finalmente trova sfogo
nell'attacco all'art.18. Padronato alleato di sindacati che si appropriano
di un diritto personale dei lavoratori per gestirlo al loro posto ed
ingigantire a dismisura il loro potere. Tutto con una norma illegale assurda
ma che diventa legge
ad libitum!!!
Licenziamenti ad libitum (secondo la propria volontà padronale) appena
approvata la "manovra" con una norma grottesca assurda illegale. I padroni
si sbarazzeranno dei lavoratori "pesanti" ( quelli con dieci o venti anni di
anzianità) per sostituirli con carne fresca interinale biagizzata
temporanea. La chiamano "flessibilità" in uscita. I lavoratori arrivano allo
sciopero del 6 nudi. Non gli resta più niente! Saranno alla mercè del
padronato che potrà farli fuori quando e come vorrà.
I lavoratori sono fritti!! C'è una intesa sotterranea tra PDL e PD per
tutta la materia dell'art.8 della manovra. Non si sarà battaglia ma qualche
finta scaramuccia per fare un po di scena. Lo sciopero avverrà a cose fatte
e con la CGIL firmataria di ben due documenti con la Confindustria
Note di pessimismo
Cinque o sei scioperi generali della CGIL dal 2008 ad oggi, un paio fatti
di mala voglia perchè strappati dalla Fiom a Epifani oppure alla Camusso.
Scioperi contrappuntati da accordi interconfederali peggiorativi della
condizione contrattuale e giuridica dei lavoratori ultimo dei quali quello
del 28 giugno. Intanto leggi velenose come il collegato lavoro e "riforma"
delle pensioni.
Parteciperò alla manifestazione di Palermo ed al comizio di Landini per il
quale ho grande stima sperando che la sua vicenda non sia quella di Don
Chisciotte cavaliere dell'ideale ma destinato a prendere sempre sberle ed a
sentire i morsi della fame. Ma non ho alcuna fiducia che lo sciopero potrà
in qualche modo indurre la dirigenza della CGIL a cambiare linea e
rinunziare al collaborazionismo. Lo sciopero non smuoverà il gruppo
dirigente del PD dalla sua posizione sempre più filoconfindustrialista.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Tuesday, September 06, 2011 8:23 PM
Subject: Fw: il sindacato soggetto terzo tra imprese e lavoratori
Il sindacato soggetto terzo tra imprese e lavoratori.
C'è una mutazione genetica in corso nel Dna della Cgil indotto da una
nuova dottrina del suo rapporto con i lavoratori che merita di essere
studiata a fondo per le sue inquietanti conseguenze sulla "natura" del
Sindacato. Sono state introdotte per legge norme come quella dell'arbitrato
ed ora sui licenziamenti che di fatto trasferiscono diritti indisponibili
dalla persona del lavoratore ai sindacati. La rappresentanza sindacale nel
collegio arbitrale di impianta sul diritto del lavoratore ad avere un
giudice naturale a cui rivolgersi e lo sostituisce. Se passa l'art.8 con il
quale l'art.18 diventa disponibilità di parti sociali un diritto soggettivo
fondamentale alla giusta causa viene affidato alla "benevolenza" del
sindacato a cui il lavoratore si rivolge per farsi assistere. Insomma si
spogliano i lavoratori di potestà giuridiche, si riducono a pura merce, e si
affidano ruolo nuovi al sindacato. Quindi il sindacato non è più lo
strumento che agisce per conto del lavoratore e lo difende accrescendo il
corpus dei suoi diritti e rivendicando le sue ragioni nei confronti della
azienda ma una entità terza a se stante al quale il lavoratore è costretto a
rivolgersi dalla legge e che acquista un potere drammatico su di lui. La
Cisl è il principale veicolo di questa nuova dottrina. Il cittadino è
dotato di tanti diritti che vengono perduti nel momento in cui diventa
lavoratore e per esercitarli è costretto a rivolgersi ad un sindacato.
Siamo ad una mostruosa involuzione del giuslavorismo.
Intanto la moltiplicazione degli enti bilaterali e delle iniziative comuni
tra le organizzazioni padronali e quelle dei lavoratori crea un groviglio
fittissimo di interessi alimentato da una normativa contrattuale che destina
a specifici scopi parti del salario che crea financo un conflitto di
interessi tra il lavoratore che non vorrebbe rinnovare il contratto in un
certo modo ed il suo sindacato che deve continuare ad alimentare il suo
rapporto con la parte datoriale.
Avremo un processo di scollamento di interessi tra i sindacati ed i
lavoratori fino al punto di diventare divergenti e fino ad annullare ogni
potere effettivo degli iscritti sulle loro rappresentanze.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Wednesday, September 07, 2011 9:04 PM
Subject: Gli indignati
Il movimento degli indignati il 15 a piazza montecitorio
il movimento degli indignati che farà un presidio-accampamento attorno a
Montecitorio per cacciare via questo Parlamento è iscritto nelle iniziative
manovrate del genere "rivoluzioni a colori" che gli USA usano quando
vogliono provocare la caduta di un equilibrio politico. In Egitto l'hanno
usato contro Mubarak, in Spagna contro Zapatero (hanno desistito quando
questo ha comunicato di non ricandidarsi). In Italia vogliono cacciare via
Berlusconi perchè deve essere punito per i suoi accordi petroliferi c on
Libia e Russia. C'è una regia occulta magari decisa a Bilderberg per
cambiare la politica italiana dopo avere deprivato l'Italia del suo immenso
polmone libico (trenta miliardi di esport-import).
Attenzione quindi a non scambiare lucciole per lanterne e non farsi menare
per il naso!
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, September 09, 2011 10:02 AM
Subject: la manina di Bonanni ed il minuetto della Camussi
La manina di Bonanni ed il minuetto della Camusso
Di fronte alla valanga di critiche arrivate dai lavoratori ed in qualche
modo consapevole dei gravissimi danni inferti dall'art..8 che Sacconi ha
lungamente discusso e concordato con lui ma anche con "esperti" del PD,
Bonanni cerca di nascondere la manina e propone a Cgil e Uil un patto di
desistenza , di non applicazione dell'art.8 della legge. La parola magica è
"sterilizzazione!" Il discorso è semplice e chiaro: basta che le
confederazioni decidano di non applicare l'articolo 8 per renderlo sterile.
Sentita questa proposta la segretaria della CGIL si è affrettata ad
accoglierla facendone addirittura l'inizio di una nuova fase di accordi
intersindacali. Come se aspettasse un segnale prestabilito, la Camusso ha
subito iniziato un minuetto attorno a Bonanni.
Se mancavano prove alla connivenza del sindacalismo confederale
all'aggressione allo Statuto dei Diritti basterebbe questo atteggiamento
"realistico" per avere conferma del fatto che il lungo percorso che va dal
pacchetto Treu alla legge Biagi al collegato lavoro alla manovra di ieri è
unito da un solo filo che è quello del capovolgimento del diritto del lavoro
che diventa diritto dei sindacati che lo amministrano "sui lavoratori" e
d'intesa con i datori di lavoro.
Naturalmente a nessuno dei signori che hanno in mano le potenti
confederazioni viene in mente di osservare che la legge non si può
privatizzare e che i lavoratori hanno diritto a ricorrere ad un giudice.
Avallano un processo di corporativizzazione fascista della società italiana
in cui un datore di lavoro ed un sindacalista riuniti possono sbarazzarsi
senza giusta causa di una presenza scomoda, una testa calda, uno che fa
storie per rivendicare i suoi diritti che ora non sono più tali, o anche di
un padre di famiglia per sostituirlo con uno che costa di meno.
Ieri il Senato ha divorato in un solo boccone i tre pilastri dei diritti
del lavoro: lo statuto, l'art.8 ed il contratto nazionale. Con un perfido
quanto illegale marchingegno il contratto aziendale diventa il tribunale
supremo in cui alcune persone decidono della vita e della morte di un
lavoratore. Possono licenziarlo senza giusta causa e credo che al
malcapitato non sarà neppure concessa la facoltà di rivolgersi ad un
tribunale. I tre gradi di giudizi non valgono più per il mondo del lavoro.
Il diritto di avere un giudice a Berlino è stato cancellato.
Si apre l'era sacconiana dei "sindacati complici". La persecuzione di
Sacconi verso la CGIL alla luce di quello che realmente accade nella fredda
realtà appare come un escamotage teatrale per avere il suo consenso sia pure
in tempi differiti. Non c'è dubbio alcuno che la classe operaia italiana non
ha mai avuto davanti a sè un nemico cosi forte ed avvertito sorretto da
nugoli di giuslavoristi ansiosi di compiacere l'imprenditoria italiana e
capace di una strategia di alto profilo strategico che conduce alla cattura
ed alla corporativizzazione del sindacalismo rendendolo inerte e, appunto,
"complice".
Naturalmente la proposta di sterilizzare l'art.8 fatta a caldo e nelle ore
della collera operaia è destinata a cadere nel tempo che tutto macina e che
gioca a sfavore dei lavoratori. La posta in gioco è una nuova Italia con
connotazioni fortemente autoritarie e con le fabbriche e uffici popolati da
lavoratori terrorizzati di perdere il loro pane. Da qui a sei mesi o un
anno la tentazione di usare il nuovo potere dell'art.8 diventerà fortissimo
negli imprenditori e produrrà i primi eventi. L'obiettivo è un grande
immenso turnover: allontanare i lavoratori "pesanti" che hanno maturato
diritti e che hanno un'età media di 40 anni tuti a tempo indeterminato ( si
tratta di cinque o sei milioni di persopne) e si sostituirli con una mano
d'opera giovane o immigrata biagizzata, precarizzata, nelle mani delle
compagnie di avviamento tipo le agenzie interinali che hanno sostituito il
vecchio malandato ufficio di collocamento difeso da Brodolini spesso
inefficiente ma che garantiva almeno il diritto di essere considerati esseri
umani e non merce.
E chissà se non saranno gli stessi sindacati a costituire le cooperative
per avviare i sostituti dell'art.8!
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Wednesday, September 14, 2011 6:31 PM
Subject: CAMPANE A MORTO PER I DIRITTI
CAMPANE A MORTO PER I DIRITTI
In un clima convulso dominato dal terrorismo diffuso a piene mani dai
massmedia sul possibile fallimento dell'Italia, con la fretta imposta da
tempi minimi per il passaggio nelle due aule affollate da mille oligarchi
ben pasciuti e distanti dalla realtà e dai bisogni della popolazione, la
Camera dei deputati ha approvato la cosidetta manovra. Probabilmente non
sarà l'ultima perchè l'Italia è nella morsa della speculazione che agisce
senza regole e che può rovinare una nazione sovrana. Ci era capitato già con
Soros che fece perdere all'Italia di Ciampi quarantamila miliardi di lire.
Ci sta capitando ora con due manovre da cento miliardi quando fino ad un
paio di mese fa non si sentiva il bisogno di nessun intervento correttivo.
Il debito italiano per quanto alto non deve essere pagato tutto in un giorno
ed è garantito da una situazione patrimoniale del Paese che lo vale per
venti volte. Ed è appunto questo lo obiettivo della speculazione:
costringerci a svendere il nostro patrimonio a cominciare dai gioielli della
industria.
Nella manovra hanno infilato il famigerato articolo otto che privatizza la
legge dello Statuto e ne affida la gestione ai padroni ed ai sindacati
aziendali. L'articolo otto è un concentrato di illegalità perchè generalizza
ed estende i contratti aziendali che per loro natura sono riferiti ad una
realtà ben definita; perchè l'erga omnes e cioè il processo di
generalizzazione della norma è stato condannato dalla Corte Costituzionale
cinquanta anni fa con il respingimento della legge Vigorelli, perchè
feudalizza il diritto che non è più del lavoratore ma affidato al suo datore
di lavoro ed ai sindacati "maggiormente rappresentativi" esistenti in
azienda. I lavoratori potranno essere licenziati senza giusta causa e non
esiste neppure la possibilità di impugnare in unTribunale il licenziamento.
Il marchingegno diabolico è stato inventato appunto per sfuggire alla
competenza della Magistratura del Lavoro.
Cade l'art.18 lungamente difeso da uno schieramento che ora si è capovolto.
La CGIL non è più quella di Cofferati ed ha scelto di partecipare al
processo di corporatizzazione del diritto assieme a Cisl ed Uil. Si tratta
del secondo strappo dopo la creazione dell'arbitrato. Il ricorso al giudice
del lavoratore è reso ancora più difficile dalle tasse che sono state
introdotte all'uopo dall'occhiuto regista di questo lunghissimo assedio
vittorioso ai diritti delle persone. Annichilire i lavoratori per dare più
potere ai sindacati ed ai datori di lavoro.
IL codice civile viene cancellato per i lavoratori. Dentro la fabbrica o in
ufficio si hanno meno diritti dei comuni cittadini. In quanto lavoratori si
è oramai imbrigliati in una rete inestricabile di norme repressive.
Viviamo in un universo assurdo e piuttosto che la CGIL a protestare contro
la manovra e l'art.8 udiamo gli strilli della Confindustria. La signora
Marcegaglia è scontenta per non avere riempito il carniere si altre
sostanziose prede oltre l'art.8.
La Camusso ripete l'ipocrita annunzio già fatto in occasione di altri scippi
del ricorso alla Corte Costituzionale. Serve a calmare le acque e fare
intendere la continuazione di una difesa dello Statuto dei diritti che non
c'è mai stata davvero. Lo sciopero è stato un espediente burocratico per
mettere a tacere la Fiom e tenere le parti più critiche della Confederazione
in un quadro unitario.
Il Presidente della Repubblica si è seccato per la richiesta della Fiom di
bocciare l'illegale art.8. Non è un buon segno,.Può darsi che stasera stessa
sentiremo suonare le campane a morte per l'art.18. Milioni di lavoratori che
hanno accumulato anzianità potranno essere sostituiti da carne fresca,
biagizzata, a metà salario. Che cosa è il lavoratore? E' una merce come ho
sentito dire una volta in tv a Guglielmo Epifani.
Essere licenziati senza giusta causa fa regredire a tempi lontanissimi ed
avrà effetti deleteri nell'ordine sociale. Il lavoro che oggi è base della
repubblica diventa una cosa disprezzabile e maltrattabile.
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, September 20, 2011 12:36 AM
Subject: xx settembre di delusioni
XX Settembre di delusioni
Il XX settembre di quest'anno coincide con il 150 anniversario dell'Unità
d'Italia che facciamo datare dal 1861 ma che in effetti si sarebbe compiuta
nove anni dopo appunto con la presa di Roma nella quale dilagarono i
bersaglieri attraverso la breccia di Porta Pia.
In queste occasioni si fanno bilanci e si tenta di darsi un'idea di che
cosa ci è accaduto e come siamo arrivati al punto in cui siamo.
Indubbiamente la fine del potere temporale del Papato è stata una enorme
conquista ed ha liberato grande parte dell'Italia centrale di una
dominazione dello Stato della Chiesa durato per molti secoli. Uno Stato che
funzionava usando la forca ed il rogo verso tutti coloro che venivano
dubitati nella loro fede cattolica e che nel corso di oltre un millennio era
riuscito ad esercitare una influenza enorme su tutte le corti europee fino
allo scisma inglese ed alla nascita degli stati protestanti. Il potere della
Chiesa diminui in qualche modo dopo la rivoluzione francese e la diffusione
della sua cultura in Europa attraverso i movimenti rivoluzionari e le
armate napoleoniche. Nel 1849 ebbe vita breve ma molto significativa la
Repubblica Romana fondata da Mazzini e difesa da Garibaldi, Mameli ed altri
patrioti e che fu stroncata dopo quasi sei mesi dall'intervento della
Francia oramai distante dagli ideali rivoluzionari. La Costituzione della
Repubblica Romana è il documento più importante, più fulgido del
Risorgimento (dimenticato).
Ma il bilancio di oggi è del tutto negativo per i valori della laicità
dello Stato sempre più sottoposto alla tutela "spirituale" e politica del
Vaticano. Il potere di interferenza della Chiesa nella legislazione
italiana e nello svolgimento della sua vita politica e sociale è diventato
enorme. Noi abbiamo un governo espressione di una classe politica che ama
definirsi moderata ma in effetti è estremista nella negazione dei valori
della socialità rappresentata da Berlusconi che è quanto di più distante
ci possa essere dal cristianesimo. Una persona che mena scandalo ed è
diventata imbarazzante per l'Italia che tuttavia gode dell'appoggio delle
gerarchie ecclesiastiche che lo proteggono e lo sostengono in cambio dei
cospicui finanziamenti che il Vaticano riceve e sopratutto della
clericalizzazione della legislazione su punti fondamentali come la nascita,
la morte, la sessualità, la donna, la scuola. Il cinismo di questo scambio
del cattolicesimo con il berlusconismo è scandaloso e non c'è eccesso
amorale della destra italiana e del suo leader che riesca a turbare la
gerarchia e schiodare i cardinali
dalla loro alleanza.
Se da un lato c'è l'alleanza destra-vaticano dall'altro lato l'opposizione
presente in parlamento ha rinunziato a qualsiasi rivendicazione di laicità
in campi fondamentali come la scuola ed ha un atteggiamento non di critica e
di richiamo ai valori del Risorgimento e della autonomia dello Stato ma di
concorrenza. Offre alla Chiesa di più e di meglio di quanto Berlusconi oggi
garantisce ai cattolici italiani.
L'Italia è un paese concordatario a sovranità limitata. Limitata dal
Concordato che gli impone degli obblighi pesanti che ne limitano
l'autonomia. Nonostante il chiaro orientamento laico e progressista della
Costituzione l'articolo 7 costituisce la palla di piombo che tiene
prigioniero il Paese. Bisognerebbe abolire l'art.7, una cosa richiesta anche
dalla parte più illuminata del cattolicesimo ma che tuttavia non troverà
alcun riscontro negli imminenti rimaneggiamenti della Costituzione che
probabilmente porteranno ad un aggravio dei pesi della tutela religiosa
sulla politica italiana.
Non possiamo che essere insoddisfatti. L'Italia affonda nel materialismo
del connubio cinico destra-chiesa basato su scambi e sul mantenimento ed
estensione del potere. Tutto si può dire della Chiesa Cattolica tranne che
sia oggi una centrale di spiritualità in grado di aiutarci a venire fuori
dalle gravi difficoltà che ci affliggono. I documenti della Cei
apparentemente preoccupati per le questioni del lavoro, del salario, dello
sviluppo, del Mezzogiorno in effetti sono soltanto pezzi di carta ai quali
non viene attribuito alcun reale significato. Quello che conta per il
Vaticano è la gestione dei suoi rapporti con Berlusconi e la sua cricca al
potere.
La legittimazione che la Chiesa ha fatto delle oligarchie dominanti in
Italia e la sua alleanza con esse hanno contribuito non poco alla crisi
che stiamo vivendo che è certamente una crisi economica ma che si alimenta
dall'assenza di valori, di prospettive, di centri di coesione capaci di dare
orizzonti e traguardi.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: il manifestino
Sent: Thursday, September 22, 2011 8:44 PM
Subject: Italia: sciopero generale politico
Sciopero generale politico
Prima di addentrarci nel calvario alla cui fine c'è il default dell'Italia
per poi fare soltanto scioperi di protesta del tutto inconcludenti e di mera
disperazione come quelli greci bisognerebbe fare uno sciopero generale
politico per chiedere le dimissioni del governo e per attaccare le
istituzioni internazionali che puntano all'annichilimento dell'Italia.
Italia che deve essere punita per non avere voluto la privatizzazione
dell'acqua e la costruzione di centrali nucleari e per avere osato stipulare
accordi nel campo energetico con la Libia e la Russia ed avere in qualche
modo avuto perplessità per l'aggressione imperialistica alla Libia.
Per l'Italia è stata decisa una lenta agonia alla fine della quale sarà
come l'Argentina, una nazione dotata di grandi risorse naturali con una
classe di miliardari padroni di centinaia di miliardi depositati all'estero
ma che ha ridotto il suo ceto medio all'elemosina ed alla fame. Migliaia di
persone sono stati ridotte a diventare raccoglitori di cartone e di carta
per rivenderli ed acquistare un pò di pane. Persone che stavano
relativamente bene ma che quando si sono presentate alla loro banca per fare
un prelievo o riscuotere la pensione o lo stipendio hanno trovato muri
costruiti nella notte che ne ostruivano l'ingresso.
Oggi i killers dei poteri internazionali che hanno fatto pollice verso per
l'Italia hanno declassato sette tra le più importanti banche. Ieri è stata
declassata la Fiat ed il debito pubblico italiano ha perso quattro punti e
costerà molto più caro contrarlo. Il governo è nel pallone ed è afflitto da
una contraddizione che lo paralizza. In effetti la coltellata alla schiena
è arrivata all'improvviso alla fine di giugno e fino ad allora sembrava che
navigassimo in acque tranquille.
Oggi una indecente Camera dei Deputati ha salvato dall'arresto Milanese
ritenendo con ciò di salvare se stessa attraverso la conferma della
maggioranza di governo. Si è messa la coda tra le gambe quando Feltri ha
avvertito i peones che avrebbero perso 15 mila euro al mese di prebenda e
tutto il resto se avessero votato per l'arresto di Milanese e quindi per la
crisi. Non sappiamo che cosa ci aspetta oggi pomeriggio o domani. Oramai si
vive giorno per giorno.
Dal momento che il Parlamento non vuole disarcionare il governo e mandarlo
a casa qualcuno deve farlo. Non lo farà il Presidente della Repubblica che
non intende chiedere a Berlusconi di dimettersi e ne subisce
l'impresentabilità e la squalifica internazionale che non riesce più a
compensare neppure con pesanti servizi all'imperialism come la guerra alla
nostra alleata Libia.
Solo uno sciopero generale politico contro il governo e contro la
speculazione può creare le condizioni per una discontinuità politica. Ma le
forze dell'opposizione e le centrali sindacali non sono qualificate
moralmente per dirigere questo sciopero. Il PD è liberista ed atlantista
come la destra che sorregge il governo e le confederazioni sindacali hanno
firmato accordi con la Confindustria contro gli interessi dei lavoratori. La
sinistra comunista ed i sindacati di base potrnno fare qualcosa ma sono
deboli. Insomma il paese non ha la guida necessaria per combattere e
sconfiggere questo governo e la destra che lo sorregge. Eppure lo sciopero
generale politico si deve fare lo stesso. Magari i dirigenti scaturiranno
dal movimento che si creerà. L'alternativa allo sciopero politico è una
agonia sempre più dolorosa che getterà nella più nera miseria i lavoratori i
pensionati e le loro famiglie.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, October 02, 2011 8:28 PM
Subject: "Soldi, soldi veri!" (Marcegaglia)
"Soldi, soldi veri!"
Il Presidente Napolitano non ha gradito il manifesto a pagamento fatto
dall'industriale Della Valle contro i politici italiani ed ha ammonito a non
attaccare la politica. Per quanto risulti sorprendente e fuori tempo massimo
la presa di distanza di un industriale dalla politica non mi riconosco
nella reprimenda di Napolitano che non può difendere l'indifendibile senza
una sola parola di autocritica per la degenerazione morale che travolge il
Parlamento ed in essa la Casta degli Oligarchi in grande parte consapevoli
yesman del Grande Corruttore Berlusconi al quale non ha mai rimproverato una
condotta di vita riprovevole e scandalosa e tale da danneggiare il decoro
dell'Italia. Non rientra nei poteri del Presidente della Repubblica
rimproverare o contestare il Presidente del Consiglio? Rientra nei suoi
poteri quando il comportamento di questo diventa pregiudizievole per gli
interessi dello Stato e per la pubblica moralità. Ma Napolitano ha sempre
fatto opera di copertura costituzionale dell'operato di Berlusconi e del suo
governo, ha firmato a tamburo battente tutte le leggi che questi gli ha
proposto e che mai avevano avuto una seria discussione in Parlamento che si
è quasi sempre limitato a votare la fiducia in uno scandaloso svuotamento
dei suoi poteri che hanno indebolito la democrazia italiana.
Certo gli industriali italiani da Marchionne alla Marcegaglia a
Montezemolo allo stesso Dalla Valle non hanno le carte in regola per
contestare il governo ed i titoli per chiedere di sostituirlo. Per quindici
anni si sono spellati le mani nei Convegni ad applaudire in Berlusconi il
loro uomo e si sono limitati a spremerlo, a chiedere leggi di riduzione o
abolizione dei diritti dei lavoratori, a chiedere soldi, "soldi veri" come
reclamava la signora Marcegaglia. La Confindustria italiana è infognata in
un fitto reticolo di affari con gli uomini al potere e sta partecipando con
le privatizzazione ad una grande opera di sventramento e di spoliazione
dello Stato. Non ha alcuna ragione di lamentarsi di Berlusconi. Negli ultimi
quindici anni la fetta di PIL degli industriali e delle rendite è
aumentata del 15 per cento segnando un impoverimento senza precedenti dei
redditi da lavoro . Lo stesso Della Valle si è arricchito come un Creso
sfruttando i lavoratori delle sue aziende. Ma da tempo è più un uomo di
finanza e di banche che un imprenditore con interessi che si estendono negli
USA in modo cospicuo.
I
l progetto degli industriali
italiani sembra quello di proporsi come alternativa per la successione a
Berlusconi. Questo progetto non è ostacolato dal PD che si propone come
personale politico in grado di realizzare gli scopi della Confindustria.
Letta ha dichiarato che il programma del PD consiste nel realizzare i punti
della lettera della BCE che sono più o meno gli stessi di quelli proposti
dalla Marcegaglia. Insomma la cordata degli industriali e la cordata del PD
si propongono di fare le stesse cose con più efficienza e meglio di come la
cordata di Berlusconi è riuscita a fare. A Berlusconi rimproverano ritardi
ed incertezze. E' incredibile ma PD ed industriali hanno lo stesso
programma di spoliazione dell'Italia dei lavoratori e del welfare.
Interpretano le direttive che vengono da oltreoceano e dall'Unione
Europea. In atto c'è una contestazione forte a Wall Street degli "indignati"
americani che protestano per l'aumento e la diffusione della povertà e nello
stesso tempo di concentrazione di ricchezza nella mani di pochi. Diceva
Moore che 400 miliardari americani hanno più soldi di 150 milioni di
persone!
Anche in Europa si vuole inasprire ed approfondire un abisso tra ricchi e
poveri. Come negli USA e si vuole lo Stato ridotto ad una larva di se stesso
ed incapace di svolgere i servizi che dalle origini della storia del mondo
ad oggi ha sempre svolto in tutte le civiltà da quella sumera a quella
ateniese: Imporre tasse, erogare servizi, garantire la sicurezza.
Ma se la prospettiva è legata
soltanto alle privatizzazioni, cioè al lucro sui beni e servizi dello Stato,
ai bassi salari, alla fine del welfare che Italia avremo al posto di quella
che finora abbiamo conosciuto? Non abbiamo i mezzi per rapinare altri
popoli con le guerre o con gli attacchi finanziari come fanno gli USA. Di
che cosa vivremo? Gli USA hanno un quinto della popolazione che soffre una
povertà che comporta privazioni ed anche fame per alcuni milioni di
famiglie. Quanta altra fame e povertà dovrà conoscere l'Italia?
Pietro Ancona
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From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, September 27, 2011 5:28 PM
Subject: : Una intollerabile ingerenza clericale
Una intollerabile ingerenza clericale
A leggere la prolusione all'Assemblea dei vescovi del Cardinale Angelo
Bagnasco nonchè Generale di Corpo d'Armata dell'Esercito Italiano e come
tale stipendiato o pensionato dello Stato non so bene, nella parte che
riguarda la politica italiana, si sente una pesante, pesantissima
sottolineatura fatta di aggettivi e di sostantivi inusuali nel felpato
linguaggio cardinalizio odoroso d'incenso e fatto di distillati linguistici
da gabinetto diplomatico. Si parla di "morbo che appesta, avvelena l'aria"
di comportamenti "tristi e vacui". Insomma c'è la foto di Berlusconi, delle
sue follie sessuali e della sua Corte anche se il Presidente del Consiglio
non viene mai nominato.
Berlusconi ha reagito con stizza e si è lamentato della presa di distanza
della Cei. Alcuni dei suoi collaboratori cercano ancora di minimizzare e
sostengono che la rottura non è stata completa e che è ancora possibile
ricucire il rapporto con la Chiesa. Ma i più si rendono conto che anche la
Chiesa ha mollato Berlusconi e che i tempi di Monsignor Fisichella che
"contestualizzava" la bestemmia del Capo del Governo sono ormai nel nostro
passato.
C'è qualcosa di poco convincente nella sincerità delle pulsioni morali che
hanno animato la requisitoria di Bagnasco e più che altro il suo addio a
Berlusconi sembra la chiusura di un conto che non si poteva mantenere ancora
aperto. Non è certamente il portato delle correnti progressiste della
comunità dei cattolici che si raccoglie attorno a "Famiglia cristiana" ed
alla Chiesa ribellistica di Don Gallo, ma la rottura di un sodalizio nella
conduzione degli affari italiani del tutto simile a quello della
Confindustria. Come la Confindustria che per un quindicennio si è spellata
le mani ad applaudire l'Uomo che avrebbe "rivoltato l'Italia come un
calzino", anche la Chiesa ha sostenuto appoggiato e sovrastato le scelte
politiche del Governo e della sua maggioranza. Tutte le sue prescrizioni
pre-moderne ed assurde contro la donna, i gay, contro il diritto a morire
con dignità, contro la libera procreazione, sono state osservate da una
maggioranza parlamentare la più distante da Dio che si sia mai avuta in
questi anni e per questo clericale e bigotta e chiusa a qualsiasi cosa non
gradita dalla Gerarchia.
Le speranze di quanti come Letta o Cicchitto lavorano per un recupero dello
strappo potrebbero essere appagate dall'intervento del Cardinale Bertone che
non sempre si è mostrato in sintonia con la Cei. Se questo tace vuol dire
che anche le altissime sfere del Vaticano hanno fatto pollice verso per il
più indecente ed impresentabile Presidente del Consiglio che l'Italia abbia
mai avuto nella sua storia.
Ma il testo della prolusione del Cardinale è una delusione per quanti
sperano in una Chiesa che si metta dalla parte dei poveri e dei giovani.
Parla di una Europa che vive al disopra dei suoi mezzi avallando con questa
affermazione la spinta liberista all'impoverimento del ceto medio e della
classe operaia ed alla fine della civiltà del welfare con tutto il suo
corollario di avvoltoi che si spolpano lo Stato con le privatizzazioni. Non
c'è niente nella relazione del Cardinale che possa fare accendere una
qualche speranza in una analisi della "crisi" economica e sociale diversa
dalla vulgata dei dirigenti dell'Occidente capitalistico.
Cambiare Berlusconi perchè oramai puzza ed ammorba l'aria ma non la
politica che ha interpretato e portato avanti. Guardarsi attorno per trovare
una persona più presentabile.
L'impatto massmediatico che ha avuto la prolusione è la prova della
sovranità limitata dell'Italia oramai un paese eterodiretto dal Vaticano,
dalla Chiesa, dal FMI, dagli USA
La sinistra italiana, se ancora c'è, dovrebbe rammaricarsi di un Paese in
cui è possibile che il Presidente del Consiglio venga strapazzato
pubblicamente da un Cardinale e da una Chiesa lontana da Cristo ed in preda
da anni ad una megalomania che non conosce freni o limiti.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, October 16, 2011 2:15 PM
Subject: La violenza del potere sordo e cieco
La violenza del potere sordo e cieco.
Il Gen.Charles De Gaulle, durante il maggio francese, indusse il suo
primo ministro Pompidou a trattare con i sindacati e concludere gli accordi
di Grenelle e così rispose al movimento rivoluzionario che da settimane
bloccava la Francia assecondando una uscita negoziata della grande
crisi sociale e politica della Francia moderna.
Anche i governi di centro-sinistra degli anni settanta che affrontarono le
grandi tensioni sociali e politiche del maggio italiano e dell'autunno caldo
trattarono e diedero alla luce importanti fondamentali provvedimenti: lo
Statuto dei diritti dei Lavoratori e la riforma della scuola.
Insomma il potere ha dialogato e trattato con i movimenti. Non si è chiuso
a riccio e non ha derubricato la questione sociale a questione di ordine
pubblico. Questo succedeva in una realtà sociale e politica in cui esistono
vere opposizioni politiche in Parlamento che sostenevano e truducevano in
provvedimenti legislativi le rivendicazioni degli studenti, degli operai,
degli insegnanti. A far da sfondo a questa realtà c'era l'URSS con la sua
Costituzione e la sua gestione socialista di tutti i beni della società, una
URSS la cui esistenza costringeva le classi dirigenti dell'Occidente a non
tirare troppo la corda, ad offrire una qualche risposta alla domanda di
diritti e di rinnovamento.
Ma oramai, da molti anni, le cose non stanno più così. I governi ignorano
la protesta delle masse. Vanno avanti per la loro strada fatta di tagli ai
salari al welfare e di finanziamenti delle guerre colonialiste.
In molti, anche a sinistra, hanno osservato che le violenze degli
estremisti a Roma hanno rovinato una grande manifestazione pacifica fatta di
almeno trecentomila persone. E' vero. Ma è anche vero che nessuna risposta
sarebbe stata data nè sarà data ai pacifici come ai bellicosi, ai miti come
ai violenti. Il potere è sorto e cieco. Lo abbiamo già visto. Migliaia di
manifestazioni di protesta dei precari della scuola con stiliti, scioperi
delle fame e quant'altro non hanno prodotto neppure un incontro tra il
Ministro Gelmini ed il personale della scuola. La scuola è stata spogliata
di nove miliardi della sua dotazione e ridotta a classi-pollaio con trenta
o quaranta alunni. Il potere non si è fatto raggiungere da nessuna
invocazione, da nessuna protesta. E' andato avanti per la sua strada.
Ora per giorni i massmedia si occuperanno delle violenze romane che
finiscono con il riverberarsi su tutto il movimento degli indignati
inceppandolo e mettendolo sulla difensiva, nella necessità di difendersi
dalle accuse che arrivano a sfiorare financo il terrorismo. Ma il governo
non farà assolutamente niente e l'imbelle opposizione presente in Parlamento
si preoccuperà sopratutto della propria "rispettabilità" e farà a gara con i
Gasparri ed i La Russa a chi si distanzia di più dai movimenti
rivendicativi.
Basterebbero alcuni segnali di apertura del Parlamento e del Governo per
rispondere, nei limiti di una situazione difficilissima, in modo civile e
democratico a Piazza san Giovanni, alla piazza dei miti ed a quella dei
rivoltosi: Un Salario Sociale della durata di un anno per i giovani
laureati in cerca di prima occupazione; Un Salario Minimo Garantito ai
giovani biagizzati oggi brutalmente sfruttati con retribuzioni meschine
inferiori financo a 500 euro mensili. Un aiuto straordinario alle famiglie
monoreddito che non riescono più a galleggiare nella crisi.
Non si farà niente di tutto questo e si parlerà soltanto della violenza di
Piazza San Giovanni.Ci si inquadrerà nelle decisioni del G20 che vogliono
drenare tutte le risorse verso il sistema finanziario e spogliare le
popolazioni di tutto dal salario al welfare. I banchieri passati dalla
derisione dello cham pagne bevuto in faccia agli indignati di WallStreet
alla pietà pelosa ed alla condivisione ipocrita ed insincera del segretario
al tesoro USA Geithner, di Soros, di Passera, di Draghi, di altri marpioni
della finanza.
L'Italia non è la Grecia. E' la quinta potenza economica del mondo con il
3,3 per cento di produzione del Pil. Può aprirsi alle richieste degli
indignati guadagnandoci in possibilità di crescita. La paralisi italiana è
dovuta anche alla precarietà ed al disagio sociale enorme.
Una classe dirigente se si limita a criminalizzare la violenza senza dare
risposte ai movimenti si dimostra non credibile ed in malafede. Una classe
dirigente deve dare risposte anche alla violenza dimostrandone
l'arbitrarietà in un sistema democratico funzionante. Ma non è funzionante
un sistema che ignora sistematicamente il malessere e si chiude in se stesso
e continua a produrre altre cause di malessere.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, October 20 2011 2:15 PM
Subject: Dopo il 15 ottobre
Dopo il 15 ottobre
Più ci allontiamo dal 15 ottobre e più mi convinco della esistenza di un
disegno studiato a tavolino e realizzato con successo per impedire la
manifestazione in Piazza San Giovanni. Mi è sembrato di capire che quando la
testa dell'immenso corteo è giunta a Piazza San Giovanni questa era
occupata di mezzi della polizia che facevano caroselli ed i cosidetti
testa-coda per tenerla occupata ed impedirne l'accesso. In quanto alla
violenza che si era scatenata prima subito dopo la partenza del corteo sono
convinto che essa è stata "incentivata" da numerosi infiltrati che hanno
dato vita agli episodi più inaccettabili per la popolazione come l'incendio
di auto private e l'assalto alla Chiesa con distruzione della statua di una
Madonnina e del Crocifisso. C'è stata sicuramente l'azione di giovani
incappucciati contro edifici pubblici simbolici come le banche ma la
strategia vincente è stata quella degli infiltrati che sapevano dei
propositi dei blackbloc di dare una caratterizzazione di forte antagonismo e
li hanno usati per sabotare con successo il corteo e quella che si sapeva
sarebbe stata la più grande manifestazione delle 1000 città del mondo che
protestavano insieme il 15 ottobre.
Dal 15 ottobre ad oggi c'è stata una martellante campagna di massmedia di
criminalizzazione della violenza, la sconsiderata proposta di Di Pietro di
ripristino della legge Reale, i provocatori annunzi di Maroni che vorrebbero
la cauzione per manifestare, gli arresti preventivi dei "pericolosi", la
campagna di indagini in tutta Italia contro gli anarchici ed i centri
sociali. Si è cercato di montare l'opinione pubblica contro i movimenti di
contrasto alle politiche del governo e dell'UE credo senza successo. Se si
facesse un sondaggio serio si scoprirebbe che l'opinione pubblica ha forti
sospetti sul comportamento della polizia a Roma e che non c'è condanna ed
esecrazione come si vorrebbe per le "violenze" degli incappucciati. L'avere
individuato e sbattuto in prima pagina come simbolo dei ribelli un ragazzo
di Roma con il soprannome di Er Pelliccia come se si trattasse di un
pericoloso membro della banda della Magliana non è servito molto a chi
vorrebbe imprimere una stretta poliziesca alle libertà degli italiani. Il
ragazzo incriminato per il lancio dell'estintore ha 24 anni, una età nella
quale la generazione degli anziani attuali già lavorava. Vive a carico dei
genitori e nasconde pietosamente la sua condizione di disoccupato facendo
l'iscritto ad una Università privata. La condizione di milioni di suoi
coetanei e financo di trentenni o trentacinquenni è la stessa. Vivono a
carico delle famiglie, stanno assai peggio dei loro genitori, non hanno
futuro, sono disperati e soffrono di astenia e dei tanti malanni psicologici
che affliggono le persone costrette a chiedere qualche soldo alla famiglia e
che non sono spesso in grado di offrire una pizza alla fidanzata con la
quale è difficilissimo potersi sposare.
Certo la stampa italiana non si è comportata con onore. Se qualcuno
cercasse nei giornali le rivendicazioni degli indignati non ne troverebbe
traccia. Anche la tv è stata della partita che il governo si è giocato con
il movimento. Gad Lerner non ha lasciato che la portavoce degli indignati
leggesse le cinque rivendicazioni del documento del movimento.
L'opposizione ha fatto a gara con la maggioranza nella campagna di
criminalizzazione e nella versione opportunistica secondo la quale i
violenti avrebbero tolto la parola ai miti del corteo. La decisione di
Alemanno di vietare per un mese i cortei a Roma e la decisione di non
autorizzare il corteo dei metalmeccanici previsto per domani saggiano le
possibilità di una seria restrizione delle libertà costituzionali ma ha
ricevuto una reazione alquanto blanda e la stessa Fiom è stata costretta a
ridimensionare la sua iniziativa su indubbie pressioni della CGIL e del PD.
PD che non si rende conto che la linea securitaria non paga più e che la
sofferenza delle persone è diventata soverchiante su ogni perbenismo. Il
quadro è cambiato. La gente si sente minacciata dalle misure prese dal
Governo e da quelle che si accinge a prendere. La linea delle "riforme
strutturali" che poi non sono altro che meno pensioni, meno sanità, meno
scuola e meno servizi e bassi salari e privatizzazioni che gonfiano le
bollette pesa come un enorme clava sulle spalle degli italiani che capiscono
i ragazzi che sfasciano le vetrine delle banche o delle agenzie interinali.
Il Palazzo si chiude ed alza i ponti levatoi. Dalla opposizione nessuna
proposta per dare una qualche soddisfazione ai milioni di giovani che
aspettano un segnale. La legge Biagi architrave della precarizzazione e
della infelicità delle nuove generazioni non viene messa in discussione. Non
si propone nessuna misura per garantire un reddito sociale e per proteggere
i biagizzati dallo sfruttamento schiavistico di salari inconsistenti con
l'istituzione del Salario Minimo Garantito esistente nella vicina Francia
(1300 euro mensili) ed in tanti paesi del mondo. Dal governo soltanto la
proposta di aiutare la concessione di mutui ai giovani con contratti a
termine. Una proposta che potrebbe essere più dannosa che utile.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, October 26, 2011 6:50 PM
Subject: lo sfottò sulla letterina
Lo sfottò sulla letterina
L'avventurismo e la mancanza di senso della Nazione delle opposizioni
italiane sono davvero stupefacenti! Oggi sono tutti a sfottere il Governo
per la "letterina" di risposta alle ingiunzioni dei mafiosi proprietari
della Unione Europea Sarkozy e Merkel, tutti a criticare la mancanza di
autorevolezza del Presidente del Consiglio che non sa imporsi alla lega .
L'opposizione e i pennivendoli liberisti della stampa italiana sono ben
rappresentati da Gramellini che fa una pesante satira sulla irrisolutezza e
sulle difficoltà del governo. Avremmo dov uto ubbidire a tamburo battente,
cedere subito le pensioni di anzianità, portare il limite magari a 70 anni.
L'Italia quindi si trova presa tra due morse: le pedate e le ingiunzioni
condite da risolini sarcastici della Francia e della Germania ed una
opposizione che attacca da destra il governo per le difficoltà che sta
frapponendo a cedere sulle pensioni fino a ieri considerate in equilibrio
fino a dopo il 2050. I liberisti si sono inventati un altro punto di
vista per attaccare le pensioni e cioè che assorbono il 15 per cento del
PIL che il padronato, avendo prosciugato tutti i barili, vuole per se, per
impadronirsi della grande risorsa INPS. Subito dopo attaccheranno l'INAIL
il cui fondo fa gola alla Confindustria abituata a parassitarsi sulle
risorse e sul patrimonio dello Stato ed ansiosa di avere nuova carne da
spolpare assieme alle privatizzazioni dei beni pubblici da svendere. Hanno
già l'acqualina in bo cca in molti a fronte della svendita dei terreni dello
Stato che valgono otto o nove miliardi di euro. Si venderà anche la tenuta
di San Rossore?
Sarkozy che ha un sistema pensionistico che costa più di quello italiano
con un limite a 60 anni per le pensioni aspetta che si compia il misfatto in
Italia per estenderlo al suo paese frenato soltanto dalla scadenza
elettorale nella quale spero sarà soccombente. Ma in Francia i sindacati
sono assai meno servili con il governo di quelli italiani.
Tutte le ricette della UE imposte con il terrorismo ed il ricatto non sono
necessarie per il risanamento dei conti ma per abbassare il sistema sociale
europeo a quello americano. Sono il frutto dell'Ideologia ossessiva dei
neocon liberisti che ha contagiato anche l'opposizione italiana ed in
particolare il PD. La fata turchina per convincere Pinocchio a bere la
medicina fa entrare sei conigli che trasportano una bara. Pinocchio si
arrende e poi guarisce. Ma la Merkel non è la fata turchina. La sua medicina
accrescerà l'infelicità sociale dell'Italia senza aiutarla a guarire, a
crescere, a prosperare. Non cresce un paese che tratta malissimo i suoi
lavoratori ed i suoi pensionati e che ha precarizzato due generazioni di
giovani con una legge orrenda. Tutta l'opposizione italiana vuole mostrarsi
più pronta più servizievole di Berlusconi sia per le scelte economiche come
per quelle militari. L'establiscement trova in questo la via per la sua
salvezza a spese dei lavoratori e dei pensionati. Ma è meglio per l'Italia
cominciare a pensare ad una alternativa a questa Europa che diventa sempre
più tiranna, ingiusta, guerrafondaia.
Pietro Ancona
Il cappio al collo
L'Europa ha accettato il documento dell'Italia sugli impegni che erano
stati dettati dalla BCE per il risanamento e lo sviluppo. Berlusconi ritorna
da Bruxelles con un successo per il suo governo e con il viatico a
governare per i prossimi mesi per tradurre gli impegni assunti in
provvedimenti concreti. Sarà possibile licenziare lavoratori a tempo
indeterminato che è l'obiettivo che il padronato e la destra italiana si
propongono inutilmente di raggiungere da molti anni. L'art.18 viene
finalmente espugnato con l'intervento pesante e decisivo della Unione
Europea. Ma la lettera contiene altre cose di primaria importanza come
l'innalzamento dell'età pensionale e la mobilità del personale della
pubblica amministrazione e la dismissione del patrimonio pubblico e le
privatizzazioni. Inoltre cancella il referendum sull'acqua ed invita
l'Italia a mettere sul mercato i servizi locali. Naturalmente la "letterina"
come è stata definita con un assurdo sfottò dall'opposizione italiana non
contiene niente che possa riguardare i patrimoni e l'evasione fiscale.
Eppure da una tassa patrimoniale si potrebbero ricavare subito 200 miliardi
di euro. Il taglio delle misure è rigorosamente classista, risparmia i ceti
benestanti e l'oligarchia politica, risparmia le diecine di migliaia di
consigli di amministrazione inutili e costosi costituiti dalle
amministrazioni pubbliche per corrispondere stipendi alla pletora di
individui della parapolitica. La decisione europea di ieri sulle proposte
italiane ma suggerite dalla BCE è il punto più alto della lotta di classe
contro i lavoratori italiani che si sia mai toccato. Tutte le misure
proposte riducono o tolgono diritti e sono inutili o ininfluenti per la
crescita. I licenziamenti facili serviranno a facilitare gli investimenti
industriali? L'accettazione della lettera del governo Berlusconi è la prova
della malafede e della strumentalità di una crisi sulla quale si è fatto
molto terrorismo. Le misure suggerite ed approvate riguardano soltanto la
cancellazione di diritti che la ossessiva ideologia liberista contagiata dai
nocons ha imposto a quella che una volta fu la civile Europa. Si può dire
che la loro realizzazione peggiorerà la crisi e renderà ancora più grave
malata e debole la condizione dell'Italia. I mercati e le istituzioni
internazionali sono diventati strumenti per cancellare quasi due secoli di
lotte e di conquiste dei lavoratori. Si ritorna ai primordi di una società
senza regole e senza diritti.
L'opposizione italiana che aveva accolto con frizzi e lazzi il documento del
governo ora ha le mani nella tagliola. Dovrà approvare le misure su
pressione del governo e del Presidente della Repubblica. Dovrà dire si a
tutte le scelte fatte dalla destra italiana. Se dirà di no o farà
resistenza sarà in contraddizione con se stessa. Si assumerà la
responsabilità di fare fallire la "salvezza" dell'Italia. Neppure i
sindacati confederali hanno le carte in regola. Faranno lo sciopero
generale dopo avere lasciato maturare senza sostanzialmente ostacolare le
scelte del governo. Sciopero scontato come un rito stanco ed ipocrita.
Bisognerà che qualcuno proponga all'Italia una prospettiva diversa. L'Europa
è diventata una trappola. La Costituzione italiana non conta più niente e
dobbiamo ubbidire senza discutere. Siamo dentro un ordinamento autoritario.
Meglio cominciare a pensare ad un altro modo di stare al mondo, ad una
Italia che si affranchi dalle pesanti catene dei trattati europei.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, November 01, 2011 8:13 PM
Subject: interventi in Facebook nel giorno delle convulsioni finanziarie.
Interventi in Facebook nel giorno delle convulsioni finanziarie
Prima che sia troppo tardi, prima che ci riducano tutti in miseria e
travolgano quanto abbiamo fatto nel corso di tutta la nostra vita, prima che
murino i portoni delle banche come fecero in Argentina, organizziamo una
marcia su Bruxelles e sulla BCE per chiedere misure vere contro la spec
ulazione ed organizziamo l'assedio alle istituzioni italiane! I politici non
vogliono bloccare la speculazione ed in Europa tranne i comunisti sono tutti
dalla parte di WallStreet.
arrestare gli operatori di borsa che speculano! Mettere sotto inchiesta
almeno i più spregiudicati e cinici! La vita di milioni di persone e di
Stati sovrani non può dipendere dai capricci e dai giochi di speculatori
irresponsabili capaci di guadagnare in un solo giorno milioni di euro e di
vantarsene in giro!
Qualcuno rivendichi in Europa che nessuna misura economica o finanziaria
venga assunta senza l'approvazione del Parlamento Europeo e dei Parlamenti
degli Stati membri. Il destino di mezzo miliardo di persone non può
dipendere dalle decisioni di due persone. Intanto bisognerebbe sospendere le
quotazioni ei titoli di Stato e chiudere le borse.
Il disastro finanziario che sta travolgendo il mondo è stato provocato
dalla applicazione delle teorie monetariste di Milton FRiedmann che furono
sperimentate per la prima volta nel Cile di Pinochet dove provocarono un
milione di morti in Inghilterra dalla Tatcher ed in USA da Reagan. Ora
vengono imposte con la forza delle armi anche a paesi come la Libia e
l'Iraq. Il liberismo in Europa sta provocando l'impoverimento di cinquecento
milioni di persone. Rende urgente l'alternativa comunista.
Un colpo di scena "democratico" nello svolgimento della crisi finanziaria
mondiale. Il socialista Papandreu compie scelte liberiste ma introduce la
possibilità che vengano accettate o respinte da un referendum popolare. Ma
il capitalismo è diventato autoritario ed incompatibile con la democrazia ed
il sistema oleato da WallStreet è entrato in tilt. Una contraddizione che si
aggiunge a quella islandese. Non è facile piegare i popoli alla dei
banchieri.
Pietro Ancona
Francamente non mi preoccupo più della borsa, dei mercati, dello spread,
dei titoli che diventano carta straccia. Prima finisce questo regime di
terrorismo minuto per minuto degli speculatori è meglio sarà per tutti.
Qualsiasi cosa sarà migliore dello schifo kin cui ci costringono a vivere
con il cuore in gola per i diagrammi delle borse e dei titoli di stato. Il
capitalismo è diventato incompatibile con la libertà e la democrazia. Il
solo annunzio del referendum in Grecia provoca il finimondo! Basta!
Vendola, Di Liberto e Ferrero
La traversata del deserto per raggiungere il socialismo sarà dura e
lunga. Vendola, Ferrero, Di Liberto non vogliono affrontarla. Hanno preso la
scorciatoia della alleanza c on il PD che li condurrà in Parlamento a fare
leggi gradite alla Marcegaglia agli americani ed al vaticano
Il terrorista
Sacconi paventa una nuova stagione di terrorismo. Non di capisce dove va a
parare e più che temerlo il terrorismo sembra evocarlo. Vieni, vieni, con un
bello attentato, una bella strage che sanzioni la natura criminale della
rivolta giovanile!Spero che non abbia i mezzi questo Stato per organizzare
un o o più delitti da attribuire poi alla sinistra. Certo è inquietante il
ruolo di un Ministro che da anni lavora com mezzi legali ma anche sleali
alla distruzione delle tutele giuridiche del lavoro. Ricordo per tutti la
manomissione delle pensioni attribuita ipocritamente e vigliaccamente ad un
"refuso" ma della quale assieme a Tremonti si è vantato a Bruxelles!
Libertà, democrazia e benessere del capitalismo. Tutti incollati alla TV
a seguire le montagne russe del "mercato" che rovinano le famiglie e le
nazioni mentre i gruppi dominanti dell'Occidente lasciano fare! Ricchissimi
banchieri insaZIABILI divoratori del sangue dei popoli. Cinquecento milioni
di europei sull'orlo del fallimento! Mille volte meglio per tutti il
Comunismo! A da venì baffon! Il mercato non sopporta la democrazia!
L'annunzio del referendum in Grecia produce un teremoto di intimidazione
terroristica del capitalismo
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, November 03, 2011 8:16 PM
Subject: IL MONDO HA BISOGNO DI COMUNISMO
IL MONDO HA BISOGNO DI COMUNISMO da fb
Non c'è spazio per la socialdemocrazia
Il fallimento della proposta di referendum di Papandreu è la prova della
inadeguatezza della socialdemocrazia nel fronteggiare questa fase di
imbarbarimento del capitalismo: soltanto il comunismo può piegare il Drago
che sta distruggendo quanto c'era di civile nella società europea e sta
massacrando le nazioni petrolifere per depredarle e ridurle a lande
infernali.
Gli spietati avvoltoi che volteggiano sull'Europa
Draghi non rappresenta l'Europa ma l' establiscement finanziario
occidentale. In primo luogo i banchieri di Wall Street che hanno provocato
il disastro che lui dovrebbe fronteggiare....Siamo in piena dittatura dei
banchieri che impongono anche con le armi le lineee liberiste agli Stati
ribelli. E' accaduto con la Libia che voleva detronizzare il dollaro....
Borse e cannoni
In Italia, in Grecia, in Spagna macelleria sociale. In Libia, in Iraq, in
Somalia macelleria umana. Due linee della Tirannia Ideologica Liberista e
della ban da di avvoltoi che si accinge a divorare il ceto medio europeo ed
ad insanguinare la Siria e l'Iran. Oramai sappiamo a memoria le prescrizioni
buone per tutte le situazioni e gli Stati: privatizzazioni, licenziamenti
liberi, meno molto meno welfare, penskioni di fame a 70 anni, lavoro
precario e tutte le risorse ai ric coni.
Ho sentito un pezzo della conferenza di Draghi sulle decisioni
ideologiche dei governatori delle banche centrali in linea con la Bibbia
Monetarista di Friedmann sperimentata da Reagan, Thatcher ed altri loschi
figuri liberisti. Si propongono misure per svenare gli Stati ed i lavoratori
con una ricetta eguale per tutti e che esclude sempre rendite, profitti e
patrimoni.Insistono per le privatizzazioni quando si sa che producono
dappertutto un aumento del costo dei servizi (basti vedere le poste in
Italia). La crisi è una loro invenzione per ridurre in schiavitù il lavoro
ed impoverire le popolazioni
No all'Europa usurpata dal duo franco-tedesco che mette 27 Stati difronte
al fatto compiuto delle loro scelte fatte per i loro interessi. No a misure
che non sono contro la crisi, son o inefficaci e servono soltanto per fare
sfogare l'odio dei padroni contro i lavoratori ed i loro diritto
Chavez confisca immense quantità di terre accaparrate dagli inglesi
anc he per questovogliono Chavez morto e faranno di tutto per liquidarlo.
Come hanno fatto con Allende. Ha assunto una decisione in controtendenza con
la politica delle multinazionali di accaparramento delle migliori terre del
pianeta per imporre prezzi da monopolio sui generi alimentari di prima
necessità: pane, latte, carne......
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, November 11, 2011 3:37 PM
Subject: la Vergine di Norimberga
Nel 150 dell'Unità d'Italia perdiamo la sovranità nazionale!
Che ci faceva ieri Mario Monti in Germania? Mirabile tempismo! Si trova nel
posto giusto dove vedere la Grande Imperatrice d'Europa poco prima di essere
nominato Da Napolitano Senatore a vita. Quante cose non ci sono state dette?
Come mai Berlusconi accelera le dimissioni da un mese a pochi giorni? Che
accordi ci sono tra Napolitano, la Merkel, Monti e Berlusconi? Che voleva
ancora che non ha avuto Cameron che attacca l'Italia?
La Vergine di Norimberga
la confusione è grande sotto il cielo. Una cosa è certa e l'ha detta il
Premio Nobel Krugmann: se l'Italia non fosse nell'Euro non avrebbe problemi
e si potrebbe rifinanziare tranquillamente sui mercati come fa il Giappone.
Intanto non si capisce chi e come appoggerà Monti. Intanto è certo
l'appoggio di Berlusconi il quale è stato minacciato con la scure del crollo
dei titoli Mediaset. La sinistra (non è il pd) dovrebbe avere il coraggio di
proporre l'uscita dall'Euro e dalla Unione Europea. Scappare a gambe levate.
Non possiamo stare in una gabbia che si restringe su di noi come la vergine
di norimberga.
Strozzinaggio da cravattari
Nell'era del capitalismo finanziario che cosa vendono i capitalisti?
Denaro. A chi lo vendono? A coloro che ne hanno bisogno! Più sono bisognosi
e più alti sono i tassi di interesse e cioè i guadagni dei banchieri. Come
si fa a renderli molto, molto bisognosi i bisognosi? Con le politiche
"lacrime e sangue". Se l'Italia è tranquilla il suo spread è sotto i
duecento punti. Se l'Italia ha bisogno di soldi, il suo spread può
raggiungere quello greco in breve tempo. Un fiume di miliardi di euro che
esce dalle tasche di una popolazione indifesa per arricchire i banchieri di
riferimento della BCE e del FMI.
la telefonata
Obama telefona a Napolitano per "suggerire" Monti. La crisi finanziaria
italiana provocata mesi fa dagli USA per destabilizzare l'Italia e
commissariarla. Monti per l'Italia, Papademos per la Grecia, Avril per la
Libia, tre strumenti degli USA per la loro politica di destabilizzazione e
di imposizione di ideologia liberista. Gle accordi tra Berlusconi e Putin
per il petrolio causa non secondaria del nostro commissariamento.
Attorno al governo Monti prove generali per la fondazione del Nuovo Partito
della Borghesia italiana (da Letta zio a Letta nipote, da Sacconi ad Ichino,
etc...) Se si va la grosse coalition attorno al macellario inviato da Obama
e dalla Merkel si passerà il rubicone che separa ancora con un filino
d'acqua la democrazia dalla dittatura sociale.
Degrado dell'Italia retrocessa alle ultime file
Monti non salva l'Italia che noi conosciamo. E' preposto dai suoi mandanti
(che non sono italiani) ad impoverirla e piegarla ai voleri del "mercato".
Quanti nel mondo hanno conosciuto l'olio di ricino del FMI ne hanno pagato
le conseguenze per decenni. Monti è Commissario per conto della Cupola
Mafiosa dei Miliardari finanzieri che oggi controllano l'Occidente e ne
hanno cancellato e continuano a cancellarne i tratti di civiltà. Invito i
creduloni del PD a leggersi gli economisti di stampo keinesiano come Grusman
Avremo presto la guerra in casa?
Secondo una grave osservazione di Krugman, economista e premio Nobel, la
dinamica dell'Euro nella UE conduce alla guerra. L'osservazione è contenuta
nell'articolo "Il secchio dell'Europa ha un buco". Siamo alla fine della
lunga pace dei popoli intereuropei (che oggi sono tutti alleati nella Nato
per dare man forte agli USA nelle loro avventure coloniali)?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, November 11, 2011 3:37 PM
Subject: la Vergine di Norimberga
Nel 150 dell'Unità d'Italia perdiamo la sovranità nazionale!
Che ci faceva ieri Mario Monti in Germania? Mirabile tempismo! Si trova nel
posto giusto dove vedere la Grande Imperatrice d'Europa poco prima di essere
nominato Da Napolitano Senatore a vita. Quante cose non ci sono state dette?
Come mai Berlusconi accelera le dimissioni da un mese a pochi giorni? Che
accordi ci sono tra Napolitano, la Merkel, Monti e Berlusconi? Che voleva
ancora che non ha avuto Cameron che attacca l'Italia?
La Vergine di Norimberga
la confusione è grande sotto il cielo. Una cosa è certa e l'ha detta il
Premio Nobel Krugmann: se l'Italia non fosse nell'Euro non avrebbe problemi
e si potrebbe rifinanziare tranquillamente sui mercati come fa il Giappone.
Intanto non si capisce chi e come appoggerà Monti. Intanto è certo
l'appoggio di Berlusconi il quale è stato minacciato con la scure del crollo
dei titoli Mediaset. La sinistra (non è il pd) dovrebbe avere il coraggio di
proporre l'uscita dall'Euro e dalla Unione Europea. Scappare a gambe levate.
Non possiamo stare in una gabbia che si restringe su di noi come la vergine
di norimberga.
Strozzinaggio da cravattari
Nell'era del capitalismo finanziario che cosa vendono i capitalisti?
Denaro. A chi lo vendono? A coloro che ne hanno bisogno! Più sono bisognosi
e più alti sono i tassi di interesse e cioè i guadagni dei banchieri. Come
si fa a renderli molto, molto bisognosi i bisognosi? Con le politiche
"lacrime e sangue". Se l'Italia è tranquilla il suo spread è sotto i
duecento punti. Se l'Italia ha bisogno di soldi, il suo spread può
raggiungere quello greco in breve tempo. Un fiume di miliardi di euro che
esce dalle tasche di una popolazione indifesa per arricchire i banchieri di
riferimento della BCE e del FMI.
la telefonata
Obama telefona a Napolitano per "suggerire" Monti. La crisi finanziaria
italiana provocata mesi fa dagli USA per destabilizzare l'Italia e
commissariarla. Monti per l'Italia, Papademos per la Grecia, Avril per la
Libia, tre strumenti degli USA per la loro politica di destabilizzazione e
di imposizione di ideologia liberista. Gle accordi tra Berlusconi e Putin
per il petrolio causa non secondaria del nostro commissariamento.
Letta zio e Letta nipote nello stesso partitone
Attorno al governo Monti prove generali per la fondazione del Nuovo Partito
della Borghesia italiana (da Letta zio a Letta nipote, da Sacconi ad Ichino,
etc...) Se si va la grosse coalition attorno al macellario inviato da Obama
e dalla Merkel si passerà il rubicone che separa ancora con un filino
d'acqua la democrazia dalla dittatura sociale.
Degrado dell'Italia retrocessa alle ultime file
Monti non salva l'Italia che noi conosciamo. E' preposto dai suoi mandanti
(che non sono italiani) ad impoverirla e piegarla ai voleri del "mercato".
Quanti nel mondo hanno conosciuto l'olio di ricino del FMI ne hanno pagato
le conseguenze per decenni. Monti è Commissario per conto della Cupola
Mafiosa dei Miliardari finanzieri che oggi controllano l'Occidente e ne
hanno cancellato e continuano a cancellarne i tratti di civiltà. Invito i
creduloni del PD a leggersi gli economisti di stampo keinesiano come Grusman
Avremo presto la guerra in casa?
Secondo una grave osservazione di Krugman, economista e premio Nobel, la
dinamica dell'Euro nella UE conduce alla guerra. L'osservazione è contenuta
nell'articolo "Il secchio dell'Europa ha un buco". Siamo alla fine della
lunga pace dei popoli intereuropei (che oggi sono tutti alleati nella Nato
per dare man forte agli USA nelle loro avventure coloniali)?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, November 05, 2011 7:12 PM Subject: BERSANI A PIAZZA SAN GIOVANNI. DISCORSO DEL BUON MODERATO.
Discorso del buon moderato
Ho sentito tutto il discorso di Bersani trasmesso in diretta da rainew24,
discorso fatto ad una piazza della quale non ho capito il colore delle
bandiere ma che certamente non era rosso. Piazza pacifica contrapposta alla
piazza del 15 ottobre violenta con inarrivabile cattivo gusto rafforzato da
un ringraziamento alla Polizia che sembrava una presa di posizione, uno
schierarsi contro i giovani del 15 ottobre. Il discorso è stato decoroso
fatto da una persona perbene schifata e stanca delle intemperanze
berlusconiane e delle volgarità della destra italiana. Discorso di attacco
quasi inaspettato alla Merkel ed a Sarcozy ma che non ha detto una sola
parola di critica per il cosidetto "mercato" e per la necessità di
imbrigliare la speculazione. Non ha parlato di responsabilità internazionali
sulla crisi italiana che viene strumentalizzata per rovinare l'Italia e
decuplicare il debito. Bersani ha assunto impegni seri per la riforma della
politica ed impegni generici verso i giovani per i quali non è stata
proposta alcuna seria misura contro la precarizzazione. La legge Biagi non è
stata nominata. Avrebbe potuto proporre un plafonamento in basso dei salari
con il Salario Minimo Garantito e non lo ha fatto. Ha proposto una alleanza
del PD-Sel-Idv al terzo polo di Casini. Tutta la politica a sinistra del suo
schemino di governo viene ignorata. Come se non esistesse. Fatto nuovo la
presenza dei socialdemocratici tedeschi e dei socialisti francesi. Ma sono
socialisti come Bersani è comunista, cioè "lo furono". In effetti non ha
preso le distanze dal catalogo ingiunto dalla BCE all'Italia tranne una
generica cosa detta a proposito dei licenziamenti che non si è capita molto
bene. Insomma un discorso del buono ed onesto moderatismo contrapposto a
quello degli sguaiati e volgari cortigiani di Berlusconi.
Pietro Ancona
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Viva la rivoluzione
d'ottobre
(7 Novembre 2011)
Oggi ricordiamo l'
anniversario della Rivoluzione d'Ottobre per rinnovare la nostra
convinzione nei valori che portarono alla liberazione di milioni di
uomini e di donne uniti nell'URSS che è stata nazione di nazioni e
patria del socialismo rimpianto da quanto lo conobbero e vissero
dentro le sue regole. La fine dell'URSS è avvenuta nel 1993 con il
colpo di Stato di Eltsin che non incontrò alcuna resistenza a
riprova della sua natura profondamente civile e democratica. L'URSS
è caduta perchè ha perduto le sue difese nell'accerchiamento
capitalistico, si è aperta ad un mondo esterno che invece aspettava
vorace di regolare i conti che non era riuscito a chiudere nel lungo
sanguinoso assedio della Rivoluzione durato fino al 1923 dentro la
stessa URSS e poi mai dismesso per i settanta anni della sua
gloriosa esistenza. L'URSS è stata una grande potenza di pace, non
ha usato l'atomica come gli americani hanno fatto a Hiroshima e
Nagasaki, non ha aggredito i piccoli popoli indifesi con la sua
superiorità aerea e tecnologica come hanno fatto e fanno gli
imperialisti USA dalla guerra di Corea all'aggressione alla Libia.
Con la fine dell'URSS l'Europa ha perso la sua grande speranza di
futuro. I popoli europei non saranno nè liberi nè eguali e
perderanno tutte le conquiste che avevano realizzato con l'appoggio
morale e politico dei comunisti. La Grecia si accinge ad un
durissimo inferno di fame, l'Italia è stata proditoriamente
attaccata dalla speculazione internazionale che non è altro che la
megalomania di un pugno di banchieri in grado di manovrare senza
essere soggetti ad alcuna limitazione o regola una massa di 12 mila
miliardi di euro e distruggere Stati sovrani attaccando il loro
debito. Da quando manca l'URSS viviamo nell'anarchia amorale e
spietata di un mondo in cui tutte le certezze degli esseri umani
sono messe in discussione compresa quella stessa di esistere. Non
solo le conquiste realizzate ma il diritto a non essere rovinati e
travolti dalla valanga sociale che produce diecine e diecine di
milioni di nuovi poveri a cominciare dagli Stati Uniti dove la
povertà sta diventando il tratto dominante delle grandi metropoli e
delle città abbandonate della deindustrializzazione violenta.
Oggi più che mai i pericoli ai quali il capitalismo espone l'umanità
di miseria, degrado della natura, guerre di sterminio e coloniali,
ripropongono la necessità del socialismo. O socialismo o barbarie.
Il socialismo è superiore eticamente al capitalismo e adatto meglio
del capitalismo al giusto uso sociale di risorse sempre più limitate
ed al balzo culturale necessario all'umanità e che non è certo
quello racchiuso dai prodotti informatici ma nello uso della scienza
al servizio dell'uomo e non degli affaristi.
La socialdemocrazia non può che piegarsi ai piedi dei banchieri come
sta facendo in Europa. Non ha risposte. Ne diventa compli cde nel
mettere il cappio al collo alle classi lavoratrici. Le riforme di
struttura non servono che a rafforzare la logica del profitto. Il
capitalismo non è nè riformabile nè condizionabile come ci eravamo
illusi. Deve essere abbattuto con il suo potere di ingiustizia e di
atrocità sociali e militari.
Viva la Rivoluzione d'Ottobre!
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: 8 Novembre 2011
Subject: cancelliamoci dall'Occidente!
Dobbiamo avviarci in una strada che ci allontani dall'Europa dagli USA e
dalla Nato e ci avvicini al Brasile, all'Argentina, alla Russia, alla
Cina ed all'India ed ai paesi del mediterraneo. L'Europa di Maastrict e
di Lisbona è una trappola di fascismo economico e sociale incompatibile
con la nostra Costituzione. L'allontanamento non sarà facile ma restare
sarebbe suicida.Torniamo alla nostra lira e ritiriamoci da tutte le
"missioni" coloniali in cui siamo impegnati nel mondo.
Ritorniamo alla nostra intrepida e gloriosa lira cancellata dalla
massoneria internazionale e dal centro-sinistra europeista che ci ha
infilato nel letto infernale di Procuste e ci ha privato della libertà
della democrazia della Carta Costituzionale
L'Italia, la Spagna, il Portogallo, il Marocco, la Libia, l'Algeria,
l'Albania, la Grecia, la Bosnia possono costituire l'area mediterranea
di libero scambio, esterna all'Europa oggi sotto la dittatura
franco-tedesca.Non c'è niente che valga le umiliazioni di essere esposti
al ludibrio quanto la nostra condizione è migliore di quella di coloro
che ci spingono dentro il baratro.
Non è accettabile che i mercati che altro non sono che i potentati
dell'Occidente decidano della sorte del nostro Primo Ministro con la
minaccia di farci fallire. Oggi tocca a Berlusconi domani toccherà a
chiunque. L'Occidente o bombarda o fa fallire i governi che gli sono
sgraditi. Questa è dittatura. Tutte le nostre istituzioni diventano
inutili orpelli. La Costituzione carta straccia. Basta con l'Euro, basta
con l'Europa. Ritorniamo alla LIRA e riprendiamoci la nostra sovranità.
La caduta di Berlusconi per diktat dei "mercati" di Sarcozy e del
capitalismo occidentale che vogliono un governo più prono ai loro i
voleri e più disponibile a fare macelleria sociale è inaccettabile. E'
inaccettabile che la prima cosa che farà il governo post-berlusconiano
sarà pensioni più difficili da raggiungere e meno consistenti e
licenziamenti facilissimi. . Tutte cose che leggo nei lividi volti degli
uomini del centro-sinistra che stanno sbavando per le poltrone ed il
potere. Berlusconi doveva cadere attaccandolo da sinistra e non da
destra.....
L'attacco all'Iran
La Russia si muove. Avrebbe dovuto farlo anche per la Libia. Non avrebbe
dovuto permettere l'assassinio di Gheddafi. Israele ha un grande
arsenale atomico. L'Iran ha diritto di farsi l'atomica. Israele rinunzi
al suo arsenale atomico e questo renderà giusta la richiesta di impedire
all'Iran di farsi l'atomica.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, November 11, 2011 3:37 PM
Subject: la Vergine di Norimberga
Nel 150 dell'Unità d'Italia perdiamo la sovranità nazionale!
Che ci faceva ieri Mario Monti in Germania? Mirabile tempismo! Si trova nel
posto giusto dove vedere la Grande Imperatrice d'Europa poco prima di essere
nominato Da Napolitano Senatore a vita. Quante cose non ci sono state dette?
Come mai Berlusconi accelera le dimissioni da un mese a pochi giorni? Che
accordi ci sono tra Napolitano, la Merkel, Monti e Berlusconi? Che voleva
ancora che non ha avuto Cameron che attacca l'Italia?
La Vergine di Norimberga
la confusione è grande sotto il cielo. Una cosa è certa e l'ha detta il
Premio Nobel Krugmann: se l'Italia non fosse nell'Euro non avrebbe problemi
e si potrebbe rifinanziare tranquillamente sui mercati come fa il Giappone.
Intanto non si capisce chi e come appoggerà Monti. Intanto è certo
l'appoggio di Berlusconi il quale è stato minacciato con la scure del crollo
dei titoli Mediaset. La sinistra (non è il pd) dovrebbe avere il coraggio di
proporre l'uscita dall'Euro e dalla Unione Europea. Scappare a gambe levate.
Non possiamo stare in una gabbia che si restringe su di noi come la vergine
di norimberga.
Strozzinaggio da cravattari
Nell'era del capitalismo finanziario che cosa vendono i capitalisti?
Denaro. A chi lo vendono? A coloro che ne hanno bisogno! Più sono bisognosi
e più alti sono i tassi di interesse e cioè i guadagni dei banchieri. Come
si fa a renderli molto, molto bisognosi i bisognosi? Con le politiche
"lacrime e sangue". Se l'Italia è tranquilla il suo spread è sotto i
duecento punti. Se l'Italia ha bisogno di soldi, il suo spread può
raggiungere quello greco in breve tempo. Un fiume di miliardi di euro che
esce dalle tasche di una popolazione indifesa per arricchire i banchieri di
riferimento della BCE e del FMI.
la telefonata
Obama telefona a Napolitano per "suggerire" Monti. La crisi finanziaria
italiana provocata mesi fa dagli USA per destabilizzare l'Italia e
commissariarla. Monti per l'Italia, Papademos per la Grecia, Avril per la
Libia, tre strumenti degli USA per la loro politica di destabilizzazione e
di imposizione di ideologia liberista. Gle accordi tra Berlusconi e Putin
per il petrolio causa non secondaria del nostro commissariamento.
Letta zio e Letta nipote nello stesso partitone
Attorno al governo Monti prove generali per la fondazione del Nuovo Partito
della Borghesia italiana (da Letta zio a Letta nipote, da Sacconi ad Ichino,
etc...) Se si va la grosse coalition attorno al macellario inviato da Obama
e dalla Merkel si passerà il rubicone che separa ancora con un filino
d'acqua la democrazia dalla dittatura sociale.
Degrado dell'Italia retrocessa alle ultime file
Monti non salva l'Italia che noi conosciamo. E' preposto dai suoi mandanti
(che non sono italiani) ad impoverirla e piegarla ai voleri del "mercato".
Quanti nel mondo hanno conosciuto l'olio di ricino del FMI ne hanno pagato
le conseguenze per decenni. Monti è Commissario per conto della Cupola
Mafiosa dei Miliardari finanzieri che oggi controllano l'Occidente e ne
hanno cancellato e continuano a cancellarne i tratti di civiltà. Invito i
creduloni del PD a leggersi gli economisti di stampo keinesiano come Grusman
Avremo presto la guerra in casa?
Secondo una grave osservazione di Krugman, economista e premio Nobel, la
dinamica dell'Euro nella UE conduce alla guerra. L'osservazione è contenuta
nell'articolo "Il secchio dell'Europa ha un buco". Siamo alla fine della
lunga pace dei popoli intereuropei (che oggi sono tutti alleati nella Nato
per dare man forte agli USA nelle loro avventure coloniali)?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, November 13, 2011 5:03 PM
Subject: il mandato del Prof.Mario Monti
IL mandato del Prof.Mario Monti
L'area liberal e della cosidetta "sinistra non comunista" (pd,sel,idv,verdi)
si compiace di rintracciare una causa parlamentare italiana alla caduta di
Berlusconi ,alle sue repentine dimissioni da Capo del Governo che fino a
martedì scorso sembrava dovessero avvenire tra un mese . Tutto è stato
anticipato. I tempi sono stati compressi al minimo. Tra venerdì e domenica
si compie l’approvazione della legge di stabilità, le dimissioni e le
consultazioni-farsa
e la nomina di un nuovo governo. Stasera Monti sarà incaricato. Corriamo
come se qualcuno con un lanciafiamme ci sospingesse da dietro minacciandoci
di incenerirci. In effetti l'appuntamento è per lunedì con il nostro
Convitato di Pietra: il Mercato-Moloch. Lunedì dobbiamo presentare il
governo del signor Monti non all'Italia (che non conta niente) ma a a lui,
al Dio Mercato che ha il potere di vita e di morte, può decidere se farci
vivere o morire.
Mi sono domandato perchè mai Eugenio Scalfari, Rosy Bindi, Susanna Camusso,
la Di Gregorio , Pierluigi Bersani e tutti gli altri avessero tanto
interesse ad accreditare l'idea di una causa "interna", italiana, alla
caduta del governo trovando stupefacente che negassero quanti viene
affermato dai giornali di tutto il mondo. Questi affermano che Berlusconi è
stato fatto fuori dai "mercati". Le sue ultime resistenze sono state vinte
con un paio di strattoni dati alle azioni Mediaset. il "mercato" gli ha
fatto capire con la sua naturale brutalità che doveva sloggiare subito da
Palazzo Chigi se non voleva che il suo Impero personale e non solo il suo
governo fosse travolto dal Toro imbizzarrito della Borsa.
La risposta che mi sono data è che la candidatura di Mario Monti non è
stata fatta in corso d'opera da Napolitano ma "suggerita" dagli americani
che l'avrebbero decisa già prima della fine di luglio quando
è iniziata la danza macabra dello spread salito da 160 punti ai
seicento dei giorni scorsi. Lo spread è stata la leva di Archimede. Monti,
Papademos e Avril, tre eminenti tecnocrati liberisti, sperimentati, sono
stati proposti per l'Italia, la Grecia e la Libia al posto di Berlusconi,
Papandreu e Gheddafi. Quest'ultimo è stato abbattuto a cannonate,
Papandreu, definito "pazzo e depresso" da Sarcozy è stato minacciato di
morte se, dopo essere stato costretto a ritirare il referendum non si fosse
dimesso. Berlusconi ha dovuto rinunziare alle elezioni anticipate cosa che
gli ha procurato la rottura con il suo fedelissimo alleato di sempre Bossi.
Mai e poi mai Berlusconi avrebbe rotto con Bossi se le minacce che gli sono
state fatte non fossero stato tanto gravi!
A quanto pare il gruppo dirigente del PD diventato il referente
dell'Ambasciata USA a Roma, collabora alla realizzazione del piano di
defenestrazione di Berlusconi e da qualche tempo. La CGIL è stata usata per
agganciare la Confindustria e spingerla contro il governo al quale non aveva
certamente niente da rimproverare nonostante gli strilli della Marcegaglia.
Il suo grido "vogliamo soldi, soldi veri" è stato diverse volte ascoltato da
Berlusconi. Semmai le vittime del governo sono state le nuove generazioni, i
pensionati, i lavoratori, il welfare. La CGIL non ha mai fatto uno sciopero
vero negli ultimi tempi che urtasse gli interessi degli industriali. Il
documento a firma Confindustria, Cgil Cisl ed Uil rappresenta il capolavoro
diplomatico di questa opera che ha portato gli industriali a raffreddarsi e
poi a posare il governo Berlusconi.
Obama si è congratulato con l’Italia ancora prima che Monti fosse
formalmente incaricato di formare un nuovo gioverno. E’ il timbro che
l’Impero appone all’operazione “i
It alia” per nostra fortuna incruenta. Resta da scoprire la parte
fondamentale di tutta la vicenda. Con quale mandato Mario Monti è stato
scelto per commissariare l’Italia? Che cosa dovrà fare? Non credo che la
posta in gioco sia costituita dalla messa in sicurezza del debito italiano
per ridare sicurezza all’euro. Ci deve essere qualcosa di molto molto più
importante che riguarda la ristrutturazione dell’Occidente in cui Italia,
Grecia, Spagna debbono giocare un ruolo profondamente diverso di quello che
finora avevano avuto . Quale è il reale mandato del Prof.Mario Monti? Che ne
sarà dell'Italia?
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: 15 Novembre 2011
Subject: L'Italia commissariata. Il capitalismo getta la maschera della
democrazia
L'Italia commissariata. Il capitalismo getta la maschera della democrazia
Può anche darsi che Napolitano sia l'ultimo Presidente di questa Repubblica
e che il Parlamento attuale sia l'ultimo Parlamento. Dipende dalla
compatibilità che questi due organismi dimostreranno rispetto i piani della
tecnocrazia euroatlantica e del giudizio che ne verà dato. Vedremo quale
mandato è stato affidato da Obama dalla Merkel e da Sarkozy al Prof. Mario
Monti. Intanto privatizzeranno le acque infischiandosene del referendum e,
se ne avranno interesse, avvieranno la costruzione di centrali nucleari.
Le forze motrici che interagiscono nella Unione Europea portano al fascismo
economico e sociale ed al colonialismo verso i paesi terzi.- L'Europa di
Spinelli De Gasperi e Schuman Non c'è più ma ha generato il MOSTRO
dell'Europa della Merkel e di Sarcozy e della Nato.Le nazioni vengono
destabilizzate e spogliate dei loro beni e non sono libere neppure di
andarsene. La tecnocrazia europea è fasci...sta ed è indifferente alla
democrazia e vede come inutili orpelli le Costituzioni nazionali. Esiste una
tecnocrazia della quale fanno parte Tremonti, Monti, Giuliano Amato che ha
un programma in conflitto con la libertà l'eguaglianza la democrazia...... I
comunisti ed i democratici europei dovrebbero dichiarare guerra a questa
Europa e promuovere dappertutto referendum per uscirne.
la democrazia è un optional del capitalismo. Si può sospendere se fa comodo
per qualche mese o anche per un ventennio....
Nonostante le manifestazioni davanti il Quirinale ed in Via del Plebiscito
non mi pare proprio che l'Italia giubili strepitosamente per la rovinosa
caduta di Berlusconi e dei brutti ceffi che facevano parte del suo governo.
Il Paese sente nel suo profondo di essere perdente.Il dopo berlusconi è
stato negato agli italiani perchè sequestrato da coloro che hanno imposto
Monti e la sua fredda e crudele ideologia liberista nella quale le imprese
contano molto di più degli esseri umani. No, non sento proprio giubilare gli
italiani. Al massimo, nel sottofondo, sento ridacchiare gente come Corradino
Mineo che ritiene finalmente di potersi sfogare senza temere ritorsioni.-
Fino al luglio scorso l'Italia aveva uno spread di 160 punti. Incomincia a
salire senza alcun reale motivo che lo giustifichi dai primi di agosto e
l'Italia su suggerimento-ordine della UE approva due misure "lacrime e
sangue" per i soliti destinatari. Ma lo spread continua a salire. Ora è a
quota 600! E' intervenuta la decisione di produrre un subitaneo cambiamento
in Italia (come in Grecia). Mo...nti si scalda i muscoli da quattro mesi.
Per fortuna hanno deciso di estromettere Berlusconi e la sua cricca e di non
ucciderlo come hanno fatto con Gheddafi. Non sappiamo quale sarà il destino
dell'Italia. Il nuovo Congresso di Vienna (Bilderberg) non sappiamo quale
sorte ci abbia assegnato! Scalfari prende in giro i suoi lettori sostenendo
che la crisi italiana è stata parlamentare e soltanto parlamentare!
Dall'art.7 della Costituzione voluto da Togliatti al governo Monti, dal PCI
oggi PD, scelte di umiliazione dell'Italia ai potenti clericali o americani.
L'Italia è ora davvero l'espressione geografica di cui parlava Metternich.
Siamo sprofondati in un fondo di pozzo nel quale siamo inermi. Non possiamo
fare niente perchè tutto il sistema politico italiano è stato "disattivato".
Le decisioni vengono prese dalla Cupola Mafiosa presieduta dal Presidente
USA e agite attraverso il "mercato" e la UE. Si potrebbero chiudere tutti i
Ministeri dal momento che tutto viene deciso dalla BCE, dal FMI, dalla UE.
E' la più terribile dittatura che potessimo conoscere. Una dittatura
invisibile e soft. Non siamo neppure padroni del nostro debito.Si potrebbe
anche chiudere il Parlamento diventato inutile e dispendiosa anticaglia di
ciò che fu la democrazia italiana. Berlusconi si trascina dietro l'Italia.
Ieri sera a Ballarò Rosy Bindi e Susanna Camusso si affannavano a negare il
ruolo principale svolto dal "mercati" nella caduta di Berlusconi
attribuendone il merito al PD ed alle "lotte" svolte dalla CGIL. Purtroppo
non è vero. Non è vero che Berlusconi cade per lo sviluppo di una forza
interna. Berlusconi cade per mano dei "mercati" usati per terrorizzare
l'Italia. Berlusconi avrebbe resistito ancora se i "mercati" non avessero
terrorizzato anche lui e la sua famiglia aggredendo le azioni Mediaset.
Obama ha presieduto l'attacco all'Italia ed alla Grecia e si è già
congratulato con i suoi Quisling Monti e Papademos.
Pietro Ancona
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Post in Facebook 15/11/2011 spread
Goldmann Sacks EURO comunismo Occupy
WallstreetAssad
Lo spread è la lama della ghigliottina sospesa sull'Italia. La lama
scenderà e taglierà la testa se non obbediremo con diligenza e premura
agli ordini della Goldman Sachs. Se faremo passare il governo Monti la
Lama non scenderà ma minaccerà di scendere tutte le volte che un
progetto di Monti incontrerà un qualche ostacolo in Parlamento o nel
Paese. Insomma siamo ricattati dal banditismo finanziario. Questa è
democrazia? Questa è libertà?
I mercati (Goldmann Sacks e complici) aiutano Monti elevando lo
spread a 530 punti. E' un coltello alla gola per coloro che resistono e
vorrebbero un Monti a termine. L'avvertimento è chiaro. Fate quello che
vuole oppure siete rovinati. Ecco la democrazia che viene praticata in
Europa! E meno male che non hanno deciso di bombardarci come hanno fatto
con la Libia e faranno con la Siria e l'Iran...
Solo l'avvento di un regime comunista può evitare lo scoppio di altre
guerre coloniali e di una grande guerra intereuropea a breve dopo il
fallimento dell'EURO.Auspico una convenzione comunista in Italia che
propongo lo scioglimento della UE ed il ritorno alla Lira e la
fuoriuscita dalla dittatura dei banchieri. Il comunismo è diventata una
necessità urgente. L'alternativa è la fame e la miseria per centinaia di
milioni di persone.
Il comunismo è diventato indispensabile per la sicurezza dei popoli
europei immiseriti dalla dittatura delle banche e dei loro accoliti
annidati nelle istituzioni.Cinquecento milioni di esseri umani stanno
per entrare nel tricarne della Goldman Sacks e dei suoi complici.
Cinquanta anni di civiltà e progresso civile cancellati per sempre. La
miseria e la fame sono dietro l'angolo come negli USA!
Monti pare possedere tuti i vizietti dei "politici" italiani. Convoca
le donne, i giovani, le regioni e gli enti locali e, se ne avesse avuto
il tempo, chissà quanti altri. Demagogia! Ora le Regioni sono causa non
ultima della terribile crisi che si è abbattuta sull'Italia con i loro
bilanci rossi e gli indebitamenti all'estero. Basterebbe chiudere tutte
le "ambasciate" all'estero delle venti regioni italiane per risparmiare
miliardi di euro. Ma il nostro "tecnico" inviato speciale della
GoldmannSacs e della trilaterale ha serie ambizioni politiche. Si
considera un politico e si muove come un politico italiano (di questa
generazione).
E' inaccettabile che Monti non ritenga di sentire i partiti di lunga
tradizione parlamentaristica come il PSI, i partiti comunisti, i verdi
che, per uno scellerato patto Berlusconi-Veltroni si trovano esclusi da
un Parlamento assai poco legittimo per la orrenda legge elettorale che
lo ha generato. Anche Napolitano sbaglia a non sentire i partiti
scacciati dal Parlamento (anche se forse, ma non sono sicuro) la prassi
costituzionale non glielo permetta.
· Se si vuole restaurare la democrazia bisogna ripartire da una legge
elettorale di proporzionale pura con ingresso in Parlamento anche di
coloro che riscuotono un consenso pari a quello che basta per
l'assegnazione di un seggio. La grottesca oscena sfilata di 31 partiti e
partitini da Monti è la prova del fallimento del bipolarismo e della sua
ademocraticità. Il bipolarismo è un letto di procuste della democrazia
nel quale vengono generati Scilipoti e tanti altri.
Brutale intervento della polizia USA nel cuore della notte a NewYork ed
in altre città americane per sgomberare le piazze occupate dal movimento
contro le banche e la loro dittatura sulla società americana, L'ioneffabile
Obama ha guardato con fastidio e ostilità malcelata il movimento di
rivolta contro le prepotenze dei capitalisti delle banche e delle
assicurazioni. La risposta repressiva alle ragioni del movimento non
placherà la protesta. L'incantesimo liberista sulla società americana è
stato tolto dalle lotte!
In tutti gli States 'USA la polizia attacca i manifestanti di Occupy
Wallstreet e ne arresta i leader. L'ordine è stato impartito da Obama da
sempre innervosito ed infastidito per le chiarissime parole d'ordine
rivoluzionarie ed anticapitalistiche del movimento?
ll lugubre filosofo francese aedo dell'imperialismo annunzia al mondo
che Assad e la Libia libera sono finiti. Continua il suo spregevole
commento al colonialismo dopo la sua visita in Libia con Sarcozy e
Cameron. E' uno dei profeti del nuovo nazismo un nemico dell'umanità
In Libia scoppiata una spaventosa e sanguinaria guerra tra i
"rinnovatori" che hanno supportato la Nato nella distruzione del loro
paese e partecipato allo assassinio del Martire dell'Imperialismo
Gheddafi. Si spara e le varie fazioni stanno producendo violenze e
crudeltà inenarrabili! Il popolo libico rimpiange la Jammaria e Gheddafi
e sono certo saprà riconquistare la sua libertà....
Il cappio dell'imperialismo si stringe al collo del popolo siriano e
minaccia di strangolarlo. La Siria deve essere destabilizzata per
realizzare i disegni di Israele e degli USA. Israele che organizza
attentati in territorio iraniano riuscendo a realizzare omicidi mirati.
Israele e USA lavorano per la guerra....
Silenzio inquietante della sinistra italiana per l'imminente
aggressione alla Siria ed all'Iran. Propongo sitin di solidarietà sotto
le ambasciate della Siria e dell'Iran. Non dobbiamo essere complici sia
pure passivi dell'imperialismo. I comunisti non esitino ad issare la
bandiera della Pace!!!
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Thursday, November 17, 2011 4:57 PM
Subject: Un approccio deludente e meschino
Un approccio meschino e deludente
Mi aspettavo molto di più dal discorso del Presidente del Consiglio. Dopo
avere sentito tanti elogi sulla sua capacità e sulla sua serietà,
considerato il suo curriculum, pensavo che si sarebbe avvicinato ai problemi
dell'Italia e del mondo da un punto di vista più alto, più onesto, più umano
e più civile. Il grosso del suo discorso è stato dedicato ai problemi del
lavoro. Considerato come un problema da risolvere per superare la crisi. Mi
sono subito detto "ma talia dunni si i a raspari i corni" (ma guarda dove si
è andato a grattare la testa).. Come se l'Italia non fosse in fondo alle
classifiche per i salari ed anche per i contratti e le tutele del lavoro. In
un paese in cui il salario medio è inferiore a milleduecento euro e che ha
subito una durissima cura di manipolazione legislativa dei diritti
compreso l'accesso al giudizio dei lavoratori che è stato privatizzato,
reso costoso e complicato, Monti ha continuato nel gioco sporco che aveva
aperto anni orsono alla Bocconi contrapponendo lavoratori precari a
lavoratori "troppo" tutelati. Ha detto:"Con il consenso delle parti sociali
dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro, per
allontanarci da un mercato duale dove alcuni sono fin troppo tutelati mentre
altri sono totalmente privi di tutele e assicurazioni in caso di
disoccupazione.
Chi sarebbero i lavoratori troppo tutelati? Dovrebbe vergognarsi di
considerare tali i lavoratori italiani accanto ai quali una legislazione
schiavistica ha creato sei o sette milioni di precari con la legge Biagi e
con le leggi a cominciare dal pacchetto TREU che hanno fatto del lavoro
dipendente un business per speculatori. E' la legge Biagi che dovrebbe
essere abrogata!
Se fosse stata una persona serena e non turbata da un livido odio di classe
contro i lavoratori avrebbe dovuto proporre un piano di rientro alla
normalità dei milioni di giovani che stanno incanutendo da precari e con
retribuzioni inferiori del cinquanta per cento ai minini contrattuali.
Avrebbe potuto proporre l'istituzione di un Salario Minimo Garantito come in
Germania in Francia ed in tantissimi altri paesi del mondo per plafonare in
basso i salari ed evitarne la caduta nel "libero" mercato della carne umana.
Ma il suo punto di vista sul lavoro è stato quello della Confindustria meno
illuminata. Con i bassi salari e la mancanza di diritti l'intero Paese
perde di qualità e non avrà alcun futuro. Le strade delle città italiane
oramai mostrano tanti negozi vuoti o con rari clienti. IL commercio sta
fallendo per mancanza di consumi interni. La gente ha molto poco da
spendere con le baste paghe. La ricetta di Monti è come quella di
Berlusconi.
Inoltre non ha detto niente sulla anomalia della crisi che attanaglia
l'Italia ed altri paesi . L'Italia a luglio aveva uno spread di 160 punti.
Ora è a quota 525. Che cosa è successo da allora ad oggi per giustificare
tanta svalutazione dei suoi titoli? Non è accaduto nulla in Italia ma molto
nella speculazione internazionale che dispone dei mezzi per rovinare gli
stati sovrani. Da qualche tempo l'Italia è commissariata dalla UE ed ora
anche della Nato che ci ritroviamo dentro il governo. Un Presidente del
Consiglio avrebbe dovuto alzare la testa contro la speculazione e proporre
misure atte da imbrigliarla. Ma a quanto pare il diagramma dello spreed, il
tenere gli Stati minuto per minuto sotto pressione, è il modo che si è
inventata la destra monetarista e colonialista per tenere sotto costante
scacco il ceto medio, derubarlo dei suoi beni, tenere la classe operaia in
ansia per il suo lavoro e disponibile ad accontentarsi di un pugno di
spiccioli come salario. Monti come i suoi colleghi europei non dice una
sola parola e si serve dei mercati per impaurire la popolazione. A noi la
paura ed una vita sempre più grama ad altri le bombe all'uranio.
Questa borghesia colta del governo Monti è l'altra faccia della borghesia
becera e ridanciana dei parvenù di Berlusconi. Ma non è meno pericolosa ed
inquietante.
Il resto di quello che ha detto riguarda la spoliazione dello Stato dei
suoi beni che dovrebbero diventare proprietà privata attraverso dismissioni
fatte con il coltello alla gola della necessità di fare soldi subito. Per il
resto l'Italia è affidata alla governance dei tecnocrati europei e il Nostro
non si azzarda a dire niente che non sia già stato detto dai signori che
ci stanno imponendo questo Purgatorio.
Pietro Ancona
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Varie Pietro su fb 19.11.2011
L'anomalia italiana è un Parlamento tutto di destra
che finge di considerare una parte di se "sinistra". Ma il PD non è
sinistra e non è neppure progressista non essendo keinesiano bensì
liberista monetarista.
Senza la deterrenza di un forte Partito Comunista la
borghesia occupa tutto il Parlamento ed è libera di realizzare
politiche di spoliazione e di mortificazione sociale dei lavoratori
peggiorando la qualità della loro vita e della vita delle loro famiglie.
Ci vuole un forte Partito Comunista capace di riportare il Quarto Stato
nelle istituzioni e di difenderlo con sindacati non manipolati dai
padroni e dalla destra. Ma la situazione dei comunisti italiani è
disastrosa divisi come sono in tante frazioni che raggiungono
percentuali insignificanti di elettorato. Bisogna rifondare un Partito
Comunista in discontinuità con quanto è avvenuto dalla Bolognina ad oggi
e capace anche si rappresentare la tradizione del riformismo socialista
degli anni sessanta. Il programma dovrebbe essere di alternativa
all'Europa dei banchieri e delle confindustrie, il recupero della
sovranità nazionale con il ritorno alla lira, una politica estera di
pace nel mondo e di sostegno alla causa dei palestinesi, una profonda
riforma dei consumi privilegiando i consumi collettivi su quelli
individuali,la realizzazione di programmi di decrescita ragionata e
sostenibile, sviluppo della cultura di massa e riforma profonda della
scuola.
Pietro Ancona
Pietro Ancona
Una famiglia amorosa verso tutti i suoi membri si
preoccupa di adottare misure di sostegno verso i più deboli, i più
fragili, i più ricattabili, coloro che possono essere più facilmente
travolti da una crisi. Che cosa fa invece l'Italia di ...Monti degna
epigona, bella copia dell'Italia di Berlusconi? Approva un programma
ispirato ad odio feroce verso i suoi membri più deboli che vengono
privati dei ccnl, esposti al licenziamento facile, dovranno pagare una
tassa enorme per la casa che hanno sudato leccando la sarda (come si
dice in Sicilia), allontana il periodo in cui potranno mettersi in
pensione, non protegge i giovani precari con una legge sul Salario
Minimo Garantito presente in Europa, non difende il diritto allo studio.
Insomma il progetto di Caino che deve spremere tutte le risorse
necessarie al superamento della crisi soltanto dalle classi
"subalterne". Questo avviene perchè il PD non è più un partito neppure
socialdemocratico ed il Parlamento è tutto di destra,. Manca nel
Parlamento il Quarto Stato. Il Parlamento italiano è diventato il
Parlamento messicano degli anni del Partito Unico Rivoluzionario
Istituzionale (sic!). Non è un caso che Letta manda un bigliettino
ruffiano a Monti mettendosi a disposizione per la cucina dei
sottosegretari
La politica di Caino
La menzogna del professore. " Chi ha pagato di meno
dovrà contribuire di più" che di dovrebbe leggere " chi ha pagato di più
pagherà ancora di più". Reintroduce l'ICI che è la versione della
patrimoniale dei poveri. Un pensionato medio dell'INPS (600 euro al
mese) se possiede la casa frutto di sudatissimo mutuo dovrà pagarvi una
tassa che potrà essere anche di 600 euro annui. Una cifra per lui assai
pesante alla quale vanno aggiunte le bollette per i servizi comunali
privatizzati ed il maggiore costo della vita dovuto all'aumento
dell'IVA.
L'equità del professore. Considera "troppo"
tutelati i lavoratori a tempo indeterminato e non trova di meglio che
aumentare la "flessibilità" in uscita cioè la facilità nei
licenziamenti.
E' la politica di Caino di cui si fa esecutore dal
momento che non l'ha inventata lui ma proposta da trichet e Draghi della
BCE. Naturalmente gli emolumenti dei managers e degli amministratori non
sono in discussione e neppure le consulenze d'oro della pubblica
amministrazione con le quali si ingrassa e si satolla la borghesia delle
professioni e della parapolitica.
18.11.2011
Pietro Ancona
Il nostro cuore batte con gli studenti che hanno
manifestato e si sono prese la manganellate per dire la verità sul
governo della macelleria sociale di Monti sostenuto da Bersani e soci.
Cresce nel paese una cultura antiliberista e socialista e non siamo
della partita. Assieme ai giovani, assieme alla classe lavoratrice!
November 18, 2011 forum Comedonchisciotte
Un Parlamento
indecoroso e gregario
Gli applausi che hanno sottolineato vari passaggi
della replica di Monti, compreso qualcuno in cui faceva la ruota come il
pavone tipo "In USA mi consideravano il Sadam Hussein dell'antitrust"
Oppure: " Non sarei qui se voi foste stato in grado di farcela" non
erano di un Parlamento libero, dignitoso, coscio delle sue altissime
funzioni ma di una consorteria che sbava per essere garantita fino alla
fine della legislatura e che non venga intaccata nei suoi osceni
privilegi. Spettacolari i passaggi in cui il Professore faceva
l'ironico. Le risate di complicità della sala erano veramente nauseanti
Il Quarto Stato non c'è
Nel Parlamento italiano manca il Quarto Stato: la
rappresentanza della classe operaia e del ceto medio. Questa assenza fa
scatenare quanti ritengono di fare pagare il conto della crisi solo ai
lavoratori ed immiserendo l'Italia. Ci vuole una nuova legge elettorale.
Sappiamo comunque che senza proporzionale non c'è democrazia.
Il lavoro "duale" di Bocchino e Monti
odio rancoroso che tralignava dalle parole di
Bocchini (dichiarazione di voto sul governo Monti) è stato davvero
rivoltante. Ma che gli hanno fatto i lavoratori a tempo indeterminato?
Perchè li vuole morti? Questo odio , condiviso da Fini e dalla sazia
borghesia che affolla il Parlamento era condito di tanti salamalecchi
per il governo degli eurocrati e dei ricconi che si è insediato in
Italia-
Obiettivo di questo governo di sazi borghesi è
costringere i lavoratori proprietari di casa a vendere. ICI triplicata,
tasse comunali, bollette rigonfiate dai papponi delle aziende dei
servizi comunali, contemporanea diminuzione dei redditi reali di lavoro,
costringeranno a vendere. I nuovi pensionati con pensioni che non
raggiungono il sessanta per cento del loro reddito di prima saranno
costretti a vendere. Per fare la fine magari della anziana signora
americana intervistata dalla TV che diceva di vivere per strada e di non
avere i soldi per pagarsi le medicine. Non è meglio non farci portare
fino a questo punto e ribellarci prima in modo radicale?
Monti maramaldesco e forte solo contro i lavoratori
ed i loro diritti attaccati da tutti i lati: diritti, contratti, salari,
fisco , pensioni. Monti a capo di un governo fatto da sazi borghesi con
stipendi elevati od elevatissimi e guadagni professionali da capogiro.
Vogliono fare pagare l'Ici triplicata a lavoratori o pensionati che
spesso non hanno neppure i soldi per il condominio. Provo vergogna per
l'involuzione subita dal PD anche se da sempre ne contesto il ruolo.
Vergogna per quella base popolare ed intellettuale vittima della
fidelizzazione che sta nel PD pensando di essere ancora nel PCI ed
invece è nella destra italiana
L'introduzione dell'ICI sulla prima casa aggraverebbe
le difficoltà di milioni di famiglie operaie e del ceto medio che si
dovrebbero sobbarcare al pagamento della tassa mentre gli stipendi ed i
salari sono già diminuiti e continuano a diminuire. Inoltre le
privatizzazioni dei servizi comunali porterebbero ad aumenti consistenti
delle bollette come l'esperienza dimostra per quelle già realizzat...e
per le ferrovie e per altro. Monti ha sferrato un durissimo attacco ai
contratti nazionali ed ha proposto sotto la sorniona ed ipocrita voce
dell'equità la precarizzazione di tutti. Sulle pensioni non sappiamo
ancora con esattezza dove va a parare ma non c'è dubbio che fisco,
pensioni e lavoro sono i soli ed unici oggetti della sua attenzione.
Saviano a Brooklyn
Manovra propagandistica di Saviani che annunzia di
volersi recare a New York per incontrare il popolo di Occupy Wall
Street. Il movimento, dato per spacciato, ha occupato ieri il ponte di
Brooklyn. Non si tratta di un movimento solo di giovani ma della parte
sofferente della popolazione americana che le Banche hanno spogliato
delle case. Commovente intervista ieri di una anziana signora tra i
manifestanti che raccontava come sue amiche erano costrette a dormire
per strada
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Original Message -----
From: Giuseppina
Sent: Sunday, November 20, 2011 1:29 PM
Subject: Il governo di Caino
Il governo di Caino
Il governo Monti nasce all'insegna della continuità degli scandali e dello
scempio che la politica ha fatto e persiste a fare dello Stato. Vengono
arrestati gli amministratori dell'Enav per corruzione e mazzette versate
all'UDC di Casini (e non solo) e l'Avvocato Pitruzzella autore di un libro
scritto a quattro mani con Cuffaro viene nominato per volontà di Schifani
condivisa da Fini Autority dell'Antitrust un organismo assolutamente inutile
come tutte le altre autorità ma che assegna emolumenti milionari e poi
pensioni strabilianti ed oscene ai suoi dirigenti. Una cosa ignota ai più è
che l'avvocato Pitruzzella è autore di un progetto di riforma dello Statuto
Siciliano che allinea la regione a quanto di peggio si è evoluto
nell'ordinamento dei poteri locali e ne cancella i tratti progressisti.
Fini parla a Verona e fa il terrorista. Se cade il governo Monti, cade
l'Italia! Potenza del professore bene ammanigliato a Bruxelles ed a Berlino!
Ci dobbiamo affidare a lui come a colui che essendo ben introdotto negli
ambienti c he contano in Europa potrà salvare l'Italia dal default al quale
era stata spinta dalla speculazione internazionale fatta da banche a lui
tutt'altro che ignote come la Goldmann Sacks. Berlusconi interviene con una
intervista al Corriere della Sera e fa il saggio ed il padre della patria.
Non parla più di staccare la spina a Monti e dice che questi durerà fino
alla scadenza della legislatura. Dice che non si ricandiderà e che neppure
Monti farà il candidato. Deve avere avuto assicurazioni solidissime sui suoi
processi e sul suo impero economico e mediatico. Il "Giornale" pubblica una
nota allarmata sul risparmio degli italiani che è diminuito moltissimo e che
ha messo in crisi anche le banche. Le famiglie non solo non sono in grado di
risparmiare ma hanno eroso i loro gruzzoletti per sopravvivere e fare
sopravvivere i giovani precarizzati e mal pagati che non riescono a mettere
su casa. E' la prova che un Paese sta bene in tutte le sue parti se i
lavoratori vengono retribuiti con giustizia e rispettati nei loro diritti e
che precipita nella recessione se questo viene meno. Un prolungato regime
di bassi salari che dura dai famigerati accordi di concertazione del 1993
ha annichilito la capacità di risparmio e la gente stenta a sopravvivere.
Questa è l'Italia che si vorrebbe ancora penalizzare con la reintroduzione
dell'ICI che è la beffarda versione popolare della patrimoniale che viene
risparmiata ai ricchi ma imposta ai poveri ed anche ai poverissimi.
Tantissimi lavoratori e tantissimi pensionati a 600 euro mensili ed anche
meno possiedono la casa che hanno potuto farsi a prezzo di sudatissimi e
quasi insopportabili mutui. Ebbene piuttosto che essere aiutati dovranno
pagare per il tetto che li protegge. L'obiettivo dei liberisti è ridurli
alla condizione dei sessanta milioni di americani che vivono nelle roulottes
o addirittura per strada. Nel progetto Bilderberg il ceto medio deve essere
abolito e la classe operaia deve essere retrocessa nelle aree sociali della
emarginazione piuttosto che avere un ascensore verso il ceto medio.
La crisi italiana non finisce con il governo Monti e la svolta
istituzionale con la formazione di una maggioranza assoluta che diventa
Caino delle classi subalterne costituisce una anomalia, una degenerazione
della democrazia che è già una dittatura della borghesia corrotta e satolla
che potrebbe sfociare in una rivoluzione. Il Quarto Stato, escluso dal
Parlamento dove non c'è un solo partito di sinistra o comunista, chiamato a
reggere il peso di tutta la crisi ed il costo che l'Italia borghese deve
pagare per transitare nella zona di sicurezza dell'Europa dei ricchi,
potrebbe non accettare di essere spremuto e vilipeso e messo con le spalle
al muro. I massmedia parlano di un gradimento di Monti nel Paese pari a
quello del Presidente della Repubblica. Questo gradimento potrebbe essere
l'effetto della liberazione da Berlusconi e dalla sua cricca e l'illusione
di un governo fatto di persone dabbene che lavoreranno per il bene comune.
Ma queste persone dabbene hanno idee e programmi di governo che
peggioreranno la condizione delle masse popolari. Non c'è una sola proposta
che porti sollievo, un segnale amichevole a difesa dei deboli. Si potrebbe
introdurre il Salario Minimo Garantito ed abolire la legge Biagi che
consente quasi cinquanta modalità diverse per eludere i diritti dei giovani
lavoratori.. Si potrebbe ridurre il programma delle Forze Armate de
destinare i risparmi ad un progetto di asili nido. Si potrebbe fare un
programma di cantieri di lavoro (come si usava fare una volta) nelle regioni
in cui la disoccupazione è più forte come la Sardegna o la Calabria. Ma non
si fa niente e si aizzano i giovani contro i lavoratori che sono "troppo"
tutelati secondo la falsa e velenosa espressione di Monti. Fini si spinge
fino a promettere ai giovani i posti che i licenziamenti facili renderanno
disponibili. Una operazione di ruffianaggio politico alle imprese che
sostituiranno con giovani biagizzati senza diritti lavoratori che hanno
maturato diritti ed anzianità nel corso della loro vita lavorativa. Le
carriere lavorative vengono abolite per i lavoratori che diventano tutti
"usa e getta" come fazzoletti di carta. Otto milioni di lavoratori "pesanti"
a tempo indeterminato con diritti maturati con contratti che li
rispettavano, quaranta anni di età media, che sono anche il patrimonio umano
di sapere e di esperienza delle loro aziende, sono l'obiettivo di un governo
che è espressione della volontà della confindustria e dei suoi alleati. Ci
sarà macelleria umana che difficilmente potrà essere sopportata. L'anno che
viene potrebbe farci vedere una Italia in rivolta. Non è detto che la classe
operaia non trovi un sindacato disposto a difenderla ed un partito comunista
in grado di interpretarne i bisogni. L'adesione di CGIL CISL UIL ai
programmi liberisti di Monti non sarà sufficiente ad evitare lo scontro
sociale.
Pietro Ancona
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Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: 1 Dicembre 2011
Subject: Magri, Monicelli, Guttuso
Magri e Monicelli si tolgono la vita perchè stanchi di essa. Non ci sono
motivi "politici"come qualcuno ha ritenuto di dover interpretare e speculare
per Lucio Magri.
Hanno ritenuto di non dovere più sopportare l'uno la depressione e l'altro
la vecchiezza, la vecchiezza che Renato Guttuso aveva definito "oscena"
quando costringe a sopportare malanni fisici insopportabili e degradanti.
Hanno compiuto entrambi un atto di libertà derivante dalla loro profonda
umana laicità. IL messaggio che trasmette la loro morte non è di resa o di
disperazione ma di libertà. Non so se Guttuso se ne avesse avuto il tempo e
l'opportunità di sarebbe suicidato come Magri, come Monicelli.
E' morto nel suo letto ma di una morte assai squallida popolata dalla
funesta presenza di Cardinali e di persone che non erano quelle che lui
avrebbe voluto. A Marta Marzotto non fu permesso di avvicinarlo,vederlo
assisterlo nonostante le sue proteste. Da questo punto di vista la sua
dipartita dal mondo è stata peggiore di quella di Lucio Magri e di
Monicelli.
Quanti vogliono vedere nella morte di Lucio Magri una metafora della morte
della sinistra o addirittura del socialismo credo che sbagliano di grosso.
Le idee di redenzione umana del socialismo seppure oggi in grande difficoltà
in tutto il mondo non è detto che non rinascano più forti e vigorose di
prima. giungono segnali di grande rinascita dai movimenti di protesta sparsi
in tutto il mondo. Il socialismo è stato tradito dai gruppi dirigenti venuti
a contatto con il liberismo. Ma è civiltà ben superiore da quella che ci fa
vivere appesi al grafico della borsa ed allo spread dei titoli.
Di Monicelli mi piace ricordare la sua esortazione: Giovani, ribellatevi!
Mille volte meglio la ribellione che ingrigire e svuotarsi dentro un Call
Center!
Pietro Ancona
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Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: 3 Dicembre 2011
Subject: Monti è italiano?
Monti è italiano?
Ma è vero che il capitalismo è in crisi?
Ma siamo sicuri che quella che ci viene ammannita come la grande crisi del
capitalismo non sia una crisi ma politiche di terrorismo economico e
militare ben combinate che stanno costringendo all'impoverimento il ceto
medio europeo e devastando le nazioni di cultura diversa da quella
liberista? Certo è che il capitalismo si sta riorganizzando con una nuova
divisione internazionale del lavoro nela prospettiva di una nuova guerra per
la c onquista dell'intero pianeta. Chi mi dice che la crisi dell'Euro non
sia guidata verso precisi traguardi che comprendono la quasi abolizione
delle pensioni e la totale schiavizzazione dei lavoratori abolendo l'art.18
La democrazia è solo per i ricchi
C'è qualcosa di sbagliato e di diabolico nella democrazia se permette la
spoliazione di diritti e di risorse delle classi lavoratrici a vantaggio
delle classi borghesi dell'imprenditoria e delle professioni. Se un
Parlamento a maggioranza stabilisce di togliere il diritto alla giusta causa
o introduce una legge come la legge Biagi che destruttura il ceto medio e
distrugge ogni sua speranza di miglioramento sociale questa è democrazia?
Democrazia per chi e per che cosa? C'è qualcosa di sbagliato nella
democrazia se viene invocata contro la Jamaria di Gheddafi che è stata una
elevatissima forma di socialismo nordafricano.
Abbiamo un governo italiano? Escludo che il governo Monti possa fare gli
interessi dell'Italia alla stessa stregua dei governi francese o tedesco.
Monti ha fatto carriera nell'alta casta burocratica europea essendo stato
per oltre un decennio commissario e membro della Commissione. L'input al
quale obbedirà sarà quello europeo. Lo stesso dicasi di Draghi. Insomma sono
persone che sono parte integrante di un gruppo internazionale che non ha
patria e che agisce in funzione solo degli interessi delle grandi banche di
cui sono emanazione. Anche il governo Monti suscita non poche perplessità.
Le isteriche dichiarazioni di Terzi contro l'Iran sono più ascrivibili agli
interessi di Israele che a quelle dell'Italia. Inoltre sono convinto che la
nomina di Monti in Italia e di Papademos in Grecia siano state preparate
almeno quattro mesi fa e suggerite da Obama per conto dei banchieri di
wallstreet e del FMI. Berlusconi e Papandreu sono stati messi in fuga con
l'uso di argomenti "convincenti". Non credo che Monti farà niente di buono
per l'Italia. Se l'interesse dell'Italia divergerà da quello dell'Euro
sceglierà l'Euro.
Massmedia asserviti e nemici
L'informazione italiana è asservita e manipolata. I giornali sono in prima
linea nel frastornare la gente con campagne di stampa finalizzate a certi
risultati. Ricordate tutta la campagna sulla Sicurezza sfociata in misure da
stato fascista come i due pacchetti sicurezza e nell'allontanamento dei
lavavetri dai semafori... delle città? Quanti soldi sono stati sprecati per
le RONDE? Ora Roma è preda di banditi e l'Italia è costellata di delitti
specialmente di giovani donne. Ma i giornali ed i media parlano solo di
Borsa e di Spread perchè questo è l'input che hanno ricevuto da coloro che
vogliono togliere la pensione ai nostri figli ed a noi tutti l'art.18.
Pietro Ancona
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From: Pietro Ancona
Sent: Sunday, December 04, 2011 4:09 PM
Subject: Una Giornata surreale
Una Giornata surreale
Giornata surreale in cui va di scena a Palazzo Chigi un colpo di
Stato con la complicità delle sue vittime. Nel giro di quaranto otto ore
il Prof.Monti ed i suoi assistenti smaltiscono i partiti presenti in
Parlamento (di quelli che ne stanno fuori come Rifondazione Comunista
non si preoccupa nessuno) e le organizzazioni sociali esistenti in
Italia e tra queste le maggiori Confederazioni dei Lavoratori ( i
sindacati di base sono ignorati come RC, Sel, i Verdi, il PSI)
Monti si limita a leggere il testo del decreto che approverà tra
qualche ora in Consiglio dei Ministri che si riunisce di domenica per
consentire ai mercati un esame delle decisioni del governo e darci la
pagella. Se la pagella sarà buona avremo qualche giorno di tregua e poi
ricomincerà la campagna terroristica sul possibile default che oramai
non ci lascerà mai più.
IL disagio sociale per tutti provocato dalle ferite e sforbiciate
del sistema pensionistico è di gran lungo maggiore dei pochi soldi che
si raggranelleranno. Si tratta di
misure di pura cattiveria sociale. D'altro canto non c'è un solo
provvedimento rivolto ad aiutare le famiglie o la gente disoccupata.
Monti si limita a spremere i pochi soldi che vengono da gente con
redditi medi inferiori a mille euro. Non chiede niente ai ricchi perchè
la sua Ideologia-Religione glielo vieta. Nel suo caso il capitalismo
compassionevole, che condiva la medicina amara di cui parla Casini
ricordando Pinocchio con quache elemosina, non è possibile. La
situazione è troppo grave!
Non si capisce perchè il governo Berlusconi che faceva le stesse
cose di Monti con piglio populistico sia stato sostituito da questo
signore che è un membro dell'establiscement euroatlantico che risponde
dei suoi atti direttamente ad Obama che lo ha nominato assieme a
Papademos in Grecia, a Legarde al FMI ed a Draghi in BCE. Naturalmente
Obama ha agito per conto dei Banchieri di WallStreet che debbono
rimettere il dollaro al primo posto delle valute planetarie.
Se dobbiamo vivere il resto della nostra vita incollati alla TV per
controllare l'andamento delle borse e lo spread dal quale dipendiamo in
tutto per il salario, la pensione, i diritti è mille volte meglio
recuperare la nostra libertà e ritagliarci un posto diverso nel mondo
lasciando allo zio Sam solo la possibilità di bombardarci come ha fatto
con la Libia.
Pietro Ancona
****
Gorbacev due
volte traditore (1991-2011)
La posizione assunta di Michele
Gorbaciov sull'esito delle elezioni in
Russia è la conferma di tanti sospetti che
si erano avuto sul suo ruolo di agente
americano nella grande crisi dell'URSS del
1991 caduta senza quasi resistere, ruolo
che ha avuto assieme al suo ministro
degli esteri
Shevardnadze poi diventato Presidente
della Georgia dopo la dissoluzione della
patria del socialismo diretta da un altro
agente americano l'ubriacone Eltsin.
Gorbacev sa bene che rifare le elezioni
in Russia sarebbe destabilizzante ed
aprirebbe un periodo di grandi crisi e
sconvolgimenti interni perchè l'autorità
dello Stato verrebbe sospesa e tutti si
sentirebbe legittimati ad intervenire.
Eppure avanza questa provocatoria proposta
che autorizzerebbe una autorità
internazionale ad intervenire per
prendere in custodia gli enormi
arsenali nucleari. Gorbacev sa questo ed
altro essendo stato Capo di Stato. Sa che ci
sono ragioni politiche e geopolitiche che
muovono gli Stati. Non da oggi ma da sempre
gli USA sono nemici storici della Russia che
ha subito nel corso della sua storia moderna
diverse invasioni. la grande invasione
napoleonica del 1812, le invasioni dei paesi
occidentali (compresa l'Italia) dal 1917 al
1926, l'aggressione tedesca costata 25
milioni di morti, l'aggressione giapponese.
Putin è odiato dagli USA perchè finora
non ha permesso il bombardamento della Siria
e perchè sostiene l'Iran. La Russia di Putin
è fattore di pace anche se non ha evitato
la devastazione della Libia e l'uccisione
di Gheddafi e non ha difeso Milosevic dalle
infami accuse che lo hanno portato alla
morte in un carcere europeo. Gli USA con il
loro compare Eltsin avevano fatto
assegnamento sugli oligarchi per mettere le
mani sul petrolio e sul gas russi. Putin ha
incarcerato il loro complice Khodorkovschi.
Putin aveva disegnato un grande progetto che
coinvolgeva la Turchia e l'Italia visto come
fumo negli occhi dai petrolieri americani,.
Gorbacev sa bene quale sia l'immensa
posta in gioco. Che cosa c'è dietro la
richiesta di rinnovo delle elezioni alle
quali comincia ad associarsi la richiesta di
morte per Putin.
Gorbacev ha avuto il rado destino di
tradire il suo paese due volte: una volta
con la cosidetta Perestroika e Glasnost che
hanno messo l'URSS nelle mani dei servizi
segreti occidentali e, venti anni dopo,
schiera (ndosi con la Clinton contro il suo
paese nel quale in ogni caso Putin conserva
la maggioranza dei consensi, una maggioranza
percentualmente superiore a quella dei
Presidenti americani molti dei quali eletti
davvero truffaldinamente come abbiamo visto
per le due elezioni di Bush entrambe
truccate ed accompagnate da randellate per
gli scrutinatori che non "collaboravano" ai
brogli.
La maschera che ha nascosto il vero
volto dell'ultimo segretario del PCUS è
caduta!
Questo vuol dire che le ragioni per fare
crollare il comunismo erano e sono del tutto
ignobili e non c'entravano per niente con
gli ideali di democrazia e libertà a suo
tempo strombazzati assieme a Reagan ed a
Voitila. Basta vedere che cosa sta
diventando il mondo senza l'URSS sempre
sull'orlo del baratro della guerra e della
miseria sociale.
Pietro Ancona
****
Sullo stalinismo
ed il prc
pubblicata su fb da
Pietro Ancona il giorno domenica 20 novembre 2011 alle ore
20.13
Stalin è il comunismo
le tesi
dell'ottavo congresso del PRC condannano senza alcuna indulgenza
lo stalinismo e lo considerano una malattia, una corruzione del
comunismo. Io credo che in questa condanna ci sia un errore
derivante dalla voglia di ripulirsi della storia spesso tragica
del comunismo mondiale e di ripararsi, come disse Berlinguer,
sotto l'ombrello della Nato. Se guardiamo lo stalinismo
riferendoci al periodo storico in cui Stalin diresse l'URSS
parliamo del comunismo come si è realizzato dopo la morte di
Lenin. Condannando Stalin si condanna il comunismo e lo stesso
Lenin, cioè la rivoluzione d'ottobre alla quale il PRC dice di
riferirsi. Il comunismo non poteva essere diverso da quello
realizzato da Stalin e difeso dall'invasione degli eserciti del
mondo capitalistico ed infine trasfuso della Costituzione del
1947 dell'URSS che è una delle più avanzate del mondo. Se si
condanna soltanto l'opera dottrinaria e teorica di Stalin non si
sa bene di che cosa si parla perchè niente c'è di più elevato
del pensiero sulle nazionalità e sulla lingua di Stalin. Un
rispetto profondo per i popoli della URSS e di tutto il mondo
che veniva avvertito dal mondo oppresso dal colonialismo e
dall'imperialismo anglosassone ed europeo che avevano in lui un
punto di riferimento nella lotta per il loro riscatto.
Pietro Ancona
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Riflessioni
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, December 29, 2011 9:01 PM
Subject: Riflessioni
Riflessioni
Conferenza Monti
Conferenza stampa di Monti. Siamo passati dalla lavagna di Berlusconi
ai diagrammi illustrati da Monti. La sostanza non cambia. Il ceto medio
e la classe operaia debbono essere spogliati di quanto ancora hanno e
debbono perdere la loro dignità sociale a vantaggio dei banchieri e
della borghesia parassitaria italiana. Il piano Monti dettato a
facsimile dal FMI e dalla BCE: le solite cose condite da odio viscerale
per i lavoratori ed i loro diritti.
Obiettivo Putin
Gli USA hanno deciso di far fuori Putin per avere una Russia asservita
ai loro voleri come l'Europa. Faranno di tutto per generare una
situazione di tensione prima e durante le elezioni presidenziali.
Vogliono mettere le mani sul petrolio e sul gas russo e sugli arsenali
atomici e comunque ricattano Putin per avere via libera subito contro
la Siria e l'Iran. L'imperialismo delle multinazionali USA ha
completamente svuotato la stessa democrazia americana di ogni contenuto.
La gente non conta proprio niente in USA e non contano niente le nazioni
alleate con gli USA. Debbono solo ubbidire agli ordini e se non lo fanno
o sgarrano come è successo all'Italia le fanno fuori. La guerra di
Libia è stata fatta non solo per sopprimere Gheddafi e la Libia libera
ma anche l'Italia che ora è infinitamente più povera.
Superiorità dell'accumulazione comunista
la superiorità dell'accumulazione comunista sul profitto capitalistico
è stata provata in modo luminoso dalla trasformazione avvenuta in URSS
dal 1917 al 1939. La Russia stracciona degli zar con centomilioni di
contadini analfabeti ed una classe media di professionisti praticamente
inesistente riuscì a diventare l'URSS con una industrializzazione capace
di alimentare la resistenza e poi la vittoria sul potente apparato
militare tedesco. Cento milioni di contadini diventarono ingegneri,
medici, professori, biologi, geometri, filosofi, giornalisti, insomma
una popolazione colta capace di fare funzionare una società industriale
moderna. Questo in venti anni nonostante l'accerchiamento capitalistico
la carestia e le invasioni durate fino al 1926. Ancora oggi, dopo venti
anni di devastazioni liberiste, la Russia campa sul lascito di quella
accumulazione sul quale vorrebbero mettere le mani gli americani.
La sinistra italiana che pontifica su Putin ed Assad
Ci vuole una grande faccia di bronzo a pontificare sulla Russia o sulla
Siria quando l'Italia e la Grecia il FMI e la BCE sono state
commissariate da agenti della Goldman Sachs con il concerto degli USA e
della Germania. Monti decide sulle pensioni escludendo dalla trattativa
le confederazioni sindacali chiamandole soltanto a mettere la loro firma
dove c'è da togliere diritti come per l'art.18. Il Parlamento italiano
ed il Presidente della repubblica sono stati incaricati di "favorire"
l'operazione ed ora abbiamo un Monti pieno di sussiego che a momenti gli
spuntano i barcigli rossi dei tacchini con la ruota a capo di un gruppo
di persone la cui specializzazione tecnica non serve a niente dal
momento che debbono soltanto eseguire "il protocollo" che la Goldman
Sachs ha fatto scrivere per l'Italia da Draghi e Tricot.
La politica estera dei comunisti è atlantista ( l'ombrello di
Berlinguer)
Fabio Amato nella sua nota "in Russia ed in Europa si chiede giustizia
sociale" inizia allineandosi immediatamanete alla disinformazione
massmediatica occidentale come gli è capitato per la Libia, per la Siria
e per l'Iran, scrivendo: "la clamorosa e per molti versi inaspettata
sconfitta di Russia Unita, il partito di Putin, alle elezioni politiche
della Federazione Russa è un dato politico netto che non può essere
camuffato nonostante i numeosi brogli etc..etc..."
Non è vero che la lista di Putin sia stata sconfitta. E' passata dal 65
al 54 per cento che è pur sempre la maggioranza assoluta dei consensi
elettorali ma gli USA hanno inscenato il teatro che mettono su ogni
volta che vogliono destabilizzare un paese. In Iran gridarono alla
truffa ancora prima che le urne fossero aperte e così hanno fatto
dappertutto con le cosidette rivoluzioni colorate di Soros per le quali
esiste un manuale dal quale si può leggere quali saranno le prossime
mosse
Duole molto l'allineamento di Rifondazione Comunista alle posizioni
dell'imperialismo americano che nel caso della Russia è riuscito a
spaccare il gruppo dirigente ed ad interagire con questo per
accaparrarsi il controllo delle risorse energetiche espropriate da Putin
agli Oligarchi e comunque si servono di questa pressione mafiosa per
ricattare la Russia ed indurla a togliere il veto alla guerra alla Siria
al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
Si legga Fabio Amato il documento del Partito Comunista Russo che
denunzia la pesantissima mano statunitense sulla vicenda elettorale
russa.
Lo spread è una balzello imposto dalle banche?
Perchè non cala lo spread? Mi sono posto la domanda anche se non ho gli
strumenti tecnici per sapere con esattezza che cosa succede. Ma posso
comunque ragionarci sopra "politicamente" e tentare di comprendere il
fenomeno sul suo contesto e cioè dentro e non fuori le misure che sono
state imposte all'Italia dalla BCE con la nota lettera Draghi-Trichet.
La mia idea è che lo spread è una supertassa che viene imposta dai
"mercati" e cioè dalla banche per derubare i risparmi degli italiani
svilendone il valore e per costringerci a pagare interessi strepitosi e
davvero fuori mercato del 7 per cento. Questi interessi ci affosseranno
e nessuna crescita prevedibile per l'Italia sarà in grado di pagarli.
Per pagarli bisognerà perdere ancora pezzi del capitale patrimoniale
(demanio, privatizzazioni..). Insomma il Commissario Monti è stato
imposto all'Italia non per tirarla fuori dalla crisi ma per controllarne
il piano che le è stato assegnato un piano di autodistruzione. Basti
riflettere sul silenzio assoluto che riguarda la questione dei mercati
finanziari e della loro regolazione. E' un tabù.
Gorbacev
La reiterata presenza di Gorbacev a fianco dei rivoltosi di Mosca che
secondo copione attaccano sostenendo che ci sono stati brogli
elettorali dà l'idea della serietà della provocazione americana. Questi
non molleranno e con essi il loro burattino in loco Gorbacev fino a
quando non otterranno dalla Russia il via libera contro la Siria al
Consiglio di Sicurezza dell'ONU e una maggiore quota di energia
controllata dagli oligarchi. Si tratta di una pressione mafiosa che può
avere anche obiettivi più ambiziosi e cioè la destabilizzazione della
stessa Russia e la sua ulteriore frammentazione.
Pietro Ancona
****
Pietro su fb 11/1/2011
Pietro Ancona
Nel 150 anniversario dell'Unità assistiamo alla perdita dell'apparato
industriale italiano che delocalizza all'estero o viene acquisito da
capitali esteri o viene inesorabilmente dismesso nonostante le proteste
dei neo-stiliti a Milano ed altrove. Ricordiamo che l'Italia di oggi è
una nazione senza reale sovranità controllata da 100 basi militari USA e
sottoposta all'influenza dello Stato della C...hiesa. Con l'euro
l'Italia ha anche perso la sovranità sulla moneta ed è nelle mani degli
usurai del FMI e delle Banche di WallStreet che imposto e ci controllano
con il governo Monti. Dobbiamo prendere coscienza della nostra reale
condizione di servaggio non diversa da quella che l'Italia ha subito per
secoli e secoli di dominazione straniera. Cominciamo con il ricordare la
dominazione spagnola (150 anni 1559-1715) evocata dal Manzoni nei
Promessi Sposi
http://www.scuolascacchi.com/storia_moderna/dominazione_spagnola.htm
La figlia del capitano
La fiction in due puntate "La figlia del Capitano"ha avuto il merito di
fare conoscere al grande pubblico italiano le allucinanti condizioni dei
servi della gleba e delle comunità etniche della Russia al tempo della
imperatrice Caterina II. Il personaggio del grande capo rivoluzionario
Pugacev è disegnato con efficacia e le ragioni della sua rivolta
risultano con v...erità e chiarezza. Illuminante il colloquio tra
Pugacev e la Zarina nella cella del carcere dove al condannato non
veniva concessa neppure la possibilità di coricarsi.
Anche il finale di Pugacev che sfugge allo squartamento ( in verità fu
squartato da quattro cavalli) per continuare a rappresentare la voglia
di libertà dei russi è assai azzeccato. Vedere la "Figlia del Capitano"
tratto dal grande romanzo di Puskin fa comprendere bene le ragioni della
Rivoluzione di Ottobre, ragioni nutrite da secoli di sofferenza c he
raggiungono l'acme durante la prima guerra mondiale.
La fiction seppure cede qualcosa al romanzo d'amore è fatta con
delicatezza e grande rispetto per la cultura dei contadini e dei nomadi
cosacchi. La durezza di cuore, la ferocia della nobiltà e dei suoi
ufficiali è rappresentata con realismo nonostante il giovane
protagonista sembra accettare le ragioni della rivolta pur nella sua
fedeltà allo zarismo.
Pietro Ancona
la liberalizzazione dei taxisti equivale per questa categoria alla
abolizione dell'art.18 per i lavoratori dipendenti. E' una autentica
vigliaccata, un colpo di coda per attivare un processo di concentrazione
oligopolistica e trasformare i taxisti in dipendenti usa e getta di
grandi società come accade a new York. Evidentemente qualcuno si propone
di investire nel settore come Montezemolo ha inve...stito nelle
ferrovie. I consumatori non ne ricaveranno alcuna utilità. Lo stesso
dicasi per gli edicolanti alcuni dei quali gestiscono minuscole
baracchette. Grave è invece la mancanza di concorrenza tra i farmacisti
che gestiscono vere e proprie aziende miliardarie con utili che arrivano
al 40 per cento del fatturato. Anche l'industria farmaceutica opera in
regime privilegiato ed impone prezzi maggiorati rispetto a quelli che si
praticano in Francia o in Spagna
Possenti organizzazioni sociali e politiche praticano
consociativismo con il potere politico da anni. Non hanno più il
polso della situazione sono tagliate fuori ed oggi strillano
sgomente e disorientate di fronte alla rivolta che scuote la Sicilia
( e presto contagerà l'Italia)
Il movimento che sta scuotendo la Sicilia è stato criminalizzato da
quanti hanno complicità e responsabilità nella... terribile
situazione che si è creata in Italia. Gli statali sono stati
criminalizzati come fannulloni e decimati. I professori sono stati
ritenuti inidonei alla scuola delle tre I e cacciati via in
duecentomila. Quanti si sono ridotti a fare gli stiliti o gli
"ergastolani" nell'isola dei cassiintegrati sono stati lasciati a
marcire.Intanto i servizi pubblici a cominciare da quello strategico
delle ferrovie vengono privatizzati diventano più costosi. La
Sicilia è stata condannata all'isolamento per l'aumento vertiginoso
costo dei collegamenti e dei trasporti. Anche la pesca non è in
grado di reggere il costo dei carburanti mentre l'agricoltura viene
messa fuori mercato. Ma la decisione sulla Sicilia è già stata
presa. Le manifestazioni non avranno nessuna risposta positiva e
nessuna delle rivendicazioni sarà accolta. Il movimento è stato
bollato come mafioso. Dopo di che tutto sarà peggiore di quanto
accade oggi. Intanto la fame ha fatto la sua comparsa nei quartieri
popolari dove non è raro incontrare bambini denutriti con le alucce
delle spalle che quasi bucano la pelle.
Pietro Ancona 20/1/2012 Non è corporativa la protesta degli
autotrasportatori. I loro interessi coincidono con quelli
dell'economia siciliana che non è in grado di reggere costi di
trasporti più alti per il carburante alle stelle. La questione del
carburante è per... la Sicilia questione di vita o di morte dal
momento che siamo la regione italiana più lontana dai mercati di
sbocco e dal momento che non abbiamo più ferrovie che oltrapassino
Roma.
.Pietro Ancona Ivan lo Bello ha fatto carrieera con l'antimafia
diventando consigliere del banco di Sicilia subito dopo la sua
trovata di cancellare dalla sicindustria gli industriali mafiosi
(sic!!!). Se io fossi uno degli esponenti del movimento lo
querelerei per la diffamatoria dichiarazione che ha fatto e che sta
ridimensionando velocemente.
Pietro Ancona La sinistra deve imparare a confrontarsi con i
movimenti dei ceti medi produttivi che la globalizzazione e le
destre spingono verso la proletarizzazione o il suicidio economico.
Non può storcere il naso ed etichettarli come egemonizzati dalla
mafia o dalla destra politica.Gli agricoltori,i pastori, gli
autotrasportatori, i pescatori hanno problemi simili a quelli degli
operai minacciati di perdere l'art.18 o la CIG. I dirigenti della
sinistra debbono dialogare con la gente spinta sulle piazze a
sfidare la repressione della polizia dalla disperazione per le loro
aziende o attività che vanno in rovina,.
****
Dalla parte del movimento dei forconi
Da sempre gli scioperi e le agitazioni hanno prodotto
disagi alla popolazione. Se scioperano i ferrovieri
quanti viaggiano ne traggono un disagio. Se scioperano
gli insegnanti idem e così dicasi per quanti esercitano
il loro diritto alla protesta sospendendo l'attività
alla quale sono dediti. Se poi queste persone
scoraggiano il crumiraggio o invitano altri ad aderire
con modi che possono sembrare violenti anche questo fa
parte della lotta e delle sue conseguenze. La lotta ha
anche aspetti sgradevoli ma è assai più sgradevole una
crisi generale dell'agricoltura siciliana costretta a
vendere alla filiera mafioso-liberista che arriva alle
Coop ed alla grande distribuzione mandarini arance a 5
centesimo il chilo o il frumento a 10 centesimi ( ci
vogliono dieci chili di frumento per pagarsi una tazzina
di caffè). Se il movimento è infiltrato o controllato
dalla destra bisogna chiedersi perchè non è infiltrato o
controllato dalla "sinistra" ed io aggiungo: c'è ancora
una sinistra? Liquidare i movimenti del popolo siciliano
o del popolo sardo come jacquerie è sommamente stupido e
obbedisce alla logica che si sono imposti i partiti per
non disturbare il governo del tronfio vuoto livido
governor dell'Italia Monti che lavora giorno e notte per
distruggere la civiltà del lavoro e del diritto che i
lavoratori italiani erano riusciti a conquistarsi in
tanti decenni di lotta. Chiunque criminalizza il
movimento per la sua connotazione "fascista" o "forza
novista" fa propaganda a queste forze e gli regala un
atto della vicenda politica siciliana che va letto in
modo asai diverso. Purtroppo come è stato fatto morire
dal Potere il movimento dei pastori sardi anche questo
siciliano sarà fatto morire da governi e partiti anche
quelli che si qualificano di sinistra per mancanza di
risposte. Risposte non ne avremo e questo potrà portare
o ad una profonda e secolare rassegnazione o ad una
esplosione rivoluzionaria perchè la gente è arrivata al
capolinea. L'anno scorso solo tra i lavoratori
licenziati ci sono stati 400 suicidi. E' così che
dobbiamo andare avanti? Pietro Ancona
****
Caro Professore Romano,
il movimento siciliano dei forconi non si può liquidare
sostenendo con leggerezza che è infiltrato dalla mafia
magari perchè come ha detto l'infelice Gad Lerner a
l'Infedele "non c'è movimento in Sicilia che non sia
infiltrato dalla mafia". La mafia non ha il potere di
raccogliere nelle piazze della Sicilia diecine di migliaia
di studenti, di pescatori, di agricoltori, di
autotrasportatori. In ogni caso, la mafia agisce in silenzio
dentro il Potere e non si mostra, come ha denunziato il
Presidente della Sicindustria ai posti di blocco. I suoi
interessi coincidono con la persistenza della crisi
economica che investe la Sicilia oggi. Oltre cinquantam ila
aziende agricole sono fallite e magari trovano acquirenti
tra i mafiosi. La mafia non ha interesse ad appoggiare la
lotta degli agricoltori perchè se questi falliscono essa
ingrassa acquisendo le loro aziende o prestando denaro ad
usura.
Le ragioni del movimento dei forconi scaturiscono dalla
lunga crisi dei prezzi dei prodotti agricoli. Ripeto: se un
contadino vuole pagarsi una tazzina di caffè al bar deve
vendere almeno 10 chili del meraviglioso grano duro che
produce e venti chili di arance o mandarini o un quarto di
litro del favoloso scintillante olio siciliano. La lotta
scaturisce anche dal rincaro del prezzo dei carburanti
diventato insostenibile.
Professore Romano, lei nota come i sindacati ed i partiti
siano assenti. Sono assenti perchè sono diventati
ideologicamente liberisti e sostengono il governo Monti a
Roma e Lombardo in Sicilia. Sindacati e partiti hanno
vissuto di consociativismo con gli oligarchi del potere. Mi
riferisco anche alle associazioni degli agricoltori che da
trenta anni vivono dell'assistenzialismo della comunità
europea e della regione siciliana non rendendosi conto che
questa politica è diventata controproducente ed inerte.
Queste associazione hanno firmato un documento contro il
movimento dei forconi!
Oggi a Palermo contadini pescatori e studenti gridavano:
lotteremo fino alla morte! Mai fino ad oggi un tale grido
era echeggiato nelle piazze siciliane. Temo una disgrazia
perchè questo governo e questi partiti non hanno
l'intelligenza di capire quello che sta succedendo.
La sinistra
che legge il Manifesto e Liberazione è critica verso il
movimento dei forconi che sta scuotendo dalle fondamenta la
Sicilia. Le organizzazioni sindacali dei lavoratori a
cominciare dalla mia CGIL esprimono giudizi negativi e dubbi
dietrologici sul cui prodest del movimento che accomuna
contadini operai disoccupati autotrasportatori. Insomma il
mondo ufficiale della politica e del sindacato prende le
distanze e, con la puzza sotto il naso, condanna. A mio
parere commette un errore che non sarà perdonato perchè sta
producendo strappi ed amarezza. C'è amarezza in coloro che
sono costretti ad usare l'auto o il camion per raggiungere
il lavoro o per spostarsi o per vendere i propri prodotti.
Una cosa è l'impatto del prezzo della benzina a Vigevano
altra e ben diversa cosa è a Ragusa. I prodotti agricoli
siciliani si debbono spostare per centinaia e centinaia di
chilometri per raggiungere i mercati ed i costi sono
diventati insopportabili. Inoltre, come diceva oggi un
contadino per la prima volta intervistato dalla TV fellona e
disonesta che soltanto oggi comincia a dare conto della
agitazione, i prezzi dei prodotti agricoli sono inferiori a
quelli di trenta anni fa. Gli oligopoli delle catene di
distribuzione spremono fino all'osso i produttori e li
condannano alla fame. Molti hanno l'alternativa o il
suicidio o la rivolta. E' una caratteristica
dell'agricoltura odierna controllata dalle multinazionali
spingere i contadini, i coltivatori diretti al suicidio come
avviene in India e altrove. Il mercato globalizzato senza
regole è dominato dalle multinazionali che impongono la loro
legge senza alcuna pietà per nessuno. Qualcuno si lamenta
che il movimento dei forconi è controllato o ispirato dalla
destra. In politica e nella società i vuoti non restano tali
a lungo. Se la "sinistra" diventa liberista, perbenista,
educata, collaborativa con il potere la società non sta ad
aspettarla che finalmente si accorga dei problemi che
vengono a maturazione. Ora esprimere giudizi sprezzanti
ideologici e salottieri sul movimento non farà bene a
nessuno. La Sicilia tagliata fuori da Moretti dal sistema
ferroviario nazionale ed europeo ed ora oppressa da un
prezzo enorme, patologico dei carburanti non si lascerà
morire di fame e di inedia. Quello che accade oggi è il
prologo di una stagione di grandi e pericolose agitazioni
che, in assenza di forze politiche in grado di capire e di
guidare, rischiano di avere sbocchi assai gravi.
L'agitazione di oggi segna anche il fallimento
dell'Autonomia Siciliana diventata un Palazzo di ingordi
sazi e privilegiati oligarchi tutti con il grado
equipollente a quello di senatori della Repubblica. La
regione è un buco nero, una terribile idrovora delle risorse
a vantaggio di una casta di privilegiati. La Regione è un
fallimento prima che politico morale e se non esistesse
sarebbe meglio per tutti. Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, January 26, 2012 9:45 AM
Subject: Chi sono i forconi?
Chi sono i Forconi?
Ho visto le riprese televisive dei telegiornali siciliani
delle manifestazioni dei cosidetti"forconi" che il
Presidente della Confindustria ha tacciato di infiltrazioni
mafiose e che anche diversi soloni della cultura una volta
era di sinistra hanno definito "jacquerie" prendendone le
distanze e condannando. In generale sono persone anche di
una certa età, lavoratori sui cinquanta anni segnati dalla
fatica del lavoro manuale, contadini, pescatori, artigiani
autotrasportatori. Tra di loro pochi lavoratori giovani
perchè da anni si è bloccato l'afflusso di nuove forze
specialmente nelle campagne. C'erano tanti, tantissimi
studenti che vedono degradare di giorno in giorno il tenore
di vita delle famiglie in cui vivono e che stentano a
mantenerli. Coloro i quali hanno criminalizzato il movimento
si dovrebbero vergognare! Le organizzazioni sindacali dei
lavoratori e dei produttori che hanno emesso scomuniche ed
hanno parlato di mafia o di violenza hanno mostrato tutta la
distanza che li separa dalla realtà siciliana e l'isolamento
morale in cui sono stati gettati da decenni di
consociativismo con la Regione ed ora di sostegno subalterno
del governo Monti.
Ieri il movimento ha prodotto i primi frutti. E' stata
annunziato il ripristino del treno Palermo-Milano che era
stato soppresso dalle ferrovie privatizzate da Moretti
spezzando l'Italia in due ed isolando il Sud; i pedaggi
autostradali che fanno arricchire la famiglia Benetton sono
stati mitigati agli autotrasportatori per circa 200 milioni
di euro ma i soldi vengono prelevati ad altri utenti della
autostrada! Una cosa sconcertante! Ma è mia impressione che
questo governo non sia in grado, non abbia la cultura per
affrontare le questioni strutturali e profonde che hanno
generato il movimento. Un movimento che non sparirà perchè
la rovina incombe su diecine di migliaia di aziende agricole
e sull'artigianato. .
Proprio oggi scatta l'addizionale delle aliquote regionali
e si subisce la prepotenza mafiosa della loro retroattività
di un anno, una cosa del tutto anticostituzionale ma dalla
quale non potremo difenderci perchè il prelievo sarà fatto
sugli stipendi e sulle pensioni. I soldi di queste
addizionali andranno a foraggiare regioni che mantengono
inutili e costosissime burocrazie ed una oligarchia politica
di viziati "deputati" che hanno il trattamento di senatori.
La regione siciliana costa miliardi di euro e non sappiamo a
quanto ammontano i suoi debiti. Serve soltanto a mantenere
se stessa. Questo destava scandalo ma veniva sopportato in
tempi di relativa "normalità" economica e sociale. Ora non è
più tollerato!
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, January 26, 2012 8:26 PM
Subject: Forconi e Ponte sullo Stretto
Forconi e Ponte sullo Stretto
Il movimento dei Forconi si è dichiarato insoddisfatto dell'esito
dell'incontro Lombardo -Monti i quali , peraltro, prendono per il
culo la Sicilia quando rilanciano il Ponte sullo Stretto che,
dicono, non è mai stato definanziato!
Mariano Ferro ha dichiarato c he adotteranno modalità di lotta che
non recheranno danno all'economia siciliana. Encomiabile proposito
se il governo fosse fatto di persone responsabili disponibile a fare
quanto può per lo stato quasi fallimentare di un milione di
agricoltori siciliani più i pescatori gli artigiani e tutto il
resto. Ebbene l'unico linguaggio che questo governo capisce è quello
più estremo. Gli scioperi educati non gli fanno neppure il
solletico. Vedi come fanno marcire le vicende dell'Isola dei Cassi
Integrati o degli Stiliti dei treni notturni aboliti dal signor
Moretti per favorire Montezemolo e le ferrovie per ricconi.Intanto
gli Oligarchi dell'ARS scimmiottando il Parlamento Nazionale hanno
votato una mozione bipartisan di appoggio a Lombardo .
I forconi sono soli. Se sbaglieranno o si confonderano o non
porteranno niente a casa nessuno può onestamente rimproverarli. La
politica guarda da un'altra parte mentre la Sicilia sprofonda nella
disperazione.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Thursday, January 26, 2012 4:26 PM
Subject: la crescita non è necessaria
La "crescita" non è necessaria
Respingiamo gli obiettivi di "crescita"che il governo Monti vuole imporre
attraverso una redistribuzione delle risorse a vantaggio delle banche e
delle imprese e delle rendite. Non è necessario "crescere" in un mondo in
cui esiste un fortissimo squilibrio a danno di tante aree emarginate o
sfruttate ed in cui alcuni Paesi hanno intrapreso una coraggiosa battaglia
per la loro emancipazione, per fare stare meglio i loro popoli e si stanno
sviluppando : Brasile, India, Cina, Venezuela, argentina,....
L'Italia e l'Europa non hanno bisogno di crescere ma di usare diversamente
le loro risorse, ripartirle in modo equo, fermare la crescente
diseguaglianza sociale, usare meglio e parsimoniosamente i beni naturali
della terra. Deve cessare l'ossessione del PIL e la guerra finanziaria ,
aborrire l'idea stessa della competitività, stabilire rapporti di
import-esport basati sui bisogni generali e con obiettivi davvero liberali
verso i paesi più poveri.
Al posto della crescita una diversa organizzazione economica ed un piano di
riallocazione delle risorse dal capitale e dalla rendita al lavoro di almeno
il cinque per cento l'anno. Migliorare i consumi collettivi, aumentare i
salari subito di almeno il venti per cento, abolire tutti i contratti
atipici , dismettere tutte le privatizzazioni che creano sanguisughe sui
beni e sui consumi pubblici (vedi autostrade e treni), ripristinare la scala
mobile. Realizzare un programma di investimenti pubblici basati su piccoli
progetti di manutenzione e miglioramento del territorio, rinnovo del
patrimonio immobiliare scolastico ed ospedaliero etcc. Investire sulla
cultura e non asservirla alle imprese!
L'Italia può anche decrescere del 2 per cento o stagnare come è successo al
Giappone per almeno un decennio ma può farsi un equilibrio economico e
sociale interno che le consenta di stare serenamente al mondo senza
l'angoscia dei listini di borsa e del saliscendi dello spread. Potremmo
decidere di non negoziare i nostri titoli di Stato e di emetterli con un
tasso fisso e fare una politica di progressivo sganciamento dal
finanziamento dello Stato attraverso il mercato finanziario. Obiettivi non
di crescita del PIL ma di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
delle popolazioni oggi sull'orlo della rivolta sociale per la crescente
pauperizzazione dei ceti medi produttivi ed il degrado del ruolo dello
Stato. Dare un lavoro a tutti costa molto meno che avere il nove per cento
dei disoccupati. Si può dare lavoro a tutti remunerato con il Salario
Minimo Garantito spostando risorse dai privilegi delle caste politiche
regionali a vantaggio di cantieri di lavoro aperti fino all'assorbimento di
tutta la disoccupazione locale.
Pietro Ancona VEDI:
MOVIMENTO DEI FORCONI
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, January 27, 2012 8:57 PM
Subject: mascariamento e morte della politica
Mascariamento e morte della politica
Mascariare in lingua siciliana non vuol dire soltanto tingere o imbrattare.
Significa qualcosa di più: dipingere una maschera a proprio piacere su colui
o coloro che si vogliono diffamare. Il movimento dei Forconi sta subendo
grandinate di attacchi specialmente da coloro che sono interessati
all'immobilità e si sentono disturbati da un movimento che ha sconvolto la
Sicilia , ha contagiato subito l'Italia ed è tornato a divampare in
Sardegna. Il primo attacco lo ha subito dal Presidente della Sicindustria un
personaggio con ambizioni politiche noto per avere proposto la cancellazione
degli imprenditori mafiosi dalla Confindustria il quale ha subito dipinto i
Forconi come infiltrati della mafia. Oggi è stato fatta una operazione di
polizia tra Sicilia e Campania nella quale ci sono sei arresti per un racket
monopolistico dei tir e degli autocarri. E' stata fatta trapelare la notizia
che uno degli arrestati potrebbe essere stato visto da i manifestanti del
movimento dei forconi. Ammesso che la notizia venga confermata non si è
scoperto nulla di sensazionale.Non si può escludere che uno o più camionisti
siano mafiosi o che lo siano stati ma non si può mascariare tutti gli
autotrasportatori di mafia per questo. Posso escludere che qualcuno degli
operai della Fiat di Termini Imeresi ora licenziati a suo tempo sia stato
assunto per raccomandazione di un capo cosca delle Madonie? La Regione
Siciliana ha diecine di migliaia di dipendenti. Quanti tra di loro sono
mafiosi o sono stati raccomandati dalla mafia? Debbo condannarli tutti? La
tesi del movimento infiltrato dalla mafia è speciosa ed ipocrita perchè in
effetti il vero messaggio c he si vorrebbe comunicare è un altro: il
movimento dei forconi è manovrato dalla mafia, è esso stesso mafia. Questo è
uno dei refrain degli opinionisti della stampa italiana di centro-destra e
di centro sinistra allarmati dalla furia del movimento e dalla sua capacità
di paralizzare la Sicilia.
Altro mascariamento è quello di coloro che parlano delle cinque giornate
della Sicilia come
di una manifestazione di ribellismo qualcosa che ha a che fare con i
bassifondi della storia con le esplosioni di rabbia o di violenza che di
tanto in tanto esplodono ma che non incidono nelle linee fondamentali della
storia. Insomma una sorta di attitudine a rifiutare e contestare le
necessità o le scelte imposte dalle autorità.
Si cerca ancora di mascariare sostenendo che il movimento dei forconi sia
una specie di Vandea, un fenomeno di ribellione sociale e regressivo. Ma
Monti e Lombardo non sono Robespierre o Marat i loro governi non sono la
Rivoluzione Francese. Monti è il tecnofascismo sociale in doppio petto che
parla fluentemente l'inglese e che, per conto delle tecnocrazia
euroatlantica si è dato il compito di pauperizzare il ceto medio e la
classe operaia e cancellare il welfare. Lo Stato deve restare soltanto come
struttura di difesa degli interessi nazionali ed internazionali delle classi
dominanti. Lombardo è il capo di una grande cortigianeria parassitaria che
ha avuto da spolpare la regione e sarà tenuto politicamente in vita fino a
quando servirà come ammortizzatore e deviatore delle pulsioni sociali di
cambiamento. Ma i nuovi liberisti lo considerano un ferro vecchio allo
stesso modo di come considerano un ferro vecchio, un inutile orpello, il
Parlamento. In effetti dal governo Berlusconi al governo Monti è come se
fosse trascorso un ventennio e non solo un paio di mesi e come se tutte le
riforme istituzionali che Berlusconi si proponeva di fare fossero già state
fatte e si trovano oramai alle spalle del governo Monti.
Un Parlamento che vota una mozione comune di sostegno al governo Monti è
come se avesse firmato la sua capitolazione, la sua resa incondizionata.
Oramai non può più tornare indietro e nell'anno di vita che resta a questa
legislatura in Italia cambierà tutto. Possiamo considerare la fase della
democrazia del nostro Paese conclusa. Dopo Monti ci sarà quello che
vorranno i poteri euroatlantici. Forse lo stesso Monti o forse un altro
come Passera ma con la politica l'Italia ha chiuso. Sarà soltanto
amministrata.
Le letture malevoli che la politica ha dato della vicenda siciliana o di
quella dei pastori sardi sono la prova della impotenza del centro-sinistra e
del centro-destra ad assumere una iniziativa che non sia quella di fare solo
da cassa di risonanza al governo dei professori. Quando Rita Borsellino
attacca l'art.18 e dic e che Monti è un "male necessario". Quando l'unico
politico siciliano che dice qualcosa sui Forconi è Miccichè ma soltanto per
dargli connotazioni conformi al suo "partito del Sud" (che vota Monti)
significa che tutta la politica si è ritirata. La cosa della quale si occupa
è la sciarra tra i caporioni del centro-sinistra per la sindacatura di
Palermo. Una cosa che pare interessi soltanto gli addetti ai lavori.
Ma la mancata risposta ai problemi sollevati dal movimento dei forconi
potrà aprire una frattura indescrivibile e dagli esiti imprevidibili. La
gente dice: siamo oltre la crisi, siamo alla fame! Il vuoto che la politica
ha fatto attorno ai movimenti in Sicilia ed in Sardegna è destinato ad
essere riempito da gruppi dirigenti che saranno espressi dagli stessi
forconi o dai pastori. E speriamo che siano in grado di gestire con forza
ma anche con saggezza quello che li aspetta.
Pietro Ancona VEDI:
MOVIMENTO DEI FORCONI
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----- Original Message -----
From: Giuseppina
Sent: Sunday, January 29, 2012 6:22 PM
Subject: all'indomani dei Forconi
All'indomani dei Forconi
E' molto triste la Sicilia all'indomani del movimento dei forconi o come
altro si voglia chiamare. Tutto sta tornando alla "normalità" ed è una
normalità nella quale ognuno di noi è tornato a vivere la sua vita di tutti
i giorni, ha risolto i problemi di approvigionamento di carburante o di
generi alimentari, ha continuato ad andare a lavorare mentre il Presidente
del Consiglio che ha intrattenuto Lombardo in una discussione della quale
sappiamo molto poco è tornato a parlare di flessibilità in uscita che
nell'ultimo grido della dottrina liberista sempre in corso di aggiornamento
semantico si chiama: mobilità nel tempo. Vuol dire che non si deve sostare a
lungo nello stesso posto di lavoro forse perchè ci si arrugginisce o forse
perchè bisogna cederlo a qualcuno disposto ad accettare condizioni più
convenienti per l'azienda.
Continua la campagna di mascariamento dei Forconi attraverso i quali si
individuano le centinaia di migliaia di persone che in tutta la Sicilia
hanno urlato per giorni la loro disperazione. Molti di loro vengono chiamati
con disprezzo "padroncini"e si aspettano ansiosamente notizie di arresti che
possano essere la prova del sillogismo enunziato da gad Lerner che nulla in
Sicilia sfugge alla infiltrazione della mafia, che tutto è mafia. Le mense
della caritas si affollano di nuovi conviviali di giovani coppie o di
pensionati che non riescono a sopravvivere da soli. Grande parte del tessuto
sociale regge per il ruolo della famiglia nella quali i nonni o i genitori
integrano o costituiscono il reddito spesso miserrimo dei loro figli ad
opera della terribile svalutazione del valore del lavoro. Oggi lavorare non
ha alcun valore dal momento che la legge Biagi ha schiavizzato le persone
privandole dei loro diritti. Nei posti di lavoro si respira terrore. La
società è diventata terribilmente ansiosa. Cadendo l'art.18 che la signora
Borsellino non considerà un tabù come grande parte del PD nei posti di
lavoro il terrore si taglierà con il coltello ed i datori di lavoro potranno
esercitare il loro ruolo di padroni fino in fondo come è sempre stato nella
storia dell'Italia ad eccezione del trentennio 1960-1990.
I partiti in Sicilia non mostrano di avere qualcosa di dire alla gente che
ha lottato con i Forconi. Si occupano delle "primarie" del PD. I baroni
dell'Assemblea regionale Siciliana votano documenti in cui sostengono
all'unanimità o quasi il governo Lombardo fac simile del documento unitario
del Parlamento Nazionale per Monti. E' come se la politica fosse morta
senza esserlo. Continua a vivere ed a consumare risorse immense per le sue
cortigianerie anche se comincia a boccheggiare per mancanza di risorse e per
i troppi debiti. Per evitare di entrare nel merito e di aiutare in qualche
modo i contadini ed i pescatori e gli artigiani che stanno fallendo e sono
inseguiti dai pignoramenti della Serit e dalle rate scadute dei lor mezzi i
politici, aiutati da compiacenti pennivendoli di regime, stanno montando il
caso del mafioso arrestato, un tale di Marsala che viene additato come
"leader" dei Forconi. Non è vero che è leader dei Forconi come è stato
chiarito. Ma come musicava Rossini la calunnia è un venticello che una
volta levatosi vive di vita propria e può diventare una tempesta!
Ci vorrebbero due interventi immediati ed organici: una drastica riduzione
del prezzo dei carburanti e l'aumento dei prezzi di vendita dei prodotti
agricoli alla produzione. Ma questo non sarà fatto e la crisi siciliana sarà
rappresentata da miliardi di limoni, arance, mandarini che restano appese
all'albero o che sono già una lettiera putrescente a terra.
A Torino i NoTAV sono terroristi, a palermo i Forconi sono mafiosi. E' una
vecchia tecnica del potere per sfuggire alle sue responsabilità e
criminalizzare il dissenso.
Pietro Ancona VEDI:
MOVIMENTO DEI FORCONI
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Monday, January 30, 2012 2:50 PM
Subject: il precariato ideologico
Il precariato ideologico
Il precariato non nasce dalla crisi o da difficoltà obiettive delle
aziende. E' una scelta politica bipartisan dei partiti che sono in
Parlamento che serve a riallontanare quanti si stavano unificando nel ceto
medio verso i bordi marginali della società. Fa parte di un piano studiato
a Bilderberg per distruggere il ceto medio e ricacciare indietro
l'ascensore con i nuovi arrivati. Infatti non esiste posto di lavoro
precario tranne quello stagionale o eccezionale. E' il lavoratore precario
chiamato ad occupare un posto di lavoro stabile che non gli viene assegnato
per una discriminazione politico-sociale che discende dall'ideologia
classista. Le classi dominanti si erano spaventate del 68, della sua spinta
egalitaristica e della propulsione verso l'alto che aveva impresso ai ceti
operai che avevano conquistato la possibilità di comprarsi una casetta,
avere l'automobile, mandare i figli a scuola, farli laureare. Prima del 68
nelle fabbriche la mensa operaia era divisa da quella degli impiegati e si
avevano due distinti contratti di lavoro. Il 68 è stato un grande fatto di
civiltà! Il precariato viene organizzato scientificamente dalla legge Biagi
che non sarà mai seriamente intaccata in questo ciclo della politica perchè
fa comodo ai partiti alle istituzioni alle cooperative ai sindacati che
tengono al guinzaglio centinaia di migliaia di dipendenti ad una media
inferiore ai 700 euro mensili e senza diritti. Il contratto unico
triennale che si accingono a varare (ma non per sostituire tutte le
tipologie degli atipici) è una truffa, un grimaldello per espugnare l'art.18
già preannunziato dal ddl dei senatori del PD.
Se ci fosse una volontà politica positiva nello Stato si potrebbe stabilire
che i contributi di legge vengono erogati soltanto a coloro che rispettano
il contratto di lavoro e non hanno precari. Le redazioni dei giornali sono
popolate da tanti giornalisti pagati a pezzo, a giornata, a servizio per
pochi spiccioli. Se non avessero papà e mamma che li finanziano morirebbero
di fame e di stenti. Se un giornale riceve una parte dei 150 milioni che
lo Stato graziosamente elargisce dovrebbe garantire il rispetto del
contratto dei suoi giornalisti. Per tutti. Non lo fa e questo succede perchè
anche i deputati ed i senatori tengono a stecchetto i loro "portaborse" con
compensi di fame e la speranza sempre più evanescente per tanti di
sistemarli se sapranno servirli per bene.
Bisognere estendere a tutto il lavoro la copertura dell'art.18 e limitare il
precariato soltanto ai lavori stagionali o occasionali. Ma il vento che
soffia va da un'altra parte e vorrebbe precarizzare tutto il lavoro. Questo
non per superare la crisi ma per strumentalizzarla soltanto per i ceti
abbienti escludendo venti milioni di italiani e le loro famiglie. Se passa
l'abolizione dell'art.18 l'Italia degraderà e sarà un paese di infelici e di
ansiosi imbottiti di pillole tranquillanti per potere reggere lo stress
della provvisorietà e l'assenza di futuro.
Pietro Ancona
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----- Original Message ----- From: Pietro Ancona Sent: Sunday, February
05, 2012 8:29 PM Subject: Asor Rosa e il colpo di Stato di Monti
Asor Rosa e il colpo di Stato di Monti
Nell'aprile dell'anno scorso il professore Asor Rosa scrisse un esplosivo
articolo sul Manifesto con il quale si invitavano i carabinieri a fare un
colpo di Stato per cacciare via Berlusconi. La proposta nasceva dalla
considerazione che non esistevano in Italia le condizioni di un rivolgimento
popolare, insomma di una rivoluzione capace di costringere Berlusconi ad
abbandonare il governo. Disse ancora il professore Asor Rosa che una
forzatura era necessaria per salvare la democrazia. Questa riflessione mi ha
ricordato Giuliano Ferrara che sul Foglio parlando di Pinochet e della
dittatura che aveva instaurato in Cile ebbe a dire che si è trattato di un
servizio reso alla democrazia che sarebbe stata ripristinata dopo lunga
parentesi del governo dei militari. Naturalmente, l'uscita del professore
Rosa era dovuta allo stato di disperazione a cui era stata ridotta la
sinistra italiana incapace di fronteggiare adeguatamente Berlusconi ed il
berlusconismo. Ma la sua originale proposta era sbagliata per almeno due
ragioni: la prima è che le forze armate italiane, i carabinieri e la polizia
non hanno una tradizione ed una cultura democratica tanto forte da far
compiere loro un gesto di radicale disobbedienza allo Stato al quale sono
legati da un obbligo di fedeltà assoluta. Le elites militari italiane hanno
una storia alle spalle che è tutt'altro che democratica e ci sono stati
periodi anche recenti della nostra storia in cui hanno tramato contro la
Repubblica. L'altro errore quello radicale di Asor Rosa era di non tenere in
nessun conto il contesto internazionale. Non si è reso conto che tutti gli
atti del governo Berlusconi erano fortemente omologati alla involuzione che
il centro destra ha realizzato in Europa e nel mondo. Di italiano e di suo
nella politica di Berlusconi c'era la questione della giustizia e delle
leggi ad personam ma che comunque hanno avuto possibilità di realizzarsi
perchè interne ad una involuzione di tutto il quadro politico italiano.
L'idea della repubblica presidenziale e della riforma della Costituzione
anche nella sua prima parte non è soltanto della destra italiana ma anche
della cosidetta sinistra termine improprio per indicare il PD. C'è stato
quindi un grosso difetto di analisi ed anche una straordinaria ingenuità
nella proposta di golpe "buono" del professor Rosa. A distanza di qualche
mese qualcuno collocato molto in alto nel mondo ha pensato alla possibilità
del golpe in Italia e lo ha realizzato con rara maestria e con il consenso
del Parlamento che ne è stato travolto e svuotato. La nomina del Prof.Monti
e del suo governo tecnico è stata minuziosamente preparata e realizzata per
cacciare via Berlusconi dal governo assicurando una uscita di destra alla
crisi politica italiana. Berlusconi è stato costretto a dimettersi dalle
manovre sui titoli di Mediaset che avevano lo scopo di allarmarlo e di
avvertirlo a non fare resistenza. Il governo Monti prosegue e porta avanti c
on estrema durezza quanto era nel programma di Berlusconi. E' una destra
pura allo stato tatcheriano che si è liberata di quanto di populistico e di
democristiano e di osceno ci potesse ancora essere nel governo Berlusconi.
Non è un caso che il Pdl pur con qualche maldipancia sostiene ad oltranza il
governo Monti specialmente nella questione dell'art.18 e cioè "la soluzione
finale" per la classe operaia che finora non si era riusciti a fare. La
sostituzione di Berlusconi è maturata dopo la guerra libica che ha privato
l'Italia di un fondamentale polmone economico a vantaggio della triade USA,GB
e Francia che ha voluto e fatto la guerra costringendoci a combattere contro
i nostri vitali interessi. La "sinistra" italiana specialmente la più
integrata nell'occidente imperialistico come il partito de "la Repubblica"
accecata dall'ossessione di Berlusconi non ha visto che l'algido professore
che lo sostituisce rappresenta un capolavoro politico della destra
euroatlantica che consiste nel recupero e rilancio del liberismo più
aggressivo in una veste perbenista e presentabile. Anche questo capitolo
della storia d'Italia si è c hiuso con una sonora sc onfitta dovuta al
berlusconismo che si è impadronito dell'opposizione parlamentare. Non si può
combattere il liberismo facendo i liberisti. Quindi tutto si è ridotto
nell'allontanamento di una persona imbarazzante per creare uno spazio di
maggiore agibilità per la grande destra capitalistica e finanziaria. Pietro
Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, February 18, 2012 5:37 PM
Subject: la waterlo dei lavoratori italiani
La Waterloo dei lavoratori.
la trattativa sindacati-governo-confindustria ha lo scopo di ridurre
drasticamente la spese per gli ammortizzatori sociali e le garanzie
dell'art.18. Attaccheranno l'art.18 anche attraverso la demolizione di parti
importanti delle leggi che regolano i licenziamenti individuali e
collettivi.Cancellare la cassaintegrazione Guadagni per sostituirla con il
sussidio di disoccupazione significa cancellare la speranza dei lavoratori
di tornare al lavoro. Il sussidio di disoccupazione cancella il rapporto con
l'impresa. Sono sgomento dell'ottimismo mostrato dalla Camusso sulla
trattativa. In quanto ai giovani è davvero stupefacente la propaganda che si
sta facendo al contratto di apprendistato che in Italia esiste da sempre e
che certamente non è applicabile a tutti i lavori ma soltanto a quelli
manuali ed artigianali. Un medico non ha certo bisogno di fare apprendistato
dal momento che ha laurea comporta una pratica ospedaliera che spesso
aumenta con la specializzazione. Pensare di fare dell'apprendistato una
norma universale è una forzatura destinata a produrre e ricreare i danni
della legge trenta (biagi). Non si parla nella trattativa della legge Biagi
perchè si vuole mantenere un ventaglio ampio di ricattabilità (flessibilità)
in entrata,.
Non c'è proprio niente nella trattativa impostata dalla Fornero che possa
interessare i lavoratori e rendere migliori e più civili i rapporti di
lavori. Naturalmente l'art 8 non sarà toccato e neppure tutta la normativa
di privatizzazione della giustizia del lavoro sottratta ai giudici ed
affidata a Commissioni di arbitraggio che si dovranno pagare e dalle quali
i lavoratori non avranno mai giustizia. La Fornero conta di incassare una
monetizzazione anche parziale del diritto alla reintegra e cioè vuole e
credo cercherà di ottenere la resa incondizionata della classe lavoratrice.
Lo sciopero indetto dalla Fiom non basterà a cambiare il quadro della
situazione e probabilmente sarà una stanca protesta a posteriore cioè a cose
fatte.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, February 20, 2012 10:05 AM
Subject: "Essere comunisti oggi" Perchè dobbiamo dirci comunisti pubblicato in
http://www.resistenze.org/sito/os/ip/osipcb20-010518.htm
C'è qualcosa di malato nella fuga da se stessi, dagli ideali per i
quali si è combattuto magari tutta la vita, negli allontanamenti e nelle
tristi e squallide abiure dal comunismo o dal socialismo e cioè di quanto di
meno immanente ci possa essere oggi nella realtà italiana ed europea in
preda a spinte di segno assolutamente reazionario di destra. Ed è singolare
che i ravvedimenti i ripensamenti avvengano mentre si chiede la resa
incondizionata ai lavoratori e la cancellazione di ogni seppur minimo tratto
di socialismo nel welfare delle legislazioni europee. Perchè personaggi
autorevoli della "sinistra" maestri di pensiero si affannano a comunicare
che tutto ciò in cui avevano creduto è sbagliato e spesso anche abominevole?
Sono rimasto assai colpito della spiegazione che Rossana Rossanda, un
vero e proprio mostro sacro per diverse generazioni di intellettuali
comunisti, ha dato ieri alla crisi di vendite del "Manifesto" che oramai non
raggiunge più le quindicimila copie giornaliere. Rossanda si domanda: se non
possiamo più dirci comunisti che cosa siamo? Io credo che la crisi di
lettori del Manifesto non nasca da una crisi della idea del comunismo nella
gente ma dal progressivo spretamento di gruppi dirigenti storici della
sinistra italiana e dal loro abbandono di ciò che Rodolfo Morandi chiamava
le" latitudini dottrinarie del socialismo". Questa crisi di "spretamento",
di perdita della fede e delle ragioni della scelta politica è stata visibile
in tutta la vicenda della aggressione e della distruzione della Libia.
Rossanda riteneva che fosse condivisibile la rivolta armata contro la
Jamaria e la dittatura di Gheddafi ed ha dato spiegazioni assurde per
l'intervento dello Occidente dicendo che derivava da ragioni elettorali
interne alle Francia. Il Manifesto ha tirato la volata da sinistra ad una
sanguinaria guerra colonialista che ha sfasciato la Libia e l'ha trasformato
in un inferno in cui la legge è scomparsa e si è in balia degli odi tribali.
Credo che rispetto la questione siriana si sta ripetendo lo stesso "errore"
di valutazione. Ma si tratta proprio di un errore oppure di un cambiamento
radicale di prospettiva, in una condivisione della idea che l'Occidente sia
la democrazia e la Siria la Libia l'Iraq siano tirannidi da estirpare anche
con il bisturi della guerra e dei bombardamenti? Rossanda si ripara come
Berlinguer sotto l'ombrello della Nato e sotterra l'analisi comunista della
realtà mondiale?
A questo punto quale differenza tra Rossanda e Veltroni che criminalizza
l'art.18 e D'Alema che dopo avere bombardato Belgrado si dichiara pronto ad
arruolarsi per la Siria? Che c'è di diverso nelle abiure e nei ripensamenti
di questi personaggiP? Che cosa resta di sinistra se non di comunista nel
"Manifesto"? Perchè i compagni dovrebbero continuare a distinguere Rossanda
da Bersani?
E' singolare che più la realtà precipita verso il peggio della crisi
sociale ed economica e più si fa insopportabile e stringente la presa
autoritaria di un capitalismo sempre più feroce e sempre più portato alla
distruzione della civiltà europea come l'abbiamo conosciuta da cinquanta
anni a questa parte e più i gruppi dirigenti e singole personalità della
sinistra comunista e radicale rinculano a destra, sempre più a destra.
Qualcosa di simile si verificò alla vigilia del nazismo quando importanti
gruppi e personaggi della socialdemocrazia si convertirono al fascismo.
Potrei capire che un capitalismo keinesiano progressista tollerante ed
aperto al benessere dei ceti medi e dei lavoratori possa indurre un
dirigente di sinistra a moderare, ad attenuare al massimo la propria
intransigenza di oppositore. Ma come si fa a diventare di destra quando
abbiamo avuto la tatcher e Reagan e quando il potere delle banche è
diventato terroristico verso le famiglie e le nazioni ed i salari sono stati
abbassati brutalmente in tutto l'Occidente?
Nella fase storica che si è aperta sarebbe auspicabile piuttosto che
l'abiura una riscoperta integrale del comunismo da Carlo Marx e Federico
Engels alla Rosa luxemburg, a Lenin ed a Stalin. Lenin spiega alla
perfezione il fallimento e la vacuità dei regimi parlamentari e Stalin
potrebbe offrire il modello sovietico della accumulazione collettiva e della
trasformazione di un popolo di 160 milioni di contadini poveri ed analfabeti
in un popolo di scienziati, ingegneri, professori, medici, tecnici capaci di
vincere Hitler e di competere nella sfida spaziale. Ecco, mentre la crisi
della società spinge a destra la Rossanda, Bersani ed a tantissimi altri,
la classe operaia che c'è sempre e la lotta di classe che non è mai finita
ripropongono la riscoperta integrale del Comunismo oggi più che mai attuale
e corrispondente agli interessi generali della umanità. Per questo, io che
sono stato socialista tutta la vita credo che oggi essere socialisti non
vuol dire convincersi delle buone ragioni di Friedman e di Monti ma
diventare fino in fondo comunisti. Comunisti come potevano esserlo i
bolscevichi. La Grecia, la Libia, l'Iraq ci indicano tutto quello per cui
dobbiamo lottare....Le scelte sono diventate radicali e discriminanti.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, February 27, 2012 3:14 PM
Subject: fallimento della democrazia americana
Fallimento della democrazia americana.
I disordini esplosi a Kabul ed in tutto l'Afghanistan provocati dalla
scoperta di libri del Corano dati alle fiamme in una caserma americana sono
stati e continuano ad essere duramente repressi dal governo fantoccio di
Karzai, governo che si regge sull'appoggio militare della Nato e che
cadrebbe rovinosamente entro poche ore se ne fosse privato. Ci sono stati un
paio di morti e dei feriti tra gli americani che hanno dovuto chiudere
l'ambasciata. La Clinton si è mostrata infastidita dei disordini e chiede a
Karzai che ha già ucciso una quarantina di persone durante le repressioni di
fare di più e di assicurare "l'ordine". A undici anni di distanza
dall'invasione della Nato, dopo miliardi di dollari spesi dagli USA e dalla
Nato, l'Afghanistan continua ad essere occupato ma indomito. Non c'è luogo
della terra invaso dagli americani e dalla loro "cultura" in cui ritorni la
pace e ci sia una qualche armonia con le popolazioni locali. Questo per il
motivo semplice che alla base dell'espansionismo USA ci sono interessi
sporchi legati al petrolio ed ai tanti traffici che le multinazionali e gli
affaristi americani praticano. Non ci sono valori che peraltro il
colonialismo non può esprimere. Basti pensare al ruolo degli stabilimenti
Halliburton dell'ex vice presidente Chelcey ed alle centinaia di migliaia
di contractors c he come cavallette hanno invaso l'Iraq e l'Afghanistan
comportandosi da crudeli e spietati padroni.
Ci hanno indotti a credere che la lotta al terrorismo e l'esportazione
della democrazia erano i fondamenti motivazionali delle invasioni. In
effetti i sistemi "democratici" che si sono creati a Kabul ed a Bagdad sono
una bruttissima copia di quelli occidentali (peraltro in crisi) ed il potere
si regge su cricche locali spesso criminali. Non c'è una sola cosa buona ed
utile che resti in un decennio di disastri, di devastazioni, di omicidi, di
bombardamenti indiscriminati. Solo terrore ed odio profondo, inestinguibile,
verso gli USA e l'Occidente.
Ma gli eserciti USA pongono un grosso problema di democrazia al mondo
intero essendo la loro cultura suprematista, machista, fascista. Le classi
dirigenti di questi eserciti provengono dai ceti ricchi e benestanti mentre
la stragrande maggioranza dei soldati viene arruolata nelle regioni povere
degli USA e spesso la motivazione all'arruolamento è quella di trovare un
qualcosa per sfuggire alla disoccupazione. Lo stesso avviene in tutto
l'Occidente. Basti vedere l'origine geografica dei morti italiani in
Afghanistan in gran parte meridionali. Il potere conquistato dalle forze
armate USA è davvero strabordante. Oramai si fanno le guerre soltanto per
tenere occupati eserciti ed industrie di armamento che le alte gerarchie dei
generali non vogliono smobilitare. Dentro l'universo dei militari vige un
"codice d'onore" basato sull'omertà e sulla sottomissione. I soldati vengono
condizionati ad uccidere "nemici" ed una popolazione che non avevano mai
visto prima. Per potere adempiere a questo non basta la durissima
disciplina, le droghe,l'idea che chi si uccide è un essere inferiore.
Bisogna anche odiarne la cultura, la religione ed è per questo che si
bruciano i corani.
Un dr.Stranamore è sempre possibile. E' possibile che il potere del
Congresso USA venga prevaricato da quello del Pentagono e del complesso
industriale militare. L'onnipotenza di un sistema militare che chiude in una
rete tutto il mondo è tale da renderlo autoreferenziale ed un pericolo per
gli USA ed il mondo. Possiamo parlare di un fallimento della democrazia
americana ed un suo tralignamento nel militarismo dei generali.
Oramai è chiaro che le guerre USA non servono per dare ai paesi che
vengono occupati un nuovo ordine, una nuova cultura, un nuovo sistema di
valori ma servono soltanto a sfasciarli a ridurli lande desolate ed
impestate di uranio. La civiltà dell'Irak, della Libia, dell'Afghanistan di
oggi è certamente inferiore a quella della Libia di Gheddafi, di Sadam
Hussein, financo degli stessi talebani. Ma forse questo non interessa agli
USA. Interessa soltanto avere distrutto la loro prosperità e la loro
autonomia, di averli ridotti soltanto a luoghi geografici magari con forti
munitissime basi militari enclavi di un territorio ostile ed impoverito.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, February 25, 2012 8:10 PM
Subject: il portiere di notte
Vedevo oggi in TV una ennesima comparsata del nostro gallinaceo presidente
del Consiglio accolto con una strepitosa ovazione nell'Aula Magna della
Università Bocconi da un pubblico di colleghi. Mi chiedevo se avrebbe eguale
accoglienza dalle famiglie degli ottocento licenziati dalle Ferrovie o nei
quartieri popolari del Mezzogiorno e delle città del Nord dove è tornata la
Fame come nel dopoguerra di mezzo secolo fa! Ma il lavoro dei massmedia è
penetrante non dà tregua è ossessivo. Tutti i giornalisti d'Italia sono in
ginocchio davanti il Grande Salvatore! La percezione del pubblico è di
affidamento e questo purtroppo deriva dal ventennio di sfascio morale ed
istituzionale che Berlusconi rappresentava. Eppure io sono convinto che
Monti e Napolitano hanno già condotto l'Italia in una pagina diversa della
sua storia, una pagina brutta, terribile per le sofferenze sociali,
l'acuirsi della tirannia dello Stato Fiscale, la perdita per ognuno di noi
delle piccole cose che aveva conquistato negli anni della civiltà. Credo che
molti italiani soffrano di una sorta di sindrome di Stoccolma la sindrome
che riconosce nel Portiere di Notte della Cavani il proprio aguzzino ma
nello stesso tempo si è soggiogati dal male che ci ha fatto e che ci fa e
dai chiodi che martella nel nostro destino. Il nostro senso di sgomento e di
impotenza è accresciuto dal carattere e dalla natura internazionale dei
programmi che ci vengono imposti. Appena Monti o Napolitano hanno una
piccola difficoltà a realizzare il "compito" che avevano avuto assegnato
interviene o l'Ocse o la BCE a dargli man forte, a schiacciare con la loro
autorità ed il loro potere ogni resistenza. Lo schema sul quale la destra si
sta giocando tutta la partita del lavoro è basato sull'uso spregiudicato
della tristissima condizione del giovani che viene attribuita alle tutele di
cui godono le generazioni operaie dell'art.18. Si trascura di dire che il
precariato e le sofferenze dei giovani sono frutto della legge Biagi che
consente 46 modi di legalizzazione della illegalità nel rapporto di lavoro.
Si insiste nel portare avanti le privatizzazioni che sono fonte non solo di
nuova precarietà ma di aumento dei costi della esistenza per le famiglie
come abbiamo tutti constatato nei tre settori fondamentali della energia,
delle ferrovie e delle poste. Ma la menzogna ideologica e sociale della
destra prima berlusconiana ed ora montiana viene suffragata da molti
esponenti di quello che fu il PCI e che oggi sono in gara con il PDL per
conquistare l'elettorato di destra. La menzogna è largamente praticata dal
governo Monti che spaccia per recupero dell'ICI dalla Chiesa una misura che
esonera tutte le scuole cattoliche. La scuola privata è diventata un tabù e
se poi è anche cattolica assolutamente intoccabile da chicchesia!
Altro toccasana della predicazione liberista sono le privatizzazioni. Le
privatizzazioni aiutano ad uscire dalla crisi. Ma l'esperienza che abbiamo
fatto nei campi fondamentali dell'energia, delle poste, delle ferrovie non è
positiva: sono aumentate le tariffe per i consumatori e le famiglie e la
ricchezza prodotta non viene in alcun modo socializzata ma trattenuta dai
privati e reinvestita spesso in speculazione mentre il capitale sociale
viene lasciato deperire ed i servizi diventano sempre più fatiscenti o
cambiano natura come è avvenuto con lo scandalo dei treni di lusso di
Montezemolo che convivono con quelli pieni di zecche e vecchissimi dei
pendolari. Si parla di ripresa ma questa non verrà mai senza realizzare
investimenti industriali. L'Italia non ha più l'apparato industriale che ne
faceva la quarta potenza del mondo. La Fiat oggi ha preannunziato la
chiusura di due stabilimenti su cinque e credo che lo farà perchè ha
delocalizzato negli USA e non ha più interesse a spolpare l'Italia che
considera un limone già spremuto. Credo che nella divisione internazionale
del lavoro che è stata decisa dalla cabina di comando del capitalismo
mondiale l'Italia ha avuto assegnato il ruolo che il Sud ha avuto finora.
Tutta l'Italia diventa Sud d'Europa. Finora abbiamo avuto una perdità di
sovranità limitata alle questioni militari e politiche. Ora questa perdita
si estende a tutta l'economia. Non sarà la perdita dell'art.18 a farcela
recuperare. Nel nostro futuro c'è il nostro passato di fame rappresentato da
Pulcinella che si riempie le tasche di spaghetti. La nostra unica speranza
sta in un percorso periglioso e difficilissimo: dovremmo sganciarci
dall'Europa e dall'Euro ed inventarci un diverso sistema di rapporti
internazionali. Per fare questo abbiamo bisogno di una classe dirigente
rivoluzionaria e capace di incendiare o di tenere a basa quella che Mao
chiamava la tigre di carta.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, February 27, 2012 3:13 PM
Subject: fallimento della democrazia americana
Fallimento della democrazia americana.
I disordini esplosi a Kabul ed in tutto l'Afghanistan provocati dalla
scoperta di libri del Corano dati alle fiamme in una caserma americana sono
stati e continuano ad essere duramente repressi dal governo fantoccio di
Karzai, governo che si regge sull'appoggio militare della Nato e che
cadrebbe rovinosamente entro poche ore se ne fosse privato. Ci sono stati un
paio di morti e dei feriti tra gli americani che hanno dovuto chiudere
l'ambasciata. La Clinton si è mostrata infastidita dei disordini e chiede a
Karzai che ha già ucciso una quarantina di persone durante le repressioni di
fare di più e di assicurare "l'ordine". A undici anni di distanza
dall'invasione della Nato, dopo miliardi di dollari spesi dagli USA e dalla
Nato, l'Afghanistan continua ad essere occupato ma indomito. Non c'è luogo
della terra invaso dagli americani e dalla loro "cultura" in cui ritorni la
pace e ci sia una qualche armonia con le popolazioni locali. Questo per il
motivo semplice che alla base dell'espansionismo USA ci sono interessi
sporchi legati al petrolio ed ai tanti traffici che le multinazionali e gli
affaristi americani praticano. Non ci sono valori che peraltro il
colonialismo non può esprimere. Basti pensare al ruolo degli stabilimenti
Halliburton dell'ex vice presidente Chelcey ed alle centinaia di migliaia
di contractors c he come cavallette hanno invaso l'Iraq e l'Afghanistan
comportandosi da crudeli e spietati padroni.
Ci hanno indotti a credere che la lotta al terrorismo e l'esportazione
della democrazia erano i fondamenti motivazionali delle invasioni. In
effetti i sistemi "democratici" che si sono creati a Kabul ed a Bagdad sono
una bruttissima copia di quelli occidentali (peraltro in crisi) ed il potere
si regge su cricche locali spesso criminali. Non c'è una sola cosa buona ed
utile che resti in un decennio di disastri, di devastazioni, di omicidi, di
bombardamenti indiscriminati. Solo terrore ed odio profondo, inestinguibile,
verso gli USA e l'Occidente.
Ma gli eserciti USA pongono un grosso problema di democrazia al mondo
intero essendo la loro cultura suprematista, machista, fascista. Le classi
dirigenti di questi eserciti provengono dai ceti ricchi e benestanti mentre
la stragrande maggioranza dei soldati viene arruolata nelle regioni povere
degli USA e spesso la motivazione all'arruolamento è quella di trovare un
qualcosa per sfuggire alla disoccupazione. Lo stesso avviene in tutto
l'Occidente. Basti vedere l'origine geografica dei morti italiani in
Afghanistan in gran parte meridionali. Il potere conquistato dalle forze
armate USA è davvero strabordante. Oramai si fanno le guerre soltanto per
tenere occupati eserciti ed industrie di armamento che le alte gerarchie dei
generali non vogliono smobilitare. Dentro l'universo dei militari vige un
"codice d'onore" basato sull'omertà e sulla sottomissione. I soldati vengono
condizionati ad uccidere "nemici" ed una popolazione che non avevano mai
visto prima. Per potere adempiere a questo non basta la durissima
disciplina, le droghe,l'idea che chi si uccide è un essere inferiore.
Bisogna anche odiarne la cultura, la religione ed è per questo che si
bruciano i corani.
Un dr.Stranamore è sempre possibile. E' possibile che il potere del
Congresso USA venga prevaricato da quello del Pentagono e del complesso
industriale militare. L'onnipotenza di un sistema militare che chiude in una
rete tutto il mondo è tale da renderlo autoreferenziale ed un pericolo per
gli USA ed il mondo. Possiamo parlare di un fallimento della democrazia
americana ed un suo tralignamento nel militarismo dei generali.
Oramai è chiaro che le guerre USA non servono per dare ai paesi che
vengono occupati un nuovo ordine, una nuova cultura, un nuovo sistema di
valori ma servono soltanto a sfasciarli a ridurli lande desolate ed
impestate di uranio. La civiltà dell'Irak, della Libia, dell'Afghanistan di
oggi è certamente inferiore a quella della Libia di Gheddafi, di Sadam
Hussein, financo degli stessi talebani. Ma forse questo non interessa agli
USA. Interessa soltanto avere distrutto la loro prosperità e la loro
autonomia, di averli ridotti soltanto a luoghi geografici magari con forti
munitissime basi militari enclavi di un territorio ostile ed impoverito.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pane-rose@tiscali.it
Sent: Friday, March 02, 2012 4:21 PM
Subject: Mormone e miliardario. Veleno cristiano nella politica USA
Regressione culturale e sanfedista della politica americana fatta da
miliardari
Si critica il fondamentalismo islamico come azione politica militare
terroristica basata sull'islamico nella sua interpretazione più
intransigente e rigida. La meno dialogante con le altre culture che si
vorrebbero sottomettere ed assimilare come è avvenuta durante la prima
grande ondata fermata alle porte di Vienna ...non molti secoli fa.
Ma la politica americana si sta caricando sempre di più di elementi e
significazioni religiose di un cristianesimo aggressivo ed intollerante
assai più intransigente e militante di quello islamico. I due maggiori
candidati alle Primarie dei Repubblicani sono appartenenti a due sette
religiose assai importanti negli USA: Romney è mormone e Santorum è
fervido sostenitore della unità Stato-Chiesa che a suo avviso non sono
separabili. Santorum e Romney sostengono un cristianesimo reazionario
omofobo c on forti tratti di feudalesimo nella considerazione del genere
femminile. La Chiesa mormone ha predicato la poligamia fino alla sua
proibizione per legge ma ci sono ancora frange di essa che continuano a
praticarla.
Il cristianesimo ha avuto momenti di grande modernità negli USA. Ma da
molti anni a questa parte porta notazioni soltanto di carattere
estremistico e di destra nelle politiche sociali ed internazionali degli
USA. Non dimentichiamo i roghi di libri del Corano. Bush si riuniva in
preghiera con i suoi collaboratori prima di fare gasare popolazioni
dell'Iraq o bombardare villaggi della Somalia. Insomma la religione è
diventato elemento inquietante e devastante delle scelte di politica
estera e sui diritti civili
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, March 04, 2012 8:31 PM
Subject: tristezza delle primarie
Tristezza delle primarie.
Ho votato al gazebo di Via Campolo dopo aver fatto la fila per oltre
un'ora. Una fila che si rinnovava continuamente con l'arrivo di nuove
persone. Una partecipazione importante di elettori tutti
disciplinatamente in attesa del proprio turno muniti di euro, tessera di
identità e certificato elettorale. Trascrivo le impressioni che ne ho
tratto e che naturalmente possono essere sbagliate e magari soltanto il
riflesso di un mio stato d'animo.
Innanzitutto il clima della folla in attesa non è quello quasi festante
di altre primarie. Ricordo quelle che vinse Prodi nel 2005 e quelle
vinte dalla Borsellino sempre nel 2005 contro un vecchio notabile della
DC catanese.L'atmosfera era di forte coinvolgimento anche emotivo e gli
elementi della "politica" più numerosi e motivanti. Oggi la folla
sebbene numerosa era silenziosa. Una sorta di tristezza aleggiava nell'aria.Il
sentimento contraddittorio della partecipazione ma anche della sua
inutilità. Il seggio era presidiato da numerosi attivisti dei vari
candidati con un grosso distintivo di contrassegno in cui stava scritto:
"io voto..... oppure io voto...quell'altro. Simboli dei partiti ed
attivisti dei partiti che scompaiono a favore delle singole personalità
candidate. Certo ogni candidato è portatore di idee e proposte tutte sue
ma la battaglie si svolge attorno alle persone e vince chi ha più forza
organizzativa e finanziaria, più agganci e più appeal nell'elettorato.
Dietro i candidati si svolgono anche grosse prove di forza nella lotta
per il controllo del PD siciliano e per la sopravvivenza dello stesso
governo regionale. Solo una candidata è lontana da questi giochi e
la sua elezione o sconfitta sarà soltanto sua senza implicazioni nella
macchina del potere politico.
Ma perchè non c'è vibrazione di sentimenti in queste primarie? La
situazione non dovrebbe essere delle peggiori. Il centro-destra esce da
una esperienza desolante ed ancora non ha le idee chiare su come correrà
a Palermo. Credo che il popolo di centro-sinistra sia incupito dallo
scenario generale del Paese. Non si aspettava che la liberazione da
Berlusconi avrebbe significato finire sotto una dittatura fiscale con la
minaccia del fallimento del sistema-paese e milioni di disoccupati. C'è
una sorta di tristezza nella accettazione di Monti che viene subito come
la medicina amara ma necessaria per la salvezza. Almeno questo è quello
che hanno fatto credere cento giorni di propaganda incessante avallata
da frequenti interventi di Napolitano. La gente è convinta che anche se
cambierà il governo di Palermo difficilmente cambierà qualcosa dal
momento che le politiche municipali come quelle nazionali vengono
dettate dai banchieri della BCE. Nel corso degli ultimi tre anni nei
quali si è parlato moltissimo di federalismo tante leggi sono state
fatte per sottrarre potere ai Comuni. Il pareggio di bilancio introdurrà
nuove rigidità e restrizioni.Si potrà fare quasi niente. Inoltre nella
gente pesa la disoccupazione. Ogni famiglia ha figli ai quali deve
integrare il reddito o che addirittura deve mantenere. L'adesione del
PD alle politiche del governo Monti è deprimente e accettata con
amarezza. Tutti quindi in attesa di votare davanti il gazebo ma con il
cuore vuoto di speranze e senza sapere se c'è una via di uscita e di
salvezza.
Il PD non si rende conto che non può essere per il suo popolo solo
partito di governo. La sua adesione alle linee liberiste della Unione
Europea e del Governo italiano non è la migliore per dare prospettiva e
speranze al suo elettorato ed alla Italia. Il montismo dopo l'antiberlusconismo
porta soltanto depressione e le uscite di Veltroni sull'art.18 non fanno
altro che aggravarla.
Pietro Ancona
Sent: Sunday, March 04, 2012 9:22 AM
Subject: Le primarie a Palermo
Le primarie hanno sempre successo perchè la gente è affamata di
partecipazione dopo la chiusura delle sezioni e la trasformazione
dei partiti in oligarchie sempre più elitarie ed irrangiungibili.
Sono la democrazia o un surrogato di essa? Sono un surrogato della
democrazia. Basti pensare che le abbiamo importate dagli USA dove
servono ai miliardari di selezionarsi in vista delle elezioni. A
Palermo, i quattro candidati che apparentemente affrontano alla pari
le elezioni di oggi si trovano in condizioni assai dissimili tra di
loro Rita Borsellino gode il sostegno di tre leaders di partito
venuti apposta a Palermo per sostenerla: Bersani, Vendola e Ferrero
e l'appoggio ufficiale di questi tre partiti. Gode anche
dell'appoggio dell'IDV e di Orlando in persona. Faraone è appoggiato
da una potente corrente interna al PD, la corrente del rottamatore
Sindaco di Firenze e Ferrandelli è espressione del gruppo
Cracolici-Lumia che appoggia il governo Lombardo alla regione
Siciliana. Tra questi tre incrociatori sta una barchetta Antonella
Monastra che non ha l'appoggio di nessuna significativa ed
importante cordata di potere e che sicuramente soccomberà nello
scontro. Io e Giuseppina voteremo per lei e ci rechiamo a votare
soltanto per sostenerla non avendo alcuna fiducia nè nelle primarie
nè nel centro-sinistra che se vincerà farà certamente meglio della
destra ma non ha alcun progetto di cambiare Palermo ed immettervi
possibilità nuove per sfuggire alla crisi che la deprime.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: Pietro Ancona
Sent: Monday, March 05, 2012 10:15 AM
Subject: Primarie a Palermo Prime riflessioni
Primarie a Palermo Prime riflessioni
Rita Borsellino e i segretari di quattro partiti che hanno sostenuto
la sua candidatura alle primarie di Palermo hanno perso. Bersani,
Ferrero, Vendola ed il potente esponente dell'Idv palermitano Leoluca
Orlando hanno perso con lei nella volata finale che l'ha distanziata di
una piccola manciata di voti dal vincitore Ferrandelli. Assieme alla
Borsellino esce sconfitto un disegno riguardante la candidatura e la
elezione di Leoluca Orlando alla Regione Siciliana. Lombardo convitato
di pietra delle primarie esce vincitore assieme ai suoi sostenitori
Cracolici e Lumia che io chiamerei i grandi zii del giovanotto appena
eletto.
Alla Borsellino sono mancati voti di sinistra che lei ha scoraggiato
con le sue dichiarazioni sull'art.18 che non è per lei un tabù e sul
governo Monti che sarebbe un male necessario. Forse la Borsellino non
conosce bene la natura del suo stesso elettorato che è sempre stato non
solo antimafia ma di sinistra e legato ai lavoratori e che quindi non
poteva gradire le sue gratuite quanto deplorevoli dichiarazioni sul
diritto alla giusta causa. In quanto al suo antagonista vincitore
tutta Palermo sa che non è giunto al successo con le sue gambe ma con il
potente appoggio dei personaggi che sostengono il governo Lombardo e
che detengono una parte essenziale del pacchetto azionario del PD
siciliano. Non si tratta quindi della vittoria del giovane consigliere
comunale contro l'anziana europarlamentare, ma della vittoria di una
fazione del PD che ha finora imposto l'alleanza con Lombardo in
Sicilia. Mai come in questa vicenda delle primarie palermitane i giochi
di potere dei potentati politici hanno avuto la prevalenza su tutto con
buona pace per tutti.
Rifondazione Comunista e Sel non si rendono conto della loro
estraneità alla natura delle correnti che percorrono il PD e ne fanno un
Partito che si anima soltanto attorno a lotte di potere dei suoi gruppi
dirigenti. Sbagliano a partecipare alle primarie del PD ed avrebbero
fatto bene ad organizzare le primarie della sinistra introducendo nella
palude centrista e moderatista della politica la radicalità necessaria
che la fa vera e rispondente ai sentimenti della gente. Partecipare alle
primarie del PD vuol dire accettare il centro-sinistra che oggi non è
più quello delle grandi riforme degli anni 70 ma una agglomerazione che
condivide la politica liberista del centro-destra senza tante
differenze.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, March 07, 2012 9:36 PM
Subject: Visco e l'Italia dei vecchi lavoratori
Visco e l'Italia dei vecchi lavoratori
Il governatore della Banca d'Italia dr.Ignazio Visco si unisce oggi
alla canea delle voci degli squali più autorevoli del regime che tentano
di influenzare la trattativa sul "mercato di lavoro". Lo scopo è portare
a casa l'abolizione dello art.18 e fare saltare l'ultima difesa della
dignità dei lavoratori senza la quale questi saranno alla mercè di
colui o dell'azienda per cui lavorano. Il Dr. Visco per chi non lo
sapesse è da anni baby pensionato con assegno di 15 mila euro netti al
mese. Riceve uno stipendio annuo di Governatore che è il più alto del
mondo, maggiore di quello di tutti gli altri d governatori pari a 450
mila ai quali bisogna aggiungere tutti i benefict della carica ed il
costo del suo posto di lavoro. Per fare un raffronto basterà dire che lo
stipendio del governatore della banca tedesca è di 101 mila euro!
Questo signore parla di "rendite di posizione e di resistenze (la
difesa operaia dell'art.18). Naturalmente ripete il refrain
propagandistico quanto falso che lascia capire come l'art.18 impedisce
ai giovani di entrare pienamente nel mondo del lavoro. Fa finta di
ignorare la legge Biagi che prevede 46 possibili contratti atipici che
creano precariato in quantità industriale. Ma il punto centrale
dell'intervento di questo signore è quando afferma che bisogna lavorare
" di più, in più e più a lungo" perchè l'Italia è un paese anziano
(sic!).
Desidero ricordare che nel 2012 la caratteristica prevalente del lavoro
non è la prestazione manuale, muscolare in cui l'anzianità incide
negativamente e produce prestazioni scadenti o discontinue. L'età
avanzata dei nostri lavoratori viene mitigata dalla presenza di oltre
quattro milioni di emigranti tutti in età giovanile e potrebbe esserlo
molto di più dalla ricerca e dall'applicazione di innovazioni
tecnologiche che suppliscano l'erogazione di mera energia muscolare.
Certo l'allontanamento dell'età pensionabile crea ostacoli al turnover
ma il livello tecnologico della nostra economia potrebbe permettere una
riduzione dell'orario di lavoro al disotto delle 35 ore settimanali.
Innalzamento dell'età pensionabile che è diventata la più alta d'Europa
e che è stata accompagnata finora da politiche che tendevano a
trattenere i pensionandi in servizio.
Non bisogna lavorare di più ma lavorare in più e lavorare meno.Il
problema della produttività è sopratutto un problema di organizzazione
industriale. Ridurre la giornata lavorativa a sei ore. E' inutile
produrre più in fretta prodotti se questi poi sono destinati a restare
in magazzino per settimane o per mesi. Quando Marchionne facendo
lavorare come muli i dipendenti della Fiat produce più automobili in un
tempo minore se queste poi rischiano di arrugginire in lunghe
malinconiche file nei piazzali degli stabilimenti non combina un grande
affare.
Si stanno rendendo le condizioni dei lavoratori invivibili. Si
inducono i lavoratori ad odiare il posto di lavoro nel quale si sentono
sempre di più a disagio, sfruttati, estranei. Eppure ci sono stati
periodi in cui i lavoratori hanno avuto l'orgoglio della loro azienda,
della loro capacità professionale. Essere ferrovieri o meccanici di
precisione o altro rendeva orgogliose e motivate le persone e le aziende
rilucevano della collaborazione dei loro dipendenti. Si, rilucevano. Un
lavoratore soddisfatto e realizzato fa bene non solo a se stesso ed alla
sua famiglia ma anche alla sua azienda.
uno squalo sazio che guadagna 50 o 60 mila euro al mese filosofeggia
sull'Italia anziana e sul lavorare di più e più a lungo non si rende
conto che può anche darsi che riesca a piegare i lavoratori alle sue
voglie ma contribuirà ad approfondire la frattura piuttosto che a creare
coesione sociale. Questa si crea con la giustizia sociale che comincia
da una drastica riduzione della distanza che lo separa dalla media dei
lavoratori italiani (23 mila euro l'anno).
Pietro Ancona
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/03/07/visualizza_new.html_128326697.html
Le sconcertanti motivazioni del PG Jacovello se corrispondono all'orientamento di tutta la Magistratura escludono la responsabilità dei politici e di quanti favoriscono la mafia senza essere "punciuti" e ci fanno ritornare indietro nel tempo. Siamo di nuovo a prima di Falcone e Borsellino. Mi domando se Cuffaro e quant...i sono stati inquisiti per il reato fortemente voluto da Falcone debbano restare in carcere o sotto processo dal momento che la mafia da oggi in poi è soltanto quella militare. Ci voleva il governo Monti per giungere a questo sconcertante esito. Magari i "tecnici" servono a fare quello che i "politici" non sono riusciti a fare: sconfiggere del tutto lo Stato antimafia,.
****
la scelta della cgil dopo Piazza
San Giovanni
pubblicata da
Pietro Ancona il giorno
sabato 10 marzo 2012 alle ore
21.10 ·
La scelta della CGIL dopo Piazza San
Giovanni
La giornata di ieri è stata
bella per i lavoratori, per la
sinistra, per l'Italia. La Fiom è
riuscita a proporsi quasi come
sindacato generale capace di
interpretare i bisogni e le speranze
non solo dei metalmeccanici ma di
quanti vogliono vivere in un paese
più civile e giusto dai NoTAV ai
senza-tetto ai precari ed anche di
quanti nell'artigianato e tra i
piccoli proprietari ed imprenditori
sono stati travolti dalla crisi.
Aumentano i casi di suicidio tra i
piccoli imprenditori vessati dalle
banche o da Equitalia. Le istanze
di queste categorie hanno trovato
posto nella rivendicazione della
FIOM per nuovi investimenti e per
una vera ripresa economica. La
manifestazione è riuscita. La forza
della classe operaia organizzata non
ha permesso che avvenissero
provocazioni e non venisse offuscato
il significato della giornata di
lotta.
L'assenza del PD da Piazza San
Giovanni tutto sommato è stato un
fatto di chiarezza. Il PD ha forzato
la realtà assentandosi da una lotta
alla quale la sua base elettorale
avrebbe volentieri partecipato.
Bersani ha cercato di recuperare in
extremis dicendo che resta
"sensibile" alle richieste della
Fiom. Tuttavia la sua sensibilità
maggiore si svolge sul versante
opposto a quello indicato dai
lavoratori. Nella stessa giornata di
ieri ha proposto un Monti bis, cioè
la prosecuzione della politica di
destra più a destra che l'Italia
abbia mai conosciuto.
Molto dipende dalla CGIL e
dalle sue scelte. La partecipazione
della CGIL alla trattativa
presieduta da Fornero può
trasformarsi in una trappola e forse
è già una trappola. Dalle trattative
sul mercato del lavoro non c'è da
sperare niente di buono dal momento
che secondo una prassi consolidatasi
negli ultimi venti anni in queste
trattative il governo ed il
padronato chiedono ed il sindacato
concede o cede. Nella "migliore"
delle ipotesi si profila uno scambio
tra ammortizzatori sociali ed
art.18. Libertà di licenziamento
senza giusta causa con lo zuccherino
di qualche mese in più di sussidio
di disoccupazione forse pagato un
poco di più. Vale la pena di
partecipare ad una simile imboscata?
Finora la CGIL non ha scoperto il
fianco alla Fiom ma è condizionata
dal PD e dai suoi corposi interessi
e non è detto che alla fine non
finisca con il cedere magari ad una
soluzione mascherata in cui l'art.18
viene "devitalizzato". Ma può darsi
che la destra non si accontenti di
questo e voglia lo scalpo di Cipputi
da appendere al suo Totem.
L'art.18 non è un obiettivo
qualsiasi. Il suo abbattimento
segnerà la fine di un lungo periodo
storico nel quale i lavoratori hanno
avuto la possibilità di difendersi e
di agire protetti da diritti.
Resterà molto poco della dottrina
giuslavorista quando
il lavoratore diventerà una cosa,
un oggetto come un altro del
processo lavorativo. Come era ai
tempi dell'Inghilterra di Engels e
di Marx. Appena abbattuto l'art.18
il prossimo giro sarà legato al
diritto di sciopero. Presto avremo
l'inaugurazione di un periodo in cui
per i lavoratori non ci saranno
diritti,
ma soltanto obbligazioni. Agli
albori del capitalismo gli operai
che disertavano il lavoro potevano
essere incarcerati ed anche
impiccati. La punizione della
fustigazione era largamente
praticata. I più restii allla
prepotenza padronale che pretendeva
prestazioni dalle tre del mattino
alle dieci di sera potevano essere
deportati. Può anche darsi che la
fertile mente di Sacconi, di Ichino
e della Fornero produrrà nuovi
marchingegni per abusare dei
lavoratori. In fondo chi poteva
immaginare venti anni fa che avremmo
avuto la Legge Biagi e le sue 46
modalità con le quali impiccare
intere generazioni di lavoratori
italiani?
Molto dipende dalla scelta che
farà la CGIL. Se deciderà di stare
fino in fondo e non per finta dalla
parte della Fiom non è detto che,
nonostante la mobilitazione anche
della più alta carica istituzionale
contro l'art.18, che tutto si
concluda con una sconfitta della
giustizia e del diritto.
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: palermo@repubblica.it
Sent: Friday, March 16, 2012 5:05 PM
Subject: funerali di Stato Placido Rizzotto
Cara Repubblica,
l'iniziativa dei funerali di Stato per Placido Rizzotto nasce da un
contesto massmediatico che prescinde del tutto dalla verità storica e
dal bisogno di rendere giustizia alla sua memoria ed a quella di tutti i
martiri sindacalisti uccisi dalla mafia fino al delitto di Battaglia.
Mette una equivoca pezza in una situazione in cui c'è bisogno invece di
analizzare delitto per delitto tutte le omissioni ed i disimpegni degli
organi dello Stato nella ricerca dei responsabili di tanti efferati
delitti compiuti con una finalità terroristica: scoraggiare i socialisti
dallo stare nel sindacato accanto ai comunisti, distruggere il risultato
del Blocco del Popolo alle elezioni regionali, sviluppare e proteggere
il rapporto mafia politica.
Questo funerale viene decretato da un governo nemico dei lavoratori e
quasi contemporaneamente al varo della controriforma dello Statuto dei
Diritti con la fine sostanziale dell'art.18. Un governo che ha ridotto
le pensioni e le ha rese quasi inaccessibili ai precari. Un governo
che offende i lavoratori e che proclama la necessità di essere cattivo
nei loro confronti. Un governo che si serve dei funerali di Stato per
propagandare le missioni colonialistiche dell'Italia in Iraq, Libia,
Afghanistan.
Meglio per Placido Rizzotto un funerale laico celebrato dei socialisti
e della sinistra siciliana senza ministri, cardinali, generali che
certamente sono lontani dal suo modo di sentire e dal suo sacrificio. Un
funerale senza ipocrisia per i resti del suo corpo che avrebbero dovuto
essere trovati da oltre mezzo secolo e che soltanto ora sono stati
riconosciuti.
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: eguaglianza e libertà
Sent: Monday, March 19, 2012 4:03 PM
Subject: la riforma di Biagi
La riforma di Biagi nel decennale della morte.
Nel decennale della morte di Marco Biagi mentre mi unisco a coloro che
condannano l'assassinio quale arma di punizione o di risoluzione di problemi
politici o sociali, mi dissocio da quanti, a cominciare da Napolitano
strumentalizzano la ricorrenza della tragedia per esaltare i valori e le
scelte che lo studioso fece. Valori e scelte non compiute nel chiuso di uno
studio o nell'aula di una università ma nella qualità di consulente del
Governo italiano al quale il professore Biagi ha fornito tutto
l'armamentario giuridico e culturale che ha dato vita alla legge trenta.
Questa legge trenta che io continuo a chiamare legge Biagi disgrega il
rapporto di lavoro in numerosi marchingegni (se ne contano una cinquantina)
in cui la scelta per il datore di lavoro è senza limiti e tale da privare
legalmente di diritti che erano patrimonio della cultura giurlavoristica di
questo paese. Il lavoratore biagizzato è a tempoed è privato del welfare.
Difficilmente avrà pensione e se disoccupato non avrà che da rivolgersi ai
suoi genitori se ne ha per farsi mantenere. Naturalmente posti di lavoro
precari non ne esistono. Il precariato non è una esigenza oggettiva del
sistema economico. Esistono posti di lavoro fissi assegnati in modo
precario. Le paghe dei precari sono miserrime ed indecenti. La piaga del
precariato ha invaso tutto il mondo del lavoro diventando maggioritaria
nelle nuove assunzioni. Il solo tentativo di ridurre il supermercato dei
contratti atipici da 46 a 8 ha suscitato le ire della Confindustria. La
signora Marcegaglia ha affermato che "la flessibilità in entrata" non si
tocca.
Milioni di persone in Italia sono state rovinate dalla legge trenta. Altri
lo saranno in futuro. E' difficile la estirpazione di questo cancro perchè
partiti, parlamentari, sindacati, cooperative ricorrono abbondantemente al
rapporto atipico.Andate a guardare quale rapporto di lavoro hanno i
dipendenti del PD o della CISL.
Per questo non condivido la verità di una ricorrenza che è contro la
violenza del terrorismo ma è anche violenta verso tutte le nuove generazioni
del lavoro di questo Paese.
Biagi ha dato gli strumenti giuridici per fare del precariato un valore.
Ma il precariato è un disvalore mentre la rigidità è un valore perchè è
certezza del diritto e modernità e rinnovamento dell'economia italiana.
Modernità e rinnovamento che non si avranno più con il lavoratore "usa e
getta" di Marco Biagi.
Pietro Ancona
http://www.facebook.com/messages/1342275423#!/note.php?note_id=413560751990677
****
L'occasione perduta
del 150 anniversario dell'Unità
d'Italia
pubblicata da
Pietro Ancona il giorno lunedì
19 marzo 2012 alle ore 8.08 ·
Sotto la guida di Napolitano le
celebrazioni del 150 dell'Unità di
Italia hanno fatto una rilettura
reazionaria, retorica, oscurantista di
una storia che va ri-riaccontata di sana
pianta e che è stata la storia di
annessioni più o meno violente aiutate
dalla Francia a favore del suo Stato
satellite della Savoia. Storia
cominciata con il sangue versato per
conto terzi in una guerra lontanissima
dall'Italia la guerra di Crimea proprio
come oggi combattiamo le guerre altrui
in Afghanistan in Iraq e domani in Siria
o in Algeria o in Iran. Napolitano ha
omesso di raccontare il decennio
meridionale di sangue successivo alla
spedizione dei Mille nel corso del quale
centinaia di migliaia di persone furono
uccise barbaramente o deportate a
Fenestrelle la terribile fortezza
torinese al cui ingresso sta scritto:
Ognuno vale per ciò che produce" scritta
anticipatrice di quella di Auschwitz "il
lavoro rende liberi"!
Il 150
anniversario è stato una occasione
perduta per la verità e per la
giustizia,. .
E' stato anche l'anno in cui abbiamo
perso quanto restava della sovranità
nazionale già limitata dalla presenza di
100 basi militari americane e da
depositi di bombe nucleari e dalla
pesantissima interferenza clericale in
tutta la legislazione sui diritti della
persona umana. Un anno in cui non si è
voluto fare chiarezza e che ha lasciata
intatta l'enorme menzogna che grava
sulla nostra storia. Mai come oggi
l'Italia è una "espressione geografica"
come ebbe a dire malignamente Metternich
e, ancora più tristemente, "un paese di
morti" come ebbe a dire il poeta La
Martine. L'Italia era stata redenta e
poteva diventare nazione attraverso le
lotte del suo possente movimento operaio
e socialista che avevano prodotto
condizioni di civiltà universali e di
dignità nei posti di lavoro. Avevamo
pensioni e sanità e scuole tra le
migliori del mondo. Tutto revocato! Ora
è in corso un processo di
schiavizzazione della condizione del
lavoro e, piuttosto che abolire la legge
che contribuisce a generarle la legge di
precariato ispirata a Biagi stiamo
cancellando gli ultimi diritti che
restano ai lavoratori. Con la fine
dell'art.18 si chiude la storia della
coesione nazionale. Da domani in poi
ognuno per se come profetizzava la
signora Tatcher.
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, March 29, 2012 12:39 PM
Subject: Fw: La morte del trentesimo monachello
La morte del trentesimo monachello
E' raccapricciante come la vita umana possa essere strumentalizzata ed
usata per una causa che viene tenuta aperta soltanto attraverso lo scandalo.
Un monachello di appena venti anni, un ragazzo ancora quasi imberbe, si è
suicidato in modo orrendo dandosi fuoco per tenere "accesa" la causa del
ritorno del Dalai Lama al potere in Tibet. E' la trentesima vittima da
quando è cominciata la campagna dei suicidi che ha lo scopo di emozionare
l'opinione pubblica mondiale e di spingerla contro i cattivi cinesi che non
vogliono riconoscere l'indipendenza dei tibetani e che non hanno rispetto
per la spiritualità di una religione che raccoglie tra i suoi adepti noti
personaggi dell'alta società americana ed è di moda nei salotti "culturali"
dell'Occidente
Ho profonda pietà e pena per la giovane vita scomparsa tra le fiamme e
invoco l'intervento di coloro che hanno il potere di impedire la
continuazione dello svolgimento di questo criminale programma
propagandistico fatto di immolazioni di giovani incolpevoli e plagiati o
costretti da una immensa pressione ambientale psicologica a sacrificarsi.
Non c'è dubbio che i roghi umani hanno una regia assai attenta alla
politica planetaria. Non c'è niente di spontaneo nell'autodafè dei giovani
che si immolano. Una mente sapiente e criminale predispone il progetto e si
tratta di un progetto poliennale che ci farà vedere ancora molti sacrifici,
molte immolazioni. E' anche possibile che si passerà dal sacrificio
individuale a quello collettivo, che gruppi di giovani monaci si daranno
fuoco insieme per sottolineare ancora di più e meglio la causa di chi vuole
tornare al governo di una immensa regione dove è stato esercitato un potere
feudale enorme su una popolazione tenuta analfabeta e priva di servizi
sanitari in grandissima parte ridotta alla servitù della gleba di potenti
monaci che erano padroni di tutto a cominciare della vita dei contadini e
degli artigiani.
Questa causa del ritorno del Dalai Lama in Tibet è sostenuta dagli USA
che finanziano attraverso la Cia lo stesso Dalai Lama ed il movimento
religioso buddista. Molti monaci sono stati e sono ancora addestrati alla
guerriglia, al sabotaggio, alla guerra partigiana nelle montagne del
Colorado. Il movimento buddista viene usato per arrecare danno all'immagine
della Cina. Ricordiamoci dei giochi olimpici e della staffetta buddista
parallela che ne disturbò lo svolgimento ed amareggiò un momento di
protagonismo mondiale della Cina richiamando attraverso la potentissima
catena massmediatica occidentale l'attenzione sulla causa della
"liberazione" del Tibet piuttosto che sulla Cina che finalmente si
affacciava alla vista del mondo.
Credo che soltanto gli americani possano mettere fine a questo orrendo
dispendio di vite umane. Debbono ordinare al Dalai Lama di smetterla. Il
potere religioso non può e non deve estendersi alla vita stessa dei monaci.
E' più facile credere alla volontarietà della morte dei kamikaze giapponesi
durante la seconda guerra mondiale che a quella di questi giovanissimi
monachelli. Oggi sappiamo che i kamikaze non erano affatto contenti di
immolarsi e ci sono testimonianze strazianti di lettere mandate ai familiari
in cui c'è tanto rammarico per la vita che si perde. Penso sia il caso di
approfondire tutte le circostanze in cui maturano questi eventi luttuosi e
terribili. In quale clima vivono i monaci predestinati allo autodafè.
Perchè ad immolarsi sono sempre e soltanto giovani anime innocenti e non
stagionati monaci gerarchicamente importanti?
Perchè il Dalai Lama non brucia se stesso piuttosto che mandare a morte
tanti giovani monachelli?
Pietro Ancona
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Tibet-immolazione-Cina/29-03-2012/1-A_001336665.shtml
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Friday, March 30, 2012 5:36 PM
Subject: L'Italia svenduta in Asia?
L'Italia svenduta in Asia?
Il Presidente Monti sta facendo un lungo viaggio in Asia allo scopo di
fare propaganda -come afferma- alla "nuova"Italia e per convincere ad
investire nel nostro Paese strombazzando la sua riforma del mercato del
lavoro che, costi quel che costi, presto sarà fatta e consentirà facili
assunzioni a buon mercato e facili licenziamenti.
Trovo assai irritante che il Presidente parli di una "Nuova Italia" di cui
si mostra come incarnazione. Una nuova Italia che sarebbe costituita dal
Governo, dai partiti che lo sostengono, dai cittadini che approvano. I roghi
umani che punteggiano le città italiane è come se non esistessero. Monti si
inventa una attesa dei paesi esteri sulla riforma del nostro mercato del
lavoro. Attesa che è credo soltanto sulle sua immaginazione.
Trovo sbagliato inutile e controproducente questa lunga trasferta in Asia
del Capo del Governo. Certo impetrare la potenza della Cina quando il
governo Berlusconi-Tremonti voleva addirittura alzarle contro barriere
doganali è un bel salto della quaglia: dal dazio al cappello in mano! In
Giappone potrebbe esaminare quel mercato del lavoro fondato sul mantenimento
a vita del posto di lavoro e sul rispetto dei lavoratori e dalla Corea del
Sud potrebbe studiare gli alti salari i primi della scala OCSE. Ma lo scopo
del viaggio è un altro ed è inutile e dannoso per l'Italia.
Il problema del nostro Paese non è quello di attirare con un mercato del
lavoro di schiavi investimenti esteri quanto invece di analizzare
profondamente la propria struttura industriale per individuare i punti di
rilancio e di rafforzamento. Non dobbiamo prevedere una fase di
colonizzazione straniera della nostra economia che purtroppo parla straniero
già in moltissime delle sue branche fondamentali quanto di sviluppo e di
sostegno della nostra imprenditoria. Noi possiamo ricrescere sviluppando il
"nostro" sistema industriale. Possiamo andare oltre i distretti devastati
dalla crisi e proporci obiettivi nuovi.
Credo che scopo vero del viaggio di Monti sia la privatizzazione di
importanti industrie tuttora controllate dallo Stato. Vuole vendere
FinMeccanica Eni le quote Enel per ricavarne soldi da buttare nel calderone
del nostro debito pubblico. Svendiamo quanto resta dell'Italia quinta
potenza industriale del mondo per arricchire le banche. Ma quando avremo
venduto tutto ci resteranno soltanto gli occhi per piangere e diventeremo un
luogo dove i ricchi del mondo verranno in villeggiatura. Per potere vendere
tutto ha bisogno di liberare Finmeccanica Eni e quant'altro dei dipendenti.
Sappiamo che i grossi managers la faranno franca ma centinaia di migliaia
dovranno andarsene senza alcuna "giusta causa" che li protegga.
Per questo il Presidente Monti è tanto nervoso ed arriva ad insultare i
partiti e quanti non si affrettano a favorire i suoi piani. Ha avuto mandato
di svendere tutto da coloro che lo hanno messo in cima al governo italiano.
Dopo la Grecia e la Spagna l'Italia sarà liquidata e ridotta alle condizioni
in cui era nel dopoguerra e prima della ricostruzione. Un campo di macerie.
Non ho dubbi che gli interessi dell'Italia (e non solo dei lavoratori)
non coincidono con quelli che rappresenta Monti. Il capitolo privatizzazione
che si sta inscenando dal tour estero sarà il colpo di grazia che ci
toglierà il futuro.
Meglio mandare questo signore a casa prima che la rovina ci trascini
tutti in fondo ad un pozzo dal quale sarà difficile riemergere.
Pietro Ancona
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Monday, April 02, 2012 1:01 PM
Subject: Se siamo nella merda fino al collo
Se siamo nella merda fino al collo e rischiamo di affondarvi si deve alla
pruriginosa voglia dei comunisti di farsi accettare e di farsi perdonare di
essere stati tali. Infatti dalla svolta della Bolognina ad oggi il PCI ha
assorbito e praticato la cultura delle classi dominanti a cominciare dal
liberismo ed è corso in aiuto ai governi in tutte le politiche che hanno
bloccato l'aumento dei salari e demolito la struttura giuridica dei diritti
delle persone e sfasciato il welfare. Il PCI ora PD vota tutte le spese
militari e partecipa alla retorica dei "Nostri ragazzi" che stanno in terra
altrui ad opprimere. Se il PCI continuava a vivere dopo la fine dell'URSS
ed a dichiararsi orgoglioso di quello che aveva fatto in Italia non ci
troveremmo con i peggiori salari dell'OCSE con scuola e sanità sfasciata. L'assecondamento
del PCI ora PD delle politiche federaliste e regionaliste ha contribuito
allo sfascio. Due miliardi di euro si spendono per i magnaccia consulenti a
carico degli enti locali mentre si chiede il pizzo per la prima casa alla
quale il PD non si è opposto. Moltissimi pensionati possessori della prima
casa saranno costretti a svendere e poi, non sapendo dove andare a sbattere
la testa, ad uccidersi.
Ora siamo alla fine della corsa e ci attende il buio più fitto. PD, PDL e
Terzo Polo sostengono il governo di uno straniero che ci sta spremendo come
limoni e ci ricatta continuamente che o si fa come dice lui oppure siamo
fritti.
Non escludo una intesa elettorale dei tre raggruppamenti che occupano il
Parlamento. Se il ripudio del comunismo porta a questo, meglio tornare ad
essere quelli di prima. L'opposizione comunista e la dialettica tra
socialisti comunisti e dc ha fatto l'Italia civile che stiamo sgretolando.
****
Un viaggio fatto per l’Italia o per la
Goldman Saks?
di : pietro ancona
mercoledì 4 aprile 2012 - 19h10
se Monti fosse il Presidente del Consiglio italiano
avrebbe riunito la Commissione Esteri della Camera e
riferito sui risultati del suo impegnativo viaggio in Asia.
Niente di tutto questo. Non sappiamo con esattezza che cosa
sia andato a fare ma probabilmente si è occupato della
svendita (privatizzazioni) dei gioielli di Famiglia (FinMeccanica,
Eni.....). Ma io sono convinto che la vera missione l’ha
compiuto come Presidente Europeo della Trilaterale. E’
andato a discutere gli affari delle banche euroatlatiche in
particolare con i cinesi. Ma della natura reale del suo
viaggio che comunque non è stato fatto nell’interesse
esclusivo dell’Italia sapremo qualcosa con lo sviluppo degli
eventi della finanza mondiale. Forse si considera per
l’Italia come una specie di curatore fallimentare. Altra
missione della quale non sapremo niente è la visita di
Napolitano alla Giordania. Come mai questa visita? C’entra
la Siria? Ma forse anche qui gli interessi geopolitici
prevalenti non sono quelli "italiani" che non esistono.
Notate il silenzio dei "partiti" che appoggiano il duo
Monti-Napolitano
Avevo insinuato ieri, senza alcuna prova neppure
indiziaria ma basandomi soltanto sul ragionamento deduttivo
e sulla natura e biografia del personaggio, che Monti fosse
andato in Cina per conto dei suoi amici della Trilaterale
Euro-atlantica e delle Banche che costituiscono per lui il
centro dell’universo. Questo mio sospetto è oggi confermato
dalla inopinata dichiarazione del Capo del Governo Cinese e
dalla sua apertura alle banche private: Vedremo la Golden
Sachs a Pechino? I caratteri statali del nazi-capitalismo
cinese tendono a scomparire seppur non tutti insieme.
****
settimana di passione
di : pietro ancona
mercoledì 4 aprile 2012 - 18h57
Il risparmio delle famiglie , una volta
vanto ed orgoglio dell’italia, crolla a
causa della legge Biagi. La "flessibilità in
entrata" come viene pudicamente chiamata la
deregolation in 46 contratti atipici della
assunzione produce rapporti di lavoro a
bassissimo salario. Le famiglie integrano i
redditi dei figli biagizzati e delle loro
famiglie Non c’è più possibilità di
risparmio e viene eroso quello già esistente
e sedimentato nei decenni scorsi. Ma non c’è
rimedio perchè il Regime non cambia strada.
Inoltre non è previdibile alcuna "crescita".
Non avremo mai "cresciItalia" perchè
l’Ideologia della gente che ci governa in
Italia ed in Europa lo vieta.La crescita
presuppone una lievitazione dei salari e dei
redditi, investimenti, progetti poliennali
di opere pubbliche, etc... Prevede un
aumento della domanda. Monti v uole la
crescita senza aumentare la domanda interna
Inoltre non esiste crescita senza un
massiccio intervento dello Stato. Ma la
destra liberista che ci governo prevede
soltanto investimenti privati italiani o
stranieri attirati da bassi salari e
deregolation. Quindi sprofonderemo ancora di
più nella depressione.
Nella settimana di Pasqua si compie il
Calvario di Cristo-Cipputi. I tre partiti
che occupano il Parlamento si sono messi
d’accordo su una legge che perpetua la
schiavitù della legge Biagi ed indebolisce
enormemente il diritto alla giusta causa nei
licenziamenti sottraendolo al lavoratore.
Cipputi sarà sembre più fragile e
condizionato dall’esterno. Aumenterà la sua
ansia e l’Italia come gli USA diventerà una
grande divoratrice di psicofarmaci. Questo
mentre il patrimonio industriale viene
dismesso e le tasse diventeranno ossessive
al fine di foraggiare gli oligarchi del
regime. Più IMU per pagare le consulenze
agli amici dei "politici".
Sulla pelle di Cipputi nasce il
Partito-Regime PD-PDL-Terzo Polo che
sostiene Monti ed è benedetto dal Capo dello
Stato. Hanno trovato un punto di intesa
"tedesco" sullo art.18 che sottrae il
diritto ai lavoratori per darlo al
Magistrato e forse anche al Sindacato. Hanno
raggiunto lo scopo di indebolire
giuridicamente la figura del lavoratore.
Fatta questa vergognosa "riforma" i
magnifici tre sono pronti a devastare la
Costituzione. Nel Paese intanto qualcuno
perde la speranza per sempre e decide di
farla finita. Senza una parola di pietà di
nessuno.
I tre capi del nuovo partito di regime
Alfano,Bersani e Casini hanno raggiunto con
Monti l’accordo per la modifica dell’art.18
e per il varo dell’allucinante riforma del
mercato del lavoro che consolida le opzioni
di schiavizzazione all’atto della assunzione
(la chiamano flessibilità in entrata).
L’accordo ricalca la norma tedesca sul
reintegro o l’indennizzo che il giudice
potrà stabilire in caso di licenziamento
illegittimo. Si tratta di un grave
indebolimento del lavoratore come figura
giuridica. Il suo diritto al reintegro non
c’è più e viene trasferito al libitum del
giudice. Dovrà sperare che sia una persona
onesta ed irraggiungibile dall’influenza
padronale. Dovrà sperare in un suo
comportamento equanime. Non si conosce
ancora il testo dell’accordo ma non escludo
che preveda un "orientamento" per il
magistrato che lo porti verso l’indennizzo
nella maggior parte dei casi. Il reintegro
sarà ingabbiato in tanti di quei fili da
renderlo assai difficile da ottenere. La
politica di riduzione del danno del PD porta
ad un risultato che anche se non è quello
della abolizione dell’art.18 voluto dal
governo manomette ed indebolisce il diritto
al reintegro.
****
Pietro Ancona
Nella settimana di Pasqua si
compie il Calvario di Cristo-Cipputi. I tre
partiti che occupano il Parlamento si sono
messi d'accordo su una legge che perpetua la
schiavitù della legge Biagi ed indebolisce
enormemente il diritto alla giusta causa nei
licenziamenti sottraendolo al lavoratore.
Cipputi sarà sembre più fragile e
condizionato dall'esterno. Aumenterà la sua
ansia e l'Italia come gli USA diventerà una
grande divoratrice di psicofarmaci. Questo
mentre il patrimonio industriale viene
dismesso e le tasse diventeranno ossessive
al fine di foraggiare gli oligarchi del
regime. Più IMU per pagare le consulenze
agli amici dei "politici".
Sulla pelle di Cipputi nasce il
Partito-Regime PD-PDL-Terzo Polo che
sostiene Monti ed è benedetto dal Capo dello
Stato. Hanno trovato un punto di intesa
"tedesco" sullo art.18 che sottrae il
diritto ai lavoratori per darlo al
Magistrato e forse anche al Sindacato. Hanno
raggiunto lo scopo di indebolire
giuridicamente la figura del lavoratore.
Fatta questa vergognosa "riforma" i
magnifici tre sono pronti a devastare la
Costituzione. Nel Paese intanto qualcuno
perde la speranza per sempre e decide di
farla finita. Senza una parola di pietà di
nessuno.
****
Il teatro
del potere
pubblicata da
Pietro Ancona il giorno
venerdì 6 aprile 2012 alle ore
10.16 ·
Il teatro del Potere
Ieri abbiamo assistito a due
rappresentazioni teatrali a
beneficio del "dittatore
democratico" Monti come lo ha
chiamato con un sorrisetto complice
Corradino Mineo facendo intuire di
saperla più lunga di noi tutti. Il
ruolo dei massmedia è stato
fondamentale in tutte e due le
recite. La prima rappresentazione è
stata la "sciarra", la litigata tra
Monti e Marcegaglia sul testo del
ddl di riforma del mercato del
lavoro. La Marcegaglia lo ha
definito pessimo e lo ha sparlato
anche all'estero con il Financial
Times con il quale si è sfogata
dicendo che è diverso da quello che
aveva approvato. Il giorno prima di
questa "uscita" il giornale della
Confindustria aveva dato un giudizio
quasi positivo del testo della
proposta di legge. Come mai?
Naturalmente Monti è subito
intervenuto per bacchettare, come
usa fare quasi con tutti,
la Marcegaglia ripetendo il suo
oramai noioso refrain che mentre la
Confindustria è un sindacato come
altri sindacati e come tale esprime
interessi particolari, il governo
esprime e rappresenta interessi
generali. Cui prodest questa
polemica su un testo che difatto
sopprime l'art.18 spacchettandolo e
riducendo i casi di reintegro, come
ha ricordato lo stesso Monti,
soltanto a casi sporadici ed
eccezionali? I due sono accorsi in
soccorso alla Camusso subito dopo il
comunicato critico della minoranza
della CGIL e prima che prendessero
corpo e diventassero un movimento le
critiche verso un testo che renderà
davvero difficile il reintegro. Che
cosa c'è di meglio per troncare
critiche da sinistra all'accordo
accettato dalla CGIL e realizzato
dallo intervento di Bersani? Come si
fa ad organizzare uno sciopero
generale contro un testo che viene
attaccato dalla Confindustria? La
Camusso potrà dire ai suoi
oppositori che sono davvero
massimalisti ed utopisti ad
attaccare qualcosa che non piace
alla Confindustria.
Ieri c'è stata un'altra
rappresentazione importante che,
come la prima, converge e serve a
rendere più facile la vita del
"dittatore democratico" Monti. Bossi
si è dovuto dimettere e, seduta
stante, si è fatto un direttorio con
al centro Maroni. E' interessante
notare i toni soft fino quasi
all'elegia ed al rimpianto
affettuoso che i massmedia italiani
hanno usato verso la Lega ben
diversi da quelli che furono usati
contro il PSI coinvolto e trascinato
nella tragedia di Bettino Craxi. La
Lega è stata carezzata da parole
quasi soavi tutto il giorno e la
cosa continuerà anche oggi e
continuerà nei prossimi giorni. La
lega non viene criminalizzata
assieme a Bossi ed alla sua famiglia
perchè è stata affidata a Maroni il
quale sosterrà il governo Monti.
Cade Bossi perchè aveva duramente
attaccato il governo sulle pensioni
e sull'art.18. Con Bossi ci sono
vecchie pendenze degli americani
dalla guerra in Jugoslavia a quella
contro la Libia. Gli USA hanno la
memoria dell'elefante. A suo tempo
la usarono contro Craxi ed Andreotti
ed appena ieri l'hanno usata contro
Berlusconi. Con ciò non voglio dire
che la famiglia Bossi non fosse
stata corrotta e ladra e non avesse
abusato dei soldi del partito. Dico
che queste cose dentro la Lega si
sapevano da un pezzo e che al
momento opportuno sono state usate
per sbarazzarsi in Parlamento di un
avversario molto forte e
rappresentativo di una realtà che
riguarda un pezzo importantissimo
dell'Italia.
Sono certo che la polemica sulle
ruberie della famiglia Bossi non
durerà a lungo. Insediato Maroni al
vertice della Lega le polemiche
verranno lasciate cadere. Credo di
non escludere un voto della Lega a
favore della riforma del mercato del
lavoro. In ogni caso la opposizione
leghista a Monti si attenuerà fino
quasi a scomparire.
A questo punto in Parlamento
l'unica opposizione che resta è
quella dell'Italia dei Valori.
Scommettiamo che se Di Pietro non si
affretta a cambiare musica presto
gli accadrà qualcosa?
Questa è l'Italia. Una Italia
che non è tanto diversa da quella
dei pugnali e dei veleni, delle
passioni e delle avventure descritta
da Stendhal. Una Italia in cui venti
milioni di persone sono costrette ad
accettare la perdita dei loro
diritti ed un impoverimento che
qualche anno fa sarebbe stato
inimmaginabile. Una Italia in cui
è "normale" che almeno una persona
al giorno si tolga la vita per cause
economiche. Una Italia governata da
una borghesia che fino a ieri
accettava la volgarità del duo
Berlusconi-Bossi ed era attaccata al
suo carro populista e che oggi
sceglie il fascismo soft ed in
doppio petto di Monti sostenuto da
un incredibile surreale maggioranza
dei quattro quinti del Parlamento.
Maggioranza destinata ad accrescersi
dopo la defenestrazione violenta di
Bossi costretto come Berlusconi a
far buon viso a cattivo gioco per
evitare il peggio.
Pietro Ancona
****
---- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, April 05, 2012 12:02 PM
Subject: Ammaloramento dell'art.18
l'AMMALORAMENTO DELL'ART.18
L'accordo Bersani sul mercato del lavoro
conferma e ribadisce il precariato
che diventa prevalente in tutte le nuove
assunzioni e priva i lavoratori del
diritto al reintegro trasferendolo al
giudice che potrà imporlo ma avrà
avrà molti paletti nel suo intervento.Tutta
la stampa afferma il falso
"torna il reintegro". Non è vero.
Avere accettato lo "spacchettamento"
dell'art.18 è avere aperto la strada
alla manipolazione (chiamata pudicamente
"manutenzione"). Successivi
interventi lo priveranno di ogni efficacia.
Intanto è stata spalancata la
strada alla sua cancellazione.
La disponibilità a discutere nel merito
l'art.18 di CGIL e PD non poteva che
condurre a questo risultato disastroso. In
effetti l'art.18 è stato
ammalorato in maniera forse mortale e non
avrà più l'efficacia e la
deterrenza che ha finora avuto. Ai giovani
inoltre hanno conficcato grossi
chiodoni con la cosidetta "flessibilità in
entrata". Il tutto senza
combattere davvero e con uno sciopero
proclamato dalla CGIL tra due mesi.
L'accesso alla giustizia per il lavoratore
è da tempo diventato assai
difficoltoso per la lievitazione dei costi
di assistenza legale. Avete idea
di quanto costa un buon avvocato? Mentre le
aziende hanno studi legali molto
quotati e ben introdotti nei tribunali il
lavoratore spesso si deve
contentare di un avvocato magari alle prime
armi. La possibilità di assic
urarsi una buona assistenza legale peserà
molto.- La disparità di classe si
farà sentire moltissimo ed inciderà.
In tribunale non si è alla pari anche se di
dice che la giustizia è eguale
per tutti.
Pietro Ancona
Ho letto l'intervista di Landini. Tutto
giusto, tutto condivisibile. Ma non
basta dire la verità e criticare la CGIL
per le sue scelte. Alla fine la
posizione di Landini e della Fiom
diventano il fiore all'occhiello della
CGIL collaborazionista con il governo
che ha "spacchettato" l'art.18 e quasi
abolito il reintegro mentre ha
confermato con inaudita crudeltà sociale
la cosidetta "flessibilità" in entrata.
Inoltre farà pagare ai pensionati ed ai
lavoratori dipendenti il finanziamento
degli ammortizzatori sociali che
peraltro non saranno per tutti. Vince la
linea della riduzione del male imposta
da Bersani ma il male che rimane è
troppo ed insopportabile. La critica
della Fiom diventa uno strumento per
"trattenere" dentro la CGIL e dentro il
PD il dissenso impedendo... che si
coaguli autonomamente all'esterno. .Non
basta dire bisogna confermare lo
sciopero generale come fa Landini, uno
sciopero proclamato per la fine di
maggio (sic!). Una volta diventata legge
la riforma del mercato del lavoro si
aggiungerà alla montagna di macerie alle
quali è stato ridotto il diritto del
lavoro. La Fiom deve rompere con la
segreteria della CGIL con i fatti oltre
che con i comunicati. Se non lo farà il
bilancio sarà fallimentare e lo stesso
sciopero generale la celebrazione di un
rito che il Potere dà per scontato e di
cui non ha alcun rispetto o timore. Se
alla fine non succederà niente e la Fiom
continuerà a militare seppur criticando
e brontolando dentro la CGIL si farà del
male ritenendo di fare del bene. Oramai
è provato: non c'è alcuna possibilità di
schiodare la CGIL dalle latitudini che
condivide con Cisl ed UIL. Non c'è
proprio niente da fare.
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Sunday, April 08, 2012 4:02 PM
Subject: battaglia per l'art.18 è stata
persa!
La battaglia per l'art.18 è stata persa!
La storia della CGIL è strettamente
intrecciata a quella del PCI ora PD . La
CGIL non può stare molto lontano da dove sta
il PD anche se a volte ne sembra distante.
La CGIL conta milioni di iscritti ma la sua
ossatura, il suo scheletro portante è
costituito da migliaia di "funzionari"
sindacalisti che lavorano a tempo pieno nel
sindacato e che ne hanno il pieno controllo.
Quando esisteva il PSI i sindacalisti
venivano attinti anche da questa area
politica e quando nacque rifondazione
comunista anche questa ebbe la sua quota di
"funzionari" della CGIL: Io stesso sono
approdato alla CGIL dove ho trascorso gran
parte della mia vita dal PSI. Il Partito
ritenne che io potessi ben rappresentarlo
nel sindacato e, con una lettera del
segretario della mia federazione, fui
inviato alla Camera del Lavoro di Agrigento
ed inserito nella segreteria provinciale.
Più o meno la selezione del corpo dei
dirigenti della CGIL si è fatta così. Oltre
ai funzionari a tempo pieno la CGIL ha
fruito dei "distaccati" dirigenti che si
sono distinti nelle loro categorie e che
erano stati eletti negli organismi di base
ed anche federali. Essendo del Sindacato il
potere di chiedere il distacco per un
dirigente anche questo era soggetto ad una
valutazione politica sulla appartenenza.
L'equilibrio interno deve essere sempre
rispettato e non ci deve mai essere
alterazione dei rapporti di forza. Alcuni
dirigenti nazionali sono giunti alla CGIL e
sono stati inseriti subito nei suoi
organismi nazionali. Uno di questi è stato
Guglielmo Epifani che il Partito fece
assumere dalla CGIL nazionale dalla quale
ebbe subito l'incarico di dirigente
l'importante categoria dei lavoratori della
informazione.
Con tutto ciò la CGIL è stata
l'organizzazione più democratica esistente
in Italia. Impiantata solidamente su una
forte cultura radicata nella storia del
movimento operaio italiano e con un potente
ethos interno costituito dai valori di
giustizia libertà e democrazia. La CGIL è
stata una grande scuola di libertà e di
democrazia ed il fine di migliorare la
condizione umana e sociale del lavoratore
assieme a quella dell'Italia ne ha
impregnato le organizzazioni per decenni.
Tutte le volte che la democrazia in Italia
è stata in pericolo la CGIL si è mobilitata
per la sua salvezza. Quando si senti il
tintinnare delle sciabole e delle manette
come raccontò Pietro Nenni la CGIL si
preparò in tutte le sue sedi a difendere la
Costituzione. Ci fu un periodo durante la
presidenza Segni in cui i dirigenti della
CGIL a volte dormivano fuori casa perchè ci
si aspettava da un momento all'altro il
"colpo di Stato". Racconto questo per
spiegare come l'equilibrio del gruppo
dirigente attuale della CGIL come di quelli
che ci sono stati in passato è strettamente
legato all'equilibrio del gruppo dirigente
del PD.La corrente socialista si è sciolta
da tempo e moltissimi suoi dirigenti si sono
iscritti al PD. Quindi alla dialettica che
prima era assicurata dal rapporto tra la
corrente comunista e quella socialista ora è
subentrata una dialettica che si origina in
cordate personali . Il gruppo dirigente
nazionale della CGIL è più o meno
riconducibile al gruppo dirigente nazionale
del PD. Le diversità si intrecciano e si
sovrappongono. Se Bersani fa un accordo con
Monti sulla riforma del mercato del lavoro è
difficilissimo che questo accordo non venga
fatto proprio dalla dirigenza della CGIL
che ne è stata frequentemente coinvolta
durante la sua gestazione. Il gruppo
dirigente della CGIL non riesce neppure ad
immaginare di vivere "isolato" ed esterno
dal suo partito. Pertanto lo sciopero
indetto a fine maggio sarà uno sciopero che
non metterà in discussione la legge che sarà
approvata dal Parlamento. Si farà finta di
credere che il reintegro è stato salvato
quando tutti sappiamo che l'operazione di
spacchettamento dell'art.18 in una triplice
tipologia di licenziamento ha dato un colpo
mortale al diritto al reintegro.
La resistenza del civile gruppo dirigente
della Fiom all'adesione della CGIL agli
accordi sulla inaccettabile riforma del
mercato del lavoro sarà metabolizzata nel
grande movimento della CGIL e non darà luogo
proprio a niente. La Fiom vive dentro la
CGIL ed i suoi quadri dirigenti non possono
sottrarsi alle regole generali. Sindacalisti
a tempo pieno non possono portare alle
estreme conseguenze la loro opposizione.
Verrebbero emarginati e licenziati. Cosa può
fare una persona di quaranta o cinquanta
anni che è stata alle dipendenze della CGIL
per tutta la vita se decidesse di
dimettersi? Non può fare quasi niente e
questo Camusso ed i suoi collaboratori lo
sanno bene.
In quanto ai lavoratori il loro peso come
corpo sociale e politico è diminuito e
continua a diminuire. Non costituiscono più
la base democratica del sindacato capace di
condizionarne le scelte ma iscritti che
debbono stare bene attenti a non metterselo
contro. Il sindacato cambia natura e diventa
terzo tra i datori di lavoro ed i
lavoratori.Una entità alla quale
recentemente sono stati trasferiti diritti
che prima erano propri ed inalienabili dei
lavoratori. L'arbitrato, l'art.8, i nuovi
contratti prevedono un sindacato sempre più
integrato agli interessi della azienda con
la quale ha già tanti organismi il più
antico dei quali è la cassa edile dai quali
dipendono migliaia di persone assunte in
quota.
E per tutte queste cose che non abbiamo
scampo. L'Italia ha un governo-commissario
imposto dai poteri euro-atlantici. Questo
governo di strettissima osservanza liberista
è condiviso da tre maggiori partiti che
occupano il Parlamento. Il quarto partito
presente in Parlamento che si opponeva ha
avuto una bella randellata in testa con lo
scandalo della famiglia Bossi. Mi ero illuso
che la CGIL potesse mettersi di traverso a
difesa dell'art.18. Nonostante tutto avevo
davvero creduto alle prime mosse della
Camusso. Ora anche la CGIL fa come Cisl ed
Uil. Non si oppone alle scelte fatte.
Insomma c'è una sterminata quantità di forze
politiche e sindacali che sono d'accordo
sulle scelte che si stanno facendo. La cosa
terribile è che questa enorme unità ha come
scenario la più grande sofferenza sociale
umana e politica che l'Italia abbia mai
conosciuto e contribuisce ad accrescerla.
Nel 29 gli industriali ed i banchieri
rovinati si buttavano dalle finestre dei
grattacieli di New York. Oggi diecine di
lavoratori pensionati artigiani e piccoli
imprenditori schiacciati dalla crisi si
suicidano nell'indifferenza generale mentre
il Presidente del Consiglio parla con lingua
biforcuta e menzognera al popolo. Oggi ha
detto (lo riporta Repubblica in prima
pagina) che la riforma (del lavoro) è fatta
per i giovani!
Pietro Ancona
****
pensieri su fb
martedì 10 aprile 2012
fb
Dal duopolio al quadrunvirato
L'Italia è passata di mano dal duopolio
Berlusconi-Bossi al Quadrunvirato
Monti-Alfano-Bersani-Casini. Centro-destra e
centro-sinistra sono categorie obsolete,
pagine ingiallite. Il futuro che arriverà
tra qualche mese vedrà una coalizione solo
dei tre partiti che hanno la stragrande
maggioranza in Parlamento oppure un
preaccordo tra due formazioni che fingono di
farsi opposizione. Ai quadrunviri bisogna
aggiungere Fini che appare defilito. Gli
hanno promesso la Presidenza della
repubblica? Se fosse così si ingannerebbe
perchè il rapacissimo Monti se la sta
guadagnando viaggiando all'estero per conto
delle banche e della industria delle armi
americane
Ostaggi e vittime dei "mercati" Il "mercato", supergoverno del mondo, ci
fa vivere in uno stato di perpetua ansia con
le montagne russe della borsa e dello
spread. Oggi lo spread a 380! Le variazioni
dello spread sono la prova della
artificiosità di quotazioni che tuttavia
distruggono il risparmio di tantissime
famiglie. Se è vero che il debito italiano è
fatto per la metà dalle famiglie (circa
mille miliardi) è necessario porsi la
domanda le famiglie continueranno a comprare
titoli. Io credo di no per due motivi: la
turbolenza dei "mercati" ma anche
l'inaridimento della fonte. Le famiglie
costrette a mantenere i figli disoccupati ad
ad integrare il redditi ai figli biagizzati
e con pensioni o salari bloccati non
risparmiano più. Quelle che sono ancora in
grado di risparmiare (famiglie di
professionisti o di imprenditori) sono
spaventate dal sali-scendi della borsa. Non
ci sarà più gente disposta a comprare i
titoli di Stato. Ora il mercato attacca
anche le banche che comprano titoli di stato
ed anche queste saranno scoraggiate a farlo.
Insomma siamo al disastro provocato.
Qualcuno c i muove guerra, una guerra dalla
quale ci vuole soccombenti e morti.
Oggi la Grecia torna a scioperare.
Scioperano i marittini per 48 ore. Senza
alcuna prospettiva come tutti gli altri
greci. Se non trovano il coraggio di
cambiare regime non otterranno che piangere
sulla loro disperazione. La democrazia è da
un pezzo lo strumento della oppressione dei
popoli in Grecia come in Italia o in Spagna.
E' con la democrazia che ti impongono
condizioni schiavistiche nel rapporto di
lavoro e spese strepitose per il sostegno al
parassitismo dei partito ed alle guerre
coloniali.
E' sconcertante come la stampa italiana
non si chieda perchè i due marò abbiano
assassinato due pescatori inermi e come
l'Italia sia stata e sia mobilitata per
riportare i casa i due "ragazzi" ignorando
il diritto del popolo indiano a fare
giustizia. Nella stampa italiana l'uccisione
dei due pescatori è un fatto secondario,
inesistente. Quello che conta è il conflitto
giurisdizionale con l'India. I massimi
vertici del governo italiano ed uno stuolo
enorme di funzionari mobilitati per fare
scarcerare i due ora conclamati assassini.
Terzi, De Paola, De Mistura, l'ambasciatore
italiano in India tutti appresso a questa
vicenda. Perchè? Che cosa ci stanno
nascondendo tutti?
IL PD nel colpo di Stato C'è una responsabilità grande di quanti
hanno accreditato e fatto diventare senso
comune nella sinistra italiana Monti che va
bene perchè ci ha liberato da Berlusconi e
quindi è giusto condividerne ed appoggiarne
l'esperienza di governo. Monti sostituisce
Berlusconi perchè era diventato
impresentabile ed assai inviso agli
americani per i suoi rapporti con Gheddafi e
Putin ma la sua politica non solo non è
diversa da quella di Berlusconi ma è anche
molto più dura. Liberismo con crudeltà e
senza pietà per nessuno. Avete sentito una
sola parola di compassione di Monti per le
tante persone che si sono tolte la vita per
la crisi? Parole che non sono state
pronunziate neppure da Napolitano.
L'adesione del PD al governo Monti è stata
la cosa che ha fatto precipitare in regime
la democrazia italiana. Un colpo di stato
senza spargimento di sangue e tintinnio di
sciabole..
Bossi è la testa dell'idra Non credo proprio alla tesi di un Bossi
che non sapeva niente e che è in qualche
modo vittima della famiglia e del "cerchio
magico".Tesi che in qualche modo sta alla
base del riposizionamento della Lega dopo la
scandalo. Bossi ha sempre saputo tutto e
quanto è accaduto appartiene alla sua
concezione proprietaria della Lega. Non è
forse stato lui a fondare la "ditta"? Lo
scandalo ha dato tanto fastidio ai partiti
nazionali che sono costretti a fare finta di
rinunziare a qualcosa dei loro privilegi.
Non rinunceranno quasi a niente. La Lega è
organica al sistema. Il malcostume che ha
mostrato di avere dentro è diverso soltanto
esteriormente da quello che ha coinvolto il
Consiglio Regionale Lombardo. La grande
borghesia del Nord con in testa il Corriere
della Sera e Formigoni è stata ed è complice
di tutto. Ha prosperato e fatto affari
nell'era della Lega alleata indissolubile di
Forza Italia.
la morte di Miriam Mafai La cosa che mi mette più tristezza nelle
occasioni in cui ci separiamo da una persona
straordinaria che ha segnato la nostra
militanza e che ha percorso quasi l'intero
secolo e tutta l'esperienza dei comunisti
dal PCI al PDL è raccontare il socialismo al
passato come di una cosa bella ma
irrimediabilmente perduta perche "i tempi
cambiano".Ma davvero è persa per sempre
l'esperienza del più forte movimento
politico di crescita culturale e sociale
della popolazione che l'Italia abbia mai
conosciuto nella sua storia? Perchè quel
movimento produceva migliaia di dirigenti di
primissimo ordine ed il suo epigone di oggi
produce soltanto mediocri politicanti
esperti solo nell'arte del posizionamento?
Ma davvero Pajetta aveva torto nella sua
intransigenza comunista? Davvero la
"cultura" di Repubblica può sostituire
quella dell'Unità e di Rinascita di
Togliatti o di mondo operaio di Nenni? Che
cosa è la sinistra se riduce se stessa ad
imbellettare la globalizzazione ed il
liberismo di Monti?
La cosa che mi mette più tristezza nelle
occasioni in cui ci separiamo da una persona
straordinaria che ha segnato la nostra
militanza e che ha percorso quasi l'intero
secolo e tutta l'esperienza dei comunisti
dal PCI al PDL è raccontare il socialismo al
passato come di una cosa bella ma
irrimediabilmente perduta perche "i tempi
cambiano".Ma davvero è persa per sempre
l'esperienza del più forte movimento
politico di crescita culturale e sociale
della popolazione che l'Italia abbia mai
conosciuto nella sua storia? Perchè quel
movimento produceva migliaia di dirigenti di
primissimo ordine ed il suo epigone di oggi
produce soltanto mediocri politicanti
esperti solo nell'arte del posizionamento?
Ma davvero Pajetta aveva torto nella sua
intransigenza comunista? Davvero la
"cultura" di Repubblica può sostituire
quella dell'Unità e di Rinascita di
Togliatti o di mondo operaio di Nenni? Che
cosa è la sinistra se riduce se stessa ad
imbellettare la globalizzazione ed il
liberismo di Monti?
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, April 14, 2012 11:10 AM
Subject: Il suicidio degli italiani
pubblicato in:
http://www.altroquotidiano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5011410&catid=203
Il suicidio degli italiani
Riflettevo con amarezza alla sconvolgente
quantità di suicidi che accadono in Italia
con una frequenza diventa giornaliera. Ogni
giorno qualcuno si toglie la vita in qualche
posto a Gela o a Milano. Le tragedie vengono
riferite dalla stampa con indifferenza con
un resoconto più o meno succinto delle
circostanze in cui l'evento si è verificato.
Il suicidio è diventato elemento unificante
dell'Italia. Accade al Nord come al Sud.
La ragione di questa epidemia che affligge
l'Italia senza sconvolgerla e senza
emozionarla è soltanto economica. Questi
suicidi sono diversi da quelli che
"normalmente" si registrano per gravissime
tensioni esistenziali diventate
insopportabili. Riguardano operai,
pensionati, piccoli imprenditori. In genere
sono tutte persone che hanno tenuto un
comportamento corretto, esemplare. Non si
suicidano perchè si sono giocati al casinò i
soldi dell'azienda ma spesso perchè non
hanno ricevuto il dovuto o da grandi imprese
di cui sono fornitori o dallo Stato per
servizi prestati e sono strangolati dalle
banche che non sentono ragioni e non
accettano i crediti verso lo Stato o verso
le grandi Imprese ma vogliono denaro
contante e subito. Gli operai si uccidono
per la disperazione di non potere più
nutrire la famiglia. In genere il suicidio
operaio è preceduto da un periodo di cassa
integrazione o di disoccupazione. Si
uccidono anche i pensionati perchè non c'è
cosa più triste e peggiore quanto la
mancanza di denaro si riflette in un degrado
fisico che non è possibile fronteggiare,
quando non si hanno più i soldi per mangiare
in modo adeguato, per comprare le medicine,
per pagare l'affitto di casa, per
fronteggiare il riscaldamento diventato un
lusso.
Lo scenario di questa ecatombe sociale è
una società in cui nelle aziende i
lavoratori vivono nel terrore di perdere il
lavoro e si adattano a qualsiasi prepotenza
padronale. Le giornate sono scandite dal
terrorismo che i massmedia trasmettono
raccontando l'altalena della borsa e dei
titoli di Stato. La parte sofferente della
popolazione bisognosa di aiuto anche
psicologico non ha più come una volta forti
partiti della sinistra ed un forte sindacato
che invitavano alla resistenza e davano una
prospettiva possibile e diversa. Tutti i
riferimenti sociali ed istituzionali parlano
la stessa lingua: la lingua di Monti e della
Fornero che scandisce il tempo disgraziato
in cui ci è toccato vivere. La faccia e la
voce metallica e gelida, la gesticolazione
ostile di Monti che sembra volere abbrancare
qualcuno per il collo con le mani adunche
che si protendono ogni volta che deve
sottolineare la sua volontà che non sente
altre ragioni perchè si mostra convinto di
rapprsentare ciò che è giusto giusta e vero
e che vale molto di più delle cose parziali
e di parte di tutti i soggetti sociali
diversi da lui. La figura di questo
Presidente del Consiglio ha un ruolo non
secondario nella crisi profonda di paura
che si è abbattuta sulla popolazione
italiana. Monti e Napolitano non hanno mai
avuto una parola di dolore per la gente che
si toglie la vita. Da nessun luogo delle
istituzioni, della politica e dei sindacati
giunge una voce di solidarietà, un progetto
di intervento e di aiuto. Ognuno dei suicidi
è stato solo con se stesso ed ha sentito la
società ostile o indifferente. Eppure
usciamo da un fiume in piena di retorica per
il 150 anniversario dell'unità d'Italia, per
la coesione degli italiani. Ognuno per sè e
Dio per tutti come predicava la Tatcher
quando proponeva la società di individui,
asociale. Se perdi il posto di lavoro e
sprofondi nelle sabbie mobili della
disoccupazione puoi soltanto ucciderti
perchè nessuno ti stenderà la mano.
In passato i Comuni avevano uno strumento
per fronteggiare l'emergenza e dare un
lavoro ai disoccupati. Erano i
cantieri-scuola. Nei periodi invernali si
organizzavano alcuni cantieri per fare
manutenzione o per tenere in ordine la villa
comunale o altro. Ora questa possibilità non
c'è più perchè le privatizzazioni hanno
ingessato i Municipi. Non possono fare più
niente. Tutto è stato appaltato ai privati.
Centinaia di migliaia di edili e di
disoccupati non hanno il lenimento che
veniva dai cantieri,.
Il liberismo economico e l'oligarchismo
politico hanno incattivito l'Italia.
L'ideologia individualistica ed antisolidale
del liberismo e la trasformazione della
militanza politica in professione
autoreferenziale hanno aggravato la
condizione psicologica di grande fragilità
dell'Italia,. Chi non ha un lavoro sicuro o
un conto in banca si sente fallito. La
borghesia liberista ha fatto di tutto per
fare sentire "falliti" i poveri. Tu non hai
un lavoro o ritardi a laurearti? Sei un
sfigato! Questo è il messaggio che viene
dalla casta che oggi ci governa.
Oggi un poco di assistenza viene soltanto
dalla Caritas e dalle Parrocchie. Le
Sezioni dei partiti operai chiuse, i
sindacati diventati uffici e servizi non ci
pensano neppure a fare qualcosa, ad
organizzare un aiuto per i bambini di un
quartiere o per le fam iglie che non
cucinano perchè non hanno i soldi per pagare
il gas. Meno male che ci sono le Chiese!
Sono convinto che l'Italia andrà sempre
peggio perchè è prigioniera dei banchieri e
dei liberisti che comandano in UE. Non
troverà mai il coraggio di uscire dall'Euro
e riprendersi la sua sovranità che ne fece
una nazione felice per almeno mezzo
secolo.Prima o poi la posizione di ognuno di
noi traballerà. Magari ci recheremo in Banca
e la troveremo murata come è accaduto agli
argentini. Mi scuso per la cupezza
pessimistica di queste previsioni che spero
non si avverino.Ma il Prof.Monti coprendoci
di rimproveri ci condurrà al destino di fame
che l'Italia ha avuto per secoli.
Pietro Ancona
****
MONTI E' DEPRESSO ? Mercoledì, 18
aprile
Ho l'impressione che ci sia un
cambiamento di fase in Mario Monti. Ha un'aria stanca ed è
meno brillante ed arrogante di qualche mese fa. Questo da
quando è stato maltrattato dal Wall Street Journal e cioè
dal potentato finanziario che lo ha investito del compito di
guidare l'Italia. Si è reso conto che ai segretari dei tre
partiti che lo appoggiano la situazione italiana non importa
quasi niente. Ad Alfano interessano le frequenze televisive,
la Rai, la legge sulla corruzione e sulle intercettazioni
telefoniche.
A Bersani interessa che i partiti
mantengano il finanziamento attuale forse perchè ha già
cartolarizzato quanto gli tocca e lo ha già incassato. Alla
Confindustria interessa la "flessibilità in entrata" ed alla
CGIL di barcamenarsi tra governo e lavoratori. Insomma si
rende conto che anche se l'Italia brucia i signori che lo
circondano penseranno soltanto a se stessi ed a niente
altro.
L'approvazione dell'obbligo di pareggio
di bilancio dal senato non è riuscita a fare sorridere il
nostro Presidente del Consiglio che parla sempre più
frequentemente di rischio Grecia. Ho l'impressione che sia
davvero spaventato e forse ha saputo dai suoi amici della
Goldman Sachs qualcosa di grave che "il mercato" sta
preparando per l'Italia.....
O forse è spaventato della terribile
mazzata che si accinge a sferrarci sulla testa e ci guarda
con gli occhi sfuggenti ed incerti?
Pietro Ancona
****
Pietro Ancona 19.04.2012
a differenza del 29 la crisi di oggi registra l'intervento
diretto dello Stato che con tasse e leggi liberticide dei
diritti partecipa direttamente e massicciamente alla
distruzione degli equilibri sociali e sprofonda nella
miseria milioni e milioni di persone. La crisi del 29 fu una
crisi della finanza e dell'economia. La crisi di oggi ha per
protagonista lo Stato che diventa il Tirannosauro che divora
il ceto medio e la classe operaia e se non lo fa ci sono
entità istituzionali di livello europeo o euro-atlantico
pronti a divorarlo. Nel 29 chi non aveva soldi investiti in
azioni si salvava. Oggi coloro che hanno investito in titoli
di stato non si salvano. Vedi Grecia e Spagna e quando prima
Italia...
****
Pietro Ancona 21.04.2012
Primavera Americana! Il movimento anticapitalistico "Occupi
WallStreet" e "Noi siamo il 99 per cento!" organizzerà
manifestazioni per il 1 maggio, la gloriosa festa dei
lavoratori che negli USA è stata soppressa dopo le grandi
repressioni operaie del secolo scorso. Nutro la speranza che
il socialismo morto in Europa ad opera dei revisionisti
comunisti e del fallimento della socialdemocrazia possa
tornare a vivere negli USA che, già dai tempi di Marx e di
Engels, aveva un importante movimento operaio ricco di
cultura e di iniziati
Secondo me sbagliano coloro i quali ritengono di essere
saggi ed equilibrati rinunziando
alla faziosità di classe. I moderati come Bonanno e Camusso. I
sindacalisti debbono essere faziosi per essere morali.Il sindacalista
deve difendere gli interessi della sua parte che è la parte umana della
fabbrica, della azienda, del capitale. Se sceglie di difendere gli
interessi "generali" della impresa e della economia sacrifica la gente
che invece deve rappresentare. Diventa immorale. Essere faziosi nella
difesa dei lavoratori è la più alta etica esistente nel rapporto
sociale. La faziosità e la difesa integerrima dei diritti dei lavoratori
costringe e spinge l'impresa a cercare altrove i mezzi per ridurre il
costo della produzione. Dove li cerca? Nella innovazione tecnologica del
processo produttivo e nel miglioramento della qualità del prodotto. Ecco
come la faziosità del sindacalista diventa motore di progresso generale.
Nella dialettica sociale la mancata difesa della "parte" diventa fattore
di squilibrio e di ammaloramento dell'economia.
Oggi anniversario
della nascita di Lenin. Con una scala salì nel cielo della filosofia
vi prese il comunismo e lo portò in terra. La terra era inospitale:
la Russia degli Zar con 150 milioni di abitanti in grandissima parte
contadini poverissimi e per secoli servi della gleba. Eppure questa
terra e questi contadini nel corso di meno di trenta anni divennero
tanto forti da fronteggiare gli USA e l'Occidente capitalistico. Non
si sapeva come costruire una società comunista. Non vi era alcun
precedente nella storia umana. Ebbene Lenin e poi Stalin costruirono
una società comunista dotata di una grandissima forza propulsiva al
suo interno. Ha sbagliato Berlinguer quando vide nella crisi del
gruppo dirigente revisionista sovietico la crisi della società
comunista. Oggi la URSS del 1950 sarebbe di gran lunga migliore e
più giusta degli USA e dell'Europa del 2012.
L'Ideologia
Il totalitarismo dell'ideologia liberista
24/04/2012
Si sono dette e scritte cose terribili sul potere
dell'ideologia comunista e sulla sua pesante funzione di
irrigidimento dei popoli e delle nazioni dentro schemi
assoluti ed indiscutibili nei quali stare ingabbiati.L'ideologia
comunista è diventato nel linguaggio massmediatico
"l'ideologia" tour cour dalla quale bisogna guardarsi se
vogliamo preservare la nostra libertà e la democrazia. E'
stato diffuso una immagine caricaturale della ideologia
dentro la quale sta la dittatura la perdita dei beni
personali e quanto altro si possa pensare del totalitarismo.
Eppure, a ben guardare, non c'è uno Stato comunista eguale
all'altro. La Cina di Mao Tze Dong dalla grande marcia alla
rivoluzione culturale è stata diversa dalla URSS di Lenin e
Stalin. Il Vietnam di Ho Chi Minh, la Cuba di Fidel Castro,
la Germania di Honecher, L'Albania di Hoxha, la Jugoslavia
di Tito e le altre repubbliche popolari hanno avuto una loro
precisa identità e, nonostante la guerra fredda ed il
durissimo accerchiamento capitalistico, hanno potuto
svilupparsi ognuno secondo la propria vocazione. Il ruolo
dell'URSS di Stato guida nonostante i limiti imposti da un
nemico sempre pronto ad azzannare come si è visto in Polonia
in Ungheria ed in Cecoslovacchia è stato discusso tanto è
vero che i comunisti italiani si inventarono
l'eurocomunismo. Ci fu addirittura una stagione culturale di
fioritura del socialismo dei tanti fiori. Dentro il PCI
italiano c'erano tendenze profondamente diverse capeggiate
da Giorgio Amendola e da Pietro Ingrao. Lo stesso Stalin
suggeriva vie diverse da quella della dittatura del
proletariato. L'organizzazione di regolazione internazionale
dell'economia il Comecon aveva un rapporto di grande
democrazia economica che garantiva l'integrazione ed il
libero scambio dei prodotti,della tecnologia e del sapere.
Se confrontiamo il rapporto tra l'URSS ed i paesi comunisti
dell'Est europeo con quello che esiste da USA ed Europa
Occidentale ci rendiamo conto del carattere non
imperialistico dell'URSS e della sua disponibilità non ad
assorbire risorse dagli altri ma invece di erogare
cooperazione e benessere e della sua superiorità rispetto
all'avidità statunitense.
Il peso dell'ideologia capitalistica è oggi di gran lunga
più potente più forte e più coercitivo del comunismo. Il
liberismo tende a diventare l'unica ideologia, l'unica
dittatura economica su tutto il mondo ed è in espansione
attraverso diversi tipi di guerra militare economica e
finanziaria. Oggi, appena avuto il risultato delle elezioni
francesi, l'Impero ha scatenato il finimondo attraverso
l'impazzimento delle borse e l'aggressione ai titoli di
stato. Nel giro di qualche ora, le TV americane hanno
descritto una Francia completamente diversa da quella
civilissima ed idilliaca che avevano descritto fino a
qualche ora prima, una Francia in preda a contorcimenti
sociali. Sono stati ripresentati al pubblico americano i
filmati delle sommosse alle benlieu e si è sparso il terrore
su una Francia che trasgredisce i comandamenti del Fondo
Monetario Internazionale e della BCE. Gli USA non si
fermeranno qui e getteranno tutto il loro peso nella mischia
per impedire la sconfitta di Sarcozy. Tutta l'area
occidentale è soggetta alle terribili oscillazioni
telluriche imposte dal gruppo di WallStreet che - come ha
scritto Prodi qualche tempo fa sul Messaggero - manovra 12
mila miliardi di euro ed è capace di rovinare gli Stati che
debbono essere rovinati secondo i piani "segreti" discussi a
Bilderberg ed alla Trilaterale o declassati o impoveriti
secondo gli interessi statunitensi. Alcuni Stati esterni
all'area euroatlantica ma giudicati vitali per gli interessi
USA vengono aggrediti militarmente e distrutti. Alla loro
testa vengono messi liberisti spesso formati nelle
Università USA come il gruppo dirigente che è stato
insidiato in Libia. Il liberismo sta provocando la scomparsa
del ceto medio che è stato alla base della civiltà europea
postbellica. Cinquecento milioni di persone vengono
impoverite da una dittatura fiscale dettata dalla Casa
Bianca,dalla riduzione del welfare, dalla disoccupazione,
dalla perdita dei diritti. Obiettivo speciale di questa
campagna ideologica che dovrà sfociare in una società dell'1
per cento (come quella americana) sono gli impiegati statali
e della pubblica amministrazione. Con la loro decimazione e
poi sparizione si distruggerà lo zoccolo duro del ceto
medio. La tecnica di questa distruzione che si va
accelerando è sorniona: prima costringono i governi ad
attuare politiche restrittive e poi li rimproverano di non
fare niente per la "crescita". Tutto e il contrario di tutto
diventano capi di accusa e causa di rovina delle nazioni.
Coloro che non si adeguano vengono spazzati via. Papandreu
voleva fare un referendum fu minacciato di morte ed ha
dovuto lasciare. Nel giro di pochi mesi l'Impero ha
installato Draghi,Papademos, Monti, Lagarde, Rojas in punti
chiave.La posizione defilata che la Gran Bretagna mantiene
rispetto l'Europa potrebbe farci pensare che neppure la
Germania è al riparo da un attacco alla sua prosperità ed al
suo ruolo nel mondo. Gli anglosassoni vogliono essere
padroni assoluti. Non dimentichiamo che la Germania a quasi
settanta anni dalla fine della guerra è infarcita di basi
militari statunitensi come l'Italia. Germania ed Italia sono
considerati tutt'ora nazioni sconfitte ed oc cupate. Non c'è
alcun dubbio che siamo dentro un possente e violento
processo di americanizzazione della società europea che si
sta dando parametri del tutto simili a quelli USA. L'Europa
viene severamente punita per la sua scelta dell'Euro e
l'Euro viene usato dai banchieri come strumento contro
l'Europa. Con il potere delle banche e delle armi si sta
ridisegnando la geografia economica del mondo.
Un processo che potrebbe essere bloccato soltanto da una
grande rivolta sociale che però oggi non ha gli strumenti
per potersi realizzare.La sinistra europea non dispone di
una forte ideologia comunista capace di mobilitare le masse.
I sindacati sono diventati mere entità di servizio. Gli
scioperi generali che sono riusciti a fare vengono svuotati
e ritualizzati. Mezzora dopo lo sciopero generale tutto è
come prima e peggio di prima.- Vedi Grecia, Francia, Spagna,
Portogallo. Il potere non cambia registro.
L'ideologia liberistica è diventata fondamentalista e
radicale. Persegue lo scopo del lavoro a costo zero (è
accaduto nel 1929), non accetta la correzione keinesiana.
Vuole tutto per se sopprimendo i consumi interni. Vuole una
società in cui i ricchi non pagano tasse ed i poveri vivano
indebitati con le carte di credito nutrendosi e vestendosi
negli ipermercati WalMart di roba di infima qualità
accessibile. Non fatevi ingannare dal sornione Presidente
americano e dalle sue finte battaglie per fare pagare le
tasse ai ricchi o riformare l'assistenza sanitaria. Mai
l'America è stata tanto compatta nelle sue istituzioni e
questo è ben saputo dai movimenti popolari che il 1 maggio
festeggeranno dopo un secolo la ricorrenza del lavoro. Ma
forse la rivoluzione mondiale comincerà dagli USA, dal
grande movimento anticapitalistico ed autogestionario.
Pietro Ancona
http://www.disinformazione.it/basiusa.htm
Un enorme servigio di immagine che i massmedia stanno usando
perbenino sono gli applausi dell'assemblea dei lavoratori Alenia
di Torino alla signora Fornero che ha illustrato loro la
"filosofia" della riforma del lavoro. Riforma che serve
naturalmente alla salvezza della patria ed a dare lavoro ai
figli. E' una vera e propria panacea per la situazione italiana!
Sono non so come sconcertato avvilito
arrabbiato mi sento preso per i fondelli e, siccome in politica
niente accade per caso, interpreto gli applausi dei meccanici di
oggi presidiati dai loro dirigenti Fiom come la chiusura della
partita sull'art.18 e sulla "flessibilità in entrata". Viviamo
in un mondo capovolto, dentro un paradosso che non finisce mai
di sbalordire
Leggevo ieri sera in Risorgimento di Gramsci
considerazioni sulla limitata autonomia dell'Italia
rispetto la Francia e l'Inghilterra e come le sue
politiche fossero già allora subalterne. Pare che
non solo la Resistenza ma neppure il Risorgimento
avesse affrancato l'Italia rendendola autonomia e
non pedina di altrui politiche. Insomma c'è una
sorta di difetto genetico che come nazione ci
portiamo appresso e che deriva dalla inadeguatezza
delle classi dirigenti e dai loro rapporti
opportunistici internazional
Bisognerebbe riflettere sullo svuotamento e sulla
banalizzazione delle due due importanti feste della
sinistra italiana: il 25 aprile ed il 1 maggio. Il
25 aprile celebra una liberazione che però ha dato
vita ad un'altra occupazione che asfissia l'Italia.
Siamo stati liberati dai tedeschi ed occupati dagli
americani ed ora anche dalla BCE e dal FMI. Il 1
Maggio viene celebrato da Bonanni Angeletti e
Camusso insieme e già questo sconcerta e rende assai
discutibili i contenuti e le scelte della festa. Che
cosa dobbiamo fare? Celebrare il 1 Maggio lontano da
CGIL CISL ed UIL, celebrare il 25 aprile attorno
alle 113 basi militari USA in Italia chiedendone lo
smantellamento. Questo dovremmo fare!
Il 1
maggio sarà celebrato, come al solito, dai tre
segretari generali cgil cisl uil quest'anno a Rieti,
Avrebbero potuto invitare la Marcegaglia e la
Fornero ed avrebbero insieme potuto ricordare tutta
la loro recente storia di lotta ai diritti dei
lavoratori. C'è molta manfrina quando Bonanni ed
Angeletti dicono si e la Camusso finge di dire no
per tenere a bada la base recalcitrante della CGIL
e della Fiom che tanto non va via perchè non sa dove
sbattere la testa. A Roma ci sarà il solito
appuntamento ipercommerciale del concerto che
drogherà per ore centinaia di migliaia di giovani
che appunto vogliono stordirsi e drogarsi per non
pensare a 2 o al 3 di maggio. Meglio che ci
dedichiamo al 1 maggio in USA e seguire i giovani
che hanno fatto la guerra a WallStreet affrontando
anche disagi fisici notevoli come dormire
all'addiaccio con la neve alta attorno.
****
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, April 26, 2012 7:40 PM
Subject: Dalla strage di Breivich ad Hollande
Dalla strage di Breivich ad Hollande
Non posso fare a meno di pensare alla strage dei cento giovani
socialisti norvegesi falciati a colpi di mitra mentre erano
radunati in un loro convegno estivo inseguiti ed uccisi nel
fiore della primissima giovinezza. Avevano il torto di essere
socialisti di credere in una società basata sulla giustizia e
sull'eguaglianza. Chi li ha uccisi senza alcuna pietà non si
dichiara pentito ed è attualmente sotto processo.
La legge norvegese non prevede la pena di morte e neppure
l'ergastolo. Può darsi che se la caverà con 21 anni di
reclusione o con l'internamento in un manicomio criminale.
Sono portato a credere che questa strage non sia opera di un
pazzo forsennato di estrema destra anche se Breivich fa di tutto
per farcelo credere . Credo che questo assassino sia il
terminale di una cospirazione internazionale rivolta ad impedire
che la socialdemocrazia o il comunismo abbiamo delle possibilità
di successo in Europa. Vorrei ricordare l'uccisione di Oscar
Palme in Svezia, le dimissioni imposte a Papandreu, il
terrorismo finanziario fatto all'indomani del successo seppur
limitato di Hollande in Francia. Sono convinto che i governi di
destra sono l'unica possibilità che ci viene concessa dagli USA
e dal capitalismo finanziario. Hollande, Papandreu o gli altri
socialisti europei non sono per niente alternativi e diversi dai
liberisti. Bersani in Italia farebbe e fa la stessa politica di
Monti e di Berlusconi. Eppure non viene concesso alcun credito e
non sarà consentito un loro governo del Paese. C'è una sorta di
chiamata alle armi del capitalismo che probabilmente non
risparmierà lo stesso Obama anche se costui è stato la
continuazione di Bush nei progetti di colonizzazione del mondo e
di imperio economico.
Sono molto colpito della scarsa reattività dei socialisti nei
quali prevale la tendenza ad assimilarsi alle politiche
liberiste, a mimetizzarsi, a subire le politiche di spoliazione
dei diritti della classe operaia e del ceto medio. I comunisti
di Melanchon, di La Fontaine, di Ferrero anche se combattono con
maggiore vivacità le politiche antisociali ed antioperaie in
politica estera sono allineati ai giudizi ed alle iniziative
militari della Nato e votano nei Parlamenti i crediti di guerra.
Insomma l'offensiva capitalistica che va dalla strage dei
giovani norvegesi al terrore finanziario contro Hollande non
viene contrastata. Non possiamo aspettarci niente di buono.
Dalla politica europea non arriva nessun segnale. La cometa che
dovrebbe guidarci non è ancora apparsa.
Non credo proprio che Hollande sarà eletto anche se i francesi
disprezzano la politica filotedesca di Sarcozy.
Pietro Ancona
****
varie su fb 27.04.2012
BOICOTTARE LE FESTE UNITARIE CGIL CISL UIL I lavoratori e le lavoratrici
si debbono difendere da sindacati che non solo non fanno i
loro interessi ma firmano accordi che li danneggiano. In
Italia se i salari sono tra i più bassi del mondo c'è una
precisa responsabilità dei sindacati che hanno firmato
accordi di vera e propria truffa per i lavoratori. Con la
legge Biagi che i sindacati non contestano
ma si vantano di avere addirittura contribuito a scrivere (Bonanni)
si sono introdotti i contratti atipici che arrivano a
dimezzare le paghe-base e negano i diritti. Bisogna
disertare le feste unitarie CGIL CISL UIL e presentarsi
soltanto a quelle della CGIL dei sindacati di base o della
Fiom con cartelloni di difesa dello Statuto dei Diritti e
dell'art.18.
Non è condivisibile la decisione della CGIL
di celebrare il 1 maggio
assieme a Cisl ed Uil (come mai non c'è ancora l'UGL?). Cisl
ed UIL hanno compiuto scelte nel rapporto con il governo e
con il padronato che la CGIL da molto tempo non condivide.
Trattasi di vera non condivisione oppure di gioco delle
parti per non disgustare i lavoratori sdegnati per i
continui cedimenti ? Si celebra un 1 maggio in piena crisi
con i salari più bassi dell'OCSE e i diritti compromessi. Il
segnale che si da con Cisl ed UIL è unità contro i
lavoratori....
Il 30 aprile ricorderemo l'assassinio di Pio
La Torre e del compagno
Rosario di Salvo. Ho conosciuto ed amato Pio che mi
appoggiava quando io ero segretario generale della CGIL
siciliana. Io, socialista, divenni segretario generale della
CGIL a maggioranza comunista. Collaborai intensamente con
lui in tutto il capitolo della sua attività dedicata ai
missili di Comiso. A Comiso Pio La Torre scosse
l'albero della Sicilia ed i siciliani che, secondo Engels
hanno un'anima rivoluzionaria che riescono ad esprimere
quando hanno fiducia in qualcuno ed in qualcosa lo seguirono
a centinaia di migliaia. Se non fosse stato ucciso la
Sicilia non sarebbe stata più la stessa. Non saremmo al
governo Lombardo appoggiato dal PD.
Nell'accanimento di Monti e della sua squadra
nel perseguimento di una pressione fiscale diventata
intollerabile per i ceti popolari ed anche per parte del
ceto medio non c'è solo la necessità di spremere il massimo
per tirare fuori l'Italia dalla crisi ma un perverso disegno
pedagogico di modellare la società secondo i dettami del
fondamentalismo liberista. Una società asolidale costituita
da individui
che sono in competizione tra di loro il cui valore assoluto
è il profitto. Il governo Monti non è un governo tecnico che
rischiando l'impopolarità deve salvare l'Italia dal default
ma un governo politico- ideologico che protegge i ricchi e
gli oligarchi e che non intende cambiare un sistema iniquo,
non vuole restringere la forbice sociale. E' provato che si
possono ricavare diecine di miliardi di euro non solo dalla
tassazione dei patrimoni ma anche dalla riduzione degli
stipendi dei managers e degli amministratori e dalla
soppressione di migliaia di consigli di amministrazione
pubblico-privato che costano miliardi su miliardi. Quella
che individuiamo come iniquità delle misure governative in
effetti sono il prodotto di una scelta ideologica che
attribuisce a determinate elites diritti e privilegi che
vengono negati alla generalità delle persone. Le scelte che
vengono compiute non sono quindi tecniche o meramente
economiche ma ideologiche. Si vuole plasmare la società
italiana in anglosassone distruggendone il fondo di
solidarietà che deriva dalla Costituzione e da quella che fu
la cultura politica dei cattolici dei comunisti e dei
socialisti. Il fatto che quasi tutto il Parlamento ed il
Presidente della repubblica appoggino le decisioni di questo
governo è un colpo di Stato che stiamo subendo.
****
Trent'anni dopo.
Vidi per l'ultimo volta Pio La Torre il pomeriggio prima della sua
uccisione. Ci siamo trovati ai funerali della mamma di un compagno. Come
sempre era naturalmente sorridente e pieno di vitalità. Niente lasciava
presagire la morte che già aveva steso su di lui una terribile ombra. Il
suo programma era: pace, lotta alla mafia e sviluppo e lo portava avanti con
grandissima tenacia e ottimismo contagioso. Nei pochi mesi che era stato
alla direzione del PCI aveva messo sottosopra la Sicilia,
aveva svegliato in ognuno di noi, in
diecine di migliaia di compagne e compagni, le pulsioni profonde che ci
portiamo dentro e che a suo tempo decisero della nostra scelta politica. I
siciliani che, come scrisse Engels hanno un'anima rivoluzionaria che dorme
ma non muore mai sotto quella che si acconcia ai tempi (caliti iungu ca
passa la china) lo capirono ed accorsero a diecine di migliaia a Comiso.
Pio scosse l'albero della Sicilia e copiosi frutti rotolarono ai nostri
piedi. Migliaia di ragazze e ragazze
avevano visto nella lotta contro i missili, contro la mafia e per
lo sviluppo la strada per cambiare davvero
e nel profondo lo stato della nostra infelice regione. A Comiso
reincontrai compagni socialisti che non vedevo più nelle sezioni da molto
tempo e che venivano perchè avevano intuito che finalmente avevamo una guida
certa nella lotta politica, un compagno di cui potersi fidare.
Un sentimento simile a quello che dovevano
provare i descamisados messicani quando stavano con Zapata.
Questa lotta contro i missili non era
condivisa dalla Direzione del PCI di cui La Torre era autorevole membro. Non
ci fu mai un forte documento di appoggio alle innumerevoli manifestazioni
che si fecero a Comiso. A quanto ne so, lo lasciarono fare ma senza
appoggiarlo nè condividerlo. L'enorme agitazione antimissili in Sicilia era
certamente fonte di grande imbarazzo per il processo di occidentalizzazione
del PCI. Lo stesso Berlinguer dichiarava di sentirsi assai più al sicuro
aldiqua della cortina di ferro e sotto l'ombrello della Nato.
L'altra pagina dell'agenda di Pio era la lotta alla mafia nella quale ha
dato un contributo che resterà nella storia del Paese. Con quella che poi
divenne la legge Rognoni-La Torre introdusse il reato di associazione
mafiosa che fino allora non era riconosciuto e la confisca dei beni
posseduti dai mafiosi. Togliamo "la roba" alle famiglie mafiose e perderanno
la ragione della loro attività criminale. Questa legge ha dato l'avvio ad
una importante legislazione antimafia sulla quale si sono forgiati
magistrati di grandissimo valore come Ingroa, Scarpinato e tantissimi altri
che sarebbe troppo lungo elencare.
Nella lotta per la pace, contro la mafia e per lo sviluppo, Pio
assegnava un ruolo fondamentale alle organizzazioni di massa. CGIL, CISL ed
UIL percossero un lungo tratto di strada con Pio. I socialisti con
Salvatore Lauricella Presidente dell'Ars ed Anselmo Guaraci segretario del
partito collaborarono nonostante le diffide che arrivavano da Roma financo
con corsivi di Craxi sull'Avanti!
La bella stagione politica animata dalle lotte organizzate da Pio finì
con il suo assassinio che certamente è maturato in ambienti mafiosi ed
internazionali disturbati dalla sua inosservanza della dottrina di Jalta.
Chi tocca il filo-spinato dello equilibrio muore! Così è stato per Pio La
Torre che non si piegò alla real politik e con la generosità straordinaria
che lo animava mise in discussione il diritto degli USA di installare una
base in Sicilia, la pretesa della mafia di governare il processo politico ed
economico sostenendo il diritto ad uno sviluppo economico non
colonialistico.
A distanza di trenta anni dal suo martirio condiviso dal suo fedele
compagno Rosario Di Salvo, l'Italia è lardellata da 113 basi militari USA,
in Sicilia oltre Sigonella abbiamo il mostruoso orecchio elettronico di
Niscemi che spia il mondo, dai nostri aeroporti si dipartono i Drone, i
terribili aerei sprovvisti di pilota che vanno a seminare il terrore e la
morte in lontani e sperduti villaggi abitati da povera gente ma agognati
dagli USA per il loro impero planetario.
A distanza di trenta anni gli epigoni del PCI di Pio La torre
collaborano con un presidente della regione accusato di contiguità con la
mafia dai giudici di Catania, ma che non si dimette perchè come Monti ha
l'appoggio di tutta l'assemblea legislativa.
La cerimonia di ricordo di Pio è stata
ritualizzata e con ciò stesso svuotata di contenuto. Nessuno confronta la
Sicilia che voleva e stava costruendo Pio con quella di Lombardo e
dell'attuale gruppo dirigente del PD. Siamo andati molto oltre il
consociativismo. Siamo all'aggregazione di un unico blocco sociale e
politico a difesa degli interessi del capitale e della rendita.
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pietro ancona
Sent: Tuesday, May 08, 2012 7:06 PM
Subject: il golpe che si prepara
Stanno finendo di votare oltre 9 milioni di elettori,
intorno al 20% del totale. Per eleggere i sindaci di quasi
mille comuni, di cui 157 sopra i 15 mila abitanti, compresi
26 capoluoghi di provincia. Potrebbe apparire una
consultazione minore. Ma non lo è, malgrado che siano
elezioni con il trucco. Infatti i soliti 3 hanno modificato
le regole già da 10 mesi e facendo finta di fare gli
anticasta hanno ridotto del 20% il numero di consiglieri (e
poi di assessori) mantenendo doppio turno e premio per la
coalizione vincente.
Naturalmente quasi nessuno se ne è accorto e i media hanno
accuratamente evitato di spiegare a questi poveri italiani
che è un bell’imbroglio; che spazza via centinaia di eletti
per i gruppi ritenuti fino ad oggi piccoli e medi (domani si
vedrà) e preserva, o addirittura favorisce, i soliti due
(fino a ieri PD e gregari disponibili e dall’altra parte si
pensava PDL-Lega che però in pochi mesi si sono
pericolosamente avvicinati ad un probabile tracollo ).
Praticamente come un miracolo tipo il pane e i pesci di
cristiana memoria. PD e PDL pensano (o pensavano) di fare il
miracolo: mentre perdono voti aumentano gli eletti; come è
avvenuto nella precedente tornata parziale dell’autunno
scorso. Questo test è quindi la prova del nove : se la cosa
funziona è già pronto l’imbroglio bis per le politiche: lo
hanno messo a punto le tre delegazioni di PD-PDL-UDC al
lavoro dall’agosto scorso quando, preparando Monti per il
lavoro sporco, con la truffa del “referendum contro il
porcellum” , si è intanto affossato, presi dal panico, il
possibile quesito proporzionalista di Passigli che proponeva
pari pari il sistema tedesco, e poi si è cominciato, sotto
la guida rassicurante di Violante e con la complicità quasi
totale dei media, a mettere a punto un finto neo mattarellum
( che adesso alcuni commentatori con un residuo di dignità
cominciano a chiamare ultra porcellum ); che di tedesco non
ha nulla, che rigidamente non prevede alcuna preferenza,
tiene il premio, alza i quorum e ripropone i collegi
uninominali con i quali le segreterie dei 3 partiti
immaginano di poter decidere prima del voto gli eletti,
senza sgarrarne uno. Con il contributo iniziale anche del
duo Vendola-Di Pietro che solo dopo 6 mesi si sono accorti
di aver svolto il ruolo di utili idioti e adesso protestano
per il golpe che si prepara
Pietro Ancona
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
Sent: Tuesday, May 08, 2012 7:29 PM
Subject: Fw: Holland e Bersani
Holland e Bersani
La vittoria di Holland in Francia vittoria di stretta
misura ma vittoria ha scompaginato i disegni di veloce
americanizzazione dell'Europa stabiliti alla Casa Bianca
insieme ai programmi di invasione e distruzione delle
nazioni a cultura diversa da quella occidentale come l'Iran
e la Siria e probabilmente anche l'Algeria (prima o poi). Il
piano demoniaco elaborato nelle più alte e segrete stanze
del potere prevede una rimodulazione dell'umanità che dovrà
essere fatta da una parte da personaggi ricchissimi e
dall'altra da persone povere e poverissime che debbono
stentare penare e sudare la loro vita financo per soddisfare
bisogni primari come mangiare e dormire. Questo modello di
società è presente da decenni in USA dove circa sessanta
milioni di persone vivono nelle cloache o nei labirinti
delle metropolitane o nei camper e sono stati ridotte allo
stato di nomadi. Inseguono lavori e lavoretti da una città
all'altra in un continente quasi del tutto uniforme
socialmente da un oceano all'altro. Penosa la condizione dei
veterani di tutte le guerre fatte e di quelle ancora in
corso moltissimi dei quali si uccidono per gli stenti o per
malattie psichiche per i traumi ed i rimorsi. Venti milioni
di "eroi" allo sbando ed alla disperazione.
L'obiettivo della politica europea pensata per noi dagli
USA e dalla quale viene per ora esclusa la Germania è la
liquidazione veloce del ceto medio attraverso la riduzione
dei mezzi pubblici disponibili attraverso il welfare, la
eliminazione dei diritti, salari sempre più bassi e tendenti
verso lo zero come durante la grande crisi del 29. A questo
disegno erano e sono dediti con la solerzia di esecutori
assai disciplinati e zelanti Sarcozy, la Merkel, Monti e
l'arrogante gruppo degli eurocrati a cominciare da Draghi.Il
trattamento inflitto alla Grecia e le molestie finanziarie
inflitte all'Italia alla Spagna preludevano e preludono a
piegare con la forza del ricatto finanziario e la minaccia
di default gli stati riottosi annichilendone la volontà e la
voglia di resistenza,
La elezione di Holland interrompe questo quadro. Hollande
propone delle modifiche che accoppiano alla austerità la
crescita e questo sposta l'asse europeo verso qualcosa di
più ragionevole, verso un cambiamento e non una rottura
traumatica con le politiche del welfare. La Francia
tuttavia non ha la forza di capovolgere una politica
sostenuta da tutto il blocco occidentale capeggiato dagli
USA. Vedremo fin dove si potrà spingere. Nei prossimi giorni
subirà un trattamento intenso dai "mercati" e la politica
del bastone e della carote dagli USA che non perdoneranno
certamente ad Holland il ritiro dall'Afghanistan e
l'indebolimento del patto imperialistico mafioso che ha
portato Francia, Inghilterra ed USA alla occupazione della
Libia ed alla uccisione di Gheddafi.
Non ho dubbi che Monti resterà schierato con la Merkel
che gli ha procurato la presidenza del governo italiano.
Monti è e resterà filotedesco e prima ancora di essere
italiano è membro della supercasta euroatlantica. Pensa e
ragiona in termini euroatlantici. L'Italia viene dopo, molto
dopo.
La elezione di Holland ha messo allo scoperto le menzogne
che hanno portato il PD a sostenere il governo Monti ed a
votarne le cose più significative ed importanti a cominciare
dal pareggio in bilancio. Come farà Bersani a proclamarsi
amico di Holland ed a sostenere Monti? L'immensità del
popolo socialista che in piazza della Bastiglia chiedeva a
viva voce eguaglianza, giustizia sociale, diritti, rispetto
per il lavoro imbarazza Bersani e Camusso che hanno
abbandonato da molto tempo il campo socialista della
giustizia e dell'eguaglianza. Bersani che ha contrattato
alle spalle dei lavoratori la riforma Fornero e la Camusso
che ha fissato due giorni di sciopero che non si faranno mai
o se si faranno saranno fuori tempo massimo.
In sostanza a fronte di un movimento politico e sociale
che lotta in Francia per i suoi diritti, in Italia abbiano
la capitolazione a Monti ed alla confindustria, la vergogna
della ABC, il sostegno alla più volgare ed insopportabile
partitocrazia.
Niente sarà più come prima in Italia dopo la vittoria di
Holland e l'esito delle amministrative.
Pietro Ancona
****
su fb 11/05/2012
La Guantanamo italiana
Vero o simulato che sia il tentato suicidio di Provenzano esso pone il
problema del girone infernale del 41 bis e della condizione delle carceri
italiane diventate luoghi invivibili dopo le leggi demagogiche imposte dalla
destra per soddisfare una opinione pubblica manovrata da una campagna
allarmistica e securitaria contro i drogati e gli immigrati. Nessuno si
occupa di affrontare e risolvere il problema di liberare le carceri di
almeno un terzo dei detenuti se non attraverso una amnistia che conviene ai
colletti bianchi quando servirebbe la depenalizzazione di una serie di reati
che potrebbero essere derubricati o aboliti.
Credo sia giusto riproporsi la questione dell'abolizione del 41 bis che
è contro il principio costituzionale della pena come mezzo di recupero e
rieducazione ad una cittadinanza corretta.Il 41 bis è la Guantanamo del
sistema carcerario italiano. Non serve a combattere il fenomeno mafioso dal
momento che questo è aumentato e si è esteso in Italia in questi ultimi anni
ed abbisogna di altri provvedimenti a cominciare da una politica pulita che
non premi i fiancheggiatori e la borghesia mafiosa. Il 41 bis serve al
Potere a mostrare i muscoli a dare di se una immagine di intransigenza nella
lotta alla mafia ed anche, se del caso, a contrattare quando ne ha bisogno
con i mafiosi. Bisogna fare un resoconto della applicazione di questa legge
ed abolirla assieme alla detenzione amministrativa che consente di
trattenere in carcere persone che hanno già scontato la loro pena.
Stiamo introducendo in Italia la cultura americana dei parenti delle
vittime che intervengono nel dibattito sullo stato delle carceri per
invitare lo Stato ad essere il più duro possibile con i detenuti. In USA
assistono soddisfatti alla morte dei condannati. Ebbene la pena deve essere
severa e senza sconti per amnistie o altro ma la Legge deve prescindere da
sentimenti di vendetta dei familiari ed essere giusta in rapporto ai fatti
accaduti e soltanto a questi ascoltando soltanto le richieste di giustizia.
Pietro Ancona
****
La pista anarchica nel paese delle stragi di Stato
pubblicata da
Pietro Ancona il giorno sabato 12 maggio 2012 alle ore 9.48
·
La federazione Anarchici Informali a me sembra un clone creato da
qualcuno della federazione Anarchici Italiani ( FAI stesse
iniziali per confondere di più le acque) che ha un sito ufficiale e
che ripudia il terrorismo e la violenza. Il documento di
rivendicazione dell'attentato ad Adinolfi è stato - secondo me-
costruito da presunti specialisti del linguaggio della psicologia e
del comportamento degli anarchici ed incorre in macroscopici errori
da fare ridere a crepapelle come questo: ""Con una certa
gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo
riempito il caricatore. Impugnare una pistola, scegliere e seguire
l'obiettivo, coordinare mente e mano sono stati un passaggio
obbligato, la logica conseguenza di un'idea di giustizia, il rischio
di una scelta e nello stesso momento un confluire di sensazioni
piacevoli. Un piccolo frammento di giustizia, piombo nelle gambe per
lasciare un imperituro ricordo di quello che è ad un grigio
assassino". Questo è un linguaggio con riminiscenze letterarie del
vitalismo anni trenta può verosimile in bocca ad una certa
eversione di destra, fascista, e financo dannunziana. Si parla di
"sensazioni piacevoli e di "gradevolezza" espressioni ed
atteggiamenti estranei alla cultura anarchica che è una cultura
seria di grande rilievo nella storia del pensiero politico e che ha
almeno duecento anni di vita. Quando mai e come un anarchico
parlerebbe di "piacere a riempire il caricatore che mette l'arma
quasi in un rapporto erotico ? Insomma basterebbe affidarsi ad un
gruppo di semiologi seri per capire quanto sia raffazzonato
imparaticcio ed artificiale il linguaggio usato per rivendicare
l'attentato ad Adinolfi.
A quanto pare avremo altri attentati. Nel
volantino ne vengono indicati 7. Colpisce la leggerezza, la miopia,
la ruffianeria dei massmedia italiani nell'avallarela menzogna
dell'attentato terroristico degli anarchici. Colpisce l'allineamento
dei politici dietro la tesi della pista anarchica. Colpiscono le
dichiarazioni del presidente del Copasir Massimo D'Alema che si
dichiara "molto preoccupato" Colpisce la subitaneità della nomina
di Di Gennaro noto personaggio di una delle pagine cilene della
storia italiana a membro del governo. C'è una drammatizzazione e
teatralizzazione dello attentato ad Adinolfi che viene sfruttato a
fini politici mentre la gente continua ad ammazzarsi per le
difficoltà della crisi e vengono sequestrate le pensioni al minimo
di poverissimi pensionati costretti a farsi un conto corrente
appunto per essere espropriati (illegalmente)dei i pochi soldini
sempre a disposizione della esattoria del governo. Sembra che il
Governo invochi una stagione di rinnovato terrorismo e che voglia
indicare la strada della lotta armata al dissenso sociale. Il
Governo ha bisogno di ancora maggiore potere autoritario sulla
società italiana in vista delle conseguenze del massiccio
bombardamento fiscale che arriverà a giorni a cominciare dall'IMU.
Il governo trasmette ansia incertezza ed ora anche il baubau del
terrorismo. Niente di nuovo nella storia recente d'Italia se non che
tutto si svolge in un ambiente molto più deteriorato economicamente
e socialmente di quello degli anni 70.Un ambiente da tragedia.
Giuseppe CasarrubeaCARO PIETRO, LO STATO
CREA E LO STATO DISTRUGGE. A NOI POVERI MORTALI NON RESTA CHE
RESTARE COME I CHICCHI DI CAFFE' NEL MACININO. MA ANCHE NOI NEL
NOSTRO PICCOLO ABBIAMO IL NOSTRO RIFUGIO. PER ME E' LA STORIA
CON IL POTERE NEFASTO DEGLI UOMINI, PER TE E' IL MONDO DEL
LAVORO E DEGLI SFRUTTATI. CHE E' ANCHE IL MIO MONDO.
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----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: pietro ancona
Sent: Monday, May 14, 2012 7:51 PM
Subject: miscellanea fb
L'enfasi della Ministra all'Interno sulla questione Tav considerata la
madre di tutte le preoccupazioni e quanto di più pericoloso ci possa
essere in questo Paese è davvero molto sospetto ed allarmante. La Tav è
questione che per quanto rilevante riguarda una parte limitata e
terminale del territorio italiano. L'Italia è percorsa da ben altre
tensioni in tutto il suo corpo geografico e non si può dire che il
problema più importante sia quello della TAV. Credo sia invece quello
dei suicidi e del degrado del tessuto economico e sociale. Perchè la
Ministra si mostra tanto allarmata per la TAV? Credo che l'Italia sia
sotto ricatto da parte del gruppo economico interessato agli appalti ed
alla realizzazione del percorso ferroviario. Come è stata sotto ricatto
per il referendum sull'acqua e sul nucleare. Quando abbiamo pagato la
nostra scelta referendaria con un grave attacco ai titoli pubblici.
Insomma qualcuno deve fare affari con la TAV e questo qualcuno minaccia
il nostro Paese. Questa è l'interpretazione che io do della
dichiarazione della Ministra. L'Italia è un paese ricattato dalle banche
"dai mercati" dalle multinazionali.
Per quanto disistimi il ceto politico in attività ed in quiescenza o in
esilio di questo Paese trovo sempre sorprendente, inaccettabile e
disumano il silenzio sulla epidemia di suicidi che si registrano oramai
con cadenza quotidiana. Come se vivessero in un altro pianeta! Come se
la cosa non li riguardasse! Sembrano infastiditi e si occupano di
marchingegni elettorali. Sono talmente lontani dalla terribile normalità
in cui viviamo da sembrare alieni! Ogni suicidio è uno strappo, una
disintegrazione del tessuto umano del Paese, un degrado di una nazione
che sta diventando la fognatura, la discarica di se stessa. Ma il ceto
politico ragiona come se la nave dovesse continuare ad andare così per
sempre con loro sul ponte di comando!
Lo stemma della fantomatica Fai (clone provocatorio della Fai) va
analizzato come il linguaggio usato nel volantino di rivendicazione
dell'attentato ad Adinolfi. E' del tutto estraneo alla cultura anarchica
e riecheggia simbologie massoniche. La storia dell'anarchia è bisecolare
ed i simboli della lotta anarchica sono assolutamente diversi da questo
stemma.
La partecipazione di Alemanno con tanto di fascia tricolore alla
manifestazione degli antiabortisti punteggiata da slogans assai violenti
contro le donne che abortiscono definite assassini e contro i pochissimi
medici che non hanno obiettato ed assicurano assistenza sanitaria
dovrebbe fare riflettere sulla risacca "moderata" clerico-fascista che
attraversa il Paese e che tocca parecchi ambienti del PD con l'effetto
di immobilizzarlo e sottrarlo alla difesa della legge 194. Legge che è
un successo internazionale nel campo sanitario e che la Chiesa Cattolica
non ha mai cessato di lottare. Sono convinto che la 194 subirà
manipolazioni in questo Parlamento in cui la cultura clericale e di
destra è prevalente. Le donne di "Se non ora quando" sono afflitte delle
contraddizioni del PD e non riescono ad esprimere una linea di chiarezza
capace di portare ad una controffensiva.
Mi domando perchè nei pubblici ospedali debbano esserci medici
antiabortisti pagati dallo Stato. Se l'aborto ripugna alla loro
coscienza si dimettano e lasciano il loro posto a colleghi disposti ad
attuare una legge dello Stato. Di fatto l'assistenza per l'aborto è
diventata difficilissima da avere nelle strutture pubbliche.
La manifestazione di ieri aveva connotazioni inquietanti anche per il
suo contenuto contro la morte dignitosa. Forza Nuova e Militi di Cristo
erano parte importante del corteo.
A proposito delle sbandate fasciste del governo Berlusconi a causa della
influeanza dei leghisti leggendo il libro "il Risorgimento" che ho per
le mani adesso trovo questa annotazione di Antonio Gramsci riferita ad
un uomo di governo della destra italiana poi naturalmente diventato
fascista. Si chiamava Tommaso Tittoni e fu Ministro degli Esteri e poi
Presidente del Senato nel decennio 1919-1929. Tittoni proponeva.
"l'arruolamento dei "volontari dell'ordine" ex combattenti inquadrati da
ufficiali in congedo." per fronteggiare i tumulti scoppiati durante la
settimana rossa del 1914. Ho trovato in Wikipedia che è un pozzo senza
fondo di informazioni questa scheda del nostro grand'uomo
http://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_Tittoni
Per quasi tutti i giornalisti che conducono i servizi televisi sembra
che il terremoto sia soltanto l'occasione per intervistare i soli
"accreditati". Le persone colpite dal sisma quasi non si vedono oppure
costituiscono soltanto lo scenario muto degli oligarchi ed oligarchetti
che dicono le solite banalità di circostanza. Il solo presidente
dell'Emilia Romagna (proprio lui, quello indagato per il
milione di euro che il fratello ha avuto dalla Regione) l'ho visto
almeno quattro volte. Aggiungo che io meridionale e da sempre
appartenente ad una popolazione giudicata dai nordisti fannullona mi
sento punto per i riferimenti che ogni dieci minuti vengono fatti alla
lavoriosità, allo spirito di sacrificio, all'attivismo stakanovistico
della popolazione dell'emilia-romagna. Sento in ognuno degli aggettivi
laudativi della operosità forte del popolo forte capace di grandi
sacrifici un implicito rimprovero a tutti coloro che in passato, in
occasione dei nostri modesti e scalcagnati terremoti a Messina o in
Calabria abbiamo aspettato in panciolle l'arrivo dei soccorsi ed abbiamo
fatto fare tutto a loro senza impegnarci. Insomma, sono davvero stanco e
stufo di questa Italia massmediatica che costruisce gli stereotipi che
ci dividono piuttosto che unirci. Intanto il popolo forte faceva
lavorare i suoi operai in capannoni ne hanno falcidiato una diecina
mentre il Presidente della Confindustria rappresentante appunto
dell'Italia operosa di cui parlavo davanti ai morti continua a dire che
tutto era a norma ed in regola e che si tratta di una fatalità....
Si è consumata la Grande Infamia contro i lavoratori italiani con
l'approvazione al Senato della legge che liquida l'art.18, distrugge il
ccnl a tempo indeterminato, riduce il sostegno alla disoccupazione con
la complicità quasi aperta di CGIL CISL UIL che non battono ciglio.
Quanto sono stato ingenuo a credere alle parole della Camusso quando
diceva che l'art.18 era un fatto di civiltà e annunziava
due giorni di sciopero!
Ora si dovrà pronunziare la Camera ma non dubito che il PD farà mancare
il suo apporto convinto ed ideologico alla svolta e che nellle fabbriche
e nei posti di lavoro con i lavoratori terrorizzati dalla crisi i
sindacati si serviranno di questa per giustificare la loro inerzia.
Senza il sostegno del PD ed il via libera di Cgil-Cisl-UIL il Governo
non avrebbe mai avuto la forza di abolire l'art.18 e manomesso il resto.
Anche Napolitano è stato della partita spingendo i sindacati a calare la
testa ed ottenendola.
Notate il silenzio, l'assoluta immobilità osservata
da Camusso Bonanni ed Angeletti dopo l'approvazione del Senato della
legge di riforma del mercato del lavoro. Stanno zitti e cercano di
passare inosservati a parte la visita di prammatica che dovevano
fare alle autorità delle zone terremotate. Mi meraviglio che non
siano stati tutte e tre a Milano alla corte del Papa assieme a Monti
ma forse la notizia mi è sfuggita. Per ora stanno zitti ed aspettano
che la Camera dei Deputati discuta e finisca di discutere la
"riforma" già approvata dal Senato e per la quale la Fornero ha già
incassato gli elogi della signora Finocchiaro capa dei senatori PD.
La riforma è una maramaldesca aggressione ai lavoratori che avviene
nel momento più triste della storia italiana quando la
disoccupazione è alle stelle e l'Italia stessa potrebbe fallire da
un momento all'altro sotto i colpi dei banchieri che lavorano per
conto di Obama per fare fuori l'Euro e l'Europa. In momenti in cui
il potere contrattuale dei lavoratori si è azzerato si dovrebbero
rafforzare le loro tutele giuridiche. Ed invece succede il
contrario. Le tutele vengono abbattute. I lavoratori diventano
licenziabili e vengono assunti con contratti atipici inventati da
Biagi. Al momento in cui vengono licenziati potranno godere di
ammortizzatori sociali ridotti a quelli finora esistenti. Con questa
"riforma" il ciclo controriformistico iniziato con la rinunzia alla
scala mobile e gli accordi di concerrtazione del 92-93 e proseguito
con l'azzeramento delle leggi pensionistiche che facevano
dell'Italia un paese avanzato e civile e la conferma della legge
Biagi pretesa dal Governo Prodi si può dire quasi completato.
Mancano soltanto le leggi sul diritto allo sciopero che verranno e
che magari obbligheranno come propone Bonanni a scioperare soltanto
di sabato o nei giorni festivi.
Ma nel corso di questo disgraziato ventennio controriformistico
qualcuno ci ha guadagnato. E' andata avanti l'idea di un Sindacato
terzo tra lavoro e capitale che amministra marchingigni previsti
dalle leggi e dai contratti di lavoro in cambio della sottrazione
dei diritti. Pensate agli enti bilaterali o trilaterali, alle
commissioni di arbitrato, alla teoria e pratica della sussidiarietà,
ad una serie di adempimenti burocratici per danno al sindacato ai
CAF passaggi essenziali nel contenzioso tra lavoratori e Stato.
Insomma, al posto di diritti una sempre più estesa sussidiarietà che
ha già creato una enorme burocrazia sindacale. Magari fatta di
sfruttati cocopro come avviene già per il personale "tecnico"
dipendente dai sindacati e dai patronati loro connessi.
Con la morte dell'art.18 che la Camera si accinge ad approvare quasi
alla unanimità si sarà rifatto all'indietro quasi un secolo di vita
sociale italiana. Siamo tornati agli anni cinquanta del secolo
scorso ma senza le garanzie che la legislazione ereditata dal
fascismo dava ai lavoratori. M i riferisco al contratto a tempo
indeterminato, all'avviamento al lavoro punito come reato se fuori
dagli uffici statali di collocamento, alle normative per la tutela
delle donne ed a quella antiinfortunistica. Meglio, siamo tornati a
prima della legislazione del ventennio mussoliano. Oggi siamo
sprofondati assieme ai più forti e grandi sindacati esistenti in
Europa che contano dieci milioni di iscritti agli albori del
Novecento!
Sono troppo cinico se dico che Camusso, Bonanni ed Angeletti,
sperano in un aggravamento della crisi finanziaria e magari in altre
scosse di terremoto per avere l'alibi per non fare niente ed
inghiottire come un enorme pitone a tre teste il pasto preparato
dalla signora Fornero con la collaborazione di Treu ed altre teste
d'uovo del PD?
****
martedì 5 giugno 2012
Ci sta capitando la cosa peggiore che ci poteva succedere:
Monti ed il suo governo sono già bolliti ed oramai non
appartengono più al mondo dei vivi anche se continueranno ad
agire non si sa se fino all'autunno o alla promavera
prossima. Non c'è alternativa a questo governo. Quindi il
cadavere continuerà ad agire e farà altri danni. Il
Parlamento è squalificato ed i partiti che lo compongono non
si sa bene se ci saranno ancora da qui a qualche mese. Si
parla della amerikana Emma Bonino alla Presidenza della
repubblica indicata dallo stesso Napolitano. Ha tutti i
requisiti.Non è a Bilderberg ma potrebbe farne parte
tranquillamente. Anzi no, mi sbaglio: Nel 2010 è stata a
Bilderberg!!! Quindi tutto è a posto. In atto siamo nelle
mani di Nessuno ed andiamo avanti per forza di inerzia. Per
usare una cele bre espressione che Berlinguer usò per una
cosa molto più grossa: Monti ha perduto la spinta
propulsiva! L'Italia ha perduto la spinta propulsiva.
L'Europa da materna è diventata matrigna malvagia ed il
mondo non è per nulla paterno e ci mostra il dito medio come
usava fare Bossi!
Nel PD si è aperta una contesa tra coloro che vogliono
andare al voto in ottobre e quanti continuano a sostenere
Monti ed il suo governo. Ma non ci sono differenze profonde
di vedute tra di loro. Quelli che vogliono votare ad ottobre
condividono le cose che fa il Governo esattamente come gli
altri. Il calcolo di questi è soltanto di convenienza
politica. Si ritiene che il PD possa essere travolto assieme
a Monti dal disgusto crescente dello elettorato italiano.
Non si indica una strada diversa da quella di fare i
"compiti in casa" assegnati dalla Merckel, da Barroso o da
Draghi.
Il Governo intanto si indebolisce ma continua ad insistere
nella sua linea depressiva che sta allucinando l'Italia. Il
padrone americano fa schioccare la frusta da oltreoceano ma
soltanto il ministro degli esteri francese ha avuto il
coraggio di rimbeccarlo ricordando che se l'Europa è nei
guai lo deve alle banche americane.
Meschino, maramaldesco, indegno di un governo serio fatto da
persone serie il continuo addossare alle responsabilità dei
governi passati i guai dell'Italia. Tutti i signori che
fanno parte del governo Monti hanno avuto corresponsabilità
e complicità ed hanno lucrato con i governi passati a
cominciare da Monti che è stato per cinque anni
rappresentante del centro-sinistra di Prodi alla Comunità
Europea e per i successivi cinque rappresentante del
centro-destra di Berlusconi cambiando casacca con molta
disinvoltura. In quanto ai suoi colleghi ognuno di loro ha
lucrato a cominciare dalla signora Fornero che ha avuto la
figlia assunta all'Università di Torino o di Corrado Passera
che è stato nel vertice delle banche. Signori che non sono
stati all'estero o sulla Luna ma qui in mezzo a noi. La
Cancellieri è stata Commissaria a Bologna e su tutti gli
altri si potrebbero elencare le gustose e sostanziose
mangiatoie alle quali hanno attinto con voluttà
****
11.06.2012
Pietro Ancona
Ripensando il passato e le cose che hanno voluto farci credere dobbiamo rivedere
tante cose e fare anche qualche mea culpa. Si è sempre dipinto Craxi come
anticomunista ed invece fu proprio lui che nel 1978 accreditò il PCI e rese
possibile il compromesso storico tra Berlinguer e Moro.Fu proprio lui che su
pressione di D'Alema e Veltroni avallò l'ingresso del PCI nella Internazionale
Socialista. Oggi queste scelte (compromesso storico, internazionale socialista)
ci appaiono sbagliate e quasi suicide ma questo non toglie niente alla generosa
e fraterna apertura di Craxi e del PSI verso i comunisti italiani.
Pietro Ancona Perchè Berlinguer è ancora così amato dai comunisti italiani di oggi? Tutti gli
elementi che hanno portato alla distruzione del PCI sono stati introdotti da
lui: la teoria del 51 per cento, l'ombrello della nato, l'eurocomunismo, il
progressivo ed inarrestabile rifiuto della Unione Sovietica e della stessa
rivoluzione di ottobre. La svolta della Bolognina non sarebbe stata possibile se
prima di Occhetto non ci fosse stato Berlinguer. Inoltre portò avanti una idea
del rapporto con il cattolicesimo che ha attenuato di molto la laicità della
politica in Italia ed accentuò il conflitto con i socialisti.
Pietro Ancona Forse ho capito perchè persiste il il mito di Enrico Berlinguer, il culto della
sua memoria ingigantita dalla pochezza del gruppo dirigente PD ex PCI di oggi:
chi lo ricorda, chi lo celebra, si riconosce in un comunismo non comunista!
Insomma l'onestà, lo stile, il rigore morale, il rispetto per lo studio e per la
scuola di un comunista senza però nessun c ontenuto comunista. Essere comunista
senza esserlo è bello, è comodo, non pone grossi problemi....
Pietro Ancona La scelta di due banchieri per i vertici della Rai possono avere un solo
significato: si deve sviluppare un progetto di dismissione e di privatizzazione.
Forse alla fine sarà un bene per l'Italia nella quale non è vero per niente che
la Rai ha garantito il pluralismo dell'informazione dal momento che le voci
dissenzienti sono state sempre ignorate dai sindacati di base ai partiti ed ai
movimenti di sinistra che stanno fuori dal Parlamento.Sulla politica
internazionale la Rai ci ha dato sempre ed in tutti i suoi programmi la velina
della Cia e del Pentagono. Perchè dobbiamo continuare a mantenere uno dei più
grandi e costosi baracconi radiotelevisivi del mondo? Ci sono forse valori da
salvaguardare?
Pietro Ancona
Mi togliete una curiosità? Come mai non si sente mai parlare dell'attività del SEL? Esiste una direzione, esiste un Comitato Centrale? C'è gente che ne fa
parte? Come mai si sente soltanto ed unicamente Vendola? Anche del PDL si
sentono personaggi diversi da Berlusconi, Angelino Alfano, Schifano etc.. Come
mai di Sel non conosciamo nessuno, ma proprio nessuno nessuno tranne Vendola?
.
Pietro Ancona si apre un'altra settimana senza un barlume di speranza, un piccolo segno che
qualcosa possa cambiare per il meglio. Tutti i chiodi che sono stati conficcati
a cipputi in croce verranno ribaditi. La riforma del mercato del lavoro
proseguirà il suo cammino per il suo fatale esito. La legge Biagi resterà al suo
posto e non viene menzionata neppure tra gli otto punti della Fiom che si limita
a parlare di lotta alla precarietà. La condizione di incertezza e di timore
continuerà a persistere. Si può vivere senza sperare in una vita migliore?
Pietro Ancona i giovani non garantiti sono stati creati artificialmente da alcune leggi a
cominciare dal pacchetto treu fino alla legge biagi ed agli accordi successivi
sindacati governo-prodi e poi dal governo berlusconi. Attribuire ai "garantiti"
l'esclusione dei non garantiti magari per ridurli alla condizione tristissima di
questi è un giochino al quale si è dedicato il guastatore del diritto del lavoro
Pietro Ichino. Questo signore non propone di portare i non garantiti alla
condizione dei garantiti ma esattamente di fare il contrario. Tutti non
garantiti. Questo è anche il desiderio di quanti ritengono di lucrare sul lavoro
degli altri senza tenere in considerazione alcuna i diritti delle persone.
Pietro Ancona Ho ascoltato con grande condivisione ed emozione profonda il discorso di
commiato di Giorgio Cremaschi dalla Fiom. All'inizio lui stesso racconta di
essere stato invitato da Landini a mettersi in pensione. Cioè è stato liquidato.
Questa liquidazione prelude ad un radicale cambiamento di linea della Fiom che
si allinea alla CGIL di Camusso e riduce l'opposizione interna a quella di sua
maestà. Il comportamento di Cremaschi è stato di grande rigore morale,
dignitoso, sereno ma anche profondamente compreso per quello che aspetta i
lavoratori italiani. Credo che Landini abbia dato garanzie alla Camusso ed al PD.
La Fiom tornerà in fabbrica e firmerà i contratti che saranno proposti e che non
tratterà perchè la trattativa è stata sottratta ai sindacati. La Fiom porterà
acqua alla campagna elettorale del PD forse con una lista di fiancheggiamento.
Insomma con una spietata resa dei conti dietro le quinte si è chiusa una pagina
di storia. La Confindustria ed i pennivendoli che la servono non avranno più il
problema della diversità della FIOM della quale si fingevano scandalizzati. Ora
le teste calde, gli eversivi, gli irrecuperabili saranno soltanto quelli dei
sindacati di base che dovranno fare i conti nelle fabbriche con l'ufficio
risorse umane del padrone allargato a cgil, cisl, uil......
Naturalmente spero che tutto quello che ho scritto sia stato dettato da
eccessiva sospettosità e che non sia corrispondente alla verità. Lo spero
proprio e per questo sono pronto a fare mea culpa come malpensante..
Pietro Ancona
Titolo di Tg3 in onda: Operai sempre più poveri e giovani sempre più
disoccupati. Mi domando se Camusso, Bonanni ed Angeletti che controllano i tre
sindacati più potenti dell'Occidente con oltre dieci milioni di iscritti non
provano vergogna di se stessi, non abbiano rimorsi di coscienza per i loro
tradimenti, per i diritti delle persone traditi, per la malvagia legge Biagi che
prevede 46 forme di sfruttamento, per la riforma del mercato del lavoro che
stanno favorendo con il loro silenzio di Giuda.
Pietro Ancona Il Tibet ed il Dalai Lama. Se per gli sviluppi della storia contemporanea che
oggi sono dominati dalla volontà di unificazione dei sistemi politici di tutto
il mondo a quello capitalistico degli USA( una volontà che si esprime con
guerre, provocazioni, attacchi finanziari, guerre contro nazioni
resistenti,etc.).il Tibet dovesse tornare nelle mani del Dalai Lama e dei suoi
monaci addestrati dalla Cia e sostenuti dagli USA sono quasi sicuro che
diventerebbe un inferno di pogrom contro i residenti cinesi. Lo abbiamo visto in
occasione della rivolta delle Olimpiadi quando le case ed i negozi dei cittadini
di etnia cinese nel Tibet sono stati terrorizzati, dati alle fiamme, uccisi.
Pietro Ancona La Siria resiste eroicamente all'aggressione dei contractors nazisti ingaggiati
da Obama e dalla Nato per abbattere il governo di Assad e distruggerla.
Distruggerla come ha fatto con la Libia, l'Iraq, lo Jemen, il Sudan, la Somalia,
la Serbia, il Kossovo etc..etc.... La Siria ha realizzato sotto la guida del
partito Baath quaranta anni di prosperità e di serenità. Ora è un lago di
sangue! Quello che resterà della Siria sarà avvelenato per sempre dall'uranio.
Per secoli nasceranno bambini deformi e quindi tali da non potere competere con
la SuperRazza Occidentale!
Pietro Ancona Napolitano sul comunismo e su Berlinguer
L'intervista rilasciata da Giorgio Napolitano in Polonia ripercorre tutta
l'esperienza storica del comunismo facendone abiura. Non si rende conto che la
Polonia che lo ospita è di gran lunga più povera e disagiata della Polonia
comunista e che ha anche forti venature di fascismo. Ha negato la pensione o
l'ha ridotta a persone accusate di essere state comuniste! L'Unione Sovietica
descritta come una dittatura era certamente più libera degli USA di oggi in cui
il Presidente compila la lista settimanale delle persone da fare uccidere nel
mondo perchè terroriste cioè contrarie al capitalismo o diverse culturalmente
dal blocco occidentale. Inoltre l'Urss era un faro ed una difesa dei popoli del
mondo e molte delle carneficine dell'imperialismo non sarebbero state possibili
se esistesse ancora. L'URSS è caduta per processi di occidentalizzazione messi
in moto al suo interno prima da Kruscev e poi da Gorbacev. Se fosse stata una
dittatura sarebbe caduta in un lago di sangue ed invece non ci fu resistenza al
colpo di stato di Yeltsin. Lo stesso tentativo di resistenza dell'Armata Rossa
fu facilmente sconfitto perchè l'Esercito era stato educato ad un fortissimo
senso di fedeltà allo Stato ed era in fortissimo disagio morale ad agire contro
i suoi rappresentanti! Dubito molto che la transizione degli USA verso il
comunismo possa avvenire in modo incruento come quella dell'URSS verso il
capitalismo. In quanto a Berlinguer se commise errori fu quello di avere
sbagliato giudizio politico sull'URSS e non certo quello di essere rimasto
comunista in Italia.
Pietro Ancona
Coloro che si sono tolti la vita per disperazione indotta dalla crisi economica
sono già stati dimenticati. Nessuna emozione ha attraversato il Paese per il
loro tragico gesto. Solo le loro famiglie li ricorderanno con dolore ma anche
con rabbia per il loro gesto! L'Italia non è più una nazione quando non si
commuove di fronte a persone che decidono di farla finita con la vita perchè non
riescono più a fronteggiarla e quando il suo Presidente dedica le sue attenzioni
in modo morboso a due fucilatori di pescatori rammaricandosi per la loro
lontananza da casa e chiedendo la loro liberazione!
Pietro Ancona
sono curioso da sapere e di vedere come la Francia socialista affronterà la
crisi dell'euro e dell'Europa. Ci sono margini per una gestione "socialista"
della crisi? Si tenterà di regolare il "mercato" cioè lo strapotere del
capitalismo finanziario?
Pietro Ancona
si apre un'altra settimana senza un barlume di speranza, un piccolo segno che
qualcosa possa cambiare per il meglio. Tutti i chiodi che sono stati conficcati
a cipputi in croce verranno ribaditi. La riforma del mercato del lavoro
proseguirà il suo cammino per il suo fatale esito. La legge Biagi resterà al suo
posto e non viene menzionata neppure tra gli otto punti della Fiom che si limita
a parlare di lotta alla precarietà. La condizione di incertezza e di timore
continuerà a persistere. Si può vivere senza sperare in una vita migliore?
Pietro Ancona
Ho ascoltato con grande condivisione ed emozione profonda il discorso di
commiato di Giorgio Cremaschi dalla Fiom. All'inizio lui stesso racconta di
essere stato invitato da Landini a mettersi in pensione. Cioè è stato liquidato.
Questa liquidazione prelude ad un radicale cambiamento di linea della Fiom che
si allinea alla CGIL di Camusso e riduce l'opposizione interna a quella di sua
maestà. Il comportamento di Cremaschi è stato di grande rigore morale,
dignitoso, sereno ma anche profondamente compreso per quello che aspetta i
lavoratori italiani. Credo che Landini abbia dato garanzie alla Camusso ed al PD.
La Fiom tornerà in fabbrica e firmerà i contratti che saranno proposti e che non
tratterà perchè la trattativa è stata sottratta ai sindacati. La Fiom porterà
acqua alla campagna elettorale del PD forse con una lista di fiancheggiamento.
Insomma con una spietata resa dei conti dietro le quinte si è chiusa una pagina
di storia. La Confindustria ed i pennivendoli che la servono non avranno più il
problema della diversità della FIOM della quale si fingevano scandalizzati. Ora
le teste calde, gli eversivi, gli irrecuperabili saranno soltanto quelli dei
sindacati di base che dovranno fare i conti nelle fabbriche con l'ufficio
risorse umane del padrone allargato a cgil, cisl, uil......
Naturalmente spero che tutto quello che ho scritto sia stato dettato da
eccessiva sospettosità e che non sia corrispondente alla verità. Lo spero
proprio e per questo sono pronto a fare mea culpa come malpensante..
Pietro Ancona
Titolo di Tg3 in onda: Operai sempre più poveri e giovani sempre più
disoccupati. Mi domando se Camusso, Bonanni ed Angeletti che controllano i tre
sindacati più potenti dell'Occidente con oltre dieci milioni di iscritti non
provano vergogna di se stessi, non abbiano rimorsi di coscienza per i loro
tradimenti, per i diritti delle persone traditi, per la malvagia legge Biagi che
prevede 46 forme di sfruttamento, per la riforma del mercato del lavoro che
stanno favorendo con il loro silenzio di Giuda.
Alessandro Dubcek morto a seguito delle ferite riportate in un incidente
automobilistico in Slovacchia è stata una splendida figura di comunista
che perseguiva una forma diversa di edificazione della società comunista, il
comunismo dal volto umano. Ebbe il sostegno di tutta la popolazione nel
momento del durissimo scontro con l'URSS. Il Partito lo degradò e lo ridusse
alla condizione di giardiniere. Restò sempre
e comunque comunista e, nel post comunismo, fu Presidente del Parlamento
cecoslovacco. Si oppose alla separazione tra Slovacchia e Cechia compiutasi
quasi in silenzio e che, a mio parere, fu imposta dagli USA nell'ambito di
una sua geostrategia verso la Russia. Dubcek era convinto che si potesse
avere un modello diverso da quello sovietico di società, cosa della quale
era convinto lo stesso Stalin ma questo è reso difficile o impossibile
dall'accerchiamento capitalistico.L'apertura alla democrazia ed alla libertà
del comunismo sarebbe subito sfruttata dagli USA per infiltrare propri
agenti e magari realizzare programmi di soppressione dei quadri dirigenti.
Forse il suo incidente mortale non fu del tutto casuale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Dub%C4%8Dek
****
15.06.2012
Pietro Ancona
Un economista serio denunziava stamane a L7 che i due terzi della ricchezza
del mondo sono nelle mani di 1000 soggetti che la usano per la speculazione
nei mercati. Si tratta di una cifra astronomica. Nessuno Stato del mondo è
in grado di fronteggiare l'urto della speculazione e tutti i compiti in casa
assegnati dalla Merkel sono inutili. Ce ne renderemo conto meglio quando la
speculazione deciderà di azzannare la stessa Germania. Solo le regole ci
possono salvare ma coloro che dovrebbero farle sono al servizio degli
speculatori a cominciare dei dirigenti della BCE e del FMI.
Bisognerebbe proteggere i debiti sovrani dalla speculazione. Con una
indicizzazione prefissata della loro oscillazione e con il divieto di
compravendita allo scoperto e la nazionalizzazione delle più importanti
banche del mondo. Ma questo non sarà fatto fino a quando i liberisti
resteranno al potere con la destra oppure con la sinistra di mercato.
http://www.clarissa.it/editoriale_int.php?id=301
Pietro Ancona
Il giornale "La repubblica" celebra se stessa. Il danno che ha prodotto
all'Italia è incalcolabile nei trenta anni della sua vita. Ha condotto per mano
milioni e milioni di militanti comunisti e socialisti per farli diventare
liberisti. Ha appoggiato tutte le guerre dell'imperialismo. Ha sostenuto la
causa di Israele contribuendo alla assuefazione della opinione pubblica alla
condizione di prigionieri di lagers dei palestinesi di Gaza e della GisGiordania.
Il suo Guru ha sostenuto la controriforma del lavoro e la legge Biagi. Ha
riempito di contenuti liberisti e di destra la politica della opposizione ed ha
fatto dell'antiberlusconismo l'ariete con il quale ha fatto passare la più
grande omologazione di destra di un elettorato che era progressista. Il suo
progressismo si identifica con Monti che amministra l'Italia per conto della
trilaterale e dei poteri euroatlantici.
http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/06/14/news/presentazione_ezio_mauro-37218741/?ref=HRER3-1
I boss europei erano i più terrorizzati di tutti per i risultati delle
elezioni greche. Hanno sudato freddo e strizzato diecine di fazzoletti
madidi di sudore. Sapevano che la vittoria delle forze antieuro avrebbe
smascherato il marchingegno di spoliazione dei popoli europei messo in
atto con le politiche della Merkel, della BCE, di Obama, di Holland.
Quest'ultimo si è smascherato più di tutti invitando Papandreu a fare il
governo con la destra di Karamanlis. Dal 1974 Karamanlis e Papandreu si
alternano al governo della Grecia e l'hanno dissanguata a vantaggio di
una delle borghesie tra le più parassitarie del mondo. Ora tornano
insieme al potere! Il mondo ha perduto una grande occasione: l'uscita
della Grecia dall'Euro avrebbe messo in moto un processo di liberazione
e di ripresa del movimento operaio. Ora invece avremo la solita
manfrina: Bastone e Strizzatine. Da domani con lo spread, la Borsa, le
minacce si spingeranno i greci sulla strada della quaresima più nera.
Molti si sono già suicidati. Altri lo faranno. Ma chi se ne frega?
L'Euro è salvo!
profezia
nel giorno della vittoria dell'Euro sulla Grecia
Con l'Euro e l'U.E. entro dieci anni trecento milioni di europei
saranno ridotti alla condizione in cui oggi sono i rumeni i bulgari
gli slovacchi ed i polacchi. Moltissimi di loro avranno perduto la
casa ed il lavoro. Ci saranno enormi bidonvilles come quelle che
oggi sono alle porte di Citta del messico o di Buonos Aires. I
patrimoni degli Stati non esisteranno più. Saranno tutti diventati
proprietà dei privati. Non ci saranno pensioni, scuole e sanità se
non a livello che ci permetteranno gli USA, cioè quasi niente! Il
ceto medio sarà quasi del tutto scomparso tranne quello medio-alto.
I miliardari saranno molto di più e si saranno distanziati dai
poveri anni luce. Il capitalismo avrà vinto la sua lotta di classe,
una guerra incruenta fatta con le banche e con tantissime vittime
che si suicidano per disperazione.
Pietro Ancona anche in Germania ci saranno le bidonvilles. Già
oggi n on tutti i tedeschi godono dell'opulenza della Germania.
Molti sopravvivono a stento. Il grosso del disastro ci sarà con la
ristrutturazione industriale quando le belle auto ed i bei prodotti
non avranno più mercati strangolati dagli stesi tedeschi.
I
due partiti responsabili del disastro greco e che si
sono alternati al potere per decenni dopo la stagione
dei colonnelli (perchè la Grecia, come l'Argentina ha
conosciuto una stagione di colonnelli) probabilmente
formeranno un governo, il governo che tanto piace alla
Europa della Merkel e di Monti. Un governo che piacerà
anche ad Obama che ha in Grecia rilevanti interessi
geostrategici militari.
I comunisti sono stati castigati. Solo un misero 4,80
per cento e solo dodici deputati in un Parlamento che dà
un premio di maggioranza ragguardevole al primo partito.
Il risultato elettorale è maturato in un clima di
terrorismo. La Merkel in persona ha fatto pressing
pesante sui greci. Si è fatto leva sulla paura della
borghesia greca di perdere tutto con l'uscita dall'Euro.
Il voto a Syriza è stato importante: il 28 per cento su
un programma che non prevedeva l'uscita dall'Euro ma
soltanto la rinegoziazione del Memorrandu.
Quanti hanno già perso tutto hanno votato comunista,
altri hanno votato neonazista ritenendo che un regime
antiimmigrazione potesse essere la soluzione giusta.
Colpisce l'acquiescenza, il silenzio dei
socialdemocratici tedeschi, dei socialisti francesi e
della sinistra radicale sulla vittoria della destra che
viene accettata quasi con sollievo. La destra è
considerata la naturale forza politica di questa Europa.
La "sinistra" se vuole avere qualche briciola deve
somigliare quanto più è possibile a questa destra. E'
quello che stanno facendo i PD in Italia ed in generale
la cosidetta sinistra in tutta Europa. Si è creata una
internazionale della destra fatta da Capi di Stato e di
Governo e dal sistema finanziario che interviene
massicciamente ed orienta gli elettorati.
Nuova Democrazia e Pasok faranno pagare tutto il peso
del risanamento delle finanze della Grecia ai lavoratori
ai pensionati ai ceti deboli. Salveranno la borghesia
che in grande parte ha trasferito all'estero i suoi
averi. Accettano il Memorandum che sarà soltanto diluito
nel tempo. Tutti felici e contenti perchè si salva
l'Euro, si salva il mondo, si salva questa Europa che
assomiglia sempre di più agli USA e che approfondisce
ogni giorno di più la distanza dei poveri dai ricchi.
Tutto questo piace alla finta sinistra italiana. La
Grecia non ha avuto la forza di votare comunista. Ha
avuto paura.
Ha avuto paura anche la destra Europea che si è quasi
smarrita davanti alla ipotesi di una uscita delle Grecia
dall'Euro.Il suo disegno di dominio ha bisogno di tutte
le pecorelle dentro l'ovile. Ha avuto tanto paura che
cederà su qualcosa ma il letto di procuste resterà
intatto.
Io sto con i perdenti. Credo che uscire dall'Euro e
dall'Europa significa recuperare la speranza di
socialismo. Nessuna speranza di cambiamento se si resta
dentro. Proprio nessuna. I poveri sempre più poveri ed i
ricchi sempre più ricchi. Le libertà costituzionali
cancellate. Vivere con il cuore in gola aspettando ogni
mezzora notizia dello spread e della borsa.
Anche in Egitto vince la controrivoluzione. I morti
di piazza Tahrin non sono riusciti a convincere
l'elettorato a darsi una svolta. Un uomo di Mubarak
e dei Militari a quanto pare vince le elezioni. I
Fratelli Musulmani non solo non hanno collocato il
loro uomo alla Presidenza ma sono stati cacciati via
dal Parlamento da una sentenza della Corte
Costituzionale. Bisogna ammettere che la destra ha
una capacità di manipolazione dell'elettorato
notevole come abbiamo visto anche in Grecia. Mentre
scrivo sento gracchiare in TV la voce di Vendola che
catoneggia sull'Europa e sulla Sinistra. Ma non
riesco neppure a seguirlo vinto dal disinteresse.
Secondo Vendola i comunisti greci sono stupidi. Mi
viene da vomitare solo a sentirlo parlare!
Notizie sconcertanti dalla Grecia. Il Partito di
Karamalis responsabile del saccheggio dello Stato e
della crisi risulta primo partito. Gli tiene testa
Syriza che vorrebbe soltanto correggere alcune cose
del Memorandum e si impegna a fare qualcosa sul
piano sociale. Il partito comunista vittima di un
vero e proprio cordone sanitario in Europa ha
soltanto il cinque per cento dei voti. Dobbiamo dire
che il popolo ha sempre ragione? Hanno ragione i
greci che votano per i partiti europeisti e si sono
fatti intimorire dalla Merkel? Syriza non preoccupa
nè la Merkel nè Monti nè altri caporioni
euro-atlantici.
Spero che i comunisti greci sopravviveranno a questa
dura prova! Sono gli unici ad avere ragione nella
crisi greca ma questo non servirà a molto. Tutto il
mondo occidentale si è mobilitato contro di loro ed
ha mobilitato contro di loro la cosidetta sinistra
europea. Eminenti rappresentanti di Holland sono ad
Atene a sostenere Siryza, una sinistra che piace
tanto ai moderati ed ai benpensanti!
Ipotesi iperrealistica.
Se le elezioni greche fossero vinte dal KKE l'Unione
Europea non riconoscerebbe il risultato elettorale,
gli USA manderebbero subito una flotta navale nei
dintorni del Pireo, qualcuno tenterebbe di
assassinare i leaders comunisti e le basi militari
USA in Grecia sarebbero tutte in istato di all'erta.
Ma questo non succederà perchè la Merkel con la
politica del bastone e della carota e con l'aiuto di
Hollende e della cosidetta sinistra europea è
riuscita a lanciare bene Syriza che sarebbe una
specie di Saviano. Proprio oggi Il Guardian si
diffondeva in elogi a Syriza e non parliamo di
Repubblica...... I comunisti greci non saranno
osteggiati dai "moderati" europei.
Che cosa è Syriza, la sinistra che piace ai
benpensanti ed alla borghesia che se ne serve per
isolare i comunisti. Un movimento nato nel 2004
senza alcuna identità culturale ideologica e senza
storia a differenza del KKE che conta quasi un
secolo di vita e che è stato ed è parte organica
della storia greca ed europea anche se molti, troppi
si sforzano di cancellarlo dalla faccia della terra.
Il tributo di sangue e di martirio dato dai
comunisti greci è senza pari
Syriza, come Sel, come i socialisti francesi sono
una illusione ottica. Questa capitalismo conduce
dritto al neonazismo. Non saranno le pomatine
socialdemocratiche e socialiste a fermarlo come non
fermarono Hitler. Solo il comunismo raggiungibile
attraverso forme sempre più radicali di
disobbedienza potrà dare una speranza diversa ai
popoli europei. Il mercato deve essere abbandonato e
le borse chiuse!
****
19 giugno 2012 su fb
Pietro Ancona
I più importanti giornali della borghesia statunitense New York Times,
Washington post, Wall Street Jurnal sostengono il candidato dei
Fratelli Musulmani alla presidenza dell'Egitto. Da molto tempo esiste
una intesa tra gli USA e Fratelli Musulmani per la ristrutturazione del
Potere in tutta l'area del mondo arabo. Le cosidette "primavere" a cui
una certa sinistra italiana ed europea ha mostrato di credere (vedi il
Manifesto) sono state manovrate ed imbrigliate dagli USA in combutta con
i compari dei Fratelli Musulmani!!
Pietro Ancona
L'Europa dell'Euro concede alla Grecia all'Italia ed alla Spagna meno
libertà autonomia di quanto ne concedessero i regimi fascisti. Essere
antifascisti oggi è liberare i popoli europei dall' oppressione
dell'Euro e della Oligarchia tronfia stupida e senza cuore degli
eurocrati...
Pietro Ancona
Che fine hanno fatto i compagni anarchici che sono stati arrestati? Sono
stati interrogati? Si sono aperti i procedimenti giudiziari contro di
loro? Credo che le loro famiglie, i loro compagni e l'opinione pubblica
abbiano diritto di sapere come stanno le cose. Viviamo in uno Stato di
Diritto oppure no?
Pietro Ancona
"
Italia-Irlanda 2 a 0
Anch'io ho seguito un pezzo della partita Italia-Irlanda
trascinato dal clima generale di un Paese che si è quasi fermato. Certo
non siamo più ai tempi delle grandi vittorie contro la Germania, di
Pertini che si alza in piedi a Madrid accanto al Re di Spagna che lo
guarda un pochino stranito. Il calcio, come molte altre cose di questo
paese si è ammalorato, è stato avvelenato dalla corruzione che lo
pervade, dagli scandali, dalla ignoranza di molti giocatori. Il popolo
italiano è stato espropriato a vantaggio di tifoserie violente fatte di
facinorosi. Il fatto che i giocatori guadagnino milioni di euro e che le
squadre siano quotate in borsa lo trovo disgustoso. Il calcio ha anche
la funzione di oppiacio per quanto viene tolto in materia di diritti e
di welfare. Viva l'Italia che vince e chi se ne frega dell'art.18! Per
riconoscermi nella nazionale dovrei sentire un sentimento per la nazione
che non ho più da un pezzo. Credo che il Potere usi il calcio come
sfogatoio della rabbia sociale, come droga.
Pietro Ancona
.
a proposito delle polemiche sul 41 bis rievocate dalla trattativa
Stato-Mafia
io sono per l'abolizione del 41 bis a tutti i detenuti della mafia e del
terrorismo. Sono contro l'incrudelimento dello Stato verso determinate
categorie di criminali. Sono contro il mantenimento in carcere di
persone dopo che hanno scontato la pena con un mero provvedimento
amministrativo. Sono perchè la la pena corrisponda ai dettati
costituzionali e che venga erogata anche per i delitti finanziari. Il
grosso della criminalità politica e finanziaria sfugge al carcere in
vario modo magari anche cambiando le leggi in Parlamento e servendosi di
stuoli di avvocati e di studi legali milionari.
Pietro Ancona :
Perchè si riunisce il G20? Nessuna misura veramente
seria ed efficace per "calmare" i mercati e dare respiro ai paesi in
difficoltà sarà presa. Nessuna regola, nessuna rete di protezione per
gli Stati aggrediti dai banchieri miliardari. I governi sono complici
della speculazione. Basterebbero alcune semplici misure per non farci
vivere al cardiopalma come vietare investimenti allo scoperto o fissare
preventivamente la oscillazione dei titoli di Stato in un margine
massimo del 3 per cento. Ma la speculazione serve alla destra mondiale
per distruggere la classe operaia ed il ceto medio e per trasferire ai
privati tutte le proprietà pubbliche. L'Europa sta subendo il
bombardamento finanziario degli USA che l'ha nno fatta prigioniera con
la complicità delle sue classi dominanti accecate dallo odio ideologico.
Pietro Ancona
Mi complimento con Benedetta Tobagi per la sua designazione. Sono felice
per lei che arriverà alla stanza dei bottoni della Rai. Contrariamente a
coloro che l'hanno proposta (PD e satelliti) magari l per la risonanza
del nome ereditato dal padre io credo che abbia una cristallina onestà
intellettuale e che capisce la questione sociale italiana molto meglio
dei pennivendoli in mezzo ai quali vive i quali son o spesso in malafede
e vivono di "veline". Sono certo che favorirà un giornalismo onesto e
legato alla sofferenza dei giovani biagizzati
Pietro Ancona
L'Europa dell'Euro concede alla Grecia all'Italia ed alla Spagna meno
libertà autonomia di quanto ne concedessero i regimi fascisti. Essere
antifascisti oggi è liberare i popoli europei dall' oppressione
dell'Euro e della Oligarchia tronfia stupida e senza cuore degli
eurocrati....
Pietro Ancona tramite Antonio Rossi
I fratelli musulmani sono riusciti ad influenzare i palestinesi contro
la Libia di Gheddafi e la Siria di Assad che per quasi mezzo secolo
l'avevano sostenuti. Esempio raro di ingratitudine e di smarrimento
strategico!
La Storia segreta di Washington con i Fratelli Musulmani
aurorasito.wordpress.com
Ian Johnson NYRBook 5 febbraio 2011 Mentre gli uomini forti del Nord
Africa e del Medio Oriente sostenuti dagli USA vengono rovesciati o
scossi dalle proteste popolari, Washington è alle prese con...
Pietro Ancona Io sono e sarò sempre con il popolo
palestinese , ma non condivido le scelte dei suoi organismi politici
Hamas e Oelp a favore dei fratelli musulmani e contro la Libia e la
Siria.
Pietro Ancona
I greci sono stati ingannati dall'Europa e dalla Merkel. Alla vigilia
delle elezioni si è fatto credere che ci sarebbe stato un rinegoziato
delle durissime condizioni a suo tempo imposte alla Grecia. Fatte le
elezioni ed insediato al potere gli Oligarchi filotedeschi di ND e Pasok
il linguaggio si è di nuovo indurito. La Merkel voleva essere anche
ringraziata. Non c'è speranza per le classi popolari greche. I ricconi
greci hanno portato all'estero le loro ricchezze. La Grecia dentro
l'Euro conviene solo ai Banchieri. I greci saranno ridotti ancora di più
al suicidio ed alla pazzia. Se avessero votato contro l'Euro e per KKE
si sarebbero liberati!
Pietro Ancona
Perchè si riunisce il G20? Nessuna misura veramente seria ed efficace
per "calmare" i mercati e dare respiro ai paesi in difficoltà sarà
presa. Nessuna regola, nessuna rete di protezione per gli Stati
aggrediti dai banchieri miliardari. I governi sono complici della
speculazione. Basterebbero alcune semplici misure per non farci vivere
al cardiopalma come vietare investimenti allo scoperto o fissare
preventivamente la oscillazione dei titoli di Stato in un margine
massimo del 3 per cento. Ma la speculazione serve alla destra mondiale
per distruggere la classe operaia ed il ceto medio e per trasferire ai
privati tutte le proprietà pubbliche. L'Europa sta subendo il
bombardamento finanziario degli USA che l'ha nno fatta prigioniera con
la complicità delle sue classi dominanti accecate dallo odio ideologico.
Pietro Ancona
Monti si vanta all'estero e con il suo principale Obama di avere il
consenso non solo di ABC politico ma anche di ABC sindacale. (Angeletti,Bonanni
e Cam usso). Questi signori hanno abolito lo sciopero. Fanno solo delle
"marcette" patriottiche nei giorni non lavorativi. Stiamo giungendo al
28 giugno giorno fissato da Monti per l'approvazione della riforma del
mercato del lavoro è un grande silenzio avvolge le centrali sindacali.A
quanto pare condividono questa riforma che hanno fatto finta di
avversare come hanno condiviso la legge Biagi e la riforma delle
pensioni.
Pietro Ancona
Monti insiste per l'approvazione della riforma del
mercato del lavoro nel silenzio delle Confederazioni Sindacali complici
(CGIL,CISL,UIL). Il combinato disposto di questa "riforma" con la legge
sulle pensioni produrrà una nuova categoria di persone: gli "esodati"
fatta di coloro che verranno espulse dal lavoro ma dovranno attendere la
pensione fino a 65 anni e poi a 67 anni. Bisogna tornare subito alla
pensione a 60 anni se non si vuole andare incontro ad una nuova
catastrofe sociale fatta sopratutto di cinquantenni.......
Pietro Ancona
I greci sono stati ingannati dall'Europa e dalla Merkel. Alla vigilia
delle elezioni si è fatto credere che ci sarebbe stato un rinegoziato
delle durissime condizioni a suo tempo imposte alla Grecia. Fatte le
elezioni ed insediato al potere gli Oligarchi filotedeschi di ND e Pasok
il linguaggio si è di nuovo indurito. La Merkel voleva essere anche
ringraziata. Non c'è speranza per le classi popolari greche. I ricconi
greci hanno portato all'estero le loro ricchezze. La Grecia dentro
l'Euro conviene solo ai Banchieri. I greci saranno ridotti ancora di più
al suicidio ed alla pazzia. Se avessero votato contro l'Euro e per KKE
si sarebbero liberati!
****
20/21 giugno 2012 fb
Pietro Ancona
E' in corso la Conferenza dei Presidenti delle regioni per l'esame del
ddl sul mercato del lavoro. Non ho dubbi che gli Oligarchi approveranno
dal momento che appartengono tutti ai partiti che approvano la Fornero (
tranne forse Vendola) e dal momento che sono tutti troppo sazi e benestanti
per comprendere le ragioni del diritto alla reintegrazione previsto
dall'art.18. Approveranno! Ai malcapitati che verranno licenziati senza
giusta causa non resta che sperare in un Magistrato galantuomo capace di
capire la differenza mortale tra reintegro ed indennizzo. Dobbiamo sperare
solo questo. Ma forse cercheranno di imbrigliare il margine di scelta del
Magistrato. Troveranno modo per farlo.
Pietro Ancona
La Cavalla di Troia
Sto seguendo su RaiNew24 il discorso in diretta della signora Aung al
Parlamento inglese riunito in seduta solenne per ascoltarla. Si tratta
del Parlamento della potenza coloniale più vecchia del mondo, una potenza
che si è appropriata delle risorse dei popoli asiatici e che ha tenuto
l'India per secoli sotto il suo dominio. Una potenza che faceva tagliare le
dita ai lavoratori ed alle lavoratrici indiane per sabotare la loro
industria tessile che teneva testa a quella inglese. La signora si infervora
a parlare di libertà e di democrazia calpestate dal regime birmano ma non ho
dubbi che se vincesse lei basi militari nucleari americane ed inglesi si
installerebbero nella sua patria. La signora è la Cavalla di Troia
dell'Imperialismo e al pari del Dalai Lama serve ai Generali Occidentali per
insidiare la sicurezza della Cina.
Pietro Ancona
Uguaglianza. Non si è certamente eguali se si hanno
differenze di riccheza dovute alla proprietà privata. L'uguaglianza deve
abolire la proprietà privata a vantaggio di una distribuzione dei beni
esistenti tra tutte le cittadine ed i cittadini. Ognuno deve poter
realizzarsi a seconda delle sue attitudini e del suo talento ma i meriti che
vanno riconosciuti non debbono costituire una gerarchia. Tutti debbono
vivere nella sicurezza sociale in uno Stato che sia Madre di tutti e che
abbia obiettivi profondamente diversi da quelli capitalistici: la cultura,
l'arte, il divertimento, il tempo libero.
Pietro Ancona STALIN
In questi ultimi tempi ha avuto modo di riconsiderare convinzioni che avevo
radicato dentro di me da decenni. Una di queste si riferiva a Stalin ed al
periodo storico in cui l'URSS fu diretta da lui dalla morte di Lenin al
1953.Avevo accettato come verità assoluta le rivelazioni di Kruscev al 20
Congresso del 1956 e, in conseguenza di ciò, anche la smobilitazione
dell'URSS fatta da Gorbacev ed Etlsin.Con l'aiuto di alcuni ausili storici
come gli scritti del prof.Losurdo e di Martens e sopratutto con un'analisi
critica più libera del comportamento attuale e della storia del capitalismo
e dell'Occidente sono giunto ad un giudizio diverso dell'opera di Stalin e
dei bolscevichi. Io ero e resto socialista libertario ma ciò non mi
impedisce di vedere Stalin come lo considerava il PSI di Nenni e Morandi
fino al ventesimo congresso del PCUS. Cioè come un grande statista della
storia, edificatore di una società nuova che aboliva lo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo.
Ma Stalin è ancora argomento tabù e molta gente si scandalizza ed è
sconcertata quando qualcuno ne parla bene o giustifica il suo operato.
Sessanta anni dopo ventesimo congresso è difficile recuperare
obiettività.Tanti amici non capiscono quella che considerano soltanto una
mia radicalizzazione estremistica.Io non sono un estremista. Dal metodo di
storia comparata applicato dal prof.Lo Surdo ho imparato a vedere in modo
meno limitato gli eventi inserendoli negli scenari che li hanno prodotto.
Non c'è dubbio che coloro i quali negavano a Rosa Parks ancora nel 1955 il
diritto al posto in autobus non hanno le carte in regola per condannare come
illiberale il regime sovietico. Non c'è dubbio che la fabbrica di Stalin era
di gran lunga più umana e più civile della Fiat di Marchionne. Stalin
inoltre non usò le bombe atomiche come fece Truman deliberatamente per
terrorizzare il mondo. (se non fosse stato così gli USA non avrebbero fatto
esplodere una seconda bomba dopo avere constatato gli effetti apocalittici
della prima).
Ma mi rendo conto di andare controcorrente e moltissime persone, brave ed
oneste persone di sinistra, non sono in grado di accettare la revisione del
giudizio sullo stalinismo e che io non condivida alla loro ancestrale
condanna. Ma io non per questo fingerò di continuare a credere agli orrori
di Stalin e del comunismo.
Pietro Ancona L'Euro ed il purgatorio sociale
Berlusconi è uomo di destra e della peggiore destra italiana quella
rapace e parassitaria che vive di concessioni statali. Tuttavia sull'Euro ha
capito la cosa più importante: dobbiamo uscirne al più presto. Casini lo
minaccia di espulsione dal PPE. L'Italia tuttavia non può continuare a
vivere sull'orlo del baratro "che si allarga e ci insegue" secondo la
terribile immagine di Monti. Oramai ci siamo spogliati quasi di tutte le
leggi che garantivano la cittadinanza ai lavoratori. Lo Stato sta svendendo
il suo patrimonio. Con la legge sulle pensioni combinata all'art.18
modificato avremo milioni di "esodati" gente che tra licenziamento e
pensione potrà starci anche venti anni. Non esagero! Una persona licenziata
a 45 anni senza giusta causa ma soltanto indennizzata potrà restare nel
purgatorio fino al raggiungimento dell'età pensionabile che sarà di 67
anni....
Pietro Ancona PD e PDL si sono pronunziati: approveranno la riforma del mercato del
lavoro entro il 28. L'alibi è la necessità di mostrare all'Europa che
sappiamo fare i nostri compiti in casa. Il reintegro del lavoratore nel
posto di lavoro non sarà più un diritto garantito dalla legge ma una
prerogativa del giudice che potrà usarla oppure no. Le assunzioni
continueranno ad essere regolate dalla legge Biagi: 46 possibili contratti
atipici. In caso di disoccupazione meno indennità e per meno tempo. Bersani
può vantarsi con i suoi amici della Coop sei tu del successo ottenuto.
Naturalmente i lavoratori non saranno interpellati sulla perdita dei loro
diritti. Non ci sarà nessun referendum e neppure nessuno sciopero. La
Camusso lo aveva promesso a Monti. Una Italia più ingiusta e crudele verso i
deboli. Attenuare le garanzie in un momento di crisi è una grande
vigliaccata degno di Maramaldo.http://www.repubblica.it/politica/2012/06/20/news/pd-pdl_ultimatum_a_fornero-37567949/?ref=HREC1-4
Pietro Ancona
Non c'è dubbio che la cura imposta dalla BCE all'Italia con il governo
Monti ci porterà al fallimento. Il meccanismo fondamentale è dato dai
tassi di interesse che lo spread aumenta di giorno in giorno, di minuto in
minuto. Tutte le leggi imposte da Monti essendo forzature neoliberiste hanno
rinculi e contraccolti micidiali. Prendete l'IMU. Va bene, farà incassare
venti miliardi ma ha bloccato il mercato immobiliare deprezzandone il
valore. Prendete la riforma del lavoro e delle pensioni. Insieme stanno
creando una categorie di persone che io chiamo "esodati" che non hanno
lavoro e neppure pensione. Potrebbero anche essere milioni! I bassi salari e
l'assenza di scala mobile stanno falcidiando il commercio interno. Chiudono
piccoli e grandi magazzini! Da quando è stata conclamata la crisi cioè dal
luglio del 2011 il debito italiano è aumentato ed il patrimonio industriale
si è ridotto. Ora con il terremoto emiliano (ho sospetti che sia stato
indotto) si è dato il colpo di grazia alla struttura profonda della nostra
economia. Tutti i termini inglesi sfoggiati da Monti e dalla sua squadra di
guastatori sociali sono adatti ad un sistema liberista anglosassone che non
è il nostro. Sfasciando il nostro sistema con le riforme imposte dalla BCE
faremo una brutta copia fallimentare di quello che fanno gli inglesi e gli
americani. Torniamo alla lingua italiana ed ad all'economia liberal che ha
fatto prospero il nostro Paese.
Ricordiamo che il primo colpo micidiale tale da spezzarci le reni è stato
inferto con l'aggressione USA,GB e Francia alla Libia che era il nostro
grande polmone, la nostra ventunesimo regione alla pari con un import esport
di quaranta miliardi di euro e l'occupazione di quasi centomila persone di
varia specializzazione.
Pietro Ancona La crisi italiana
La crisi italiana è stata provocata dall'esterno. E' tuttora inesplicabile
come uno Stato con un PIL che è l'ottavo del mondo con fondamentali di
straordinaria forza come la capacità manifatturiera la cultura ed il turismo
con una produzione agroindustriale di primaria importanza sia quasi
sull'orlo del fallimento!!! E' incredibile se non ci fossero gli GNOMI
anglosassoni che ci stanno distruggendo da fuori e noi siamo inermi perchè
dentro l'Euro....
Pietro Ancona Il movimento Cinque Stelle è dato al 20 per cento. Secondo Partito
dopo il PD.Nessuno si azzarda più a dire che trattasi di "antipolitica", di
qualunquismo, di demagogia da comico. Non capisco come e perchè il PD
continui ad essere il primo partito con tutto quello che sta facendo contro
i lavoratori ed il welfare ed a vantaggio dei banchieri e dei mercati che
non critica.
Siamo sicuri che si voterà nella primavera prossima?
Pietro Ancona indecente e ruffianesco ruolo svolto da Floris a Ballarò di ieri
sera: con l'aiuto del giovane Sofri tentava di portare il discorso degli
esodati sul tema dei soldi che ci vogliono per risolvere il problema. Non
quindi il diritto delle persone a non restare senza lavoro e senza pensione
ma soltanto i soldi, dove troviamo i soldi, come facciamo per i soldi e così
via. Ha tentato di stampare nella mente dei telespettatori il fatto (falso)
che ci vogliono tanti miliardi per gli esodati non tenendo conto del diritto
delle persone e del fatto che questa "riforma" ha creato il problema che
l'Italia non aveva mai avuto...
Ieri sera ho visto solo un tratto di Ballarò e ho deciso di non vederlo mai
più!
Pietro Ancona Molte persone in buona fede attribuiscono l'11 settembre al terrorismo
islamico ma non è così. I grattacieli erano stati minuziosamente minati
certamente dagli stessi americani. Se non fosse stato così non si sarebbero
squagliati come cera in meno di un'ora. Inoltre il buco trovato nelle mura
del Pentagono è causato da un missile e non da un aereo. Etc..Etcc...
Pietro Ancona Il mostro è insaziabile. Il Presidente della Confindustria definisce la
riforma Fornero una boiata però dice che deve essere approvata. Come si
dice in Sicilia: addratta e chianci (allatta e piange). Non è contento
perchè il magistrato "può" decidere tra reintegro ed indennizzo. Avrebbe
preferito solo l'indennizzo. Non è contento perchè la "flessibilità" in
entrata non è sufficiente. Vorrebbe mettere subito un paio di braccialetti
ai nuovi assunti. Non dubito che all'indomani della approvazione della
Camera che il PD caldeggia in modo particolare troveranno il modo per
restringere la possibilità del magistrato soltanto a quella gradita dai
padroni e di seviziare a dovere i giovanotti che avranno la disgrazia di
entrare nel mondo del lavoro con queste norme e questa gentaglia.
Pietro Ancona Gli esodati diventeranno permanenti in Italia. Con il combinato
diabolico della riforma del mercato del lavoro e delle pensioni si è rotto
l'equilibrio tra lavoro e pensioni. Si è creata una frattura che potrebbe
inghiottire milioni di persone per molti anni, anche per venti anni.....
Questo con la complicità di Cgil, Cisl, UIL che hanno approvato entrambe le
riforme e la legge Biagi . La battaglia del PD per i 400 mila esodati è
ipocrita! Sanno benissimo che il numero degli esodati è infinito ed è grande
quanto è tutto il mercato del lavoro italiano....
...... Pietro Ancona Nessuno propaganda la decrescita tranne i seguaci di Latuoche
ed una parte della intellighentia di sinistra. I Liberisti voogliono
semplicemente ridurre il salario a livelli miserrimi. L'obiettivo finale
sembra assurdo ma è il Valore Zero del Lavoro! La quota parte del PIL
assorbita da retribuzioni salariali e pensioni si riduce anche anno di più
per ingrandire quella della rendita del capitale e delle professioni. Per
questo bisognerebbe contestare radicalmente il sistema sostenendo che non
abbiamo alcun bisogno di 1600 miliardi di PIL all'anno ma che con la metà
potremmo stare meglio: Come? Con una distribuzione diversa dei redditi ed
una scala diversa di consumi che privilegi quelli collettivi...
Pietro Ancona tramite Paolo Papillo
come volevansi dimostrare. In effetti la CGIL non è mai stata contraria
nè a questa "riforma" nè a tutte le sue consorelle del recente passato
compresa quella malvagia e disonesta delle pensioni. Non parliamo poi della
legge Biagi con la quale ha rovinato le nuove generazioni italiane..
LA CGIL D'ACCORDO CON LA FORNERO , RITIRA LO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA
RIFORMA DEL LAVORO
Pietro Ancona G.20
Ora la parola magica a livello planetario è "crescita". Una parolina per
prendere per il culo i popoli e menarli per il naso. Se poi si cerca di
comprendere che cosa è la "crescita" ci si accorge con raccapriccio che
significa "privatizzazioni"! Intendono per crescita i soldi che si fanno
svendendo i patrimoni pubblici per dare i soldi alle banche!
La legge che modifica l'art.18 trasferisce il diritto alla
reintegrazione nel posto di lavoro dal lavoratore al giudice. Solo
il giudice può stabilire se reintegrare o indennizzare. La legge non
obbliga il giudice a tenere conto della condizione socio-economica
del territorio in cui avviene il licenziamento. Si poteva stabilire
che in caso di assoluta difficoltà
per il lavoratore a trovare un altro posto di lavoro a parità di
condizione l'opzione reintegro andava privilegiata. Quindi saremo
nelle mani del giudice il quale si comporterà secondo coscienza ma
anche secondo gli orientamenti generali della magistratura del
lavoro. Orientamenti che sono condizionati dalle politiche generali
del governo che privilegiano ossessivamente la cosidetta
"flessibilità". Insomma un giudice se ordina il reintegro si espone
alla critica di essere "rosso" e di contrariare l'opera del governo.
Inoltre dobbiamo sapere che la magistratura del lavoro è molto molto
intrecciata con le confederazioni "ufficiali" Cgil, Cisl, Uil le
quali come i partiti sono state da sempre esentate dal rispetto
dell'art.18. L'adesione ancora clandestina ma presto ufficiale dei
grandi sindacati al nuovo testo dell'art.18 condizionerà moltissimo
le sentenze dei giudici. Inoltre le leggi hanno reso più
difficoltoso e costo l'accesso alla giustizia dei lavoratori mentre
i datori di lavoro dispongono di enormi e qualificati studi legali.
Le leggi hanno talmente ingarbugliato le cose da fare smarrire nei
meandri dei tribunali e delle procedure e delle cancellerie i
disgraziati ricorrenti. Come farà un operaio a 100 euro al mese con
famiglia a reggere in tribunale il confronto con i bestioni delle
aziende e delle confindustrie? Come farà?
Perchè gli americani e l'Occidente sbavano per
dare il Tibet al Dalai Lama ?
Eccolo la risposta:
la regione tibetana ha un alto valore strategico, non soltanto
per il comprovato potenziale militare che la sua altitudine può
offrire in ambito di guerra missilistica, ne solo per la
dislocazione geografica a ridosso con l'India, il più recente
alleato anticinese di Washington, ma anche per le ingenti
risorse sia naturali che quest'area possiede. Il Tibet contiene
tra i più ricchi ed estesi giacimenti di uranio, litio e di
borace al mondo, costituisce il primato asiatico per quanto
concerne i giacimenti di rame e ha più di 80.000 miniere d'oro.
Le foreste tibetane, inoltre, costituiscono la maggiore riserva
di legname cinese. Nel Bacino del Quidam, al confine con la
regione autonoma del Xinjiang esiste una vasta regione
petrolifera e mineraria nota come “il bacino del tesoro”.
Quest'area contiene 57 tipi diversi di risorse minerarie con
giacimenti comprovati di petrolio, gas naturale, carbone, sale
grezzo, potassio, magnesio, piombo, sinzo ed oro. Questi siti
minerari hanno un valore economico potenziale di 15 milioni di
yuan (1,8 bilioni di dollari). A questo va aggiunto che la
collocazione “sul tetto del mondo” rende l'area tibetana la più
importante riserva d'acqua del pianeta. Dal Tibet nascono le
sorgenti dei sette fiumi più grandi dell'Asia, che soddisfano il
fabbisogno idrico di 2 miliardi di persone. Chi controlla
l'acqua di questa regione ha in mano il deterrente geopolitico
più importante di tutta l'Asia. Risulta a questo punto evidente
che l'area sia un tassello cruciale per intensificare la
destabilizzazione del concorrente da parte dell'amministrazione
americana. Gli altri elementi di questa strategia sono: il
tentativo di accendere una rivoluzione “zafferano” nel Myanmar,
la dislocazione di truppe Nato sotto comando USA in Darfur (dove
le compagnie petrolifere cinesi stanno sviluppando risorse di
petrolio potenzialmente enormi), il contrasto ai rapporti
economici che la Cina sta sviluppando nel resto dell'Africa, il
tentativo di trasformazione dell'India nella più importante base
avanzata in Asia, la creazione di tensioni in Uzbekistan e
Kyrgigystan per far crollare gli importanti corridoi energetici
verso il Kazakhstan.
L'Italia è ancora (ma non per molto
se restiamo nell'Euro ed in UE) l'ottava potenza del
mondo. Ha un Pil di 1800 miliardi e fondamentali
straordinari nella industria manifattururiera
agrialimentare della moda...... Nonostante la
pugnalata infertagli in Libia ed il fallimento
sostanziale della Fiat ha una bilancia commerciale e
finanziaria ancora ottima. L'Italia diventerà povera
a causa dello spread che la costringe a pagare tassi
enormi agli usurai anglosassoni ed altri avvoltoi, a
causa delle dismissioni e delle privatizzazioni che
non garantiscono che la ricchezza resti in Italia, a
causa della crisi artificialmente creata nel settore
immobiliare con l'IMU ed il precariato. Fuori
dall'euro e recuperando la sovranità di battere
moneta l'Italia potrà ritrovare se stesso. Nell'Euro
è sicuro che fallirà. La cura Monti ridurrà il PIL
italiano nel giro di un paio d'anni di almeno 200
miliardi. Bisogna liberarsi subito di Monti e dei
partiti che lo sostengono a cominciare dal PD se
vogliamo salvare l'Italia per i nostri
figli...Napolitano ha gravi responsabilità
nell'avere fatto commissariare l'Italia dalla
Trilaterale.
Oggi sciopero generale dei
sindacati di base. Previste manifestazioni a
Milano e Roma. Non ho dubbi che il sistema
massmediatico boicotterà lo sciopero e non
darà una informazione veritiera. Se ne
parlerà en passant magari dopo avere fatto
passare le stragi in Siria come opera di
Assad e non della Cia e della Nato.
Mercoledi prossimo sarà
approvata la riforma del mercato del
lavoro concordata tra gli Oligarchi che
controllano il Parlamento. Sono previsti
4 voti di fiducia a riprova della natura
profondamente antidemocratica delle
istituzioni italiane da tempo sfuggite
allo spirito ed alla lettera della
Costituzione. Se non ho mal capito la
CGIL farà qualche manifestazione last
minut davanti al Parlamento, così tanto
per prendere per il culo i lavoratori
nel maldestro tentativo di salvare la
faccia.Si testimonierà un dissenso
tardivo di chi lascia fare fingendo di
opporsi come oramai la CGIL.
Approvata la legge si mette in moto un
meccanismo che potrà riempire l'Italia
di esodati. Tutti i licenziati non
reintegrati che oggi è impossibile
ricollocare dovranno attendere senza
lavoro la pensione che si è allontanata
di un decennio (altro capolavoro con la
complicità di CGIL e PD). Si dovrà
sperare soltanto di incontrare giudici
galantuomini e padri di famiglia che
opteranno per il reintegro. Ma non c'è
dubbio che saranno "pressati" a dovere
dal Potere a favore dell'indennizzo.
Cittadinanza onoraria di
Milano alla famiglia di un contadino
tibetano
Io darei la cittadinanza onoraria ad una
rappresentanza della popolazione
tibetana che ha subito atroci
persecuzioni dei monaci ed un vero e
proprio olocausto: durante la
dominazione dei Dalai Lama i tibetani si
ridussero da otto ad un milione e
soltanto da quando la Cina li ha
liberati sono tornati ad essere circa
sette milioni.....
Fratelli Musulmani,
Esercito ed USA si
sono messi
d'accordo. L'Egitto
avrà un Presidente
Fratello Musulmano.
Il prezzo sarà
pagato dalla Siria e
dall'Iran. I
fratelli Musulmani
sono alleati
dell'imperialismo
USA. Mi dispiace per
l'Egitto e per la
causa della libertà
del mondo arabo. La
piazza Tarhin plaude
ma per lei ci sono
stati soltanto i
morti e ci saranno
in futuro soltanto
umiliazioni e
patimenti..
il mondo
occidentale è
disonesto e
complice. Lo
abbiamo visto in
Palestina ma
anche in Libia
ed in Siria ed
in Somalia
dappertutto. Il
capitalismo si
nutre di
quantità enormi
di sangue umano.
Gli israeliani
sono
intoccabili,.
Non riconoscono
nessuna autorità
internazionale.
Possono fare
quello che
vogliono. Hanno
avuto la Shoah e
pertanto sono al
disopra di ogni
giudizio.,..Solo
che la Shoah
palestinese dura
da sessanta anni
e sono davvero
troppi anche per
un mondo
crinminale come
quello in cjui
viviamo.
Gli USA forzano il
corso della storia
del mondo verso la
guerra. Giocano con
molti mazzi di carte
e tra queste
l'alleanza con i
Fratelli Musulmani
che sono assai
distanti dagli
ideali arabi di
Nasser e di
Gheddafi, hanno
incendiato la Siria
tenendolo sotto
attacco terroristico
diffuso da oltre un
anno e preparano
l'aggressione
all'Iran. Tutta la
loro geostrategia è
un cappio per la
Cina e la Russia che
vengono disturbate
da una cintura di
situazioni instabili
ed aggressive. Hanno
consentito ai FM di
ascendere alla
Presidenza
dell'Egitto e si
serviranno di loro
contro tutti i paesi
arabi che non
accettano di
diventare servi
dell'impero. Il
mondo ha la
disgrazia di essere
nella mani degli USA
e di non potere più
contare sulla URSS
Sulla riforma derl mercato
del lavoro che umilia e
schiavizza con le
"flessibilità in entrata ed
in uscita" i lavoratori
italiani si è consumato il
tradimento di CGIL,Cisl ed
UIL che oramai coinvolge
anche la Fiom. Landini si è
lanciato, con quale cortina
fumogena, in un progetto di
normalizzazioone della Fiom
che, entro pochi mesi, sarà
tale e quale alla CGIL della
Camusso. Per quanto siano
scaltrissimi nella
"comunicazione" i lavoratori
se ne sono accorti ed a
Bergamo lo hanno dimostrato.
http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/5038-landini-sta-con-la-fornero-contestato-il-segretario-fiom-a-bergamo
La celebrazione del 150
anniversario dello Stato
Italiano è stata un completo
fallimento. Piuttosto che
cementare l'unità nazionale
ha contribuito a disgregarla
con la retorica e le
omissioni. Il capitolo del
decennio della guerra civile
del Sud conclusasi con la
colonizzazione e centinaia
di migliaia di anni di
carcere per i dirigenti
della rivolta meridionale è
stato totalmente ignorato.
Episodi come l'eccidio di
Pontelandolfo e Casalduni
non sono stati rievocati in
nessuna manifestazione
ufficiale. Niente è stato
detto dal Potere e dai
Partiti italiani sul lager
di Fenestrelle dove
sparirono tra sofferenze
inaudite migliaia e migliaia
di soldati borbonici e
patrioti meridionali o
semplicemente persone di cui
i piemontesi si erano
impossessati dei beni. E'
stato ricordato Cavour,
Garibaldi e quasi
dimenticato Mazzini.
Garibaldi è stato protetto
dalla massoneria anche da
morto. Nessun
approfondimento sul come era
avvenuta la spedizione dei
Mille e la passeggiata degli
stessi nello Stivale
italiano. Nessuna notizia
atta a smentire il suo
commercio di schiavi in
America Latina gli indios
guarana c he catturava con i
suoi "garibaldini" in
Paraguay e vendeva poi nello
Stato di Paolo. Nessuno ha
raccontato che il fratello
di Nino Bixio si fece
missionario per scontare gli
orribili delitti di sangue
del generale garibaldino. Il
capitolo delle guerre
coloniali e dell'assurdità
della prima guerra mondiale
è stato completamente
obliato.
In ogni caso l'Italia non è
più un paese sovrano. E'
stato concordatario e non
sovrano per il pesante
trattato dei Patti
Lateranensi, è considerata
nazione perdente dagli USA a
70 anni dalla fine della
seconda guerra mondiale e
pertanto è presidiata da
oltre cento basi militari.
Siamo eterodiretti dalla UE
dalla BCE e dal FMI pur
essendo una delle nazioni
più industrializzate del
mondo.
Non lasciamoci
terrorizzare da coloro
che temono l'uscita
dell'Italia dall'Euro.
L'Italia se resta
nell'Euro sarà
ridimensionata
enormemente e forse si
ridurrà il suo Pil del
cinquanta per cento
(ottocento miliardi di
euro). Ancora oggi
l'Itali è l'ottava
potenza industriale del
mondo con un capitale
installato in beni
economici e patrimoniali
enormi. Il suo debito è
in gran parte dovuto a
famiglie italiane e
quindi non dobbiamo
renderne conto che a noi
stessi. Uscendo
dall'Euro riguadagneremo
la libertà dallo spread,
recupereremo sovranità
monetaria senza la quale
saremo servi in eterno
di altri. L'Italia non
ha niente di meno della
Germania o
dell'Inghilterra che
avevamo superato durante
il governo Craxi o della
Francia. Abbiamo bisogno
solo della nostra
libertà e di un governo
progressista che
recuperi il valore del
lavoro e che abolendo le
leggi di CAINO fatte
contro i lavoratori
ripristini una vera
solidarietà tra le
classi per il bene
dell'Italia.
continua il braccio di ferro tra
i militari ed i fratelli
musulmani che, con l'aiuto della
signora Clinton, hanno dato vita
alla "primavera araba" costata
un migliaio di morti al popolo
dei morti di fame e delle
famiglie poverissime che a
stento sopravvivono in un Paese
in cui le Oligarchie Militari ma
anche Civili sono ricchissime da
fare schifo. La primavera araba
è stata una rivoluzione tradita
nelle aspettative del popolo,
imbrigliata nella rete degli
interessi colonialistici e
geostrategici USA di cui i
Fratelli Musulmani sono
complici. I FM stanno trattando
con i Militari la spartizione
del potere. Spero che non
metteranno sul piatto della
bilancia un altro migliaio di
morti per alzare il prezzo.
L'Egitto si potrà liberare
soltanto se ritornerà agli
ideali di Nasser e se se
diventerà una repubblica
popolare comunista.
Il "giovane" democristiano
PD Renzi già Presidente
della Provincia di Firenze
Sindaco di Firenze che si
ritiene un esponente nel
novellame della politica
vuole rottamare tutto il
gruppo dirigente del PD.
Propone le primarie e sfida
a singolar tenzone Bersani.
Rischia di oscurare Vendola.
Le primarie sono un
criminale surrogato della
democrazia, una droga, un
infernale marcingegno che
premia i preferiti dai
massmedia italiani e cioè
dalla borghesia parassitaria
che ha in pugno l'editoria.
Ma molti fessacchiotti
sbavano per esse ritenendolo
il momento in cui il loro
voto acquista importanza.
Non è vero!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/23/renzi-cambiare-le-regole-del-gioco-basta-dalema-veltroni-bindi/272807/
Pietro Ancona
Gli operai hanno sempre
ragione anche quando hanno
torto (lo sosteneva Filippo
Turati ed io condivido). Nel
caso italiano dopo la
riforma della pensione e la
modifica dell'art.18 gli
operai rischiano di restare
senza lavoro e senza
pensione anche per venti
anni. Hanno ragione! Gli
operai percepiscono un
cambiamento di linea della
Fiom dopo la defenestrazione
di Cremaschi.....
Il "giovane" democristiano
PD Renzi già Presidente
della Provincia di Firenze
Sindaco di Firenze che si
ritiene un esponente nel
novellame della politica
vuole rottamare tutto il
gruppo dirigente del PD.
Propone le primarie e sfida
a singolar tenzone Bersani.
Rischia di oscurare Vendola.
Le primarie sono un
criminale surrogato della
democrazia, una droga, un
infernale marcingegno che
premia i preferiti dai
massmedia italiani e cioè
dalla borghesia parassitaria
che ha in pugno l'editoria.
Ma molti fessacchiotti
sbavano per esse ritenendolo
il momento in cui il loro
voto acquista importanza.
Non è vero!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/23/renzi-cambiare-le-regole-del-gioco-basta-dalema-veltroni-bindi/272807/
Riflessioni a tempo
perso. Leggendo dei
grandi successi
economici delle
Riducciones fondate dai
Gesuiti in Paraguay e
della immensa
trasformazione economica
operata nel giro di meno
di due decenni in URSS
si può constare
l'immensa capacità
produttiva dei sistemi
comunisti.
L'accumulazione
comunista è frutto di
una produttività che
scaturisce direttamente
dall'organizzazione del
lavoro e dalla mancanza
di appropriazione di
plusvalore che viene
convogliato tutto a
beneficio della
comunità. Importante
l'inesistenza del denaro
nelle riducciones. Mi fa
piacere oggi che si
parla del Paraguay e del
colpo di stato
certamente se non
prodotto direttamente
approvato da Obama
ricordare il bellissimo
film Mission
http://it.wikipedia.org/wiki/Mission
continua il braccio
di ferro tra i
militari ed i
fratelli musulmani
che, con l'aiuto
della signora
Clinton, hanno dato
vita alla "primavera
araba" costata un
migliaio di morti al
popolo dei morti di
fame e delle
famiglie poverissime
che a stento
sopravvivono in un
Paese in cui le
Oligarchie Militari
ma anche Civili sono
ricchissime da fare
schifo. La primavera
araba è stata una
rivoluzione tradita
nelle aspettative
del popolo,
imbrigliata nella
rete degli interessi
colonialistici e
geostrategici USA di
cui i Fratelli
Musulmani sono
complici. I FM
stanno trattando con
i Militari la
spartizione del
potere. Spero che
non metteranno sul
piatto della
bilancia un altro
migliaio di morti
per alzare il
prezzo. L'Egitto si
potrà liberare
soltanto se
ritornerà agli
ideali di Nasser e
se se diventerà una
repubblica popolare
comunista.
divertiamoci un
pochino a fare
fantapolitica
(che magari non
lo è poi tanto).
Mi sono chiesto
come mai
Berlusconi che
era manzu
(siculo:
mansueto) come
una pecorella
cinque mesi fa
e, dopo una
qualche
resistenza
subito
rientrata, ha
alzato le mani e
si è messo
dietro il carro
dell'usurpatore
Monti oggi torna
a sfruculiare su
cose che
costituiscono lo
spartiacque, una
vera e propria
frattura, con l'establiscemente
euro-atlantico
come l'Euro ed
il ruolo della
Germania in
Europa (insomma
ha detto ai
tedeschi che se
non sopportano
le critiche
possono anche
andarsene per
conto loro). Poi
è tornato a
proporsi alla
testa della
destra, ha "canziatu"
Angelino Alfano
ed ha detto che
è pronto a
tornare in campo
ma che vuole il
51 per
cento......Come
mai, mi sono
chiesto, fa "u
spertu" è
tornato spavaldo
e quasi
sfottente ? Apro
la discussione "dietrologica"
e "complottistica"
tra le amiche e
gli amici......
Cito.
"l discorso di
Fiuggi. Nel
tardo
pomeriggio, a un
incontro dei
giovani del Pdl
a Fiuggi, l'ex
premier ipotizza
l'uscita della
Germania
dall'euro. "La
Bce deve
diventare una
banca di
garanzia finale
di tutti i
debiti e deve
provvedere alla
necessità di
stampare euro,
ma la Germania
si oppone. Gli
altri Stati
dovrebbero
unirsi ed
imporre alla
Germania di
uscire lei dal
sistema
dell'euro.
Questa soluzione
non è scritta
sulle nubi.
Anzi, anche
tecnici bancari
tedeschi stanno
esaminando
questa
possibilità e se
la Germania
uscisse
dall'euro
darebbe la
possibilità agli
altri 16 Stati
che la Bce
diventi la vera
banca
dell'euro".
Su questo tema
Berlusconi
insiste molto
nel suo discorso
a Fiuggi:
"L'uscita
dall'euro non è
una provocazione
perché la
Germania non ha
convenienze" dal
fatto che alcuni
Paesi escano
dalla moneta
unica per cui "è
un modo per
influire sulla
Germania per
spingerla a
decisioni più
sagge". "Io ho
lanciato l'idea
di domandarsi se
noi, e gli altri
Stati, non si
abbia la
convenienza,
qualora la Bce
non abbia poteri
più forti, di
uscire noi
dall'euro:
apriti cielo, mi
hanno accusato
di tutto e
invece non è poi
una cosa così
peregrina,
certamente
avremmo il
vantaggio di
poter svalutare
la nostra
moneta,
all'occorrenza".
Tuttavia,
aggiunge, questa
opzione è "un
espediente"."
sono
talmente
tanti i
colpi di
Stato che
gli USA
organizzano
in varie
parti del
mondo e
specialmente
nel "cortile
di casa" in
America
Latina che
non si
distinguono
molto l'uno
dell'altro.
Quello di
oggi
effettuato
in Paraguay
attraverso
un corpo
istituzionale
somiglia
moltissimo a
quello
dell'Honduras
di appena
tre anni fa
in cui il
Presidente
Zelaja fu
rapito nel
cuore della
notte ed in
pigiama
trasferito
con un aereo
militare
fuori dal
suo paese.
Li per lì il
Grande
Bugiardo
Obama
assicurò che
sarebbe
intervenuto
per
ripristinarlo
al suo posto
dove era
stato
legittimamente
eletto
trascurando
il piccolo
particolare
che l'aereo
con il quale
il
Presidente
era stato
rapito era
dell'aviazione
militare
USA!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Honduras
a
proposito
del
Paraguay
la
storia
continua
a darci
notizie
che non
avevamo
e che
erano
state
destinate
all'oblio.
Una di
queste è
che
Garibaldi
gode
tuttora
di
pessima
fama tra
le
popolazioni
del sud
del
Brasile
e del
Parana
ricordato
come un
capo
mercenario
di
banditi
schiavisti
che
rubavano
ragazze
e
bambini
per
venderli
alle
fattorie
brasiliane
fondate
appunto
sul
lavoro
di
schiavi.
Apprendiamo
che il
fratello
di Nino
Bixio,
oppresso
dai
rimorsi
per la
crudeltà
che il
fratello
aveva
mostrato
in
Sicilia
e nel
Sud
d'Italia,
si fece
missionario
tra i
più
poveri
per
espiare
appunto
le colpe
del
fratello
!!!!!
ecco un
pezzo di
uno
studio
sulle
reducciones
che
segnalo
alla mia
amica
Fara
Misuraca
importante
studiosa
del
Mezzogiono.
Leggere
questo
capitolo
"Dalla
congiura
contro
le
reducciones
e i
gesuiti
all
aggressione
contro
il Regno
delle
Due
Sicilie
Il
vescovo
Lugo!
Nel
paese
delle
reducciones
dei
gesuiti
che
per
oltre
un
secolo
sottrassero
gli
indios
dallo
sfruttamento
disumano
degli
europei
le
multinazionali
protette
dal
signor
Barak
Obama
(si
finge
n
ero
e
nipote
di
schiavi?)
hanno
fatto
fuori
un
Presidente
che
faceva
una
politica
peraltro
moderata.
A
riprova
che
il
capitalismo
non
ammette
che
politici
al
suo
servizio.
http://www.gesuiti.it/img/second/immagini/reducciones.pdf
Nel Paese in cui la Multinazionale Monsanto fa massacrare i contadini dai suoi contractors
Non c'è speranza per i popoli dell'America Latina senza comunismo! Solo il comunismo potrà redimerli dallo sfruttamento e dalla morte!!
========
Paraguay, rovesciato Fernando Lugo, il vescovo dei poveri che non ha saputo difenderli
Un massacro di contadini orchestrato dalla multinazionale Monsanto è stata infine l’occasione per le oligarchie paraguayane per far fuori il presidente Fernando Lugo, usando i poteri peculiari dei quali dispone il Senato di quel paese, che può rimuovere il capo dello Stato semplicemente con un giudizio politico.
di Gennaro Carotenuto
Tecnicamente, solo tecnicamente, non è un colpo di Stato ma nella sostanza ci troviamo di fronte all’ennesimo passo della storia dell’ignominia delle classi dirigenti paraguayane e latinoamericane in sinergia con i grandi interessi economici internazionali. Nella sostanza, come si legge nel comunicato di Unasur, la legittimità continua a risiedere in Lugo (che pure ha accettato la destituzione con poche e deboli parole) e nel popolo e il nuovo governo non sarà riconosciuto.
Quello paraguayano, per ora senza sangue, ricorda non solo il 2009 hondureño, quando cavilli legali differenti eppure simili giustificarono il golpe. Allora però l’assalto al cielo del presidente Manuel Zelaya era tale: un referendum per una nuova Costituzione partecipativa che portasse il paese centroamericano. Adesso perché cade Lugo? Lui, che senz’altro conosce San Paolo, cade come conseguenza di una sorta di cupio dissolvi, un lungo stallo nel quale sono infine state le destre a giocare la carta decisiva. Allora Zelaya era disponibile a dar battaglia in una resistenza democratica che sta cambiando l’Honduras. Adesso Lugo appare ritrarsi in un atteggiamento non certo combattivo per una resistenza necessaria.
Ricorda anche il rovesciamento di Jacobo Arbenz in Guatemala. In quel golpe di oramai quasi sessant’anni fa gli interessi dell’oligarchia locale e delle multinazionali si coniugarono con quelli dell’Ambasciata contro un governo non certo rivoluzionario ma che aveva la colpa di essere degno del popolo che l’aveva eletto.
È, è stato, un governo appena dignitoso, quello dell’ex-vescovo Lugo. Non aveva mai attaccato direttamente gli interessi delle oligarchie ma non per questo avevano smesso di complottare contro di lui. La sua colpa era quella di stare aprendo spazi di democrazia intollerabili nel paese più isolato del Sud America. S’è fatto spolpare giorno per giorno in questi quattro anni Fernando Lugo, incapace di affidarsi ai movimenti sociali che lo avevano portato al governo ma non al potere, alla piazza che invocava per poi dissolverla, placarla, rinviando a domani necessità di oggi. Non aveva saputo affrontare, come invece da altre parti s’è fatto, quel nodo di complicità tra media e classi dirigenti. Dalle tivù, dalle radio, dai giornali, avevano continuato a bombardarlo giorno per giorno, senza che potesse difendersi. Aveva anche evitato di affidarsi pienamente all’America latina integrazionista Fernando Lugo, come testimonia la vicenda indecorosa dell’ancorare per quattro anni al voto di quello stesso infame, corrottissimo Senato che lo ha destituito, il voto per il pieno ingresso del Venezuela nel Mercosur. Una vicenda che testimonia la diretta dipendenza di quel Senato dall’Ambasciata statunitense.
Non si era reso conto Lugo, e forse non si renderà mai conto, della sostanza delle cose, di quel crinale tra democrazia formale e democrazia sostanziale che l’ha irretito in mille minuetti parlamentari senza capire che solo dai movimenti sociali derivava la sua stessa legittimità e che solo appoggiandosi pienamente a questi –e giammai nella pattuizione defatigante col nemico- avrebbe potuto salvare il processo popolare. Non si era reso conto, o forse n’è semplicemente stato sconfitto, che le oligarchie sono irredimibili, irriconducibili a processi democratici. Li usano, usano le elezioni, usano i voti parlamentari, usano i media come hanno usato la sua pazienza che non ha portato a nulla e adesso lo destituiscono per “inettitudine e mancanza di decoro” in quella che è di fatto l’unica (pseudo)democrazia parlamentare del Continente. “Legale ma non legittima” hanno detto della destituzione. Vero: e per il cambiamento necessario Lugo in questi anni ha scelto la legalità leguleia piuttosto che la legittimità e ora viene spazzato via da questa stessa legalità illegittima. Come nel 2009 con Manuel Zelaya in Honduras, gli azzeccagarbugli delle destre hanno di nuovo trovato dei cavilli che fanno apparire legale quello che è illegittimo.
La Monsanto, l’Ambasciata, i narcos, le oligarchie locali festeggiano per essere riusciti a irretire prima e liberarsi ora di quella speranza chiamata Latinoamerica che aveva osato spingersi fino ad Asunción. Adesso Unasur, una sorta di consiglio di sicurezza delle democrazie integrazioniste latinoamericane, dovrà decidere quali sanzioni prendere verso il governo presieduto da Federico Franco, che ha giurato stanotte, e che non riconoscerà. La schiena dritta dei governi integrazionisti latinoamericani in queste ore continua ad essere la certezza ma in queste periferie d’America, Asunción come Tegucigalpa, il tempo scorre più lentamente e neanche l’escatologia cristiana del vescovo Lugo ha potuto accelerarlo.
Certo la complicità del PD con la BCE il FMI e Monti è nauseante ed allarmante! Gli interessi dell'Italia non hanno importanza. Il PD si vuole piazzare al primo posto nella lista dei politici dei banchieri e della trilaterale. Mi dispiace che Berlusconi sia squalificato e ricattabile perchè dice le cose che la Merkel, Obama ed i loro banchieri vedono come fumo negli occhi!! http://www.repubblica.it/politica/2012/06/22/news/berlusconi-37727069/
Intensa campagna mondiale della Cia per valorizzare la figura del Dalai Lama, personaggio chiave del progetto di colonizzazione del Tibet degli USA che si vorrebbero accaparrare del tetto del mondo e dei fiumi che dissetano due miliardi di asiatici nonchè piazzare una base nucleare sopra Pechino. Mi meraviglio come questo individuo foraggiato dai servizi segreti americani riesca a impapocchiare tanta gente con la sua "spiritualità". Bisognerebbe fare parlare i contadini tibetani morti per le torture e le sevizie dei monaci di questa "spiritualità"....
Terrorismo confindustriale a difesa dell'Euro che è il loro cavallo di troia per ridurre in totale schiavitù le classi lavoratrici e fare dello Stato un distaccamento dei loro uffici. In moltissimi siamo convinti che l'Italia deve recuperare la sua sovranità monetaria e poi magari anche la sua sovranità militare ed etica (dagli USA e dal Vaticano). L'Italia fuori dall'Euro tornerà ad essere il vascello veloce del commercio mondiale. Come siamo diventati la quarta potenza del mondo senza euro ed ora con l'euro siamo retrocessi all'ottava e presto ne diventeremo la quindicesima? http://www.ilgiornale.it/interni/crisi_squinzi_avvertecon_default_grecopil_crolla_25-50/giorgio_squinzi-europa-euro-confindustria/22-06-2012/articolo-id=593687-page=0-comments=1
Non è ancora stata approvata la legge che modifica l'art.18, ribadisce i chiodi della schiavitù della legge Biagi e riduce gli ammortizzatori sociali che già la destra italiana ed europea sono all'attacco per modificarla in peggio. Pretendono l'abolizione totale del reintegro e una enorme disponibilità in entrata (tre mesi di lavoro gratis per i nuovi assunti?). Il signor Squinzi o come si chiama ieri sbuffava contro "la boiata". Chissà se non abbia ragione a pretendere di più sapendo che i sindacati "ufficiali" italiani sono pronti a dargli tutto quello che vuole..... http://www.fanpage.it/squinzi-confindustria-la-riforma-del-lavoro-e-una-vera-boiata/
Se dura Monti altri sei mesi l'Italia si ridurrà alla stregua del Portogallo. Ieri ha mostrato in conferenza stampa una qualche indipendenza dalla Germania e dalla Francia ricordando le loro inadempienze di dieci anni fa. In effetti capisce che le posizioni di Berlusconi sull'Euro e sulla Germania rispondono ad un sentire tra gli italiani assai diffuso e cerca di piazzarsi anche lui. Se l'Italia non recupera la sua sovranità monetaria ritornerà ad essere il Paese di Pulcinella la cui fame è stata leggendaria nei secoli. L'acquiescenza alle politiche della BCE e del FMI del PD è davvero scandalosa! Non si azzardano a dire una sola parola di critica!
I ruffianissimi con il potere massmedia italiani hanno ignorato il grande sciopero di ieri indetto dai sindacati di base. Come se non fosse mai esistito! I giornali e le TV italiane applicano la censura che fa comodo al governo. Ricevono un sacco di soldi dei contribuenti italiani dallo Stato caso quasi unico al mondo di indecenza politica e morale! http://www.usb.it/
****
IL LAVORO NON E' UN DIRITTO!
"Il lavoro non è un diritto!" Questa affermazione della Fornero sigilla la riforma che è stata compiuta ieri dal Parlamento che annulla il diritto al reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato e consolida la legge Biagi universalizzando il precariato. La Ministra ha smentito l'affermazione fatta ad un giornale inglese dicendo che il posto non è un diritto e non il lavoro. Se non è zuppa è pan bagnato! Credo che, nonostante la smentita, si sia voluto deliberatamente esprimere il significato profondo storico della abolizione dell'art.18 e la riduzione del mercato del lavoro ad un luogo al quale attingono gli imprenditori in una libertà non regolata e non limitata da nessun diritto delle persone che hanno bisogno di essere assunte. Le persone che chiedono di lavorare debbono soltanto accettare le condizioni proposte dal datore di lavoro e magari ringraziarlo e basta!
Ieri alla Camera Antonio Di Pietro si è schierato dalla parte dei diritti dei lavoratori è ad preannunziato un referendum. Non so se terrà fede a questo proposito e dubito che tutto l'IDV lo segua in questa coraggiosa scelta.Tuttavia questo annunzio è la sola speranza che resta ai lavoratori per un possibile recupero dell'art.18. La maggioranza che ha approvato ieri la svolta è semplicemente mostruosa e coinvolge i tre maggiori partiti. E' addirittura più grande di quanto non sia stata perchè un terzo di deputati dell'PdL non ha votato perchè ha ritenuto come la Confindustria che la scelta tra reintegrazione ed indennizzo debba essere cancellata e che debbano essere cancellate le piccole correzione per le assunzioni.
Insomma i partiti che fiancheggiano la Confindustria incassano il successo e non si siedono sugli allori. Insistono sul pressing per nuove ed ancora più significative modifiche. Quello che resta del diritto del lavoro deve essere spazzato via. A fronte di una strategia lucida e vincente che attrae e coinvolge i partiti "moderati" o che aspirano a diventare tali, stanno organizzazioni sindacali che hanno passato il Rubicone da un pezzo e sono diventate "altro". Rinunziano al loro ruolo di rappresentanti dei lavoratori per diventare meri organismi di sussidiarietà di assistenza fiscale e previdenziale o di integrazione del welfare con gli enti bilaterali.Solo i sindacati di base ed i partiti comunisti e l'IDV restano dalla parte dei lavoratori. E' inutile dire che tutta la stampa è schierata con la Confindustria e che l'Unità seppur ieri titolava a piena pagina la incostituzionalità della Fornero ha appoggiato la campagna per l'abolizione dell'art.18.
I lavoratori italiani hanno perduto ieri assieme all'art.18 anche la Fiom. La Fiom ha pensionato Cremaschi ed è rientrata nei ranghi della CGIL guidata dalla Camusso. Non sappiamo che cosa sia avvenuto in concreto ma non c'è dubbio che ieri è finita anche "l'anomalia" della Fiom. E' sorprendente come una sconfitta storica sia accompagnata da un rinculo a destra della grande e gloriosa organizzazione dei metalmeccanici italiani. Landini si ritaglia un ruolo nella nuova e devastata realtà del lavoro italiano occupandosi realisticamente soltanto della riduzione del danno. Ma la politica della riduzione del danno non ha mai ridotto proprio niente!
Pietro Ancona
****
28-29 giugno 2012
Pietro Ancona Oggi è il compleanno di Giorgio Napolitano. Compie 87 anni e si mantiene in ottima salute. Ne ha passato 60 dentro le istituzioni. E' stato anche deputato del Parlamento Europeo. Una carriera che è possibile soltanto agli oligarchi italiani, una sorta di casta a parte appartenente a diversi partiti politici. Lo ricorderemo come il Presidente che ha pressato la CGIL ed il PD per mollare l'art.18, che ha celebrato Marco Biagi aiutore del famoso Libro Bianco che distrugge il rapporto di lavoro, come fautore delle stragi della Nato e dell'italia in Libia. Una Libia priva di difese antiaere che ha subito 2700 bombardamenti italiani. Non aggiungo altro ma c'è ancora moltissimo da dire.
Pietro Ancona Superpagliacciata dei massmedia occidentali per la sentenza della Corte Costituzionale USA che rende obbligatoria l'assicurazione (ad assicurati privati) per la sanità. Obama che è la frode in persona gioisce e conta di vincere le elezioni per questo.
Si dà il caso che la riforma rappresenta un enorme regalo alle Assicurazioni che esigeranno il pizzo da oltre trenta milioni di americani che magari non avevano e non hanno i soldi per assicurarsi. La riforma è davvero incostituzionale perchè nessuna legge può obbligare un cittadino ad assicurarsi in una data compagnia. Questo va bene per le auto perchè c'è la responsabilità civile. Nella tutela della salute non c'è nessuna responsabilità civile. Se io non voglio non dovrei essere obbligato a pagare.
Trattasi di una decisione mafiosa di un Super Stato Mafioso che si rifiuta di gestire la salute dei suoi cittadini e spende il triplo dei soldi per foraggiare un sistema privatistico di assicurazioni e di ospedali che è la vergogna del mondo. Natulmente dubito molto che non ci sia un criterio commerciale ed utilitaristico nel valutare le malattie dei pazienti.....Naturalmente esistono liste nere di americani malati cronici o cagionevoli di salute che i banditi delle Assicurazioni si scambiamo tra di loro.
http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/28/news/corte_suprema_s_riforma_sanitaria-38145451/
Pietro Ancona Vigliaccata della CGIL e del PD
Domani possono licenziare senza motivo chiunque di noi magari per uno sfizio del vostro datore di lavoro o del vostro dirigente. Basterà pagare una penale di pochi spiccioli e siete in mezzo ad una strada. La responsabilità di questo non è della Fornero ma della CGIL e del PD che l'hanno voluta facendo retrocedere la storia d'Italia. Particolarmente vigliacco il comportamento della CGIL e del PD che pugnalano i lavoratori nel momento delle loro peggiori difficoltà quando non si trova più lavoro e se ti cacciano via dal posto puoi solo suicidarti. Provo rabbia e schifo per la degenerazione a cui è giunta per successivi sbandamenti dopo la Bolognina la democrazia italiana. Il meno che possiamo fare è annullare le deleghe ai sindacati complici del padronato e del governo. Prepariamoci ad un referendum di abrogazione della riforma.
Pietro Ancona
Referendum sugli accordi sindacali
Bisogna limitare lo strapotere di CGIL CISL UIL che danneggia i lavoratori e la democrazia. Gli accordi che firmano debbono essere ratificati da referendum che deve essere reso obbligatorio per legge. Il danno che viene prodotto dallo strapotere dei sindacati confederali è enorme. Riguarda diritti a volte esistenziali delle persone che vengono con leggerezza e noncuranza ignorati nei compromessi che si realizzano con il padronato o il governo.
Pietro Ancona
Un piritu unghiato .
La Fiat ha una esperienza centenaria di parassitismo con lo Stato che da anni ha internazionalizzato. E' stata parassitaria in vario modo non solo con i governi italiani degli ultimi sessanta anni ma anche prima con l'Italia di Giolitti e poi di Mussolini. Non dimentichiamo che gli Agnelli si impadronirono della azienda truffando i loro soci ed estromettendoli. Si sono fatti i bagni d'oro con Mussolini con le commesse statali e con la militarizzazione delle maestranze. Però ha anche avuto splendidi momenti con qualche modello riuscito quando secondo Gianni Agnelli la Fiat era la ruota che faceva girare l'Italia. Ma questo Marchionne, chi è questo Marchionne? Che fa? A me come imprenditore automobilistico sembra fallito. Ha impianti in Polonia, in Brasile ed in Serbia in Argentina e altrove dove non ho dubbi che pompa quantità enormi di soldi dagli Stati bisognosi di lavoro. In Italia sono anni che è ferma, anzi retrocede e sono certo che chiuderà entro l'anno qualcuno dei cinque stabilimenti che gli restano aperti. L'esperimento americano di marchionne con la Crisler si è fatto con i soldi dello Stato... Insomma quali sono le qualità di manager e di industriale di questo signore? Come è tollerabile che si mette a giudicare l'Italia come i colonialisti belgi giudicavano il Congo?
Pietro Ancona
Arrogante provocatoria "uscita " di Marchionne sulla Giustizia del Lavoro Italiano (allo indomani dell'approvazione della riforma Fornero che gli ha dato le ali). Ha detto che la sentenza di reintegrazione dei 145 operai è folcloristica (sic!) un fatto di colore locale che non esiste da nessuna parte al mondo...Oramai i padroni si permettono si sfottere pubblicamente non solo i lavoratori ma anche i giudici che fanno il loro dovere. Il PD si mostra contrariato e stizzito ma non ho dubbi che gran parte del suo gruppo parlamentare tifa Marchionne!!
http://torino.ogginotizie.it/149440-marchionne-contro-sentenza-aquot-su-pomigliano-folklore-localeaquot/
Pietro Ancona
Cannibali d'Italia!
Oramai non c è più niente che tiene insieme gli italiani. La borghesia profittando della sua larghissima rappresentanza parlamentare che va dal PDL all'UDC ha levato ai lavoratori quasi tutti i diritti e si accinge a togliere il resto. Le Regioni meridionali vivacchiano in attesa dell'evento che metterà allo scoperto la crisi. Non sappiamo cosa sarà o un terremoto o il fallimento di alcuni grandi comuni e di alcune regioni. O una rivolta fiscale. La scuola è stata devastata dall'opera di una pazza furiosa e la sanità sarebbe stato molto meglio se mai fosse stata amministrata dalle regioni. Vedi quello che succede in Lombardia. L'attacco allo Stato da parte della borghesia liberista (la bestia deve morire!) distrugge il collante la coesione la colla che ci teneva insieme. A questo punto tanto vale che ognuno vada per la sua strada. I Veneti potrebbero guardare al oriente e legarsi come fecero nei secoli scorsi con la costa e la pianura dalmatica, i siciliani potremmo fare qualcosa con le coste settentrionali dell'Africa e cosi via. Insomma perchè dobbiamo continuare a stare insieme? Non siamo fratelli d'Italia ma Cannibali d'Italia!!
Pietro Ancona
Mi dispiace per lui e per i compagni del Sel ma credo proprio che Vendola sia oramai una carta bruciata, un uomo del passato assieme a Bersani a D'Alema a Veltroni ed a tutti gli altri. Eppure c'è stato un momento che ha acceso la speranza. Dove si è bruciato: Nel continuare a fare il leader del Sel ed il Presidente della giunta di centro-sinistra in Puglia. Ed anche: nel non avere mai capito che il centro-sinistra è obsoleto e tende a fondersi c on l'UDC ed il PDL. Avrebbe dovuto offrirsi come leader di una formazione a sinistra ed in polemica con il PD. Cosa che non ha fatto. Ora è fuori tempo massimo.... Peccato perchè il suo discorso aveva apertura umane e sentimentali davvero straordinarie....
Pietro Ancona
Già nelle fabbriche si respira il clima post art.18. I padroni si fanno i conti per vedere quanto renderà ogni licenziamento indennizzato sostituendo il lavoratore "pesante" con uno atipico senza diritti e senza previdenza. E' stata una grande vigliaccata profittare della crisi per danneggiare i lavoratori. La borghesia italiana non è certo per la coesione sociale. Altro che fratelli d'Italia! Cannibali d'Italia!
Pietro Ancona
Personalizzare in Fornero la sconfitta subita dai lavoratori e dal diritto italiano sullo art.18 e sul resto è ipocrita e sbagliato. La Fornero non sarebbe niente ma proprio niente se non potesse contare sull'adesione al suo progetto dei tre grandi partiti moderati e di destra che occupano la maggioranza del Parlamento Italiano. La Fornero non sarebbe niente senza il consenso più o meno mascherato di Bonanni Angeletti e della Camusso. La riforma non porta solo la firma della Fornero ma anche quella della camusso, della Finocchiaro, della Gelmini e di quanti sono in gara a chi è più carogna dell'altro nel cancellare i diritti dalla lavagna italiana.
Pietro Ancona
I grandi capi delle tribù dei pellirossa furono eroi condottieri e statisti degni di essere ricordati dall'umanità e che meritavano un Plutarco che ne raccontasse le gesta e la saggezza. Furono tutti sterminati ed alcuni financo ridicolizzati ma furono assai più grandi dei generali in giubba blu che li sterminarono e sterminarono le loro famiglie. Gli USA di oggi hanno verso le nazioni del mondo l'atteggiamento che hanno avuto verso le nazioni indiane. Sono disumani e vili come mostrano l'uccisione del Grande Capo Gheddafi di Sadam Hussein e domani di Assad.
Gli USA ieri sterminarono i pellirossa per impadronirsi delle loro terre oggi sterminano gli arabi per impadronirsi del loro petrolio e del loro gas. Sono predatori sempre.
Capi "indiani"
Cavallo Pazzo (Tašunka Witko)
Geronimo (Goyathlay)
Toro Seduto (Tatanka Yotanka)
Nuvola Rossa (Makphya Luta)
Alce Nero (Hehaka Sapa)
Uomo-Teme-I-Suoi-Cavalli (Tašunka-kokipapi)
Ely S. Parker (Hasanoanda, in seguito noto come Donehogawa)
Gall ( "Pizi" )
Pioggia Sulla Faccia ("Ite-O-Magazu")
Capo Giuseppe ( "Hin-mah-too-yah-lat-kekht" )
Il Bundestag si è schierato compatto con una maggioranza superiore ai due terzi dietro la Cancelliera Angela Merkel e la sua linea del cosidetto rigore e di costruzione di un complicato meccanismo politico-finanziario salva-stati con ardite acrobazie per non turbare il "mercato" e per tenere soltanto a bada e basta la speculazione finanziaria degli squali anglo-sassoni che hanno già divorato la Grecia e parte dell'Italia della Spagna e del Portogallo. La socialdemocrazia tedesca ma anche i socialisti francesi al momento della verità, al dunque, non si sono azzardati a fare una proposta diversa dal darwinismo finanziario che mangia i diritti, le famiglie, gli Stati distruggendone la sicurezza e la sovranità. I socialdemocratici tedeschi si accontentano del dumping sociale della Merkel che esige dall'Italia assieme a Draghi a Barroso ed agli altri autocrati la cancellazione dell'art.18 ma al momento conserva alla classe operaia tedesca alti salari ed un confortevole welfare. Si illudono perchè ogni perdita di potere della classe operaia italiana si riverbererà sulle altre classi operaie e quindi anche su quella tedesca. I socialdemocratici non vengono meno alla loro disgraziata tradizione storica che nei momenti cruciali della storia li vuole al carro della destra. Prima della grande guerra mondiale votarono i crediti di guerra ed elaborarono con Bernestein la folle e sconsiderata teoria che "il fine è nulla, il movimento è tutto" che non è altro che l'abiura della fede socialista. Un governo socialdemocratico fece assassinare nel dopoguerra Rosa Luxemburg e con l'aiuto dell'Esercito sterminò il movimento spartachista ed aprì la strada alla tragedia del nazismo. Oggi la guerra di classe della destra viene condotta attraverso l'uso della finanza che ricattando gli stati non più sovrani li costringe a cancellare tutte le tracce di eguaglianza contenute nelle loro Costituzioni e nelle loro leggi. I socialisti francesi gestiscono per conto della loro borghesia il negoziato che sta facendo dell'Europa un impero dominato dalle banche in cui i diritti delle persone dei lavoratori e degli stessi Stati non valgono più niente. L'Europa è dominata dalla politica della destra con la complicità dei socialisti.
Dai massmedia italiana non è possibile sapere niente. I servizi sono sepolti da una enorme melassa di elogi a quanto è bravo a quanto è scaltro a quanto è rispettato Monti. I Direttori dei grandi giornali sono preposti a questo continuo nauseante incensamento. Nessun economista che non sia rigorosamente liberista, bocconiano, friedmanniano viene consultato e dai televisori ci guarda no sempre le stesse facce che mescolano abilmente terrorismo paranoia a menzogne e ci rappresentano una realtà grottesca inesistente. Le uniche note di verità e di critica vengono da quello che è rimasto della stampa di sinistra (in qualche modo il Manifesto) e da metà della stampa berlusconiana. Viviamo immersi nella menzogna e nell'errore in un regime di censura feroce. Dalle TV non passa niente che non sia rigorosamente di fede montiana e bersaniana. La cosa che io sono riuscito a capire all'ingrosso di questa elogiata trattativa è che non si farà la Tobin Tax e che al posto della Tobin Tax ci sarà un meccanismo di contenimento dello spread che non taglierà alla speculazione neppure l'unghia del mignolo e che interverrà facendone pagare durissimo prezzo agli Stati. Monti si è affrettato a farci sapere che di questo meraviglioso marchingegno l'Italia non farà uso e questo dovrebbe allarmarci sulla sua reale natura di ordigno devastatore.
Sono davvero stufo e protesto e non vorrei più sentire parlare di quanto eravano squalificati con Berlusconi e Tremonti e quanto invece siamo rispettati riveriti e corteggiati ora con Monti. Intanto perchè sono convinto che Monti non rappresenta gli interessi dell'Italia e che la stima e la riverenza degli altri è stima e riverenza per la trilaterale e le banche che gli stanno dietro. C'è una enorme quantità di fumo ma pochissimo e bruciacchiato arrosto. Quando sarà diradata e svanita la coltre nebbiosa di menzogne che ci vengono propinate sapremo che la destra liberista ha consegnato l'Europa alle Banche e che l'Italia è stata c onsegnata da Monti ai suoi carnefici.
Pietro Ancona
Noi dobbiamo trovare il coraggio che ha il capitalismo ed il suo Stato Maggiore di fare le sue riforme e di ridurci ad un informe agglomerato sociale privo di diritti e buono soltanto ad essere governato e sfruttato. Il coraggio che hanno avuto Lenin, Mao, Ho Chi Min, Fidel Castro, Chiavez, Gheddafi. Oggi la lotta è impari non soltanto per la potenza finanziaria del capitalismo e la debolezza della classe operaia ma per la differenza di valore tra il suo coraggio e la nostra ignavia. Oggi ci comportiamo come se non avessimo imparato niente dalla storia. Siamo al carro di Merkel, di Obama, di Monti. Siamo la pusillanimità della storia! Vedi socialdemocratici tedeschi, socialisti francesi, PD italiani......
Il signor Monti dopo essersi vappariato su tutte le tv per gli strepitosi successi riportati a Bruxelles (esistenti soltanto nella sua immaginazione ed in quella dei pennivendoli e dei mezzi busto preposti ad adularlo) tra una partita e l'altra chiede ai suoi fidi scudieri Bersani, Casini, Alfano, Fini il licenziamento di 10 mila statali. I soldi che l'Italia paga per i loro stipendi servono urgentemente alle Banche ed a pagare gli interessi da usura che ci hanno estorto con lo spread. Naturalmente la richiesta avviene dopo la partita vittoriosa con la Germania che ha creato una qualche gratificazione psicologica agli italiani che sono sempre un grande popolo di tifosi e la partita con la Spagna per la quale però si ha solo la speranza di vittoria. Per questo si chiedono 10 mila teste. Se l'Italia vincerà con la Spagna le teste da tagliare magari diventeranno ventimila. Scommettiamo ?Perchè la trasfusione di sangue umano a vantaggio delle banche richiede sempre nuove interventi come certe dialisi che si debbono fare tre volte la settimana.
I suicidi in carcere si infittiscono e riguardano anche la parte femminile dei carcerati. Nessuno fa niente perchè non rende, non è produttivo, non è gratificante per gli oligarchi che siedono nel governo e nel parlamento oc cuparsi dei carcerati. Chi sono? Quanto pesano? Generalmente si tratta di poverissima gente che naturalmente manco vota perchè ha le "carte macchiate" e non ha nessun prestigio sociale. Anzi. Eppure si potrebbero fare tante cose a cominciare da una severa revisione dei pacchetti sicurezza fatti approvare da Maroni. Ma, torno a dire, nessuno fa niente. Neppure gli stessi radicali che sono gli unici ad occuparsene. Anche loro non vanno mai fino in fondo e si limitano a farsi propaganda con i carcerati.-
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/06/30/news/teramo_nuovo_suicidio_in_carcere_detenuta_55_enne_si_toglie_la_vita-38273576/
I ruffiani di Monti numerosissimi nel PD che siedono in Parlamento avrebbero dovuto chiedergli perchè ha messo il veto sulla Tobin Tax proposta dalla signora Merkel. La Tobin Tax è vista come il fumo negli occhi da Rockefeller, Roschschilt, Soros ed altri squali della stessa stazza. Scoraggia la speculazione perchè controlla le transazioni finanziarie e applica una piccola tassa. Perchè ha messo il veto lasciando a briglia sciolta la speculazione? Basterebbe questo per comprendere come questo signore non fa gli interessi dell'Italia o dell'Europa ma dei banchieri che lo hanno prezzolato e continuano a prezzolarlo. Anche i socialisti ed i socialdemocratici europei dovrebbero spiegare perchè non la sostengono anche se ogni tanto ne alzano il cartello.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tobin_tax
C'è tra le tante emergenze democratiche in Italia c'è l'emergenza della cultura di violenza fascista che è prevalsa tra le forze preposte all'ordine interno: polizia e carabinieri. Gli episodi di violenza sono innumerevoli e meritano una attenzione che purtroppo non hanno tra le forze parlamentari e democratiche dedite al lecchinaggio verso il Capo della Polizia i servizi segreti i prefetti.- Il problema della cultura della polizia è una conseguenza dello scontro di classe e della crescente insofferenza del governo verso le manifestazioni e la dissidenza. Sono in galera diversi anarchici accusati con fantasiosi capi di accusa. Intanto può succedere ad un cittadino di 64 anni di essere pestato da due teppisti in divisa e di avere 40 fratture in faccia. Bisognerebbe cominciare con l'inasprimento delle pene da infliggere ai comportamenti scorretti dei poliziotti che dovrebbero comportare l'allontanamento dal servizio per i violenti.--
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/29/news/poliziotti-38204792/
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30 GIUGNO. 1-2 LUGLIO 2012
Pietro Ancona
Confrontato a Monti Berlusconi che a me sembrava il diavolo è un angioletto! La capacità di questa persona di prenderci per il culo (naturalmente con la collaborazione dei massmedia) è diabolica. Monti ci ha raccontato esattamente il contrario di quello che succederà con gli accordi che ha fatto e che hanno fatto felicissimi soltanto i suoi amici banchieri! Non lavora certo per l'Italia che inganna con la collaborazione di ABC e di ABC (alfano-bersani-casini) (angeletti bonanni camusso).- Quando va all'estero state tranquilli che non va per occuparsi della Italia ma va a curare gli interessi dei suoi amici banchieri
Pietro Ancona
La collaborazione dei MassMedia a Mario Monti nella divulgazione di Menzogne e di notizie false sui "successi" immaginari ottenuti con la Germania è un vero e proprio Colpo di Stato. Ci raccontano cazzate e intanto ci spogliano di tutto.
Pietro Ancona
La grossa novità della politica italiana è che ci sentiamo tutti in pericolo e spesso sentiamo questo pericolo arrivare dal Governo e dal Parlamento. Per moltissimi anni anche coloro che erano i più lontani e contrari alla politica governativa e la contrastavano si sentivano sempre la terra sotto i piedi ferma, solida, sicura. Ora non è più così e viviamo non alla giornata ma ad ora. Non si tratta solo delle variazioni dello spread ma di dati essenziali della sicurezza esistenziale. Non sappiamo se riceveremo la tredicesima, se la pensione continuerà ad esserci erogata, se potremo avere i soldi per pagare il rifacimento del prospetto del palazzo, se nostro figlio manterrà il lavoro. Viviamo alla giornata e nel timore delle novità. Ogni novità può esserci nociva e ne siamo sempre spaventati anche prima che avvenga. La vita è diventata una angoscia.
Pietro Ancona
Finito il Congresso della Lega con squallida giubiliazione del suo padre-padrone di una volta e fondatore Umberto Bossi. La malcelata resistenza all'abbandono mostrata da Bossi nè ha messo maggiormente in evidenza la fine ingloriosa in uno scandalo che la sua famiglia ha provocato e che lui non ha saputo evitare perchè affetto di alterigia come la maggioranza dei politici italiani. Credo che il ciclo della Lega Nord si sia già compiuto. E' finita l'epoca dei Miglio, del Sindaco di Milano. I due Presidenti regionali del Piemonte e del Veneto fanno di tutti per non caratterizzarsi e si comportano come "normali" oligarchi della politica italiana. Tosi a Verona ha usato la lega per la propria affermazione personale. Maroni è un grigio e mediocre uomo di spalla. Non sarà mai un Capo, un leader. Per esserlo ci vuole avere una testa capace di elaborare un progetto, una teoria. Quello che ha saputo fare è stato assecondare il degrado del diritto del lavoro e fare leggi impregnate di xenofobia nei dieci anni in cui è stato al lavoro ed agli interni.
Pietro Ancona
Mi dispiace molto per il popolo palestinese che ho sempre difeso e continuerò sempre a difendere anche se non ho condiviso le scelte più recenti dei suoi dirigenti sulla Libia e sulla Siria e sull'Iran ma credo proprio che Israele lo ha destinato a fare la stessa fine che fecero le tribù dei pellirossa. Tutta la loro terra viene acquisita per i coloni che Israele fa arrivare da ogni parte del mondo. Non ci sarà mai uno Stato palestinese fino a quando nel mondo comanderanno gli occidentali. Continuerà ad esserci genocidio a bassa e a volte alta intensità
Pietro Ancona
Il superministro Passera indagato dalla guardia di finanza per frode al fisco italiano. Un reato particolamente imbarazzante per un Ministro. Nell'oligarchia della borghesia italiana non si salva proprio nessuno. La corruzione è endemica e strutturale e nessuno riesce a mantenersi pulito. Forse chi agisce per mantenersi pulito viene subito spazzato via dal sistema che vuole ed ammette soltanto corruzione,
Pietro Ancona
D'Alema lancia Monti come leader del centro-sinistra. Chi , nella sinistra italiana avesse ancora dei dubbi sulla reale natura del centro-sinistra, è servito! Si chiama centro-sinistra ma si legge destra, feroce destra liberista. Così il percorso dalla Bolognina ai nostri giorni. Purtroppo il PD ha un elettorato fidelizzato che vota comunque anche turandosi il naso perchè non saprebbe dove e con chi andare che ne fa il primo partito italiano. Alla sua sinistra, purtroppo, soltanto macerie o manifestazioni naniste di comunismo. . Eppure in Parlamento c'è tutto lo spazio lasciato libero da quelli che furono il PCI ed il PSi. Così va l'Italia.
Pietro Ancona
Il calcio italiano è essenzialmente padano. Tutta l'Italia partecipa alle gioie ed ai dolori della squadra nazionale ma in effetti la squadra appartiene più a Formigoni che all'Italia rappresentata da Napolitano. Non so come hanno accettato Balotelli ma credo perchè gioca con il Manchester. Ricordo che Schillaci lo fecero scappare in Giappone.
Pietro Ancona
Quando penso all'umiliazione che Monti ha inflitto all'Italia rinunziando alle Olimpiadi che avrebbero dato lustro a Roma ed all'Italia aiutandoci a risalire il tunnel della crisi mi sento proprio depresso. Ha voluto fare un gesto di lecchinaggio verso la Ciy e Cameron sfruttando il refrain che molti stupidi hanno ripetuto degli "sprechi". L'Inghilterra sta già facendo i soldi con le Olimpiadi. Monti non ha voluto le Olimpiadi per tenerci in castigo psicologico e farci concentrare soltanto sul terrorismo che sparge da tutte le tv e tutti i giornali.
Craxi e Occhetto
«Craxi precorre Occhetto epurando la storia del partito socialista, fino a oscurare Turati sotto la grande ombra di Garibaldi: il tutto nel segno di un anticomunismo postumo che sembrava non avere più alcun senso nel momento in cui i motivi della insidia comunista alla democrazia
e della minaccia sovietica al mondo libero erano ormai venuti a mancare.
In realtà, l'obiettivo perseguito e conseguito è quello di dare motivazione ideologica al passaggio dalla repubblica nata dalla Resistenza a quella che ha ancora i tratti di un identikit confuso e incompiuto, vagamente minaccioso».
Gaetano Arfé - 2002 (Lo Leggio)
Pietro Ancona
Craxi non ha epurato la storia del partito socialista. Ha ripescato e rivalutato il grande Proudhon.Garibaldi è stato tenuto sempre ben distinto dalla storia e dalla iconografia del socialismo ed in qualche modo usato per distinguere nel Risorgimento da Cavour i "popolari". Craxi non ha abiurato niente. Occhetto ha abiurato e Veltroni è arrivato addirittura a negare di essere mai stato comunista. Craxi è stato il padrino dell'ingresso dei DS nell'internazionale socialista.
Lo Leggio Salvatore
Gli studi di Arfè, che vanno oltre la citazione che riporto, esprimono circostanziatamente una opinione opposta alla tua. Non voglio entrare nel merito: ho messo la nota per incoraggiare la rilettura di un grande storico del socialismo e del movimento operaio come Arfé, non per sostenere acriticamente la sua tesi. E tuttavia che la "revisione" craxiana andasse verso la seconda repubblica e che la sua "grande riforma" contenesse tratti populistici e antipopolari mi pare evidente. Ho postato un paio di anni fa un articolo che è una sorta di storia parallela della destrutturazione dei grandi partiti operai, PSI e PCI, articolo giocato sul livello dei simboli che ebbe anche il tuo consenso: ero e resto convinto che Occhetto e i suoi successori per molte cose seguirono le orme del Craxi. Per me costui era in ogni caso uomo politico di altro temperamento e superiore abilità rispetto agli occhetti e ai veltroni, per cui non solo non pronunciò un abiura di cui non aveva bisogno, ma valorizzò persino Gramsci come "compagno che sbagliava", Imre Nagy come espressione di un socialismo "nazionale" (quello che lo ricollegava a Garibaldi e a De Amicis) e lanciò l'idea di una ricomposizione nell'UNITA' SOCIALISTA. Sul ripescaggio di Proudhon - sollecitazione di Pellicani e sua scelta - mi pare che poi non abbia avuto ricadute nell'attività pratica. L'idea di un socialismo non statalista e non burocratico fondato sulla cooperazione dal basso e l'autogestione che Craxi contrapponeva nel celebre saggio allo statalismo marxista apparve ai più un tentativo di mettere in difficoltà il Pci , ma già la interessante e ambigua stagione dei "meriti e bisogni" (la conferenza di Rimini del 1982) mostrò come il referente del craxismo fossero soprattutto gl'imprenditori "rampanti", espressione del nuovo "made in Italy", tra cui Berlusconi. Successivamente più ancora si dimostrò come alla proudhoniana costruzione del socialismo dal basso Craxi preferisse la "politica" intesa essenzialmente come manovra, come incontro-scontro a livello istituzionale.
Pietro Ancona
Non sono mai stato craxiano e nel 1987 uscii dal partito perchè non tolleravo i craxiani specialmente il gruppo dirigente nazionale da Martelli a De Michelis. Per molti anni ho anche covato rancore nei suoi confronti perchè mi aveva in un certo senso costretto a lasciare il PSI che io consideravo la mia famiglia allargata. Di tutte le cose che scrivi io sono stato convinto per anni. Ma, da quando l'Italia è diventata per me come penso per tanti di noi un posto in cui vengono meno tutte le garanzie esistenziali e da quando la politica estera è diventata di killeraggio per conto degli USA io ho ripensato e rivalutato la figura di Craxi almeno su tre versanti: 1) credo che non avrebbe permesso l'uso delle basi aeree e la partecipazione all'aggressione alla Libia; 2) la critica che aveva fatto a Maastrict ed alla Unione Europea si mostra oggi profetica; 3) non avrebbe permesso lo scempio che è stato fatto alla scuola italiana. In quanto alle cose che scrivi le condivido tutte ed in particolare il convegno di Martelli sui meriti e bisogni. Ma Martelli non era come non è socialista ed introdusse del PSI il bacillo di certa filosofia liberal americana sulla meritocrazia. Insomma, per esprimermi in modo grossolano e forse sbagliato, di Craxi si potrebbero oggi non condividere tante cose ma era e sarebbe rimasto socialista legato alla famiglia che va da Turati a Nenni. D'Alema Veltroni ed Occhetto non sono più comunisti ed il PD non lo è. Non credo proprio che Craxi avrebbe sostenuto Monti. Su Arfè non potrei esserti obiettivo perchè nella sua storia del socialismo ha un giudizio che io giudico di stampo leghista sui leaders dei fasci siciliani. E questo mio è bastato per non leggerlo più. Insomma i tempi sono diventati così bui e siamo talmente smarriti nella notte che uno come Craxi che io non sopportavo mi è diventato una sorta di faro. Risentiti il yutube in cui parla di maastrict e dell'Europa.
Lo Leggio Salvatore
Che ti devo dire? Io - pur essendo iscritto al Pci ed essendo convinto sostenitore di Berlinguer - su Craxi la pensavo come Pintor: ritenevo che (pur tra tante contraddizioni) contrastasse l'egemonia Dc e ci potesse aiutare a "non morire democristiani". Non pensavo che si potesse morire peggio che democristiani. Sebbene i più nel mio partito fossero in lutto, feci festa il giorno che Craxi giurò come presidente del Consiglio: ero in Sicilia, credo fosse luglio, e organizzai una simpatica gita amicale a Joppolo Giancaxio per celebrare il primo presidente del consiglio con la "x". Lo sostenni anche su Sigonella. Ma, pur rispettando il tuo punto di vista, penso che avesse ragione Berlinguer: che con Craxi si stesse realizzando una mutazione genetica del Partito Socialista. Dubito perciò che nel contesto attuale avrebbe tenuto fermo il riferimento al riformismo socialista, mentre condivido le tue valutazioni sulla yugoslavia e sulla Libia (forse neanche Andreotti avrebbe permesso l'uso dell'Italia come base per quelle guerre, mentre ricordo un presidente del Consiglio ex PCI, D'Alema, che mise l'elmetto offrendo basi per bombardare i civili a Belgrado e un segretario Ds, Veltroni, che convocò manifestazioni per sostenere quella sporchissima guerra voluta dagli americani, come quella ancoora più sporca della Libia. Il guaio di Berlinguer era di non rendersi conto fino in fondo che un anologo mutamento genetico si stava realizzando anche nel Pci. Quando se ne accorse, il suo tentativo di rivivificare la matrice classista del partito si scontrava con un ceto politico Pci che aveva interpretato il "compromesso storico" come una sorta di inciucio da realizzare a tutti i livelli e non come una grande politica riformatrice. A Mirafiori e sulla scala mobile, ma anche sui missili di Comiso voluti da Craxi, la sua era voce di colui che grida nel deserto. Con poche eccezioni (Ingrao, La Torre, Tortorella Garavini e, sui missili - ma non sulla scala mobile, anche Lama), il gruppo dirigente lo lasciò solo - senza grosse differenze tra i "giovani leoni" (D'Alema, Mussi e Veltroni) e i "vecchi miglioristi" (Napolitano, Bufalini, Macaluso & C.).
Lo Leggio Salvatore P.S. Tornando a Perugia mi rileggerò Arfè sui Fasci. Devo aver letto troppo in fretta, giacché non ricordo nulla, ma le tue parole mi hanno suscitato una grande curiosità.
Pietro Ancona Solo per testimonianza diretta: la mutazione genetica del PSI era avvenuta ben prima di Craxi. Era avvenuta con Mancini e poi con de Martino. Il periodo demartiniano fu il più corrotto della storia del PSI pur essendo il professore personalmente una persona perbene e pulita. Ma governava il PSI attraverso i feudatari tipo Lauricella in Sicilia e Lagorio in Toscana etc....
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3 luglio 2012
Pietro Ancona Il 36 per cento Vivendo nel Paese dell'Inganno Perpetuo sono portato a sospettare di cose che sembrerebbero appartenere alla normalità della informazione o dell'economia. Da giorni La Stampa di Torino ed altri giornali scoprono che il 36 per cento dei giovani italiani è disoccupato. Non c'è dubbio che in Italia c'è un problema di inoccupazione giovanile dovuta anche al fatto che sul mercato del lavoro l'offerta è data da contratti atipici retribuiti così male che non valgono neppure le spese per recarsi in ufficio o in aziende. Inoltre bisognerebbe vedere bene come viene ricavato questo dato del 36%. Da quale liste è stato spulciato? Non mi risulta che funzionino ancora gli uffici di collocamento. Ho l'impressione che è un dato rivolto alla riproduzione di un vecchio giochetto introdotto in Italia da Monti alla Bocconi una ventina di anni fa. Il giochetto di dislocare i giovani contro gli anziani, i non garantiti contro i garantiti. Ma i garantiti non hanno più lo scudo dell'art.18 e quindi sono espugnabili. Licenziamoli e facciamo largo ai giovani!!! Questo è il Paese in cui viviamo governato dalla falsità, dalla menzogna, da una insaziabile sete di vendetta verso la classe operaia che dura oramai da un ventennio e che non si placa mai! Naturalmente non si fa niente per fronteggiare la tragedia della disoccupazione. Uno Stato solidale dovrebbe approntare delle Agenzie di rilevamento e di collocamento e trovare il modo per avviare ai lavori le persone. Anni orsono l'economista Foà o Caffè non ricordo bene propose le brigate del lavoro. Si potrebbero mobilitare gli enti locali per lavori di straordinaria manutenzione del territorio dei giardini delle foreste. Ma nessuno alza un dito perchè i liberisti hanno Orrore dello Stato che interviene nel mercato del lavoro e semmai pensano a dare compensi ed incentivi a privati che assumono qualcuno. Quindi, in conclusione, questo 36 per cento ripetuto fino alla nausea non è altro che un randello agitato verso il disgraziato Cipputi che ha ancora un lavoro in fabbrica.
Pietro Ancona
Sono certo che fotteranno ai lavoratori italiani ed all'Italia L'INPS perchè ha un enorme patrimonio e tanti tanti miliardi. Monti ed i suoi squali banchieri hanno l'acqualina in bocca ogni volta che lo nominano. Mi chiedo soltanto come faranno e come "impuperanno" il Grande Colpo! Cominceranno introducendo privati? Lo trasformeranno in fondazione? Lo faranno partecipare ai capitali delle banche? Non so come faranno ma sono certo che una mattina l'Italia si troverà senza INPS ed il suo patrimonio così come è già stata fatta sparire la riserva aurea (una delle più importanti del mondo)
Pietro Ancona
Riflettevo sui licenziamenti annunziati dalla Nokia in Sicilia. Dopo dieci anni la Nokia sbaracca e licenzia personale altamente specializzato. Si tratta in gran parte di ingegneri informatici. Credo che il ruolo e la mobilità della multinazionali ed in generale delle aziende dovrebbe essere regolamentato per scoraggiare comportamenti "usa e getta" dei lavoratori che meritano invece maggiore considerazione e riguardo. La mobilità dovrebbe essere regolata rigidamente dovrebbe escludere impiego di mano d'opera volatile. Bisogna scoraggiare investimenti esteri che non diano garanzie di serietà e di stabilità. Insomma fare l'esatto contrario di quanto ha fatto l'Italia con la legge Fornero.
http://www.gds.it/gds/sezioni/economia/dettaglio/articolo/gdsid/203719/
Pietro Ancona
Licenzieranno almeno 200 mila statali che si aggiungeranno ai 300 mila che hanno fatto già fuori. Ne parliamo a diecimila alla volta, per ora, per evitare un impatto troppo traumatico. Camusso, Bonanni ed Angeletti sanno tutto e sono complici.
Pietro Ancona
Non credeteci! Non dice sul serio! Bonanni minaccia lo sciopero generale per i previsti licenziamenti degli statali. Scommettiamo che CGIL CISL UIL sono già d'accordo con il governo e sanno financo i nomi delle persone che dovranno essere tagliate? Scommettiamo?
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Pietro Ancona PD di Bersani, D'Alema, Veltroni ha la responsabilità storica della rottura della coesione tra borghesia progressista e classe operaia che ha fatto grandissimo il movimento comunista italiano in Italia e nel mondo. La rottura di questo rapporto che vedeva da un lato i liberal provenienti dalla scuola di Gobetti ed i comunisti di Gramsci Togliatti ha isolato la classe operaia e fatto rinculare a destra la borghesia progressista scoraggiandola e praticamente convincendola che il comunismo era storicamente fallito e che l'ideologia liberista, ideologia unica, era l'approdo certo e sicuro. Anche i cattolici di sinistra sono stati isolati e convinti a diventare di destra cosa che fanno con qualche imbarazzo. Vedi Rosy Bindi.
Pietro Ancona Ridicola pagliacciata di finta democrazia al Senato ed alla Camera. Monti ha riferito dei mirabolanti accordi fatti con la Merkel. Tutti i gruppi sono intervenuti per dirgli che la pensano come lui e lo hanno lodato per la sua bravura. Ma quanto è geniale Presidente, quanto è bravo! Tutti naturalmente con l'eccezione di IDV. Il deputato IDV si è fatto espellare dall'aula dopo aver detto a Monti che ha già rotto i c......Il Parlamento non conta niente di niente e neppure contano i Sindacati prima di tutto perchè sono camerieri del Governo e della Confindustria e poi perchè Monti non ne riconosce la funzione. Ha detto che solo lui è in grado di identificare e rappresentare il Bene Generale e quindi non può farsi condizionare da trattative. Naturalmente questo è uno strappo alla democrazia, alla Costituzione, alla coesione sociale. Ci sono varie forme di fascismo. Questa di Monti ne è la variante italiana.
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5 luglio 2012
Pietro Ancona
Un governo per fare fallire l'Italia
Che cosa si siano detti ieri a Roma Monti e Merkel non è dato sapere. La batteria massmediatica del regime registra dichiarazioni generiche e tronfie di Monti e gentili ma assolutamente asettiche della Merkel. I comuni mortali non siamo abilitare a sapere con chiarezza su che cosa discutono. Magari sul piano di demolizione della pubblica amministrazione in Italia che comincia con il licenziamento di 10 mila persone ed una drastica riduzione dei servizi sanitari. Si parla di rigore e crescita ma il rigore è parziale e sarà pagato solo dalla popolazione e dai lavoratori e la crescita non c'è, non esiste, non rientra neppure nella forma mentis dei governanti italiani. Tutta la politica italiana è concentrata sulla riduzione della spesa pubblica e della massa salariale dei lavoratori e dei pensionati e sulla eliminazione dei loro diritti a cominciare dall'art.18 e dal diritto a un equo salario ed ad un contratto di lavoro.
Tutto il contrario di quello che ci vorrebbe per aiutare l'Italia a liberarsi dalla recessione e fare ricominciare a crescere il PIL.Ma l'unica cosa che interessa i nostri governanti è una radicale riforma ideologica dell'Italia e della sua cultura sociale. L'Italia deve abbandonare e lo sta facendo la cultura solidaristica e dei diritti sancita dalla Costituzione ed abbracciare una visione anglosassone utilitaristica asociale e disumana che dovrà tradursi anche in un ulteriore drenaggio di risorse da una parte all'altra della società.
La politica del rigore porterà fatalmente l'Italia al fallimento perchè nel giro di pochi anni allargherà la forbisce tra debito e prodotto interno lordo fino al punto di rottura.
Vorrei ricordare come il Presidente americano Rosevelt affrontò
la grande crisi del 29 con un programma diventato famoso denominato NIRA (National Industrial Rdecovery Act). Questo programma di governo stabiliva i salari minimi, l'orario di lavoro, i prezzi minimi (specie per l'agricoltura). Aumentave le paghe e riduceva le ore di lavoro e stabiliva che quanto più americani avessero avuto lavoro e salario tanto più alto sarebbe stato il potere di acquisto dell'America."Per questo si diede vita ad un grande programma di opere pubbliche specialmente nella Valle del Tennessy.
Le crisi recessive si fronteggiano aumentando l'occupazione, i salari, i servizi, i diritti dei lavoratori, la spesa pubblica. In Italia si sta facendo deliberatamente tutto il contrario. Monti ed i suoi collaboratori non possono non sapere che la politica suggerita dalla Unione Europea porterà l'Italia al collasso per anemia.
Perchè lo fanno? Quale è il progetto generale che l'autocrazia euroatlantica non ci è dato sapere. Una cosa è certa: l'Europa ne uscirà irriconoscibile. Gli economisti onesti concordato tutti nel diagnosticare questo risultato alle politiche che vengono imposte con l'autoritarismo e continui voti di fiducia che impediscono al Parlamento ricattato dal timore del salto nel buio di analizzare la situazione e magari elaborare linee differenti. (ammesso che ce ne fosse la voglia) Siamo in pieno fascismo anche si chiama liberismo. Ma perchè l'Italia deve morire?
Il martirio della Siria
La Turchia è la testa di ponte dei contractors e dei fratelli musulmani che da oltre un anno infliggono il martirio alla Siria. Ora Erdogan chiede ad Obama ( o Obama se lo fa chiedere da Erdogan) di intervenire militarmente in Siria. Gli USA hanno realizzato un capolavoro di diplomazia attirando i Fratelli Musulmani nella loro orbita di potere e convincendoli a disgregare gli stati sovrani come la Libia, la Tunisia, l'Egitto, l'Algeria per ascendere al potere e spartirlo con l'Occidente. Trovo penoso ed imbarazzante che i palestinesi si siano schierati dalla loro parte senza peraltro averne alcuna contropartita. La Turchia aspira all'annessione della Siria e, domani, magari dell'Iran. Il Mostro Americano ha liberato l'Idra dello Inferno e della Morte e tutto precipiterà verso il peggio. La nostra unica speranza sta nella Russia e nella Cina. Ma quanto tempo resisteranno?
Le denunzie delle ONG (27 centri di tortura di Assad etc..) sono tutte inattendibili e documentate da spot propagandistici girati all'uopo. Il ruolo delle ONG in tutte le campagne imperialistiche dell'occidente è davvero micidiale. Sono centri di spionaggio e disinformazione.
Leggete questo importante ed informato articolo di uno specialista dei problemi medio-orientali pubblicato in Voltaire reseau
http://www.voltairenet.org/Colpi-di-avvertimento-russi
Pietro Ancona:
Non ho dubbi che la Fiat chiuderà due stabilimenti nei prossimi mesi.Marchionne ne ammette solo uno. Marchionne è il peggiore manager che la Fiat abbia avuto nella sua storia. La Fiat è ferma a dieci anni fa come tecnologia, disegno, prodotto, qualità come tutto. In USA ha salvato la Crisler con i nostri soldi e con quello che ha lucrato in Polonia ed n Serbia. E' una multinazionale dello auto per paesi poveri e anche qui non reggerà molto a lungo. La politica antioperaia e recessiva del governo Monti appoggiata da Marchionne contrae ulteriormente le vendite Fiat. Chi ha i soldi per cambiarsi la macchina tra i milleeuristi? Agnelli che era molto più furbo e intelligente di questo suo mediocrissimo epigone stipulò con Lama il punto unico pesante di contingenza. Ma gli attuali borghesi che governano l'Italia hanno la testa cotta da Friedmann e non capiscono altro!
4 luglio 2012
Pietro Ancona
L'Ideologia è al Governo. Non è vero che lo scopo del governo Monti sia il Bene Comune. Lo scopo del Governo è l'Ideologia. Modellare la società italiana sul modello anglosassone. Affermare la superiorità dei principi liberisti su tutto, sulla morale, sulla solidarietà, sul diritto delle persone. Cambiare completamente segno alla Costituzione. Certamente non lo è per gli statali che si accinge a licenziare, per i malati che saranno costretti a pagarsi le cure, per la scuola che è devastata dalle ripetute ondate liberiste. Certamente l'abolizione dell'art.18 che riduce la libertà dei dipendenti e fa del lavoro una elargizione padronale piuttosto che un diritto non è bene comune. Non è bene comune partecipare alle occupazioni colonialiste dell'Afghanistan o mantenere un grosso contingente militare in Libano per compiacere l'alleato-padrone americano. Non è un bene comune negare la dialettica sociale ed il diritto ai sindacati di esprimersi e di contare per decisioni cruciali. O di fare contare soltanto quei sindacati che sono d'accordo con il governo. Non è un bene comune avere indifferenza per i suicidi e per i morti sul lavoro. Non è bene comune sacralizzare i contratti atipici e riverire la memoria del loro inventore per renderli indiscutibili ed eterni. Non è b ene comune mantenere una casta di privilegiati che si nutre di denaro pubblico e che ha allontanato le istituzioni della Repubblica dallo spirito della Costituzione. Non è bene comune comunicare soltanto menzogne attraverso le TV ed il rigido controllo della critica all'economia. Non è un bene comune restare nello Euro che ci porterà presto al disastro. Non è bene comune non avere alcun progetto per il recupero della disoccupazione ed il migliore uso delle possibilità di intervento della pubblica amministrazione.
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Il giardino di limoni di Pietro Ancona 6.7.2012.
Qualche anno fa fui invitato ad un pranzo elettorale da un caro amico. Una piccola folla si riunì nel cortile del grande casale che questo mio amico possedeva in un immenso sterminato giardino di limoni mandarini ed arance. Il pranzo era di altissima cucina siciliana rigatoni salsa con melanzane e salsiccia e tante altre ottime cose. Bastava spostarsi ai lati del cortile e si entrava nel folto di migliaia e migliaia di piante di limone. Con milioni di frutti gialli d'oro splendenti e rifulgenti gli ultimi raggi di sole. Dovunque lo sguardo io girassi non vedevo altro che sterminati grappoli di frutti appesi agli alberi. Molti di questi alberi avevano insieme frutto e fiore. E' cosa straordinaria ma per noi siciliani naturale vedere la zagare e gli agrumi attaccati allo stesso ramo. Camminando nel giardino di questi mio amico dopo un paio di chilometri immersi nel verde e nell'oro dei limoni e nel rosso delle arance e dei mandarini si giungeva al mare. Il grande generoso mare che circonda la Sicilia isolandola ed unendola al mondo.
Riflettevo che tutto il destino della Sicilia è nell'immensità della ricchezza di limoni arance e mandarini che a momenti ci soffoca. Una ricchezza che è la nostra povertà perché spesso non abbiamo i soldi per pagarne la raccolta per immagazzinarla e per esportarla. Quel giardino per me è una metafora. La metafora di una ricchezza inutile sterile che genera povertà sofferenza e dolore. Mi è tornata in mente una pagina di Vittorini dove racconta di un venditore di arance calabrese che usa il traghetto per venire a vendere la sua roba a Messina e quando non vende niente è costretto a mangiare e a dare da mangiare alla sua bambina arancia tagliata a fette con un po' di sale mentre lo stomaco gli si contorce e chiede pane, una bella consistente fetta di pane!
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8.07.2012
Pietro Ancona
Scommettiamo che in Libia "vincono" le elezioni i Fratell iMusulmani? C'è un accordo generale che riguarda tuttti i paesi arabi tra USA e Fratelli Musulmani. La testa di Gheddafi è stata il prezzo del tradimento. La popolazione libica sprofonda già nella miseria più nera. Ma ai Fratelli Musulmani interessa soltanto il potere ed oramai dalla Libia all'Egitto controllano tutti (sempre con la supervisione americana). La ipocrita o stupida sinistra europea che ha creduto alla primavera araba è servita a cominciare dalla signora Rossanda,
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10.07.2012
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: micromega
Sent: Tuesday, July 10, 2012 5:14 PM
Subject: patriottismo
L'Italia ha bisogno di patrioti
I governanti europei degli Stati e delle Istituzioni non si azzardano a criticare il mercato ed a mettergli delle regole, un freno. Neppure la piccola modesta tobin tax hanno voluto. Sono accecati dalla ideologia. il Mercato è il loro DIo ed è anche il Dio dei socialdemocratici del PD e della Camusso Dovrebbero essere processati per tradimento. Invece ci impoveriscono e ci faranno impazzire..
Se l'Italia avesse un gruppo dirigente davvero patriottico, nazionale, amante del paese animato dagli stessi ideali degli uomini e delle donne della Resistenza,si potrebbe salvare dalla crisi dell'Euro in cui siamo forzati come in un letto ...di Procuste da Monti che sicuramente rappresenta interessi diversi da quelli dell'Italia. Corriamo il rischio di perdere tutto e magari di trovarci con il cerino dell'Euro in mano mentre la Germania si sarà defilata e sarà tornata al marco. Sono certo che il gruppo dirigente italiano capeggiato da Napolitano ci conduce alla rovina. Abbiamo bisogno di un progetto di uscita dall'Euro, uscita che sarà dolorosa ma è necessaria se non vogliamo essere spogliati di ogni bene e privati del futuro!
pietro ancona
12.07.2012
Pietro Ancona La concertazione da Ciampi a Monti e la Fiom desaparecidos
pubblicata da Pietro Ancona il giorno giovedì 12 luglio 2012 alle ore 16.43 ·
A differenza della classe operaia che purtroppo non ha più nè partito nè sindacato il capitalismo fa una politica adeguata ai suoi interessi nel contesto storico e sociale che sta attraversando: la politica della concertazione interessava la borghesia nel tempo in cui bisognava imbrigliare dentro una rete di accordi l'esuberanza della lotta di classe e la sua autonomia; a suo tempo il banchiere Ciampi presidente del Consiglio la sollecitò, la volle, la teorizzò, nè fece pilastro della sua azione di governo; oggi la classe operaia si è indebolita oltre misura anche a causa di sindacati fedigrafi.Nelle fabbriche negli uffici l'atmosfera che si respira è di timore se non di terrore. Terrore di perdere il posto, di scivolare nelle sabbie mobili della marginalità sociale. Per questo il banchiere Monti attacca la concertazione come la causa dei mali presenti e futuri dell'Italia. Causa del debito delle generazioni future e teorizza il monopolio della conoscenza del bene del governo. Solo il governo è in grado di attingere alla Verità generale e garantire il bene di tutti. Quindi i sindacati non debbono concorrere alla definizione delle politiche salariali e dell'occupazione.
Andando avanti di questo passo, dal momento che tutto viene accettato e digerito dalle sedicenti confederazioni sindacali la prossima mossa post concertazione sarà l'ordine che verrà impartito per l'esecuzione dei deliberata dei governo. Ordine che se non eseguito comporterà penalità.
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Che fine ha fatto la Fiom? Dov'è la Fiom? Dov'è Landini? Vorrei almeno conoscere la ragioni, se ce ne sono e se hanno attinenza con i lavoratori, per le quali ha dismesso di essere ribelle alle politiche Cgil-Cisl-UIl. Sembrava diventare il punto di coagulo di una nuova Confederazione davvero autonoma dal governo e dal padronato e poi più nulla....
Pietro Ancona
cominciano a smitizzare la democrazia greca dalla quale deriverebbe il sistema democratico che vige in Occidente e che l'Occidente vorrebbe imporre a tutto il mondo.
Prima di tutto dalla democrazia erano esclusi gli schiavi che corrispondevano quasi alla totalità dei lavoratori e che quasi sempre erano il frutto di razzie e di guerre, poi erano esclusi i metechi che non potevano possedere beni immobili e che potevano diventare cittadini soltanto con il voto favorevole di 6000 (sei mila cittadini).
Tra i cittadini la democrazia funzionava con organismi collettivi che selezionavano ed eleggevano la classe dirigente. Ma non facciamoci illusioni: contava molto il censo ed il potere economico.
Aristide, temistocle, Milziade, Pericle e quanti altri provenivano dalle famiglie più potenti e nobili.
La "democrazia ateniese" si fondava sul bipartitismo dei democratici e degli aristocratici. Ma, allora come oggi, esprimevano quasi gli stessi interessi, più o meno come il Pdl ed il PD oggi.
La democrazia ateniese sfruttava le sue "alleanze" con molte polis. Esattamente come fanno gli americani oggi nei confronti degli europei e degli altri alleati. La guerra era mezzo normale di arricchimento (proprio come oggi ).
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Pietro Ancona
Non ho dubbi che faranno una legge elettorale. Quella in vigore è troppo indecente. Il PD nicchia perchè non vuole il voto di preferenza e preferirebbe i collegi uninominali che se non è zuppa è pan bagnato. Faranno una legge con vistoso premio di maggioranza capace di dare il controllo del Parlamento ad un partito che sia il più votato e non importa se non arriva al 20 per cento. Una legge per annichilire i partiti minori e costringerli al bipolarismo. Praticamente al pensiero unico. Non mi pare che i partiti comunisti o i verdi si stiano strappando i capelli. Le oligarchie dei partiti minori si sentono più sicuri nella nicchia delle supercorazzate elettoriali. Quindi si farà come piace a Napolitano a bersani ed a Berlusconi.
Ma la fine del proporzionale è la fine della democrazia. Senza proporzionale non c'è pluralismo, non c'è democrazia, non c'è niente. C'è una censura spaventosa verso le opposizioni reali vere esistenti nel Paese che saranno impedite e non potranno emergere.
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13.07.2012
Pietro Ancona
Le parole sono spie
Il commento di Mario Monti al declassamento che l'Agenzia di Rating Mood's ha fatto dei titoli italiani con straordinaria tempistica legata allo svolgimento della vicenda finanziaria internazionale, è disvelatore della... sua assoluta complicità con le banche e gli organismi che si stanno "lavorando" l'Italia prosciugandola dei suoi beni e rendendola povera e pazza.
Monti ha usato due termini per affrontare il misfatto Moody's: disgrazia e punizione. Ora tutto si può dire della decisione di Moody's tranne che si tratti di una disgrazia. Il vocabolario italiano dice che disgrazia sta ad indicare evento tragico, doloroso: Esempio: ha avuto una vita piena di disgrazie Sinonimi: avversità, calamità, guaio, incidente, infortunio, tragedia. Dice inoltre: evento tragico, doloroso: Esempio: ha avuto una vita piena di disgrazie Sinonimi: avversità, calamità, guaio, incidente, infortunio, tragedia. Ora Moody's è un organismo che ha espresso un giudizio che danneggia l'Italia e non lo ha fatto contrariamente alla sua volontà o per errore ma deliberatamente e certamente in combutta con gli squali che agiscono mandandolo avanti e poi ci lucrano sopra succhiando il sangue dei popoli. Uno Stato che viene danneggiato in modo così grave in un momento delicatissimo della sua vita non commenta dicendo che è una disgrazia ma una pugnalata inferta da assassini finanziari killers di profittatori.
L'altro termine che ha usato Monti è stato "punizione". L'Italia viene punita ma di quali peccati? Chi è Moodys, chi sono i banditi che agiscono nell'ombra alle sue spalle per punirci? Chi dà a questi signori il potere di punirci o di premiarci? Chi sono? A quanto pare Monti riconosce a questi signori il potere di punirci anche se fa capire di ritinere la punizione ingiusta.
Debbo aggiungere che le altre reazioni di personaggi italiani ed europei alla decisione di Moody's sono state assai morbide. Il diritto di Moody's di giudicarci e di rovinarci non viene messo in discussione dal sistema politico istituzionale che è complice della speculazione finanziaria e non farà nulla ma proprio nulla di non dico estirparla ma soltanto moderarla e renderla meno cruenta e sanguinaria.
Mi confermo che Mario Monti governa ma per tutelare interessi stranieri all'Italia, interessi che negli ultimi dieci mesi ci hanno salassato di almeno un centinaio di miliardi di euro che non vedremo mai più.
Pietro Ancona
L'Italia non solo non ha un programma di sviluppo ed accrescimento della propria ricchezza ma ha un governo la cui ideologia ne è di impedimento. Secondo la dottrina di Monti e del suo governo la pubblica amministrazione non può e non deve intestarsi nessun progetto di sviluppo ma limitarsi a favorire l'iniziativa dei privati e degli investitori. Questo handicap ideologico unito alla enorme sottrazione di risorse cui sono sottoposti i cittadini con le tasse e la diminuzione dei redditi da lavoro indebolisce ogni giorno di più l'Italia e la conduce al fallimento. Un corpo salassato ripetutamente e che non riceve alimento è destinato a soccombere. L'Italia per recuperare dovrebbe riprendere a produrre ricchezza e riequilibrare PIL e debito. Questo non viene fatto e viene escluso dalla BCE e dagli altri ispiratori del governo Monti che invece predicano la diminuzione dei salari e della spesa pubblica. Solo facendo il contrario e cioè aumentando la spesa e facendo crescere i salari la ruota dell'economia italiana potrebbe riprendere a girare. Ma questo non sarà fatto e quindi siamo destinati a finire male, molto male. Presto l'industria che è rimasta in piedi entrerà in crisi. La Fiat forse chiuderà uno o due stabilimenti. Ma non c'è una politica industriale. La cosa è tanto grave che proprio ieri Napolitano è intervenuto per chiederla. Ma si è trattato di un intervento per dovere di ufficio dal momento che la Presidenza della repubblica ha voluto ed approva il comportamento di questo governo.
La strage di Denver sollecita riflessioni sulla follia umana, sulla società, su dove va la più grande potenza del mondo, sull'uso e sulla diffusione delle armi. Il giovane assassino che si è identificato nel cattivo di Batman era armato fino ai denti ed ha fatto della sua abitazione un fortilizio zeppo di armi di tutti i tipi ed a quanto pare minato minuziosamente arte alla quale gli americani sono dediti fin dall'11 settembre delle Torri Gemelle.
Non è la prima strage favorita dalla enorme diffusione delle armi che fa dell'America il paese più violento del mondo. Non è affatto vero che la pena di morte abbia disincentivato la criminalità gli omicidi e la violenza anzi si può dire che la dinamica della violenza di Stato in qualche senso aumenta il tasso generale di violenza della società che diventa insopportabile e pazzesco. Quando i marines si fanno fotografare mentre pisciano sui cadaveri dei patrioti afghani uccisi, quando nelle prigioni irakene o afghane i soldati e le soldatesse si danno alle orge di sadismo e infilzano i prigionieri come fossero animali da macello divertendosi a torturarli con inaudite sevizie ebbene tutto questo ha un riscontro, una corrispondenza nella società civile che viene indotta allo sciovinismo imperialista ed al disprezzo dei poveri o di coloro che vivono male e per questo vengono colpevolizzati. Diceva Reagan che se uno è povero è perchè Dio ha voluto che lo fosse ed in ogni caso non è stato capace di redimersi dalla povertà e pertanto è vizioso e colpevole!
Negli USA i suicidi dei veterani di tutte le guerre che gli USA hanno sostenuto e continuano a sostenere sono in quantità industriale. Dei venti milioni di veterani moltissimi sono affetti da turbe psichiche per le atrocità che sono stati costretti o hanno volontariamente commesso in uno degli Eserciti tra i più autoritari e fascisti del mondo le cui regole sono state descritte da indimenticabili film basati appunto sulla realtà del cosidetto "codice di onore".
La società imperiale americana è una società fortemente divisa. In cima stanno i miliardari in fondo i poveracci che vivono nei sotterranei delle metropolitane insieme a enormi ratti e senza godere della luce del sole. In questa società fortemente competitiva ed educata al darwinismo maturano mostruose devianze verso l'omicidio, la soppressione del prossimo, l'affermazione di una potenza data dal possesso e dallo esercizio all'uso delle armi.
In un certo senso la scelta del cattivo di Batman ha una sua logica folle. Il cattivo è più libero di Batman. Batman è costretto dai suoi valori ad esercitare la sua forza per il bene, per la giustizia e l'ordine. In fondo è un tipo da Low ed Order. Joker non ha regole, non ha vincoli, si diverte a sconvolgere l'ordine borghese dei perbenisti che abitano nei quartieri bene degli USA.
Naturalmente quando i massmedia avranno sfruttato fino al midollo questa vicenda per aumentare l'audience o la tiratura dei giornali, nulla cambierà e tutto tornerà come prima. Perchè in USA niente deve cambiare. La logica del Vecchio Testamento degenerata dai cristianisti e dagli oltranzisti non deve essere toccata. Lo stesso Obama non può fare altro che adeguarsi.
Nessuna giustizia per gli assassinati del cinema di Denver, per i feriti, per le loro famiglie. La giustizia potrebbe venire da una proibizione delle armi. Ma le lobby che le producono sono quelle che controllano gli USA. Non lo permetteranno mai! Non cambierà niente e semmai ci sarà solo un problema se ci sarà di indennizzi.
Pietro Ancona
quando il liberismo di Monti Draghi e della destra europea ci avrà ridotto ad un popolo di cenciosi morti di fame costretti a contendere la spazzatura ai cani ed ai sorci non avremo più la forza per reagire e tornare ad avere una nazione in cui sia piacevole abitare e vivere. Sarà troppo tardi! Non è affatto vero che lo stare peggio aiuterà la coscienza dei diritti conculcati! Il capitalismo non si accontenta più di sfruttarci. Ci vuole con la scodella in mano alla sua porta a chiedere la carità.....Se non saremo capaci nei prossimi due anni di rovesciare la situazione non la rovesceremo mai. Ci aspetta l'esercito della Salvezza, la caritas, le favelas
Benigni, il grande comico ed impresario industriale del cinema, fa la campagna elettorale a Renzi a Firenze deliziando con le sue battute addomesticate ad uso PD ( simili alle vignette alla camomilla di Bobo sull'Unità) un pubblico disposto a farsi menare per il naso (perchè i fiorentini sono gran campanilisti, tanto campanilisti da essersi scontrati con i pisani ed altri nei secoli scorsi).....Poi ha recitato Dante. Come dire da Dante a Renzi!! Mizzica!!! http://tg.la7.it/cultura_e_societa/video-i565253
Il Governo cancella Cinecittà, cancella l'Italia. Tutte le cose che hanno fatto l'identità dell'Italia nel mondo vengono inesorabilmengte cancellate e dismesse in nome di soldi che debbono finire nelle banche degli usurai banchieri. Cinecittà è un centro importante per la cultura cinematografica quando Holliwwood e certamente di più. Si stanno distruggendo le biblioteche. L'altro giorno Renzo Arbore mostrava commosso la grande raccolta di documentazione sonora che andrà perduta. In compenso compriamo per centinaia di miliardi armi dagli USA che magari ci obbligano a comprarle e ci accingiamo a lanciarci in avventure coloniali nel mondo per conto altrui. Le avventure coloniali dell'Italia giolittiana e mussoliniana era detestabili ma per conto dell'Italia. Oggi andiamo ad uccidere ed a morire all'estero per conto degli americani e delle loro multinazionali. Non so che cosa resta ancora dei simboli dell'Italia. Bulgari non è più italiano e gran parte della nostra industria alimentare non è più italiana.
L'Italia viene cancellata. Quando andrà in quiescenza questa grande generazione di del teatro lirico e del teatro- teatro avremo soltanto una piccola e sbiadita industria da tv. http://it.wikipedia.org/wiki/Cinecitt%C3%A0
Implosione
L'allontanamento di Ingroia sembrerebbe un momento della implosione del gruppo di magistrati antimafia siciliani. Non si sa da che cosa questa implosione è stata indotta ma è certo che sembrerebbe che non sia più una squadra e che ognuno è solo a fare i conti con la allucinante realtà che avvolge i Palazzi di Giustizia. Il silenzio dei suoi colleghi sulla scelta Guatemala è molto inquietante. C'è forse una disgregazione in corso della antimafia voluta dallo Stato? Non dimentico che quando Napolitano fu Ministro degli interni sciolse il coordinamento interforza tra Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza che tanta coesione e forza aveva dato alla lotta al crimine.
Non è detto che non sia la Germania l'obiettivo finale da distruggere per lo zio Sam. La Germania ha tuttora il più grande numero di basi militari americane, è considerata come nazione alla quale fu imposta la resa condizionata e nella logica della memoria vendicativa dell'Elefante americano può darsi che sia vissuta come un nemico da abbattere. Gli americani sono implacabili nelle loro campagne di raddrizzamento delle gambe ai cani e, come dicevo, non dimenticano.
La Germania è di Adenauer, di Willy Brandt, di Kol è stata un fulcro della unione europea e dell'euro. L'industria tedesca è in molti campi primeggia su quella americana.
Quindi, prima il Portogallo, la Spagna, l'Italia, e poi........ http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=167493
Mi fa grande pena il matto assassino di Denver trascinato in Tribunale imbottito di sedativi con la faccia e lo sguardo stralunati di chi è sotto una coltre di farmaci chimici. Si sta montando un grande spettacolo mediatico per la pena di morte slittando di corsa e mai affrontando il problema enorme di una immensa nazione piena di miliardi di armi a disposizione di tutti nei supermercati. Obama si è guardato bene dal parlarne ed ha fatto soltanto della demagogia affettiva sul padre e sul marito (non si capisce perchè marito) che è vicino alle famiglie delle vittime.
Trovo orribile il fatto che la Giustizia Americana concorderà con i parenti delle vittime l'esito del processo che, a questo punto, è come se fosse già scritto. La stupida e superficiale stampa americana asservita alle multinazionali concentra l'attenzione sul delitto decontestualizzandolo. Questi signori hanno il pianeta terra nelle mani! http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1053803/strage-di-denver-il-killer-in-tribunale-con-i-capelli-arancioni-e-lo-sguardo-perso-nel-vuoto.shtml
A che serve il Potere? A che serve essere deputato, parlamentare europeo, sindaco, presidente di provincia? A conquistare altro potere!! Il sindaco di Firenze si candida a capo del governo e vuole vincere le primarie per questo, il presidente della provincia di Roma Zingaretti si presenta come candidato a sindaco di Roma, Crocetta europarlamentare si candida alla Presidenza della regione siciliana. E così via. L'Oligarchia ricicla continuamente se stessa in un giro tondo continuo ed è difficile che coopti qualcuno o che qualcuno riesca ad entrare nel giro. Ragione primaria della scomparsa della Politica dalla politica italiana e della senilizzazione della classe dirigente del Paese.
A chi ha una carica pubblica dovrebbe essere inibito concorrere per altre cariche ed aspirare soltanto alla riconferma per una sola volta di quella che occupa. Ma questo è considerato magari antipolitica.
Nel terribile regime della petromonachia arabo-saudita le donne possono essere decapitate se accusate di stregoneria. Una donna è stata decapitata con questa accusa la stessa con la quale nel medievo europeo la Chiesa mandava al rogo le donne. Trattasi della punizione di un delitto "pensato" per le donne perchè solo loro vengono accusate di stregoneria e decapitate.
L'Arabia Saudita ricchissima è alleata di ferro da sempre degli USA e suo fondamentale sostegno strategico militare nella zona medio-orientale http://www.giornalettismo.com/archives/177537/la-donna-decapitata-perche-e-una-strega/
Vorrei spezzare una lancia a favore dei lavoratori forestali siciliani che scandalizzano in ben pensanti con la pancia piena di tutta Italia che non trovano di meglio che sparlare dei lavoratori oggi aggrediti da tutti e non difesi dai loro sindacati che sono diventati maggiordomi del governo e del padronato. Il fatto che siano trentamila fanno strillare allo scandalo mentre non si trova niente da dire sugli stipendi miliardari delle alte cariche della pubblica amministrazione compresa quella siciliana.
I lavoratori forestali sono braccianti agricoli appartenenti a 4 categorie : eccezionali, occasionali,abituali e permanenti. Gli eccezionali fanno 50 giornate l'anno, gli occasionali 100, gli abituali 150, i permanenti 200 ( ripeto a memoria ma non credo di sbagliare. Gli elenchi sono fatti un base ad una precisa legge che risale ad alcuni decenni. I lavoratori effettivi permanenti sono soltanto poche migliaia ed inadeguati tenuto conto che la Sicilia non è regione marinara come si può facilmente arguire dal fatto che è circondata dal mare ma una regione montagnosa la cui altitudine media è assai elevata. L'Etna è una delle montagne più alte di Europa. La divisione del lavoro in queste quattro categorie è stata fatta per dare lavoro e pane anche se un piccola quantità ai 400 comuni siciliani. La Sicilia ha 6 milioni di abitanti.
Se volete sapere la mia opinione i trentamila forestali sono pochi e questo giudizio può essere confermato dagli esperti della forestazione. Si tratta di trentamila persone che fanno un lavoro che potrebbe essere fatto soltanto da 5 mila di loro e che appunto vengono pagati come fossero cinquemila. Infatti sono pagati a GIORNATA. Se un forestale fa 100 giorni viene pagato per 100 giorni e così via.
Sono l'ex segretario generale della CGIL siciliana e vi assicuro che si tratta di una scelta pulita, responsabile, socialmente saggia
di cui nessuno in Sicilia si deve vergognare,.
C'è invece da vergognarsi e molto per il trattamento dei dipendenti regionali sia economico che normativo. Ma questo tasto viene toccato raramente perchè...la borghesia non gradisce critiche o essere criticata.... Auspico che i sindacati dei dipendenti regionali avanzino una proposta di autoriforma. Decidano da soli di adeguarsi al resto d'Italia senza aspettare che sia qualcun altro a farlo. Ma per fare una cosa del genere ci vuole intelligenza e senso della propria dignità. Spero che si trovino.
Un altro caso di pedofilia a Palermo. Un sacerdote ha abusato di molti ragazzi e ragazze per mesi. Oramai siamo quasi alla scoperta di un caso di pedofilia delle tonache nere al giorno! Naturalmente è la punta dello iceberg. Per uno che viene scoperto chissà quanti ce ne sono che riescono a farla franca. Colpiscono due cose. Il comportamento della Chiesa che fa muro di gomma e tende ad insabbiare subito gli scandali.Il comportamento dei massmedia che al più presto tolgono la notizia dal palinsesto. La pedofilia è endemica alla Chiesa. E' la sua specifica malattia! Bisogna fare qualcosa. Pensate a quante istituzioni religiose del mondo sono piene di bambine e bambini che spesso finiscono a volte per anni nelle mani degli Orchi Neri! http://www.dazebaonews.it/italia/item/11996-prete-pedofilo-ingannava-minorenni-con-la-scusa-di-un-test-sulla-sensibilit%C3%A0-corporea
Notate il silenzio - per me criminale - di Napolitano, Monti, Bersani e degli altri oligarchi sullo spread frutto della speculazione. Monti si limita a dire che non ha cause interne in Italia ma questi servi dei banchieri e degli USA non si azzardano a dire che è una speculazione per demolire l'Italia distruggere il suo risparmio e le sue possibilità farci fallire. Non dicono una sola parola contro i "Mercati" che poi sono Rockefeller, Soros, Gate ed altri delinquenti internazionali.... Fanno dissanguare l'Italia senza
Vogliamo prendere coscienza del fatto che Falcone, la moglie, la scorta Borsellino e la scorta sono stati uccisi DURANTE la trattativa Stato Mafia? Falcone addirittura 57 giorni dopo la strage di Capaci,.
Come debbo interpretare questo fatto? Dopo venti anni l'unica cosa certa è che la trattatuva c'è stata. Può darsi che si sia conclusa con un accordo che è ancora in vigore.Può darsi di no ma io propendo per il si dal momento che Messina denaro è sempre latittante
le più grandi tragedie della storia dell'umanità sono state provocate dalla stupidità arrogante. Gli accordi di Versailles che sistemarono gli affari tra le grandi potenze dopo la prima guerra mondiale caricarono la Germania di un peso insopportabile iniquo e per molto versi provocatorio per la entità degli indennizzi richiesti. Furono causa del nazismo e della seconda guerra mondiale. 50 milioni di morti! Soltanto recentemente la Germania dopo sessanta anni ha finito di pagare il debito di 132 miliardi di marchi-oro. Ora FMI e BCE impongono spaventose condizioni alla Grecia ed altri stati disgraziati caduti nel letto di procuste dell'Euro. La stupidità di queste imposizioni è pari a quella che ispirò il trattato di Versailles.
Historia magistra vitae? La storia non insegna niente alla razza umana che è pronta a comportarsi secondo un riflesso condizionato di violenza ed arroganza del tutto folle!
Non facciamoci trascinare da un antigermanesimo d'accatto, quello che legge nel comportamento dei tedeschi verso l'Europa la loro terza guerra mondiale. La Germania non ha una classe dirigente capace di vedere lontano e di rendersi conto che la crisi
dell'Euro è stata generata da una manovra a lunghissimo raggio dell'Impero rivolta a polverizzare l'Europa. Non lo capisce e ci spinge verso la riconquista della nostra sovranità nazionale che avrebbe una alternativa se la Germania si schierasse per una federazione di Stati con sovranità e banca centrale dotata dei poteri che oggi hanno le banche degli stati sovrani. Come scrivevo stamane sono convinto che gli USA siano capaci di concepire progetti decennali, secolari di dominazione imperiale. Quindi oggi attaccano gli Stati del PIGS, risparmiamo la Francia e fanno credere alla Germania di non essere nel loro mirino. Purtroppo la socialdemocrazia europea è meschinella e priva di idee e l'Europa è nelle mani di sicari degli USA come Monti Draghi e tutta la intellighentia eurocratica. Dobbiamo quindi per prima cosa liberare l'Europa dal dominio della destra liberista e dei suoi satelliti di "sinistra" (bersani ed altri). La destra europea sta agendo per rovinare le nazioni e per fare vincere la strategia dell'Impero che è: disgrega, dividi, affetta. Tanti piccoli stati e staterelli da controllare in Europa o da distruggere in medio Oriente.
Il paese scivola verso forme più pesanti di fascismo ad opera di coloro che si proclamano un giorno si e l'altro no tutori e garanti della libertà e della democrazia. La FinMeccanica non invita la Fiom per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. La Fiom è di gran lunga la più grande e rappresentativa organizzazione dei lavoratori del settore. Questa esclusione lacera ancora di più la fragile tela dei diritti e della democrazia sindacale ma avviene in un contesto di complicità palesi ed occulti intollerabili perchè minano la coesione del Paese e la lealtà che dovrebbe essere il fondamento dei rapporti sociali e politici. Mi riferisco al fatto che la CGIL a fronte di questa lacerazione di cui sono corresponsabili non solo Fim ed UIL ma anche Cisl ed Uil non reagisce schierandosi con la sua organizzazione discriminata interrompendo ogni collaborazione con Cisl ed Uil ma assieme a questa ed alla Confindustria alla quale appartiene la Federmeccanica si accinge a varare un documento da presentare al Governo e magari avviare con questo una nuova stagione di neocorporativismo basato naturalmente sulla esclusione dei residui diritti che hanno ancora i lavoratori italiani e sulla riduzione del welfare. http://www.rassegna.it/articoli/2012/07/23/90235/metalmeccanici-fiom-esclusa-scatta-la-protesta
A che serve il Potere? A che serve essere deputato, parlamentare europeo, sindaco, presidente di provincia? A conquistare altro potere!! Il sindaco di Firenze si candida a capo del governo e vuole vincere le primarie per questo, il presidente della provincia di Roma Zingaretti si presenta come candidato a sindaco di Roma, Crocetta europarlamentare si candida alla Presidenza della regione siciliana. E così via. L'Oligarchia ricicla continuamente se stessa in un giro tondo continuo ed è difficile che coopti qualcuno o che qualcuno riesca ad entrare nel giro. Ragione primaria della scomparsa della Politica dalla politica italiana e della senilizzazione della classe dirigente del Paese.
A chi ha una carica pubblica dovrebbe essere inibito concorrere per altre cariche ed aspirare soltanto alla riconferma per una sola volta di quella che occupa. Ma questo è considerato magari antipolitica.
C'è una potente quasi irresistibile calamitazione a destra della politica italiana: tutto il quadrante politico si squilibra a destra. Se fosse una nave affonderemmo subito.
Oggi apprendiamo che il responsabile dei giovani di IDV e lo stesso capogruppo IDV criticano apertamente e pubblicamente Di Pietro per la sua posizione contestativa verso il PD e verso Napolitano e gli ingiungono di smetterla. Insomma l'unica voce che in Parlamento rappresenta ancora l'opposizione dovrebbe spegnersi. Questa propensione verso destra comincia da RC attraversa SEL ed il PD attraversa e scavalca lo stesso PDL. Si può dire che per molti versi il PD è ancora più a destra del PDL.
Com amarezza che mi viene dal vedere scomparire uno dopo gli altri gli uomini e le donne della mia generazione che fecero la grandezza del sindacato e del socialismo italiano mi unico al cordoglio per la morte di Andrea Amaro che ho conosciuto e che ho stimato tantissimo. Scompare in una Italia che ha si è ammalignata e financo inferocita contro i lavoratori ai quali ha sottratto quasi tutti i diritti. Una Italia che ha sindacati irriconoscibili che esercitano un ruolo distruttivo.
ietro AnconaNon condivido gran parte della politica di rifondazione comunista. Ma non condivido che venga insultata e denominata "rifognazione" E' un linguaggio che non è quello della ragione e della discussione ma della criminalizzazione a priori. Quando i comunisti tra di loro litigano in questo modo senza concedersi il beneficio della buona fede reciproca fanno autogol e si condannano alla marginalità.
Pietro Anconala proposta di ferrero è rispettabile. Vuole staccare Sel e Di Pietro da Bersani. Non è una idea sbagliata.
27 luglio 2012
Pietro Ancona
la maledizione di TutanKhamen
Il giudice D'Ambrosio è il TERZO magistrato che muore prematuramente dopo essersi occupato della trattativa Stato-Mafia. Altri due giudici sono morti prima di lui, uno per infarto a 59 anni e l'altro per un incidente automobilistico in Namibia a soli 45 anni.
Sembra la maledizione di Tutakamen! Chi si occupa di questo affaire è destinato a morire giovane!
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/07/24/news/incidente_in_africa_muore_il_gip_barillaro-39618035/
Incidente in Africa muore il gip Barillaro - Firenze - Repubblica.it
firenze.repubblica.it
Il giudice era alla guida di una jeep in Namibia che si è scontrata contro un camion. Si era occupato anche del processo Borsellino ter e dell'attentato a Falcone
Stefano Zecchinelli
Do la mia solidarietà a Pietro Ancona per questo vile attacco ricevuto dai Giovani Sionisti (ops... comunisti !) e dalla spia del Mossad Germano Monti. Purtroppo se non muore la sinistra riformista difficilmente si potrà organizzare una opposizione seria al neo-liberismo.
Ho ricevuto un durissimo attacco dal giornale dei giovani comunisti per la mia adesione alla partecipazione per la Siria di Milano. Sono stato accusato di essere rosso-bruno (non so chi siano) e di avere aderito alla manifestazione in cui erano presenti giovani della destra fascista.
Io non so se questi c'erano o no alla manifestazione dal momento che da Palermo non potevo saperlo. Tuttavia credo che sia un meschino espediente quello di disertare la lotta per la pace nel mondo e contro l'imperialismo soltanto perchè ci sarebbe forze di destra che si dichiarano antiimperialiste e vi aderiscono.
Sono impressionato dai toni di scomunica e di crocifige usati dal giornale dei giovani comunisti. E' un abbeveratoio di odio e di veleno che non ha molto da dividere con la tradizione del comunismo.
Ecco il testo della mia risposta:
"Potrei pagarvi con la stessa moneta e dirvi che voi state con l’imperialismo americano ed il sionismo di Israele. Ricordo che il vostro segretario è stato in visita ufficiale in Israele anche se Ferrero ha detto che c’era andato a titolo personale. Io sto dalla parte di Assad come ieri ero dalla parte di Gheddafi e l’altro ieri dalla parte di Milosevic ed ancora di Sadam hussein. Tutti perdenti lo so! Ma il socialismo in questa fase della storia è perdente specialmente da quando ci fu chi disse di sentirsi al sicuro sotto l’ombrello della Nato. Voi vi sentite al sicuro anche sotto le bombe all’uranio della Nato che impestano financo i soldati che li usano figurati quello che fanno ai disgraziati sui quali cadono.
Ho aderito alla manifestazione di Milano e ne sono fiero. Se c’era anche altri non so e comunque non temo di contaminarmi.Non mi risulta che la destra mondiale non stia con gli aggressori di Gheddafi e di Assad." http://www.giovanicomunisti.it/wordpress/archives/3750
A quanti giudicano negativamente dall'esterno la popolazione dei quartieri palermitani desidero richiamare la loro attenzione sull'altissimo grado di solidarietà familiare che li pervade. Non si sa molto ma diverse famiglie vivono con la pensione o il lavoro di uno o due persone e sopravvivono nella tragedia della miseria sopratutto per questo e con i proventi saltuari del lavoro. A volte l'unico aiuto seppur temporaneo ed insufficiente giunge dal banco alimentare della parrocchia. Se una città enorme di quasi un milione di abitanti riesce a reggere all'urto della crisi cronicizzata
lo si deve ad un valore morale che si chiama solidarietà.
Fa male molto male la cultura giuridica democratica a lasciare alla Mafia il monopolio della richiesta di abrogazione dell'art.41 bis che prevede il carcere durissimo per i mafiosi ma anche per i "terroristi" (termine largo ed elastico che domani potrebbe arrivare a comprendere diverse e svariate forme di protesta e di protestanti tipo NoTAV o Anti Muos.....). Bisogna creare un movimento per l'abolizione di questa punizione disumana introdotta nella legislazione italiana dalla cultura americana capace di torturate per mesi o per anni detenuti "politici". Ricordate quello che hanno fatto per anni a Silvia Baraldini tenendola giorno e notte con fortissime lampade accese ed in isolamento assoluto. Inoltre bisogna abolire tutte le carcerazioni di carattere amministrative che intervengono sulla base di una generica valutazione di "pericolosità sociale" del detenuto che ha già scontato la pena.
l capitalismo ha fatto perdere il buon gusto, il senso della estetica,e financo il buon senso. Le Olimpiadi di Londra sono di una pacchianeria, di una volgarità mai viste nella sua storia! Dalla scenografia miliardaria della inaugurazione alla sponsorizzazione delle multinazionali di tutti i suoi ambienti sociali! Non c'è confronto tra la raffinatezza delle Olimpiadi di Pechino e la volgarità dei ricconi inglesi!
Marchionne che come manager industriale è fallito, miseramente fallito, si permette di attaccare l'industria automobilistica tedesca che paga salari il doppio di quelli che paga lui e che vende molto di più di quanto riesca a vendere lui. Forse è bravo come speculatore finanziario e non è detto che non speculi contro l'Euro e contro l'Italia ma è una schiappa in campo industriale.
Quanti sostengono le beltà del capitalismo dovrebbero rendersi conto che una industria come quella automobilistica italiana che riveste grandi interessi per la nazione non dovrebbe essere alla mercè di managers privati che potrebbero essere incapaci o in malafede come Marchionne,. Neppure in questo funziona bene il capitalismo!
Fa male molto male la cultura giuridica democratica a lasciare alla Mafia il monopolio della richiesta di abrogazione dell'art.41 bis che prevede il carcere durissimo per i mafiosi ma anche per i "terroristi" (termine largo ed elastico che domani potrebbe arrivare a comprendere diverse e svariate forme di protesta e di protestanti tipo NoTAV o Anti Muos.....). Bisogna creare un movimento per l'abolizione di questa punizione disumana introdotta nella legislazione italiana dalla cultura americana capace di torturate per mesi o per anni detenuti "politici". Ricordate quello che hanno fatto per anni a Silvia Baraldini tenendola giorno e notte con fortissime lampade accese ed in isolamento assoluto. Inoltre bisogna abolire tutte le carcerazioni di carattere amministrative che intervengono sulla base di una generica valutazione di "pericolosità sociale" del detenuto che ha già scontato la pena.
La Sicilia non ha futuro.
Ci sono varie iniziative (tardive) contro il Presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo per c ostringerlo a dimettersi. Non so se lo farà o se lo già fatto. Tuttavia non riesco ad interessarmi del dopo Lombardo. Ci sono candidature e campagne di proselitismo del tutto personalistiche che prescindono totalmente dell'idea di presentare un programma che è quello che darebbe qualche speranza di cambiamento ai siciliani. Per esempio: Ridurre gli emolumenti dei consiglieri ad un massimo di 5000 euro comprensivi di tutto. Attuare un programma di riqualificazione dell'edilizia pubblica. Ristrutturare le periferie. Rifare i vecchi cantieri scuola per alleviare la disoccupazione nei 400 comuni siciliani. Fare proprie le richieste del movimento dei Forconi. Nulla di tutto questo o di altro. Si ha l'impressione che "a sciarra e pa cutra"! (la lotta è per il Potere e basta).
E' fascista mostruosamente fascista la legge che fa decadere l'assemblea regionale siciliana automaticamente per le dimissioni del Presidente Lombardo. L'organo "legislativo" che viene dimissionato assieme all'Esecutivo!
Infuria quindi la guerra tra persone, tra candidati, non tra programmi schieramenti idee. Siamo in una regressione infantilistica della politica che ci riduce a tifosi di questo o di quello. Una lotta politica degradante e tra "seguaci"...
E' possibile uno spending review dalla parte delle classi lavoratrici e della popolazione. Non tagli orizzontalo ma tagli a cominciare dagli apici manageriali e direzionali, dai consigli di amministrazione, dalle consulenze, dalle spese militari, dalle spese dei palazzi di potere. Fissare lo stipendio massimo dei dirigenti di Stato non a 300 mila euro ma a non più di 100.000. Molte gente vive con meno di 18 mila euro l'anno. Bisognerebbe subito riutilizzare tutte le somme che si risparmiano ad eccezione di una parte da destinare al debito interno per programmi di interesse sociale.
La democrazia si garantisce con la legge elettorale. Quella proposta dal PD è il contrario della democrazia. Quella proposta dal PDL è una schifezza. Democrazia e proporzionale pura sono inseparabili. Bisogna fare una legge elettorale con la proporzionale pura, senza premi di maggioranza e senza sbarramenti con quattro preferenze a disposizione.
Incredibile involuzione reazionaria e antidemocratica del PD. Bersani sulla legge elettorale fa tuoni e fulmini perchè pretende i collegi uninominali (vuole imporre i personaggi da eleggere scelti da lui) e vuole un premio di maggioranza strabordante (perchè suppone si essere il primo partito e vuole quindi fottersi i due terzi del Parlamento.
Cade oggi l'anniversario della strage in cui morirono Rocco Chinnici due uomini della sua scorta (era tutta qui) ed il portinaio dell'edificio di Via Pipitone Federico dove abitava. Non era un magistrato protetto a sufficienza e nonostante prima di lui fossero caduti altri magistrati e poliziotti lo Stato non aveva ancora pienamente percepito il pericolo che incombeva sui suoi più valorosi uomini antimafia.
Ho ricordi personali di Rocco Chinnici. Era persona affabile aperto e colloquiale che ispirava grande simpatia e fiducia. Non aveva proprio l'aspetto del severo magistrato dello Stato ed era capace di mettere chiunque a suo agio. Io, nell'83, ero segretario generale della CGIL siciliana ed avevo grandissima stima ed ammirazione per lui. Una volta ebbi un problema al tribunale e ricordo che mi rese quell'obbligo lieve portandomi a prendere al caffè sottobraccio. Ho attraversato tutto il salone che ci portava al caffè tenuto sottobraccio da questo grande e venerabile uomo! Un'altra volta ero all'aeroporto di Palermo per accompagnarvi Luciano Lama che tornava a Roma dopo essere stato a fare una iniziativa a Palermo. Lo incontrammo li e mi chiese di presentargli Luciano Lama cosa che io feci non grande piacere. Si misero subito a parlare con moltissima cordialità. Entrambi sapevano essere aperti e cordiali!
Possiamo considerare Chinnici come il pioniere dell'antimafia militante, dell'antimafia come cultura. E' stato forse il primo a capire che bisognava portare la tematica della mafia nella scuola. Parlare con i giovani. Parlare con gli studenti. Sebbene prima di lui ci siano stati due grandi magistrati martiri come Costa e Terranova io credo che sia stato Chinnici ad affrontare in modo nuovo ed organico la questione mafia come poi dopo di lui fecero con molto successo Falcone Borsellino. Se la Procura di Palermo è stata una vera e propria scuola di lotta alla mafia questo si deve innanzitutto a Rocco Chinnici.
Per la Sicilia meglio assai meglio salvare le Province di Enna, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa e chiudere la Regione che non solo non ha mai dato niente ai siciliani ma li sta massacrando di tasse. Ora aumenta l'Irpef! La Regione è un buco nero in cui la politica è morta da un pezzo. Ora è una reggia repubblicana contesa dai boiardi e dai castellani. Bisognerebbe creare un movimento al riguardo. Le Province sono utili, la Regione è dannosa....
Ci sono varie iniziative (tardive) contro il Presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo per c ostringerlo a dimettersi. Non so se lo farà o se lo già fatto. Tuttavia non riesco ad interessarmi del dopo Lombardo. Ci sono candidature e campagne di proselitismo del tutto personalistiche che prescindono totalmente dell'idea di presentare un programma che è quello che darebbe qualche speranza di cambiamento ai siciliani. Per esempio: Ridurre gli emolumenti dei consiglieri ad un massimo di 5000 euro comprensivi di tutto. Attuare un programma di riqualificazione dell'edilizia pubblica. Ristrutturare le periferie. Rifare i vecchi cantieri scuola per alleviare la disoccupazione nei 400 comuni siciliani. Fare proprie le richieste del movimento dei Forconi. Nulla di tutto questo o di altro. Si ha l'impressione che "a sciarra e pa cutra"! (la lotta è per il Potere e basta).
E' fascista mostruosamente fascista la legge che fa decadere l'assemblea regionale siciliana automaticamente per le dimissioni del Presidente Lombardo. L'organo "legislativo" che viene dimissionato assieme all'Esecutivo!
Infuria quindi la guerra tra persone, tra candidati, non tra programmi schieramenti idee. Siamo in una regressione infantilistica della politica che ci riduce a tifosi di questo o di quello. Una lotta politica degradante e tra "seguaci"
La campagna di istigazione all'Odio per Ingroia, Scarpinato e la Procura di Palermo si nutre della commozione e delle lacrime dei vertici dello Stato e della Giustizia che legano l'infarto alle intercettazioni telefoniche. Una cosa inaudita, infame, contro la verità. Intanto io ricordo che D'Ambrosio è il TERZO magistrato che ci lascia la vita sulla indagine per la trattativa Stato Mafia e magari non sarà l'ultimo. Ingroia esiliato in Guatemala e Scarpinato deferito al collegio disciplinare evidentemente non bastano a placare i terrori notturni di chi teme la verità e dobbiamo aspettarci altri colpi di coda.
Mi domando se le terribili stragi che si susseguono in Iraq a distanza di anni dalle due guerre coloniali di conquista e con il Paese presidiato da cinquantamila soldati USA, l'Ambasciata- fortezza americana più grande del mondo costruita cementificando il cuore di Bagdad e distruggendo parte del patrimonio artistico dell'umanità, non sia opera di squadroni della morte costituiti da contractors al soldo degli USA per tenere le etnie religiose separate e contrapposte nell'odio le una dalle altre. Divide ed impera dicevano gli antichi romani. Ma non usavano le tecniche delle stragi a ripetizioni per tenere in ansia i popoli conquistati.
In Siria le cose non vanno bene agli americani! L'Esercito di Assad sta ripigliandosi il Paese invaso da bande di assassini che hanno commesso ogni sorta di crimine che la propaganda occidentale ha attribuito al governo. Il veto di Russia e Cina ha impedito bombardamenti che furono la causa principale della sconfitta della Libia aggredita con migliaia di bombardamenti che l'hanno devastata ed avvelenata di uranio per sempre.
Ha voglia Obama di tenere Assad nella lista delle persone da assassinare. Ha voglia la Clinton di fare minacce mafiose! Due anni di sangue innocente e di orrori non sono riusciti a piegare il popolo siriano che vuole restare unito e non vuole la disgregazione del paese. Intanto gli USA preparano bombe da 12 tonnellate all'uranio per devastare l'Iran ma anche qui credo che dovrà desistere dalle intenzioni di assassinio del popolo persiano. Quel mascalzone di Holland sollecita l'intervento della Nato per piegare la Siria. Non è escluso che chiederanno alla Turchia di intervenire in modo più massiccio ma credo che neppure questo basterà a distruggere la Siria.
Allego un esempio di disinformazione delle agenzie di stampa occidentale che raccontano menzogne e parlano di una inesistente rivolta popolare trasformatasi dopo in rivolta armata. E' sempre stata soltanto aggressione armata proveniente dall'esterno con la tecnica usata per la Libia. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/07/28/Siria-oltre-20mila-morti-16-mesi_7252695.html
In penitenza quaresimale fino ed oltre il 2020.
E' stata di una gravità inaudita la rinunzia dell'Italia alle Olimpiadi del 2020.Il messaggio che si è lanciato al mondo è che l'Italia da qui ad otto anni non sarà in grado di affrontare e reggere un evento come quello delle Olimpiadi che peraltro in passato abbiamo sostenuto con onore.
Un esercito di anime belle, un gregge belante di pecore pronte a credere e giurare che gli asini volano, si è complimentato con Monti sostenendo che non ospitando le olimpiadi abbiamo evitato una "cementificazione" (sic!!) e l'arricchimento delle mafie!
Affermazioni bestiali che sono applicabili a qualsiasi cosa l'Italia potrebbe fare e sarà necessario fare nel campo degli investimenti.
Mi domando ancora e non mi spiego perchè Monti ha voluto privare l'Italia di un volano di sviluppo come quello della progettazione e della realizzazione di opere necessarie ad ospitare una OLimpiade e di presentare al mondo l'immagine di una Italia penitenziale e quaresimale che ancora per otto anni e chissà per quanto tempo ancora si dibatterà nelle difficoltà della crisi,.
Mi domando se questa rinunzia sia stata il pegno che ha voluto dare della sua politica a qualcuno ai danni dell'Italia.
Sconcertante, grave, irresponsabile dichiarazione di Giorgio Napolitano
sulle cause della morte del suo consigliere Loris D'Ambrosio coinvolto nella
vicenda delle telefonate di Mancino che chiedeva l'intervento del Capo dello
Stato per il suo coinvolgimento nella indagine dalla procura di Palermo.
Napolitano ha testualmente dichiarato: "atroce è il mio rammarico per una
campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni
ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun
rispetto per la sua storia e la sua sensibilità di magistrato intemerato,
che ha fatto onore all'amministrazione della giustizia del nostro Paese."
Questa dichiarazione mi ha ricordato un'altra che attribuiva a Sergio
Cofferati la responsabilità morale dell'omicidio di Marco Biagi. Non so a
chi si riferisca Napolitano quando parla di campagna di insinuazioni gravi.
So soltanto che da quando è entrato in campo Ingroia parte per l'esilio e
Scarpinato viene deferito al CSM.
E' gravissimo attribuire la morte di una persona a coloro che hanno cercato
la verità sui rapporti Stato-Mafia e quindi sulle stragi Falcone e
Borsellino.
Se due più due fanno quattro debbo dire che l'improvvisa scomparsa di
D'Ambrosio giova soltanto a coloro che vogliono fermare l'inchiesta della
Procura di Palermo e non il contrario. Non aggiungo altro.
Femminicidio di Stato in Arabia Saudita
L'Arabia Saudita non è uno stato canaglia della Lista Bush ma il più fedele alleato e complice degli Stati Uniti. E' retto da una monarchia ricchissima ed ha il privilegio di avere nel suo immenso territorio di oltre due milioni di kilometri quadrati i luoghi sacri dell'islam.
I suoi monarchi sono laureati negli migliori università americane ma questo non li esime dal tagliare la testa alle donne ree di "stregoneria". Quest'anno ne hanno fatto fuori 74 e siamo soltanto alla fine di luglio.
L'accusa di stregoneria è un modo per esercitare il terrore sulla popolazione femminile e tenerla sotto scacco.
Non facciamoci ingannare dalla partecipazione di qualche donna alle Olimpiadi. E' per pura propaganda.
Pietro Ancona
La campagna di istigazione all'Odio per Ingroia, Scarpinato e la Procura di Palermo si nutre della commozione e delle lacrime dei vertici dello Stato e della Giustizia che legano l'infarto alle intercettazioni telefoniche. Una cosa inaudita, infame, contro la verità. Intanto io ricordo che D'Ambrosio è il TERZO magistrato che ci lascia la vita sulla indagine per la trattativa Stato Mafia e magari non sarà l'ultimo. Ingroia esiliato in Guatemala e Scarpinato deferito al collegio disciplinare evidentemente non bastano a placare i terrori notturni di chi teme la verità e dobbiamo aspettarci altri colpi di coda.
30.07.2012 su fb
Pennivendoli dalla Colonia Italia.
Fatto reale: le gang sanguinarie dei contractors che lottano Assad vengono scacciate dalla città di Aleppo e costretti ad abbandonarla..
Traduzione dei MassMedia: Gli insorti hanno conquistato una posizione a Nord Ovest di Aleppo (sic!!)
Questa è l'informazione per la quale paghiamo il canone televisivo ed anche lo Stato perchè i giornali sono quasi tutti foraggiati dal Governo!Pennivendoli dalla Colonia Italia.
Ho avuto per tanti anni simpatia per Rosy Bindi. Credevo fosse una sincera cattolica di sinistra e che stesse dalla parte degli umili, dei poveri, della giustizia e dell'eguaglianza. Invece è soltanto una faziosa del PD e se il bene del PD non coincide con il ll bene del popolo lei sceglie sempre il Partito!! E' una politicante ed una arrogante che sorride benevola soltanto se sei d'accordo con lei e tira fuori gli artigli se ti azzardi a criticare!! E' tra coloro che hanno cancellato l'art.18 e votato le "missioni" militari dell'Italia. Per non parlare dei diritti dei gay....
1.08.2012 su fb
Calamita a destra
Purtroppo la degenerazione "moderata"(che in Italia vale destra) del PD ha contagiato i partiti alla sua sinistra. Vendola nella speranza di candidarsi alle primarie del centro-sinistra ha condotto il SEL (esiste come partito?) ad accettare financo l'ipotesi di una alleanza con l'UDC. La Federazione della Sinistra è combattuta e vorrebbe in qualche modo non isolarsi dal SEL e financo dal PD e poi ha posizioni sulle grandi questioni internazionali e sui rapporti con gli USA inaccettabili. Insomma c'è una calamitazione a destra di tutto lo scacchiere politico mentre la situazione sociale ed economica degenera e spinge le persone alla protesta ed alla disperazione. Ma le persone spinte alla protesta trovano la porta sbarrata da CGIL CISL e UIL che hanno promesso a Monti di lasciarlo lavorare indisturbato nella sua opera di demolizione dei diritti e del welfare italiano.
La Grande Politica è fatta di Utopia, di idee da realizzare, di realtà sociali da creare. E' stata grande politica quella di Pietro Nenni, Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti. Anche i gruppi dirigenti di cui costoro si circondavano erano fatti da grandi utopisti come Lombardi o Secchia e diecine e diecine di altri. La politica senza utopia non vale la pena di farla, nè vale la pena di fare la politica leaderistica.
Oggi viviamo il periodo più basso e più "realistico" della politica. Il realismo in politica è degradante.
Monti Globetrotter
Non so in quale veste il Prof.Monti giri l'Europa ed il mondo ma certo non in quella di Presidente del Governo Italiano e certamente non nell'interesse dell'Italia. E' più il tempo che passa in giro che non quello che trascorre in Italia dietro la sua scrivania di palazzo Chigi. Per conto di chi lavora? Sicuramente per conto delle grandi banche investitrici che sarebbe meglio chiamare speculatrici dello spread e del pastone politico che si fa di giorno in giorno dell'Italia o della Spagna o di altri paesi. Obana telefona a lui e si affida ai suoi buoni uffici per la salvezza dell'Euro. Ma davvero dobbiamo credere che gli USA vogliono la salvezza dell'Euro? Monti va in Finlandia, in Spagna, in Francia....E' Presidente degli Incappucciati ed ingrembiulati Maestri Massoni della Trilaterale. A noi non dicono quasi niente e vivono in un livello assai più recesso di quello che ci viene offerto dai pennivendoli che hanno al loro ser
vizio. La carica di Presidente del Consiglio serve a Monti come copertura per le sue missioni finanziarie per conto delle Banche mondiali anglosassoni.
Deploro questa Europa in cui si agitano da sole gonfiando il petto e facendo la ruota come pavoni e tacchini Holland, la Merkel, Monti.. Giri e rigiri di valzer minuetti al posto delle riunioni collegiali degli organismi. Si stabiliscono arbitrarie diarchie o triarchie che certamente non coincidono con il bene comune di tutta l'Unione Europea. In bene che non so se è giusto auspicare dal momento che questa Europa ha una forte risipiscenza colonialista e partecipa a tutte le avventure USA che insanguinano il mondo.
Qualcuno si passi lo sfizio di vedere quante missioni estere ha compiuto Mario Monti nei dieci mesi nei quali dice di essere il Presidente del Consiglio Italiano e si chieda qual'è e per conto di chi fa il commesso viaggiatore. Si, ci possono essere commessi viaggiatori anche del suo livello.
ho visto stasera in libreria un libro di Antonio Ingroia. L'ho sfogliato. Scrive benissimo, si fa leggere senza sforzo. In una pagina parlava della pasta con le sarde e di quanto gli piace. Diceva che meglio di tutti la sa fare la sua mamma. Poi parlava delle sarde a beccafico e degli anelletti al forno che è un classico palermitano. Insomma mi sono divertito a seguirlo nei suoi gusti gastronomici che sono un poco anche i miei. Fa piacere conoscere il Magistrato anche sotto questo aspetto.....
a campagna di odio della TV contro la Siria è impressionante. Oggi hanno mostrato la fucilazione di alcuni soldati di Assad da parte degli insorti come i trattasse di un atto di eroismo, di qualcosa di straordinario. Non pensavo che fossimo anche sanguinari che si eccitano con l'odore del sangue.....
2.08.2012 su fb
Ingloriossa meschina fine di Vendola e della sua immaginifica retorica"narrazione". Allarga il muro che chiede la federazione della Sinstra e IDV fuori...... Una operazione politicamente sporca che avviene nel momento più duro dei lavoratori italiani.
Stato-Mafia
Un contrasto dentro lo Stato ha fatto saltare la cattura della primula nera della Mafia Messina Denaro da molti anni latitante. I contrasti sono stati tali che tutto il gruppo del Ros preposto alla cattura ha lasciato Palermo. Rina e Provenzano latitarono per oltre mezzo secolo, può darsi che il nuovo capo della mafia aggiunga un altro mezzo secolo.
Questo mi fa arguire che non solo la trattativa Mafia-Stato c'è stata ma che il Patto Mafia-Stato è tutt'ora in vigore e produce i suoi effetti. Il primo di questi effetti è il fallimento del blitz per la cattura di Messina Denaro. Altri effetti sono più "politici" e legati all'aggressione a Ingroia e Scarpinato il primo costretto all'esilio e l'altro sotto procedimento disciplinare. Evviva, evviva l'Italia!
E non vengano a raccontarmi che la mafia è un fatto siciliano e dei siciliani. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/08/01/news/messina_denaro_il_ros_lascia_scontro_fra_i_pm_sulle_ricerche-40119245/
2.8.2012 Pietro Ancona
Referendum o Class Action subito!
La contestazione che è stata fatta alla triade ABC
(Angeletti,Bonanni,Camusso) da una parte dei lavoratori tarantini è
sacrosanta. C'è un profondo malessere operaio che può esplodere soltanto in
certe occasioni nelle piazze e che deriva dalla passivizzazione della base
del sindacato che deve subire gli accordi che i vertici nazionali stipulano
spesso scavalcando anche i sindacati di categoria come viene fatto
sistematicamente con i pensionati che pur essendo potenti non contano una
cippa e debbono soltanto raccogliere deleghe e divulgare il Verbo della Loro
Confederazione. I lavoratori non hanno nessuna sede dove fare prevalere le
loro ragioni. L'autoritarismo dei sindacati è fortissimo e pervasivo delle
strutture.
L'Italia ha un problema grossissimo che si chiama democrazia sindacale.
Tutti gli accordi dovrebbero essere sottoposti all'approvazione per
referendum dai lavoratori. Cosa che non avviene mai oppure soltanto quando
conviene al padrone (vedi Fiat).
Quindi ci vuole una legge di regolamentazione del sindacato italiano. Una
legge che si occupi anche dei loro bilanci che non destinano neppure un
centesimo di euro alla solidarietà contrariamente a quando fanno altri
sindacati nel mondo. Eppure sono sindacati ricchissimi. Io stesso ho una
trattenuta dalla mia pensione anche se non sono mai stato onorato di
ricevere una tessera o di essere invitato ad un congresso.
Credo che se i sindacati dovessero resistere nel loro autoritarismo si
dovrebbe promuovere nei loro confronti una class action e chiedere ai
giudici il disconoscimento di tutti gli accordi che non sono stati
ratificati.
Pietro Ancona
L'intervento della Magistratura interviene dopo cinquanta anni di
inquinamento di oltre diecimila morti e centomila menomati a vita. Cgil,
Cisl, Uil non hanno mai alzato un dito per difendere i lavoratori e la città
di taranto. Sono sindacati di regime e paraaziendalistici che disonorano a
volte il loro stesso passato. Ora sono stati presi di contropiede dalla
Magistratura e non sanno che cosa inventarsi per non dispiacersi il padrone
ed il governo.
Pietro Ancona
La presenza degli economisti e dei giulavoristi di orientamento keinesiano o
comunista è rarissima nei massmedia e nelle TV. Siamo obbligati a sentire
sempre le solite cose dalla faccia arcigna o lugubre di persone che danno
per scontate e cose valori universali gli interessi delle banche o della
destra liberista. L'Università più gettonata è la Bocconi di Milano. La
gente è costretta ad ascoltare un pensiero di parte fazioso e spesso
disastroso che diventa pensiero unico perchè non ne esiste un altro. Anche
rai tre e RaiNew 24 dell'ineffabile Corradino Mineo stanno al gioco ed in
modo pesante.
Pietro Ancona
Attrazione fatale di "nu bravu guaglione!"
Di fronte alla stupefacente posizione assunta da Vendola che si allea con
Bersani e si candida alle primarie mi sono chiesto per quale motivo persone
che sono culturalmente assai avvertite e che vengono da una lunga esperienza
politica nel luogo più alto in cui questa si vive che è la sinistra ed il
socialismo abbiano questa irresistibile predisposizione a rinnegare a
rinunziare alla loro storia per stare dalla parte di quanti oggi considerano
vincenti: la destra e dei liberisti. La risposta che mi sono dato è che
ritengo sia quella giusta è squallida: sono disposti a tutto ad allearsi con
Casini perchè la politica è diventata un luogo di privilegiati, un Olimpo di
una Casta di Speciali per persone che sono oramai staccate dal movimento
reale della società e che vivono in un mondo separato che è quello degli
organismi politici. L'alternativa che vedono ad un confortevole seggio
parlamentare è l'und
erground degli esclusi, il buio delle catacombe. Nessuno vuole più
attraversare il deserto e coloro che sono nel deserto smaniamo per uscirne.
Tutto il sistema istituzionale e massmediatico preme per l'omologazione alla
destra. Se Vendola dice si a Bersani e a Casini viene allisciato da
Napolitano e dal massmedia che gli fanno credere di essere davvero "nu bravu
guaglione!" Se dice no lo considerano appestato del morbo dell'estremismo
che è appena ad un passo dal terrorismo.. Questo terrorizza quanti sono
ambiziosi e vogliono far carriera...Qualcosa si è spezzato nel meccanismo
politico Gli apparati e le singole persone si muovono indipendentemente dal
movimento della società civile, La società civile, "la base" non conta più
nulla. Lo stesso vale per il sindacato. Vedi l'attrazione fatale che ha
portato Landini nelle braccia della Camusso e dei suoi compari Angeletti e
Bonanni.
3.8.2012
Pietro Ancona
Landini : da mister Jekyll a mister Hide!! 3.8.2012 articolo su NOTEBLOCK
Ho sentito stamane dalla rassegna stampa del Sole 24 ore che in una
intervista (non ho capito bene a quale giornale) Maurizio Landini avrebbe
condannato con parole durissime la contestazione che i lavoratori di Taranto
hanno fatto al comizio di Cgil Cisl Uil. Landini avrebbe attribuito la
contestazione a "gente che non vuole lavorare e vuole vivere di sussidi"
(affermazione gravissima e soltanto diffamatoria e campata in aria perchè
nessun
sussidio potrebbe sostituire il salario ed i diritti ad esso legati. Landini
ha affermato che queste persone vogliono la chiusura dello stabilimento
(sic). Ha aggiunto che si tratta di militanti Cobas e di Centri Sociali
Insomma piuttosto che cospargersi il capo di cenere e fare il mea culpa per
le gravissime responsabilità dei sindacati "ufficiali" che sono stati
sorpresi dalla iniziativa della Magistratura, iniziativa che avrebbero
dovuto assumere almeno trenta anni fa prima che la lista dei morti
diventasse interminabile ( diecimila decessi per cancro e malattia
respiratorie, diecine di migliaia di ammalati cronici) ha attaccato a testa
bassa i lavoratori usando un linguaggio inaccettabile e provocatorio.
Non sapevo che si potesse cambiare tanto rapidamente opinioni, atteggiamenti
e financo psicologia e cultura. Il Landini di oggi è una sorta di
guardiaspalle della Camusso e di Bersani. Si dice che farà una lista Fiom di
appoggio al PD.
LA RIVOLTA DI TARANTO -Ilva, zittiti Camusso, Angeletti, Bo www.youtube.com
G.Coviello - Il Comitato "Cittadini e lavoratori pensanti insieme" ha
partecipato alla manifestazione di oggi (2 agosto 2012). V
Pietro Ancona
Un altro razzista!
Giuseppe Di Vittorio non era andato a scuola. Si può dire che aveva imparato
a scrivere ed a leggere quasi da solo. Ma non era ignorante. Era un grande
intellettuale uno dei più grandi della storia d'Italia. Non aveva pregiudizi
di tipo razzista o territoriale. Non avrebbe mai detto quello che Maurizio
Landini oggi ha detto degli operai di Taranto "una parte, "non maggioritaria
che pensa che sia meglio chiudere la fabbrica e vivere di sussidi dello
Stato" Dal ventre padano che ha introiettato tutti i pregiudizi verso i
meridionali diffusi in Italia sin dall'occupazione del Sud fatta dai
bersaglieri si è lasciato sfuggire questa frase che soltanto una persona
ignorante poteva pronunziare. Ha cercato di attenuare dicendo "non
maggioritaria" ma non cambia niente. Denunzia la tendenza di un gruppo
sociale (etnico?) al parassitismo. Bisogna essere ignoranti e profondamente
disonesti dire questo di una classe operaia che affronta deliberatamente la
morte dentro i veleni dell'ILVA pur di dare da mangiare alla famiglia.
Non tutta la Fiom segue le deliranti posizioni di Maurizio Landini.Oggi c'è stata la serena argomentata presa di posizione del Segretario Nazionale della Fiom Sergio Bellavita che prende le distanze da Landini e spiega molto bene quanto è successo a Taranto. Lode alla coraggiosa e seria posizione di Sergio Bellavita che raccoglie la dolorosa sorpresa di tutta l'organizzazione per il cambio di linea del suo Segretario generale.
Pietro Ancona
Leggo sul Foglio di oggi che Israele potrebbe colpire l'Iran entro novembre prossimo. Gli americani entreranno in campo magari subito dopo. Mi domando cosa aspetta l'Iran per bombardare ed attaccare Israele prima di essere sbranata dalle bombe di 15 tonnellate all'uranio e dalle nuovi spaventose armi che Israele ha già sperimentato sui palestinesi. Armi che non lasciano feriti perchè riducono la carne umana a una sorta di legno bruciato.
L'Iran ha sessanta milioni di abitanti in grandissima parte giovani. Prima di essere sterminati dagli israeliani potrebbero combattere e quanto meno morire con le armi in pugno.
Credo che sarebbe legittimo prevenire di essere ammazzati.
*****
4.8.2012
Pietro Ancona
Due randellate in testa
In meno di una settimana abbiamo ricevuto due randellate in testa dalle quali sarà difficile riaversi in breve tempo. La prima ci è stata inferta da Vendola che ha dato a Bersani la disponibilità a fare con lui e con l'UDC di Casini una alleanza politica. Ora è già abbastanza difficile da accettare che un partito proveniente da rifondazione comunista si allei con il PD che è nato ripudiando il socialismo e che ha un programma "moderato" e sostiene il governo Monti. Per garantire la genuinità della sua adesione politica a questa alleanza Vendola ha detto peste e corna di Di Pietro rimproverandogli che non avrebbe mai dovuto attaccare Napolitano e questo mentre Di Pietro accentuava la sua opposizione a Monti e presentava in Cassazione la sua proposta per l'art.18 e l'art.8. L'apertura di Vendola ha suscitato perplessività timori contrarietà tra i militanti di SEL.Ma non dubito che non ne susciterà nel gruppo dirigente del suo partito tutto di fede bertinottiana agognante ad un ritorno il più rapido possibile al governo che ebbe modo di assaggiare con Prodi e di gustarne la bontà... Ma la reazione della base è stata troppo negativa ed a tratti dura e quindi dal cilindro della prestigitazione della politica ecco apparire la soluzione per fare negando mentre si fa. UDC fa sapere che si presenta per conto suo e che, ad elezioni avvenute, se ne parlerà. Insomma ha messo una buona dose di lubrificante per fare digerire gradualmente l'indigeribile. Come andrà lo vedremo nelle prossime settimane. Una cosa è certa è che l'asticina del salto a destra si abbassa sempre di più. Mai la destra aveva imbarcato tanta gente e di tanti colori. Se la politica fosse una nave affonderebbe per lo squilibrio che si è creato tra destra e sinistra. Non parliamo di centro che non è mai esistito se non quando c'era la DC.
L'altra terribile randellata ci è stata inferta di Maurizio Landini, Segretario Generale della Fiom, che si è lasciato andare ad affermazioni sconcertanti ed inaccettabili per il loro razzismo. Ha detto che una parte sia pure minoritaria dei lavoratori dellla Ilva di Taranto vuole la chiusura della fabbrica perchè non vuole lavorare ma vuole vivere di sussidi statali! Ha detto questo di gente che lavora in una delle fabbriche più inquinanti e malate d'Italia dove la regolare prestazione di servizio per anni, per decenni, comporta di per sè una morte per cancro o per gravi malattie respiratorie, destino accettato con rabbia da chi deve pur dare da mangiare alla famiglia. Landini si era recato a Taranto per farvi un comizio assieme ai tre segretari confederali Cgil Cisl Uil che la gente identifica come corresponsabili delle sofferenze inferte dalla crisi e dalla perdita di diritti come l'art.18.
Dire che i lavoratori di Taranto preferiscono vivere di sussidio piuttosto che lavoro è come dichiararsi leghista, seguace di Bossi. Significa contraddire quanto la Fiom gli ha insegnato in tanti anni di dure battaglie. Significa rinnegare la cultura operaia e fare del qualunquismo che la destra italiana non mancherà di sfruttare.
E' un vero peccato che vengano meno alla "sinistra" italiana due persone come Vendola e Landini. Ma entrambi debbono sapere che la loro "gloria", il loro spessore politico era dovuto alla identificazione in loro degli ideali dei progressisti italiani. Venuta meno questo la loro personalità politica si sgretola nel politicantismo dei tanti frequentatori del Palazzo. Il cantiere di Vendola raccoglierà calcinacci e rovine. La Fiom rischia di fare la fine dei palestinesi collaborazionisti che non ottengono niente in cambio da Israele. Non è detto poi che tutta la Fiom si getti nelle braccia della Camusso di Bonanni e di Angeletti assieme a Landini.
Pietro Ancona
Questo Monti è un provocatore ed un protervo. Non solo non si è scusato con la Germania per la sua affermazione sulla prevalenza del Governo sui Parlamenti che ha difatto confermato (alla prossima dirà che i governi sono manifestazione della volontà divina come le monarchie assolute di una volta) ma ha detto che la reazione tedesca è dettata da ragioni elettorali. Ho l'impressione che stia diventando una mina vagante pericolosa. Forse la sua Banca gli ha dato l'incarico di fare come si dice in Sicilia "scuru e fuddra" e cioè confusione, creare problemi, stuzzicare, aizzare. Non so chi gli abbia detto e quando che c'è un forte sentimento antitedesco in Italia. Non c'è nonostante la storia.....
Pietro Ancona Chiacchierone logorroico compulsivo.....
Questo Monti è un chiacchierone logorroico compulsivo. Non riesce a stare zitto due minuti di fila e se dovesse essere ignorato per un giorno dai massmedia sarebbe preda di una crisi di astinenza. E' un pagliaccio che si atteggia a "salvatore dell'italia" ed è riuscito a danneggiare il rapporto con la Germania sostenendo che gli italiani stanno diventando ostili ai tedeschi cosa che la Merkel ha negato facendogli fare la figura di peppe nappa. Questo funzionario delle Banche Anglosassoni ha
perso la testa a causa anche di Napolitano che lo ha nominato senatore a vita, principe della real casa. Farebbero bene questi due individui a lasciare le loro cariche. Per quanto fossero detestabili Berlusconi e Tremonti questo farà molti ma molti più danni di loro. Intanto ha reso pignorabili le pensioni con l'obbligo del conto corrente. Una cosa vergognosa ed odiosa e poi ha fatto una riforma delle pensioni e del lavoro che ci mette al disotto di tutti in Europa. Questo Monti non fa altro che viaggiare per conto dei suoi "superiori" anglosassoni e l'Italia da lui "raddrizzata" fa davvero pena, molta pena!
Berlusconi non era presentabile per il suo rapporto con le donne ma Monti è di gran lunga peggiore e meno presentabile di lui. Frequentando le Alte Sfere della Massoneria e la Finta Democrazia USA ha finito con il perdere la sinderesi (rapporto con la realtà) e predica apertamente l'autoritarismo dei governi sui Parlamenti. Vorrebbe esportare l'esperienza che lui e Napolitano hanno imposto al Parlamento Italiano e si è fatto bacchettare dai tedeschi! Ma quando finirà questo schifo, questa vergognam, quando se ne andranno a casa a calci in culo questo signore ed il suo complice del quirinale? http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/06/germania-e-europa-contro-monti-parlamenti-non-si-toccano/318071/
Hiroshima e poi Nagasaki: gli americani non hanno mai chiesto scusa ai giapponesi ed all'umanità per il massacro atomico delle popolazioni di Hiroshima e Nagasaki. Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi hanno provocato cinquanta guerre in varie parti del mondo. Hanno riusato versioni moderate dell'atomica in Iraq. Normalmente usano bombe all'uranio. Le prossime che fremono per usarle sulla Siria e sull'Iran pesano quindicimila chili e sono all'uranio. http://www.youtube.com/watch?v=G4NB3dl_roQ&feature=endscreen
Bellolampo si fa bruciare per bruciare Orlando?
Sospetto che l'incendio di Bellolampo sia un episodio di terrorismo contro Leoluca Orlando e l'amministrazione progressista di Palermo. L'incendio è stato ed è ancora grave ed ha un costo enorme per un Comune che rischia il collasso a causa dello stato in cui lo ha lasciato Cammarata.
Credo che i servizi segreti dovrebbero indagare sulla natura dolosa dell'incendio che costa una fortuna all'Amia e che forse qualcuno vorrebbe spingere verso la privatizzazione. Ma iil danno ambientale e psicologico inferto alla città è enorme e non può essere trattato come un affare di "ordinaria amministrazione"
La riserva dello Zingaro è in fiamme. Un atto di terrorismo politico contro la Regione per piegarla alla volontà del capitalismo parassitario e delle mafie ad esso collegate. I danni sono a milioni di euro. L'evacuazione del Villaggio di calampiso dei suoi residenti terrorizzati e l'evacuazione di villeggianti in Sardegna sono il prodotto calcolato e deliberato di un disegno che vuole ridurre l'Italia a luogo di instabilità da tutti i punti di vista.
Bellolampo si fa bruciare per bruciare Orlando?
Sospetto che l'incendio di Bellolampo sia un episodio di terrorismo contro Leoluca Orlando e l'amministrazione progressista di Palermo. L'incendio è stato ed è ancora grave ed ha un costo enorme per un Comune che rischia il collasso a causa dello stato in cui lo ha lasciato Cammarata.
Credo che i servizi segreti dovrebbero indagare sulla natura dolosa dell'incendio che costa una fortuna all'Amia e che forse qualcuno vorrebbe spingere verso la privatizzazione. Ma iil danno ambientale e psicologico inferto alla città è enorme e non può essere trattato come un affare di "ordinaria amministrazione"
La Shell multinazionale del petrolio e potenza economica colonialista che sta facendo scempio del territorio e della vita degli abitanti della foce del Niger ha comunicato che ritira tutti i suoi depositi dalla benche europee perchè non si fida dell'euro e dell'Europa. E' un duro colpo inflitto dagli anglosassoni all'Europa nel quadro del loro programma di demolizione del potere economico politico e sociale dell'Europa. Se i governi europei e la nomenclatura europea non fossero servi dell'imperialismo anglosassone dovrebbero bandire tutti i prodotti Shell ed impedire alla stessa di mettere piede in Europa. Ma sono governi della destra liberista emanazione indiretta delle multinazionali e delle banche americane e quindi non farannop niente ed assisteranno impassibili allo sfregio!
Oggi sbarco americano su Marte ed anniversario della strage atomica di Hiroshima nella quale morirono centinaia di migliaia di esseri umani subito e dopo per le terribili inguaribili ferite e malattie riportate. Dobbiamo essere allarmati per il successo della missione spaziale americana dal momento che non abbiamo alcuna garanzia che come la scoperta della divisione dell'atomo non venga usata per massacrare senza alcuna pietà il mondo che non piace agli USA. Se alla strage atomica di Hiroshima e dopo tre giorni di Nagasaki non vennero i bombardamenti nucleari USA su Mosca Pechino ed altre 18 città cinesi e dell'URSS già ordinato da Truman lo si deve al fatto che presto l'URSS si munì di bombe atomiche sulle quali i suoi laboratori ed i suopi scienziati lavoravano fin dal 1931. L'URSS salvando se stessa salvò la Cine e l'umanità dalla catastrofe atomica. Merito del partito bolscevico guidato dal grande statista Giuseppe Stalin che già nel 1950 stabiliva l'equilibrio del terrore con i terroristi americani. Oggi non c'è più l'URSS ed il grande partito bolscevico e siamo nelle mani diaboliche di una potenza che agogna alla distruzione di tutto il pianeta che non sia il continente nord americano. http://www.jappone.com/cultura/hiroshima/hiroshima4.html
La navicella amerikana è atterrata su Marte. Ne sono contento? No! non ne sono contento. Anche questa conquista sensazionale sarà usata per opprimere e massacrare popoli indifesi-
Dal febbraio del 2003 l'Italia ha una bomba ad orologeria sotto il culo: la legge 30 o legge Biagi che precarizza l'occupazione riduce i salari annienta i diritti. Sei milioni di persone ne sono vittime e tutta la nuova occupazione è biagizzata. Chi è tanto fesso tra gli imprenditori e lo stesso Stato da erogare contratti a tempo indeterminato quando può schiavizzare in 47 modi diversi i suoi dipendenti? Da allora questa legge viene deificata da ricordi del suo ispiratore solennizzati dal Presidente della Repubblica e dalla sadica categoria degli accademici e dei sindacalisti italiani. Bonanni si è vantato di essere estensore della legge Biagi! Questa legge porta l'Italia in recessione. Una recessione dalla quale non uscirà mai più.
Sono sempre più convinto che Monti abbia una missione da compiere che non è certamente quella relativa al suo incarico di Presidente del Consiglio. Credo che agisca in Europa per conto degli anglosassoni che hanno in corso un piano di riduzione della ricchezza dell'Europa e dell'Euro. Quando il PIL europeo sarà sceso di dieci o quindici punti non sarà più possibile per lungo tempo recuperarlo anche perchè nei Paesi si fanno leggi che incentivano la recessione e la depressione a lungo periodo. Insomma c'è in corso di esecuzione un piano criminale per impoverire una grande parte della popolazione europea. Il conflitto Nord Sud non c'entra per niente e viene artatamente aizzato da Monti. Credo che dal momento che non è possibile fare una Europa capace di unirsi politicamente e di reggere a questo assalto alla baionetta la cosa migliore per noi è cacciare Monti e tornare alla lira. http://www.repubblica.it/politica/2012/08/05/news/monti_intervista_allo_spiegel_preoocupato_per_toni_antitaliani-40391125/?ref=HRER3-1
Dal febbraio del 2003 l'Italia ha una bomba ad orologeria sotto il culo: la legge 30 o legge Biagi che precarizza l'occupazione riduce i salari annienta i diritti. Sei milioni di persone ne sono vittime e tutta la nuova occupazione è biagizzata. Chi è tanto fesso tra gli imprenditori e lo stesso Stato da erogare contratti a tempo indeterminato quando può schiavizzare in 47 modi diversi i suoi dipendenti? Da allora questa legge viene deificata da ricordi del suo ispiratore solennizzati dal Presidente della Repubblica e dalla sadica categoria degli accademici e dei sindacalisti italiani. Bonanni si è vantato di essere estensore della legge Biagi! Questa legge porta l'Italia in recessione. Una recessione dalla quale non uscirà mai più.
Criminalità della politica economica.
Ci si lamenta che i mutui sono crollati della metà, sono a meno il 47% e non si aggiunge che è il risultato disastroso inevitabile della politica salariale di governo, confindustria e Cgil Cisl Uil che hanno portato le retribuzioni a meno di mille euro in media ed hanno reso il lavoro precario. La legge Biagi ha una incidenza fondamentale nella insicurezza e nella povertà che si sta diffondendo in Italia perchè ha creato sei milioni di sottosalariati (media 600 euro mensili) e di precari e continua a crearne. Tutta la nuova occupazione è precaria. Chi ti stipula un mutuo se hai un contratto trimestrale o addirittura settimanale come accade a tantissimi giovani?
La vendetta sociale e politica del padronato italiano sul 68 che dura oramai da quasi trenta anni sta producendo effetti rovinosi testimoniati anche dal crollo del credito al consumo. Bisogna anche aggiungere l'esosità crescente delle banche e delle finanziarie. Le banche pretendono oltre il 20 per cento per le scoperture e le finanziarie (credito al consumo) vanno anche oltre.
Il blocco delle attività dell'edilizia è sempre stato disastroso per i sistemi economici. L'Italia sta collassando ma partiti sindacati padronato e governo sono ancora in caccia del poco sangue che è rimasto ai lavoratori ed ai pensionati per succhiarlo e darlo alle Banche. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/07/09/Crollo-mutui-la-casa-tre-mesi-47-_7161927.html
Un lavoratore forestale è morto tra le fiamme mentre spegneva un incendio a Castronovo di Sicilia. Trattasi di lavoratore appartenente ad una categoria che viene periodicamente diffamata da una stupida campagna di denigrazione antioperaia. Stringiamoci alla sua famiglia ed ai suoi colleghi nel cordoglio per la perdita di una preziosa vita umana, di un padre di famiglia
che viene meno ai suoi cari ed alla Sicilia,. http://livesicilia.it/2012/08/04/forestale-muore-in-un-incendio
Giusto, giustissimo ma come si fa a formare una coscienza ambientalistica alla classe operaia italiana nel momento in cui le vengono sottratti tutti i diritti e la si condanna al precariato ed al sottosalario? C'è un ritorno all'ottocento nella condizione operaia italiana. Inoltre i sindacati compresi Cgil e FIOM stanno molto più attenti agli interessi politici del PD che dei lavoratori. Il compromesso lavoro senza salute non è stato stipulato dai lavoratori ma dai sindacati e chi non stava al gioco veniva esiliato nei reparti confino come testa calda se non licenziato. Asor Rosa dice come ovvie e giuste ma completamente aliene dalla realtà dell'inferno della condizione dei lavoro di oggi e del tradimento delle Confederazioni Italiane. Se domani qualcuno protesterà in fabbrica e sarà licenziato non ci sarà nessun articolo 18 a salvarlo. Andrà ramingo di porta in porta come il cameriere del "Giorno" del Parini. Nessuno vorrà prenderlo e dovrà morire di fame con la sua famiglia. Questa è l'Italia che neppure Asor Rosa conosce con tutta la sua buona volontà ed il suo ethos socialista.
L' Europa politica è fallita per colpa delle destre liberiste che sono al potere nei suoi ventisette stati. Se si farà sarà un lager spaventoso per i lavoratori e un potente alleato degli USA nella politica imperialistica e sanguinaria verso le nazioni indipendenti. Ammesso che l'Euro esca illuso dalla "crisi" in corso provocata scientificamente dagli USA, l'Europa sarà più debole come PIL e l'Euro varrà meno del 30 a 40 per cento di quello che vale ora. Questo, secondo me, nel giro di meno di un anno.
Tanto vale organizzare un movimento rivoluzionario per uscire dalla UE e dall'Euro ed organizzarci come nazione libera. Se restiamo saremo in trappola per sempre http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/05/crisi-monti-con-crisi-delleuro-leuropa-rischia-disintegrazione/317289/
Nelle componenti anarcoidi della mia formazione di "compagno" stanno i romanzi di Cronin specialmente "e le stelle stanno a guardare" e "anni verdi"e di Jack London il popolo degli abissi, il tallone di ferro, il richiamo della foresta.. In questi autori c'è tanto tanto rispetto per il punto di vista della classe oppressa, un rispetto che arriva a sfiorare il nichilismo.
Ho avuto la fortuna di diventare socialista senza essere inquadrato in una rigida disciplina dottrinaria ma leggendo disordinatamente di tutto e cercando di ragionare sempre con la mia testa tranne nei periodi in cui ero colpito dalla potenza di pensiero di dirigenti come Riccardo Lombardi.In quei periodi ragionavo sulla base dell'insegnamento che ricevevo. http://it.wikipedia.org/wiki/Jack_London
La cosa davvero sconcertante degli ex comunisti ora PD è che non solo hanno ripudiato la loro origine comunista dal 1921 alla Bolognina ma financo quella riformista del PSI dal 1892. Insomma si sono dichiarati fuori dalla intera storia del movimento operaio italiano, storia ricchissima e profondamente radicata nella cultura italiana. Per approdare dove? Al sostegno di Monti che sta finendo di spogliare i lavoratori italiani di tutti i diritti conquistati dal movimento operaio e socialista in oltre un secolo. Per approdare ai bombardamenti di Belgrado, della Libia, dell'Iraq, dello Afghanistan ed a condividere il destino dell'Italia ancella militare degli USA ed ancella etica del Vaticano. —
Siamo all'indomani del bombardamento atomico di Hiroshima ed a 48 ore da quello di Nagasaki. Gli americani non hanno mai chiesto perdono al popolo giapponese ed a tutti i popoli della terra per il modo criminale con cui hanno condotto tutta la seconda guerra mondiale bombardamenti di Dresda e Roma inclusi. Oggi ritengono di avere vinto la terza guerra mondiale con la disintegrazione dell'URSS causata da auto combustione interna del suo gruppo dirigente. Se pensate a che cosa è Napolitano rispetto il PCI vi renderete conto che Gorbacev non era molto diverso da lui rispetto al PCUS. Per salvare il mondo dalla visione fanatica degli americani che ritengono di modellarlo come dicono loro o di distruggerlo ci vuole una nuova URSS.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamenti_atomici_di_Hiroshima_e_Nagasaki
Gli USA stanno realizzando il programma di distruzione dell'Euro e si servono di Monti come del loro Tersite nel campo degli Achei (speriamo che riceva una bella botta dal greco Ulisse). Non ho dubbi che la Germania sia nel loro mirino. Se non fosse così il logorroico Monti non farebbe la campagna "degli italiani che non amano i tedeschi". Io spero che in Italia si crei un movimento che abbia la forza erculea di sconfiggere Napolitano Monti ed i partiti ruffiani in Parlamento e che diriga l'uscita dell'Italia dalla Euro oppure la rinegoziazione di mastricth e di Lisbona (come chiedeva a gran voce Bettino Craxi)
http://www.corriere.it/economia/12_agosto_06/financial-times-wall-street-implosione-euro_d3ec60e8-dfd3-11e1-a2e0-2a62fa6322b0.shtml
Pietro Ancona
Sarà spernacchiato da tutta Europa nella quale si sta ridicolizzando!
Finirà con il rovinarsi da solo per la sua inguaribile logorrea e la megalomania presenzialista. Si sente inviato speciale di Dio sulla terra e sproloquia sui maggiori giornali del mondo occidentale squalificandoci e facendosi ridere alle spalle. Presto l'Europa sarà una enorme risata che inghiottirà l'omino della Bocconi di Milano che si sente demiurgo di una nuova Italia, una nuova Etica, una nuova elite nutrita dalla spoliazione della parte produttiva del Paese. Bersani è ancora peggi di lui. Lo difende a babbo morto perchè non può contraddirsi dopo il sostegno dato.
http://www.repubblica.it/politica/2012/08/07/news/wall_street_journal_elogia_monti-40504160/?ref=HRER1-1
Pietro Ancona Il giornale del sionismo italiano Repubblica ha la faccia di bronzo di definire Noa voce simbolo della pace!! La pace dell'operazione Piombo Fuso applaudita dalla signora Noa! Nei bombardamenti di Gaza durati un mese che hanno distrutto le città riducendole a comoli di rovine morirono seicento bambine e bambine e migliaia dki palestinesi. Inoltre furono scientificamente crivellati tutti i serbatoi di acqua per assetare i disgraziati frastornati giorno e notte dal terribile rumore degli aerei in picchiati e dall'esplosione delle bombe! La signora Noa concepisce la pace come sterminio del "nemico".
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/08/05/news/parla_noa_voce_simbolo_della_pace_adesso_tempo_di_superficialit-40389210/
Pietro Ancona
Sono dispiaciuto e contrariato per il successo dello sbarco su Marte della navicella spaziale americana. Non ho dubbi che le tecnologie applicate nella operazioni saranno utilizzate nel megalomane progetto USA di dominio sul mondo, progetto che tiene in stato di costante allarme tutti i popoli che a turno sono chiamati dal boia dello zio Sam per essere decapitati. Ogni successo americano è una sconfitta per l'umanità che prima o poi ne sarà umiliata. Oggi continuo a ricordare lo sterminio atomico di Hiroshima. Domani ricorrerà quello di Nagasaki.
http://247.libero.it/focus/22747942/14/hiroshima-e-nagasaki-ricordano-le-vittime-della-bomba-atomica/
Pietro Ancona
Chiuderanno Taranto!
Oggi in TV hanno fatto vedere un servizio sui veleni di Taranto, sul suo mare nero. Agghiacciante! Un mare di coloro nero limaccioso talmente inquinato da lasciare un residuo enorme di veleni nelle mani che pur munite di guanti non erano al sicuro perchèquesti si sono subito quasi liquefatti a contatto con il terribile grumo di sostanze acide e nocive.
Non capisco perchè una situazione tanto grave e tanto pericolosa che ha prodotto danni irreparabili all'ambiente e la morte di oltre diecimila persone sia stata taciuta all'opinione pubblica. Perchè si è lasciato che la situazione degenerasse fino al punto di non ritorno (siamo al punto di non ritorno?) e i lavoratori che avevano sollevato il problema igienico ambientale sono stati isolati e licenziati. Perchè si è lasciata incancrenire la situazione?
Tutte le fabbriche o miniere o altre attività che si vogliono dismettere o chiudere hanno un periodo di abbandono e di inca
ncrenimento. In Sicilia si faceva bruciare le miniere di zolfo che si volevano chiudere.-
Io da lontano non posso azzardare sospetti sulla tempistica dell'azione della magistratura. Dicono che l'azione giudiziaria non è finalizzata verso la chiusura ma verso il risanamento degli impianti. Sarà così?
Confesso di essere pessimista. Credo che ci sia un disegno discusso e definito da qualche parte di una riorganizzazione internazionale della divisione del lavoro che prevede per l'Italia una quasi totale deindustrializzazione. Stiamo perdendo l'industria automobilistica e tantissime industrie manifatturiere o sono state acquistate da stranieri oppure si sono delocalizzate. Se si fa un inventario delle industrie che abbiamo perso negli ultimi tre anni c'è da mettersi le mani ai capelli. E se stanno provando a chiudere l'industria siderurgica italiana che è la più grande d'Europa? Ho il timore che Taranto non sarà risanata ma chiusa. Non so ancora come affronteranno il problema ma credo che non l'affronteranno tutto di un colpo. Sono molto curioso di vedere come impuperanno la tragedia. Assieme a Taranto o subito dopo sparirà quanto resta dell'industria chimica a Gela ed a Siracusa ed a Porto Marghera. Sono catastrofista? No, sono convinto che la strategia del capitalismo non ha remore e piuttosto che prevedere la sua compatibilità con l'ambiente preferisce altri orizzonti..... L'Italia purtroppo è indifesa. Nessuno si occupa dell'Italia a cominciare dal suo governo che obbedisce ad un Comando Straniero che oggi preme per la riduzione sostanziosa della sua potenza industriale.
http://www.youtube.com/watch?v=JoSP8YSQHp8
Pietro Ancona tramite Giuseppina Ficarra
Continua l'attenzione del CSM verso il gruppo antimafia di Palermo. Dopo Scarpinato ora sono in predicato di procedimento disciplinare Messineo e Di Matteo e non sappiamo se altri verranno aggiunti. Si vede che la Procura di Palermo ha messo il piede su un nido di vipere, su qualcosa di innominabile ma talmente importante da rischiare lo scandalo di una pubblica contrapposizione tra Presidenza della repubblica e Magistratura antimafia.
Se l'accusa che si rivolge ai magistrati è quello di aver parlato pubblicamente di quanto sta emergendo dalle loro indagini ebbene dobbiamo dire che la mafia vive ed ingrassa nel silenzio e nell'omertà e che arma dell'antimafia dentro lo Stato è l'informazione e la mobilitazione della opinione pubblica di quanto c'è stato o continua ad esserci di guasto dentro lo Stato. Ma di questo parleremo meglio quando vedremo le cose che vengono contestate a Messineo e Di Matteo verso i quali tanto per metterci il ferro dietro la porta diamo tutta la nostra solidarietà e disponibilità di cittadini a lottare in loro sostegno.
Gli arabi delle varie fazioni religiose si fanno manovrare dagli USA per scannarsi tra di loro peggio che protestanti e cattolici delle guerre di religione europee.Si sono fatti strumentalizzare dagli USA per aggredire prima la Libia ed ora la Siria. Stanno commettendo atrocità che li faranno ricordare con orrore dalle generazioni future. Grande responsabilità hanno i Fratelli Musulmani e quanti hanno scatenato l'Apocalisse contro Gheddafi ed Assad e sono fedelissimi ascari degli Occidentali che sono i vincitori delle terribili stragi in corso. Gli USA hanno anche loro squadroni della morte dentro le varie fazioni che agiscono con attentati terroristici in Iraq Afganistan.
Alla fine queste belve moriranno affogate nel sangue che hanno versato e resteranno nella storia umana come marionette sanguinarie della Clinton, di Cameron, di Holland.
Ma c'è una parte del mondo arabo che resiste eroicamente all'imperialismo ed ai suoi killers arabi: la Siria di Assad, l'Iran, la Libia fedele a Gheddafi, l'Egitto della classe operaia tradita dalla "primavera" etc.etc... http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-08-08/iran-campo-fianco-assad-063730.shtml?uuid=AbRURDLG
Ore ed ore di interviste su Rai New24 e non so su quante altre di questo atleta topato fatte da intervistatori in ginocchio, pieni di comprensione, che gli domandano della mamma, che cosa ha detto la mamma, immagino che dispiacere etc...... Questo signore è andato a comprarsi la droga in Turchia sostenendo spavaldamente che "basta mettere 1500 euro sul banco del farmacista" per avere quello che si vuole.
Una nauseante intervista di uno che aveva chiaramente due scopi per raccontare la sua inverosimile storia "umana" alla TV: tentare di farsi perdonare e salvare il culo ai dirigenti della sua federazione.
Pensavo che l'atletica si salvasse dalla corruzione generale dello sport a cominciare da calcio. Ma è tutto un marciume immense penso degli scarichi della Ilva di Taranto. C'è una nomenclatura che ci mangia bene, anci benone che ha organizzato questi incontri massmediatici che hanno lo scopo di attenuare lo sdegno della popolazione per le cose che questa volta sono venute fuori.. http://www.giornalettismo.com/archives/447565/alex-schwazer-positivo-allepo-ho-sbagliato-la-mia-carriera-e-finita/
Vendola dovrebbe riconoscere con onestà le sue responsabilità per il disastro ecologico umano e sociale di Taranto. E' Presidente della Regione e non ha mai alzato un dito per contestare la gestione di una fabbrica che ha devastato Taranto e minato la salute alla sua popolazione. Spera di cavarsela tenendo un basso profilo e defilandosi. Ma non è così. Nella tragedia dell'ILVA ha un ruolo primario!http://www.youtube.com/watch?v=ktCUH6EjQJo
Proprio perchè la chiusura dell'Ilva sarebbe una catastrofe per l'economia nazionale costretta ad approvvigionarsi all'estero sono convinto che il progetto è di chiuderla. Non lo faranno domani e neppure dopodomani ma comincieranno subito a ridimensionare con la politica del carciofo. Noi non abbiamo un governo che fa gli interessi nazionali se non a parole e mentendo. L'Italia è stata messa in castigo e deve stare dietro la lavagna. Nel suo futuro non c'è il PIL che ha tuttore e neppure l'economia industriale basata su fondamentali come la siderurgia e la chimica.
La barbarie della pena di morte inflitta dalla "Giustizia" più classista e più ingiusta del pianeta. I condannati a morte sono per la gran parte neri e poveri come se le criminalità fossero più presenti tra la popolazione nera e non è così. Gli Usa esportano non diritti civili e democrazia come pretendono ma barbarie e violenza ed una ideologia tratta dalle pagine più truci della Bibbia di vendetta e di nessun rispetto per la vita umana. http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/08/news/giustiziato_texas-40557742/?ref=HREC1-10
Non ci vuole arca di scienza per capire che i "compiti in casa" che ci sono stati assegnati dalla BCE e che sono stati eseguiti e saranno eseguiti con diligenza senza tuttavia toccare i patrimoni ed i privilegi in pensioni d'oro ed emolumenti favolosi della borghesia di Stato, ci porteranno diritto alla rovina. L'Italia ha avuto un PIL di circa 1800 miliardi di euro, il sesto del mondo. E' possibile una riduzione in due anni di almeno il 5 per cento con riduzione di 9 miliardi. Scenderemo quindi a 1700 miliardi. A questo punto il rapporto PIL-debito diventerà ancora più problematico perchè ad ogni punto di discesa del PIL corrisponde un aumento della percentuale del debito che non scenderà ma aumenterà. Bisogna aggiungere la possibile smobilitazione di fattori importanti del sistema industriale come l'industria siderurgica e l'industria chimica mentre la dismissione delle industrie controllate dal Tesoro produrrà ulteriore impoverimento.
Le smobilitazioni di pubblici dipendenti e la loro mancata riallocazione impoverirà le famiglie che saranno costrette a fare a meno dei redditi di almeno 500 mila persone del pubblico impiego. Anche la chiusura delle Province avrà un effetto depressivo notevole su tutti i centri che ne saranno colpiti dove verrà meno un cespite notevole anche per le professioni liberali e per i commerci.
La politica di colui che si atteggia e si dichiara salvatore dell'Italia ci porta al disastro. Magari è stabilito da qualcuno non so dove che dovrà essere così ma non è la spending review a senso unico i bassi salari le pensioni di fame la contrazione del welfare che ci riporteranno alle condizioni preMonti.
Sarò paranoico ma sono convinto che il governo Monti abbia il compito di impoverire l'Italia alla quale la nuova divisione internazionale del lavoro dell'Impero ha riservato un destino di turismo, agricoltura, servizi...
Per questo quando ho sentito stamane la signora Fornero dire che teme per l'industria italiana ho subito desunto che al governo hanno in mente di assestarle un durissimo colpo a cominciare dalla dismissione dell'impianto siderurgico di Taranto al quale presto uniranno altre dismissioni a Porto Marghera Siracusa e Gela dell'industria chimica. Il cognato della signora Fornero Mario Deaglio (o il marito non so bene) oggi propone di cedere le riserve auree. Insomma, deindustrializzaione da un lato, indebolimento patrimoniale dello Stato dall'altro....
Nella desolata nazione che si fa profilando si salvano soltanto i ceti alto borghesi e tutti coloro che si sono arricchiti come Creso nei cinquanta anni trascorsi. Questa nuova superclasse di privilegiati vive in stretta comunione gli altri privilegiati del mondo occidentale e financo dei paesi "liberati" dal socialismo arabo con la cosidetta primavera. Ricchi sfondati che abitano in Egitto o in Tunisia ma hanno interessi comuni e depositi bancari a N ew York o Londra.......
Diceva con espressione colorita il mio amico Epifanio quando qualcuno gli proponeva turismo al posto di industria che non lo attirava la sorte di diventare un popolo di camerieri con o senza marsina. Credo che avesse ragione!
Pietro Ancona Il silenzio è d'oro!
Provenzano dopo aver mostrato una qualche apertura a vuotare il sacco sulla trattativa Stato-Mafia tanto da aver chiesto "garanzie" per i figli si è chiuso in un assoluto ermetico silenzio. Nell'incontro con Alfano e Lumia non ha dato alcun seguito alla disponibilità che aveva mostrato. Come interpreto questo fatto? Lo interpreto nel senso che Provenzano intuisce o sa che lo Stato non vuole andare avanti sulla strada indicata dalla procura di palermo. Vuole insabbiare tutto. Provenzano si è fatto i conti ed ha capito che, stante ai rapporti tra le varie forze in campo, non gli conviene esporsi e favorire l'azione della Procura di Palermo.
10.8.2012 Pietro Ancona L'antimafia non può diventare il blasone salvifico per diventare Presidente della regione. Non basta. Se sei antimafia e sei montiano, sei per la legge Fornero, sei per la riduzione del welfare, sei per la legge Biagi etc... insomma se sei antimafia e sei PD non sei accettabile! Sei parte dell'establiscement politico che non farà alcuna riforma per la riduzione dei privilegi ed il riuso delle risorse regionali. Per questo non voterò Crocetta. Non ha capito perchè la lasciato la sinistra comunista per il PD. E' stato eletto deputato europeo. Potrebbe bastargli ed invece no,. Vuole fare il Presidente della regione e forse ci riuscirà. Non potrò votare Fava pur avendone stima perchè SEL è in procinto di sciogliersi nel PD. Per i candidati della destra non posso votare. Forse il 28 ottobre me ne starò a casa a masticare amaro su una politica che chiude tutte le porte.
Pietro Ancona Non solo Napolitano Mancino e le "autorità" coinvolte nella trattativa Stato-Mafia ma anche i Berluscones ne sono allarmati, allarmatissimi. Temono le cose che potrebbero sapersi. Reclamano la mano dura per Ingroia, Messineo, Di Matteo, Scarpinato. Per l'editorialista e direttore del Foglio non basta il procedimento presso il CSM. Si reclama il processo penale, il carcere... E meno male che non abbiano la pena di morte. I berluscones sembrano terrorizzati e vogliono il segreto di Stato, l'occultamento di tutto. Pietro Ancona La Banca con la quale Monti è culo e camicia, la Leham Saks ha dichiarato l'Italia inaffidabile e comunicato di essersi liberata del 92 per cento dei titoli di Stato Italiano. Questa è la Banca che ci ha affibiato tramite Obama e Napolitano Monti come Presidente del Consiglio. La dichiarazione di oggi mi conferma nel sospetto che Monti abbia il compito di rovinare l'Italia, di ridurla sul lastrico, di chiudere tutte le sue industrie e svendere il suo patrimonio Ci vorrebbe un tribunale speciale per processare questo governo per alto tradimento continuato. Ma chi nomina questo tribunale speciale? Il Parlamento e Napolitano sono complice. Tutto l'establiscement italiano è proiettato in una politica di smantellamento e di annientamento di quella che un giorno fu l'Italia. Anche Taranto è della partita. Taranto sarà chiusa e Monti ci dovrà dire a chi andrà la siderurgia e la chimica italiana.
11.8.2012 Putin brutto e cattivo Dopo le rivoluzioni colorate e le martiri tipo Sakineh ora la Cia Ned si inventa la rivoluzione musicale connessa ai diritti civili. Madonna la nota pop star contesta a Putin di non rispettare i diritti dei Pussy Riot. Naturalmente potenti ventilatori alle spalle di Madonna e di altri campioni della crociata antiPutin hanno diffuso ed amplificato il caso a livello mondiale. Putin è brutto e cattivo perchè non vuole concedere ai Pussy Riot di fare out omosessuale e di essere insensibile alla musica. Oggi Rai new 24 ha trasmesso ore ed ore di servizi dedicati alla nobilissima protesta dei musicisti e degli artisti di Holliwood e dintorni. Una cosa ossessiva, nauseante! Naturalmente ci si arrampica sugli specchi e si intervistano diecine di attivisti prezzolati dalla Ned-Cia che si sgolano a dire quanto è brutale Putin, quanto è rozzo etc...... Certo nella catena massmediatica occidentale Cia-Ned Corradino Mineo e la sua Rai New24 occupano un posto di rilievo.... Pietro Ancona I Dinosauri dell'Autonomia! Le elezioni regionali siciliane saranno uno scontro tra dinosauri per dividersi quello che resta della regione politicamente moralmente e finanziariamente fallita. Per noi ci saranno soltanto nuove tasse. Lo Sicilia continuerà a fare la corsa del gambero e finirà in un burrone. I partiti sono nella fase estrema della loro degenerazione personalistica. Cordate di famuli e di cortigiani tifosi di questo o quello si scontreranno per accaparrarsi il potere. Meglio starsene lontani. Non andare a votare e organizzare referendum regionali per imporre con la partecipazione popolare i mutamenti desiderati dalla popolazione. Pietro Ancona Le Olimpiadi sono qualcosa di profondamente diverso di ciò che dicono di voler essere e non mi piacciono più nè mi entusiasmano più. Le Olimpiadi della antica grecia erano gare che si combattevano tra esseri umani "naturali". Persone che non venivano condizionate da anni di allenamenti mostruosi, ore ed ore di allenamenti per i quarantootto mesi che si intervallano. I risultati ottenuti da un così lungo e prolungato esercizio preparatorio fisico fanno dell'atleta una persona profondamente diversa da noi e che per restare tale deve continuare a fare la sua vita speciale dentro la struttura che lo tiene legato allo sport. Ho visto espressioni di gioia per la vittoria conseguita nel volto sfigurato dalla soddisfazione ferina per il successo che mi hanno turbato. Inoltre, durante le Olimpiadi ci dovrebbe essere una moratoria delle guerre ed invece il sangue è corso e continua a correre. Sono impressionato dal fatto che l'intellighentia democratica americana e i giornali legati al partito di Obama chiedono il bombardamento della Siria. Lo sterminio di un paese già aggredito da eserciti privati di assassini. Questi fatti stanno insieme,le Olimpiadi e le guerre in corso e gli intellettuali democratici che chiedono di tagliare la testa ad Assad. Tutto questo mi sgomenta e mi porta a considerare le Olimpiadi non alternative ma complementari alla guerra. Pietro Ancona 8 minuti fa · Siamo prigionieri! Siamo prigionieri degli americani che ci controllano con le 104 basi militari presenti nel nostro territorio nel quale si sono ritagliate grandi enclavi USA; Siamo prigionieri dell'EURO e della Unione Europea che ci ha imposto le sue regole ed ha stracciato la nostra Costituzione Siamo prigionieri del vaticano che ci impone le sue norme etiche I secondini di questa prigione sono i partiti di Alfano, Bersani, Casini.... Pietro Ancona La sanguinaria Hillary Clinton dopo il disastro dei suoi contractors in Siria corre ad Instanbul per sollecitare un maggiore coinvolgimento della Turchia nella guerra di soffocamento di Assad. Gli USA sono fattore malvagio di guerra e di sofferenze per l'umanità. Pietro Ancona La soppressione dei tribunali è una orribile decisione che renderà assai più difficile ed irrangiungibile la Giustizia. Non la c ondivido come non condivido e non condividerò mai la soppressione delle Province mentre si lasciano in piedi ed anzi se ne aumentano i poteri le regioni. Regioni che sono lo Stato in sedicesimo, fonte di oppressione fiscale e di sperperi folli perchè in generale diretti da ducetti megalomani che non hanno esitato di aprirsi "ambasciate" all'estero per averne personalmente un punto di appoggio. Il costo delle regioni è diventato mortale per l'Italia e la trascinerà a fondo. Ma non si toccano perchè interessano l'Oligarchia partitica che vi si riproduce con tutti i suoi privilegi. Penso alla tragedia di quattro province siciliane su nove. Province che sono fondamentali nel mantenimento dell'equilibrio sociale ed amministrativo dello Stato. Quando sopprimeranno le province di Caltanissetta, Ragusa, Siracusa ed Enna un colpo spaventoso sarà inferto alle popolazioni. Le Province perderanno abitanti che non vi troveranno più mezzi di sussistenza. L'accorpamento delle regioni prelude alla nascita di mini-regioni dentro le regioni. Un casino! Le tasse che si rovesceranno sui cittadini saranno insopportabili ed i servizi peggioreranno. 10.8 Pietro Ancona Il sistema politico americano è allucinante! La campagna elettorale non finisce mai ed i comportamenti dei contendenti sono determinati dai sondaggi di opinioni che sono il contrario spesso della verità e della giustizia. Partecipano alla campagna cordate di multinazionali e di lobby che poi avranno un peso determinante nel Governo del paese. Non c'è un solo attimo di riflessione e l'elettorato è passivizzato dai massmedia e ridotto a tifoserie. E' raro che la politica esista dal momento che trattasi di un pastone di scelte che vanno bene a democratici e repubblicani. Obama fa riforme finte per la sinistra e strizza l'occhio alla destra. Il peso dei fondamentalismi cristianisti o ideologici di destra è enorme! La democrazia americana è la maschera teatrale di un regime profondamente fascista e razzista basato sulla repressione. Le carceri americane ospitano tre milioni di poveri in grande parte neri. Come se l'Italia avesse seicentomila carcerati piuttosto che sessantamila! Settanta milioni di poveri vivono nel sottosuole delle città, nelle foreste, nei campeggi di roulottes
12.8.2012
Meglio Romney Nell'allucinante sistema politico americano che è tutto un teatro massmediatico per un elettorato che può solo fare tifoseria agitare le bandierine e suonare il trictrac a favore di questo o di quello le differenze tra i due candidati tendono quasi ad annullarsi perchè i democratici come il pd in Italia da almeno trenta anni hanno scelto di fare la politica del blocco sociale repubblicano. Ai fini del pianeta terra non solo non c'è differenza tra Romney ed Obama ma è preferibile che vinca Romney perchè è l'America non mascherata che viene allo scoperto per quella che è: aggressiva, sanguinaria, ingiusta. Sovrapponete la politica di Obama a quella di Bush: Dove è la differenza? Obama serve per acchiappacitrulli tra i democratici e i socialdemocratici che ieri andavano in brodo di giouggiole per lui e fanno finta di credere che la sua America sia davvero giusta, buona, amorevole et.....
Taranto è spacciata! Taranto è spacciata! Dopo quarantasette anni e diecimila morti (ma forse sono molti di più) si sono accorti che lo stabilimento inquina. Comune, Regione, Stato, Sindacati nessuno si è accorto in mezzo secolo di quanto si vede ad occhio nudo: la città ricoperta di una polvera rosa che si attacca ai polmoni ed il mare nero nero di sostanze velenose che lo hanno ucciso. Mi domando perchè la magistratura non sia intervenuta quaranta anni fa e perchè ha lasciato fare.. L'intervento giudiziario interviene nello scenario di un paese che sta ridimensionamento enormemente l'importanza e la qualità della sua amministrazione e della sua economia. Intuiamo l'esistenza di un disegno di una nuova organizzazione internazionale del lavoro nell'Occidente che ci vuole retrocessi e deindustrializzati. L'Italia deve abbandonare settori fondamentali della sua economia: siderurgia, chimica, navalmeccanica. Deve diventare un paese di camerieri e maggiordomi come la Florida. Dopo Taranto verranno Gela Siracusa e Porto Marghera. Forse l'area dell'ILVA sarà occupata da una grande base dell'esercito che ci occuopa quello USA!
Raffinatezze del Pentagono La dottrina Laurence D'Arabia rielaborato dagli uffici alti studi strategici del Dipartimento della Difesa USA ed applicata alla situazione del mondo arabo di oggi sempre più lacerato ed insanguinato. Americani terroristi e Fratelli Musulmani fianco a fianco per abbattere con la violenza il governo di Assad e ridurre la Siria in macerie. L'uccisione di Osama Bin Laden mostrata in diretta con Obama ed i suoi colaboratori che assistono e fanno commenti da spettacolo cinematografico è stata evidentemente confezionata per gli allocchi e per chiudere "quella" fase del terrorismo. Mai come adesso il terrorismo americano ed israeliano è complice del terrorismo degli islamisti. Si conferma che Al Qaeda è una Sezione della Cia! http://www.ilfoglio.it/soloqui/14548
Specialisti della controinformazione La griffe della campagna Cia-Ned contro la Russia di Putin che si ostina a non approvare il massacro di Damasco è la musica e la cultura. Si arriva ad interventi grotteschi come quello di Madonna ed altri vip miliardari dello spettacolo USA a favore dei Pussj Riot. Oggi si mobilita l'UNESCO che toglierà a complesso monumentale del Cremlino della Piazza Rossa della Cattedrale di san Basilio dai beni "patrimonio dell'Umanità"! Non ho parole per commentare una così meschina e ridicola aggressione alla libertà alla storia ed alla cultura della Russia. Non si digerisce che dentro le mura del Cremlino ci sia il mausoleo di Mao!!!
Notizie sempre più angoscianti dagli USA.L'intellighentia democratica degli USA spinge Obama a bombardare la Siria. Gli USA sono già impegnati da 17 mesi a fianco dei ribelli e dei contractors che hanno devastato la Siria riducendola ad un colabrodo. Ma i democratici USA temono di perdere le elezioni di novembre perchè i repubblicani sono più guerrafondai e probabilmente l'elettorato voterà per loro. Si apre una gara nel Paese a chi è più sanguinario dell'altro. Nessuno si perita a domandarsi le ragioni della guerra.... http://www.ilfoglio.it/soloqui/14549
12.8.2012 L'Italia cancellata dalle spending review e da tutto il resto
Ha iniziato il governo Berlusconi e questo governo va avanti come un trattore nel cancellare l'Italia: l'Italia da Cinecittà alla scuola pubblica di eccellenza ai buoni ospedali secondi soltanto a quelli francesi al sistema pensionistico equilibrato ed invidiato dal mondo, al teatro, alla musica, a tutto. Istituzioni culturali centenarie che hanno fatto il prestigio dell'Italia vengono messe in liquidazione. La vergogna delle privatizzazioni dei beni culturali va avanti. L'Italia di Monti è squallida, povera, fallimentare, buona solo per i ricconi che continua a proteggere in Svizzera.
L'ascensore sociale Quando sta accadendo nel pubblico impiego italiano dopo la campagna di diffamazione che se ne fatta e non parlo solo di Brunetta ma anche di tanti soloni di sinistra è rovinoso e ci fa ritornare alla penuria del dopoguerra prima dell'avvento dello Stato interclassista della DC, Stato che fu motore di una grande crescita della società civile alla quale collaborarono partiti di vera sinistra come erano il PCI ed il PSI e sindacati che erano veri sindacati come la CGIL di Di Vittorio e poi di Novella. Gli impiegati pubblici furono l'ascensore sociale di tante famiglie. Famiglie poverissime di contadini o di artigiani che si ritrovavano con un membro impiegato all'Ente di Sviluppo o alla Provincia fecero un balzo in avanti con il loro congiunto. Gli stessi quartieri che abi tavano cambiarono in meglio. Lo stipendio dell'impiegato serviva per fare laureare il fratello minore e per tante altre cose. La possibilità del miglioramento veniva messa sotto gli occhi di tutti. E questo aiutava l'economia nazionale assai di più del suo contrario. Un altro ascensore era la laurea.Ora la laurea è stata distrutta dalla legge Biagi. La produttività e l'utilità di un posto non va mai visto in riferimento alla sua funzione specifica ma nello scenario sociale generale del Paese. Tutta la scienza infusa di Monti di Letta e di quanti la pensano come lui porterà soltanto disgrazia e miseria. Se posso usare un paradosso quello che si è chiamato clientelismo è stato più benefico all'Italia di tante spending review-
Silenzio dei massmedia sulla uccisione del nero a New York Come volevansi dimostrare! La disonesta catena massmediatica occidentale che va da NYT a El Pais ha silenziato l'orribile assassinio compiuto da un branco di poliziotti di New York. Un uomo di 51 anni anni, un negro come loro lo chiamano, un esseere umano, è stato ucciso perchè fumava marjuana. L'uomo preso dal panico ha tentato di fuggire ai sei energumeni indivisi che lo placcavano con grosse pistole in pugno! E' stato abbattuto! Oggi un giornale della destra bianca impupa una sequenza assolutamente inattendibile dell'evento! Naturalmente il Negro Obama sta zitto e con lui tutta l'intellighentia democratica USA http://www.stormfront.org/forum/t906553/
Vergognosi esperimenti di segregazione e schiavizzazione in Arabia Saudita, lo Stato proprietà di una feroce Monarchia da sempre alleata degli USA e dei petrolieri occidentali. Una città di sole donne per farle impazzire in una comunità innaturale di tipo monacale e sottoporle ad un controllo che azzera i diritti umani e civili. http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/12/news/arabia_saudita_la_citt_di_
Gli americani hanno autorizzato i Fratelli Musulmani a far fuori l'Esercito dal Governo e dal controllo dello Stato. Fanno pagare all'esercito le "aperture" che avevano seppur timidamente mostrato verso i palestinesi. L'Egitto si avvia a diventare di nuovo uno Stato Kessingeriano: un guardiano dell'Occidente in Oriente http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/13/egitto-morsi-licenzia-militari-via-ministro-difesa-tan/ Monti-Ponzio Pilato! Come sospettavo, il governo VUOLE la chiusura dell'impianto siderurgico di Taranto e certamente non per ragioni ecologiche! Deve consegnare l'area agli americani che la reclamano per farne una base militare in grado di controllare tutto il Mediterraneo. Prova di questa volontà è avere rinviato alla Consulta la questione sollevata dal giudice di Taranto. Che cosa potrà decidere la Consulta? Certamente non può decidere il disinquinamento degli impianti (non è compito suo) e quindi deciderà a favore della tutela della salute dei tarantini. In conseguenza di ciò l'ILVA dovrà chiudere!http://www.repubblica.it/politica/2012/08/13/news/ilva_governo_pensa_a_ricorso_alla_consulta-40862708/?ref=HRER2-1
Pietro Ancona Facciamo una petizione per la liberazione di tutti i bambini palestinesi che gli israeliani tengono prigionieri nelle loro carceri. Bambini e bambine di cui le famiglia a volte non sanno più niente per mesi o addirittura per anni. Vediamo se una parte dellì'occidente è capace di avere un cuore e di mobilitarsi per una causa sacrosanta giacchè la prigionia dei bambini grida vendetta A Dio ed al
mondo!
Guerra civile in USA Il mondo potrà essere salvato dagli USA soltanto se ci sarà una guerra civile al loro interno tra le classi oppresse ed i feroci miliardari che hanno programmato guerra a tutte le nazioni non anglosassoni della terra. Una guerra civile diversa per contenuti da quella che si ebbe tra nordisti e suddisti nel 1860. Una guerra civile capace di dare ruolo e dignità sociale ai sessanta milioni di americani costretti a vivere nel sottosuolo e nelle roolettes ed altri altre centinaia di milioni di americani costretti a vivere imbottiti di tranquillanti per l'ansia che il regime tramette.
per le elezioni regionali siciliane si potrebbe ipotizzare un movimento che si richiami ai FASCI SICILIANI che furono un maturo e consapevole tentativo di riformare la società siciliana a cominciare dalle miniere e dall'agricoltura. Oggi si potrebbe fare un programma di quattro punti rivolto al riequilibrio sociale in Sicilia ed ad un uso diverso della Regione.nel programma l'abolizione di tutti i privilegi e delle privatizzazioni. Riduzioni delle spese dellARS da 2 miliardi a 200 MILIONI. iL PROgramma dovrebbe fondarsi sull'alleanza tra tutti coloro minacciati di proletarizzazione o di pauperizzazione.
Oramai è chiaro che i Fratelli Musulmani sono i migliori alleati degli Usa in tutta l'area del medio oriente ed oltre. Diciamo in tutta l'area musulmana. In Egitto vengono preferiti addirittura ai Militari e Morsi è il loro uomo-gendarme dell'imperialismo anglosassone nella zona.
I poveri palestinesi sono rimasti davvero un popolo solo e "dispiziato" (aggettivo siciliano derivante dalla cultura greca dell'Isola che indica grado estremo di disperazione). Hamas ed OLP sono al servizio dei Fratelli Musulmani ed hanno collaborato ieri con La Nato per distruggere l'ottimo Stato del grande statista africano Gheddafi ed oggi stanno collaborando per distruggere il socialismo in Siria ed installarvi un regime di terrorismo religioso.
Quindi ai poveri palestinesi non resta che diventare pazzi sotto l'occupazione di israele che li vessa e li fa stare male nella prigione a cielo aperto di Gaza e nella GisGiordania in cui quanto prima gli israeliani scacceranno i palestinesi come fa il cuculo con i disgraziati pulcini dei passerotti.
14.8.2012
Pietro Ancona
Mille morti e migliaia di feriti e di incarcerati in Egitto per cacciare via Mubarak e portare al potere Morsi della potente sette dei Fratelli Musulmani alleati degli USA. La piazza credeva di combattere per la giustizia sociale e per la libertà negate dall'imperialismo e si ritrova con un nuovo Gendarme dell'Occidente al potere. Solo una forte rivoluzione comunista può davvero liberare dal servaggio dalla fame e dallo sfruttamento le masse arabe.
Pietro Ancona
Roma è nel laboratorio della manipolazione storica e
politica della Polverini e di Alemanno. Roma è diventata città di violenza
fascista e xenofoba e la provincia viene rieducata dalla Polverini al
ricordo ed al recupero dei criminali fascisti che macchiarono per sempre di
sangue il nome dell'Italia uccidendo e massacrando durante l'avventura
coloniale. Questo avviene nell'indifferenza del partito che dovrebbe
tutelare i valori della democrazia in Parlamento il quale ha invece una sola
cosa in testa arrivare a qualsiasi costo e comunque al governo profittando
del fatto che ad oggi la gente o vota per lui o è costretta a votare i
berluscones o Casini con i quali è comunque alleato nel sostenere il governo
Monti. Una responsabilità morale politica e storica nella deriva fascista
della pubblica amministrazione italiana è di Napolitano che ha impostato la
celebrazione del 150 anniversario senza dare adeguato risalto alla
Resistenza e recuperando acri ticamente tutta la storia d'Italia
colonialismo e ventennio fascista compresi. Il sacrario costato agli
italiani 120 mila euro può darsi che resterà dove è e non sarà rimosso.
Ricordo che Epifani era molto amico della Polverini che è stata sdoganata
dalla CGIL e che Zingaretti Presidente della provincia guarda da un'altra
parte e si prepara a fare il sindaco di Roma senza rompere con l'elettorato
di destra.
Pietro Ancona
Roma è nel laboratorio della manipolazione storica e politica della Polverini e di Alemanno. Roma è diventata città di violenza fascista e xenofoba e la provincia viene rieducata dalla Polverini al ricordo ed al recupero dei criminali fascisti che macchiarono per sempre di sangue il nome dell'Italia uccidendo e massacrando durante l'avventura coloniale. Questo avviene nell'indifferenza del partito che dovrebbe tutelare i valori della democrazia in Parlamento il quale ha invece una sola cosa in testa arrivare a qualsiasi costo e comunque al governo profittando del fatto che ad oggi la gente o vota per lui o è costretta a votare i berluscones o Casini con i quali è comunque alleato nel sostenere il governo Monti. Una responsabilità morale politica e storica nella deriva fascista della pubblica amministrazione italiana è di Napolitano che ha impostato la celebrazione del 150 anniversario senza dare adeguato risalto alla Resistenza e recuperando acri ticamente tutta la storia d'Italia colonialismo e ventennio fascista compresi. Il sacrario costato agli italiani 120 mila euro può darsi che resterà dove è e non sarà rimosso. Ricordo che Epifani era molto amico della Polverini che è stata sdoganata dalla CGIL e che Zingaretti Presidente della provincia guarda da un'altra parte e si prepara a fare il sindaco di Roma senza rompere con l'elettorato di destra.
Pietro Ancona I partiti si sono tutti stinti ed omologati nel grigiore di un liberismo che è la continuazione del fascismo senza gli orpelli e l'armamentario di questo. Tra questi c'è purtroppo il PD che ha ricondizionato psicologicamente e culturalmente il suo elettorato o meglio il suo popolo al quale ha inoculato la politica del governa a tutti i costi e con chiunque e prescindendo da ogni valore ritenendo il governo la cosa più importante prescindendo da qualsiasi contenuto. Inoltre Napolitano ha editato un anniversario della storia d'italia senza adeguato risalto alla Resistenza e salvando tutto comprese le avventure coloniali fasciste Di Graziani. Noi palermitani celebriamo il generale magliocco che non fu camicia nera ma gasificatore dei libici assassino dal cielo.
Pietro Ancona Secondo notizie della Banca d'Italia soltanto 486 miliardi di euro in titoli italiani è nella mani straniere. Il resto è tutto italiano. Insomma il debito italiano è sopratutto un credito di italiani. Non capisco perchè non si tiene conto di questo e si parla dei 2000 mila miliardi come se li dovessimo tutti all'estero!
Pietro Ancona La posizione della Fiom e della CGIL( che ormai parlano la stessa lingua) sulla questione Ilva è incomprensibile per non dire strana, molto strana. Dicono di stare dalla parte del Magistrato. Giusto! Ma il magistrato non si pone il problema dei lavoratori e delle loro famiglie che verrebbero danneggiate in caso di chiusura dell0 stabilimento siderurgico. Questo è un problema della politica e del sindacato. La impressione che ne traggo è che il PD ha mollato l'acciaieria sapendo che la mancata risoluzione del conflitto salute-lavoro danneggia Vendola che se la trova in casa e che in effetti è uno dei massimi responsabili della degenerazione della situazione e sapendo che Monti in effetti non vuole la sopravvivenza dell'industria siderurgica italiana perchè ha il compito di deindustrializzare l'Italia dai suoi sponsor mondiali
Pietro Ancona Il sangue inzuppa tutto il Medio Oriente! Credo che siamo oltre il milione di morti e non sappiamo quanti mutilati, malati, feriti, bambini che nasceranno deformi. Tutto manovrato dalla Casa Bianca dal Pentagono dalla Nato. Ma moltissimi arabi sono al servizio di questa carneficina| I contras che combatterono in Libia ed ora in Siria e domani in Iran. Tutti come i galli di Renzo che si beccavano tra di loro e finirono nella pentola del Dr.Azzeccagarbugli. Si abbattono le nazioni sovrane ed indipendenti dal potere imperiale di Washington. Al loro posto i fanatici Fratelli Musulmani, i terroristi di AlQaeda, i miliardari degli emirati arabi, i neocon istruiti nelle università americane ed ora al governo in Tunisia, Libia, Egitto..... Pietro Ancona Governo e proprietà ILVA non spenderanno un centesimo per il risanamento. Il Ministro all'ambiente (sic!)arriva ad affermare che l'inquinamento di oggi è inferiore a quello che provocò i diecimila morti per cancro. Se decidono un prosieguo senza tuttavia grande futuro (il futuro è la base militare USA) fingeranno di fare una bonifica. Sindacati, governo regione e partiti sono soltanto infastiditi ed indispettiti per la posizione della Magistratura. E' già partita una indagine ministeriale sulla magistrata che ha ordinato il blocco degli impianti. ecco il parere di un costituzionalista sulla vicenda http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8269/
15.8.2012
Anche quest'anno ennesima pulcinellata (diciamo pagliacciata, pulcinella era persona seria) della politica italiana nelle carceri. Carceri tra le peggiori del mondo e non solo per il sovraaffollamento ma anche per il vitto e per le regole medioevali che vigono al loro interno. Ma chi se ne frega? Chi è in carcere? Solo i poveri sono in carcere. I ricconi al messimo hanno gli arresti domiciliari nelle loro ville con piscina.
I radicali italiani, poco più che unici nella oligarchia politica italiana, si servono delle carceri come di un colossale Spot propagandistico. La gente dice: ma quanto sono bravi, come sono buoni, come sono sensibili etc ...etcc.. Ma nelle carceri da loro visitate ogni ferragosto da almeno una trentina d'anni le cose peggiorano sempre..... Le visite sono utili alle campagne elettorali di Pannella e consimilibus
Il giornale sionista di Giuliano Ferrara assai bene informato su Israele ci dice che tutti i preparativi sono stati completati per un attacco all'Iran. Ci dice anche che nella città saudita di Tabuk al confine con l'Iran sono stoccati materiali bellici per supportare anche l'invasione di terra dopo i bombardamenti.
Una nazione di 74 milioni di persone in grandissima parte giovanissimi o giovani sarà sotto il fuoco apocalittico della aviazione israeliana e forse Nato ed Usa.
Mi domando cosa aspettano i dirigenti dell'Iran a sferrare un attacco contro Israele. La migliore difesa è l'attacco! Piuttosto che aspettare con l'agnello il coltello del macellaio che lo sgozza quanto meno vendere cara la pelle e dimostrare all'umanità che si può e si deve resistere all'imperialismo sionista degli USA! La resistenza dell'Iran è la resistenza del pianeta terra alla barbarie USA. Se si distrugge l'Iran subito dopo verranno Russia e Cina.....
Gli iraniani hanno diritto alla bomba atomica. Se avessero la bomba atomica oggi non sarebbero sotto la minaccia di una aggressione che avverrà nei prossimi due mesi.
Grillo e Maroni propongono un referendum per uscire dall'Euro. Se pensano di vincere si sbagliano perchè l'Italia è stata terrorizzata dai suoi maggiori partiti, dal Presidente della repubblica, dal governo sulle "catastrofiche" conseguenze di una uscita dall'Euro. Gli italiani subiscono ogni giorno un trattamento di terrorizzazione- infantilizzazione che li i nduce a dare fiducia al governo-macellaio di Monti e dei suoi accoliti.
Io sono per uscire dall'Euro ed anche dalla Unione Europea che è diventata un letto di Procuste. Diceva l'economista Savona che è possibile che fallisca la UE ed in questo caso dovremmo accollarci anche le spese del fallimento della BCE e delle altre istituzioni.
Bisogna trovare una strada per risalire dal pozzo in cui ci hanno cacciato:
i socialisti siciliani dietro Crocetta! Ma che bravi! Alla ricerca non di fare politica ma di un rifugio. In fondo che cosa è la politica? E' forse roba che si mangia? I socialisti eredi del memorandum sulla autonomia ridotti a pezzenti del potere.
Posso fare istigazione al suicidio senza essere denunziato? Credo che i membri del Governo regionale pugliese, il sindaco di Taranto, i grandi boss pugliesi D'Alema e Vendola si dovrebbero suicidare per il bilancio fallimentare di Taranto con la città il mare infettati dalla mostruosa capacità di inquinamento dell'ILVA.
Vendola non ha mai speso un pensiero sull'ILVA di Taranto che viene alla ribalta nazionale soltanto per l'inevitabile iniziativa della magistrata. Qualcuno ci ha pensato al fatto che se non avesse fatto l'ordinanza la magistrata sarebbe incorsa nel reato di omissione di atti di ufficio? Che ha fatto e detto DAlema che è stato anche presidente del Consiglio? I politici di destra non li conto perchè dò per scontato che stanno dalla parte degli inquinatori anche ideologicamente.
Sono certo che nel terribile inquinamento di taranto c'è una componente di razzismo antimeridionalistico della famiglia Riva e di quanti le hanno retto il sacco dal PDL al PD ai sindacati compiacenti. Tanto chi se ne fotte se muoiono o si ammalano. La stessa componente che ha portato l'imprenditoria del Nord ad allearsi con la camorra napoletana per lo smaltimento dei rifiuti velenosi.
Le elezioni regionali sono lontane, siamo in piana crisi sociale, ma Palermo è già piena di manifesti-lenzuolo che mostrano le facce di candidati ansiosi di entrare a far parte dell'assemblea dei boiardi che succhiano il sangue della Sicilia. Quando costa ognuno di questi manifesti-lenzuolo? Evidentemente chi li fa o le lobby che ci stanno dietro sperano di ricavarne un utile, un come si dice "ritorno" economico
i socialisti siciliani dietro Crocetta! Ma che bravi! Alla ricerca non di fare politica ma di un rifugio. In fondo che cosa è la politica? E' forse roba che si mangia? I socialisti eredi del memorandum sulla autonomia ridotti a pezzenti del potere.
L'Impero
A differenza di tutti gli altri popoli della Terra USA ed Israele si dedicano soltanto alla guerra ed alla preparazione della guerra. Guardate la storia degli USA e di israele degli ultimi cinquanta anni: hanno provocato, fomentato, bombardato, distrutto avvelenato con l'uranio ed il fosforo. Tutti gli stati aggrediti sono di piccola o media grandezza incapaci di reggere l'urto delle aviazioni e degli eserciti più potenti del mondo. Solo una guerra civile all'interno degli USA e di israele può salvare l'umanità dal crescendo ossessivo verso nuove guerre, nuovo sangue, nuovi lutti......
Pietro Ancona Si dovrebbe fare a Taranto una colossale Class Action contro l'Ilva. Bisognerebbe chiedere il risarcimento per tutti i morti e per tutti i malati ed anche per quanto il territorio ha perduto come attrattività turistica. L'iniziativa dovrebbe rivendicare dall'ILVA il risarcimento di tutte le vite umane perdute o malate. Tutti gli abitanti si dovrebbero coalizzare. Ci vuole un gruppo di legali capaci, onesti, per fare di Taranto la prima grande azione popolare per la riconquista del territorio e del diritto al lavoro ed alla salute.
Pietro Ancona Abbiamo Ministri indecenti e sconci che imparano da Monti l'arte di ricattare e spaventare il Paese. Clini afferma che se l'azione della magistratura va avanti si potrebbero scoraggiare investimenti stranieri e "tutto" il sistema industriale può andare in crisi,. Naturalmente in questo Parlamento di ruffiani nessuno assume l'iniziativa di prenderlo a calci in culo e fargli fare il giro del Palazzo.
Le democrazie occidentali una dopo l'altra gettano la maschera. La "più grande democrazia del Medio Oriente, Israele" forte di centinaia di bombe atomiche minaccia di aggredire l'Iran una nazione di 74 milioni di abitanti con la scusa che questa vorrebbe dotarsi della bomba atomica. Come se non fosse un suo diritto. Presto attaccherà l'Iran ed il sangue della popolazione innocente inzupperà la terra.
Il pagliaccio del liberismo che si proclama socialista Holland freme per bombardare subito la Siria già ridotta proprio male da diciassette mesi di guerra di contras e contractors assassini scatenati da Obama e dalla strega Clinton.
Questo Governo non spenderà un centesimo per il risanamento ambientale dell'Ilva di Taranto. Per una serie di motivi tra i quali il fatto che non vede perchè l'inquinamento che dura da cinquanta anni non debba continuare e poi perchè l'Ilva è a Taranto ed i meridionali come i nigeriani per l'Agip non meritano tanti riguardi. Vogliono il lavoro e le industrie? Che ne paghino lo scotto. Ricordo che un intero paese fu evacuato nel siracusano (Melilli) dove i bambini nascevano deformi, quattromila abitanti non ci sono più ma la Montedison è ancora li ad inquinare il golfo le spiagge di arena bianca della splendida costa siciliana..L'atteggiamento dello Stato della regione e della Montedison fu minaccioso verso i cittadini. L'ultimo resistente alla evacuazione fu brutalmente assassinato.
Passera e l'altro figuro di ministro all'ambiente racconteranno un sacco di storielle domani a Taranto. Ma la linea del governo è durissima ed è questa o va avanti così com'è o chiude... Se chiude ha già pronto non l'acquirente perchè non pagherà niente ma chi occuperà l'area della Ilva.
La Regione Sicilia potrebbe fare di meglio e più per i detenuti nelle carceri siciliane.Detenuti in grandissima maggioranza poveri. E' assai difficile trovare una persona benestante e meno che mai un potente in prigione. Al massimo hanno la custodia domiciliare. Si dovrebbe fare qualcosa per le famiglie dei detenuti che spesso vivono nella più grave indigenza e per i figli dei detenuti per sottrarli alla strada ed alle sue durissime leggi. Ma nessuno alza un dito e magari si è più disposti ad inveire contro chi è finito dietro le sbarre.
Gli anglosassoni hanno perduto la testa e si sentono domineddio in terra: minacciano di sfondare il portone dell'ambasciata dell'Equador a Londra per prendersi Assange ed estradarlo agli svedesi che si sono acconciati ad un processo-farsa sulla base della testimonianza prezzolata di due collaboratrici sessuali. Il copione è già tutto scritto. Assange in Svezia sarà condannato ed estradato negli USA dove Obama e la Clinton lo aspettano con il boia accanto per decapitarlo.
L'ONU ruffiano degli USA ente corrotto che passa stipendi miliardari ad una burocrazia di furbacchioni attacca la Siria per gli orrori della guera scatenata dai contras americani Nato e terroristi arabi degli emirati. Essendo l'unica autorità lo Stato Siriano dovrebbero chiedere agli USA ed ai loro killers di ritirarsi dalla martoriata nazione. Invece tirano la volata a coloro che vogliono uccidere Assad e la sua famiglia e distruggere lo Stato siriano
Ferrero si unisce alla canea dei diffamatori della Russia rea per l'O ccidente di non permettere i bombardamenti a tappeto della Siria. La storia Pussy Riot e di Madonna è stata montata per innervosire la Russia mettendola sulla colonna infame. Ma ferrero non è nuovo a questo. Si trova sempre dalla parte gradita agli americani.
http://www.paoloferrero.it/2012/?p=7040#comment-11804
La vicenda Assange è allarmante: tutto l'Occidente sta diventando un immenso lager come sarebbe stato il Terzo reich di Hitler. Tutto il sistema massmediatico è controllato dai servizi americani. Basta vedere i rivoltanti resoconti della guerra in Libia fatta da giornalisti che disonorano la professione e soltanto dalla parte dei "rivoltosi". Il controllo della informazione è diventato pesantissimo. Anche le vicende finanziarie dell'occidente con lo spread e l'euro e tutto il resto richiamano il nazismo: Hitler fece stampare miliardi di sterline o di altre valute false per destabilizzare i suoi nemici. Lo stesso fanno gli americani con i derivati e la manovra sui titoli di stato.
17.8.2012
Pietro Ancona Le Pussy Riot sono state ingaggiate da Obama per fare uno scandalo contro la Russia di Putin. Se non fosse così non si capirebbe l'enorme risalto che la vicenda ha avuto nei massmedia occidentali o influenzati dall'occidente. Tutto il mondo è stato nesso a conoscenza della insensibilità verso l'arte della magistratura russa e di Putin. Coloro che muovono questa campagna che è eguale a quella per Sakineh (ricordate gli enormi drappi con la sua effige appesi davanti agli edifici più importanti d'Italia) e dalla Aung in Birmania che lavoro sempre per lo zio Sama (la Birmania sarebbe un ottima base militare nucleare contro la Cina,....).... Naturalmente Guantanamo è una bazzecola!
Pietro Ancona Le Pussy Riot sono state ingaggiate da Obama per fare uno scandalo contro la Russia di Putin. Se non fosse così non si capirebbe l'enorme risalto che la vicenda ha avuto nei massmedia occidentali o influenzati dall'occidente. Tutto il mondo è stato nesso a conoscenza della insensibilità verso l'arte della magistratura russa e di Putin. Coloro che muovono questa campagna che è eguale a quella per Sakineh (ricordate gli enormi drappi con la sua effige appesi davanti agli edifici più importanti d'Italia) e dalla Aung in Birmania che lavoro sempre per lo zio Sama (la Birmania sarebbe un ottima base militare nucleare contro la Cina,....).... Naturalmente Guantanamo è una bazzecola!
La democrazia sta molto stretta a Monti! Essendo già al potere con il sostegno del capo della Stato e dei capobastoni dei tre maggiori partiti italiani è come se il colpo di stato di fosse già stato. Ora dobbiamo solo aspettare i decreti e le leggi della repubblica post costituzionale......
Due figuri del governo dell'euroatlantico Monti arrivano a Taranto con le mani vuote e lasceranno la città a mani vuote. Per il loro arrivo si è creata subito la zona rossa interdetta alle manifestazioni. E' una violenza sui cittadini impedire di far constatare ai governanti venuti per decidere sulla loro sorte di accedere laddove sono i Ministri. Passera e Clini appartengono alla stessa zona sociale e politica dei Riva. Non faranno proprio nulla per risanare a meno che i soldi necessari non li versino i cittadini e gli operai di Taranto. Questa è la natura di questo governo di estranei all'Italia che ci amministrano per conto dei banchieri
Il colpo di stato continuo va avanti con la partecipazione del Capo del Governo e del capo dello Stato. Monti dichiara l'Italia "in stato di guerra" che è la condizione che gli serve per varare leggi liberticide e restrittive. Il progetto è di mettere la casta al di sopra ed al difuori delle leggi che avranno valenza soltanto per la gente "comune". Bruciano in particolare le intercettazioni a Napolitano ed ai dirigenti della Ilva, intercettazioni che hanno messo allo scoperto vergogne che il Potere vorrebbe tenere ben nascoste! Inoltre il signor Monti che ci governa per conto del comitato euro-atlantico dichiara che l'Italia aiuterà le scuole paritarie. Non le scuole pubbliche ma quelle paritarie!
Oggi siamo a lutto per il massacro dei minatori del Sud Africa. Sud Africa liberato dall'apatrtheid della dominazione dei bianchi ma dove è sempre dura e difficile l'esistenza dei neri se sono classe operaia, minatori. Mandela non ha liberato il suo paese dal capitalismo rapace ed assassino. Si è limitato a sostituire un potere nero ad uno bianco, anzi si è integrato al potere bianco. Le rivoluzioni come quelle di Mandela sono accettate dalle anime belle della borghesia occidentale e della sua miserabile sinistra collaborazionista soltanto perchè non mettono in discussione il meccanismo fondamentale dello sfruttamento di classe. Ieri diciotto minatori hanno perso la vita e molti altri sono stati feriti. Non è stato il primo eccidio e non sarà l'ultimo fino a quando l'Africa non si libererà davvero dalle catene del capitalismo. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/16/sudafrica-polizia-spara-su-minatori-in-sciopero-sette-morti/327047/
La Grecia chiede di pagare il suo debito in quattro anni piuttosto che in due perchè non riesce a spremere la sua gente come pretende la Troika! Le dicono di no e si mostrano come usurai che non sentono ragioni e spesso condannano alla morte le loro vittime. Se la Grecia esca dalla UE sarà un bene per i greci anche se avranno all'inizio qualche difficoltà. Sarà una sconfitta per ll'Europa ma a quanto pare nessuno la vuole più. Sotto la sferza americana l'Europa è crepata in tanti pezzi. Penso che prima che sia troppo tardi anche noi dovremmo contrattare un ritiro dall'Euro senza traumi. Possiamo starne fuori come l'Inghilterra e la Danimarca e gli altri Stati. Se c'è una cosa di cui bisogna prendere atto l'Europa è fallita. E' fallita perchè la destra liberista ha voluto strafare. E' fallita perche è killer degli USA verso i paesi arabi.
18.8.2012 La riunione di ieri a Taranto nella città bloccata dalla Polizia
Prendere per il culo una città di duecentomila abitanti più il circondario, fare la boccuccia di rosa, flautare le parole, smussare tutte le consonanti dure le erre le ti per mostrare un atteggiamento positivo comprensivo collaborativo: così i due vecchi marpioni dell'establishment politico-finanziario italiano Passera e Clini si sono comportati nella riunione di Taranto. Non hanno impegnato un euro del governo per il risanamento ma sono riusciti a convincere che l'Europa scucirà i quattrini necessari. Appattati con l'ILVA questa ha messo sul tavolo 159 milioni di euro. Ma dove sono? Si tratta di investimenti della azienda incontrollabili la quale si serve anche della collaborazione di sindacati servili ed aziendali. Sindacati gialli. Il governo ha preso tempo e si lavorerà la magistratura locale per farla desistere dai suoi propositi. Chi la prenderà nel sedere sarà Taranto che continuerà a morire di cancro assieme ai suoi lavoratori. Il tutto con la collaborazione dei maggiorenti politici pugliesi a cominciare da Vendola e D'Alema.....
La più grande vergogna negli ospedali pubblici italiani è stata introdotta da Rosy Bindi con la cosidetta intramoenia che dà la possibità ai medici sempre più venali e miserabili di farsi box di contrattazione e di affari privati con i pazienti-clienti. La visita privata può costare anche 120 euro sempre all'interno dell'Ospedale. Naturalmente coloro che utilizzano la intro moenia hanno una corsia privilegiata anche per le cure ospedaliere normali. Metà dell'incasso degli "affari" privati del medico va allo ospedale ma questo piuttosto che attutirne l'iniquità l'inasprisce.
19.8.2012
Monti ed i Giudici
Berlusconi fu sempre afflitto da una sorta di complesso di inferiorità verso la politica che ad un certo punto lo bloccava e non lo lasciava andare avanti. In fondo in fondo per tante cose era rimasto soltanto l'imprenditore- finanziatore di politici. Monti ne segue le orme senza complessi di inferiorità ma anzi con un forte complesso di superiorità che gli deriva dalla sua appartenenza alla aristocrazia euroatlantica ed alle sue frequentazioni con i vertici del potere finanziarii mondiale. Per questo aggredisce senza porsi grossi problemi i giudici di Palermo e spalanca la strada apertagli da Napolitano. Berlusconi chiedeva sulle intercettazioni ma non concludeva.Monti vuole concludere e concluderà perchè gode dell'appoggio che il PD e l'UDC negavano a Berlusconi. Non siamo mai stati ad un punto di degrado morale tanto preoccupante come quello che abbiamo raggiunto. Degrado che non riguarda soltanto il rapporto dei Politici con la Procura di Palermo ma anche con quella di Taranto. A Palermo la magistratura lotta da sola contro la mafia. A Taranto lotta contro i Riva dell'ILVA che hanno ottenuto dal potere politico licenza di ammazzare una popolazione di 200 mila persone.
In Italia continua dopo decenni l'indecente scandaloso sconcertante pellegrinaggio dei potenti della politica al Meeting di Comunione e Liberazione. Una lobby che si maschera dietro la filosofia e la ricerca spirituale e religiosa ma che è una potente organizzazione di affari tutti rigorosamente alimentati dallla pubblica amministrazione. I politici fanno la fila per essere ammessi al palco della presidenza di CL. Anche Monti che soddisfa la sua insaziabile voglia di presenzialismo e si candida facendo finta di negarlo alle massime cariche della Repubblica. Formigoni sta facendo la cura del silenzio ma non mollerà perchè in iItalia la politica è a vita e magari ha carte in mano per fare stare zitti i suoi possibili oppositori.
intervento di Ingroia che mette a posto il berlusconiano Monti ed il suo protettore Napolitano. Napolitano e Monti fanno la battaglia che fece berlusconi contro le intercettazioni. Brucia non solo la questione mafiosa ma anche le intercettazioni del corruttore assassino Riva che pagava per avere relazioni tecniche truccate. Ci sono diecimila morti, Mi auguro che Taranto faccia una gigantesca Action Class contro Riva!
Trattativa, Ingroia a Monti: “Parole ingenerose, abbiamo rispettato le regole”
www.ilfattoquotidiano.it
“Abbiamo avuto di recente conforto e sostegno nell’intervento del presidente emerito della Corte
In Italia continua dopo decenni l'indecente scandaloso sconcertante pellegrinaggio dei potenti della politica al Meeting di Comunione e Liberazione. Una lobby che si maschera dietro la filosofia e la ricerca spirituale e religiosa ma che è una potente organizzazione di affari tutti rigorosamente alimentati dallla pubblica amministrazione. I politici fanno la fila per essere ammessi al palco della presidenza di CL. Anche Monti che soddisfa la sua insaziabile voglia di presenzialismo e si candida facendo finta di negarlo alle massime cariche della Repubblica. Formigoni sta facendo la cura del silenzio ma non mollerà perchè in iItalia la politica è a vita e magari ha carte in mano per fare stare zitti i suoi possibili oppositori.
Qualcosa di profondo si è spezzato in Sud Africa con il massacro dei minatori. Le donne dei minatori uccisi si sono recate sul posto dell'eccidio intonando i canti della Apartheid riconoscendo nella morte dei loro cari proprio la continuazione della cultura della discriminazione e del disprezzo del popolo africano. Ieri è finito il mito di Mandela e con lui la cosidetta democrazia del Sud Africa. Solo una radicale rivoluzione comunista potrà affrancare l'Africa dalla ingiustizia sociale e dallo sfruttamento di tutti gli imperialismi compreso quello cinese.
Berlusconi fu sempre afflitto da una sorta di complesso di inferiorità verso la politica che ad un certo punto lo bloccava e non lo lasciava andare avanti. In fondo in fondo per tante cose era rimasto soltanto l'imprenditore- finanziatore di politici. Monti ne segue le orme senza complessi di inferiorità ma anzi con un forte complesso di superiorità che gli deriva dalla sua appartenenza alla aristocrazia euroatlantica ed alle sue frequentazioni con i vertici del potere finanziarii mondiale. Per questo aggredisce senza porsi grossi problemi i giudici di Palermo e spalanca la strada apertagli da Napolitano. Berlusconi chiedeva sulle intercettazioni ma non concludeva.Monti vuole concludere e concluderà perchè gode dell'appoggio che il PD e l'UDC negavano a Berlusconi. Non siamo mai stati ad un punto di degrado morale tanto preoccupante come quello che abbiamo raggiunto. Degrado che non riguarda soltanto il rapporto dei Politici con la Procura di Palermo ma anche con quella di Taranto. A Palermo la magistratura lotta da sola contro la mafia. A Taranto lotta contro i Riva dell'ILVA che hanno ottenuto dal potere politico licenza di ammazzare una popolazione di 200 mila persone.
Non esistono rivoluzioni liberali ma soltanto comuniste. La rivoluzione francese liberale negava i diritti di associazione agli operai e stroncava nel sangue la rivoluzione africana di haiti. La più antica democrazia del mondo quella atenie
se considerava i lavorator utensili umani con Aristotele che tuttora è considerato uno dei pilastri del pensiero occidentale. Il filosofo Seneca, grande moralista, esercitava il diritto di vita e di morte sui servi della sua casa ed ogni tanto si dilettava di strangolarne qualcuno con le sue stesse mani alla presenza di tutta la servitù che doveva apprenderne la lezione e poi ripulire il tavolo dove il tapino era stato strozzato....
Se l'Italia avesse un governo patriottico si organizzerebbe per uscire con il minimo di danni dall'Euro. Purtroppo l'Italia è commissariata da un uomo delle Banche che hanno messo in crisi il mondo. Potremmo trovarci nella condizione di restare con il cerino acceso in mano mentre la stessa Germania o la Francia se la svignano con il bottino. Non possiamo avere alcuna fiducia nella socialdemocrazia tedesca o francese. La prima appoggia la Merkel mentre Holland è assetato di sangue coloniale e freme per bombardare la Siria ed impiccare Assad. Holland a differenza dei suoi grandi predecessori è un maggiordomo degli USA. De Gaulle Mitterand ma anche altri presidenti si ponevano il problema della sovranità francese. Questo Holland no. E' un arnese di Obama come ieri lo è stato Sarcozy
risposta alla domanda di Ottaviano: chi svolge la parte della sinistra mondiale?
nessuno! La sinistra è un campo di macerie e di cose ridicole e grottesche. Pensa a Liberazione ed a Ferrero che difendono i Pussy Riot. Idem Liberazioone e La Linke tedesca. Si dichiarano comunisti ma sono tutti schierati con la Nato. Fanno finta di non sapere il badget di Soros o della Clinton dietro l'operazione "sputtana Putin". Non parlo dei socialisti. Holand è amerikano e freme per mettersi l'elmetto ed andare ad uccidere Assad.Spera di essere risparmiato dal fallimento finanziario al quale gli USA hanno condannato l'Europa a cominciare dalla Grecia e poi dall'Italia e la Spagna. Ma lo zio Sam ha il cuore di pietra e non sarà contento fino a quando non vedrà l'euro ridotto a cartastraccia. Etc...
Ieri "l'Elefantino" commentando la vicenda di Taranto diceva che non possiamo tornare alle cozze al posto dell'acciaio.
Francamente pur rendendomi conto del grande disagio sociale che comporterebbe la chiusura dello stabilimento siderurgico e lottando perchè venga bonificato e salvato dico che se dovesse restare così com'è: un mostro che produce cancro anche nei neonati, meglio le cozze. Non possiamo morire di ricatti a Taranto come a Siracusa o a Porto Marghera. Abbiamo sbagliato ad accettare come ineluttabile il portato di morte dell'industria pesante italiana. Tutto il Mezzogiorno d'Italia è avvelenato e certamente anche parte del Nord. Il cancro imperversa sull'Italia come su nessuna altra regione europea. Una ragione ci deve pur essere.
20.8.2012
Secondo i tecnici ci vorranno da un miliardo ad un miliardo e mezzo di euro per risanare la siderurgia di Taranto. Il governo italiano non metterà un euro dal momento che Taranto è città ubicata nel Sud e chi se ne frega dei terroni! L'Ilva non metterà neppure lei niente forse la metà dei 149 milioni che ha promesso. Il messaggio di Monti alla città è chiaro: subire, subire e subire se non vuoi ventimila disoccupati tra fabbrica e indetto. La U.E. forse metterà qualcosa ma dubito che il governo chiederà soldi alla UE per Taranto. Taranto non gli interessa!
Di nazionalizzare l'impianto non se ne parla nemmeno. Alla testa del PD non c'è Riccardo Lombardo ma Pierluigi Bersani che sta sbavando per diventare primo ministro.
Abbiamo la disonestà di tutti i generi a cominciare dalla disonestà intellettuale al Governo. Passera e Monti si sono esercitati nella loro capacità di dire menzogne grandi quanto i grattacieli. Monti si finge impietosito per i giovani condannati al precariato e naturalmente continua ad attribuirne la responsabilità ai lavoratori a tempo indeterminato. Questi sono sempre di meno. Il loro turn over si è praticamente bloccato dal momento che si assumono soltanto precari. Ma Monti finge che le cose non stiano così e che siano davvero i lavoratori ad avere creato in Italia sei milioni di disperati senza presente e senza futuro. Intanto la legge Fornero ribadisce i chiodi della legge Biagi. Una legge disonesta frutta di una oscura collaborazione tra governi industriali e Cisl ed approvata ora da tutto l'establischment politico e sindacale.
Passera attribuisce le responsa bilità della crisi alla seconda repubblica. Insomma Prodi e Berlusconi sarebbero responsabili del disastro. Naturalmente dice una menzogna perchè ignora la matrice internazionale delle randellate in testa all'Italia, il randello impugnato da Soros, Rochefeller, Rothschild,e altri porconi.
E' intollerabile sentire dire a queste persone che erano nel sottobosco della consulenza politica italiana che hanno salvato l'Italia. Dieci volte al giorno Monti,Passera, Fornero dicono di avere salvato l'Italia. Forse la stanno distruggendo per conto della Trilaterale e degli USA.
Possibile che abbiamo portato al Governo tanta mediocrità ?
Non so se Violante sia sempre stato così oppure se si tratta di una involuzione che sta raggiungendo livelli infimi. Ricordo un Violante che difendeva l'Antimafia e l'autonomia della magistratura da un potere politico prevaricatore e corrotto,potere politico che ha rovinato l'Italia. Basta guardarci attorno per capirlo. Poi Violante ha cominciato a sbalordirmi quando si mise a parla dei "ragazzi di Salò" e tentò di mettere insieme assassini e vittime, fascisti e partigiani. Questa strada fu da lui enunziata da Presidente della Camera e non dubito che Napolitano l'abbia seguita diligentemente specialmente in tutta la materia che riguarda le foibe e i nostri rapporti con la jugoslavia,.
Ora Violante sferrà un attacco ai magistrati di Palermo definendoli populisti. Populista sarà lui che si posiziona in questo modo perchè aspira ad un grosso incarico dal blocco che sostiene Monti. Presidente della Corte Costituzionale, Presidente della repubblica? Sappiamo che le sue aspirazioni non hanno limiti
la verità è secondaria alla carriera.... http://www.asca.it/news-Mafia__Violante__populismo_giuridico_contro_Monti_e_Napolitano_28Stampa29-1188074-POL.html
21.8.2012
Losco, molto losco intervento della Agenzia di Rating Mood,s sulla situazione italiana. Dichiara che l'Italia nel 2013 sarà fuori dalla crisi ma potrebbe rientrarvi se dopo Monti non ci sarà.....Monti! Tira la volata sfacciatamente al professore che notoriamente è uomo legato ai padroni di Moods la Goldmann Sacks, Soros, Rochefeller e compagnia briscola......Insomma se non ci teniamo Monti ci faranno vedere i sorci verdi.......Evviva, evviva il capitalismo la libertà e la democrazia. Libertà e democrazia naturalmente a condizione che facciamo quello che desiderano lor signori....
Con Dubcek ma con l'URSS!
Nel 68 ero dalla parte di Dubcek (che continuo ad amare per il suo socialismo dal volto umano e perchè credo che forse è stato assassinato e non morto per un incidente automobilistico). Ero stato a Praga e Cracovia assieme a Gigi Vaiola ed un altro compagno di cui purtroppo non ricordo il nome in visita ai sindacati qualche settimana prima della invasione. I compagni del PCC erano divisi e già si sentiva il rumore delle sciabole che si affilavano. Molti erano dalla parte di Dubcek ma la fazione filosovietica si organizzava velocemente. Ricordo che una sera fummo invitati in un locale notturno dove avveniva lo spogliarello totale dai dirigenti del locale sindacati. A Cracovia, invece, non dimenticherò mai il mio incontro con un grande orso tenuto in catene ai piedi della finestra del mio albergo. Ne ebbi una grande impressione. Ricordo i brindisi che facevamo nei calici di cristallo di Boemia e l'aria insieme di eccitazione e di malinconia che avvolgeva il Paese.
Allora mi sono schierato per la rivoluzione cecoslovacca. Oggi quasi mezzo secolo dopo non ne sono più tanto sicuro. Abbiamo imparato molto dalle rivoluzioni colorate ed anche dai Pussy Riot sulla capacità di penetrazione dell'imperialismo e sulla sua voglia di destabilizzare o distruggere tutto ciò che non gli appartiene. Forse la dialettica non avrebbe dovuto essere tra umanesimo dubcekiano e armata rossa ma penso che Dubcek si sia fatto prendere la mano ed abbia evocato gli spirits della cecoslovacchia che non sono che di sinistra come possiamo vedere dalle cose che sono accadute negli ultimi venti anni.
E' una contraddizione se dico che sono con Dubcek ma anche con l'URSS? Con la rivoluzione ma anche con l'intervento sovietico? Ma la realtà spesso è schizzofrenica e ci fa vedere il bene ed il bello nel bianco e nel nero..
Pifferai magici
Passera si esercita a fare il pifferaio magico come Monti. Entrambi ci ammaliano con il suono del piffero e ci trascinano verso il precipizio dal quale ci sfragelleremo.Ora dicono di vedere la fine del tunnel. Intanto trovo la mia pensione sempre più magra e temo la tassa super che Orlando sarà costretto a mettere a Palermo per evitare il fallimento del comune. Abbiamo perso ogni diritto e siamo come gattini ciechi nelle mani dei cialtroni complici di Monti e di Napolitano. La democrazia è finita per sempre. Si stanno mettendo d'accordo su una legge elettorale che sarà peggiore di quella Acerbo e delle leggi di Mussolini.
Al cospetto di questi terribili oligarchi che ci stanno vampirizzando lo stesso Tremonti che ho detestano sembra una persona perbene uno che faceva di malavoglia i compiti in casa e che quanto meno era tormentato per le sofferenza che infliggeva al popolo italiano con le sue finanziarie. La politica è morta se non per sempre almeno fino a quando avremo questo Occidente con questi USA e questa Nato. Non mi aspettavo che gli eredi del PCI contestassero da destra coloro che ci hannmo tolto lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori e le Pensioni ed hanno rovinato per sempre la scuola ed il servizio sanitario.
Scalfari attacca il pool antimafia per compiacere il suo amichetto Napolitano.
Quasi novantenne ed ancora vuole stare in mezzo a dirigere lo spettacolo tra le quinte. Eugenio Scalfari attacca un vero democratico e liberal come Zegrebelski perchè si è permesso non condividere Napolitano nella sua insensata offensiva contro l'Antimafia siciliana. Questo vecchio trombone di Scalfari ha sempre avuto il vezzo di stare dalla parte o dei Presidenti della repubblica o dei governatori della banca d'Italia. Ricordo bene il suo comparaggio con il supermassone Guido Carli. Ora i Governatori non contano più niente e gli resta da difendere soltanto Napolitano. Nella sua foga arriva ad attaccare financo la memoria di Giovanni Falcone sostenendo che così come Giovanni Falcone non volle inquisire il livello politico dovrebbero fare tutti i magistrati di oggi. E' stato subito smentito dalla famiglia Falcone.
Basta con Scalfari e basta con il giornalaccio sionista di Repubblica che ieri attaccava Berlusconi ed oggi sostiene un antiitaliano come Monti che è di gran lunga peggiore non solo di Berlusconi ma anche di Tremonti che quanto meno diceva di non condividere quello che lo costringevano a fare.
Gigantografie
Il Municipio di Trieste ha appeso una enorme gigantografia del gruppo dei Pussy Riot nel suo balcone principale. Non ho dubbi che altre gigantografie eguali a questa fatte stampare nel frattempo da Soros appariranno in moltis
simi edifici pubblici italiani.
Trattasi di un atto estremamente grave rivolto contro uno Stato (la Russia) che non ci ha fatto niente di male e con la quale abbiamo rapporti di cordialità come è provato dal recente incontro a Mosca di Monti con Putin.
Una cosa è che ci sia una organizzazione privata che finanziata dalla Cia o da altri produce ed espone materiale di sostegno ad una causa. Altra cosa è che sia la pubblica amministrazione a farlo. Trattasi di un abuso. Un uso della Pubblica Amministrazione per fomentare ed alimentare odio verso un paese accusato (peraltro ingiustamente) di avere fatto qualcosa di illecito e di moralmente riprovevole.
In occasione della vicenda Sakineh, l'assassina del marito difesa da tutto l'
Occidente ed eletta a icona della libertà da difendere contro l'Iran apparvero centinaia di gigantografie tutte identiche in tanti edifici pubblici italiani.
A Palermo ne è apparsa una davvero gigantesca che sovrastava la città dal Castello Utveggio pubblico edificio proprietà della Regione Siciliana e sede di una Scuola di Eccellenza.
Spero che Orlando o la Regione non facciano lo stesso con i Pussy Riot. Intanto sarebbe necessaria una azione giudiziaria per contestare al Comune di Trieste la gigantografia certamente appesa senza che nessuno degli organi collegiali del Comune l'abbia deliberata.
Triste fine del PSI
Triste fine nel servaggio altrui di quello che fu il Partito Socialista Italiano. Nella mani di Nencini che fa l'assessore in Toscana al servizio di un Presidente della regione PD sta subendo un destino di umiliante subalternità. Ieri in occasione delle amministrative di Palermo ha scelto di allearsi con Ferrandelli del PD contro Leoluca Orlando ed oggi ha già scelto di essere alleato vassallo di Crocetta della coalizione PD-UDC.
Nelle elezioni politiche precedenti a queste aveva scelto di allearsi con i radicali ed ha eletto nella circoscrizione occidentale della sicilia Capezzoni che non ha avuto neppure una parola di ringraziamento per gli elettori siciliani e, come sappiamo, è poi diventato portavoce di Berlusconi.
Oggi sceglie in Sicilia Vizzini un vecchio oligarca della politica che per moltissimi anni ha avuto incarichi da Berlusconi.
Questo uso subalterno e manipolato del PSI è causato dalla totale mancanza di democrazia interna. Un gruppo dirigente che si accontenta di un posto strapuntinato e di lucrare incarichi personali ha ridotto il Partito Socialista a meno dell'uno per cento e sopratutto ad essere satellite o mosca cocchiera del PD che è il Partito che sostiene Monti contro l'Italia ed contro i lavoratori.
Gigantografie
Il Municipio di Trieste ha appeso una enorme gigantografia del gruppo dei Pussy Riot nel suo balcone principale. Non ho dubbi che altre gigantografie eguali a questa fatte stampare nel frattempo da Soros appariranno in moltissimi edifici pubblici italiani.
Trattasi di un atto estremamente grave rivolto contro uno Stato (la Russia) che non ci ha fatto niente di male e con la quale abbiamo rapporti di cordialità come è provato dal recente incontro a Mosca di Monti con Putin.
Una cosa è che ci sia una organizzazione privata che finanziata dalla Cia o da altri produce ed espone materiale di sostegno ad una causa. Altra cosa è che sia la pubblica amministrazione a farlo. Trattasi di un abuso. Un uso della Pubblica Amministrazione per fomentare ed alimentare odio verso un paese accusato (peraltro ingiustamente) di avere fatto qualcosa di illecito e di moralmente riprovevole.
In occasione della vicenda Sakineh, l'assassina del marito difesa da tutto l'Occidente ed eletta a icona della libertà da difendere contro l'Iran apparvero centinaia di gigantografie tutte identiche in tanti edifici pubblici italiani.
A Palermo ne è apparsa una davvero gigantesca che sovrastava la città dal Castello Utveggio pubblico edificio proprietà della Regione Siciliana e sede di una Scuola di Eccellenza.
Spero che Orlando o la Regione non facciano lo stesso con i Pussy Riot. Intanto sarebbe necessaria una azione giudiziaria per contestare al Comune di Trieste la gigantografia certamente appesa senza che nessuno degli organi collegiali del Comune l'abbia deliberata.
22.8.2012
Metanodotto Italia-Algeria
Oggi sono un modesto pensionato dell'Inps in ansia per le tasse e per le bollette che decurtano il piccolo assegno con il quale vivo eppure sono stato uno dei creatori del metanodotto che da trent'anni rifornisce l'Italia di gas proveniente dall'Algeria e che per un lungo periodo di tempo ha assicurato la pace nel Mediterraneo e la prosperità e la sicurezza energetica del nostro Paese e della stessa Algeria.
Facevo parte del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Minerario Siciliano presieduto prima dall'Ing.Sarti dell'Eni e poi da Graziano Verzotto un geniale uomo politico dc ed imprenditore pubblico che aveva in testa un programma serio di industrializzazione della Sicilia forse l'unico programma non colonialista che la Sicilia abbia mai avuto. La Sicilia è stata colonizzata da industrie inquinanti. Abbiamo subito la devastante presenza dell'Eni a Gela e della Montedison a Siracusa e delle raffinerie che hanno fatto crepare di cancro migliaia di persone nel silenzio dei siciliani simile a quello dei tarantini di oggi che vogliono l'ILVA anche così com'è.
Il prof.Rocca e Paolino Angrisani membri del consiglio di amministrazione dell'Ems presentarono a Verzotto un progetto di metanodotto Algeria-Italia basato sullo attraverso sottomarino dello Stretto di Sicilia, una idea allora di rara audacia perchè mai nel mondo si era tentato una impresa del genere.
L'Eni infatti proponeva il sistema dei gasificatori e degasificatori collocati in Africa ed in Sicilia ed una flotta di navi metaniere che avrebbero trasportato il gas reso liquido.
Contro la volontà dei "poteri forti" contattammo la Sonatrack che era la corrispondente dell'Eni per la l'Algeria. Ricordo con commozione la visita dei dirigenti della Sonatrack all'Ente Minerario Siciliano. Erano dei ragazzi poco più che ventenni che avevano in mano una risorsa fondamentale come il metano. Facemmo accordi con la Sonatrack e fondammo assieme a loro una società che si chiamò Sonems e che presiedette a tutta l'operazione che ci accingevano a fare.
Per 500 milioni di lire di allora (una somma enorme negli anni sessanta) incaricammo la Bectel società specializzata nella posa di tubi nelle profondità del mare di prepararci un progetto di fattibilità. Progetto che fu fatto in sei mesi con risultati estremamente incoraggianti e positivi. L'Eni ci voleva comprare il progetto per 5 miliardi di lire ma noi tenemmo duro.
Lascio immaginare lo stress che subimmo da quel momento in poi. Credo che i servizi segreti e le compagnie petrolifere del mondo si fossero tutti mobilitati per farci la radiografia ed esplorare profondamente la personalità e la vita di ognuno dei folli consiglieri dell'Ems che avevano usato sfidare i potenti.
Il metanodotto fu fatto. Verzotto pagò con una denunzia basata sul fatto che aveva depositato dieci miliardi di lire dell'Ems nella Banca Privata. Un versamento sollecitato dalla segreteria amministrativa della DC a tutti i presidente DC degli enti economici italiani. Ma Verzotto fu costretto a scappare in Libano per non finire in prigione.
Quando si inaugurò il metanodotto a Mazara del Vallo non era prevista la presenza del Presidente dell'Ems al tavolo della presidenza. Solo managers dell'Eni! Paolino Angrisani ebbe guai grossi e per anni non fece altro che andare e venire dai tribunali. Il prof.Rocca è morto a Roma di crepacuore. Io sono stato risparmiato probabilmente perchè ritenuto un pesciolino troppo piccolo e troppo poco importante. Eppure senza l'apporto della CGIL che io rappresentavo nell'EMS difficilmente si sarebbe potuto andare avanti controcorrente.
Nei verbali della Sonems che conservo c'è lo schema di tracciato del metanodotto disegnato così come è stato poi realizzato dieci anni dopo.
La Sicilia non ha da allora mai più avuto un programma serio di sviluppo economico.
La campagna elettorale americana è di una volgarità sconcertante. Soldi ed ingiurie, ingiurie e soldi. Una immensa nazione paralizzata da una campagna elettorale interminabile asfissiante costosissima tra due cosche mafiose dello establischment: la cosca di Obama e quella di Romney. Appena si voterà si comincerà a lavorare per la prossima elezione. La chiamano democrazia ma non è niente e soltanto la sfida personalistica di due individue e delle multinazionali che sostengono l'uno o l'altro.
Mi auguro che vinca Romney perchè Obama è stato il più sanguinario Presidente degli USA dopo Truman che distrusse Hiroshima e Nagasaki. I democratici sono i più violenti ed i più sanguinari verso il resto del mondo che disprezzano e che vorrebbero ridurre in rovina. Anche Kennedy a momenti provocava un terribile disastro con l'invasione di Cuba (Baia dei porci). Bisogna prendere atto che così come i PD sono una copia dei PDL i democratici sono la copia dei repubblicani. Servono con parole diverse lo stesso blocco soci
E' un vero e proprio colpo di Stato consentire a due partiti di mettersi d'accordo sulla base dei loro interessi per varare una nuova legge elettorale. Il Presidente della repubblica dovrebbe garantire a tutti i partiti esistenti in Italia di potersi pronunziare sulla legge elettorale e di partecipare alla sua elaborazione Naturalmente a cominciare dai partiti che sono stati scacciati dal Parlamento per l'accordo Berlusconi-Veltroni. Solo un accordo approvato da tutti potrebbe dare vita ad una legge elettorale che dovrebbe essere fondata sulla proporzionale pura non avere sbarranti e nessun premio di maggioranza. La legge che stanno facendo Bersani ed Alfano prevede un premio di maggioranza pari ad un quinto del Parlamento uno sbarramento del 5 per cento e collegi uninomimali che obbligano gli elettori a votare per i prescelti dalla Casta. Mi meraviglio del silenzio del partiti comunisti socialista e verde su quanto sta accadendo.
La Francia ha un ruolo primario nella carneficina in Siria. Holland come Sarcozy o addirittura peggio. Afferma di non fornire ai ribelli "armi letali! (sic!) L'Occidente ha le mani sporche di sangue. La Siria è dopo la Libia dopo l'Afghanistan dopo l'Iraq dopo la Somalia dopo lo Jemen l'ennesina nazione riportata dall'Occidente all'età della pietra. Il capitalismo non sopporta forme di civiltà diversa dalla sua. Solo un salutare bombardamento di Roma, Parigi, Londra, New York potrebbe riportare alla ragione i sanguinari capi della tribù liberista. Ma questo non potrà accadere perchè la follia sanguinaria dell'Occidente è anche vile. Si sceglie nazioni che non sono in grado di nuocergli. http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/22/news/siria_l_esercito_bombarda_damasco-41307098/?ref=HREC1-12
23.8.2012
Mi dispiace per Claudio Fava ma il PD non gli concederà mai le primarie. Ha scelto Crocetta il quale si batterà con il candidato Musmeci delle destre e se vince o se perde non sarà importante perchè sono espressione dello stesso blocco sociale nel segno del continuismo con quanto di peggio è stata ed è la regione siciliana.
Non può sperare nell'appoggio del Sel c he è il suo Partito che aspira a diventare satellite del PD negli interessi di Vendola e della oligarchia ex rifondarola. Fava potrebbe tentare una lista siciliana ispirata alla tradizione dei Fasci e delle lotte contadine. Ma dopo essersi offerto al PD per le primarie diventa minestra riscaldata. Insomma la sconfitta si è avuta prima di combattere.
http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8327/
Pietro Ancona
Mezzo milioni di lavoratori sudafricani del platino sono ammalati di cancro al polmone. Migliaia ne sono morti. Nessuno ne tiene la contabilità. In fondo che cosa sono: Sono Negri! La condizione dei lavoratori del Sud Africa ma in tutto il mondo è diventano insostenibile a causa della Dottrina della Deregolation di diritti e salari e della complicità degli Stati che non hanno interesse e cura per la loro integrità fisica. Il capitalismo si è spinto troppo oltre e mai come oggi è diventato nemico dell'umanità. I partiti comunisti e socialisti che hanno accettato il mercato ed il capitalismo hanno tradito l'umanità. Solo il socialismo può salvare l'umanità dalla catastrofe umanitaria e sociale al quale è stata sospinta dalle multinazionali dai miliardari e dai loro servi come Monti, Holland, Merkel etcc...
http://www.lettera43.it/economia/aziende/marikana-la-lonmin-alleggerisce-l-ultimatum_4367561926.htm
Usa. Inghilterra e Francia non accettano che i contras possano essere sconfitti in Siria. Stanno cercando la maniera di intervenire con una qualche motivazione che possa essere accettata sia pure a denti stretti dalla Russia e dalla Cina. Colpisce la virulenza dell'odio francese contro Assad. Holland sembra ancora più canagliesco di Sarcozy. L'Europa assiste indifferente alle carneficine. Le TV specificano la responsabilità delle stragi soltanto quando le attribuiscono ad Assad. Ne parlano come fosse anonime quando non possono truccare la comunicazione.
Pietro Ancona la Serbia è stata vittima degli stessi meccanismi che operano in Siria e prima ancora in Libia. Meccanismi imperialistici. Geopoliticamente dovrebbe stare con la Russia e la Cina ma è stretta dentro il letto di procuste della UE dove l'ha infilata la sua destra. Spero che la Serbia torni ad essere la grande civile nazione che D'Alema ha bombardato per conto e killeraggio degli USA
Io sono "complottista" ed invito tutti ad esserlo. Sono convinto che l'operazione Monti sia stata ordita nella cucina della casa Bianca quattro o cinque mesi prima che l'ineffabile logorreico professore fosse nominato da Napolitano senatore a vita e poi scacciasse dal potere Berlusconi con l'aiuto della "borsa". Sono convinto che i 6500 incendi che hanno devastato l'Italia facciano parte di un progetto politico per abbattere l'animo degli italiani. Come la benzina a 2 euro. Come il saliscendi dello spread. Non siamo più niente di niente. Non siamo una nazione sovrana. Meglio essere nazione sovrana con un tiranno che non essere niente come siamo stati ridotti dagli americani, dal vaticano, dalla UE.....
24.8.2012
La lotta di classe negli USA non ha modo di esprimersi attraverso la corretta dialettica democratica del negoziato e del compromesso. Il potere è assoluto sui lavoratori che possono esprimersi soltanto attraverso la Follia del gesto di rottura : la sparatoria. Quando una parte della società tira troppo la corda l'altra parte è spinta al suicidio come avviene in Italia oppure esplode armandosi e sparando. E' quello che accade ogni tanto in USA. E' dato per scontato e non sarà qualche diecina di morti all'anno che scoraggerà la dittatura del capitalismo camuffato da democrazia a cambiare registro. http://www.ilpost.it/2012/08/24/sparatoria-manhattan/
Temo accordi segreti Alfano Bersani Casini in forza dei quali si spartiranno il potere dopo le finte elezioni che faremo con la legge truffa che stanno preparando. Lo stesso avverà in ottobre in Sicilia. Oramai PDL e PD sono due ali delle stesso blocco sociale e politico. Stanno insieme attorno a Monti che difendono come fosse il più illuminato governante che l'Italia abbia mai avuto
La nazione greca trattata come questuante da due personaggi che si comportano come fossero i padroni dell'Europa: La Merkel e Hollande. Si rifiuta un ragionevole dilazionamento della restituzione di un debito e si chiede la restituzione in tempi da usurai dopo che si è fatto lievitare in modo stratosferico il debito greco. E' una vergogna subire la dittatura di questi personaggi e quella dei loro accoliti Monti, Draghi, Lagarde. Questa non è l'Europa delle democrazie ma degli Usurai che strangolano i popoli usando la finanza come una clava di guerra. Spero che siano i greci ad andarsene e recuperare la dignità che tutti coloro che restiamo nella Unione Europea abbiamo perduto da un pezzo. http://247.libero.it/focus/22894176/34/grecia-merkel-tutti-rispettino-gli-impegni-hollande-voglio-che-rimanga-in-eurozona/
Perchè Berlinguer è ancora così amato dai comunisti italiani di oggi? Tutti gli elementi che hanno portato alla distruzione del PCI sono stati introdotti da lui: la teoria del 51 per cento, l'ombrello della nato, l'eurocomunismo, il progressivo ed inarrestabile rifiuto della Unione Sovietica e della stessa rivoluzione di ottobre. La svolta della Bolognina non sarebbe stata possibile se prima di Occhetto non ci fosse stato Berlinguer. Inoltre portò avanti una idea del rapporto con il cattolicesimo che ha attenuato di molto la laicità della politica in Italia ed accentuò il conflitto con i socialisti. Pietro Ancona Forse ho capito perchè persiste il mito di Enrico Berlinguer, il culto della sua memoria ingigantita dalla pochezza del gruppo dirigente PD ex PCI di oggi: chi lo ricorda, chi lo celebra, si riconosce in un comunismo non comunista! Insomma l'onestà, lo stile, il rigore morale, il rispetto per lo studio e per la scuola di un comunista senza però nessun contenuto comunista. Essere comunista senza esserlo è bello, è comodo, non pone grossi problemi.... Il processo a Breivick conclusosi con la condanna emessa oggi è stato seguito dai socialisti e dai comunisti con molto distacco quasi con disagio imbarazzo e fastidio. Come se non si trattasse della più grande strage di giovani socialisti della storia per la quale la giustizia non consiste affatto soltanto nella condanna di Breivick ma nello approfondimento e nella percezione della verità che sta dietro il massacro che non può essere stato opera soltanto di un pazzo solitario pieno di odio verso i socialisti. Nell'atteggiamento dei socialisti europei colgo anche una difficoltà a confrontarsi con una verità che potrebbe essere sgradevole per chi ha scelto di stare con l'Occidente e con La Nato. Il 22 luglio data della strage non è stata ricordata da nessuno. Eppure siamo pronti a ricordare date ben più lontane nel tempo e meno scioccanti.
L'odio di classe è amore Parlavo con il giovane agente di una ditta che si occupa della sicurezza delle banche. Mi diceva di sentirsi stanco molto stanco. Aveva preso servizio alle otto del mattino per smontare alle 21 di stasera. La civile Europa ha varato una legge con la quale si possono lavorare 13 ore consecutive su 24. Il giovane con il quale indossava come da regolamento un giobbotto antiproiettile con il quale affrontava la sua interminabile giornata. Era "cannariato"che in siciliano significa accaldato,sudato,arrossato per la stanchezza. La condizione di questo giovane peraltro del tutto illegale ma alla quale non può ribellarsi per tenere il suo modesto salario di meno di 1000 euro al mese. Pensavo mentre parlavo con lui che se i lavoratori avessero avuto una guida politica e sindacale capace di odiare la classe dominante non ci troveremmo in questa tristissima condizione. Non avremmo i giovani biagizzati assunti di mese in mese o di tr e mesi in tre mesi sempre per ricoprire lo stesso posto che non è affatto precario. E' precaria soltanto la loro posizione! Ci hanno spiegato quanto fosse sbagliato l'odio di classe e come fosse invece giusto collaborare come suggeriva alla plebe romana con il suo famosissimo quanto ingannevole e paraculato Menenio Agrippa. Coloro che sfruttano il lavoro umano non si danno limiti. Vogliono fino all'ultima goccia di sangue dai lavoratori dando loro il meno possibile. Arrivano all'omicidio degli squadroni della morte. Migliaia di sindacalisti nel sed america sono stati uccisi dai killers delle multinazionali delle banane delle sementi del petrolio del gas. L'odio di classe stabilisce l'amore nella società. Più odio di classe c'è più amore si immette nella convivenza umana.
La sentenza di oggi che condanna a 21 anni Breivik era data per scontata da coloro che hanno preparato ed assistito Breivik alla strage di 77 giovani socialisti (che erano socialisti non viene riportato dai massmedia ma è essenziale saperlo per comprendere la strage). Breivick è un robot umano preparato da una tecnostruttura di psicologi psichiatri condizionatori che hanno lavorato anni per metterlo nelle condizioni di agire. Ha agito all'interno di un gruppo di fuoco di almeno dieci persone. Sono complottista e quindi penso che dietro la strage ci siano gli americani e i loro interessi geostrategici e petroliferi nel Nord Europa. Prepariamoci a farci sorprendere come ama dire la Clinton. L'impero lavora giorno e notte a pieno regime contro i popoli del mondo e quindi dobbiamo aspettarci di tutto. Dai titoli derivati spazzatura alla strage di Breivick. La Norvegia credo che abbia capito tutto ma tace. Non è in grado che di chinare la testa.
La democrazia americana è un colpo di stato continuo contro la classe operaia il popolo americano ed il mondo. L'1 per cento della popolazione controlla le ricchezze di tutti gli USA mentre sessanta milioni di americani vivono come sorci nel sottosuolo delle metropoli oppure nelle roulottes o nelle foreste. Gli USA tengono in prigione sei milioni di americani in grandissima parte neri o immigrati che è come se l'italia avesse 1.200 carcerati invece che sessantamila! I carcerati sono naturalmente povera gente e vengono affittati dalle carceri gestite dai privati ad imprenditori che li usano come schiavi. Gli USA sono sempre pronti a mandare alla sedia elettrica altri Sacco e Vanzetti che dovessero scaturire dal disagio della nazione. Intanto si accontentano di massacrare Gheddafi, Sadam Hussein, Milosovic,e quanti si sottraggono all'Impero. Come faceva Roma con Giugurta Mitridate etcc...
Gli USA dopo la guerra di secessione hanno avuto ed hanno la guerra di classe contro i partiti non capitalistici: anarchici, socialisti, comunisti.....Essere socialista o comunista in USA è essere considerato non patriota, discriminato, perseguitato,. La guerra di classe non è mai finita. La classe operaia l'ha perduta e vive nei bassifondi della società americana financo nelle fognature nei campeggi nelle foreste. Sessanta milioni di americani vivono così Sei milioni di americani vivono in carcere. Hanno il torto di essere poveri....
25.8.2012
Brutto e minaccioso discorso di bersani al Festival dell'Unità. Attacca la Rete Grillo e di Pietro. Spinge il PD con un linguaggio virulento ed intollerante. Non è il linguaggio di un leader democratico e qualcuno dovrebbe tirargli la giacca e farlo rientrare nella normalità. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-08-25/bersani-attacca-grillo-pietro-194613.shtml?uuid=AbZNreTG Pietro Ancona Il governo fa paura! Il governo ha rotto il rapporto di fiducia e di sicurezza con i cittadini. Nessuno di noi è più al sicuro. Domani potremmo travarci con le tredicesime abolite o con la pensione dimezzata o sospesa. Lo stesso per gli stipendi ed i servizi. Il governo è diventato una entità minacciosa per la nostra sicurezza. Mai abbiamo dovuto aver paura del nostro stesso governo. Governo che peraltro è stato imposto all'Italia attraverso le sue stanche e squalificati istituzioni. Dobbiamo liberarci al più presto di questo governo e con lui dell'Euro e della Unione Europea che oggi tratta a calci in culo la nazione greca e domani farà lo stesso con noi magari attraverso lo stesso Monti che non è uomo dell'Italia ma della nomenclatura euroatlantica.
Non siamo più una democrazia. Il processo democratico-istituzionale si è interrotto. Trentacinque voti di fiducia su altrettanti decreti governativi hanno umiliato profondamente il Parlamento (che ha accettato di farsi umiliare nella sua maggioranza) ed hanno cancellato ogni possibilità di influenzare con la dialettica delle parti sociali ed il dibattito nella assemblea legislativa le leggi che si vanno facendo e che sono sempre più orribili e velenose per la società italiana. Non siamo più una democrazia. Intanto PD PDL e UDC si accingono a fare una legge elettorale Acerbo che vuole cancellare per sempre i partiti di sinistra dal Parlamento e credo hanno fatto accordi segreti per spartirsi il potere nei prossimi
26.8.2012
Non escludo che entro un paio d'anni la Germania venga a trovarsi nei guai appunto per la politica di salvaguardia di se stessa che sta facendo oggi e che è una politica miope. L'avarizia non pagherà. Ma anche se le cose dovessero andare benissimo per la Germania e per l'UE non credo che questa Europa sia accettabile E' nemica del ceto medio e dei lavoratori ai quali impedisce di diventare ceto medio. E' l'Europa delle banche e dei Miliardari. L'Europa che attraverso la Nato si è sporcata e si sporca le mani di sangue. Non è riformabile perchè i partiti socialisti sono diventati liberisti ed i comunisti sono pochi e per giunta sbagliano a fare i filoatlantici.
Non credo che l'Italia abbia avuto mai nella sua storia un governo di gente più cattiva di questa. Ha un precedente nel governo Berlusconi in cui Maroni proclamava la virtù della cattiveria sostenendo che il governo doveva mostrare i denti agli extracomunitari e (anche se non lo diceva) ai meridionali. Questo governo con la complicità dei sindacati e dei partiti che ha portato all'interno della sua spirale di odio ha fatto provvedimenti che hanno sconvolto la vita di milioni e milioni di persone. Moltissime famiglie sono state messe in crisi. Monti può vantare di avere fatto senza una sola ora di sciopero la riforma delle pensioni più reazionaria che abbia oggi l'Europa. La soddisfazione sadica con la quale Fornero ha incassato l'abolizione dell'art.18 e la conferma della flessibilità in entrata che di fatto è la riduzione di tutte le nuove assunzioni a forme di schiavitù e dipendenza sconcertanti è l'immagine plastica della Malvagità al Potere. E' lecito considerare questo governo nemico del popolo per il quale costituisce una minaccia. Non credo che Monti agisca mai nell'interesse dell'Italia. E' membro di una casta euroatlantica il cui unico bene è quello delle banche dalle quali ricevono potere. Parlano di "crescita" Non spenderanno un solo euro in investimenti sociali e produttivi. L'Italia cadrà in pezzi e ne profitteranno per svenderla ai loro amici.
27.8.2012
Pietro Ancona Siamo agli sgoccioli della democrazia italiana. Fatto l'accordo per una legge elettorale dieci volte peggiore di quella Acerbo che diede vita al Parlamento fascista, PD, PDL e UDC hanno accordi fatti per il dopo elezioni. Non ha importanza chi vince e chi perde di loro. Staranno insieme e no n cambieranno niente dei privilegi della Oligarchia e della destra economica e sociale italiana. La sola speranza resta nel voto a sinistra o IDV o Grillo. Io voterò se me ne daranno la possibilità comunista.
Chi ha messo la sordina sulla vicenda dell'Ilva di Taranto? Come mai non se ne parla più? I problemi dell'inquinamento ambientale sono stati risolti ? Taranto è stata redenda dalle polveri rosse cancerogene? O tutto è rimasto come prima e nessuno spenderà un centesimo per la salute dei terroni di Taranto? Scommettiamo che tutto è rimasto come prima? Come mai la Magistratura non parla più?
Per le elezioni regionali siciliane la battaglie ferve attorno ai nomi proposti per la Presidenza della regione. Nessun cenno ai programmi. Nessuno dice con chiarezza che vosa vorrà fare e come. In ogni caso votare centro-destra o centro-sinistra sarà la stessa cosa dal momento che hanno accordi fatti per le elezioni e per il dopo elezioni. Si spartiranno tutto. Si spera in una lista di sinistra che tuttavia non è ancora ben chiara e delineata davanti a noi. Vedremo.
Se due secoli di democrazia hanno prodotto negli USA una società ingiusta e malata di violenza con sessanta milioni di persone che vivono come sorci e con il due per cento della popolazione carcerata vuol dire che la democrazia come sistema sociale è fallito e che bisogna cercare qualcosa di diverso. Quando Churchill diceva che la democrazia c on tutti i suoi difetti era il migliore sistema che conosceva ha omesso di dire "migliore per lui e quelli come lui!"
28.8.2012
Ci presenteranno un mostriciattolo di legge elettorale talmente piena di trucchi e contraria al rispetto della giustizia da fare inorridire nella tomba Acerbo e lo stesso Mussolini. Il Parlamento che si eleggerà con questo Mostriciattolo sarà quasi tutto di nominati. Forse soltanto il venti per cento "rischia" di essere scelto dagli elettori. Il premio di maggioranza pari al 20 per cento cioè a 120 deputati e non so quanti senatori, lo sbarramento per impedire ai comunisti di tornare in Parlamento, i seggi in collegi uninominabili dove boiardi di provincia si contenderanno il voto ne saranno le caratteristiche principali. Nonostante tutto questo non si sono accontentati. Hanno già accordi fatti per spartirsi il potere. Votare PDL o PD o UDC significa votare per tutti e tre a chiunque di loro si darà il voto. Ci sono tanti modi per fare finire una democrazia. Questo è il modo dei Paraculi all'Italiana!
Pietro Ancona La Magistratura israeliana ha finto di credere che Rachel Corrie non sia stata uccisa deliberatamente dal un soldato su un bulldozer. che le andò incontro e la trattò alla stregua del materiale edile che stava abbattendo. Ma La giovane americana onora l'umanità intera con il suo martirio mentre la giustizia israeliana oggi perde ogni residua credibilità e si conferma come megafono propagandistico dell'occupazione militare di Gaza e Gisgiordania, . Gli israeliani hanno continuato ad abbattere le case dei palestinesi, a sdradicare gli alberi, ad uccidere. Hanno bisogno di una Magistratura che non condanni il loro operato per il quale non sentono alcun rimorso ritenendosi come esseri umani superiori a tutti coloro che non praticano la loro stessa fede. Una Magistratura che tiene in galera centinaia e centinaia di bambine e donne e migliaia di cittadini palestinesi. http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_28/rachel-corrie-tribunale-israele-innocente-cerco-morte_f400b5fe-f0f0-11e1-a005-0150214880db.shtml
Pietro Ancona Ho provato emozione e grande soddisfazione per la sentenza della Corte Europea dei diritti umani che condanna l'Italia per la legge 40 imposta al suo Parlamento della prevaricatrice influenza della Chiesa. Ricordo la grande battagliacondotta a Palermo assieme alla compagna dott.ssa Silvia Coscienza con la quale abbiamo distribuito migliaia e migliaia di volantini a favore della abrogazione richiesta con il referendum del giugno 2005. I cattolici osservati istigati da Ruini sabotarono la partecipazione al voto. La mobilitazione delle parrocchie e di tutte le istituzioni cattoliche fu enorme. Asfissiarono letteralmente l'Italia. http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/28/news/procreazione_la_corte_europea_boccia_parte_della_legge_40-41595506/
giornali e le tv di tutto l'Occidente registrano servizi (alcuni magari se li fabbricano ) sulle proteste dei russi contro Putin a difesa della Pussy Riot e della democrazia etc... Nessuno, dico nessuno ha dato notizia delle formidabili agitazioni che sono state fatte in tante città americane a cominciare da New York contro wallstreet e contro la società dell'1 per cento. Mesi e mesi di agitazioni e di brutali repressioni di cui non sappiamo niente! Le agitazioni americane hanno assunto un carattere antisistema molto marcato. Essendo nella società della comunicazione se non sei nei massmedia non esisti e non sei mai esistito. Ma i movimenti ci sono stati e tendono ad evolvere verso forme politiche di socialismo e di comunismo!
Lottare non serve a niente!
La TV del regime sta dando notizia dei minatori del Sulcis e delle loro donne che si sono asserragliate a 400 metri di profondità per chiedere la continuazione del lavoro. Anche i lavoratori dell'Alcoa si sono fatti sentire e chiedono di continuare a lavorare l'alluminio o qualsiasi altra cosa ma lavorare. Come loro ieri abbiamo avuto i cassintegrati dell'Asinara. Degnati anche se non ricordo male di visita della Camusso o di un telegramma. L'Isola dei Cassi Integrati esiste ancora. Non si è capito che tutte le lotte fatte e da fare non hanno e non avranno mai risposta da questo Governo. Se domani tutti i minatori faranno karakiri nessuno dei membri del Governo o del Parlamento si commuoverà- Al massimo proveranno fastidio. Con la destra liberista al governo la cattiveria è al governo. La diffusione tra i partiti della cultura liberista li anestetizza dal dolore sociale. Non cambia niente e non si ottiene niente. Bisogna cambiare regime e sistema politico. Non si può avere con questo governo e con questo regime nessun sollievo alle sofferenze sociali. Fa parte della filosofia dell'ultima edizione del liberismo considerare con disprezzo la sofferenza delle classi sociali che ritengono con un destino subalterno. C'è soltanto da cambiare tutto o accettare tutto i e finire mendicanti
Ci presenteranno un mostriciattolo di legge elettorale talmente piena di trucchi e contraria al rispetto della giustizia da fare inorridire nella tomba Acerbo e lo stesso Mussolini. Il Parlamento che si eleggerà con questo Mostriciattolo sarà quasi tutto di nominati. Forse soltanto il venti per cento "rischia" di essere scelto dagli elettori. Il premio di maggioranza pari al 20 per cento cioè a 120 deputati e non so quanti senatori, lo sbarramento per impedire ai comunisti di tornare in Parlamento, i seggi in collegi uninominabili dove boiardi di provincia si contenderanno il voto ne saranno le caratteristiche principali. Nonostante tutto questo non si sono accontentati. Hanno già accordi fatti per spartirsi il potere. Votare PDL o PD o UDC significa votare per tutti e tre a chiunque di loro si darà il voto. Ci sono tanti modi per fare finire una democrazia. Questo è il modo dei Paraculi all'Italiana!
La politica dei Paraculi. Bersani dichiara di allearsi con Vendola e non con Casini. In effetti è alleato di entrambi ma non può dirlo perchà l'elettorato Sel non accetta di stare con PD e UDC ed accetta obtorto collo soltanto il PD. Quindi fino alle elezioni si fa finta di non essere con Casini che sarà imbarcato ad elezioni avvenute. Ma quanto sono furbi! Ma quanto sono scaltri
La Magistratura israeliana ha finto di credere che Rachel Corrie non sia stata uccisa deliberatamente dal un soldato su un bulldozer. che le andò incontro e la trattò alla stregua del materiale edile che stava abbattendo. Ma La giovane americana onora l'umanità intera con il suo martirio mentre la giustizia israeliana oggi perde ogni residua credibilità e si conferma come megafono propagandistico dell'occupazione militare di Gaza e Gisgiordania, . Gli israeliani hanno continuato ad abbattere le case dei palestinesi, a sdradicare gli alberi, ad uccidere. Hanno bisogno di una Magistratura che non condanni il loro operato per il quale non sentono alcun rimorso ritenendosi come esseri umani superiori a tutti coloro che non praticano la loro stessa fede. Una Magistratura che tiene in galera centinaia e centinaia di bambine e donne e migliaia di cittadini
Roberto Benigni ha asservito la sua arte comica agli interessi di Bersani e degli altri sodali del PD. In questa Paese financo i comici alla fine si arruffianano al potere. In ogni caso, come comico si era ammalorato da un pezzo e la sua "la Vita è bella" è cosa fasulla fatta con la benedizione degli israeliani che l'hanno portata all'Oscar dei loro amici di Hollywood. Il film è una furbesca e commerciale rappresentazione del lager. Non parliamo poi del Pinocchio che fa cadere le braccia e che certo non può competere con il Pinocchio di Comencini..... Benigni finge di non sapere che i suoi amici del PD sono appattati con Berlusconi e con Alfano per farsi una legge elettorale fasulla e truffaldina e poi per fare magari un governo montiano senza Monti. Stanotte forte scossa sismica nello Stretto di Messina. Tanto allarme ma danni lievi. Gli scienziati temono un evento apocalittico simile a quello che distrusse la Sicilia Orientale nel 1693 e poi nel 1906. Colapesce aveva avvertito il re che una delle colonne che regge la Sicilia è pericolante.
Holland ha confidato in uno dei capaci orecchi di Monti che la Merkel vorrebbe che l'Italia chiedesse aiuto.... Chiedere aiuto significa entrare in una spirale di morte economica e sociale governata dalla Trimurti: FMI, BCE e UE. dalla quale si esce squartati vivi e spellati pertutto il resto del ventunesimo secolo....
'individualismo è dottrina letale alla società umana. Sviluppa competitività ed aggressività all'interno delle nazioni e tra le nazioni. Produce sofferenza agli esseri umani. In USA nazione individualista per eccellenza soltanto l'uno per cento della popolazione è padrone di tutte le risorse. Sessanta milioni di persone arrivano a soffrire financo la fame ed a nutrirsi di resti raccattati negli immondezzai. Negli USA ci sono 20.000 omicidi l'anno e si registrano sei milioni di carcerati.
L'Italia descritta dal Pinocchio di Comencini in preda ai morsi della fame flagellata da un vento gelido che non cessa mai di soffiare nei vicoli pieni di neve sporca del tristo paese appenninico in cui la vicenda del Burattino viene immaginata. Una Italia in cui i giudici mettono in galera i derubati e non i ladri ed i gendarmi arrestano mastro ciliegia e lasciano andare Pinocchio. La fame italiana incombe su tutto il fantastico e meraviglioso sceneggiato di Comencini. Una fame oramai radicata nei luoghi ai quali ha dato il suo colore nerastro. Pinocchio che rovista tutta la casa del padre in cerca anche di una crosticina di pane ammuffito... Una fame così terribile che un pranzo con tre pere sembra una cosa favolosa.... La stessa fame che è già riapparsa un secolo e mezzo dopo in molti paesi e quartieri delle nostre città anche se continuiamo ad attirare stranieri come fossimo l'Eldorado. http://www.youtube.com/watch?v=rZdRMe Un libro da leggere. Pinocchio
Un libro fondamentale per capire l'Italia è Pinocchio che disvela la sua immensa atavica fame, la sua crudeltà, la sua stortura, le sue ingiustizie. Non mi piace il Pinocchio che fa il bravo ragazzo perbene perbene e viene premiato da un fantastico pranzo a base di caffè e latte e pane inzuppato per lui ed i suoi amici dalla Fata dai Capelli Turchini. A questo preferisco il Pinocchio che scappa dalla livida miseria del suo paese assieme a Lucignolo e viene avviato al Paese dei Balocchi dove verrà trasformato e venduto come somaro. (il destino che si riserva ai ribelli-scapestrati) Non mi piace Geppetto che chiede ancora più latte al povero Pinocchio che si rompe la schiena a girare la macina per ore ed ore per sostentarlo. L'Italia di Pinocchio è l'Italia in cui un contadino gli mette al collo una pesante catena e gli fa fare il cane da guardia ed un giudice lo condanna perchè si è fatto rubare le monete d'oro regalategli da Mangiafuoco. Dalla prigione Pinocchio viene liberato soltanto quando si dichiara criminale. Non c'è cosa inventata da Colladi che non sia degna di riflessione politica e filosofica anche se non si condivide il finale perbenista del burattino che viene inquadrato ed omologato nella feroce società umbertina.
Un filmato da rivedere: il Pinocchio di Comencini
L'Italia descritta dal Pinocchio di Comencini in preda ai morsi della fame flagellata da un vento gelido che non cessa mai di soffiare nei vicoli pieni di neve sporca del tristo paese appenninico in cui la vicenda del Burattino viene immaginata. Una Italia in cui i giudici mettono in galera i derubati e non i ladri ed i gendarmi arrestano mastro ciliegia e lasciano andare Pinocchio. La fame italiana incombe su tutto il fantastico e meraviglioso sceneggiato di Comencini. Una fame oramai radicata nei luoghi ai quali ha dato il suo colore nerastro. Pinocchio che rovista tutta la casa del padre in cerca anche di una crosticina di pane ammuffito... Una fame così terribile che un pranzo con tre pere sembra una cosa favolosa.... La stessa fame che è già riapparsa un secolo e mezzo dopo in molti paesi e quartieri delle nostre città anche se continuiamo ad attirare stranieri come fossimo l'Eldorado. http://www.youtube.com/watch?v=rZdRMed2jC0
29.8.2012
Con sofferenza ed imbarazzo ho assistito all'auto accoltellamento del minatore della carbo Sulcis. Il suo gesto è simile a quello dei tanti suicidi che si tolgono la vita nella indifferenza generale di un paese spaventato e terrorizzato dal suo governo. Un popolo privo di guida spirituale con sindacati e partiti che collaborano alla peggiore linea darwinista che le classi dominanti abbiano mai imposto all'Italia. Se l'operaio rischia la morte e minaccia di uccidersi è perchè quello operaio è solo solo assieme ai suoi compagni che sono soli. Non ha nè partito nè sindacato che lo assistano e lo difendano. Proprio come i cassintegrati della Asinara o i poveracci che si sono fatti stiliti alla stazione di Milano ai quali ha parlato con un megafono la signora Camusso che poi non si è fatta più vedere. Mi dispiace dirlo ma questo Governo, questi partiti, questi sindacati non alzeranno un dito per i minatori. A questo punto forse è meglio che la Sardegna operaia contadina e dei pastori si scelga una strada diversa. Prima di morire tutti di fame sotto l'occhio soddisfatto di Monti e dei suoi numerosi accoliti.
Togliatti Nenni nella storia d'Italia
Rimpiango il tempo in cui la domenica si vendeva l'Unità nelle piazze dei paesi e porta a porta. Spesso anche l'Avanti! veniva venduto da volontari. Ricordo un piccolo umile compagno di Sciacca che portava sempre un basco che ogni domenica vendeva venti copie dell'Avanti! a Sciacca. Purtroppo non ne ricordo il nome anche se ho ancora davanti agli occhi la sua figura. PCI e PSI fecero una grande opera di acculturazione delle masse popolari la più grande la più capillare che sia avvenuta nella storia d'Italia. Le Sezioni erano luoghi in cui ci si vedeva per discutere la politica del partito e per decidere iniziative. PCI e PSI erano davvero partiti del popolo profondamente legati ai quartieri ed ai posti di lavoro. Si lottava per un mondo migliore al quale credevamo. Si parla spesso male di Togliatti e qualcuno dei più solerti folgorati sulla via di Damasco si spinge financo a dire che era un criminale. Cominciamo con il dire che Togliatti ha creato e diretto il più grande partito comunista dell'Occidente e che è stato a capo di un gruppo dirigente fatto della migliore intellettualità del Paese. Se facciamo l'elenco dei dirigenti del PCI ci renderemo conto che facciamo l'elenco di quanto di meglio abbia prodotto la cultura italiana militante nel novecento dopo il gruppo dirigente che si raccoglieva attorno a Turati ed alla Kuliscioff all'inizio del secolo scorso. Togliatti è stato dirigente e statista di grande spessore politico. Ha sbagliato per quanto riguarda i patti lateranensi e l'art.7 della Costituzione ma riteneva che l'Italia avesse il problema di una riconciliazione con la Chiesa Cattolica che aveva subito il Risorgimento e l'unificazione. Credo proprio che abbia sbagliato anche se i cattolici del suo tempo sono stati tra i migliori della storia italiana. Oggi sono oltranzisti e fondamentalisti tranne piccole frange ribelli. Che cosa è diventata l'Italia senza il PCI di Togliatti e senza il PSI di Nenni? C'è ancora una cultura democratica e progressista? Di che cosa Nencini e Bersani parlano ai loro partiti ed alla gente? Togliatti e Nenni sono da riscoprire, ristudiare,commentare. Credo che bisognerebbe rivedere la questione del rapporto Gramsci-Togliatti. Siamo sempre stati indotti a pensare che avesse ragione Gramsci e torto Togliatti ma alla luce della maschera caduta al capitalismo e della verità dei rapporti politici tra gli stati ed i movimenti oggi sono indotto a credere che avesse ragione Togliatti e torto Gramsci. Togliatti aveva le "categorie" la conoscenza per capire che l'azione di Lenin e di Stalin non aveva alternativa. Non poteva essere cambiata. Ma su questo e su tante altre cose dobbiamo continuare a pensare ed a discutere. Per capire come la sinistra sia stata capace di acculturare a livello alto e critico dieci milioni di comunisti e socialisti italiani e come abbia fatto avanzare le masse da plebi subalterne a motore della storia. Oggi si lavora alacremente per fare tornare il popolo una plebe informe e per farci credere che la lotta di classe non esiste e che la stessa classe operaia non c'è più......
1.8.2012 La contraddizione Preciso che nel sostenere Fava e la sua coalizione e nell'invitare i socialisti a votarlo è perchè non vedo nessuna altra possibilità di voto. Dovrei astenermi dal votare e scegliere una strada alternativa che potrebbe essere quella dei referendum e delle alternative territoriali. Ma la gente è ancora malatissima di elezioni. Se non va a votare si sente male! Crede di essere esclusa dal consorzio dei cittadini, di regredire in chissà quale abiezione. Eppure potremmo e dovremmo imparare la civiltà del non voto. Io non condivido tante posizioni di IDV e della federazione della sinistra che spesso si presta a farsi strumentalizzare dalle campagne CIA una volta contro la Libia e l'altra contro la Siria o contro la Russia. Ferrero ha financo sottoscritto il Pornoappello delle Pussy Pussy scambiandolo per sostegno alla libertà di opinione. Questo mentre le posizioni verso gli USA diventano sempre più morbide e non si dice niente su una società in cui la gente di colore nero viene uccisa per la strada da poliziotti che si divertono a farne tiro a segno. Sono contraddittorio e sostengo il voto a Fava. Credo che nello spazio politico che si è scelto c'è anche volente o nolente un qualcosa che lo spinge a sinistra e spingerà a sinistra la coalizione. Non potrà fare le porcherie di Lombardo e dei suoi sostenitori. Ecco perchè sostengo Fava anche si mi piacerebbe moltissimo chiudere per sempre la partita con questa regione che anche se amministrata con le migliori intenzioni sarà sempre un peso per i siciliani.
Un Comitato Socialista per la lista di sinistra Fava I socialisti siciliani hanno l'occasione di ritrovare se stessi in uno schieramento di sinistra e di progressisti che si costituisce attorno a Fava. E' innaturale il sostegno dei socialisti a Crocetta come lo fu a Capezzoni (che poi li lasciò con un palmo di naso) come lo fu per Ferrandelli alleato tramite Cracolici con Lombardo. E' stato sconcertante farsi imporre da Nencini la leadership di Vizzini che per decenni era stato importante uomo del gruppo dirigente berlusconiano. Invito i socialisti siciliani a fare un comitato e prendere contatto con Fava per concordare le modalità di una campagna elettorale che deve portare davvero ad un rinnovamento dell'Isola liberandola dall'egemonismo della destra e del PD che sono e saranno alleati per continuare l'opera del governo Lombardo.
Pietro Ancona I minatori della Carbon Sulcis salvati dalla imminenza delle elezioni. Dopo le elezioni qualcuno tornerà a tentare di farli fuori.Ora fanno tutti finta che tutto si è messo per il meglio. Non è così. Questo governo non risolve nessun problema se non si tratta di banche o di loro amici. Una volta c'era l'interclassismo della DC che si traduceva in un tentativo costante dei governi dc e di coalizione di tenere conto in qualche modo degli interessi di tutte le classi sociali, categorie, ceti. Magari con un piatto della bilancia spostato a vantaggio dei più forti socialmente. Oggi non c'è l'interclassismo ma l'odio di classe al governo. Guardate quello che stanno facendo agli insegnanti ed alla scuola mentre Monti a momenti proclama la superiorità e domani l'unicità della scuola privata. Tutti i professori che incontro hanno facce ansiose. Qualcuno pur essendo di ruolo non dorme la notte perchè teme di essere trasferito a centinaia di chilotri di distanza. Non parliamo dell'atteggiamento truffaldino verso i precari. Insomma al governo non c'è l'interclassismo ma la cattiveria che Maroni proclamava per gli estracomunitari la Fornero per gli operai e Monti e la sua banda al governo contro tutti i lavoratori. Eccone un esempio http://www.orizzontescuola.it/node/25596
Squallore volgarità ingiurie spettacolini per bambini che divertono gli infantilizzati americani battute e battutine per nascondere l'allucinante vuoto di ideali e la assoluta lontananza dai problemi delle popolazioni americane dai due candidati Romney e Obama marionette delle multinazionali che li manovrano con i finanziamenti. Questa è la Nazione-guida della democrazia? Uno Stato in perenne stato elettorale i cui Presidenti si muovono sulla base di sondaggi influenzati da massmedia proprietà delle multinazionali e degli affaristi delle armi e delle guerre. http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/31/foto/tampa_clint_alla_convention-41747775/1/?ref=HREA-1 Professori solo per concorso Tutti coloro che sono arrivati al governo chiamati dal Governor dell'Italia perdono la testa o se si inebriano dei gas esilaranti che avvolgono il loro cervello quando i carabinieri di guardia si schiaffano sull'attenti o il commesso di corridoio fa tanto di salamelecco. La mattina appena svegli si dicono: che mi invento oggi? Quale proposta potrò fare? Il Ministro alla Istruzione (hanno concellato pubblica in omaggio al Vaticano) stamane ha avuto una pensata rivoluzionaria e come tutti i suoi colleghi vuole fare la sua piccola rivoluzione nella grande rivoluzione del Gran Maestro Monti: vuole abolire le graduatorie degli insegnanti ed assumere nella scuola soltanto per concorso pubblico. Una cosa che forse lo metterà in conflitto un un'alta iperliberista del suo governo che vuole affidare soltanto ai Presidi l'assunzione degli insegnanti ad libitum di questi. Ma forse non c'è alcun contrasto e bisogna scoprire dove è il trucco. Una cosa proposta dalla banda che si è seduta al Governo non può essere niente di buono nè per la gente nè per l'Italia. Insomma questo Ministro, la Fornero, tutti i colleghi hanno sempre le mani in pasta nella madia dove hanno messo ad impastare i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese. Studiano notte e giorno come levare il tappeto dove la gente sta passando e farla ruzzolare in terra. Ma quando potremo avere un pochino di pace e mandare tutti questi "rivoluzionari" con un reddito medio di due o tre milioni a testa al quel paese, magari a calci in culo per il male che si stanno facendo?
Al Qaeda, Fratelli Musulmani alleati degli USA e della Nato Gli USA si sono alleati con tutto il terrorismo mondiale per aggredire e dissanguare la Siria. Al Qaeda è al centro di questa alleanza con i Fratelli Musulmani che vengono premiati con l'insediamento al potere se le azioni hanno successo come è accaduto il Libia ed in Egitto ed in Tunisia Il popolo egiziano è stato ingannato ed ha pagato con mille morti il nuovo dominio americano tramite il Fratello Morsi. Popolo ingannato che continuerà a morire di fame. Gli Usa hanno inaugurato l'alleanza con il terrorismo cominciando dalle Torri Gemelle che sono state minuziosamente minate e poi aggredite da aerei che sono stati consegnati ai terroristi dagli stessi USA.
31.8.2012 Il Paese delle finanziarie e del gratta e vinci Nel quartiere dove abito al posto di una gioielleria che ha chiuso nasce un centro scommesso supertelematizzato. Qualche mese fa al posto di un grande negozio di alimentari è nato un centro scommesse con grandi schermi che fanno vedere corse di equini. Nel quartiere esistono altri tre centri scommessi il tutto nel perimetro di qualche centinaio di metri quadrati. Dai tabaccai presenti ( ce ne sono due) escono e entrano in continuazione persone in preda alla sindrome del "gratta e vinci". Escono grattano poi si frugano nelle tasche rientrano e comprano una altra schedina. In genere è tutta povera gente che spera di fare un po di soldi. Questa di cotanta speme resta agli italiani che ancora hanno qualche soldino che residua in tasca: spenderlo per comprare la fortuna. Non sanno che il banco vince sempre come insegnano tutte le bische del mondo. Tutte le mattine le auto del quartiere si adornano di volantini di diecine e diecine di finanziarie che offrono prestiti a tutti anche agli ottantenni..... Monti ha trasformato i presunti reati compiuti contro Napolitano in reati di lesà maestà. Parla di lesione inferta alla "personalità" del Capo dello Stato! Stanno montando una campagna di odio verso il giornalista che ha pubblicato seppur a stralci parti delle discussioni che Napolitano ha avuto per telefono con Mancino. Se Napolitano è così certo di non aver detto niente di riprovevole moralmente e penalmente perchè non pubblica egli stesso le intercettazioni? Non è al disopra della legge e la conversazione non rientra nei doveri del Capo dello Stato tutelati dalla Costituzione. la rassegna stampa e seguendo i telegiornali di tutte le tv c'è da disperarsi per il livello davvero infimo che ha oramai raggiunto l'informazione italica. C'è un crucifige generale per il collega giornalista che si è permesso di occuparsi delle telefonate castali di Napolitano! Se non ho capito male interviene l'Ordine dei Giornalisti per sanzionarlo Motu Proprio. Capisco che i giornalisti si debbono guadagnare il pane e tengono famiglia ma raggiungere financo l'ebbrezza del servilismo, arrivare a sbavare da tutti i lati della bocca, è davvero troppo, proprio troppo. C'è qualcuno che si sottrae a questi salamalecchi. Credo il Fatto e forse il Manifesto. Ma il Manifesto ad intermittenza perchè ha una redazione che dice una cosa ma anche il suo opposto. Morsi, Presidente dell'Egitto. esponente della banda dei Fratelli Musulmani killer degli USA e della Nato, attacca Assad ed auspica il successo dei criminali tagliagola che da quasi due anni devastano quella che fu la grande repubblica siriana. I Fratelli Musulmani sono la piaga del mondo arabo. Una associazione a fondo religioso che persegue lo scopo di avere il potere dappertutto e che per questo ha consegnato il mondo arabo ai piedi degli americani. Il Cardinale che è stato capace di farsi amare anche da me che sono ateo. Una persona straordinaria davvero animata da amore per il prossimo e sopratutto per gli ultimi. Mi dispiace molto che stia male molto male e voglio sperare che si ristabilisca e viva ancora a lungo ad onorare il mondo della sua presenza http://www.ilfattoquotidiano.it/ A Napolitano piace spettegolare e schiamazzare sulla sua vicenda. Ora Berlusconi entra in campo e naturalmente di sente defraudato. Perchè tu si non devi essere intercettato ed io no? Vogliamo dargli torto? Se avesse rispetto per la sua carica Napolitano dovrebbe starsene zitto. Se fosse certo di non avere niente sulla coscienza dovrebbe agevolare la conoscenza delle conversazioni che ha avuto con il suo amicone Mancino.
Se si approfondisce lo sguardo sulle "forze" che sostengono Crocetta per la Presidenza della regione ci inoltriamo in zone oscure che si immaginano lontane da un elettorato non dico di sinistra ma almeno "democratico". Non sappiamo quanti piani di verità e di realtà ci siano dietro questa candidatura e sarebbe bene che il candidato specificasse tutti i gruppi e le "forze" che lo appoggiano. Non parliamo del programma che è assai simile a quello di centro-destra con molte cose in comune. Il PD avrebbe l'obbligo di chiarire ai siciliani con chi altro è alleato oltre all'UDC. Chiarisca, chiarisca,..... Cucù, Cucù, Cucù l'inquinamento dell'Ilva a Taranto non c'è più. Miracolo di Monti e di Clini che hanno fatto sparire con un colpo di bacchetta magica la Magistrata che si occupava dell'inchiesta e che aveva "creato" l'inquinamento portandolo alla ribalta dei massmedia. Si sa tutto quello che la televisione non dice non esiste! Ieri corteo dei cittadini di Taranto che continuano a morire come mosche di vari tumori. Ma non ne ha parlato nessuno! Presto anche noi distratti da altro non ne parleremo più tanto a che serve? Serve forse a qualcosa? Che fine ha fatto la magistrata Patrizia Tudisco? http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/08/31/foto/protesta_tamburi-41752175/1/
Pietro Ancona scorrendo la rassegna stampa e seguendo i telegiornali di tutte le tv c'è da disperarsi per il livello davvero infimo che ha oramai raggiunto l'informazione italica. C'è un crucifige generale per il collega giornalista che si è permesso di occuparsi delle telefonate castali di Napolitano! Se non ho capito male interviene l'Ordine dei Giornalisti per sanzionarlo Motu Proprio. Capisco che i giornalisti si debbono guadagnare il pane e tengono famiglia ma raggiungere financo l'ebbrezza del servilismo, arrivare a sbavare da tutti i lati della bocca, è davvero troppo, proprio troppo. C'è qualcuno che si sottrae a questi salamalecchi. Credo il Fatto e forse il Manifesto. Ma il Manifesto ad intermittenza perchè ha una redazione che dice una cosa ma anche il suo opposto. Pietro Ancona Monti ha trasformato i presunti reati compiuti contro Napolitano in reati di lesà maestà. Parla di lesione inferta alla "personalità" del Capo dello Stato! Stanno montando una campagna di odio verso il giornalista che ha pubblicato seppur a stralci parti delle discussioni che Napolitano ha avuto per telefono con Mancino. Se Napolitano è così certo di non aver detto niente di riprovevole moralmente e penalmente perchè non pubblica egli stesso le intercettazioni? Non è al disopra della legge e la conversazione non rientra nei doveri del Capo dello Stato tutelati dalla Costituzione
30.8.2012 Pietro Ancona Il Paese delle finanziarie e del gratta e vinci Nel quartiere dove abito al posto di una gioielleria che ha chiuso nasce un centro scommesso supertelematizzato. Qualche mese fa al posto di un grande negozio di alimentari è nato un centro scommesse con grandi schermi che fanno vedere corse di equini. Nel quartiere esistono altri tre centri scommessi il tutto nel perimetro di qualche centinaio di metri quadrati. Dai tabaccai presenti ( ce ne sono due) escono e entrano in continuazione persone in preda alla sindrome del "gratta e vinci". Escono grattano poi si frugano nelle tasche rientrano e comprano una altra schedina. In genere è tutta povera gente che spera di fare un po di soldi. Questa di cotanta speme resta agli italiani che ancora hanno qualche soldino che residua in tasca: spenderlo per comprare la fortuna. Non sanno che il banco vince sempre come insegnano tutte le bische del mondo. Tutte le mattine le auto del quartiere si adornano di volantini di diecine e diecine di finanziarie che offrono prestiti a tutti anche agli ottantenni..... Sulla scia del "Non ci sto" di Scalfaro, il Quirinale fa un comunicato tenebroso sulla storia delle intercettazione denunziando trame eversive contro il Presidente della repubblica. Bau, Bau, Bau, bau!! Farebbe bene Napolitano se non ha nulla da nascondere di rinunziare al ricorso contro la Procura di Palermo ed anzi di essere lui stesso a pubblicare piuttosto che farsi friggere in padella da giornali come il "Panorama". Sinceramente rimpiango Presidenti come Saragat e Pertini e financo lo stesso Leone che oggetto di un impeachment si è piegato senza resistenze alle regole della democrazia e si è dimesso. I fatti poi avrebbero dimostrato la sua innocenza. http://www.repubblica.it/politica/2012/08/30/news/napolitano-41712938/?ref=HREA-1
2.9.2012
La fine del movimento pacifista in Italia ed in Europa.
Riflettavo sui grandi movimenti per la pace che hanno animato il mondo fino ad alcuni anni orsono. L'ultima manifestazione fatta con i fusi orari di tutto il mondo fu davvero una grande testimonianza che l'umanità ha dato della sua volontà di pace.
Da anni oramai il movimento della pace è stato abbandonato dalle forze fondamentali che lo animavano: i comunisti, i cattolici, le associazioni pacifiste, i non violenti.
C'è stato un capovolgimento di posizioni. Il segretario di RC piuttosto che dare vita a manifestazioni contro l'aggressione imperialistica ha avallato la propaganda guerrafondaia degli americani e della Nato partecipando a manifestazioni di ostilità verso Gheddafi sotto l'Ambasciata Libica a Roma.-
Lo stesso atteggiamento è stato tenuto verso la Siria aggredita da bande di contras reclutati negli emirati arabi e diretti da uomini e mezzi tecnologici militari di grande potenza da inglesi francesi e americani.
Niente proprio niente viene fatto per il genocidio a bassa intensità nella striscia di gaza, per la liberazione dei bambini prigionieri degli israeliani, per i programmi di omicidi mirati di scienziati iraniani.
Anche i cattolici hanno grandi responsabilità nell'abbandono della lotta per la pace. Ora le associazioni di rilievo dei cattolici non sono più quelle pacifiste ma l'Opus Dei, Comunione e Liberazione e le frange fondamentaliste italiane collegate ai religiosi americani che teorizzano e praticano lo "scontro di civiltà".
Non basta essere contro Monti o contro la Merkel o contro Cameron per le politiche sul lavoro e sul welfare se poi si condivide con questi signori la responsabilità del sangue che scorre nel mondo.
La sinistra comunista europea rinunzia a se stessa ed al suo ruolo di alternativa di sistema se condivide tutte le avventure colonialiste ieri di Bush ed oggi di Obama.
La contaminazione della sinistra europea con l'obamismo è stata deleteria alla causa della pace e quindi alla sicurezza dell'umanità.
Il discorso che Obama fece alla Università del Cairo poco dopo il suo insediamento che è stato "letto" come un discorso di apertura e di pace invece conteneva tutte le premesse del grande bagno di sangue e delle carneficine in corso.Ci sono tanti comunisti che non condividono questa linea di capitolazione all'imperialismo e lo hanno mostrato facendo qualcosa. Ma resta grave il fatto che la federazione della sinistra italiana ed i comunisti europei assecondano le guerre USA e Nato.
Facendo queste scelte miopi e subalterne al capitalismo la sinistra ed i comunisti europei si condannano ad un ruolo secondario e sempre più marginale. Non saranno niente ma proprio niente perchè non sono più se stessi!
Il Generale della Chiesa chiedeva poteri speciali per portare avanti la sua lotta alla mafia siciliana. La sua intenzione era di sdradicarla e questa sua volontà incombeva sulla società siciliana e generava allarme nelle cosche mafiose. Il Generale era giunto a Palermo come Prefetto. Presidente del Consiglio dei Ministri era Giulio Andreotti sospettato da molti di avere un rapporto speciale con la mafia siciliana rapporto mediato a Palermo dall'On.Le Lima e nella Sicilia orientale dall'On.le Drago.L'On.le Lima sarebbe stato ucciso dalla mafia nel 1992 uno degli anni horribilis della storia mafiosa di questo disgraziato Paese. La questione della concessione dei poteri speciali divideva le forze politiche siciliane. C'era chi era favorevole ma anche chi era decisamente contrario. Il segretario regionale della DC era contrario ma non perchè fosse mafioso o intimidito o condizionato dalla mafia. L'On.Le Rosario Nicoletti era contrario perchè riteneva che la lotta alla mafia dovesse condursi senza alterare la normalità dell'ordine costituzionale e dei poteri. Non era convinto della necessità di cedere poteri speciali ad un Prefetto un Generale mandato dallo Stato e certamente pensava che non fosse giusto questa forma impropria di commissariamento della Sicilia. L'On.le Rosario Nicoletti si sarebbe ucciso lanciandosi dalla tromba delle scale della sua abitazione nel novembre del 1984. Un mistero la sua morte che non è mai stato penetrato ma io, avendolo conosciuto, dubito molto che si sarebbe ucciso motu proprio per una propria personale scelta esistenziale. Era persona di grande razionalità e certamente una delle menti più brillanti della politica siciliana. Con Piersanti Mattarella facevano un tandem strepitoso. Presso l'Assemblea regionale siciliana era costituita una Commissione Antimafia fatta dai partiti dai sindacati regionali e dai rappresentanti delle associazioni industriali ed agricole. La Commissione era presieduta dal Presidente dell'Ars a quel tempo l'On:le Michelangelo Russo. Io ne facevo parte in quanto segretario regionale della CGIL. Luigi Cocilovo e Roberto Franchi vi rappresentavano rispettivamente la Cisl e l'Uil. Il PSI era rappresentato da Salvatore Lauricella e la DC da Rosario Nicoletti. Segretario regionale del PCI era Luigi Colaianni che aveva preso il posto di Pio La Torre assassinato il 30 aprile di quello stesso anno. Ricordo che prima della riunione della Commissione Antimafia dell'Ars abbiamo avuto un incontro preventivo i tre segretari regionali nella sede dell'UIL siciliana in via Enrico Albanese. Cocilovo era della stessa opinione di Nicoletti. Era contrario alla concessione dei poteri speciali. Io invece ero allarmato dal fatto che si discutesse di questo problema e che ci fossero tentennamenti delle istituzioni. Era decisamente a favore dei poteri speciali e convinsi Franchi e Cocilovo ad assumere una posizione unitaria nella Commissione. Così andò. Tuttavia dalla Commissione non uscì una decisione senza se e senza ma per i poteri speciali. Qualche giorno dopo il generale Della Chiesa veniva massacrato assieme alla sua giovane moglie Emanuela Setti Carraro. Erano una coppia assai romantica. Il fatto che il Generale avesse l'amore di questa giovane signora ne rendeva la figura assai fascinosa e circondata da un alone poetico che ha colpito tutte le persone che abbiamo vissuto intensamente quel periodo tragico ed oscuro della insanguinata storia della Sicilia. Alla luce delle cose che si sono recentemente sapute sul rapporto mafia-Stato credo che bisognerebbe rianalizzare tutta la vicenda dell'assassinio del Generale e della moglie. Per capire quale nido di vipere è stato messo in allarme dalla presenza di un Generale che prometteva davanti ai ragazzi ed alle ragazze dei licei palermitani lotta senza quartiere fino alla vittoria alle cosche ed ai loro sporchi interessi. Pietro Ancona
3.9.2012
Brutti, sporchi e cattivi, molto cattivi! Leggo e leggiucchio sul film di Ciprì. iI poveri siano sporchi brutti e cattivi come abbiamo visto in un film memorabile con Nino Manfredi. Niente di nuovo sulla rappresentazione al limite della repellenza di una fauna umana grottesca ed in preda a pulsioni incontrollabili di consumismo. E' possibile che la famiglia descritta da Ciprì esista ma sono certo che ce ne sono duecento nello stesso quartiere diverse che sbarcano il lunario ed hanno uno schema morale solido e valori importanti anche se la mancanza di qualche dente rende bruttina la loro vista. Ma si sa. Non tutti possono permettersi un dentista. Il degrado, la deriva verso la distruzione che Ciprì ha voluto rappresentare coincidono con l'analisi postpasoliniana della plebe sottoproletariato che sostituisce la classe operaia e vive una vita indegna di essere vissuta. http://www.gazzettadelsud.it/news/spettacoli/10917/Venezia--Cipri--primo-italiano-in-concorso.html
M a che dobbiamo fare? sono sicuro che il film di Ciprì con Servillo presentato alla mostra di venezia non sia una volgare speculazione razzista su Palermo, sulla Sicilia, sui siciliani poveri dei quartieri degradati. . Si parla di un padre che usa i soldi avuti per il risarcimento della figlia morta in un incidente per comprarsi una enorme auto e su questo si ricama sul connubio tra il sottoproletariato degenere il consumismo etc...etc..... Spero di non sbagliarmi ma dal momento che Cipri è palermitano spero che non siamo alle solite che i peggiori detratori di se stessi siamo proprio noi siciliani. Comunque non mi pare giusto esprimermi definitivamente se non vedo il film. Ma credo che ci prenderemo un dispiacere.
Genocidio politico
Penso a quanto era bello, intelligente, sensibile,umano il popolo comunista del PCI di Togliatti. di Longo di Natta e degli altri grandi segretari del PCI.
Un popolo di milioni e milioni di persone che leggeva, era elevato culturalmente ed era capace di fare dei festival dell'Unità festival della Cultura e della Politica. Una cultura politica quella comunista che penetrava profondamente nella società italiana migliorandola. Una cultura "egemonica" che non era violenta convinceva trascinava era legata ai sentimenti più grandi di giustizia sociale di libertà di progresso di vera democrazia. Penso alle centinaia di migliaia di copie dell'Unità che si vendevano ma anche dell'Avanti che nel marzo del 1953 nel paginone centrale listato a lutto salutava la morte di Giuseppe Stalin come la caduta di un padre dell'umanità.
Ora il popolo del PD e quel poco che è rimasto del PSI non hanno più valori. Accettano il peggiore e più miserabile machiavellismo della politica italiana, subiscono la perdita dell'art.18 e le pensioni a 70 anni e soltanto per una manciata di spiccioli. Accettano in nome del liberismo e delle imprese tutti gli interessi del capitalismo italiano che è uno dei più avidi e meschini del mondo.
Come ha potuto il magnifico e grande popolo comunista diventare il popolo del PD che applaude Renzi e Letta ed accetta di allearsi con Casini
Gli americani ci mettono il dito nel sedere
I tedeschi hanno capito che dietro l'attacco all'Euro alla Grecia all'Italia alla Spagna ci sono gli americani che temevano per il suprematismo del Dollaro come moneta di scambio internazionale. Inoltre sanno che gli americani non sopportano le prosperità ed il benessere del popolo tedesco che vorrebbero ridurre a stecchetto. Gli USA non sopportano la locomotiva tedesca nell'economia mondiale. Vorrebbero essere i soli padroni dell'economia ed invidiano il bene e la prosperità altrui. I "mercati" non sono altro che gli USA. Oggi la Merkel li attacca. La Merkel è una liberista che assume una posizione coraggiosa nella sua parte politica. I socialisti brillano per il loro silenzio ed il loro subalternismo.
Per anni mi sono stupito ogni volta che in un film americano sentivo la radio o la tv parlare del Tempo e del Listino delle Borse. Pensavo: ma è mai possibile che questo sia il centro del mondo degli americani? Le previsioni del tempo e come andrà la Borsa? Non sapevo, me tapino, che l'Italia sarebbe diventata tale e quale all'America. Previsioni meteorologiche e andamento delle borse sono diventati centrali nella nostra vita. Ci vengono imposte e siamo obbligati a sentire dappertutto. Ci manca soltanto di raggiungere la quantità di miliardi di pillole tranquillanti che vengono smerciate negli USA. Ma noi siamo a buon punto! Basta guardare la faccia di Monti la mattina e si è subito in zona ansiogena...
Slotz Vedevo ieri sera in TV un servizio su Varsavia sulla Polonia e sono rimasto meravigliato di quanto stiano bene i polacchi e di come cresce con allegria la loro economia. Poi ci ho pensato ed ho capito l'arcano, la causa di tanta gioiosa crescita economica e sociale. Non hanno l'Euro! Sono fuori dalla trappola mortale della euro-zona! Stampano i loro slotz quanto ne hanno bisogno!! Non hanno Monti che rompe la loro anima e li minaccia un giorno si ed uno no di farli morire di tasse e di fame! Non hanno la merkel che assegna loro i compiti! Non hanno Draghi con la sua faccia di Jago che come una idrovora trasferisce i loro redditi alle banche dei pescecani!
La Bibbia alla base della sanguinaria continua aggressione degli USA ai popoli del mondo e di israele ai palestinesi ed ai suoi confinanti sta non soltanto gli interessi dello imperialismo colonialistico ma il convincimento della superiorità ed unicità del Popolo di Dio rispetto tutti gli esseri umani. Al confronto il libro di Hitler Mein Kamps è cosa di secondaria importanza. Gli americani e gli israeliani sono convinti dalla loro religione che "debbono" distruggere i loro nemici ed impossessarsi dei loro beni. Il mondo non sarà mai libero dalla loro minaccia fino a quando non prenderanno le distanze dalla Bibbia. Basta leggere qualche passo del Deutoronomio per rendersi conto del perchè di tanta disumanità e di tanto sangue.
Deuteronomia 2 24 "24 Suvvia, levate l'accampamento e passate la valle dell'Arnon; ecco io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di Chesbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. 25 Oggi comincerò a incutere paura e terrore di te ai popoli che sono sotto tutto il cielo, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da spavento dinanzi a te.
Il prode Renzi Leggo che Renzi gode di grande popolarità dentro il PD. Certo i gruppi dirigenti del PD hanno lavorato in profondità se sono riusciti a cambiarne il DNA e fare di un partito che viene dai comunisti e dalla sinistra dc qualcosa capace di riconoscerci in uno che sull'art.18 diceva "Chi se ne frega"! Non è che gli altri siano migliori di lui. Sono tutti in gara a chi è più corogna dell'altro verso i lavoratori.
La Camusso mendica Rivendicazioni inconsistenti ed umilianti della Camusso al Governo. La detassazione delle tredicesime diventa una una tantum di una mancetta che non darà alcun sollievo alle famiglie dei lavoratori. La signora Camusso si guarda bene dal chiedere garanzie permanenti per i lavoratori come il Salario Minimo Garantito che impedirebbe salari schiavistici e come l'indicizzazione delle retribuzioni e delle pensioni. Minaccia lo sciopero generale per niente come ha fatto per niente tutti gli scioperi generali. Dovrebbe rimettere in discussione la legge Fornero e la legge sulle pensioni. Inoltre si dovrebbe spendere sulla scuola dove Profumo sta facendo diventare pazzi gli insegnanti.
4.9.2012
Giornata di retorica nauseabonda con ore e ore di televisione dedicate ai funerali milanesi del Cardinale Martini. Tutti i politici Vendola in testa ne hanno profittato per fare il loro bravo spot elettorale. La Chiesa ha profittato del Cardinale per rilanciarsi in Italia e farsi accettare per quella che è: un potere che non chiede perdono per i suoi misfatti storici ma anche non troppo lontani come quello dei bambini canadesi uccisi per motivi etnici con la complicità della regina di Inghilterra. Viviamo in un paese soffocato dalla Chiesa, dalle Banche, dai Partiti, dalle Mafie......Non c'è popolo più disgraziato di quello italiano con tanti tanti padroni sulla groppa....
Leggevo ieri in Facebook ricordi sulla repressione del terrorismo che mi hanno impressionato. "Terroristi" che sarebbero stati uccisi nel sonno e tanti altri torturati nelle caserme. Penso che sia necessaria una storia degli anni del terrorismo in Italia che racconti come sono andate davvero le cose e come è stato sconfitto il terrorismo. Può darsi che i modi usati per sconfiggere il terrorismo abbiano fatto regredire l'Italia. Non è possibile che ci siano categorie di cittadini che non hanno diritti come tutte le altre. Essere terroristi non può e non deve escludere dalla Costituzione.
Grillo non mi piace. Dice cose giuste e cose inaccettabili. Ma la campagna di criminalizzazione che si sta facendo contro di lui da parte di partiti che con una legge truffa faranno en plein in Parlamento è disonesta. Mi piacciono molto i grillini che sono persone perbene facce pulite persone deluse dalla schifezza e dalla violenza della politica italiana. Si, violenza perchè la politica italiana è violenta quando nega con il maggioritario superpremiato il diritto alle minoranze di entrare in Parlamento. violenta quando difende come un solo uomo il governo più duro e più classista che l'Italia abbia mai avuto nella sua storia. Un governo certamente più chiuso di quelli del fascismo verso i bisogni della gente.
Un Paese crudele verso i poveri che da molti anni ha perso anche la più piccola propensione alla solidarietà sociale. Si annunzia un aumento del costo dei libri scolastici e non c'è nessun programma governativo o delle regioni o altro per aiutare le famiglie povere a comprarli nè si controllano le case editrici che cambiano qualche pagina ed impongono testi nuovi e nuovi prezzi La Camusso chiede una piccola mancia come la detassazione della tredicesima vecchia rivendicazione di Bonanni che produce un buco notevole al fisco ma nessun beneficio per i lavoratori che ne ricaveranno qualche spicciolo di nessuna importanza ed una tantum naturalmente.
Ripristinare il Collocamento Pubblico
I politici fanno finta di strapparsi i capelli per la disoccupazione giovanile ma nessuno fa niente per abrogare la malvagia legge Biagi che sta distruggendo le nuove generazioni umiliandole a trattamenti semischiavisti e per istituire il Salario Minimo Garantito esistente in tanti paesi del mondo che garantisce un minimo a chi lavora sotto il quale non si deve andare. Bisogna recuperare in Italia il collocamento pubblico. La deregolation delle assunzioni e la privatizzazione delle società interinali sono ampiamente fallite.Lo Stato deve garantire che le assunzioni vengano fatte con criteri di giustizia ed equità. Bisognerebbe stangare con multe consistenti coloro che assumono violando le norme del pubblico collocamento.
70 anni di servitù militare Continuo a scandalizzare le mie anime belle se dico che l'Italia non è più sovrana dalla occupazione dei tedeschi a quella degli americani che dura tutt'ora? Sono almeno 70 anni che sia controllati da un potere straniero praticamente la metà della storia patria. La liberazione dai tedeschi è stata soltanto un passaggio del collare di servizio. Gli USA ci controllano con 110 basi militari che lardellano il nostro territorio che è praticamente una loro dipendence. Le anime belle obiettano che abbiamo libere elezioni, istituzioni ed una Costituzione. Ed io replico che trattasi soltanto del guinzaglio che ci tiene legati al padrone....La "democrazia" italiana non è altro che un guinzaglio con il quale l'Italia è tenuta legata. Molte delle buone leggi che garantivano diritti e welfare ci venivano dal fascismo e dal primo governo di centro-sinistra che nel 70 culminò la sua importante opera sociale con lo Statuto dei Diritti. Ora si sta smantellando tutto e si ritorna al periodo antecedente agli anni venti del secolo scorso quando cominciarono a farsi le grandi leggi sull'Inail, sull'Inps, sulla protezione della famiglia e della donna. Che senso ha uno Stato che si ritira dal welfare? A che serve lo Stato se rinunzia alla sua funzione di protezione e promozioone sociale? A che serve stare insieme e costituire una comunità una nazione?
Ognuno ha la sua dolce spina: La CGIL ha la Fiom e la Chiesa ha avuto il Cardinale Martini, una brava persona. Essere una brava persona fa scalpore anche nella Chiesa cattolica e per questo c'è stato un enorme pellegrinaggio alimentato dalla fama di santità dell'uomo ma anche da massmedia che hanno ossessionato per giorni l'Italia. Un Paese bigotto e furbastro che trova nel cattolicesimo la sua fede naturale. Basta confessarsi e dichiararsi pentiti e si è a posto! Tutto cancellato! Tutto amnistiato. Ora la Chiesa si deve inventare un altro prelato " di sinistra". Non può essere una costellazione di associazioni e di cardinali tutti di destra. Chi sarà il nuovo Martini? Chi sarà la nuova fiom della chiesa?
5.9.2012
Mercenari italiani in Siria?
Mercenari da tutto il mondo attirati da compensi molto allettanti affluiscono in Siria per aggredirla e cambiarne il gruppo dirigente. Si uniscono a tutte le sette del terrorismo medioorientale ed ai fratelli musulmani. . Si coprono di ogni sorta di infamia. Sono feroci ed incontrollati senza alcuna etica da rispettare. Sono organizzati da ufficiali occidentali. Sembra che anche parecchi italiani siano della partita.Le paghe sono molto alte. Si parla di 1000 dollari al giorno. Le monarchie della penisola arabica forniscono capitali inesauribili. E' difficile sapere per quanto tempo Assad potrà resistere a questi carnefici che vengono ogni giorno rimpiazzati da altri carnefici,.
Napolitano fa lodi sperticate a Monti perchè ha recuperato la credibilità internazionale dell'Italia. Ma l'Italia che è diventata credibile lo ha fatto a spese di venti milioni di lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie che stanno pagando un conto durissimo. L'Italia credibile continua a tenere segreti i suoi conti in Svizzera. Segreti ed intoccabili perchè Monti traccheggia con i potenti ed i ricconi mentre la la faccia truce assieme alla Fornero ai lavoratori. Poi con Passera fa sapere a quelli dell'Alcoa che non c'è niente da fare e si debbono rassegnare.... Bisogna poi capire l'Italia a quali entità esterne deve apparire credibile. Ai mercati? I mercati sono gli speculatori che stanno lucrando sullo spread italiano e si accingono a spogliarci dei nostri beni. Quegli stessi mercati che la Merkel attacca come nemici dei popoli....Ma la Merkel non è ruffiana di wallstreet come Monti!
Ma quanto è ruffiana la cosidetta satira di sinistra italiana. Regnando Berlusconi l'attività di dileggio, di vignettismo, di frizzi e lazzi, di motteggio era addirittura invasiva e ossessionante. L'ineffabile Benigni è tuttora legatissimo alle sue battute sul Cavaliere. Non parliamo di Bobo. Ora con Monti sono tutti ingattati, muti. Eppure il pittoresco Presidente del Consiglio autoproclamatosi "salvatore" si presta moltissimo alla satira come ha dimostrato Crozza che è l'unico che finora, sia pure con molti riguardi ha fatto qualcosa. Satiristi d'Italia Anche loro tengono famiglia!!!Ma quanto è ruffiana la cosidetta satira di sinistra italiana. Regnando Berlusconi l'attività di dileggio, di vignettismo, di frizzi e lazzi, di motteggio era addirittura invasiva e ossessionante. L'ineffabile Benigni è tuttora legatissimo alle sue battute sul Cavaliere. Non parliamo di Bobo. Ora con Monti sono tutti ingattati, muti. Eppure il pittoresco Presidente del Consiglio autoproclamatosi "salvatore" si presta moltissimo alla satira come ha dimostrato Crozza che è l'unico che finora, sia pure con molti riguardi ha fatto qualcosa. Satiristi d'Italia Anche loro tengono famiglia!!! Nel duello per la Casa Bianca la moglie e madre dei figli di Obama interviene come una leonessa per salvare lo scranno al marito ed il suo ruolo di Prima Signora Americana. Pronuncia con grande spontaneità un discorso rigorosamente scritto e calibrato da un team di specialisti della comunicazione ispirato dallo scopo "come prendere per il culo una platea di creduloni infantilizzati che temono di perdere i loro privilegi e privilegini cadendo assieme al Boss.
Non potendo negare che le cose sono andate male al marito ha detto che per farle ci vuole tempo. Duecento anni di democrazia non sono bastati agli USA per realizzare il piccolo principio secondo il quale "tutti gli uomini nascono eguali". Nei quattro anni del marito il sangue ha inondato il mondo ad opera delle iniziative bellicose del Presidente eguali a quelle del suo predecessore. Ma di questo non si è occupata la signora Obama e neppure del fatto che la società americana è divorata dai mostri delle multinazionali. Parla ancora del "sogno americano" come se il successo di una persona su un milione di altre possa essere lo spirito di una soc ietà giusta. La convention democratica USA sembra l'ingrandimento di un congresso PD http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE88400U201209
Ma quanto è ruffiana la cosidetta satira di sinistra italiana di area PD Regnando Berlusconi l'attività di dileggio, di vignettismo, di frizzi e lazzi, di motteggio era addirittura invasiva e ossessionante. L'ineffabile Benigni è tuttora legatissimo alle sue battute sul Cavaliere. Ma ora forse si prepara a sollevare da terra Monti come fece con Berlinguer!! Non parliamo di Bobo. In molti non sanno cosa fare a quasi un anno dall'avvento dell'Arcangelo Gabriele d'Italiautti! Ora con Monti sono tutti ingattati, muti. Eppure il pittoresco Presidente del Consiglio autoproclamatosi "salvatore" si presta moltissimo alla satira come ha dimostrato Crozza che è l'unico che finora, sia pure con molti riguardi ha fatto qualcosa. Satiristi d'Italia Anche loro tengono famiglia!!! Speriamo in Altan ed in Vauro....
Non potendo negare che le cose sono andate male al marito ha detto che per farle ci vuole tempo. Duecento anni di democrazia non sono bastati agli USA per realizzare il piccolo principio secondo il quale "tutti gli uomini nascono eguali". Nei quattro anni del marito il sangue ha inondato il mondo ad opera delle iniziative bellicose del Presidente eguali a quelle del suo predecessore. Ma di questo non si è occupata la signora Obama e neppure del fatto che la società americana è divorata dai mostri delle multinazionali. Parla ancora del "sogno americano" come se il successo di una persona su un milione di altre possa essere lo spirito di una soc ietà giusta. La convention democratica USA sembra l'ingrandimento di un congresso PD http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE88400U20120905
6.9.2012
Attenti al veleno dei sondaggi fasulli propalati per veri!
Torna la violenza del voto "utile" Se non volete Micciche o Musumeci votate Crocetta. Fava non ha alcuna possibilità di farcela. E' la stessa sporca propaganda con la quale Veltroni spinse la sinistra italiana fuori dal Parlamento. Ed invece Fava può farcela e con lui lo schieramento progressista che lo appoggia. Mentre si sa che chi vota Crocetta è come se votasse il PDL dal momento che il trasversalismo tra PD e PDL ha raggiunto vette inaudite attorno a Monti e attorno a Lombardo! Se i "grillini" siciliani decidono di convergere su Fava ci sarà una vittoria travolgente. I grillini siciliani sono l'elettorato deluso dalla politica iperrealista del PD e del PDL. Sono spesso molto giovani e persone perbene. Persone che vedono la politica come mezzo di elevazione della società o non di potere dei Boiardi... Fava ed il Sel siciliano debbono pretendere da Vendola che venga in Sicilia a sostenerli. Se Fava perderà la colpa non potrà essere di Crocetta ma di Vendola!
Che brutta gente gli spretati! Leggevo il saggio di Giuliano Cazzola già segretario confederale della CGIL e da quasi un ventennio punta di diamante della squadra di guastatori dei diritti che la Confindustria ha messo in campo ed eletto in Parlamento che descriveva gli esodati come una sorta di malattia, di germi patogeni che si inseriscono nei meccanismi della riforma delle pensioni e potrebbero anche incepparla. Non avevo mai visto la descrizione di lavoratori come questa piena di odio financo antropologico oltre che ideologico. Uno schifo pubblicato nella rivista che fu del glorioso PSI autore dello Statuto dei Diritti.
Babbaluciaru
a.. Ricordo di Vittorio Foa
E' morto quasi centenario. Le cose che ha detto e scritto negli ultimi anni della sua vita sono state per me una delusione amara. E' stata la resa di una sorta di follia socialista e libertaria alla ragione. Una ragione fatta di buon senso che accetta le logiche del mondo e della realtà ed al massimo si sforza di renderle meno dure. Mi piace molto di più il Foa intransigente radicale dei diritti dei lavoratori e delle persone che il Foa che si rende conto che forse non possiamo avere niente di quello che abbiamo sperato. Ricordo il suo entusiasmo per la guerra dei sei giorni di Israele e per le vittorie strepitose del generale Moshe Dajan. A quel tempo davo un valore positivo ai successi militari di Israele. Eravamo troppo vicini all'Olocausto e consideravamo con simpatia lo sforzo degli ebrei per darsi una patria, un facolare. Non sapevamo che questo "focolare" era sottratto con la forza ed anche l'assassinio ai palestinesi e che si stava creando una zona di crisi permanente che avrebbe distrutto la pace nel mondo. Ma allora l'atteggiamento di Vittorio Foa mi piaceva ed anche quello di Pietro Nenni che, in un comizio fatto a Palermo, defini gli arabi " predoni del deserto". Il PSI in tutte le sue articolazioni riformiste o radicali come quella di Foa era sionista! Il sionismo non si era ancora staccato del tutto dal socialismo. Una volta Vittorio Foa venne a Santa Venerina dove avevano la meravigliosa scuola della CGIL siciliana in una tenuta signorile comprata durante un "volo di rondini" subito dai proprietari caduti in difficoltà economiche. Siamo stati insieme a cena in una trattoria del paese. Il cibo era genuino siciliano eccellente ma non credo che vi abbia prestato attenzione. Mangiava e parlava. Era un conversatore affascinante. Mi raccontò episodi della sua vita e quando appena ventenne nel 1930 venne a Palermo per riscuotere un credito che il padre vantava presso certi commercianti palermitani che erano riluttanti ad onorarlo. Mi raccontò che ci mise tre mesi per recuperarlo e che ebbe tempo di capire e conoscere Palermo. Si era negli anni trenta. Parlava con grande rispetto dei debitori e questo mi colpì. Le prime grande battaglie al petrolchimico di Gela furono da lui interpretate e collocate nel contesto di un progetto di rinnovamento del Mezzogiorno. Ricordo la sua bella immagine in cui parla della struttura avveniristica del petrolchimico davanti il quale passa un carretto trainato da un mulo e seguito da una capra attaccata dietro. Il petrolchimico, il carrettiere e la capra. Peccato che alla fine della sua vita si sia arreso ad una visione della politica che lo ha portato nel PD. Un vero peccato per le nuove generazioni alle quali non si può insegnare di essere giudiziose ma si deve indicare la via della libertà e del cambiamento. La via dellas "follia" rispetto l'ordine costituito,. La stessa follia che hanno seguito i nostri padri e le nostre madri a cominciare da Anna Kulisciof e Filippo Turati.
a.. La stagione rivoluzionaria
Nel 1979 fui nominato dalla CGIL consigliere del CNEL un prestigioso organismo costituzionale che aveva sede in una antico Palazzo di Villa Borghese a Roma composto da rappresentanti di tutte le categorie del lavoro. Vi sono rimasto per quasi un decennio ed avrei potuto continuare a starci se non mi fossi allontanato dalla componente socialista del PSI. Presidente del CNEl era Bruno Storti un grande dirigente sindacale della CISL proveniente dagli statali romani, una persona che assieme a Lama ed a Benvenuto aveva animato la più grande stagione di lotte sociali per obiettivi come il Mezzogiorno, l'occupazione, la casa che l'Italia abbia mai avuto. I grandi scioperi degli anni 70 sono stati l'ultima grande manifestazione di speranza del popolo italiano. Ricordo che a Palermo per lo sciopero sulla casa del 1969 un corteo non aveva avuto la possibilità di muoversi perchè occupava dalla Stazione centrale a Piazza Politema e la gente continuava ad affluire. Chilometri e chilometri di corteo! Non ho mai più visto in vita mia tanta gente per strada, tanta voglia di cambiare. C'è stato un momento in cui l'Italia è stata vicinissima ad un radicale cambiamento politico. Ricordo la mia impressione nel vedere in TV le scene dello sciopero in Calabria. Tutta la popolazione calabrese era per strada! Il Mezzogiorno d'Italia diede il massimo di se. Mostrò una volontà di cambiamento di una intensità assai vicina ad un moto rivoluzionario. In effetti era una rivoluzione senza spargimento di sangue. Una rivoluzione pacifica che nessuno seppe o volle gestire e che ebbe un lungo e tormentoso riflusso fatto di delusioni. I partiti della sinistra ed i sindacati quando il movimento ebbe raggiunto l'acme cominciarono ad organizzarne la ritirata in alvei di "normalità". Mai più la lotta per le riforme sarebbe ricominciata. La borghesia italiana si preparava alle sue vendette sociali e rivalse storiche. Dagli anni ottanta in poi ha cominciato a pretendere la restituzione delle cose che erano state conquistate dai lavoratori nella contrattazione sociale e nella legislazione. Oggi siamo alla vigilia del salario variabile e del lavoro a vita mentre tutte le nuove generazioni del lavoro subiscono le forche caudine della legge trenta. Lama, Storti e Benvenuto aveva guidato il più grande movimento rivoluzionario del dopoguerra italiano. Sono convinto che Lama volesse davvero i cambiamenti che le folle invocavano. Lama non era il revisionista antesignano della Camusso. Era riformista come potevano esserlo i prinmi riformisti padani dell'inizio del novecento. Ma in Italia i Partiti sono sempre stati i più forti di tutto e lo stesso PCI vedeva con sospetto invidia e con molte riserve il peso che la CGIL aveva nei posti di lavoro e cominciò a giocare allo scavalco a sinistra con la allucinante questione dello O,50, una questione alla quale fu dato un valore simbolico devastante. Non attribuisco il riflusso e la sconfitta alla sinistra ma non c'è dubbio che nessuno seppe gestire l'immensa opportunità che la storia aveva offerto all'Italia per cambiare nel senso voluto dalla Costituzione. Ma è stata l'effimera apparizione di una bellissima stella in cielo presto coperta dalle nuvole.
7.9.2012
Bill Clinton, vecchio e sperimentato capomafia dei democratici, è intervenuto per spezzare una lancia a favore di Obama che è assai pericolante. Obama si trova nella stessa condizione di RC dopo il governo Prodi con un elettorato deluso edf anche irritato verso di lui. La cosidetta riforma sanitaria ha portato un banco di soldi alle assicurazioni che continuano a disporre della salute dei cittadini americani ed a compilare schede sui pazienti che si scambiano come fanno le assicurazioni auto in Italia. Obama continua a parlare del sogno americano, una cosa che esiste soltanto nei salotti chic dei miliardari del suo partito e che cozza violentemente con milioni di poveri che frugano nelle immondezze in cerca di qualche scatoletta semivuota per cani e gatti da mangiare. Obama ed il suo antagonista repubblicano sono burattini delle multinazionali e delle banche e del complesso militare-industriale che ha in pugno l'america, un complesso che abbisogn a di una guerra dopo l'altra perchè non può restare disoccupato neppure per un giorno. Si bloccherebbe la grande industria bellica delle armi e degli uomini. Nella convenzione democratica la parola PACE è ignorata. La politica estera è come se non esistesse. Gli USA si accingono a partecipare ai bombardamenti dello Iran e sono infognati nell'aggressione alla Siria ma nessuno rende conto al popolo americano dei risultati e dei progetti della politica verso il mondo degli USA. Il popolo americano non esiste. Le sue idee gli vengono fornite dai massmedia proprietà di ricconi e viene infantilizzato da una televisione che lo istupidisce per il suo immenso vacuo. Vince Obama o il suo antagonista per il mondo non cambia niente.Gli USA continueranno a svolgere il loro piano di dominazione attraverso il ferro il fuoco e le banche.
" A da veni baffon!" C'è una sorta di reazione di sgomento superstizioso quando si cita positivamente Stalin. E' la stessa reazione che si riscontra quando si cita negativamente Padre Pio di Pietralcina che, seppur santificato a furore del popolo dei suoi numerosi fan, fu assai discusso dalla Chiesa ed in qualche modo subito di mala voglia. Una identica reazione se si loda Stalin e se si critica Padre Pio. La stessa superstizione. C'è una responsabilità storica del gruppo dirigente comunista non più bolscevico del XX Congresso. Immaginatevi al posto di Togliatti, Gramsci,Terracini, Scoccimarro Secchia persone come Bersani, D'Alema, Veltroni, Camusso, Napolitano. Insomma la corrente migliorista del PCUS ha preso il sopravvento e i dirigenti della potente Unione Sovietica non accettavano più come Stalin di ricevere un modesto compenso mentre oramai amministravano ricchezze e risorse immense. Per quanti privilegi potesse avere la Nomenclatura essi erano ben misera cosa in confronto a quelli ai quali agognavano le cricche radunate attorno a Kruscev e poi trenta anni dopo attorno a Gorbacev. La direzione di un immenso Stato ne aveva fatto dei borghesi senza averne però i vantaggi che hanno i dirigenti delle "democrazie" occidentali. Lo stalinismo era il massimo di idealità e di spiritualità nella gestione dello stato comunista. Una gestione di persone che guadagnavano al massimo tre o quattro volte quanto un operaio. Il kruscevismo è stato un colpo di stato borghese dentro il comunismo fatto dal suo stesso ceto dirigente! Stalin aveva capito che questo era possibile che accadesse ma probabilmente era oramai troppo anziano per potere mettere in salvo il potere bolscevico da nuovi borghesi. Guardate la fine miserevole fatta da Gorbacev ridotto a vendersi come un prodotto pubblicitario, come la prova della impossibilità del comunismo. Gorbacev che nel constatare quanti danni ha prodotto all'URSS non ha ancora avuto l'onestà di farsi una pubblica autocritica e dire: "ho sbagliato". Migliaia di neoricchi russi che gozzovigliano negli alberghi più lussuosi dello Occidente, personaggi che possiedono venti anni dopo la caduta del comunismo patrimoni di miliardi e miliardi di rubli mentre la società russa subisce una sorta di regressione antropologica con una terribile diminuzione di natalità e migliaia e migliaia di poveri non hanno casa e d'inverno muoiono per strada, centinaia di migliaia di bambini abbandonati in Bielorussia, Ucraina, Georgia sono la terribile prova di quanto fosse avvelenato il pomo della libertà offerto da Gorbacev e dal sicario degli USA Eltsin al popolo russo. Solo un ritorno all'etica bolscevica del comunismo edificato da Lenin e da Stalin può ridare speranza non solo ai russi ma all'umanità per la quale Stalin era un faro, un punto di speranza. "A da veni baffon" tornerà a spingere un movimento per recuperare gli ideali del comunismo, la sua etica umanitaria superiore a quella di qualsiasi religione. Desidero chiudere ricordando le parole di Pietro Nenni e di Rodolfo Morandi nel ricordo che fecero sull'Avanti! del marzo 1953 di Giuseppe Stalin: "L'umanità ha perduto un grande condottiero di pace e di libertà!"
Obama come Bush come Clinton come Bush senior
Macabro, meschino, rinunziatario discorso di Obama agli americani. La crisi sarà lunga e difficile e dovrete pagarla tutta. Non ha niente da proporre sul piano dei programmi sociali per attenuare il morso della crisi sulle classi più povere e su quanti vivono soltanto della vendita del loro lavoro. Niente da dire sulle banche, sulle multinazionali, sulle pensioni, sul sistema sanitario, sulle guerre, sull'enorme mostro militare-industriale che divora le risorse degli USA e del mondo, sulle mille basi militari da mantenere in tutto il globo, sulle flotte navali che pattugliano e setacciano come impazzite tutti gli oceani 365 giorni l'anno. La classe operaia americana ed il mondo debbono mantenere l'enorme apparato militare con il quale gli USA minacciano l'umanità. Il signor Obama non ha niente da dire su tutto questo e si limita a fare retorica d'accatto sperando di suscitare il patriottismo acefalo ed acritico negli infantilizzati e passivizzati cittadini della più "grande democrazia del mondo." http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/2012/09/07/news/obama_convention-42082723/?ref=HREC1-2
Inutilità della socialdemocrazia europea
A che serve la socialdemocrazia europea? Tutta la partit dell'Euro e della sua difesa dall'aggressione americana è stata giocata e strumentalizzata dalla destra in senso marcatamente antioperaio. In sostanza l'Europa combatte gli spread riducendo i diritti ed il welfare. azzerando la sua civiltà sociale. In tutta questa vicenda la socialdemocrazia e non ha svolto un ruolo significativo di contrasto. Assiste impotente o complice alla spoliazione di 500 milioni di persone di cui un venti per cento già ridotto in povertà. Ieri ha assistito all'orrore dei bombardamenti di Belgrado e dello squartamento della Jugoslavia. Alla Serbia è stato sottratto il Kossovo diventato base militare USA e governo di narcotrafficanti albanesi. Se questa è la socialdemocrazia europea che senso ha continuare a tenerla in vita? Non è più socialdemocrazia da un pezzo. E' diventata liberista. Bastano i partiti della destra. Noto anche una grave insufficienza dei partiti comunisti ed un loro disorientamento geopolitico grave. Si sono schierati contro la Libia e la Siria e fanno il gioco dell'imperialismo militare americano..
Bill Clinton, vecchio e sperimentato capomafia dei democratici, è intervenuto per spezzare una lancia a favore di Obama che è assai pericolante. Obama si trova nella stessa condizione di RC dopo il governo Prodi con un elettorato deluso edf anche irritato verso di lui. La cosidetta riforma sanitaria ha portato un banco di soldi alle assicurazioni che continuano a disporre della salute dei cittadini americani ed a compilare schede sui pazienti che si scambiano come fanno le assicurazioni auto in Italia. Obama continua a parlare del sogno americano, una cosa che esiste soltanto nei salotti chic dei miliardari del suo partito e che cozza violentemente con milioni di poveri che frugano nelle immondezze in cerca di qualche scatoletta semivuota per cani e gatti da mangiare. Obama ed il suo antagonista repubblicano sono burattini delle multinazionali e delle banche e del complesso militare-industriale che ha in pugno l'america, un complesso che abbisogn a di una guerra dopo l'altra perchè non può restare disoccupato neppure per un giorno. Si bloccherebbe la grande industria bellica delle armi e degli uomini. Nella convenzione democratica la parola PACE è ignorata. La politica estera è come se non esistesse. Gli USA si accingono a partecipare ai bombardamenti dello Iran e sono infognati nell'aggressione alla Siria ma nessuno rende conto al popolo americano dei risultati e dei progetti della politica verso il mondo degli USA. Il popolo americano non esiste. Le sue idee gli vengono fornite dai massmedia proprietà di ricconi e viene infantilizzato da una televisione che lo istupidisce per il suo immenso vacuo. Vince Obama o il suo antagonista per il mondo non cambia niente.Gli USA continueranno a svolgere il loro piano di dominazione attraverso il ferro il fuoco e le banche.
Pietro Ancona La destra più furba euroatlantica ha creato il meccanismo perfetto per tenere sott'acqua la classe lavoratrice e farla lavorare fino a schiattare per mantenere in piedi la baracca. La BCE comprerà tutti i buoni del tesoro degli stati senza limitazione alcuna ma questi dovranno stare sotto la rigidissima disciplina dei "compiti". Sappiamo tutti di che cosa si tratta: meno diritti e meno salari. In Europa abbiamo già 120 milioni di persone povere o a rischio di povertà. Ad ogni difficoltà a piazzare i titoli a tasso normale scatteranno misure per ridurre la qualità della vita dei lavoratori. Una cosa quasi automatica. Un meccanismo infernale che funziona con la collaborazione della miserabile socialdemocrazia europea e di sindacati diventati satelliti del padronato e dei governi. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/06/eurocrisi-sul-piano-antispread-prevale-linea-di-mario-draghi/344403/
I pregiudizi verso le donne sono state diffusi nei secoli dei secoli anche da personaggi autorevoli della cultura. Erasmo da Rotterdam, l'autore del celeberrimo "elogio della follia" scriveva sulle donne cose del tutto insensate del genere "le donne colte sono doppiamente sciocche" oppure " le donne cercano gli stolti e fuggono i saggi....etc.... Ma perchè meravigliarci se il fondatore della "cultura occidentale" il celebrato Aristotele sosteneva che la donna è "naturalmente inferiore" all'uomo e sosteneva che donne, schiavi e bambini sono praticamente privi di raziocinio come gli animali.... La cultura occidentale è forse la più maschilista e fascista delle culture che ci sono al mondo. Pietro Ancona La destra più furba euroatlantica ha creato il meccanismo perfetto per tenere sott'acqua la classe lavoratrice e farla lavorare fino a schiattare per mantenere in piedi la baracca. La BCE comprerà tutti i buoni del tesoro degli stati senza limitazione alcuna ma questi dovranno stare sotto la rigidissima disciplina dei "compiti". Sappiamo tutti di che cosa si tratta: meno diritti e meno salari. In Europa abbiamo già 120 milioni di persone povere o a rischio di povertà. Ad ogni difficoltà a piazzare i titoli a tasso normale scatteranno misure per ridurre la qualità della vita dei lavoratori. Una cosa quasi automatica. Un meccanismo infernale che funziona con la collaborazione della miserabile socialdemocrazia europea e di sindacati diventati satelliti del padronato e dei governi. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/06/eurocrisi-sul-piano-antispread-prevale-linea-di-mario-draghi/344403/
Bill Clinton, vecchio e sperimentato capomafia dei democratici, è intervenuto per spezzare una lancia a favore di Obama che è assai pericolante. Obama si trova nella stessa condizione di RC dopo il governo Prodi con un elettorato deluso edf anche irritato verso di lui. La cosidetta riforma sanitaria ha portato un banco di soldi alle assicurazioni che continuano a disporre della salute dei cittadini americani ed a compilare schede sui pazienti che si scambiano come fanno le assicurazioni auto in Italia. Obama continua a parlare del sogno americano, una cosa che esiste soltanto nei salotti chic dei miliardari del suo partito e che cozza violentemente con milioni di poveri che frugano nelle immondezze in cerca di qualche scatoletta semivuota per cani e gatti da mangiare. Obama ed il suo antagonista repubblicano sono burattini delle multinazionali e delle banche e del complesso militare-industriale che ha in pugno l'america, un complesso che abbisogn a di una guerra dopo l'altra perchè non può restare disoccupato neppure per un giorno. Si bloccherebbe la grande industria bellica delle armi e degli uomini. Nella convenzione democratica la parola PACE è ignorata. La politica estera è come se non esistesse. Gli USA si accingono a partecipare ai bombardamenti dello Iran e sono infognati nell'aggressione alla Siria ma nessuno rende conto al popolo americano dei risultati e dei progetti della politica verso il mondo degli USA. Il popolo americano non esiste. Le sue idee gli vengono fornite dai massmedia proprietà di ricconi e viene infantilizzato da una televisione che lo istupidisce per il suo immenso vacuo. Vince Obama o il suo antagonista per il mondo non cambia niente.Gli USA continueranno a svolgere il loro piano di dominazione attraverso il ferro il fuoco e le banche.
8.9.2012
IL CANE DA GUARDIA,
La posta è il futuro. Come rubare il futuro agli italiani e costringerli nel presente più nero anche domani e dopodomani. Si acuiscono pressioni perche Monti venga dopo Monti e perchè la linea dei "compiti in casa" e dell'azzeramento del welfare e dei diritti venga portata avanti anche in futuro. L'Europa è diventata una camicia di Nesso, un letto di Procuste per i popoli che ne fanno parte e che debbono tutti uniformarsi alla linea del rigore valevole naturalmente soltanto per i lavoratori. Preoccupati di quello che potrà succedere per le elezioni casomai il popolo italiano volesse fare il birichino e scompaginare le carte si chiedono garanzie di "continuità". Intanto Napolitano si impegna a fare il cane di guardia per le scelte già fatte. Nessuna di esse sarà rimesse in discussione. Caso mai un referendum o un voto in Parlamento rimettessero in discussione l'abrogazione dell'art.18 interverrà Napolitano per impedirlo e se no n ci riuscirà naturalmente non promulgherà la eventuale legge di modifica. Mizzica che democrazia! Che l'abrogazione dell'art.18 sia essenziale per fronteggiare la crisi è cosa sommamente discutibile e si potrebbe financo argomentare che invece l'aggrava nel senso che spinge le aziende a modularsi con l'operaio usa e getta e quindi non fare qualità ed innovazione tecnologica ed organizzativa. Ma queste cose le sa benissimo Napolitano, Monti, la Fornero. Le sanno benissimo a Cernobbio dove c'è l'adunanza annuale degli squali e dei loro interllettuali pennivendoli opinionisti ed inventori di false verità. Ma questo non conta niente, perchè tutta la crisi è stata inventata nei laboratori della trilaterale e di Bilderberg per distruggere il ceto medio europeo fare regredire la condizione umana e la qualità della vita a 500 milioni di persone. Cosa che stacsta cominciando ad avvenire anche in Germania e che presto coinvolgerà la Francia come ha coinvolto la Grecia l'Italia la Spagna il Portogallo. Fare dell'Europa una nazione infelice come gli USA in cui l'uno per cento della popolazione si accaparra le risorse negandole all'altro 99 per cento non credo che possa rientrare nei migliori disegni e nelle migliori prospettive dell'umanità. Gli USA invidiosi per decenni hanno criticato la qualità della vita europea perchè la negavano ai loro cittadini. Per quale motivo dobbiamo lavorare come muli alla macina aumentare la produttività ed ancora aumentarla per vivere con meno di mille euro al mese senza diritti senza scuola senza sanità senza una pensione decente come il capitalisnmo ha imposto ai trecento milioni di americani? macina aumentare la produttività ed ancora aumentarla per vivere con meno di mille euro al mese senza diritti senza scuola senza sanità senza una pensione decente come il capitalisnmo ha imposto ai trecento milioni di americani?
la politica italiana è una ameba velenosa che riesce ad assorbire ed ad imputridire quanto di nuovo si fa creando nella società italiana e che arriva nelle sue vicinanze. Tutto si corrompe e la corruzione prima che essere materiale è proprio politica. Non si crede più ad un ideale ad una prospettiva diversa di quella della politica politicante. Si ha anche il sospetto che i maggiorenti dei partiti esistenti abbiano tra di loro una sorta di intesa per sopravvivere così come sono....
Pietro Ancona Mancano sessanta persone dal barcone naufragato nel Mediterraneo. Hanno raggiunto il grande cimitero del mare. Tutte le migliaia di persone che sono perite nel Mediterraneo in questi ultimi anni sono da addebitare alla nostra coscienza disonesta di occidentali aggressori. Persone che fuggono in maggioranza da zone di guerre provocate o fomentate dagli Usa e dalla Nato. Non c'è un solo morto che non sia ascrivibile ad una precisa responsabilità dei governi occidentali. Ricordo a quanti si riempiono la bocca dei valori della civiltà occidentale che questa si è forgiata con la tratta degli schiavi che per secoli è stata la fonte della ricchezza della Regina d'Inghilterra, dell'Olanda, della Francia. Tutta la manodopera di schiavi nelle Americhe è stata esportata dagli europei dopo averla predata in Africa. Quanti credono che l'Occidente combatte le dittature devono sapere che l'Occidente combatte il benessere degli stati che non riesce a controllare per procurarsi mano d'opera a bassissimo costo. La Libia, l'Iraq, la Siria da paesi benestanti con una popolazione benestante sono precipitati nell'orrore di paesi disastrati dalla guerra. Con tutte le conseguenze del caso.
9.9.2012
Pietro Ancona Un sistema da cambiare
la brutta e cattiva gente che abbiamo al governo ha devastato e reso infelice la vita di milioni di persone. Le leggi vengono fatte per tendere trabocchetti ed inganni e magari per danneggiare la gente. Quanto sta succedendo nella scuola è orribile! I lavoratori sono stati privati del diritto alla giusta causa. Milioni di lavoratori sono stati umiliati dalla legge Biagi. Ogni giorno mi capita di incontrare ragazzi, coppie di giovani, sempre più intristati e depressi dalla condizione di vivere in una società che non offre niente ma proprio niente. L'Italia non era così. Quanto l'Italia era assai più povera di adesso con un PIL più piccolo offriva molto molto di più ai suoi giovani. Ora li spinge al suicidio. Abbiamo un primo ministro senza alcun decoro che passa la vita in televisione e nelle redazioni dei giornali. Non fa altro che vantarsi, di quanto e bravo e di come ha salvato l'Italia. Ma è la persona più meschina e disumana che abbiamo mai avuto al governo. Al confronto i capi di governo della dc erano arcangeli di bontà-
Chi si ricorda dei lavavetri?
Ora che i lavavetri non sono più sotto il riflettore dei massmedia che ne avevano fatto motivo di allarme per la law and order della beneamata Italia non proviamo un pochino di vergogna per tutto il chiasso che il governo ed i partiti vi hanno fatto sopra? Non proviamo vergogna per le ronde notturne dei bastonatori finanziate da tante amministrazioni del Nord? Ricordo c he Penati (si quel Penati ) diede ai Comuni lombardi 250 mila euro per dare divise e manganelli alle ronde. Ricordo anche le pan chine segate dal sindaco di Padova per impedire agli stranieri di sedersi ed i semafori aboliti a favore delle svolte continue circolari per non dare possibilità ai lavavetri di fare qualcosa. La Lega è stata razzista. Ma i sindaci di centro-sinistra sono stati più razzisti della Lega. Ricordo a Veltroni lo sgombero dei rifugi Rom e lo ricordo anche a Cofferati che lo fece quando era sindaco di Bologna. Ricordo la foto di una bambina rom che torna a casa e la trova demolita con i suoi libri e quaderni tra le macerie. Ora che con l'Euro e lo spread ognuno di noi può avere un destino di lavavetro che gli incombe sopra come una nuvoletta nera spero che siamo diventati un tantino più umani e più comprensivi verso gli altri.
Pietro Ancona Noto che le voci critiche di dissenso o di accusa a Grillo vengono soltanto dalle istituzioni. Si tratta di consigliere regionale (diecimila euro al mese più il resto) o consigliere comunale (anche qui un bellissimo stipendio). Dai milioni di militanti grillini che non sono stati eletti in una istituzione non giunge nessuna critica. Come ma le critiche arrivano soltanto da dove i grillini sono a contatto con il Potere e magari si sono lasciati contaminare? Magari aspirano a fare i consiglieri a vita e per questo attaccano Grillo di assenza di democrazia,. Per fare come si dice in Sicilia "scuru e fuddra".
Pietro Ancona Sia chiaro ai miei amici trinariciuti che io voterò ad ottobre Fava e la lista di sinistra e non voterò Grillo. Sia anche chiaro che non posso far finta di non vedere la strumentalità l'artificiosità del caso innestato dalla provocazione Favia sulla democrazia per danneggiare e mettere in cattiva luce un movimento che è dato al 15 per cento e che finora è alternativo alla partitocrazia. Difendo chiunque entra nel tritacarne della oligarchia italiana e continuerò a farlo.
In Sicilia, laboratorio della peggiore politica che puntualmente si farà in Italia, l'accordo tra Crocetta e Miccichè è già stato stipulato. Esso prelude ad un accordo tra Berlusconi Bersani e Casini. Vendola resterà fuori con un palmo di naso. Potremmo salvarci eleggendo Fava e votando la lista di sinistra. Ma questa lista e Fava non sono sostenuti a livello nazionale dal Sel e dall'IDV. L'Italia si avvia verso la dittatura del partito unico seppur diviso in tre come è stato finora. Il voto non conta più niente. La democrazia è stata divorata dal suo stesso interno. http://www.corriere.it/politica/12_settembre_09/elezioni-sicilia-roncone_5261810a-fa47-11e1-8b17-dca3fd9108f4.shtml
Il potere ha dato alla testa a Monti ed a molti dei suoi grigi collaboratori che stanno vivendo un momento "eroico" accanto al professore. Almeno due o tre volte al giorno ci fa sapere di avere salvato l'Italia e le sue intimazioni verso coloro che non sono d'accordo con le sue tesi diventano sempre più incalzanti quasi violente. Ieri parlava dei populismi che non possono fermare ikl virtuoso trionfo deelle banche. Secondo me ha già perso il rapporto con la realtà e comincerà a fare gaffes sempre più vistose. Inoltre dentro la sua massoneria della trilaterale si esalta e gonfia il petto come la famosa rana di Fedro. Finirà con lo scoppiare? Oppure ci porterà alla perdita di tutto ciò che pensavamo di avere legittimamente conquistato con il lavoro e con le lotte nel corso della nostra vita?
Distruggere alla radice il mercato della droga
io sono da sempre per liberalizzare le droghe, anche le droghe pesanti. Chi le vuole vada a prendersele in farmacia. Liberare il mondo dal potere delle mafie che si nutrono del commercio delle droghe. Liberare le nuove generazioni dalla droga dal momento che drogarsi è una cosa indotta prodotta dal mercato. Se non c'è mercato non c'è drogato. Lapalissiano ma le grandi banche che ricavano miliardi dalle droghe e dai soldi che si spremono ai drogati in tutto il mondo non ne vogliono sapere niente.
Dall'ULIVO AL CONNUBIO PD PDL UDC ETC..ATTORNO A MONTI.
Alla base della terribile crisi della politica che stiamo vivendo sta il progetto dell'Ulivo che, a suo tempo, sembrò a tutti noi, me compreso, una cosa nuova e positiva, una coalizione tra cattolici di sinistra e comunisti capace di attrarre altre forze democratiche per un progetto politico di cambiamento positivo della società italiana, positivo nel senso di una crescita dei diritti collettivi e della qualità generale della vita. Ebbene questo progetto aveva dentro di sè la terribile tara del rifiuto delle ideologie che ha portato alla cancellazione della identità dei comunisti ed anche dello stesso popolarismo cattolico che aveva fatto cose buone dentro l'interclassismo della vecchia DC. Lo Statuto o la Costituzione alla quale ha lavorato poi la commissione presieduta da Reichlin ha disegnato un partito costruito soltanto in funzione del governo governo che viene considerato il bene assoluto indipendentemente dai suoi contenuti e dal suo operare. Ma negli ultimi anni si è sviluppata una nuova attrattività tra il PD ed il PDL dovuta alla adesione dei due partiti agli stessi interessi ed allo stesso blocco sociale che viene conteso lusingato e adulato. In sostanza il centro della politica italiana è diventata una terribile ameba di destra c he attrae inesorabilmente tutti gli altri partiti che difficilmente riescono a sottrarsi dalla calamitazione fatale. Infatti la Federazione di Sinistra vorrebbe collaborare con il Sel ed il Sel vorrebbe collaborare con il PD che a sua volta vorrebbe collaborare con l'USC ed unirsi con il PDL. Anche l'IDV non sfugge alla legge della calamitazione della destra e spesso Di Pietro si trova in difficoltà nel suo stesso partito quando vuole prendere le distanze dal PD. Insomma alla base del fascismo senza fascismo conclamato che è diventato il sistema politica italiano sta una cosa che per anni è stata ritenuta positiva e che invece è un disastro: l'abiura delle ideologie. Sono le ideologie che rendono grandi le forze politiche di un Paese e sono la sorgente di una dialettica sociale e politica davvero fisiologica ad un sistema democratico. Senza ideologia c'è il connubio ABC (Alfano, Bersani, Casini). Il partito di sinistra che riuscirà a recuperare attrattività ideologica diventerà il più grande partito italiano. Ma deve avere la forza di vivere nello isolamento per un certo periodo di tempo.
10.9.2012
Due domande
Abito a Palermo dal 64 e da allora fino alla morte di Falcone e di Borsellino ricordo centinaia di assassini di mafia all'anno. Ogni giorno c'era una ecatombe. Forse abbiamo avuto qualcosa come cinquemila omicidi in quegli anni. Dal 92 ad oggi, da venti anni, non ci sono praticamente più omicidi di mafia. Regna una grande pax tra i mafiosi. C'è un legame tra questo evento e la trattativa Stato-Mafia? Perchè la mafia non attacca più lo Stato? E' lecito porsi queste due domande? Pietro Ancona L'Associazione Nazionale Magistrati attacca Ingroia e De Matteo perchè avrebbero espresso giudizi sulla classe politica e non avrebbero difeso la figura del Presidente della repubblica. Siamo in presenza di una svolta preoccupante della linea della Magistratura italiana che finora aveva sempre difeso i giudizi antimafia. Ora l'isolamento di Ingroia e dei magistrati che agiscono come lui è un fatto compiuto. Possiamo dire che oggi la mafia ha segnato un successo enorme. Forse la Mafia è lo Stato. Intanto il contenuto delle intercettazioni del Quirinale non viene svelato non si capisce in base a quale principio. www.repubblica.it/static/includes/common/interstitial.html?href=http%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Fpolitica%2F2012%2F09%2F10%2Fnews%2Fanm_bacchetta_ingroia-42296273%2F%3Fref%3DHREC1-2 Il furbo volpino Monti ci penalizza facendoci subire una inflazione nascosta gigantesca che nel giro di qualche anno ci ridurrà completamente alla elemosina. Non potendo agire sullo Euro che è condannato ad avere più o meno sempre lo stesso valore, agisce sulle tariffe, sulle tasse e sul costo dei generi di prima necessità. Entro quattro anni 1000 euro di oggi non varranno più di 600........
A proposito dell'Alcoa!
Altro che attirare investimenti! Bisogna fare una legge restrittiva per gli investimenti stranieri in Italia. Una legge che fissi obblighi di rispetto delle leggi e dei contratti e di permanenza in Italia fino a quando non saranno ammortizzare tutti i costi di inquinamento e di danni ambientali. Una legge che in caso di ingiustificata delocalizzazione prevede un risarcimento pluriennale per i lavoratori e la bonifica ambientale a carico della multinazionale.!
Lotte per mendicare un po' di lavoro! Aprire il dibattito tra gli operai sul modello di sviluppo. Spiegare che non hanno scampo con l'attuale sistema. Periranno tutti!
E' terribile sentire gli operai dell'Alcoa invocare l'arrivo di una multinazionale svizzera o austriaca al posto di quella americana pur di continuare a lavorare! La classe operaia italiana è stata privata della sua ideologia e del suo progetto politico. Chiede il lavoro e basta anche se mal pagato anche se umiliante anche se è cancerogeno. E' quello che ha fatto la classe operaia di Taranto che pur di salvare il siderurgico è disposta a subire tutta la violenza ambientale tutti i veleni che i Riva colpevolmente non tolgono dalla produzione. L'umiliazione può grande è stata inflitta alla classe lavoratrice italiana riducendola a fare financo karakiri per un lavoro purchessia. Per questo bisogna rilanciare il progetto della nazionalizzazione e della gestione pubblica delle industr ie strategiche all'interesse del Paese. Se è vero che l'Alcoa fornisce il trenta per cento dell'alluminio nazionale vuol dire che c'è un interesse della Italia in quanto nazione a produrlo. Ma gli operai sono stati ridotti a mendicare un lavoro purchessia da sindacati liberisti e da una "sinistra" montiana. Bersani se ne fotte degli operai e sbava per diventare primo Ministro. E' l'unica cosa che gli interesse. Se la Sardegna sprofonda nella miseria della deindustrializzazione e dell'inquinamento non gliene fotte niente nè a lui nè ai suoi colleghi. L'obiettivo delle lotte degli operai dell'Alcoa è perdente. Sarebbe vincente se proponesse un diverso modello di sviluppo. Torneranno da Roma al massimo con l'elemosina di un poco di CIG:
La Loggia massonica
ignoravo che ad Agrigento ci fosse già nel 1770 una loggia massonica. Ne parla il viaggiatore inglese Patrick Brydone, benestante e massone come molta parte della borghesia europea. Descrivendo il pranzo trimalcioniano offertogli dal canonico Spoto e dal giovane e garrulo vescovo agrigentino (lo descrive come un quasi quarantenne capace di lasciare la dignità episcopale per sollazzarsi con gli amici il nostro viaggiatore scrive: " tra i commensali abbiamo trovato parecchi massoni che ci fecero festa apprendendo che eravamo loro confratelli. Insistetero perchè si restasse ancora qualche giorno con loro, e offrirono di darci delle lettere per Palermo o per qualcunque altra città volessimo visitare. Ma il caldo sta aumentando e non osiamo prolungare la nostra spedizione...."
Due colpi di Stato Oggi è l'anniversario di due colpi di Stato. Il primo è del 1973 fu organizzato dalla Cia in Cile ordinato da Kissinger che temeva la diffusione del socialismo nell'America Latina ed era furioso per la nazionalizzazione dell'industria del rame. Il grande Presidente Salvatore Allende morì combattendo e da martire con il mitra in mano mentre i carri armati di Pinochet abbattevano a colpi di cannone la Casa Rosada. Il secondo colpo di Stato è stato ordito sempre dalla Cia con la supervisione di Bush e la consulenza tecnica di Israele ed è la collisione di tre aerei contro le Torri Gemelli ed il Pentagono. L'autoattentato è avvenuto prima delle 9 del mattino ed i grattacieli erano popolati soltanto dagli addetti alle pulizie. Circa tremila poveri disgraziati molti dei quali sans papiers di cui agli USA non importava niente come non ha importato niente la morte dei tanti vigili del fuoco caduti eroicamente mentre tentavano di apprestare aiuto. L'incendio delle Torri Gemelli è stato portato nelle case di tutto il mondo dal possente sistema massmediatico occidentale. La sequenza degli aerei che impattano la parte alta dei grattacieli e stata fatta vedere e rivedere milioni di volte. Naturalmente i grattacieli erano stati minjuziosamente minati dal momento che se non lo fossero stati avrebbero impiegato settimane a bruciare e non pochi minuti prima di accartocciarsi su se stessi. Il colpo di Stato contro la pace mondiale dell'11 settembre americano ha finora provocato centinaia e centinaia di migliaia di morti ed ha rilanciato la guerra USA nel Medio Oriente. Fino a quando gli USA avranno la potenza militare attuale senza un reale deterrente che li faccia stare al loro posto l'umanità è perduta. Dobbiamo aspettarci una guerra dopo l'altra perchè insaziabile e la voglia di dominio dell'imperialismo.
Dall'ULIVO AL CONNUBIO PD PDL UDC ETC..ATTORNO A MONTI.
Alla base della terribile crisi della politica che stiamo vivendo sta il progetto dell'Ulivo che, a suo tempo, sembrò a tutti noi, me compreso, una cosa nuova e positiva, una coalizione tra cattolici di sinistra e comunisti capace di attrarre altre forze democratiche per un progetto politico di cambiamento positivo della società italiana, positivo nel senso di una crescita dei diritti collettivi e della qualità generale della vita. Ebbene questo progetto aveva dentro di sè la terribile tara del rifiuto delle ideologie che ha portato alla cancellazione della identità dei comunisti ed anche dello stesso popolarismo cattolico che aveva fatto cose buone dentro l'interclassismo della vecchia DC. Lo Statuto o la Costituzione alla quale ha lavorato poi la commissione presieduta da Reichlin ha disegnato un partito costruito soltanto in funzione del governo governo che viene considerato il bene assoluto indipendentemente dai suoi contenuti e dal suo operare. Ma negli ultimi anni si è sviluppata una nuova attrattività tra il PD ed il PDL dovuta alla adesione dei due partiti agli stessi interessi ed allo stesso blocco sociale che viene conteso lusingato e adulato. In sostanza il centro della politica italiana è diventata una terribile ameba di destra c he attrae inesorabilmente tutti gli altri partiti che difficilmente riescono a sottrarsi dalla calamitazione fatale. Infatti la Federazione di Sinistra vorrebbe collaborare con il Sel ed il Sel vorrebbe collaborare con il PD che a sua volta vorrebbe collaborare con l'USC ed unirsi con il PDL. Anche l'IDV non sfugge alla legge della calamitazione della destra e spesso Di Pietro si trova in difficoltà nel suo stesso partito quando vuole prendere le distanze dal PD. Insomma alla base del fascismo senza fascismo conclamato che è diventato il sistema politica italiano sta una cosa che per anni è stata ritenuta positiva e che invece è un disastro: l'abiura delle ideologie. Sono le ideologie che rendono grandi le forze politiche di un Paese e sono la sorgente di una dialettica sociale e politica davvero fisiologica ad un sistema democratico. Senza ideologia c'è il connubio ABC (Alfano, Bersani, Casini). Il partito di sinistra che riuscirà a recuperare attrattività ideologica diventerà il più grande partito italiano. Ma deve avere la forza di vivere nello isolamento per un certo periodo di tempo.
11.9.2012
Il camorrologo attacca l'Iran
Saviano rilancia la guerra ideologica contro l'Islam dalla filiera massmediatica occidentale impegnata a preparare il clima di odio contro l'Iran alla vigilia dell'aggressione del popoloso stato medioorientale. Saviano è al servizio di Israele e partecipa ai preparativi di guerra. Non voglio giustificare la Fatwa contro lo scrittore inglese di origine iraniana ma la forza della religione aveva liberato l'Iran dal sanguinario Scia sbirro dei petrolieri occidentali succeduto all'assassinio del grande Mossadek. Ripigliare ora una questione che era caduta nel dimenticatoio anche da parte degli iraniani è una vera provocazione alla quale il nostro camorrologo ci mette la faccia http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/09/11/news/cos_la_vita_viene_cancellata_da_una_fatwa_saviano_racconta_il_nuovo_libro_di_rushdie-42316648/?ref=HREC1-2
Giano Bifronte alla Casa Bianca
Il tempio di Giano Bifronte è sempre aperto alla Casa Bianca. Manco finisce una guerra e ne comincia un'altra. L'America ha il più alto numero di veterani di guerra esistente al mondo. Pare che siano circa venticinque milioni. Molti sono malati, altri pazzi, molti si sono ridotti a fare gli homeless ed altri sono scappati in Messico dove il costo della vita è inferiore a quello degli States. La macchina bellica USA deve girare ininterrottamente. Costa 600 miliardi di dollari l'anno che vengono spremuti a parte della popolazione americana tenuta senza alcun diritto alla casa alla sanità alla pensione alla scuola e parte al mondo intero. Quando gli USA sono in difficoltà stampano titoli fasulli spazzatura e li vendono come buoni alle banche europee che, se non li prendono, sono cavoli loro,. Insomma fanno come i mafiosi quando impongono ai bar l'uso del loro caffè ed ai costruttori l'uso del loro calcestruzzo.
Da Rigola alla Camusso
Riflettevo sul potere che hanno le organizzazioni nazionali dei partiti e dei sindacati. Un potere capace di paralizzare una nazione rendendola inerte come ipnotizzata di fronte al ghigno feroce di Monti e della Fornero che si dichiarano salvatori della Patria mentre conficcono enormi chiodi ai lavoratori. Ieri la Camusso minacciava lo sciopero generale. Lo aveva minacciato financo di 48 ore quando iniziò la questione dell'articolo 18. Sono stato tanto ingenuo da rallegrarmene credendo alla sincerità della CGIL. Sappiamo bene come è finita. L'art.18 non c'è più e non c'è stata opposizione della CGIL. Se ci fosse stata il PD avrebbe avuto serie difficoltà a farsi cavalcare da Ichino e consegnare a Monti la cosa più importante del diritto del lavoro italiano. Pensavo che probabilmente la CGIL ha sempre avuto diverse anime che coabitano nella stessa casa. Il suo primo segretario Rigola, un poligrafico cieco che la diresse per quasi un ventennio, tenne una linea di collaborazionismo subalterno con i governi tali da costringere Di Vittorio ad andarsene e fondare l'USI. Rigola ed il suo successore D'Aragona che poi fu deputato e ministro socialdemocratico nel dopoguerra consegnarono la CGIL nelle mani di Mussolini e gli fecero da consulenti per il Patto di Palazzo Vidoni, patto riecheggiato in recenti accordi con il governo e con la Fiat. Nello stesso tempo la CGIL ha dato vita a grandi lotte guidate dalle Camere del Lavoro ed alla esperienza autogestionaria dei consigli di fabbrica nel biennio rosso. Ricordo che la matrice "riformista" è stata sempre presente dentro i gruppi dirigenti della CGIL. Riformismo inteso nel senso di Fernando Santi che significava gradualità nella azione ma fermezza ed intransigenza negli obiettivi oppure come collaborazione, come sponda all'azione del padronato come è avvenuto con gli accordi di concertazione del 1992 e l'abolizione della scala mobile. Ricordo una drammatica riunione del gruppo dirigente meridionale della CGIL con la segreteria nazionale svoltasi al Maschio Angioino di Napoli nel 68 sulle gabbie salariali. Trentin e Scheda ed altri dirigenti della CGIL erano per mantenerle e facevano muro alle pressioni dei dirigenti del Sud per la loro abolizione. Il movimento fu più forte delle loro resistenze e le gabbie finirono con l'essere levate. Prevedevano 13 livelli salariali in tredici livelli territoriali. Una cosa indecente che penalizzava naturalmente le zone meridionali. Oggi la CGIL attraverso il periodo più nero della sua storia. E' nelle mani di persone che hanno deciso di assecondare la rimodulazione liberista della società italiana, lo scardinamento di un sistema di diritti ritenuto obsoleto e comune antieconomico. Una cosa indecente. Il gruppo dirigente attuale della CGIL ha portato sull'orlo della pazzia centinaia di migliaia di docenti della scuola e stordito milioni di giovani con la legge Biagi. Si guarda bene dal difendere i professori e dal chiedere l'abrogazione della legge Biagi o almeno l'istituzione del SMG che in qualche modo renderebbe meno umiliante il calvario del precariato. Che cosa altra posso dire? Faccio il pistolotto ottimistico sul fatto che le cose cambieranno e la CGIL ridiventerà quella dei consigli di Gramsci? Non ci credo. Credo che le cose peggioreranno e che ne avremo per molto di penare.
Quanto PIL valgono i diritti ed i salari?
Bisogna che i pennivendoli italiani che tirano la volata ai liberisti facciano conti all'incontrario di come li fa la Confindustria e la destra. Cominciamo con il dire che i bassi salari valgono 2 punti di Pil cioè 36 miliardi di euro, che l'art.18 vale almeno altri 2 punti di PIL dal momento che sostituisce l'operaio ricco di you know con l'operaio 'operaio usa e getta; la distruzione della scuola pubblica e della sanità vale 10 punti di PIL perchè non ci sarà nessuna Bocconi e nessun liceo di gesuiti capaci di soppiantare la grandezza della scuola pubblica italiana ed il sapere che ha accumulato nel tempo. Tutto quello che si fa contro i Diritti alla lunga incide negativamente sul PIL perchè una società equa matura consapevole e sapiente che non viva nella angoscia della precarietà è certamente più forte anche economicamente si una società fragile in cui galleggiano e gozzovigliano solo gli squali. Infatti la società tedesca oggi vale molto di più di quella italiana ed anche la società francese vale di più. L'Italia vale sempre di meno perchè è i suoi abitanti sono diventati oggetto di predazione come i suoi beni. Una società in cui i lavoratori sono sereni sicuri del loro domani serviti da uno Stato sociale vale molto ma molto di più di una società di infelici dispiziati costretti ad arrampicarsi sulle torri come stiliti o ridotti a piangere in TV per il mutuo che non potranno pagare ed i figli che non potranno sfamare.
Pietro Ancona Mi piace la serenità, la forza, la nettezza con la quale Antonio Ingroia respinge l'attacco che a tanti sembra maramaldesco che gli viene dall'interno della magistratura che vorrebbe imbavagliarlo e costringerlo a fare soltanto il gendarme dello Stato privandosi del diritto di critica che è il lievito della libertà e della democrazia. Credo che questi attacchi vorrebbero produrre la deligittimazione del magistrato e del suo operato e mettere una pietra tombale sulla trattativa Stato-Mafia e sul contenuto delle telefonate Quirinale-Mancino. Già si voleva attribuire ad Ingroia la responsabilità morale dell'infarto di Lori D'Ambrosio. Ora gli si intima di chiudersi nel silenzio e di non occuparsi più di politica. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/10/lanm-a-ingroia-basta-affermazioni-politiche-su-napolitano-doveva-dissociarsi/348287/
Il disastro Monti
Il salvatore dell'Italia in effetti lavora alla rovina dell'Italia non so se consapevolmente o no. Propendo a pensare consapevolmente dal momento che la sua identità è data dall'appartenenza ad una leadershiip euroatlantica piuttosto che nazionale italiana. La riduzione del PIL del 2,6 per cento aumenta lo squilibrio tra questo ed il debito interno. Il debito ingigantisce in rapporto alla caduta del PIL. Tutte le misure assunte, tutti i compiti in casa sono deleteri perchè indeboliscono la compagine economica del Paese e la spingono verso la depressione e l'impoverimento. Non ci vuole alcuna laurea in economia per capire che un Paese più povero faticherà molto ma molto di più ad uscire dalla crisi. Il Paese ha bisogno di recuperare la sua base industriale. Questo può essere fatto come nel 1930 con l'IRI dai grandi economisti che salvarono e resero prospera l'Italia e ne fecero una delle prime potenze industriali del mondo fino a quando non sono arrivati i liberisti a svendere tutto ai loro amici angloamericani o a disarmare e privatizzare. Bisogna nazionalizzare tutte le industrie che hanno problemi a cominciare dall'Alcoa e dall'Ilva. Altro provvedimento da assumere subito è l'aumento dei salari ed il ripristino dei diritti dei lavoratori. C'è un calo dei consumi del 3,5 per cento che è disastroso al quale si può rimediare con con le elemosine che chiede la Camusso al suo amico Monti della detassazione della tredicesima ma con un aumento generalizzato dei salari di almeno il dieci per cento. Dobbiamo sapere che non si avrà nessuna crescita con un monte salariale inferiore di quasi il trenta per cento a quello di dieci anni fa. Bisogna avere il coraggio di rompere con gli usurai che ci stringono il collo e con le politiche che porteranno l'Italia in fondo alle graduatorie dei paesi sottosviluppati del mondo. Insomma per vivere se vogliamo vivere dobbiamo fare l'esatto opposto di quello che ci propongono Monti i Banchieri e gente come Fassina. Dobbiamo andare contro corrente. Dobbiamo sottrarci al progetto di distruzione del ceto medio europeo al quale purtroppo si sta prestando anche la socialdemocrazia di Holland e quella tedesca.
Oggi 11 settembre ricordiamo i caduti delle Torri Gemelle vittime di una imboscata del governo americano ed immolate sull'altare della statua di Giano Bifronte che è sempre aperto alla casa Bianca. Ricordiamo il martirio del popolo libico e la morte spaventosa inflitta a Gheddafi il cui cadavere è stato esposto e crivellato di colpo dopo essere stato torturato e seviziato dai killers della Nato; ricordiamo il martirio di Sadam Hussein, impiccato perchè uccidendo lui si è ucciso l'Iraq che non sarà mai più una nazione; ricordiamo lo smembramento della Jugoslavia fondata dal grande Tito decisa al Castello di Rambouillet dalla signora Maddalena Albright e dai suoi compari europei; ricordiamo la morte in carcere di Milosevic e l'assassinio di Ceisescu e della moglie; ricordiamo la morte di Lumumba ed il destino ancora sconosciuto del Presidente della Costa d'Avorio abbattuto da una guerra civile fomentata e diretta dai francesi. Speriamo che a questa lista non vengano aggiunti Assad ed Ahmadinejad. Ricordiamo il grande Salvatore Allende caduto combattendo per la libertà del suo popolo.
11 settembre al Pentagono
Gli americani ritengono che disponendo del controllo dei massmedia possono raccontare e fare passare per vere le balle più invereconde. Ma davvero ritengono di farci credere che un areo grande cinquanta volte questo buco fatto nelle mura del Pentagono vi sia passato dentro? Il cammello che passa per la cruna dell'ago? E poi: che fine ha fatto l'areo, che fine hanno fatto i passaggeri? Possibile che ci debbano imbrogliare con la faccia tosta di chi dice ti imbroglio ma tu fai finta di crederci tanto sono io che comando e che do le carte.
Il Presidente Allende conscio di essere distante dalla morte soltanto pochi minuti imbraccia il mitra e combatte per la difesa della repubblica socialista del Cile. Lo fa per lanciare un messaggio a tutto il mondo ed alle generazioni future. Un messaggio che dice quanto può essere crudele ed invasivo l'imperialismo e come la classe operaia debba sempre e comunque difendere la società che ha modellato secondo i principi della giustizia sociale e del bene comune socialista.
Due colpi di Stato
Oggi è l'anniversario di due colpi di Stato. Il primo è del 1973 fu organizzato dalla Cia in Cile ordinato da Kissinger che temeva la diffusione del socialismo nell'America Latina ed era furioso per la nazionalizzazione dell'industria del rame. Il grande Presidente Salvatore Allende morì combattendo e da martire con il mitra in mano mentre i carri armati di Pinochet abbatteva no a colpi di cannone la Casa Rosada. Il secondo colpo di Stato è stato ordito sempre dalla Cia con la supervisione di Bush e la consulenza tecnica di Israele ed è la collisione di tre aerei contro le Torri Gemelli ed il Pentagono. L'autoattentato è avvenuto prima delle 9 del mattino ed i grattacieli erano popolati soltanto dagli addetti alle pulizie. Circa tremila poveri disgraziati molti dei quali sans papiers di cui agli USA non importava niente come non ha importato niente la morte dei tanti vigili del fuoco caduti eroicamente mentre tentavano di app restare aiuto. L'incendio delle Torri Gemelli è stato portato nelle case di tutto il mondo dal possente sistema massmediatico occidentale. La sequenza degli aerei che impattano la parte alta dei grattacieli e stata fatta vedere e rivedere milioni di volte. Naturalmente i grattacieli erano stati minjuziosamente minati dal momento che se non lo fossero stati avrebbero impiegato settimane a bruciare e non pochi minuti prima di accartocciarsi su se stessi. Il colpo di Stato contro la pace mondiale dell'11 settembre americano ha finora provocato centinaia e centinaia di migliaia di morti ed ha rilanciato la guerra USA nel Medio Oriente. Fino a quando gli USA avranno la potenza militare attuale senza un reale deterrente che li faccia stare al loro posto l'umanità è perduta. Dobbiamo aspettarci una guerra dopo l'altra perchè insaziabile e la voglia di dominio dell'imperialismo
11.9.2012,.
L'Alcoa che vuole andare via dall'Italia per trasferire altrove i suoi stabilimenti è responsabile insieme alla ITT ed altre multinazionali del colpo di stato militare contro Allende in Cile l'11 settembre nel 1973. E' una multinazionale con un'anima golpista e fascista come tutte le sue consorelle che operano in America Latina e nel mondo. E' in relazioni strettissime con la Goldmann Sachs che come sappiamo è la Banca del cuore del presidente del consiglio italiano Mario Monti il quale non credo che abbia mai alzato un dito per contraddire i programmi dell'Alcoa. E' necessaria la NAZIONALIZZAZIONE DELL'INDUSTRIA DELL'ALLUMINIO. lE ALTRE RIVENDICAZIONI NON SERVONO a niente dal momento che esiste un cartello internazionale e gli squali non si divorano l'un l'altro. Vi consiglio di leggere, specialmente in Sardegna, quanto è scritto in questo informato e coraggioso giornale di denunzia http://ilupidieinstein.blogspot.it/2012/09/questa-e-la-mente-operativa-dietro-all.html Non voglio più vedere Ballarò che è uno nauseante salotto del peggio della politica italiana proposto e riproposto sempre dalle stesse facce. Ho visto Crozza ripreso da Rai new 24 fare un numero di raro ruffianaggio al regime aggredendo Grillo ed il Movimento Cinque Stelle. Tutti i Mezzo Busti Comici finti comici conduttori hanno il compito dai partiti di Regime che hanno ikl pacchetto azionario della TV pubblica di attaccare il movimento cinque stelle perchè terrorizzati del successo che sta avendo nei sondaggi elettorali. Credo che la TV pubblica di regime ha fatto il suo tempo e che sia giunta l'ora di chiuderla perchè diventata fonte di inquinamento della informazione come mai lo è stata nella sua storia,. Pietro Ancona Di Monti non se ne può più. Batte per dieci a uno la presenza in TV e nei giornali quella di Berlusconi e di qualsiasi altro Capo di Governo. Le sue ultime esternazioni sono gelide e raccapriccianti: ha dichiarato di avere intenzionalmente peggiorato le condizioni degli italiani. E' la prima volta che un Primo Ministro fa una pubblica dichiarazione del genere! Ora i disoccupati i pensionati coloro che non hanno più l'art.18, i professori, i cassintegrati sanno a chi rivolgere e mandare il conto. Spero che il conto sia salato e che comunque questo lugubre avvoltoio che volteggia sulle nostre teste e che ci guarda con una faccia maligna dagli schermi possa presto uscire di scena. Ma a quanto pare questo non avverrà perchè i partiti italiani litigano tra di loro ed al loro interno e sembra che abbiano rinunziato a governare. http://www.iltempo.it/politica/2012/09/11/1362883-monti_abbiamo_aggravato_crisi.shtml?refresh_ce Montato il teatrino di Netaniahu che chiede incontro a Obama e questo lo rifiuta. Che motivo c'era di fare sapere una cosa come questa che deteriora i rapporti tra israele e gli USA? Credo che si tratta di un teatrino, di un gioco delle parti in vista delle imminenti iniziative militari di Israele contro l'Iran. Si vuole fare sapere che gli USA non c'entrano niente e la responsabilità è solo di israele. Naturalmente la cosa è concordata dal momento che i due sono alleati di ferro. Insomma è una brutta notizia per l'Iran e per la pace del mondo l'annunzio di questo mancato incontro. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/09/11/Netanyahu-chiede-incontro-Obama_7461421.html Pietro Ancona La stampa occidentale non spiega le ragioni per le quali i parenti delle vittime dell'11 settembre americano non hanno voluto "politici" alla cerimonia di ricordo dei loro cari periti per il crollo delle Torri Gemelle (in effetti le torri crollate furono tre, una terza si accartocciò su se stessa come fosse di ricotta nel pomeriggio dell'impatto senza essere stata impattata da nessun aereo) Penso che nella opinione pubblica americana sia oramai prevalente lo scetticismo sulla versione governativa dell'attacco "terroristico". Non so se i parenti delle vittime abbiamo fatto causa allo Stato Federale ma penso che qualcuno deve rendere loro giustizia e certo non Bin Laden ma il suo mandante che era e resta Bush. Vedere Obama e la moglie con la mano sul cuore mentre si fingono contriti quando suona il silenzio per i morti è davvero stomachevole. http://www.repubblica.it/esteri/2012/09/11/news/anniversario_attentato_11_settembre-42324868/?ref=HREC2-2
12.9.2012
Morte dell'Ambasciatore USA
L'America del brutale imperialismo post 11 settembre si avvolge nelle proprie sanguinose contraddizioni. Ha abbattuto con il ferro ed il fuoco il civile regime di Gheddafi in Libia per installarvi i suoi nuovi alleati i feroci islamisti dei Fratelli Musulmani e di AlQaeda. Fratelli Musulmani ed Alqaeda alleati degli USA in tutto il mondo arabo. L'uccisione dello ambasciatore americano fomentata dagli ebrei americani con una provocazione alla quale si sapeva ed era matematico che il mondo musulmano sarebbe insorto. Un attacco a Maometto suscita lo stesso sdegno che a suo tempo suscitò in tutto il cristianesimo il film giudicato blasfemo su Gesù. Bisogna aggiungere che l'Islam somma allo sdegno religioso l'odio per gli USA dovuto a decenni di devastazioni bombardamenti e distruzioni fatte dai marines dalla Somalia allo Afghanistan. Bisogna dire che se a Bengasi ci fosse stato il regime di Gheddafi e non quello dei feroci contras installati al potere dalla Nato è certo che l'Ambasciatore e gli altri funzionari non sarebbero morti. Gheddafi era in grado di controllare e modulare una protesta senza farla degenerare. Ma gli USA hanno voluto ucciderlo per depredare la Libia di tutte le sue ricchezze. Non è detto che godranno i frutti del male che hanno fatto e continuano a fare. La campagna elettorale influenzerà e brutalizzerà la reazione USA. 200 marines sono in partenza e non è escluso un bombardamento con Droni a Bengasi.
Orgoglio comunista
Un importante leader di un partito comunista si è recentemente dichiarato "liberale di estrema sinistra". Ora il liberalismo è ideologia della borghesia mentre il comunismo è l'ideologia della classe lavoratrice. Chi si dichiara da comunista liberale di estrema sinistra nega se stesso e la sua stessa identità. Chi nega la sua identità e sposa quella dell'avversario storico ne sposa anche l'economia, il mercato la geopolitica e financo l'etica. Io credo invece che bisogna fare aut, proclamare l'orgoglio del socialismo, l'orgoglio di dirsi comunista dal momento che non c'è più alta spiritualità e trascendenza ideale del comunismo liberatore dell'umanità. Oggi per un miliardo di esseri umani che stanno bene ce ne sono cinque che vivono financo nelle bidonvilles o frugano tra le immondezze dei quartieri ricchi delle loro città. Il comunismo contiene anche la liberazione dal lavoro. Stalin proponeva l'obiettivo della giornata lavorativa di cinque ore. Obiettivo raggiungibile e capace nello stesso tempo di assicurare prosperità.
Voterò Fava e la lista che lo sostiene perchè non ho alternative e non posso certo votare Crocetta o altri. Debbo tuttavia dire che il segno di discontinuità rispetto la regione fin qui conosciuta non è sufficiente e non c'è un programma di ridimensionamento del peso della oligarchia istituzionale e politica sulla Sicilia. Il costo della regione è veramente mostruoso e questo tema non viene affrontato. Ci vuole una visione comunista più netta per rimescolare i rapporti sociali attraverso una svolta della Regione. In ogni caso il ruolo della regione finora è di palla al piede e rischia di continuarlo ad essere se non si tagliano le radici del lombardismo del cuffarismo e del consociativismo affaristico.
Referendum art.18. Manca la legge 30.
Sono davvero amareggiato dall'assenza dai quesiti referendari della legge Biagi e delle sue ulteriori modificazioni apportate dalla Fornero. Va bene lottare per lo art.18 ma lasciare aperta la cosidetta "flessibilità in entrata" nelle condizioni stabilite dai liberisti è davvero sconcertante. Questa è la prova che anche persone come Vendola, Di Pietro, Ferrero hanno un rapporto con la realtà assurdo e politicante che non fa vedere loro il terribile cancro della Legge Biagi ed i guasti paurosi che le 47 possibilità di assunzioni a diversa modalità hanno provocato nelle nuove generazioni. La legge trenta è devastante tanto quanto la soppressione dello art.18.
Noto che viene dato come rappresentante della Fiom tra i referendari Rinaldini. Rinaldini non è più segretario generale della Fiom e la sua firma non la impegna,. http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169237
Pietro Ancona La trattativa stato-mafia c'è stata eccome! Martelli dichiara alla Camera dei Deputati che dominus della trattativa fu il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e che Amato fu della partita. Certo non ci sarà stato un tete a tete Scalfaro Riina ma chissà. La realtà spesso supera ogni possibile immaginazione. E' terribile che la trattativa non salvò la vita di Borsellino anche se non possiamo dire che la includeva ed ancora più terribile che sia continuata dopo la sua morte. Ingroia e la Procura di Palermo ne escono rafforzati e la campagna di odio e di criminalizzazione verso di loro è destinata a finire malamente. http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169236
13.9.2012
Il Film su maometto Non è ancora chiaro chi sia effettivamente il regista: numerosi fonti lo identificano in Sam Bacile, imprenditore 56enne che in un’intervista al Wall Street Journal di qualche tempo fa aveva paragonato l’islam a un cancro. Bacile aveva inoltre dichiarato che i costi di produzione della pellicola, pari a circa 5 milioni di dollari, erano state in parte coperti con donazioni di più di 100 ebrei. Pietro Ancona non non dubbi che dietro l'assassinio dell'ambasciatore americano ci sia Israele. Bisognerebbe indagare a fondo su chi ha finanziato e diretto il film della provocazione che si sapeva avrebbe provocato l'effetto di una bomba lanciata su tutto il mondo islamico: uccidere l'ambasciatore e costringere gli USA alle maniere forti contro i loro nuovi amici fratellio musulmani ed i loro alleati da sempre AlQaeda di Bin Laden. Israele vuole provocare la guerra mondiale. Pietro Ancona La riduzione del Pil da 1800 a 1600 miliardi nell'arco di due anni con il debito pubblico che resta a 2000 miliardi aggrava e mette fuori controllo la situazione italiana. Non ci sarà alcun rimedio. E' provato che le privatizzazioni e le vendite non riducono il debito. E' provato che la riduzione delle spese attraverso la compressione di salari e pensioni non aiuta ma aggrava la condizione del Paese. L'Italia non dovrebbe vendere niente e dovrebbe aumentare i salari e le pensioni. Dovrebbe nazionalizzare le industrie a cominciare da quella dell'alluminio cacciando l'Alcoa a calci nel sedere. Ma la ricetta Monti ci conduce direttamente all'inferno. Pietro Ancona A rigore di logica, se al mondo ci fosse una logica, le navi da guerra americane salpate per la spedizione punitiva di AlQaeda dovrebbero intervenire nella guerra in Siria a favore di Assad e contro la canaglia salafita e dei fratelli musulmani che sono responsabili dell'assassinio dell'Ambasciatore americano ucciso a Bengasi assieme ad altri funzionari. Ma naturalmente non faranno questo e non sappiamo esattamente con chi se la piglieranno. Potrebbero impiccare i prigionieri che hanno ancora a Guantanamo. Potrebbero ripristinare i gheddafiani al potere in Libia visto che chi ha ucciso l'ambasciatore è stato portato al potere in Libia proprio dagli americani. Ultima cosa: potrebbero usare il cervello e farsi una autocritica. Hanno liberato un mostro dalla bottiglia in cui era chiuso che appesterà il mondo. Gli USA sono assetati di sangue e sono come i cow boy ai piedi dell'albero dove scalpitano impazienti per impiccare il "colpevole"!! Useranno il cervello? http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/?id=3.1.3690356436 Pietro Ancona Monti attacca lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori sebbene ridotto ad un cumulo di rovine specialmente dopo la legge Fornero. Dice che ha prodotto meno lavoro sulla base della sua convinzione che il lavoro va laddove le condizioni dei lavoratori sono le meno tutelate.Ma un lavoro da solo non è un valore anche se è essensiale per la vita delle persone. Il lavoro è un valore se corredato da norme e diritti che lo rendano civile accettabile e fonte non di abbrutimento e di schiavitù ma di rispetto e quando possibile di elevazione della dignità umana. E' triste notare come l'attacco alla Statuto di Monti avvenga in un Paese in cui la maggioranza dei partiti e le maggiori organizzazioni sindacali sono sostanzialmente d'accordo con lui. Monti è un opportunista e calcolatore. Non avrebbe attaccato se non avesse saputo che tutto il gruppo dirigente del PD e del PDL e di UDC è d'accordo con lui. Il dissenso della Camusso sa che non è sincero, è strumentale e serve per tenersi buoni i lavoratori. Pietro Ancona Avere Monti come Presidente del Consiglio è come se avessimo perduto la terza o la quarta guerra mondiale. Non avremo più neppure la disponibilità del denaro e saremo completamente nelle mani delle banche e di uno stato totalitario liberista che ci dirà anche l'etica che dobbiamo avere. E' terribile che non ci si rende conto del cambio di qualità che ha avuto la politica italiana. Poi abbiamo anche tre zombi Casini Bersani Alfano-berlusconi che tentano di ritagliarsi in quale privilegio per loro e basta. La cosidetta sinistra (ammesso che lo sia) è completamente avulsa dalla realtà. Basta vedere il fatto che si "dimenticano" di affrontare il problema del precariato che è essenzialmente il problema della abrogazione della legge Biagi e della istituzione del SMG: Pietro Ancona Le primarie stanno uccidendo quel poco di democrazia che era rimasto in Italia. Perchè? Perchè sostituiiscono l'attrattività delle persone a quella delle politiche e delle ideologie ed incentivano il leaderismo che è congeniale non ad una democrazia ma ad una oligarchia. Vendola attraverso le primarie ha spostato l'asse ideologico e politico di SEL a destra ed ha portato SEL ad accettare l'abiezione delle scelte iperliberiste compiute dal PD. La lotta che ferve in Sicilia attorno alle persone è una manifestazione di questa degenerazione della politica italiana. Siamo al personalismo ed alla passivizzazione totale dell'elettorato. Come negli USA. http://www.repubblica.it/politica/2012/09/13/news/primarie_pd_ecco_la_donna_che_sfida_bersani_e_renzi-42443668/?ref=HREC1-1 Pietro Ancona Il pollo è diventato immangiabile. Sembra plastica. Le carni spesso hanno cattivo odore ed il brodo è amaro. Questo a r causa di allevamenti che sono orribili lagers per gli animali. Le uova sono diventate cattive perchè le galline sono costrette a stare in gabbie allucinanti e riempite di ormoni per farne in grande quantità. Anche la carne vaccina è diventata cattiva fa cattivo odore e spesso è piena di antibiotici e di ormoni. Dal momento che non tutti possiamo diventare vegetariani è urgente una legge che imponga allevamenti che non seviziino gli animali anche se le carni costeranno di più. Meglio mezzo chilo di carne mangiabile e gustosa che due chili di un prodotto nauseabondo. Gli ormoni e gli antibiotici hanno anche invaso l'agricoltura e molte verdure sembrano prodotti di laboratorio. Pietro Ancona La politica delle cannoniere e delle vendette. Quante vite umane saranno stroncate per quella dell'Ambasciatore USA? Grottesca ed inaccettabile reazione americana all'assalto della ambasciata libica. Gli USA mandano navi da guerra e certamente si vendicheranno con una aggressione perchè l'Impero non è in grado di ragionare con la testa e si impone solo con la forza delle armi. Il mondo nelle mani degli USA della Nato e di Israele è sempre in pericolo perchè solo la voglia di dominazione e di schiacciare gli altri muove gli anglosassoni e lo Stato ebraico. La Libia di Gheddafi assicurava la pace nel Mediterraneo. La caduta di Gheddafi è stato un atto di brigantaggio dell'Occidente ed ha destabilizzato la regione. Gli arabi debbono ritrovare una nuova prospettiva del socialismo che animò il primo movimento della decolonizzazione di Nasser e di Gheddafi. I palestinesi hanno commesso un errore basilare ad abbandonare Gheddafi ed ora Assad ed a schierarsi con gli assassini di AlQaeda e dei Fratelli Musulmani. http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_12/libia-bengasi-ucciso-ambasciatore_9cdcc7ac-fcb9-11e1-8750-e7d636bddd26.shtml Pietro Ancona Il movimento Cinque Stelle è diventato il secondo partito con il 21 per cento e presto scavalcherà il PD mano a mano che l'elettorato di questo si renderà conto del disastro delle scelte compiute sostenendo Monti e la più feroce politica antioperaia ed antidiritti che l'Italia abbia mai conosciuto nel dopoguerra. Il successo di Grillo spiega la virulenza la pensantezza e l'artificiosità degli attacchi dei massmedia sulla questione della democrazia interna, attacchi che hanno utilizzato persone che il M5S ha inserito nelle istituzioni e che vorrebbero rimanerci a tutti i costi. Il successo di Grillo è legato anche al fatto che PD,PDL,USC sono diventati di fatto un partito unico con una sola politica e la gente cerca una alternativa che non trova nella Federazione di Sinistra. Il Sel insistendo nel centro-sinistra fallimentare è destinato a macerare assieme a PD. La Federazione di Sinistra potrebbe accrescere la sua attratività se cessasse di essere ammaliata dalle sirene del mercato e della Nato. http://www.corriere.it/politica/12_giugno_15/grillo-quasi-primo-partito_7a2bacda-b6c5-11e1-b636-304ca8822896.shtml
Pietro Ancona Nazionalizzare le industrie, aumentare tutti i salari e le pensioni L'Italia nella mani di Monti è perduta. E' destinata a diventare un luogo preferito dalla Fame come lo è stata durante tutti gli anni in cui è stata preda della devastazione di eserciti nemici. Ora la devastazione arriva con lo spread e con il liberismo dei professori installati dai banchieri americani all'apice del governo. Il PIL da 1800 miliardi l'anno uno dei più alti del mondo è destinato a scendere a 1600 miliardi o 1400 miliardi dal momento che il governo non si occupa della base produttiva del Paese e riduce drasticamente i consumi interni e la spesa pubblica. Si parla di una produzione industriale inferiore del 7 per cento rispetto l'anno scorso e di una contrazione della bilancia dei pagamenti, Monti, da volpe scaltrita, ha tentato di parare la botta dicendo che la depressione era necessaria per il risanamento finanziario. Non è vero. Quando ci consegneranno il disa stro sarà troppo tardi per rimediare. I partiti non se ne occupano ed i sindacati sono troppo prigionieri di scelte infelici e fatali. Con un Pil che decresce di 200 miliardi il debito strariperà e ci sommergerà. Non ci vuole molto a capire che per risalire ci vogliono due cose. La nazionalizzazione delle grandi industrie in crisi, il rilancio della industria manifatturiera, l'aumento dei salari e la restituzione di tutti i diritti ai lavoratori a cominciare dal welfare ed in particolare delle pensioni. La nazionalizzazione deve ripercorrere la strada dell'IRI del 1930 e quella di Enrico Mattei per la energia. Bisogna scacciare la cattiveria dal governo le facce truci che digrignano i denti alla popolazione per terorizzarla e portare al potere gente che abbia come obiettivo il ritorno alla felicità ed alla serenita concorde della società italiana. Ma questo non interessa nessuno e i politicanti miserabili che hanno in mano i partiti italiani sbavano soltanto per se stessi. Per salvare l'Italia ci vuole un cambio di regime. Da quello liberista ad un regime comunista. Ma non ci sono comunisti adatti o vogliosi per farlo.
14.9.2012
Renzi è culturalmente il prodotto del disfacimento ideologico e morale del PD. E' molto simile a Berlusconi e non a caso è stato ricevuto nella sua villa reale di Milan ricevendone incoraggiamento. .E' fautore di un capitalismo spregiudicato e senza principi che non si pone nessun problema di compatibilità morale in quello che fa. Può darsi che si impossessi del PD anche se i poteri forti non sono con lui ma con Bersani Letta D'Alema e Veltroni. Con lui avremo davvero il populismo peggiore che l'Italia possa conoscere. Berlusconi almeno aveva gruppo di teste d'uovo che lavoravano per lui e che ne raffinavano l'azione. Questo Renzi è la sua versione brutalizzata.
Pietro Ancona Bersani pretende un premio di maggioranza del 15 per cento cioè vuole 100 deputati in regalo al vincitore e lui si immagina vincitore. Sentire una cosa tanto orribile dal leader di un grande partito scaturito dalla fusione del PC e della DC è quanto di più sconcertante e grave si possa avere oggi in Italia. La democrazia è morta da un pezzo perchè la democrazia vive soltanto con la proporzionale ed il voto di preferenza. Senza proporzionale e senza preferenze le elezioni diventano una farsa.
i peggiori nemici della classe operaia a volte vengono dalla stessa classe operaia. Sono persone che per allontanarne da se l'appartenenza sociale la aggrediscono e con ciò ritengono di entrare nell'olimpo della casta superiore.
Pietro Ancona Il negriero che ci governa
Leggo in tutte le esternazioni di Monti relative ai lavoratori un profondo invincibile disprezzo coperto dalla manipolazione delle parole. Quando afferma che lo Statuto dei Lavoratori ha comportato meno lavoro dice che se il lavoratore fosse nudo e crudo senza diritti l'investimento dell'imprenditore sarebbe più appetibile. Che c'è di meglio di una manodopera fatta di persone che non hanno alcuna legge, alcun diritto al quale appellarsi? La sua visione della società è quella di un negriero, di una persona priva di cuore e di scrupoli, di un razzista che considera i lavoratori meno che dei propri cani. E' offensivo per il genere umano essere governati da gentaglia del genere.
Pietro Ancona Il Presidente della Costa d'Avorio Laurent GGabo è detenuto dal suo usurpatore uomo dei francesi e degli americani dall'aprile del 2011. E' stato defenestrato dopo una guerra civile del genere di quella che insanguina la Siria alla quale hanno partecipato direttamente francesi e mercenari occidentali. Credo che prima o poi sarà ucciso dal momento che ha sempre un forte seguito tra gli ivoriani.
Pietro Ancona Sono molto curioso di vedere le pezze di appoggio alla pista anarco-insurrezionalista dell'attentato Adinolfi.
Pietro Ancona Ma come è finita a Taranto? Non c'è più inquinamento? Tutto è a posto?
Ora alle tante crisi esistenti si aggiungerà anche l'annullamento del progetto Fiat per l'Italia che prevdeva investimenti per venti miliardi di euro. In verità il progetto non è mai stato molto credibile ed era la carota che si mostrava per estorcere gli accordi di Pomigliano e di Torino. Quanti stabilimenti chiuderanno in Italia?
Le TV sono diventate inguardabili. Nella giornata di ieri tutte intervistano e riferivano sullo Statuto dei Diritti dei Lavoratori attaccato non solo da Monti da da esponenti del PDl, del PD, dell'USC, del FLI. Si intervistano solo economisti liberisti favorevoli alla abolizione di tutte le regole e le tutele. L'idea deprimente che me ne sono fatta dopo un paio d'ore che tutti sono pronti a togliere il pochino che resta ancora in piedi. La stessa Camusso interpellata non ha risposto sul tema ma ha parlato d'altro (Monti non sa avviare la crescita). C'è una corsa a chi fa il maggiore scippo possibile ai lavoratori. E' una indecenza alla quale i giornalisti delle TV non dovrebbero prestarsi. Anche Renzi è stato della partita nel chiedere i voti al centro-destra.
Pietro Ancona Non è stato certo lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori a rovinare l'Italia come sostiene la canea degli Oligarchi italiani da Monti a Renzi ma questo e migliaia di altre cose come questo http://inchieste.repubblica.it/static/rep-locali/inchieste/includes/inchieste-nav.html?iframeUrl=http%3A%2F%2Froma.repubblica.it%2Fcronaca%2F2012%2F09%2F13%2Ffoto%2Fcene_gonfiate_cravatte_e_champagne_regione_lazio_le_spese_pazze_del_centrodestra-42475334%2F1%2F&inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2012%2F09%2F14%2Fnews%2Ffiorito_le_folli_spese_pdl-42496885%2F&ref=HRER1-1
Pietro Ancona L'eventuale vittoria delle forze antiassad in Siria e la possibile distruzione dell'Iran saranno eventi gravissimi della storia .. Ma la tragedia non finirà con la sottomissione dei due stati a forze alleate degli USA. Si avvicinerà paurosamente la data della invasione della Russia e della Cina. Il programma hitleriano della nuova Roma che sta a Washington è il quarto Reich che comprenderà tutto il pianeta. Se non fosse cosi non si capirebbe a cosa servono mille basi militari sparse in tutto il pianeta ed i traccheggi in Birmania, in Bielorussia, in Ucraina. Dalla Cecenia presto sarà probabile una grossa e sanguinosa provocazione. Potrà mai l'umanità vivere sotto un solo sistema economico politico e sociale governato dai Miliardari USA e dai loro intellettuali?
Pietro Ancona La quantità di morti e di bombardamenti che avremo per la "vendetta" americana dell'ambasciatore ucciso ( a quanto pare era stato uno dei protagonisti della organizzazione dell'assalto delle carogne di AlQaeda a Gheddafi ed alla Libia. Nella sua morte c'è una sorta di giustizia "divina") non saranno commisurate al reale bisogno (ammesso che ce ne sia) degli USA di distruggere e punire gli assassini quanto a quello che serve ad Obama per non farsi accusare dal suo competitore di essere "debole" e poco efficiente. Insomma bombe sangue e devastazioni arabe per la campagna elettorale in USA! Con l'esibizione dei muscoli e le vendette gli USA otterranno di essere ancora più odiati dal mondo
15.9.2012
Palermo e immagino la Sicilia si stanno riempiendo di manifesti e gigantografie (tre metri per sei) di candidati. Tutti a colori ed immagino molto costosi. La campagna elettorale diventa un investimento che naturalmente dovrà essere ripagato dalla carica alla quale si sarà eletti. Inoltre i finanziatori dei vari candidati vorranno il loro tornaconto delle spese che stanno affrontando. Questo contribuisce a rendere irriformabile la Regione che dovrà costare sempre molto per ripagare i costi affrontati. Vorrei provare a dire a Fava ed ai candidati della sua lista di astenersi e magari di pubblicare al posto delle loro facce il programma di ciò che vorranno fare. Ma mi guarderanno come un marziano. !
La legge Fornero, per chi non lo sapesse, è stata scritta nella sua stesura finale con la collaborazione diretta di Cgil,Cisl,UIL. Si potrebbe chiamare legge Fornero,Camusso,Bonanni, Angeletti.http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/09/09/news/sei_licenziamenti_in_tronco_effetto_della_legge_fornero-42196626/
Possiamo dire che la massoneria è la maggioranza del PD? Il PD è nelle sue mani e ce ne accorgiamo quando esplodono scandali (molto ovattati) nel territorio come quello dei Monti dei Paschi di Siena. Quindi il PD ha dismesso la ideologia del PCI e della DC ed ha assunto quella della Massoneria. Per la quale l'Italia comincia e finisce nella borghesia. Tutto il resto può andare in malora non gliene importa proprio niente. Spero che i lavoratori si rendano conto e ridipingano di rosso le bandiere sgualcite e si ridiano alla loro reale appartenenza: il socialismo! I massoni con i massoni, i lavoratori con i lavoratori!
Bersani pretende un premio di maggioranza del 15 per cento cioè vuole 100 deputati in regalo al vincitore e lui si immagina vincitore. Sentire una cosa tanto orribile dal leader di un grande partito scaturito dalla fusione del PC e della DC è quanto di più sconcertante e grave si possa avere oggi in Italia. La democrazia è morta da un pezzo perchè la democrazia vive soltanto con la proporzionale ed il voto di preferenza. Senza proporzionale e senza preferenze le elezioni diventano una farsa.
Il cambiamento molecolare della società
C'è un grande insegnamento nel lascito culturale di Danilo Dolci: i processi di cambiamento si fanno a partire dalla popolazione, dai quartieri, dalle campagne da coinvolgere in una cultura della giustizia che è innanzitutto eguaglianza sociale. Dolci parlava da quel grande intellettuale che era ai contadini alla pari con loro ed utilizzava le loro stesse parole, i loro pensieri, per sviluppare sempre meglio la propria linea di iniziativa e di azione. Insomma il suo progetto era basato sulla idea che tutti possiamo diventare intellettuali pensatori e progettisti di un cambiamento sociale a cominciare dai contadini che sono essi stessi una grande cultura e sapienza ancestrale. Il cambiamento di Dolci è molecolare riguarda appunto le molecole sociali. Cambiate queste tutto sarà diverso e migliore e stabile. Non si regredisce più quando si prende coscienza di che cosa siamo e che cosa ci stiamo a fare in questo mondo. http://www.danilodolci.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3&Itemid=6&limit=1&limitstart=3
Furbetti cosmopoliti
Ci voleva un altro grosso calibro dell'industria e della finanza italiana Diego Della Valle per dire il fatto suo a Marchionne ed al suo padrone Agnelli epigone di una casa che da oltre cento anni spolpa l'Italia ed i suoi lavoratori arrivando financo alla militarizzazione per poterli spremere a dovere. Diego Dellla Valle li ha definiti "furbetti cosmopolita" gente che vive di sussidi pubblici sottratti a popoli con il ricatto del lavoro e dell'occupazione come avviene in Brasile, in Polonia, in Romania ed in Italia dove, non potendo più contare su contributi come quelli incassati dai suoi predecessori, la Fiat si limita a lucrare la cassa integrazione ed i salari bassi ed i ritmi di lavoro disumani imposti ai suoi dipendenti. Dopo dieci anni di Fiat non c'è un solo dipendente che non abbia gravi malattie a carico dello apparato scheletrico e nervoso (come non c'è un solo dipendente dell'Ilva di Taranto che non abbia i polmoni bruciati dalla polvere rossa. I lavoratori italiani pagano con la vita il tozzo di pane che portano alle loro famiglie) Romita altro squalo che ha diretto la Fiat per moltissimi anni ricavandone poi una liquidazione di 500 miliardi di lire di allora per patriottismo aziendale ancora presente nel suo animo ha detto che nessuna azienda può vivere senza progettazione. Sono anni che la Fiat è ferma e non fa innovazione nei suoi modelli mentre la qualità dei suoi prodotti resta talmente bassa da non essere neppure paragonabile a quella dei suoi competitori. Marchionne che ora annunzia il ritiro del Piano Italia senza poterlo addebitare ai suoi lavoratori perchè ha avuto complicità omertosa dei sindacati metalmeccanici che gli hanno fatto fare quello che ha voluto a Pomigliano a Torino e dappertutto è un fallito sul piano industriale. E' soltanto un furbo speculatore di borsa ed un colonialista che produce e vende i suoi prodotti in mercati relativamente arretrati dal punto di vista della domanda. Ho visto il prodotto della sua strepitosa operazione con la Krisler. La Fiat Freemont è un mostro dai lineamente grossolani, un ruvido prodotto adatto alle campagne americane e certamente inferiore ai prodotti similari che sforna l'industria automobilistica europea. Ma dobbiamo sapere che la responsabilità del disastro che si abbatte sulla Italia non è solo di Marchionne. E' anche dei sindacati metalmeccanici e delle segreterie confederali che hanno mostrato di credere al fantomatico investimento di 20 miliardi per estorcere ai lavoratori un contratto di lavoro disumano e miserabile. Ho nelle orecchie ancora le parole non solo dei dirigenti della Cisl e dell'UIL ma anche della Camusso di Veltroni di D'Alema di Versani. Si è fatto un convegno del PD per sostenere la bontà del progetto contrattuale di Marchionne spacciato per il massimo della modernità. Anche la Fiom è stata prima strattonata ed isolata poi ridotta al silenzio e poi corrotta con l acquisizione di Landini alla linea Camusso e la sostanziale espulsione di Cremaschi obbligato a pensionarsi. Ora ci avviamo verso la perdita dell'industria automobilistica italiana che sarà ridotta ad un paio di stabilimenti che poi saranno chiusi. I sindacati confederali si dovrebbero mettere una pietra al colllo e buttarsi nel Po dal momento che assecondano la linea che da Marchionne conduce a Monti. Anche Bersani e la dirigenza del PD dovrebbero essere rosi dal rimorso per quello che hanno permesso che i liberisti facessero all'Italia ed ancora non hanno finito di fare!! http://www.facebook.com/pietro.ancona.3/posts/377100065699493
Il dolore dei popoli arabi
L'Occidente dovrebbe riflettere profondamente sul dolore che ha causato e continua a causare al mondo con la sua pretesa di essere proprietario di tutte le risorse che vi si producono. In tutta l'America Latina divisa dagli USA da un muro lungo oltre duemila chilometri e terribile come quello che circonda la Palestina gli statunitensi sono visceralmente odiati sono chiamati spregiativamente yanchee,; in tutto il mondo arabo l'Occidente è alleato a terribili parassiti dei loro popoli feroci aguzzini che ieri hanno devastato con loro la Libia ed oggi stanno distruggendo la Siria. Il film dell'americano su Maometto non viene condannato soltanto per blasfemia dalle popolazioni insorte ma perchè ostenta disprezzo verso nazioni arabe che vengono attaccate nella loro identità religiosa e nella loro sovranità. La guerra delle civiltà religiose è stata inventata dalle teste d'uovo dei miliardari americani per giustific are l'aggressività e fare temere fantasiose occupazioni militari dell'Europa da parte degli islamici. Il disonore della filosofia francese Bernard Henri Levy si è prestato molto a questa propaganda come a suo tempo Oriana Fallaci in Italia ed altri pennivendoli del Corriere della Sera. L'odio genera odio. Oggi attaccare una ambasciata americana esprime la reazione dei popoli oppressi dal colonialismo. Pensare che i musulmani siano uina sorta di selvaggi analfabeti che reagiscono scompostamente perchè incapaci di capire la satira oppure che siano dei fanatici religiosi è sbagliato, assai sbagliato. Gli islamici reagiscono perchè oramai da quasi un secolo sono oggetto di persecuzioni spaventose da parte dell'uomo bianco che dovrebbe essere stato educato dalla cosidetta cultura occidentale ai principi della libertà dell'eguaglianza, della giustizia. L'uomo bianco occidentale non ha dato nè libertà, nè eguaglianza, nè giustizia. Ha dato i gas nervini che Churchill e Mussolini hanno fatto spargere sui villaggi libici e dell'Iraq distruggendone tutti gli esseri viventi. Ha dato il cappio al collo di Sadam Hussein e la spaventosa uccisione di Gheddafii cui cadavere è stato portato nel deserto e crivellato da un elicottero USA dopo le torture inflitte al grande statista della Jamaria. http://www.facebook.com/photo.php?fbid=377079775701522&set=a.104225506320285.6516.100001985084693&type=1
16.9.2012
Liquidazione dell'Italia L'Italia è in liquidazione.Napolitano è l'ultimo Presidente della repubblica. Il prossimo, ammesso che lo avremo, sarà un mandatario liquidatore.Tutto l'apparato industriale è in smobilitazione. Ora svendono anche l'Eni. Diventeremo una specie di Tunisia dell'Europa.Partiti e sindacati sono complici e non muovono un dito per difendere la Patria. La Patria ci ha detto la borghesia tramite Monti non c'è più. Ora c'è solo quella che Metternich chiamava "espressione geografica" La Patria di Monti e dei suoi accriccati è la loro classe sociale che non ha confini geografici. I capi della "sinistra" hanno convinto la classe operaia che la classe operaia non esiste più, che la lotta di classe è obsoleta, che l'ideologia è morta per sempre. Questo avviene mentre c'è il massimo di sviluppo della ideologia della borghesia.
Attacco al patrimonio genetico dei popoli Attacco al patrimonio genetico dei popoli L'uso generalizzato di armi all'uranio impoverito e delle bombe al fosforo non giustificato da alcuna ragione militare mira a devastare indebolire e fare degenerare il patrimonio genetico dei popoli aggrediti. Guardate le migliaia di bambini e bambine nate da Belgrado a Falluya e vi renderete conto del danno irreversibile e che potrebbe durare centinaia di anni che si arreca. C'è un disegno di indebolimento genetico dei popoli della terra invisi agli americani.Un futuro di americani dall'aspetto fisico gagliardo, forti, di splendida salute e di mostriciattoli libici o afghani o serbi che prendono il posto dei loro genitori uccisi o contaminati. Il mondo si dovrebbe ribellare a questo disegno che è di stampo nazista e che mira all'abbrutimento ed alla regressione di una parte dell'umanità. Pietro Ancona
Solo il bombardamento di Roma o Parigi o New York potrebbe fare capire ai popoli dell'Occidente la necessità di vivere in pace e di non disturbare il resto del mondo aggredito con varie scuse e sottoposto a devastazioni che durano anche decenni. Fino a quando si vedrà soltanto in tv l'incendio di Bagdad sotto le bombe all'uranio americane o la notte di Falluja illuminata dalle terribili strisce bianche delle bombe al fosforo l'opinione pubblica avvelenata dalla costante propaganda antiislamica dei massmedia non potrà capire il destino che abbiano riservato ai nostri simili che sono esseri umani anche se di colore e religione diversa dalla nostra. Ma i popoli aggrediti non hanno la possibilità di bombardarci e quindi la strage continuerà e l'odio verso gli USA e l'Occidente continuerà a crescere fino a sommergere il mondo. http://www.youtube.com/watch?v=JC8uQp-FaS8
L'Italia può essere salvata soltanto da un ampio processo di nazionalizzazione delle industrie di base a cominciare dalla siderurgia dall'alluminio dalla energia elettrica dalle telecomunicazioni ........ La Fiat deve essere nazionalizzata. Le nazionalizzazioni incrementerebbero il PIL e, se accompagnate da aumenti salariali e delle pensioni, daranno all'Italia la prosperità che con Monti non avremo mai.
Una estorsione di 40 miliardi di dollari al mese
Gli USA estorcono al mondo 40 miliardi di dollari al mese e non si sa per quanto regalandoli alle loro banche in cambio di titoli spazzatura. La stampa di 40 miliardi di dollari al mese aumenterà la quantità di carta moneta americana e gli effetti inflazionistici si riverseranno su tutto il mondo dal momento che il dollaro è la moneta di scambio usata per tutte le transazioni internazionali. A fronte di questo rigonfiamento della liquidità non c'è la produzione di nuova ricchezza americana. Si tratta quindi di una prepotenza simile a quella del 2007 delle vendita dei titoli spazzatura. Ognuno di noi dovrà pagare una parte di questi dollari che la Federal Reserve stamperà. In questo modo gli USA caricano sul pianeta le loro enormi spese militari. Hanno bisogno di 600 miliardi di dollari l'anno per mantenere l'apparato che controlla con oltre mille basi militari il pianeta. Degli effetti nefasti di questa decisione sull'Euro e sulla economia europea non sembra importare niente a nessuno. Il sistema di comando del capitalismo è esteso a tutti i punti di direzione dell'Occidente. La destra al potere in Europa non si oppone ed induce il suo sistema massmediatico a riportare la notizia in tono positivo.
Nazionalizzare la Fiat
Ora che la Fiat disvela il suo piano di smobilitazione dall'Italia si alzano grida ed alti lai da parte di coloro che hanno carezzato il pelo alla tigre ed hanno accreditato condividendone le responsabilità il piano Marchionne basato sulla cessione di diritti operai in cambio di investimenti per venti miliardi. Ora non soltanto non ci saranno investimenti ma quel poco che è rimasto della Fiat in Italia rischia di chiudere e l'Italia rischia di diventare una nazione importatrice di automobili come se non avesse avuto una grande tradizione nel settore data dall'Alfa Romeo, dalla Lancia, dalla Maserati purtroppo assorbita e distrutta dagli Agnelli. Dato che la Fiat è stata l'ameba che ha inghiottito tutta l'industria auto italiana e le sue eccellenze rischiamo di restare senza niente. E' disonesta la posizione dei sindacati CGIl Cisl UIL e del PD che hanno tirato la volata a Marchionne ed hanno indotto i lavoratori ad accettarne i diktat. La Fiom fu strattonata da D'Alema ed altri figuri del PD ed isolata dalla CGIL ed indotta a moderare la sua opposizione alle regole introdotte dal Negriero. Ricordo che il PD tenne un Convegno per sostenere la linea Marchionne accusando di veterosindacalismo coloro che si opponevano. Non chiedono la nazionalizzazione dell'industria automobilistica e sono ancora sperano in un cambio di linea della Fiat che non ci sarà.
Questo Governo non muoverà un dito per salvare l'apparato industriale italiano.E' in funzione della difesa degli interessi delle banche e porta avanti l'ideologia della destra europea alla quale la sorte dei lavoratori è indifferente ed è una variabile trascurabile. Chiunque sostiene questo Governo che non è italiano ma emanazione dei poteri della Massoneria Europea tradisce l'Italia ed il suo popolo. Questo a cominciare dal Presidente della Repubblica alle due ABC quella politica e quella sindacale.
17.9.2012
Sono convinto che la strage delle donne e delle bambine che raccoglievano legna sia stata fatta dalla Nato non per errore ma di proposito. Per punire i loro uomini della resistenza. Si tratta di una ritorsione atroce che disonora anche l'Italia in quanto parte della ISAF.
Dilaga la protesta dei musulmani in tutto il mondo. La protesta è stata suscitata dal film provocatorio su Maometto ma la vera sua causa è l'odio, in rancore, il dolore di un miliardo di persone che subiscono violenze ed angherie di ogni sorta dal mondo occidentale. La alleanza degli USA con i fratelli musulmani fatta da ragione malvagie di suprematismo USA nelle terre arabe ha dato i suoi frutti avvelenati. L'Egitto e la Tunisia hanno davvero ribaltato il contenuto delle "primavere" confezionate dal Dipartimento di Stato in una rottura ideologica con gli USA. Oggi compie un anno uno dei movimenti più maturi, più consapevoli, più motivati dal dolore della società americana che si siano registrati in questi ultimi anni. Occupy Wall Street ha posto il problema della disumanità di un Paese controllato dai miliardari e dai banchieri. Un paese in cui l'Uno per cento della popolazione controlla e tiene sottomessop l'altro 99 per cento. Il potere si è blindato ed ha frapposto tra se ed i manifestanti un muro di nerboruti e maneschi agenti che non esitano ad usare la brutalità della violenza fisica per sgomberare o ridurre ai margini la protesta. Si è blindato con un sistema massmediatico che ignora la protesta oppure fa di tutto per renderla ridicola o minimizzarla. La dittatura dei due partiti dell'Elefante e dell'Asinello non permette ad altre forze politiche e sociali di affacciarsi nella scena politica ed occuparne una parte. Eppure il movimento resiste, sopravvive e diffuso in tutte le metropoli americane. E' alimentato dalla tristissima condizione di emarginazione di miseria di milioni di persone e dall'accentuazione classista della soctetà americana in cui si è valutati soltanto per i soldi che si posseggono ed alle classi povere è stato bloccato a terra l'ascensore sociale. Altro che "sogno americano!" di cui continua a parlare Obama. http://www.lapresse.it/mondo/nord-america/occupy-wall-street-marcia-a-manhattan-per-1-anniversario-arresti-1.216738
Pietro Ancona già pubblicato??? Gli USA non si rassegnano al fatto che sono molto meno ricchi di dieci anni fa.
Gli Usa hanno stabilito di tassare il mondo di 40 miliardi di euro al mese e non si sa per quanto tempo. Stampano banconote senza produrne la ricchezza corrispondente e foraggiano le loro banche dalle quali ricevono carta straccia in titoli fasulli. Sarebbe solo un fatto interno agli USA se il dollaro non fosse moneta di cambio usata in tutte le transazioni internazionali.
2 miliardi di dollari al giorno di spese militari per mantenere il mostruoso apparato che minaccia il mondo vengono presi appunti dalle rotative della zecca della federal Riserve. Prima o poi ne pagheremo le conseguenze. Ma i compari europei dei banchieri americani non se ne preoccupano. Tanto ci daranno altri "compiti da fare in casa"
18.9.2012
Intanto è importante l'analisi. Non è affatto vero che tutti siamo pervenuti alla stessa interpretazione di quanto ci sta accadendo. La confusione è ancora sovrana sotto il cielo. L'opera di chiarificazione di puntualizzazione di disvelamento della menzogna, è importante per cambiare segno alla opinione corrente. Bisogna cambiare la cultura corrente. Questo oggi è più importante di qualsiasi iniziativa.....
Il "nostro" Landini che a me sembrava novello Di Vittorio! Notate la posizione defilata di Maurizio Landini! Se lo sputtanamento di Marchionne fosse avvenuto sei me fa il nostro Landini gli avrebbe ballato sulla pancia e ne avrebbe fatto motivo di riscossa operaia nelle fabbriche e nel Paese. Invece tiene una posizione "responsabile", "giudiziosa" ed asseconda Susanna Camusso nelle sue sporche manovre per cancellare le tracce della sua responsabilità e per recuperare in qualche modo un dialogo con Marchionne e con Monti. Non vi viene da vomitare? Gli interessi dell'Italia e della sua classe operaia non contano più niente. Oramai contano solo le primarie e vincere le elezioni con o senza Monti!
Non condivido la proposta di raccogliere firme per il reddito Minimo Garantito. Questo è fare la questua, chiedere l'elemosina. Invece bisogna fare la guerra per chiedere il SMG cioè il tot sotto il quale il datore di lavoro non può andare (in Francia è 1300 euro). Bisogna poi chiedere l'abolizione della Legge Biagi. Ma da questo orecchio nessuno ci sente neppure la sinistra comunista. Tutti hanno il carbone bagnato e dipendenti biagizzati.
Avevano ragione le B.R: Hanno sbagliato la sinistra, la CGIL ed il mio amico Luciano Lama ad assumere un atteggiamento repressivo e cancellatorio verso le Brigate Rosse. Se è vero che i metodi del terrorismo erano sbagliati ed inaccettabili, l'analisi che aveva fatto della situazione italiana che stava sfuggendo al campo della democrazia per diventare un luogo dominato come tutto l'Occidente delle Multinazionali e delle Forze Armate era giusta. Sbagliata perdente ed alla fine traditora della classe operaia e del socialismo è stata l'analisi del PCI e della CGIL. Infatti i risultati li abbiamo sotto gli occhi: siamo governati da una squadra insediata al potere da WallStreet e dal militarismo USA-Israeliano. Monti, De Paola e Terzi hanno in mano l'Italia per conto loro. L'Italia ha perso sovranità ed è lardellata da 110 basi militari. Sta inoltre perdendo tutto l'apparato industriale. La classe operaia è ridotta al suicidio ed alla elemosina. Arrampicata sulle torri come gli Stiliti Cristiani rivendica l'intervento delle Multinazionali e del loro carico di veleni pur di avere un tozzo di pane!
19.9.2012
Oggi incontro Fiat Monti
L'incontro Monti Marchionne è una presa in giro tanto per fare
protagonismo e fare capire che la questione della crisi interessa davvero il
governo e la fiat. I casi sono due: o la Fiat va male perchè Marchionne è
fallito come manager dell'auto ed allora non va ricevuto da Palazzo Chigi ma
si deve intimare alla proprietà di sostituirlo perchè l'Italia non può
pagare la sua incapacità. O Marchionne ci fila e tiene la Fiat ferma perchè
gli Agnelli vogliono disfarsi del settore auto per loro diventato poco
appetibile e vorrebbero investire altrove i loro soldi. In questo caso ci
troviamo in presenza di una scelta che incide profondamente sul destino
industriale della italia e che dovrebbe comportare misure di intervento del
governo. Insomma o Marchionne è un incapace o è la Fiat che si sta liberando
dell'automobile. Gli interessi del capitalisnmo non coincidono anzi
confliggono con quelli dell'Italia. C'è qualcuno che farà qualcosa? Partiti
e Sindacati e giornali sembrano assecondare le mosse della Fiat facendo
finta di non condividerle o di ostacolarle.
Sono con Fulvio Grimaldi senza se e senza ma. Senza di lui la causa
della Siria rischia di essere strumentalizzata da casa Pound e Forza Nuova.
E' grave che il Manifesto e RC abbiano posizioni equivoche e non
corrispondenti al sentire della militanza comunista italiana.
A quanti si scandalizzano per le cose dette da Romney sui poveri
americani e magari approvano Monti faccio presente che questo la pensa
esattamente come Romney. Il disprezzo per i poveri e la loro condanna morale
emessa dalla Tatcher e da Reagan per i quali i poveri sono colpevoli della
loro povertà è fondamentale nella cultura liberista della quale Monti è
esponente di spicco. Cultura che pratica anche la cattiveria come strumento
di governo e di lotta di classe e che si trasfonde nelle leggi come la
riforma Fornero. Romney e Monti sono la stessa cosa. Credete forse che Monti
si sia in qualche modo emozionato per i suicidi o per la tristissima sorte
delle famiglie dei licenziati? Non gliene importa niente!
Ieri sera ho visto questo film bello e istruttivo che parla della vita
nelle basi militari americane abitate dagli ufficiali e dalle loro famiglie.
Parla della violenza criminale delle alte sfere dell'esercito in cui una
persona che denunzia gli effetti delle esplosioni nucleari viene internato
come pazzo al manicomio proprio dal suo superiore che ne concupisce la
moglie. Uno spaccato della società americana delle caserme che è tanta parte
della società americana. Strepitosa Jessica Lange. L'America non diventerà
mai una nazione pacifica perchè deve alimentare un apparato militare
mostruoso che si riproduce e si allarga continuamente.
Blue Sky - Film (1994) www.comingsoon.it
A quanti in buona fede sostengono la necessità di pagare i politici
perchè altrimenti la politica diventerebbe appannaggio soltanto dei ricchi
rispondo che la politica in Italia fa arricchire chi la fa. Andate a vedere
quanto possedeva la Presidente del Lazio prima di fare sindacato e politico
e quanto possiede adesso in patrimonio immobiliare. Andate a vedere il
gruzzoletto che hanno accumulato persone perbene e che certamente non hanno
rubato come Bertinotti e la Bonino: sono diventati ricchi. La politica in
Italia è strumento di arricchimento di chi la fa. Gli emolumenti della
politica sono tali che costituiscono una sorta di vincita enorme
all'enalotto di chi la pratica. Questo non è tollerabile. Non si possono
mantenere un milione di persone che fanno politica. La politica non produce
niente di beni materiali Al massimo è un servizio. Deve essere totalmente
gratuita. La politica pagata degrada e corrompe se stessa.
20.9.2012
Leggetevi questo saggio di Giuseppe Stalin sulla nazionalità e
confrontatele con le politiche brutali rozze assassine che gli USA e la Nato
portano avanti nel mondo e vi renderete conto della incommensurabile
distanza tra la concezione progressista ed umanitaria del grande,
grandissimo leader del pensiero e dell'azione comunista e la piccola gente
come Obama o Cameron o Holland al servizio delle multinazionali
http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/madcqn.htm
Giuseppe Stalin fu statista mondiale abile ed illuminato. Non si fece
infinocchiare da Roosvelt e da Churchill che fino alla fine tentarono
l'accordo con il nazismo per scatenarlo contro l'Unione Sovietica. Non
meritava un epigone invidioso meschino e mediocre come kruscev che lo
diffamò in tutto il mondo. Giuseppe Stalin usci vittorioso dalla seconda
guerra mondiale e se avesse avuto un successore alla sua altezza oggi il
mondo sarebbe tutto comunista.
Marchionne stende la mano e chiede soldi al governo. Dichiara che la fiat
non affonda in Brasile o in Polonia o in Romania perchè riceve soldi, tanti
soldi dai governi. Se la vogliamo ancora in Italia dobbiamo pagare! Questa è
la linea che il grande Manager idolo di Veltroni Chiapparini D'Alema Bersani
terrà domani con il Governor Monti. Al quale Monti Bersani ha già fatto
sapere di essere sensibile alla richiesta della Fiat!
Una analisi inaccettabile e sbagliata che riduce alla soggettività dei militanti le ragioni stesse della crisi della sinistra. Attribuire l'attaccamento ai valori del socialismo ad un lutto non elaborato per la perdita di "una identità tanto feticizzata quanto ferita e smarrita" può essere comodo a coloro che si inventano nuovi punti di riferimento culturali per giustificare il loro passaggio dal comunismo al purgatorio di una zona grigia che immette direttamente nella ideologia liberista. Non si può ridurre ad una contorsione la volontà di recuperare l'identità che non è stata perduta dalle persone, dai militanti, ma dai partiti che li guidavano e dal tradimento che va da Gorbacev a Occhetto. Il recupero della identità dei singoli avviene attraverso il recupero del partito e dell'idea di comunismo fin troppo criminalizzata anche dal gruppo del Manifesto a cui la Dominijanni è portavoce http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8529/
21.9.2012
Rimpianto!
Ieri pomeriggio ho incontrato ai giardinetti una donna ucraina. Una
cinquantina d'anni. Mi ha raccontato di avere un nipotino di un anno a Kiev
che non ha mai visto. E' in Italia da un paio d'anni. Le ho chiesto se
ricordasse il regime comunista e mi ha risposto: Si stava bene! Avevamo
tutti sicurezza e quanto ci bastava per vivere serenamente nel nostro Paese.
Gli ultimi venti anni (dalla caduta del comunismo) sono stati un inferno.
Non pensavo mai che sarei finito su una panchina di Palermo. La signora come
tutte le sue colleghe che vivono da noi fa la badante,. Non avrei mai
immaginato che il rimpianto del comunismo assumesse caratteri cos Gli USA
ritirano truppe dall'Afghanistan. Dal momento che il tempio di Giano della
casa Bianca è sempre aperto ho il sospetto che questo movimento accelera i
preparativi di aggressione all'Iran. Gli USA sono una macchina di guerra e
una macchina sociale imperniata sulla guerra. Devono sempre avere almeno una
guerra in corso con qualcuno. Centinaia di migliaia di ufficiali e le loro
famiglie vivono della attività dell'esercito. I soldati semplici sono carne
da macello che dopo le guerre va ad ingrossare il popolo di venti milioni di
veterani pazzi o homless. Chi se ne fotte del figlio del piccolo farmer del
Nevada o dello Ohio? La cultura che si sviluppa tra gli ufficiali e le loro
famiglie è fascista. Questa cultura rappresenta lo zoccolo duro della
società americana. Una politica di pace dovrebbe prevedere un ritorno allo
stato civile forse impossibile.
Tutti complici di Fiorito, anche Bersani
Ho visto ieri sera un pezzo di Porta a Porta dove troneggiava l'enorme
stazza di Fiorito che era un fiume in piena di parole. E' riuscito quasi a
non fare parlare Bruno Vespa. Il re dei magna magna della politica romana ha
spiegato il sistema che gli ha permesso in tre anni di lucrare quasi un
milione di euro oltre naturalmente il suo "normale" stipendio di
consigliere. La cosa tristissima è che tutto quello che ha fatto è stato
possibile farlo a lui ed agli altri consiglieri sulla base di precise leggi
regionali approvate dal Consiglio e fatte passare dalla Corte dei Conti. La
legge prevede la possibilità di erogare da 100 a trecento mila euro all'anno
attraverso i gruppi ai consiglieri. Che poi questi li spendano un
prostitute, caviale o sciampagne è secondario. Non possono essere
perseguiti. Quindi non siamo in presenza di semplice malcostume e ruberie
personale ma di malcostume e ruberie di sistema. Bersani come tutti gli
altri è complice di questo sistema e farà di tutto per tenerlo in piedi come
si è visto in altre occasioni. La richiesta di dimissioni alla Polverini è
ipocrita. Magari privatamente la invita a restare perchè il PD è interessato
a questo sistema. La soluzione è la gratuità della politica o meglio ancora
la chiusura delle Regioni che sono inutili e dannose e gravano di tasse le
popolazioni.
E' urgente togliere alle Regioni il Servizio Sanitario che deve tornare
ad essere nazionale. Debbono sparire gli Amministratori ed i consigli di
amministrazione. Il servizio deve essere gestito da una Direzione Sanitaria
ed una Amministrativa selezionati da pubblico concorso europeo. Le regioni
debbono chiudere. Non sono gestibili. La migliore classe politica ha la
rogna !!
Il Magna Magna è legalizzato da leggi votate da tutti! I soldi se li
mangiano alla luce del sole e senza i rischi che i rapinatori di banca
affrontano....
Scommettiamo che la Guardia di Finanza non andrà più in nessun altro
posto a prendere le prove de Magna Magna di tutti i Partiti presenti nelle
Regioni? I partiti hanno già chiamato il Governo ed allarmati hanno chiesto
che si fermino le indagini. Non chiesto, forse intimato! Monti fa lo
spending review sulla mensa dei bambini poveri ma i miliardi che vengono
sottratti legalmente dal sistema politico non sarà toccato.....
La Polverini resta
al suo posto. Non credo che abbia mai avuto l'intenzione
di dimettersi. Il Consiglio Regionale del Lazio lascia
le cose come prime. Gli stanziamenti ai gruppi non
vengono diminuiti. Ogni consigliere continuerà ad avere
100 o più mila euro extra all'anno. Il sistema resta in
piedi in Lazio ma anche nelle altre 19 regioni dove c'è
lo stesso magna magna anche se finora non è venuto allo
scoperto. Complicità della stampa e dei giornalisti.
Miliardi di euro arricchiscono i consiglieri regionali
che hanno scoperto l'Eldorado e vinto una Lotteria per
ogni mese del loro mandato. Per loro non vale alcuna
spending review http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_21/polverini-consiglio-regionale-dimissioni-tagli-2111910997788.shtml
22.9.2012
Gli Enti Comunali di Assistenza
Quando ero ragazzo assistevo ogni giorno ad una processione di gente che
saliva dalla strada dove abitavo per recarsi a mangiare un piatto di
ministra alla mensa dell'Eca. Centinaia e centinaia di persone venivano
assistite con un pasto caldo ogni giorno. Se i Comuni e le Regioni piuttosto
che darsi al magna magna dei loro amministratori si organizzassero a fare
rivivere gli ECA che potrebbero rendere meno duro l'inverno che si
approssima. Ci vuole buona volontà e sopratutto non trasformare questa idea
in un business per privati rampanti amici degli oligarchetti locali
L'assistenza non deve essere soltanto Caritas e Parrocchie, Deve anche
essere laica. I sindacati potrebbero fare qualcosa per le famiglie più
povere dei loro iscritti. Ma sono troppo avari ed insensibili per farlo.
http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/profili-istituzionali/MIDL00021F/
Il Diktat
La dichiarazione di Marchionne sui soldi che vuole dall'Italia oltre che
la robotizzazione dei dipendenti che dovrebbero lavorare da lui per pochi
spiccioli e andare a mangiare con le famiglie alla Caritas contrariamente a
quanto qualcuno ritiene non è un atto di debolezza, la confessione di una
inadeguatezza. E' una dichiarazione di arroganza che sfrutta la debolezza
dell'Italia ed il fatto che il Capo del Governo è uomo della sua parte e che
partiti e sindacati e giornali sono tutti con lui.- E' la dichiarazione
ricattatoria di un colonialista che in sostanza colloca l'Italia in uno
stato di bisogno. Tu hai bisogno delle mie fabbriche. Se le vuoi devi pagare
come fanno il Brasile, la Polonia, la Serbia. Non aggiunge gli USA perchè in
USA i soldi che aveva avuto da Obama li ha restituiti con gli interessi. La
Fiat si colloca all'esterno dell'Italia dalla quale ha tratto in cento ann i
di vita la sua potenza e le ricchezze del la famiglia Agnelli. E' stato
ruffiano e fuorviante il commento di Telese con foto di Gianni Agnelli in
cui si dice: Agnelli è stato ucciso dai suoi successori. I suoi successori
non hanno ucciso Agnelli ma semplicemente profittano dello stato di
soggezione e di potere che hanno acquisito in tutto il gruppo dirigente
della politica italiana a cominciare dal PD. Non sono convinto che ci sia
una vera opposizione sociale e politica della CGIL e della Fiom- Si uniranno
a Marchionne e chiederanno soldi per la Fiat anche loro. Scommettiamo?
L'abolizione della moneta cartacea o metallica se avviene in un
regime comunista è un grande fatto di liberazione che interviene dopo la
soddisfazione di tutti i bisogni materiali della persona e della sua
famiglia. Se avviene nel regime dominato dalle Banche di Monti è un fatto di
schiavizzazione e di controllo che supera ogni limite ed annulla la libertà
delle persone. Nelle società capitalistiche la libertà è assicurata dal
possesso e dall'uso del denaro. Senza di questo ci mancano soltanto le galee
ed remi ai quali inchiodarci..
Sto riflettendo se andare o meno a votare. La campagna elettorale di Fava
e della sua lista è "politicista" come quella degli altri. Lo sforzo è
quello di conquistare elettori a destra i cosidetti famigerati (per me)
moderati che hanno reso fascista l'Italia in cui viviamo. In assenza di un
progetto politico di rottura ed alternativo che indichi le cose da fare, non
vedo motivo per andare a votare. Rifletterò ancora ma sono molto deluso da
quanto vedo e sento. Mi piace · · Condividi · 3 ore fa · Società post umana
Sono sconcertato per la notizia delle code lunghissime c he si sono
verificate nel mondo per potere acquisire l'Iphone5 Penso che si tratti di
una truffa perpetrata verso i "consumatori"con l'attesa di innovazioni che
ne giustifichino l'acquisto. Come potranno constatare "dopo" gli acquirenti
le differenze innovative e di qualità rispetto Ipghone4 sono minime ed
insignificanti. Trovo disarmante e mi sento impotente di fronte al successo
di un oggetto che costa quanto lo stipendio di uno biagizzato e forse anche
di più. Non so che dire. Si tratta di un successo strepitoso del capitalismo
e delle multinazionali che si sono creati consumatori totalmente schiavi
della loro ideologia e tali da essere manipolati al loro piacere. Credo di
tratti di un episodio di una società post umana in cui le persone non
esistono più e sono diventate soltanto consumatori a comando..
L'Italia di Provenzano e della Polverini
La mafia, la ndrangheta, la camorra, la corona unita non reggerebbero se
l'Italia fosse un paese sano, con una classe dirigente onesta, con una
amministrazione corretta e giusta. Le notizie che arrivano dalla Lombardia
dal Lazio, dalla Fiat che vuole soldi dallo Stato, l'imboscamento all'estero
di centinaia di miliardi ad opera in primo luogo della imprenditoria, il
lavoro nero e l'evasione fiscale costituiscono il contesto nazionale dentro
il quale le mafie prosperano ed in qualche modo si legittimano. Che
differenza c'è tra il traccheggio di Formigoni e Daccò e quello che era
intercorso tra Cuffaro e Michele Ajello? Una istituzione che stanzia trenta
milioni di euro per il magna magna dei suoi consiglieri e magari lascia i
bambini poveri privi di mensa scolastica come il Lazio ha comportamenti
mafiosi e prevaricanti anche se apparentente legali.Il fatto che soltanto
l'intervento della Magistratura getta luce e fa conoscere il grande marcio
italiano è indice di un grado di abiezione e di complicità dei politici dei
giornalisti e dell'alta burocrazia dal quale non sarà possibile risalire
senza una profonda rottura con tutto il sistema politico. Il vincolo
politico che lega i partiti tra di loro e li rende omertosi nella sostanza
non è diverso dal vincolo che lega tra di loro i mafiosi. Entrambi politici
e mafiosi ricavano guadagni e ricchezze dalla pubblica amministrazione. I
mafiosi rischiano la galera ed il 41 bis. I politici rischiano al massimo di
essere rinchiusi in un meraviglioso convento nel verde dell'Abbruzzo.
Bisogna rendere gratuite tutte le cariche politiche. Ma da questo orecchio
nessuno vuol sentire a cominciare da bersani. Certo se Vendola avessere
rinunziato ai 20 mila euro mensili che riscuote da anni e la Regione Puglia
destinasse alla popolazione le centinaia di milioni di euro che spende per
mantenere la sua oligarchia politica le cose sarebbero molto diverse e
prenderebbe credibilità una alternativa politica che allo stato delle cose
se ci sarà sarà solo di turnover di personale politico (Levati tu che mi ci
metto io).
23.9.2012
Pietro Ancona Il Presidente della Repubblica credo che abbia il potere di proporre alla Presidente del Lazio ed a quello della Lombardia di dimettersi. Lo scandalo è troppo grave. La magistratura non interviene e potrebbe farlo sospendendo dalle funzioni i consiglieri regionali ed i presidenti. Non lo fa perchè è in fase di riavvicinamento con i politici. Ma Napolitano non chiederà alla Polverini o a Formigoni di dimettersi e lavorerà per mettere la sordina su tutto. Inoltre la stampa italiana è complice della casta politica.
IERI HANNO DECISO TUTTO! Nelle cinque ore della interminabile riunione di ieri a Palazzo Chigi hanno deciso quale o quali stabilimenti Fiat chiudere, quali altre pretese chiedere ai lavoratori (probabilmente concordate telefonicamente con Camusso, Bonanni ed Angeletti che in qualche modo hanno partecipato all'incontro di ieri) quanti soldi dare ed a quale titolo alla Fiat. Nel comunicato stampa non hanno detto la verità che sapremo nei prossimi giorni. Purtroppo Fiat e Governo hanno la collaborazione di sindacati e partiti a cominciare dal PD che fingono di non sapere. Si tratta di una mia supposizione ma non credo che sia campata in aria. E' basata sulla conoscenza del processo politico e sociale che ho fatto in tanti anni di attività sindacale. Siamo nelle mani di una destra economica e politica che si è impossessata di tutto il potere politico e sindacale. Alla gente che farà la fine di quelli di Termine Imerese non resta che aspettare il compimento del proprio destino oppure di rovesciare il tavolo mettendo in fuga questo governo il signor Elkann il signor Marchionne..... Le candidature dei Magistrati.
Il fatto che magistrati impegnati in delicate indagini o anche in battaglie culturali e civili per combattere fenomeni criminali come la mafia o la corruzione dalle quali hanno ricevuto notorietà ad un certo punto entrano in politica è l'indice non di una attrazione fatale degli scranni parlamentari che pure potrebbe esserci ma anche della incapacità della Magistratura come Corpo dello Stato di assicurare il loro lavoro professionale. Penso alla eventualità di una candidatura di Ingroia e mi rendo conto che in atto la Magistratura gli è diventata in parte ostile ed estranea. In fondo la candidatura è una ricerca di sicurezza che il proprio ambiente di lavoro non dà più. Per questo non mi sento di esprimere giudizi moralistici negativi su coloro che fanno la scelta di entrare in politica dalla quale si sentono in qualche modo più protetti. Non so se questa maggiore sicurezza ci sia davvero. Il degrado dei corpi istituzionali dello Stato è enorme e si rischia di avere una esperienza deludentenel l fare il deputato o il senatore. Insomma si rischia di diventare completamengte inutili.
Incontro top segret
L'incontro di ieri tra Fiat è Governo è rimasto top segret. In cinque ore non hanno certamente parlato delle poche e scarne cose che ci hanno riferito nel comunicato congiunto. Hanno certamente concertato un piano particolareggiato che riguarda non soltanto benefict per la Fiat ma anche altri dolori per i lavoratori ancora non abbastanza torchiati secondo i desideri del negriero e del suo ineffabile accompagnatore il riccioluto e sempre sorridente Lapo Elkann proprietario silente della più detestata azienda italiana! Non hanno potuto fare a meno di dire che i 20 miliardi di investimenti non si faranno che quando la crisi sarà passata! Trattano i lavoratori e gli italiani come imbecilli che vanno imboccati con le loro bugie! http://www.repubblica.it/economia/2012/09/22/news/fiat-governo_il_documento_congiunto-43074078/?ref=HREA-1 Napolitano sta zitto Emergono particolari sempre più sconcertanti sugli enormi tumori di corruzione che coinvolgono tutte le oligarchie politiche regionali dalla Lombardia al Lazio e, se si va avanti, tutte le altre. Regioni che, per il bene degli italiani, andrebbero chiuse! La Corte dei Conti si mostra meravigliata ma il magna magna non è certo iniziato quest'anno. Possibile che non abbia mai visto le leggi che autorizzano gli scandali? Colpisce il silenzio del Presidente della Repubblica Primo Magistrato d'Italia e garante della Costituzione (sulla carta). Sta zitto e non dice una parola come se quanto sta succedendo sia per lui soltanto un piccolo temporale che prima o poi passerà e non una profonda lesione del sistema politico che dovrebbe allarmarlo.
24.9.2012
Parlare dei comunisti italiani è entrare in un campo minato. Avevo scritto un post che parlava delle posizioni dei vari spezzoni dei comunisti italiani sulle guerre imperialistiche e l'ho subito cancellato. Provo disagio per la violenza delle polemiche che si sviluppano. Confermo tuttavia di ritenere inaccettabili le posizioni della Federazione della Sinistra su tutte le questioni di politica estera. Confermo che trovo le posizioni dei Comunisti- sinistra popolare le più lontane da condizionamenti della Nato e degli USA. Pietro Ancona Certo Grillo offre la possibilità di rompere il castello che sembra inespugnabile della partitocrazia e la sua presa terribile sulle istituzioni. Non è possibile in Italia andare avanti con PDL, PD ed USC e le posizioni della stessa federazione della sinistra non sono tutte condivisibili specialmente in politica estera e sulla legge Biagi. Vendola aspira soltanto a portare se stesso alla Presidenza del Consiglio e non ha niente da dire alle popolazioni italiane vessate dalla crisi. Bisogna liberare la base della Federazione della sinistra da una dirigenza politicista ed atlantista. Essere compagno oggi ha senso se lo sei dappertutto sulle cose italiane e su quelle della Siria o della Libia! Se Grillo crea una diversità in Parlamento questa diversità potrebbe aiutare la nascita di una nuova vera democrazia della partecipazione al posto della democrazia totalitaria e dittatoriale nella quale viviamo. Il movimento dei grillisti non è antipolitica ma di recupero della politica. Potrebbe anche fallire ma prima di fallire potrebbe aiutare a liberare l'Italia dai Magna Magna e dalla sua destra liberista sparsa in tutti i partiti. .
Il truffaldino Marchionne ed i suoi complici.
Quanti oggi si lamentano del mancato rispetto della Fiat sugli impegni a suo tempo assunti e che favoleggiavano di 20 miliardi di investimenti in Italia per fantasiosi quanto inattendibili programmi che riguardano la costruzione di pezzi di auto da esportare negli USA (sic) oppure di 300 mila grossi suv da fare assorbire al mercato europeo (che a mala a pena ne assorbe trentamila l'anno) o sono stupidi o sono in mala fede.
L'annunzio dei 20 miliardi di investimenti fu l'ariete per abbattere i diritti operai nelle fabbriche da offrire ai sindacati per "giustificarsi". Fu anche una truffa per la borse dal momento che consentì il verificarsi del fenomeno di una Fiat che andava malissimo ma che realizzava grossi profitti in borsa. I mercati si lasciano ingannare quando la volpe ingannatrice è una di loro!!
Chi ha un minimo di comprendonio ha capito capire benissimo che la Fiat non aveva e non ha intenzione di spendere un solo euro in Italia. Ieri ho sentito che Bonanni si dichiara d'accordo con Marchionne. Non ho capito il senso di questa presa di posizione. D'accordo su che cosa? Sul fatto che ha detto che faranno gli investimenti quando passerà la crisi? Su che cosa Bonanni è d'accordo con Marchionne? Certamente su cose che noi non sappiamo ma che la Cisl sicuramente sa e che riguardano il contenuto delle cinque ore di discussioni che ci sono state tra Fiat e Governo..
L'atteggiamento del governo è inaccettabile. La sua "religione ideologica" gli vieta di intervenire nella vicenda ma questo lo mette fuori dalla Costituzione che stabilisce il vincolo sociale per l'azienda. L'azienda non può agire in contrasto con gli interessi della comunità e prescindendo da essi. Il Governo deve sapere che il governo non è soltanto al servizio delle banche e dei capitalisti. E' al servizio dell'Italia (dice la Costituzione).
Il PD fa la farsa di raccogliere le firme per le dimissioni dal Consiglio Regionale del Lazio. Sa benissimo che non gli basteranno ma ritiene di prendere per i fondelli il suo elettorato e di salvare capre e cavoli ma sopratutto le capre! Si guarda bene dal chiedere al Capo dello Stato di usare l'art.126 della Costituzione., Il Capo dello Stato può sciogliere il Consiglio Regionale del lazio. Naturalmente fa finta di non esserci, tace, aspetta che passi la buriana perchè questo sistema corrottissimo a quanto pare non gli da fastidio......Difensore supremo della Partitocrazia che se ne fotte dell'Italia!
Il silenzio del Quirinale sugli scandali che stanno scuotendo le Regioni è uno scandalo politico e morale! Parla il Capo della Chiesa Italiana per riprovare il comportamento degli oligarchetti delle Regioni ma Napolitano che ha il potere di sciogliere le Regioni per l'art.126 della Costituzione sta zitto ed aspetta che l'attenzione della stampa si sposti su altre cose......Questa Repubblica ferocissima con i lavoratori, criminale verso i giovani ai quali ha comminato la legge Biagi è assai "comprensiva per i ladri e ladroni di regime...
25/26.9.2012
L'Isola
Insomma la Sicilia è terra di mare, di montagne, di fiumi. Ha anche la sua pianura padana che è appunto la piana di catania-siracusa dove verdeggiano i più belli e rigogliosi giardini di aranci e mandarini del mondo. Se riuscissimo a liberarci del mito ossessivo del lavoro industriale ed inventarci una modernità dei lavori "naturali" diventeremmo un mondo felice. Ma per fare questo ci vuole qualcosa di radicalmente diverso che forse saranno capaci di fare le generazioni future. Ci vuole disinteresse, sostituire alla molla dell'interesse privato lo scopo del benessere pubblico. Sostituire la scienza al capitalismo! Metterci tutti alla pari abolendo la proprietà, L'utopia del Bene Comune!
Un grande e coraggioso statista che l'arrogante inquilino della casa Bianca minaccia di morte. Ha già ucciso alcuni capi di Stato ed altri ha abbattuto con colpi di stato. Forse ucciderà Assad e poi Ahmadinejad se riuscirà a farlo assieme ai suoi complici israeliani ed europei.
Il trattamento economico ed i privilegi degli Oligarchi Regionali pugliesi con in testa Niki Vendola sono davvero indecenti, molto indecenti! Pietro Ancona Patriota italiano scontò dieci anni di carcere duro nella fortezza di Spielberg in Austria. Valeva la pena di sacrificare tanto la propria vita per fare nascere una nazione che sarebbe stata tanto ingiusta e crudele con tanta parte della sua popolazione trattata con alterigia e crudeltà? http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Pellico Drammatico anche se composto discorso del grande statista Ahmadinjead all'assemblea delle Nazioni Unite. Discorso coraggioso in un mondo in cui gli USA reclutano diecine e diecine di Stati ruffiani e servili pronti a fare da killers ed aggredire coloro che per dignità orgoglio senso di indipendenza sfuggono alla corte del Tiranno del Mondo. http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/onu_ahmadinejad_nucleare_bombe_atomiche/notizie/221827.shtml
Ho ricevuto un elegante patinato opuscolo dal titolo "L'intifada araba ed il capitalismo globale" - Il cuneo rosso nr.1 del luglio 2012. Sfogliando le pagine che riguardano la Libia ho riscontrato ambiguità ed una lettura sofisticata degli avvenimenti petraltro contraddittoria perchè - per screditare nel pubblico di sinistra Gheddafi - elencA tutti i cedimenti che la Libia avrebbe avuto negli ultimi anni riguardo multinazionali occidentali. Leggerò con attenzione ma sarei grato ai compagni che sapranno darmi indicazioni su questo Centro di Iniziativa Comunista Internazionalista di Marghera che si dice scissionista della Organizzazione Comunista Internazionalista. Mi piace · · Condividi · 2 ore fa ·
L'anomalia italiana
Tutte le lotte dei lavoratori sono isolate. CGIL CISL UIL hanno steso una parete tra una lotta e l'altra: la scuola, l'alcoa, la fiat, l'ilva, tutte ognuna con la sua disperazione e la sua impotenza. I pensionati non sono stati neppure interpellati se avessero voluto o no reagire alla "riforma". Idem per l'art.18 e la criminale legge Biagi in cui i lavoratori sono stati ingannati dalla volpina scaltrezza della Camusso che ha indetto 48 ore di sciopero per non farle. Se le lotte si fossero unificate in un qualche momento forse si poteva bloccare la deriva dei diritti e della condizione operaia. Insomma mentre in Europa e proprio ieri in Spagna e Grecia i popoli si sono fatti sentire con dure proteste contro i banchieri e gli aguzzini della UE In Italia è cambiato tutto in peggio davanti agli occhi atterriti ed impotenti delle popolazioni. La Camusso, Bonanni ed Angeletti saranno iscritti nel libro d'oro della Trilaterale e del Capitalismo. Hanno reso servizi inestimabili ai banchieri agli industriali alla destra mondiale.
Il passato scomodo di Monti, dirigente FIAT nel periodo di tangenti a Craxi gek60.altervista.org Di seguito pubblichiamo un interessante dossier redatto dallo "Slai-Cobas" (www.slaicobas.it) di Arese e Pomigliano, riguardante il lungo passato da dirigente della Fiat di Mario Monti, ovvero il suo "trampolino di lancio" verso i prestigiosi incarichi ricoperti nei più potenti gruppi dell'alta fina... Mi piace · · Condividi · 6 ore fa ·
Tutte le lotte dei lavoratori sono isolate. CGIL CISL UIL hanno steso una parete tra una lotta e l'altra: la scuola, l'alcoa, la fiat, l'ilva, tutte ognuna con la sua disperazione e la sua impotenza. I pensionati non sono stati neppure interpellati se avessero voluto o no reagire alla "riforma". Idem per l'art.18 e la criminale legge Biagi in cui i lavoratori sono stati ingannati dalla volpina scaltrezza della Camusso che ha indetto 48 ore di sciopero per non farle. Se le lotte si fossero unificate in un qualche momento forse si poteva bloccare la deriva dei diritti e della condizione operaia. Insomma mentre in Europa e proprio ieri in Spagna e Grecia i popoli si sono fatti sentire con dure proteste contro i banchieri e gli aguzzini della UE In Italia è cambiato tutto in peggio davanti agli occhi atterriti ed impotenti delle popolazioni. La Camusso, Bonanni ed Angeletti saranno iscritti nel libro d'oro della Trilaterale e del Capitalismo. Hanno reso servizi inestimabili ai banchieri agli industriali alla destra mondiale.
27.9.2012
All'ombra dei Palazzi è già nato il nuovo partito unico italiano erede legittimo del ventennio fascista che cancellerà per sempre la prima repubblica Costituzione in primis. Prima repubblica che è stata la sola a tenere conto dei diritti dei lavoratori e delle popolazioni seppur con insufficienze e contraddizioni. Ora avremo una nuova edizione del fascismo totalmente asociale e che costringere le persone alla fame come avviene già per cinquanta milioni di americani. Il modello è appunto dato dagli USA. La Sicilia c'entra? Per quanto c'entra in tutto questo? Chi c'è dietro Crocetta?
Che cosa sappiamo delle elezioni regionali? Pensieri sparsi di un complottista
Confesso che il ritiro di Fava ha stuzzicato la mia natura di vecchio complottista. E se il ritiro di Fava fosse maturato almeno un mese fa e non adesso? Mi domando per chi voterà Sel e se Vendola verrà a sostenere la Marano o Crocetta. Voi che ne dite? Sento che c'è un coagulo di forze che sfuggono alla nostra percezione che lavorano per Crocetta. C'è il coacervo di un partito occulto trasversale e che riguarda alcuni blocchi del centro-destra. Mi domando dove avviene il punto di fusione. Massoneria? Segreteria Nazionale del PD? Insomma penso che di queste elezioni sarà più quello che non sapremo mai da quello che sapremo. Non so niente ma qualcosa mi dice che c'è già chi si è aggiudicato la Presidenza della regione e che il resto è tutta robetta secondaria.
La follia delle automobili sempre nuove e diverse!
Con l'industria automobilistica siamo alla follia! I tedeschi annunziano la presentazione di 200 nuovi modelli di auto per l'anno prossimo assolutamente inutili dal momento che nessuno oggi ne avverte l'urgente bisogno. Servono a stimolare il consumismo ed a portarlo a livelli di esasperazione mai raggiunti. Inoltre la stazza delle automobili tende a volumi sempre più grandi. Lo spazio che ieri occupavano 100 automobili oggi basta a mala e pena a 50 o sessanta. Aumenta il costo medio delle auto mentre diminuisce la massa salariale e sopratutto la possibilità di acquista di una grande fascia di consumatori che saranno costretti a tenersi la loro auto quattro o cinque anni in più perchè non hanno i mezzi. I salari sono in decrescita veloce dappertutto per via delle politiche di agoismo di classe portate avanti dai governi di destra. I prodotti che fornisce il capitalismo non sono più in grado di riprodurlo e farlo sviluppare. Non si possono produrre auto all'infinito quando non c'è più posto dove metterle e non ci sono neppure gli acquirenti. Il circolo virtuoso del capitalismo produrre per consumare, consumare per produrre si sta inceppando. Ci sarà una terribile crisi che investirà tutta l'Europa Germania compresa. Questa è la mia previsione pessimistica per i prossimi anni o forse mesi. Previsione appesantita dalla apocalittica scelta suicida della Cina che ha scelto di diventare la fabbrica del capitalismo mondiale distruggendo se stessa la sua cultura la sua storia. Se Mao tornasse in vita e vedesse quello che hanno fatto i suoi indecenti successori si dispererebbe. La Cina poteva essere alternativa al sistema capitalistico mondiale ed invece ne è diventata la parte più barbara.
L'identità del popolo musulmano
Milioni di musulmani costretti ad emigrare in Europa e farvi i lavori più umili, più duri, meno gratificanti, hanno bisogno di riconoscere se stessi come esseri umani e come cittadini appartenenti ad una civiltà che anche se non offre ora sostentamento tuttavia è sempre la loro civiltà e la loro cultura. Per questo manifestano la loro religiosità e frequentano la loro moschea. Una delle prime cose che fanno quando cominciano ad essere un gruppo significativo in un posto dove sono emigrati è quello di eleggersi un iman e poi raccogliere i soldi per fare una moschea. La loro identità è l'Islam e l'Islam è una grande identità essendo stato una delle forze civilizzatrici della storia che ha lasciato profonde tracce di se dovunque sia passato. Considerate la Spagna moresca e la stessa Sicilia berbera ed araba con loro grande prosperità economica. Quando i cristiani avevano il pregiudizio per l'acqua e si lavavano rare volte l'anno i mori di Granada vivevano in una grande civiltà basata sull'uso delle acque. Inoltre non avremmo oggi gran parte di quanto è rimasto dal mondo antico e non è stato distrutto dai cattolici se non ci fossero stati i grandi studiosi arabi! Che cosa sarebbero i musulmani in Europa senza la loro religione? Sarebbero come gli africani o i rumeni o i bulgari singole persone che hanno bisogno di vendere il loro lavoro per vivere. Contrariamente a quanti dicono o hanno detto alcuni mostri che alimentano l'odio come Henry Levy o Oriana Fallaci l'Islam è una grande civiltà di pace che da un secolo subisce ogni sorta di aggressione colonialista da parte dell'occidente. Italiani, tedeschi, inglesi, americani, francesi abbiamo financo usato i gas velenosi per uccidere le popolazioni arabe o africane.
28.9.2012
Contro il federalismo e le Regioni
Sono sempre stato antifederalista anche quando il federalismo era diventato la religione di tutte le forze politiche, degli intellettuali che tirano sempre la volata al peggio in questo disgraziato Paese, della stampa, della sinistra italiana e dello stesso Presidente della Repubblica che ne intona le lodi da sempre per tenersi buone le bestie secessioniste della padania. Il federalismo ha creato venti repubblichette gestite da venti Governatori superstipendiati circondati da una corte sterminata di "consiglieri" che debbono per forza andare d'accordo con lui. Se il Governatore si dimette decade il Consiglio e quindi per legge si è creato un ricatto sull'assemblea legislativa che in base ai vecchi e buoni principi della tripartizione dei poteri dovrebbe non solo essere autonoma dal potere esecutivo ma dovrebbe controllarlo e, se del caso, mandarlo a casa.
Il costo di queste venti repubblichette italiane è enorme incontrollabile incoercibile ed in continua espansione. Si non si hanno soldi si impongono tasse e se queste non bastano si fanno prestiti anche all'estero garantiti dal patrimonio immobiliare della Regione che dovrebbe essere sacro ed intoccabile ed invece viene spesso "cartolarizzato" per fare grana e poi svenduto magari agli amici dei "politici". La gestione della sanità affidata alle Regioni è stato un clamoroso fallimento. Clientelismo e privatizzazioni ne hanno fatto la pallida ombra di ciò che era quando dipendeva soltanto dallo Stato. Alcuni dei più grandi patrimoni privati italiani sono stati creati dalla sanità pubblica attraverso il travaso di risorse da questa ai convenzionati. Se vogliamo salvarci dobbiamo abolire subito le regioni che peraltro sono assolutamente inutili. Se ci fossero dei servizi che necessitano un coordinamento regionale si facciano dipartimenti regionali come avviene per le opere pubbliche ed altro ma badando bene a non rimettere in piedi baracche politiche come i consigli regionali. Chiedendo le Regioni subito il risparmio per l'Italia potrebbe essere di almeno 300 miliardi di euro pari al 17 per cento del suo Pil. Soldi che potrebbero servire a detassare subito dall'Irpef regionale ed a migliorare la scuola statale nazionale che è lo strumento del nostro avvenire se davvero ne vogliamo uno. Ricordo ai patiti del federalismo del decentramento del regionalismo che il potere centrale è un valore inestimabile e come tale è sempre stato riconosciuto dalle classi oppresse nei secoli del feudalesimo. Quando contadini oppressi dal nobile feudatario decisero di rivolgersi al Monarca ed a bilanciare con il potere di questo il potere del loro oppressore misero in moto una ruota per l'eguaglianza e la giustizia. Dobbiamo aspirare ad uno Stato forte e giusto capace di contenere i prepotenti ed i mafiosi locali. Con le Regioni siamo tornati ad essere contadini del Duca
62 consiglieri su 90 anche se non si ottiene più del 20 per cento
Il premio di maggioranza per il partito che risulta con il maggior numero di voti (potrebbe essere anche non maggiore del 20 per cento o anche meno) si aggiudica il 60 per cento dei seggi dell'assemblea regionale siciliana ai quali vanno aggiunti gli otto seggi che ottiene con il listino del Presidente una sorta di mostruosa facoltà del vincitore di piazzare otto deputati di sua esclusiva scelta e fiducia nell'assemblea. E' un sistema truffaldino che definire antidemocratico è davvero assai poco. Chi va a votare il 28 ottobre voterà con questo sistema che ha anche la bontà di escludere le liste che non raggiungono il 5 per cento dei voti. Questi per spingere le persone che vorrebbero votare per un partito che si sa è non molto forte ad aggregarsi ad uno dei partiti maggiori ed a subirne i condizionamenti ed i ricatti- Chi va a votare con questo sistema lo accetta e lo legittima.
Per chi non lo sapesse in base alla truffaldina legge elettorale siciliana il candidato alla presidenza della regione della lista che risulta seconda è automaticamente nominato deputato regionale! Il "legislatore" truffaldino spiega che questa norme serve a favorire il bipolarismo!! Inoltre sempre secondo la truffaldina legge elettorale il Presidente della regione eletto elegge automaticamente non ricordo se cinque o sette deputati inseriti nel "listino". E' quindi già una parte dell'assemblea è stata eletta all'insaputa di tutti tranne che dei fortunatissimi unti dal Signore che in base a questo avranno non solo cinque anni beati ma la pensione a vita di almeno 3000 euro mensili. La lista che risulta vincente avrà il 60 per cento dei seggi elettorali anche se ha preso il trenta per cento dei voti. Il resto viene automaticamente spartito tra le liste soccombenti che vengono trascinate in questo modo in un gioco truffaldino in cui l'assemblea non rispecchierà per niente la volontà popolare. Etc...etc....
29.9.2012
Mozart ed Alì
Oltre un miliardo di esseri umani vivono nelle bidonvilles. Altri cinque miliardi vivono in condizioni di grande disagio. L'altro miliardo ha in corso processi di impoverimento di una parte consistente. Soltanto meno di un milione di persone nel mondo ne posseggono il 90 per cento della ricchezza. Questa situazione tragica è destinata ad aggravarsi con l'incremento della popolazione che è previsto in nove miliardi nel 2050 e non è detto che non possa essere molto di più tenuto conto che solo dal 1975 ad oggi la popolazione è raddoppiata. Se si dovesse trarre un bilancio della presenza dell'umanità nel pianeta terra dovremmo dire che ci troviamo di fronte ad un fallimento. La specie umana ha fallito. Ha rovinato la natura in cui vive, soppresso migliaia di forme diverse di vita nel mondo animale, inquinato gli oceani ed i fiumi, e sopratutto predato se stessa. I predatori occidentali si avventano sulle popolazioni che hanno la disgrazia di possedere il petrolio il gas o altre materie prime per derubarle e distruggerle o sottometterle e comunque avvelenarne i figli con le bombe all'uranio. L'umanità ha creato opere immortali come quelle di Mozart di Beethoven. Ma che vale questa musica quando tanti bambini affamati sono costretti a cercare nella spazzatura delle discariche un po' di cibo?
Non dobbiamo aspettarci una Europa migliore più umana e più giusta verso i lavoratori ed i poveri. La socialdemocrazia tedesca ha scelto come candidato anti Merkel un tizio che contesterà la Merkel da destra nel tentativo di conquistare l'elettorato duro e puro della destra tedesca che oggi è critico per la "moderazione" del primo ministro. Come sempre quando si trova al dunque la socialdemocrazia sta dall'altra parte di dove i lavoratori vorrebbero che stesse. Questo accade dai tempi della critica al programma di Gotha di Carlo Marx al programma di Bad godesberg ad oggi. Non possiamo aspettarci niente di nuovo e di buono. Questo signore Steinbruech cerca di applausi dal campo che dovrebbe avversare. Le Banche e l'euroatlantismo possono contare sui maggiori partiti socialisti europei.Naturalmente gli USA saranno cooperati nelle loro sanguinarie guerre colonialiste da questi epigoni spretati del socialismo. http://247.libero.it/focus/23253151/12/germania-l-opposizione-sceglie-l-anti-merkel-sar-steinbrueck-a-sfidare-la-cancelliera/
30.9.2012
Spagna, Portogallo, Grecia che hanno subito provvedimenti simili a quelli che ha subito e sta subendo la classe lavoratrice italiana sono ai loro ennesimi scioperi generali. In Italia tutto tace. Camusso,Bonanni,Angeletti garantiscono che non proclameranno mai uno sciopero generale contro il governo Monti. Lo hanno giurato a Bersani e Napolitano. Questa inerzia, questa complicità, incoraggia Monti e la sua squadra di macellai sociali ad infliggere ulteriori ferite alla società italiana. Come si vede il fascismo trova le sue vie anche in quella che all'apparenza sembra una democrazia. In un paese con sindacati che hanno dieci milioni di iscritti Monti e la sua banda possono fare quello che vogliono. Oggi anche la Presidentessa della Argentina esprimeva sgomento per la tristezza della condizione degli italiani! Evviva Evviva Votare con una legge regionale che assegna il 70 per cento dei seggi elettorali al partito relativamente più forte (può anche non essere superiore al 20 per cento) è diventare complici di una truffa. Votare con una legge che esclude dall'ARS chi non raggiunge il 5 per cento dei voti significa partecipare ad una violenza. Il maggioritario è una truffa ed una violenza. Solo il proporzionale garantisce democrazia Pietro Ancona I siciliani hanno a disposizione lo strumento del referendum. Possono fare di tutto e cambiare radicalmente la Sicilia se vogliono. Non è necessario andare in salka d'ercole sperando di cambiare una cosa che non cambierà mai attraverso il voto dei deputati.
1.10.2012
Gli egiziani si sono liberati dei militari di Mubarak ed hanno messo al loro posto i Fratelli Musulmani. Regista della operazione la signora Clinton per conto degli USA che certamente hanno contribuito ad imbrigliare le speranze del popolo e le sue rivendicazioni nella pesante rete sanfedista dei Fratelli Musulmani. I Fratelli Musulmani sono diventati loro alleati in tutto il mondo arabo. Si possono conservare i graffiti di piazza tahrir ma costituiscono il ricordo di una rivoluzione non fatta e sconfitta. I mille morti ed i tantissimi feriti della lunga lotta contro Mubarah sono stati usati per perpetuare il potere coloniale degli USA sull'Egitto. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/30/egitto-morsi-cancella-graffiti-della-primavera-araba-e-ripulisce-piazza-tahrir/368554/ Pietro Ancona Vedevo ieri sera in TV i Presidenti della Turchia e dell'Egitto Erdogan e Morsi fare progetti per una loro aggressione ancora più pesante di quanto non abbiano fatto finora contro la Siria. Non hanno alcun interesse come nazioni ad aggredire la Siria. E' un servizio che recano agli americani ed alla Nato sperando di diventare alleati di primo piano con gli USA ed Israele e quindi di diventare potenze regionali. Insomma crescere politicamente vendondosi gli ideali di Nasser e del socialismo arabo ed al servizio degli USA. Ma gli USA hanno alleati che non sono e non saranno mai alla pari con loro tranne forse la Gran Bretagna. Il resto sono tutti utili idioti ascari o killers usa e getta. Anche l'Egitto e la Turchia saranno trattate come utili idioti. E' triste vedere naufragare la grande nazione araba ed al suo posto vedere nascere regimi asserviti al capitalismo occidentale.
Vedevo ieri sera in TV i Presidenti della Turchia edell'Egitto Erdogan e Morsi fare progetti per una loro aggressione ancora
più pesante di quanto non abbiano fatto finora contro la Siria. Non hanno
alcun interesse come nazioni ad aggredire la Siria. E' un servizio che
recano agli americani ed alla Nato sperando di diventare alleati di primo
piano con gli USA ed Israele e quindi di diventare potenze regionali.
Insomma crescere politicamente vendondosi gli ideali di Nasser e del
socialismo arabo ed al servizio degli USA. Ma gli USA hanno alleati che non
sono e non saranno mai alla pari con loro tranne forse la Gran Bretagna. Il
resto sono tutti utili idioti ascari o killers usa e getta. Anche l'Egitto e
la Turchia saranno trattate come utili idioti. E' triste vedere naufragare
la grande nazione araba ed al suo posto vedere nascere regimi asserviti al
capitalismo occidentale.
2.10.2012
Il voto: un atto di vassallaggio!
Votare è diventato un mero atto di vassallaggio al Regime ed ai suoi
Potenti. Si vota con leggi elettorali che sottraggono sempre di più libertà
al'elettore costringendolo a fare il compitino che gli viene assegnato con
la scheda. Una parte consistente degli eletti lo è in virtù di un premio di
maggioranza rivendicato da chi pensa di vincere le elezioni. Bersani che si
ritiene vincitore non si accontenta del 15 per cento della Camera pari a
circa 100 deputati. Ne vuole di più. Nelle Regioni e negli enti locali c'è
inoltre il cosidetto listino. Una sorta di diritto feudale del Presidente
eletto che si trascina dietro quasi una diecina di consiglieri. Inoltre
viene vietato a chi prende meno del cinque per cento dei voti l'accesso alle
assemblee. Ma questo non è tutto. La verità è che la distanza tra popolo e
classe politica è aumentata. Ai privilegi ed agli emolumenti della classe
politica ha corrisposto un indeb olimento dei diritti e della condizione
finanziaria della maggioranza del popolo. Legge Biagi che ha introdotto un
massiccio precariato e la pratica di stipendi di fame ed art.18 hanno reso
fragile la condizione giuridica e sociale degli elettori. Ora la legge
Fornero ha completato un quadro di diseguaglianze spaventoso. Insomma
abbiamo un consigliere un deputato sempre più agiato e privilegiato a fronte
di un elettorato più povero e più subalterno. Alla forza sociale del corpo
degli eletti corrisponde una debolezza giuridica e sociale del corpo
elettorale nel suo complesso. Insomma siamo tornati ai rapporti medioevali
tra la nobiltà ed i contadini e gli artigiani. La nobiltà può tutto. I
contadini e gli artigiani possono soltanto servirla e tentare di in
graziarsela per evitare il peggio.
L'arresto di Batman è un gioco di prestigio del Regime per placare
lo sdegno della pubblica opinione. In effetti tutto quello che ha fatto
Batman lo ha fatto nel quadro di leggi della regione che trasferivano senza
condizioni soldi dalla regione ai gruppi politici. Bisognerebbe arrestare
coloro che hanno fatto le leggi e sanzionare gli organi di di controllo che
hanno lasciato fare. Bisogna colpire il sistema cosa che a quanto pare non
vuole fare nessuno!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/02/news/fiorito_fondi_pdl_arrestato-43676473/?ref=HREA-1
A quanti producono propaganda elettorale nella mia bacheca faccio
sapere che è tutto tempo sprecato dal momento che non andrò a votare.
Non voglio scoraggiare nessuna energia positiva che si propone di rinnovare
la regione ma io credo che mai la regione siciliana farà qualcosa di buono
per la popolazione siciliana e che tutti i soldi delle tasse saranno
assorbiti dalle gestioni semiprivatistiche tipo Ati e Parchi e sopratutto si
vota con una legge truffaldina che assegna il 70 per cento dei seggi
assembleari al partito che avrà la maggioranza relativa e vieta la
rappresentanza ai partiti con meno del cinque per cento dei voti. Otto
deputati vengono eletti soltanto per effetto di traino del Presidente. Non
dubito della buona volontà della lista di sinistra ma considero questa
regione (e le altre) irriformabile e fonte di guadagni soltanto per
l'oligarchia degli eletti e dei loro famuli. Il distacco tra politica e
popolazione è oramai incolmabile. Solo il proporzionale garantisce la
democrazia. Proporzionale senza sbarramento. Quando torneremo al
proporzionale tornerò a votare.
3.10.2012
La partecipazione di Vendola alle primarie di fatto scioglie il
Sel dentro il PD e la prospettiva del centro moderato aperto a destra. Ne
sono molto dispiaciuto perchè sarebbe stato possibile in Italia creare uno
schieramento a sinistra del PD capace di riunificare tutte le forze che oggi
vorrebbero combattere il liberismo. Sono anche certo che Vendola perderà le
primarie che saranno vinte da Bersani o da Renzi. Credo che anche Vendola
sia convinto che partecipa per essere sconfitto ed a questo punto davvero
non lo capisco più.La sconfitta agirà come forza disgregatrice del Sel e ci
sarà una corsa del gruppo dirigente ad arruolarsi nel PD che sta diventando
la grande maligna ameba di ciò che fu il socialismo italiano. La sconfitta
di Vendola o la sua improbabile vittoria peseranno a lungo ed allontaneranno
il giorno del recupero dalla lunga penitenza che si sta facendo subire ai
lavoratori italiani.
Quattrocento Comuni derubati dei loro tributi dall'esattore (un
classico del latrocinio che si è attuato senza grandi denunce e resistenze).
100 milioni di euro di tasse finite nei bagordi dell'ineffabile Ladrone.
1000 dipendenti licenziati. Naturalmente i Comuni cercheranno di rifarsi se
non facendo ripagare le tasse già riscosse dall'infedele almeno aumentando
tutte le tasse. L'Italia è diventato un paese inabitabile da quando la
politica è diventata business che si avvale di queste strutture per
finanziarsi e chi se ne frega se si ruba a man bassa.,..
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/03/genova-riscuotevano-lici-ma-poi-si-intascavano-soldi-cinque-arrestati/371023/
Otto anni dopo la rivoluzione delle rose finanziata da Soros
che portò al potere il servo degli americani Mikheil Saakashvil che è stato
una autentica spina al fianco della Russia, per libero voto i georgiani
eleggono una persona che avrà buoni rapporti con il suo vicinato a
cominciare dalla Russia. Non sarà una spina nel fianco ma un sereno alleato.
Sta fallendo in tutta l'aureola geografica della Russia la politica di
provocazione e di aggressione degli USA che ne avevano fatto un cilicio per
Putin ed il governo russo. L'uomo dell'Amerika rifiuta di dimettersi. Pare
che ci sia un anno di tempo nel quale gli USA faranno di tutto per non
perdere la Georgia loro postazione avanzatissima nell'assedio militare ed
economico della Russia. http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia
..
4.10.2012
Dobbiamo proporre all'Anpi una riflessione e poi l'assunzione di una precisa posizione sulle basi militari americane in Italia che non sono compatibili con la libertà e la sovranità del nostro Paese. Dobbiamo chiudere se è giusto essere prigionieri degli USA e nello stesso tempo la loro base per le loro aggressioni ai popoli della terra che non si sono ancora piegati al loro dominio.
Senza che qualcuno di inalberi e ci indichi subito come qualunquisti possiamo affermare che la politica è diventata nemica del popolo? La politica in tutte le manifestazioni che ha oggi in Italia. Sentivo oggi che solo in Sicilia la Regione e gli enti locali e parapolitici hanno accumulato debiti per 50 miliardi di euro. Solo la soppressione della politica e la riduzione delle istituzioni ad entità amministrative potrà bloccare questa terribile emorragia... Forse.... Non è possibile pensare ad una riforma della politica. Solo la sua soppressione può darci un pochino di sollievo....
4.10.2012
La Turchia aggredisce per conto dei suoi amici della Nato la Siria stremata da due anni di guerra dei contras. L'Italia approva. . La Siria si difenderà ma è destinata a soccombere. Guai ai popoli per i quali il Nerone amerikano fa pollice verso! Sono destinati a soffrire le guerre e la fame. Sono destinati ad essere sepolti dalle macerie! La vilissima stampa occidentale volantinata dalle sue agenzie naturalmente cerca di fare passare la favola di un attacco turco solo di "risposta". (sic!!) http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE89300120121004 Il fenomeno dell'acqua alta a venezia si è accentuato ed accelera la fine della città sempre più attaccata dalle acque peraltro superinquinate e ricche di acidi della laguna. Mi domando perchè nessuno mette in discussione il disastro provocato dai lavori del MOSE costati 6 miliardi di euro e che hanno alterato in modo folle il ritmo naturale della laguna. Mi domando perchè le anime belle dell'ecologismo italiano che tanto casino hanno fatto per il Ponte sullo Stretto osservino un silenzio tanto prolungato sulle conseguenze fatali del MOSE. Il Mose ha condannato a morte Venezia! http://www.google.it/search?q=acqua+alta+a+venezia+foto&hl=it&prmd=imvns&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=YUVtUOyzAaiL4gToo4DYAg&ved=0CCAQsAQ&biw=893&bih=495 Della figura mediocre fatta da Obama nel confronto con il suo antagonista miliardario non sono dispiaciuto o commosso. La vera faccia degli USA non è Obama ma Romney. Intanto la politica di destabilizzazione del mondo e di intervento mettendo il dito nel sedere a tutte le nazioni è comune ad entrambi. Meglio una destra al potere che una finta sinistra che fa la politica della destra. Esattamente come in Italia. La Turchia agisce come killer degli USA e da due anni è la testa di ponte di quanti aggrediscono la Siria. Ora si rivolge alla Nato dichiarandosi aggredita! Il lupo dice che l'agnello gli sporca l'acqua che beve! Gli USA stanno fabbricando con i loro amici carte false per bombardare Damasco. Questa è la Pax americana! La devastazione degli Stati che non possono essere assoggettati all'Impero! Intanto la Turchia bombarda la Turchia con i suoi cannoni! http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE89300120121004
L'Italia nazione occupata da 67 anni! L'Italia è un protettorato USA da 67 anni! Gli Usa dicono di averci liberato dalla occupazione tedesca (durata meno di due an ni) e ci tengono prigionieri con le loro basi militari che prosperano e colonizzano migliaia di ettari di territorio italiano. Ora con il Muos diventiamo il centro della strategia planetaria di attacco degli USA. La base di Sigonella ospita i Drone che bombardano tutte le notti il Pakistan la Somalia lo Yemen....... La storia della Resistenza deve essere riconsiderata. Dobbiamo capire perchè l'Italia viene considerata nazione che si è arresa in modo incondizionato agli alleati. Scoprire i documenti segreti e chiederne l'abrogazione. Nessuno può vivere per sempre prigioniero di altri anche se la prigionia è come quella che l'Italia subisce.Il fenomeno dell'acqua alta a venezia si è accentuato ed accelera la fine della città sempre più attaccata dalle acque peraltro superinquinate e ricche di acidi della laguna. Mi domando perchè nessuno mette in discussione il disastro provocato dai lavori del MOSE costati 6 miliardi di euro e che hanno alterato in modo folle il ritmo naturale della laguna. Mi domando perchè le anime belle dell'ecologismo italiano che tanto casino hanno fatto per il Ponte sullo Stretto osservino un silenzio tanto prolungato sulle conseguenze fatali del MOSE. Il Mose ha condannato a morte Venezia! http://www.google.it/search?q=acqua+alta+a+venezia+foto&hl=it&prmd=imvns&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=YUVtUOyzAaiL4gToo4DYAg&ved=0CCAQsAQ&biw=893&bih=495 Della figura mediocre fatta da Obama nel confronto con il suo antagonista miliardario non sono dispiaciuto o commosso. La vera faccia degli USA non è Obama ma Romney. Intanto la politica di destabilizzazione del mondo e di intervento mettendo il dito nel sedere a tutte le nazioni è comune ad entrambi. Meglio una destra al potere che una finta sinistra che fa la politica della destra. Esattamente come in Italia. La Turchia agisce come killer degli USA e da due anni è la testa di ponte di quanti aggrediscono la Siria. Ora si rivolge alla Nato dichiarandosi aggredita! Il lupo dice che l'agnello gli sporca l'acqua che beve! Gli USA stanno fabbricando con i loro amici carte false per bombardare Damasco. Questa è la Pax americana! La devastazione degli Stati che non possono essere assoggettati all'Impero! Intanto la Turchia bombarda la Turchia con i suoi cannoni! http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE89300120121004
La Turchia agisce come killer degli USA e da due anni è la testa di ponte di quanti aggrediscono la Siria. Ora si rivolge alla Nato dichiarandosi aggredita! Il lupo dice che l'agnello gli sporca l'acqua che beve! Gli USA stanno fabbricando con i loro amici carte false per bombardare Damasco. Questa è la Pax americana! La devastazione degli Stati che non possono essere assoggettati all'Impero! Intanto la Turchia bombarda la Turchia con i suoi cannoni! http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE89300120121004 Il lungo assedio occidentale all'Iran comincia a dare i suoi frutti. Il crollo della moneta produce disordini e panico nella popolazione. Gli USA faranno leva sul malcontento per provocare un colpo di Stato che porti alla direzione dell'Iran personaggi filo-occidentali e che comunque indebolisca lo Stato e la sua capacità di resistenza in caso di aggressione USA-Israeliana. L'Impero americano lavora giorno e notte per la guerra. L'unica cosa che conta per gli USA è l'espansione mondiale del loro potere, la conquista progressiva di tutto il pianeta. http://www.corriere.it/esteri/12_ottobre_03/iran-scontri-crollo-rial_b71a21fa-0d49-11e2-93be-2a3b0933ba70.shtml
5.10.2012
Fanno fuori " u niuru"
Pensateci sopra: credete davvero che una nazione razzista come gli USA fa fare un secondo giro " o niuru"? U niuru si deve accontentare del giro che ha fatto e restituire subito il potere ai legittimi detentori wasp che sanno meglio di lui che uso farne. Obama si sarebbe salvato se fosse stato uomo di pace e capace di fare una politica di pace piuttosto che di guerra continua. Ha ucciso Gheddafi ed alcuni dei suoi figli. Ora sta facendo massacrare dai suoi killers e dai giannizzeri turchi la Siria. Sta strangolando l'Iran provocandone la crisi economica con l'emargo. Sfruculia la Russia di Putin finanziando i Pussy Pussy. Minaccia la Cina usando la marionetta Dalay Lama... Ma Obama ha obbedito agli ordini dello establiscement militare-industriale. Un quinto della popolazione USA soffre la fame. Sessanta milioni di americani non hanno casa dove abitare. 600 miliardi di dollari all'anni si spendono per la guerra anche se una parte viene scroccata al mondo.
Misteriosa vigilia elettorale!
C'è qualcosa che sfugge in questa vigilia elettorale siciliana. Ho visto che oggi Ferrero era a palermo. Verrà anche Vendola? Vendola ha avuto il permesso dal PD di schierare il Sel siciliano con la sinistra mentre lui partecipa alle primarie di coalizione con Casini e Bersani? Oppure ha rotto su questo con Bersani? Insomma perchè non ci spiegano come stanno le cose? Così ad occhio e croce io deduco che sono tutti già appattati sul dopo elezioni. Crocetta è appattato con Musmeci e con Vendola ?? Consentiranno alla lista capeggiata dalla Marano di raggiungere il cinque per cento? Vogliono per favore dirci la verità anche sul certificato di Isnello di Fava? Intanto Monti manda 900 milioni di euro a Lombardo. Dobbiamo credere che non abbia avuto l'assenso di Alfano Casini e Bersani?
Il governo Monti fa politica e della peggiore. Un miliardo di euro dato alla vigilia delle elezioni ad una casta politica siciliana che ha caricato la Sicilia di debiti e si è data alla pazza gioia. Quasi un miliardo di euro per fare tornare al potere gli insaziabili oligarchi. Soldi che saranno spese senza alcun controllo e dei quali non avremo mai un resoconto attendibile!
L'Italia non ha futuro! L'Italia è una società a perdere perchè non c'è un fronte progressista capace di raccogliere la protesta, farne una forza ,mettere un freno al partito dei privilegiati capeggiato ieri da Berlusconi oggi da Monti e difendere i diritti essenziali garantiti finora dalla Costituzione. L'assenza di un fronte progressista ed il collaborazionismo dei sindacati con padronato e governo azzerano la prospettiva democratica e progressista. Il futuro dell'Italia semplicemente non esiste per milioni e milioni di persone. Le lotte dei lavoratori vengono fatte cuocere ognuna nel suo brodo di disperazione. La CGIl si guarda bene dal dare loro un punto di unificazione che ne potenzierebbe le possibilità di successo. Le lotte sono isolate e le persone abbandonate al loro destino. Hanno una parolina magica con cui giustificano tutto: è la globalizzazione! Ed invece no! E' la lotta di classe che sta distruggendo la classe operaia facendone una massa di poveri senza diritti. Oggi abbiamo avuto l'accendersi di una speranza dallo sciopero degli studenti. Gli studenti sanno di essere stati fottuti. Le loro famiglie sono in crisi. Spesso il papà è cassaintegrato. Sanno che non hanno niente da aspettarsi da Monti da Passera da Fornero dalla Camusso da Bersani etc... Questi signori hanno già sistemato bene i loro figli. Dei figli dell'Italia lavoratrice se ne fregano ed hanno per loro una camera di tortura ben oliata: la legge Biagi!
Ieri Monti ha quella vecchia volpe dalla coda spelacchiata che è ha strizzato l'occhio alla casta ed ai suoi partiti. Un Consiglio dei Ministri riunito per non decidere quasi niente! Monti vuole essere riconfermato al suo incarico e sa che stavolta per farlo non gli basta l'investitura di wallstreet e di Obama. Ha bisogno del consenso dei giannizzeri italiani dell' Impero! Per questo la montagna del consiglio dei ministri ha partorito il topolino. Se avesse avuto davvero intenzioni serie avrebbe rimesso mano al capitolo V della Costituzione e comunque varato un decreto di annullamento delle elargizioni ai partiti. Ma non se ne parla nemmeno.
Obama vorrà mettere la testa di Assad accanto a quella di Gheddafi nel salone della caccia della Casa Bianca. Fallito il tentativo dell'invasione di contras sta scatenando il giannizzero turco e forse anche quello italiano. Terzi si è già fatto sentire agitando i pugnetti contro la Siria... Sono destinati ad essere ridotte in macerie le nazioni che gli USA scrivono nella loro lista nera. Il silenzio del mondo ci dice di quanto l'umanità è andata indietro negli ultimi venti anni. Siamo nelle mani dei mostri militari e banchieri che abitano dietro la statua della Libertà..... L'Occidente ripete a pappagallo quasi con le stesse parole le cose che aveva detto su Gheddafi, Sadam Hussein, Milosevic " Assad deve andarsene"...
Spinti dalla disperazione e nel tentativo di rompere l'isolamento alcuni lavoratori decidono di rendere eclatante la loro protesta conquistando i campanili o le cupole o le ciminiere e le torri delle fabbriche. Si umiliano al mondo e espongono la loro richiesta di un lavoro dal quale ricavare il pane per le loro famiglie. Alcuni vengono colti da malore, altri resistono finchè possono. In genere il Potere fa muro di gomma e gli stiliti moderni fanno parte oramai del panorama sociale dell'Italia. Italia che fa il callo a tutto a Fiorito come all'operaio che si arrampica sul campanile di San Marco. La responsabilità di quanto accade a questi persone è certamente del padronato e del governo ma anche del sindacato italiano. Tre confederazioni Sindacali forti di oltre dieci milioni di iscritti ai quali non danno protezione, sicurezza, senso di appartenenza ad un movimento. Non esiste alcuna solidarietà tra questi sindacati ed i lavoratori. I lavoratori possono contare soltanto su se stessi. Che senso ha l'appartenenza ad un sindacato se il lavoratore per farsi sentire deve salire su un campanile? A che serve il Sindacato al quale è iscritto?
I provvedimenti del Consiglio dei Ministri per evitare gli sprechi (li chiamano così) della politica sono soltanto un pochino di polvere negli occhi degli italiani. Parole forti accompagnate da misure deboli ed inconsistenti e che in ogni caso non avranno valore da subito ma dalle prossime legislature. Punire i Comuni e le Regioni che continueranno a "sprecare" riducendo i trasferimenti a loro favore i è mera ipocrisia. Continueranno a fare quello che fanno e faranno pagare i minori trasferimenti alle popolazioni in tasse e servizi dimezzati. Come hanno fatto finora e come continueranno a fare. In ogni caso un governo di gente che guadagna da 1000 a 2000 euro al giorno di stipendi più le rendite non è attendibile. Il sospetto di Travaglio che riflettendo sullo scandalo Fiorito dice che serve ad un Monti bis è molto fondato. Il drenaggio di risorse pubbliche fatto dal sistema bancario ed industriale rappresentato da Monti è certamente peggiore delle ruberie di Fiorito e degli altri. Lo sostiene Travaglio e credo che abbia ragione.
6.10.2012
Non andare a votare è un dovere civico!
le elezioni regionali sono un concorso per magna-magna.. L'interesse per gli emolumenti la pensione ed i privilegi ne fanno una sorta di enalotto. La politica è stata espulsa dalle elezioni da molto tempo a calci in culo. Essere eletti garantisce una superba sistemazione personale. Mi dispiace per le persone che partecipano alla contesa elettorale in buona fede e ritenendo che faranno il bene dei siciliani. Il bene dei siciliani si farebbe con l'abolizione della Regione che serve soltanto a fare divorare ad una casta di privilegiati ed ai suoi famuli (molti sistemati nelle società pubblico-private) le tasse che decurtano gli scarsi redditi di lavoro e di pensione. La Regione ha debiti noti per sei miliardi di euro ma potrebbero essere molti di più. Debiti che dovremo pagare utilizzando le risorse esistenti per pagare gli interessi enormi che vi gravano sopra piuttosto che dare lavoro e migliorare la qualità della vita in Sicilia.
Bisogna fare qualcosa per fermare l'involuzione che la polizia adibita all'ordine pubblico interno sta subendo. Non è possibile mandare alcuni ragazzi a casa con la testa rotta anche se facevano esplodere i pedardi innocui che si vedono in tutti i cortei. Il Parlamento sta muto ed i partiti fanno gare di arruffianamento con Manganelli e gli altri. Anche questo fa parte del degrado del Paese.
In sostanza il processo al maggiordomo del Papa puzza di "aggiustato". La verità non è stata detta. Non è stata detta la ragione per la quale il maggiordomo signor Gabriele accumulava montagne di documenti riservati nella sua abitazione privata. Non sapremo mai niente di ciò che è realmente accaduto. La sentenza è stata insignificante rispetto la gravità dei fatti denunziati. E' palese che c'è stato un accordo che ha privilegiato il silenzio. Non sapremo mai niente dei documenti fotocopiati e degli affari ai quali si riferivano. E' chiaro che la sentenza è stata pro-forma per accontentare il pubblico. Ci hanno preso per i fondelli. http://www.asca.it/news-Vaticano__processo_lampo_e_sentenza_mite_2818_mesi29_per_maggiordomo_papa-1204356-POL.html
Abbiate la pazienza di leggere l'astronomica lista delle spese della Regione Siciliana. Non abbiamo alcun motivo di allevare questa mostruosa Orca che divora tutte le risorse senza dare in cambio niente proprio niente al popolo siciliano. http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunite_regione_sicilia/sede_controllo/2012/giudizio_parificazione_rendiconto_generale_regione_siciliana_anno_2011_relazione_orale.pdf http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunit www.corteconti.it
Hanno fatto benissimo gli studenti a bruciare i certificati elettorali. Se abbiamo rispetto di noi stessi non dobbiamo andare a votare per mantenere i Magna Magna della regione siciliana...,. Chiudere per sempre la regione siciliana e gettare le chiavi. Ci libereremo di una terribile oligarchia che succhia il sangue dei siciliani. Oramai è chiaro che le elezioni rappresentano un business per i partiti ed equivalgono alla vincita di un grosso concorso per i concorrenti alla carica di consigliere, deputato, senatore, etc
L'Assemblea regionale siciliana è in atto la istituzione regionale più cara d'Italia e parlo di una Italia spendacciona oltre ogni ritegno e decenza. 166 milioni l'anno costa il funzionamento dell'Ars. Di questi milioni una parte consistente viene assorbita dai fondi dei gruppi politici regionali. In sostanza è possibile che ognuno dei grandi manifesti con i faccioni ammiccanti a volte anche di sei metri per quattro siano finanziati appunto dai fondi prelevati aumentando l'IRPEF ai disgraziati che in Sicilia "godono" di uno stipendio o di una pensione. http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/15254297.PDF http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/15254297.PDF pti.regione.sicilia.it
Si strilla per la a cubana ribelle carcerata per trenta ore e poi liberata. Quante anime belle e pietose! Ma nessuno ricorda Guantanamo con i suoi prigionieri torturati ogni giorno per confessare di essere ciò che non sono privi di assistenza legale e tagliati fuori dalle loro famiglie. Alcune di queste persone sono chiuse a Guantanamo da dieci anni.... Di altri nessuno ha più notizie. Le stesse anime belle non sanno che la Patriot Act consente alla polizia americana di arrestare una persona isolarla dal mondo senza darne notizia a nessuno a cominciare dai familiari soltanto perchè sospetta di attività antiamericane. Tutte queste anime belle soffrono per le Pussy Pussy che Soros ha scagliato contro la Russia e per le malefatte dei cubani......
Un libro di Pippo Oddo
ho scritto nella bacheca del mio amico che fa lo storico dopo aver fatto il sindacalista ed il dirigente dei contadini siciliani. Quindi sa bene di che cosa parla anche se parla del passato. "Caro Pippo, ho cominciato a leggere il tuo bellissimo libro: "il miraggio della terra, risorgimento e masse contadine".! E' davvero un modo nuovo per affrontare le tematiche risorgimentali dal punto di vista della storia delle classi sociali e della loro identità e specialmente dei contadini che sono la classe generale che ha avuto l'Italia per moltissimi anni. Classi sociali ignorate dalla oleografia di tanti risorgimentalisti che indagano la storia soltanto dal punto di vista dei vincenti ignorando la gente reale. Mi complimento vivamente e mi farò in dovere di commentarlo dicendo fin d'ora che trattasi di una novità chje dovrebbe essere introdotta negli alti studi di storia delle nostre università. Pietro "
7.10.2012
Il colpo di stato può avvenire anche per germinazione interna sollecitata dall'esterno da forze "persuasive". Bersani Camusso e forse Vendola hanno persuaso Landini a cambiare rotta ed a liquidare tutti i quadri della Fiom-Fiom per sostiturli con altri fedeli al Regime.... http://bellaciao.org/it/spip.php?article32130
C'è stato un colpo di stato dentro la Fiom cominciato con il collocamento in pensione di autorità del compagno Giorgio Cremaschi e proseguito con una intesa sempre più stretta ed oscena tra Landini e Camusso. Ora siamo all'epurazione dei quadri della Fiom-Fiom- Al posto della Fiom-Fiom nasce la Fiom Cgil gradita a bersani e forse anche a Marchionne.
Odora di sangue la regalia che il Sultano del Bahrein farà a Palermo con il consenso della civica amministrazione. Odora anche della fame e della miseria dei miserrimi abitanti del suo sultanato in cui è miliardaria soltanto la sua famiglia ed alcune famiglie di suoi stretti complici. Se c'è un posto in cui la primavera araba c'è stata questo è il Bahrein ma è stata stroncata nel sangue con l'aiuto della flotta americana e del Monarca della Arabia Saudita che ha mandato lo stesso esercito con il quale ora ha invaso la Siria.
Sono molto turbato per il silenzio della comunità araba di Palermo che accetta senza battere ciglio la regalia della Moschea e tutto il resto. Molto turbato!
L'assemblea Regionale Siciliana è la più costosa d'Italia: 166 milioni di euro l'anno pari a 20 miliardi annui per posto consigliere. I gruppi politici siciliani dell'Ars hanno la più generosa dotazione tra le venti regioni italiane. Circa 14 milioni di euro annui! Per mettere insieme questi soldi a disposizione della nostra Oligarchia tasse e debiti con banche estere. Svendita del patrimonio. Magna magna! Quando si "pentiranno" avremo soltanto gli occhi per piangere! Sarà troppo tardi!! http://www.linkiesta.it/costi-regioni-italia-consiglio
Ecco quanto ci costano i Consigli Regionali, Regione per Regione www.linkiesta.it Lazio ma non solo, anche Sicilia, Sardegna e Lombardia fra le Regioni più sprecone.
Abbiamo sbagliato in molti a criminalizzare l’opera e la stessa memoria di Craxi. Alcuni lo abbiamo fatto in buonafede visto che il gruppo dirigente socialista tardo-craxiano è diventato il nucleo di ferro del berlusconismo: Cicchitto, Tremonti, Frattini, Brunetta, Stefania Craxi (che alla fine ha abbandonato il Berlusconi lontano dal potere – ndr). Io stesso uscii dal PSI perchè non sopportavo i craxiani ed il craxismo che si praticava nelle federazioni.
Abbiamo soggiaciuto ad una campagna di veleno e diffamatoria degli epigoni del PCI che, attaccando Craxi e facendone il Male Assoluto della Politica italiana, hanno coperto la loro corsa a destra verso le classi dominanti, la finanza, l’imprenditoria e per la negazione totale dei diritti dei lavoratori che si sta per concludere con l’abolizione dell’art.18 dello Statuto e del diritto di sciopero. Il diritto alla pensione è stato intaccato gravemente ed abolito il diritto all’equo indennizzo in caso di infortunio. Le grandi istituzioni finanziarie ed organizzative dell’Inps e dell’Inail saranno divorate dalle privatizzazioni. È già cominciata la campagna di diffamazione che li definisce “carrozzoni”. I lavoratori perderanno di fatto il diritto alla casa di proprietà dal momento che i salari congelati al livello più basso non potranno sostenere il costo delle tasse e della varie irpef per fare gozzovigliare le oligarchie locali e nazionali.
Bisogna recuperare da sinistra la memoria di Bettino Craxi specialmente per quanto riguarda l’Europa costruita a Maastricht e poi a Lisbona (con la collaborazione velenosa di Giuliano Amato). Craxi criticò duramente il trattato di Maastricht e previde che sarebbe diventato un inferno per il ceto medio e la classe operaia. Inoltre sostenne rapporti collaborativi con il mondo arabo (Craxi non avrebbe mai bombardato la Libia e forse è stato costretto all’esilio appunto per avere difeso Gheddafi). Sostenne anche finanziariamente sporcandosi financo le mani con tangenti la palestina ancora oggi sotto il tallone di ferro dell’occupazione israeliana che ne sottopone la popolazione a continuo genocidio. Una leggenda diffusissima attribuisce a Craxi l’abolizione della scala mobile che è invece avvenuta nel 1992 ad opera di un accordo firmato da Trentin, dalla Cisl e dall’Uil con il governo Amato.